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La Svolta di Costantino Il terzo e quarto secolo della nostra era è l’epoca del confronto del Cristianesimo con l'Impero Romano. In tale periodo, l’impero era travagliato da gravi mali tra cui la debolezza finanziaria e militare, la mancanza di unità politica e la profonda trasformazione della religione pagana le cui caratteristiche pubbliche e ritualistiche avevano perso di significato a causa di culti a più intensa e personale spiritualità. Diocleziano, proclamato imperatore nell’anno 284, avvertendo la necessità di un rigido controllo dello Stato, avviò un’ampia riorganizzazione in campo militare e amministrativo, istituzionalizzando nel 285 la "Tetrarchia", o "governo dei quattro". Nel campo religioso, intuendo che la vittoria del cristianesimo avrebbe comportato la fine dell’impero romano, la fine del mondo classico, ha cercato in tutti i modi di rendere inevitabile il conflitto con i cristiani: al loro rifiuto di partecipare ai sacrifici della religione tradizionale pagana, che voleva ovunque ripristinata, scatenò la più sanguinosa persecuzione della storia. Nell'anno 306 in Britannia, Flavio Valerio Costantino, un generale romano di successo, molto popolare tra i suoi legionari, venne proclamato Augusto dal suo esercito. Nei successivi venti anni, egli si sbarazzò di tutti i suoi rivali (Massimiano, Massenzio, Licinio, Galerio e Massimo Daia), e nel 324 si è imposto come unico imperatore, ponendo fine, di fatto, al sistema tetrarchico istituito da Diocleziano. Nonostante le guerre e i crimini che hanno macchiato la sua ascesa al potere, Costantino ha segnato un'epoca sia in campo militare, che in quello politico e religioso. La sua figura quale risulta dai libri di storia è quella di un uomo geniale, cui non mancava l’ambizione e la sete di potere. La sua vita è degna di un attento studio perché la storia del mondo e della Chiesa Cristiana ha subito fortemente la sua influenza. All’inizio egli era stato un adoratore delle divinità pagane. Durante la sua permanenza in Britannia è stato iniziato al culto del “Sol Invictus” il dio Sole o Mitra, culto che ha anche praticato nei primi anni della sua elevazione al trono. Le monete di quel periodo con l’impressione sul retro del Sol Invictus danno indirettamente conferma della sua non estraneità al mitraismo. Ma che si sia progressivamente avvicinato al cristianesimo è un fatto assodato. Il primo atto ufficiale del suo avvicinamento al cristianesimo ha avuto luogo alla vigilia della battaglia contro Massenzio (ottobre 312). La leggenda vuole che il giorno prima di questa grande battaglia, egli ebbe una visione divina nel cielo del pomeriggio: una croce luminosa con la scritta: "IHSV", iniziali della frase "In Hoc Signo Vinces". Riassicurato dalla visione, ordinò la decorazione dello stendardo imperiale con la Croce, da lui rinominato Labaro (dal greco, lapbyron, cioè bandiera della vittoria), e ai suoi soldati di contrassegnare i loro scudi con il Chrismon (monogramma di Cristo). Il giorno dopo i due eserciti si scontrarono a Saxa Rubra, nei pressi del Ponte Milvio. L’esercito di Massenzio fu completamente sconfitto e lui stesso finì annegato nel Tevere. L’anno successivo, Costantino, imperatore d'Occidente, e Licinio, imperatore in Oriente, firmarono l'Editto di Milano, che riconosceva la piena libertà di culto ad ogni cittadino romano, ponendo, così, fine alle persecuzioni dei cristiani. Teologi e storici riconoscono che il ruolo di Costantino in questa svolta che consentiva la pratica del Cristianesimo è stato fondamentale. Tuttavia i tratti caratteriali di Costantino hanno dato spazio a dibattiti tra gli studiosi che sostengono opposte argomentazioni sulla possibilità che il suo comportamento pubblico potesse derivare da convinzioni interiori in tema di religione. Diverse ragioni hanno probabilmente influenzato il suo atteggiamento verso la religione cristiana. C'è chi propende a credere che il suo comportamento in tema di religione abbia obbedito ad un progetto di pura e semplice politica

La Svolta di Costantino - eboracum.org · La sua vita è degna di un attento studio perché la storia del mondo e della Chiesa Cristiana ... incluso nell’ortodossia cristiana la

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La Svolta di Costantino Il terzo e quarto secolo della nostra era è l’epoca del confronto del Cristianesimo con l'Impero Romano. In tale periodo, l’impero era travagliato da gravi mali tra cui la debolezza finanziaria e militare, la mancanza di unità politica e la profonda trasformazione della religione pagana le cui caratteristiche pubbliche e ritualistiche avevano perso di significato a causa di culti a più intensa e personale spiritualità. Diocleziano, proclamato imperatore nell’anno 284, avvertendo la necessità di un rigido controllo dello Stato, avviò un’ampia riorganizzazione in campo militare e amministrativo, istituzionalizzando nel 285 la "Tetrarchia", o "governo dei quattro". Nel campo religioso, intuendo che la vittoria del cristianesimo avrebbe comportato la fine dell’impero romano, la fine del mondo classico, ha cercato in tutti i modi di rendere inevitabile il conflitto con i cristiani: al loro rifiuto di partecipare ai sacrifici della religione tradizionale pagana, che voleva ovunque ripristinata, scatenò la più sanguinosa persecuzione della storia. Nell'anno 306 in Britannia, Flavio Valerio Costantino, un generale romano di successo, molto popolare tra i suoi legionari, venne proclamato Augusto dal suo esercito. Nei successivi venti anni, egli si sbarazzò di tutti i suoi rivali (Massimiano, Massenzio, Licinio, Galerio e Massimo Daia), e nel 324 si è imposto come unico imperatore, ponendo fine, di fatto, al sistema tetrarchico istituito da Diocleziano. Nonostante le guerre e i crimini che hanno macchiato la sua ascesa al potere, Costantino ha segnato un'epoca sia in campo militare, che in quello politico e religioso. La sua figura quale risulta dai libri di storia è quella di un uomo geniale, cui non mancava l’ambizione e la sete di potere.

La sua vita è degna di un attento studio perché la storia del mondo e della Chiesa Cristiana ha subito fortemente la sua influenza. All’inizio egli era stato un adoratore delle divinità pagane. Durante la sua permanenza in Britannia è stato iniziato al culto del “Sol Invictus” il dio Sole o Mitra, culto che ha anche praticato nei primi anni della sua elevazione al trono. Le monete di quel periodo con l’impressione sul retro del Sol Invictus danno indirettamente conferma della sua non estraneità al mitraismo.

Ma che si sia progressivamente avvicinato al cristianesimo è un fatto assodato. Il primo atto ufficiale del suo avvicinamento al cristianesimo ha avuto luogo alla vigilia della battaglia contro Massenzio (ottobre 312). La leggenda vuole che il giorno prima di questa grande battaglia, egli ebbe una visione divina nel cielo del pomeriggio: una croce luminosa con la scritta: "IHSV", iniziali della frase "In Hoc Signo Vinces". Riassicurato dalla visione, ordinò la decorazione dello stendardo imperiale con la Croce, da lui rinominato Labaro (dal greco, lapbyron, cioè bandiera della vittoria), e ai suoi soldati di contrassegnare i loro scudi con il Chrismon (monogramma di Cristo). Il giorno dopo i due eserciti si scontrarono a Saxa Rubra, nei pressi del Ponte Milvio. L’esercito di Massenzio fu completamente sconfitto e lui stesso finì annegato nel Tevere. L’anno successivo, Costantino, imperatore d'Occidente, e Licinio, imperatore in Oriente, firmarono l'Editto di Milano, che riconosceva la piena libertà di culto ad ogni cittadino romano, ponendo, così, fine alle persecuzioni dei cristiani. Teologi e storici riconoscono che il ruolo di Costantino in questa svolta che consentiva la pratica del Cristianesimo è stato fondamentale.

Tuttavia i tratti caratteriali di Costantino hanno dato spazio a dibattiti tra gli studiosi che sostengono opposte argomentazioni sulla possibilità che il suo comportamento pubblico potesse derivare da convinzioni interiori in tema di religione. Diverse ragioni hanno probabilmente influenzato il suo atteggiamento verso la religione cristiana. C'è chi propende a credere che il suo comportamento in tema di religione abbia obbedito ad un progetto di pura e semplice politica

guidata dalla necessità di evitare che l'Impero venisse travolto da tensioni tra le religioni pagane tradizionali e quelle nuove monoteiste che si stavano diffondendo rapidamente. Il cristianesimo era penetrato in tutti gli strati della società, senza alcun controllo. L'unico strumento di controllo, più che la persecuzione, era quello di attuare una politica di completa apertura alla nuova religione, secondo la tradizione romana. E’ stato il riconoscimento del flop della politica religiosa di Diocleziano. La fine delle persecuzioni procurò a Costantino il sostegno dei suoi sudditi cristiani. Una volta messosi a capo di tutto l'impero, sia le province occidentali che quelle balcaniche, dove il potere sociale era concentrato in mano ai cristiani, egli si trova nella favorevole posizione di poter articolare il rapporto tra governo e religione da usare per consolidare il proprio potere secolare.

Alcuni studiosi rimangono incerti circa l'autenticità della conversione di Costantino alla fede cristiana a causa di alcuni dettagli specifici. Come ad esempio, l’Arco di trionfo eretto in suo onore nel 325 a Roma, per celebrare la vittoria di Ponte Milvio, dove mancano i simboli cristiani, mentre vi figurano la Vittoria e il dio Sole. Al contrario, altri studiosi non hanno dubbi in materia per i seguenti dati di fatto: l’emissione di nuove monete con il simbolismo cristiano sul retro, la contemporanea scomparsa di monete con il simbolismo solare, e il suo battesimo, anche se ricevuto in punto di morte. Ma se mai sia diventato un vero credente in Cristo è un’altra questione che esulta dal tema.

Monete di Costantino

Retro: labaro sormontato dal Chrismon

Retro: simbolo solare, con iscrizione SOLI INVICTO COM

Resta il fatto che il regno di Costantino stabilisce un punto a favore della posizione della religione Cristiana nell’impero romano. L'impatto di Costantino con il cristianesimo può essere riassunto abbastanza rapidamente: durante i trenta anni del suo regno, è avvenuto il più grande cambiamento nella struttura dello stato e nella fiducia alla Chiesa cristiana che durante tutto il periodo precedente della sua storia. Nel 306, quando fu proclamato Augusto dalle sue truppe, il governo imperiale era nel mezzo di uno sforzo concertato per eliminare ogni traccia di presenza cristiana dall'impero.

L'editto di Milano, che ha legalizzato la tolleranza, è stato solo l'inizio di quella svolta che gli storici chiamano svolta costantiniana, una strategia che in pochi anni ha cambiato radicalmente la posizione giuridica e reale della religione di Cristo. Negli anni successivi si sono verificati cambiamenti politici che hanno cambiato la Chiesa da gruppo perseguitato a religione di stato dell'impero romano e cambiamenti teologici che hanno portato alla creazione del Cristianesimo. Nel maggio del 381, sotto l'imperatore Teodosio, il primo Concilio Ecumenico di Costantinopoli ha incluso nell’ortodossia cristiana la misteriosa terza persona della Trinità, lo “Spirito Santo, che, anche se uguale al Padre, procede da Lui, mentre il Figlio è stato generato da Lui ". E Teodosio stesso, nel 392, incoraggia la proscrizione del Paganesimo con la promulgazione del "decreto Teodosiano", una legge organica che proibiva al popolo qualsiasi forma di culto diversa dal cristianesimo in tutto l'Impero Romano, anche nella privacy della propria casa. C'è un grande mistero nel modo in cui avvenne una tale inversione di straordinario successo. Inizia con Gesù

crocifisso dai Romani come un comune criminale, che costituisce una minaccia per l’ordine sociale, ed in qualche modo finiamo tre secoli dopo con Gesù che viene salutato come il Dio della religione dell’Impero Romano. Il trionfo del cristianesimo, avviato dalla svolta costantiniana, è un fenomeno storico molto rilevante. Probabilmente senza questo movimento storico, il cristianesimo oggi sarebbe stata una setta minoritaria tra le altre religioni.