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IMPARIAMO A DIPINGERE UN’ICONA Il disegno dell’icona La preparazione della tavola La doratura La tecnica della tempera all’uovo La vernice finale

La Tecnica Dell Icona

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IMPARIAMO A DIPINGERE

UN’ICONA

Il disegno dell’icona La preparazione della tavola

La doratura La tecnica della tempera all’uovo

La vernice finale

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I materiali, la Preparazione, la Tecnica

Il Legno

La prima cosa da fare è procurarsi due pannelli di legno di tiglio di 2 cm. di spessore , uno della grandezza di 18x25 cm. e l’altro di misura simile o anche più piccolo da usare successivamente per le prove di colore.

CCOONNSSIIGGLLII: non usate legno impermeabile perché non è assorbente. Si possono utilizzare tavole di legno massiccio e ben stagionato come tiglio, pioppo, faggio, cipresso, quercia,.

Pannello di legno

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CCUURRIIOOSSIITTÀÀ:: I bordi rialzati,che troviamo spesso nelle icone antiche servivano, oltre che a delimitare la separazione tra il soggetto sacro e il mondo profano, soprattutto a determinare le proporzioni della superficie da dipingere. (Il bordo comunque è sempre parte integrante dell’icona.) TTEECCNNIICCAA:: La cornice si ricava scavando l’interno dell’icona, ma è un lavoro molto difficile, perciò si può anche incollare sulla tavola un piccolo telaio fatto con strisce di legno sottili alte circa 3 mm.

Tavola di legno massiccio

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Il Legno

La preparazione della colla di coniglio

Prima di applicare la tela e il fondo di gesso bisogna stendere, con un pennello largo 5 cm., una soluzione di colla di coniglio per ricoprire la parte frontale e i lati dei due pannelli di legno. La colla di coniglio serve a chiudere la venatura del legno, (potete trovarla nei negozi di belle arti in grani o in lastre).

PPRREEPPAARRAAZZIIOONNEE::

Colla di coniglio

in grani e in lastre Pesate 500 gr. di colla

con una bilancia da cucina

Versate poco più di 1 litro d’acqua. Procuratevi un contenitore abbastanza

grande da contenere il tutto..

Poi, dopo aver lasciato gonfiare la colla di coniglio

per una notte intera, travasatela in una pentola.

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La preparazione della colla di coniglio

Riscaldate la colla

lentamente… …a bagnomaria continuando

a mescolare…

…finchè sia completamente

sciolta. Infine…

…filtrate tutto… …con una calza.

La colla è pronta per l uso! Con un pennello largo 5 cm., ricoprite la parte frontale e i lati dei due pannelli di

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legno con una soluzione di colla di coniglio ancora calda e lasciate asciugare per una notte intera.

CCOONNSSIIGGLLII: Non fate bollire poco o troppo la colla perché potrebbe nel primo caso provocare delle fessure e nel secondo perdere la sua forza. Conservate il rimanente della colla di coniglio nel frigorifero e pulite il pennello con acqua calda. Lasciate asciugare il pennello per una notte su una superficie non assorbente come un piatto di ceramica o un pezzo di vetro perché non si attacchi.

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La Tela Dopo che si saranno asciugate durante un intera notte, incolleremo una tela sottile di cotone (va bene anche una vecchio lenzuolo, una federa o una camicia) sulla parte frontale delle nostre tavole con della colla di coniglio (preparata come ho già descritto in precedenza). Questo servirà per prevenire incrinature nel gesso dovute ad eventuali movimenti del legno.

PPRREEPPAARRAAZZIIOONNEE::

Tagliate la tela e ponetela in modo uniforme sopra la tavola di legno previamente bagnata con la colla di coniglio ed eliminate ogni piega o bolla d’aria con una semplice pressione delle dita, poi ricoprite la tela con altra colla di coniglio passata con un pennello e lasciate asciugare per un’altra notte. Quando l’icona è asciugata bene tagliate la tela che sporge usando forbici ben affilate e pulite i bordi con della carta vetrata.

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Il Fondo di gesso

Il fondo bianco, fatto di gesso, serve a tenere uniti il legno e la pittura, per questo bisogna prepararlo con molta cura. Questo fondo viene applicato sui pannelli di legno (frontalmente e sui lati) con vari strati di gesso mescolato con colla di pesce (gelatina). I maestri iconografi usano applicare anche fino a 12 strati di gesso su ogni pannello, voi invece che lo fate per la prima volta vi limiterete a 4\5 strati�

La solidità dell’icona

dipende dalla qualità del gesso.

PPRREEPPAARRAAZZIIOONNEE DDEELLLLAA GGEELLAATTIINNAA::

Preparate la colla di pesce o gelatina (potete trovarla nei negozi di belle arti o nelle drogherie in lastre sottili) nel seguente modo: ponete in un recipiente 100 gr. di gelatina, versate circa 11 bicchieri d’acqua e lasciate macerare le lastre di gelatina per qualche ora . Il rapporto gelatina\acqua è il seguente: per ogni 11\12 gr. di gelatina (circa 4 lastre di colla di pesce), versate 7 misurini d’acqua (un contenitore di rullino fotografico andrà benissimo come misurino), cioè un bicchiere e un poco.

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Il Fondo di gesso

PPRREEPPAARRAAZZIIOONNEE DDEELLLLAA GGEELLAATTIINNAA::

Un contenitore di rullino

fotografico andrà benissimo come misurino per l’acqua.

La gelatina (o colla di pesce) è

in lastre dorate trasparenti.

Pesate la gelatina come per la colla di coniglio e poi tagliate

le lastre in piccoli pezzi.

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ATTENZIONE! La preparazione della gelatina avviene come descritto per la colla di coniglio, ma potrà essere utilizzata solo dopo che questa si sarà raffreddata e avrà raggiunto la consistenza di un budino e il suo colore sarà giallo\oro trasparente.

La gelatina avanzata si conserverà in frigo

come per la colla di coniglio.

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Il Fondo di gesso

PPRREEPPAARRAAZZIIOONNEE::

Per due tavole di legno di 18x25 cm. serviranno per i primi due strati circa: 350 gr. di gesso in polvere per doratore (oppure 70% di Gesso di Bologna con 30% di Bianco di Meudon), 150 gr. di gelatina (un pezzo tagliato da quella precedentemente preparata e riposta in frigo) e 50gr. di colla di coniglio (un pezzo tagliato da quella precedentemente preparata e riposta in frigorifero).

La base di gesso bianco è il fondo ideale per la

pittura a tempera all’uovo.

Pesate sulla bilancia la quantità esatta di colla.

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Per gli strati successivi: 250 gr. di gesso in polvere per doratore di buona qualità; 150 gr. di gelatina (un pezzo tagliato da quella precedentemente preparata e riposta in frigo), 50 gr. di colla di coniglio (un pezzo tagliato da quella precedentemente preparata e riposta in frigorifero).

Il gesso deve essere di ottima qualità.

Procuratevi una buona bilancia

per pesare con precisione le colle ed il gesso.

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Per filtrare le colle prendete una bottiglia di plastica, un imbuto e delle calze.

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IILL FFOONNDDOO DDII GGEESSSSOO

Preparazione del fondo di gesso

Primo e secondo strato

Si riscalda a bagnomaria in una pentola la gelatina e se ne versa una parte in un pentola più grande dove si aggiunge un po’ alla volta il gesso.

CCOONNSSIIGGLLII: Iniziate a mescolare la gelatina e il gesso avendo cura di schiacciare tutti i grumi contro le pareti della pentola finché si ottenga un liquido denso come la crema.

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A questo punto aggiungete altra gelatina ed altro gesso ripetendo la stessa operazione di prima e fate questo fino a quando non avrete esaurita tutta la gelatina e tutto il gesso che avevate preparato.

Al termine di questa operazione aggiungete alla miscela ottenuta 50 gr. di colla di coniglio precedentemente sciolta a bagnomaria.

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Applicazione del fondo di gesso primo e secondo strato

Ora iniziate ad applicare, con un pennello largo circa 5 cm., la soluzione di gesso sulla parte frontale dei pannelli.

E poi successivamente, con un pennello più piccolo, anche sui lati degli stessi.

CCOONNSSIIGGLLII: Se la soluzione è troppo densa aggiungete un po’ di gelatina.

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Lasciate asciugare naturalmente il primo strato per mezz’ora circa e quando sarà asciutto al tatto, applicate abbondantemente un secondo strato della stessa soluzione.

CCOONNSSIIGGLLII: La soluzione avanzata dovrà essere gettata via subito e con altrettanta solerzia dovranno essere puliti i pennelli e la pentola per evitare che la pulizia diventi molto laboriosa dopo.

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Applicazione del fondo di gesso Terzo, quarto e quinto strato

Dopo aver lasciato asciugare i pannelli per una notte intera, preparate un’altra soluzione di gesso e colla come è stato precedentemente descritto, solo che invece di 350 gr. di gesso ne utilizzerete 250 g.; la gelatina e la colla di coniglio saranno dello stesso quantitativo usato in precedenza. Applicate gli strati con intervalli di due ore l’uno dall’altro.

TTEECCNNIICCAA:: Gli iconografi più esperti, per ottenere una superficie regolare, applicano il fondo di gesso, alla tavola dell’icona, con un coltello da intonaco. Questa però è una operazione che richiede molta esperienza.

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IILL FFOONNDDOO DDII GGEESSSSOO

La Smerigliatura

Il giorno dopo iniziate a smerigliare i pannelli con il fondo di gesso perfettamente asciugato.

Usate in successione diverse numerazioni di carta vetrata per smerigliare: 150, 180, 220, 320, 400 e infine 1000 o 1200 per ottenere una superficie perfettamente liscia.

Questa è un’operazione stancante, ma necessaria prima di passare alla fase successiva che è quella del disegno.

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La Smerigliatura

Alla fine, dopo aver raccolto la polvere rimasta, controllate controluce il pannello scartavetrato per vedere se ci sono delle imperfezioni.

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IILL DDIISSEEGGNNOO Un soggetto semplice per iniziare è la scelta migliore, perciò una figura a mezzo busto come il Cristo Pantocràtore va benissimo.

I Materiali

1. Una immagine a colori dell’icona da riprodurre. 2. Una fotocopia in bianco e nero della stessa

immagine un poco più piccola della tavola dell’icona.

3. Un foglio di carta per lucidi. 4. Una matita 2/b. 5. Una gomma per cancellare. 6. Un foglio di carta carbone non oleosa. 7. Un chiodo o un punteruolo fine. 8. Nastro adesivo.

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CCOONNSSIIGGLLII: Gli iconografi più esperti non disegnano prima l’immagine sulla carta , ma direttamente sulla tavola a mano libera e con pennelli molto fini. Prima di preparare la tavola, invece, suggerisco di esercitarvi un po’ in disegno. TTEECCNNIICCAA:: Il disegno di un’icona è basato su forme geometriche: il triangolo (diagonali), il quadrato (linee verticali e orizzontali) e il cerchio (curve), che s’intrecciano insieme in un’unica armonia. La cosa più semplice per iniziare è riprodurre l’icona nella medesima scala, ricalcando il disegno su una riproduzione.

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IILL DDIISSEEGGNNOO

Il Procedimento

Ponete la carta per lucidi sopra la fotocopia in bianco e nero dell’icona da riprodurre…

… e fissatela con un po’ di nastro adesivo.

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Poi con una matita o una penna eseguite un ricalco perfetto.

Fate ora 5 o 6 fotocopie del ricalco ottenuto sulla carta per lucidi.

Collocate ora la fotocopia del disegno che avete fatto…

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e la carta carbone sulla parte frontale della tavola e…

…fissate tutto lungo un lato dell’icona con un po’ di nastro adesivo.

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Con una penna a punta fine ripassate tutte le linee del disegno per trasferire così l’immagine sul fondo di gesso.

CCOONNSSIIGGLLII: Inserite tra la carta per lucidi e la carta carbone un foglio bianco per vedere meglio i tratti da ricalcare.

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LL’’IINNCCIISSIIOONNEE

Il Procedimento

Quando questo lavoro è terminato, togliete dalla tavola il disegno e la carta carbone e incidete, con un chiodo lungo o un punteruolo fine, tutte le linee del disegno che sono state ricalcate sul fondo di gesso.

TTEECCNNIICCAA:: I solchi devono essere fatti con la massima precisione ed essere profondi poco meno di un millimetro, essi saranno come una guida durante la stesura del primo strato di colore perché si vedranno.

Alla fine ripulite l’icona dalla polvere di gesso che si è depositata nei solchi, con un pennello morbido.

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LLAA DDOORRAATTUURRAA

Dopo che avete inciso il disegno sul pannello passate alla doratura dell’aureola (nimbo) e della fascia sulla tunica.

I Materiali

2 Pennelli a punta piatta (lingua di gatto) sintetici (nylon) n°6 e 8 (larghi circa 0,5 cm e 0,7 cm). 1 Pennello a punta rotonda (coda di topo) sintetico (nylon) n° 0 o 1 1 Libretto di fogli d’oro fino a decalco da 22, 23 o 24 carati (sono rilegati e venduti nei negozi di belle arti in forma di piccoli libretti con pagine di carta velina. I sottilissimi foglietti d’oro, della misura di cm 8x8, sono incollati su fogli di carta, che vengono trasferiti sullo sfondo da dorare con una leggera strofinatura delle dita).

1 Bottiglia di mordente ad acqua (Soluzione ad acqua, bianca come il latte, già pronta per l’uso, che serve per attaccare i foglietti d’oro sullo sfondo da dorare).

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LLAA DDOORRAATTUURRAA TTEECCNNIICCAA:: Ci sono diversi tipi di doratura, alcuni dei quali danno un risultato molto bello (doratura ad acqua) perché la foglia d’oro può essere brunita, cioè levigata, con speciali attrezzi (brunitori di agata) e riflettere la luce, dando l’impressione dell’oro massiccio. CCOONNSSIIGGLLII: Per la vostra prima icona utilizzeremo una doratura abbastanza semplice.

Il Procedimento La superficie da dorare deve essere perfettamente liscia perché anche un piccolissimo graffio sarà poi visibile attraverso la foglia d’oro. Prima di applicare il mordente ad acqua è bene dipingere la zona da dorare con due o tre strati sottili ed uniformi di colore acrilico (va bene anche la gomma lacca) per renderla impermeabile.

Versate un po’ di mordente in un vasetto e diluite il contenuto con il 30% di acqua e mescolate bene, e con un pennello a punta piatta applicatelo nelle zone da dorare

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più larghe, lavorando a piccole pennellate in unica direzione. Usate, invece, il pennello a punta rotonda per le zone più strette che richiedono maggior precisione, come il contorno dell’immagine. CCOONNSSIIGGLLII: Quando il primo stato di mordente si sarà asciugato (dopo circa 20 minuti) controllate controluce se ci sono zone che hanno assorbito il mordente; in questo caso ripetete l’operazione applicando la soluzione ad acqua nella direzione inversa. Dopo 15 minuti circa potete applicare la foglia d’oro sulle zone da dorare.

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Prendete dal libretto un foglio di carta con la foglia d’oro incollata e applicatela con attenzione e determinazione, sullo sfondo da dorare, dalla parte dell’oro e strofinate il retro della carta stando attenti a non toccare l’oro il mordente con le dita.

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Nell’applicare la foglia oro lasciate qualche piccola sovrapposizione nelle giunture, in modo che non si vedranno le attaccature.

Togliete l’oro in eccesso con un pennello morbidissimo, stando attenti a non graffiare la zona dorata. Alla fine la doratura avrà un’apparenza opaca.

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LLAA TTEEMMPPEERRAA AALLLL’’UUOOVVOO

La Tecnica

L’icona si dipinge stendendo la pittura in strati, dai colori più scuri e freddi a quelli più chiari e caldi e il medium per la tempera all’uovo è una miscela composta di rosso d’uovo ed acqua demineralizzata (al posto dell'acqua demineralizzata si può utilizzare anche del vino bianco, ma in proporzioni diverse).

Prima di iniziare a dipingere la nostra icona vediamo insieme quali sono i materiali e come si prepara il medium all’uovo:

1. Un vasetto. 2. 1 uovo fresco. 3. acqua demineralizzata. 4. aceto per conservare il rosso d’uovo.

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Ecco nelle foto successive come si prepara il medium:

Separate

l’albume…

…dal tuorlo

Rompete la pellicola del

tuorlo…

..e versate il rosso d’uovo…

…nell’apposito vasetto.

Aggiungete l’aceto (la terza parte del tuorlo d’uovo)…

…l’acqua

demineralizzata (1:10)…

…e mescolate bene.

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TTEECCNNIICCAA:: IIMMPPOORRTTAANNTTEE!! Per il primo strato di colore il rapporto tra rosso d’uovo ed acqua demineralizzata e di circa 1:10; per gli strati successivi di 1:5 e poi di 1:3 ed infine di 1:1.

LLAA TTEEMMPPEERRAA AALLLL’’UUOOVVOO

La Tecnica

I materiali per dipingere l’icona:

Due vaschette per mescolare i colori (vanno bene le vaschette per fare il ghiaccio)…

Due contenitori per l’acqua…

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Pennelli a punta piatta e rotonda di varie misure. Sintetici e di martora…

Un panno di velluto per proteggere l’icona durante l’esecuzione…

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Pigmenti in polvere riposti in piccoli vasetti possibilmente trasparenti…

Vasetto con medium all’uovo…

Pompette per aspirare il medium e l’acqua…

Tavola dell’icona e tavola per prove colore.

Page 38: La Tecnica Dell Icona

LLAA TTEEMMPPEERRAA AALLLL’’UUOOVVOO

La Tecnica

Prima fase di colore:

DDIIPPIINNGGIIAAMMOO LLOO SSFFOONNDDOO DDEELLLL’’IICCOONNAA

CCOONN LLAA TTEECCNNIICCAA DDEELL LLAAGGHHEETTTTOO Versiamo in uno scomparto della vaschetta un cucchiaino di pigmento color ocra gialla (1° colore)…

…e con la pompetta aspiriamo un po’ di tuorlo d’uovo e lo versiamo sul pigmento.

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A questo punto, con un pennello, mescoliamo bene, affinché tutto diventi fluido come l’acqua.

Con un pennello a punta rotonda n°5, si raccoglie il colore dalla vaschetta e con un movimento rapido lasciate che esso venga depositato sul fondo dell’icona, formando così un piccolo laghetto che verrà subito assorbito dal fondo di gesso.

Quando il colore sarà asciugato avremo una copertura del fondo opaca ed uniforme. Con lo stesso metodo coloriamo anche lo sfondo della figura (cioè l’incarnato), i capelli, la veste blu, la tunica rossa, il libro ed infine il bordo dell’icona.

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CCOONNSSIIGGLLII: Fare sempre le prove di colore sulla tavola campione prima di dipingere l’icona.

Page 41: La Tecnica Dell Icona

LLAA TTEEMMPPEERRAA AALLLL’’UUOOVVOO

FFAASSII DDII CCOOLLOORREE:: TTAABBEELLLLEE DDEEII PPIIGGMMEENNTTII EE DDEELL MMEEDDIIUUMM

PPRRIIMMAA FFAASSEE DDII CCOOLLOORREE::

SSFFOONNDDOO DDEELLLL’’IICCOONNAA

RRAAPPPPOORRTTOO TTUUOORRLLOO DD’’UUOOVVOO EE AACCQQUUAA DDEEMMIINNEERRAALLIIZZZZAATTAA::

11::1100 Sfondo dell’icona

Ocra gialla.

Incarnato Ocra gialla,Terra verde, Bianco di Zinco, un po’ di Terra d’ombra bruciata.

Capelli Come per l’incarnato, più un tocco di Terra di Siena bruciata.

Veste blu Blu di Prussia, Terra Verde, un po’ di Blu Oltremare e di Ocra Rossa.

Tunica rossa Rosso, Terra verde, un tocco di Blu Oltremare e di Terra di Siena bruciata.

Libro Ocra gialla, Bianco di Zinco, Rosso, un po’ di Terra d’ombra bruciata.

Bordi Icona Morellone.

Page 42: La Tecnica Dell Icona

SSEECCOONNDDAA FFAASSEE DDII CCOOLLOORREE::

RRIIPPAASSSSOO DDEELLLLLLEE LLIINNEEEE DDEELL DDIISSEEGGNNOO

RRAAPPPPOORRTTOO TTUUOORRLLOO DD’’UUOOVVOO EE AACCQQUUAA DDEEMMIINNEERRAALLIIZZZZAATTAA::

11::66//77

RRIIPPAASSSSAATTEE IILL DDIISSEEGGNNOO CCOONN LLIINNEEEE DDEELLLLOO SSTTEESSSSOO CCOOLLOORREE,, MMAA

UUNN PPOO’’ PPIIÙÙ SSCCUURROO..

TTEERRZZAA FFAASSEE DDII CCOOLLOORREE::

SSCCHHIIAARRIIMMEENNTTOO

RRAAPPPPOORRTTOO TTUUOORRLLOO DD’’UUOOVVOO EE AACCQQUUAA DDEEMMIINNEERRAALLIIZZZZAATTAA::

11::66//77 Incarnato Terra di Siena naturale, Bianco di Zinco,

Ocra rossa, Terra di Siena bruciata. Capelli Come per la prima fase più un tocco di Terra

di Siena bruciata e di Bianco. Veste blu Blu Cobalto, Terra Verde, Bianco di Zinco. Tunica rossa

Rosso, Terra verde, Bianco, un tocco di Blu Oltremare e di Terra di Siena bruciata.

Page 43: La Tecnica Dell Icona

QQUUAARRTTAA FFAASSEE DDII CCOOLLOORREE::

RRIIFFIINNIITTUURRAA DDEELLLL’’IICCOONNAA

RRAAPPPPOORRTTOO TTUUOORRLLOO DD’’UUOOVVOO EE AACCQQUUAA DDEEMMIINNEERRAALLIIZZZZAATTAA:: 11::33

EE 11::11 Incarnato Come per l’incarnato, più un tocco di

Terra di Siena bruciata. Capelli Blu di Prussia, Terra Verde, un po’ di

Blu Oltremare e di Ocra Rossa. Veste blu Rosso, Terra verde, un tocco di Blu

Oltremare e di Terra di Siena bruciata. Tunica rossa Ocra gialla, Bianco, Rosso, un po’ di

Terra d’ombra bruciata. Gioielli sul Libro

Bianco di Zinco, Rosso Giallo Cadmio.

Lettere Morellone, un po’ di Rosso.

Page 44: La Tecnica Dell Icona

LLAA TTEEMMPPEERRAA AALLLL’’UUOOVVOO

La Tecnica

Il bordo dell’icona

Dipingete il bordo dell’icona con un pennello a punta piatta n°4 o n°5, applicando vari strati di colore in maniera diretta e morbida. Il colore finale dovrà risultare opaco ed uniforme.

Tra uno strato ed un altro…

…lasciate asciugare il colore.

Page 45: La Tecnica Dell Icona

LLAA TTEEMMPPEERRAA AALLLL’’UUOOVVOO

La Tecnica

Seconda fase di colore:

RRIIPPAASSSSIIAAMMOO IILL DDIISSEEGGNNOO

CCOONN LLIINNEEEE DDEELLLLOO SSTTEESSSSOO CCOOLLOORREE,, MMAA PPIIÙÙ SSCCUURROO.. Con un pennello piccolo a punta rotonda (n°2/0 o 3/0), dipingete i tratti ripassando le linee del disegno, ricordando di fare prima la prova colore sul pannello campione.

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Quando il colore sarà asciugato…

…avremo una copertura

del fondo…

…opaca ed uniforme.

Page 47: La Tecnica Dell Icona

LLAA TTEEMMPPEERRAA AALLLL’’UUOOVVOO

La Tecnica

Terza fase di colore:

LLOO SSCCHHIIAARRIIMMEENNTTOO Lo schiarimento consiste nel dare uno strato di “luce” al colore scuro dello sfondo.

Per ottenere morbidezza e continuità di colore si possono fare due tonalità intermedie. Con un primo colore si copre abbondantemente la zona da schiarire (dipingere partendo dalla zona d’ombra a quella luminosa). Con il secondo colore, più chiaro, si andrà ad arricchire le zone più luminose. Userete vari pennelli a punta rotonda (n°1/2/3 e 4).

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CCOONNSSIIGGLLII: Con un pennello piccolo a punta rotonda (n°5/0), si possono tratteggiare i punti di luce,con un segno molto fine che andrà a sfumare nel fondo scuro.

Page 49: La Tecnica Dell Icona

LLAA TTEEMMPPEERRAA AALLLL’’UUOOVVOO

La Tecnica

Quarta fase di colore:

RRIIFFIINNIITTUURRAA DDEELLLL’’IICCOONNAA Importante! Prima della rifinitura, si copriranno tutte le zone dipinte (escluse quelle dorate), con uno strato “nutriente” di tuorlo d’uovo ed acqua demineralizzata in un rapporto di 1:10/12.

Questa è la fase durante la quale l’iconografo termina il suo lavoro prestando la sua attenzione ai dettagli, ripassando tutte le linee e correggendo gli eventuali errori. CCOONNSSIIGGLLII: Continuate a dipingere, usando un colore molto chiaro e luminoso, con un tratteggio di linee finissimo (ogni tratteggio sia più sottile del precedente fino a non essere più distinguibile, perciò utilizzate pennelli a punta rotonda del numero 10/0).

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Eseguite con molta cura lettere, aureola (nimbo), dettagli sugli abiti e sul Libro.

Importante! Eseguite con attenzione i punti di luce finali sul volto perché saranno essi a dare il senso spirituale dell’icona.

Page 51: La Tecnica Dell Icona

LLAA TTEEMMPPEERRAA AALLLL’’UUOOVVOO

La Tecnica

Quinta fase di colore:

VVEERRNNIICCIIAATTUURRAA DDEELLLL’’IICCOONNAA Quando l’icona è terminata, è bene aspettare almeno qualche mese prima di verniciarla, affinché i vari strati di di pittura abbiano raggiunto il giusto grado di solidità. La vernice delle icone è “l’olifa”, che non serve soltanto a proteggere la pittura, ma essa penetra nei vari strati di colore e li unisce, facendo conservare loro, nel tempo, freschezza e luminosità. Siccome però l’olifa è difficile da preparare, utilizzeremo una buona vernice finale in commercio nei negozi di Belle Arti.

Mettete un po’ di vernice finale in un vasetto trasparente e con un pennello a punta piatta n°4, passate la vernice su tutta l’icona.

Page 52: La Tecnica Dell Icona

CCOONNSSIIGGLLII: Fate questa operazione in un luogo chiuso per proteggere l’icona dalla polvere. Dopo circa 30 minuti date un’altra mano di vernice.

Quando l’icona è completamente essiccata, sarà terminato il vostro lavoro.

per contatti o infomazioni: www.arteikon.it

Angelo Vaccarella