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La tecnologia per un Museo interattivo: comunicazione, didattica, promozione,
coinvolgimento dei pubblici
Guglielmo MaglioResponsabile Aree Espositive di Città della Scienza
Didattica Museale standard in ambito operativo,
Udine 8/6/2017
Struttura del mio intervento:
1) Città della Scienza e i suoi pubblici
2) Le attività Espositive
3) Le attività didattiche
4) La comunicazione e la promozione
3Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
4Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
Negli ultimi anni le nostre società hanno assistito a grandi trasformazioni
epocali nel modo di produrre e consumare, sullo sfondo di una vera e propria
nuova rivoluzione industriale.
La sfida: gestire il passaggio dall’economia della materia all’economia della
conoscenza, garantendo qualità dello sviluppo, democrazia cognitiva e rispetto
della sostenibilità.
“Non v’è via di uscita alle difficoltà che si prospettano, se non partiamo da una
critica impietosa e una profonda revisione della scala dei valori che oggi la
nostra civiltà ha adottato, in particolare per quanto riguarda i modi di
consumare. Il motore primo che traina lo sviluppo della nostra civiltà è il sapere
scientifico e l’innovazione tecnologica che ne segue. Non potrà esservi sviluppo
equo – né democrazia compiuta – finché questa grande risorsa immateriale non
apparterrà a tutti i popoli, e a tutti i cittadini di ogni paese.”Vittorio Silvestrini
Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
CHE COSA È CITTÀ DELLA SCIENZA?
Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
La Fondazione Idis–Città della Scienza è
un’istituzione non profit attiva dal 1987 e
nata per iniziativa di scienziati, donne e
uomini di cultura, istituzioni pubbliche e
private.
La sua missione è quella di valorizzare la cultura scientifica e operare per uno
sviluppo economico e sociale armonioso,
innovativo e solidale del mezzogiorno
d’Italia, del nostro Paese e dell’Europa.
L’obiettivo della Fondazione, inoltre, è
stato sempre quello del coinvolgimento
attivo e della partecipazione sociale dei cittadini alle grandi scelte della nostra
civiltà. Precondizione di ciò la diffusione
della conoscenza scientifica a tutti.
Dopo l’avvio delle proprie attività nel 1987 con Futuro Remoto, la prima manifestazione di diffusione della scienza in Europa, la Fondazione Idis ha realizzato
Città della Scienza, un polo scientifico e
tecnologico che si estende a Napoli – nella
grande ex area industriale di Bagnoli, alle
porte dei Campi Flegrei, su un’area di circa
70.000 mq – composto dal Science Centre,
il primo museo scientifico interattivo in
Italia; il Centro di Alta Formazione; il
Business Innovation Centre; il FabLabDREAM e il Centro Congressi. Tra le ultime
realizzazioni il museo del corpo umano,
Corporea; e l’Area Industria della Conoscenza di via Diocleziano, per la post-
incubazione delle imprese uscite con
successo dall’Incubatore.
Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
I musei scientifici del XXI secolo
• Proteiformi
• Inclusivi e collaborativi
• Piattaforme di
cittadinanza scientifica
• Ecosistemi professionali
Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
Il museo proteiforme
• Base materiale: esperimenti, simulazioni, oggetti, ecc.
• Base immateriale: fenomeni, storia, informazioni (la
rete)
• Base laboratoriale: laboratori, making, tinkering, ecc.
• Base evenemenziale: eventi, momenti eccezionali,
spesso al di fuori delle mura del museo
Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
Il museo inclusivo e collaborativo• I pubblici sono ormai… tutti!
– Bambini: stimolare la curiosità
– Studenti/teen agers: supportare l’insegnamento attraverso l’apprendimento non formale
– Giovani adulti: orientare alle carriere future, making
– Adulti: discutere sull’attualità scientifica, far crescere culturalmente la propria famiglia, fare turismo
– …e infine categorie «normalmente» ai margini
Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
Il museo inclusivo e collaborativo«Oggi il visitatore è un ricercatore, in un percorso di esplorazione e ricerca di significato personale.»M. Xanthodaki et al. 2015
Un rapporto tra pari:
• il museo mette a disposizione tutta la conoscenza, la ricerca, le domande di cui quotidianamente si occupa;
• il visitatore porta il proprio vissuto, le proprie conoscenze, la sua identità.
Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
Il museo piattaforma di cittadinanza scientifica
Ruolo sociale diretto (ad es. prevenzione…)
Ruolo di collegamento tra ricerca e società (spiegare cos’è la
ricerca, i suoi obiettivi, strumenti, metodi, ecc.)
Luogo di riflessione sull’evoluzione della società (conoscenza,
credenze, pensiero critico)
Luogo per far crescere vocazioni professionali
Servizio per i pubblici
Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
Il museo come ecosistema professionale
• Il museo è un’azienda, seppure non-profit
• Il museo prevede un modello organizzativo
• Per funzionare richiede molte professionalità
diverse tra loro
• Il museo è un luogo che crea e sviluppa nuove
professionalità e figure professionali
Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
… pionieri sul tema del rapporto tra scienza e società …
Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
… originali nel declinare il rapporto tra scienza e territorio …
Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
… unici al mondo a collegare direttamente la creazione
di impresa (fatta da noi) alla comunicazione scientifica …
Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
LE ATTIVITÀ ESPOSITIVE
Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
Guglielmo Maglio, Didattica Museale
standard in ambito operativo, Udine
8/6/2017
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Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
Corporea è il primo museo interattivo in Europa interamente dedicato al
tema della salute, delle scienze e tecnologie biomedicali e della prevenzione,
basato sulla sperimentazione diretta dei fenomeni da parte dei visitatori.
Corporea, che si sviluppa su oltre 5.000 mq di superficie, è un percorso
dedicato ad approfondire le conoscenze sul corpo umano e le scienze
biomedicali, ma anche un luogo attivo nel campo della promozione della
salute, di stili salutari di vita oltre che della ricerca scientifica e tecnologica.
Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
Obiettivi Corporea:
• Coinvolgimento diretto degli scienziati e
del pubblico nella produzione di
contenuti (approccio hands on) ma
anche nella “governance” delle attività
museali
• Il museo come «casa» dell’innovazione
Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
Come li perseguiamo:
• Exhibit interattivi
• Oggetti storici
• Modelli 3D e realtà aumentata
• Multimediali di approfondimento
• Luoghi di interazione tra visitatori ed
esperti
Guglielmo Maglio, Didattica Museale
standard in ambito operativo, Udine
8/6/2017
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Guglielmo Maglio, Didattica Museale
standard in ambito operativo, Udine
8/6/2017
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Un viaggio di 100.000 chilometri. Il sistema cardiocircolatorio. Bionautilus.
Guglielmo Maglio, Didattica Museale
standard in ambito operativo, Udine
8/6/2017
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Ormoni in scena. Il sistema endocrino.
Felix.
Guglielmo Maglio, Didattica Museale
standard in ambito operativo, Udine
8/6/2017
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Guarda come sento!. Il sistema sensoriale.
Passeggiata nel bosco.
Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
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Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
Guglielmo Maglio,
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Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
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Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017https://www.youtube.com/watch?v=cCIEwtu6qY8
Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
LE ALTRE MOSTRE…
La mostra sul Mare…
biologia marina, ecologia e
ambiente, ricerca e innovazione
responsabili.
L’Officina dei Piccoli, un grande
laboratorio per giocare con se
stessi, con gli altri e con il mondo
intorno a noi.
Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
LE ATTIVITÀ DIDATTICHE
Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
Obiettivo:
• Il museo come piattaforma per la
sperimentazione della didattica del
futuro
Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
IL CONFRONTO CONLE NUOVE TECNOLOGIE
Programmi, laboratori,
momenti di aggiornamento
e riflessione per sperimentare
i nuovi modi di fare scuola
La scuola dei “nativi digitali” sarà
profondamente diversa da quella
che le nostre generazioni hanno
conosciuto e vissuto fino a
pochi anni orsono.
Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
UN PROTOCOLLO D’INTESA CON IL MIUR
Nel marzo 2012 Città della Scienza e il
MIUR hanno siglato un Protocollo di
Intesa che disciplina le attività educative
di Città della Scienza e in particolare:
● Smart Education andTechnology Days /
3 giorni per la scuola
● Programmi didattici come
LogicaMente● Futuro Remoto
Un Viaggio tra Scienza e Fantascienza
Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
LE NUOVEAULE DIDATTICHE
Aule/laboratorio attrezzatecon tecnologie all’avanguardia e
realizzate con l’amichevole
supporto di AVIO, Fondazione
Telecom, KnowK., Samsung, Teatro
Parioli di Roma, Wind
47Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
UN FABLABIN OGNI SCUOLA
Favorire l’incontro tra le scuole e il
mondo dei makers che stanno
innovando i processi di produzione di
oggetti, nuovi materiali e artigianato di
qualità attraverso l’uso di tecnologie di
progettazione e produzione immediata,
come le stampanti 3D.
Le scuole potranno,
a Città della Scienza, utilizzare
il nostro Fab Lab e imparare a
realizzare il proprio.
48Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
I FABLAB
• Cosa sono
• Perché
• Come
• Attività
49Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
I FABLAB: cosa sono
• Un FabLab è considerato un laboratorio di
sperimentazioni tecnologiche condiviso, dove si
sviluppa personal fabrication, concetto che fa
riferimento a una scala di produzione individuale,
ovviamente adattato al target di riferimento.
50Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
I FABLAB: perché
Possono rispondere a tre grandi esigenze del nostro sistema
scolastico:
• Sono in grado di costituire comunità operative
multidisciplinari in maniera totalmente non gerarchizzata.
• Rispetto alla didattica, forniscono contesti aperti, in cui la
didattica può in parte uscire fuori dall’ordinario e trovare
direttamente applicazioni in altri ambiti.
• Divengono un luogo di condivisione sul territorio
mettendo insieme più target a lavoro.
• .
51Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
I FABLAB: perché
E inoltre…
Permettono che l’apprendimento oggi avvenga tramite la
produzione di conoscenza e la collaborazione, in contesti
diversi (informal learning);
Insegnano alle famiglie la pratica dell’invenzione
accrescendo le competenze collettive (Tinkering);
la condivisione del sapere e della tecnica permette di
produrre valore distribuito (L’uso di software Open Source).
52Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
I FABLAB: come
A livello tecnologico, in un FabLab si trovano sufficienti strumentazioni
– quasi tutte digitali – da permettere la realizzazione di un’ampissima
gamma di invenzioni.
La filosofia di base si può sintetizzare in questi tre punti:
1. Non c’è reale limite alla creatività nel momento in cui c’è
collaborazione.
2. La tecnologia deve essere uno strumento nelle mani di più
persone possibile e al servizio di più persone possibile.
3. La tecnologia open source è una chiave importante per creare
valore distribuito e innovazione decentralizzata.
53Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
Manipolare quel che si crea, un altro modo per
imparare
Le stampanti 3D a scuola:
• Aggiungono valore ad alcuni aspetti didattici.
• Sono utili a rendere innanzitutto concreto e poi manipolabile un disegno tecnico.
• Incentivano lo studente all’ideazione spaziale offrendo la possibilità di "creare" oggetti, rendendo possibile immaginare come sono fatti, di quali componenti sono composti, come si rapportano i singoli pezzi tra loro.
• Stimolano la fantasia e la voglia di indagare il mondo tridimensionale, poiché consentono all’insegnante e agli studenti di realizzare effettivamente quello che hanno ipotizzato, immaginato e progettato.
54Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
• Un oggetto stampato con una stampante 3D, nelle mani di uno studente può colmare il divario tra la semplice percezione visiva e l’esperienza della visualizzazione spaziale tridimensionale
• Maneggiare un prototipo stampato, piuttosto che analizzarlo a monitor, può avere un profondo effetto positivo.
• Una stampante 3D contribuisce in modo determinante allo sviluppo dell'immaginazione, qualità che anche a scuola dovrebbe sempre essere valorizzata.
• Migliora la percezione di molti studenti che, disegnando solo sullo schermo del computer i modelli, li percepiscono come astratti e irrealizzabili. Una stampante 3D è invece in grado di concretizzare tali modelli.
Alcuni aspetti didattici della stampa 3D
55Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
Alcuni aspetti didattici della stampa 3D
• Un aspetto interessante riguarda la possibilità di organizzare progetti
coinvolgenti più classi. La pratica è sviluppabile in "orizzontale", con classi di pari
grado ma diverso indirizzo oppure in "verticale", con la collaborazione di
studenti di età diversa, ognuno coinvolto per le competenze che ha.
• I vari compiti necessari alla realizzazione di un oggetto stampato sono
distribuibili tra gli studenti e ciò favorisce l’interdisciplinarietà e l’ideazione di
speciali curricola verticali.
• Un esempio tangibile è la possibilità di stampare modelli di fossili, un'attività
interdisciplinare in grado di coinvolgere discipline come storia, geografia,
archeologia e tecnologia e di aprire anche possibilità di formazione inclusiva: ai
non vedenti , per esempio, consente di capire la forma e la dimensione di questi
reperti senza la necessità di manipolare gli originali conservati in museo.
56Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
57Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
58Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
REALIZZARE UN FABLAB
Un piccolo Fablab abbastanza completo dovrebbe includere: taglio laser, stampanti 3D e un
banco di lavoro di elettronica di base, semplici da montare, di facile manutenzione e
macchinari fruibili con software open source.
Questo è un esempio di un Piccolo Fablab che soddisfa le condizioni di cui sopra:
• 3000 € Laser Cutter Full Spectrum 5Gen
• 700 € Vinyl Cutter GCC Expert 24 LX
• 1900 € Stampante 3D Ultimaker2, Cura è il software per le stampanti Ultimaker
• 500 € Scanner 3D Sense
• 1000 € Electronics Workbench
• 500 € di materiali (filamenti, fogli di compensato, ecc)
• 2450 € Stampante 3D Cube Professionale
59Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
60Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
RISORSE DIGITALI
Richiesta dal PNSD, gli animatori digitali e i docenti diventino progettisti e gestori di una didattica innovativa
• Massive Open Online Courses (MOOC) ad esempio su Coding in your Classroom, Now! -Unit 1.1 http://platform.europeanmoocs.eu/course_coding_in_your_classroom_now
61Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
RISORSE DIGITALI
• Per i software di progettazione qui c'è una lista interessante collegarsi a
• https://kidscreationstation.com/resources/free-3d-modeling-software, di cui un software molto semplice è Tinkercad- Online 3D modeling tool with some interesting capabilities
• Repository raccolta di file digitali pronti per la stampa 3D www.thingiverse.com
• Rivista 3D printing creative http://pixelbook.tecnichenuove.com/newsstand/3dprinting/open/list
62Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
IL NUOVOLABORATORIO DI ROBOTICA,CODING EFABBRICAZIONE DIGITALE
Una nuova proposta didattica
rivolta soprattutto agli studenti
fino a 13 anni, in cui sperimentare
le nuove frontiere del digitale.
Che cos’è il coding? - programmazione
- scoperta
- metodo di apprendimento
- approccio inedito ai problemi e alla loro soluzione
Un “gioco” formativo in cui tutto quello che impari lo impari facendo.
Il coding consente di apprendere le basi della programmazione informatica,
aiuta a sviluppare la logica, stimola la creatività ed educa al pensiero computazionale, a ragionare su problemi concreti e sul modo migliore per
risolverli.
In sintesi impariamo a raggiungere un obiettivo. E come si raggiunge un
obiettivo se non risolvendo il problema che si frappone fra noi e la meta?
63
I linguaggi di programmazione possono essere di due tipi:
1. testuali (più complessi)
2. visuali (più intuitivi e adatti anche ai principianti).
La programmazione a blocchi è un metodo di programmazione
visuale, non devi conoscere un codice di programmazione. Ti
basta manipolare degli oggetti, spostare degli elementi, sullo
schermo del pc o del tablet e il gioco è fatto.
64
Programmazione a blocchi:
1. spostare e ordinare in sequenza una serie di blocchi o
oggetti grafici su un monitor, come se fossero i pezzi di un
puzzle
2. senza scrivere una sola riga di codice informatico.
3. A ogni blocco corrisponde un comando, un’istruzione che
non ha bisogno di essere digitata ma solo “incastrata” al
blocco precedente.
65
66
• Scratch è un ambiente di programmazione a
blocchi per il coding e la robotica
educativa che consente di realizzare giochi e
storie interattive in modo intuitivo.
• Scratch e Scratch Junior sono le app per il
coding che si possono scaricare e installare
gratuitamente su tablet Android e Ipad.
67
CODE.org
68
Esercizi di coding online su Programma il
futuro e code.org
• Bee Bot: con l’ape robot la
robotica entra nella scuola.
• Blue Bot è programmabile da
smartphone o tablet attraverso
un’app dedicata.
• Con Bee Bot si può stimolare
l’apprendimento di altre
materie (matematica, italiano,
geografia, ecc…) e soprattutto
sviluppare la logica
69
LEGO MINDSTORMS Education EV3
Negli shop online,
Bee Bot e Blue Bot: 107€ e 145€.
School pack da 6, 12 e 24 Bee Boot,
con stazione di ricarica inclusa,
costano tra i 590€ e i 2100€.
I pacchetti di Blue Bot con 6 e 18
api robot costano invece 790€ e 2250€.
EV3 Lego circa 400€ kit per due studenti
70
Robotica educativa
- Approccio didattico innovativo.
- Metodologia learning by doing, imparare
facendo.
- Apprendimento delle materie STEM (Scienze,
Tecnologia, Ingegneria, Matematica).
- Stimola la logica e lo sviluppo del pensiero
computazionale.
71
Come smartphone e tablet stanno cambiando l’apprendimento e l’insegnamento: prime
riflessioni.
72
L’Italia è leader in Europa per il numero di smartphone
tra i giovani
90% nella fascia d’età 19-24 anni, ne ha uno
90% sotto i 30 anni, si connette a internet ogni giorno
[Riva 2014]
73
Il fatto che gli smartphones sono più maneggevoli e
portatili di altri dispositivi pemette agli studenti di
apprendere dovunque e in ogni momento .
(Daher, 2009)
I bambini e gli studenti di oggi apprendono e
gestiscono l’informazione e la comunicazione in modo
sostanzialmente diverso dalle generazioni precedenti.
(Ferri, 2011)
74
Tutti i media sono generatori di cambiamento
ponendosi in mezzo tra i soggetti interagenti.
(McLuhan, 1968)
•Percezione dei confini del corpo
•Percezione dei confini dello spazio
•Capacità di sperimentare e riconoscere emozioni.
[Riva 2014]
75
I Media come cambiamento
Mancando la visione del corpo, viene meno l’aggancio alla realtà e si lascia spazio all’invenzione di un’identità fantastica, ipotetica, provocatoria. (Silvia Veggetti Finzi)
•Cambia la dimensione sociale dell’identità del nativo digitale.
•Paradossi della gestione dell’identità sociale all’interno dei nuovi media:
identità fittizia
identità vera
amicizie reali e digitali
76
I Media come cambiamento
Come possiamo formare i nativi digitali?
•Introdurre nella scuola le stesse tecnologie che i nativi
digitali usano quotidianamente.
•The smartphones’ ability to shift between a multitude of
built-in and downloaded applications and functions allow
it to be a versatile educational tool. (Jubien, 2013)
•Alcuni problemi: la tecnologia a scuola, la formazione dei
formatori e l’effetto novità.
77
I Media come cambiamento
Smartphone e tablet e il costruttivismo:
•apprendimento autonomo attraverso l’interazione diretta con
l’ambiente (serious games, ecc.);
•ricerca e condivisione di contenuti realizzati da esperti,
contatti esperto/studente, tecnologia per trasformare nozioni
astratte in esperienze concrete (piattaforme, sensori, ecc.);
•apprendimento attraverso attività in ambienti virtuali
collaborativi asincroni (web-forum, blog, ecc.) e sincroni (mondi
virtuali e social media, ecc.).
78
I Media come cambiamento
79
BYOD – Bring Your Own DeviceApprendere le scienze fisiche
utilizzando le nuove tecnologie.
80
Smartphone e tablet per…
… andarli a prendere là dove sono, trovando
strade adatte a portarli dove li vogliamo
portare"
(L. Wittgenstein)
81Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
LA DIDATTICA CON GLI SMARTPHONE: UN LABORATORIO IN TASCA
Utilizzare un oggetto ormai
entrato nella nostra quotidianità
per fare lezione di fisica,
matematica, scienze della Terra,
geografia astronomica…
Ogni smartphone infatti è anche
un accelerometro, una bussola, un
sensore di intensità luminosa e
sonora; e inoltre contiene
moltissime app utili per la
didattica.
82
Smartphone e tablet per… videoproiettare
Per riprendere e mandare su grande schermo
•qualcosa che accade sulla cattedra
•pagine di un libro
•esercizio significativo da
commentare insieme
•lente d’ingrandimento
83
Smartphone e tablet come… telecamera…
84
Smartphone e tablet come… sensore
Misure di accelerazioni attraverso i
tre accelerometri e l’App SparkVue
della Pasco.
http://www.melablog.it/post/17919/laccelerometro-
delliphone-50-centesimi-di-incredibile-tecnologia
85
Smartphone e tablet come… sensore
Misure di intensità luminosa
attraverso l’uso del sensore di
luminosità e l’App LightMeter.
86
Smartphone e tablet come… sensore
Misure di distanze attraverso l’uso
degli accelerometri, del sensore di
luce e l’App EasyMeasure.
87
Smartphone e tablet per… QR code
•App gratuita per leggere i QRcode
Qrafter
•App per generare
www.qrstuff.com
Gratuita per solo testo, collegamento sito, filmato su youtube
https://www.youtube.com/watch?v=V1mMqbcYtBE
88
Smartphone e tablet come … scheda x sensore esterno
89Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
SMART EDUCATION & TECHNOLOGY DAYS3 GIORNI PER LA SCUOLA 2016
XV edizione – 25-27 ottobre 2017
90Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
91Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
I GRANDI MOMENTI DI INCONTRO
92Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
Obiettivo:Il festival: dalla “scienza in piazza” alla“social innovation in piazza”
93Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
FUTURO REMOTO
Dal 25 al 28 maggio in Piazza del Plebiscito a Napoli,
una grande festa della scienza in collaborazione con l’Università Federico II,
la Seconda Università di Napoli e l’USR per la Campania
94Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
95Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
96Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
LA DIMENSIONE GLOBALE
97Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
98Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
2002 – 2007
Science Centre in Palestina
Una collaborazione tra la comunità
scientifica palestinese e israeliana
per realizzare il primo museo
interattivo nei territori occupati,
presso il campus di Abu Dis, a
Gerusalemme Est
99Guglielmo Maglio,
Didattica Museale standard in ambito operativo, Udine 8/6/2017
EMME
Euro-Mediterranean and Middle East
Summer School for Science
Communication
Una scuola estiva biennale (Granada,
Alessandria, Napoli) rivolta a giovani
manager della comunicazione scientifica
delle due sponde del Mediterraneo, con
l’obiettivo di creare legami nella comunità
professionale, al fine di coltivare la
scienza come linguaggio di pace e dialogo
tra culture.
La prossima edizione a Napoli dal 10 al 15
settembre 2017.
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LA COMUNICAZIONE E LA PROMOZIONE
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Comunicare al nostro pubblico
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Comunicare al nostro pubblico
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Il sito web
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Il sito web:
• Notizie, attività ed eventi interni ed esterni
con collegamenti
• Mini siti paralleli (FR, 3GG, Corporea,
Planetario….)
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I social Networks
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Aspetti positivi:
+ pubblico, - costi
78438
Possibilità di dialogare con il pubblico
Condivisione di post e immagini
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ReporteenWebTV
La ReporTeenSchool, il primo spazio laboratorio di giornalismo televisivo per
ragazzi, promosso da Città della Scienza e dall’Ufficio Scolastico Regionale della
Campania, grazie al sostegno di Wind. Uno strumento innovativo di formazione
e approfondimento che, unendo giornalismo e nuovi media, rende i ragazzi e il
mondo della scuola i nuovi protagonisti dell’informazione.
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Il canale you tube
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Lo staff della comunicazione
2 addetti full time
2 addetti part time
Budget annuale – circa 10.000 €
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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