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NEUE APOTHEKEN ILLUSTRIERTE SÜDTIROL 2013/1 IL VOSTRO FARMACISTA INFORMA ABC DELLA PELLE SANA – PRINCIPI ATTIVI CONSIGLI NUTRIZIONALI RAFANO – CROCCANTE, INTENSO, PICCANTE! COCCOLE PER GLI OCCHI 10 UTILI CONSIGLI

La Tua Farmacia 01 2013

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La Tua Farmacia

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Page 1: La Tua Farmacia 01 2013

N E U E A P OT H E K E N I L L U S T R I E R T E S Ü D T I R O L 2 013 / 1

IL VOSTRO FARMACISTA INFORMA

ABC DELLA PELLE SANA –PRINCIPI ATTIVI

CONSIGLI NUTRIZIONALI

RAFANO –CROCCANTE, INTENSO,PICCANTE!

COCCOLE PER GLI OCCHI

10 UTILI CONSIGLI

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2 LA TUA FARMACIA

finalmente nell'aria si respira il profumo di primavera! Dopo un paio di belle nevicate regalateci dall'inverno, ora al mattinocinguettano già gli uccellini, il sole tramonta più tardi ed iprimi fiori fanno timidamente capolino. La Natura si risvegliadopo la lunga pausa invernale.

Lasciamoci sorprendere su come si svilupperanno i nuovi rapporti tra Italia ed Alto Adige e vediamo come funzionerà la «ripartenza«. Verranno sicuramente presi provvedimentianche nell'ambito della salute, speriamo meglio pianificati e ragionati che in passato. Noi farmacisti continueremo ad essere in ogni caso al vostro fianco.

In questa edizione troverete una lunga lista di temi interessanti,dall'ABC delle sostanze per la cura della pelle, ai profumi medicinali, fino alla paura del volo. Scoprirete anche comecoccolare i Vostri occhi e cosa sia utile sapere in caso di otitemedia.

Vorrei attirare la Vostra attenzione in particolare sulla pagina 3:il 23. Marzo verrà inaugurata la mostra provinciale »Hygieia«,presso il Museo della Donna a Merano, il Museo civico diChiusa ed il Museo della Farmacia di Bressanone. Il filo conduttore sarà l'igiene, osservato sotto diversi aspetti e da diverse angolazioni in ciascuno di questi musei. L'esposizionesarà inoltre accompagnata da numerose conferenze presso il museo di Scienze Naturali di Bolzano o negli stessi locali espositivi. Avete tempo fino al 30 di settembre per programm-are la Vostra visita! Ne varrà sicuramente la pena!

Le 119 farmacie della provincia di Bolzano Vi augurano unbuon inizio di stagione. E ogniqualvolta ne avrete bisogno, saremo sempre a Vostra disposizione!

Buona lettura

Cari lettori,

Editoriale Contenuti

FederfarmaFarmacia Peer, Lana

Proprietà e distribuzione: Federfarma Bolzano

Redazione: Dr. Stephan Peer in collaborazione con la rivista »Neue Apotheken Illustrierte«(Jutta Petersen-Lehmann, Peter Erik Felzer).

Collaborazione:Dr. Michaela Falkensteiner,Dr. Michela Parduzzi,Dr. Elisabeth Peer,Dr. Stephan Peer

Direttrice responsabile:Dr. Michaela FalkensteinerContributi firmati non riflettononecessariamente l’opinione del giornale

Grafica:SIGN Kommunikation GmbH, Frankfurt am Main, DeutschlandJürgen Grabow, Martin Kaufmann

Tipografia: Fuck Druck & Verlag, Koblenz, Deutschland.

Registrazione:Tribunale di Bolzano,n. 12/07 del 26.06.2007

4 Coccole per gli occhi

Storia della farmacia3 Hygieia, 23 marzo – 30 settembre 2013

Il vostro farmacista informa4 Coccole per gli occhi8 Omeopatia per giovano mamme

12 ABC della pelle sana - principi attivi14 Automisurazione? Semplice!16 Profumi e salute18 Benessere dei piedi20 Liberi dal bruciore di stomaco

Test10 Test: Tisane medicinali

Enciclopedia delle piante officinali11 Le foglie della senna rimettono in moto l’intestino

Consigli per gli anziani19 Otite media: così passa in fretta

Informazioni per diabetici22 Emergenza acidosi:

riportare il metabolismo sui giusti binari

Consigli nutrizionali24 Rafano – croccante, intenso, piccante!

Impressione26 Paura di volare: panico a ciel sereno

28 Svago

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LA TUA FARMACIA 3

HYGIEIAStoria della farmacia

L’eau de Botot – colluttorio per il re di Francia

Solo pochi preparati farmaceutici hanno cosìsuccesso da restare in uso per secoli. Nell'anno1755 il medico francese Edme François Bototsviluppò un colluttorio per il re di Francia Luigi XV.Si tratta del prodotto per l'igiene orale più anticoancora in uso in Francia e porta il nome ‚Eau de Botot’.

Nel 1789 il Dr. Botot in una pubblicazione pre -sentò il suo colluttorio, assicurando che l'utilizzoregolare di poche gocce di questo prodotto fossero sufficienti per un'igiene orale completa,rendendo superfluo lavarsi i denti. La formula originale conteneva rafano, frutti di anice, cannella ed olio essenziale di menta, veniva preparato con alcool etilico ed infine reso più raffinato con profumo di ambra. Col passare deltempo la soluzione di produzione industriale divenne di un altro colore ma i principi attivi restarono sostanzialmente gli stessi.

Nel fondo del Museo della Farmacia si trova un contenitore da banco della prima metà del 20. Secolo con la dicitura latinizzata ‚Essentiadentifricia Bototi’‚ a dimostrazione del fatto che l'‚Eau de Botot’ era conosciuta a livello internazionale.

Certificato di vaccinazione contro il virus vaiolo

»Joseph Peer, età 14 settimane, nato a Bressanone in Tirolo, è stato vaccinato dal sottoscritto in data 10 giugno 1831, con vaccino di vaiolo bovino ed ha superatoregolarmente la malattia vaccina. Bressanone, 26. giugno 1831Dr. Wassermann, medico vaccinatore«

In allegato a questo certificato di vaccinazione,il papà del bimbo, il farmacista Anton Peer, ha descritto esattamente le reazioni alla vaccinazione: l'arrossamento della cute circostante sul braccio, la formazione di unapustola ed infine la cicatrizzazione.

Solo attorno al 1900 si riuscì ad identificare il virus del vaiolo ed a migliorare, nel corsodegli anni, sia il vaccino che le modalità di inoculazione in modo da contenere effetticollaterali ed intolleranze. L'attivazione di istituti statali per la vaccinazione, esami severisulla qualità dei vaccini e misure igieniche intensive consentirono di ottenere l'ambitosuccesso di eradicazione di un'epidemia temuta da secoli.

»Enrico blu«

Nell'anno 1889 Peter Dettweiler propose perla prima volta al consigliere segreto di sanitàquesta attrattiva bottiglietta tascabile per chitossiva, come contenitore per l'espettoratocontagioso dei »tisici«. Solo pochi anni primaRobert Koch aveva scoperto l'agente pato -geno della tubercolosi e da quel momento si cercò di prevenire il rischio di contagio attraverso misure igieniche.

Chi soffriva di tubercolosi aperta doveva portare con sé una sputacchiera tascabile. Laversione più signorile era rappresentatadall'Enrico blu, che Thomas Mann immortalònel suo famoso romanzo »La montagna incan-tata«. Con la scoperta degli antibiotici per lacura della tubercolosi le sputacchiere passa-rono di moda ed il bell'Enrico blu divenne unararità. Questa bottiglietta riuniva in manieraideale design e funzione: l'apertura superiorepiù ampia e dotata di un pratico tappo a clip edun imbuto interno evitavano la fuoriuscita delcontenuto anche in caso di capovolgimento.Attraverso la piccola chiusura a vite sotto -stante il recipiente poteva essere facilmentesvuotato ed il bel colore blu intenso del vetromascherava il contenuto poco gradevole.

Il Museo della donna di Merano, il Museo della Farmacia di Bressanone ed il Museo di Chiusa presenteranno con ilsostegno del Museo delle scienze naturali di Bolzano,dell'archivio della regione Alto Adige e dell'ospedale diBressanone la mostra speciale »Hygieia«. Quest'iniziativa,che avrà come filo conduttore l'igiene, inizierà contempora-neamente nei tre musei di Merano, Bressanone e Chiusa. Le conferenze che accompagneranno la mostra avranno

luogo nel Museo delle scienze naturali di Bolzano e, a seconda del focus, nei rispettivi luoghi d'esposizione. Il Museo della donna di Merano dedicherà la propria attenzione in particolare agli aspetti prettamente femminilie cosmetici dell'argomento, il Museo della Farmacia di Bressanone tratterà quelli medico-farmaceutici ed ilMuseo di Chiusa affronterà invece l'igiene urbana ed i suoi»disturbatori« come ratti e topi.

23 MARZO – 30 SETTEMBRE 2013

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4 LA TUA FARMACIA

Il vostro farmacista informa

Stress, lavoro al computer, impianti di climatizzazione: i nostri occhi devono sopportare insulti di ognitipo. E' ora di fare qualcosa di buono per loro: eccovi dieci utili consigli.

COCCOLEPER GLI OCCHI

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LA TUA FARMACIA 5

Guardare per ore la tv o lavorare troppo a lungo al computer è una fatica per gli occhi. Il rimedio migliore per dar loro sollievo: uscire all'aria fresca e guardare rilassati verso il cielo.

> Continua a pag. 6.

Tutti a letto!I genitori raccontano ai loro bimbi che gli occhi si stancano perché l'omino della sabbia li cosparge di granelli di sabbia

magica. Anche da adulti ci si stropiccia gli occhi. »Quando siamo stanchi,molte delle attività del nostro corpo rallentano«, spiega il Dr. Gerd Geerlingdella sezione »Occhio secco« dell'associazione tedesca degli oculisti. »Anchela ghiandola lacrimale produce meno liquido. La conseguenza è che il filmlacrimale a protezione della cornea diventa troppo sottile e si »rompe«. E se gli occhi si seccano iniziano a prudere, spiega l'esperto.« Stropicciarsi gli occhi non porta però ad un vero beneficio: contro la stanchezza l'unicaarma efficace è il sonno.

All'aria aperta!Lavoro al computer che richieda costante concentrazione,lunghe ore trascorse davanti alla tv o al volante ... Non c'è da

stupirsi che gli occhi si stanchino. Chi fissa lo schermo o guarda fuori dall'auto sbatte le palpebre con minor frequenza. »Questo aumenta il rischioche la superficie dell'occhio si asciughi«, spiega l'esperto. L'aria secca, poi, come quella delle stanze riscaldate, spesso aggrava i sintomi. L'oculistaconsiglia allora una passeggiata all'aria aperta. In farmacia sono inoltredisponibili speciali colliri o gel oftalmici indicati per trattare l'occhio secco.Se il disturbo compare frequentemente, è opportuna una visita specialisticaper accertare le cause del problema.

»Le carote fanno bene agli occhi ...avete mai visto un coniglio con gli occhiali?«

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6 LA TUA FARMACIA

Il vostro farmacista informa

Sì ai baciPer alcuni vedere il mondo attra -verso le lenti rosa dell'amore non è

solo una metafora: hanno davvero bisogno diun aiuto per poter vedere chiaramente. Ma ora...via libera alle coccole! Rivestimentispeciali delle lenti consentono una facilepulizia dal grasso della pelle di naso e guancedel partner. Innovativi sistemi anti-appanna-mento garantiscono la visione anche se la situazione si fa bollente.

Quando gli occhi giocano a nascondino!Il lavoro al computer è faticoso per

gli occhi. Di tanto in tanto è opportuno alzarelo sguardo dallo schermo e lasciarlo correrelontano. Volete ancora più relax? Copritevi gliocchi con le mani, senza premere sul bulbooculare. Chi vuole può chiuderli. Il buio ed ilcalore fanno bene. Dopo due o tre minutiaprite le mani molto lentamente. In questomodo gli occhi si abitueranno di nuovo allaluce del giorno.

Acqua e via!Agli occhiali fa bene una rinfres -catina ogni tanto. L'acqua di rubi-netto e qualche goccia di detersivo

per le stoviglie o speciali spray detergentirimuovono le tracce lasciate sulle lenti da polvere, sudore e cosmetici. Evitate di usaresaponi rilipidemizzanti: fanno bene alle manima lasciano aloni sulle lenti, difficilmentepulibili anche strofinando a lungo. Maniche,cravatte o fazzolettini di carta non devonoavere niente a che fare con i vostri occhiali:possono graffiare la superficie delle lenti. Sonoindicati invece panni di microfibra o uncanovaccio pulito. Se non avete un rubinettonelle vicinanze potete ricorrere ad appositesalviettine che si possono facilmente infilare inqualsiasi tasca. Alcune di queste salviette contengono sostanze che possono intaccare glistrati di rivestimento della lente. Gli otticiconsigliano di scegliere un panno morbidosenza componenti aggressivi, adatto anche perla pulizia delle lenti antiriflessi o trattate.

Per baciare non serve più togliersi gli occhiali.Trattamenti speciali delle lenti fanno in modo chele coccole non lascino traccia.

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> Continua da pag. 5.

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LA TUA FARMACIA 7

Un massaggio rilassanteApplicate con le punte delle dita una piccola quantità di crema per il contorno occhi, reperibile

in farmacia, sotto la palpebra inferiore. Distribuitela dolcemente con il dito medio ed anulare e massaggiate la zonasotto agli occhi. Passate poi alla palpebra superiore, sempremassaggiando delicatamente con il dito medio e poi, con unaleggera pressione, accarezzate la zona sotto le sopracciglia dall'angolo interno a quello esterno dell'occhio. Per finire applicate dei dischetti di cotone e rilassatevi un quarto d'ora.

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Pulizie non soltanto in primavera!La pulizia delle lenti a contatto dev'essere al primo

posto soprattutto per chi le indossi durante l'attività sportiva.»Lo sport aumenta il metabolismo, anche nell'occhio. Questoporta a maggiori depositi sulle lenti«, spiega il Dr. PeterMoest, esperto di lenti a contatto di Berlino. »Accanto adun'accurata igiene quotidiana, le lenti a contatto degli sportiviandrebbero pulite una volta in settimana con speciali liquidiper la rimozione delle proteine.«

Questione di immagine!Rapper e star non possono rinunciarvi. Estate einverno, di giorno e di notte, sempre con gli

occhiali da sole. Oltre ad una questione di immagine però, indossare gli occhiali da sole protegge dai pericolosi raggi UV.Questo può evitare i danni tardivi del sole come la cataratta ola maculopatia degenerativa. Acquistate solo occhialimarchiati CE, contrassegnati dalla dicitura EN 1836:1997sulla parte interna della stanghetta ed il simbolo UV-400.Solo questi proteggono davvero dai raggi UV.

Un occhio alla tavola!»Le carote fanno bene agli occhi...avete mai vistoun coniglio con gli occhiali?« Questa credenza

popolare non va presa proprio alla lettera ma in essa sinasconde un nocciolo di verità: frutta e verdura sono ricche dimolte sostanze importanti per la salute dei nostri occhi. La vitamina A gioca un ruolo fondamentale nel meccanismo visivo e nell'adattamento dell'occhio alla visione notturna.Gli acidi grassi omega-3, che si trovano nei pesci grassi come le aringhe, lo sgombro o il salmone, pare influiscanopositivamente nel prevenire la cataratta e la maculopatia degenerativa. E luteina e zeaxantina hanno un effetto protet-tivo della retina. Grandi concentrazioni di queste sostanze sitrovano in mais, spinaci, bieta, cavolo verde, prezzemolo,broccoli, lattuga, piselli, cavoletti di Bruxelles, fagiolini,carote, zucca e pomodoro. In farmacia si trovano preparatiche contengono le vitamine specifiche per gli occhi.

Slacciate la cravatta!I ricercatori statunitensi hanno trovato un interes-sante nesso tra il glaucoma e chi indossa la cravatta:

l'utilizzo di questo accessorio aumenterebbe il rischio disviluppare la malattia. Questo è quanto è emerso da uno studio su 20 soggetti sani e 20 affetti da glaucoma. In chi indossava la cravatta la pressione intraoculare aumentava giàdopo 3 minuti: molto più rapidamente che nel gruppo di controllo. I ricercatori hanno ricondotto questo risultato allacompressione della carotide che determina un innalzamentodella pressione nei vasi oculari. Perciò: allentare la cravatta fa bene agli occhi. •

Peter Erik Felzer

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Chiudete gli occhi e regalatevi unmassaggio rilassante. Se riuscite acoinvolgere il partner in questa coccola ... tanto meglio!

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8 LA TUA FARMACIA

Il vostro farmacista informa

Per ogni donna inizia, dopo il parto, un periodo parti -colare che porta gioia ma anche qualche difficoltà. Dopo la lunga attesa per l'arrivo del piccolo si trova adaffrontare lo strapazzo della nascita e il disagio delle lesioni da parto e ad abituarsi, fisicamente ed emozional-mente, alla nuova situazione. L’equilibrio ormonalecambia bruscamente per consentire la produzione dellatte per il neonato. A volte però seni e capezzoli possononon svilupparsi in maniera sufficientemente rapida alleesigenze del bambino. Non è un momento facile per ladonna, che spesso si sente spossata.

Stanchezza generalizzata China D6 (corteccia di china)La corteccia di china è un valido »rimedio per la conva-lescenza« dopo malattie debilitanti e grave perdita di liquidi corporei. Pertanto risulta indicata anche dopo unparto difficile, quando la donna si sente spossata, privadi energie, deperita. Se si alza le gira la testa, l'appetitolascia a desiderare, è irritabile e reagisce in maniera eccessiva agli stimoli esterni.Dosaggio: 5 granuli 3 volte al dì.

Per migliorare la cicatrizzazione delle ferite Bellis perennis D6 (pratolina)Bellis perennis, conosciuta anche come »l'arnica dell'ostetrica«, è un rimedio molto importante per la donna che ha affrontato il parto. Si è dimostrata efficace in caso di forti dolori all'utero e nel favorire laguarigione delle ferite dovute al parto. Quando la donnasi sente “ferita dentro” e come schiacciata. I sintomi peggiorano col freddo, si alleviano col caldo. Bellis perennis promuove la guarigione del canale del parto, larigenerazione dell'utero e la normalizzazione dei lochi.Dosaggio: 5 granuli 3 volte al dì.

Calendula D6 (calendula)Utile in caso di ferite aperte, escoriazioni, lacerazioni etagli. Se il perineo si è lacerato durante il parto o ha subito episiotomia, la donna accusa spesso dolori moltoforti, soprattutto a sedersi, camminare o ad andare inbagno. Calendula promuove la formazione di nuovo tessuto ed accelera la guarigione delle suture.Dosaggio: 5 granuli 3 volte al dì.

Seni tesi e capezzoli doloranti Lac caninum D12 (latte di cagna)Talvolta i seni sono così tesi che qualsiasi movimento o lieve tocco causa dolori. Anche attaccare il neonato è penoso. Il freddo ed i piegamenti all'indietro possonoattenuare i sintomi.Dosaggio: 5 granuli 2 volte al dì.

Phytolacca D12 (fitolacca)In caso di stasi del latte i seni possono risultare gonfi edinduriti e al tatto si può riscontrare la presenza di noduli.Allattare è doloroso. Sui capezzoli si formano piccole lacerazioni ed ulcerazioni. Phytolacca può risultare utilea sciogliere i noduli, stimolare il flusso del latte e calmarel'infiammazione.Dosaggio: 5 granuli 2 volte al dì.

Acidum nitricum D6 (acido nitrico)In caso di ragadi profonde ai capezzoli, un aiuto arriva daAcidum nitricum. Anche in altre localizzazioni corporeedove la mucosa si continua con l'epidermide, possonomanifestarsi modificazioni a carattere infiammatorio, ad esempio fessurazioni agli angoli della bocca.Dosaggio: 5 granuli 3 volte al dì.

PEF

Il tempo dopo il parto non è facile per la donna,che spesso si sente spossata. L’omeopatia può aiutare.

Spossatezza, seno teso e capezzoli doloranti, cicatrizzazione difficoltosa delle ferite. Spesso le giovanimamme lamentano questo tipo di disturbi. Un aiuto per combatterli arriva dalla Natura.

OMEOPATIA PER GIOVANI MAMME

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10 LA TUA FARMACIA

Test

Cosa c'è di più bello che godersi una tazza di tisana fumante quando fuori il tempo è grigio e freddo? Molti infusi hannoanche proprietà salutistiche, ce ne sono di utili contro una moltitudine di disturbi. Quanto siete informati in proposito?

TEST: TISANE MEDICINALI

6. Quale proprietà caratterizza l'infuso di zenzero?a: accelera la guarigione delle feriteb: aiuta contro la nauseac: abbassa i valori dei grassi nel sangue

7. Infusi amari come l’assenzio o la centaurea stimolano l’appetito in quanto…a: … aumentano il volume dello

stomaco b: … stimolano la muscolatura gastricac: … aumentano la secrezione gastrica

8. L'infuso di genziana contro i disturbi gastrici si ottiene dalle radici di:a: genziana blub: genziana giallac: genziana rossa

9. Quale infuso viene consigliato a chi soffre di disturbi della vescica a causadel suo effetto diuretico?a: foglie di betullab: fiori di tiglioc: corteccia di quercia RF

1. Il te nero contienea: cortisoneb: caffeinac: coralli

2. Perché se si tratta di tisane medicinaliè opportuno lasciarle in infusione coperte?a: perché restino caldeb: perché diventino meno amarec: per non disperdere gli olii essenziali

3. Quale infuso si prepara con acqua fredda in modo da non far rigonfiaretroppo rapidamente gli amidi contenute nella droga?a: menta piperitab: alteac: anice verde

4. Quale pianta viene impiegata – anche sotto forma di tisana –contro infiammazioni delle mucose o tosse secca?a: lichene islandico b: lichene irlandesec: lichene indiano

5. Cos'hanno in comune il te verde ed il te nero?a: aiutano in caso di polmoniteb: sono costituiti da radici sminuzzatec: si ottengono dalla stessa pianta

Soluzioni:

1 b, 2 c, 3 b, 4 a, 5 c, 6 b, 7 c, 8 b, 9 a

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LA TUA FARMACIA 11

Enciclopedia delle piante officinali

Le piante medicinali vengono oggi spesso erroneamenteassociate all'idea di »Medicina del passato« e la loro importanza viene sminuita per l'avvento dei nuovi preparati di sintesi. L'efficacia dell'arbusto egiziano della senna (Cassia senna) è però al di sopra di qualsiasidubbio. Foglie e frutti di questa pianta vengono impiegati da lungo tempo e con successo contro la costipazione.

L'attività lassativa della droga è da ascriversi ai cosid-detti antrachinoni, presenti in elevata concentrazionenelle foglie e nei frutti. Piante come il rabarbaro, l'aloeo la frangula, anch'esse impiegate come purganti,contengono principi attivi simili. Gli antrachinonifanno sì che dal contenuto intestinale non venganoriassorbiti né acqua né sostanze minerali, richia-mando invece altri liquidi e sali nel lume intesti -nale. In questo modo aumenta il volume fecale e viene stimolata la peristalsi, consentendo l'evacua-zione dopo circa dodici ore dall'assunzione.

Sia le foglie che i frutti della senna sono reperibili sfusi in farmacia ma in caso di costipazione si consiglia l’uso di preparati standardizzati, più facilmente dosabili. Lassativi stimolanti non dovrebbero essere utilizzatiper tempi prolungati senza il parere del medico. Per i preparati a base disenna il periodo di utilizzo massimo è di una o due settimane,altrimenti il rischio è quello di perdere, attraverso le feci, eccessive quantità di minerali, soprattutto potassio. Questo può portare ad un aggravarsidella costipazione stessa e causare alterazionidel ritmo cardiaco. • RF

Le foglie della sennarimettono in moto l’intestino

Nelle foglie di un arbusto, chiamato senna,sono presenti sostanze capaci di risvegliarel'intestino pigro. Ancora una volta è bene ricordare la regola: non utilizzare i purganti per tempi prolungati senza aver prima consultato un medico.

La senna è un arbusto comune nelle regioni tropicali e

subtropicali di tutti i continenti ad eccezione dell'Europa.

In particolare nelle Americhe si trovano diverse specie del

genere Cassia.

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Non sapete cosa sia la »niacinamide« o cosa si nasconda dietro al termine »ceramidi«?

Tranquilli, non siete soli. La lingua deiproduttori di cosmetici è piena di mistero per

i non addetti ai lavori. Eccovi un aiuto per riuscire ad interpretarla.

ABC della pelle sana - principi attivi

12 LA TUA FARMACIA

Il vostro farmacista informa

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Alfa-idrossiacidi (Alpha hydroxy acids, AHA)

A questo gruppo di principi attivi, chiamati anche acidi della frutta, appar-tengono ad esempio l'acido glicolico,l'acido malico o anche l'acido lattico. Inbasse concentrazioni sono idratanti. Inconcentrazioni maggiori hanno un’azionecheratolitica, aiutano cioè la rimozionedelle cellule cornee superficiali ed aprono i comedoni, con effetto peeling epurificante. Dato che possono risultareirritanti per la pelle, sono indicati perpelle non troppo delicata e per pelleacneica.

Olio di borragine (Borago officinalis)

Questo olio vegetale, per il suo elevatocontenuto in acido gamma-linolenico, è particolarmente indicato per pellesecca o atopica.

Ceramidi (Sphingolipide)

Rappresentano uno dei componentidella barriera cutanea e sono sostanze lipidiche di notevole importanza bio -logica. Sono fondamentali per il man -tenimento di un corretto contenutoidrico all'interno dello strato corneo.

Urea (Urea)

Il fattore di idratazione naturale dellapelle lega abbondantemente acqua,mantenendo elastico lo strato corneo. A concentrazioni più elevate lenisce ilprurito. L'urea non causa allergie mapuò irritare la pelle lesa.

Acido ialuronico (Hyaluronic acid)

Questo acido lega le molecole d'acqua e le trattiene nel tessuto connettivo, facendo apparire la pelle tonica e soda.Applicato localmente ha un buon potere idratante. In dermatologia este -tica viene impiegato come riempitivodelle rughe.

Olio di jojoba (Simondsia chinensis o Buxus chinensis)

Questa cera si ottiene dai frutti di un arbusto, la jojoba. Penetra facilmentenell'epidermide, senza ungere. L'olio dijojoba ha proprietà curative.

Burro di karité (Butyrospermum Parkii)

Si ottiene dalle noci dell'albero di karité.I preparati arricchiti con questo burro si spalmano facilmente e lasciano lapelle morbida.

Madecassoside (Centella asiatica)

Questi principi attivi favoriscono la cicatrizzazione delle ferite ed hanno azione antiradicalica.

Niacinammide (Vitamina B3, nicotinammide)

Questa vitamina è particolarmente indi-cata per pelle sensibile o acne leggera.Attenua i rossori della pelle, rinforza labarriera cutanea e schiarisce le macchiedovute all'età.

Acidi grassi omega-3 e omega-6 (acidi grassi insaturi)

Un acido grasso omega-3 è ad esempiol'acido gamma-linolenico, un omega-6è invece l'acido linoleico. I grassi insa turi migliorano le caratteristichedella pelle sensibile o secca. Vengonoimpiegati anche nel trattamento dellapelle atopica.Fitoestrogeni

Si tratta in questo caso di ormoni di origine vegetale. Dovrebbero migliorarele modificazioni della pelle dovuteall'invecchiamento, agire contro i radi-cali liberi e contro la pelle secca e ruvida.

Polifenoli (principi attivi derivanti da diversi frutti e piante)

Catturano i radicali liberi evitando così la loro azione dannosa su cellule e tessuti. I polifenoli più conosciutisono il resveratrolo (contenuto ad esempio nel vino rosso e nel pompel-mo) e l 'epigallocatechinagallato (nel teverde). I polifenoli vengono impiegati

spesso nei preparati contro l’invecchia-mento cutaneo.

Proteine, peptidi, amminoacidi (ad esempio proteine del riso, collagene)

Si tratta di fattori idratanti che rendonola pelle morbida e vellutata. Possono alleviare l'effetto irritante di alcune sostanze detergenti. Sono spesso con -tenuti nei prodotti cosmetici per la curadella pelle e dei capelli.

Vitamina A (Retinol, Retinyl Palmitate, Retinal)

Questa vitamina promuove il rinnova-mento cellulare nello strato corneo cosìcome la produzione di nuovo collagene.Inoltre aiuta a schiarire le macchie cutanee. La vitamina A si trova spessonei prodotti anti-aging. Può irritare lepelli più delicate

Vitamin C (Ascorbate)

La vitamina C ha un effetto antiossi-dante per la sua capacità di limitare gli effetti negativi dei radicali liberi, catturandoli. Può inoltre favorire la formazione di nuove molecole di collagene. Schiarisce le macchie cutaneedovute all'età. Arricchisce spesso i prodotti anti-aging.

Vitamin E (Tocopherol, Tocopheryl Acetat)

Ha un effetto antiossidante che limita i danni causati dai radicali liberi. Viene spesso associata alla vitamina C in preparati contro l'invecchiamento cutaneo. Avrebbe inoltre un effetto idratante a livello dello strato corneotrattenendo acqua. •

Ursula Kindl, farmacista

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Acidi della frutta ed olio di borragine, urea e vitamina E –sono diversi le sostanze che vengono usati in prodotti cosmetici, sia di origine naturale sia chimica.

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Prendete posto!Potete misurare la pressione indifferente-mente su di un braccio o sull'altro. Scegliete un posto tranquillo, sedetevi erilassatevi. Una mezz'ora prima della misurazione non mangiate più nulla edevitate gli sforzi fisici.

Prima della misurazioneLiberate il braccio su cui effettuerete lamisurazione da vestiti troppo stretti ospessi. Per la misurazione al polso toglieteanche braccialetti ed orologi.

Misurazione al polsoTenete il polso all'altezza del cuore, nonpiù alto né più basso. Il bracciale dev'essereposizionato correttamente sul polso.

Misurazione al braccioLiberate il braccio. Posizionate il braccialecirca due dita al di sopra della piega del gomito e fissate la chiusura non troppolassa ma neanche troppo stretta. Seduti adun tavolo o ad una scrivania appoggiatel'avambraccio sul piano. Così il bordo inferiore del bracciale si troverà auto -maticamente circa all'altezza del cuore.

E...via! Premete il pulsante di avvio. Il braccialeinizierá a pompare. Al termine di questaoperazione l'apparecchio ini zierá la misu-razione. Infine mostrerá su di un display ivalori di pressione e frequenza cardiaca.

Un'altra misurazione?Prima della misurazione successiva aspet-tate almeno due o tre minuti. In questomodo le arterie torneranno allo stato incui si trovavano prima della misurazione.

Valori contrastanti?Se i valori di pressione misurati su unbraccio e sull'altro mostrano valori moltodiscosti, è opportuno che ne parliate conil vostro medico. Vi saprà dire se conti-nuare a misurare su entrambe le braccia osu uno solo. •

Peter Erik Felzer

AUTOMISURAZIONE? SEMPLICE!Misuratori da polso o da braccio: esistono diversi tipi di apparecchio con cui misurarsi la pressione a casa. »La tua farmacia« vi dà qualche utile indicazione su come ottenere risultati attendibili.

Potete naturalmente far misurare la pressione anche in farmacia. Una buona opportunità per confrontare i valoripressori ottenuti con le vostre misurazioni con quelli di un apparecchio professionale.

14 LA TUA FARMACIA

Il vostro farmacista informa

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“Se avessi bevuto la pimpinellanon avresti incontrato la morte così in fretta,se avessi mangiato la valerianal’avresti scampata standone alla lontana”.

(Detto popolare altoatesino risalente ai tempi della peste)

TEUFELSKRAUT, BAUCHWEHBLÜML, WURMTODLE ERBE OFFICINALI DELL’ALTO ADIGE

Da sempre l’uomo cerca rimedi per proteggersi dal dolore fisico e curarsi dalle malattie nelle piante medicinali, nelle formule magiche e nei riti scaramantici.

Le proprietà terapeutiche della camomilla, della salvia o della melissasono ormai ben note, ma la medicina popolare altoatesina nascondeconoscenze ancor più vaste sulle erbe e sui tesori della medicina popolare. Qual è, per esempio, l’azione curativa di piante come il tragoselino o la verbena? O di alberi come il comunissimo cirmolo opino cembro? E quale mitologia si cela dietro riti terapeutici millenari? È proprio di queste questioni che Arnold Achmüller, farmacista originario dell’Alto Adige, si occupa nel libro recentemente pubbli catodalla casa editrice Raetia e intitolato “Teufelskraut, Bauchwehblüml,Wurmtod – Le erbe officinali dell’Alto Adige”.

In 90 schede dedicate alle piante officinali, egli racconta aneddoti divertenti, descrive la saggezza della medicina popolare e presenta le evidenze scientifiche attuali in modo facilmente comprensibile, evidenze che dimostrano come in molte applicazioni della conos cenzadelle erbe locali effettivamente si celi un successo terapeutico che può essere comprovato. Le ricette raccolte in questo libro offrono l’opportunità di servirsi da sé della medicina popolare per curare piccoli malanni.

Grappa alle noci6 noci verdi50 g di zucchero in zollette (“Mognzucker”)1 stecca di cannella1 l di buona grappa giovane oppure alcol al 40%1 stecca di cannella oppure un baccello di vaniglia

Tagliare a metà le noci, unirle alla grappa o all’alcol al 40% e lasciarle in un posto soleggiato per quattro settimane. Quindi aggiungere lo zucchero e gli altri ingredienti e lasciare riposare per una settimana. Infine filtrare e conservare la grappa ricavata in un luogo lontano dalla luce diretta.

Esempi di ricette:Nella medicina popolare, le foglie dell’albero di noce trovano ampio impiego sottoforma di decotto per i più diversi disturbi della pelle come foruncoli, scabbia, crosta lattea o anche varici. La grappa ricavata da noci ancora acerbe è invece piuttosto da considerarsi per il piacere del palato.

In primavera, dalle gemme di pino è possibile ricavareun rimedio curativo molto conosciuto della medicinapopolare. Questo sciroppo, in tedesco anche notocon il nome di “Broßsaft”, può essere impiegato contro la tosse, la raucedine e il mal di gola.

Sciroppo alle gemme di pinoIn un vasetto di vetro stendere uno strato di gemme di pino fresche, coprire con lo zucchero e proseguirealternando gli strati. Chiudere ermeticamente il vasetto. Lasciare il tutto in frigorifero per un periododi due o tre settimane. Quindi filtrare lo sciroppo così ottenuto e conservarlo in frigorifero. Lo sciroppodev’essere consumato entro circa tre mesi.

La vostra farmacia di fiducia è a disposizione per consigliarvi sull’applicazione e sulla conservazionedelle piante officinali in modo sicuro.

Arnold AchmüllerTeufelskraut, Bauchwehblüml, Wurmtod.

Le erbe officinali dell’Alto Adige. Mitologia, medicina popolare e conoscenze scientifiche.

304 pagine; € 24,90Ed. Raetia

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16 LA TUA FARMACIA

Il vostro farmacista informa

Sintomi da raffreddamentoOlio essenziale di eucalipto: i koala sembrano sapere ciòche è buono. E anche chi è raffreddato dovrebbe saper apprezzare l'olio essenziale di eucalipto. Il cineolo in esso contenuto è in grado di fluidificare le secrezioni bronchiali, in modo che possano essere espettorate più facilmente e di smuovere il muco che congestiona i seniparanasali.

Olio essenziale di mirto: un'analoga attività fluidificante e mucolitica caratterizza anche il mirtolo, principale costituente dell'olio essenziale di Myrtus communis, unadelle specie di mirto. Per sfruttare l'efficacia di entrambequeste piante medicinali, cineolo e mirtolo si assumonopreferibilmente sotto forma di preparati finiti.

Olio essenziale di pino: ha un'azione fluidificante del mucoed antibatterica a livello della mucosa bronchiale. L'effettoviene ottenuto aggiungendo l'olio essenziale all'acqua delbagno o facendo inalazioni. Applicato sulla pelle l'olio

Alcune piante nascondono molto più di un buonprofumo. Gli olii essenziali responsabili delle lorocaratteristiche organolettiche hanno dimostrato di avere anche proprietà medicinali. Ecco una panoramica sui più importanti olii essenziali, raccolti in base ai più frequenti ambiti di utilizzo.

L'olio essenziale di menta piperita non è utile solo a stomaco ed intestino, combatte anche il mal di testa.

Profumi e salute

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Soluzione del gioco di pagina 28.

essenziale di pino stimola la circolazione, proprietàspesso fruttata in pomate per gli sportivi o nei gel antireumatici.

Olio essenziale di menta piperita: un esempio lampantedell'efficacia dell'olio essenziale di menta piperita è il suo impiego contro il mal di testa tensivo. Un olio essenziale di menta piperita al 10% , di qualità farma-ceutica, applicato su fronte e tempie si è dimostratotanto efficace quanto l'antidolorifico paracetamolo.

Olio essenziale di timo: il timo è un classico tra le piantemedicinali contro le malattie da raffreddamento. I suoi principi attivi sciolgono la tosse ed hanno allostesso tempo un'azione antispastica sulla muscolaturadelle vie respiratorie. Per questo motivo il timo è unrimedio importante contro la pertosse. Nuovi studi

hanno messo in evidenza, che accanto all'olio essenziale anche altricomponenti contribuiscano all'attività terapeutica. Ad ogni modo è fondamentale un dosaggio sufficientemente elevato ottenibile nellamaniera più semplice utilizzando prodotti fitoterapici acquistabili infarmacia.

Problemi gastro-intestinaliOlio essenziale di anice/finocchio/cumino: i frutti di queste tre piante sitrovano spesso in combinazione. I loro olii essenziali si completano almeglio. Hanno un'azione antispastica sulla muscolatura liscia del trattogastro-intestinale ed eliminano i gas intestinali. Anche i neonati bene -ficiano di queste proprietà benefiche sotto forma di infusi o balsami.

Olio essenziale di camomilla: una grande tra le piante medicinali èsenz'altro la camomilla. La combinazione di proprietà antinfiam -matorie ed antispastiche fanno della camomilla un rimedio di grandeimportanza nel trattamento di patologie infiammatorie dolorosenell'ambito della pelle e delle mucose.

Olio essenziale di menta piperita: l'olio essenziale di menta piperita è untoccasana anche per stomaco ed intestino. Il mentolo in esso contenutoha un effetto rilassate sulla muscolatura. Per questo motivo ha un’azioneantispastica e regolarizzante sulla muscolatura contratta dell'intestino,lenisce il dolore ed elimina i fastidiosi gonfiori addominali. Oltre a ciò stimola la secrezione biliare. Le proprietà di questo olio essenzialevengono apprezzate soprattutto da chi soffre di intestino irritabile.

Relax per corpo e spiritoOlio essenziale di lavanda: per via interna viene utilizzato come blandocalmante in stati di agitazione e paura nell'età adulta, difficoltà ad addormentarsi ed anche nei disturbi funzionali dello stomaco. Aggiunto all'acqua del bagno fa tornare alla memoria le vacanze in Provenza ed ha un'azione eccezionalmente rilassante.

Olio essenziale di rosmarino:a chi cerchi un effetto rilassante e rinvigorente,consigliamo un bagno arricchito con estratto di rosmarino. Come bagnoo pediluvio l'olio essenziale di rosmarino dona nuova energia, soprattuttodopo una giornata faticosa. •

Elke Wolf, farmacista

LA TUA FARMACIA 17

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le vesciche sono in grado di assorbire liquidi, rigonfian-dosi. Non bucate la vescica né tagliate la pelle sovrastantese questa è scoppiata.

MicosiCome si sviluppa: l'infezione da parte di funghi avvienepreferenzialmente in piscine, palestre e stanze d'albergo.

I sintomi: si formano zone pruriginose, umide ed arrossatetra le dita dei piedi oppure si forma pelle molto asciutta e squamosa sul tallone o tutta la pianta del piede (cosid-detta micosi del mocassino).

Cosa aiuta: in primo luogo è opportuno il trattamentocon agenti antimicotici. Asciugare con cura gli spazi interdigitali dopo la doccia o il bagno, utilizzare gli asciugamani un'unica volta e poi lavarli ad almeno 60°C. Negli stabilimenti pubblici e negli alberghi indossare sempre le ciabatte.

CalliCome si sviluppano: la causa più frequente sono scarpe chenon calzano alla perfezione, al secondo posto troviamo le posture sbagliate del piede. Entrambe causano unapressione. A seconda di dov'è maggiormente localizzataquesta pressione si avrà la formazione di calli sul dorsosuperiore delle dita oppure sulla pianta o la »cipolla« delpiede.

I sintomi: dolore perché lo strato corneo ispessito arrivacome un cuneo negli strati cutanei sottostanti, andandoad irritare le terminazioni nervose.

Cosa aiuta: indossare scarpe della giusta misura che nonpremano da nessuna parte. Richiedere un controllo daparte dell'ortopedico per verificare se errori di posturadel piede o delle dita rendano necessari particolari accor-gimenti. Cuscinetti protettivi alleviano le pressioni. I calli possono essere eliminati con l'aiuto di cerotti cheratolitici reperibili in farmacia. Un altro metodo: ammorbidire la pelle lasciandola in ammollo in acquacalda e poi eliminare cautamente lo strato ispessito sfregandolo con una pietra pomice. Per andare sul sicuro,rivolgetevi ad un callista. •

Isabel Weinert, farmacista

BENESSERE DEI PIEDIIl vostro farmacista informa

Cosa i piedi siano in grado di sopportare lo ha dimostrato lo scorso anno un uomo che ha corso scalzo per 5 km nellaneve e nel ghiaccio. Con questa impresa Kai Martin ha stabilito un nuovo record mondiale. Anche nella vita di tutti i giorniperò ai nostri piedi chiediamo molto. Eccovi un riassunto delle più comuni patologie del piede e di come curarle.

18 LA TUA FARMACIA

ArtrosiCome si origina: chi svolge lavori pesanti e/o è in sovrap-peso, corre un maggior rischio di sviluppare artrosi dellacaviglia rispetto ad altri. L'artrosi compare perché la car-tilagine dell'articolazione si consuma progressivamente.

I sintomi: nello stadio iniziale l'articolazione del piede è irrigidita e bloccata. In seguito arrivano i dolori. Tipicoin caso di artrosi è il dolore »al risveglio«: se si sta fermi per un periodo prolungato, i primi passi risultanoparticolarmente dolorosi ma dopo un certo »rodaggio« i sintomi tendono ad attenuarsi.

Cosa aiuta: un'artrosi della caviglia non è curabile ma èpossibile attenuare i sintomi con farmaci dall'azione antinfiammatoria ed antidolorifica sotto forma di compresse o pomate. Anche la fisioterapia può contrasta-re un ulteriore logoramento dell'articolazione. Perderepeso è uno degli interventi fondamentali per non aggra-vare il quadro patologico.

VescicheCome si formano: pressioni e sfregamenti irritano a talpunto la pelle che lo strato più superficiale si solleva e lospazio sottostante si riempie di liquido. Questo è il modoin cui il corpo cerca di proteggersi, poiché la vescica dovrebbe evitare ulteriori pressioni in quel punto.

I sintomi: la pressione nella zona in cui si forma la vescica èmolto dolorosa. La vescica può anche infiammarsi.

Cosa aiuta: appositi cerotti proteggono la vescica da ulteriori pressioni. Le sostanze contenute nei cerotti per

Tra i più comuni problemi di salute del piede troviamo vesciche, artrosi, infezioni fungine e calli.

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Famiglia giovane

Ciò che spinge i genitori a portare subito dal pediatra il bambinocon otite media acuta è generalmente il dolore incessante. Questoè particolarmente intenso la notte perché il calore del letto accendel'infiammazione. La zona dietro al padiglione auricolare diventasensibile alla pressione. Il liquido prodotto nell’infiammazione,che ristagna e preme sul timpano, può compromettere l'udito. Alcuni bambini sviluppano una febbre alta, soprattutto quelli con meno di quattro anni, sono irritabili e piagnucolosi. Esistonoperò anche quadri clinici senza questo tipo di sintomatologia. In genere l'otite è preceduta da un raffreddore che si estende poi all'orecchio medio.

Se fino a pochi anni fa il trattamento d'elezione dell'otite mediaera l'antibiotico, oggi i medici sono più cauti nel prescriverlo. Si è visto, infatti, che nella maggior parte dei casi non si tratta di otiti batteriche e nei confronti di infezioni virali gli antibioticinon hanno alcun effetto. Inoltre un numero non trascurabile dicasi di otite media si risolve spontaneamente dopo un certo tempo.Tuttavia gli antibiotici sono utili per impedire complicazioni comel'otite effusiva, gravi infiammazioni a carico delle strutture internedell'orecchio o addirittura infiammazioni cerebrali locali.

Oggi i pediatri prescrivono l'antibiotico solo se il bambino hameno di due anni, se soffre di patologie pregresse come diabete o cardiopatie oppure se i dolori sono estremamente forti accom -pagnati da febbre alta ed eventualmente capogiri e nausea. In tuttigli altri casi si consiglia di aspettare, limitando il trattamento farmacologico ad antidolorifici e gocce nasali. Gli antidolorifici alleviano la pressione dolorosa nell'orecchio ed abbassano la febbre. Vengono impiegati principi attivi come l'ibuprofene ed ilparacetamolo, considerando che il primo ha una maggiore azione

antinfiammatoria. Consiglio: se il bambino ha forti dolori i due farmaci possono essere somministrati alternativamente ogni quattro-sei ore.

Contro il naso chiuso sono indicate gocce o spray nasali a base di acqua di mare arricchita o altre soluzioni saline specifiche. Se il bambino collabora è possibile anche fargli delle docce nasali:ne esistono per pazienti grandi e piccoli. Anche le inalazioni libe rano il naso. Potete chiedere consiglio al vostro farmacista

sull'occorrente. Solo in caso non vi sia alcun miglioramento o addirittura un peggioramento dei sintomi, il pediatra prescriveràda cinque a sette giorni di antibiotico. Anche in questo caso con -siglierà l'associazione di antidolorifici e gocce nasali, dato che è stato dimostrato che l'impiego di antibiotici non ha effetto sulla durata dei dolori. •

Elke Wolf, farmacista

COS'ALTRO E'UTILE SAPEREGli esperti consigliano, in caso di supposta otite media, di portare immediatamente il bambino dal pediatra.

Molti pediatri prescrivono rimedi omeopatici singoli ocomplessi. Le combinazioni hanno un'azione stimolantedel sistema immunitario, attività antinfiammatoria e mucolitica.

Provate anche con un impacco di cipolla per attenuare i dolori: in primo luogo un impacco caldo-umido è di per sé benefico, inoltre l'allicina contenuta nella cipolla haun'attività antibatterica. Attenzione però: non applicate infrarossi né borse dell'acqua calda sull'orecchio perché il calore secco in questo caso può addirittura peggiorare la situazione.

Dopo tre-quattro settimane è opportuna una visita di controllo dal medico con test dell'udito: otiti troppo frequenti nei bambini piccoli possono portare a disturbidell'udito.

4

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1

Un grido nella notte ... dolori pungenti e pulsanti all'orecchio strappano improvvisamente i bambini dalsonno. A questi si aggiunge spesso febbre attorno ai 39°C. Diagnosi: otite media.

Gli antidolorifici attenuano rapidamente isintomi del bambino. In caso di infezionibatteriche può essere necessario l'utilizzodi antibiotici.

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OTITE MEDIA:COSÌ PASSA IN FRETTA

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20 LA TUA FARMACIA

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Gli acidi sono indispensabili: senza il loro contributonello stomaco non potrebbe avvenire la digestione deicibi. Affinché gli acidi restino dove devono stare, trastomaco ed esofago è presente un muscolo deputato adaprire e chiudere il passaggio. In alcune persone questomuscolo è però indebolito ed il meccanismo di chiusurarisulta perciò compromesso. Anche movimenti noncoordinati dell'esofago o uno svuotamento gastrico disturbato possono portare a bruciori di stomaco. Risultato: gli acidi risalgono nell'esofago, irritandolo. I sintomi percepiti sono bruciore, dolori retrosternali e rigurgiti acidi.

Importante da sapere: in alcune persone questo disturbosi manifesta con una costante tossetta o con una con -gestione nasale. Ciò che sembra così curioso, ha in realtàun nesso logico: gli acidi dello stomaco risalgono talvolta fino alla faringe, dove irritano le mucose e causano gonfiori. Le conseguenze possono essere nasochiuso, tosse e talvolta anche dispnea.

Una lesione del diaframma come causa scatenante?Spesso il diaframma gioca un ruolo determinante. Ildiaframma è un sottile strato muscolare che divide traloro torace e addome. L'esofago attraversa lo stratomuscolare. Questo punto di attraversamento può lentamente allargarsi, a causa di pressioni o lassità deitessuti: gli esperti parlano allora di lesione del dia -framma. Se lo stomaco scivola attraverso quest'aperturanella cavità toracica o vi rimane strozzato, il mecca -nismo di chiusura può non funzionare più corretta-mente. Gli acidi possono perciò risalire quasi indis -turbati. Solo un intervento chirurgico in questo casopuò risolvere il problema.

A letto: sollevare la testieraSe il bruciore di stomaco si manifesta solo di tanto intanto, può aiutare modificare alcune abitudini di vita.Chi sa, ad esempio, che il suo stomaco reagisce con bruciore ad alcool, nicotina, caffè o succhi di frutta, ridurrà questi fattori irritanti. Questo vale anche percibi particolarmente dolci, grassi o piccanti. Gli acidirisalgono più facilmente quando siamo coricati. Una

cena anticipata e leggera risolverà questo fastidio. Oltrea questi accorgimenti è utile: ad esempio sollevare latestiera del letto con dei cuscini. Perdere peso allevia isintomi.

In farmacia c'è un lungo elenco di farmaci contro ilbruciore di stomaco. I cosiddetti antiacidi neutralizzanogli acidi in eccesso. Sono i farmaci d'elezione contro ilbruciore di stomaco comune. In caso di disturbi costanti sono più indicati invece i cosiddetti inibitori dipompa protonica come il pantoprazolo. Agiscono suspeciali cellule dello stomaco deputate alla produzionedell'acido gastrico, inibendole. Gli inibitori di pompaprotonica non sono farmaci efficaci in fase acuta. Svol-gono al meglio il loro servizio se vengono assunti rego-larmente una volta al giorno a digiuno. La terapia di automedicazione non dovrebbe superare i 14 giorni.

Le società specializzate nelle patologie del tratto gastro-intestinale consigliano un esame dell'esofago attraversoendoscopia a chi soffra di bruciore di stomaco regolar-mente o più frequentemente di una volta in settimana.Con strumenti chirurgici applicati all'estremità dell'endoscopio il medico può anche prelevare campionidi tessuto. •

Christina Brunner, farmacista

Il vostro farmacista informa

Anche se sembrerà strano: in molte persone il bruciore di stomaco si manifesta attraversouna tosse costante o naso chiuso.

INTERVENTI PRATICI

• perdere peso• evitare caffè, nicotina, succo di pomodoro,

agrumi e cibi molto speziati• evitare cibi opulenti come salami molto

grassi o cibi fritti• evitare pasti troppo abbondanti prima di

andare a dormire• mangiare lentamente e con consapevolezza• sollevare testa e parte superiore del corpo

per dormire• evitare vestiti attillati e cinture.

Il bruciore di stomaco è una delle patologie più frequenti del tratto gastro-intestinale. Molti minimizzano il problema ma la farmacia ci viene in aiuto.

LIBERI DAL BRUCIORE DI STOMACO

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22 LA TUA FARMACIA

Informazioni per i diabetici

EMERGENZA ACIDOSI: RIPORTARE IL METABOLISMO SUI GIUSTI BINARILa chetoacidosi diabetica è un'emergenza temuta. Ancora oggi questo »deragliamento« del metabolismo puòportare al decesso del paziente, o perché viene riconosciuto troppo tardi o perché l'approccio terapeutico é scorretto. »La tua farmacia« vi spiegherà come si arrivi alla chetoacidosi e come debba essere trattata.

»Se veniamo chiamati per un’emergenza diabe-tica, nella maggior parte dei casi si tratta di statidi coscienza alterati«, dice il Dott. CarstenBrau, anestesista e medico d’urgenza. »Quasisempre si tratta o di una grave ipoglicemia o dichetoacidosi.« Al contrario di un'ipoglicemia,che si può sviluppare nell'arco di pochi minuti,una chetoacidosi non ha un decorso così rapi-do. La glicemia è generalmente elevata da di-versi giorni. Se a questo si aggiungono errorinella dieta, il metabolismo viene rapidamentespinto fuori rotta.

Il sangue è troppo acidoCirca l'8% dei diabetici insulino-dipendenti vaincontro ogni anno ad un episodio di chetoaci-dosi. La diagnosi in genere viene stabilita ab-bastanza rapidamente nonostante si ignori lacondizione di diabete in molte delle persone inchetoacidosi per le quali viene chiamato il me-dico d´urgenza. Addirittura un diabete di tipo1 in molti casi si evidenzia proprio attraversoqueste gravi deviazioni del metabolismo. »Noimisuriamo di routine anche la glicemia, in casodi emergenza.«, spiega Brau. »Valori oltre i 250mg/dl sono già fortemente indicativi, cosìcome nausea e dolori addominali. Se a questo siaggiunge una tipica respirazione alterata con ilpaziente che inspira ed espira molto profonda-mente, la diagnosi è generalmente chiara. Edanche il tipico odore di acetone del fiato si rico-nosce immediatamente, se lo si è sentito unavolta.«

Chetoacidosi significa che la glicemia è a livellida capogiro, di insulina a disposizione non cen'è praticamente più ed il corpo pertanto nonpuò più ricavare energia dai carboidrati assunticon l'alimentazione. In una situazione similel’organismo si adatta a bruciare grassi. Questotipo di metabolismo causa la produzione e l’accumulo dei cosiddetti corpi chetonici. Daciò deriva il prefisso »cheto-« nel termine medi-co chetoacidosi. Queste molecole vengononormalmente eliminate attraverso i reni. Seperò il deficit di insulina è prolungato, si raggi-ungono concentrazioni molto elevate di corpichetonici nel sangue. Questo comporta un'ipe-

Campanelli d'allarme di una chetoacidosi in attosono valori di glicemia oltre i 250 mg/dl, nausea,stato di coscienza alterato e dolori addominali. A questo può aggiungersi una respirazione caratteristica: il paziente inspira ed espira moltoprofondamente ed il fiato odora di acetone (un odore definito simile a quello dello smalto o di frutta molto matura).

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2. Quale strategia terapeutica viene adottata in caso di chetoacidosi?

a: somministrare zuccheri ed attendere

b: somministrare farmaci che inibiscano la produzione di succhi gastrici

c: a livello ospedaliero, abbassare i valori di glicemia, ripristinare elettroliti e liquidi.

3. Quando il rischio di chetoacidosié particolarmente elevato?

a: subito dopo l’iniezione di insulina

b: in caso di infezioni o condizioni di stress

c: guardando la televisione

1. Quale delle seguenti espressioni é vera incaso di chetoacidosi?

a: la glicemia è molto elevata ed il sangue è troppo acido, cosa che porta ad una respirazione più profonda

b: la pelle inizia a prudere ed assume una colorazione brunastra.

c: in caso di chetoacidosi aumenta la secrezione nasale.

Soluzioni: 1 a: la glicemia è molto elevata ed il sangue è troppo acido, cosa che porta ad una respirazione più profonda 2 c: a livello ospedaliero, abbassare i valori di glicemia, ripristinare elettroliti e liquidi. 3 b: in caso di infezioni o condizioni di stress

CHETOACIDOSI: TEST RAPIDOSe dopo aver letto l‘articolo volete mettere alla prova le vostre conoscenze sulla chetoacidosi, potete rispondere alle seguenti domande:

racidità del sangue stesso, ovvero »acidosi«.L'acidosi è anche la causa della respirazionepiù profonda. Il metabolismo è sempre piùdeviato. E' importante riportare il più rapi-damente possibile i livelli di glicemia allanormalità, risolvere l'iperacidità del corpo eriequilibrare liquidi ed elettroliti. Tutto ciòviene fatto in ospedale. »In ambulanza nonabbiamo la possibilità di controllare i valoridi pH, che danno un'indicazione dell'enti-tà dell'acidosi. Oltre a ciò nei mezzi di soc-corso non abbiamo a disposizione insulina.Un abbassamento troppo rapido della gli-cemia può essere pericoloso.«, spiega Brau.»Se la glicemia viene riportata troppo rapi-damente ai valori di normalità può formarsiun edema cerebrale. Per questo motivo lapriorità è quella di trasportare, il più veloce-mente possibile e in sicurezza, il paziente inospedale.« In Germania circa il 3-4% deidiabetici muore per le conseguenze di unachetoacidosi. L’insorgenza di un edema cerebrale aumenta il grado di mortalità aduno su due.

La gran parte dei pazienti che arrivano inospedale con una chetoacidosi sono forte-mente disidratati. Il corpo tenta di elimina-

re quanto più zucchero e corpi chetonicipossibile attraverso le urine e consuma perriuscirci molta acqua ed elettroliti. Perquesto è fondamentale la reidratazione. Sela situazione non si normalizza, si può arri-vare ad un blocco renale, situazione in cui laminzione è del tutto impedita.

Perciò è importante tenere sotto osservazio-ne i reni. Se necessario i pazienti devono es-sere rapidamente dializzati. Anche altri or-gani possono risultare compromessi: adesempio attraverso la perdita di sali possonocomparire alterazioni della frequenza car-diaca.

Conoscere i sintomiPer riconoscere tempestivamente una che-toacidosi ed affrontarla nel modo corretto, idiabetici ed i loro familiari dovrebberoavere confidenza con i sintomi. »I segnali diuna chetoacidosi può riconoscerli anche unprofano: nausea, abbattimento, difficoltà direspiro senza sforzo fisico «, spiega Brau.Inoltre quest’alterazione del metabolismonon si instaura nell'arco di minuti. Moltospesso si manifesta in concomitanza con in-fezioni o situazioni di stress: condizioni

nelle quali un diabetico esperto dovrebbemisurare comunque più frequentemente laglicemia.

»Una chetoacidosi mette a rischio la vita diqualunque diabetico.«, sentenzia il medicod´urgenza. Per questo consiglia anche, se laglicemia è da diverse ore oltre i 250 mg/dl,di effettuare la ricerca di chetoni nelle urinemediante strisce reattive in modo da poteragire di conseguenza o informare il propriomedico curante.»La conoscenza del diabete e della sua tera-pia può essere determinate nel salvare la vitadel paziente, soprattutto in caso di chetoa-cidosi. Infine solo una buona istruzionepuò evitare che i diabetici incorrano inquesta pericolosa situazione!« •

Dr.ssa Katrin Krieft

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Nella hitlist delle verdure più amate, il rafano è solo una piccolaluce: le star sono pomodori, carote, barbabietola rossa, cipolle, cetrioli, piselli e fagioli. Il rafano è posizionato da qualche parte infondo alla lista, sotto la voce »altro«. Peccato, perché questo anticoortaggio non è solo gustoso e particolarmente salutare, ha ancheuna lunga storia. Gli Egizi lo usavano per acquistare forza per la costruzione delle piramidi ed anche Romani e Greci lo apprezzanoda oltre 2000 anni.

Il rafano esiste in molte forme e coloriRaphanus è un genere di piante che appartiene come il cavolo, i broccoli e la senape alla famiglia delle Brassicacee. Le radici del rafano sono carnose ed a fittone. Ne esistono di diverse forme, colorie dimensioni: alcuni sono sferici, altri ricordano dei coni o dei ghiaccioli. Lo spettro di colori va dal bianco al rosa, dal marrone alvioletto ed al nero. La polpa della radice è però sempre bianca. Lespecie più grandi provengono dalla Cina e dal Giappone: possonoraggiungere una lunghezza di mezzo metro e pesare fino a due chili.

A seconda del periodo di maturazione si distinguono rafani più delicati, primaverili o estivi che in frigo restano freschi per qualchegiorno e prima della preparazione è sufficiente lavare o spazzolare;non è necessario togliere la buccia. Al contrario i rafani autunnali edinvernali sono decisamente più forti e si possono conservare in unacantina fresca, adagiati nella sabbia, anche fino a sei mesi.

Esternamente sono in genere neri o marroni ed hanno una polpapiccante e molto consistente. Il contenuto in calorie è molto ridotto,solo 16 ogni 100 g e sono in compenso ricchi di fibre e potassio,oltre a ferro e vitamina C. Particolarmente salutari sono i senfoli o isotiocianati, responsabili del sapore piccante. Pare abbiano un

Consigli nutrizionali

RAFANO – CROCCANTE, INTENSO,PICCANTE!Il rafano non aggiunge solo una nota piccanteai cibi, fa bene alla salute.

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LA TUA FARMACIA 25

effetto protettivo nei confronti di alcune forme di cancro edhanno inoltre attività antibatterica.

Rafano per la preparazione di sciroppo per la tosseLa medicina popolare utilizza già da lungo tempo il rafano invernale, di colore nero, per la preparazione di uno sciroppo antitussivo: si pratica una cavità nella radice, la si riempie di zucchero, si fora la parte sottostante e si pone su di un conteni-tore. Dopo alcune ore lo sciroppo pronto gocciola. Le proprietàattribuitegli sarebbero mucolitiche.

Il rafano proveniente dal campo è generalmente più speziato e piccante di quello nato in serra, ed i più piccoli sono in generepiù teneri di quelli grandi. Fate attenzione che abbiano una buccia esterna liscia, una polpa soda e pianta fresca. Se le fogliesono appassite o ingiallite il rafano non è fresco ed è meglio nonacquistarlo.

Il rafano è buono da solo o nelle insalateGeneralmente il rafano arriva in tavola crudo. Grattugiato o tagliato in fettine sottili arricchisce le insalate, anche abbinato

ad erbe aromatiche, mele e cetrioli. I puristi lo preferiscono servito alla maniera tradizionale, tagliato a spirale con l'appositocoltello.

Così è perfetto per una merenda con pane contadino, speck e birra. Il rafano viene sempre salato molto: questo lo rende più tenero e toglie in parte il sapore amaro. Dopo averlo salatooccorre aspettare una mezz'ora.

Una gustosa iniezione di vitamine è questa gustosa insalata: per quattro persone sbucciate mezzo rafano (circa 400 g), mondate un rapanello e tagliateli entrambi in fettine sottili.Tagliate un mazzolino di crescione. Disponete tutto a strati in una ciotola, salate e lasciate riposare. Nel frattempo mesco -late due cucchiai di succo di limone con un vasetto di pannaacida e tre cucchiaini di senape dolce. Aggiustate di sale e pepe.Mescolate con il rafano ed il rapanello. Tagliate un mazzolino di erba cipollina e mescolate il tutto. Accompagnate con panefresco. Buon appetito! •

Dorothee Hahne

RAFANO – CROCCANTE, INTENSO,PICCANTE!

Il rafano proveniente dal campo è generalmente più speziato di quello nato in serra ed i più piccoli sono in genere più teneri di quelli grandi.

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PAURA DI VOLARE: PANICO A CIEL SERENO

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I motori continueranno a funzionare?Arriverò sano e salvo a terra? Chi hapaura di volare si tormenta con questie molti altri dubbi finché dal decolloall’atterraggio. Seminari specificiaiutano ad affrontare la paura.

»Personale di bordo, tutte le porte sono chiuse.« l'aereo rulla sulla pista di decollo. Thomas K., 44 anni, manager, ha un unico scopo: vuole uscire il più rapidamente possibile dall'aereo. Si precipita oltre l'assistentedi volo e cerca di scardinare la pesante porta d'ingresso dell'aereo. Sapevate che in questi casi il pilota sceglie di evitare le turbolenze per non spaventare ulteriormente i passeggeri?

La situazione non é sempre così tragica come per Thomas K.però molte persone soffrono di paura di volare. »Statistica-mente da un terzo alla metà dei passeggeri si sente male durante la permanenza in aereo.«, dice il Dr. Jörg Schulz,presidente della società internazionale di Medicina preventi-va. I sintomi vanno dal lieve malessere fino ad attacchi d'ansia e di panico. Il Dott. Schulz conosce i motivi. »L'angusto spazio della cabina ed il numero elevato di passeggeri, restringe minacciosamente quello che è il naturale spazio individuale. Ci si sente in balia di un pilotasconosciuto, impotenti.« A questo si aggiungono le scossedell'aereo, il sottofondo di rumori a cui non si è abituati, l'altitudine e la paura di precipitare.

Personale di volo addestratoUna hostess si prende carico di Thomas K. e con prudenzama determinazione, lo accompagna ad uno dei posti nell'ultima fila e si siede accanto a lui. Stringe la sua manobagnata di sudore, gli parla con calma e cerca di far tornarelentamente alla normalità la sua respirazione con degli esercizi. Evita di chiedergli come si senta, gli rivolge piuttostodomande di carattere generale: destinazione del viaggio, professione, famiglia. Passo dopo passo Thomas K. si fa coinvolgere in un discorso e questo lo distrae dalla sua paura.

»Il passeggero ha paura di morire e risponde con una reazionedi evitamento.«, riferisce Jürgen Horn, pilota di jet con esperienza pluriennale. Il capitano però tranquillizza: il personale di volo è addestrato a gestire questo tipo di situa -zioni ed informa, in caso di necessità, il copilota. »In questocaso possiamo – se la situazione si fa più difficile – evitare leturbolenze, far entrare aria fresca in cabina o modificare latemperatura.«

L'interruzione del volo è necessaria solo in casi estremi. Soprattutto nei voli transatlantici questa possibilità non esiste.

Horn: »Di regola c'è un passeggero laureato in Medicina abordo, che possa prendersi cura dei compagni di viaggio edassisterli con un supporto psicologico e farmacologico. Neimiei oltre 30 anni di esperienza di volo, non mi è mai capitatauna situazione che non potesse essere gestita con questo tipodi intervento.«

Rilassati nel volo di ritornoSecondo il Dott. Schulz esistono diverse possibilità di combattere la paura di volare. Tra queste ci sono specificiesercizi come il rilassamento muscolare progressivo secondoJacobson, training autogeno e seminari. In queste occasionigli esperti analizzano la paura e spiegano dettagliatamente latecnica di volo. Schulz: »Alla fine si fa un volo di prova conun sostegno psicologico. A questo scopo si sono dimostratiefficaci nell'allontanare la paura diversi preparati vegetali.« Il farmacista saprà consigliarvi nella scelta del medicinale più indicato. 

Thomas K. é riuscito, grazie all’assistenza personale degli assistenti di volo, a resistere fino all´atterraggio. L’appa-recchio tocca terra, un ultimo sobbalzo, un ultimo spavento– il manager inspira profondamente. La hostess salutandologli consiglia di esercitarsi sugli esercizi di rilassamento che gliha mostrato. »Così non avrà problemi per il ritorno« •

Peter Erik Felzer

5 piante per rilassarsi

Valeriana: utile in caso di nervosismo e disturbi dell'addormenta-mento. Si può trovare in farmacia sotto forma di tisana o come preparato finito.

Luppolo: in genere viene associato alla birra. Come tisana o in compresse ha una funzione più mirata. Inoltre l'alcool potrebbe ancheaggravare la paura di volare. Il luppolo si trova spesso in associazionecon la valeriana.

Lavanda: sotto forma di tisane e compresse non ha solo una funzionerilassante ma calma le paure. Molto amati sono anche i bagni alla lavanda.

Melissa: i suoi principi attivi dall'aroma di limone sono molto sen -sibili alla luce a all'aria. Più durevoli della tisana sono le compresse.Aiutano contro nervosismo e disturbi dell'addormentamento.

Passiflora: è quasi un peccato essiccare i meravigliosi fiori di questapianta e ricavarne un estratto. Però i suoi principi attivi sono calmantied aiutano in caso di stati di irrequietezza.

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Impressione

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Svago

CACCIA ALL’ERRORE:La foto qui a sinistra é quellaoriginale, nella riproduzionesottostante sono stati cambiati 8 piccoli particolari. Quali?Buon divertimento!

La soluzione si trova a pag. 17.

Immagini in questa edizione:Copertina »Verwöhnprogramm für die Augen« SIGN-Kommunikation, Immagini ed illustrazioni SIGN-Kommuni kation (p. 2, 4,5, 6, 7, 8, 10, 11, 12, 16, 18, 19, 20, 24, 25, 26), Museo della farmacia Bressanone (p. 3), ABDA (p. 14), Bauer Vital GmbH (p. 22), Oliver Selzer (p. 28)