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LA VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITÀ SISMICA DI EDIFICI ESISTENTI Fernando Saitta ENEA, Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile 1 Giornata di formazione continua in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti del Lazio INFORMARE SUL TERREMOTO: DOVERE DI CRONACA, RIGORE SCIENTIFICO, DEONTOLOGIA Giovedì 8 giugno 2017 ENEA, Via Giulio Romano, 41 – Roma

LA VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITÀ SISMICA DI …...elementi quali tamponature di buona qualità senza grandi aperture, ... quella europea (EC8), e poi le norme tecniche per le costruzioni

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  • LA VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITÀ SISMICA DI EDIFICI ESISTENTI

    Fernando SaittaENEA, Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e loSviluppo Economico Sostenibile

    1

    Giornata di formazione continua in collaborazione con

    l’Ordine dei giornalisti del Lazio

    INFORMARE SUL TERREMOTO: DOVERE DI CRONACA,

    RIGORE SCIENTIFICO, DEONTOLOGIA

    Giovedì 8 giugno 2017ENEA, Via Giulio Romano, 41 – Roma

  • Introduzione

    LA VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITÀ SISMICA DI EDIFICI ESISTENTI2

    •La progettazione di strutture pensate per carichi sismici in senso

    moderno è cosa relativamente recente.

    •Le prime indicazioni coerenti con quanto indicato dalle normative

    attuali sono state introdotte a partire dagli anni ’70-’80.

    •Questo significa che gran parte delle costruzioni esistenti sono

    carenti per quanto riguarda la resistenza ad azioni orizzontali.

    •La ricerca nel campo dell’ingegneria sismica e le normative hanno

    dato inizialmente maggiore attenzione alle nuove costruzioni.

    •I motivi sono legati ai costi per gli interventi sull’esistente, anche in

    ragione dei periodi di non utilizzabilità degli edifici.

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  • Concetti di base

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    •L’applicazione della dinamica all’ingegneria sismica inizia a partire

    dagli anni ’50, con la diffusione ad opera di Housner del concetto di

    spettro di risposta di un terremoto, inizialmente introdotto da Biot nel

    1932.

    •Per strutture molto rigide con riferimento alla loro massa (periodo

    basso - frequenza alta), l’accelerazione cui la struttura è soggetta

    durante un moto alla base è praticamente uguale a quella del suolo e

    gli spostamenti relativi al suolo sono nulli; un sistema molto rigido

    infatti non si deforma e la massa si muove come il suolo.

    •All’opposto, se la struttura è molto flessibile (periodo grande –

    frequenza bassa), lo spostamento della massa è praticamente nullo

    (quello relativo al suolo coincide con lo spostamento del suolo).

    L’accelerazione cui è soggetta la struttura è praticamente nulla.

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  • Spettro di risposta

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    •Immaginiamo tante strutture, dalla più rigida a quella più flessibile,

    soggette allo stesso terremoto. L’accelerazione subita dalla massa

    segue un andamento come quello rappresentato dal diagramma

    seguente (spettro di risposta):

    •Nota la sua rigidezza rispetto alla massa, una struttura reale deve

    essere dimensionata per resistere all’accelerazione data da un

    diagramma come questo?

  • Spettro di progetto

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    •In realtà esiste un altro parametro da considerare: la dissipazione.

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    •Le strutture sono in realtà progettate per azioni inferiori a quelle

    desunte dallo spettro (elastico). Perchè?

    •In questo modo la struttura nel caso di sisma violento può superare

    la fase elastica e deformarsi plasticamente (danneggiamento),

    dissipando energia.

    •Non deve sorprendere il fatto che una struttura possadanneggiarsi durante un sisma violento. L’obiettivo è quello dicontrollare il danneggiamento limitandolo ad un livello tale dasalvaguardare la vita (la struttura dovrà essere riparata!)

  • Meccanismi di collasso: Duttilità globale

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    •Cosa significa controllare il danneggiamento?

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    Il collasso della struttura può avvenire con la formazione di un cinematismo

    caratterizzato da poche o molte sezioni plasticizzate. Il secondo caso, che

    corrisponde anche ad una domanda inelastica uniforme, è ovviamente da

    preferire. Per ottenere questo requisito, nelle nuove costruzioni la progettazione

    deve rispettare un criterio di gerarchia delle resistenze. Nelle costruzioni esistenti

    il criterio non è sempre rispettato.

    (tratta da Fardis MN 2009)

    (Terremoto de L’Aquila 2009)

  • Duttili: Meccanismi di flessione in travi, pilastri, pareti

    Fragili: Meccanismi di taglio in travi, pilastri, pareti, nodi

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    Meccanismi di collasso: Duttilità locale

    • Gerarchia delle resistenze non rispettata, con rotture a taglio che

    precedono quelle a flessione

    (Terremoto de L’Aquila 2009)(Terremoto Emilia 2012)

  • • Si possono avere zone plastiche poco duttili, per mancanza di armatura o inadeguatezza della stessa

    • Poche staffe ai nodi, spesso non ancorate con piegatura a 135°

    • Insufficiente sovrapposizione delle armature verticali in

    corrispondenza dei solai

    • Assenza di risvolti a 90° nei tratti terminali delle armature

    inferiori delle travi ai nodi di estremità, con conseguente

    espulsione del copriferro

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    Meccanismi di collasso: Duttilità locale

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    Esempi di danno sismico

    (Terremoto de L’Aquila 2009)

  • • Sfilamento delle barre longitudinali delle travi nella sezione di

    massimo momento e rotazione

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    Esempi di danno sismico

    • In generale, i pilastri possono avere scarsa

    capacità di sopportare azioni orizzontali

    (resistenza a flessione e taglio)

    (tratta da Fardis MN 2009)

  • Aspetti negativi riscontrabili in edifici in c.a. esistenti

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    •I telai sono spesso orientati secondo una sola direzione, per

    sostenere solai unidirezionali con orditura nella direzione ortogonale

    ai telai

    •Anche i pilastri possono essere orientati prevalentemente secondo una

    direzione

  • LA VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITÀ SISMICA DI EDIFICI ESISTENTI12

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    •La distribuzione in pianta degli elementi resistenti verticali può generare

    effetti torsionali sulla struttura

    (tratte da Fardis MN 2009)

    (Amatrice 2016 )

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    •Tipologie di scale

    •Solai con campate ad asse spezzato o non efficacemente connessi con le

    altre parti resistenti

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    •Variazioni significative di rigidezza lungo l’altezza dell’edificio

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    (tratte da Fardis MN 2009)

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    •Piani terra con grandi aperture (rientra nel caso precedente)

    (L’Aquila 2009 )

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  • Edifici esistenti: approccio secondo le normative recenti

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    •Sulla base di queste considerazioni, l’ingegnere chiamato a valutare

    la vulnerabilità di un edificio esistente sulla base di regole valide per

    le nuove costruzioni, potrebbe giungere alla conclusione che nessun

    edificio esistente è capace di superare un sisma violento.

    •Tuttavia, un approccio di questo tipo potrebbe portare ad una

    conlusione errata

    •L’edificio potrebbe avere delle risorse di sovraresistenza ad esempio

    per materiali di miglior qualità utilizzati con resistenze maggiori

    rispetto ai minimi di progetto, o anche per le particolari scelte operate

    dal progettista. In certi casi possono contribuire alla resistenza

    elementi quali tamponature di buona qualità senza grandi aperture,

    pareti in c.a. debolmente armate ecc. (Ogni edificio è un caso a sè!)

    •La normativa ha dunque introdotto uno specifico capitolo riguardo

    alla valutazione della vulnerabilità di un edificio esistente, prima

    quella europea (EC8), e poi le norme tecniche per le costruzioni

    italiane (NTC08)Gio

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    Approccio tradizionale:

    • E’ basato sulle verifiche di resistenza

    • La capacità e la domanda sono valutate a livello di elementi e

    sezioni in termini di forze e tensioni

    • Il fattore di struttura va scelto sulla base della duttilità della struttura

    Approccio della nuova normativa europea ed italiana:

    • E’ basato sulla performance della struttura esistente

    • In considerazione dei maggiori costi (anche indiretti) degli interventi

    sull’esistente, si preferisce un approccio più flessibile, che tiene conto

    anche degli interessi del proprietario

    • Ciò non significa che si può basare l’analisi su una azione sismica bassa

    corrispondente ad una vita utile piccola, per poi ripetere la valutazione al

    termine di tale periodo!

    Edifici esistenti: approccio secondo le normative recenti

  • Valutazione della sicurezza

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    • stato delle conoscenze al tempo della sua realizzazione

    • presenza di difetti di impostazione e di realizzazione

    • la costruzione può essere stata soggetta ad azioni, anche eccezionali

    • le strutture possono presentare degrado e modifiche rispetto alla

    situazione originaria

    •rapporti con strutture in aderenza

    Aspetti da considerare nella valutazione della sicurezza:

    • la geometria e i dettagli costruttivi sono definiti

    • le proprietà meccaniche dei materiali sono note

    • i carichi permanenti sono definiti

    Dati su geometria, materiali e carichi dipendono solo dal grado diapprofondimento delle indagini conoscitive della struttura

  • Livello di conoscenza: c.a. e acciaio

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    (C8A.1.B.2)

    Identificazione di: • organismo strutturale e verifica rispetto criteri di regolarità

    � sulla base dei disegni originali di progetto verificati con indagini in

    situ

    � con un rilievo ex-novo

    • strutture di fondazione

    • categoria di suolo

    Informazioni su:• dimensioni geometriche elementi strutturali, quantitativi delle armature,

    proprietà meccaniche dei materiali, collegamenti

    • possibili difetti locali dei materiali

    • possibili difetti nei particolari costruttivi

    • natura e entità di eventuali danni subiti in precedenza e riparazioni effettuate

    • norme impiegate nel progetto originale (valore azioni sismiche di progetto)

    Definizione di:• classe d’uso, categoria e vita nominale

    • carichi variabili, in funzione della destinazione d’uso

  • Livello di conoscenza

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    (C8A.1.B.2)

    Tre livelli di conoscenza

    • LC1: Conoscenza Limitata

    • LC2: Conoscenza Adeguata

    • LC3: Conoscenza Accurata

    definiti da

    • Geometria

    • Dettagli strutturali

    • Materiali

  • Adeguamento e miglioramento

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    • adeguamento: sopraelevazione, ampliamento con opere strutturaliconnesse alla vecchia costruzione, variazione di classe e

    destinazione d’uso con incrementi dei carichi in fondazione >10%,

    interventi di trasformazione che portino ad un organismo diverso

    • miglioramento: tutti gli interventi finalizzati ad accrescere lacapacità resistente della struttura.

    • riparazioni o interventi locali

  • Adeguamento e miglioramento

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    Tecniche di intervento:

    • Riduzione della domanda della struttura nel suo complesso

    e dei suoi elementi.

    • Aumentare la capacità degli elementi strutturali

    Scelte basate su:

    • Costi

    • Tempi di non utilizzabilità

    • Materiali disponibili e tecnologie a livello locale

    • Considerazioni funzionali ed estetiche

    In qualche caso l’adeguamento sismico risulta difficile oimpossibile per ragioni:

    • Tecnologiche

    • Economiche

    Tra le soluzioni va presa in considerazione la demolizione e

    ricostruzione (non edifici storici)

  • Tecniche tradizionali di intervento

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    Riduzione della domanda di deformazione degli elementi oaumento della capacità mediante:

    • Aumento della rigidezza laterale globale della struttura

    mediante l’aggiunta di un sistema verticale, a pareti o

    controventi, capace di sopportare la quasi totalità delle azioni

    sismiche

    • Aggiunta di elementi per bilanciare la risposta torsionale della

    struttura o per eliminare il piano debole

    • Convertire pareti non strutturali in strutturali

    • Riduzione della massa, sostituendo parti pesanti con elementi

    più leggeri

  • LA VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITÀ SISMICA DI EDIFICI ESISTENTI24

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    Tecniche tradizionali di intervento

    • Aumentare la sezione e l’armatura di pilastri con camicia in

    calcestruzzo armato o acciaio, o mediante applicazione di FRP

    Aumento della capacità degli elementi strutturali

    (tratte da Fardis MN 2009)

  • Moderne tecnologie antisismiche

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    Riduzione della domanda mediante:

    • Dispositivi di isolamento sismico

    • Dispositivi di dissipazione

  • Moderne tecnologie antisismiche: esempi

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    Progetto: G. Mancinelli

    • Edificio in via Latini, Fabriano (AN)

  • Moderne tecnologie antisismiche:esempi

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    • Edificio in via Latini, Fabriano (AN)

    Progetto: G. Mancinelli

    Sottofondazione: Inserimento dei dispositivi tra la fondazione esistente

    (rinforzata) e la nuova (al di sotto della vecchia)

  • Moderne tecnologie antisismiche

    LA VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITÀ SISMICA DI EDIFICI ESISTENTI28

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    Sottofondazione: dispositivi tra fondazione esistente (rinforzata) e la

    nuova

    Progetto: G. Mancinelli

    • Edificio in via Latini, Fabriano (AN)

  • Moderne tecnologie antisismiche:esempi

    LA VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITÀ SISMICA DI EDIFICI ESISTENTI29

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    Progetto G. Mancinelli

    • Edificio in via Latini, Fabriano (AN)

  • Moderne tecnologie antisismiche:esempi

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    Centro Polifunz. (R. TRAIANO SOCCAVO, NA)

    Struttura ultimata negli anni ‘70 (quando l’area non era classificata sismica) Fondazioni su pali

    Struttura fortemente asimmetricaAdeguato sismicamente con 600 HDRB

  • Moderne tecnologie antisismiche: esempi

    LA VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITÀ SISMICA DI EDIFICI ESISTENTI31

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    Centro Polifunz. (R. TRAIANO SOCCAVO, NA)

    Taglio dei pilastri : inserimento dei dispositivi lungo i pilastri del primo livello e inserimento di un piano rigido

    Courtesy by ALGA

  • Moderne tecnologie antisismiche: esempi

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    Impalcato unico su isolatori sismici

    26 HDRB (Ke=744 kN/mm) + 55 SD

    T = 2.96 s, dE= =300 mm, V = 1000 kN

    Edificio via Tigli, Pianola (AQ)

    Progetto G. Mancinelli

  • Moderne tecnologie antisismiche: esempi

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    Edificio via Tigli, Pianola (AQ)

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    SS1 Seismometers K2 acquisition

    system

    Edificio via Tigli, Pianola (AQ)

  • Moderne tecnologie antisismiche: esempi

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    Edificio via Tigli, Pianola (AQ)

    L’edificio non ha subito danni a seguito

    degli eventi sismici del 2016

  • Moderne tecnologie antisismiche: esempi

    LA VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITÀ SISMICA DI EDIFICI ESISTENTI36

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    Edificio scolastico a Vanadzor, Armenia

    Edificio in muratura, 4 piani (55 anni) Adeguamento con “Medium Damping Rubber Bearing” (MDNB), 2002(Progetto: M. Melkumyian)

  • Moderne tecnologie antisismiche: esempi

    LA VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITÀ SISMICA DI EDIFICI ESISTENTI37

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  • Moderne tecnologie antisismiche: esempi

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    Iran Bastan Museum (Tehran)

    (P. Clemente, A. Santini, M.G. Ashtiany)

    Onset of damage

    agi = 0.024g

    Collapse

    agi = 0.24 g

    PGA

    ag = 0.5 g

  • Moderne tecnologie antisismiche: esempi

    LA VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITÀ SISMICA DI EDIFICI ESISTENTI39

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    SISEB: Inserimento dei tubi

    • Scavo trincea

    • Inserimento tubi mediante spingitubo o micro-tunnelling

    (diametro tubi ≥ 2 m, per consentire l’ispezione)

    Brevetto internaz.: P. Clemente (ENEA), A. De Stefano, G. Barla (POLITO)

  • Moderne tecnologie antisismiche: esempi

    LA VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITÀ SISMICA DI EDIFICI ESISTENTI40

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    • Forma particolare

    • Composti da:

    • settori circolari inferiori

    • settori circolari

    • elementi removibili che

    li connettono

    � Elementi rossi:

    sostituiti dagli

    isolatori

    � Elementi grigi:

    da rimuovere

  • Moderne tecnologie antisismiche: esempi

    LA VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITÀ SISMICA DI EDIFICI ESISTENTI41

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    Parete

    interna

    Isolatori

    Inseriti previa rimozione degli

    elementi di connessione

    Settore cilindrico

    superiore

    Settore cilindrico inferiore

    Tubi in c.a. inseriti a con tecnica spingitubo o

    microtunnelling (D ≥ 2 m)

    TerrenoGap

    Struttura isol. sismico edifici esistenti

    Brevetto internaz.: P. Clemente (ENEA), A. De Stefano, G. Barla (POLITO)

    Parete

    esternaConnessione rigida tra

    l’edificio e il sistema di

    isolamento

  • Moderne tecnologie antisismiche: esempi

    LA VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITÀ SISMICA DI EDIFICI ESISTENTI42

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    Proposta per Palazzo Margherita, L’Aquila

  • LA VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITÀ SISMICA DI EDIFICI ESISTENTI43

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    • L’edificio è stato costruito nei primi anni ’70. Le strutture sono state

    collaudate nel 1973.

    • L’edificio ha otto piani fuori terra ed uno interrato

    Moderne tecnologie antisismiche: esempi

    Proposta di adeguamento di un edificio a Pescara

  • LA VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITÀ SISMICA DI EDIFICI ESISTENTI44

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    • La parte inferiore dell’edificio è a pianta rettangolare mentre quella

    superiore è a T;

    • La parte bassa contiene un auditorium;

    Moderne tecnologie antisismiche: esempi

  • LA VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITÀ SISMICA DI EDIFICI ESISTENTI45

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    Sistema resistente

    Interazione con edificio adiacente

    Moderne tecnologie antisismiche: esempi

  • LA VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITÀ SISMICA DI EDIFICI ESISTENTI46

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    Punti deboli della struttura attuale:•Interazione con l’edificio adiacente

    •Eccentricità dei muri

    •Elevate azioni orizzontali sui pali

    Retrofit con isolamento alla base:•Può abbattere le azioni orizzontali in fondazione

    •Può regolarizzare la distribuzione delle forze sui pali

    •E’ necessario un giunto sismico

    •Deve essere fatta una analisi di interazione struttura-fondazione

    Moderne tecnologie antisismiche: esempi

  • LA VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITÀ SISMICA DI EDIFICI ESISTENTI47

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    • Il sistema di isolamento proposto

    Moderne tecnologie antisismiche: esempi