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Fiera di Gavardo e Valle Sabbia. Il prestigioso traguardo delle 55 edizioni La nuova filosofia della Fiera nasce sotto l’egida dell’importante evento che coinvolgerà la Lombardia fra qualche anno, impostando il futuro nel segno di una tradizione gloriosa I servizi a pag. 10 Voci nell’Agorà a Vobarno Cristiani, politica e immigrati Dialogo e confronto a Vobarno sul fenomeno dell’immigrazione, uno dei fenomeni più rilevanti degli ultimi anni e destinato a segnare in modo significativo il futuro del nostro Paese Editoriale Qualcosa di nuovo di Adriano Bianchi Salute Donatella Cattarelli descrive l'ambulatorio di nefrologie pediatriche di Gavardo pag. 17 Sport A Lonato la tappa italiana di Coppa del mondo di scherma paralimpica pag. 22 Tradizione e folklore verso Expo2015 J Le notizie di ciò che accade nei Paesi che si affacciano sul Mediter- raneo dicono di un movimento di po- poli in cerca di una storia nuova. C’è il desiderio di lasciare alle spalle anni di dittatura e di violenze per costru- ire sistemi politici diversi, speriamo più giusti e democratici. Il futuro è incerto per tutti. Per le popolazioni anzitutto, quelle che stanno combat- tendo per la libertà, ma anche per i Paesi occidentali che non possono solo assistere a uno spettacolo il cui finale è più che mai incerto. Si par- la della caduta di un nuovo muro di Berlino e di un piano Marshall per il nord Africa, di sviluppo e di crescita. Ne discutiamo perché crediamo sia bene che ciascuno possa realizzare la propria vita soprattutto nella sua ter- ra, vicino ai suoi cari, dove la cultura e le tradizioni gli sono più confacen- ti. Ma nel frattempo? Molta di questa gente guarda all’Europa, all’Italia con speranza, per costruire un futuro mi- gliore. Scappano dalla guerra e dal- la fame e vengono da noi. La nostra terra ne ha accolti molti, non senza fatica, non senza dibattere della loro presenza, non senza cercare le solu- zioni più opportune. Molti di questi stranieri sono stati per un poco ospi- ti delle nostre comunità, tanti sono ormai nuovi bresciani, concittadini. Accade anche sul Garda e nella Val- sabbia, dove le loro storie si intrec- ciano con le nostre, dove il lavoro, la scuola, l’oratorio divengono i primi luoghi di contatto e di conoscenza, e dall’incontro nascono le relazioni, le amicizie. “L’immigrazione − dice il vescovo Luciano Monari − è un fenomeno complesso da affrontare con serenità”. E con serenità vi rac- contiamo, in questo numero, qualche loro storia, insieme a ciò che alcune delle nostre comunità fanno perché cresca nella comprensione recipro- ca, qualcosa di nuovo. MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO II - APRILE 2011 1 n. I servizi a pag. 2-3 n n. La Voce del Garda e Valsabbia WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT Flora F I O R I G I O I E L L I Gioielleria - Oreficeria Articoli regalo Bomboniere per cresime, comunioni, matrimoni Addobbi floreali per cerimonie, funerali e fiori per ogni ricorrenza Nozza di Vestone (BS) - Piazza Garibaldi, 14 Tel. 0365 820262 - Cell. 347 0549206

La Voce del Garda e Valsabbia 2011 01

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Cristiani, politica e immigrati

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Page 1: La Voce del Garda e Valsabbia 2011 01

Fiera di Gavardo e Valle Sabbia. Il prestigioso traguardo delle 55 edizioni

La nuova filosofia della Fiera nasce sotto l’egida dell’importante evento che coinvolgerà la Lombardia fra qualche anno,impostando il futuro nel segno di una tradizione gloriosa

I servizia pag. 10

Voci nell’Agorà a Vobarno

Cristiani, politica e immigrati

Dialogo e confronto a Vobarno sul fenomeno dell’immigrazione,

uno dei fenomeni più rilevanti degli ultimi anni e destinato a

segnare in modo significativo il futuro del nostro Paese

Editoriale

Qualcosa di nuovodi Adriano Bianchi

Salute

Donatella Cattarelli descrive l'ambulatorio di nefrologie pediatriche di Gavardo

pag. 17

Sport

A Lonato la tappa italianadi Coppa del mondodi scherma paralimpica

pag. 22

Tradizione e folkloreverso Expo2015

Le notizie di ciò che accade nei Paesi che si affacciano sul Mediter-raneo dicono di un movimento di po-poli in cerca di una storia nuova. C’è il desiderio di lasciare alle spalle anni di dittatura e di violenze per costru-ire sistemi politici diversi, speriamo più giusti e democratici. Il futuro è incerto per tutti. Per le popolazioni anzitutto, quelle che stanno combat-tendo per la libertà, ma anche per i Paesi occidentali che non possono solo assistere a uno spettacolo il cui finale è più che mai incerto. Si par-la della caduta di un nuovo muro di Berlino e di un piano Marshall per il nord Africa, di sviluppo e di crescita. Ne discutiamo perché crediamo sia bene che ciascuno possa realizzare la propria vita soprattutto nella sua ter-ra, vicino ai suoi cari, dove la cultura e le tradizioni gli sono più confacen-ti. Ma nel frattempo? Molta di questa gente guarda all’Europa, all’Italia con speranza, per costruire un futuro mi-gliore. Scappano dalla guerra e dal-la fame e vengono da noi. La nostra terra ne ha accolti molti, non senza fatica, non senza dibattere della loro presenza, non senza cercare le solu-zioni più opportune. Molti di questi stranieri sono stati per un poco ospi-ti delle nostre comunità, tanti sono ormai nuovi bresciani, concittadini. Accade anche sul Garda e nella Val-sabbia, dove le loro storie si intrec-ciano con le nostre, dove il lavoro, la scuola, l’oratorio divengono i primi luoghi di contatto e di conoscenza, e dall’incontro nascono le relazioni, le amicizie. “L’immigrazione − dice il vescovo Luciano Monari − è un fenomeno complesso da affrontare con serenità”. E con serenità vi rac-contiamo, in questo numero, qualche loro storia, insieme a ciò che alcune delle nostre comunità fanno perché cresca nella comprensione recipro-ca, qualcosa di nuovo.

MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO II - APRILE 2011

1n.

I servizia pag. 2-3

nn.La Voce del Garda e Valsabbia

WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT

Flora FI

ORI

GI

OIELLI

Gioielleria - OreficeriaArticoli regaloBomboniere per cresime, comunioni, matrimoni

Addobbi florealiper cerimonie, funerali

e fiori per ogni ricorrenza

Nozza di Vestone (BS) - Piazza Garibaldi, 14 Tel. 0365 820262 - Cell. 347 0549206

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Vobarno. Il 31 marzo penultima tappa al Centro Socio Parrocchiale del ciclo "Voci nell'Agorà"

Cristiani e responsabilitàpolitica: dialogo e confronto

di Nicoletta Tonoli

«Il problema non è solo politico: è innanzitutto un problema umano, quello dell’incontro, del confronto e dell’interazione di persone che provengono da paesi diversi, parla-no lingue diverse e sono portatrici di culture diverse».Così inizia la lettera del vescovo di Brescia Luciano Monari alle co-munità cristiane della diocesi di Brescia sulla pastorale per gli im-migrati, ed è proprio a partire da questa che giovedì 31 marzo pres-so il Centro Sociale Parrocchiale di Vobarno in Via Asilo 1 avrà luogo l’incontro “La responsabilità poli-

Primo pianoUn fenomeno complessoLa Lettera “Stranieri, ospiti, concittadini” inviata alle comunità cristiane della diocesi sulla pastorale per gli immigrati è stata scritta, come ha precisato il Ve-scovo, “per aiutare le comunità cristiane a prendere in considerazione e affron-tare con serenità un fenomeno oggettivamente complesso”. Quello dell’immi-grazione è uno di quegli argomenti che meritano di essere discussi. Non sem-pre è facile trovare luoghi e interlocutori per fare in modo che il dibattito non sia sterile e superficiale. A volte è possibile giungere a un’opinione equilibrata solo a distanza di tempo, quando la riflessività garantisce un adeguato appro-fondimento. Ma quando i problemi scottano ancora, come agire?

2 La Voce del Garda e Valsabbiaaprile 2011

Sito:www.lavocedelpopolo.it

A Vobarno l'incontro di "Voci nell'Agorà"

tica dei cristiani”, quarta e penulti-ma tappa del ciclo di cinque serate “Voci nell’Agorà”.Tutte le serate, a partire da Bien-no (tema “Nuove famiglie, nuove comunità”) per passare a Sarezzo (“Comunità cristiana e immigrati”), Pontevico (“Lavoro e cittadinan-za”), Vobarno appunto e Marone (“Il dialogo tra i credenti”), conte-

stualizzano il fenomeno dell’immi-grazione sul territorio dove si svol-gerà l’intervento.Dopo un’introduzione sull’immi-grazione nel territorio, si proce-derà alla visione di due video: uno mostrerà alcune interviste raccol-te fra la gente, l’altro l’intervista al Vescovo di Brescia. Verranno presentati alcuni dati ri-

guardanti la popolazione stranie-ra in proporzione al numero totale degli abitanti, confrontandoli poi con quelli degli anni precedenti alla crisi economica. Si procederà con le cifre relative alle etnie presenti e ad alcune valutazioni sul lavoro, le nascite eccetera.La serata sarà moderata dal diret-tore de “La Voce del Popolo” don Adriano Bianchi e vedrà la parte-cipazione del consigliere regionale del Popolo della Libertà Margheri-ta Peroni, il segretario provinciale del Partito Democratico Pietro Bi-sinella e l’assessore della Provincia di Brescia Aristide Peli della Lega Nord, con i quali dialogheremo sul tema. Successivamente, verranno raccolte attraverso dei foglietti e poi selezionate per il dibattito le domande del pubblico.A Vobarno si parlerà quindi della Valle Sabbia e dei suoi centri più coinvolti, vale a dire Vobarno, Ga-vardo, Odolo, Villanuova e Vestone, con una carrellata fra i dati degli ultimi anni per comprendere me-glio come si è evoluta la situazio-ne e confrontandosi con persona-lità politiche provenienti da diversi schieramenti.

Vobarno. Il paese per la sua tradizione industriale ha attirato un’alta percentuale di stranieri

Vobarno, situato nella media Val-le Sabbia, è il secondo paese più po-poloso dopo Gavardo nell’intera area valsabbina. Pure questo è un centro molto importante, anche storicamen-te, per l’industria e proprio per questo ha attirato un’alta percentuale di stra-nieri. Qualche dato per comprendere meglio il flusso migratorio.Partiamo dal 2003: al 31 dicembre di quell’anno la popolazione totale re-sidente nel paese è di 7530, dei qua-li 3726 maschi e 3804 femmine. La presenza straniera residente era di 577 unità, dei quali 383 maschi e 194 femmine. La divisione per cittadinan-

za dei residenti vede come più diffusa quella marocchina (203, 122 maschi e 81 femmine), seguono i residenti pro-venienti dal Senegal (160, 139 maschi e 21 femmine) e dal Burkina Faso (108, 79 maschi e 29 femmine). Andiamo al 2006: al 31 dicembre di quell’anno la popolazione totale re-sidente nel paese è di 7774, dei qua-li 3935 maschi e 3839 femmine. La presenza straniera residente era di 948 unità, dei quali 574 maschi e 374 femmine. Immutate ancora le prime posizioni della provenienza: Maroc-co (330, 189 maschi e 141 femmine), Senegal (163, 136 maschi e 27 femmi-

L’immigrazione a Vobarno: il punto della situazione

L'immigrazione in Italia è uno dei fenomeni più

rilevanti negli ultimi anni. A confronto i politici Aristide Peli (Lega Nord), Pietro

Bisinella (PD) e Margherita Peroni (PdL).

ne) e Burkina Faso (143, 99 maschi e 44 femmine).Passiamo infine al 2010: al 31 dicem-bre la popolazione totale residente nel paese è di 8259 unità, dei quali 4185 maschi e 4074 femmine. La pre-senza straniera residente è di 1421 unità, dei quali 785 maschi e 636 fem-mine. I più numerosi sono sempre i residenti di cittadinanza marocchi-na (419, 228 maschi e 191 femmine), mentre abbiamo un sorpasso fra i cittadini provenienti dal Burkina Fa-so (194, 131 maschi e 63 femmine) e dal Senegal (138, 107 maschi e 31 femmine).Vobarno, nella media Valle Sabbia

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3La Voce del Garda e Valsabbiaaprile 2011

“L’istruzione è fondamentale per potersi integrare, così come imparare la lin-gua. Se non si parla la stessa lingua, i gruppi inevitabilmente si dividono e uno si chiede di cosa parlerà l’altro: in realtà tutti parliamo delle stesse cose.Tutto sta nell’abbattere la barriera linguistica che automaticamente abbatterà anche il muro della diffidenza. Non tutti, poi, hanno gli stessi strumenti per af-frontare la vita in un paese straniero: dipende molto anche dalla zona da cui si proviene perché chi è nato in zone rurali non avrà la stessa apertura di chi maga-ri ha studiato e viene dalle città. L’italiano non è una lingua facile, ma non biso-gna scoraggiarsi perché questa è la strada per l’integrazione e vivere meglio”

Esperienze dirette. Intervista a Sobia Chaudhary, moglie e mamma di due bambini, a Odolo da qualche anno

La conoscenza della lingua è di aiuto

Per vivere meglio in Italia occore avere coraggio e superare le paure

Sobia ci apre le porte di casa of-frendoci ospitalità e gentilezza, felice di poter raccontare la sua storia per far capire le difficoltà e i lati positivi che si possono incontrare iniziando un cam-mino in un Paese. Sobia è nata in Dani-marca da genitori pakistani che vivono ancora lì. A dodici anni, poi, i genito-ri la mandano in Pakistan dai nonni a proseguire gli studi: «Nella nostra cul-tura i nonni sono parte integrante della famiglia. Ero disciplinata nello studio e per questo farmi frequentare la scuola in Pakistan (laurea in letteratura ingle-se) e conoscere le mie radici, è stato un modo di incitarmi a continuare co-

sì. Mio padre mi ha sempre spronata a studiare e a essere una persona com-pleta». Dopo il matrimonio con il ma-rito, insieme partono per l’Inghilterra, «un’esperienza molto positiva, dove ho anche lavorato e dove il fenomeno dell’immigrazione si è stabilizzato e gli immigrati, essendo presenti sul territo-rio da più tempo, sono già alla secon-da generazione e, quindi, più integrati, grazie anche alla scuola».Su questo punto Sobia torna più volte: «l’istruzione è fondamentale per po-tersi integrare, così come imparare la lingua. Ti faccio un esempio: quando aspettiamo i bambini alla fermata del-lo scuolabus, si forma un gruppetto di mamme italiane e pakistane. Se non si parla la stessa lingua, il gruppo inevi-tabilmente si divide e uno si chiede di cosa parlerà l’altro: in realtà tutti par-liamo delle stesse cose “da mamme”, dai piccoli malanni di stagione ai com-piti, nulla di diverso, insomma! Tutto sta nell’abbattere la barriera linguistica che automaticamente abbatterà anche il muro della diffidenza. Anche noi ab-biamo le nostre paure: paura di non es-sere accettate, di perdere il lavoro e do-ver ricominciare tutto, ma non bisogna scoraggiarsi perché questa è la strada per l’integrazione e vivere meglio».A Odolo storie di immigrazione e di integrazione

E-mail:gardavalsabbiavocemedia.it

di Nicoletta Tonoli

Odolo. Noto per la sua fiorente industria siderurgica è divenuto quasi una “capitale del tondino”

Proprio la sua fervente industria e la speranza di trovare un buon posto di lavoro sicuro ha portato un note-vole flusso immigratorio nell’ultimo decennio, fino a farlo diventare uno dei centri valsabbini più interessati dal fenomeno.Ecco alcuni dati partendo dal 2003: al 31 dicembre di quell’anno la popola-zione totale residente nel paese è di 1936, dei quali 956 maschi e 980 fem-mine. La presenza straniera residente era di 188 unità, dei quali 115 maschi e 73 femmine. La divisione per citta-dinanza dei residenti vede come più diffusa quella marocchina (116, 68

maschi e 48 femmine), seguono i resi-denti provenienti da Pakistan (22, 18 maschi e 4 femmine) e Senegal (21, 17 maschi e 4 femmine). Andiamo al 2006: al 31 dicembre di quell’anno la popolazione totale resi-dente nel paese è di 1992, dei quali 991 maschi e 1001 femmine. La presenza straniera residente era di 315 unità, dei quali 186 maschi e 129 femmine. La di-visione per cittadinanza dei residenti non vede cambiamenti nell’ordine e la più diffusa quella marocchina (186, 105 maschi e 81 femmine), seguono i residenti provenienti da Pakistan (53, 33 maschi e 20 femmine, più bilanciata

la differenza fra i due sessi) e Senegal (22, 17 maschi e 5 femmine, presso-ché invariati).Terminiamo con i dati più recenti re-lativi al 2010: la popolazione totale re-sidente nel paese è di 2014 unità, dei quali 1031 maschi e 1073 femmine. La presenza straniera residente era di 489 unità, dei quali 258 maschi e 231 femmine. I residenti di cittadinanza marocchina rimangono sempre i più numerosi (257, 135 maschi e 122 fem-mine), seguono ancora una volta i re-sidenti provenienti da Pakistan (79, 42 maschi e 37 femmine) e Senegal (43, 30 maschi e 13 femmine).

L’immigrazione a Odolo: il punto della situazione

Sobia:“L’istruzione

è fondamentaleper potersi integrare.

Così comeimparare la lingua”.

Il piccolo centro di Odolo

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5La Voce del Garda e Valsabbiaaprile 2011

Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce della Franciacorta”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a [email protected].

La parolaai lettori

LLETTERE

IL PEGGIO DEL GARDA

Bus navetta semivuotoIl servizio di bus navetta gratuito, offerto

dal comune di Gavardo per quanti si rechino al mercato settimanale, compie ormai un

anno e mezzo. La navetta, che permette di parcheggiare in zone distanti dalla piazza del

mercato, è mantenuta da una spesa comunale di 200 euro settimanali (più Iva). Da qualche

mese, oltre al solito percorso - il quadrilatero di vie attorno a piazza Moro - la navetta passa

anche nel centro storico. Ma nonostante la volontà di rendere il servizio più appetibile,

è un dato di fatto che il bus navetta sia quasi sempre semivuoto. La situazione è stata più volte richiamata dalla minoranza consiliare, che ritiene uno spreco di denaro pubblico il finanziamento di un servizio non sfruttato.

IL MEGLIO DEL GARDA

Ambulatorio medicoÈ stato attivato a Soprazocco in via San Giacomo 9. L’iniziativa, curata dalla farmacia comunale della frazione, prevede la presenza di tre medici, un infermiere e un fisioterapista. Il dr. Zucchini riceve il martedì e il giovedì, dalle 9 alle 10, solo per le ricette; il dr. Biagio riceve il lunedì, dalle 10 alle 12, per le visite e il giovedì, dalle 12 alle 13, per le ricette; la dr.ssa Cerga effettua visite il mercoledì, dalle 9 alle 11, e il venerdì, dalle 11 alle 13. Il signor Botelli svolge attività infermieristica il martedì dalle 10 alle 12, mentre il fisioterapista Botturi riceve il pomeriggio dal lunedì al venerdì, su appuntamento (3494028469).

La fine dei dittatori

Io credo che il peggior vizio dell’uomo sia la sete di potere. Hitler voleva con-quistare l’Europa e per questo sacrificò milioni di civili e soldati che sarebbero stati più volentieri vicino alle loro fami-glie. Stalin fece la stessa cosa. Il primo, con quel suo triste agire vide che in po-chi anni la sua sete di potere finì e lui aveva solo 56 anni quando la morte lo colse e davvero il suo tramonto fu me-stissimo. Come del resto fu la morte del dittatore russo. Se essi avessero gover-nato con giustizia il loro Paese avrebbe-ro potuto vivere bene loro e sarebbero stati amati dal loro popolo. Ma come detto la sete del potere acceca alcuni, che non vogliono vedere le conseguen-ze del loro agire. Ora sono le nazioni africane a ribellarsi contro i loro ditta-tori. E qui c’è un motivo più triste. Fi-no a 80 anni fa l’Africa, ma una buona parte dell’Asia e dell’America erano co-lonie di Stati diversi. Ma io credo che i diversi popoli avessero almeno quel mi-nimo per poter vivere. Negli anni ses-santa tante di queste nazioni ottenne-ro la libertà. Ma ecco che i vari Lumum-ba s’impadronirono del potere e tanti di quegli Stati precipitarono nella più nera povertà. Per decenni le cose rima-sero così ed io pensavo e dicevo a don Serafino Corti che era venuto a parlarci della miseria che c’è in Africa. E il nostro caro sacerdote mi rispose: però allora non c’era la libertà. Questa risposta, mi scuserà don Serafino, mi parve troppo semplicistica. Essere liberi, ma non ave-re il necessario per vivere a causa del-la dittatura di pochi connazionali non è vera libertà. Ora la ribellione si espande a macchia d’olio e i popoli di laggiù vo-gliono la vera libertà. Io spero che pos-sano ottenerla, ma sarà una cosa diffici-le. Non sono preparati a gestirla con li-bere elezioni che eleggano uomini che sappiano lavorare nel modo migliore per il bene dei propri elettori. Se guar-diamo al nostro governo possiamo con-vincerci. Berlusconi sta facendo la rifor-ma della giustizia e pretende che altre forze politiche lo appoggino. Se il Cava-liere avesse cominciato a fare la riforma elettorale vi sarebbero tanti altri che lo aiuterebbero. Ma non la vuole perché lo danneggerebbe. Quindi il premier

In occasione del Salone internazionale del libro, in programma a Torino dal 13 al 17 maggio, il Sistema bibliotecario del Nord Est bresciano organizza una tra-sferta in pullman per sabato 15 maggio. Il Salone di Torino è la più grande mani-festazione in Italia dedicata all’editoria, alla lettura e alla cultura. Il programma prevede la partenza del pullman alle 6 da Idro (lungolago Lemprato, fermata Sia), con tappe a Vestone (6.10), a Sabbio (6.20), 6.30 Tormini. La quota di par-tecipazione è di 18 euro per il viaggio e di 8 euro per l’ingresso al salone (5 per gli operatori professionali). Le iscrizione si ricevono presso le biblioteche di Salò, Puegnago, Padenghe, Bione, Vestone e Odolo, negli orari di apertura.

non vuole fare leggi che gli elettori chiedono. Parlo di Berlusconi, ma era così anche prima di lui e purtroppo sarà sempre così. E naturalmente parlo di al-cune leggi non di quasi tutte come nei Paesi dittatoriali. Quindi se è così in Ita-lia e in altre nazioni europee dove da centinaia d’anni vige, come nel Regno Unito, quella Magna charta che garan-tirebbe la libertà, ci rendiamo conto co-me possa esser difficile gestire la libertà in Stati che fino a ieri erano schiavi di uomini perversi che guardano al pote-re come fosse un loro diritto inalienabi-le. Se la libertà dovesse trionfare si po-trebbe verificare quello che diceva San Daniele Comboni: l’Africa agli africani, non ad alcuni africani.Domenico Marchesi

Errata corrigeSu “La Voce del Popolo” del 25 marzo ultimo scorso all’interno della spazio pubblicitario Camas a pag. 43 è stato pubblicato il prezzo delle cuffie in sili-cone errato: 20 euro anziché 2,90 + Iva. Ce ne scusiamo con i lettori e con la dit-ta interessata.

E-mail:[email protected]

Appuntamento al salone del libro

Giornali della Comunità

"La Brisa" è il periodico della comu-nità della parrocchia dei Santi Zenone e Rocco di Mazzano. Il giornale ha come sottotitolo “Frammenti di vita comuni-taria”. Nella copertina si fa riferimento alla Bibbia come strumento indispensa-bile nella vita di un cristiano per affron-tare e leggere la quotidianità.

Radio VoceHa ripreso il via “100% Brescia”: tra-smissione in diretta dal lunedì al ve-nerdì dalle 14 alle 15 dedicata al mon-do delle rondinelle. Oltre al Brescia Cal-cio, segui ogni domenica con “Diretta Sport” l’intero campionato del Feralpi Salò con collegamenti dal Lino Turina e in trasferta. Spogliatoi anche di Lumez-zane, Montichiari e Rodengo Saiano.

fm 88.3 88.5Brescia e Provincia

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JAGUAR BRESCIA

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7La Voce del Garda e Valsabbiaaprile 2011

Casa della Fraternità. Croce Rossa Italiana a Salò 80 anni di presenza attiva

Si rinnova l’impegno

“I sensi della natura” di Girolamo TregambeGirolamo Battista Tregambe è al centro di una mostra, curata da Marcello Riccio-ni, che verrà avviata a Salò, il 14 maggio, nella sala dei Provveditori. Tregambe, na-to a Brescia il 14 luglio 1937, ha iniziato ad incidere nel 1986, preferendo la tecnica dell’acquaforte. Ha realizzato quasi 140 lastre stampa presso la Stamperia Linati di Milano e partecipa alle principali rassegne di arte incisoria. La sua arte nasce dalla capacità ideativa di scoprire il mondo della natura attraverso un segno determinato, inciso. Questo il senso della sua opera: antica, determinata dalla volontà di scoprire il senso di un microcosmo a noi ormai vano; una crescita interiore che si traduce in ge-sti più sicuri, diretti, naturali, capaci di dettare il vero significato dato all’immagine.

Salò

A sottolinearlo Loretta Forelli, che della associazione umanitaria è presi-dente del comitato provinciale.La Casa nasce nel 1930 quale Preven-torio infantile “Principe del Piemonte”, colonia ideale per la cura preventiva alla tubercolosi. Il 31 gennaio 1931 vie-ne stipulato l’atto che sancisce il pas-saggio della struttura tra le proprietà della Cri. Nel 1964 lo stabile viene am-pliato per divenire “Istituto Climatico di Salò”. Dal 1983 iniziano gli inseri-menti di minori con i Decreti del Tri-bunale dei Minori. In seguito diviene Comunità Alloggio Residenziale per Minori. Il cambio di indirizzo avviene anche mediante la programmazione di percorsi educativi con l’utilizzo di per-sonale specifico e professionalmente qualificato, introducendo metodolo-gie innovative, attente al soddisfaci-mento di bisogni reali del minore, at-te alla sua educazione intellettuale e famigliare. Con l’apertura 365 giorni l’anno, 24 ore su 24, l’obiettivo diviene quello di consentire al minore di espri-mere i propri sentimenti e le proprie emozioni, di comunicare e soddisfare i propri desideri, di sentirsi parte inte-grante di un gruppo e di una società e di costruire in essa relazioni umane significative.Nel 2001 si progetta la creazione di

3 comunità alloggio residenziali, cia-scuna di 9 posti letto, atte ad ospitare piccoli gruppi di minori della medesi-ma fascia d’età per ricreare l’ambien-te famigliare, ed un centro di pronto intervento di 7 posti letto capace di ospitare i minori in caso di urgenza. Nel 2007 l’ASL ha autorizzato anche un Micronido e 3 alloggi per madri con bambino.Per i minori ospiti, la Casa della Fra-ternità rappresenta la loro casa e la loro famiglia, il punto da cui poter ri-cominciare a vivere. Per questo è im-

portante mantenere e migliorare le attività della struttura, per poter of-frire un servizio di qualità. Per questo va rinnovato l’impegno. E questo im-pegno può passare anche dal mondo dello spettacolo. “Abbiamo incontrato – spiega Loretta Forelli - alcuni perso-naggi famosi, tra i quali Claudia Koll e Paolo Brosio, accomunati dall’entu-siasmo nella fede, che intende concre-tizzarsi in più opere di beneficenza. E tra queste opere stiamo studiando un impegno preciso nei confronti della nostra casa salodiana”.

di Adonella Palladino

La Casa della Fraternità di Salò

E-mail:[email protected]

C’è una cultura dell’happy hour e c’è chi, con l’happy hour, fa cultura. Avviene a Salò, dove, a partire dal 29 aprile per set-te venerdì di fila, alle 18, ci si ritroverà in alcuni bar del lungolago per un’altra edizione degli “aperitivi letterari”. L’am-ministrazione comunale rilancia infat-ti un’idea già sperimentata in passato: uscire dai luoghi della cultura più istitu-zionali per portarla in altri contesti, ma-gari più modaioli, ma solitamente estra-nei ad essa. “Nell’arco di un anno arri-vano all’attenzione del comune numero-se proposte di presentazioni di libri: non dobbiamo fare altro che selezionare le più interessanti e farle confluire all’in-terno di questo sistema di divulgazione della cultura innovativo” ha dichiarato il responsabile delle iniziative culturali del comune di Salò, il dott. Flavio Casali.Così, al prezzo di un normale aperitivo, si assisterà alla presentazione di vari libri di autori locali, bresciani o gardesani. La conversazione-intervista sarà condotta di volta in volta dai vari componenti del-la commissione cultura. Ecco alcuni degli autori: Roberto Maggi con il suo roman-zo a sfondo spirituale e religioso, un col-loquio informale con i Santi delle nostre zone. Mauro Abastanotti con il suo “Il garibaldino nella foto. Storia di un con-tadino in camicia rossa”, racconto delle vicende di un giovane bresciano che par-tecipò alle imprese garibaldine. E anco-ra, Pino Casamassima con il suo ultimo lavoro dedicato al caso di Elisa Claps, ma la lista dei protagonisti di queste serate è ancora lunga. (l.p.)

Sette venerdìdi aperitivi letterarisul lungolago

Immaginate la scena: era il 10 ago-sto 1891, una giornata di splendido sole, quando l’avv. Paolo Gritti, l’avv. Giusep-pe Castelli, Bellini G.Batta e A. Strada, uomini carichi di motivazioni, di aspet-tative e di entusiasmo, lanciano la loro sfida, quella di fondare una associazio-ne sportiva dedita al canottaggio, sport emergente e di moda in quello scorcio di fine secolo. “Noi Soci della SCGS nel 2011, siamo gli eredi di quelle mo-tivazioni e aspettative” ha dichiarato il presidente della società Canottieri del Garda, Giorgio Bolla. Quest’anno infat-ti la Canottieri Garda Salò compie 120

anni, una meta da festeggiare con un fit-to calendario di eventi e manifestazio-ni. “Non capita spesso che una società sportiva tagli un traguardo così impor-tante” ha detto con orgoglio Giorgio Bolla. Si comincerà questa domenica 3 aprile con il 16° meeting di nuoto “Città di Salò”, mentre il 17, le imbarcazioni della categoria Asso99 solcheranno le acque del golfo per la regata dell’“Asso Promotion day”. Tra gare e giochi spor-tivi studenteschi, in cui si affronteranno diversi istituti, si arriva al XV campiona-to nazionale “Open Match Race Home-rus” per non vedenti, che si terrà dal 13

al 19 giugno. Ancora una gara, il 25 e 26, la “Match race protagonist”, prima di ar-rivare all’evento più atteso, la “Trevelica Salodiana”. “La storica manifestazione, in scena il 2 e 3 luglio, è dedicata alle im-barcazioni ormeggiate nel nostro porto ed è divenuta ormai un appuntamento fisso per il ritrovo dei nostri soci” ha spiegato Bolla. La manifestazione sarà preceduta, venerdì 1, dal concerto del pianista Gerardo Chimini. Ultimo ap-puntamento estivo è la 26ma “Salò Sail meeting”, fissata per il 16 e 17. A seguire una serie di competizioni da ottobre a febbraio dell’anno prossimo.Il porticciolo di Salò

Vela. La Società Canottieri del Garda di Salò ha preparato un fitto calendario di eventi e manifestazioni

Da 120 anni con le vele al vento sulle acque del Benaco

(l.p.)

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8 La Voce del Garda e Valsabbiaaprile 2011

Elezioni. Nella tornata per l'elezione di sindaco e consiglieri comunali, presenti anche due comuni della Valle Sabbia

Amministrative ad Anfo e Barghe

Le liste saranno ufficialmente pre-sentate entro metà aprile in entram-bi i paesi.Cambieranno, quindi, i sindaci in ca-rica, nominati il 30 maggio 2006, en-trambi con una lista civica: ad Anfo Gianluigi Bonardelli, a Barghe Oria-no Ceresa. Il piccolo borgo di Anfo, fra Idro e Bagolino, si trova a 400 m slm ed è fa-moso a livello internazionale soprat-tutto grazie alla sua Rocca, meta di

turisti provenienti da tutta la provin-cia e non solo.A partire da domenica 6 marzo è ini-ziata la nuova stagione di visite guidate che proseguirà per tutta primavera e estate. Ogni sabato e domenica sarà possibile prendere parte alle escur-sioni sotto la guida dei volontari del

Gruppo Sentieri Attrezzati Idro 95 dal-le 8.30 alle 14. Le visite si svolgono a condizione che venga raggiunto un nu-mero minimo di partecipanti. Inoltre, è possibile effettuare prenotazioni per i gruppi con un minimo di venti par-tecipanti anche durante i giorni feriali e scegliendo l’orario a loro più como-

do. Sia per le visite guidate durante i weekend che per quelle “speciali” per i gruppi, la prenotazione è obbligatoria e deve essere effettuata presso l’Agen-zia Territoriale Turismo Valle Sabbia e Lago d’Idro (tel. 0365/83224, cell. 3663381511, e-mail all’indirizzo [email protected]).Una speciale giornata di visite avverrà sabato 9 aprile nell’ambito della ras-segna sulla montagna “Verso la cima” che coinvolgerà diversi paesi della Val-le Sabbia dal 13 marzo al 22 maggio: «una gita tra le mura che hanno visto la storia d’Italia».Barghe, invece, è un piccolo centro presumibilmente di origine medievale della media Valle Sabbia che proprio alla sua posizione deve il suo svilup-po e la sua importanza a livello stori-co, in quanto snodo fondamentale fra i paesi valsabbini. Tanti gli scorci in-teressanti sul territorio comunale: il Palazzo Randini con i suoi soffitti set-tecenteschi, la Santa Croce in località Fier, la parrocchiale di San Giorgio, la Cappella di San Gottardo e il santuario di San Giorgio.

Valsabbia

di Nicoletta Tonoli

Sito:www.lavocedelpopolo.it

Anfo adagiata sulle sponde dell’Eridio

Anfo e Barghe andranno al voto per eleggere il nuovo sindaco domenica 15 e lunedì 16 maggio. Anfo, a 400 m slm, secondo gli ultimi dati Istat conta 458 abi-tanti, 253 maschi e 232 femmine. I cittadini di nazionalità non italiana residenti sul territorio comunale sono 58, dei quali 33 maschi e 25 femmine. Da segnalare, inoltre, la presenza di turisti sia italiani che stranieri, durante la stagione turisti-ca da maggio ad ottobre, richiamati sia dalla tranquillità di un soggiorno sul la-go d’Idro, le passeggiate per i suoi sentieri e dalla Rocca. Barghe, a 295 m slm, si espande su una superficie di 5,4 kmq. Conta una popolazione di 1182 unità, 616 maschi e 566 femmine. Gli stranieri sono 141, 81 uomini e 60 donne.

I dati dei comuni al voto

Domenica 15 e lunedì 16 maggio 29 comuni

bresciani andrannoalle urne. Tra questi

anche i 2 piccoli comuni della Valle Sabbia

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Page 9: La Voce del Garda e Valsabbia 2011 01

9La Voce del Garda e Valsabbia

aprile 2011

Prezioso intervento di recuperoper la chiesetta di Sant’Antonio

Fuori dall’abitato di Anfo, sul dosso che segna il bivio per Bagoli-no, si erge una chiesetta dedicata a Sant’Antonio abate.La struttura, con la sua semplice fac-ciata a spioventi e un campanile ro-manico, dall’esterno appare come una delle tante chiesette votive che popolano le nostre valli. In realtà la chiesa di Sant’Antonio de Castér co-stituisce un importante scrigno di ar-te del 1490. Appena varcata la soglia, appare un ampio campionario pittori-co: la parete di fondo è dominata da una grande Crocifissione, le pareti ai lati dell’altare sono decorate con le storie di Sant’Antonio abate, mentre sulla volta sono affrescati gli Evan-gelisti con i loro simboli e i Dottori della Chiesa.

Anfo. Un importante scrigno d’arte del 1490, con un ampio campionario pittorico

di Elisa Bassini

E-mail:[email protected]

La chiesetta dedicata a Sant’Antonio Abate

Diversi studiosi hanno dedicato a queste pitture una serie di pubblica-zioni ma, nonostante il vivo interesse, i preziosi intonaci non hanno mai be-neficiato della dovuta manutenzione e sono stati così abbandonati al tem-po e all’umidità.In questi mesi, grazie all’importante impegno finanziario della comunità, in una collaborazione tra Parrocchia, Fondazione Comunità Bresciana, Co-mune e altri enti, hanno preso avvio i restauri guidati da Romeo Secca-mani, noto restauratore originario di Anfo che per primo scoprì il ciclo di affreschi intorno alla metà degli anni ’60.L’intervento, ripartito in sette lotti, è iniziato con la pulitura e il consolida-mento della zona del presbiterio e la pellicola pittorica, una volta liberata della patina verdastra che la ricopre, potrà fornire dettagli utili agli studio-si per definire l’identità dell’artista, ri-masto finora anonimo.Una volta terminati i restauri, l’edifi-cio sarà fruibile non solo per il culto, che si celebra occasionalmente a cau-sa della distanza dal paese, ma soprat-tutto dal punto di vista turistico. La chiesa si trova infatti in un punto stra-tegico, vicino alla frequentatissima lo-canda Sant’Antonio, all’imbarcadero e alla celebre rocca e l’auspicio è che in un futuro più o meno prossimo pos-sa essere aperta ai visitatori.

L’opera di salvaguardia del patrimonio artistico costituisce un impegno

oneroso, ma risulta necessario per evitare

la rovina di importanti testimonianze

La piccola costruzione, quasi nascosta dagli alti cipressi che la circondano, scompare all’attenzione del viaggia-tore distratto e dei turisti che transi-tano numerosi sulla strada sottostan-te. Imboccata un’agile salita, si giun-ge ad un piccolo edificio forse risa-lente al XIII secolo.L’appellativo de Castér indica for-se una fortificazione preesistente la chiesa. Le pareti interne sono rico-perte da pregevolissime pitture: l’im-ponente Crocifissione domina la pa-rete di fondo del presbiterio, la vol-

ta a crociera occupata dai quattro Evangelisti. Sulle pareti laterali si susseguono gli episodi della Vita di sant’Antonio Abate.Nella cappella est molte figure di santi in finte nicchie fanno da con-trappunto a due allegorie in mono-cromo raffiguranti le Fatiche d’Erco-le. Secondo recenti studi l’autore del ciclo, finora anonimo, sembra avvi-cinarsi stilisticamente ai pittori ope-ranti in alcune chiese quali la Pieve della Mitria di Nave e il Santuario del Carmine a San Felice del Benaco.

L’appellativo “de Caster”

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10 La Voce del Garda e Valsabbiaaprile 2011

Gavardo. Si presenta al prestigioso traguardo delle 55 edizioni in forma completamente rinnovata

Nuovo appuntamento in Fiera

Tanta longevità meritava un nuo-vo stile e una nuova filosofia di fon-do. La kermesse - in programma il 30 aprile e 1 maggio prossimi - ha visto infatti un rinnovamento che l’ha por-tata a presentarsi al pubblico come una fiera in “formato famiglia”. Tan-te le attrattive rivolte al target fami-gliare: dallo stand sensoriale “è sto-ria” allestito in collaborazione con il sistema museale della valle, alle di-mostrazioni pratiche degli artigiani e degli artisti valsabbini, con spazio per fattorie didattiche, luna park (al-lestito in piazza Mercato). Dalla pre-senza di sbandieratori, alla mostra, unica nel suo genere, che porterà in fiera quaranta vespe originali prodot-te fra gli anni 50 e gli anni 70.Ma la fiera, tenendo fede alla sua vo-cazione, avrà una forte componente merceologica e commerciale: saran-no più di sessanta gli standisti che presenteranno i loro prodotti negli

spazi interni, suddivisi in tre padi-glioni e una ventina i commercianti che esporranno negli spazi esterni della manifestazione. Rinnovata an-che l’immagine: l’edizione 55 della kermesse presenterà un nuovo ti-tolo: Fiera di Gavardo e Valle Sab-bia… verso l’Expo 2015, grazie alla

scelta di candidare questo evento, nei prossimi anni, all’inserimento nel cartellone del grande Expo mondia-le che coinvolgerà l’intero territorio lombardo. Il programma prevede l’inaugurazio-ne alle 11 di sabato 30 aprile, con la tradizionale sfilata dal palazzo del

municipio verso i padiglioni espo-sitivi, aperta dallo spettacolo degli sbandieratori della Franciacorta. I padiglioni espositivi cominceranno ad accogliere i visitatori a partire dal-le 10 del mattino. Fino alla domenica sera (1 maggio) sarà poi un alternar-si di piccoli e grandi eventi, sul pal-co allestito al centro del Palazzetto dello sport, cuore artistico e ludico dell’intera manifestazione. Per l’occasione anche il polo fieri-stico gavardese è stato tirato a lu-cido, con la piantumazione di tutte le aree verdi, creando un invidiabile giardino e polmone verde, ma anche con l’allestimento di una nuovissima area espositiva esterna, ritagliata al-le spalle delle tribune dello stadio co-munale. Il percorso obbligato della fiera porterà i visitatori verso la zo-na interna, poi li condurrà nella zo-na esterna, al termine della quale è stato posto uno stand gastronomico gestito dalle locali penne nere. An-che quello, rigorosamente tradizio-nale. E poi c’è chi la chiama sempli-cemente… fiera.

di Gaia Montini

Sito:www.lavocedelpopolo.it

Un’immagine di archivio della Fiera

“Sulla nostra tradizione gloriosa stiamo impostando il nostro futuro…”. Non ha dub-bi il primo cittadino. Rinasce progressivamente la vocazione rurale della valle: “Gavar-do è il cuore commerciale di questo territorio e da sempre la fiera rappresenta il mo-mento principale per mettere in mostra le eccellenze che questa valle offre. Puntare sull’aspetto tradizionale della nostra storia è una sfida per il futuro, che vuole condur-ci, da protagonisti all’Expo 2015”. Un appuntamento irrinunciabile per l’intera comu-nità gavardese: “In questa fiera è intrisa la storia economica della nostra cittadina dal dopoguerra ad oggi. È molto di più di una fiera: è un momento in cui la comunità si ritrova e si apre all’esterno. Per noi è un momento irrinunciabile della vita sociale”.

Il parere del sindaco Emanuele Vezzola

Page 11: La Voce del Garda e Valsabbia 2011 01

11La Voce del Garda e Valsabbia

aprile 2011E-mail:[email protected]

Fiera di Gavardo. Emblematica iniziativa rivolta ai bambini e alle famiglie

In viaggio con “è storia”

Gavardo Servizi fa rima con Fiera di GavardoAl vertice della più importante manifestazione dell’anno c’è il presidente della società di servizio del comune: “Investire risorse ed energie per tenere in vita una fiera merceologica e commerciale – spiega Daniele Comini, presidente della Fie-ra – è una sfida ambiziosa e impegnativa. Per mantenere vivo l’interesse abbia-mo dovuto dare una forte caratterizzazione locale e tradizionale, rivederla nella sua impostazione globale, fare un punto a capo e guardare a un progetto lungi-mirante”. Sforzi che hanno portato a una manifestazione singolare: “Vorremmo che le famiglie venissero in fiera per passare qualche ora spensierata. Se così sarà, avremo incastonato una pietra miliare destinata a splendere negli anni”.

“È storia”. Non poteva essere più esplicito il titolo dell’iniziativa più emblematica, rivolta ai bambini e alle famiglie, inserita nel cartellone della 55ma edizione della Fiera di Gavardo e Vallesabbia. Si tratta di un percorso sensoriale allestito dagli organizza-tori della manifestazione in collabo-razione con il Sistema museale della Vallesabbia e la Fondazione Valle del-le cartiere. Un vero e proprio viaggio nel tempo, partendo dalla preistoria e arrivando fino all’età moderna, intesa come rivoluzione industriale. I visi-tatori, attraverso un percorso che si snoderà in circa 45 minuti, verranno assorbiti dal contesto storico, ricre-ato con proiezioni, suoni, esposizioni specifiche ed oggetti. Non solo. Per poter assimilare appieno quella de-terminata epoca storica, i visitatori, specialmente i più piccoli, saranno chiamati a svolgere laboratori prati-ci e manuali.E per l’occasione anche gli operatori del sistema museale saranno vestiti a seconda dell’epoca storica all’in-terno della quale presteranno la loro

opera. Nel grande padiglione allesti-to, ci sarà spazio per tre filoni storici principali: il primo condurrà le per-sone dalla preistoria all’età romana. Il secondo li porterà dal medioevo al rinascimento, mentre il terzo ed ulti-mo farà vivere loro esperienze sen-soriali inerenti l’epoca moderna e la rivoluzione industriale, con una diva-gazione centrale riguardante l’Unità d’Italia per celebrarne il 150 anni-

versario. La partecipazione a questo percorso, unico nel suo genere, non prevederà alcun pagamento: potran-no accedervi tutti i visitatori della fie-ra all’interno degli orari di apertura della stessa. Sebbene la preparazio-ne degli operatori non è indifferente, il consiglio è quello di accompagna-re i propri bambini nel percorso per un’esperienza unica e indimenticabi-le, a spasso nel tempo.

Diverse categorie merceologiche trovano spazio in Fiera

Sotto l’egida dell’importante evento mon-diale che coinvolgerà la Lombardia fra qualche anno, nasce la nuova filosofia della Fiera di Gavardo. Il progetto è chiaro quanto definito. Gavardo e la Valle Sabbia, in quanto territori rurali a vocazione tradi-zionale si sono candidati formalmente per ospitare, nel 2015 all’interno del cartello-ne dell’Expo, un evento di natura interna-zionale riguardante proprio la ruralità del-le zone di montagna. Per questo, a partire dall’edizione 2011 della Fiera, comincerà a circolare il nome di “Festival internazio-nale delle valli rurali”. Nella kermesse in programma il 30 aprile e 1 maggio prossi-mi la valle protagonista sarà quasi esclusi-vamente la Valle Sabbia, quella ospitante. Ma per il futuro la strada è già tracciata: il prossimo anno si inviteranno valli del pa-norama lombardo, nel 2013 del territorio italiano, nel 2014 del continente europeo e l’anno dell’Expo, si cercherà di avere la presenza di valli rurali dislocate in tutto il mondo. Un programma ambizioso, ma proprio per questo affascinante come po-chi, che fornisce un grande respiro al pre-sente proiettandolo verso il futuro.I passi formali sono già stati svolti e si at-tende soltanto l’ufficialità del percorso, che andrà condiviso che tutti gli altri enti locali della zona, ma nel progetto genera-le c’è l’idea che la Fiera di Gavardo possa diventare, nel corso dei prossimi anni, la vetrina all’interno della quale le valli rura-li di tutto il mondo si incontrato e si co-noscono, mettono a confronto le proprie dinamiche promozionali, le proprie eccel-lenze, le proprie micro e macro economie.

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13La Voce del Garda e Valsabbia

aprile 2011

Eventi. Uno slogan e un marchio per promuovere unitariamente il Benaco

“LagodiGarda” sempre

Nel cuore di Lonato dal 2 al 10 aprileSi comincia sabato 2 alle 21. Al Teatro Italia si esibiscono dal vivo eseguendo brani editi e ine-diti, le 40 voci in gara per “Noi Musica 2011”, il 3° Concorso canoro per giovani fra i 14 e i 35 anni, organizzato dal Progetto Noi Musica di don Luca Nicocelli. La serata finale del 9 sarà una manifestazione dedicata alla musica e al canto moderno, con le performance dei 20 finalisti, ospiti a sorpresa e premiazioni. Info: www.noimusica.org. Domenica 10, dalle 21, il Teatro Ita-lia sarà invece avvolto dalle atmosfere raffinate della musica jazz, con un concerto della Big-Band e della formazione jazzistica di Fulvio Sigurtà. La Big-Band all’americana, diretta dal ma-estro Aldo Lucchini è formata da alcuni elementi che da anni fanno parte della Banda di Lo-nato. A seguire, il gruppo del celebre trombettista Fulvio Sigurtà, CamJazz, offrirà al pubblico un appuntamento elegante e di grande musica, da non perdere. L’ingresso è libero.

Garda

Si chiama “LagodiGarda tutto l'an-no” ed è l'ultimo tentativo, in ordine di tempo, per promuovere unitariamen-te il Benaco. Uno slogan e insieme un marchio che sia contenitore e insieme amplificatore dell'immagine del più grande lago italiano capace di attirare ogni anno milioni di turisti.Secondo i promotori dell'iniziativa, in primis il deputato veronese Aldo Bran-cher, l'obiettivo si raggiunge coinvol-gendo i comuni ed i sindaci dell'area gardesana e proponendo una serie di eventi di rilievo nazionale ed interna-zionale capaci di veicolare il Benaco in giro per il mondo. Sono 28 i comu-ni che hanno formalizzato l'adesione all'iniziativa consapevoli dell'impor-tanza del progetto che punta ad or-ganizzare, grazie ad un qualificato nu-mero di partner, eventi di grande pre-stigio per l'intero bacino gardesano. E il calendario per il 2011 è già ricco. Si comincia l'8 giugno con la “Garda en-durance lifestyle”, maratona a caval-lo, capace di radunare oltre 300 cavalli provenienti da 20 nazioni, impegnati in un percorso di oltre 160 km nei più in-cantevoli paesaggi dell'entroterra gar-desano. Tra il 12 giugno e l'8 luglio è la volta del “Red Bull tour bus”. Cinque tappe a suon di musica fra i centri ri-vieraschi e gran finale in mezzo al lago,

a bordo di un traghetto della Navigar-da. Ancora targato Red Bull l'evento del 24 luglio. Nel castello di Malcesine fa tappa il “Cliff diving”: 12 tra i miglio-ri tuffatori al mondo daranno spetta-colo con evoluzioni mozzafiato. Il 13 agosto è in programma la “Grande not-te delle stelle”. Le piazze dei comuni del lago, collegate in diretta radiofo-nica, saranno palcoscenico naturale ad una grande festa popolare fatta di musica, balli e tanta allegria. A mezza-notte sarà lanciato il count-down per il più spettacolare dei festival pirotecni-

ci. Fuochi artificiali in contemporanea che brilleranno sopra un'area di quasi 400 kmq. In settembre, dal 2 al 4, con la “Settimana motoristica bresciana” prende vita una entusiasmante cac-cia al tesoro, su vetture d'epoca. “An-dar per cantine” il 9, il 16 e il 23 otto-bre, per conoscere, gustare il meglio dell'enogastronomia gardesana con l'invito a visitare le aziende produttri-ci. E infine, dal 29 al 31 dicembre, la “Due ruote del lago”, la fiaccolata in moto più grande al mondo, con i cen-tauri in tenuta da Babbo Natale.

di Vittorio Bertoni

Anche Desenzano partecipa al progetto “LagodiGarda tutto l’anno”

E-mail:[email protected]

Nello stesso fine settimana di apri-le, sabato 9 e domenica 10, Lonato del Garda e la straordinaria cornice della rocca visconteo-veneta si ve-stiranno a primavera con la IV edi-zione di “Fiori nella Rocca”, mostra mercato di piante rare che, dopo il successo di pubblico degli anni scor-si, ha come obiettivo quello di in-serirsi tra gli eventi più significativi del settore.L’idea cardine è quella di coniugare la mostra mercato con il patrimonio storico, artistico e culturale custodi-to all’interno della Casa-museo-bi-blioteca del Podestà Ugo Da Como e del castello – la rocca – monumen-to nazionale dal 1912, che domina tutto il bacino del basso Garda.Grazie all’intuizione del Garden Club di Brescia, che ha voluto rin-novare e ampliare il tradizionale Concorso internazionale di compo-sizione floreale organizzato nel ca-poluogo, il complesso monumenta-le della Fondazione Ugo Da Como ospiterà i più importanti e noti vi-vaisti italiani e stranieri, appassio-nati coltivatori e ricercatori di es-senze rare, tra cui i più noti produt-tori di rose, frutti antichi, piante erbacee, aromatiche e arbusti rari, piante grasse, bulbi e semi, lavan-de e piante mediterranee, peonie, anemoni e papaveri orientali.Eventi speciali e mostre saranno or-ganizzati nell’ambito della manife-stazione, che quest’anno si rivela ancora più ricca di appuntamenti. È previsto anche un concorso a premi, l’iscrizione è gratuita, di composi-zioni floreali ispirate al tema della primavera; sarà il pubblico a votare i vincitori. Ancora, lezioni gratuite di composizione floreale con l’inse-gnante Giusy Ferrari Cielo.Info: www.fiorinellarocca.it,www.fondazioneugodacomo.it.

Piante rare e fiori nella Rocca lonatese

Prende il via venerdì 1° aprile un ciclo di 8 film, ad ingresso libe-ro, dedicati a disabilità e diversità organizzato dall’Unione dei Comu-ni della Valtenesi e dai Comuni di Calvagese, Puegnago e San Felice, con la collaborazione del Sistema Bibliotecario della Valtenesi.Il primo appuntamento è a Polpe-nazze, alle 20.30, in sala consilia-re, con la pellicola “Il grande co-comero”.Seguiranno, l’8 aprile, a Moniga in sala consiliare, “Ti voglio bene”, il

13, al plesso scolastico di Paden-ghe, “Piovono mucche”, il 15, a Ma-nerba, presso Palazzo Minerva “Lo scafandro e la farfalla“ e il 29, a So-iano, nella Casa della Cultura, ”Mi chiamo Sam: ci vuole solo amore”. Il ciclo prosegue in maggio, il 6 a San Felice, al palazzo Ex Monte di Pietà, con “Le chiavi di casa”, il 13, a Puegnago, in sala consiliare, con “Una sconfinata giovinezza” e il 14, nel teatro parrocchiale di Carzago, con “La pecora nera”.Le proiezioni, saranno precedu-

te dai cortometraggi realizzati dai bambini delle scuole primarie di Moniga, Padenghe, Puegnago e San Felice con la collaborazione di Vincenzo Beschi, presidente dell’Avisco.L’iniziativa si inserisce nel più am-pio progetto “Diversi?” del Circolo Didattico di Manerba che si avva-le della collaborazione tra scuo-la, biblioteche ed enti locali, con l’obiettivo di sensibilizzare bambi-ni e adulti sui temi della disabilità e della diversità.In Valtenesi si discute di disabilità

Valtenesi. Un ciclo di otto film in aprile e maggio per indagare le problematiche legate a disabilità e diversità

Collaborazione tra scuola, biblioteche ed enti locali

Page 14: La Voce del Garda e Valsabbia 2011 01

Opere pubbliche concluse nel 2010Manutenzione straordinaria scuola primaria E. Fermi, realizzazione parco archeologico lago Lucone, arredo urbano, nuovo ambulatori, riqualificazione piazza Olivieri e via Montesuello: totale euro 666.000.Opere pubbliche avviate ed in corso di ultimazioneampliamento scuola, riqualificazione e conservazione delle mura del castello,nuovo magazzino comunale, nuovo centro di raccolta intercomunale, asfaltatura strade comunali, realizzazione rete acque meteoriche, nuova illuminazione pubblica su via Castelletto e via Lago Lucone: totale euro 2.461.000.Opere pubbliche in corso di appaltosecondo lotto magazzino comunale, abbattimento barriere architettoniche e parcheggio esterno cimitero, completamento via Rio Marie: totale euro 700.500.Progettazione in corsonuovo parcheggio e nuovo marciapiede via Sant’Antonio, ampliamento marciapiede via Borrine, sistemazione sala consiliare, impianto fotovoltaico magazzino comunale, parcheggio retro mura castello, riqualificazione centro storico e Castelletto: euro 4.200.000.

Il sindaco Giuseppe Turrina traccia un bilancio

Tempo di consuntivie di nuovi impegni

Siamo alla vigilia di una nuova campagna elettorale. Domenica 15 e lunedì 16 mag-

gio anche Polpenazze del Garda, piccolo co-mune di 2.500 abitanti, felicemente adagiato sulle colline moreniche dell’entroterra garde-sano, dovrà esprimere le proprie preferenze.Abbiamo incontrato il sindaco uscente Giu-seppe Turrina, che vanta una lunga esperien-za amministrativa e che ha deciso di rican-didarsi.Ci riassuma quali sono stati i punti cardine della passata amministrazione.Sindaco, assessori e consiglieri si sono adope-rati, con grande impegno, sui diversi fronti - sociale, assistenza agli anziani, pubblica istru-zione, cultura, sport, turismo e agricoltura - che la vita amministrativa impone, ottenendo lusinghieri risultati. Ma voglio soffermarmi su due aspetti che ritengo fondamentali: opere pubbliche e ambiente. In primis l’ampliamen-to della scuola elementare, che fornirà ai no-stri alunni ampi spazi per la didattica, con il fiore all’occhiello del nuovo parco scolastico piantumato da rigogliosi ulivi, simbolo di questa terra. E poi la creazione di un’unica sede per il magazzino comunale, la riqualificazione del castello, simbolo della nostra storia, la sistemazione dell’ambulato-rio comunale, la creazione del ‘punto acqua’ e l’ampliamen-to del cimitero. Altro è già in progetto, come il parcheggio di 50 posti in contrada Monte, at-tualmente fermo per mancan-za di fondi.Sul fronte ambientale abbiamo

operato con la massima attenzione. Innanzi-tutto abbiamo acquisito oltre 25mila mq di verde, da riqualificare. Poi abbiamo dato il via alla raccolta differenziata ‘porta a porta’, stra-da obbligata da seguire che porterà risparmi e concreti benefici alla nostra popolazione.Sul progetto coinvolgeremo le scuole, come già avviene con la partecipazione alle giornate ecologiche ‘m’illumino di meno’ e verde pu-lito’, per promuovere una efficace educazio-ne ambientale. Educazione che passa anche dalla valorizzazione delle nostre tradizioni, come la nostra Fiera del vino che a fine mag-gio spegne 62 candeline e l’attenzione ai pro-dotti biologici.Rispetto per l’ambiente vuol dire anche, dove possibile, utilizzo di fonti alternative di ener-gia, ne sono esempio i pannelli fotovoltaici in-stallati sulle scuole e sul magazzino capaci di erogare oltre 100mila KW annui, le lampade a risparmio energetico e i regolatori di flusso luminoso installati sulle strade principali, che portano ad un risparmio di oltre il 25%.

Due fronti rimangono aperti: il recupero del bosco autoctono denominato Bosca e di un altro limitrofo, in località Maglio, per una superficie complessiva di 25mila mq e la va-lorizzazione dell’area del sito palafitticolo del Lucone. Sull’area del Lucone, sono già allo studio un progetto per la costruzione di tre palafitte che riproducano l’originale vil-laggio palafitticolo, dove poter fare studi e didattica e la realizzazione, grazie al CAI, di una sentieristica. Nella speranza che l’Une-sco dichiari la zona patrimonio mondiale da salvaguardare.Una volta rieletto, quali saranno le priorità della nuova giunta?Oltre a portare a termine i lavori intrapresi, sulla falsariga di quanto avvenuto con la fra-zione di Fontanelle vorrei affrontare la riqua-lificazione delle tre frazioni di Castelletto, Monte e Vedrine. Sono borghi storici e carat-teristici che meritano di essere rivalutati.Poi c’è da seguire il progetto del Centro Be-nessere, una vera chicca non solo per il nostro

comune, ma per l’intero terri-torio gardesano. Un’opera im-portante che sarà perfettamente integrata nel nostro ambiente e darà lavoro ad un centinaio di addetti, per la maggior parte del nostro comune.Auspico l’aiuto di tutti. Affin-chè la storia di questa piccola comunità prosegua con il con-sueto ed appassionato impegno e possa trarre dalle radici del territorio interessanti spunti per una concreta crescita fatta di ideali e di progetti.

POLPENAZZE DEL GARDA

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15La Voce del Garda e Valsabbia

aprile 2011

Nel 2010, per il turismo bresciano, due milioni di arrivi (+ 5,5%) e otto milioni e mezzo di presenze (+1,6%). I numeri definitivi della scorsa stagione, snocciolati da Silvia Razzi, assessore al turismo della nostra provincia, dicono di un Garda, che vale circa il 70% del totale, col vento in poppa. Sono stati registrati 1.266.306 arrivi e 6.111.465 presenze (alberghiere 3.424.191, extralberghiere 2.687.274. Sir-mione, di nuovo capitale del turismo gardesano di sponda bresciana, ha totaliz-zato 1.042.725 pernottamenti, a fronte di 273.083 arrivi. Poco sotto sta Limone, che si assesta a 980.282 pernottamenti con un piccolo calo rispetto al 2010, ma che comunque conferma il positivo lavoro degli operatori nell’alto lago.

Vacanze. L’offerta sul Garda e in Valle Sabbia per una vacanza all’aria aperta è ampia e qualificata

Bilancio confortante per il turismo sul Garda

In camper è subito vacanza

Le vacanze sono il momento più sospirato dell’anno e, dall’inizio della crisi, sono quasi diventate un picco-lo lusso per tutti. Se il turismo classi-co alberghiero, con pasti e una bella camera compresa, magari non è più così abbordabile, il turismo nei cam-peggi sta diventando un’ottima alter-nativa, forse anche più divertente per i più piccoli.Non solo per una questione di maggior economicità, ma anche per una mag-giore libertà: se si viaggia in camper o si possiede una tenda, si può viaggiare con più facilità e fermarsi in diversi po-sti, magari quelli che non ti aspetti di trovare sul tuo cammino e vuoi visita-re meglio, percorrendo più chilometri alla scoperta di nuovi paesi.Pensiamo, per esempio, alla Valle Sab-bia: sono soprattutto cittadini stranieri provenienti dall’Olanda ad utilizzare le aree di sosta per i camper e i camping, seguiti da i ritrovati tedeschi, austriaci e danesi. In questo modo, nonostante Le grotte di Catullo a Sirmione

E-mail:gardavalsabbiavocemedia.it

di Nicoletta Tonoli i lunghi viaggi dai loro Paesi di prove-nienza, possono godersi le passeggiate e le prelibatezze nostrane a Bagolino, il lago d’Idro, la Rocca d’Anfo, e avere una sorta di “campo base” strategico per poter visitare il resto della valle.Stesso discorso anche per il turismo all’aria aperta sul Garda, un ottimo punto di partenza per le grandi città meta di turisti del nord Italia: Milano, Verona e Venezia non sono poi così lontane. Il Garda, poi, offre innume-revoli scorci, che meritano di essere goduti in diverse ore del giorno: si pensi alla particolarità di paesi quali Limone, Gargnano, Gardone Riviera, Toscolano Maderno, Salò, Manerba, Moniga, Padenghe, Desenzano e Sir-mione, solo per citarne alcuni. In Valle Sabbia ci sono diversi camping ad Anfo, a Bagolino e a Idro.Sul Garda troviamo aree di sosta per i camper a Toscolano Maderno, a Salò e a Sirmione prima del castello e sulla statale presso Lugana Marina. Per informazioni dettagliate, indirizzi e numeri di telefono consultare il sito in-ternet: http://web.provincia.brescia.it/turismo/strutture/strutturestart.php.

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a cura di Voce Media

Intorno ai 50 anni, sempre più persone in Italia iniziano a riscontrare difficoltà nel capi-re le parole. Ciò accade soprat-tutto in luoghi affollati, quali l’ambiente di lavoro e gli am-bienti pubblici. Le cause princi-pali del calo di udito sono l’età, i disturbi cardiocircolatori, le otiti e l’inquinamento acustico dell’ambiente in cui viviamo. Le statistiche confermano che spesso le persone con sordità non sono coscienti del proble-ma, oppure hanno paura di af-frontarlo. È opportuno ricor-dare che trascurare il proprio udito può ridurre la memoria e le funzioni cognitive, oltre a causare difficoltà di relazione con gli altri e senso di esclusio-ne dalla società.È importante controllare la pro-pria situazione uditiva, effet-tuando periodicamente un test dell’udito.Dopo aver riscontrato un calo di udito, le persone che deside-rano e possono migliorare la percezione dei suoni e delle pa-role con gli apparecchi acustici, oggi possono farlo! Basta entra-re nel Centri acustici Auris® di Brescia e Gussago.AURIS - CENTRI PER L’UDI-TO® è il Gruppo di Centri Acu-stici che affronta con serietà e competenza il tema dell’udito ed i relativi problemi, soprat-

tutto per le persone che neces-sitano l’applicazione di appa-recchi acustici. AURIS Italia® può contare su numerosi Centri Acustici specializzati.Le figure di riferimento dell’or-

Nei Centri Auris apparecchi acustici ed altri sistemi per ritrovare l’udito

Economia

L'intervista

AURIS Centri per l’uditoA Brescia e Gussago, i Centri Acustici per migliorare l’udito

Ritrovare l’uditoè possibile

Prova di ascolto gratuita e autorizzazione con ASL e INAIL

Dopo l’applicazione degli apparecchi, il Centro Auris® di Brescia e Gussago offre un servizio di assistenza conti-nuativa.I pazienti sono seguiti negli anni e possono rivolgersi gratuitamente ogni volta che lo riterranno necessario.Ciò permette di tenere la propria situazione sotto controllo anche negli anni successivi.Auris propone anche nuove tecno-logie per chi desidera aumentare la percezione dei suoni: sono disponibili i nuovi amplificatori per telefoni e televisore.Inoltre, per proteggere il proprio udito

dai rumori e dall’acqua sono dispo-nibili i tappi su misura anti-rumore ed anti-acqua (utili per piscina, lago e mare).I nostri Operatori sono presenti anche in altre città: Montichiari, Salò, Goito, Vestone, Palazzolo sull’Oglio, Bagoli-no, Chiari e Roccafranca.Per avere maggiori informazioni sui servizi presentati, basta chiamare il numero 0303099613.Tutto il personale dello studio ha un unico obiettivo: aiutare le persone a sentire meglio.AURIS Italia®, la gioia di sentire me-glio.

Il Centro Auris offre assistenza continuativa

ganizzazione sono gli Audio-protesisti, ovvero gli Operatori Sanitari che applicano appa-recchi acustici ed altri sistemi per l’udito.Ogni giorno, nello studio AU-

RIS® di Brescia e Gussago gli esperti sono a disposizione per il test gratuito dell’udito e l’ap-plicazione di apparecchi acu-stici.Gli apparecchi sono scelti in base alla diminuzione di udito della persona e sono costruiti su misura, per avere il massi-mo adattamento estetico e mi-gliorare il recupero uditivo di ciascuno.Presso il Centro AURIS® di Brescia e Gussago la prova degli apparecchi è gratuita. La perso-na viene seguita dagli esperti in un percorso di adattamento per-sonalizzato, in base alle esigen-ze personali. Inoltre, il Centro AURIS® di Brescia e Gussago è autorizzato da ASL e INAIL, per ottenere apparecchi acusti-ci gratuitamente alle persone aventi diritto.Oggi i nuovi apparecchi acustici sono quasi “invisibili” e si adat-tano facilmente all’orecchio; migliorano la percezione dei suoni e delle parole soprattutto durante una conversazione.Oggi si possono collegare anche con i sistemi “Senza Fili” (Tec-nologia Wireless) al televisore, ai dispositivi di musica (radio ed mp3) e al telefono cellulare. Ciò consente di chiarire la voce di chi sta parlando, attenuando i rumori di fondo.Questi nuovi apparecchi acusti-ci sono il risultato di importan-ti ricerche in ambito bio-medico e tecnologico ed i test effettua-ti hanno portato ad importanti risultati.

16 La Voce del Garda e Valsabbiaaprile 2011

Sito:www.lavocedelpopolo.it

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17La Voce del Garda e Valsabbia

aprile 2011E-mail:[email protected]

Un efficiente ambulatorio per la cura delle nefrologie pediatriche

Il servizio si appoggia quasi inte-ramente all’esperienza e alla compe-tenza della dott.ssa Donatella Catta-relli, nominata anche direttore del re-parto di pediatria. Parliamo di questo servizio direttamente con lei.Come funziona l’ambulatorio di nefrologia pediatrica e quando è partito il servizio?L’ambulatorio è nato nel giugno del 2008 per seguire tutti i neonati e bambini affetti da problemi nefro-urologici. Il servizio che svolgiamo si può dividere in due settori: il primo, dedicato ai neonati affetti da nefro-uropatie malformative già evidenzia-te con diagnosi prenatali.In questi casi di solito si fa un collo-quio preventivo con la madre in gra-vidanza, alla quale si spiega quale sa-rà l’iter che verrà seguito e quali so-

no le possibili ipotesi diagnostiche. I neonati con queste problematiche ci vengono indirizzati anche dall’ospe-dale di Desenzano, dove non esiste la specializzazione di nefrologia pe-diatrica. Mentre la seconda area di intervento riguarda l’accesso di bam-bini con problemi di tipo nefrologico, ai quali viene fatto un primo scree-ning: solitamente sono bambini nei quali vengono evidenziati problemi di micro ematurie o infezioni nelle vie urinarie.Come si fa per accedere al ser-vizio?L’ambulatorio è collocato all’interno dell’attività di pediatria, ma fisica-

mente si trova nella zona dei poliam-bulatori, e per accedere al servizio si dovrà richiedere una prenotazione al Cup (centro unico di prenotazione, al numero 0309037555), per una generi-ca visita nefrologica pediatrica.Come avviene una normale visita nefrologica?Solitamente procediamo così: si fa un’ecografia di tipo clinico per effet-tuare la diagnosi, e successivamen-te faccio eseguire degli esami anche nel reparto di pediatria. Se i bambi-ni hanno dei problemi semplici li rin-viamo dal loro pediatra, altrimenti li teniamo monitorati con una serie di altre visite.

Salute. 900 ricoveri all’anno nel reparto di pediatria dell’Ospedale “La Memoria” di Gavardo

Donatella Cattarelli, direttore di pediatria

di Laura Prandini

Il presidio ospedaliero di Gavardo ha attivato dal giugno del 2008 il

servizio ambulatoriale di nefrologia pediatrica

“La Memoria”

Dei 3 padiglioni di cui è costituito due sono destinati principalmente a degenza e Day Hospital, mentre il terzo, la "Piastra dei Servizi", ac-coglie i principali Servizi a suppor-to dell'intera attività ospedaliera tra cui, un modernissimo Blocco Operatorio, Sale Parto e Neona-tologia, Laboratorio Analisi, una sezione di Immunoematologia-Medicina Trasfusionale, Radiolo-gia con TAC. L'Ospedale dispo-ne anche di un moderno Pronto Soccorso.

Macchine per giardinoAttrezzature per professionisti per privati

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Quanti bambini seguite con il ser-vizio di ambulatorio nefrologico?Al momento ne seguiamo 300 nell’am-bulatorio, mentre nel reparto di pe-diatria effettuiamo circa 900 ricove-ri all’anno. Avete anche altri ambulatori spe-cialistici?Sì, oltre a quello di nefrologia pedia-trica abbiamo un ambulatorio dove si effettuano ecografie anche per i neo-nati, quello di allergologia pediatrica e di neuropsichiatria infantile a cui si accede sempre tramite il Cup, oltre al normale ambulatorio di pediatria per chi non abbia già un pediatra di libera scelta.

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18 La Voce del Garda e Valsabbiaaprile 2011

Igiene orale. Serve un controllo periodico dal proprio dentista per evitare di intervenire troppo tardi

Importante il metodo di lavoro

L’igiene orale è il modo migliore per preservare il più possibile la salute della nostra bocca e i nostri denti, ed è costituita da due modalità distinte: l’igiene orale domiciliare che compete al paziente e l’igiene orale professiona-le che compete al professionista clini-co Odontoiatra e Igienista Dentale.Molto importante è il metodo di lavo-ro svolto verso i pazienti, poiché essi devono imparare le semplici manovre di igiene orale, nel modo più pratico possibile, condizione questa assolu-tamente indispensabile per ridurre al minimo i rischi di malattie del cavo orale, ma non di facile esecuzione poi-ché convincere le persone ad esegui-re costantemente i movimenti corretti nell’utilizzo dei vari strumenti è com-pito a volte impegnativo.Il trattamento professionale è svolto in studio ed è eseguito direttamente al paziente, con l’utilizzo di specifiche attrezzature dentistiche.Oggi anche in Italia, si desidera rice-vere sempre di più trattamenti preven-tivi, poiché risultando poco invasivi, vengono meglio accettati dai pazienti. Quindi anche da noi si è diffusa la cul-tura alle visite periodiche semestrali, riducendo di molto la carie, nei bam-bini e nei ragazzi.La terapia preventiva e di manteni-mento è il metodo migliore per aiutare le persone ad avvicinarsi senza timori alla poltrona dentistica, con le sedute

delicate, indolori, sottoponendosi ad un screening costante, anche di poco costo economico ma altrettanto im-portante alle terapie riabilitative.La seduta di igiene orale in stu-dioMolto importante è l’utilizzo di moder-ne attrezzature coniugate ad una sen-sibilità manuale, la sinergia di queste due cose fa veramente la differenza nei trattamenti eseguiti ai pazienti.Il professionista a fine seduta esegue sempre un controllo totale del cavo orale, visionando accuratamente, i tessuti duri e molli della bocca evi-denziando qualora fosse necessario, le patologie asintomatiche presenti, monitorando correttamente la salu-te orale.Si ricorda che i denti devono essere lavati almeno due volte al giorno, pre-feribilmente dopo i pasti, ma soprat-tutto prima di dormire.

Viene stabilito l’appuntamento di ri-chiamo personalizzato a distanza di tempo, mediamente ogni 6 mesi.Prevenire è meglio che curareAnche le organizzazioni internazio-nali sottolineano che un buono stato di salute orale è molto più che avere denti sani: si tratta infatti di una con-dizione che influenza fortemente tutto lo stato di salute e di benessere della persona e che può avere effetti anche molto pesanti sulla vita quotidiana de-gli individui.La nostra salute dentale, infatti, è sem-pre più messa alla prova dai moderni stili di vita che hanno portato in mol-ti paesi la diffusione di diete ricche di zuccheri e alti consumi di alcol e ta-bacco, e così, molto spesso i fattori di rischio delle malattie del cavo orale si sovrappongono a quelli delle malattie cardiovascolari, al diabete, al cancro e alle malattie polmonari croniche.

Va quindi considerato che eventua-li disturbi gengivali o dentali posso-no essere considerati un campanello d’allarme di una conseguente patolo-gia più grave.Da numerose ricerche scientifiche è risultato che, per mantenere un li-vello di buona igiene orale, è neces-sario, eseguire la pulizia professiona-le, periodicamente, rispetto a coloro che non si sottopongono allo stesso trattamento, poiché la sola igiene do-miciliare non è sufficiente a garantire gli adeguati standard, di buona salute del cavo orale.L’attenzione è oggi indirizzata an-che ad uno screening delle malattie potenzialmente più gravi, patologia precancerose, che nel tempo posso-no degenerare in tumori maligni del cavo orale, pertanto evitare sigaret-te e abuso di alcolici è estremamen-te necessario come primo passo per ridurre i rischi, di queste gravi ma-lattie. Quel che è certo è che l’indivi-duazione di condizioni anomali del-le mucose orali, è fondamentale per stabilire una diagnosi precoce e per intercettare rapidamente le malattie neoplastiche.Aiutando molto gli specialisti oncologi nel trattamento immediato, si auspica la completa guarigione dei pazienti. Quindi un professionista preparato visiona attentamente non solo i vostri denti ma anche ciò che fa parte del vostro organismo, e i controlli perio-dici sono una condizione necessaria a questo nobile trattamento, per una buona salute.

a cura di Voce Media

Sito:www.lavocedelpopolo.it

Per evitare rischi rivolgersi ad un professionista odonotiatra e igienista dentale

STUDIO DI IGIENE E PREVENZIONE DENTALEBonometti Dr. Mauro - Igienista Dentale

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19La Voce del Garda e Valsabbia

aprile 2011

Escluso l’utilizzo di sostanzedi sintesi chimica nel biologico

Con l’agricoltura biologica si svilup-pa un modello di produzione che evita lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, presenti nel suolo, nell’acqua e nell’aria, utilizzando invece tali risor-se all’interno di un modello di sviluppo che possa durare nel tempo.Quali sono le caratteristiche degli alimenti biologiciDal punto di vista legislativo l’agricol-tura biologica è un metodo di produ-zione definito dal regolamento comu-nitario 2092/91 e dal decreto ministe-riale 220/95 che stabiliscono che gli alimenti vengano prodotti senza uso di pesticidi, concimi chimici di sintesi, or-moni, additivi, coloranti e conservanti e non devono contenere alcuna traccia di ingredienti transgenici essendo per legge “OGM free” al 100%.

Alimentazione. Scegliere il biologico significa evitare lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali

a cura di Voce Media

E-mail:[email protected]

Prodotti biologici, sempre più apprezzati

Analisi effettuate sugli alimenti bio-logici evidenziano contenuti in vita-mine, zuccheri, polifenoli, flavonoidi, antiossidanti, minerali e materia secca superiori rispetto agli alimenti conven-zionali e contenuti in nitrati (sostanze potenzialmente cancerogene) netta-mente inferiori. L’agricoltura biologi-ca consente inoltre un considerevole risparmio energetico: non si utilizzano prodotti di sintesi derivati dal petrolio e si riducono notevolmente i consumi energetici per le lavorazioni del terre-no che diviene più soffice. Nello stesso tempo immobilizza moltissima anidri-de carbonica che, diventando sostan-za organica, contribuisce a diminuire l’effetto serra.Perché scegliere un’alimentazio-ne biologicaIl consumo di alimenti biologici, più ricchi di alcuni nutrienti, quali mine-rali, vitamine, zuccheri, polifenoli e aminoacidi essenziali, è sicuramente positivo per la nostra salute. Al con-tempo la presenza nei cibi di residui di sostanze chimiche utilizzate in agricol-tura, tra cui pesticidi, nitrati, ormoni e antibiotici, aumenta, a lungo termine, i rischi. Ciò vale in misura maggiore per i bambini, che risultano sottopo-sti ai residui in misura più elevata ri-spetto agli adulti. Pertanto molti me-dici raccomandano una dieta biologi-ca a partire dall’infanzia e nelle mense scolastiche.

Con il termine “agricoltura biologica”

si indica un metodo di coltivazione e di

allevamento che ammette l’impiego solo

di sostanze naturali

Sull’etichetta dei prodotti biologici certi-ficati deve essere riportata la scritta “da agricoltura biologica” seguita da una serie di dati che si riferiscono alle aziende pro-duttrici e agli organismi di controllo, accre-ditati dal Ministero delle Politiche Agrico-le.Esiste inoltre un marchio unico europeo per l’agricoltura biologica che contrad-distingue gli alimenti prodotti nei paesi dell’Unione. L’utilizzo di tale contrassegno è comunque facoltativo.A garanzia dei consumatori in Italia esisto-no attualmente 16 organismi di control-lo, cui si aggiungono 4 organismi tedeschi

che possono operare esclusivamente nel-la Provincia autonoma di Bolzano. Questi organismi, autorizzati dal Ministero del-le Politiche Agricole, sono preposti ad ac-certare che le aziende produttrici, trasfor-matrici ed importatrici seguano i dettami dell’agricoltura biologica.I controlli consistono in visite ispettive al-le aziende, esaminando registri, appezza-menti coltivati, magazzini e stalle e in pre-lievi di campioni da analizzare alla ricerca di residui di sostanze non consentite.Gli organismi di controllo sono, a loro vol-ta, sottoposti a periodiche ispezioni da par-te delle Regioni e dell’Unione Europea.

Come si riconosce e chi controlla

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21La Voce del Garda e Valsabbia

aprile 2011E-mail:[email protected]

“Rango”: quando il Far West viene raccontato come mai fatto prima

C’era una volta il West, ma così non era mai stato pensato, immaginato e raccontato. Al centro un camaleonte, in crisi d’identità o, meglio, con molte identità, ma senza che una sia la sua. Nel suo terrario di vetro, dove vive, immagina di essere un principe che salva la sua principessa (una Barbie senza testa) dal cattivo di turno (un pesciolino a molla). Sogna e immagi-na di fare l’attore. Ma quando l’auto su cui viaggia sbanda e il suo terrario si frantuma sull’asfalto, il camaleonte si ritrova perso nel deserto del Moja-ve. Qui vaga fino a un’arida città, Dirt (Polvere) e, un po’ per caso e un po’ per il gusto di inventarsi un ruolo, ve-stirà i panni dell’eroe, sarà qui a darsi il nome di Rango, per salvare la citta-dina da una inevitabile fine.Opera prima di animazione per il re-gista Gore Verbinski, autore della sa-ga "Pirati dei Caraibi". Si è circondato per la realizzazione del film di anima-zione di parte del cast di “Pirati dei Caraibi”, Johnny Depp su tutti. Al fu pirata Jack Sparrow è affidato il ruo-lo del personaggio principale di que-sta storia e bastano pochi minuti per

scoprire l’affinità e le somiglianze tra il piccolo Rango e i molti personaggi, stralunati e strampalati, interpretati da Depp, che tutti attendono per maggio nei panni, ancora pirateschi, di Spar-row. La particolarità è che Verbinski non si è limitato a usare gli attori per il doppiaggio. Li ha vestiti in abiti we-stern e li ha messi tutti su un palcosce-nico, dove hanno veramente recitato, interagendo con oggetti e ambiente. Il camaleonte Rango è fatto apposta per entrare nelle sale e attirare un pubbli-co più adulto alla visione di un carto-on. Certo, anche i più piccoli si diverti-ranno davanti alle vicende, ma la forza della proposta cinematografica e l’in-terezza di richiami alla storia del cine-ma e del genere western potrà essere colta solamente dal mondo adulto. Non è l'unica proposta per questo me-se all'interno dellle Sale della comuni-tà della zona. Risaltano sicuramente le proposte cinematografiche di qualità, quelle che a volte, come ad Agnosine sono introdotte da un espero e prose-guono con un dibattito oppure quelle della sala Paolo VI di Desenzano che ha scelto di sposare la programazione di qualità: film che parlano sia cinema-tograficamente che per i temi. Tutta la programmazione aggiornata su www.lavocedelpopolo.it.

Sale della Comunità. Il cartoon di Verbinsky, ma anche altro come “Nessuno mi può giudicare” o “Dylan Dog”

di Mauro Toninelli

AGNOSINE - GIOVANNI PAOLO II Potiche: mercoledì 6 aprile ore 20.30 (cineforum); The social network: mercoledì 13 aprile ore 20.30 (cine-forum).DESENZANO - PAOLO VIIllegal: sabato 2 aprile ore 20.30; Il concerto: sabato 16 aprile ore 20.30. PONTE CAFFARO - AURORA Il Grinta: sabato 2 aprile ore 21.00; domenica 3 aprile ore 21.00; lunedì 4 aprile ore 21.00; Manuale d'amore 3: sabato 9 aprile ore21.00; domeni-ca 10 aprile ore 21.00; lunedì 11 aprile ore 21.0; Rango: sabato 16 aprile ore 21.00; domenica 17 aprile ore 16.00,

21.00; lunedì 18 aprile ore 21.00; Dy-lan Dog - Il film: sabato 23 aprile ore 21.00; domenica 24 aprile ore 21.00; lunedì 25 aprile ore 21.00.ODOLO - SPLENDORRango: sabato 2 aprile ore 20.45; do-menica 3 aprile ore 20.30; Nessuno mi può giudicare: sabato 9 aprile ore 20.45; domenica 10 aprile ore 20.30; Amici miei - Come tutto ebbe inizio: sabato 16 aprile ore 20.45; domenica 17 aprile ore 20.45.SERLE - SAN DOMENICO SAVIOI fantastici viaggi di Gulliver: sabato 2 aprile ore 20.30; domenica 3 aprile ore 15.30.

Programmazione delle Sale

Gardone Riviera. Un concorso lirico e un libro per celebrare il soprano gardesano Giuseppina Cobelli

Il primo Concorso internaziona-le per giovani cantanti lirici, voluto dalla neonata Associazione Cultura-le Musicale Savoy in collaborazione con il Comune di Gardone Riviera e la Fondazione del Vittoriale, è intito-lato al grande soprano gardesano che al Vittoriale, allora villa Thode, visse in gioventù. La prima edizione si terrà dal 14 al 16 aprile nell’auditorium del Vit-toriale e si avvale di una giuria presti-giosissima: il soprano Maria Chiara e il baritono Gian Giacomo Guelfi. Accan-to a loro Francesco Ernani, di recente nominato Sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna, Antonio Tasca

Segretario Artistico del Teatro Verdi di Trieste, il giovane direttore d’orchestra Mikko Franck e due figure professio-nali di notevole importanza nel mondo del melodramma. Direttore artistico dell’evento, anch’egli membro della giuria, il tenore Mario Malagnini gra-zie al quale Andrea Bocelli ha accetta-to di presenziare alla serata finale del 16 aprile e di premiare i vincitori. In-sieme all’organizzazione del concorso, la pubblicazione del libro “La donna del lago Giuseppina Cobelli” edito da Fondazione Civiltà Bresciana e scrit-to più per riscoprire l’artista che per ricordarla. Cantante in un’epoca in cui

Alla serata finale di premiazione atteso Andrea Bocellile riproduzioni musicali erano rare e con di mezzo una devastante guerra che ha ridotto ulteriormente quelle pervenute, possiamo ascoltare pochi frammenti della sua voce. Della sua carriera, ricostruita con attenzione e passione da Maurizio Righetti, ci resta invece un vasto archivio fotografico, la corrispondenza con grandi com-positori, che la scelsero spesso come interprete d’elezione e le tantissime recensioni alle quali allora venivano dedicati ampi spazi sui quotidiani che raccontano la stima e l’ammirazione dei critici e l’entusiasmo del pubblico che assisteva alle sue esibizioni.

Cultura

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Scherma paralimpica. A Lonato sancita l’integrazione in seno alla Federazione Italiana Scherma

Tappa italiana di Coppa del Mondo

Sport

Lonato del Garda ospita dal 20 al 22 maggio la tappa italiana del circuito di Coppa del Mondo di scherma paralimpica.La presentazione della manifesta-zione giunta alla XIII edizione è stata occasione anche per illustra-re il processo di integrazione della scherma paralimpica in seno alla Federazione Italiana Scherma.Un evento importante sotto il pro-filo culturale e sociale perché san-cisce la piena equiparazione degli schermitori azzurri. Non c’è più scherma paralimpica e scherma olimpica: c’è solo il grande ed uni-co mondo della scherma italiana. “E’ un passaggio voluto e parteci-pato – ha spiegato Giorgio Scarso, presidente federale - stiamo regi-strando, sin dall’avvio di questa nuova fase, una comunione di in-tenti e la forte volontà di arrivare all’integrazione piena. Ancora una volta la scherma italiana si distin-

gue, in ambito internazionale, nel tracciare percorsi e nel trasforma-re le intenzioni in fatti concreti”.Alberto Martinez Vassallo, presi-dente della federazione interna-zionale di scherma paralimpica, ha sottolineato il primato dell’Italia in questo processo di integrazione. “È un traguardo molto significati-vo per questo sport che unisce gli atleti in carrozzina e non, nell’otti-ca di una reale opportunità di inte-grazione”. L’auspicio è che l’esem-pio venga seguito da tutte le altre nazioni. La scelta di Lonato per ufficializ-zare questo grande momento per il movimento schermistico italiano è un riconoscimento all’Associa-zione Villa Dei Colli Lonato Onlus, alla World Cup Asd Onlus, all’As-sessorato ai Servizi sociali e allo sport e a quanti hanno lavorato, in questi 13 anni, all’organizzazio-ne dell’Iwas Wheelchair Fencing World Cup, competizione che vede confrontarsi in pedana schermido-ri in carrozzina provenienti da ogni parte del mondo.

di Mario Ricci

Sono due tra le più significative iniziative che la 14^ Zona della FIV, quella che opera nelle province che si affacciano sul Garda, intende rafforzare visto che rap-presentano il momento focale per lo sviluppo della vela che conta ben 43 Società sportive. Senza dimenticare la normale attività organizzativa con oltre 200 rega-te annuali, dai campionati Mondiali ed Europei, alle manifestazioni sociali. “Ve-lascuola - spiega il presidente di Zona Domenico Foschini - fa parte del progetto nazionale voluto da Federvela e dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricer-ca”. In quest’ottica assume un significato particolare il Campionato studentesco di vela delle scuole della provincia di Brescia che si correrà il 9 aprile a Bogliaco.

Velascuola e squadre agonistiche giovanili

22 La Voce del Garda e Valsabbiaaprile 2011

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Orari di apertura negozio:

dal Lunedì al Sabato ore 9,00 - 13,00 e 14,30 - 20,00

Domenica 9,00 - 13,00

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23La Voce del Garda e Valsabbia

aprile 2011E-mail:gardavalsabbiavocemedia.it

ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive)

ANFO: SS Pietro e Paolo - Prefestivo 18.30 - Fe-stivo 10.30BAGOLINO: S. Giorgio - Prefestivo 18.30 - Festivo 8.00 – 9.30 – 11.00 – 18.30BEDIZZOLE: S. Stefano Prefestivo 18.30 - Festivo 8.00 – 10.00 – 11.15 – 18.30BOGLIACO: S. Pietro Apostolo Prefestivo 18.00 ( Santi Martiri) - Festivo 11.00 - 18.00CALCINATO: S. Vincenzo Festivo 7.30 - 9.30 -11.00 – 18.30CAMPOVERDE: S. Antonio Abate Prefestivo 17.30 Festivo 11.00 – 18.30CASTO: S. Antonio Abate: Prefestivo 18.00 - Fe-stivo 11.00CASTREZZONE: San Martino Prefestivo 18.00 - Festivo 9.30 COLOMBARE DI SIRMIONE: S. Francesco D’As-sisi Prefestivo 18.00 - Festivo 11.00 – 19.00 (Cam-ping Sirmione)DESENZANO DEL GARDA: Duomo Prefestivo 18.30 - Festivo 8.30 – 10.00 – 11.30 – 18.30S. Angela Merici Prefestivo 17 - Festivo 10.30 – 19.00S. Giuseppe Lavoratore Prefestivo 18.00 - Festivo 8.00 – 9.30 – 11 – 18.00San Zeno Prefestivo 18.30 - Festivo 8.00 – 10.00 – 11.15 – 19.00ESENTA DI LONATO: Santi Marco e Bernardino Prefestivo 18.30 - Festivo 8 - 10.30 – 18.30GARDONE RIVIERA: San Nicolò Prefestivo 19.00 - Festivo 11.00 – 18.30GARGNANO: San Francesco Prefestivo 18.00 - Fe-stivo 8.00 - 10,30San Rocco Prefestivo 19.00Villa Festivo 9.15Muslone Festivo 9.15Sasso Festivo 9.30 San Martino Festivo 10.30Navazzo Festivo 10.30 GAVARDO: Santi Filippo e Giacomo Prefestivo 18.30 - Festivo 7.00 – 8.00 (San Rocco) 9.00 – 10.30 – 16.30 (Santa Maria) 18.30IDRO: San Michele Prefestivo 18.30 – Festivo 9.00 - 11.15 – 18.30LIMONE SUL GARDA: San Benedetto Prefestivo 18 - Festivo 8 - 10.30 - 18 (in lingua tedesca)LONATO: Basilica Prefestivo 18.30 - Festivo 8.00 – 10.00 – 11.30 – 18.30

MAGUZZANO: Santa Maria Assunta Prefestivo 18.30 - Festivo 8.00 – 10.30MANERBA: Santa Maria Assunta Prefestivo 19.00 Festivo 8.30 – 10.30 – 18.00MONIGA DEL GARDA: S. Martino Vescovo Pre-festivo 19.00 - Festivo 9.30 – 11.00 – 19.00MUSCOLINE: Santa Maria Assunta Prefestivo 19.00 - Festivo 8.00 – 10.30 – 18.30 (Santuario S. Quirico)NUVOLENTO: Santa Maria della Neve Prefestivo 18.30 - Festivo 8.00 – 10.00NUVOLERA: S. Lorenzo Prefestivo 19.00 – Festivo 7.30 – 9.30 – 11.00 – 19.00ODOLO: S. Zenone Prefestivo 20.00 Festivo 10.00 – 18.00S. Bartolomeo Festivo 8.00PADENGHE: S. Maria Assunta e S. Emiliano Prefestivo 18.30 Festivo 9.30 – 11.00 – 18.30POLPENAZZE: S. Pietro Prefestivo 19.00 Festivo 8.00 – 10.30 – 18.30 (Picedo)PORTESE: S. Giovanni Battista Prefestivo 18.00 - Festivo 9.00 – 10.30 – 17.30POZZOLENGO: S. Lorenzo Prefestivo 19.00 - Festi-vo 9.00 – 11.00 – 19.00PRESEGLIE: SS. Pietro e Paolo Prefestivo 18.00 - Festivo 8.30 – 10.30PREVALLE: S. Michele Arcangelo Prefestivo 18.30 - Festivo 7.30 – 10.30 – 18.30S. Zenone Prefestivo 18.00 - Festivo 7.00 - 9.30 - 11.00 -18.00PROVAGLIO VAL SABBIA: S. Michele Arcangelo Prefestivo 18.00 - Festivo 8.00 – 11.00PUEGNAGO: S. Maria Assunta Prefestivo 19.15 (Mastanico) Festivo 10.00S. Michele Prefestivo 18.00 (Arveaco) - Festivo 11.15 (Livrio)RAFFA: S. Maria della Neve Prefestivo 19 Festi-vo 10 – 19.00RIVOLTELLA: S. Michele Prefestivo 18 Festivo 8.30 – 10 – 11.15 – 18ROÈ VOLCIANO: Gazzane Prefestivo 17.00San Pietro Festivo 8.30 10.30SABBIO CHIESE: S. Michele Arcangelo Prefesti-vo 18.30 - Festivo 8.00 – 10.30 – 18.00SALÒ: Duomo Prefestivo 18.30 Festivo 9.30 -11.00 - 18.30S. Benedetto Festivo 7.30San Bernardino Festivo 9.00 - 17.00S. Giuseppe Festivo 10.00

ANNO I

NUMERO 01 - APRILE 2011

Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales

Registrazione del Tribunale n. 15/2010 del 21-04-2010

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Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti - Piero Lò

La Voce del Garda e Valsabbia

SAN MARTINO DELLA BATTAGLIA: S. Martino Vescovo Prefestivo 18.30 - Festivo 8.00 – 10.30; SAN FELICE DEL BENACO: SS. Felice e Adauto Prefestivo 17.30 - Festivo 8.00 – 11.00; Santuario Madonna del Carmine Prefestivo 18.00 Festivo 7.30 – 10.00 – 18.00SIRMIONE: S. Maria della Neve Prefestivo 18.30 - Festivo 11.00 – 19.00 (Camping Sirmione)SOIANO DEL LAGO: S. Michele Arcangelo Pre-festivo 19 Festivo 9.00 – 10.30 – 19.00 (Chizzoline)TIGNALE: S. Maria Assunta Prefestivo 18.00 - Fe-stivo 10.30 – 18.00TOSCOLANO: SS. Pietro e Paolo Prefestivo 18.00 - Festivo 8.00 – 10.00 – 18.00TREMOSINE PIEVE: S. Giovanni Battista Prefe-stivo 18.00 - Festivo 11.00TREVISO BRESCIANO: S. Martino Vescovo Festi-vo 9.30 – 20.00VESTONE: Nozza S. Stefano e S. Giovanni Pre-festivo 18.00 - Festivo 10.30Promo Prefestivo 19.00 Visitazione di Maria Vergine Festivo 7.30 – 10.00 – 18.00VILLA DI SALÒ: Sant'Antonio di Padova Prefe-stivo 18.30 - Festivo 9.30Monastero della Visitazione Festivo 8VILLANUOVA SUL CLISI: Sacro Cuore di Gesù Prefestivo 18.00 - Festivo 7.30 – 10.00 – 11.00 – 18.00VOBARNO: S. Maria Assunta Prefestivo 18.30 - Festivo 8.00 – 10.00 – 18.30

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