8
Foglio informativo dell’Associazione per la Protezione del Patrimonio Artistico e Culturale Valle Intelvi Direttore responsabile e Direttore editoriale Livio Trivella. Hanno collaborato: Giovanna Arnaboldi, Barbara Gloder, Vittorio C. Zanotta, Vittorio Peretto Segreteria di Redazione: Valentina Mattazzi ANNO 7, NUMERO 36 - LUGLIO 2010 LA VOCE DELL’APPACUVI Sommario: Messaggi ed Approfondimenti 1-2 Cronache 2-4 Programmi Novità Culturali e progetti 5-8 MESSAGGI ED APPROFONDIMENTI La situazione economica e politica in Italia: incide- rà sulla vita di Appacuvi ? La situazione di crisi mondiale dell’economia ha inciso pesantemente anche sui conti dello Stato italiano. Non ci si poteva aspettare altro che una stretta sulle spese pubbliche. Essa c’è stata; come sempre non è quella che dovrebbe essere (come peso, modalità, distribuzione dei sacrifici …), quasi certamente non sarà sufficiente . Quindi non possiamo che aspettarci una drastica diminuzione se non una chiusu- ra anche dei contributi alle Associazioni del volontariato, specie se a vocazione culturale. Potrà questo incidere sulla gestione economica di Appacuvi? Se ci limi- tiamo ai contributi senza una destinazione precisa, non abbiamo particolari pre- occupazioni: sono sempre molto graditi, ne siamo riconoscenti e lo dimostriamo con l’organizzazione sul territorio dei Comuni (di questi sopratutto si tratta) di eventi specifici (conferenze, proiezioni, visite guidate…). Anche se dovessero malauguratamente diminuire, non mancheremmo di conti- nuare questa tradizione: lo dobbiamo ai Soci residenti e alla nostra vocazione. Come sempre è il volontariato che permette queste iniziative, quindi esse vengo- no realizzate quasi senza aggravio di costi. Più preoccupante sarebbe l’interru- zione dei rapporti di servizio culturale agli Enti: la raccolta di documentazione iconografica e d’archivio, l’organizzazione di Convegni, la redazione e stampa di libri su vita e opere dei nostri Artisti. Anche se queste importanti e qualificanti attività, salvo che per il rimborso delle ingenti spese che alle volte impongono, sono basate essenzialmente sul volontariato. Comunque c’è da aspettarsi una diminuzione delle entrate: che fare? Non c’è che una risposta: incrementare il numero dei Soci, avvicinare ad Appacuvi Enti e Imprese sensibili alla cultura e alle conseguenti opportunità - anche riferite allo sviluppo del territorio - che essa offre; realizzare e proporre servizi che possano lasciare un margine di utilità all’Associazione ( pubblicazioni, viaggi e visite stu- dio … ). Il tutto sempre naturalmente basandoci sull’opera volontaristica dei no- stri Soci. Altri suggerimenti sono, come sempre, bene accetti. Soprattutto è indi- spensabile una capillare opera di proselitismo, volta rafforzare la base associativa. IL PRESIDENTE Livio Trivella

LA VOCE DELL’APPACUVI · Uboldi, su “ Vivere nell’antichità in Valle Intelvi “. Tema suggerito dai contemporanei scavi alla Stazione archeologica del Caslè di Ramponio,

  • Upload
    others

  • View
    0

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: LA VOCE DELL’APPACUVI · Uboldi, su “ Vivere nell’antichità in Valle Intelvi “. Tema suggerito dai contemporanei scavi alla Stazione archeologica del Caslè di Ramponio,

Foglio informativo dell’Associazione per la Protezione del Patrimonio Artistico e Culturale Valle Intelvi

Direttore responsabile e Direttore editoriale Livio Trivella.Hanno collaborato: Giovanna Arnaboldi, Barbara Gloder, Vittorio C. Zanotta, Vittorio Peretto

Segreteria di Redazione: Valentina Mattazzi

ANNO 7, NUMERO 36 - LUGLIO 2010

LA VOCEDELL’APPACUVI

Sommario:

Messaggi edApprofondimenti 1-2

Cronache 2-4

Programmi

Novità Culturali eprogetti

5-8

MESSAGGI ED APPROFONDIMENTILa situazione economica e politica in Italia: incide-rà sulla vita di Appacuvi ?

La situazione di crisi mondiale dell’economia ha inciso pesantemente anche suiconti dello Stato italiano. Non ci si poteva aspettare altro che una stretta sullespese pubbliche. Essa c’è stata; come sempre non è quella che dovrebbe essere(come peso, modalità, distribuzione dei sacrifici …), quasi certamente non saràsufficiente .

Quindi non possiamo che aspettarci una drastica diminuzione se non una chiusu-ra anche dei contributi alle Associazioni del volontariato, specie se a vocazioneculturale. Potrà questo incidere sulla gestione economica di Appacuvi? Se ci limi-tiamo ai contributi senza una destinazione precisa, non abbiamo particolari pre-occupazioni: sono sempre molto graditi, ne siamo riconoscenti e lo dimostriamocon l’organizzazione sul territorio dei Comuni (di questi sopratutto si tratta) dieventi specifici (conferenze, proiezioni, visite guidate…).

Anche se dovessero malauguratamente diminuire, non mancheremmo di conti-nuare questa tradizione: lo dobbiamo ai Soci residenti e alla nostra vocazione.Come sempre è il volontariato che permette queste iniziative, quindi esse vengo-no realizzate quasi senza aggravio di costi. Più preoccupante sarebbe l’interru-zione dei rapporti di servizio culturale agli Enti: la raccolta di documentazioneiconografica e d’archivio, l’organizzazione di Convegni, la redazione e stampa dilibri su vita e opere dei nostri Artisti. Anche se queste importanti e qualificantiattività, salvo che per il rimborso delle ingenti spese che alle volte impongono,sono basate essenzialmente sul volontariato.

Comunque c’è da aspettarsi una diminuzione delle entrate: che fare? Non c’è cheuna risposta: incrementare il numero dei Soci, avvicinare ad Appacuvi Enti eImprese sensibili alla cultura e alle conseguenti opportunità - anche riferite allosviluppo del territorio - che essa offre; realizzare e proporre servizi che possanolasciare un margine di utilità all’Associazione ( pubblicazioni, viaggi e visite stu-dio … ). Il tutto sempre naturalmente basandoci sull’opera volontaristica dei no-stri Soci. Altri suggerimenti sono, come sempre, bene accetti. Soprattutto è indi-spensabile una capillare opera di proselitismo, volta rafforzare la base associativa.

IL PRESIDENTE

Livio Trivella

Page 2: LA VOCE DELL’APPACUVI · Uboldi, su “ Vivere nell’antichità in Valle Intelvi “. Tema suggerito dai contemporanei scavi alla Stazione archeologica del Caslè di Ramponio,

PAGINA 2 - MESSAGGI ED APPROFONDIMENTI—CRONACHE LA VOCE DELL’ APPACUVI

Giovani Intelvesi e giovani Archeologi a convivio

Primo passo per la costituzione di un Gruppo Giovani intelvesi, con lo scopo di organizzare incontri, atti-vità,visite… di carattere culturale ed a cui Appacuvi è disponibile ad offrire appoggio logistico e supportoculturale , è stato l’ incontro a Laino, presso il rinnovato Oratorio, organizzato con la preziosa collaborazio-ne della Pro Loco Lainese. L’occasione è stata data da una interessante conferenza della Dott.ssa MarinaUboldi, su “ Vivere nell’antichità in Valle Intelvi “. Tema suggerito dai contemporanei scavi alla Stazionearcheologica del Caslè di Ramponio, quindi con la presenza in Valle di un nutrito gruppo di giovani ( stu-denti, laureandi… ) che hanno offerto parte delle loro vacanze per coltivare la loro passione per la storia eper lo studio sul terreno .e per offrire un insostituibile volontario aiuto agli ( scarsi ) mezzi a disposizionedel Museo di Como, titolare dell’opera. Quale migliore occasione per mettere a contatto i giovani intelvesi,aperti all’offerta culturale, di quella di metterli a contatto con loro coetanei che già hanno goduto dell’op-portunità di entrare a contatto con un livello di conoscenza alto? L’incontro si è rivelato infatti interessantee fruttuoso per nuove iniziative : ora si può con fiducia intravedere il momento in cui i giovani prendanoin mano il loro futuro culturale.

CRONACHE

Manifestazioni

La Primavera Intelvese al Museo Brenta – Sala Gauli – S.Fedele Intelvi

Ecco le manifestazioni organizzate da Appacuvi ed aperte a Soci e Simpatizzanti :Andrea Brenta, il Patriota dei due laghi (1813 – 1849), nella ricorrenza del 160°Anniversario del suo sacrifi-cio –– 5 giugno 2010La Conferenza di Livio Trivella ha ricordato oltre alla figura di Andrea Brenta , quella dei personaggi storiciche in Valle Intelvi hanno avuto da tempi lontani e vicini una qualche influenza sul sentimento di apparte-nenza nazionale e che hanno portato alla naturale conclusione : il Risorgimento..Sono stati evocati personaggi poco noti o addirittura misconosciuti, episodi e fatti che possono ricollegarsi altema.

Concerto Pianistico di Andrea Brenta - 26 giugno 2010

La personalità di Andrea, nostro ospite al Museo Andrea Brenta e socio onorario di Appacuvi è ben nota intutta la Valle. Ci ha voluto onorare di un suo Concerto al Pianoforte, lo ringraziamo per l’indimenticabileserata.

Appacuvi e ProLoco Lainese

Nell’Oratorio di Laino Marina Uboldi, Conservatore Archeologo dei Musei Civici di Como e responsabiledelle ricerche ha tenuta la conferenza “Vivere nell'antichità in Valle Intelvi. Dal castelliere dell'Età delBronzo di Ramponio alle fortificazioni medievali .” Gli scavi in corso nel Castelliere dell'età del Bronzodi Ramponio hanno fornito lo spunto per una presentazione dei più antichi insediamenti umani in Valle In-telvi. Le indagini archeologiche e storiche condotte da più di un secolo sul nostro territorio permettono in-fatti di creare un ideale itinerario che dalle epoche più remote giunge fino a noi, toccando diverse localitàdove sono venute alla luce tracce dell'uomo. Le caratteristiche ambientali della Valle hanno fatto sì che essafosse di particolare importanza soprattutto in età preistorica e nel Medioevo, ed a queste epoche risalgonoinfatti alcuni dei ritrovamenti più interessanti. La conferenza, seguita con interesse dai giovani impegnati ne-gli scavi al Caslè e da un numeroso pubblico di giovani e meno giovani intelvesi è stata conclusa da un piace-vole e rustico convivio, organizzato e offerto da Appacuvi e dalla Pro Loco di Laino.

Page 3: LA VOCE DELL’APPACUVI · Uboldi, su “ Vivere nell’antichità in Valle Intelvi “. Tema suggerito dai contemporanei scavi alla Stazione archeologica del Caslè di Ramponio,

PAGINA 3 - CRONACHE LA VOCE DELL’APPACUVI

Dizzasco - Mostra fotografica “ Gli occhi della fede”

E’ stata inaugurata venerdì 21 maggio presso l' Oratorio "Don Bosco" di Dizzasco. La mostra, che rac-coglie 25 immagini realizzate in occasione della Visita Pastorale in Valle Intelvi, compiuta dal 25 settem-bre al 25 ottobre u.s., è stata presenziata da Sua Eccellenza il Vescovo di Como, Mons. Diego Coletti.Ogni fotografia è accompagnata da un testo, tratto dai discorsi tenuti da Sua Eccellenza nel corso dellaVisita. L'esposizione è rimasta aperta il 22 ed il 23 maggio, dalle ore 15.30 alle ore 19.00.Nell’occasione la nostra Benemerita Socia Sabina Capraro ha donato al Vescovo un ritratto che lo ripro-duce.

Angeli in Valle Intelvi

Il percorso didattico di conoscenza del patrimonio artistico del territorio, alla ricerca degli angeli effigiatinelle ricche e suggestive chiese della Valle Intelvi, si è appena concluso . Gli alunni delle scuole primariedi Laino, Lanzo, Pellio, Ramponio Verna e San Fedele hanno lavorato con interesse e creatività, guidatinelle varie fasi dell’attività didattica dalle loro valide e motivate docenti. Con occhi nuovi, i bambini han-no saputo osservare luoghi che abitualmente frequentano, ma verso i quali avevano raramente indirizzatoun’attenzione mirata. I piccoli alunni hanno scoperto nelle loro chiese la presenza di numerosi angeli, af-frescati su volte e pareti, realizzati in stucco e in scagliola, splendenti di vividi colori nelle vetrate.Dall’osservazione di quel che si era scoperto, in ogni classeha preso avvio un percorso di studio che si è svolto in mo-do variegato, seguendo l’interesse degli scolari, e che hariguardato la storia dell’arte e delle religioni, la lingua italia-na, le attività pittoriche e decorative, la musica e persino lalingua inglese.Lo sguardo “ingenuo” dei bambini ha saputo scoprire gliaspetti poetici e insiemi fantastici della figura dell’angelo; nesono scaturite riflessioni che hanno assunto la forma dellapoesia, del racconto o del dialogo immaginario con il pro-prio angelo. In altri casi i bambini – utilizzando le più sva-riate tecniche artistiche- hanno elaborato suggestive imma-gini di angeli e un gruppo di Pellio ha saputo persino in-ventare “il profumo degli angeli”!Per apprezzare la bellezza di quanto gli alunni delle elemen-tari hanno saputo ricreare e ora donano a noi adulti, tuttihanno avuto l’opportunità di visitare la mostra “Angeli inValle Intelvi” , inaugurata venerdì 4 giugno presso la exChiesa Valdese di San Fedele.e che è restata aperta fino agiovedì 10 13.00

Consigliera delegata alla Scuola Maria Giovanna Arnaboldi

Eventi

Il Viaggio studio a Roma - Un ritornoRoma, città” anche “ nostra ! Il recente Viaggio Studio, organizzato con grande competenza e completezzada Appacuivi , ha visto una folta partecipazione. Con la guida del Vice Presidente Ernesto Palmieri, del

Page 4: LA VOCE DELL’APPACUVI · Uboldi, su “ Vivere nell’antichità in Valle Intelvi “. Tema suggerito dai contemporanei scavi alla Stazione archeologica del Caslè di Ramponio,

PAGINA 4 - CRONACHE LA VOCE DELL’APPACUVI

del Prof .Giorgio Cavallo e con puntuali interventi integrativi di Maria Giovanna Arnaboldi, FerruccioMauro e Lorenzo Schiavetti, i novelli intelvesi hanno percorso le strade dei loro antenati e dei loro fratellidelle Valli e dei Laghi comacini , ammirando opere note e poco note, scoprendo nuovi Artisti, suggerendonuove attribuzioni, documentate per ora con lo studio iconografico, da certificare con l’imponente giaci-mento archivistico conservato a Roma.Un Viaggio che saggiamente è stato modulato per ogni misura ed interesse, lasciando un buon spazio perquelli personali: religiosi, turistici (con belle gite fuori porta), archeologici ed anche di shopping, particolar-mente gradite non vi dico da chi …Non mancherà una puntuale descrizione delle “ scoperte “ e la pubblicazione della campagna fotograficadi Ernesto Palmieri, delle opere di Ercole Ferrata, nostro contributo alla celebrazione del 400° anniversariodella morte (1686 a Roma). Quali le tappe dei futuri Viaggi Studio? All’Est ( Lituania, Lettonia, Ucraina,S.Pietroburgo ? seguendo una traccia suggerita dal Socio Vittorio Peretto, che si è garantita la collabora-zione di una studiosa locale), all’Ovest (Spagna e Portogallo) come suggerisce il Prof. Cavallo,offrendo l’-appoggio dei suoi colleghi iberici). Abbiamo solo l’imbarazzo della scelta. Le opere dei nostri valorosi Arti-sti ci aspettano pazienti e da tutti ammirate.

Notizie

Da Newsletter Ruralpina

Il Socio Prof. Michele Corti, ci trasmette regolarmente la Newsletter Ruralpina. Alcuni argomenti sono diinteresse anche per la nostra Valle e servono a dare un segnale di attenzione nei confronti di argomenti edi azioni le cui conseguenze non sono alla conoscenza corretta del pubblico.

Trentino. Un segnale forte di contrasto al dilagare dei mezzi a mo-tore

Un lettore dal Trentino ci segnala le iniziative messe in atto dalla Provincia di Trento e dal Corpo Forestaleprovinciale per contrastare in modo deciso il fenomeno dell'uso sconsiderato di motoslitte e quad anche inambienti sensibili e a tutto danno di strade forestali, sentieri e pascoli.

Pecore in azione (sulle colline di Brescia)

Economiche, efficienti, silenziose. Il lavoro per l'ambiente delle pecore non drena le casse pubbliche. Unagestione oculata del pascolamento produce paesaggio e biodiversità e .... carne. Senza usare pesticidi ecombustibili fossili. A chi interpreta l'ambientalismo in tutt'altra maniera non garba. E allora si accusa lapecora di “mangiare” l'orchidea protetta. Orrore.

Centrale a Biogas : no grazie

Castigo: scontro duro tra la popolazione e la giunta comunale.Oltre 1000 firme contro la centrale a biogas (in un paese di 3400 abitanti). nell'assemblea del 20 maggio 400oppositori hanno ribadito che non accettano il traffico e gli odori indotti dalla centrale, da realizzare inprossimità dell'abitato. Il tutto in una valle già “sovraccarica” di inquinamento e tumori e al solo scopo di mantenere un modelloinsostenibile di zootecnia intensiva in montagna che penalizza l'uso del territorio (prati e pascoli) per punta-re sul forte impiego di mangimi. Il comitato del No intanto respinge ogni accusa di strumentalizzazione po-litica.

Page 5: LA VOCE DELL’APPACUVI · Uboldi, su “ Vivere nell’antichità in Valle Intelvi “. Tema suggerito dai contemporanei scavi alla Stazione archeologica del Caslè di Ramponio,

PAGINA 5 - NOVITA’ CULTURALI LA VOCE DELL’APPACUVI

NOVITA’ CULTURALI

Restauri

I contributi di Appacuvi

Ricordiamo a Soci ed Amici i contributi concessi da Appacuvi per i restauri sul Territorio Intelvese dal 20-03 al 2009 :

Ritratto di Maria Von Beroldingen - Museo Diocesano di Scaria

Pala d’Altare Transito di S.Giuseppe - Oratorio di S.Giuseppe- Laino

Affresco parete destra Cappella della Vergine – Oratorio di S.Giuseppe – Laino

Ritratti di C..Innocenzo Carloni – Museo Diocesano di Scaria

Ritratto di Ercole Ferrata di C.Maratta (attribuito) – Museo Diocesano di Scaria

Ricerche

La nascita del rococò

Sarà presentato l’11 giugno prossimo, presso il palazzo Visconti di Brignano Gera d’Adda, il volume degliatti del convegno “Il Rococò: nascita di un linguaggio artistico” (Brignano Gera d’Adda, 15 marzo 2008), acura di Andrea Spiriti e Beatrice Bolandrini.

I saggi, di interesse internazionale, indagano la problematica, fortemente innovativa nell’ambito della storio-grafia artistica, del ruolo di rilievo assunto dalla Lombardia nella definizione del rococò, da intendersi nonsemplicemente come un nuovo linguaggio artistico ed architettonico, ma come vera e propria rivoluzioneintellettuale e materiale, originatasi in un momento, il primo decennio del Settecento, travagliato dalla guerradi successione spagnola, destinata a mutare gli equilibri politici europei.

Nell’ambito dei contributi del volume, seconda uscita della serie “Quaderni di Palazzo Visconti”, è emerso ilruolo primario, a livello europeo, in tale processo di rinnovamento culturale, particolarmente nella sua acce-zione artistica e architettonica, degli artisti delle valli dei laghi lombardo-ticinesi, con presenze importantianche per i maestri originari della Valle Intelvi: dal ruolo di “precursore” dello scultore Giovanni BattistaBarberini, a quello di vero e proprio ideatore di un nuovo linguaggio di Diego Francesco Carloni. È risultatapoi impressionante la rapidità di diffusione dei modelli in tutto il continente sin dai primi decenni del XVIIIsecolo: dalla Polonia alla Baviera, dal Trentino al Piemonte sabaudo.

Vita di un moderno Magistro – Gerolamo Joo

Lidia Biffi discendente del Magistro Gerolamo Joo ci ha trsmesso questa interessante ricerca biografica delsuo Antenato. Apprezzando l’impegno e la messa in luce di notizie minori ma non meno importanti …:

“Faccio seguito alla mia telefonata dell’agosto scorso da Veglio, paese d’origine di mio nonno Joo Gerolamo, per passarLe altreinformazioni a suo riguardo. Inanzitutto era nato il 3/3/1866 e non nel 65 come dissi. Della sua prima infanzia sappiamosolo che era bravissimo a scuola e meritevole d’esser incoraggiato. Probabilmente appena in età da lavoro, intorno ai 14 anniandò a lavorare a Como al seguito di compaesani. Più tardi, nel 1902 lavora nella Chiesa di S.Bartolomeo (possediamo un

Page 6: LA VOCE DELL’APPACUVI · Uboldi, su “ Vivere nell’antichità in Valle Intelvi “. Tema suggerito dai contemporanei scavi alla Stazione archeologica del Caslè di Ramponio,

PAGINA 6 - NOVITA’ CULTURALI LA VOCE DELL’APPACUVI

attestato di riconoscimento del 15/7/1902 scritto e firmato dall’ Ing. Arch. Eugenio Rinati). Dopo Como passò a Milanodove la sera potè seguire la scuola di decorazione di Brera. Da una lettera del 10/8/1929 sappiamo che nel 1887 fu premiatocon una medaglia di bronzo e che nello stesso anno emigrò in Argentina a Buenos Aires dove – lui scrive – vi erano bravi artistiin questo ramo, specialmente italiani. Più tardi si trasferì a S.Paolo del Brasile – la città era in grande espansione – dove rima-se circa 20 anni – dobbiamo presumere dal 1990 al 1910. Le informazioni relative agli edifici in cui lavorò sono abbondanti.In particolare lavorò per 7 anni alla decorazioni del Teatro Municipale. Così pure lavorò al Padiglione dell Stato di S.Paolo,costruito per l’esposizione di Rio de Janeiro nel 1908. Nomina uno a uno Palazzi Scuole Ville in cui lavora. Nel 1899 loscultore Ettore Ximenes chiede la sua collaborazione per completare il Monumento alla Indipendenza del Brasile. Mio nonnoaveva impiantato un laboratorio artistico-commerciale di scultura e stucchi dove, al suo ritorno in Italia nel 1911, lavoravanouna cinquantina di operai (). Possediamo fotografie e lastre negative del suo laboratorio e di alcune opere decorative sue oltre a unalbum di disegno in cui progettava, in piccolo formato, le decorazioni di soffitti e pareti. Gliene unisco alcune perché Lei possaavere un idea del tipo di lavoro che svolgeva. Le fornisco tutte queste informazioni, perché Lei mi consigli e mi indirizzi a personeche possano aiutare la mia ricerca: quella di trovare un docente di Università, più facilmente brasiliano, che affidi ad uno studen-te una “tesi di ricerca sul lavoro di decorazione operato dagli artigiani italiani a S.Paolo del Brasile negli anni 1890-1910 annoin cui furono costruiti numerosi edifici pubblici nella città in grande espansione. Le unisco anche copia di fotografie di stucchi cheuscivano dal laboratorio di mio nonno e copia del Padiglione dello Stato di S.Paolo presentato alla Esposizione Nazionale del1908 a Rio de Janeiro. Tanto Le dovevo, resto in attesa di un Suo gentile cenno di ricevuta. Porgo distinti saluti confidando disentirla esaurientemente. Lidia Biffi- Milano,19 settembre 2007”

Solo ora siamo in grado prenderci in carico la richiesta della Signora Biffi , importantissima. Solo ora. Perchésiamo finalmente in grado di operare per una ricerca interessante e dovuta sulle opere dei nostri Artisti deiLaghi nel Mondo, di cui Gerolamo Joo fu uno degli ultimi.. Stiamo infatti completando la rete dei Ricercatori( per lo più universitari ) che costituiranno il gruppo di studio e redazione della nostra nuova Rivista on-line,appunto “ Artisti dei Laghi “, diretta da Andrea Spiriti ed Ernesto Palmieri.

Grazie alla Signora Biffi ed un augurio: che molti nostri conterranei seguano il suo esempio e ci comunichinonotizie e ci sottopongano richieste!

Padiglione dello Stato di S.Paolo – Esposizione Nazio-nale di Rio de Janeiro - 1908

Page 7: LA VOCE DELL’APPACUVI · Uboldi, su “ Vivere nell’antichità in Valle Intelvi “. Tema suggerito dai contemporanei scavi alla Stazione archeologica del Caslè di Ramponio,

PAGINA 7 NOVITA’ CULTURALI LA VOCE DELL’APPACUVI

Segnalazioni

Lo stemma dei Ferret ( Ferretti )a Malta

Ci segnala il Socio Carlo Maria Peduzzi di avere ricevuto da amici la fotografia dello stemma qui riprodotto,ripresa nella Chiesa de La Valletta, la capitale di Malta. Cercheremo un corrispondente locale che ci illumini

I Musei Intelvesi - per un Sistema museale integratoAnche in Valle Intelvi, come nella vicina Val Cavargna, sono ormai sorti parecchi piccoli Musei : alcuni priva-ti, altri comunali uno diocesano. Essi sono tutti ben strutturati, curati ed in grado di ricevere eventuali visita-tori. Ma sono proprio i visitatori che mancano, e non per scarso interesse ma per mancanza di informazionee di coordinamento. E’ difficile anche per un appassionato di cultura muoversi in autonomia, senza una gui-da, per una sola anche se interessante visita. Occorre dunque organizzare un sistema, coordinare le visite apiù luoghi, garantire una guida efficace e preparata. Si può fare? crediamo di si, con la buona volontà e la col-laborazione dei responsabili dei siti. Vediamo intanto quanti e quali sono questi siti:

Museo Diocesano di Scaria- Lanzo ( in avanzato stato di restauro e nuovo allestimento )

Museo della Civiltà Contadina –Traversa Giuseppe - Ponna Superiore-

Museo Etnografico e della Civiltà Contadina – Comune- Casasco

Museo Gauli- Fondazione Gauli- Ramponio Verna

Museo del Risorgimento Andrea Brenta-Ing.Andrea Brenta -S.Fedele ( in allestimento )

Piccolo Museo della Finanza- Erbonne-S.Fedele - Ass.Finanzieri

Museo dello Stucco e della Scagliola- Floriana Spalla- Cerano

Casa De Aglio – Ing. Peduzzi- Lanzo Scaria

Museo dei Fossili- Comune -Lanzo Scaria-

Sono inoltre negli auspici due altri Musei :

Museo delle Arti decorative intelvesi – Ponna Inferiore

Museo dei Magistri Intelvesi- Palazzo Scotti- Laino.

E’ in programma, nell’ambito dell’AQST Magistri Comacini, la costituzione di un punto di riferimento perl’organizzazione professionale di documentazione e visite guidate..Appacuvi, partner dell’AQST.ha già di-chiarato la propria disponibilità a collaborare attivamente all’iniziativa.

Page 8: LA VOCE DELL’APPACUVI · Uboldi, su “ Vivere nell’antichità in Valle Intelvi “. Tema suggerito dai contemporanei scavi alla Stazione archeologica del Caslè di Ramponio,

LA VOCE DELL’APPACUVIPAGINA 8 - LETTERE DAI LETTORI

Via Mons. Ulderico Belli, 122028 San Fedele Intelvi. (CO)

Telefono e fax 031/831217

email : [email protected]

Sito: www.appacuvi.orgc/c n° 19118223

Quota associativa € 25,00Quota famiglia €40,00

Associazione per la Protezione delPatrimonio

Artistico e Culturale Valle Intelvi

APPACuVI

Lettere dai lettori

Artisti dei Laghi in Ucraina

“Sto andando ancora una volta in Ucraina, dove sto progettando ungiardino sul Mar Nero e lancio un pensiero ai Magistri. Il mio viaggio èampiamente previsto, tra internet e orari, con prenotazioni e coinciden-ze, taxi e quant’altro, so prima di partire che tempo fa e se ho un bri-ciolo di incertezza è per via di un vulcano islandese che fa le bizze. Houn vocabolario con me, mi aspetta un comodo albergo, ci sarà un inter-prete… ma loro, i Magistri, come viaggiavano ?!?! Sicuramente avrannoavuto la loro rete di appoggi e di conoscenze, certo, ma…che fegatoavevano ??? Dovrei provare anch’io per una volta a partire a piedi, con-fidando in un tratto a cavallo, uno su una chiatta su un fiume e un altroa piedi o in carrozza. Praticamente sarebbe un lavoro già il solo viag-gio ! Non posso fare a meno di constatare che tutte le incertezze delviaggio di un tempo rendono ancora più alto il valore del lavoro. Nesono profondamente ammirato. Non sto pensando più di tanto aquanto fossero bravi a fare il loro mestiere. Ragiono sulla loro inclina-zione all’avventura, alla scoperta, ai contatti nuovi, all’interesse certo, eci mancherebbe ! Oggi non vedo molto di tutto ciò, è più facile chiu-dersi, vedere gli altri come una minaccia, eppure abbiamo strumentifantascientifici per comunicare. Il loro era un messaggio di pace, discambio, le famiglie si integravano, arrivavano le nomine anche pubbli-che. Penso partissero giovani, molto giovani. Oggi c’è Brunetta a par-larci dei bamboccioni, bah. Arrivo a Yalta alla riunione con il cliente econ tutto lo staff coinvolto nella costruzione della villa immersa in unaforesta di Pinus pallasiana, uno splendido endemismo. Ci si trova nellaMeeting Room dell’hotel affacciato sullo stesso mare che ha visto lafirma dei Patti di Yalta nel 1945. Sembra un’assemblea da Soviet Supre-mo, con delegazioni da ogni dove della galassia russofona : c’è l’ucrainodelle steppe di Kharkov, il kazako, il tartaro, il russo nato alle Kurili, ilbaltico, il crimeano convinto di essere stato un monaco italiano nellasua vita precedente, la serba originaria della Kraijna ma trapiantata aMosca. C’è qui un mondo spalmato su 11 o 12 fusi orari, che va dall’-Artico al mar Nero, dove vaga Giasone in cerca del Vello d’Oro. Nonposso fare a meno di pensare a quanto mi piaccia l’avventura umanainsita nel lavoro e mi pare che lo Scotti mi strizzi l’occhio dicendomi‘piaceva anche a me!’. Lo stesso Scotti che a Mosca, nel Museo delMonastero di Novodevijci mi compare all’improvviso, inaspettato inmezzo ad un mare di icone, con due formelle di legno dipinto configure di Santi. Mi arrabatto a leggere la didascalia, attirato dall’evidentedifferenza stilistica con tutto ciò che mi circonda : !Sento immediato un moto di simpatia nei suoi confronti. Ma torno allarealtà della riunione quando noto con un certo orgoglio patrio che

quando il cliente sbotta spazientito che vuole qualità, lo fa picchiando ilpugno sul tavolo, gridando: ‘voglio Italia!’ . Mi ricorda Nikita Kruscevche picchia la scarpa alle Nazioni unite. Ma accidenti, mi prende uncolpo ! Quanti secoli sono che una parte di mondo ‘vuole Italia’??? Luilo dice e i Magistri nella testa mi si svegliano. Siamo dei fetentoni.Lasciamo ciarlare di noi come spaghetti-mafia-maccheroni e ci dimenti-chiamo troppo spesso che abbiamo un’eredità millenaria densissima disignificati. Quanto antidoto alla crisi ci sarebbe in un risveglio di que-sto tipo ??? Dopo diverse ore finisce la riunione plenaria e passandonella hall prendo una rivista da portare in camera, attirato dalla coperti-na con una scultura barocca che sembra delle nostre. Nooo !!! ci risia-mo ??? ora diventa una fissa… Cerco l’articolo e vedo che è proprio suLviv, capitale del Barocco ucraino, ex asburgica, ex galizia russa. Parladi Johan Pinsel, artista che sembra nato dal nulla, pare che non si sap-pia la sua provenienza. Un’ipotesi mi si affaccia : che sia un Pinchetti ?Dopo tutto in cirillico la C si legge come una S e magari una trascrizio-ne via l’altra…chissà. Ora è meglio andare a dormire. Viaggio di ritor-no : dall’aereo guardo la sterminata campagna e mi pare di scorgere lestrade e i sentieri calcati a piedi dai Magistri. Penso che una volta arri-vato a Milano cercherò le loro tracce sul suolo ucraino con internet.Ecco, ci sono, apro un pdf : ‘Architettura del Rinascimento in Lviv( Leopoli): un esempio di importazione culturale dal Mediterraneo’, afirma di Olga Kozubska, docente e ricercatrice presso l’Università Cat-tolica Ucraina. Non ve la sto a raccontare tutta perché è bene cheandiate a leggere il testo completo al link http://www.emuni.si/press/ISSN/1855-3362/1_193-213.pdf. Leggo qualcosa che sa di‘globalizzazione’ : il Rinascimento nel contesto può essere interpretatocome un ‘linguaggio internazionale’ , adatto ai bisogni dei differentigruppi di popolazione di Leopoli, in grado di unificare le voci pluralidell’architettura della città. I princìpi portati dai Magistri sono applica-bili nei lavori commissionati dalla comunità ebraica o da un mercantearmeno,da una confraternita ortodossa o da un ordine monastico catto-lico. Il segno da loro lasciato simultaneamente per clienti dalle diverseprovenienze è un segno unificante all’interno della diversità culturale.L’architettura rinascimentale di Leopoli può essere vista come un e-sempio di dialettica di un linguaggio internazionale e si assicura unposto nell’eredità culturale europea. Alla faccia delle brutte notizie checi circondano, a me viene voglia di andare a Leopoli. Cara Appacuvi,organizziamo un viaggio ???”

Vittorio Peretto