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Autorizz. del Tribunale di Verona del 3 luglio 1986 - R.S. 705 - Sped. in abbonamento Post. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Verona da Verona C.M.P. - 50% - Trimestrale di informazione e cultura - Anno 21 - N. 1 - Marzo 2006 - Recapito a cura dell’Ente Poste Italiane l’Al p one l’Al p one Anno 21 - N. 1 Marzo 2006 Pag. 2 - L’intervista Pag. 4 - A tutela dei pensionati Pag. 5 - Noi ragazzi… Pag. 6-7 - L’Amministrazione comunale informa Pag. 9 - Pet terapy Pag. 12 - 4ª Granfondo del Durello VITA S. .S. Marcia tra ciliegi in fiore Pro Loco • San Giovanni Ilarione (VR) www.lalpone.it e-mail: [email protected] Lunedì 17 Aprile, a Pasquetta, si terrà la consue- ta Marcia tra i Ciliegi in Fiore “V Trofeo Federico”, manifestazione podistica non compe- titiva, a passo libero, su 3 percorsi rispettivamen- te di: 6, 13 e 21 chilometri. Nell’organizzazione dell’evento, in collaborazio- ne con la Pro Loco, ci sarà la Polisportiva e qual- siasi altro soggetto che voglia dare una mano, vista l’importanza che è andato assumendo e i numerosi compiti da svolgere: punti di ristoro, raccolta iscrizioni, raccolta sponsor per premia- zioni ecc... Ogni tipo di collaborazione è auspi- cata e sarà prontamente accolta. Il ritrovo sarà lunedì mattina alle ore 7.30 presso gli Impianti Sportivi del comune di San Giovanni Ilarione (VR), mentre i gruppi potranno iscriver- si alla marcia entro e non oltre sabato 15 Aprile alle ore 22,00; i singoli partecipanti lo potranno fare fino a mezz’ora prima della partenza. Le premiazioni inizieranno dopo le ore 11.00 e si assegneranno coppe e trofei fino ad esaurimento per gruppi con più di 15 partecipanti. Per i primi 700 iscritti saranno regalati 250 gr. di pasta all’uovo e 1 bottiglia di vino. La manifestazione si terrà con qualsiasi tempo e gli organizzatori declinano ogni responsabilità per incidenti, danni a cose o persone, che potes- sero verificarsi prima, dopo e durante la manife- stazione. La Marcia è un’ottima occasione, per chi ancora non lo avesse fatto, di venire a cono- scere o di tornare a visitare il nostro paese nel momento più rigoglioso dell’anno, quando i ciliegi sono in fiore e le colline si tingono di bianco. I tre diversi percorsi si sviluppano lungo sentieri panoramici, accostando antiche contra- de, scorgendo angoli suggestivi quale la visuale sulla chiesetta Romanica di San Zeno sul versan- te di Castello o la parete di Basalti sul fondo valle. È inoltre ottima occasione per venire ad assaggiare i nostri prodotti artigianali di alta qua- lità, come i pregiati vini della cantina di Montecchia, l’ormai celebre e plurimedagliato formaggio Monte Veronese, il miele nostrano e molto altro ancora. Se tutto ciò non bastasse i nostri ristoratori saranno lieti di farvi conoscere i piatti tipici e i più buoni del loro variegato reper- torio... E se ancora non vi basta approfittate di una gior- nata da dedicare alla natura e al relax conceden- dovi una passeggiata fra amici e magari facendo qualche nuova conoscenza... Niente è più gratifi- cante di un buon bicchiere di vino, dopo una lunga passeggiata, scambiando quattro chiacche- re in compagnia. Vi aspettiamo numerosi... Per info: VALERIA 349 22 65 235, o ARTURO 348 72 89 852. NON GETTARE IL TUO BAMBINO: TELEFONA !! Sede S.O.S. di San Giovanni: Piazza Martiri, 1 ALL’INTERNO Domenica 26 febbraio si è svolto il consue- to appuntamento annuale con la sfilata dei carri di Carnevale, che quest’anno sono stati più numerosi che mai... Ben 15 gruppi hanno preso parte alla festa nonostante un tempo incerto che, fin dal mattino, minacciava piog- gia. Dopo l’assegnazione dei numeri i carri sono partiti da piazza Aldo Moro accompa- gnati musicalmente dalla ormai mitica Banda “Giuseppe Verdi” di Montecchia di Crosara e San Giovanni Ilarione travestita da mexica- nos... La prima delle tante novità di quest’an- no sono state le maschere che rappresentano il nostro paese, Mastro Ciliegia e Sora Castagna interpretati da una giovane e bellissima cop- pia, Federico Pajuolo e Silvia Beschin che prende così il testimone lasciatole in eredità dai genitori, Antonio e Giovanna, storici inter- preti di questa tradizione. Babies”, i soldati di “Star Truppen” con il loro gigantesco carro armato, e i “Ripetenti fin Sempre” che non ne vogliono sapere di cre- scere... da Terrossa la banda di extraterrestri di “Ciripi” che da Marte porta fin qui il suo mes- saggio di pace, oggi più sentito che mai. E finalmente “Anca in Castelo ghè l’892” con cui chiamare in tutto il mondo. “I paiassi de Roncà” hanno colorato la nostra festa assieme ai numerosissimi pagliacci della scuola d’Infanzia di San Giovanni Ilarione ed il loro corteo circense di tigri ammaestrate da un’in- domabile Moira Orfei, che con il suo carisma ha catturato le attenzioni della Giuria aggiudi- candosi la vittoria su tutti (125 punti); Al I carri hanno dimostrato molta fantasia nella scelta delle tematiche... Un ritorno al significato storico del Carnevale con il carro allegorico delle tradizionali “Maschere Italiane” del Gruppo Alpini di Montecchia. Tra le tante: Brighella, Arlecchino, Pulcinella e Colombina, a rappresentare la nostra regio- ne; poi la bellissima caravella “Bella Figheira” dei Pirati di Capitan Fracassa... ke se no te ghe la dè el s’incassa... si aggiudica a buon meri- to il terzo posto (con 98 punti); il quarto, va ai Pinguini e agli yeti della scuola d’infanzia con la loro “Festa tra i ghiacci” (90 punti) che per un punto superano “Il mulino delle bontà” dell’A.C.R. entrambi di Montecchia come anche “I gisiani” e il gruppo del “Paese di Paperopoli”, divertenti costumi di Qui, Quo, Qua, Paperina, Paperino e perfino Zio Paperone e la Banda Bassotti. Ancora Montecchia con il wresling dei “Smack Down CARNEVALE 2006, QUALITÀ E FANTASIA segue a pag. 4 segue a pag. 2 CONTRIBUTI PER L’ALPONE L’Associazione Pro Loco invita tutti i cittadini che ancora non avessero l’abitudine di farlo, ad inviare il contributo annuo per “L’Alpone” tramite bollettino postale, intestato a: Associazione Pro Loco, Piazza Aldo Moro n° 5, San Giovanni Ilarione, 37035, VR. CAUSALE: Contributo per giornale “L’Alpone” ESEGUITO DA: Nome, Cognome, Via, CAP, Località. Questo consentirà di tenere una più sicura contabilità dell’Associazione ed una maggiore trasparenza nei confronti degli utenti. È dunque auspicabile non consegnar più a mano con- tributi a persone facenti parte della Pro Loco, o ritenute tali, altrimenti la Pro Loco non risponderà di eventuali nominativi non presenti sui futuri numeri del giornale, di cui non è avvenuta registrazione dei soldi liquidi entrati in cassa. Invitiamo parenti e vicini di casa ad aiutare le persone più anziane che potrebbero avere dif- ficoltà nella compilazione dei bollettini. La Pro Loco assicura che non verrà mandata alcu- na persona in giro per case a raccogliere tali contributi. Approfittando dell’occasione ricordiamo che la Pro Loco non persegue alcun fine di lucro. Il contributo è indispensabile per la copertura delle spese di spedizione (ai Sangiovannensi di tutto il mondo) del giornale. Grazie a tutti per la comprensione, e confidiamo nella vostra disponibilità. Associazione Pro Loco I mass media italiani sembra si stiano cimen- tando in un nuovo sport nazionale: la previsione delle catastrofi. Cinque anni fa la BSE avrebbe dovuto creare anche in Italia una situazione apocalittica. Tanto allarmismo per nulla ma per il mercato del bovino ha segnato l’inizio di una profonda crisi! Dallo scorso autunno la televisione ed i gior- nali hanno cambiato obiettivo e non ci fanno mancare la quotidiana razione di “influenza aviaria”, la nuova catastrofe che starebbe per abbattersi sull’umanità intera! Ci vengono propinate informazioni spesso mal interpretate, ed immagini di notevole impat- to sull’emotività delle nostre massaie, le quali riescono a penalizzare quell'avicoltura di qualità che, non colpita della crisi economica del mer- cato, ha sempre continuato a produrre ottimi ali- menti. È penoso e poco rassicurante per il consuma- tore vedere ogni giorno il solito cigno o la solita anitra catturata dal solito gruppetto di “esperti” protetti all’inverosimile per evitare l’ipotetico contagio di un virus che quasi sempre non c’è. Aviaria: tanto rumore per nulla Sei giovane, in gamba, ti piace scrivere o desideri vedere una rubrica sul mondo giova- nile che parli con recensioni di libri, di film, dei gruppi musicali più amati dalle nuove generazioni? Hai idee e voglia di realizzarle? La collaborazione con il nostro giorna- le è libera e gratuita! Contattaci, scrivi una mail a: [email protected]

l’Alpone · 2008. 4. 29. · anche “I gisiani” e il gruppo del “Paese di Paperopoli”, divertenti costumi di Qui, Quo, Qua, Paperina, Paperino e perfino Zio Paperone e la

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  • Autorizz. del Tribunale di Verona del 3 luglio 1986 - R.S. 705 - Sped. in abbonamento Post. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale diVerona da Verona C.M.P. - 50% - Trimestrale di informazione e cultura - Anno 21 - N. 1 - Marzo 2006 - Recapito a cura dell’Ente Poste Italiane

    l’Alponel’AlponeAnno 21 - N. 1

    Marzo 2006

    Pag. 2 - L’intervista

    Pag. 4 - A tutela dei pensionati

    Pag. 5 - Noi ragazzi…

    Pag. 6-7- L’Amministrazione comunale informa

    Pag. 9 - Pet terapy

    Pag. 12 - 4ª Granfondo del Durello

    VITAS. .S.

    Marcia traciliegi in fiore

    Pro Loco • San Giovanni Ilarione (VR)www.lalpone.it

    e-mail: [email protected]

    Lunedì 17 Aprile, a Pasquetta, si terrà la consue-ta Marcia tra i Ciliegi in Fiore “V TrofeoFederico”, manifestazione podistica non compe-titiva, a passo libero, su 3 percorsi rispettivamen-te di: 6, 13 e 21 chilometri.Nell’organizzazione dell’evento, in collaborazio-ne con la Pro Loco, ci sarà la Polisportiva e qual-siasi altro soggetto che voglia dare una mano,vista l’importanza che è andato assumendo e inumerosi compiti da svolgere: punti di ristoro,raccolta iscrizioni, raccolta sponsor per premia-zioni ecc... Ogni tipo di collaborazione è auspi-cata e sarà prontamente accolta.Il ritrovo sarà lunedì mattina alle ore 7.30 pressogli Impianti Sportivi del comune di San GiovanniIlarione (VR), mentre i gruppi potranno iscriver-si alla marcia entro e non oltre sabato 15 Aprilealle ore 22,00; i singoli partecipanti lo potrannofare fino a mezz’ora prima della partenza.Le premiazioni inizieranno dopo le ore 11.00 e siassegneranno coppe e trofei fino ad esaurimentoper gruppi con più di 15 partecipanti. Per i primi700 iscritti saranno regalati 250 gr. di pastaall’uovo e 1 bottiglia di vino.La manifestazione si terrà con qualsiasi tempo egli organizzatori declinano ogni responsabilitàper incidenti, danni a cose o persone, che potes-sero verificarsi prima, dopo e durante la manife-stazione. La Marcia è un’ottima occasione, perchi ancora non lo avesse fatto, di venire a cono-scere o di tornare a visitare il nostro paese nelmomento più rigoglioso dell’anno, quando iciliegi sono in fiore e le colline si tingono dibianco. I tre diversi percorsi si sviluppano lungosentieri panoramici, accostando antiche contra-de, scorgendo angoli suggestivi quale la visualesulla chiesetta Romanica di San Zeno sul versan-te di Castello o la parete di Basalti sul fondovalle. È inoltre ottima occasione per venire adassaggiare i nostri prodotti artigianali di alta qua-lità, come i pregiati vini della cantina diMontecchia, l’ormai celebre e plurimedagliatoformaggio Monte Veronese, il miele nostrano emolto altro ancora. Se tutto ciò non bastasse inostri ristoratori saranno lieti di farvi conoscere ipiatti tipici e i più buoni del loro variegato reper-torio...E se ancora non vi basta approfittate di una gior-nata da dedicare alla natura e al relax conceden-dovi una passeggiata fra amici e magari facendoqualche nuova conoscenza... Niente è più gratifi-cante di un buon bicchiere di vino, dopo unalunga passeggiata, scambiando quattro chiacche-re in compagnia. Vi aspettiamo numerosi...Per info: VALERIA 349 22 65 235, o ARTURO348 72 89 852.

    NON GETTARE IL TUO BAMBINO:

    TELEFONA !!

    Sede S.O.S. di San Giovanni: Piazza Martiri, 1

    ALL’INTERNO

    Domenica 26 febbraio si è svolto il consue-to appuntamento annuale con la sfilata deicarri di Carnevale, che quest’anno sono statipiù numerosi che mai... Ben 15 gruppi hannopreso parte alla festa nonostante un tempoincerto che, fin dal mattino, minacciava piog-gia.

    Dopo l’assegnazione dei numeri i carrisono partiti da piazza Aldo Moro accompa-gnati musicalmente dalla ormai mitica Banda“Giuseppe Verdi” di Montecchia di Crosara eSan Giovanni Ilarione travestita da mexica-nos... La prima delle tante novità di quest’an-no sono state le maschere che rappresentano ilnostro paese, Mastro Ciliegia e Sora Castagnainterpretati da una giovane e bellissima cop-pia, Federico Pajuolo e Silvia Beschin cheprende così il testimone lasciatole in ereditàdai genitori, Antonio e Giovanna, storici inter-preti di questa tradizione.

    Babies”, i soldati di “Star Truppen” con il lorogigantesco carro armato, e i “Ripetenti finSempre” che non ne vogliono sapere di cre-scere... da Terrossa la banda di extraterrestri di“Ciripi” che da Marte porta fin qui il suo mes-saggio di pace, oggi più sentito che mai. Efinalmente “Anca in Castelo ghè l’892” concui chiamare in tutto il mondo. “I paiassi deRoncà” hanno colorato la nostra festa assiemeai numerosissimi pagliacci della scuolad’Infanzia di San Giovanni Ilarione ed il lorocorteo circense di tigri ammaestrate da un’in-domabile Moira Orfei, che con il suo carismaha catturato le attenzioni della Giuria aggiudi-candosi la vittoria su tutti (125 punti); Al

    I carri hanno dimostrato molta fantasianella scelta delle tematiche... Un ritorno alsignificato storico del Carnevale con il carroallegorico delle tradizionali “MaschereItaliane” del Gruppo Alpini di Montecchia.Tra le tante: Brighella, Arlecchino, Pulcinellae Colombina, a rappresentare la nostra regio-ne; poi la bellissima caravella “Bella Figheira”dei Pirati di Capitan Fracassa... ke se no te ghela dè el s’incassa... si aggiudica a buon meri-to il terzo posto (con 98 punti); il quarto, va aiPinguini e agli yeti della scuola d’infanzia conla loro “Festa tra i ghiacci” (90 punti) che perun punto superano “Il mulino delle bontà”dell’A.C.R. entrambi di Montecchia comeanche “I gisiani” e il gruppo del “Paese diPaperopoli”, divertenti costumi di Qui, Quo,Qua, Paperina, Paperino e perfino ZioPaperone e la Banda Bassotti. AncoraMontecchia con il wresling dei “Smack Down

    CARNEVALE 2006, QUALITÀ E FANTASIA

    segue a pag. 4

    segue a pag. 2

    CONTRIBUTI PER L’ALPONEL’Associazione Pro Loco invita tutti i cittadini che ancora non avessero l’abitudine di farlo,ad inviare il contributo annuo per “L’Alpone” tramite bollettino postale, intestato a:Associazione Pro Loco, Piazza Aldo Moro n° 5, San Giovanni Ilarione, 37035, VR.CAUSALE: Contributo per giornale “L’Alpone”ESEGUITO DA: Nome, Cognome, Via, CAP, Località.Questo consentirà di tenere una più sicura contabilità dell’Associazione ed una maggioretrasparenza nei confronti degli utenti. È dunque auspicabile non consegnar più a mano con-tributi a persone facenti parte della Pro Loco, o ritenute tali, altrimenti la Pro Loco nonrisponderà di eventuali nominativi non presenti sui futuri numeri del giornale, di cui non èavvenuta registrazione dei soldi liquidi entrati in cassa.Invitiamo parenti e vicini di casa ad aiutare le persone più anziane che potrebbero avere dif-ficoltà nella compilazione dei bollettini. La Pro Loco assicura che non verrà mandata alcu-na persona in giro per case a raccogliere tali contributi. Approfittando dell’occasione ricordiamo che la Pro Loco non persegue alcun fine di lucro. Ilcontributo è indispensabile per la copertura delle spese di spedizione (ai Sangiovannensi ditutto il mondo) del giornale.Grazie a tutti per la comprensione, e confidiamo nella vostra disponibilità.

    Associazione Pro Loco

    I mass media italiani sembra si stiano cimen-tando in un nuovo sport nazionale: la previsionedelle catastrofi.

    Cinque anni fa la BSE avrebbe dovuto creareanche in Italia una situazione apocalittica.

    Tanto allarmismo per nulla ma per il mercatodel bovino ha segnato l’inizio di una profondacrisi!

    Dallo scorso autunno la televisione ed i gior-nali hanno cambiato obiettivo e non ci fannomancare la quotidiana razione di “influenzaaviaria”, la nuova catastrofe che starebbe perabbattersi sull’umanità intera!

    Ci vengono propinate informazioni spessomal interpretate, ed immagini di notevole impat-to sull’emotività delle nostre massaie, le qualiriescono a penalizzare quell'avicoltura di qualitàche, non colpita della crisi economica del mer-cato, ha sempre continuato a produrre ottimi ali-menti.

    È penoso e poco rassicurante per il consuma-tore vedere ogni giorno il solito cigno o la solitaanitra catturata dal solito gruppetto di “esperti”protetti all’inverosimile per evitare l’ipoteticocontagio di un virus che quasi sempre non c’è.

    Aviaria: tantorumore per nulla

    Sei giovane, in gamba, ti piace scrivere o desideri vedere una rubrica sul mondo giova-nile che parli con recensioni di libri, di film, dei gruppi musicali più amati dalle nuovegenerazioni? Hai idee e voglia di realizzarle? La collaborazione con il nostro giorna-le è libera e gratuita! Contattaci, scrivi una mail a: [email protected]

  • L’ALPONE 2

    Una delle caratteristiche delle interviste delnostro giornale è sempre stata quella di dimo-strare che nella nostra realtà, in moltissimicasi, i figli seguono le orme dei padri. E non èun fattore trascurabile, sia sotto il profiloumano, sociale e culturale, che economico eproduttivo.

    Un’ulteriore eloquente testimonianza in talsenso si ha entrando in casa Bellaria, localitàFrozzoli, a Nogarotto, dove incontriamo Al-bino e Fabrizio, padre e figlio, rispettivamen-te di 53 e 24 anni. Entrambi impegnati inun’impresa che si occupa di carpenteriametallica e lattoneria, entrambi presenti almomento dell’intervista, entrambi protagoni-

    sti anche se con maggiore spazio per papàAlbino, vera memoria storica della vicendaproduttiva famigliare.

    Signor Albino, cosa racconta ai nostri let-tori sugli esordi?

    Correva l’anno 1978... l’economia delpaese stava attraversando un momento di par-ticolare euforia, l’edilizia abitativa privata e lestesse strutture produttive sorgevano comefunghi e io ho pensato di mettere a fruttoquanto imparato frequentando i corsi profes-sionali presso la “S. Gaetano” di San Bo-nifacio. Aiutato da mio padre Silvino e da miamoglie Silvia Gambaretto, ho dato vita alla“Bellaria Albino - carpenteria metallica”usando locali di fortuna, ricavati nell’abitazio-ne paterna e opportunamente adattati... Lecommesse non mancavano e la tentazione diallargare l’attività era grande. Per un certoperiodo ho avuto anche qualche dipendente.

    Attualmente, come si configura la ditta?È cambiata la ragione sociale, ora denomi-

    nata “B.F. di Bellaria Albino e Fabrizio -s.n.c.”, è cambiata anche la sede di lavoro per-ché ci siamo trasferiti da qualche anno in uncapannone in zona industriale. Non è, invece,cambiato l’organico perché siamo soltanto indue a lavorare: io e Fabrizio, anche lui ex allie-vo della scuola “S. Gaetano” con specializza-zione di elettricista. Fino al 2002 eravamo intre. C’era anche l’altro mio figlio, Federico,tragicamente venuto a mancare in un inciden-te stradale all’età di soli 22 anni. Un duro

    colpo per tutti noi. Anche il lavoro ci ha aiuta-to a guardare avanti.

    In che cosa consiste la vostra attività?È presto detto perché non abbiamo mai

    cambiato... fin dalle origini. Ci siamo invececontinuamente aggiornati nell’uso dei mate-riali, nell’applicazione delle tecniche di lavo-razione e montaggio allo scopo di garantire al-la clientela il massimo livello di qualità. Per ilresto, si continua a produrre cancellate metal-liche, portoni e serramenti, grondaie e pluvia-li. Oggi le persone che commissionano un or-dinativo sono molto ben informate e dimostra-no di apprezzare anche le proposte in grado dioffrire loro degli standard di qualità notevoli.

    Esclusivamente lavorazione in proprio?Piegatura esterna, assemblaggio e montatu-

    ra sicuramente sì. Ci serviamo invece di strut-ture a noi collegate per l’acquisizione di pezziprefabbricati che necessitano di tecnologie diproduzione sofisticate. C’è, tuttavia, moltaattenzione al tradizionale. Il ferro battuto, peresempio, è sempre molto richiesto. Oggi ilmercato offre una vastissima gamma di pro-dotti garantiti per durata e apprezzati sotto ilprofilo estetico.

    Quale il vostro ambito territoriale?Abbiamo soprattutto clienti delle quattro

    vallate: dell’Alpone (in prevalenza), di Illasi,del Chiampo e anche dell’Agno. Si trattasoprattutto di commesse per conto di ditteimpegnate nell’edilizia produttiva e abitativa.

    Segnali di crisi all’orizzonte?

    Per il momento il fenomeno appare trascu-rabile. O, meglio, si registrano alterne vicen-de. A momenti di una certa euforia si alterna-no periodi di relativa stasi. In questi ultimimesi nella nostra vallata qualche preoccupan-te segnale c’è sicuramente stato e proprio perquesto abbiamo cercato di allargare l’ambitoterritoriale della nostra attività... sconfinandoin zone più lontane. L’offerta di prodotti di altaqualità ci ha aiutato e ci sta favorendo rispettoalla concorrenza. Che non manca!

    Che cosa vi aspettate dal... futuro?Niente di particolare - aggiunge papà Al-

    bino. (Ma Fabrizio vede, ancora lontano,anche un matrimonio. Entrambi vorrebberovedere anche una situazione generale più tran-quilla. Con meno burocrazia...)

    Anche con meno tasse da pagare?Basterebbe che tutti le pagassero nella

    misura dovuta e tutti, sicuramente, pagherem-mo di meno.

    Il colloquio si interrompe a questo punto.Sono le venti esatte e Fabrizio saluta. Loaspetta una serata di formazione (una delletante) per diventare un componente del Grup-po volontari della Croce Rossa Italiana consede a San Giovanni che tra poco riceverannoin dotazione anche un’ambulanza adeguata-mente attrezzata, acquistata, su iniziativa delLions Club della Val d’Alpone, con il contri-buto di tanti privati e delle Amministrazionicomunali operanti sul territorio.

    DELIO VICENTINI

    L’INTERVISTA

    Di padre in figlio

    Vi racconto dei miei nonni

    questo modo: avevano appena scavato un pozzo estavano mettendo dei tubi per la raccolta dell’ac-qua.

    Lo zio si trovava dentro al pozzo per sistemare itubi, quando ad un tratto gli cadde della terraaddosso e così si spense la sua stella in cielo.

    È morto a causa di un masso piombato su di lui,frantumandogli la cassa toracica e di conseguenzail cuore. Fu sepolto vivo. Una morte orribile! Unagrande tragedia, una ferita così profonda, ma incu-rabile, che se si va a toccare emana un dolore atro-ce per i miei nonni e per tutta la famiglia.

    Il rapporto che ho con loro è diverso da quelloche ho con i miei genitori, perché i nonni hannomeno responsabilità su di me, sono mansueti, dolci,affettuosi, permessivi e se possono soffrono insilenzio per il loro grande dispiacere.

    Però siamo simili nella dolcezza, nella sensibi-lità nel vedere le cose più semplici come le stelle el’orizzonte.

    Con loro faccio delle lunghe passeggiate e lanonna qualche volta mi lascia impastare dolci, o lefocacce.

    Siamo diversi perché io sono più giovane e nonvedo i pericoli, invece loro mi fanno mille racco-mandazioni, perchè non vogliono che mi faccia delmale; ad esempio un giorno sono andata a portareun bicchiere d’acqua fresca per il nonno, sonoinciampata e cadendo mi sono tagliata il polso.

    Il nonno mi portò all’ospedale e lui piangeva piùdi me. I nonni non fanno differenze, ci trattanobene e ci fanno sentire tutti uguali.

    Fisicamente non stanno tanto bene, il nonno hasubito un intervento al cuore, mentre la nonna haavuto dei collassi e soffre di pressione alta, tuttoquesto è successo dopo la scomparsa dello zio; peròcercano di non far mai pesare i loro problemi e lamia mamma, come del resto i miei zii, comunquenon li lasciamo mai soli.

    Con loro trascorriamo tutto il tempo libero cheabbiamo. Nonostante il dolore che tutti proviamo,soprattutto loro ci amano e cercano di essere pernoi il più possibile sereni;

    E CI SORRIDONO SEMPRE!!!ELISA

    Riceviamo e volentieri pubblichiamo questabella pagina di simpatia e di riconoscenza di unanipotina verso i propri nonni, con l’auspicio chealtri piccoli scrittori possano seguire il suo esem-pio.

    Io ho due nonni fantastici: Mario, che ha 63anni, e Matilde di 59.

    Mi vogliono un gran bene come io ne voglio aloro; vogliono un gran bene a tutta la famiglia, zii ecugini compresi. Quando siamo insieme ci aiutia-mo l’un con l’altro, chiacchieriamo, giochiamo,guardiamo la TV e preghiamo.

    Quando chiacchieriamo, parliamo di argomentivari. Ad esempio con mio nonno parlo di più sul-l’agricoltura, sulle stelle e sugli animali.

    Sull’agricoltura perché lui è un contadino DOC. Ha diverse piantagioni di cachi, mele, pere, albi-

    cocche, prugne, kiwi, susine, ciliegie, pesche, noci,mandorle, castagni e un vigneto. Ci tiene molto aisuoi campi e li lavora con tanta passione. Lavoratroppo!

    Con lui mi piace guardare le stelle perché miinsegna il loro nome, mi fa distinguere una stella daun satellite e ci piace contare gli aerei; mi fa vede-re le stelle cadenti, io insegno a lui il nome degliastri e le posizioni del toro ecc..., perché l’ho impa-rato a Cattignano, grazie ai Gastrofili sia in 4ª ele-mentare che in 1ª media, con la scuola e lui staattento a tutto quello che dico. Ovviamente, tuttoquesto d’estate alla sera tarda, prendiamo un diva-no vecchio e ci sediamo insieme e guardiamo ilcielo con il naso all’insù.

    Poi parliamo di animali, perché lui ha una pic-cola “fattoria”. Ha galline, oche, anatre, un canari-no, un gatto, pulcini, colombi, una volta aveva unpony di nome Tinto, un cane e un allevamento diconigli, dei pavoni e le faraone.

    Con la mia nonna invece capita quasi il contra-rio; mi racconta del suo passato, hanno avuto seifigli tra cui due gemelle (mia mamma e mia ziaLuisa).

    Ma nella vita hanno avuto anche una grande tra-gedia: la morte di un figlio, mio zio Domenico,precisamente 11 anni fa, il 16/09/1994. È morto in

    Febbraio 1937 il gruppo sta par-tendo dal Mulino dei Salata, ViaMiselli per andare alla sagra di S.Valentino a Cattignano, venden-do dei dolci, noci, fichi secchiecc. In basso a sinistra AnnaNiselli, di seguito tre fratelliVandin, al centro Agnese Be-vilacqua, il fratello Angelo, con ilfazzoletto in testa Agnese Niselli,poi Aristide Bulgaro e infineMarino Niselli. FOTO MELLA

    Marcia tra i ciliegi in fioreProgramma e Regolamento

    La manifestazione avrà luogo lunedì 17 Aprile 2006 su tre percorsi misti di Km.6 - 13 - 21 con partenza ed arrivo presso gli Impianti Sportivi.

    Ritrovo partecipanti: Ore 7.30 presso gli Impianti SportiviIscrizioni e informazioni: Singoli, fino a mezz’ora prima della partenza. Gruppi: entro le ore 22,00 di sabato 15 aprile, presso: Valeria Gecchele Tel. 045 74657-52, Arturo Burato Tel. 348 7289852 . Contributo di partecipazione:Euro 3,50 - con riconoscimentoEuro 1,30 - solo ristori e serviziTali somme sono contributi non soggetti ad IVA a norma dell’art. 4 secondo e sestocomma D.P.R. n. 633/72 e successive modificazioni; i contributi suindicati sono finalizza-ti alla realizzazione della manifestazione in attuazione degli scopi istituzionali, ai sensidell’art. 2 comma I lettera a) e b) D.Lgs n. 460/97e del comma 3 dell’art. III del TUR.Partenza: Dalle ore 8,30 alle ore 9,00 presso gli Impianti Sportivi (Si invita a non partireprima per assenza di servizi).Ristori: 1 percorso breve, 2 percorso medio, 3 percorso lungo. All’arrivo ricco ristoro conpasta party per tutti.Controlli: A sorpresa lungo i percorsi.Commissario - T.S. Silvia Cuomo.Riconoscimento individuale: Prodotti locali: 250 gr. pasta all’uovo + bottiglia di vino. Disponibili per i primi 700 iscritti.Riconoscimento ai Gruppi: Inizio premiazioni ore 11,00 circa: coppe e trofei fino adesaurimento delle disponibilità a gruppi con almeno 15 partecipanti.Chiusura della manifestazione: Ore 13,30 o comunque dopo l’arrivo dell’ultimo parte-cipante entro detto termine.

    Queste immagini possono solo aumentare la psi-cosi fra la gente fino ai casi assurdi di responsa-bili che hanno fatto togliere la carne di pollodalle mense scolastiche!

    Tutto questo pandemonio è scoppiato l’indo-mani della seconda conferenza europea sull’in-fluenza tenutasi a Malta lo scorso settembre,dove è stato paventato da parte degli studiosi edamplificato dai media, il rischio della “pande-mia” che avrebbe potuto causare solo in Italia16milioni di persone infettate dall’influenza avia-ria, con due milioni di ricoverati in ospedale edaddirittura 150 mila morti!

    Ma i cronisti ci hanno rassicurato, garantendoche sarebbe stato preparato un vaccino…

    Tutto ciò è strano, forse sospetto; a pensaremale si fa peccato, ma ci si indovina quasi sem-pre! In Italia c’è uno dei servizi sanitari meglioorganizzati al mondo. Oltre ai veterinari azien-dali, ben 5.400 veterinari pubblici controllanocostantemente la salute dei nostri animali, e seciò ancora non bastasse, si sa per certo che que-sto virus non si diffonde da uomo ad uomo, nonviene diffuso dagli animali morti ed, in ognicaso, a circa 70 gradi di temperatura muore.

    È dal lontano 1878 che l’influenza aviaria

    ciclicamente compare in Italia, ma in questi128anni di questa patologia non è mai morto nessu-no. Dal 2003 ad oggi, nel mondo si sono regi-strati, e solo in estremo oriente, poco più di unasessantina di decessi, e tutti da contagio fra ani-male ed uomo; ma non dimentichiamo le diver-se abitudini alimentari di certe zone della terradove, oltre alla mancanza di igiene ci sono abi-tudini da noi inconcepibili, come quella di cibar-si di sangue di pollo o di utilizzarlo ancora caldoper condire l’insalata!

    A causa della solita influenza che colpiscel’uomo nei mesi invernali, invece, ogni annomuoiono nel mondo da 250.000 a mezzo milio-ne di persone, di cui 36.000 solo nei civilissimiStati Uniti. Fino ad ora in Italia è stato ritrovatosporadicamente qualche uccello migratore infet-to, ma nessun animale allevato è risultato positi-vo ai controlli.

    Viene da pensare che i veri polli a questopunto siamo noi, perché non consumiamo più lacarne avicola, certificata dal bollino che garanti-sce la provenienza italiana, mentre invece i nostrivicini d’oltralpe vengono ad acquistare il pro-dotto italiano, il più sicuro d’Europa.

    A.P.

    Aviaria: tanto rumore per nulla

    segue da pag. 1

  • In via Luvi il 23 dicembre 2005 ha com-piuto 90 anni Aristide Cavazza meglioconosciuto da tutti come ‘Pippo’. Lohanno festeggiato la sorella Ida e ben 38nipoti gli augurarono di godere sempre dibuona salute dandogli appuntamento fra10 anni per festeggiare insieme i 100.Complimenti zio Pippo!

    Vogliamo iniziare con la signora StellaMarcigaglia, vedova di Attilio Signorin, residen-te in via Fiume, il cui figlio Gianfranco è statoper due legislature nientemeno che sindaco diArzignano; la cognata di Stella, AngelinaMazzasette, anche lei proveniente da SanGiovanni, ha avuto la bellezza di 17 figli! Nellostesso quartiere, in via Rovigo, abitano le sorel-le Panarotto Teresa (per molti anni maestra allascuola di Castello), Palma e Bertilla. Il fratello diqueste, Gabriele, vive con la propria famiglia aCastello di Arzignano, dove risiedono anche iconiugi Giuseppe Panarotto e Maria Bado. In viaTrento vive un’altra Marcigaglia, Graziella, econ lo stesso cognome sono presenti anche i trefratelli Ida, Antonio e Lidovina. Parecchi sonoanche i Cavazza, molti dei quali occupati nel set-tore dell’edilizia: nel quartiere Mantovano tro-viamo la famiglia di Giovanni Cavazza e MariaGecchele, ma sempre ad Arzignano ci sono lefamiglie di Angelo Cavazza e Ida Mella, diDomenico Cavazza e Bruna. Nostri ex compae-sani sono anche Agnese Sartori moglie di SilvioRossettto, le sorelle Marcazzan Agostina, Mariae Albina, Santina Sartori, Mario Perazzolo,Bruna Pettena, Lina Lovato, le sorelle Luigina ePia Micheletto, mentre il fratello di queste,Severino, vive nella frazione di Restena. Sono exsangiovannesi anche Maria Rossetto, Pia Ciman,i fratelli Marchetto, Marisa Zanchi e MariaAndriolo, il fotografo Pino Mella, AngeloLovato e la moglie Pierina Dal Fitto, AngelinaBordon vedova di Leo Pozza e la cognata AnnaPozza, Domenico Bertoldo, Angelo Tonin eVittoria Tonin, Maria Marana.

    Se a questi e ai loro figli, nipoti e pronipoti,aggiungiamo quelli che quotidianamente adArzignano si recano per motivi di lavoro, si puòdire che nella cittadina, famosa in tutto il mondoper la lavorazione della pelle, la presenza di SanGiovanni Ilarione è molto marcata e non è affat-to raro incrociare per strada un sangiovannese“doc”, che del nostro paese ha mantenuto ilricordo dei propri anni più belli, quelli dell’in-fanzia e della giovinezza, e con essi la nostalgiaper un mondo ormai lontano nel tempo ma inde-lebile nella memoria.

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    Una nuova realtà sociale dalle funzioni chiareed inequivocabili, è da poco esordita nel vario-pinto mondo sociale del comune di SanGiovanni Ilarione: si tratta dell’associazione deipensionati aderenti alla federazione nazionaledei pensionati della Cisl di Verona. La nuovaramificazione comunale si chiama LEGA DEIPENSIONATI, espressione comunale della fede-razione dei pensionati di San Giovanni Ilarione.È una associazione nata da oltre cinquanta anniin Italia, funzionante a San Giovanni Ilarione daalcuni anni, che dopo tre anni di inattività, è rina-ta l’anno scorso.

    Nel frattempo funzionava presso la Baitadegli Alpini il servizio dell’Agente Sociale(INAS) per il disbrigo delle pratiche di pensione.Dopo vari tentativi finalmente si è riusciti adorganizzare un’assemblea di tutti gli iscritti performare la nuova presidenza e iniziare un cam-mino organizzativo conforme allo statuto ed aigruppi comunali sparsi nella provincia diVerona.

    Nel corso della pubblica assemblea, alla pre-senza del segretario provinciale Sergio Soprani edella responsabile di zona Norma Antonelli,sono stati eletti i membri della nuova presidenzanella persone dei pensionati Giovanni Todesco,Rosanna Piccinin, Vittorio Colognato, LucianoVanzo, Sante Bricca, Mario Felzani, RenzoGambaretto, Luigi Fochesato e Livio Bevilaqua.Successivamente sono state distribuite le caricheelettive nelle persone di Mario Felzani,Segretario di Lega, di Vittorio Colognato e LuigiFochesato, componenti di Segreteria.

    Lo scopo della lega dei pensionati è princi-palmente quello di tutelare gli iscritti dal latopensionistico, sociale e personale.

    Per quanto riguarda le pensioni funziona,ogni lunedì mattina, presso la Baita degli Alpini,all’interno degli impianti sportivi, dalle ore 10alle ore 12. È presente un agente sociale per ildisbrigo di tutte le pratiche inerenti le pensioniquali: calcolo, contribuzione volontaria, ricercadei periodi di lavoro, domande di pensione divecchiaia, invalidità e superstiti (italiana ed este-ra), pratiche di infortuni sul lavoro, pratiche dimalattia ed ogni altra pratica sociale. Inoltre sioccupa anche delle successioni, della politicadella casa e della tutela dei pensionati. Compilainoltre, ogni anno, il modello 730 per gli iscrittie non, oltre a provvedere al calcolo dell’ICI.

    I responsabili della lega, hanno il compito diaffiancare i pensionati nei rapporti con l’ammi-nistrazione comunale, il distretto sanitario el’ULSS 20.

    I problemi sono tanti ed importanti: la ridu-zione dell’imposta ICI, dei rifiuti solidi urbani,del prezzo dei medicinali, oltre alle pratiche diassegno di accompagnamento per le persone nonautosufficienti. Per quanto riguarda la politicasanitaria deve studiare i motivi, le cause delmalessere che talvolta i pensionati riscontranonell’affacciarsi al Distretto Sanitario diMontecchia di Crosara od all’Ospedale di SanBonifacio. Inoltre i responsabili devono studiareuna strategia di collaborazione con l’ammini-strazione comunale per operazioni di volontaria-to.

    Gli stessi hanno avuto anche un colloquiocordiale e sincero con l’assessore comunaleAugusto Gambaretto che si è dimostrato felicedella nascita di questa nuova forza sociale. Ilrisultato di questa collaborazione si è visto nel-l’ultima festa degli anziani, nel corso della qualesono state raccolte circa quattrocento firme perla presentazione della legge di iniziativa popola-re per la non autosufficienza. S. Giovanni è ilcomune della provincia di Verona che ha saputoraccogliere il maggior numero di firme in unasola uscita. Se il buon giorno si vede dal matti-no.

    Naturalmente quanto prima si dovrà trovareuna sede per le riunioni e per programmare l’at-tività futura. Il tutto improntato a difesa dei pen-sionati. Auguri!

    LEGA PENSIONATI

    A tutela dei pensionatiUna colonia diSangiovannesi ad Arzignano

    Nell’anno in cui “L’Alpone” compie vent’anni non è fuori luogo ricordare tutti coloro che,partiti dal paese natale, riescono a mantenere icontatti con la realtà di San Giovanni Ilarioneproprio attraverso le pagine dell’amatissimo“loro” giornale. Sbirciando fra i nominativi deinostri abbonati abbiamo scoperto una vera e pro-pria “colonia” di ex compaesani che oggi abita-no ad Arzignano e con l’aiuto di alcuni di loroabbiamo cercato di individuarli meglio: si trattaall’incirca di una cinquantina di persone cheapprofittano di queste righe anche per ringrazia-re quanti, attraverso “L’Alpone”, ogni tre mesi,le fanno ritornare, almeno con il pensiero, alpaese da cui sono partite pochi o tanti anni fa.Senza pretendere di citarli tutti (e scusandocicon quelli che involontariamente dimentichere-mo...) ecco il quadro che è emerso dalla nostrapiccola indagine.

    ANDREETTO s.n.c.

    Volontarie e volontari del doposcuolaper bambini stranieri. Iniziativa delCentro di Aiuto alla Vita. Estate 2005.

    Anno 1947. Le sorelle Fattori cresciute.In alto da destra a sinistra Gemma,Clelia, Mariuccia, Amelia. In basso dadestra Costantina e Anna.

    Se mi fosse rivolta la domanda: “Quali com-petenze ti piacerebbe promuovesse la tua scuo-la?” risponderei raccontando la famosa storiadei tre figli del re di Serendippo e delle loroqualità intellettuali. Eccola, resa in forma ridot-ta ed essenziale ma sufficiente a rendere evi-denti le capacità dei principi di “vedere ciò chetutti vedono e di pensare ciò a cui pochi pensa-no”, ossia sagacia e abduzione.

    «Nel paese di Serendippo, in oriente, ungrande e potente re, di nome Giaffer, ritrovan-dosi tre figli maschi, dopo averli fatti educaredai più saggi e famosi precettori del tempo, perfar sì che migliorassero la propria formazionepensò dovessero andare per il mondo, per cono-scere costumi e abitudini diversi e verificarecon l’esperienza quello che avevano conosciutocon i libri e con l’educazione dei loro maestri.Da poco giunti nel paese del potente imperato-re Beramo, incontrano un cammelliere, dispera-to per aver perduto il proprio insostituibile ani-male, unica fonte di guadagno. I tre non l’han-no visto, ma un po’ per burlarsi del buon uomoe un po’ per compiacersi della propria intelli-

    I tre principi di Serendippo: la creatività nella vita e nella scuolagenza, dicono al poveretto che il suo animalel’hanno incontrato lungo il loro cammino. Perassicurare il camelliere che l’hanno effettiva-mente visto, gli forniscono tre elementi che loconvincono della loro buona fede: il cammelloperduto è cieco da un occhio, gli manca undente, ed è zoppo. Il buon uomo, rincuorato daqueste notizie, ripercorre a ritroso la strada fattadai tre principi, ma nonostante il lungo cammi-no non riesce a ritrovare l’animale. Il giornoseguente, ritornato sui suoi passi, incontra dinuovo i tre giovani e li accusa di averlo ingan-nato. Per dimostrare di aver detto il vero i treprincipi aggiungono un altro elemento. Dicono:il cammello aveva anche una soma, carica da unlato di miele e dall’altro di burro. Di fronte aquesto particolare, il cammelliere dà per certoche i tre abbiano visto il suo animale ma, con-siderata la ricerca inutile del giorno precedente,incolpa i tre giovani di avergli rubato il cam-mello. E i tre principi verrebbero giustiziati dalre Beramo, se per puro caso, un altro cammel-liere, trovato e riconosciuto il cammello, non loavesse ricondotto al legittimo proprietario ...

    Recuperato il prezioso animale, e dimostrata intal modo la propria innocenza, i tre vengonodiscolpati. Passata la paura per lo scampatopericolo i tre giovani sollecitati da re Beramo,devono spiegare però come abbiano fatto adescrivere nel dettaglio il cammello, senzaaverlo mai visto. Così dimostrano la loro capa-cità di abduzione. In pratica, ciascun particola-re del cammello è stato immaginato, ed è poirisultato vero, grazie alla capacità di osserva-zione e alla sagacia dei tre giovani. Che fossecieco da un occhio era dimostrato dal fatto che,pur essendo l’erba migliore da un lato dellastrada, era stata brucata quella del lato opposto(infatti il cammello vedeva solo da un occhio,quello che dava sul lato della strada con l’erbamangiata). Che fosse privo di un dente lo dimo-strava l’erba mal tagliata che si poteva osserva-re lungo la via. Che fosse zoppo, poi, lo rivela-vano le impronte lasciate dall'animale sulla sab-bia. Ma è sulla spiegazione del carico, però, chel’abduzione diventa più acuta e quasi stupefa-cente: il cammello portava da un lato miele edall’altro burro perché lungo la strada da una

    parte si accalcavano le formiche (amanti delgrasso) e dall’altro le mosche (amanti delmiele)». Che ne dite? Mica male come eserci-zio mentale. mica male se a a scuola si riuscis-se a formare queste capacità, se si riuscisse apromuovere la “serendipità”.

    LUIGI FACCHINIDIRIGENTE SCOLASTICO

  • Antica sagra della Seriola Celebratala prima domenica di febbraio, quellache rimane la sagra più antica del paeseha visto quest’anno come protagonistaDon Damiano Andriolo, parroco diCastello dal 1946 al 1969, particolar-mente festeggiato durante l’ormai tradi-zionale pranzo sociale, che ha avutoluogo nei locali della parrocchia dopo lamessa. Dopo 25 anni di missione inBrasile, il religioso, che a maggio com-

    pirà 90 anni, vive attualmente nella casa di riposo per sacerdoti anziani di Vicenza.

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    ASSOCIAZIONE CULTURALE

    “Arte Castello”

    La Befana sul sagrato della chiesa incompagnia di Federico, dopo l’arrivo deiRe Magi, il 6 gennaio scorso.

    Maschere di carnevale (anno 1936) a SanGiovanni Ilarione. In quel periodo eravamoin guerra con l’Africa. Il personaggio conl’ombrello aperto e rattoppato è Gino Ceno(Napoli). Quello a cavallo è Romano Muna-retti, proprietario della foto, ora residente aTorino, cugino e amico di Mario Pegoraro.

    Mercatini di Natale a Livigno.Alle 11.00 con il sole ma tanta neve e con il termometro che segnava -16.

    FATTI EATTERELLIIl gruppo A.I.D.O. e il presepio

    Carnevale 2006, qualità e fantasia

    secondo posto una fiaba classica (con 112),quest’anno nella paradossale revisione di unnumerosissimo gruppo di giovani di SanGiovanni Ilarione, “Biancaneve e... ocio quan-ti nani”, un’indimenticabile interpretazione daparte dell’aggraziata e bellissima protagonistaaccompagnata dalla Strega cattiva, dalCacciatore, dal Principe e persino dalloSpecchio Magico... di nani ne abbiam contati25, ma chissà cosa si nascondeva nella casettadel bosco... E per finire un altro gruppo, iGiovanissimi dell’A.C. con la mitica Yaba-daba-dooo car degli “Antenati”, capitanati dalveterano Baffo, e sponsorizzati direttamentedalla Pro L’Oco...

    Il sistema di votazione quest’anno è cam-biato, e 9 giurati dovevano esprimersi conpunteggi da 1 a 5 su tre giudizi per ogni carro:qualità nella costruzione del carro, fantasiadella tematica scelta e realizzazione dei costu-mi. Il carro con il minor punteggio, che pergalateo non nominiamo, è arrivato solamentea 40 punti, mentre il vincitore a 125. Con que-sto metodo il massimo assoluto sarebbe stato135. I premi assegnati corrispondevano alvalore di € 200,00 per il primo premio, €150,00 il secondo, € 100,00 il terzo e € 80,00il quarto, € 50,00 premio partecipazione aicarri e € 25,00 per i gruppi mascherati.

    Tante le presenze in piazza e i travestimen-ti originali che abbiamo visto sfilare in mezzoal corteo. Un grande ringraziamento al formi-dabile (e questo già lo sapevamo) SimoneLeaso che anche nelle inconsuete vesti diPresentatore del Carnevale non sì è smentito eci ha trasportati con la sua simpatia e la suailarità. La Pro Loco ringrazia tutti coloro chehanno partecipato alla manifestazione rinno-vando l’invito per l’anno prossimo... I vigili e

    la Protezione Civile per la sicurezza della via-bilità, il Comune per il permesso accordato,Augusto Gambaretto per l’impianto e la colla-borazione come intervistatore fra la folla, etutti gli sponsor che hanno offerto un contri-buto per le premiazioni dei vincitori: IlGruppo Alpini di San Giovanni Ilarione,l’Amministrazione Comunale, PanarottoLegnami, Tecnocostruzioni, Impianti elettriciBurato Giacomo e Simone e Rifinizioni PelliSAL.

    Un saluto, un grazie ed un arrivederciall’anno prossimo!

    ASSOCIAZIONE PRO LOCO

    segue da pag. 1

    Quest’anno, il gruppo A.I.D.O., su richiesta del nostro parroco don Elio, ha allestito il pre-sepio sul sagrato della chiesa. Dopo alcune riunioni, noi giovani iscritti all’associazione,abbiamo proposto al direttivo le nostre idee per la predisposizione del presepio. Una di que-ste, riguardava la collocazione della Sacra Famiglia. La nostra proposta era quella di collo-carla non nella solita capanna, ma tra le rovine di un tempio romano. Così è stato deciso. Ilsignificato di questa scelta era ed è stato quello di sottolineare che tutte le civiltà, anche le piùevolute, come quella romana allora e la nostra oggi, realizzino grandi opere che sono desti-nate ad esaurirsi nel tempo. Il mistero della nascita di Gesù invece si rinnova nei secoli resi-stendo al passaggio di tutte le grandi civiltà. Il presepio è stato anche un simbolo per unire lanascita di Cristo (nato per poi donare la Sua Vita per la nostra salvezza) alla nostra convin-zione di essere donatori, per dare una speranza a chi la vita la sta perdendo.

    Manola Colognato, Marina e Davide Creasi, Toni Grassi, Valentina RoccaSi ringrazia: il Gruppo Alpini, la Falegnameria Eredi Signorin, Ferramenta Fer-System, il

    Sindaco, Panarotto Legnami, Centro Arredo, Impianti Elettrici Pozza Germano, la sig.raGiovanna Vanzo, Alpa scatolificio, Beschin F.lli e soprattutto il nostro parroco don Elio checon l’occasione del presepio ci ha fatto vivere una bella esperienza.

    21 maggio 2006 Festa “voler bene all’Italia”

    Estemporanea di pittura dal tema: Luoghi significativi di S. Giovanni Ilarione.Dalle 14.00 alle 20.00 - Mostra di pittura sulla piazza XXIV maggio

    Prossimi appuntamenti

    Stiamo organizzando le consuete gite primave-rili della Pro Loco; cercheremo di offrire meteche accontentino le richieste di tutti, grandi epiccini. Appena il calendario sarà definitopotrete iscrivervi presso la Biblioteca Civica diSan Giovanni Ilarione o chiamando ilPresidente della Pro Loco, Valeria, al 349 22 65345 o il Vice-Presidente, Pio, al 347 06 07 273. Troverete gli avvisi delle prossime uscite affis-si sulle vetrine dei negozi o dando uno sguardoalla bacheca luminosa per gli avvisi in Piazzadella Pesa. Possono partecipare anche personeprovenienti da altri paesi.Vi aspettiamo numerosi!

    Associazione Pro Loco

  • L’ALPONE 5

    Don Bosco: un santo sulla stradaLa domenica delle Palme

    E uno spiraglio di tutto ciò, l’abbiamo qui aSan Giovanni Ilarione, dove proprio sulladestra della strada maestra del paese, dove siscorgono le prime case del centro, si erge ilmonumento dedicatogli dai suoi ex-allievi.

    In mezzo ad un bambino con un libro sottoil braccio, e una bambina con l’immancabilebambolina di pezza, guarda il paesaggio di unpaese, in cui numerose sono le attività giova-nili, ma non sufficienti per il palato raffinatodi questa generazione nuova, forse fin troppoconsapevole e, perciò, ormai rassegnata difronte a questa realtà crudele.

    Noi giovani abbiamo bisogno di sogni, diquella visionaria attività ultraterrena, che gui-dava Don Bosco nelle sue scelte, nelle suedirettive.

    Un uomo qualunque, cui era stato destinatoun compito: quello di proteggere i giovani;bisogno che, oggigiorno, si fa sempre piùforte, di fronte a questa libertà per cui nondisponiamo dei mezzi per affrontarla, ma solodel ricordo di un santo, che assume tratti daleggenda, molto distanti dalla sua quotidianasobrietà.

    R. C.

    Un santo ed un uomo, raccontato durante ipomeriggi offuscati di ogni 31 gennaio, gior-no del suo festeggiamento, in un tentativonostalgico di riportarlo in vita trasmettendoquel solito filmino dai Lovati, meglio cono-sciuti come i Fracca.

    Gli scuri accostati, lo schermo che si illu-mina, mentre la scritta “Leumann” preannun-cia un qualcosa di familiare agli occhi deibambini, provenienti anche dalle contradevicine per sapere di più su questo misterioso evenerato santo.

    Una tradizione: quel far vedere, raccontaree mostrare ai bambini. Un personaggio, che diloro, è divenuto il patrono per il suo impegno.

    Una sorta di Don Mazzi di metà ottocento;visionario, umile, veggente ma pur sempreinsicuro su quello che gli veniva riservato daun entità impercettibile, seppure le numeroseconferme avrebbero convinto anche il piùscettico.

    Era questa sua liberalità, questo suo invitoalla ragione, alla possibilità di credere o meno,a permettere la sua vicinanza con i disincanta-ti giovani delle periferie cittadine, cui DonBosco si era dedicato nella sua vita.

    Mi sono ritrovata a respirare a stento, men-tre guardavo una foto di River Phoenix, consottofondo “Stawberry Fields”, scritta da JohnLennon.

    È uno di quei tanti momenti che hannoscandito la mia breve vita, durante i quali unmalessere interiore nasce dallo stomaco e siespande fino ai polmoni per poi finir chissàdove. Una sensazione strana, irreale; un ribol-lire di un sentimento estatico, forte, a cui èimpossibile assuefarsi.

    Non so se è una depressione lasciva o lavera e propria felicità.

    Una felicità che ti fa sentire la malinconiadei tempi passati che non hai vissuto, ma percui provi un innata nostalgia e una paura mistaa desiderio per quello che potrà accaderedomani, nel futuro. Una malinconia che fadella solitudine il suo alter ego.

    Un alter ego, la solitudine, che ho imparatoa farmi amica.

    Fin da piccola, ora che ho il senno e unaminima attenzione critica posso individuareuno stato di solitudine e di disagio, che si èprotratto durante tutta l’infanzia.

    Disagio dettato da vari fattori: uno fra tuttiil non sentirsi all’altezza.

    Come il non riuscire a fare lo stupido ponteche le bambine imparavano a Ginnastica arti-stica; il non riuscire a ballare, in modo con-vincente, negli spettacoli estivi; o il non riu-scire a muovere la semplice anca sul ritmo diCasadei e la sua “Romagna mia”.

    Oppure andare alla tanto attesa Sagra e sen-tirsi sempre a disagio tra la gente. Io, da pic-cola, ho vissuto dietro ad un cannocchiale perosservare la gente. Non so da che età ce l’hoavuta col mondo, ma penso sia stato con l’ini-zio delle medie.

    Ancora mi ricordo la prof. di artistica equella di italiano delle medie, che mi hannochiesto se ce l’avessi ancora col mondo alprimo anno di liceo; e lì, ho focalizzato tutto.

    te stesso; a scoprirti fino in fondo, evitando dirimettere determinati dossi che sapientementesono stati rimossi nel lento e inesorabile alter-narsi dei giorni e, che in un baleno, riappaio-no dinnanzi agli occhi della tua mente.

    Ora come ora, non so spiegare perché i gio-vani si diano alla droga, all’alcool, alle corse inmacchina o al sesso sfrenato: io ho solo dicias-sette anni e non posso averne cognizione.

    So, solo, una microscopica cosa: i giovaninon sono solo questo.

    I giovani devono essere rispettati perchémolto spesso, sanno più degli adulti e dei lorogenitori.

    I giovani di oggi sono maggiormenteimprontati sulla dimensione dell’interiorità.Sulla ricerca del deprimersi in camera con“Come as you are” dei Nirvana, o con “God”o “Jealous guy” di John Lennon.

    Perché la riflessione, le fisime mentali, ladepressione e la solitudine portano sempre daqualche parte.

    Scoprire dove è la sorpresa.Oggi, se qualcuno mi chiedesse se ancora

    ce l’ho col mondo, risponderei “Sì. E ne sonoentusiasta”.

    Mi è stato affidato il compito di raccontarei giovani. Ebbene, i giovani sono anche que-sto: felice solitudine.

    ROBERTA COSTANTINI

    Una rabbia che mi porto appresso dallatenera età e che non ho mai saputo collocare.È per questo che quando guardo immagini diRiver Phoenix mi prende una stretta allo sto-maco. Il disagio.

    Il puro e semplice disagio che mi ostacolauna sana riappacificazione con me stessa, madall’altra parte, esercita su di me, un’attrazio-ne masochistica.

    Al disagio, poi, s’accompagna la solitudi-ne, che più si cerca di combattere e più la siritrova accanto.

    Essa ti costringe a restare in compagnia di

    Noi, i ragazzi dello zoo dell’Alpone

    River Phoenix in uncampo di fragole

    Operazione Stella di Natale:i Giovani incontrano gli Anziani

    Da Panarotto Armelinda, residente in ViaLotte, con 48 anni per occhio, alla quasi coeta-nea, Burato Eugenia, con i suoi cinque figli, dicui quattro appartenenti al clero, che sostiene divoler bene a tutti, siano essi belli o brutti.

    Un ricordo anche a Cristoforo Romano che,seduto su una sedia di legno in mezzo alla corte,ci ha fornito di divertenti aneddoti da raccontarealla futura prole.

    Implacabili, casa dopo casa, biglietto dopobiglietto, preparati da Veronica Sartori eCaterina Fattori, fiore dopo fiore, abbiamo augu-rato il miglior bene a una sessantina di anziani,prima restii e poi contenti, perché ricordati dagiovini che, infreddoliti e, all’inizio imbarazzati,si sono lanciati in questa sfida.

    Un’esperienza diversa, divertente, cui vor-remmo invitare tanti altri.

    Tra i moschettieri, ricordiamo, oltre aVeronica e Caterina, Enrica Dalla Verde, EnricoZanchi, Luca Dammi, Marco Nardi, RobertaCostantii, Luana ed Arianna Marcazzan, Giu-seppe Leorato, Chiara Dalla Benetta, Ilaria Mar-cigaglia e Giulia Magnabosco che, nei giorni dineve si è sostituita al pulmino della PanteraRosa, con la sua Cinquecento arancione.

    Quattro giorni di peregrinazioni e di decodi-ficazione di nomi, cognomi, vie e di numeri civi-ci, per trovare gli anziani, apparentemente inletargo, ma che, invece, sotto sotto sono più viviche mai.

    I MOSCHETTIERI DELLA STELLA DI NATALE

    Non so voi, ma più di una volta, ho costret-to mia madre a prepararmi alla sera, le “fio-relline” per il rametto di olivo che, immanca-bilmente, avevamo sgraffignato da qualchecampo di proprietà di chissà chi. E poi, intarda serata, mia madre era ancora alle presecon quei benedetti fiori quando il film dellenove era già cominciato da un pezzo e, ormai,si apprestava a finire.

    E le fiorelline erano ancora poche; ciòpreannunciava una lunga trafila di ore con gliaghi e la carta velina senza, però, il tradizio-nale “Grembiale” per stropicciare la carta.

    Tutto, alla fine, si concludeva con il risve-glio mattutino e la sfavillante palma, posatasul tavolo, pronta per essere maneggiata.

    La processione di famigliole che, accompa-gnate dalle doverose palme, si riflettevanosulle vetrine di “Beschin”, di “Dolce Remi”;per finire, alla fine, sulla vetrata di “Gro-meneda” dove si fermavano per santificare lepiantine e proseguire verso la Chiesa.

    Il prete, i chierichetti e la folla, mentre glianziani e i più astuti, già, riposavano sulle

    panche della navata centrale.In mezzo ai miei, confrontavo la mia palma

    con quella degli altri, e mi dicevo che la miaera la più bella, finché non vedevo sempre ilsolito ramo con fiorellini tipo margherite e miripromettevo di fare di più l’anno venturo.

    Il solito spintonare all’entrata per accapar-rarsi, come seggiola, i termosifoni posti ai lati,per poi accontentarsi nel far riposare la spallacontro una delle sei colonne, preferibilmentequella al centro della fila a destra.

    L’immancabile alza-abassa delle palme,osservato, molto spesso, da un ospite come ilvescovo, attratto dalla nostra celebrazione ori-ginale, propria solo di San Giovanni Ilarione,e il consueto cerchio solidale dei bambini,attorno ai chierichetti e ai sacerdoti.

    Io non sono mai salita sull’altare con glialtri bambini, per una mia personale ed auten-tica fobia acuta da abbandono, ma si dice chesia emozionante stare lassù, almeno a detta dimia cugina di sei anni. E questo anno ...? Tuttouguale; come sempre, d’altronde.

    R. C.

    L’idea dell’Assessore alla Cultura per il perio-do natalizio è stata quella di far incontrare i gio-vani con gli anziani, nello stile “Ricordi di comeeravamo” per la terza generazione, e “Prospet-tive future” per i giovini.

    Il “tour rivelatore” si è svolto in quattro usci-te, iniziate con la fantomatica e preservanteVigilia di Natale, di solito, da passare tra i forniper il pranzo del giorno dopo.

    Perciò, esentati dall’impasto della torta, dallacottura del macinato e dalle immancabili puliziedi inverno, abbiamo sacrificato volentieri quelledue o tre ore di sonno in più, per operare in favo-re degli animi senili di San Giovanni Ilarione, enon per le esigenze dei palati pretenziosi deiparenti, che si sarebbero incontrati il giorno suc-cessivo.

    Ovviamente, anche in questo caso non sonomancati gli imprevisti: fughe da una versionecanina del musical “Cats”, in cui l’effetto sor-presa era l’uscita di cani dagli angoli più dispa-rati, corti colpite dall’alluvione universale e,quindi, praticamente inagibili, e anziani che,scombinando i nostri piani, sono passati amiglior vita, prima dell’arrivo della nostra azio-ne salvifica. Portati tra i meandri del paese, dalpulmino dello Sci Club, simile alla MisteryMachine di Scooby Doo, che, nel nostro caso, siè sostituito con la Pantera Rosa in trasferta aSaint Morizt, abbiamo solcato strade e sentieriper raggiungere i nostri anziani; che, sorpresi,hanno reagito ciascuno in modo originale.

    Chi ci ha scambiato per venditori ambulanti,chi per la banda Bassotti in incogni-to e chi, per il coro della stella, net-tamente in ritardo sul calendario cri-stiano.

    Fatto sta che certi si sono lasciatiandare ad un pianto liberatorio, altriad una dettagliata descrizione dellafastidiosa cataratta all’occhio destroe dell’incontro con il Diavolo, la seraprima. Insomma, una generazionecon una febbrile voglia di parlare, dicondividere e di costruire l’alberogenealogico di ogni suo ospite.

    Anziani accompagnati da figli, danuore, o nella maggioranza dei casi,da badanti.

    MONDO GIOVAN

    I

  • Regolamento privacy

    L’ALPONE 6

    L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE INFORMA testi di DELIO VICENTINI

    Rinnovata la convenzione con lascuola dell’infanzia “Papa Luciani”

    Con voto unanime il Consiglio comunaleha approvato, il 23 dicembre scorso, la con-venzione con la scuola dell’infanzia parita-ria intitolata a “Papa Luciani”, che accoglieoltre 150 bambini (di cui 23 appartenenti afamiglie immigrate di diverse nazionalità),suddivisi in sei sezioni. L’importante istitu-zione educativa, federata alla F.I.S.M.(Federazione Italiana Scuole Materne) ègestita da un apposito Comitato, presiedutoda Giovanni Righetto, formato dal parrocopro tempore, dalla coordinatrice dell’attivitàeducativa, membri di diritto, e da rappresen-tanti dei genitori, eletti dall’assembleagenerale, dell’Amministrazione comunale edella parrocchia di Santa Caterina, designa-ti dai rispettivi organismi istituzionali. Lascuola opera sulla base di un Progetto edu-cativo e di un Piano dell’offerta formativache si ispirano ad una concezione cristianadella persona, della vita e dell’educazione.Dal 10 settembre 2000 è stata riconosciutadal Ministero dell’Istruzione, dell’Uni-versità e della Ricerca come “scuola parita-ria”. Nel corso dell’anno scolastico 2004/05ha ottenuto la certificazione “I.S.O. 9001”in quanto organismo erogante un servizio diassoluta qualità. Accanto a personale laico,operano anche alcune suore appartenentialla Congregazione delle Suore Apostoledel Sacro Cuore di Gesù.

    La convenzione, a decorrere dal primogennaio 2006, avrà la durata di tre anni. Lascuola, da parte sua, si impegna:

    - a mantenere in perfetta efficienza ilocali, le attrezzature e i sussidi allo scopodi garantire la “funzionalità dell’attivitàdidattica”;

    - ad assicurare personale docente e ausi-

    liario in possesso dei requisiti e dei titoli distudio previsti dalle norme vigenti;

    - a rispettare le tabelle dietetiche appro-vate dal competente Servizio dalla A. S.L.20;

    - ad osservare il calendario scolasticoregionale, autorizzato dagli organismi dicontrollo competenti.

    L’Amministrazione comunale garantisceil servizio di trasporto gratuito, fatto salvo ildiritto della stessa Amministrazione di pre-vedere una eventuale compartecipazionealle famiglie, inoltre verrà chiesto di con-correre alle spese per la gestione della scuo-la mediante versamento di una quota mensi-le definita da un’apposita “Commissione diverifica e di coordinamento” formata dalSindaco o suo delegato, dal consiglierecomunale presente nel Comitato di gestio-ne, dal Presidente e dal segretario dellascuola. La stessa Commissione provvederàal coordinamento delle azioni che assicure-ranno la corretta applicazione della conven-zione. L’assistenza sui pulmini rimarrà acarico del Comitato di gestione della scuo-la.

    L’onere a carico del bilancio comunale,in aggiunta all’impegno derivante dallagestione del servizio di trasporto per glialunni, è stato fissato in 40.000,00 E per il2006, 45.000,00 E per il 2007 e 50.000,00 Eper il 2008 da erogare il due rate: il 50%entro il 31 marzo e il restante 50% entro il30 giugno di ogni anno. Annualmente lascuola presenterà all’Amministrazionecomunale il Bilancio di previsione e ilRendiconto economico e finanziario.

    (Delibera n. 44 del 23 dicembre 2005)

    • I.C.I. E ADDIZIONALE IRPEFPer l’anno 2006 la tariffa I.C.I. sull’abitazione principale è stata confermata al 6,0 per

    mille “senza alcuna diversificazione, agevolazione e riduzione, ad eccezione della detrazio-ne, prevista dalla legge, a favore delle abitazioni principali stabilita in E 103,29”. In conse-guenza di ciò le casse comunali introiteranno la somma di 491.174,86 euro. Inoltre è statariconfermata allo 0,5% anche l’addizionale Irpef con un gettito globale previsto di123.700,00 euro.Delibere n. 152/153 del 20 dicembre 2005

    • CANONI D’USO LOCALI

    In ottemperanza con quanto previsto dal Decreto Leg.vo 30 giugno 2003, n. 196, ilConsiglio comunale ha approvato all’unanimità il “Regolamento per il trattamento dei datisensibili e giudiziari”. I dati “sensibili”, soggetti alla regolamentazione riguardano: l’ori-gine razziale e l’appartenenza etnica; le convinzioni religiose, filosofiche, politiche e sin-dacali; lo stato di salute; la vita e le abitudini sessuali; i riferimenti a vicende giudiziarie ealtri eventuali caratteristiche strettamente attinenti alla sfera del privato.

    La regolamentazione riguarda i seguenti ambiti dell’attività Comunale:Gestione del personale (contratto e rapporto di lavoro…diritti e doveri…)

    Servizi demografici e sociali (anagrafe, stato civile, liste elettorali…assistenza domicia-liare…)

    Istruzione e cultura (formazione e scuola, servizi per l’infanzia…)

    Polizia municipale (infortunistica stradale, procedure sanzionatorie…rilascio permessi…)

    Rilascio delle licenze di commercio

    Avvocatura (consulenza giuridica…)

    Politiche del lavoro (formazione professionale…)

    Attività politica, di indirizzo e di controllo…

    Attività del difensore civico e comunale…

    Attività riguardante gli istituti di democrazia diretta.Delibera n. 45 del 23 dicembre 2005

    dal Consiglio comunale

    dalla Giunta comunale

    A seguito dell’entrata in vigore della Legge 5 gennaio 1994, n. 36 e di successive inte-grazioni normative regionali, la gestione del patrimonio idrico dell’intera provincia è statademandata all’A.A.T.O.V. (Autorità Ambito Territoriale Ottimale Veronese) nell’ambitodella quale funzionano appositi organismi gestionali.

    Allo scopo di superare la frammentarietà nella gestione dei servizi connessi il territorioveronese è stato suddiviso in due aree, una gravitante nel comprensorio del Garda (Area delGarda) e una seconda comprendente i rimanenti settantadue comuni della provincia (Areaveronese). Per ognuna di esse è stata costituita una società di capitali a partecipazione pub-blica alla quale sono chiamati a partecipare tutti i comuni.

    Lo statuto delle due società prevede che:- il capitale sia interamente pubblico;- l’attività sia prevalentemente incentrata nell’erogazione del servizio idrico integrato…

    in nome e per conto di tutte le amministrazioni locali aderenti;- l’attività societaria sia sottoposta al puntuale controllo da parte degli stessi soci, oltre

    che dell’Autorità d’ambito veronese.Il capitale sociale risulta ripartito tra i soci in funzione degli abitanti residenti in ciascun

    comune alla data del 31 dicembre 2004. L’onere a carico dell’Amministrazione comunale diSan Giovanni da ciò derivante ammonta a 5.067,00 euro. Il sindaco o un suo delegato, in rap-presentanza del comune, sottoscriverà l’atto costitutivo e perfezionerà tutti gli adempimentifinalizzati all’attuazione del provvedimento.(Delibera n. 46 del 23 dicembre 2005)

    Statuto per il servizio idricointegrato

    Tariffe imposte 2006:tante conferme

    Costituita la commissioneelettorale

    In previsione delle prossime scadenze elet-torali è stata costituita la competente Com-missione elettorale. Sulla base della vigentenormativa ne fanno parte il sindaco, che lapresiede, e tre consiglieri effettivi, oltre a trecomponenti supplenti. La stessa normativaprevede la presenza obbligatoria anche di unrappresentante della minoranza consiliare.

    In qualità di membri effettivi sono risultatieletti Franco Cavazzola e Thomas Pandian perla maggioranza e Nadia Lovato per la mino-ranza.

    Tra i membri supplenti Claudio Lovato eAndrea Allegri rappresentano la maggioranzae Daniele Allegri la minoranza.(Delibera n. 3 del 30 gennaio 2006)

    Delibera n. 21 del 7 febbraio 2006

    • ACQUEDOTTO- fascia sociale sino a mc. 40 minimo garantito per semestre € 10,33- per consumi sino a mc. 100 semestre € 0,31/mc- per consumi oltre i mc. 100 semestre € 0,39/mc- per consumi per usi diversi da quelli dalle abitazioni / semestre € 0,31/mcDelibera n. 23 del 7 febbraio 2006

    • … conferme anche per C.O.S.A.P. (Occupazione spazi e aree pubbliche); trasporto sco-lastico, allacci metanodotto, lampade votive cimiterialiDelibere n. 24 e 25 del 7 febbraio 2006

    Sala Civica “M. Rumor” Altre Sale

    fino a 4 ore 1 giornata fino a 4 ore 1 giornata€ 77,47 € 154,94 € 15,49 € 25,82

    Zona 1 Zona 2 Zona 3Non Non Nonurb. Urb. urb. Urb. urb. Urb.

    A = = =

    B1 67,00 52,00 33,00

    B2 58,00 46,00 29,00

    C 34,00 63,00 27,00 50,00 17,00 32,00

    Z.T.O.

    D1 26,00 55,00

    D2 27,00 56,00

    Delibera n. 19 del 7 febbraio 2006

    • VALORE AREE EDIFICABILI AI FINI I.C.I.

    Z.T.O. Stima (Euro/mq.)

  • L’ALPONE 7

    È stato approvato il progetto esecutivo relativo alle reti fognarie nelle località Salgaroli,Mangano, Scandolaro-Castello e Belloca. L’onere complessivo dell’opera, in parte finanziatadalla Regione Veneto, ammonta a 200.000,00 euro.

    (Delibera n. 138 del 22 novembre 2005)

    Nuove reti fognarie

    Rinnovata la convenzione con la Pro locoalla quale viene demandata la gestione delmercato cerasicolo che si svolgerà nel periodocompreso tra la 3ª decade di maggio e la primadi luglio. L’accordo non presenta particolaridiversità rispetto a quello stipulato negli ulti-mi anni. La Pro loco riscuoterà, in nome e perconto dell’Amministrazione comunale, latassa di mercato, nella misura di € 15 per ognicassetta da 10 Kg) e la COSAP (plateatico perl’occupazione del suolo pubblico) mediantepropri rappresentanti accreditati ai quali verràcorrisposto, a titolo di compenso, il 30% diquanto introitato. Sul corretto funzionamentodel mercato vigilerà una apposita commissio-

    ne che potrà intervenire anche per eventualicontestazioni. La commissione, in caso dicomportamento scorretto da parte degli uten-ti, potrà deciderne la temporanea sospensionedal mercato.

    L’apertura del mercato verrà stabilita dicomune accordo tra il Sindaco e il Presidentedella Pro loco e comunicata ai produttorimediante avviso pubblico.

    Le somme introitate a titolo di plateaticosaranno versate nelle casse comunali, unita-mente alla tassa di mercato, per tornare poialla Pro loco per la copertura delle spese digestione del mercato.

    (Delibera n. 7 del 17 gennaio 2006)

    Mercato delle ciliegie 2006

    Con l’approvazione del progetto esecutivosi è concluso l’iter previsto dalla vigente nor-mativa per la messa in sicurezza della provin-ciale n. 17 dell’Alpone nel tratto corrispon-dente al centro abitato del capoluogo. In parti-colare sono previsti i seguenti interventi: ilmarciapiedi con relativi sottoservizi tra viaTorino e via Niselli, un passaggio pedonale inlocalità Mangano, una rotatoria all’incrocio

    tra la provinciale e il ponte Galli. Sul progettosi è già espressa favorevolmente anchel’Amministrazione provinciale. La spesa com-plessiva ammonta a 356.929,00 euro. LaRegione Veneto assicura un finanziamentopari a 249.850,00 euro, mentre i restanti107.078,70 graveranno a carico del bilanciocomunale.

    (Delibera n. 143 dei 29 novembre 2005)

    Sicurezza e provinciale 17

    L’Organizzazione di Volontariato per laProtezione civile, costituitasi lo scorso anno eregolarmente iscritta all’Albo dei gruppivolontari di Protezione civile della RegioneVeneto come “Protezione Ambientale e Civile- Verona”, ha avuto in dotazionedall’Amministrazione comunale un automez-zo “Nissan Pick up” con il quale potrà svolge-

    re al meglio gli impegni istituzionali.L’operazione è stata perfezionata mediantesottoscrizione di apposita convenzione tra ilgeometra Maurizio Bacco, responsabile del-l’area tecnica del comune, e Nicola Zanchi,legale rappresentante del Gruppo Volontaridella Protezione civile di San Giovanni.

    (Delibera n. 145 del 6 dicembre 2005)

    Motorizzata la protezione civile

    Appalto per emergenza neveDue ditte sono state incaricate di provvede-

    re allo sgombero della neve per il triennio2006/08: 1a ditta Giuseppe Cavazzola per ilversante Ovest e la ditta Augusto Beschin peril versante Est. Un’apposita convenzione fissale modalità operative per il corretto svolgi-mento del sevizio. La valutazione dell’oppor-tunità dell’intervento viene rimessa al respon-sabile dell’Area Tecnica del comune. Tuttavia,qualora la ditta appaltatrice non venisse tem-pestivamente allertata potrà intervenire di suainiziativa in modo da salvaguardare sempre latransitabilità delle strade. In caso di nevicatenotturne le strade dovranno essere percorribi-li entro le sette del mattino. Analoga procedu-

    ra è prevista per lo spargimento del sale.Qualora dovessero verificarsi precipitazionieccezionali “dovute a particolari condizioniatmosferiche che nell’arco di dodici ore depo-sitino più di 30 centimetri di neve”, alle dittespetterà un indennizzo particolare. In caso dinon ottemperanza degli impegni assunti daparte delle ditte appaltatrici sarà applicata unapenalità di 500,00 euro per ogni giornata diingombro stradale.

    La somma accantonata per far fronte all’e-mergenza neve per il prossimo triennioammonta a 28.256,00 euro.

    (Delibere n. 2/3 del 3 gennaio 2006 e n. 8/9del 17 gennaio 2006)

    COMUNICAZIONE IMPORTANTELa legge finanziaria 2006 ha previsto la possibilità per i contribuenti di destinare la quota

    del 5 per mille della propria imposta sul reddito delle persone fisiche, relativa al periodod’imposta 2005, a favore del proprio comume di residenza con l’obbligo, per quest’ultimo,didestinare tali risorse agli interventi di carattere sociale.

    Questa facoltà costituisce per tutti noi un’importante opportunità per finanziare, con unapiccola parte delle imposte sul reddito pagate nel 2005, le attivita sociali già in atto delnostro Comune e l’attivazione di nuove iniziative a favore delle categorie di cittadini piùdeboli.

    Tale scelta costituisce un gesto di sensibilità verso i problemi delle persone più svantag-giate e aiuta il Vostro Comune ad organizzare al meglio le attività di sostegno e di aiuto piùidonee alle varie situazioni di bisogno.

    Inoltre la possibilità di poter contribuire direttamente al finanziamento delle attivitàsociali permetterà di verificare personalmente in che modo i soldi dei contribuenti di SanGiovanni Ilarione saranno spesi.

    Per poter fare si che una parte delle imposte da Voi pagate venga utilizzata dal vostroComune a vantaggio della Comunità intera, Vi invito, in occasione della prossima dichia-razione dei redditi, a scegliere di devolvere il 5 per mille dell’IRPEF pagata nel 2005 alVostro Comune di residenza, firmando nell’apposito riquadro del modello integrativoCUD 2006, 730/1 bis redditi 2005 oppure UNICO persone fisiche 2006.

    Vi ricordo infine che tale scelta non comporta alcun ulteriore onere a Vostro carico e nonsostituisce la destinazione dell’8 er mille, ma va ad a aggiungersi a quest’ultima.

    IL SINDACODAL CERO GEOM DOMENICO

    Il settore ecologia sta particolarmente a cuore dell’Amministrazione Comunale. A dimostra-zione di ciò è stata attivata una serie di iniziative volte a sensibilizzare tutti i cittadini di ognietà, di ogni categoria e di ogni luogo del nostro paese. Infatti tutti sono stati invitati a dibattitisull’argomento ecologia che si sono svolti nel mese di febbraio, il 21 a Cattignano, il 22 a SanGiovanni e il 23 a Castello e, con l’intervento di personale dell’A.T.O. Verona 2 (Consorzio diComuni che tratta specificatamente la gestione dei rifiuti). Si è parlato, in particolare, delleoperazioni quotidiane che i cittadini sono invitati a osservare al fine di risparmiare soldi per ilservizio della raccolta e, soprattutto, per avere le strade e le piazze più pulite.Dai dibattiti sono emerse interessanti proposte e suggerimenti che saranno valutatidall’Amministrazione.Altra iniziativa non meno importante è stata la giornata ecologica svoltasi domenica 12 marzo,alla quale hanno partecipato molti volontari con le numerose associazioni, ma anche privaticittadini animati da ammirevole spirito sociale.Per la buona riuscita di questa giornata, va sottolineata la collaborazione di tutti gli istituti sco-lastici/educativi, presenti nel territorio, per la sensibilizzazione e informazione fatta circolaretra gli alunni.L’Amministrazione Comunale invita, ancora una volta, i cittadini e le famiglie ad una correttagestione e differenziazione dei rifiuti in quanto ogni operazione sbagliata del singolo cittadino,oltre ad essere contravvenzionata all’interessato, diventa un maggior costo per la comunità.

    GAMBARETTO CLAUDIO

    Trasporto disabiliL’Associazione Sci club continuerà a gestire con mezzo proprio il servizio di trasporto per le

    persone disabili che abbiano bisogno di terapie presso l’Ospedale di Soave. Per ogni uscita delpulmino verrà erogato un contributo pari a 41,00 euro. Per il corrente anno, in linea di massima,sono previste tre uscite settimanali con una spesa globale di circa 7.500,00 euro. La convenzio-ne stipulata impegna lo Sci club a mantenere il mezzo in perfetta efficienza.

    (Delibera n. 10 del 17gennaio 2006)

    Commissione appaltiLa commissione per l’aggiudicazione delle gare d’appalto relative ad opere pubbliche, per

    l’anno 2006, risulta come di seguito costituita:- Presidente: Bacco geom. Maurizio, Resp. Area tecnica;- Membri commissari: il Segretario Comunale Titolare e Avogaro rag. Livio,

    Resp. Area contabile;- Segretario verbalizzante: Marcazzan geom. Delina.(Delibera n. 12 del 24 gennaio 2006)

    Il P.A.T.I. si avvicinaIl Piano di Assetto del Territorio Intercomunale si mette in moto. Si tratta di un’iniziativa pro-

    mossa da una legge regionale (L.R. 11/04) che prevede il superamento degli attuali PianiRegolatori Generali comunali mediante un’azione di coordinamento territoriale promossa da piùcomuni operanti nel medesimo territorio. Nella presente circostanza i comuni interessati sono,oltre a San Giovanni Ilarione, Montecchia di Crosara, Roncà e Vestenanova. L’attuale fase, dettadella “concertazione”, prevede una serie di incontri con la popolazione e con gli Enti eventual-mente interessati. L’ufficio di coordinamento del nuovo organismo è stato attivato presso il comu-ne di Montecchia.

    (Delibera n. 14 del 24 gennaio 2006)

    Custodia isola ecologicaLa gestione e la sorveglianza dell’isola ecologica in località Boarie è stata affidata, anche per

    l’anno 2006, alla Pro loco che provvederà all’apertura e chiusura dei cancelli, alla vigilanzaaffinché i rifiuti conferiti vengano collocati negli appositi contenitori e alla pulizia e riordinodelle apparecchiature presenti nell’ambito della struttura.

    L’apertura al pubblico è prevista il lunedì e il sabato dalle 8.00 alle 12.00, il mercoledì dalle15.00 alle 18.30. L’accesso all’oasi ecologica è consentito soltanto ai cittadini residenti nel terri-torio comunale.(Delibera n. 6 del 17 gennaio 2006)

    Il progetto definitivo ed esecutivo per la realizzazione del primo tratto del marciapiede di ViaTorino è stato approvato con un impegno di spesa pari a 49.137,76 euro. L’iniziativa di collocanell’ambito di un più radicale e ampio intervento di “Riqualificazione del centro storico” e diarredo urbano, già realizzato lo scorso anno.

    (Delibera n. 150 del 20 dicembre 2005)

    Marciapiedi per viaTorino

    Ossigeno per il coro“El Biron”

    Il coro “El Biron” si impegnerà, per il prossimo triennio a tenere quattro concerti all’anno inoccasione di manifestazioni a carattere popolare come la “Festa dell’anziano” o “Natale insie-me”. Da parte sua l’Amministrazione comunale erogherà a favore del gruppo corale un contri-buto pari a mille euro all’anno.

    (Delibera n. 147 del sei dicembre 2005)

    NOTIZIE ECOLOGICHE

  • L’ALPONE 8

    Aveva le idee ben chiare Carlo Perrucchettinel lontano 1872 quando fondò quella nuovaforza operativa dell’allora regio esercito pervalorizzare le popolazioni delle montagne edelle rispettive vallate in difesa dei confini delNord, ma anche per mettere in risalto la vita ele tradizioni dei rudi e forti montanari, desti-nandoli a baluardo e difesa delle Alpi. Da quigli Alpini.

    I sentimenti, le emozioni, le vicissitudini diquesti militari, a volte e testardi e taciturni, ma

    che nessun ostacolo ferma, sono portati avan-ti da loro stessi attraverso i cori, i cori alpiniper l’appunto, composti da militanti o da per-sone che ne condividono gli ideali: sincerità,altruismo, fratellanza, sacrificio per gli altri.Per questo anche adesso, a distanza dalle epo-pee belliche, essi ancora ricordano, attraversoil canto, il sacrificio e l’abnegazione di chi halasciato la vita per permettere un futuro sicuroa chi è rimasto.

    Ma un coro alpino non è tale se non è con-traddistinto da quello che è considerato l’em-blema degli Alpini: il cappello!

    La necessità di completare la divisa giàaleggiava all’interno del gruppo, ma gli sboc-chi positivi erano difficili. Ecco allora provvi-denziale l’intervento del locale presidenteOlier Galiotto che, sfruttando le sue passateesperienze di ufficiale alpino, ha procurato uncappello a tutti i coristi, bello a vedersi, maga-ri portato sulle ventitrè, con tanto di fregio,nappina e penna. I più esigenti aggiungonoanche il numero di reggimento, ma, anche semanca, sono tutti alpini ugualmente perché aprova di solidarietà, amore verso gli altri, sem-pre in prima fila in caso di bisogno.

    L’alpino, come il carabiniere, non è mai unex alpino ma è sempre in servizio, pronto adaccorrere al minimo accenno di bisogno,pronto a dare il meglio di se stesso con lamente, le mani o attraverso il canto.

    GIANNI SARTORI

    Foto un po’ ingiallita dell’aprile 1953, inoccasione della visita del vescovo mons. CarloZinato. Siamo in piazza della chiesa di Villa. Ilvescovo allunga la mano destra per ricevere ildovuto omaggio. Altri tempi. Austerità e severitàgli imperativi categorici.

    Si intravedono il sindaco Ernesto Sabbadoro,don Giuseppe Dal Molin-parroco di Castello, lamaestra Antonietta Vandin, la maestra TeresaLovatin con relativi alunni. E poi tantissimi altri,Lucia Dal Brolo, Antonietta Sartori, CesareLovato, Catina Panarotto, Marcazzan Marino,

    Emilia Biondaro, Battista Pegoraro, mazzasetteGino, il prof. Dal Brolo Angelo, Lino Dammi,Giuseppina Tessaro, Zanchi Luigina

    A sinistra: Dal Zovo Umberto, BeltrameGiovanni, Cavazzola Massimo, BevilacquaRino, Carolina Sartori, Teresa Prando, Maria PiaMarcigaglia, Beltrame Angelina, Dammi Flora,Pellegrina Ciman e tanti altri.

    È una bella rimpatriata, un modo di vivere evestire ormai diverso, ma siamo tutti noi chestiamo cambiando.

    G. S.

    IL VESCOVO MONS. CARLO ZINATO

    A SAN GIOVANNI ILARIONE

    FRANCO GECCHELE, AMICO DI TUTTIChi lo cono-

    sceva sa che eradifficile, se nonimpossibile, nonessere amico diFranco Gecche-le: per questo lasua improvvisascomparsa, il 6gennaio scorso asoli 45 anni, ha

    suscitato profondo cordoglio in tutto il paesee una grande solidarietà verso i familiari e iparenti.

    Sebbene la sua esistenza sia stata segnatadalla sofferenza fisica (in seguito ad unadrammatica caduta da un ciliegio nel 1976aveva trascorso lunghi periodi di degenzaall’ospedale, subendo, dieci anni fa, il tra-pianto di rene), Franco aveva mantenuto

    intatta la rara qualità di guardare alla vita congioiosa serenità, coltivando, giorno per gior-no, l’affetto per la famiglia, per le amicizie eper il paese in cui era nato e a cui si sentivaorgogliosamente legato.

    Toccante e significativo è stato, alla finedella cerimonia funebre, il momento in cui lenote dei suoi amati Nomadi l’hanno accom-pagnato fuori dalla chiesa, salutandoci tutticon quelle parole che, com’era nel suo stile,intendevano sdrammatizzare il dolore del-l’addio: “Io un giorno crescerò e nel cielodella vita volerò...”. A ciascuno di noi, agliamici di sempre e alla gente che l’ha cono-sciuto, non resta che affidare la nostra com-mossa risposta ad un’altra canzone che luitanto amava: “Voglio però ricordarti com’eri,pensare che ancora vivi, voglio pensare cheancora mi ascolti, e come allora, sorridi”.

    GLI AMICI

    Come ogni anno, la prima domenica di febbraio abbiamo festeggiato la GIORNATA PER LA VITAcon la presenza, in chiesa, anche dei bambini battezzati nel 2005 e nel gennaio 2006, con le Omeliedei Parroci incentrate sul valore della vita, dal suo annuncio all’ultimo istante, e con l’offerta delle tra-dizionali primule, il cui ricavato è stato destinato ad aiutare mamme in difficoltà per una gravidanzainattesa, con bambini piccoli, oppure con difficoltà familiari di vario genere.

    Nel pomeriggio si è tenuta l’ottava edizione di “CANTA-LA-VITA”, spettacolo teatrale con la par-tecipazione dei bambini delle scuole materna, elementare e media e la collaborazione apprezzatissi-ma di insegnanti e mamme.

    La lettura della testimonianza che riportiamo di seguito ha dato particolare valore alla festa e a tuttala giornata.

    “Donna incinta aspetta il 3º figlio.Entrambi i genitori non vogliono questo bambino; io amareggiata cerco di parlare e convincere lui,

    perché so che è lui che decide in famiglia.Ma purtroppo lei vuole assolutamente abortire e minaccia il marito di usare erbe con olio di rici-

    no. Io chiedo loro di pensarci bene, a lungo, e di non affrettarsi nel prendere una decisione del gene-re, ma loro niente, non ne vogliono sapere di tenerlo.

    Io prego, ho bisogno di aiuto, chiedo preghiere al mio parroco alle suore della Scuola materna e atante altre persone.

    Il quel momento non ce la facevo più, ero disperata; quel bambino per ragioni economiche loro nonlo volevano e io non sapevo che fare; il pensiero che una piccola vita sarebbe stata uccisa, mi logora-va la mente e non mi dava pace

    Una mattina guardando dalla finestra vidi una volontaria del C.A.V. e senza pensarci, d’impulso lachiamai e le raccontai quel grosso problema.

    Ci fu un primo incontro con il papà, poi un secondo, lui non sembrava più così convinto della suadecisione, ma la moglie lo ricattava dicendogli che voleva suicidarsi.

    La volontaria del C.A.V. vedendo l’aggravarsi della situazione, decise di attivare il “PROGETTOGEMMA” e addirittura consegnò la prima quota di € 160,00= come dimostrazione della lealtà di que-sta proposta.

    Ora non ho più parole perchéNADIA ha 4 mesi ed è bellissima.

    Sono felice quando la guardo emi sorride, e allora dico grazie,grazie, grazie... Questo è il mira-colo della vita...”.

    GEMMA

    Movimento per la Vita - Centro diAiuto alla Vita. Zona Val d’Alpo-ne - Piazza dei Martiri, 1 - SanGiovanni Ilarione (VR) - Tel. 3495376803

    Notizie dal C.A.V.

    Il Presidente del coro Giovanni Todescoringrazia, a nome del coro per il cappello

    Castello: Giornata per la Vitail 5 febbraio 2006.

    Villa: Giornata per la Vita il 5febbraio 2006.

    Complimenti vivissimi da parte della redazione a:

    Fiorenza Panarotto, Dottoressa in Infermeria presso l’Università degli Studi di Verona il 12dicembre 2005. Laurea breve.

    Alice Zamboni, Dottoressa in Ingegneria gestionale presso l’Università degli Studi di Padovail 24 gennaio 2006.

    GLI ALLORI

    Gruppo di lavoratori in Svizzera a Thun il 27.08.1954.In basso Enrico Dal Cero con il fratello Antonio e Pietro Bordon con alcuni emigrati.

    CORO EL BIRON:IN ALTO IL CAPPELLO!

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    Raccolta foto presepi

    Anche quest’anno la festa di capodanno è stata un successo. Ecco come era allestita lasala all’interno del capannone. Un grazie a chi ha contribuito per il buon esito.

    La Pro Loco si scusa con tutti coloro che si attendevano di vedere suquesto numero la pagina dedicata alla Rassegna di Presepi fattadurante il Natale Insieme 2005. Per problemi organizzativi nonsiamo riusciti a raccogliere le foto di tutti i Presepi costruiti. Perciòrivolgiamo un caloroso invito a tutti coloro che hanno partecipatoalla Rassegna di inviare alla redazione dell’Alpone, o all’Asso-ciazione Pro Loco (Piazza Aldo Moro 5, S. Giovanni Il.) le foto deidiversi Presepi che avremo modo di vedere pubblicate nel prossimonumero di giugno.Per chi volesse è possibile inviare le foto in formato digitale all’in-dirizzo mail: [email protected] con fiducia l’invio delle vostre foto!

    ASSOCIAZIONE PRO LOCO

    I tre alberi sonostati allestiti pressoil bar Al Gottod’Oro.Brava Lorenza.

    50ª e 25ª anniversario di nozze il 3 aprile 2005.

    Com’è consuetudine, l’inizio dell’anno scola-stico alla scuola dell’infanzia “Papa Luciani” diSan Giovanni Ilarione è sinonimo di particolareattività a tutti i livelli: bambini, insegnanti, geni-tori e compaesani amici della scuola.

    A partire da ottobre, infatti, si incomincianoad organizzare la costruzione del presepe e larappresentazione natalizia dei bambini che fre-quentano la scuola.

    Come ogni anno il presepe, costruito dai papàe mamme dei bimbi della scuola, ha ripreso iltema su cui si basano le attività didattiche dell’an-no scolastico in corso. Quest’anno è stata la voltade “i 5 sensi”: tatto, udito, olfatto, vista, gusto.

    Programmaore 9,30 - Preghiera e omaggio floreale presso la

    targa commemorativa del Papa GiovanniPaolo II presso Ente Fiera Veronadon Walter Soave sacerdote emigrante

    ore 10,00 - Saluto inizialeon. Riccardo Giuseppe CeniPresidente Associazione Veronesi nelMondo

    ore 10,10 - Saluto autorità

    ore 10,30 - Relazioni“Una costante storica: il migrare”prof. Giorgio Corelli - Ordinario di StoriaEconomica nell’Università di Verona

    “Amore e nostalgia di Karol Wojtyla perla sua Polonia, sua terra d’origine”dott. Giuseppe Balboni AcquaAmbasciatore d’Italia presso la santa Sede- già ambasciatore a Varsavia (Polonia)

    ore 11,00 - ConclusioniPadre Flavio Roberto CarraroVescovo di Verona

    Moderatore del ConvegnoAvv. Luigi RighettiPresidente Editrice Athesis - L’ArenaPartenza da Piazza A. Moro, 5 alle ore 8,00.Costo del trasporto e pranzo € 10,00.Prenotarsi subito presso Augusto Gambaretto -tel. 348 7490305

    Il presepe pertanto è statosuddiviso in zone (“stazioni”)che, ricordando alcuni degli epi-sodi e personaggi più significati-vi della Natività di Gesù, siricollegano al tema didattico.

    Originale rispetto alle usanzela presenza nel presepe di uncirco e dei suoi pagliacci, perevidenziare il momento di feli-cità spirituale che dovrebbecaratterizzare l’animo di ogniuomo durante il Natale.

    Da notare inoltre lo sfondodel presepe cosparso di improntedelle mani fatte da tutti i bimbiappartenenti alla scuola, nonchéla presenza tra le statuine delpresepe di innumerevoli gioiosefigurine a rappresentare i bimbistessi.

    Ad animare invece la rappresentazione natali-zia dei bambini della scuola, che quest’anno haallietato con cori e teneri auguri la funzionedomenicale antecedente il Natale nella parroc-chia di Santa Caterina in Villa di San GiovanniIlarione, è stato lo splendido coro formato dallemamme dei bimbi della scuola.

    Tanto lavoro da parte di tutti è stato fatto, maripagato da quella gioia che è riflessa su ognunodi noi quando partecipiamo per fare la gioiadegli altri. Anche questo è essere bravi inse-gnanti, bravi genitori, bravi compaesani. Anchequesto vuol dire Natale!

    DANIELE PASQUINO

    Natale alla scuoladell’infanzia “Papa Luciani”

    Giornata dell’emigrantesabato 22 aprile

    auditorium ente fiera - verona

  • L’intuizione che gli animali da compagniapotevano costituire un valido supporto per lacura delle malattie risale a tempi molto lontani.Già durante il processo di addomesticamentosi è instaurata tra uomo e animale una forteintesa affettiva ed emotiva. Ippocrate, medicodei tempi antichi, 2400 anni or sono valutavagli effetti benefici che si potevano avere dauna lunga cavalcata e la consigliava agliamici contro l’insonnia, per ritemprare il fisicoe lo spirito e in tutte quelle situazioni patologi-che che oggi vengono classificate come“stress”. Nelle antiche culture a certi animalivenivano attribuiti addirittura poteri sopranna-turali e taumaturgici. L’interesse della scienzamedica in questo settore si accentua nel 18ºsecolo soprattutto nelle scuole mediche anglo-sassoni dove viene evidenziato che occuparsidi cani e gatti consentiva ai malati di mente diacquisire un certo equilibrio mentale ed inte-resse per il mondo esterno. Nel 19º secoloviene sperimentata con successo l’ippoterarpiache consente di ottenere lusinghieri migliora-menti per i portatori di handicap. In Italia undecreto legge del 6 febbraio 2003 riconoscevalore scientifico e regolamenta la “Terapiaassistita dagli animali” o ”pet terapy”. È unimportante riconoscimento al lavoro dei ricer-catori in questo settore. Da questo momento glianimali possono, a buon diritto, entrare a fian-co degli operatori sanitari negli ospedali enegli istituti di cura. Esistono tuttavia da decen-ni in Italia ed altri stati istituti che compionoricerche scientifiche in questo settore ed i risul-tati incoraggianti giustificano il riconoscimento

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    MEDICINA“pet terapy”

    ovvero: come curarsi con gli animalidella struttura pubblica. Va, tuttavia, fatta unadistinzione tra Attività assistite dagli animali eTerapia assistita dagli animali.

    Nella prima gli animali vengono addestratiad aiutare a compiere abituali attività le per-sone disabili. Nella seconda l’animale vieneaffiancato alle terapie tradizionali con loscopo di ottenere da queste maggiori benefici.

    Gli animali che vengono utilizzati sonoquelli domestici. Cani, gatti, criceti, conigli,capre, mucche, cavalli, ucccelli, pesci e delfi-ni. Questo tipo di terapia è indirizzata soprat-tutto a persone che soffrono di alcune malattienervose e mentali, o in caso di difficoltà rela-zionali, depressione, malattie neurologiche,difetti sensoriali, disturbi della personalità. Gliesperimenti effettuati presso gli istituti di ricer-ca hanno dimostrato che il contatto costante econtinuato con un animale oltre a sostituireaffetti carenti o mancanti e’ particolarmenteadatto per favorire i contatti interpersonali,offre spunti di conversazione, momenti digioco e di ilarita’ dando cosi occasione di inte-ragire con gli altri. L’animale offre la funzionedi ammortizzatore in situazioni di stress ed e’un valido aiuto per pazienti che presentanoproblemi di comportamento sociale e di comu-nicazione, siano essi bambini, anziani, perso-ne disabili o affette da ritardo mentale. Leapplicazioni della “pet terapy” vengono atti-vate tuttavia in casi particolarmente seleziona-ti ed in fase sperimentale presso centri specia-lizzati. I risultati hanno dato finora risultatiincoraggianti.

    VINCENZO MAGNABOSCO

    Se vogliamo raccontare come si sono susseguitigli eventi fin dall’inizio dobbiamo cominciare coldar notizia di un matrimonio.

    Mia madre, conosciuta da tutti come ‘la Bice’, sisposa nel 1951. Il giovane marito, mio padre, è tor-nato da poco dalla guerra che l’ha duramente pro-vato.

    Nel 1952 nasce la prima figlia, Nadia.Alcuni anni dopo, ed è il 1955, fanno insieme

    una scelta: affittare l’albergo ‘Al Cervo’. Da qui in poi tanti avvenimenti. Inattesi ed

    imprevedibili alcuni, ma altri cercati e nutriti dal