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ZUMBO ROSARIANNA LABORATORIO DIDATTICO DI LINGUA E LETTERATURA INGLESE

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ZUMBO ROSARIANNA

LABORATORIO DIDATTICO DI LINGUA E

LETTERATURA INGLESE

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LABORATORIO DIDATTICO DI LINGUA E LETTERATURA INGLESE Rosarianna Zumbo Pubblicato da Mistal Service sas Via U. Bonino, 3, 98100 Messina (Italy) Questo libro e’ distribuito come un lavoro “Open Access”. Ogni lettore può scaricare, copiare e usare il presente volume purché autore e casa editrice siano opportunamente citati. AVVISO IMPORTANTE L'editore non si assume nessuna responsabilità per qualsiasi svantaggio o danno derivante dalle informazioni, raccomandazioni o consigli elencati dovute all’uso di materiale, illustrazione, metodo o idea contenuti nel presente volume. Opinioni ed affermazioni contenute in questo libro appartengono all’Autore e non all’Editore. Inoltre, l’Editore non si assume nessuna responsabilità per l'accuratezza delle informazioni contenute nel presente volume. Pubblicato: Febbraio, 2013 Questo libro in forma elettronica e’ disponibile sul sito www.mistralservice.it/books LABORATORIO DIDATTICO DI LINGUA E LETTERATURA INGLESE Rosarianna Zumbo 978-88-98161-03-4

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INTRODUZIONE La SISSIS, Scuola Interuniversitaria Siciliana di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario, è una struttura didattica interateneo, cui partecipano con convenzione le Universit{ di Messina, Catania e Palermo. E’ stata istituita, al pari delle SISS nazionali, nel 1998, con l’obiettivo di garantire una formazione completa e professionale agli insegnanti della scuola secondaria di primo e secondo grado. Il corso ha durata biennale, e prevede, oltre ad approfondimenti storici, epistemologici e didattici delle discipline di pertinenza delle singole classi concorsuali, almeno 200 ore di Area Comune, dedicate alle Scienze dell’Educazione, delle ore di attivit{ laboratoriali e delle ore di tirocinio, proprio nell’ ottica di fornire le competenze pedagogiche, psicologiche e metodologiche ritenute indispensabili, nonché caratterizzanti, per conferire abiti scientifici alla professione dell’ insegnante della scuola secondaria di primo e secondo grado. Progetto di Tirocinio Le attività di tirocinio rappresentano un momento significativo e qualificante all’interno dell’offerta formativa del corso SISSIS, in quanto sono state pensate come occasione di raccordo tra competenze di tipo teorico e competenze pratico-operative. Il progetto di tirocinio offre la possibilità di osservare e sperimentare in prima persona cosa accade all’interno della classe, al fine di fornire al futuro insegnante occasioni per mettersi alla prova e spunti di riflessione, nonché tutti gli strumenti per costruire una professionalità docente che non si identifica esclusivamente con la conoscenza della disciplina da insegnare, ma che richiede invece anche competenze operative in grado di tradurre quella conoscenza in stimoli efficaci, in grado di coinvolgere il gruppo classe e di guidarlo nel processo di apprendimento. Il progetto di tirocinio prevede diverse fasi, così articolate:

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T.O.I. ( Tirocinio d’Osservazione Indiretta) : si tratta di una riflessione guidata, in presenza di un docente supervisore, e ha lo scopo di introdurre lo specializzando ai diversi aspetti della realtà scolastica e alla conoscenza della normativa vigente in materia di autonomia e di organizzazione generale della scuola; T.O.D., ovvero il tirocinio di osservazione diretta. Si svolge direttamente all’ interno di due istituti scolastici, un istituto di scuole secondaria inferiore ed uno di scuola secondaria superiore, ed è dedicato alla riflessione sulla scuola, le sue strutture, la sua organizzazione e il suo funzionamento. In questa fase a ogni tirocinante è assegnato dalla scuola un tutor; T.I.A.( tirocinio di intervento attivo) : è la parte in cui è dato modo al tirocinante di “mettersi alla prova”, sperimentando personalmente le dinamiche di gestione del gruppo classe. In questa fase il tirocinante deve organizzare unità didattiche, attuarle in classe e verificare i risultati raggiunti dagli allievi, avvalendosi di griglie di osservazione, test o compiti opportunamente predisposti. T.R. (tirocinio di riflessione): in questa attività di tirocinio, sono previste ulteriori ore di riflessione su quanto si è osservato e su quanto si è fatto a scuola, da svolgersi in piccoli gruppi guidati dal supervisore, per favorire il confronto e lo scambio di impressioni e suggestioni.

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CAPITOLO 1 Tirocinio d’Osservazione Indiretta (T. O. I.) La prima fase del tirocinio, quella appunto di “osservazione indiretta”, si è articolata in molteplici incontri , ciascuno dei quali dedicato alla trattazione di un aspetto particolare dell’ organizzazione scolastica, allo scopo di far vedere come “funziona” concretamente il mondo della scuola oggi.

Uno dei temi affrontati durante questa fase di tirocinio è stato: “POF”. POF Con la piena entrata a regime dell’autonomia scolastica, le scuole sono tenute a presentare il proprio “piano dell’ offerta formativa”. Che cosa è Il Piano dell’offerta formativa è la carta d’identit{ della scuola

di ogni istituzione scolastica . Il POF è il documento col quale ogni scuola presenta le proprie proposte formative all’utenza; è quindi un documento pubblico, e va consegnato agli alunni all’atto dell’iscrizione. Ma questo documento non è sempre così facilmente accessibile: ad esempio, nella scuola media “Enzo Drago” dove ho svolto parte della mia attività di tirocinio, questa possibilit{ mi è stata “ negata”, poiché mi è stato detto che “non si può” portare il documento al di fuori delle mura scolastiche, e non potevo neanche fotocopiarlo (perché la macchina fotocopiatrice non funzionava bene). La fisionomia del POF è determinata dalla progettazione del curricolo, sia per la quota definita a livello nazionale sia per

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quella riservata alla scuola stessa, e dalle attività extracurriculari, educative ed organizzative. In altri termini, nel POF le scuole definiscono: - le discipline e le attivit{ scelte nell’ ambito della quota di curricolo riservata alla scuola; - le possibilità di opzione offerte agli studenti e alle loro famiglie; - le discipline e le attività aggiuntive, per la quota facoltativa del curricolo, e le eventuali collaborazioni con enti e istituzioni esterne; - l’articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività; - le modalità e i criteri adottati per la valutazione degli alunni e per il riconoscimento dei crediti. In tal modo il Ministero dell’Istruzione, dell’Universit{ e della Ricerca, ha ipotizzato una mappa delle categorie, che contiene: Condizioni generali di svolgimento del servizio scolastico

Strutture, servizi e regole

regole e statuti della scuola: diritti, doveri e forme di partecipazione

orari di apertura strutture e servizi che gli Enti locali o altri mettono a disposizione

della scuola collegamenti e rapporti con il tessuto urbano

Corsi di studio attivati:

corsi tradizionali corsi sperimentali orario obbligatorio annuale discipline della quota nazionale del curricolo competenze possedute al termine dei corsi (profili in uscita)

Curricoli, cioè i percorsi effettivamente costruiti dalla singola istituzione scolastica, personalizzabili attraverso l’uso degli strumenti di flessibilità

discipline e attività della quota di curricolo riservata alla scuola (solo quando sar{ stato attuato quanto previsto dall’art. 8 del Regolamento)

compensazioni tra le discipline possibilità di opzione offerte agli studenti e alle famiglie discipline e attività aggiuntive ricerca e sperimentazione

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modalità e criteri di valutazione degli alunni e per il riconoscimento dei crediti

azioni di

- accoglienza - continuità - orientamento, ri-orientamento (passerelle) - sostegno e recupero - promozione delle eccellenze

tempi

- adattamenti del calendario scolastico - articolazione dell’orario complessivo annuale di ciascuna disciplina e attività - uso della quota del 15% del monte ore annuale per eventuali compensazioni tra le discipline - modalit{ di raccordo tra i tempi dell’insegnamento e i ritmi di apprendimento degli alunni

luoghi

- aule - laboratori - palestre - luoghi esterni (teatri, università, parchi, mete di viaggi d’istruzione)

gruppi

- classi - gruppi flessibili di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi - gruppi di alunni che frequentano discipline e attività opzionali - gruppi di alunni che frequentano discipline e attività aggiuntive

Rapporti

accordi di rete con altre scuole (a partire dal 1° settembre 2000 sarà possibile lo scambio dei docenti che abbiano uno stato giuridico omogeneo)

rapporti con il territorio

Risorse umane

modalità di impiego dei docenti e del personale ATA modalit{ di organizzazione dell’istituto

Risorse finanziarie necessarie sintetizzate in un preventivo contenente

spese di progettazione

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spese per attività aggiuntive di insegnamento

- di docenti interni - di docenti e/o esperti esterni

spese per attività aggiuntive non di insegnamento

- di docenti interni - di docenti e/o esperti esterni - di personale ATA

spese di funzionamento (trasporti o altri servizi) spese per l’acquisto di materiali di consumo e/o di beni spese per convenzioni e/o accordi di rete spese per la formazione del personale docente e ATA ogni altra spesa necessaria

Criteri per il monitoraggio, la valutazione degli esiti, le conseguenti azioni correttive.

indicatori e parametri componenti coinvolte eventuali osservatori esterni tempi azioni correttive strumenti di documentazione

Singoli progetti concepiti come espressione coerente dell’identità dell’Istituto e a loro volta articolati in

azione

- individuazione del problema - descrizione del progetto

fasi e modalità della realizzazione del progetto con la precisazione di

- tempi - luoghi - gruppi - risorse umane - rapporti di rete con le altre scuole e con il territorio

risorse finanziarie necessarie sintetizzate in un preventivo contenente

- spese di progettazione - spese per attività aggiuntive di insegnamento - di docenti interni - di docenti e/o esperti esterni - spese per attività aggiuntive non di insegnamento - di docenti interni

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- di docenti e/o esperti esterni - di personale ATA - spese di funzionamento (trasporti o altri servizi) - spese per l’acquisto di materiali di consumo e/o di beni - spese per convenzioni e/o accordi di rete - spese per la formazione del personale docente e ATA - ogni altra spesa necessaria

individuazione degli indicatori di successo per il successivo monitoraggio

Ma spesso questo documento si trasforma in mera opera di “pubblicizzazione” da parte delle varie scuole che, per attirare l’adesione e la simpatia del “cliente”/studente (e della sua famiglia), presentano delle proposte che se non sono proprio fasulle, sono per lo meno “gonfiate”. Durante il mio TOI, ad esempio, abbiamo analizzato i POF di varie Regioni Italiane: io ho esaminato il POF di un Liceo Scientifico Statale della Regione Lazio e ritengo che se la suddetta scuola esistesse realmente sarebbe una mera utopia, poiché le strutture e le proposte presentate sono talmente sensazionali da non sembrare completamente veritiere. Per tornare al documento POF di per se stesso, esso viene elaborato dal Collegio dei Docenti, generalmente a inizio anno scolastico, sulla base di un’analisi delle esigenze e dei bisogni emersi dal territorio. L’obiettivo è infatti rendere ogni scuola in grado di rispondere alle richieste del territorio, anche in collaborazione con gli enti locali, le associazioni, le istituzioni presenti.

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CAPITOLO 2 Tirocinio di Osservazione Diretta (T. O. D.) Istituto Comprensivo “Enzo Drago” Il tipo di scuola in cui ho focalizzato la mia attenzione durante il tirocinio osservativo è l’istituto comprensivo “Enzo Drago”, scuola secondaria di primo grado. La scuola risiede in Messina, in via Catania (zona Provinciale). L’edificio è una struttura abbastanza vecchia: esternamente si presenta come una costruzione in muratura con intonaci deteriorati dal tempo e dalle intemperie; internamente l’istituto è molto pulito, ma conserva sempre un aspetto piuttosto “vissuto”. La scuola è suddivisa in tre piani: il pianterreno è adibito a scuola materna; il primo piano è quello che dà il nome alla scuola dove sono situati i corsi A, B, C, D ed E; al secondo piano è collocato il corso F (di recente creazione) e un’aula dotata di alcuni computers, utilizzata per le lezioni di informatica; al terzo piano si trova una tra le più importanti biblioteche storiche di Messina, la “Biblioteca Cannizzaro”. Alcuni anni fa le lezioni di Educazione Fisica si svolgevano nel seminterrato dell’edificio, ma ormai il luogo è totalmente inagibile, quindi completamente inutilizzato, ed i Professori di Educazione Fisica preferiscono effettuare le proprie lezioni nell’adiacente “Ex-Gil”, un campo di atletica all’aperto. Il professore di Educazione Fisica, Renato Accorinti, è stato l’ideatore di un innovativo progetto: un’aula dell’istituto, sistemata appositamente per l’occasione, dedicata alla “meditazione”, quindi al benessere spirituale degli alunni. Si deve assolutamente dire che questo progetto è il primo in Italia e forse in tutta Europa. Purtroppo la mia attività di tirocinio è terminata prima dell’inaugurazione di questa originale tipologia d’insegnamento. L’”Enzo Drago” (quindi il primo piano dell’edificio) è una scuola molto piccola: 15 classi non molto grandi all’interno, nelle quali le finestre sono abbastanza grandi, ma purtroppo non sono adornate di apposite “tendine” e gli alunni seduti ai primi banchi sono per questo infastiditi dal sole nelle calde e

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luminose giornate di primavera; una segreteria; l’aula del Dirigente Scolastico; l’aula del Vice Dirigente Scolastico; l’aula dei professori; una toilette per i professori, un bagno per gli alunni ed uno per le alunne. La disposizione delle classi è di tipo frontale. Lungo il corridoio si possono ammirare fotografie di passate gite scolastiche ed esperienze varie fatte dagli alunni (un ragazzo che esibisce una coppa vinta ad una qualche gara di atletica, una ragazza australiana corrispondente di una alunna della classe III A 2003), e alcuni disegni eseguiti dagli alunni più dotati. I vari avvisi e le circolari sono facilmente consultabili poiché affissi su una “bacheca” accanto alla segreteria e alla stanza del Vice Dirigente e che è situata proprio di fronte a questa. Al contrario il P.O.F. e il Regolamento d’Istituto non sono egualmente consultabili: infatti non mi è stato possibile né consultare né vedere suddetti documenti, anche se dovrebbero essere di facile e pubblica fruibilità. Comunque un regolamento d’istituto esiste e la scuola sembra osservarlo abbastanza bene: le ore di lezione sono 5, ripartite tra l’orario di entrata che è alle 8.15 (il Dirigente Scolastico è molto severo in merito, sia riguardo agli alunni che agli insegnanti) e l’orario di uscita che è alle 12.50; il mercoledì si fanno 6 ore e si esce alle 13.35; le ore sono di 55 minuti, ad eccezione della terza ora che è ridotta a causa della ricreazione; c’è un orario di apertura dei servizi igienici (dalle 9.15 alle 10.30 e dalle 11.15 alle 13.15); durante l’intervallo gli alunni non possono uscire, in quanto negli anni passati ci sono stati dei problemi con alcuni ragazzi che hanno creato una specie di rissa in corridoio. Prima di iniziare concretamente la mia attività di tirocinio di osservazione diretta (T.O.D.), io e la mia collega, Cambria Sebastiana, abbiamo ritenuto opportuno presentarci al Dirigente Scolastico, il professor Francesco Bonardelli, ex professore di Italiano e Storia che unisce l’impegno scolastico alla collaborazione con la “Gazzetta del Sud”. Successivamente abbiamo parlato con la tutor assegnataci, la Professoressa Giuseppa Mondo e abbiamo tracciato

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brevemente uno schizzo della nostra imminente attività tirocinante. Il Dirigente dell’”Enzo Drago” quel giorno era assente e al suo posto siamo state accolte dal Vice Dirigente, il professor Orazio Raffone, insegnante di Tecnica. Il nostro incontro con la tutor è stato molto caloroso: ci ha accolte immediatamente con slancio positivo, dicendoci che con noi avrebbe svolto la sua prima esperienza di “tutoraggio”, ma che sarebbe stata completamente a nostra disposizione. Una volta affrontate queste prime formalità di presentazione, ho potuto dare inizio alla mia attività di tirocinio. Le classi in cui ho svolto la mia attività di tirocinio sono: I, II, III A e I, II e III C. La I A è composta da 26 alunni, di cui 12 femmine e 14 maschi; la II A è composta da 19 alunni, di cui 10 femmine e 9 maschi; la III A è composta da 21 alunni, di cui 9 femmine e 12 maschi. In I C ci sono 19 alunni, di cui 4 sono di sesso femminile e 15 maschile; in II C ci sono 21 alunni, di cui 11 sono femmine e 10 maschi; in III C ci sono 21 alunni, dei quali 9 sono ragazze e 12 ragazzi. La prima classe che ho avuto modo di osservare è stata la I A. L’insegnante ci ha presentate a questa classe (e in I C) come delle “ispettrici scolastiche”, poiché ha detto che i ragazzi a quell’et{ sono troppo piccoli e, dato che non avevano mai avuto prima di allora simili presenze in classe, non avrebbero capito il concetto di “tirocinante”e forse si sarebbero creati qualche problema di soggezione; successivamente, però, ha spiegato meglio il nostro ruolo lì. Quando la nostra tutor ha la prima ora di lezione, deve dedicare parte del suo tempo al controllo delle assenze e delle giustificazioni (devo dire che sa sfruttare abbastanza bene i 55 minuti di lezione disponibili sbrigando velocemente ma attentamente tutte queste piccole formalità). Attività Didattica Ho individuato le seguenti forme di lezione: all’inizio, l’insegnante è solita anticipare brevemente gli argomenti

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grammaticali che svolgerà in classe ed eventualmente indica anche collegamenti e chiarimenti rispetto a quanto svolto in precedenza. La tutor spiega i nuovi argomenti grammaticali prima in Inglese, supportandoli con degli esempi e dopo chiarisce quanto prima spiegato in Italiano, scrivendo (in Inglese) le strutture grammaticali alla lavagna. Se qualche alunno non ha ancora capito, l’insegnante fa rispiegare l’argomento a chi volontariamente si offre di chiarire i dubbi del compagno/a. Una volta spiegata la regola grammaticale, l’insegnante legge il testo Inglese ad alta voce, facendo ripetere collettivamente ogni battuta agli alunni e, dopo aver terminato in questo modo la lettura del brano, chiarisce il significato delle parole più difficili, scrivendole talvolta alla lavagna. Gli alunni solitamente seguono la spiegazione della professoressa e prendono appunti spontaneamente, scrivendo le strutture grammaticali in modo schematico in appositi quaderni che utilizzano solo per la grammatica (più che quaderni, sono quadernoni, poiché devono essere utilizzati dalla classe Prima alla classe Terza). In generale la professoressa Mondo è molto disponibile, simpatica e piuttosto “materna” nei confronti dei suoi alunni, anche se sa essere molto severa e intransigente se la necessità lo richiede. Dal canto loro, gli alunni non hanno timore a chiedere ogni tipo di chiarimento, con domande e osservazioni. Nelle sezioni da me osservate, c’era un alunno autistico, seguito dall’insegnante di sostegno. Per quanto concerne il momento della verifica, la mia tutor utilizza sia la forma scritta che orale. La verifica avviene quasi prevalentemente in modo formale, ma talvolta ho assistito anche a dei momenti valutativi piuttosto informali. La verifica orale consiste: nelle classi I A e II A, I C e II C gli alunni si recano alla cattedra e devono ripetere a memoria un dialogo presente nel libro di testo, in III A e in III C i ragazzi, sempre alla cattedra, ripetono a memoria un brano estratto dal libro di Civiltà.

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Per quanto riguarda la verifica scritta, la professoressa Mondo utilizza (in tutte le classi) il metodo della “trascrizione”: gli alunni devono trascrivere, il più fedelmente possibile, i brani imparati a memoria. Prima di ogni verifica scritta, l’insegnante si accerta che gli alunni non possano copiare dai testi o da apposite fotocopie il contenuto del brano da ricordare a memoria. Durante questa prova, gli alunni non comunicano tra loro. La professoressa Mondo non segue una precisa griglia per la correzione dei compiti scritti o per l’assegnazione del voto dopo una verifica orale: solo la votazione di quest’ultima viene immediatamente comunicata agli alunni. Se un alunno accusa in classe qualche malore fisico prima o durante una verifica scritta e, per questo, decide di chiamare un genitore perché lo riporti a casa, l’insegnante fa recuperare la mancata prova durante la lezione successiva. Libri di Testo Il materiale didattico utilizzato dall’insegnante è essenzialmente il libro di testo e delle sue spiegazioni che sono di tipo orale, specialmente per quanto riguarda la grammatica, poiché secondo lei nel libro questa è trattata in modo dispersivo e complicato: non ho avuto modo di constatare l’impiego di altri strumenti didattici come il lettore cd o altro. Il libro di testo utilizzato è “Way Points 2000 Plus - your way to European Certifications”, di Giuliano Iantorno e Mario Papa, Edizione Zanichelli, Bologna (dotato anche di Student’s Book + Workbook e 2cd audio); e un testo di Civilt{ “New Trends Plus” di Carla Pappalardo e Rosy Martucci, Medusa Editrice, Napoli. “Way Points 2000” è un testo progettato per il raggiungimento della Certificazione Europea: è suddiviso in unità e moduli che mirano allo sviluppo delle quattro abilità (anche se queste ultime non sono equamente trattate) e sottomoduli che definiscono gli obiettivi che gli alunni dovranno raggiungere alla fine di alcune unità, raggruppate a seconda del contenuto grammaticale.

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Il libro di civiltà è usato a partire dalla classe Seconda e specialmente nelle Terze, in previsione dell’esame di stato. Non appena la professoressa entra in classe, saluta i ragazzi in Inglese e fa l’appello (sia nelle Prime che nelle Terze): gli alunni sono abituati a rispondere in Inglese sia al saluto che all’appello, dicendo “Here” se sono presenti, e “Not here” in modo collettivo per gli assenti. Gli Organi Collegiali Gli Organi Collegiali ai quali ho assistito sono stati: il Consiglio di Classe e il Collegio Docenti. Per entrambi gli Organi la modalità di convocazione è stata scritta e collettiva: le circolari contenenti date e orari dei suddetti sono state affisse nella sala professori. I punti trattati dal Consiglio di Classe sono stati: 1) Andamento didattico disciplinare; 2) Programmazione didattica. Sono stati analizzati il rendimento scolastico e la condotta degli alunni della sezione A e della sezione C, prestando particolare importanza agli alunni con maggiori problematiche. La professoressa di Religione ha denunciato un increscioso avvenimento: durante l’ultima lezione, un alunno ripetente della III A si è rivolto a lei in modo “non molto elegante”. Si è deciso unanimemente di esporre l’accaduto al Dirigente Scolastico, che decider{ se sospendere o meno l’alunno. Per quanto riguarda il Collegio Docenti, esso si è svolto con la partecipazione dei docenti sia della scuola dell’infanzia che della scuola secondaria di primo grado. Esso è stato presieduto inizialmente dal Vice Dirigente e poi dal Dirigente Scolastico, mentre la funzione di segretario è stata affidata ad un docente. Il punto del giorno del Collegio è stato: i Progetti. e la scelta di possibili criteri per la selezione di questi ultimi. I progetti dovranno essere valutati da una commissione composta da alcuni docenti. Il Dirigente Scolastico ha affermato che purtroppo non tutti i Progetti si potranno approvare, poiché si deve tenere in considerazione il voto di una commissione specifica che li può

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approvare o bocciare, e la percentuale che si può detrarre dal Fondo d’Istituto (il 60% su 30000 euro disponibili). Proprio per questo motivo ci sono stati dei momenti di tensione, poiché ognuno voleva che i propri progetti non fossero bocciati. Un altro tema esposto dal Dirigente Scolastico è stato l’orario d’entrata: alcuni professori, infatti, arrivano in ritardo, causando così disagi all’interno delle classi. Complessivamente il livello di partecipazione è stato totale per entrambi gli Organi collegiali.

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CAPITOLO 3 Tirocinio di Intervento Attivo (T. I. A.) Istituto Comprensivo “Enzo Drago” During the phase of T. I. A., I had my possibility to test and organize some teaching units in order to put them into practice. I proposed the following teaching unit for the students who attend the second year of the “Scuola Media Enzo Drago”, because it was here that I focused the most my T. I. A.. Target class: second year of the “Scuola Media Enzo Drago”. Time: 3 hours. Prerequisites: the students already master the use of present simple; they already know the Simple Past of the auxiliary verb “to be”, and the most common adverbs of frequency. Communicative Objectives: talking about past events; asking and giving information about past events. Grammar Point: Simple Past. Skills: reading, writing, listening, speaking.

PROCEDURE In this stage the students are presented with the new linguistic material for the first time. The lesson starts with a dialogue which helps the students to build the vocabulary and consolidate grammar. But before going through the text a warming-up phase is necessary to help the students to identify the grammar rule they will be introduced. WARMING-UP (During the warming-up I asked the students not to open their books in order to let them speak as freely as possible). The aim is to focus the students on the grammar rule will be introduced in the unit. At first I introduced the Past Tense in Italian: I asked the students some questions, such as: “Come si esprime il Passato in Italiano?”;

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“Che tempo utilizziamo quando diciamo: Ieri ho mangiato un panino?”. Then, I spoke to them in Italian, saying : “Guardate le frasi precedenti: in Italiano abbiamo utilizzato il “Passato Prossimo”, in Inglese, invece, per le stesse frasi, non si utilizza il Passato Prossimo”. PRESENTATION STAGE At this point I made some examples to the students. I wrote on the blackboard the following sentences, in order to stimulate their interest and their attention towards the linguistic material presented: 1) Yesterday I went to the cinema with my friends. 2) W. A. Mozart lived from 1756 to 1791. He started composing at the age of 5 and wrote more than 6.000 pieces of music. He was only 35 years old when he died. I asked the students to translate the sentences, saying to them that in English there are two different kinds of verbs at the Past tense, the “Regular Verbs” and the “Irregular Verbs”. I said to them: “the past form for Regular Verbs end in –ed, such as start-started; work-worked; like-liked. The past form for Irregular Verbs is variable, such as write-wrote; go-went: you can find a list of them at the end of your book”. But I have to say that the students translated the sentences above with no great difficulty: I thought that their teacher had already presented to them the “Past Tense”. Then, I selected some students, (I decided to call the best student and the worst one) asking them to underline the verbs of the sentences I wrote on the blackboard: I said to them that the verbs of the sentences they had underlined were at the Past Tense, specifying that the verbs “went”, “wrote” and “was” were some Irregular Verbs and, on the contrary, the verbs “lived” and “studied” were Regular Verbs. At this point I decided to involve students’ attention through a dialogue so that the students were more interested in what they were going to listen, read and study.

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LISTENING ACTIVITY In this stage I invited the students to listen to CD regarding the dialogue of their text-book: at first, they listened to the dialogue once, even if I noted they had already “studied” it by heart, as usual. In fact, they had never used before the CD concerning the dialogue, because their teacher isn’t used to using it, so they were very interested in this new kind of activity. It is usually their teacher who reads aloud the dialogue, so they had never listened to a CD and they found the way of speaking of the characters and their pronunciation very strange. Oral practice stage In this stage the students had to practise listening, writing and speaking together, in order to improve the linguistic materials presented in the dialogue. I had previously prepared at home a “true/false” exercise of comprehension concerning the dialogue (it is given below) and I gave it to the students; then I proposed to them to listen carefully to the dialogue again, because they had to try to understand it in order to tick (√) the correct answer (this is a kind of listening/writing exercise).

True False 1) Mr and Mrs Greenfield were at home yesterday afternoon. 2) Nigel and Karen went to Mr Miller’s. 3) Mr Miller was there.

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4) Mrs Miller did let them in. 5) Karen and Nigel saw an e-mail message on Mrs Miller’s computer. 6) Nigel and Karen read the e-mail message. 7) Nigel switched on his computer and he got into Mrs Miller’s e-mail box. JJJJLLLAAAA AAAAA 8) Nigel didn’t read the message. 9) The message was from Mr Miller’s kidnappers. 10) They didn’t want any money for his ransom. Then I proposed to the students a speaking exercise, that is to say the oral correction of the exercise above: each student had to tell the answer he/she had chosen. After the correction of the exercise, I invited the students to read aloud the dialogue individually. GRAMMAR STAGE Then I invited the students to underline the verbs of the dialogue, using a red colour for the “Irregular Verbs” and a blue one for the “Regular Verbs”. Then, I asked each student to tell me which verb they had underlined with the red colour and which with the blue one, in order to test if they had understood the linguistic material presented in the dialogue. Then I proposed to them to do the exercise “2b, Unit 16” of their text-book. In this kind of exercise they can practise “Past Tense” together with writing and speaking activities. 2b Ask your partner what he/she did yesterday. Write his/her answer beside the questions. What time did you get up yesterday? he/she got up at ---------- What did you do then?--------------------------------------------- How did you go to school?---------------------------------------- When did school start?--------------------------------------------

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When did you go back home?------------------------------------ What did you do in the afternoon?------------------------------- When did you have dinner?--------------------------------------- What did you do after dinner?------------------------------------ At this point the students had to practise the grammar rule. I have to specify that I preferred to explain “Past Tense” in Italian, but my tutor had said before to me to present it in English, and so did I: “the Simple Past (or Past Tense) is used when the action happened in the past: so, the action and the period of time are completely finished at the time of speaking, for example → yesterday I ate a slice of pizza. As we saw in the dialogue, there are 2 different kinds of Simple Past: Regular Verbs (such as start-started; like-liked; work-worked) and Irregular Verbs.(such as write-wrote; go-went). We use the Simple Past with: yesterday, last year, last month, last evening”. Then I wrote all the Simple Past structures on the blackboard (the affirmative structure, the negative structure and the interrogative one) and the students wrote down it on their exercise book, in order to focus their comprehension better. Grammar Rule: - the structure for positive sentences in Simple Past tense is: Subject + main verb at the Past Tense (e. g.: I worked; I wrote); - the structure for negative sentences in Simple Past tense is: Subject + auxiliary verb (did) + not + main verb at the infinitive form without “to” (e. g.: I did not or didn’t + work; I did not or didn’t write); - the structure for question sentences in Simple Past tense is: Auxiliary verb (did) + subject + main verb at the infinitive form without “to” (e. g.: Did I work?; Did I write?). The auxiliary verb did is the same for all persons (I, you, he, etc did).

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At the end of my T. I. A., I was very surprised and very happy, too, because all the students understood and appreciated my lesson: even my tutor was satisfied of what I did.

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CAPITOLO 4 Tirocinio d’Osservazione Diretta (TOD) Liceo Statale “E. Ainis” Il mio tirocinio di osservazione diretta si è svolto presso il Liceo Statale “E. Ainis” di Messina. Si tratta di una scuola nella quale sono presenti, oltre al Liceo Linguistico, il Liceo delle Scienze Sociali ed il Liceo Sociopsicopedagogico. In unica sede, costruita in un quartiere “periferico” della zona sud della città, che adesso può essere considerato semicentrale, la scuola gode di ampi spazi interni ed esterni, ed è stata in grado di rispondere in modo adeguato all’aumento di popolazione, con una ridefinizione degli spazi interni, con la relativa dismissione di alcune aule attrezzate riutilizzate come aule scolastiche. Le aule sono ampie, luminose e conformi alla vigente normativa sull’ edilizia scolastica, poste su due piani, e con vasti ambienti intermedi e di collegamento. Sono inoltre disponibili per le attività didattiche: un laboratorio di informatica con rete didattica; un mini-laboratorio di informatica; un laboratorio mobile per l’"informatica in classe"; postazioni mobili audio-video complete di televisore, videoregistratore, e con una ricca dotazione di videocassette, sia di tipo didattico, per le esigenze di tutte le discipline, sia di documentari e film in lingua italiana e straniera; un laboratorio musicale; la biblioteca, dedicata alla memoria del prof. Luigi Tomeucci, preside dell’ istituto negli anni 1962/1976, dispone di spaziosi locali e consente il prestito e la consultazione: si avvia oggi ad essere informatizzata (dispone di un computer proprio), comprende una dotazione di circa 4000 volumi e viene costantemente aggiornata grazie ai nuovi acquisti curati di anno in anno dall'apposita commissione. E' aperta tutte le mattine e due pomeriggi, grazie alla presenza di personale docente distaccato allo scopo e alla turnazione di docenti della scuola;

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la palestra, è dedicata alla memoria di Beppe Alfano, insegnante e giornalista messinese vittima della mafia, nel corso di una significativa cerimonia nel 1995, ed è dotata di ogni attrezzo necessario all’ attivit{ ginnica e sportiva. Grazie alle sue dimensioni ottimali è stata eletta a sede del CONI regionale, ed ospita quindi diverse manifestazioni sportive e i Campionati Studenteschi cittadini; spazi attrezzati esterni comprendenti anche un campo di calcetto ed uno di pallavolo, consentono l’ attivit{ sportiva sia curricolare che extracurricolare; posto di ristoro affidato ad un gestore esterno ma sotto il controllo degli Organi Collegiali. Questo rende senza dubbio più piacevole lo stare a scuola, non solo per il servizio che offre, ma anche in quanto è posto in un'ampia sala che costituisce uno spazio in più di socializzazione per il personale, gli alunni, i genitori, ed anche i visitatori. L’indirizzo su cui ho focalizzato la mia attenzione durante il tirocinio osservativo è il Liceo Linguistico. Esso è stato avviato nell’anno scolastico 1999/2000 ed ha sostituito l'Indirizzo Linguistico Brocca. Le materie di studio di questo indirizzo sono: Italiano e tre lingue straniere (Inglese, Francese e Spagnolo); Latino; Storia e Geografia; Matematica; Fisica; Scienze naturali e sperimentali; Diritto ed Economia; Linguaggi non verbali e multimediali; Filosofia; Religione; Educazione fisica; Arte e Storia dell’arte/musica e Storia della musica. Prima di iniziare concretamente la mia attività di tirocinio di osservazione diretta (T.O.D.), io e la mia collega, Cambria Sebastiana, abbiamo ritenuto opportuno presentarci al Dirigente Scolastico, la professoressa Amelia Stancanelli. Successivamente abbiamo parlato con la tutor assegnataci, la Professoressa Margherita Taddei e abbiamo tracciato brevemente uno traccia della nostra prossima attività tirocinante. La nostra tutor aveva già avuto delle esperienze di “tutoraggio” e ci ha detto che la sua attivit{ di docente si svolgeva sia all’indirizzo Sociopsicopedagogico che a quello Linguisico, consigliandoci di focalizzare la nostra attività di

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tirocinio verso quest’ultimo indirizzo, poiché più confacente alla nostra classe di concorso. Una volta terminate queste prime formalità di presentazione, ho potuto dare inizio alla mia attività di tirocinio. Le classi in cui ho svolto la mia attività di tirocinio sono state: I, III, IV e V L. Devo sottolineare che queste classi (come la maggior parte delle classi ad indirizzo Linguistico) sono quasi tutte femminili, ad eccezione della V, dove c’è soltanto un ragazzo. La I L è composta da 24 alunne; la III è composta da 23 alunne; in IV L ci sono 20 ragazze ed infine in V ci sono 13 studenti, di cui uno solo, come ho specificato prima, è di sesso maschile. La prima classe che ho avuto modo di osservare è stata la I L. L’insegnante non ci ha presentate agli studenti (probabilmente per utilizzare appieno l’ora di lezione): io e la mia collega abbiamo occupato i posti di due alunne che quella mattina erano assenti. Attività Didattica Già da subito ho avuto modo di apprezzare il metodo didattico della Prof. ssa Taddei: in soli 50 minuti di lezione sono state svolte molteplici attività: la docente ha corretto gli esercizi di grammatica, che aveva assegnato alle alunne come compiti da fare a casa e ha ideato ed attuato un simpatico e coinvolgente esercizio di vocabolario, per fissare i nuovi vocaboli del dialogo che le studentesse avevano letto precedentemente, la mia tutor fa solitamente una domanda dando la lettera iniziale della risposta che le alunne devono dire a voce alta, ad esempio: “It is a soft juicy red fruit with tiny yellow seeds on the surface. It is s...”. Infine ha distribuito delle fotocopie nelle quali si trovavano degli spunti per inventare un dialogo, quindi ha assegnato un esercizio di “roleplay”. La tutor assegnatami è una docente molto valida: grazie alla sua bravura, ho capito realmente e concretamente che se un insegnante è preparato, ma soprattutto se sa coinvolgere e stimolare i suoi studenti, questi ultimi sapranno ricompensarlo con una preparazione più che adeguata.

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Infatti gli studenti delle classi da me osservate sanno esprimersi molto bene in Inglese, non limitandosi soltanto a rispondere a semplici domande di comprensione, ma facendo anche delle considerazioni personali su argomenti di letteratura. Penso infatti che la preparazione degli studenti delle classi da me osservate è dovuta esclusivamente all’interesse che la Prof. ssa Taddei riesce a suscitare durante le sue lezioni. Ad esempio, un giorno ho assistito ad una lezione molto originale ed innovativa: l’insegnante ha portato gli studenti della V classe al Laboratorio di Informatica e ha attuato una lezione di Letteratura in Power-Point. Ogni studente aveva a disposizione un computer, collegato a quello della Prof. ssa Taddei, e poteva vedere molteplici diapositive riguardanti la vita e le opere principali di G. Orwell, tra le quali si annoverano “Animal Farm” e “1984”: inutile sottolineare il totale coinvolgimento che una simile lezione ha avuto, non solo per gli studenti, ma anche per me e la mia collega. Inoltre la tutor assegnatami è stata l’ideatrice di importanti progetti: uno tra questi è il “Gemellaggio” con due scuole straniere. Le classi protagoniste di questo progetto sono le classi III e IV: la III L ha una corrispondenza con una classe di una scuola Greca e la IV con una classe di una scuola Olandese. La III L e la classe Greca corrispondente, hanno il compito di descrivere (ovviamente utilizzando la lingua Inglese come lingua veicolare) i luoghi più caratteristici delle rispettive città (Messina e la Grecia); mentre la IV e la classe Olandese si documentano rispettivamente sui personaggi (Letterati e non) più importanti e famosi della Sicilia e dell’Olanda.

I Libri di Testo Il libro di testo utilizzato al Biennio è: “Right Now”, di Margherita Cumino, Oxford, La Nuova Italia, (2004). Mentre il testo di letteratura, utilizzato al Triennio, è: “Lit & lab: a History and Anthology of English and American Literature with Laboratories”, di Marina Spiazzi e Marina Tavella, Casa Editrice Zanichelli, 2004.

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I testi sono dotati di CD audio e workbook, mezzi che l’insegnante usa regolarmente. Inoltre la docente è solita condurre gli studenti in aula d’informatica. Gli Organi Collegiali Durante la mia fase di Osservazione Diretta ho avuto modo di assistere a 2 Consigli di Classe. Durante il primo consiglio di Classe si è discusso sulle gite d’istruzione e sull’andamento didattico/disciplinare. Gli insegnanti si sono lamentati delle assidue assenze di alcuni alunni: si è notato che sono sempre gli stessi studenti ad assentarsi e che malgrado molti tra questi abbiano avuto delle specifiche sanzioni (lettere del Dirigente Scolastico ai genitori) la frequenza scolastica non è aumentata. Si sono discusse anche altre problematiche, sempre riguardanti l’andamento scolastico, come il cattivo comportamento di taluni studenti nei confronti dei professori: in particolare si è parlato di una ragazza della classe I L, che ha lanciato la propria gomma da masticare sui capelli della Prof. ssa di Francese, solamente perché quest’ultima l’aveva richiamata in classe davanti ai compagni. Ci si è domandati quali altri provvedimenti prendere nei confronti della suddetta alunna, in quanto era già stata sospesa dalle lezioni a causa di una rissa con una compagna di classe. I docenti, di comune accordo con il Dirigente Scolastico Amelia Stancanelli, hanno deciso di annullare le gite d’istruzione delle classi che avevano fatto il maggior numero di assenze collettive. Durante il secondo consiglio di classe, si è invece discusso delle lacune scolastiche di determinate classi. Molti docenti si sono lamentati dell’inadeguato metodo e della mancanza d’impegno di alcuni alunni. Si è cercato di capire perché molti studenti non riescono a rendersi conto dei propri limiti: si è pensato che probabilmente la colpa è dei genitori, che non capiscono le difficoltà dei propri figli.

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A tal proposito si è osservata una scarsa partecipazione dei genitori degli alunni ai ricevimenti dei professori.

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CAPITOLO 5 Liceo Statale “E. Ainis” Tirocinio di Intervento Attivo (T. I. A.) During the phase of second T. I. A., I had my possibility to test and organize some teaching units of Literature, in order to put them into practice. I proposed the following teaching unit for the students who attend the fourth year of the “Istituto Statale Magistrale E. Ainis”, because it was here that my T. I. A. was focused the most. Target class: fourth year of the “Istituto Statale Magistrale E. Ainis”. Time: 3 hours. Prerequisites: the students have already studied The Romantic Period, Jane Austen (her works, features and themes) and the plot of “Pride and Prejudice”. Objectives: to reinforce an adequate working method; to analyse a transposition from a text to a movie; to be able to summarize simple descriptions; students will understand the following: 1. Classics are those pieces of literature that continue to be popular long after they were authored. 2. to analyse a transposition from a text to a movie; to be able to summarize simple descriptions; to reinforce an adequate working method;. Skills: Listening, reading, writing, speaking. PRESENTATION STAGE In this first phase of my teaching unit, I made some warm-up and reading activities whose purpose was to involve students in the linguistic material they were going to study. Then I showed some pictures to the students, asking them some questions in order to motivate them and to give them a general idea of the topic of the text they were going to read: I asked them:

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1) Did you see the movie “Orgoglio & Pregiudizio”? 2) Did you like it? 3) You have just studied the plot of “Pride and Prejudice”: do you think it is similar to the film you saw or do you think there are any differences? EXTENSIVE READING I read the text given below twice: at first I read it slowly and with some pauses to allow the students to familiarize with the text, the second time I read it faster and aloud. I asked the students to underline the words they didn’t know in order to explain their meaning in English, using some synonyms. Then I asked the students to read carefully each paragraph in order to answer some comprehension questions. I said to them: “the following text is a passage taken from the novel Pride & Prejudice:” 1 The gentlemen arrived early; and, before Mrs. Bennet had time to tell him of their having seen his aunt, of which her daughter sat in momentary dread, Bingley, who wanted to be alone with Jane, proposed their all walking out. It was agreed to Mrs. Bennet was not in the habit of walking; Mary could never spare time; but the remaining five set off together. Bingley and Jane, however, soon allowed the others to outstrip them. They lagged behind, while Elizabeth, Kitty, and Darcy were to entertain each other. Very little was said by either; Kitty was too much afraid of him to talk; Elizabeth was secretly forming a desperate resolution; and perhaps he might be doing the same. 5.They walked towards the Lucases, because Kitty wished to call upon Maria; and as Elizabeth saw no occasion for making it a general concern, when Kitty left them she went boldly on

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with him alone. Now was the moment for her resolution to be executed, and, while her courage was high, she immediately said, ``Mr. Darcy, I am a very selfish creature; and, for the sake of giving relief to my own feelings, care not how much I may be wounding yours. I can no longer help thanking you for your unexampled kindness to my poor sister. Ever since I have known it, I have been most anxious to acknowledge to you how gratefully I feel it. Were it known to the rest of my family, I should not have merely my own gratitude to express.'' 10 ``I am sorry, exceedingly sorry,'' replied Darcy, in a tone of surprise and emotion, ``that you have ever been informed of what may, in a mistaken light, have given you uneasiness. I did not think Mrs. Gardiner was so little to be trusted.'' ``You must not blame my aunt. Lydia's thoughtlessness first betrayed to me that you had been concerned in the matter; and, of course, I could not rest till I knew the particulars. Let me thank you again and again, in the name of all my family, for that generous compassion which induced you to take so much trouble, and bear so many mortifications, for the sake of discovering them.'' 15 ``If you will thank me,'' he replied, ``let it be for yourself alone. That the wish of giving happiness to you might add force to the other inducements which led me on, I shall not attempt to deny. But your family owe me nothing. Much as I respect them, I believe I thought only of you”. Elizabeth was too much embarrassed to say a word. After a short pause, her companion added, ``You are too generous to trifle with me. If your feelings are still what they were last April, tell me so at once. My affections and wishes are unchanged, but one word from you will silence me on this subject for ever.'' 20 Elizabeth, feeling all the more than common awkwardness and anxiety of his situation, now forced herself to speak; and immediately, though not very fluently, gave him to understand that her sentiments had undergone so material a change, since the period to which he alluded, as to make her receive with

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gratitude and pleasure his present assurances. The happiness which this reply produced, was such as he had probably never felt before; and he expressed himself on the occasion as sensibly and as warmly as a man violently in love can be supposed to do. Had Elizabeth been able to encounter his eye, she might have seen how well the expression of heartfelt delight, diffused over his face, became him; but, though she could not look, she could listen, and he told her of feelings, which, in proving of what importance she was to him, made his affection every moment more valuable. They walked on, without knowing in what direction.

From line 1 to line 4:

What time is it, for you? Where does the scene take place? How many characters are there?

From line 5 to line 14:

Why are Elizabeth and Darcy finally alone? What is Elizabeth talking about?

From line 15 to line 19:

What does Darcy say to Elizabeth? From line 20 to the end:

How does Lizzie react to Darcy’s confession of love? At this point the students are invited to see a scene of the movie of “Pride & Prejudice”: they will see twice the scene corresponding the passage they have just read in order to make a comparison with the text of the novel. Then, I asked them the same comprehension questions he/she asked before: in this way the students can catch better all the similarities and the differences between the novel and the film.

What time is it, for you? Where does the scene take place?

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How many characters are there? Why are Elizabeth and Darcy finally alone? What is Elizabeth talking about? What does Darcy say to Elizabeth? How does Lizzie react to Darcy’s confession of love?

INTENSIVE READING During this phase, the students read the text again and individually, to find specific pieces of information. I checked their comprehension through different kinds of exercises. SETTING: 1) The scene doesn’t take place in a single set. Where does take place the beginning of the passage? And the other part of it? 2) For you the weather atmosphere is:

a Romantic element a Gothic element an Augustan element

CHARACTERS: 1) Look at Darcy’s way of talking: according to you, is it a

formal speech or a colloquial one? Underline the verbs of his speech: they are at the……and at the……..tense.

2) Darcy pronounces such significant verbs as “owe” and “respect”: for you, is there any relationship between these verbs and the main values of Augustan society?

3) In which way does he confess his own feelings? Does he say to Elizabeth such romantic expressions such as “I love you”? according to you, why?

4) Look at Elizabeth reaction to Darcy’ catch better all the similarities and the differences between the novel and the film s confession of love (lines 20-23): according to you, what is her reaction? Compare your opinions with the ones of your classmates.

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At this point, I proposed to the students to focus their attention to the scene they saw before, but this time they have to be very careful because they have to answer some questions in order to make a thematic and a linguistic analysis of the passage of the film. In order to understand the if there are or not some connections between the topics of the text and the topics of the video, it is important that the teacher asks the students some similar questions she/he asked them previously. SETTING: 1) Does the movie take place in some different settings?

Where does take place the scene? 2) For you the weather atmosphere is:

a Romantic element a Gothic element an Augustan element

CHARACTERS: 5) Listen to Darcy’s way of talking: according to you, is it a

formal speech or a colloquial one? Note the verbs of the movie: they are almost all at the…….tense.

6) Darcy doesn’t pronounce the verbs “owe” and “respect”: he uses another powerful verb as “bewitched”. Do you know what does “bewitched” mean? According to you, is this verb linked to the values of Augustan society ? What literary period does it represent?

7) In which way does he confess his own feelings? How many times does he say to Elizabeth “I love you”? Discuss with your classmates the meaning of the whole sentence “you have bewitched me, body and soul, and I love”.

8) Be careful of Elizabeth reaction to Darcy’s confession of love: if in the text we can only imagine it, here, what is her reaction? She….his hand.

Intonation and pronunciation activity - Dramatization Activity Objectives: to improve an adequate intonation and pronunciation; to enhance vocabulary.

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At the end I elected some students to act out the role of the two protagonists of the scene of the movie. Two students had to perform the scene for the whole class. The whole class had to judge the performance. This was a funny and useful activity because the two protagonists reproduced the correct intonation and pronunciation and the rest of the class had to give a final score. The students could read the tape script.

VIDEO TAPE SCRIPT Daybreak

- 1 (Lizzie) I couldn’t sleep. - (Darcy) Nor I. My aunt … - Yes, she was here. - How can I ever make amends for such behaviour? - 4 After what you’ve done for Lydia and, I suspect, for Jane,

it is I who should be making amends. - 6 You must know. Surely you must know it was all for you.

You are too generous to trifle with me. I believe you spoke with my aunt last night and it has taught me to hope as I’d scarcely allowed myself before. If your feelings are still what they were last April, tell me so at once. My affections and wishes have not changed. But one word from you will silence me for ever. If, however, your feelings have changed…I would have to tell you, you have bewitched me, body and soul, and I love…I love…I love you. I never wish to be parted from you from this day on.

- 14 (Lizzie touches his hand) Well, then. (she kisses his hand). Your hands are cold.

PERSONAL RESPONSE Objectives: to develop speaking; to create a discussion. At this point I proposed to the students a speaking based both on the passage of the novel they read and on the scene of the movie they saw: script they have just performed contains all key ingredients from the selected section of the text; script clearly has introduced a problem or an issue. I divided the students into two groups: each group had to support a theory.

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A group had to be in favour of “people who want to get married because in love with somebody”, and the other group had to be in favour of “people who get married because they want to increase their social condition”. The students had to develop or to resolve it, creating a sort of debate.

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CAPITOLO 6 Tirocinio di Riflessione (T. R.) L’ultima fase del tirocinio si è svolta in diversi incontri di gruppo, in presenza del docente supervisore, che hanno avuto l’obiettivo di favorire una riflessione critica e coordinata su quanto si è vissuto a scuola, e di consentire lo scambio e il confronto di impressioni, di suggerimenti, di opinioni tra i partecipanti. Anche questa fase si è rivelata subito molto proficua, per diverse ragioni. Innanzitutto i colleghi del mio gruppo non avevano svolto attività di tirocinio tutti nella mia stessa scuola, e quindi avevano vissuto esperienze diverse, che è stato piacevole e utile paragonare. Inoltre, questi incontri sono stati un’occasione per potere condividere questa esperienza con tutti i colleghi, per confrontarsi in merito alle difficoltà incontrate, alle soluzioni trovate, alle attività svolte, alle impressioni ricevute, beneficiando anche della presenza del docente supervisore, che ha risposto a tutti i nostri dubbi e alle nostre curiosità.

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CAPITOLO 7 Rapporti tra laboratori, tirocinio e attività didattica Una quota significativa nell’ambito dell’offerta formativa del corso SISSIS è quella occupata dalle attività laboratoriali, ritagliate sia dal monte ore di Area Comune che da quello di Area Specifica. L’obiettivo delle attivit{ laboratoriali è quello di completare quanto affrontato a livello teorico durante le ore di lezione dei vari moduli, mediante attività di tipo diverso, al fine di permettere agli specializzandi di mettere alla prova quanto assimilato in maniera immediata, al tempo stesso fornendo loro delle indicazioni, degli strumenti, degli spunti da poter utilizzare nell’espletamento della futura professione docente. Nel complesso, le attività laboratoriali sono state così organizzate:

Laboratorio di psicopedagogia (Prof. Michelin): è stato dedicato ad approfondimenti di alcuni dei temi trattati nel modulo di psicopedagogia, in particolar modo alla comunicazione, che è stata oggetto di un simpatico laboratorio sui messaggi che, spesso inconsapevolmente e in contrasto con quanto intenzionalmente comunicato a parole, vengono inviati attraverso la Comunicazione Non Verbale. La comunicazione è stata trattata soprattutto in relazione al rapporto docente-discente e alle dinamiche di classe. Al fine di illustrare come a volte la “qualit{” dell’interazione comunicativa tra l’insegnante e l’alunno sia determinante nella promozione o nella inibizione dell’apprendimento è stato organizzato il “teatro dell’oppresso”, una tecnica di animazione che ha lo scopo di far prendere coscienza ai partecipanti della difficoltà di determinate situazioni invitandoli a sperimentarle nei panni di “attori” e di provare a costruire insieme delle possibili soluzioni. Si tratta di una tecnica ideata da Boal negli anni 60 in Brasile, con intenti prettamente pedagogici, e che, con i dovuti accorgimenti e possibilmente con l’intervento di esperti, può essere utilizzata anche in classe a supporto delle attività tradizionali, soprattutto quando si affrontano problemi quali la devianza, l’aggressivit{, il bullismo, l’emarginazione, problemi che, per essere compresi, necessitano spesso proprio della capacità di

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entrare in empatia con l’ ”altro”. Un’altra tecnica che è stata utilizzata con effetti veramente sorprendenti è stato il “teatro invisibile”, nel quale viene proprio fisicamente eliminata la barriera tra il palco e lo spettatore.

Laboratorio di psicologia dell’educazione (Prof.ssa Cuzzocrea). Nel corso di questo laboratorio sono stati organizzati diversi “giochi” che hanno coinvolto tutte le classi del gruppo umanistico, trattandosi di un’attivit{ di Area Comune, con effetti divertenti ma al tempo stesso utili a stimolare la riflessione.

Laboratorio di Didattica della Lingua Inglese (Prof. ssa Falzon). si è trattato, a mio avviso, di uno dei laboratori più utili e interessanti, in quanto è stato dedicato alla preparazione di esercizi linguistici finalizzati all’ascolto, alla comprensione, alla conversazione, alla lettura e alla scrittura. Si sono valutati gli strumenti didattici più adatti per l’insegnamento della lingua inglese. In questo laboratorio si è elaborata la creazione e lo sviluppo di una “Teaching Unit”, basata su degli argomenti di grammatica e finalizzata alla scuola secondaria di primo grado e alla scuola secondaria di secondo grado.

Laboratorio di didattica generale (Prof Gatto). Ci si è soffermati su una fase estremamente importante e delicata dell’attivit{ didattica, quella della programmazione. E’ stato chiesto ad ogni gruppo di redigere una programmazione didattica, riguardante una delle discipline di pertinenza delle varie classi di concorso. Ovviamente un intervento formativo non si programma in astratto, ma sempre in riferimento a una determinata realtà scolastica. Pertanto ogni gruppo è partito dall’analisi della situazione di partenza di una scuola, realmente conosciuta o immaginata, esplicitandone i vincoli, le risorse disponibili, i bisogni formativi dell’utenza, e passando poi alla definizione degli obiettivi da perseguire, delle attività ritenute più idonee al conseguimento degli stessi, dei contenuti da proporre, degli strumenti da utilizzare, dei tempi ritenuti necessari e delle modalità di verifica. Avendo in fase teorica trattato anche alcuni temi di pertinenza della didattica speciale, quali il riconoscimento e la valorizzazione della diversit{, l’integrazione, la possibilit{

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di predisporre percorsi didattici individualizzati e procedure finalizzate al recupero, al sostegno, all’ orientamento dei più svantaggiati, molti gruppi hanno previsto nella programmazione anche la presenza in classe di soggetti diversamente abili, pianificando interventi ad hoc. Le varie programmazioni sono state poi presentate e discusse collegialmente. Laboratorio di legislazione scolastica e di professionalità docente (Prof.ssa Murdaca). Anche in questo laboratorio, si è lavorato molto sulla fase di programmazione e di strutturazione del lavoro didattico in moduli e unità di apprendimento, allo scopo di fare acquisire maggiore dimestichezza con tali strumenti. Ormai si insiste infatti parecchio sull’ importanza di un’organizzazione modulare del sapere, che superi le chiusure e le separazioni tra discipline diverse e consenta dunque un approccio non settoriale ai temi trattati, e che si sviluppi al contempo secondo una logica di esaustività e completezza. Laboratorio di didattica della lingua inglese II(Prof. ssa Leotta). Questo laboratorio è stato dedicato all’ analisi e alla valutazione dell’errore linguistico. Anche in questo laboratorio si è lavorato alla stesura di svariati metodi didattici, e si sono valutate alcune tecniche di valutazione del comportamento linguistico, dell’apprendimento, delle strategie di autoformazione, degli elaborati e delle prove. Laboratorio di tecniche di programmazione e di valutazione scolastica (Prof. Epasto). Anche in questo laboratorio si è lavorato alla stesura di una programmazione didattica, e alla preparazione di vari tipi di prove da utilizzare a scuola nella fase di verifica. In particolare, si è pensato di ipotizzare la verifica della comprensione di un qualsiasi argomento spiegato, e di preparare a tale scopo prove diverse, libere, aperte o strutturate. Laboratorio di psicologia sociale dell’educazione (Prof. ssa Filippello). E’ stato dedicato alla costruzione di un questionario, da somministrare a scuola in forma anonima, finalizzato all’individuazione di episodi di bullismo, cui ha fatto poi seguito l’ideazione di un progetto per contrastare questo fenomeno, oggigiorno dilagante nelle scuole. Si è

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immaginato cioè di effettuare in un primo momento un’analisi del contesto di riferimento, e di chiedere agli alunni se e quando avevano assistito a episodi di violenza a scuola, come avevano reagito, come si erano comportate le vittime, chi era presente, per prevedere poi, sulla base dei dati raccolti, attività formative destinate non solo agli alunni, ma anche ai genitori e agli insegnanti. La consegna era, quindi, quella di calarsi nei panni di educatori esterni alla scuola, di coloro cioè che collaborano col personale docente e non per predisporre strumenti validi ad affrontare certe situazioni problematiche.

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CAPITOLO 8 Conclusioni A conclusione di questo percorso di formazione, le mie impressioni sono sicuramente positive. Questi due anni sono stati infatti per me molto intensi, e ho avuto modo di effettuare esperienze che certamente mi serviranno, un domani, a meglio orientarmi nella professione che ho deciso di intraprendere. Ho potuto arricchire il mio bagaglio personale non tanto, o meglio non soltanto, su un piano contenutistico, ma soprattutto a livello metodologico e didattico, completando quindi gli studi compiuti precedentemente con tutti quegli elementi costitutivi che un buon insegnante dovrebbe possedere. La fase più stimolante è stata per me proprio quella del tirocinio, che è sicuramente un ottimo banco di prova, in quanto consente di misurarsi in prima persona con la realtà scolastica. La mia esperienza a scuola è stata peraltro molto positiva e gratificante, una sorta di “prova anticipatoria”, in quanto nei mesi trascorsi a scuola ho vissuto le ansie, le tensioni, le soddisfazioni e le piccole gioie della professione del docente, anche grazie ai tutor e a tutto il personale della scuola, che mi ha riservato una benevola accoglienza. In questa fase, del resto, ho avuto modo di mettere a frutto quanto maturato nel corso degli insegnamenti di area specifica, di area comune e delle varie attività laboratoriali, che hanno costituito quasi una premessa, una preparazione al tirocinio stesso, fornendomi idee, spunti di riflessione, suggerimenti e strategie per impostare in modo mirato e consapevole le attività didattiche espletate a scuola. Particolarmente utili sono stati i laboratori di didattica delle diverse discipline ed alcune unità didattiche sviluppate nei moduli di area specifica, che mi hanno aiutato a “confezionare” le lezioni effettuate a scuola in maniera non estemporanea, ma seguendo dei criteri ben precisi. Concludendo, ritengo che il corso di specializzazione sia davvero utile per la formazione dei futuri insegnanti, e sarebbe fuorviante e riduttivo viverlo solo come un percorso obbligato per il conseguimento dell’abilitazione, in quanto si perderebbe l’occasione di appropriarsi di validi strumenti per

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svolgere una professione impegnativa come quella dell’insegnante con responsabilit{ e competenza.

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Scheda-guida 1 Il contesto educativo e l’ambiente scuola

Oggetti di

osservazione Entità, tipologia

Scuola 1. Dimensioni 2. Alunni 3. Corso di studi 4. Contesto sociale 5. Aspetti

organizzativi 6. Inserimento nel

territorio

Organizzazione Presidenza: 1. Dirigente

Scolastico Collegio docenti nelle sue articolazioni: 2. Consigli di

classe 3. Settori o

Dipartimenti disciplinari

4. Commissioni 5. Altre

articolazioni Segreteria: 6. amministrativa 7. didattica 8. unica

Spazi e attrezzature

1. Aule normali (ampiezza, luminosità, attrezzatura ecc.)

2. Aule speciali (insegnanti, multimediali, ecc.)

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3. Laboratori (disegno/educ. Artistica,musicale, scienze, fisica, chimica, biologia, informatica, multimediale,ecc.)

4. Biblioteca (dotazioni volumi, periodici, audiovisivi,ecc.)

5. Impianti sportivi (all’aperto, palestra,ecc.)

6. Spazi verdi (accessibili agli allievi, ecc.)

7. Teatro o aula anfiteatro

8. Altro 9. Sussidi didattici

( fotocopiatrici, lavagne

luminose ,videoregistratori, proiettori, apparecchi televisivi,ecc.) 10. Fax 11. Collegamento

internet 12. Sito Web

scolastico

Attività

Riunioni e incontri 1. del Collegio

docenti 2. dei Consigli di

Classe del Consiglio d’Istituto

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3. dei docenti con le famiglie

4. di varie componenti con rappresentanti di altre Istituzioni

5. altro Attuazione di progetti e iniziative varie Piano Offerta Formativa (POF) 6. qual è la sua

articolazione 7. sono state

monitorate le iniziative

8. in che misura è stato realizzato

Progetti e iniziative singole 9. iniziative per la

continuità 10. iniziative per

l’orientamento 11. interventi di

accoglienza 12. iniziative di

sostegno e recupero

13. scambi culturali 14. visite di

istruzione 15. altri progetti Attività integrative ed extra-curricolari 16. progetti e

attività extra-curricolari

17. insegnamenti

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integrativi facoltativi

18. progetti speciali Rapporti con il territorio 19. Tipi di rapporti

e iniziative realizzate con Enti Locali, Enti pubblici, centri di ricerca (Università,ecc.) , altre scuole (in rete, ecc.)

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Scheda - guida 2 Le relazioni tra la classe e il contesto educativo

Oggetti d’

osservazione Attività, tempi, modi

Consigli di classe

1. Esempio d’O.d.G. 2. Aperti e/o chiusi alla

partecipazione di genitori e studenti

3. E’ presente anche il Dirigente Scolastico.

4. I docenti definiscono obiettivi comuni

5. I docenti condividono metodi di lavoro

6. I docenti condividono metodi di verifica

7. Sono utilizzate schede di segnalazione alle famiglie di debiti e recuperi

8. Sono individuate collegialmente le modalità di recupero

9. Si tiene una verbalizzazione in successione negli anni

10. Altre attività Collegio dei docenti

1. Programmati

all’inizio dell’anno 2. Occasionali 3. Ordine del giorno

(esempio) 4. Hanno la durata di

prefissata o meno 5. altro

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6. Viene preparato materiale comune per verifiche per classi parallele, schede di rilevazione dati, progetti, moduli

7. Le riunioni vengono verbalizzate

8. Hanno la durata di 9. Ordine del giorno

(esempi) 10. Altro

Commissioni

1. Si chiamano 2. Quale attività svolgono 3. Altro

Ricevimento dei genitori

1. Settimanale mattutino 2. Trimestrale/quadrimes

trale Altro

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Scheda - guida 3 L’attività del docente in classe

Oggetti

d’osservazione Attività (del docente…)

Comunicazione non verbale

1. Postura 2. Orientamento spaziale 3. Distanza

interpersonale 4. Motorio - gestuale 5. Vocale (intensità della

voce, ecc) 6. altro

Azione didattica e modalità di trattazione

dei contenuti

1. Sviluppa una lezione essenzialmente cattedratica

2. Sviluppa una lezione dialogica

3. Coordina l’attivit{ pratica di laboratorio

4. Svolge altre attività (guida gruppi di lavoro, ecc.)

5. Spiega a prescindere dall’organizzazione del libro di testo

6. Pone domande specifiche agli studenti

7. Indica gli obiettivi della lezione

8. Chiede agli allievi di fare qualcosa (es. giungere ad una conclusione, fornire ipotesi, risolvere un problema ecc.)

9. Va in giro ad aiutare gli alunni nell’attivit{ in classe

10. Corregge i compiti fatti a casa

11. È disposto a trattare argomenti proposti dagli allievi

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12. Riassume ciò di cui ha parlato

13. Fa uso di mezzi tecnologici

14. Introduce nella lezione elementi valutativi (autovalutazione degli allievi e valutazione formativa)

15. altro Argomenti trattati

nelle lezioni Modalità

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Scheda - guida 4

Le relazioni allievi/insegnante e il comportamento degli allievi

Oggetti d’osservazione

Attività (degli allievi…)

Le relazioni 1. Durante la lezione prendono appunti

2. Ascoltano ciò che dice l’insegnante e mostrano interesse

3. Fanno domande pertinenti

4. Seguono svogliati 5. Cercano di perdere

tempo 6. Ci sono leader che

monopolizzano l’attenzione dell’insegnante

7. Ci sono leader che distraggono i compagni

8. Chiedono di approfondire alcuni argomenti

9. Contestano le valutazioni o altro

10. Propongono attività 11. Altro

L’atmosfera della classe

1. C’è rumore e confusione

2. C’è attenzione e silenzio

3. Altro

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Scheda – guida 5 GRIGLIA DI OSSERVAZIONE

COLLEGIO DOCENTI ISTITUTO………. DATA…………..

ARGOMENTI ALL’ORDINE DEL GIORNO: 1)_______________________________________________________ 2)_______________________________________________________ 3)_______________________________________________________ CHI PRESIEDE LA SEDUTA: __________________________________________________________

ATTEGGIAMENTO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO: COORDINATIVO_____ PASSIVO_____ COLLABORATIVO_______ PARTECIPAZIONE DOCENTI: BASSA__________ MEDIA__________ ALTA_________

INTERAZIONE TRA I PARTECIPANTI: IMPRODUTTIVA_____________ CONFLITTUALE_____________ COLLABORATIVA____________ COSTRUTTIVA______________ TONO DELLA DISCUSSIONE: PACATO________ OSTRUZIONISTA_______ ESAGITATO_______ RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI ALL’O. DEL GIORNO: EFFETTIVO___________ PARZIALE__________ NULLO_________ TEMPI DELL’ATTIVITA’: ECONOMICI_________COSTRUTTIVI_______ DISPERSIVI_______

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Scheda – guida 6 GRIGLIA DI OSSERVAZIONE

CONSIGLIO D’ISTITUTO

ISTITUTO……. DATA…………

ARGOMENTI ALL’ORDINE DEL GIORNO: 1)____________________________________________________ 2)____________________________________________________ 3)____________________________________________________

PRESENZA DEI RAPPRESENTANTI: GENITORI____________ DOCENTI_____________ ALUNNI______________ PERSONALE A.T.A.__________ GRADO DI PARTECIPAZIONE: ALTO__________ MEDIO__________ SCARSO__________ QUALITA’ DELLA PARTECIPAZIONE: INTERVENTI PROPOSITIVI:__________________________ INTERVENTI DISPERSIVI:____________________________ INTERVENTI POLEMICI:_____________________________ TONO DELLA DISCUSSIONE: DISTESO______ CONCITATO______ OSTRUZIONISTA_______

TEMPO PREVENTIVATO: __________________________________________________

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TEMPO EFFETTIVO: __________________________________________________ RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI: _____________________________________________________ OSSERVAZIONI: _____________________________________________________ _____________________________________________________ _____________________________________________________

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Scheda – guida 7 GRIGLIA DI OSSERVAZIONE

CONSIGLIO DI CLASSE ISTITUTO…….. CLASSE………. DATA…………. NUMERO COMPONENTI COMMISSIONE…………..

ARGOMENTI ALL’ORDINE DEL GIORNO: 1)________________________________________________________ 2)________________________________________________________ 3)________________________________________________________ 4)________________________________________________________ 5)________________________________________________________ 6)________________________________________________________ TEMPI DI ATTIVITA’: PREVENTIVATO:__________________________________________ EFFETTIVO:_______________________________________________

PARTECIPAZIONE: ALTA_________ MEDIA_________ SCARSA_________

QUALITA’ DELLA PARTECIPAZIONE: INTERVENTI PROPOSITIVI:______________________________ INTERVENTI DISPERSIVI:_______________________________ INTERVENTI POLEMICI:_________________________________

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INTERAZIONE TRA MEMBRI DEL CONSIGLIO: VENGONO ASCOLTATE LE IDEE ALTRUI:_____________________ GLI INTERVENTI VENGONO INTERROTTI:_____________________ INTRANSIGENZA NEI CONFRONTI DELLE IDEE ALTRUI:________ ___________________________________________________________ INTRANSIGENZA NEI CONFRONTI DI ALTRI MEMBRI:__________

___________________________________________________________

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BIBLIOGRAFIA - G. Intorno, M. Papa, Way Points 2000 Plus - your way to European Certifications. Ed. Zanichelli, Bologna, 2003. - C. Pappalardo, R. Martucci, New Trends Plus. Medusa Editrice, Napoli, 2002. - M. Cumino, Right Now. Oxford, La Nuova Italia, 2004. - M. Spiazzi, M. Tavella, Lit & lab: a History and Anthology of English and American Literature with Laboratories. Ed. Zanichelli, 2004. - P. Balboni, Dizionario di Glottodidattica. Ed. Guerra Soleil, Perugia, 2000. - G. Freddi, Glottodidattica- Fondamenti, Metodi e Tecniche. Utet Libreria, Torino, 2004.

SITI CONSULTATI

- www.istruzione.it

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INDICE INTRODUZIONE pg. 3 CAPITOLO 1 – (T. O. I.) Tirocinio d’Osservazione Indiretta pg. 5 CAPITOLO 2 – (T. O. D.) Tirocinio d’Osservazione Diretta, Istituto Comprensivo “E. Drago” pg. 10 CAPITOLO 3 – (T. I. A.) Tirocinio d’Osservazione Attiva, Istituto Comprensivo “E. Drago” pg. 17 CAPITOLO 4 – (T. O. D.) Tirocinio d’Osservazione Diretta, Liceo Statale “E. Ainis” pg. 23 CAPITOLO 5 – (T. I. A.) Tirocinio d’Osservazione Attiva, Liceo Statale “E. Ainis” pg. 29 CAPITOLO 6 – (T. R.) Tirocinio di Riflessione pg. 37 CAPITOLO 7 – Rapporti tra laboratori, tirocinio e attività didattica pg. 38 CAPITOLO 8 – Conclusioni pg. 42 ALLEGATI Scheda guida 1 pg. 44 Scheda guida 2 pg .48 Scheda guida 3 pg .50 Scheda guida 4 pg .52

Scheda guida 5 pg .53 Scheda guida 6 pg .54 Scheda guida 7 pg .56 Bibliografia pg. 58