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Franco Pesaresi 1 L’autorizzazione e L’autorizzazione e l’accreditamento nelle Marche l’accreditamento nelle Marche Franco Pesaresi Presidente ANOSS 14 novembre 2006

L'accreditamento sociale nelle marche

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L’autorizzazione e L’autorizzazione e l’accreditamento nelle Marchel’accreditamento nelle Marche

Franco PesaresiPresidente ANOSS

14 novembre 2006

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LE INDICAZIONI NORMATIVE NAZIONALI

Soggetto pubblico Autorizzazione Accreditamento

Stato Fissa i requisiti minimi strutturali e organizzativi per l’autorizzazione. (dpcm 308/2001)

Regione Definisce, sulla base dei requisiti minimi fissati dallo Stato, i criteri per l’autorizzazione delle strutture e dei servizi pubblici e privati.

Definisce i criteri per l’accreditamento delle strutture e dei servizi pubblici e privati. Determina i criteri per la definizione delle tariffe.

Comune Autorizza i servizi sociali e le strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale pubblici o privati.

Accredita i servizi sociali e le strutture pubbliche o private. Corrisponde ai soggetti accreditati le tariffe per le prestazioni erogate.

Titolari pubblici e privati di strutture

Chiedono l’autorizzazione al comune.

Chiedono l’accreditamento al comune.

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LE NORME REGIONALI LE NORME REGIONALI SULL’AUTORIZZAZIONE/1 SULL’AUTORIZZAZIONE/1

17 regioni (Abruzzo, Calabria, Campania, E. Romagna, Friuli-V.G., Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Trento, V. d’Aosta, Veneto) hanno definito le procedure per l’autorizzazione ma in modo generalmente carente o provvisorio.

Quali finalità?– Lazio e Marche: garantire la qualità delle prestazioni;– E. Romagna: garantire la necessaria funzionalità e

sicurezza delle strutture sociali.

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LE NORME REGIONALI LE NORME REGIONALI SULL’AUTORIZZAZIONE/2 SULL’AUTORIZZAZIONE/2

Sono i comuni (o ambiti sociali) che autorizzano (eccetto che in V. d’Aosta (regione),Trento e Abruzzo (Provincia)) sulla base della verifica dei requisiti stabiliti dalla regione (eccetto Sardegna: verifica di compatibilità effettuata dalla regione; Veneto: anche compatibilità programmazione locale e VDA: anche compatibilità fabbisogni produttivi regionali).

Le procedure di autorizzazione riguardano solamente le strutture residenziali e semiresidenziali (eccetto Abruzzo, E. Romagna, Friuli-V.G., Molise, Puglia).

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L’ACCREDITAMENTO L’ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE DELLE REGIONI/1ISTITUZIONALE DELLE REGIONI/1

Solo 12 regioni (Calabria, E. Romagna, Friuli-V.G., Liguria, Lombardia, Marche, Molise Piemonte, Puglia, Sardegna, Valle d’Aosta, Veneto) hanno definito le procedure per l’accreditamento ma in modo spesso scarno.

Quali finalità?– Calabria, E. Romagna, Marche, Veneto: promuovere

la qualità delle prestazioni;– Calabria, E. Romagna : facilitare i rapporti fra servizi

e cittadini.– Abruzzo, Friuli-V.G., Marche, Sardegna: riconoscere

idoneità ad essere fornitori di enti pubblici.

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L’ACCREDITAMENTO L’ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE DELLE REGIONI/2ISTITUZIONALE DELLE REGIONI/2

Sono i comuni (o ambiti sociali) che accreditano (eccetto che in V. d’Aosta) previa verifica del possesso dell’autorizzazione e degli ulteriori requisiti.

Diverse regioni (E. Romagna, V. d’Aosta, Liguria, Veneto, Abruzzo) subordina l’accreditamento alla compatibilità con il fabbisogno indicato dalla regione (Abruzzo: anche

fabbisogno locale).

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ACCREDITAMENTO E ACCREDITAMENTO E AFFIDAMENTO DEI SERVIZI/1AFFIDAMENTO DEI SERVIZI/1

L’accreditamento è condizione per instaurare rapporti economici con i soggetti pubblici. Ma quali rapporti e come?

La maggior parte delle regioni considera l’accreditamento come uno strumento da usare:

1. sia per l’allargamento del mercato dei fornitori accreditati a cui gli utenti accedono scegliendo il fornitore tramite i voucher;

2. Sia per il pagamento di una retta ad un soggetto accreditato;3. sia per garantire la qualità dei soggetti che partecipano alle gare

d’appalto.

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ACCREDITAMENTO E ACCREDITAMENTO E AFFIDAMENTO DEI SERVIZI/2AFFIDAMENTO DEI SERVIZI/2

Le regioni affermano che per lavorare con il pubblico le strutture accreditate devono avere un accordo o contratto o convenzione che definisca quantità, prezzo e limiti delle prestazioni erogabili.

Varianti:

– Alcune regioni (Friuli-V.G., Piemonte) dispongono che le strutture accreditate sono convenzionabili nei limiti del fabbisogno previsto dal Piano sociale regionale e del Piano sanitario regionale.

– Sardegna definisce accordi contrattuali quadro regionali con il volume massimo delle prestazioni erogabili dai soggetti accreditati e i relativi corrispettivi.

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REGIONI: DIFFERENZE FRA REGIONI: DIFFERENZE FRA AUTORIZZAZIONE E ACCREDITAMENTO/1AUTORIZZAZIONE E ACCREDITAMENTO/1

Modalità Autorizzazione Accreditamento Finalità Sicurezza e qualità delle

prestazioniQualità delle prestazioni. Facilitare i rapporti fra

servizi e i cittadini.

Rilasciata dal Comune/i(eccetto Trento e Valle d’Aosta)

Comune/i(eccetto Valle d’Aosta)

Requisiti definiti dalla Regione Regione

Condizione Possesso dei requisiti Possesso dell’autorizzazione e dei

requisiti ulteriori

Limiti nella concessione No(eccetto Sardegna,VdA, Veneto)

Si, verifica della coerenza della struttura con la

programmazione sociale regionale (orientamento

prevalente)Affidamento dei servizi da parte della P.A.

No(eccetto Trento)

Si, con gara d’appalto o con titoli di servizio

Accordo contrattuale (o convenzioni)

No(eccetto Trento)

Si

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REGIONI: DIFFERENZE FRA AUTORIZZAZIONE REGIONI: DIFFERENZE FRA AUTORIZZAZIONE E ACCREDITAMENTO/2E ACCREDITAMENTO/2

L’unica differenza importante che caratterizza l’accreditamento è il vincolo della compatibilità con la programmazione sociale.

L’aspetto centrale che differenzia l’autorizzazione dall’accreditamento è la possibilità di selezionare preventivamente il numero e i contenuti qualitativi dei soggetti accreditati.

Questa caratteristica dà un senso compiuto all’accreditamento affidandogli un ruolo specifico non sostituibile dall’autorizzazione e che permette al soggetto pubblico di governare il mercato sociale operando sul numero dei soggetti accreditabili insieme alle procedure per l’affidamento dei servizi.

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Definizione dei requisiti minimi Definizione dei requisiti minimi per l’autorizzazioneper l’autorizzazione

Tutte le strutture residenziali e semiresidenziali:7 Campania, Lazio, Lombardia (quasi completo), Marche, Molise (anche servizi), Trento, Veneto.

Recepimento del DPCM 308/2001 in attesa di norme regionali: 5 Abruzzo, Calabria, Liguria, Piemonte, Puglia.

Alcuni interventi settoriali in 8 regioni. (Abruzzo, Bolzano, Calabria, Liguria (ampio), Piemonte (ampio), Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta)

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I REQUISITI PER I REQUISITI PER L’ACCREDITAMENTOL’ACCREDITAMENTO

Solo il Molise e il Veneto hanno approvato i requisiti. Anche la Lombardia ma non per tutte le strutture.

L’accreditamento di eccellenza (Veneto), Requisiti non definiti.

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I modelli regionali di I modelli regionali di accreditamentoaccreditamento

Modello Regioni Procedure accreditamento

Affidamento dei servizi ai soggetti accreditati

Del governo pubblico

E.Romagna Molise, Veneto

Accreditamento delle strutture se coerente con la programmazione regionale.

Uso dell’accreditamento sia per la fornitura di servizi, a cui si accede con titoli di acquisto o rette, sia per garantire la qualità dei soggetti che partecipano alle gare d’appalto.

Dell’accreditamento libero

FriuliVG, Piemonte, Puglia

Accreditamento concesso a tutti coloro che posseggono i requisiti.

Uso dell’accreditamento sia per la fornitura di servizi, a cui si accede con titoli di acquisto o rette, sia per garantire la qualità dei soggetti che partecipano alle gare d’appalto.

Degli accordi contrattuali

Trento Accreditamento non previsto

Valorizzazione degli accordi contrattuali che sostituiscono, nei contenuti, anche l’accreditamento.

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Le norme delle MarcheLe norme delle Marche

Contenuti degli attiStrutture sociali residenziali

e semiresidenzialiServizi e strutture per la

prima infanzia

Definizione procedure per l’autorizzazione e l’accreditamento

L.R. 20/2002Art. 19, L.R. 17/2004Art. 32, L.R. 29/2004

L.R. 9/2003

Definizione requisiti per l’autorizzazione

R.R. 1/2004R.R. 3/2006

R.R. 13/2004

Definizione requisiti per l’accreditamento

R.R. 13/2004

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Marche: strutture sociali Marche: strutture sociali soggette ad autorizzazionesoggette ad autorizzazione

Soggetti destinatari

Strutture con funzione abitativa e educativa

Strutture con funzione tutelare Strutture con funzione protetta

Minori Comunità familiare Comunità educativa

Comunità di pronta accoglienza

Comunità alloggio per adolescenti

Disabili Comunità alloggio Comunità socio-educativa riabilitativa Residenza protetta

Centro diurno s.e.r.

Anziani Comunità alloggio Casa di riposo Residenza protetta

Casa albergo Centro diurno

Persone con problematiche psico-sociali

Comunità alloggio Casa famiglia

Comunità familiare Centro di accoglienza ex detenuti

Alloggio sociale per adulti in difficoltà

Casa di accoglienza per donne vittime di violenza

pronta accoglienza per adulti

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Marche autorizzazioni: Marche autorizzazioni: regolamento n. 3/2006regolamento n. 3/2006

Nuovo regolamento migliorativo di molti aspetti;

Alcuni aspetti non affrontati in modo adeguato: OSS ed altro;

Introdotte nuove norme peggiorative:– Deroghe strutturali per immobili tutelati;– Sanitarizzazione delle strutture sociali.

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Marche accreditamentoMarche accreditamento

Approvate le procedure e non ancora i requisiti.

Accreditamento interpretato come un processo burocratico.

L.R. non si occupa del rapporto dell’ accreditamento con la programmazione e con le modalità di affidamento dei servizi.

si presume l’adozione del modello dell’accreditamento libero.

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Marche: strutture per la prima Marche: strutture per la prima infanziainfanzia

Il quadro normativo è completo

Punti di forza: I sistemi di autorizzazione sono operativi.

Punti critici: – l’accreditamento è interpretato come un

processo burocratico. Poco utile. – Qualche ritardo sul fronte comunale.

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Conclusioni: Conclusioni: rischi ed opportunitàrischi ed opportunità

Autorizzazioni: le Marche anticipatrici

Accreditamento: da sfruttare meglio

Regolare l’accesso al mercato sociale

Definire le modalità di affidamento dei servizi

Definire il ruolo dell’accordo contrattuale

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Conclusioni: Conclusioni: guardando avantiguardando avanti

Autorizzazioni: requisiti da completare

Accreditamento: requisiti da definire cominciando a guardare agli indicatori di esito.

Le nuove frontiere:– Autorizzazione e accreditamento anche per i servizi

domiciliari e territoriali;– Procedure svolte dagli enti gestori di ambito

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GRAZIEGRAZIE