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DIARIOS ITALIA FUTBOL
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www.gazzetta.it martedì 21 giugno 2016 anno 120 - numero 145 euro 1,50
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TAIDELLI A PAGINA 25
L’Inter fa sul serio per BerardiPronti 25 milioni per l’attaccante, ora il Sassuolo deve rispondere
LE MANOVRE DEL CLUB NERAZZURRO
Domenico Berardi, 21 anni
IL ROMPIPALLONEdi Gene Gnocchi
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D’Alema come De Rossi: «Ci sono
dei premier che invece della testa hanno una
noce di cocco».CIERI, DI FEO, STOPPINI A PAGINA 28
PANCHINEBielsa-Lazio
finalmente il sìSarà il più pagato
dell’era Lotito
28
STORIE E PERSONAGGIDA NON PERDERE
1 Stanotte Coppa AmericaCi sono solo gli Usa fra Messi e la finale IANDIORIO A PAGINA 22
2 F.1: tre gare per capirese questa Ferraripuò puntare in altoALLIEVI, FILISETTI, FERRONATO PAG 32-33
3 Doping: controlli saltatiStangato Abbagnale jrcon 16 mesi di squalificaROMANI A PAGINA 40
L'ARTICOLO A PAGINA 23
IL COMMENTO di Dan Peterson23
ORA E’ UN MITO COME DI MAGGIOCon la storica vittoria dei suoi Cleveland Cavaliers nella finale Nba, LeBron James si è messo in una nuova categoria di campioni: è diventato un’icona dello sport americano in generale. Quali sono gli atleti americani che fanno parte di questo ristrettissimo gruppo di miti?
BIANCHIN, CANTALUPI, CECCHINI, CENITI, ELEFANTE, GUGLIELMI, LICARI, RICCI, VERNAZZA ALLE PAGINE 4-5-7-8-11-12
Il Galles a valanga soffia all’Inghilterra il primo posto
#METTIAMOLATUTTI: PURE PELLEGRINI E MAGNINI IN AZZURRO FedericaPellegrini e
Filippo Magnini
Saint-EtienneSLOVACCHIA 0INGHILTERRA 0
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Marsiglia (ore 18)UCRAINAPOLONIA
Bordeaux (ore 21)CROAZIASPAGNA
Lens (ore 21)R. CECATURCHIA
IERI
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TolosaRUSSIAGALLES
Parigi (ore 18)NORD IRLANDAGERMANIA
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OGGI D
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OGGI
Col giornale le «figu» di Bernardeschi, Giaccherini, Sturaro, Thiago Motta e Zaza: chiedetele in edicola
RAIOLA ESCE ALLO SCOPERTO E LO SPINGE VERSO IL REAL
OCCHIO JUVE!POGBASE NE VAIl manager svela: «Stiamo trattando, Paul ammira Zidane». Florentino si riprende MorataDELLA VALLE, GRANDESSO, GRAZIANO, LAUDISA ALLE PAGINE 2-3
Paul Pogba, 23anni, col suo
manager MinoRaiola durante un
festeggiamentocon la Juve
JESUS E GOMES OBBIETTIVI BIANCONERI
CHINELLATOALLE PAGINE 36-37
Ha trascinato i suoi Cavs a una rimonta mai riuscita sui Warriors regalando a Cleveland il titolo che aveva promesso
MAGNIFICOLEBRON RISCRIVE LA STORIA NBA
LeBron James, 31 anni, statunitense di Akron, OhioUSA TODAY
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Stasera l’Italia davanti alla tvSpagna o Croazia agli ottavi?
REGALO DOMANI LE FIGURINE PANINI DELLA NAZIONALE
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Carlo Laudisa@carlolaudisa
L a grande trattativa è partita. Le ammissioni di MinoRaiola alzano il velo sui la
vori in corso per Paul Pogba alReal Madrid. Tutto ciò avvienein contemporanea all’altrogrande verdetto madridista: la«recompra» di Alvaro Morata. In queste ore dal Santiago Bernabeu è arrivata la comunicazione tanto temuta: i blancosverseranno entro il 30 giugno i30 milioni di euro pattuiti. Poi,decideranno se tenere Morata(non improbabile) o girarlo inPremier League (il Chelsea of
fre 60 milioni). In casa bianconera quest’addio è stato metabolizzato da un po’ di tempo,complici anche le richieste economiche dello spagnolo che ormai chiede un ingaggio da 7,5milioni di euro a stagione. El’a.d. juventino Beppe Marottaha le valigie pronte per la probabile chiamata dalla capitalespagnola a metà settimana. Ilmanager campione d’Italia sabenissimo che il faccia a facciacon i plenipotenziari di Florentino non verterà solo sulla questione Morata.
AVVISAGLIE Finora i due clubnon hanno mai parlato ufficialmente della praticaPogba, ep
pure le dichiarazioni rilasciatea Marca dall’agente del centrocampista francese sono esplicite: «Paul Pogba ammira il RealMadrid e Zidane. E questo saràimportante per la decisione sulsuo futuro». C’è anche un’importante ammissione: «Sappiamo che il Real vuole Paul, manulla è deciso: siamo soltantonelle fasi iniziali della trattativa. Saranno importanti la volontà della società e quella diZidane».
I CONTATTI A quanto è dato sapere, in questa fase il dialogosul contratto del giocatore ècondizionato da un blocco«ideologico». Alle spalle di Cri
stiano Ronaldo (20 milioni),infatti, c’è lo stipendio da 10 milioni netti di mister 100 milioni, il gallese Bale. Nella testadi Florentino Perez il Polpo nonpuò guadagnare più del suo acquisto prediletto, mentre Raiola si aspetta di raddoppiare l’attuale ingaggio da 6 milioni netti. E studia una scaletta per farcrescere gli emolumenti in maniera consistente negli anni aseguire. Non sono differenzeabissali, ma è presto per parlaredi un accordo in vista. Eppure sista muovendo di qualcosa.
IL CARTELLINO A Marca l’agente italoolandese dà un altrodettaglio: «Ora la Juve non
vuole venderlo, ma quando abbiamo firmato abbiamo discusso del fatto che, se ci sarà unprogetto serio, loro parlerannocon quel club, in modo ragionevole». In effetti anche su questopunto l’orientamento del presidente madridista sarebbe quello di non superare quota 100milioni, ovvero l’ormai notoscoglioBale. Tuttavia le insistenze di Zizou stanno facendobreccia nei pensieri del numerouno del Real. Ecco perché ricorre sempre il prezzo di 120milioni di euro, considerandoanche che nell’Olimpo dei clubeuropei non mancano le alternative. E guarda caso Raiola faun riferimento al passato per
fIL RETROSCENA La Torino di Paul tra kebab e BentleyMa se resta dovrà cambiare casa...
Fabiana Della ValleMILANO
R accontano i vicini di casa che all’inizio eraun po’ indisciplinato, però è bastato spiegargli come funzionano i posti auto a Tori
no perché si mettesse in riga. Corso Agnelli, pocodistante c’è lo stadio Olimpico: qui ha vissutoPaul Pogba per la maggior parte dei suoi annibianconeri. Parliamo al passato non perché siamo certi che Pogboom giocherà altrove la prossima stagione, ma perché il contratto d’affitto dell’appartamento (di proprietà di Ciccio Grabbi, exgiocatore, ora tecnico delle giovanili della Juve) èstato disdetto. Era successo anche l’estate scorsa,poi però Pogba era rimasto e aveva deciso di noncambiare casa. Stavolta pare che Mino Raiola abbia dato il via libera per altri locatari (l’appartamento è già stato proposto a Miralem Pjanic).
KEKAB E POSTO AUTO Di sicuro trovare un’altracasa sarà l’ultimo dei problemi se a fine estateresterà a Torino, come accadde un anno fa. Paul èmolto a suo agio nella città sabauda, gira con unaBentley nera e non si fa problemi a fermarsi alkebabbaro quando vuole fare uno strappo (alimentare) alla regola. Se gli chiedono un selfie,lui non sbuffa: lo fa con il sorriso. Pogba è unragazzo normale, caciarone a Vinovo e riservatoquando si tratta della vita privata. Della fidanzata Lisa non si hanno più notizie da un annettocirca: l’unica donna con cui si fa fotografare èYeo, l’inseparabile mamma. In questi anni lo spazioso appartamento di Corso Agnelli è stato sempre aperto a familiari e amici. Paul ama organizzare serate a casa sua, anche per dilettarsi in cucina: pare che ai fornelli non se la cavi affatto male.Più che per il chiasso, però, le lamentele sono arrivate per il parcheggio selvaggio: il francese aveva preso l’abitudine di mettere la macchina in un
posto auto non suo, però ha smesso subito quando il legittimo proprietario gliel’ha educatamente fatto notare.
IL POLLO DA CHIAMBRETTI Tra i compagni disquadra frequenta soprattutto Evra e Lemina,ogni tanto fa visita al ristorante di Piero Chiambretti: chiede una coscia di pollo e se la fa incartare per mangiarla a casa sua. Quando invece havoglia di movida fa un salto al Copacabana, churrascaria sempre in zona Olimpico, dove ArturoVidal a febbraio organizzò il rendez vous torinesedopo JuventusBayern Monaco, gara d’andata degli ottavi di Champions. Quella sera Paul erapresente. Chissà se anche lui ci tornerà da ex, come Vidal, o se dovrà semplicemente fare qualchechilometro in più, perché si trasferirà in un altroquartiere di Torino.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
1Prima di partire per l’Euro ha disdetto l’appartamento in Corso Agnelli, di proprietà di Grabbi. È l’ultimo segnale?
Pogbase ne va La Juve
resta
Raiola svela: «Trattiamo col Real»E Florentino si riprende Morata
Paul Pogba, 23 anni, nell’appartamento di Torino
1Il Madrid prepara 120 milionie incontrerà Marotta a metà settimana.
L’agente: «Paul ammira Zidane»Ma Allegri avrà una rosa da Champions
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Valoriin milionidi euro
Estate 2012Parametro zero dal Manchester United(6 mln di commissione)
Luglio 2013Offertadi Real Madrid,Monaco e Psg
Fine mercatoCampionedel mondo U20,sale la quotazione
Fine gennaio 2014Il Psg prontoal super investimento
Giugno 2015Si fa avantiil Manchester City
Giugno 2015Il Barcellonapensa a Paulin prospe�iva 2016
PAUL POGBA
Centrocampista
84 kg
191 cm
L’INGAGGIO
al ManchesterUnited
500 milaeuro
4,5 milionidi euro
Oggialla Juventus
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ALVARO MORATA, 23 anni, attaccante spagnolo, ultime due stagioni con la maglia della Juventus: 93 partite e 27 gol BOZZANI
ENORME PLUSVALENZA IN 4 ANNISAREBBE IL PIÙ PAGATO DI SEMPRE
Paul Pogba è arrivato alla Juventus nell’estate 2012, presoa scadenza di contratto dal Manchester United.
I bianconeri hanno iscritto 6 milioni a bilancio comecommissione. In 4 stagioni con la Juve ha giocato 178partite, segnando 34 reti. Ha vinto 4 scudetti, 2 Coppe
Italia e 3 Supercoppe italiane. Il suo valore è schizzato allestelle: ora è quotato 120 milioni, se il Real lo acquisterà per
questa cifra diverrà l’acquisto più caro di sempre.Più di Bale, pagato 100 milioni nel 2013 ANDREOLI
Primo pianoRMercato
3MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
rinfrescare la memoria degliacquirenti madrileni: «La scorsa estate la Juve aveva l’accordo con quattro club per la cessione, ma Paul non si è volutomuovere: più dei soldi, infatti,conta il progetto della squadra». Belle parole, ma con unretrogusto tutto da scoprire.
LA STRATEGIAPogba e il suo entourage conoscono bene la forzadel loro sponsor(Zizou), così gestiscono i contatti con il Real centellinando leaperture. Sullosfondo, i potentidella Premier sono pronti a entrare in azione:in particolare il Chelsea diAbramovich e Conte e il Manchester United di Mourinho,già in pressing per il compagnodi scuderia Zlatan Ibrahimovic.Il rumore dei nemici evidentemente fa effetto sul Real, chenon si ferma. Così la tela spagnola viene tessuta senza in
toppi sostanziali. Del resto Raiola governa queste situazionida par suo, abile com’è a teneretutti sulla corda.
PROSPETTIVE In un tale contesto la Juve può ben giocare dirimessa nella partita spagnola.Con Raiola a far da battistrada,
Marotta tiene laconsegna dell’incedibilità senzaparticolari fatiche. Salvo, poi,entrare in scenaquando davveroil Real sarà pronto a fare l’offertache sta bene atutti. Prevale ilpragmatismo inun’estate iniziata a spron battuto con gli ingaggi
di Dani Alves e Pjanic. Adesso ibianconeri tengono duro per ilfuoriclasse parigino, anche setira aria di proposte irrinunciabili. Comunque vada a finirel’input di Agnelli è chiaro: la Juve sarà competitiva in Champions.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
fUN TESORO DA SPENDERE
La Signora si farà bella Passione Gabriel JesusE ora sprint per Gomes1Allegri può cambiare tanto. Per il portoghese 40 milioni e bonusIn alternativa a Mascherano piace Krychowiak, ma il Psg fa paura
ALL’EUROPEO
Ombrello e pioggia di dubbiIn Francia Paul è in ribasso1In un sondaggio sui Bleus preferiti,lo juventino stenta. C’entra anche quel gesto ambiguo
L’ÉQUIPE«Dall’alto in basso»In pagella solo 6IL GIORNALE DI IERI
L’Équipe, quotidiano francese, ha avanzato critiche a Paul anche dopo Francia-Svizzera. In pagella 6, che vale il nostro 7
Alessandro GrandessoPARIGI@agrandesso
È lontana l’estate del Mondiale di due anni fa. Quella dell’hashtag #pogbafa
mily che accompagnava laFrancia in Brasile sui social perraccontare tra giocate e danzela nascita di un fenomeno: ilPogba che faceva innamorare ifrancesi in campo e fuori, rigenerando l’attaccamento di unpopolo alla nazionale. L’Europeo in casa doveva essere quello della consacrazione delbianconero, che invece non fapiù tendenza. Anzi, il centrocampista ha rischiato di scivolare come Benzema e Riberyprima di lui nello stagno dellepolemiche, dopo un paio dipartite poco convincenti e ungestaccio ambiguo. Episodi
che l’hanno spinto nei bassifondi degli indici di gradimento. Ai francesi piacciono eroi alla Payet, uno che segna e piange per l’emozione. Il trequartista del West Ham raccoglie il25% dei favori dei connazionali. Pogba si ferma al 4%. Insomma, l’Euro è tutto in salita per ilbianconero, difeso dal compagno di club Lichtsteiner, suoavversario domenica: «Lo avete linciato, lasciatelo tranquilloe diventerà uno dei protagonisti dell’Europeo».
CRITICHE Pogba magari si potrà godere la tranquillità grazie
al sondaggio Odoxa che lopiazza non solo alle spalle diPayet, ma anche del nuovo cocco Griezmann (19%), del capitano Lloris (11%), del bomberGiroud (7%) e alla pari del debuttante Kanté. Insomma, Paulpaga non solo la bacchettata diDeschamps per il ritardo a unpranzo di squadra dove si èpresentato in ciabatte, ma soprattutto la polemica del gestodell’ombrello dopo la vittoria sull’Albania di De Biasi: «Erauna sarabanda per il gol diPayet e non un insulto ai giornalisti», ha precisato in un comunicato Pogba. Ma il dubbioresta e l’opinione pubblica nonha gradito quello che magari poteva essere solo uno sfogo,anche perdonabile, dopo le recenti critiche dei media.
RIFLETTORI Pogba infatti perora non è riuscito a imporsi co
me Platini all’Europeo 1984 oZidane al Mondiale 1998, duetornei organizzati in Francia evinti grazie ai fuoriclasse dell’epoca. E forse a disturbare iltalento bianconero sono purele voci di un cambio maglia dacapogiro che lo renderebbe ilgiocatore più caro della storiadel calcio. Insomma, un contesto non ideale. Lo ha capito Lichtsteiner che lo ha difeso anche dopo lo 00 tra Francia eSvizzera: «Paul è un fenomenoe trovo molto ingiuste le critiche. Non ha fatto male nemmeno alla prima. Un conto è giocare nella Juventus, dove ci siconosce bene e puoi esprimertial meglio. Un conto in nazionale. Ma vedrete che sarà una delle figure dell’Euro». Nel frattempo, a rubargli i riflettori èl’inatteso Payet. E in fondo, può far comodo pure a Pogba.
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POTREBBE GIOCARE COSÌ
BUFFON
DANI ALVES(LICHTSTEINER)
PJANIC(KHEDIRA)
POSSIBILIGIÀ DEFINITI
Acquisti:
GABRIEL JESUS
DYBALA
MANDZUKIC(BATSHUAYI)
KRYCHOWIAK(MASCHERANO)
ANDRÉ GOMES(MARCHISIO)BONUCCI
(BARZAGLI)
CHIELLINI(BENATIA)
ALEX SANDRO
GDS
I primi obiettivi
ANDRÉ GOMES CentrocampistaPortoghese, 22 anni, mezzala del Valencia, è da mesi nel mirino della Juve, che ha già un accordo col giocatore AFP
GABRIEL JESUS AttaccanteBrasiliano, 19 anni, gioca nel Palmeiras e piace a parecchi in Europa: 12 presenze e 8 reti nel 2016 REUTERS
GRZEGORZ KRYCHOWIAK CentrocampistaRegista polacco del Siviglia, 26 anni, si sta facendo notare all’Europeo: 42 presenze nell’ultima stagione AFP
Mirko GrazianoINVIATO A MONTPELLIER
D a un po’ di tempo tirao b i e t t i v a m e n t eun’aria strana a attor
no a Paul Pogba. Non saràcerto la Juventus a fare laprima mossa («Cessione?Se ne parla solo se è il ragazzo a chiedere di andarevia»), detto questo è inevitabile che un grande club come quello torinese si muovapreventivamente: i bianconeri puntano alla prossimaChampions, a prescindereda ciò che farà il gigante diLagnysurMarne. E non acaso è già arrivato un pezzoda novanta come MiralemPjanic, 32 milioni in contanti e ingaggio di fascia altissima. E che la Juve non si senta sicurissima su Pogba è dimostrato anche dal lungocorteggiamento ad AndréGomes, altro giocatore top,roba da minimo 40 milioni.I bianconeri sono sul22enne centrocampista daalmeno trequattro mesi e afine aprile hanno raggiuntoun accordo quasi totale conl’entourage portoghese. Daallora il problema è il Valencia. Ebbene, nei giorniscorsi s i èaperto un filodiretto. A Lione, in occasione di BelgioItalia sono stati vistiinsieme il d.sb i a n c o n e r oParatici e il«collega» spagnolo Pitarch. La Juve hafatto la prima offerta: 40milioni. L’impressione è cheoccorra lavorare sui bonusper salire intorno ai 50 milioni. Nulla di insormontabile, soprattutto nell’eventualità di una ricchissimacessione di Pogba.
DAVANTI ALLA DIFESA E conle casse piene, andrà poi fattoun colpo importante anche davanti alla difesa: nella miglioredelle ipotesi Marchisio torneràal 100% a fine novembre, assurdo pensare di arrivare cosìlontano con la sola carta Hernanes (o Lemina) in regia. E
d’altronde lacaccia a Mascherano la dice lunga su quanto siano chiare le ideedi Marotta e Paratici. La stradache porta all’argentino si è peròparecchio complicata e, forsetemendo anchedi finire in mezzo a un «giochino» di rinnovi
milionari, gli uomini mercatobianconeri hanno iniziato pertempo a chiedere informazionisu Grzegorz Krychowiak, classe 1990, nazionale polacco chegioca nel Siviglia, club fra l’altro in piena corsa per il classe1997 Amadou Diawara del Bologna. Il problema? La concor
renza del Psg, club che segueKrychowiak con grande decisione.
IL PICCOLO NEYMAR In attacco ogni mossa dipende da Morata e Zaza: ormai certa la partenza dello spagnolo, da nonescludere quella dell’azzurro.Già pronte le contromosse diParatici, che stravede per ilbrasiliano del 1997 GabrielJesus (Palmeiras) e il 22ennebelga Michy Batshuayi (Marsiglia). Particolarmente affascinante la pista che porta al19enne ragazzo di San Paolo(occhio sempre all’Inter, alBarcellona e al City), 8 gol fra«Brasileirao» e Copa Libertadores, attaccante esterno conun talento meraviglioso, giàparagonato in patria a Neymar.Gabriel Jesus sarà una dellestelle più brillanti all’Olimpiade di Rio. Costa 40 milioni: coni soldi di Pogba in banca, Marotta staccherebbe immediatamente l’assegno in favore delPalmeiras. La difesa? Due nomi su tutti: Benatia e Mustafi, ilprimo però solo in prestito.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
4Il Palmeiras è primo dopo 9 giornate del Brasileirao. Gabriel Jesus ha fatto 4 golnell’ultimo mese
I GOL
30Il Real, da clausola,pagherà 30 milioniper Alvaro. Possibile lo riceda (al doppio?)al Chelsea di Conte
LA CLAUSOLA
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8070
100
120OGGI
Valoriin milionidi euro
Estate 2012Parametro zero dal Manchester United(6 mln di commissione)
Luglio 2013Offertadi Real Madrid,Monaco e Psg
Fine mercatoCampionedel mondo U20,sale la quotazione
Fine gennaio 2014Il Psg prontoal super investimento
Giugno 2015Si fa avantiil Manchester City
Giugno 2015Il Barcellonapensa a Paulin prospe�iva 2016
PAUL POGBA
Centrocampista
84 kg
191 cm
L’INGAGGIO
al ManchesterUnited
500 milaeuro
4,5 milionidi euro
Oggialla Juventus
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GRUPPO E BELGIO ITALIA IRLANDA SVEZIA
Massimo CecchiniINVIATO A MONTPELLIER (FRANCIA)
I l problema a questo puntoè solo uno: come si tradurrà in inglese e tedesco
«sammina»? Nel dizionariobiografico strettamente privato di Simone Zaza dicesi «sammina» il tiro potentissimo chel’attaccante di Metaponto – manato a Policoro – ha nel bagaglio. Insomma quello chequando era ragazzo facevanodire a quelli che lo vedevano,ammirati o sconsolati che dir sivoglia: «Ha tirato una “sammina”...». Insomma, occorreràaggiornare presto il vocabolario, perché la vetrina che Antonio Conte è pronto a concedergli domani contro l’Irlanda èuna specie di «consiglio per gliacquisti». Mai come stavolta,infatti, le quattro lettere di«Expo« possono essere la radice sia di «esposizione» che di«esportazione». Zaza in fondoè proprio questo: un centravanti che sembra nato per campionati stranieri di alto livello.
RUGGINE ALLEGRI Radio mercato, d’altronde, in questi giorni pare concordare su diversiaspetti. Tra quattro giorni Simone compirà 25 anni e – nonostante il suo contratto scadanel 2020 – non ha più intenzione di restare alla Juventus nelruolo di quarta punta. Certo,davanti ha la nobiltà di Dybala,Mandzukic e Morata, ed è anche vero che lo spagnolo sembra essere ai titoli di coda dellasua avventura in bianconero,però se arrivasse un’altra stellain stile Cavani il discorso si riproporrebbe. Come dire, le sole 8 partite da titolare giocatenella scorsa stagione in 24 presenze – pur condite da 8 gol,fra cui quello al Napoli che èvalso mezzo scudetto – sonotroppo poche per un ragazzo lacui voglia di spaccare il mondola si vede anche dalle ammonizioni per troppa foga in cui ancora incappa. Sia per questoche per altro, dal ventre dellospogliatoio delle Juventus nonsono poche le voci che raccontano come il rapporto fra Zazae Allegri si sia deteriorato colpassare dei mesi e che quindi lasocietà – al netto delle smentite– è pronta ad aprire anche auna cessione, non chiedendoperò meno di 30 milioni.
CHELSEA &CO. In prima fila cisono club di Premier League e
Bundesliga. Vero che l’attaccante piace anche in Italia – alla Roma soprattutto – però è difficile che possa prendere lastrada di Trigoria, soprattuttosapendo che Spalletti potrebbeoptare per un modulo senza uncentravanti di ruolo. Le vere sirene quindi arrivano dalla Premier League. Allo scoperto neimesi scorsi sono usciti StokeCity, West Ham, Southamptone Leicester di Ranieri, tutte società pronte a sborsare almeno25 milioni di euro. Ma – oltre ai
due Borussia di Germania – occhio ai colpi di scena, perchétra i grandi ammiratori di Zazac’è anche lo stesso Conte, convinto che Simone sia un attaccante che, da titolare, potrebbesegnare anche 20 reti a stagione. Proprio per questo c’è anche il «suo» Chelsea a monitorare il centravanti bianconeroche, se si analizza il suo stare incampo, dimostra di coprire colsuo movimento tutto il fronted’attacco. Insomma, visto cheal club di Abramovich piace an
che Morata, non è detto che lasfida con lo spagnolo non si riproponga anche in chiave mercato. Una cosa è certa: Zazanon vuole più vivere una stagione (pur vincente) comequella che si è appena conclusae sa che la sua carriera ha bisogno di una svolta. La parolachiave è fiducia. Incassataquella, forse a Simone non capiterà più di segnare gol fantastici e di sbagliarne qualcuno banale – è il suo cruccio – maavrà la prolificità di un canno
niere vero. Quello che tuttorafa mordere le mani all’Atalanta, che per prima tra le societàdi livello ne aveva intuito le potenzialità. «Si vedeva che aveva qualità da campione – avevaraccontato tempo fa Mino Favini, storico talent scout nerazzurro – ma qualcuno qui hadormito». Ecco, per Zaza e lesue «sammine» il tempo delsonno è finito. E «l’Expo» di domani a Lilla, in fondo, serviràanche per ricordarlo a tutti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
8I gol di Zaza alla prima stagione nella Juve. In A 5 reti, compresa quella che ha piegato il Napoliper il sorpasso scudetto
L’ESORDIO
Expo ZazaIl gioiello ha fretta di brillareL’Italia lo mette in vetrina1Stufo di fare la comparsa nel club: in Germania e Inghilterra offrirebbero 25 milioni per lo juventino che domani sfida l’Irlanda (e le certezze di Allegri)
PICCO DI 30,7 KM ORARI
Florenzi sfreccia verso i sogniÈ lui l’Eurostar della Nazionale
I TOP DI FRANCIA1. COMAN (FRA VS.SVI) 32,8 KM/H2. GUZMICS (UNG VS. AUT) 31.6 KM/H3. SIGTHORSSON (ISL VS. POR) 31.5 KM/H4. SAEVARSSON (ISL VS. POR) 31.4 KM/H4. SHAQIRI (SVI VS. FRA) 31.4 KM/H6. EVANS (NIR VS. POL) 31.2 KM/H7. GRIGORE (ROM VS. ALB) 31.2 KM/H8.R. SIGURDSSON (ISL VS. POR) 31.1 KM/H9. NANI (POR VS. ISL) 31 KM/H10. SCHENNIKOV (RUS VS. SVK) 30.9 KM/H
1. FLORENZI (VS. SVE) 30,7 KM/H2. CANDREVA (VS. BEL) 30,1 KM/H3. EDER (VS. SVE) 29,9 KM/H4. BUFFON (VS. BEL) 28,8 KM/H5. DE ROSSI (VS. BEL) 28,6 KM/H6. PAROLO (VS. BEL) 27,9 KM/H7. CHIELLINI (VS. SVE) 27,6 KM/H8. PELLÈ (VS. BEL) 27,7 KM/H9. BONUCCI (VS. BEL) 27,4 KM/H10. GIACCHERINI (VS. SVE) 27 KM/H
Stefano CantalupiINVIATO A MONTPELLIER
«I o corro come il ventoche soffia. Ogni giorno, se andavo da qual
che parte, ci andavo correndo».Lo stile di Alessandro Florenzinon somiglia a quello di ForrestGump: Tom Hanks raccontavadi maratone per l’Alabama,mentre al tuttofare azzurro viene richiesto di concentrare gliscatti in novanta minuti. E chesprint. È lui, Florenzi, la frecciatricolore della spedizione azzurra in Francia, con una velocità di punta di 30,7 km/h raggiunta a Tolosa. L’ha certificatola Uefa durante il match con laSvezia.
CORSE INTELLIGENTI Nelgruppo azzurro nessuno lo supera, in un’ipotetica gara di allunghi: Candreva (30,1 km/h) edEder (29,9 km/h) sono i più vicini, secondo i dati di uefa.com,mentre al quarto posto si piazzaun sorprendente… Buffon, misurato durante un’uscita in cui,evidentemente, aveva una certafretta. Non è un dato significativo di per sé, quello della velocitàmassima, ma ha un suo peso. Soprattutto se indirizzata sui binari giusti: durante le sedute di allenamento al centro tecnico Bernard Gasset, Conte ha insistitosulla necessità di evitare movimenti a vuoto. Unica eccezione ilpressing contagioso di Zaza, unaspecie di tonico al guaranà per icompagni.
FIN DA PICCOLO La convocazione per l’Europeo, la nascita diuna piccola Penelope che già tesse la tela in attesa del suo ritornoa casa, un gruppo di compagni disquadra a caccia di gloria e rivincite: «In questa Nazionale la fatica non si sente, potrei correreper ore e non stancarmi mai»,aveva detto lo stesso Florenzi inuna delle conferenze stampa aCasa Azzurri. «È sempre statocosì fin da quando Alessandroera bambino – racconta Maurizio Ceccarelli, il suo primo allenatore all’Atletico Acilia – Arrivava per primo, aveva un’incredibile voglia di fare. Sapevo cheavrebbe raggiunto ogni traguardo, prima o poi».
TUTTI DIETRO COMAN Ma chi è
il più veloce di tutti, a Euro2016? E chi il più imprendibilein assoluto? Alla prima domanda c’è una risposta sicura: Coman (32,8 km/h, Francia) precede Guzmics (31,8 km/h, Ungheria) e Sightorsson (31,6 km/h, Islanda). La seconda, invece,non ha una certificazione Fifaunitaria: basandosi sugli studidelle università che si sono divertite a monitorare i giocatorisu vasta scala, il numero uno trai big è Gareth Bale, con un poderoso 36,9 km/h di record personale. E meno male che UsainBolt, alla fine, al ManchesterUtd non c’è mai andato, altrimenti i difensori avrebbero incontrato qualche problemino adarginare i suoi 44,64 km/h…Scherzi a parte, l’Italia si tieneben stretti gli scatti intelligentidi Florenzi, probabile interno dicentrocampo a Lilla contro l’Irlanda. Il bello di imparare a correre, recitava un anonimo aforisma, è che poi non ti va più dicamminare. E ti abitui ad andarpiù veloce degli altri, rapido verso i tuoi sogni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Alessandro Florenzi, 25 anni,in panchina contro il Belgioma titolare venerdì scorso
contro la Svezia FORTE
CalcioRLa Nazionale
GLI AZZURRI
5MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
GRUPPO E BELGIO ITALIA IRLANDA SVEZIA
LE SUE CIFRETOCCHI PER ZONACONTRO LA SVEZIAATTACCO
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Serie AChampions
Coppa Italia
11*1,50*
3,3*
PASSAGGI POSITIVIEuropeo
Serie AChampions
Coppa Italia
46,63*
5*13,67*
ASSISTEuropeo
Serie AChampions
Coppa Italia
1000
GOLEuropeo
Serie AChampions
Coppa Italia
05
12
MINUTI GIOCATI
30
30
Europeo
Serie A
Champions Coppa Italia
660
262
PRESENZEEuropeo
Serie AChampions
Coppa Italia
1
23
19
GDS
Simone Zaza, 24 anni,ha esordito in Serie A
nel 2009 con la magliadell’Atalanta:
in Nazionale vanta 12presenze e un gol LAPRESSE
«Sì, io sono FolliaJuve, resterei
ma per giocare»
1L’attaccante racconta: «Il mio soprannomeè merito di Pegolo, l’ho tatuato tra le ditaConte ci ha trasmesso la voglia di non mollare»
Sebastiano VernazzaINVIATO A MONTPELLIERTwitter @sebvernazza
I l centravanti chiamatoFollia. Simone Zaza – titolare domani a Lilla
contro l’Irlanda – spiega lagenesi di un soprannomeparticolare: «Persone a mecare hanno cominciato achiamarmi così. Finora hovissuto di alti e di bassi, nonho mai avuto grande equilibrio. Questo non significache sia fuori di testa». Il nomignolo risale agli anni nelSassuolo, a due stagioni faper essere precisi: «Non andavamo tanto bene, e non acaso ci salvammo alla fine.Un mio compagno, il portiere Pegolo, parlava sempre difollia e la parola diventò diuso comune in spogliatoio,tanto che me la tatuai tra ledita di una mano».
ANCHE SU TWITTER Zaza èda pochi giorni su Twittercon il suo profilo ufficiale enella piccola autobiografiache l’accompagna ha aggiunto lo sloganhashtag «lafollia rende sani di mente»:«L’avevo trovato navigandoin internet e mi era piaciuto.Una persona speciale mi haconsigliato di renderlo pubblico. È un motto che rispecchia il mio modo di essere edi giocare, sono istintivo edesuberante. Un pizzico difollia rende sani di mente ece l’abbiamo un po’ tutti. Èquesto il senso». Chi è lapersona speciale, seguacedi Erasmo da Rotterdam edel suo Elogio della Follia,
che ha consigliato il «pazzo»hashtag? Con ogni probabilitàChiara Biasi, 26enne fashionblogger, originaria di Pordenone in Friuli, ma da tempo a Milano, una ragazza che dettamode e tendenze sui social eattraverso il suo sito, chiarabiasi.com. Chiara era sabato aMontpellier per il pomeriggiolibero degli azzurri e Simoneha twittato una foto abbracciato a lei: «Non desideravo altro», dice la didascalia. I due sisono innamorati complice Alvaro Morata: la fidanzata dellospagnolo, Alice Campello, hapresentato Chiara a Simone.«Alla fine dell’Europeo – conferma l’azzurro – io e Alvaroandremo in vacanza assieme(con le rispettive fidanzate, ovvio, ndr). Nell’attesa ci scambiamo messaggi divertenti.L’altro giorno gli ho scritto cheaveva segnato di testa perché siera tagliato i capelli come me.Spero di continuare a sentirlovia telefono, vorrei che a questo Europeo ci incontrassimo
di persona il più tardi possibile...».
OBIETTIVO JUVE, MA… Chiuso l’Europeo, esaurite la vacanze, che cosa ne sarà di Zaza?«Non lo so, parleremo (con lasocietà, ndr). Il mio obiettivo èrimanere alla Juve e a Torino.Spero di giocare di più. Nellaprima stagione in una grandesquadra ci può stare che si stiafuori a lungo». Il messaggio èabbastanza chiaro: Zaza gradirebbe restare, ma chiede garanzie di maggior impiego, e qui la palla passa nel campo diAllegri. Simone spiega perchéscalpita, sia alla Juve sia in Nazionale: «Entrare a gara in corso non mi pesa perché non lovedo come il mio ruolo, sonocontento di giocare sia cinquesia novanta minuti, a volte dasubentrato ho fatto buone cose. Ogni calciatore però ha voglia di giocare sempre e in allenamento lavoro per avere piùspazio in gara. Sono soddisfatto di me stesso, ma non al cento per cento, posso fare di più».Conte stia tranquillo, il senso di Simone per il gruppo è elevato: «Se agli irlandesi facessigol io o segnasse un altro, vorrei rivedere le scene che ho vissuto alle reti contro Belgio eSvezia, la nostra panchina cheentra in campo per esultare.Qui non ci sono titolari e riserve, non ci sono un “loro” e un“noi”, siamo un’entità unica».E poi: «Conte ci ha trasmesso lafame, la voglia di non mollaremai. Gli allenamenti sono pesanti, ma sono l’unica stradache abbiamo per andare avantinell’Europeo». Chiusura motoristica: «In ritiro sto studiandoper l’esame di teoria della patente». Zaza centravanti particolare, folle e «spatentato»: a quasi 25 anni, che compirà traquattro giorni, non guida ancora la macchina, quando aquest’età molti suoi colleghiviaggiano in Ferrari.
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SU ALVARO MORATAATTACCANTE DELLA SPAGNA
CI SENTIAMO SPESSO:VORREI INCONTRARLO
DI PERSONA IN FRANCIA MA SPERO IL PIÙ
TARDI POSSIBILE...
SU CHIARA BIASIFIDANZATA DI SIMONE
IL MIO SLOGAN?«LA FOLLIA RENDE SANIDI MENTE». UNA DONNA SPECIALE MI HA DETTO
DI RENDERLO PUBBLICO
ASTA DI BENEFICENZAMaglie azzurreper Borgonovo Ieri sera, asta benefica a Parigi: in vendita le maglie originali e autografate degli azzurri di Conte. L’evento, curato da Sotheby’s, si è tenuto al consolato d’Italia in Rue du Conseiller Collignon, con la collaborazione dell’associazione «Save the Dream» e della Fondazione Borgonovo: il ricavato andrà proprio alla onlus intitolata a Stefano Borgonovo, ex centravanti di Milan e Fiorentina morto per Sla nel 2013. Tante offerte e rilanci: la maglia di Buffon è stata acquistata per 700 euro, quella di Florenzi per 620. Poi Insigne 500, Giaccherini 380, Motta 350, Zaza 320, Bonucci e Bernardeschi 300, Darmian 200 e via così. In sala Chantal Borgonovo, vedova di Stefano, ma anche Montolivo e Acerbi.
TACCUINO
(cen) Un «giovane» arbitro per la terza dell’Italia. Dopo Clattenburg e Kassai (due fischietti esperti, con una finale Champions alle spalle), la sfida all’Irlanda sarà gestita dal romeno Ovidiu Hategan: compirà 36 anni il prossimo 17 luglio. Il designatore Collina ha piena fiducia in questo medico che ha bruciato le tappe: nel 2006l’esordio nella Serie A del suo Paese, due anni dopo era già internazionale. Ha già diretto diverse gare in Champions (debutto nel dicembre 2012) e ha accumulato esperienze importanti pure in ambito Fifa, come il Mondiale Under 20 del 2015. In questo Europeo ha diretto (bene) Polonia-Irlanda del Nord, mentre ha incrociato gli azzurri nel 2014 nella gara di qualificazione in casa di Malta (battuta 1-0).
L’ARBITRO DI LILLA
Dirige HateganIl medico romenoche va di corsa
«NON ASPETTAVO ALTRO» Simone Zaza e la sua fidanzata, la fashion blogger Chiara Biasi, che lo ha raggiunto a Montpellier
IRLANDAKeane carica i suoi «Non siamo qui per fare amicizia». Roy Keane, vice del tecnico irlandese O’Neill, sprona la squadra in vista della sfida contro l’Italia. E lo fa prendendo ad esempio proprio gli azzurri: «Servirà la cattiveria mostrata dagli italiani contro il Belgio. Se serve un fallo, fai fallo: non è un crimine».
IL DOPPIO EXParla Trapattoni Chi meglio del Trap per commentare la sfida tra Irlanda e Italia? «Conosco bene i giocatori irlandesi: hanno carattere, ma tatticamente gli azzurri sono superiori», ha detto l’ex c.t. delle due nazionali a Mediaset Premium.
6 MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
7MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Barbara Facchetti: «Io, papà, l’azzurro e la monetina» EUROPEEdi VIVIANAGUGLIELMI
O ltre a Verratti e Montolivo, l’Italia ha perso anche Facchetti, cioè Bar
bara, figlia del leggendario Giacinto e capo delegazione dellaNazionale femminile di calcio.Sarebbe stata supervisor di Casa Azzurri, ma a causa di un incidente in bici, niente trasferta.
Barbara, le piace questa Italia?«Moltissimo. Abbiamo ritrovato l’orgoglio nazionale chemancava da tempo. In alcuniazzurri rivedo l’attaccamentoalla maglia di papà».
Tipo?«Buffon sicuramente. Mi hacolpito anche Giaccherini, cheè pure interista... Ha dato tuttoper guadagnarsi la convocazione e ora sta ripagando la fiduciadi Conte».
Intensità e impegno: il vangelodel c.t.«L’Italia mi piace proprio perquesto. Ricordo l’espressione difatica sul volto di mio padreogni volta che raccontava ItaliaGermania 43. Gli tornavaaddosso tutta quella sofferenzafisica. Ecco, anche questa è unaNazionale da fatica».
Due anni prima, nel ’68, l’Italia aveva vinto il primo e ultimo Eu-ropeo. Sarebbe ora di mettere in bacheca la seconda vittoria...«Me lo auguro fortemente. Perfortuna non ci sono più monetine da lanciare... Ricordo chepapà mi raccontò quello chesuccesse dopo la semifinale diNapoli tra Urss e Italia e mi assicurò che era stato più stressante della partita e molto più complicato di un gol...»
Cosa le raccontò esattamente?«Sull’episodio circolano diverseversioni: la monetica che si infilò in una fessura e restò in piedie cose così. Papà mi raccontò diun lancio solo di una monetinada 10 franchi francesi che raffigurava Ercole da un lato e la corona d’alloro dall’altro. I capitani e gli allenatori andarono inuno stanzino con l’arbitro. Il c.t.sovietico scelse per primo le figure mitologiche, ma papà sioppose perché loro avevano giàscelto palla o campo. Si preseErcole. La monetina rotolò perterra ed Ercole trionfò...».
Poi?«Corse negli spogliatoi a comunicarlo alla squadra sfondandola porta per l’entusiasmo...Esplosero tutti di gioia. Unicoimpassibile: Burgnich. Papà gli
chiese il motivo e Tarcisio rispose: ero sicuro che avresti vinto,sei troppo fortunato».
Se l’Italia di Conte dovesse arri-vare in finale, andrà in Francia?«Nel caso, farei di tutto per recuperare dall’infortunio ed esserci... Anche papà avrebbe voluto seguire la finale di Berlinonel 2006. Era rimasto a casa perla malattia, ma in quei giornistava meglio e Materazzi continuava a chiedergli di andare.Papà però considerò che senzadi lui in Germania l’Italia eraandata così bene e preferì rinunciare. Io non sono scaramantica. Sono nata nel ’68, cioènell’anno del titolo europeo edella costituzione della Nazionale femminile. Potevano anche chiamarmi Azzurra...».
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GRUPPO BELGIOE ITALIA IRLANDA SVEZIA
De Rossi:«L’estetica?
Preferiscovincere»
1Lo davano per finito, con l’Italiaè tornato leader: «Chi critica a volte
non distingue palloni e noci di cocco»
VERSO L’IRLANDA
El Shaarawy BernardeschiBallottaggiosulla fasciaINVIATO A MONTPELLIER
I nutile ma mica tantoItaliaIrlanda. Per gli irlandesi può valere addi
rittura il secondo posto, perConte la possibilità di valutare condizione, e adattabilità, di chi finora ha giocatopoco o niente. Per cui il sistema tattico resta 352.Ma con ampio turnover, anche per l’infortunio di Candreva (che ieri s’è allenato aparte) e per i tanti diffidati(Buffon, De Rossi, Eder, Bonucci, Chiellini) che rischierebbero di saltare gli ottavicon il più inutile dei cartellini gialli. Dovrebbe esserciun solo dubbio, da sciogliere all’ultimo minuto: unesterno tra Bernardeschi eEl Shaarawy.
STURARO MEZZALA Difesaquasi tutta nuova: davanti aSirigu la cerniera sarà Darmian, Ogbonna e Barzagli.La linea di centrocampo dovrebbe essere composta daBernardeschi (oppure Elsha), Sturaro, Thiago Motta(anche lui diffidato, ma nonci sono altri centrali di ruolo), Florenzi e De Sciglio.Con questa formazione, infase difensiva l’Italia potrebbe anche schierarsi con duelinee da quattro, con De Sciglio laterale «basso» e Florenzi davanti a lui. Anche sefinora, in fase di non possesso, gli azzurri hanno semprecomposto una linea a cinque. In attacco, coppia ZazaImmobile. Con la possibilità di dare spazio nella ripresa a Insigne e al lateralerimasto in panchina.
f.li.© RIPRODUZIONE RISERVATAUMORISMO
E TIMORI...Löw telefona a De Rossi in questa vignetta della Süddeutsche Zeitung. «Non dovete vincere il girone, meglio secondi». Eh? «Solo in finale, Italia bestia nera». «No, no, no, Germania avversario ideale» chiude De Rossi con un ghigno.
Fabio LicariINVIATO A MONTPELLIER (FRANCIA)
L eader azzurro dall’altodelle 105 presenze (il 6o
di sempre) e Civis Romanus: «Da un sindaco donna non mi aspetto niente di diverso che da un uomo. La novità èun movimento nato da 34 anni. Ora faccio il tifo per la Raggi come avrei fatto per il sindaco di qualsiasi schieramento:questo non è un torneo, qui sigioca tutti per Roma». Così Daniele De Rossi, meglio che conun gol, spiega il bel momentoche sta vivendo in Francia: tornato al centro della Nazionale,la condizione fisica recuperata, un ruolo fondamentale negli equilibri della difesa «piùforte del mondo», un figlio a fi
ne agosto, una serenità a lungo mancata.
Dopo una stagione non esaltan-te, questo bel momento in Na-zionale: c’è una spiegazione psi-cologica, fisica o cosa?«Lo dite voi che passeggiavo incampo, la mia stagione è statapositiva: non giocavo per gliinfortuni, ma questo si dimentica. Ho fatto buone partite,ma quando si vinceva senza dime si diceva: “è fatta, ce lo siamo tolti di torno”…».
Il suo rapporto con Roma?«Ottimo. Ho imparato a nonguardare troppo alle critiche.A Roma chi dà certi giudizispesso non sa di cosa parla,non distingue un pallone dauna noce di cocco. So che queste parole non mi aiuteranno,ma non ho mai cercato di vendermi dietro le quinte. Adaniha detto: pensateci due volte,prima di dare giudizi su ungiocatore, ci sono ore di sacri
fici dietro. Se mai un giornodovessi fare questo lavoro, mene ricorderei sempre».
Le spiace che si dica che è unaNazionale con poco talento?«Non abbiamo individualitàche “rubano l’occhio”, Hazard,Ibra, ma altrequalità sì: compattezza, gruppo, ricambi all’altezza. Magaricerte squadrehanno fenomenima poi c’è un divario con chi subentra. All’inizioè stato meglionon avere le luciaddosso. Ora però abbiamo svelato le nostrecarte».
Non è che la stella è il c.t.?«Se parli di Conte rischi di passare per ruffiano. Ma per noi èequilibrio e organizzazione:
più importante di chi fa grandigiocate. Mi avrebbe sorpresose fosse rimasto a lungo: è unanimale da campo. Si vedono irisultati di Coverciano, nei secondi tempi corriamo molto,abbiamo aggressività e resistenza».
De Rossi è unastella?«Ho fatto la miacarriera, le stellesono altre: Ibra,Pirlo, Iniesta…».
Partita inutilecon l’Irlanda?«No. Loro avranno tutte le motivazioni del mondo. Ma chi di noisubentra vorrà
fare bella figura e parteciparepersonalmente: siamo calciatori e quindi un po’ egoisti».
Si sente il quarto difensore?«Quei tre e Gigi sono la mi
glior difesa del mondo, complementari tra loro ed eccellenti uno per uno. Contagiatidalla mentalità di Conte allaJuve. Io faccio il mediano davanti a loro, non sono Iniestama mi marcano a uomo: forsemi scambiano per qualcun altro».
Quello italiano sarà uno stile come quello spagnolo o tede-sco?«Gli esteti si specchiano nellaSpagna, ma poi bisogna vincere. Il Leicester sarebbe dimenticato se avesse perso la Premier».
Sorpreso dalla vittoria dellaRaggi?«No, era nell’aria. In bocca allupo, a Roma abbiamo bisogno di un cambio radicale: lemacerie sono pesanti da smaltire. Spero nel 2024 di assistere all’Olimpiade e godermi imiglioramenti della città».
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DANIELE DE ROSSISUL NUOVO SINDACO
TIFO PER LA RAGGIROMA HA BISOGNO
DI UN CAMBIO RADICALE
105Le gare di De Rossi in Nazionale: il centrocampista è il sesto azzurro di sempre
IL NUMERO
CalcioRLa Nazionale
In alto, Barbara Facchetti oggi e, sotto, bambina in braccioa papà Giacinto, prima di Italia-Svezia 3-0 del 1971 a San Siro
Federico Bernardeschi, 22 anni
8 MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
GRUPPO BELGIOE ITALIA IRLANDA SVEZIA
Via il fantasma TrappTutto vero, c’è Sirigu Che rivincita sul Psg
fIL REPORTAGE Vecchie miniere, bar e ristoranti tricoloreViaggio a Lilla, la «piccola» Italia in festa
Francesco CenitiINVIATO A PARIGI
C’ è una Lilla italiana cheaspetta da oltre centoanni l’arrivo di qualco
sa, di qualcuno che gli porti lamadre patria in terra di Francia. Accadrà domani, quandol’orgoglio nazionale raggiungerà il top allo stadio: tutti conla maglia azzurra per inneggiare alla Nazionale di Conte. E lasfida all’Irlanda sarà una festada ricordare per le otre 100 mila persone legate al nostro Paese (hanno almeno un nonno diorigine italiana), ma trapianta
te nella regione Nord Pas deCalais.
SUDORE E MINIERE I primiflussi di emigrazione risalgonoa inizio Novecento: le minieredi carbone e le industrie tessilisono alla costante ricerca dimanodopera e allora dal NordItalia molti si spostano tra Lillae il Belgio per inseguire un salario. Un flusso continuo poistoppato dal Fascismo, contrario a regalare braccia ai nemicie fautore di una politica autarchica. Eppure, anche dopo la dichiarazione di guerra allaFrancia, gli italiani a Lilla nonsono stati mai oggetto di ven
dette. Anzi, molti hanno combattuto a fianco dei partigianiper sconfiggere i nazisti. Unnuovo boom di arrivi si registranegli anni Settanta. Questavolta gli emigrati provengonodal meridione. Con la chiusuradelle miniere, il lavoro si spostanelle industrie siderurgiche.
LEGAME SOLIDO Il legame traLilla e gli italiani si è accresciuto nel tempo. Un paio di esem
pi: la Breda ha realizzato la seconda linea metropolitana della città, la più moderna di Franc ia (è complet amenteautomatizzata); il sindacoMartine Aubry (figlia dell’exministro Delors) che governada ben 15 anni è sceso in piazzaper protestare insieme con gliitaliani nel 2011, quando Romachiuse il consolato trasferendogli uffici a Parigi. Con Euro2016 i bar e i ristoranti italianisono diventati il ritrovo dellacomunità, attiva pure sui social(ci sono 2 gruppi su Facebook).In città c’è anche una associazione culturale (Dante Alighieri) molto nota: organizza corsi
di lingua e storia per far inserire i nuovi arrivati. Contandoanche gli italiani presenti nelvicino Belgio, potrebbero essere più di 25 mila i tifosi azzurriche dopodomani saranno allostadio. Quasi tutti porterannomaglia e tricolore, l’orgoglionazionale è una prerogativa.Conte da queste parti non sisentirà solo. E magari anche luiquando andrà via, piangerà.Come il protagonista del filmfrancese «Giù al Nord» («Benvenuti al Sud» nella versionegriffata BisioSiani), girato in un paesino vicino a Lilla. Maquesta è un’altra storia.
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1Domani si gioca in una città ad altadensità di nostri connazionali: sarannocirca 25mila i tifosi attesi allo stadio
FRANCESISMIdi SEBASTIANOVERNAZZA
QUANDO «GIÙ AL NORD»NON È SOLO UN FILM
Tutti a Lilla, per ItaliaIrlanda. Inrealtà si giocherà a Villeneuved’Ascq, centro attiguo alla città.
Vicino a Lilla, capoluogo della regione Nord, Passo di Calais e Piccardia, è stato girato «Giù al Nord», film francese del 2008 che ha avuto enorme successo: nei cinema di Francia ha fatto registrare oltre 20 milioni di spettatori, soltanto Titanic ne aveva raccolti di più. Benissimo sono andati i remake italiani, «Benvenuti al Sud» e «Benvenuti al Nord», con Bisio, Siani, Finocchiaro e Lodovini. Il titolo originale francese di «Giù al Nord» è «Bienvenue chez les Ch’tis», dove «les Ch’tis» è il soprannome con cui i francesi definiscono gli abitanti di Lilla e del suo vasto territorio regionale.
Senza addentrarci in complicate analisi, il nomignolo sta a significare che i francesi del Nord si mangiano le parole e parlano una lingua incomprensibile al resto di Francia. «Les Ch’tis» però sono ospitali, come dimostra il film di Dany Boon, ambientato a Bergues, paese a 60 chilometri da Lilla. «Les Ch’ti» è anche un reality di W9, una tv privata, in cui diverse persone del Nord vengono mandate in giro per la Francia e per l’Europa, dove nessuno capisce un’acca del loro linguaggio. Prima «Les Ch’tis» si arrabbiavano, se li chiamavano così, ma «Giù al Nord» li ha sdoganati e resi simpatici, e alcuni di loro con la presa in giro hanno fatto soldi.
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1Il vice di Buffon sarà titolare nello stadio dovein Ligue 1 gli preferirono per la prima volta il rivale
I portieri azzurri Salvatore Sirigu, 29 anni, e Gianluigi Buffon, 38. Sotto, ancora Salvatore AFP
Andrea ElefanteINVIATO A MONTPELLIER (FRANCIA)
R itrovare l’Europa dove siè cominciato ad avere lanetta sensazione di per
derla: la sorte a volte toglie mapoi ridà, e Salvatore Sirigu domani sera passerà all’incasso.Con la serenità di chi non hamai maledetto il destino, manon ha neanche mai accettatodi subirlo. «Mi è mancato giocare in Europa, mi è mancatamolto la Champions League»,ha detto a «L’Equipe» meno unmese fa, quando con garbo hascoperchiato il bidone di delusione a cui per un anno ha fattola guardia suo malgrado. Nonsarà la partita contro l’Irlanda
a ripagarlo di tanto veleno buttato giù, ma tornare titolareproprio nell’Europeo francese,e quando non era così scontato, per lui deve avere un saporeparticolare.
PROPRIO A LILLA Ancora dipiù a Lilla, stadio PierreMauroy: fu guardando dalla panchina il prato che calpesteràdomani sera che ebbe la conferma di quanto aveva già capito. Era il 7 agosto dell’annoscorso. La prima partita dellastagione Supercoppa di Francia contro il Lione a Toronto,sei giorni prima era stata l’insinuarsi del sospetto. La primadi campionato a Lilla fu la certificazione della nuova realtà:lui in panchina e Trapp titola
re. «Non mi sono mai potutogiocare il posto con lui. Ilproblema non è stato nongiocare, ma non essereneanche preso in considerazione»: ecco il contopresentato dal Paris SaintGermain.
DELUSIONE Bollettino finale della delusione: appena 12 partite, 1000 minuti espiccioli. Una miseria, tantopiù per un portiere. Zero partite di Champions, tre di campionato, quasi tutta la Coppadi Lega e tutta la Coppa diFrancia, dove ha giocato l’ultima gara per 90’ con il Psg: il 21maggio contro il Marsiglia, trofeo dell’autoproclamazione aleggenda del suo amico Zlatan
Ibrahimovic, che venerdì a Tolosa si è fermato ad abbracciare solo «Siri» prima di scapparenegli spogliatoi.
ALLA FACCIA DEL 17 C’è panchina e panchina, e SalvatoreSirigu non ha digerito quella aTrapp perché gli è stata imposta a dispetto dei discorsi di unanno fa esatto, «e la parola diqualcuno per me è tutto». Farel’eterno secondo di GianluigiBuffon, uno con cui Sirigu nonha mai creduto con certezza didoversi e potersi giocare il posto, non è mai stato un pesosullo stomaco. Semmai la paziente attesa di momenti comequesto: il ritaglio di rare presenze con quella di domanisaranno 17, alla faccia dellascaramanzia grazie all’apertura di una porta inattesa. Stavolta una febbre con annessadiffida, come alla prima delMondiale 2014 contro l’Inghilterra fu una caviglia malconciadi Buffon; nel marzo 2015 inBulgaria un suo attacco febbrile; un anno fa a Spalato nel secondo tempo della gara controla Croazia un taglio profondosul ginocchio: restano gli ultimi «veri» minuti azzurri di Sirigu, che poi ha giocato le amichevoli contro il Portogallo, laRomania e la Finlandia, il 6giugno a Verona allo stadioBentegodi.
IN VETRINA Contro l’Irlandaper lui sarà anche una vetrina,sempre ammesso che ne abbiabisogno: in Francia alla finehanno capito che la titolarità diTrapp è stata una forzatura anche più che un giudizio di merito. Ma il suo futuro immediato è tutto da scrivere, al nettodi una certezza: «Ho ancoradue anni di contratto, però maipiù una stagione così». Non èuna porta definitivamentesbattuta in faccia al Paris SaintGermain: «Potrei anche restare, ma solo con la garanziadi una concorrenza reale euna vera alternanza conTrapp». Piuttosto un messaggio per Unai Emery: un nuovo allenatore magari cambierà anche le sue prospettive, altrimenti non sarà unproblema lasciare Parigidopo cinque anni. Eventualmente in prestito, «seun club dimostra di voler
mi davvero», ha concluso ilportiere. Meglio se a titolo definitivo, anche perché il Psg èin «debito» con Sirigu di un anno sbagliato e sarà disposto afavorire una soluzione semplice e non troppo costosa peruno del suo livello. E anche nelcampionato italiano c’è biso
gno di buoni portieri.© RIPRODUZIONE RISERVATA
PARIGI
Lilla
CalcioRLa Nazionale
La Grand’Place di Lilla, con la colonna della dea
9MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
10 MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
11MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Anche Federica con #mettiamolatutti1Pellegrini e Magnini in azzurro per l’iniziativa Gazzetta. E sui social messaggi dal Canada al Messico
Federica Pellegrini, 27 anni, con il compagno Filippo Magnini, 34
Luca Bianchin@lucabianchin7
F ederica Pellegrini non indossa niente di azzurroma due o tre cose per que
sto Paese le ha fatte: perdonata. Federica ieri ci ha mandatouna foto per diventare uno deisorrisi di #mettiamolatutti, lacampagna lanciata dalla Gazzetta per supportare AntonioConte e l’Italia. Il c.t. vorrebbeun muro azzurro allo stadio,noi formiamo ogni giorno unmuretto con le fotografie deisocial. Federica è abbracciata aFilippo Magnini, che ha il colore giusto e un tricolore in mano. Tonalità ok anche per Davide Cassani, c.t. della Nazionaledi ciclismo, e per Sandro Veronesi, lo scrittore di «Caos calmo». Veronesi gradisce parecchio il bianconero ma, in periodo di Europeo, prende i colori:tshirt azzurra, mano sul cuoree un muro (ci risiamo...) allespalle. Da lui, è chiaramenteuna citazione di BarzagliBonucciChiellini. Ieri però è stata giornata internazionale, come se anche nell’era di internet
servissero un paio di giorniperché il movimento popolareparta dall’Italia e raggiungal’Europa, gli Stati Uniti, il Sudamerica. Nelle ultime 36 oreci sono arrivati scatti da mezzomondo, con la Francia in logicapole position: tifosi da Montpellier, da Tolosa, forse da Parigi. Qualcuno ha fatto battutea tema elettorale, altri hannoriproposto le foto di MelissaSatta in maglia azzurra. Ma occhio, quello era body painting:su internet va alla grande, allostadio «vestiti» così si rischia dinon entrare. Questa la top 5della colonizzazione azzurra: iluoghi più strani contaminatida #mettiamolatutti.
5. Vancouver. La foto è di@chpinos, chef seguito suTwitter anche da Carlo Ancelotti, che da quelle parti è di casa. Serissimo, come se stessesentendo l’inno.
4. Belgio. Giancarlo scrive conbaffi, occhiali e maglia da portiere. Molto rossa, ma ancheazzurra. Va bene.
3. Colombia. Doménico Gallo(con l’accento!), ingegnere civile di Santa Marta, pubblicauna foto in azzurro con papà,tifoso classe 1922. Sullo sfondo si vede Pirlo a Euro 2012contro l’Inghilterra: non attualissima ma efficace.
2. Tel Aviv. Foto di Aldo D’Elia,italianissimo come da cognome, e di Asaf Ackerman, giornalista di un canale televisivosportivo israeliano. Sulla biografia di Twitter, mister Ackerman si definisce «fan del Milane della nazionale brasiliana».Tempi duri, Asaf: Milan fuoridalle coppe, Brasile eliminatoin Coppa America. La conversione all’azzurro è comprensibile.
1. Cancun. Raffaele scrive dalMessico e alle sue spalle il mare ha tre tonalità diverse, comele maglie di Italia, Francia eIslanda. Ha vinto lui.
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GRUPPO BELGIOE ITALIA IRLANDA SVEZIA
#METTIAMOLATUTTI
CalcioRLa Nazionale
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1 Lo scrittore Sandro Veronesi,57 anni 2 Padre e figli italiani in Francia 3 Davide Cassani, 55 anni, c.t. della Nazionale di ciclismo 4 Voglia di azzurro anche a Tel Aviv, in Israele
12 MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Piqué, assist a Conte«L’Italia è molto Italia questo mi preoccupa»1La Spagna punta a battere la Croazia per evitarciKovacic in dubbio: titolare solo se Rakitic fa il Modric
IL CASO
E Pedro si sfoga:«Vorrei giocarenon fare gruppo»1La punta prima attacca e poi spiega: «Chiedo scusa se qualcuno si è sentito offeso»
I RIVALI AGLI OTTAVI
Azzurri, ballottaggio Croazia-Spagna. Cechi più lontani1Ci sono nove possibili combinazioni nel gruppo D, ma soltanto una prevede la sfida con l’avversaria più abbordabile
PEDRO ATTACCANTE DELLA SPAGNA
AVEVO ALTRE ASPETTATIVE, LE
COSE NON VANNO COME DESIDERAVO.
INVIATO A BORDEUAX
U n po’ come succede albizzoso clima dell’Atlantica Ile de Ré dove
sono alloggiati, ieri improvvisamente il buonumore regnante nel ritiro della Spagna è stato attraversato dauna breve ma intensa perturbazione. Il timido Pedrosi è aperto in un’intervista aMovistar Tv mostrando lasincera delusione per il ruolo marginale assegnatoglida Del Bosque: «Sono venuto qui con altre aspettative,le cose non vanno come desideravo. Per me accettarequesto ruolo è difficile, senon c’è continuità non valegranché la pena continuare.Non vengo qui per faregruppo e stare con i mieicompagni, anche se con loro sto benissimo».
CAMPAGNA A Madrid è partita una campagna controPedro, con un editorialistache è arrivato a chiedereche lasciasse il ritiro. Joselu, ex canterano del Madridin forza allo Stoke, ha fattosapere a Marca che lui all’Europeo andrebbe anche apulire le scarpe degli altri. Ilcaso è montato tanto che ilgiocatore del Chelsea hachiesto di partecipare allaconferenza stampa per spiegarsi: «Io non ho nulla di cuipentirmi. Se qualcuno si èsentito deluso o infastidito posso chiedere scusa manon ho detto nulla di male,solo che mi piacerebbe giocare di più». Del resto la voglia di giocare è stata la mol
la che ha spinto Pedro a lasciare il Barça per il Chelsea.
ANNOIATI In difesa del compagno è intervenuto Piqué:«Voi giornalisti vi annoiate, avete montato un gran casinodal nulla. Pedro ha vinto un Mondiale e un Europeo giocando, trovo normale che desideri partecipare di più. La nazionale è una famiglia e questecose succedono: il buonumoreresta». Anche Del Bosque nonse l’è presa più di tanto: «Hoparlato con Pedro e mi ha dettoche non intendeva offenderenessuno. Diciamo che è statotradito dai sentimenti. L’ho visto preoccupato per il rumorecausato, del resto da qui di solito arrivano solo notizie positive quando c’è qualcosa di negativo l’eco si amplifica. Maquesta storia non avrà vita lunga«.
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Filippo Maria RicciINVIATO A BORDEAUX@filippomricci
«L’ Italia è molto Italiae la cosa mi preoccupa». Questa frase
di Gerard Piqué andrebbe appesa con orgoglio nello spogliatoio gestito da Antonio Conte. Il catalano ha una bellatesta e una lingua sempre generosa e in poche parole ha descritto quelli che sono i grandimeriti del nostro c.t.: ha riportato l’Italia alle sue radici, equeste radici nel mondo sonorispettate e temute. «L’Italia èa suo agio nella fase difensivae sta facendo risultati importanti contro ottimi avversari».Quella di Piqué era una risposta a una domanda sulle nazionali che meglio ha visto sinoraall’Europeo. E Gerard ha iniziato la panoramica con l’Italia. Poi meno ispirato e più attratto dal luogo comune è passato alla Francia perché è pa
drona di casa, alla Germaniaperché vince e infine alla Croazia, l’avversario di questa seraa Bordeaux. La Spagna nonvuole incontrare l’Italia, «maifidarsi di voi, mai» ci avevadetto Casillas alla vigilia, ed èper questo che la Roja vuolevincere (o al massimo pareggiare) per mantenere la primaposizione del gruppo ed evitare l’ottavo parigino con gli azzurri.
PARADOSSO CROATO Il paradosso vuole che la Croazia,che con una vittoria potrebbescavalcare la Spagna e quindispostarsi dalla pessima partebassa del tabellone, possa accettare di ottimo grado lasconfitta. Se i croati perdonocon la Spagna e la RepubblicaCeca batte la Turchia in disarmo, Cacic e i suoi finiscono alterzo posto (al momento sonoindietro con i cechi nel fairplay) che può portare sì laFrancia ma anche regali inattesi e molto interessanti. Cacic
ha detto che Modric è in dubbio, l’interista Perisic è statopiù chiaro: «È troppo importante per noi, meglio che riposi e giochi la prossima».
MATEO IN PENA Al suo postosarebbe lecito attendersi Kovacic, ma Mateo il discontinuoha poche possibilità: dovrebbearretrare Brozovic ed entrarePjaca, ancheperché Cacic hadetto che oggigiocherà unaCroazia giovane, tanto che potrebbe persinoschierare Vrsalijko per Srna. El’ipotesi della ricerca “onorevole” del terzo posto si fa ancorapiù strada. Kovacic può esseretitolare solo se Rakitic fa il Modric e in generale, come al Madrid, per Mateo sono evidentile difficoltà di trovare la strada
della fiducia e della titolarità.
PATRIOTTISMO E DIFESA Piqué ha detto altre due cose interessanti. La prima è un temapersonale. Lui fischiato fino all’alba di questo Europeo perché catalano e del Barça, ora èacclamato: «Meglio gli applausi dei fischi... Ho sempre saputo che l’unico modo per girarequesta situazione era grazie alrendimento in campo. Non erauna situazione facile ma sapevo che nel calcio tutto puòcambiare rapidamente: giochiad alto livello, hai la fortuna disegnare un gol importante e lagente si rende conto che questo è calcio e non una competizione di patriottismo». La seconda è l’analisi di una dellechiavi di questa Spagna, 0 golincassati nelle ultime 10 partite ufficiali, tutte vinte: «Siamoapparentemente molto offensivi». Apparentemente. «Tuttoperò dipende dalla grande organizzazione del reparto arretrato. Ramos è un gran difen
sore e con i portieri siamo div e n t a t i l ecolonne fondam e n t a l i p e rmantenere l’ottimo livello difensivo mostratonegli ult imigrandi tornei,Mondiale 2014 aparte ovviamente. Per vincereun campionatocome questo la
chiave è prendere pochi gol, ecosì abbiamo fatto nel 2010 enel 2012». La cosa vale ancheper l’Italia.
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79Le partite giocate da Piquè con la maglia della nazionale spagnola Ha segnato 5 gol
IL NUMERO
Fabio LicariINVIATO A MONTPELLIER
N ove combinazioni possibili nel gruppo D, quellola cui seconda incrocerà
l’Italia negli ottavi. E soltantouna prevede la Repubblica Ceca,il rivale in teoria preferibile. Statisticamente è più probabile che,il 27 a SaintDenis, Conte trovi laCroazia o in subordine la Spagna. Ma il campo, stasera, potrebbe scrivere una storia diversa. Di sicuro gli azzurri avrannola testa più alla tv che alla vigiliadella sfida con l’Irlanda. Ecco gliscenari per gli ottavi.
REPUBBLICA CECA La classificaparla chiaro: Spagna (già qualificata) 6 punti, Croazia 4, Repubblica Ceca 1, Turchia 0. Puòsuccedere di tutto. Anche che laTurchia stravinca con i cechi e sicandidi tra le terze ripescate (manon può mai arrivare seconda).Dopo le prime due giornate, nonc’è dubbio che la Repubblica Ceca sia l’oggetto del desiderio:con la Spagna s’è difesa a oltranza, cadendo nel finale; con icroati ha recuperato da 02 a22, approfittando anche del caos allo stadio. Comunque: i cechisarebbero i nostri rivali soltantonel caso in cui vincessero con iturchi (minimo 20) e la Croazia
perdesse con la Spagna finendoal terzo posto (poi ripescata quasi sicura con 4 punti). In caso didoppio 10, occhio, si ricorrerebbe al fair play: molto complicato,perché non valuta solo «gialli» e«rossi» ma anche atteggiamentotecnico in campo, rispetto per gliarbitri, comportamento dei dirigenti e del pubblico.
SPAGNA La partita che nessunovuole, ItaliaSpagna, finale2012, si materializzerebbe nelcaso di un successo dei croati(senza Modric però) nella sfidadiretta contro Iniesta. A quelpunto sarebbe ininfluente il risultato di Repubblica CecaTurchia: o meglio, conterebbe soltanto per il terzo posto.
CROAZIA In tutti gli altri casi –Croazia che pareggia con la Spagna, oppure Croazia che perdementre la Rep. Ceca non vince –i rivali degli azzurri sarebbero icroati. Forse la squadra più offensiva dell’Europeo: con i dueinteristi Perisic e Brozovic ingran condizione, e con l’enigmaModric costretto a saltare intanto la sfida di stasera. Nelle qualificazioni non siamo stati inferiori, anzi. Dagli incroci sul tabellone passiamo al campo. La Spagna non regala mai niente e nonsubisce gol all’Europeo da 11partite: potrebbe benissimo battere una Croazia poco serena,spianando così la strada ai cechi,sulla carta favoriti contro unaTurchia fin qui fragile e quasievanescente. In questo caso, laCroazia sarebbe la più temutadelle terze del tabellone.
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GRUPPO SPAGNAD REP. CECA TURCHIA CROAZIA
CalcioRI personaggi
LE POSSIBILITA’1 ) Spagna-Croazia 1; R. Ceca-Turchia 1. SPAGNA 9, R.CECA 4, Croazia 4, Turchia 0. 2) Spagna-Croazia 1; R. Ceca-Turchia x. SPAGNA 9, CROAZIA 4, R.Ceca 2, Turchia 1. 3) Spagna-Croazia 1; R.Ceca-Turchia 2. SPAGNA 9, CROAZIA 4, Turchia 3, R.Ceca 1 4) Spagna-Croazia x; R.Ceca-Turchia 1. SPAGNA 7, CROAZIA 5, R.Ceca 4, Turchia 05) Spagna-Croazia x; R.Ceca-Turchia x. SPAGNA 7, CROAZIA 5, R.Ceca 2, Turchia 16) Spagna-Croazia x; R.Ceca-Turchia 2. SPAGNA 7, CROAZIA 5, Turchia 3, R.Ceca 17) Spagna-Croazia 2; R.Ceca-Turchia 1. CROAZIA 7, SPAGNA 6, R.Ceca 4, Turchia 08) Spagna-Croazia 2; R.Ceca-Turchia x. CROAZIA 7, SPAGNA 6, R.Ceca 2, Turchia 19) Spagna-Croazia 2; R. Ceca-Turchia 2. CROAZIA 7, SPAGNA 6, Turchia 3, R.Ceca 1
Il gol del 3-0 di Morata nella vittoria della Spagna sulla Turchia EPA
Gerard Piquè, 29 anni, difensore, gioca nel Barcellon dal 2008 e, a destra, Mateo Kovacic, 22 anni, 27 presenze e un gol con la Croazia REUTERS-AFP
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14 MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
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L’Uefa salva la Croazia Multa e niente esclusione 1La federazione dovrà pagare 100 mila euro per i fumogeni lanciatinella partita con la Repubblica Ceca. Stadio vietato ai tifosi identificati
fIL RETROSCENA Arresti e violenze, c’è del marcio a ZagabriaGli ultrà in guerra contro il «tiranno» Mamic
Filippo Conticello@filippocont
I ntruppati uno accanto all’altro, fieri mentre si sgolano:«Finché i campi il sole riscal
derà, finché le querce la borasferzerà!». Vedi i calciatori cantare l’inno, la gloria per la «caraterra eroica», e ti immagini laCroazia tutta stretta attorno allamaglia a scacchi. E invece eccol’ennesima contraddizione partorita dai Balcani: la nazionaledivide un popolo imbevuto di nazionalismo, al punto che qualcheestremista vorrebbe la squadrafuori dall’Europeo. Il fuoco amico degli ultrà contro Modric ecompagnia è un attacco scientifico: quella pioggia di fumogeni aSaint Etienne – un déjàvu dellagara di San Siro con l’Italia del2014 – è solo l’ennesima miccianella guerra termonucleare delcalcio croato.
PADRE PADRONE Presunte corruzioni, violenze, creste sui trasferimenti e il centro di gravitàdel sistema sarebbe sempre lostesso: Zdravko Mamic è il personaggiochiave per interpretarequesti deliri. Ex numero uno della Dinamo Zagabria e ancora vice presidente federale, è il padrepadrone di un calcio che produce
talenti come pochi in Europa. Etutti, in un modo o nell’altro,passano sempre dalle sue grinfie: è Mario Mamic, suo figlio, afare da procuratore, a suggerireuna firmetta su certi contratticontroversi (eufemismo). Dinorma, si stabilisce che il 25%dello stipendio per il resto dellacarriera spetti all’agente. A chiudere l’odiatissimo triangolo ilfratello di Mamic senior, Zoran,allenatore della Dinamo: lasquadra domina il campionato
da 11 anni e si abbevera dei milioni della Champions, lasciandobriciole alle altre squadre. Eppure lo stadio è sempre deserto: gliultrà BBB (Bad Blue Boys Zagabria) disertano e adesso in nazionale protestano assieme ai rivalidell’Hajduk Spalato, primi oppositori del «tiranno». In mezzo aquello sventolare di croci uncinate, un solo imperativo: buttarlo giù. Un tempo con manifestazioni pacifiche, adesso infangando la nazionale: «Comunque la si
guardi, perdono i giocatori e i tifosi», confessa Aleksandar Holiga, reporter croato del Guardian.
QUANTI GUAI L’accusa è semprela stessa: essersi arricchito con ilgioco che faceva sognare una nazione appena nata. Lontano ormai il ruggente 1998, l’anno felice di Davor Suker capocannoniere al Mondiale francese. Oggi fail presidente della Federcalciocroata, che non sembra apprezzare la trasparenza chiesta dal
Parlamento. Per i tifosi, sarebbesolo una marionetta utile per«privatizzare» anche la Nazionale dopo la Dinamo. Intanto, neglianni, l’elenco delle presunte malefatte di Mamic si è allungato:nel 2013 il primo arresto per insulti razzisti al ministro dellosport croato di origine serba. Subito assolto, del resto l’uomoavrebbe parecchi santi in paradiso: una volta si è beccato solouna breve sospensione per averpicchiato un membro della Federcalcio. Qualche guaio in piùnegli ultimi tempi: è stato arrestato assieme al fratello a fine2015 e adesso è nel mirino di trediverse inchieste per corruzionee appropriazione indebita da decine di milioni. È stato perfinocostretto a cedere temporaneamente il trono, a dimettersi dal«suo» club. E in un’indagine contro di lui ha testimoniato pure lasuperstar del Paese, Luka Modric: ci sarebbe qualche opacitàdi troppo nel suo trasferimentoda Zagabria al Tottenham. Eppure il potere del capo non sembrapoi così indebolito: l’hanno fotografato a Saint Etienne, felice accanto al c.t. «Gli ha dettato la formazione?», scherzano sui forumquelli che oggi vorrebbero il caosa Bordeaux in nome della loro«terra eroica».
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1Legami scomodie profitti sospettiAncora indagatoil vero capodel calcio croato
QUANTEDISORDINI
E TENSIONI
Già alla vigilia della partita d’esordio del 10 giugno scoppiano i primi tafferugli, a Marsiglia, tra hooligan inglesi e giovani francesi. Da lì, un lungo elenco di scontri.
11 GIUGNOSempre a Marsiglia, sabato 11, è il giorno di Russia-Inghilterra, una delle gare più a rischio. Durante la partita, i tifosi russi invadono il settore avversario, ma le violenze iniziano nel pomeriggio in zona Vecchio Porto: un inglese in fin di vita e 3 ricoverati gravi. Intanto a Nizza i tifosi francesi provocano incidenti tra polacchi e irlandesi.
12 GIUGNODomenica 12 giugno a Parigi c’è Turchia-Croazia e gli ultrà del Psg vanno alla caccia di turchi e croati: 1.500 poliziotti limitano i danni, 15 gli arresti. Ma, in generale, le violenze sparse del primo weekend portano a un bollettino di guerra: 116 arresti, 63 in stato di fermo, tre rimpatri, cinque divieti di entrare in Francia, cinque inglesi condannati a pene da uno a tre mesi di carcere. Ma a stupire è un altro dato: nessun russo ancora condannato.
14 GIUGNOHooligan ancora in azione: a essere scatenati ancora i russi, che provocano nuovi scontri con gli ultrà inglesi e gallesi a Lilla. Sei i fermati durante le violenze, ma le forze di polizia intervengono già prima: un gruppo di 43 persone è fermato all’uscita di un hotel vicino a Cannes. Nel dettaglio, tre gli arrestati, 20 gli espulsi e 20 i tifosi rimessi in libertà.
17 GIUGNOIl 2-2 tra Croazia e Repubblica Ceca del 17 giugno passa in secondo piano di fronte alla follia degli ultrà croati che causano la sospensione della partita gettando in campo petardi e fumogeni.
Dai russi agli inglesiIn tutta la Francia 10 giorni di scontri
I fumogeni lanciati dai tifosi croati durante la partita contro la Repubblica Ceca IPP
Matteo Dalla ViteINVIATO A MARSIGLIA
U no scappellotto, considerando quel che si ipotizzava. La commissione
Disciplinare della Uefa haemesso ieri pomeriggio la stangatina, una sentenza lieve checolpisce i «terroristi dellosport» come ha definito i tifosicroati il c.t. Ante Cacic e nonla squadra.
NON CI TERRORIZZATE La sostanza: multa di 100 mila euroalla Federcalcio croata e divieto di vendita dei biglietti ai tifosi inclusi nella lista degli hooligan identificati per le restantigare di Euro 2016. Evidentemente il massimo organo calcistico europeo ha tenuto contodel fatto che la nazionale croata rischia di pagare sempre efin troppo le intemperanze avolte anche a sfondo razzista della propria tifoseria in perenne lotta proprio contro laHrvatski Nogometni Savez, laFedercalcio croata. La sanzione « è sospesa scrive la Uefa per un periodo di prova fino alla fine del torneo». E’ quindiscongiurata l’ipotesi di espulsione della squadra da Euro2016. «Avevo parlato conSuker dice il ct Ante Cacic : ciaveva assicurato che non ciavrebbero espulsi. I problemicoi tifosi ci rendono più forti:nessuno può terrorizzare unpaese o una nazionale che gio
ca tanto bene a calcio».
LA PAURA Tutto era cominciato all’85’ di Repubblica CecaCroazia, lo scorso venerdì 17 aSaint Etienne: due minuti prima, la polizia francese era entrata nello stadio in assetto anti sommossa e si era schieratadi fronte alla curva occupatadai tifosi croati. C’era stata unasoffiata, si è poi saputo successivamente che era tutto previ
sto e premeditato. In quel minuto 85 i tifosi croati hanno cominciato a creare l’inferno:lancio di petardi e fumogeni,cori. La gara è stata sospesa persei minuti e uno steward ha rischiato di rimanere gravemente ferito proprio per lo scoppiodi un piccolo ordigno.
PERISIC SOLLEVATO A questopunto ammonta già a un milione di euro il totale delle multe
che la Federcalcio croata ha dovuto sborsarenegli ultimi anni. «Queste sanzioni scrive laUefa sono differite, nell’ambito di un periodo di prova, sinoalla fine del torneo». Le accusesono riferire al lancio di petardi e fumogeni, turbative fra glispettatori e comportamenti distampo razzista. «Dopo questa
sentenza ci sentiamo meglio dice Ivan Perisic ma non è stato facile quel giorno quando tiravano i bengala: ora ci aspettiamo un grande appoggio dainostri tifosi, sono sicuro che sicomporteranno bene».
BORDEAUX E BEL CALCIO Purtroppo, però, la gara di oggi siannuncia ancora una volta daattenzione altissima. Nei giorni scorsi, infatti, dal profilo Facebook della Torcida Split(frangia tifosa avversa alla federcalcio) era comparso unmessaggio con tanto di riferimenti sulla possibile messa aferro e fuoco dello stadio diBordeaux, dove oggi si giocaCroaziaSpagna. «Non sonopreoccupato per l’eventualitàdi nuovi disordini riprendeCacic : la polizia francese ora èpiù preparata e anche i nostritifosi possono comportarsi bene. Sapevamo che a SaintEtienne sarebbe potuto succedere qualcosa ma abbiamo unsolo modo per fermare questagente: giocare a calcio e giocare bene».
COME IN INGHILTERRA DavorSuker, presidente della federazione croata, già prima dellasentenza aveva auspicato lasvolta all’inglese. «Questi tep
pisti vogliono fare del male almio Paese e nonsolo alla squadranazionale. Sottolineo una cosa:la violenza nonvincerà. Dovremo e dobbiamoseguire l’esempio dell’Inghilterra: da annipaghiamo sanzioni, ma vogliamo concentrarci
sul calcio e fare qualcosa digrande sul campo». Nel frattempo, la Uefa ha aperto ancheuna indagine legata agli incidenti avvenuti fra le tifoserie diAlbania e Romania.
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1milione di euro: il totale delle multe pagate dalla Federcalcio croata negli ultimi anni
IL NUMERO
1 Zdravko Mamic, 56 anni, ex presidente della Dinamo Zagabriae vicepresidente federale 2 Zoran Mamic, 44, fratello di Zdravko e allenatore della Dinamo 3 Davor Suker, 48, presidente federale AFP/AP
1 32
CalcioRIl caso
15MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
GRUPPO SPAGNAD REP. CECA TURCHIA CROAZIA
Panenka e la TurchiaPer la Repubblica Cecaè un incrocio di storie1Quarant’anni fa il cucchiaio che valse l’Europeo 1976, stasera la sfida per gli ottavi contro la prima e... ultima rivale
SEMPRE BATTUTI
L’urlo di Terim«VergogniamociBisogna lottare»1Il c.t. scuote la sua Turchia: «Mai così male dal mio ritorno»E se perde ancora sarà addio
In alto, il rigore di Antonin Panenka alla Germania Ovest nella finale del 1976. Sotto il penalty di Tomas Necid per il 2-2 contro la Croazia ANSA/REUTERS
Francesco CenitiINVIATO A PARIGI (FRA)
C’ è un papà che può andare fiero del suo figliolo: è cresciuto be
ne, tanto da spopolare in tuttoil mondo. Il papà si chiama Antonin Panenka (ex centrocampista, classe 1948) ed è grazieal suo talento se quarant’annidopo il cucchiaio è ancora l’incubo dei portieri. Il 20 giugno1976 la Cecoslovacchia diventacampione d’Europa battendoai rigori la Germania Ovest.L’ultimo, quello decisivo, lobatte proprio lui, il giocatoredall’inconfondibile baffo nero:rincorsa veloce e poi all’improvviso il tocco sotto. Il portiere Sepp Maier è già in volo,assiste impotente alla parabolalenta del pallone che poi baciacon delicatezza la rete. Totti aEuro 2000 con l’Olanda in semifinale e Pirlo nel 2012 conl’Inghilterra nei quarti gli emuli azzurri. Ora, quarant’anni eun giorno dopo la RepubblicaCeca avrà un altro penalty da
calciare. Un po’ particolare,lungo novanta minuti. A Lenssfida la Turchia e si gioca il passaggio agli ottavi. Deve vincereper centrare l’obiettivo e magari incontrare l’Italia a Parigi sela Croazia dovesse steccare conla Spagna. Dal rigore di Panenka al dentroo fuori francese.In mezzo tantestorie e una sfidaai turchi che si ripropone in modo ciclico.
ALTRI TEMPI «Seavessi sbagliatoquel rigore, beh,avrei passato ilresto dei mieigiorni a lavorarein fabbrica». Altri tempi, quelli di un mondodiviso in due e di una nazionaleche non esiste più. Dopo la caduta del muro di Berlino, laSlovacchia è andata per la suastrada. Ecco la Repubblica Ceca: esordio ufficiale nel febbraio 1994. Dove? A Istanbul, conla Turchia travolta 41. Due an
ni dopo anche l’Italia di ArrigoSacchi s’inchina alla nazionaledi Nedved, poi superata nellafinale di quell’Europeo dai tedeschi solo al golden gol. Nel2004, invece, la corsa si fermain semifinale, contro i sorprendenti (e futuri campioni) greci.
Quattro anni dopo il déjà vu con iturchi: ultimagara del girone,chi vince passa.A 15’ dalla fine icechi sono avanti 20. Sembrafatta. Sembraperché primaTuran e poi ladoppietta diNihat spediscono all’infernoCech (papera
clamorosa sul 22) e compagni, vendicando il poker subitoquattordici anni prima. Di recente, la doppia sfida per qualificarsi in Francia: vittoria cecain Turchia, il contrario a Praga.
SENZA IL CAPITANO Stasera laresa dei conti, ma il pronostico
è dalla parte dei nipotini di Panenka. Anche se la nazionalesarà priva del capitano Rosicky(si è strappato nel match contro la Croazia e potrebbe annunciare il ritiro alla fine dell’Europeo), le prestazioni offerte in terra di Francia sonostate dignitose: sconfitta arrivata solo nel finale contro laSpagna e rimonta orgogliosa aicroati. Al crescendo rossinianomanca la vittoria: se arriva, dovrebbe valere l’accesso agli ottavi (e magari il secondo postocon vista sull’Italia di Conte).Un bel modo per omaggiarePanenka, il papà del cucchiaio.
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INVIATO A PARIGI
L’ Imperatore si gioca il suo regno. FatihTerim non ha alternative stasera a Lens:deve battere la Repubblica Ceca e spera
re nelle disgrazie altrui per centrare gli ottavi.Missione complicata anche se la Turchia proprio nelle qualificazioni a Euro 2016 sconfissei cechi a Praga. Era l’ottobre 2015 eppure sembra passata una vita. Il problema principale diTerim è il non gioco espresso contro Croazia eSpagna: «Come giudico le nostre prestazioni?Dobbiamo solo vergognarci, mai fatto cosìmale da quando sono tornato. Voglio vederela squadra lottare e correre, allora possiamopensare di vincere. Sono sicuro che lo faranno», ha tuonato il c.t. dopo l’ultima rifinitura.
RISCHIATUTTO Terim dovrebbe schierare unaformazione d’attacco per tentare di trovare ilgol: finora la Turchia ha calciato in porta soltanto due volte (una su punizione) in 180’. E auna prova d’orgoglio è chiamato pure il capitano Arda Turan, irriconoscibile (e infatti hachiesto scusa ai tifosi, sorvegliati speciali dell’Uefa per le intemperanze). Gli interisti, invece, seguiranno il neo acquisto Erkin, deludente finora. Ma è Terim a giocarsi tutto: chiuderea 0 punti potrebbe voler dire l’ennesimo divorzio (il terzo) dalla nazionale.
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9i precedenti tra Rep. Ceca e Turchia (2 in una fase finale europea): il bilancio è di 5-3 per i cechi
IL NUMERO
CalcioRL’eredità
16 MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
GRUPPO INGHILTERRAB RUSSIA GALLES SLOVACCHIA
Bale da padrone Travolge la Russiae il Galles è primo1Terzo gol di fila per Gareth: inglesi sorpassatiRussi a casa, il c.t. Slutski si dimette: «Noi scadenti»
fIL CASO DIPLOMATICO
SHPRYGIN ALLO STADIOL’ultrà amico di Putinricompare a Tolosa: arrestato di nuovo
1Fermato dopo le violenze di Marsiglia, il russo era stato espulso dalla Francia. Ieri si è ripresentato: «Ho il diritto di essere qui»
Alexander Shprygin posa davanti allo stadio di Tolosa poco prima di Russia-Galles
INVIATA A TOLOSA
I l cartellino rosso diventaun giallo. Perché Shprygin, il leader degli ultrà
russi coinvolti nella giornataviolenta di Marsiglia, è rientrato in Francia e ha postatouna foto su Twitter che lo ri
trae con un cappellino da djproprio sotto l’insegna dellostadio di Tolosa. «Sono statoespulso ha dichiarato allaFrance Presse Shprygin , manon mi è stato ritirato il passaporto, quindi posso viaggiarenei paesi Ue e sono allo stadiocon un normale biglietto».Pensava di averla fatta franca,
ma secondo quanto dichiaratodal portavoce del ministerodegli Interni, PierreHenryBrandet, l’ultranazionalista èstato poi individuato e arrestato durante la partita. Di nuovo.Sui social si erano rincorse notizie riguardanti l’annullamento delle misure prese dalleautorità francesi nei confronti
di Shprygin e di altri 19 tifosi.Erano stati espulsi a tre giornidalle violenze di Marsiglia: ilpullman era stato fermato dalle parti di Cannes e controllato, e altri tre membri dellacompagnia erano stati processati per direttissima e condannati. Shprygin era poi atterrato a Mosca con aria da supereroe, con la bandiera russa come mantello. Ma il suo non eraun viaggio di sola andata e cosìieri è ricomparso in Francia.
CLIMA DISTESO Sedie chevolavano, sangue ovunque, feriti gravi. A Marsiglia era successo di tutto. Ma la lezionepare abbia consigliato maggiore durezza alla Gendarmerie:a Tolosa non c’è stato spazio
per incidenti e la ricomparsadi Shprygin non ha creato problemi. Città militarizzata giàdalla vigilia, ma forse non cene sarebbe stato bisogno. Nelcentro storico, fra un pub euna brasserie presidiati daigallesi, si sono visti gruppettidi russi scattarsi foto coi rivali.Il clima è rimasto tranquillo,nonostante l’importanza diuna partita sentita in tutta laRussia, paese che si sente sottoattacco anche per l’esclusionedai giochi di Rio. Un’esclusione che difficilmente sarà possibile annullare, mentrel’espulsione di Shprygin è durata lo spazio di un mattino. Inattesa della prossima puntata.
al.bo.© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’abbraccio del Galles a Gareth Bale, 26 anni, dopo il 3-0: per lui gol in tre gare di fila come il ceco Baros nel 2004 AFP
L’INDICE DI PERICOLOSITÀ
88GALLES
SICS-GDS
47RUSSIA
L'indice di pericolosità pesa le azioni da gol per capire chi ha fa�o
di più per vincere. In media si segna un gol ogni 35 punti
RISULTATO DELL’INDICE 1-2
RUSSIA 4,5
Prende tre gol, ma almeno tiene in partita la squadra almeno per mezzora. Un gradino più su dei suoi compagni incapaci di organizzare almeno una minima reazione.
6
IL MIGLIOREIGOR
AKINFEEV
SMOLNIKOV 4,5 Il primo a piegarsialle folate di classe di Ramsey.V. BEREZUTSKI 4,5 Shakerato dai gallesi in fuga.A. BEREZUTSKI 4,5 Per solidarietà familiare, non fa miglior figura del fratello.IGNASHEVICH 5 L’unico presente nel playoff del 2003: aveva fatto piangere Bale ragazzino in tribuna, è stato ripagato con gli interessi.KOMBAROV 5 Cambiando l’ordine degli attaccanti gallesi, il suo prodotto non cambia.GLUSHAKOV 5 Ci prova vagamente con qualche tiro da fuori.MAMAEV 4,5 La cosa più visibile è una stupida gomitata a Allen.KOKORIN 5 Sovrastato da Bale.SHIROKOV 5 Sta inutilmente dietro l’inutile unica punta.SMOLOV 5,5 Suo uno dei rari tentativi di tiro del primo tempo.SAMEDOV 5 Entra in una squadra già sfinita dalla situazione.GOLOVIN 5,5 Per raddrizzare la partita ci sarebbe voluta una truppa di supereroi e lui non lo è.DZYUBA 5 Si fa vedere in area una volta e, stupito di tanto coraggio, si fa anticipare da Hennessey.ALL. SLUTSKI 4,5 Il doppio lavoro non fa bene alla salute. La squadra non ha neppure il minimo sindacale di compattezza.
FRATELLI BEREZUTSKI: DITTA DISASTROSAALLEN SOPRAFFINO, CHE LEADER WILLIAMS
ERIKSSON Stavolta non fa danni, e vista la prestazioneofferta in Austria-Ungheria è già qualcosa. Ma sbagliarequalcosa visto l’andamento della partita era difficile.
KLASENIUS 6-WAMMARK 6JOHANNESSON 6-STROMBERGSSON 6
LE PAGELLE di AL.BO.
GALLES 7,5
Un uomo squadra, giocatore universale nel senso vero del termine. Il Galles è costruito attorno a lui, che non se ne approfitta. Generoso ed equilibrato.
7,5
IL MIGLIOREGARETH
BALE
HENNESSEY 6,5 Potrebbe addormentarsi e non lo fa: l’unica volta che sbuca Dzyuba è pronto.GUNTER 6,5 Una pacchia contro i russi subito sfilacciati.CHESTER 6,5 Resta concentrato contro il nulla dei russi.A. WILLIAMS 6,5 Capitano e leader della difesa, dopo il primo tempo da armata Brancaleone giocato dai russi potrebbe già pensare alla partita successiva.DAVIES 6,5 Non si può dire che contro Kokorin o Shirokov faccia fatica.TAYLOR 6,5 Bravo a sbucare davanti ad Akinfeev e a batterlo al secondo tentativo.ALLEN 7 Quando sbaglia è ora di tirar fuori il taccuino, perché è una notizia.EDWARDS 6,5 Entra al posto di Allen ed è tutto facile.LEDLEY 6,5 Dà equilibrio (King s.v.)RAMSEY 7,5 Accecante, e non solo per il giallo dei capelli. Corsa, velocità, intesa col fuoriclasse della squadra. Uno spettacolo.VOKES 6,5 Pensano a tutto Ramseye Bale. Lui, come si suol dire, occupa lo spazio. (Church s.v.)ALL. COLEMAN 7 Bella squadra, grande carattere. Un trionfo il primo posto davanti ai parenti inglesi.
6
Alessandra BocciINVIATA A TOLOSA (FRANCIA)
P latini non è Mazzini, macerti risultati di questotorneo danno ragione al
la sua filosofia. Allargato a chili considerava, e non senzaqualche ragione, paesini, è diventato l’Europeo dei popoli. Enon c’è nessun popolo che siaentrato nell’arena meglio deldebuttante Galles e di due campioni che sono stelle, ma nonbrillanti come altre che finorasono rimaste a guardare. Gareth Bale e Ramsey sono Re Artù e un Lancillotto che non tradisce: insieme hanno trascinato la Camelot del calcio fino aun imprevedibile ottavo di finale e soprattutto a un primoposto nel girone che ammutolisce i parenti inglesi. Capaci sì dibatterli nello scontro diretto,ma incapaci forse di immaginare come i gallesi potessero mettere di nuovo il muso avanti strapazzando la povera Russia.Tre gol fatti, continui unoduefra Artù e Lancillotto, ben assistiti dagli altri cavalieri dellaTavola Rotonda, primo fra tuttiAllen: così le leggende gallesisono diventate storie di calciovero, moderno e abbottonatosoltanto per finta. Il 532 delGalles messo in pratica ad altavelocità può far girare la testaanche a squadre più qualificatedi questa povera Russia travolta da una vera armata rossa,
pacifica sulle tribune e nellecittà ma giovane e vorace incampo.
INTESA A tutto Bale, a tuttoRamsey, ma non solo: il giocodegli scambi, dei tagli e degliinserimenti travolge la Russiada subito, e soltanto Akinfeevriesce a resistere un minimomantenendo il risultato entrolivelli non tennistici. La Russiasubisce la maggior compattezza del centrocampo gallese eprobabilmente anche la migliore condizione fisica degli interpreti. Perché Bale corre leggerocome una piuma nonostante imuscoli da gigante, ma corrono tutti, e più di tutti Allen, elemento fondamentale per la
densità del gioco britannico: èsempre lui a chiudere e a ripartire, anticipando costantemente i creativi (si fa per dire) deltrio russo che Slutsky schieradietro Dzyuba. Dopo 11 minutiAllen trova il corridoio giustoper Ramsey, che dà il primocolpo alle speranze russe di ripetere il successo di 13 anni fa,quando a Cardiff battè il Galleslasciandolo fuori dall’Europa.Ignashevich era già in campo,Bale a dolersi col babbo fra glispettatori: la differenza si vede. Perché la squadra di Coleman è giovane nella testa piùche nelle gambe, mentre quellarussa sembra portarsi dietrotutta la storia contenuta inGuerra e Pace. E’ pesante nel
pensiero, si fa continuamenteinfilare dai gallesi e dopo pochiminuti è già sotto di due gol. Einvece tutta la Russia aspettavala partita della riscossa, commossa anche dal lutto al braccio che i giocatori hanno portato per ricordare i bambini morti nella sciagura del lagoSyamozero, in Karelia. Ma nonsono arrivati gol, né successiche potessero lavare via i problemi creati dagli hooligan inquesti giorni, né tantomeno sono potute arrivare dediche speciali. Per lo sport russo è davvero un periodaccio.
SCELTE E’ un periodaccio per losport, è un periodaccio per ilcalcio: Slutski ha preso il testi
mone da Capello senza mollarela panchina del Cska Mosca, èriuscito se non altro a ricucirela squadra quel tanto che bastava per qualificarsi all’Europeo,ma contro un Galles motivato eprovvisto di un adeguato tassodi classe non ha mai dato l’impressione di potersi rimetterein corsa. I cambi sono stati inutili, inutili i tentativi di tiro almeno dalla lunga distanza, visto che dentro l’area gallese eraquasi impossibile avventurarsi.«Chiedo scusa ai nostri tifosi,siamo stati scadenti», ha dettoprima di annunciare le dimissioni. Contagiato dal clima diCamelot, se non altro se ne andrà con fair play.
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RUSSIA 0
GALLES 3PRIMO TEMPO 0-2MARCATORI Ramsey all’11’, Taylor al 20’ p.t.; Bale al 22’ s.t.
RUSSIA (4-2-3-1) Akinfeev, Smolnikov, V. Berezutski (dal 1’ s.t. A.Berezutski), Ignashevich, Kombarov;Glushakov, Mamaev; Kokorin, Shirokov (dal 7’ s.t. Golovin), Smolov (dal 25’ s.t. Samedov); Dzyuba. PANCHINA Lodygin, Guilherme, Shishkin, Neustadter, Yusupov, Shatov, Ivanov, Samedov, Torbinski, Schennikov. ALLENATORE Slutski.BARICENTRO MEDIO 53,2 MAMMONITI nessuno.
GALLES (5-3-2) Hennessey; Gunter, Chester, A. Williams, Davies, Taylor; Allen (dal 27’ s.t. Edwards), Ledley (dal 30’ s.t. King), Ramsey; Vokes, Bale (dal 43’ s.t. Church). PANCHINA Fon Williams, Ward, King, Robson-Kanu, G. Williams, Richards, Cotterill, J. Williams. Collins, Vaughan. ALL. Coleman.BARICENTRO MOLTO BASSO 43,6 METRI AMMONITI Vokes per gioco scorretto.
ARBITRO Eriksson (Sve)NOTE Spett. 28.840. Tiri in porta 2-11. Tiri fuori 11-8. In fuorigioco 1-3. Angoli 4-5. Recuperi 1’ pt; 2’ st
CalcioRFase a gironi
17MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
GRUPPO INGHILTERRAB RUSSIA GALLES SLOVACCHIA
CalcioRFase a gironi
SLOVACCHIA 0
INGHILTERRA 0SLOVACCHIA (4-3-3) Kozacik; Pekarik, Skrtel, Durica, Hubocan; Kucka, Pecovsky (dal 22’ s.t. Gyomber), Hamsik; Mak, Duda (dal 12’ s.t. Svento), Weiss (dal 33’ s.t. Skriniar).PANCHINA Mucha, Gregus, Salata, Sestak, Stoch, Nemec, Hrosovsky, Duris, Novota.ALLENATORE Kozak.CAMBI DI SISTEMA 4-5-1 dal 12’ s.t.; 5-4-1 dal 33’ s.t.BARICENTRO MOLTO BASSO 40,3 METRIESPULSI nessuno.AMMONITI Pecovsky per gioco scorretto.
INGHILTERRA (4-3-3) Hart; Clyne, Cahill, Smalling, Bertrand; Henderson, Dier, Wilshere (dall’11’ s.t. Rooney); Sturridge (dal 31’ s.t. Kane), Vardy, Lallana (dal 15’ s.t. Alli).PANCHINA Forster, Walker, Rose, Stones, Milner, Barkley, Sterling, Rashford, Heaton.ALLENATORE Hodgson.CAMBI DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO MOLTO ALTO 59,8 METRIESPULSI nessuno.AMMONITI Bertrand per gioco scorretto.
ARBITRO Velasco Carballo (Spa).NOTE spettatori 39.051. Tiri in porta 2-5. Tiri fuori 2-15. Angoli 0-11. In fuorigioco 0-1.Recuperi: 1’ p.t.; 5’ s.t.
1 La delusione di Wayne Rooney e Jordan Henderson a fine gara GETTY 2 Il principe William applaude in tribuna prima del match REUTERS 3 L’abbraccio degli slovacchi: la qualificazione agli ottavi è vicina AFP
3
21
Il muro slovacco reggeHodgson perde la testa 1Assedio sterile, Vardy stavolta spreca. L’Inghilterra non va oltre lo 0-0 e scivola alle spalle del Galles. Hamsik a un passo dagli ottavi
Stefano BoldriniINVIATO A ST ETIENNE (FRANCIA)
E alla fine la notizia delgiorno è che la cosa piùbella di questa lunga gior
nata vissuta a SaintEtienne, lacittà più calciofila della Francia, dove si respira davverol’aria degli europei, è stata lafesta dei tifosi inglesi. Tra musiche dei Beatles ballate nelcuore della città con le birre inmano, lo stadio Geoffroy Guichard invaso dagli striscioni –sembrava di giocare Oltremanica – e gli applausi ai giocatoria fine match, per una volta
niente hooliganismo, ma sanocalcio. Per completare questolunedì di gloria serviva un successo della squadra, ma nonostante il dominio del territorio,il possesso palla – il 60% e unaserie di incursioni, è mancataall’Inghilterra la sublimazionedel football: il gol. Strano peruna squadra con tanto ben diDio in attacco, ma la scarsaconcretezza è il limite di unanazionale dalle potenzialitàancora inesplorate.
SECONDI Il problema è che ilpareggio fa scivolare l’Inghilterra al secondo posto, sorpassata dal Galles e questo signifi
un’occasione sciupata. Vincereil girone avrebbe permesso digiocare sabato a Parigi e Hogdson avrebbe trascorso una settimana tranquilla, senza fare iconti con l’assedio dei media.
HODGSON Zio Roy si è complicato la vita da solo. Ha scelto difare un turn over massiccionella formazione titolare, conben sei giocatori nuovi rispettoall’undici di partenza schieratocontro Russia e Galles. DentroVardy, Sturridge, Wilshere,Clyne, Henderson e Bertrand,fuori Kane, Sterling, Alli, Rooney, Walker e Rose. Quando ilGalles si è ritrovato sul 30 conla Russia, ha fatto marcia indietro, spedendo nella mischiaRooney, Alli e Kane. Con Rooney e Alli il gioco è migliorato,ma ormai era troppo tardi e laSlovacchia, partita con il 433
e arrivata al traguardo con il 541, ha blindatoil pareggio, grazie alle parate diKozakic e ad unospirito di sacrificio generale,premiato alla fine del match dagli applausi deitifosi. La squa
dra di Kozak dovrebbe farcelaad approdare agli ottavi e per ilvalore complessivo è il massimo traguardo pensabile. LaSlovacchia ha un giocatore decisamente superiore alla media in Hamsik, un discreto corridore in Kucka, un buon portiere e un mestierante della difesa come Skrtel, ma il resto èlimitato.
PAROLE Hodgson è il primo adammettere che il pareggio famale: «È frustrante dominare,tirare venti volte in porta e nonsegnare. Ma del resto questo èil copione del nostro europeo:dominiamo, ma fatichiamo aconcretizzare. I cambi? Tuttiinvocavano un turno di riposoper Kane e Sterling ed è quelloche ho fatto. Volevo concedereun’opportunità a Wilshere perché ha bisogno di giocare,mentre Walker e Rose avevanocorso moltissimo contro il Galles e dovevano rifiatare. Nonabbiamo pareggiato per colpadel turn over: ci è mancato ilgol, il problema di fondo restaquesto. Ma io sono ottimista:ho una squadra giovane, destinata a crescere». Già, mal’espressione dubbiosa in tribuna del principe William, a fine match, lascia intendere chezio Roy nei prossimi giorni dovrà fare gli straordinari per tenere a bada la critica d’Oltremanica.
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IL PROTAGONISTA
Marek predica, la Slovacchia ha la sua guida1Il napoletano trascina e si sacrificadando l’esempio a compagni non sempre all’altezza: qualificazione vicina
Davide Longo
Q uesta volta niente fuochi d’artificio, nientefulmini all’incrocio deipali a incenerire il por
tiere, ma tanta sostanza, tantaquantità e umiltà, quella cheieri serviva in mezzo al campoper remare e non essere travolti da un’Inghilterra che ha sequestrato il pallone per granparte della gara. La terza partita di Marek Hamsik nell’Euro
peo della maturità è senza prodezze da tramandare, ma è anche quella che regala a lui e alla sua Slovacchia la quasiaritmetica certezza della qualificazione agli ottavi di finale. Con 4 punti e una differenzareti pari a zero, deve succedereun cataclisma nei prossimi duegiorni perché oltre all’Albania(già finita dietro nella classifica avulsa), nessuna delle altreterze dei 4 gironi che si devonoconcludere faccia peggio deglislovacchi.
COME NEL 2010 Il traguardogià raggiunto al Mondiale2010 – e l’Italia ne sa qualcosa– è a un passo anche nel primoEuropeo della storia della Slovacchia anche se nell’albod’oro del torneo c’è quello del1976 conquistato ai tempi dellaCecoslovacchia. Da solo èun’altra storia e che il napoletano si senta in missione perconto del suo paese si è capitodal modo un cui dal primo all’ultimo minuto si è diligentemente messo a disposizionedella causa, inseguendo quando necessario tutti gli avversari, scalando nelle marcatureper non concedere mai la superiorità numerica, aiutando neiraddoppi. Insomma, tutto quel
repertorio che non sempre gliviene riconosciuto e che invecefa di lui, quando riesce a interpretarlo in modo completo,uno dei centrocampisti più forti d'Europa. Parlando invecedell’altra fase di gioco, giocarecon Higuain, Insigne e Mertensè un’altra cosa e il napoletanolo sa bene: ha chiuso la garacon 7 sponde, 43 passaggi giusti e soltanto 3 sbagliati, 4 lancisui piedi dei compagni e 3 dribbling positivi, ma tutto questofatturato personale non è servito per creare uno straccio dioccasione da gol. Ma ieri nonera il primo obiettivo: la Slovacchia accarezza gli ottavi eMarekiaro è il suo profeta.
© RIPRODUZIONE RISERVATAMarek Hamsik, 28 anni EPA
SLOVACCHIA 6
Due grandi parate su Vardy e Clyne. Il portiere del Viktoria Plzen tiene in vita i suoi e soprattutto blinda il punto che dovrebbe portare agli ottavi.
7
IL MIGLIOREMATUS
KOZACIK
PEKARIK 6 Di riffa e di raffa riescea non affondare, ma l’inizio è terribile.SKRTEL 6 Vardy è troppo veloce per lui, ma respinge sulla linea la botta a colpo sicuro di Alli.DURICA 6 Fa il piantone: non molla mai la posizione. Saggio.HUBOCAN 6 Preoccupato dai movimenti di Sturridge, si dedica solo alla fase difensiva.KUCKA 6 Controlla Wilshere, con Alli è più dura, ma corre parecchio.PECOVSKY 5,5 L’ammonizione è l’unica cosa da ricordare di un’esibizione povera.GYOMBER 6 Inserimento con un solo scopo: difendere il pareggio.HAMSIK 6,5 Il problema è che è troppo superiore al resto della squadra e spesso i compagni non lo capiscono.MAK 5,5 Ci sarebbe da dire «mah». Diciamolo: mah, onesto combattente della vita.DUDA 5 Non la becca mai. Ha un solo guizzo sull’errore di Smalling, ma è poco.SVENTO 5,5 Via con svento: dovrebbe aggiungere qualcosa, ma non è cosa.WEISS 5 Travolto da Clyne, cerca la porta solo una volta. (Skriniar s.v.)ALL. KOZAK 6 Supera l’esame con il 18: si spiega solo con la probabile qualificazione.
DUDA NON INCIDEMALE SMALLING
INGHILTERRA 6
Sempre più padrone del ruolo. Il gioco passa dai suoi piedi, è un vero regista arretrato. Nel finale cerca il gol: sarebbe davvero il top, ma gli va male.
7
IL MIGLIOREERICDIER
HART 6 Il vero pericolo sono i suoicentrali. Il resto è riposo totale.CLYNE 7 Primo tempo a tutta birra, da vero inglese. Sfiora il gol. E’ in palla, ma si sapeva.CAHILL 6 Non commette peccati, ma non dà mai un briciolo di sicurezza.SMALLING 5 E’ il punto debole della squadra e la leggerezza a inizio ripresa spaventa Hodgson.BERTRAND 6 Non ha il passo di Clyne, però tiene botta.HENDERSON 6,5 Mediano di legna e di corsa. E’ uno di quelli sui quali può scommettere a occhi chiusi.WILSHERE 5,5 Ha giocato solo 140’ in tutta la stagione e si vede.ROONEY 6 Nel «vaffa» in eurovisione quando prova il tiro e gli va male c’è tutta la sua voglia di lasciare il segno.LALLANA 6 Parte alla carica come sempre, ma ha il fiato corto.ALLI 6 Entra e sfiora subito il gol. Il talento è fuori discussione.STURRIDGE 5,5 L’assist per Clyne la cosa migliore, poi gira al largo. (Kane s.v.)VARDY 6 Nel primo tempo è tra i più vivi. Sfiora il gol due volte. Nella ripresa va in dissolvenza.ALL. HODGSON 5 Stavolta non l’abbiamo proprio capito: perché sei cambi per poi ributtare nella mischia i titolari?
LE PAGELLEdi BOLD
ca essenzialmente due cose:l’avversario sarà la seconda delgruppo composto da Portogallo, Ungheria, Austria e Islandae si dovrà tornare in Costa Azzurra, a Nizza, non lontano daMarsiglia e dai cattivi ricordidell’hooliganismo. L’unicovantaggio è che il match degliottavi è in programma lunedì equindi l’Inghilterra avrà unasettimana di tempo per preparare il match. Le cose buone finiscono però qui e nonostantela voglia di vincere e le occasioni fallite, prima con Vardy, poicon Clyne e infine con un tirodi Alli respinto sulla linea daSkrtel, c’è tutto il senso di
L’INDICE DI PERICOLOSITÀ
86INGHILTERRA
SICS-GDS
11SLOVACCHIA
L'indice di pericolosità pesa le azioni da gol per capire chi ha fa�o
di più per vincere. In media si segna un gol ogni 35 punti
RISULTATO DELL’INDICE 0-2
Il c.t. inglese si complica la vita: prima fa turnover, poi vede che il Galles stravince e mette dentro i big
LA PARTITA
VELASCOCARBALLOFossero sempre
così le partite, sai che pacchia. Il comportamento dei giocatori lo aiuta.ALONSO 6,5-YUSTE 6,5GIL MANZANO 6,5DEL CERRO 6,5
7
18 MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
GRUPPO ARISULTATIFRANCIA-ROMANIA 2-1ALBANIA-SVIZZERA 0-1FRANCIA-ALBANIA 2-0ROMANIA-SVIZZERA 1-1SVIZZERA-FRANCIA 0-0ROMANIA-ALBANIA 0-1
PARTITE RETIPT G V N P F S
FRANCIA 7 3 2 1 0 4 1SVIZZERA 5 3 1 2 0 2 1ALBANIA 3 3 1 0 2 1 3ROMANIA 1 3 0 1 2 2 4
GRUPPO DRISULTATITURCHIA-CROAZIA 0-1SPAGNA-REP. CECA 1-0REP. CECA-CROAZIA 2-2SPAGNA-TURCHIA 3-0
PARTITE RETIPT G V N P F S
SPAGNA 6 2 2 0 0 4 0CROAZIA 4 2 1 1 0 3 2REP. CECA 1 2 0 1 1 2 3TURCHIA 0 2 0 0 2 0 4 DA DISPUTARECROAZIA-SPAGNA OGGIREP. CECA-TURCHIA OGGI
Ore 15.00
Saint-EtienneGEOFFROY GUICHARDSABATO 25 GIUGNO
2A SVIZZERA2ª Gruppo C
Ore 21.00
LioneSTADE DES LUMIÈRESMERCOLEDÌ 6 LUGLIO
Ore 21.00
MarsigliaVÉLODROME
GIOVEDÌ 7 LUGLIO
Ore 21.00
LensBOLLAERT-DELELISSABATO 25 GIUGNO
1ª Gruppo D3ª Gruppo B/E/F
OTTAVI DI FINALE OTTAVI DI FINALE
QUARTI DI FINALE QUARTI DI FINALE
SEMIFINALI SEMIFINALI
Ore 21.00
Saint-DenisSTADE DE FRANCE
DOMENICA 10 LUGLIO
FINALE
Ore 18.00
ParigiPARCO DEI PRINCIPISABATO 25 GIUGNO
1B GALLES3ª Gruppo A/C/D
Ore 21.00
TolosaSTADIO MUNICIPALEDOMENICA 26 GIUGNO
1ª Gruppo F2ª Gruppo E
Ore 18.00
LillaPIERRE MAUROY
DOMENICA 26 GIUGNO
1ª Gruppo C3ª Gruppo A/B/F
Ore 18.00
Saint-DenisSTADE DE FRANCELUNEDÌ 27 GIUGNO
1E ITALIA2ª Gruppo D
Ore 21.00
NizzaSTADE DE NICE
LUNEDÌ 27 GIUGNO
2B INGHILTERRA2ª Gruppo F
Ore 15.00
LioneSTADE DES LUMIÈRESDOMENICA 26 GIUGNO
1A FRANCIA3ª Gruppo C/D/E
Ore 21.00
MarsigliaVÉLODROMEGIOVEDÌ 30 GIUGNO
Ore 21.00
LillaPIERRE MAUROYVENERDÌ 1 LUGLIO
Ore 21.00
BordeauxSTADE DE BORDEAUX
SABATO 2 LUGLIO
Ore 21.00
*Rai, Sky Sport 1
Rai1Sky Sport 1,Supercalcioe Sport Mix
Rai1Sky Sport 1,
Supercalcioe Sport Mix
*Rai, Sky Sport 1e Sport Mix
*Rai, Sky Sport 1
*Rai, Sky Sport 1e Sport Mix
*Rai, Sky Sport 1
*Rai, Sky Sport 1
*Rai, Sky Sport 1e Sport Mix
*Rai, Sky Sport 1
Rai1Sky Sport 1 e Sport Mix
Rai1Sky Sport 1 e Sport Mix
Rai1Sky Sport 1, Supercalcio
e Sport Mix
Rai1Sky Sport 1 e Sport Mix
Rai1Sky Sport 1 e Sport Mix
Saint-DenisSTADE DE FRANCE
DOMENICA 3 LUGLIO
*palinsesto Rai per gli o�avi di finale ancora da definireGDS
IL TABELLONE DELLA FASE A ELIMINAZIONE DIRETTA
GRUPPO BRISULTATIGALLES-SLOVACCHIA 2-1INGHILTERRA-RUSSIA 1-1RUSSIA-SLOVACCHIA 1-2INGHILTERRA-GALLES 2-1SLOVACCHIA-INGHILTERRA 0-0RUSSIA-GALLES 0-3
PARTITE RETIPT G V N P F S
GALLES 6 3 2 0 1 6 3INGHILTERRA 5 3 1 2 0 3 2SLOVACCHIA 4 3 1 1 1 3 3RUSSIA 1 3 0 1 2 2 6
GRUPPO ERISULTATIIRLANDA-SVEZIA 1-1BELGIO-ITALIA 0-2ITALIA-SVEZIA 1-0BELGIO-IRLANDA 3-0
PARTITE RETIPT G V N P F S
ITALIA 6 2 2 0 0 3 0BELGIO 3 2 1 0 1 3 2SVEZIA 1 2 0 1 1 1 2IRLANDA 1 2 0 1 1 1 4 DA DISPUTAREITALIA-IRLANDA DOMANISVEZIA-BELGIO DOMANI
GRUPPO CRISULTATIPOLONIA-NORD IRLANDA 1-0GERMANIA-UCRAINA 2-0UCRAINA-NORD IRLANDA 0-2GERMANIA-POLONIA 0-0
PARTITE RETIPT G V N P F S
GERMANIA 4 2 1 1 0 2 0POLONIA 4 2 1 1 0 1 0NORD IRLANDA 3 2 1 0 1 2 1UCRAINA 0 2 0 0 2 0 4 DA DISPUTARENORD IRLANDA-GERMANIA OGGIUCRAINA-POLONIA OGGI
GRUPPO FRISULTATIAUSTRIA-UNGHERIA 0-2PORTOGALLO-ISLANDA 1-1ISLANDA-UNGHERIA 1-1PORTOGALLO-AUSTRIA 0-0
PARTITE RETIPT G V N P F S
UNGHERIA 4 2 1 1 0 3 1ISLANDA 2 2 0 2 0 2 2PORTOGALLO 2 2 0 2 0 1 1AUSTRIA 1 2 0 1 1 0 2 DA DISPUTAREISLANDA-AUSTRIA DOMANIUNGHERIA-PORTOGALLO DOMANI
3 RETI Bale (Galles)2 RETI Stancu (Romania, 2 rigori); Payet (Francia); Morata (Spagna); Lukaku (Belgio)1 RETE Giroud, Griezmann (Francia); Schär, Mehmedi (Svizzera); Robson-Kanu, Ramsey, Taylor (Galles); Duda, Weiss, Hamsik (Slovacchia); Dier, Vardy,Sturridge (Inghilterra); V. Berezutski, Glushakov (Russia); Modric, Perisic, Rakitic (Croazia); Milik (Polonia); Mustafi, Schweinsteiger (Germania); Piqué, Nolito (Spagna); Hoolahan (Irlanda), Giaccherini, Pellè, Eder (Italia); Szalai, Stieber (Ungheria); Nani (Portogallo); G. Sigurdsson (rigore), B.Bjarnason (Islanda); McAuley, McGinn (Irlanda del Nord); Skoda (rigore), Necid (Rep. Ceca); Witsel (Belgio); Sadiku (Albania)
AUTOGOLClark (Irlanda) pro Svezia, Saevarsson (Islanda) pro Ungheria
CLASSIFICA MARCATORI
IL PROGRAMMAPRIMA FASEDATA ORE LOCALITÀ GRUPPO PARTITA
OGGI 18 MARSIGLIA C UCRAINA-POLONIA OGGI 18 PARIGI C IRLANDA DEL NORD-GERMANIAOGGI 21 LENS D REPUBBLICA CECA-TURCHIAOGGI 21 BORDEAUX D CROAZIA-SPAGNADOMANI 18 SAINT-DENIS F ISLANDA-AUSTRIADOMANI 18 LIONE F UNGHERIA-PORTOGALLODOMANI 21 LILLA E ITALIA-IRLANDADOMANI 21 NIZZA E SVEZIA-BELGIOOTTAVI DI FINALEDATA ORE LOCALITA PARTITA
25 GIUGNO 15 SAINT-ETIENNE SVIZZERA - 2a Gruppo C (1)25 GIUGNO 18 PARIGI GALLES - 3a Gruppo A/C/D (2)25 GIUGNO 21 LENS 1a Gruppo D - 3a Gruppo B/E/F (3)26 GIUGNO 15 LIONE FRANCIA - 3a Gruppo C/D/E (4)26 GIUGNO 18 LILLA 1a Gruppo C - 3a Gruppo A/B/F (5)26 GIUGNO 21 TOLOSA 1a Gruppo F - 2a Gruppo E (6)27 GIUGNO 18 SAINT-DENIS ITALIA - 2a Gruppo D (7)27 GIUGNO 21 NIZZA INGHILTERRA - 2a Gruppo F (8)QUARTI DI FINALE
30 GIUGNO 21 MARSIGLIA Vincente 1 - Vincente 3 (X)1 LUGLIO 21 LILLA Vincente 2 - Vincente 6 (Y)2 LUGLIO 21 BORDEAUX Vincente 5 - Vincente 7 (W)3 LUGLIO 21 SAINT-DENIS Vincente 4 - Vincente 8 (Z)SEMIFINALI
6 LUGLIO 21 LIONE Vincente X - Vincente Y7 LUGLIO 21 MARSIGLIA Vincente W - Vincente ZFINALE
10 LUGLIO 21 SAINT-DENIS
I RISULTATIGIOCATEDATA LOCALITÀ GRUPPO PARTITA RIS.
10 GIUGNO SAINT-DENIS A FRANCIA-ROMANIA 2-111 GIUGNO LENS A ALBANIA SVIZZERA 0-111 GIUGNO BORDEAUX B GALLES-SLOVACCHIA 2-111 GIUGNO MARSIGLIA B INGHILTERRA-RUSSIA 1-112 GIUGNO PARIGI D TURCHIA-CROAZIA 0-112 GIUGNO NIZZA C POLONIA-IRLANDA DEL NORD 1-012 GIUGNO LILLA C GERMANIA-UCRAINA 2-013 GIUGNO TOLOSA D SPAGNA-REPUBBLICA CECA 1-013 GIUGNO SAINT-DENIS E IRLANDA-SVEZIA 1-113 GIUGNO LIONE E BELGIO-ITALIA 0-214 GIUGNO BORDEAUX F AUSTRIA-UNGHERIA 0-214 GIUGNO SAINT-ETIENNE F PORTOGALLO-ISLANDA 1-115 GIUGNO LILLA B RUSSIA-SLOVACCHIA 1-215 GIUGNO PARIGI A ROMANIA-SVIZZERA 1-115 GIUGNO MARSIGLIA A FRANCIA-ALBANIA 2-016 GIUGNO LENS B INGHILTERRA-GALLES 2-116 GIUGNO LIONE C UCRAINA-IRLANDA DEL NORD 0-216 GIUGNO SAINT-DENIS C GERMANIA-POLONIA 0-017 GIUGNO TOLOSA E ITALIA-SVEZIA 1-017 GIUGNO SAINT-ETIENNE D REPUBBLICA CECA-CROAZIA 2-217 GIUGNO NIZZA D SPAGNA-TURCHIA 3-018 GIUGNO BORDEAUX E BELGIO-IRLANDA 3-018 GIUGNO MARSIGLIA F ISLANDA-UNGHERIA 1-118 GIUGNO PARIGI F PORTOGALLO-AUSTRIA 0-019 GIUGNO LIONE A ROMANIA-ALBANIA 0-119 GIUGNO LILLA A SVIZZERA-FRANCIA 0-0IERI TOLOSA B RUSSIA-GALLES 0-3IERI SAINT-ETIENNE B SLOVACCHIA-INGHILTERRA 0-0
LA GUIDA
IL REGOLAMENTO Si qualificano agli ottavi le prime due di ogni girone, più le quattro migliori terze. Per la classifica avulsa del girone conteranno nell’ordine: a) maggior numero di punti negli scontri diretti, b) migliore differenza reti negli scontri diretti, c) maggior numero di gol negli scontri diretti, d) differenza reti complessiva, e) maggior numero di gol segnati complessivi, f) il minor coefficiente Fair Play (1 punto per ogni ammonizione, 3 per ogni espulsione), g) il ranking UefaPer determinarle chi saranno le migliori terze conteranno nell’ordine:a) i punti ottenuti, b) la differenza reti, c) il numero di gol segnati, d) il minor coefficiente Fair Play, e) il ranking Uefa.
CalcioRIl torneo giorno per giorno
Francia (prima del Gruppo A) Svizzera (seconda del Gruppo A)Galles (prima del Gruppo B)Inghilterra (seconda del Gruppo B) Spagna (Gruppo D, posizione da determinare)Italia (prima del Gruppo E)
QUALIFICATE AGLI OTTAVI
19MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
ro non sia decisivo perché sarebbe una beffa. Un favore dall’Italia? Certo, in quel girone lasituazione potrebbe girare a nostro favore. Conte è un martelloe sono convinto che motiveràgli azzurri per bene. L’altra speranza è su Repubblica CecaTurchia, magari si annullano avicenda. Non ci resta che aspettare». Comunque vada, l’avventura di De Biasi sulla panchinadell’Albania continuerà: hacontratto fino al 2017 e da settembre cercherà di alzare l’asticella, per far volare le aquile alMondiale. Tra gli avversari purela nuova Italia di Ventura.
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tavi. «Perché no? Abbiamo dimostrato che possiamo ben figurare in un Europeo. Non solo,messa da parte l’emozione checi ha un po’ frenato nelle primedue sfide, possiamo solo migliorare. Contro la Romania siamo stati bravi, abbiamo colpitonel momento giusto e poi abbiamo controllato gli avversari. Cimanca ancora un po’ di malizia,a pochi minuti dalla fine quasientravo in campo per riportare icentrali in difesa, stavano salendo su un angolo a nostro favore… Pensavano a fare il 20 enon a difendere il vantaggio.Piuttosto, mi brucia quel golpreso al 96’ con la Francia, spe
squadra e al c.t. Gianni De Biasi.
FESTA IN HOTEL Già, De Biasi.Come ha passato la notte dopolo storico trionfo di Lione?«Non ho quasi chiuso occhio.Un po’ per l’adrenalina accumulata, un po’ perché abbiamo festeggiato coi ragazzi in hotel. Cihanno raggiunto mogli, compagne e genitori. E’ stato bellissimo anche perché ci arrivavanole foto dall’Albania con i tifosiimpazziti». Beh, non solo loro.Il primo ministro Edi Rama hapromesso un doppio regalo allasquadra per i 3 punti conquistati: un milione di euro da dividere più un passaporto diplomati
Francesco CenitiINVIATO A PARIGI
F ino a domani sera, il ritirodell’Albania sarà come unagigantesca sala parto: tutti
davanti alla tv e poi... E poi seaccade bisognerà preparare gliottavi di un Europeo, cosa impensabile solo un anno fa. Anche per questo, la vittoria con laRomania (battuta prima solonel 1948) ha scatenato la gioiadi un popolo. A Tirana si sonoviste scene paragonabili a quelle di casa nostra dopo il Mondiale 2006. Tutti in piazza a ballare, cantare e inneggiare alla
R1 RX R212 5.50 1.27
GERMANIA 4-2-3-1
MCGOVERN1
1NEUER
19GÖTZE
HUGHES18
CATHCART20
MCAULEY4
J. EVANS5
HECTOR3
HUMMELS5
BOATENG17
HÖWEDES4
SCHÜRRLE9
ÖZIL8
MÜLLER13
KROOS18
KHEDIRA6
WASHINGTON11
WARD19
C.EVANS13
DAVIS8
DALLAS14
NORWOOD16
IRLANDA DEL NORD 4-5-1
IRLANDA DEL NORDPANCHINA 12 Carroll, 23 Mannus, 2 McLaughlin, 6 Baird, 15 McCullough, 21 Magennis, 17 McNair, 22 Hodson, 3 Ferguson, 7 McGinn, 9 Grigg, 10 LaffertyALLENATORE O’NeillSQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI J. Evans, Cathcart, Dallas, WardINDISPONIBILI nessuno
GERMANIAPANCHINA 12 Leno, 22 ter Stegen, 2 Mustafi, 16 Tah, 21 Kimmich, 7 Schweinsteiger, 14 Can, 15 Weigl, 11 Draxler, 10 Podolski, 20 Sané, 23 GomezALLENATORE LöwSQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI Boateng, Khedira, ÖzilINDISPONIBILI nessuno
ARBITRO Turpin (Fra)GUARDALINEE Cano e Danos (Fra)ARBITRI DI PORTA Bastien e Fautrel (Fra)QUARTO UOMO Vincic (Slo)TV Sky Sport 1, Calcio 1
A PARIGI, ORE 18
R1 RX R23.90 3.40 2.00
POLONIA 4-4-2
PYATOV12
22FABIANSKI
STEPANENKO6
SYDORCHUK16
FEDETSKIY17
KHACHERIDI3
RAKITSKIY20
SHEVCHUK13
YARMOLENKO7
ZINCHENKO21
KONOPLYANKA10
JEDREJCZYK3
PAZDAN2
GLIK15
CIONEK4
KAPUSTKA21
MACZYNSKI5
KRYCHOWIAK10
BLASZCZYKOWSKI16
LEWANDOWSKI9
MILIK7
ZOZULYA8
UCRAINA 4-2-3-1
UCRAINA PANCHINA 1 Boyko, 23 Shevchenko, 2 Butko, 5 Kucher, 22 Karavaev, 4 Tymoshchuk, 19 Garmash 14 Rotan, 9 Kovalenko, 18 Rybalka, 11 Seleznyov, 15 BudkivskiyALLENATORE FormenkoSQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI Konoplyanka, Seleznyov, Sydorchuk INDISPONIBILI nessuno
POLONIAPANCHINA 12 Boruc, 20 Piszczek, 14 Wawrzyniak,6 Jodlowiec, 18 Salamon, 11 Grosicki, 8 Linetty, 17 Peszko, 19 Zielinski, 23 Starzynski, 13 StepinskiALLENATORE NawalkaSQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI Grosicki, Kaputska, Maczynski, Peszko, PiszczekINDISPONIBILI Szczesny
ARBITRO Moen (Nor)GUARDALINEE Haglund e, Handas (Nor)ASSISTENTI DI PORTA Johnsen e Edvartsen (Nor)QUARTO UOMO Göçek (Tur)TV Sky Sport 3, Calcio 2
A MARSIGLIA, ORE 18
De Biasi, da un passaporto all’altro1Il c. t. dell’Albania ha ricevuto in dono dal Premier quello diplomatico, ora vuole quello per gli ottavi: «Italia, aiutaci»
R1 RX R24.75 2.90 2.00
SPAGNA 4-1-4-1
SUBASIC23
13DE GEA
5BUSQUETS
7MORATA
BROZOVIC14
BADELJ19
SRNA11
CORLUKA5
VIDA21
STRINIC3
PJACA20
RAKITIC7
PERISIC4
JORDI ALBA18
SERGIO RAMOS15
PIQUÉ3
JUANFRAN16
NOLITO22
INIESTA6
FABREGAS10
SILVA21
N. KALINIC16
CROAZIA 4-2-3-1
CROAZIAPANCHINA 1 Vargic, 12 L. Kalinic, 2 Vrsaljko, 6 Jedvaj, 13 Schildenfeld, 8 Kovacic, 15 Rog, 18 Coric, 22 Cop, 9 KramaricALLENATORE CacicSQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI Strinic, Vida, Brozovic, BadeljINDISPONIBILI Modric, Mandzukic
SPAGNAPANCHINA 1 Casillas, 23 S.Rico, 2 Azpilicueta, 4 Bartra, 12 Bellerín, 17 San José, 8 Koke, 14 Thiago Alcántara, 19 Bruno Soriano, 9 Lucas Vázquez, 11 Pedro, 20 AdurizALLENATORE Del BosqueSQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI Sergio RamosINDISPONIBILI nessuno
ARBITRO Kuipers (Ola)GUARDALINEE Van Roekel e Zeinstra (Ola)ARBITRI DI PORTA Van Boekel e Liesveld (Ola)QUARTO UOMO Kassai (Ung)TV Rai 1, Rai HD; Sky Sport 1 HD, Calcio 1 HD, Mix HD
A BORDEAUX, ORE 21
R1 RX R22.35 3.50 2.90
TURCHIA 4-2-3-1
CECH1
1VOLKAN
16TUFAN
8SELCUK INAN
17BURAK YILMAZ
PLASIL13
DARIDA22
KADERABEK2
SIVOK6
HUBNIK5
LIMBERSKY8
DOCKAL9
SURAL18
KREJCI19
ERKIN18
BALTA3
TOPAL15
KAYA2
TURAN10
OZYAKUP14
SAHIN5
NECID7
REPUBBLICA CECA 4-2-3-1
REPUBBLICA CECAPANCHINA 16 Vaclik, 23 Koubek, 3 Kadlec, 4 Gebre Selassie, 11 Pudil, 17 Suchy, 14 Kolar, 15 Pavelka, 20 Skalak, 12 Skoda, 21 Lafata ALLENATORE Vrba SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Limbersky, Sivok INDISPONIBILI Rosicky
TURCHIAPANCHINA 12 Onur, 23 Tekin, 4 Calik, 7 Gonul, 13 Koybasi, 22 Sener, 6 Calhanoglu, 14 Ozyakup, 11 Sahan, 20 Sen, 9 Tosun, 19 Yunus ALLENATORE Terim SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Tosun, Balta, Sen, Tufan, Burak Yilmaz INDISPONIBILI nessuno
ARBITRO Collum (Sco)GUARDALINEE Macgraith e Connor (Sco) ARBITRI DI PORTA Madden e Beaton (Sco) QUARTO UOMO Lapochkin (Rus)TV Sky Sport 3 HD, Calcio 2 HD
A LENS, ORE 21
I festeggiamenti in Albania dopo la prima vittoria, domenica con la Romania
CalcioRIl sogno
co per ogni componente dellaspedizione francese. «Un premio partita così non l’avevo mairicevuto – dice De Biasi , potrògirare il mondo in tutta comodità, senza file in aeroporto. Sarà
contenta la mia famiglia».
SPERANZE E RIMPIANTI C’ètempo. Ci sarà tempo. Adessol’Albania e De Biasi voglionostupire ancora, magari negli ot
LE GARE DI OGGI
20 MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
GRUPPO GERMANIAC UCRAINA POLONIA NORD IRLANDA
RISPETTIAMOL’IRLANDADEL NORD,
MA VINCEREMONOI IL GIRONE
VORREI I QUARTICONTRO GLI
AZZURRIPER PRENDERCI
LA RIVINCITA
OLIVER BIERHOFFMANAGER GERMANIA
L’ALTRA SFIDA
La Polonia aspetta LewaCon l’Ucraina allerta tifosi
Robert Lewandowski, 27 anni, attaccante della Polonia in forza al Bayern Monaco GETTY
Matteo Dalla Vite INVIATO A MARSIGLIA
S arebbe anche ora che siLewa... sse dallo zero assoluto. La Polonia adora
Robert Lewandowski, in lui hauna fiducia incondizionata perché è giocatore da businessclass: si vola, quando fa gol.Dopo la rete all’esordio e gli errori contro la Germania diArkadiusz Milik, ecco che i tifosi polacchi vogliono godersi lareazione da leader del numero9 del Bayern Monaco, annunciato giustamente fra i totem
del torneo ma finora inchiodato a zero gol. Una roba non dalui.
ORA LO FACCIO Lewa di occasioni contro la «sua» Germaniane ha avute esattamente come isuoi gol: zero. «Sarebbe statobello segnare — ha ammesso ilcentravanti cercato anche dalReal Madrid —, ma non ho proprio avuto palloni giocabili.Spero e penso di potermi sbloccare alla prossima, sono moltofiducioso anche se spesso davanti mi ritrovo da solo». Già,perché Milik gli sta qualche metro dietro, e allora servono ser
vizi sugli esterni che lo possanoforaggiare. «La voglia di faregol c’è — ha continuato Lewandowski —, ma se poi battiamol’Ucraina, io non segno e passiamo il turno tranquillamente,beh, sarò felice comunque». Ilsuo c.t. Nawalka, farà un po’ diturnover: probabile esordio diCionek (Palermo), probabilmente verranno risparmiati Piszcek e l’ottimo Grosicki equasi sicuramente giocherà dalprimo minuto il talento già utilizzato e segnalato da Boniek,ovvero Kaputska, 19 anni delKS Cracovia, centrocampista erapido. «Per noi — dice
Nawalka — è come una finale».
SALTERÀ LA PANCHINAL’Ucraina, nel frattempo, si èfrantumata (ed eliminata) dasola nelle prime due partite diquesto girone perdendole entrambe (contro Germania e Irlanda del Nord) per 20. A talpunto che il c.t. lascerà il suoruolo, dimissioni che diverranno effettive a Europeo concluso: lui si chiama Mikahil Fomenko, 67 anni, e oggi guideràper l’ultima volta la nazionale.Per l’ultima passerella il c.t. inuscita chiederà orgoglio. «Imiei giocatori — dice Fomenko— hanno capito di avere ancorauna sola partita per mostrarsi migliori, per evidenziare quelche sanno fare e per correggeregli errori fatti. Le mie dimissioni? Prenderò una decisione dopo la fine dell’Europeo, ma
dobbiamo tutti scusarci e speroche la squadra ritrovi ben presto il feeling giusto con i tifosi».
ALLERTA MEDIO-ALTA Va infine registrata, purtroppo, l’allertatifosi anche qui. La gara èconsiderata a rischio: vecchie esanguinose vicende risalenti all’inizio del secolo, alla fine degli Anni 30 ma anche oltre. I casi legati a Leopoli e alla Volonia, per esempio, eventi diguerra per i quali ucraini e polacchi si sono combattuti e nonsi sono mai amati. Insomma,qualcuno sospetta che oggipossa succedere qualcosa fra itifosi: nelle ultime ore la classificazione della gara cosiddettaa rischio è stata depotenziata,ma l’allerta resta alta. Ancheperché Marsiglia è rimasta fintroppo ferita dagli scontri frarussi e inglesi.
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Bierhoff
«Forte e simpatica Questa Germaniaè in evoluzione E se c’è l’Italia...»
L'IDENTIKITOLIVERBIERHOFF NATO IL 1 MAGGIO 1968A KARLSRUHE RUOLO MANAGER GERMANIA ALTEZZA 191 CM PESO 90 KG
Oliver Bierhoff ha trascorso gran parte della sua carriera in Italia. Acquistato dall’Inter nel 1991, venne girato ad Ascoli: 48 gol in 117 partite traA e B in 4 stagioni. Esplode nell’Udinese (dal 1995 al 98): 86 gol in 57 partite di A, con titolo di capocannoniere nel 1997-98 con 27 reti. La stagione successiva passa al Milan, dove vince il suo unico scudetto al primo anno. Dopo 3 stagioni va al Monaco, per chiudere ancora in Italia, al Chievo, nel 2002-03: 7 reti in 26 gare.
CON LA GERMANIA 1996-2002 70 P; 37 GHa vinto Euro 1996 e perso la finale Mondiale col Brasile nel 2002
1Il manager dei tedeschi: «Dopo Guardiola si esaltano le cose difficiliIo reintrodurrei i concetti semplici»
Pierfrancesco Archetti INVIATO A PARIGI (FRA)
O liver Bierhoff si presentavestito da calciatore, glispiace non esserlo più:
scende da un van nero che poi loporterà all’allenamento come24o giocatore. Sulla fiancata unascritta mista francesetedesco:Vive la Mannschaft. Viva laSquadra, il nome con cui da oltre un anno si cerca di dareun’identità globale alla nazionale tedesca.
Ai campioni del mondo era ne-cessario avere un marchio perfarsi conoscere? Perché lo ha in-trodotto?«Cerchiamo sempre di daremessaggi anche fuori dal campo, con iniziative pubblicitarie esociali per dimostrare che questa squadra ha sempre qualcosada dire, perché tutto il Paese siriunisce per vederla (oltre 53milioni in tv finora all’Euro,ndr). Noi tedeschi la chiamavamo Nationalmannschaft, la nazionale, ma era semplice e banale. Ci siamo accorti che all’estero invece era la Mannschaft. Angela Merkel è stata in Cina e lehanno parlato continuamentedella Mannschaft. Allora abbiamo deciso per questo marchio:
ben accolto, comprensibile, corto. Ci sono tante squadre ma solo una è “la squadra”. La nostra».
Ci sono aziende che modificanodenominazioni consolidate per-ché il pubblico le cerca in altromodo sul web. Voi andate più allaricerca di un clic o di un gol?«Noi andiamo alla ricerca deigol, perché tramite i gol arrivano anche i clic.Popolarità e simpatia dipendonodalla presenza incampo, puoi faretutti i programmidi contorno, mase mancano i risultati non funzionano. Primaforti, poi vendibili».
Sembra che il titolo mondiale ab-bia chiuso due ere: quella dellaGermania brava ma perdente e quella della federazione potentema con qualche peccato, vedi lo scandalo per l’assegnazione delMondiale 2006. C’è una nuova Germania a questo Europeo?«Non parlerei di era chiusa, madi sviluppo costante che prosegue. Divido in tornei. 2006: laGermania come Paese dimostra
di poter accogliere serenamenteil mondo, la squadra lotta con ivalori classici. 2010: calcio diverso, giocatori di immigrazione, di fantasia, però senza efficacia di risultato. 2014: moderni, misti, vincenti e anche simpatici, che per noi tedeschi nelpassato è sempre stato difficile.Adesso siamo in evoluzione, perconfermare questi aspetti».
La coppa è obbligatoria, per riu-scirci?«Non obbligatoria, ma le gareesaltanti aiutano a proseguire ilprocesso. Abbiamo la qualitàper riuscirci».
Stavolta non hafatto sistemareuna coppa gigan-te in hotel comeall’Euro 2012, perdare motivazioni.Questi metodid’autostima sonosuperati? Ne haintrodotti altri?«Ogni due annicambiano perchécambiano i modidi pensare deigiocatori e i no
stri per “toccarli”, farci capire.Basta con i poster motivazionalio altre idee. Stavolta abbiamo dato il compito ai leader: Neuer,Kedhira, Hummels, Boateng,Schweinsteiger, Müller vogliono far sentire loro ai giovani cosa significa vincere».
Dal punto di vista tecnico, sem-bra che in questo torneo l’orga-nizzazione cancelli la qualità,
Spagna a parte. Cosa ne pensa?«Vero, quasi nessuno ha esagerato come qualità. Sorprendeanche come molte piccole sianoorganizzate e difendano bene.La formula non aiuta, con 24squadre e 16 agli ottavi gli squadroni non danno il 100%, tantopensano che la qualificazionearrivi comunque».
Löw però ha detto che alcuni di-fetti di qualità vengono dagli er-rori nelle giovanili: troppi pas-saggi e pochi dribbling.«Sì, a noi mancano queste caratteristiche e anche la freddezzadi segnare gol semplici. È il risultato di una certa educazione.Il nostro progetto 2000 per i ragazzini ha portato inventiva,tecnica, ma sembra che abbiamo dimenticato gli aspetti base:dribbling, difendere a uomo. Ilcalcio si sviluppa come un’onda:esageri da una parte e manchidall’altra. I giocatori non sonopiù abituati a certi esercizi in allenamento, vanno reintrodotti.Si va sempre dietro a una moda:con il successo di Guardiolasembra che tutti dobbiamo“pomparci” per fare le cose complicate. Il ritorno alle cose semplici, di base, non farebbe male».
Nel suo calcio semplice, 19 annifa, segnò tre gol in 6’ all’Irlanda del Nord, il più veloce hat-trickdella nazionale. Lo racconteràdopo, nell’allenamento?«Ma quanto ero forte». Ride.«C’era però Haessler che mi fecetre assist. Io evito sempre di parlare del passato, le vecchie sto
rie si sanno. Li spingo a non lasciare niente, ogni occasioneche butti poi ti fa piangere».
È stata la solita vostra crisi delsecondo match, con la Polonia, oc’è dell’altro?«Crisi no. La Polonia sarà difficile per tutti. Ci è mancata freschezza vicino all’area. Vale ildiscorso di sopra, non vai sparati perché sai che puoi arrivareugualmente primo. Come pensofaremo, con rispetto dell’Irlandadel Nord».
E magari rivedere l’Italia, neiquarti.«Potrei dire di sì. È sempre unabella gara, potremmo prenderciuna rivincita, a me piaccionoqueste sfide, quando sei teso econcentrato. L’Italia si vede cheè unita e determinata».
Da dodici anni lei è il manager della nazionale, ne ha altri quat-tro di contratto. Non è troppo per il suo modo di guardare sem-pre lontano?«Me lo chiedo ogni due anni, ciòche cambia è che ho sempre piùvoce e impatto sul lavoro dellafederazione. Adesso c’è il progetto dell’Accademia, la nostraCoverciano, mi terrà impegnatofino al 2019: è il futuro del calciotedesco, posso costruirlo. Con lenovità la testa non si stanca».
Il suo amico Boban è stato chia-mato alla Fifa, anche alla Uefa c’èun vuoto di potere. Pensieri?«Questo lavoro con la mia federazione mi basta».
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3i gol segnati da Bierhoff contro l’Irlanda del Nord nel 1997 in appena sei minuti di gioco
IL NUMERO
CalcioRL’intervista
21MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
GRUPPO FRANCIAA ROMANIA ALBANIA SVIZZERA
Fabio BianchiINVIATO A PARIGI (FRA)@fabiowhites
N ella folta pattuglia deigiocatori presenti all’Europeo, lui è più o meno
l’ultimo che ci sarebbe aspettato di vedere. La sua strada eradisseminata di ostacoli, il piùalto composto da qualità equantità dellaconcorrenza. Glialtri li avevapiazzati lui stesso. Un cuore cosìcaldo è fatto apposta per complicarsi la vita. Poila storia è pienadi eroi che non cidovevano essere. E Adil Ramista per entrare nella specialecategoria. La Francia dei fenomeni dalla cintola in su, quellache dovrebbe diventare reginadell’Euro a colpi di Pogba eGriezmann, Payet o Coman, sista scoprendo una corazzata indifesa. Nessun gol subito, occasioni rivali col contagocce. Magari più avanti, quando il giocosi farà duro, cambierà la musica. Nel frattempo i senatoriEvra (pur a fatica) e Sagna proteggono le fasce e la strana coppia RamiKoscielny presidial’area con la stessa efficacia dei«bastardi» italiani. Lichtsteinerli ha promossi: «La Francia èforte, è tra le candidate al titoloe si sapeva. Ma mi ha sorpresodi quanto sia solida dietro. Ciha concesso davvero poco».
ULTIMA SCELTA Il giocatoredell’Arsenal non è una sorpresa. Centrale quotato, potente ditesta e dai piedi buoni (con laSvizzera si è permesso di fermare un’azione di tacco), è unodei punti fermi di Deschamps.Solo che al fianco voleva metterci Varane (a Lilla in tribunada tifoso). O Sakho. O Mathieu.O Zouma. Tutti k.o. Un’epidemia che ha costretto il sergenteDidier a richiamare lo stravagante Rami. Che non glielemandava a dire: «Il discorso diDeschamps che non chiama imigliori in assoluto, ma i migliori per fare gruppo non mista bene. Significa insinuareche io sono un matto. Ma separliamo di calcio non so perché non vado all’Europeo». Ilcompagno del Siviglia Kolodziejczak rivela: «Adil era moltofrustrato, sentiva di avere le capacità per giocare in nazionale». Rami sta dando valore alle
sue parole. Dopo averla fortemente voluta (in gioventù ha rifiutato 3 volte la chiamata delMarocco) conquistata e persagià da 4 anni (è stato titolaredavvero solo nel periodoBlanc), l’ha ritrovata in extremis e sta cogliendo l’attimo. Hapersino confezionato l’assist aGriezmann per sbloccare al tramonto la sfida con l’Albania.
MECCANICO SEXY Adil ha ilcuore caldo, l’animo allegro e latesta così così. Quando stava alValencia, in un periodo delicatodella stagione si fece male perandare a Lilla a ballare in unasagra di Paese. A chi lo criticavasui social per la pancia, rispose:«Chiedilo a tua moglie se sono
grasso». E incluse una foto daculturista. D’altronde lui si sente «un gladiatore. E un perfezionista». Non si lasciò bene aValencia: «Non posso stare piùqui, sono andati via i migliori esono rimasti solo i cocchi dimamma ipocriti». Talmentemale che il Milan per una trasferta a Valencia decise di lasciarlo a casa per non accendere gli animi. Oddio, anche inrossonero non furono rose efiori alla fine. «Se Inzaghi resta,me ne vado io». Se ne sono andati entrambi. Lui ora parla bene del Milan. «Facevo il meccanico e sono arrivato in uno deiclub più titolati al mondo».Quando s’è ripreso la nazionale, le uniche contente erano ledonne che anni prima l’avevano eletto il calciatore più sexydi Francia. Deschamps e i tifositutti non pensavano di unirsicosì entusiasticamente al coro.
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Rami last minute Il fortino Franciaha un nuovo eroe
1L’ex Milan, cuore caldo e testa matta, era fuoridall’Euro: chiamato per i tanti k.o., ora è inamovibile
31 le presenze in nazionale per Rami, che ha debuttato nell’agosto 2010 in Norvegia. Il difensore ha segnato un gol all’Islanda il 27 maggio 2012
1 il gol incassato dalla Francia nelle tre partite della fase a gironi dell’Europeo: al debutto ha bucato i Bleus il romeno Stancu, ma su calcio di rigore
I Bleus in difesasono una sicurezza: Adil e Koscielnyhanno concessopochissimo ai rivali
LA SORPRESA
Adil Rami, 30 anni, difensore centrale francese del Siviglia. Qui un’acrobazia contro la Svizzera REUTERS
BELLEEPOQUE
galletti appunto), per la sfida con la Svizzera ha dovuto lasciare a casa il suo altrettanto celebre gallo, Balthazar, interdetto dall’Uefa. Gli ha dato un «daspo», praticamente.
FRANCIA Le letture di Evra e i muscoli mentali (fa.bi.) Evra è l’intellettuale di Deschamps. Ha postato un video su Instagram dove si vede leggere in ritiro «Mindful Brain» del neurobiologo Daniel Siegel (foto in alto). Pogba è l’autore del video e dice: «Ecco quello che può fare zio Pat quando è solo in camera». La risposta: «I suoi muscoli sono mentali».
MÜLLER & CO. Rinnovo con Adidas50 milioni fino al 2022 (p.f.a.) Dopo le anticipazioni della settimana scorsa è arrivata l’ufficialità: la federcalcio tedesca e l’Adidas resteranno legate per altri quattro anni oltre il 2018, che era la scadenza del contratto in vigore. L’accordo, presentato ieri dal presidente della federcalcio Reinhard Grindel e dall’a.d. del marchio sportivo Herbert Hainer, durerà fino al 2022 per un introito di «almeno 50 milioni l’anno», il doppio di quanto la Dfb percepisce ora.
L’INIZIATIVA «FARE»La Top 11 «rifugiati» con Cana e Benteke In occasione della giornata mondiale del rifugiato di ieri, Fare Network (Onlus che racchiude chi combatte le discriminazioni nel calcio) ha stilato una top 11 dei giocatori presenti a Euro 2016, rifugiati o figli di rifugiati. Mandanda (Francia) in porta, Corluka (Croazia), Cana (Albania) e T. Xhaka (Albania) in difesa; a centrocampo l’altro Xhaka (Granit, Svizzera), Shaqiri (Svizzera), Modric (Croazia), Behrami (Svizzera) e Junuzovic (Austria); in attacco Kujovic (Svezia) e Benteke (Belgio).
SICUREZZA Allarme bomba nell’hotel tedesco (p.f.a.) Uno zaino dimenticato e sospetto ha fatto scattare l’allarme nell’hotel che ospita la Germania a Parigi. L’edificio è stato evacuato per 45 minuti, al fine di controllare tutto l’albergo con i cani anti bomba. Poi la situazione è tornata alla normalità. La squadra era al Parco dei Principi ad allenarsi, è stata fermata 15 minuti in più, prima del rientro. Anche il 13 novembre, prima degli attentati della sera, era scattato un falso allarme bomba nell’hotel della nazionale tedesca.
GERMANIA Hummels non canta «Grigg’s on fire» (p.f.a.) «Mi piacciono questi tormentoni, mi piace la canzone su “Will Grigg’s on fire”. Contro di noi però non deve segnare, deve restare calmo. Poi vorrei scambiare la maglia con lui». Così Mats Hummels, difensore della Germania, riguardo la canzone più cantata dai tifosi nordirlandesi. Ma quando gli chiedono di accennarla si tira indietro: «Oh no, sono il peggior cantante della squadra».
SVIZZERA Maglie e palla esplosiShaqiri ci ride su... (fa.bi.) Curiosa partita Francia-Svizzera. Scoppia un pallone in un contrasto. E «scoppiano» le maglie della Svizzera: ben 4 si sono strappate con trattenute lievi. Divertente il commento di Shaqiri: «Speriamo che la Puma non produca anche preservativi».
LA CURIOSITÀ Mascotte vietata«Daspo» al... gallo (fa.bi.) Negli stadi di Francia stanno entrando hooligan, petardi, fumogeni. Ma un gallo no, troppo pericoloso. Così Clement D’Antibes, il più celebre tifosi della nazionale francese (i
CalcioRIl personaggio
22 MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Messi in missione contro lo zio Sam e... un fan di Diego1Stanotte l’Argentina in semifinale contro gli Usadi Dempsey, che a 13 anni pianse per Maradona
LA GUIDASEMIFINALI Stanotte Usa-Argentina (Houston, ore 3, diretta Sky Sport 1, Sky Super Calcio) Domani Colombia-Cile (Chicago, ore 2) FINALE 3° POSTO 26 giugno (Glendale, ore 4) FINALE 27 giugno (East Rutherford, ore 2)
MARCATORI 6 gol: Vargas (Cile); 4 gol: Messi (Argentina); 3 gol: Dempsey (Usa), Sanchez (Cile), Coutinho (Brasile)
Iacopo Iandiorio
L’ ex ragazzino di Naconowhere, come nel suddel Texas chiamavano
Nacogdoches, 30 mila abitantia 250 km da Dallas, è alla vigiliadella gara più importante dellasua vita. Almeno con la nazionale a stelle e strisce. Pure laPulga di Rosario sa di giocarsiuna bella fetta di credibilità inpatria. Dopo aver perso una finale Mondiale e l’anno scorsoquella di Coppa America, Leo
Messi vuole rimediare ora. Perché il tempo scorre e ha già 29anni (venerdì), perché la Albiceleste non vince nulla da 23anni (1993), perché in patriagli rinfacciano speso il paragone con un certo Maradona, che«qualcosa» con la Seleccion l’havinta.
LACRIME Diego era il mito anche di Clint Dempsey, il boy diNaconowhere, che stanotte sfida Messi nella prima semifinaledella Coppa del Centenario. Sìperché lì nel Texas Clint è cresciuto per strada fra messicani elatinos, che ammiravano ElDiez o Magico Gonzalez, unicosalvadoregno della storia di uncerto spessore (a Cadice, inSpagna è ancora un mito), dicui Diego stesso si dichiaravaammiratore. Ebbene Dempsey,figlio di una infermiera e di unferroviere, che vivevano in unaroulotte, a 13 anni ebbe lachance di vedere il Mito Diegodal vivo: Mondiale casalingo1994, 30 giugno, Dallas, CottonBowl. Ma 5 giorni prima Maradona a Boston risulta positivo aldoping e viene squalificato.Clint scoppia in un pianto a di
rotto e dice ai suoi che non vuole più andare a vedere l’Argentina se non c’è «Lui».
GOL INUTILI Poi da grande l’haincontrata, la Seleccion, ma in2 amichevoli, due pari nel 2008e nel 2011. E Messi, l’erede diDiego, era in campo. Leo che haappena raggiunto Batistuta sultrono dei marcatori dell’Albiceleste a 54 gol. Ma i numeri gli«rinfacciano» che di questi ben27 gol sono stati in amichevole.E dei 27 per i 3 punti solo 12 sono stati utili al fine del risultato.Insomma, la Pulga quando serve non c’è. È stato così a Brasile2014, dove ha firmato reti solonel girone. Così in coppa 2015in Cile, dove ha siglato solo unrigore. È stato così alla CoppaAmerica casalinga nel 2011 (0reti), come al Mondiale 2010.Ed è stato così qui: 4 reti di Leo,ma solo a risultato acquisito.
CLINT THE BEST Anche Dempsey è vicino alla corona di re deibomber nazionali: 52 contro i57 di Donovan. Chissà se ci arriverà. Intanto vuol fare meglio di sempre in Coppa, meglio diquel 1995 quando gli Usa supe
rarono per la prima volta nellastoria l’Argentina con un clamoroso 30, e si fermarono in semifinale. Stanotte mancheranno per squalifiche Wood, Jonese Bedoya. Il c.t. Klinsmann si affiderà a uno davanti fra Pulisice Nagbe, a Zusi e Beckerman.Che era già in campo nella Coppa America del 2007, quandol’Argentina si vendicò 41. C’eraanche Leo Messi, che due settimane dopo perse la finale 30contro il Brasile. Leo, è ora divincere qualcosa d’importantecon l’Argentina, dopo i 28 trionfi a Barcellona.
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Leo Messi, 29 anni il 24 giugno, qui dopo il successo nei quarti col Venezuela. Per lui 4 gol in questa Coppa America LAPRESSE
MondoRCoppa America
fCHI SI RIVEDEKazu, che gol!Miura l’immortalesegna a 49 annie batte se stesso
C ross di Onose dal fondo, l’11 stacca ditesta in area e palla nel set. A seguireballetto brasileiro. Una scena come tan
te altre se non fosse che il protagonista èKazuyoshi Miura, classe 1967, andato in golcon la maglia dello Yokohama, nella B giapponese, migliorando il primato di goleador piùanziano dei tornei pro nipponici, che già gliapparteneva. Sì, è proprio quel Kazu Miura che una vita fa, 199495, giocava nel Genoa,con cui giocò 21 gare in Serie A con un solo gol,e inutile. In un derby perso 32 con la Samp.
COME ROBI Kazu, che festeggia nel 2016 i 30anni da pro, ha segnato a 49 anni, 3 mesi e 24giorni. Facile, direte voi. Però bisogna esser lìper far gol. E se si pensa che è nato nel 1967come Robi Baggio (Kazu è di 8 giorni più giovane) e Gascoigne, e che nel 1982 a 15 annidecise di emigrare in Brasile per «imparare» ilfutebol, sarà ancora più evidente il miracolo diKing Kazu, come lo chiamano in Giappone.Dove è il 2° goleador di sempre della nazionalecon 55 reti in 89 presenze fra il 1990 e il 2000.E dove dal 2007 difende la maglia dello Yokohama in serie B. Kazu che ha giocato in 13club e 4 continenti. E che non vuole smettere.
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Kazu Miura col Genoa 1994-95 e a Yokohama ora
23MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
PRESIDENTE Maurizio Costa
AMMINISTRATORE DELEGATOLaura Cioli
CONSIGLIERI Gerardo Braggiotti,Paolo Colonna,Teresa Cremisi,Dario Frigerio,Tom Mockridge,Mario Notari,Stefano Simontacchi
OPINIONI
T anti auguri a Michel Platiniche oggi compie 61 anni,lontano dal «suo» Europeovinto in campo nel 1984 esoprattutto da questa
nuova edizione francese, da lui allargata a 24 squadre. Tra una partita e l’altra, vista senza entusiasmo soltanto in tv, l’ex presidente dell’Uefa ha sofferto osservando le immagini degli incidenti, perché non era questo il torneo che sognava, a prescindere dalla sua posizione. Ma ormai Platini, che tanto si è battuto per il fair play in campo e non soltanto per quello finanziario, può fare poco o nulla, imprigionato da una squalifica che continua a considerare ingiusta. Il 14 settembre, ad Atene, conosceremo il nome del suo successore, che sicuramente farà il punto su Euro 2016, pensando alle prossime edizioni della Champions e a Euro 2020. E proprio ricordando i troppi incidenti, provocati dentro e fuori gli stadi, da hooligan di diversa nazionalità, a maggior ragione dopo la sentenza di ieri per punire gli ultrà croati, sarebbe bello se si guardasse fin da oggi anche l’altra faccia della medaglia, premiando cioè la migliore tifoseria per il comportamento sulle tribune e nelle piazze francesi.
Il «muro giallo» svedese che ha indotto il nostro c.t. Antonio Conte a chiedere ai tifosi italiani di indossare la maglia azzurra nelle prossime partite non è stato un’eccezione in questo Europeo. Prima della sfida contro la Svezia, tutti avevano ammirato in tv il «muro verde» dei tifosi delle due Irlanda, quello rosso del Belgio, quello blu dell’Islanda e i tanti altri con i colori delle varie nazionali. Manon è solo una questione cromatica. E’ anche, o meglio soprattutto, una questione di educazione e civiltà, perché una grande manifestazione
come questa, alla quale partecipano nazionali debuttanti, o che tornano dopo molti anni di assenza, dovrebbe essere interpretata come una festa, in cui i tifosi incitano la propria squadra, senza insultare o provocare quelli della squadra avversaria. E allora perché lo spagnolo Angel Villar, oggi numero uno dell’Uefa in Francia che consegnerà la coppa ai vincitori, non studia un’iniziativa per incentivare chi si comporta meglio di tutti?
Una soluzione concreta, al di là di un generico elogio, comunque significativo, potrebbe essere quella di regalare un certo numero di biglietti alla migliore tifoseria per assistere al prossimo Europeo, o Mondiale in caso di qualificazione, proprio con i soldi ricavati dalle multe pagate per colpa di chi provoca incidenti. Oppure, se si vuole premiare indirettamente la squadra, si potrebbe addirittura assegnare un bonus fairplay per garantire la qualificazione automatica, una sorta di «upgrade» al prossimo Europeo, in caso di arrivo a pari punti con altri. Ognuno può pensare o proporre ciò che meglio crede. Le soluzioni sono infinite. L’importante è dare un primo segnale, un incoraggiamento, perché basta poco. Le commissioni all’Uefa non mancano e come esistono già quelle dei tecnici per stabilire le formazioni ideali dell’Europeo oppure, per rimanere in tema, quelle per decidere le sanzioni disciplinari, si potrebbe facilmente crearne un’altra per giudicare quale tifoseria si è comportata meglio, magari estendendo in futuro l’esperimento alle altre due competizioni organizzate dall’Uefa, la Champions League e l’Europa League.
Il tempo per organizzarsi c’è. In fondo il vero Europeo parte dagli ottavi, per le squadre e per i tifosi. A cominciare dalla sorprendente Italia di Conte e dal nuovo «muro azzurro» convocato dal c.t. che possono continuare a sognare di vincere insieme.
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TEMPI SUPPLEMENTARIdi ALBERTO CERRUTIemail: [email protected]
Con la storica vittoria deisuoi Cleveland Cavaliersnella finale Nba, LeBronJames si è messo in unanuova categoria di
campioni: è diventato un’icona dello sport americano in generale.
Quali sono gli atleti americani che fanno parte di questo ristrettissimo gruppo di miti? Nel baseball, davanti a tutti c’è Babe Ruth, perché il record di fuori campo era 27 prima che Ruth facesse 29 nel 1919, 54 nel 1920 e 59 nel 1921. Poi, Jackie Robinson, il primo a rompere la «linea di colore» che teneva i giocatori neri fuori dalla Major League fino al suo debutto, nel 1947, e 6 titoli della National League. Ippica? Tre cavalli: Man O’War, Seabiscuit, Secretariat. Poi, due fantini: Eddie Arcaro e Willie Shoemaker, i re del Kentucky Derby.
Nel basket, anni 4050, George Mikan, il primo lungo super, 6 titoli Nba. Poi, anni 5060, Bill Russell, 11 titoli, che ha costretto a modificare le regole, doppiando l’area di tre secondi ed eliminando la stoppata con la palla in discesa. Poi, Michael Jordan, il giocatore più forte e più completo di sempre, 6 titoli Nba. Mettiamo LeBron anche fra di loro, con tre titoli e sette finali disputate. Tanto per chiarire, pochi ne hanno vinti più di tre come primo protagonista. Larry Bird, per esempio, è a quota 3.
Veniamo al football e a quelli che lo hanno rivoluzionato: Red Grange dei Chicago Bears, anni 20, il più grande portatore di palla di sempre, 2 titoli; Don Hutson, Green Bay Packers, il primo ricevitoresprinter, 3 titoli; Bronko Nagurski, Chicago Bears, il primo gigantesprinterdifensore; Otto Graham, quarterback, Cleveland Browns, 10 finali Nfl in 10 anni di carriera, 5 titoli; Dick Butkus, Chicago Bears, zero titoli, ma il linebacker numero 1 per sempre.
Nell’hockey Nhl? Un nome sopra ogni altro, scomparso pochi giorni dopo Muhammad Ali, che è stato il più grande in assoluto: Gordie Howe, Detroit Red Wings, il più completo di tutti, 4 Stanley Cup vinte. Metterei anche Bobby Hull, Chicago Blackhawks, inventore dello slap shot, il tiroschiaffo, 2 Stanley Cup. Portiere? Glenn Hall, Chicago Blackhawks, con oltre 500 gare in fila in porta. Nuoto? Ovvio, Michael Phelps ma il nome sopra ogni altro è quello di Johnny Weissmuller, campione olimpico nonché Tarzan in diversi film. Tennis? Due straordinari pionieri: Bill Tilden e Jack Kramer
LeBron James chi mi ricorda fra questi? Joe Di Maggio, il giocatore di baseball più completo, più elegante, più vincente (9 World Series vinte in 13 stagioni!). Un giornalista sportivo ha scritto di Di Maggio: «Vedere lui giocare è come vedere il vento dentro la vela». Bene, potrei usare la stessa descrizione per LeBron James.,
Vorrei anche parlare di ciò che ha fatto LeBron per la sua terra: lo stato di Ohio, la città di Cleveland (lui proviene da Akron, poco distante da Cleveland). Prima, bisogna capire cos’era Cleveland. Lo chiamavano «The Mistake on the Lake», cioè l’errore sul lago. Peraltro il Lago Erie, un lago ecologicamente morto... Uno l’ha definita la città più brutta dell’America. Ora il Lago Erie è rinato, il centro di Cleveland è stato ristrutturato, la Hall of Fame del rock n’ roll è lì... Mancava solo lo sport! I Cavaliers hanno fatto, prima, una sola finale Nba, nel 2007, perdendo 40, contro i San Antonio Spurs. Ora, con una prestazione da antologia, LeBron James ha sistemato tutto: la squadra ha il suo titolo NBA; la città ha vinto un titolo assoluto in uno sport professionistico di squadra; la contea di Cuyahoga (che comprende anche Cleveland) festeggia qualcosa d’importante. Una volta, con grande affetto, dissi a mia madre: «Tu sei la Babe Ruth delle mamme!». Bene, oggi Cleveland, Ohio, dice a LeBron: «Tu sei il Babe Ruth nell’olimpo dello sport americano». Meritato.
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L’asso del basket e i grandi dello sport americano
LEBRON NELL’OLIMPOMI RICORDA DI MAGGIOIN CONTROPIEDEdi DAN PETERSON
L a prima (enorme) sorpresa di questo europeo è arrivata da Tolosa e si chiamaGalles. Che potesse qualificarsi come terza
lo si era intuito dopo il derby con l’Inghilterra,
L’Inghilterra agli ottavi sarà dalla parte del tabellone dell’Italia
LA SORPRESA GALLES INGUAIA HODGSON (E UN PO’ ANCHE NOI)IL COMMENTOdi NICOLA CECERE
perso nel finale. Che arrivasse a vincere il girone precedendo proprio i nobili cugini era assai meno intuibile. E invece trascinata dal capocannoniere Bale (un gol a partita), sostenuta da un pubblicomodello che non credeva ai propri occhi e incoraggiata anche dall’intera gendarmeria francese, che non vedeva l’ora di disfarsi della cooperativa degli hooligan russi, la Cenerentola d’oltre Manica ha stravinto il suo match e si è ritrovata in testa al gruppo B. Con l’affascinante prospettiva di affrontare
sabato al Parco dei Principi una delle terze: fosse l’Albania o l’Irlanda del Nord assisteremmo al ballo delle debuttanti.
All’exploit gallese ha indirettamente contribuito la nazionale del nostro vecchio amico Roy Hodgson che, pur controllando agevolmente il confronto con la Slovacchia di Hamsik e Kucka (prova di sofferenza per entrambi), non è riuscitaa segnare. E, anzi, in una circostanza (una sola, ma che spavento) ha pure rischiato di prendere il
gol. Certo, il portiere Kozacik ha fatto faville e il difensore Skrtel ha salvato praticamente sulla linea, però gli inglesi nella ripresa non sono riusciti a servire le punte e nemmeno l’ingresso di Rooney ha risolto questi impacci offensivi. Prima centrocampista, poi attaccante esterno: ecco, la posizione di Rooney sarà sicuramente oggetto di infuocati dibattiti sui tabloid. E siccome l’Inghilterra adesso è finita nella parte del tabellone degli azzurri, interessa pure noi. Ultima annotazione: non era Fabio Capello, evidentemente, il problema da rimuovere per rendere competitiva la Russia. Che è parsa all’anno zero.
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PAUL POGBA Nazionale francese Serata in famiglia dopo la partita @equipedefrance #fiersdetrebleus #firstneverfollows #euro2016 @paulpogba
La vignettadi Lorenzo Castellani
NOVAK DJOKOVICCampione di tennis Sono ufficialmente un londinese. Ecco il miglior modo per evitare il traffico. Jelena Djokovic@DjokerNole
ANDREA PIRLOCentrocampista New York Giochi nell’acqua con i miei ragazzi@Pirlo_official
24 MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
25MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
NOTIZIE TASCABILI
L’Uefa ieri ha sorteggiato gli accoppiamenti dei preliminari di Champions League (la Roma giocherà nella seconda metà di agosto il playoff per entrare nei gironi) ed Europa League (Sassuolo in azione dal terzo turno, sempre a fine agosto). Il presidente dell’Assocalciatori Damiano Tommasi, che gioca nel La Fiorita (San Marino) sfiderà gli ungheresi del Debrecen. CHAMPIONS Primo turno (and. 28-29/6, rit. 5-6/7)Flora Tallinn (EST)-Lincoln (GIB)The New Saints FC (GAL)-Tre Penne (SMA)
Valletta (MAL)-B36 Torshavn (FAR)Santa Coloma (AND)-Alashkert (ARM).
Secondo turno (and. 12-13/7, rit. 19-20/7)Qarabag (AZE)-F91 Dudelange (LUS)Hapoel Beer-Sheva (ISR)-Sheriff (MOL)Olimpia Lubiana (SLO)-Trencín (SlK)Salisburgo (AUT)-Liepaja (LET)Vardar (MAC)-Dinamo Zagabria (CRO)New Saints (GAL)/Tre Penne (SMA)-Apoel (CIP)Zrinjski (BOS)-Legia Warszawa (POL)Ludogorets Razgrad (BUL)-Mladost Podgorica (MON)D. Tbilisi (GEO)-Santa Coloma (AND)/Alashkert (ARM)Zalgiris Vilnius (LIT)-Astana (KAZ)Skenderbeu (ALB)-Ferencvaros (UNG)Bate Borisov (BIE)-SJK Seinäjoki (FIN)Valletta (MAL)/Torshavn (FAR)-Stella Rossa (SER)Rosenborg (NOR)-Norrköping (SVE)Dundalk (IRL)-Hafnarfjördur (ISL)Flora Tallinn (EST)/Lincoln (GIB)-Celtic (SCO)Crusaders (IRL.N.)-Copenaghen (DAN).
Alex Ferrari, 21 anni, difensore Oggi consiglio e assemblea di Lega Serie A. L’assemblea dei club è fissata per le ore 15. Tra gli argomenti all’ordine del giorno la sperimentazione della Var (Video assistance referees), cioè l’aiuto tecnologico per gli arbitri che l’Italia testerà a partire dalla prossima stagione nel massimo campionato. L’assemblea sarà anche chiamata a varare la riforma del campionato Primavera, con la separazione su due livelli nel 2017-18. In agenda pure la formazione e selezione di registi e produttori nell’ambito della centralizzazione dell’attività e la fatturazione dei proventi tv per la prossima stagione.
OGGI ALLE 15Lega, assembleasui test della Vare la Primavera
Pavia campione d’Italia Under 17 per squadre di Lega Pro: a Cesena, la squadra di Nordi batte 3-0 il Pisa, con doppietta di Marulli e gol di D’Amori. Oggi alle 18 la Supercoppa contro l’Atalanta, vincitrice domenica dello scudetto per club di Serie A e B. Iniziata ieri la Final Eight Under 15: Atalanta e Roma a valanga nel girone 1. Oggi la seconda giornata.GIRONE 1 Atalanta-Empoli 5-0, Roma-Cesena 4-1.Classifica Atalanta e Roma 3; Cesena ed Empoli 0.GIRONE 2 Vicenza-Pescara 2-2, Palermo-Genoa 0-1.Classifica Genoa 3; Vicenza e Pescara 1; Palermo 0.
GIOVANIUnder 17 Lega ProPavia campioneDa ieri l’Under 15
BOLOGNA (l.a.) Operazione al ginocchio destro per il difensore Alex Ferrari. Il rossoblù si è sottoposto a un’artroscopia per la regolarizzazione del menisco esterno destro in seguito a una distorsione. Dovrebbe essere disponibile per il ritiro di Castelrotto (10-26 luglio).
BOLOGNAFerrari operatoSarà pronto per il raduno
I SORTEGGI DEL PRIMO PRELIMINARE
Champions ed EuropaC’è il Debrecenper Tommasi & co.
Pressing BerardiL’Inter fa sul serio:offerta al Sassuolo1Pronti 25 milioni. Entro domani il 21enne torna dalle ferie. Decisivi gli incontri con Di Francesco e Squinzi
LA SOCIETÀ
Moratti consulenteNo alla presidenzaMa «vota» Steven1L’ex patron: «Mi auguro che il figlio di Mr. Zhang entri nel nuovo Cda. Io? Non ritorno»
Massimo Moratti, 71 anni, ex proprietario dell’Inter LAPRESSE
A nche se tecnicamentenon ne è ancora uscitoperché prima Suning
deve pagare Thohir che a suavolta liquiderebbe lui, Massimo Moratti ribadisce che nontornerà azionista dell’Inter masponsorizza Steven Zhang, figlio di Jidong, fondatore delgruppo cinese che tra una settimana esatta si prenderà lamaggioranza nerazzurra. Come già scritto, il feeling tra l’expatron e il 25enne laureato ineconomia e comunicazione inCalifornia è scattato il 22 aprile scorso, quando la delegazione cinese fu ospite a cenanella tenuta dei Moratti, a Imbersago. Steven, che malgrado l’età per Suning si occupadegli affari internazionali, daallora è rimasto in contatto colpresidente del Triplete. Agiorni tornerà a Milano (giovedì arriva una prima partedella delegazione, domenicaJidong Zhang e gli altri) e Moratti spera che deciderà di fermarsi in Italia per questi delicati mesi iniziali del progettocinese. «E’ un ragazzo sveglio,capace e rispettoso ha detto
ieri all’Ansa . Se entrasse nelnuovo Cda interista, occupandouna posizione di grande responsabilità, farebbe un’esperienzafondamentale per la sua crescita.Gestire una squadra di calcio èdifficilissimo e prepara all’amministrazione di altre società. Un mio ritorno? Assolutamente no,non è mia intenzione».
PRESIDENZA RIFIUTATA Quello che Moratti però farebbe piùfatica a smentire è che i cinesi gliavrebbero proposto la presidenzaquando Thohir sarà uscito definitivamente al più tardi ad ottobre, dopo l’approvazione dell’ultimo bilancio della sua gestione e che lo ritengono molto importante per capire come muoversiin una realtà per loro così nuova.Una mossa che solo in apparenzapuò sembrare poco rispettosa neiconfronti di Thohir, che standoagli annunci resterebbe azionistadi minoranza con il 31%. In veritàSuning intende sfruttare le conoscenze e l’esperienza di un uomoche vive in Italia, ama e respiraInter da sempre. Moratti ha declinato l’invito a tornare numerouno, ma ribadito ai cinesi l’importanza di prendere dirigentiitaliani, se non addirittura interisti. Come detto tra le righe subitodopo l’annuncio di Nanchino del6 giugno («E’ pieno di alti dirigenti e banchieri interisti che sarebbero pronti a dare una mano»), Moratti crede che come uomo forte in società potrebbe servire un profilo più finanziario,non per forza legato al mondo delcalcio.
NUOVI CONSIGLIERI Suningperò non sembra avere fretta dicambiare il management all’inizio potrebbe mettere solo un uomo dei conti, con potere di firma e prima dell’Assemblea straordinaria del 28 giugno (il 29 in seconda convocazione) deve provvedere ai pagamenti. Con relativo aumento di capitale che dovràessere approvato dai soci. Difficile anche capire i cinque nuovi consiglieri in quota cinese. Oltrea Steven Zhang e Ren Jun, braccio destro di Mr. Zhang, uno potrebbe essere Gong Lei, vicepresidente di Suning Sports Group, lacostola del gruppo che già controlla lo Jiangsu e le attività sportive collegate. Anche se poi ci sarebbe il rischio di una sorta di conflitto di interessi in chiave fairplay.
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Luca Taidelli@LucaTaidelli
L’ Inter fa sul serio per Domenico Berardi. Ieri i dirigenti nerazzurri hanno
anticipato a voce al Sassuolol’offerta da 25 milioni che a breve formalizzeranno per regalare a Roberto Mancini l’esternocon cui completare il repartooffensivo.
PRIMA DI FRANCESCO... Conl’entourage del giocatore, grantifoso dell’Inter, il club di corsoVittorio Emanuele ha già parlato, proponendo un quinquennale da 2,5 milioni netti a stagione. Attualmente Berardiprende meno della metà (1,1)ed è chiaro che potrebbe vacillare. A GazzaMercato, SimoneSeghedoni, agente del giocatore, ieri ha spiegato: «E’ vero,l’Inter si è rifatta sotto e apparemolto determinata. Ora Domenico è in vacanza: al suo ritornofaremo il punto della situazione. Ma è chiaro che ora la pallapassa al Sassuolo». In veritàl’iniziativa dovrà prenderla lostesso Berardi, di rientro tra oggi e domani. Il primo colloquiochiave sarà con Eusebio DiFrancesco, l’allenatore verso ilquale il 21enne calabrese ha ungrande debito morale per comeè stato capace di valorizzarlo inquesti anni.
... POI SQUINZI Dopo avere detto no alla Juventus, che ha unaprelazione proprio a 25 milioni,Berardi potrebbe impuntarsicol patron Giorgio Squinzi –che peraltro è un milanista convinto – solo se Di Francesco pri
ma ne capisse e assecondasse lavoglia di misurarsi in un grandeclub. Squinzi difficilmente accetterà di privarsi subito del proprio gioiellino. Nei piani societari c’era la cessione di unotra Berardi e Vrsaljko. Visto chea breve il lateralecroato passeràall’Atletico Madrid per 16 milioni, non c’è unanecessità di cassadi vendere ancheDomenico. Alquale potrebbeanche essereproposto un prolungamento cona d e g u a m e n t odell’ingaggio.
L’IDEALE Ma l’Inter resta unatentazione molto forte. Berardiha capito che giocherebbe comunque l’Europa League (enon dai preliminari), con la cer
tezza di misurarsi in una piazzaimportante. E la semi garanziadi una maglia da titolare. Nel 4231 che ha in mente, Manciniinfatti sarebbe entusiasta di utilizzare Domenico largo a destra, con la possibilità di accen
trarsi per sfruttare il suo mancinochirurgico. Ungiocatore digrande prospettiva e con almeno 15 gol a stagione nelle gambe. Quelli che all’Inter sarebberoserviti come l’ossigeno lo scorsoanno. Arrivarepoi a Milano dopo aver rifiutato
la Juventus e la Champions League ne farebbe un idolo sicurodei tifosi nerazzurri. Malgradoproprio all’Inter Berardi abbiagià segnato un gol in ciascuna
delle ultime due stagioni.
CANDREVA Aspettando martedì prossimo, quando i cinesi diSuning diventeranno a tutti glieffetti azionisti di maggioranzae saranno più chiare anche strategie e disponibilità, l’Inter però non tralascia la pista Candreva. L’azzurro è l’altro nome forte sulla lista di Mancini. Con laLazio, che ne chiede giusto 25,l’offerta è ferma a 16 milionipiù due di bonus. Ma con l’okdei cinesi potrebbe essere ritoccata verso l’alto nel caso non siriuscisse ad arrivare a Berardi.Per il 29enne azzurro – che pure ha dato il suo gradimento ainerazzurri – però c’è da batterela concorrenza di Napoli e Chelsea. Soprattutto la neo squadradi Antonio Conte avrebbe imezzi economici per far saltareil banco e convincere ClaudioLotito.
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Il suo agente spiega: «Nerazzurri molto determinati. Ora tocca alla società»
Se l’affare non andasse in porto, pronto un rilancio per Candreva
IL PUNTO
Domenico Berardi, 21 anni, esterno offensivo del Sassuolo. Ma di dichiarata fede interista IPP
84 le presenze in A di Domenico Berardi. In ciascuna delle ultime tre stagioni però l’attaccante ha rimediato un’espulsione per rosso diretto
38 le reti segnate da Berardi nelle tre stagioni di Serie A giocate con la maglia del Sassuolo. Nel 2012-13, in B, i gol erano stati undici
Serie ARMercato
26 MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
27MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
2010ALLEGRI NON FIRMA, MA POI...Il nuovo allenatore è già stato scelto, si tratta di Massimiliano Allegri. La firma però non arriva perché manca l’accordo tra il tecnico e il Cagliari. Il vero colpo di mercato del Milan arriverà a fine agosto: sarà Ibra a cambiare il volto della squadra
2011-2012PRIMA ELSHA, POI ACERBINel 2011 il mercato si apre con l’arrivo del 18enne El Shaarawy. Nel 2012, invece, il nome caldo è quello di Acerbi che firma il suo approdo in rossonero. Anche Flamini trova l’accordo per prolungare la sua avventura nel Milan
2013ADDIO TEVEZ, SOGNO DI NATALEGalliani cerca una punta: l’obiettivo numero uno è il vecchio pallino Tevez. L’Apache però preferisce la Juve e allora il Milan ci prova con Di Natale. Ma anche in questo caso andrà male. Il club cerca di perfezionare le uscite di Robinho e Boateng
2014ECCO MENEZ E ALEX, CIAO KAKÀIl nuovo allenatore è Pippo Inzaghi. Galliani conclude rapidamente gli arrivi a parametro zero di Menez e Alex. Kakà firma la rescissione del contratto prima della fine di giugno. Viene riscattato Saponara e si prendono informazioni su Iturbe
2015QUELLA GITA PER KONDOGBIANuova stagione, nuovo allenatore: il prescelto è Sinisa Mihajlovic. Galliani corre a Montecarlo per strappare Kondogbia all’Inter: non ci riesce. Jackson Martinez sembra fatto, ma poi arriverà Bacca. Prende corpo l’idea Bertolacci
LA STORIAIL GIUGNO DEI ROSSONERI
LE TRATTATIVE
La Fiorentina vola su Pjaca, l’Atalanta pensa a Okaka1L’ala croata piace ai Della Valle che però devono anticipare la RomaI nerazzurri lavorano anche su Thereau
Luca PessinaNicolò Schira
L a Fiorentina prova il colpoin attacco: i viola si sonolanciati sul talento classe
1995 Marko Pjaca della DinamoZagabria. L’esterno offensivocosta oltre 10 milioni e la Violaprova ad anticipare la Roma.Sempre in attacco è la settimana decisiva per la conferma diTello (Barcellona): in alternativa occhi puntati su Villalba
(San Lorenzo) e Laxalt (Genoa). Proseguono i contatti perEmanuele Giaccherini, rientrato al Sunderland dopo il prestito al Bologna.
MOSSE ATALANTA I nerazzurri,dopo Paloschi dallo Swansea,puntano forte su Thereau (Udinese). Nella trattativa potrebberientrare Pinilla (che piace anche alla Lazio). Intavolata unatrattativa anche per Okaka (Anderlecht), ma il giocatore non èconvinto di tornare in Italia. Il L’attaccante Stefano Okaka, 26 anni, e l’ala Marko Pjaca, 21 LAPRESSE/AP
centrocampista Kessie (rientrato dal prestito al Cesena) piacea Marsiglia, Roma e Napoli.
ALTRI AFFARI Il Bologna vedràoggi l’entourage di Gnoukouridell’Inter per trovare un accordo. Il centrocampista ivorianopotrebbe arrivare in Emilia inprestito con diritto di riscatto fissato a 5 milioni. Per la difesail primo obiettivo è Helander(Verona), l’alternativa Blanchard (Frosinone). Sull’esternoil nome nuovo è il nazionaleegiziano Mostafa Fathi del Zamalek. Il Cagliari stringe per Viviani (Verona) in mediana. LaSamp ha sondato Bradley (Toronto) in prestito, ma i costi elevati bloccano l’affare. Il Torino
può cedere Glik al Monaco per11 milioni più bonus, ma sullosfondo è c’è sempre lo Zenit. Indifesa i granata lavorano al rinnovo di Jansson e continuano atrattare De Silvestri (Sampdoria), Tomovic (Fiorentina) e Iago Falque (Roma). D’Alessandro (Atalanta) è nel mirino delSassuolo se parte Berardi. Il Pescara segue Simone Verdi (Milan). Il Chievo sonda Alex Silva,terzino del Montevideo (possibile operazione in sinergia colNapoli). Barba (Empoli, era alloStoccarda), infine, può lasciarel’Italia: ci sono Panathinaikos eBetis. Per quanto riguarda lapanchina del Crotone, resta inpole Davide Nicola.
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Futuro con Silvio o cinese?Il Milan è sempre immobile1Senza tecnico e col club nel limbo, il mercato è fermo: dall’anno dello scudetto giugno ha portato i parametri zero e le delusioni Tevez, Kondogbia e Martinez
DOPO LE ELEZIONI
Politica e calcio Per Berlusconiore di riflessione1Il presidente è ancora al San Raffaele: l’esclusiva alla cordatacinese scade il 30 giugno
MILANO
U na giornata tranquilla per il pazienteSilvio Berlusconi. Una giornata agitataper il leader di Forza Italia Silvio Berlu
sconi. Una giornata di riflessione per il presidente del Milan Silvio Berlusconi. Sempre ariposo nella sua camera al San Raffaele di Milano, l’ex premier ha seguito con scrupolo leindicazioni dei medici, ma poi ha dedicatobuona parte della sua giornata alla politica eal calcio. Berlusconi ha mandato alcuni messaggi a Stefano Parisi, candidato sindacosconfitto a Milano, e ha parlato con i suoi piùstretti collaboratori, tra cui l’avvocato NiccolòGhedini che è andato a trovarlo. Anche la figlia Marina si è presentata al San Raffaele manon ha voluto rilasciare dichiarazioni.
IN ATTESA Per quanto riguarda il Milan, Berlusconi sta aspettando di ricevere tutte le carte in merito all’offerta da parte della cordatacinese per l’acquisto del 70% del club. Ci vorràancora qualche giorno, anche perché c’è grande rispetto per le condizioni di salute del presidente. E così tutti i documenti dovrebberoessere presentati a Berlusconi durante il periodo di riabilitazione che inizierà la prossimasettimana. L’esclusiva per i cinesi scade il 30giugno, ma è possibile un ulteriore prolungamento anche se non eccessivo nei tempi, magari di altre due settimane per arrivare a definire la vicenda entro la metà di luglio. D’altronde non si può andare troppo avanti, ancheperché il 7 luglio inizierà la stagione del Milane in questo momento non c’è ancora un allenatore. O meglio, c’è Brocchi che ha già fatto unprogramma di lavoro, ma si sa che Galliani haconvinto i cinesi a puntare su Giampaolo.
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Silvio Berlusconi, 79, è stato operato il 14 giugno AP
G.B. OliveroMILANO
S ituazione attuale. Il Milan è senza allenatore, haconcluso un acquisto
(Leonel Vangioni, a parametrozero), ha lasciato andare permotivi diversi Abbiati, Alex,Mexes, Balotelli e Boateng e harinnovato il contratto a Montolivo, Calabria, Antonelli, Zapata e Vergara. In pratica, immobilismo totale. È vero che le altre squadre della Serie A nonbrillano per attivismo (Juveesclusa), però il Milan partetalmente da dietro che dovrebbe sentire l’esigenza di fare infretta. E invece si attende ancora di sapere se la società resterànelle mani di Berlusconi e diconseguenza se l’allenatore sarà Brocchi oGiampaolo (o unmister X straniero che sarebbegradito soprattutto ai cinesi). Ilmercato è fermoanche perchéogni operazionedi un certo impegno economicodovrebbe esserecondivisa da chivorrebbe vendere e da chi vorrebbe comprare. Insomma, i tifosi avrebbero tutto il diritto diessere arrabbiati. E preoccupati. C’è però un motivo per mantenere la calma: il mercatochiude tra poco meno di duemesi e mezzo e anche negli ultimi anni la partenza dei rossoneri è stata decisamente lenta.La storia delle ultime sei campagne estive (partendo quindida quella che generò l’ultimoscudetto) racconta che il 21giugno era sempre stato fattopoco. E in fondo il 21 giugnoinizia l’estate e quindi inizia ufficialmente il periodo dei sognidi tutti i tifosi.
2010 Sei anni fa,ad esempio, il 21giugno non c’èancora l’allenatore. O meglio:la scelta è giàstata fatta, toccaa MassimilianoAllegri, ma il tecnico non ha fir
mato la risoluzione con il Cagliari perché Cellino non vuolericonoscergli il premio salvezza. La campagna acquisti è ferma, ma i grandi colpi sarannoconclusi alla fine: il 28 agostoarriverà Zlatan Ibrahimovic,mister scudetto (che tre giornidopo sarà seguito da Robinho). E infatti nel maggio2011 il Milan festeggerà la vittoria in campionato.
2011 Il sogno di inizio estate sichiama Marek Hamsik. Sul taccuino di Galliani è cerchiato inrosso anche il nome del brasiliano Ganso. C’è grande ab
bondanza in attacco perché hafirmato El Shaarawy ed è rientrato Paloschi: le due punte siaggiungono a Ibra, Pato, Inzaghi, Robinho e Cassano.
2012 La trattativa più calda èquella che riguarda Acerbi: ildifensore, molto bravo nelcampionato precedente alChievo, definisce il passaggioin rossonero proprio il 21 giugno. Flamini, intanto, discuteil proprio prolungamento: ilcontratto era scaduto, ma prima della fine del mese arriva lafirma.
2013 Tevez sì o Tevez no? L’argentino, che sarebbe dovutoarrivare nel gennaio 2012, decide di lasciare Manchester. IlMilan prova a soffiarlo alla Juve con un’offerta disperata. Mail 26 giugno l’Apache firmeràper i bianconeri. E allora Galliani ci prova (inutilmente) conDi Natale.
2014 Non c’è più Allegri, nonc’è più nemmeno Seedorf cheera subentrato nel gennaio2014. A inizio giugno vienescelto il nuovo tecnico: PippoInzaghi. In pochi giorni vengono definiti gli arrivi di Menez eAlex, entrambi a parametro zero. Viene riscattato Saponara esoprattutto vengono poste lebasi per l’addio di Kakà: il 30giugno c’è la rescissione. Persostituirlo il Milan pensa a Iturbe: non se ne farà nulla.
2015 E’ storia abbastanza recente. Tra il 20 e il 21 giugnoGalliani va a Montecarlo perprovare a convincere Kondogbia a preferire il Milan all’Inter.Non ci riuscirà. Mihajlovic èl’allenatore. Sembra fatta perJackson Martinez, ma il 2 luglio arriverà Bacca. Si parla diun interessamento per Salah eJovetic. Parte la lunga trattativa per Bertolacci.
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A sinistra,Leonel
Vangioni, 29anni, unico
acquistorossonero:
arriva dalRiver Plate.
A destra,Riccardo
Montolivo, 31anni: ha
rinnovatoGETTY
A parte i rinnovi e l’arrivo di Vangioni non sono state concluse operazioni
Un anno fa l’inutile corsa di Galliani a Montecarlo per Kondogbia
TRA IERI E OGGI
Serie ARMercato
28 MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Il sì è finalmente realtà Lazio già pazza del Loco
I PRECEDENTI
Da Stabile al CholoQuando il manicoè sudamericano1Molti i tecnici latinoamericaniin A: profeti, vincenti e non poche delusioni
AFFARI GIALLOROSSI
La Roma si rifà il look: avanza Zabaleta, De Sciglio c’è1Spalletti aveva chiesto pochi cambi, ma non sarà così: contatti col City per l’esternoBenatia si può fare. Riscattato Gyomber
1L’argentino sarà il nuovo tecnico dei biancocelesti
Avrà l’ingaggio più altodell’era Lotito: 2,5 milioni
Bielsa
Stefano Cieri ROMA
L a Grande Utopia può avere inizio. Marcelo Bielsa ela Lazio si sono finalmente
detti sì, il matrimonio più locodell’anno è realtà. Ci sono voluti cinque giorni di serrate trattative prima di mettere nero subianco ad un accordo che erastato già raggiunto telefonicamente tra l’allenatore argentino e Lotito. Ma Bielsa ha preteso una serie di clausole e cavilliche hanno trasformato la missione in Argentina del segretario Calveri da una mera formalità in una trattativabis che,pur non mettendo in alcun momento in discussione l’intesa,ha allungato di parecchio i tempi della sua formalizzazione.
QUANTI CAVILLI La sospiratafirma di Bielsa è arrivata solodomenica sera. Lotito, collegato telefonicamente, ha seguitoogni passo della trattativa, assecondando tutte le richiestedell’ex c.t. di Argentina e Cile.
Le clausole inserite sono statetalmente tante che le parti hanno deciso di stracciare il contratto che Calveri aveva portato dall’Italia (già firmato da Lotito) per redigerne uno nuovo.A calce del quale c’è già la firmadi Bielsa, ma non ancora quelladi Lotito. Il presidente la metterà oggi, al rientro di Calveri aRoma. In giornata arriverà cosìl’annuncio ufficiale del club.Bielsa si è legatoalla Lazio con uncontratto annuale e opzione perl’anno successivo. Guadagnerà2 milioni e mezzo, altri 700 milaeuro andrannoai suoi collaboratori (PabloQuiroga e Diego Reyes).
CALCIO LOCO Mai Lotito avevasborsato tanto per un allenatore. L’arrivo di Bielsa segna dunque un profondo cambio distrategia per lui. Ma il gioco va
le la candela. L’operazioneBielsa può infatti far fare allasua Lazio il definitivo salto diqualità. Specie se El Loco riuscirà a predicare il suo verbo anche in Italia, come è riuscito afare in Argentina (tre titoli nazionali con Newell’s Old Boys eVelez Sarsfield), poi con le na
zionali di Argent ina (un oroolimpico) e Cile(prima storicaqualificazione aiMondiali), inSpagna (AthleticBilbao portato infinale di EuropaLeague e Coppadel Re) e in Francia (Marsiglia inlotta per lo scudetto col Psg).Imprese (com
piute o sfiorate) realizzate attraverso un calcio unico e spettacolare. Loco come lui. Il suomodulo di riferimento è l’originalissimo 3313, ma una delle sue caratteristiche principaliè quella di cambiare continuamente spartito.
L’ATTESA A Rosario, la sua città, gli hanno intitolato lo stadiodel Newell’s, a Roma i tifosi laziali sono pronti ad accoglierlocome un re. Il suo calcio, il suomodo d’essere hanno già fattobreccia. Per abbracciarlo dovranno però attendere fine mese. Ma della Lazio Bielsa conosce già tutto. In questi giorni havisto e rivisto i dvd delle partitedelle ultime stagioni. Ed ha giàspiegato a Lotito chi sono i giocatori adatti al suo modulo equelli che può lasciar partire.Ha detto che terrebbe volentieri i due big della rosa, Biglia eCandreva. Ma mentre sul primo c’è un moderato ottimismo(e per Bielsa sarebbe il play ideale), sul secondo (conteso daInter e Chelsea) sarà difficilespuntarla. Nel programma bielsista c’è comunque il rilancio diFelipe Anderson che con un guru come lui potrebbe trovare ladefinitiva esplosione. Per l’attacco, invece, il nome caldo èquello di Llorente, con cui ElLoco fece meraviglie a Bilbao.Ora ci riprova a Roma.
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Accordo mai in pericolo, ma il contratto è stato riscritto daccapo
Oggi l’annuncio del club. Nei piani il rilancio di Andersone l’assalto a Llorente
L’EVOLUZIONE
1 Guillermo Stabile, classe 1905 2 Helenio Herrera, 1910 3 Oscar Tabarez, 1947 4 Diego Simeone, 1970
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In alto Pablo Zabaleta, 31 anni, del Manchester City. Qui sopra Mattia De Sciglio, 23 REUTERS-AFP
Davide StoppiniROMA
E ppur si muove, non solo inuscita. Zabaleta, De Sciglio e Benatia: la Roma
getta le basi, gli incastri si chiuderanno dopo il 30 giugno, male piste vanno seguite. La difesaè la priorità di Spalletti, che pure aveva chiesto di toccare ilmeno possibile il motore dellavecchia Roma e invece si trovadavanti, suo malgrado, a una
probabile rivoluzione. Stavoltapiù silenziosa che in passato,ma in qualche modo obbligataa Trigoria, tra addii, infortuni epaletti finanziari da rispettare.Prestiti, scambi, occasioni: cosìlavora oggi Walter Sabatini. Eallora un profilo da tenere d’occhio è sicuramente quello diPablo Zabaleta, esterno destroargentino del Manchester City:31 anni, diversi acciacchi fisicinell’ultima stagione, contrattoin scadenza nel 2017, possibilità all’occorrenza di coprire pu
re la sinistra. Sono i pro e i contro di un’operazione in stileMaicon: la Roma si è informata, contatti anche ieri, si può chiudere. Sondaggi anche perMattia De Sciglio: affare diverso, il cartellino dell’azzurro costa sopra i 10 milioni di euroma con i rossoneri c’è in piedianche il discorso Paredes, dunque la possibilità di uno scambio non è da escludere. Altrinomi segnati sul taccuino:Widmer dell’Udinese e Sidibèdel Lille.
IN MEZZO Diverso il discorsolegato ai centrali. Ne arriveranno probabilmente due, se si concretizzerà la cessione diZukanovic (peraltro deluso
dalle parole di Spalletti dellascorsa settimana). E dalla listadei papabili sarebbe sbagliatoescludere Mehdi Benatia. Il ritorno del marocchino si sarebbe probabilmente concretizzato in caso di cessione di Rüdiger. Ora l’affondo resta possibile, ma più complicato e legato aun paio di condizioni: la rinuncia del marocchino a una buona parte dell’ingaggio attualeda 4 milioni con il Bayern, e lavolontà del club tedesco di cederlo in prestito. In attacco Sabatini tiene d’occhio la situazione di Patrik Schick, classe‘96 dello Sparta Praga: la Romaha offerto 2,5 milioni, serve unpiccolo ritocco per pareggiarel’offerta Samp e far felice il gio
catore, entusiasta dell’idea.
ELSHA OK Qualcosa si muoveanche in uscita: Iago Falque è aun passo dal Torino, in prestitocon diritto di riscatto a favoredel club granata. Per Ljajic, invece, servirà più tempo. Le novità di giornata sono l’accordotra Seydou Doumbia e il Basilea – la Svizzera è destinazionedi gradimento dell’attaccante, ora la Roma aspetta l’offertadel club – e il riscatto di Gyomber per un milione. Prosegue ildialogo con il Milan per ElShaarawy: da Trigoria hannogarantito anche ieri il riscatto ela cosa ha tranquillizzato i rossoneri.
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HERRERAE TABAREZTRA I BIG
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Giulio Di Feo@fantedipicche
L’ immaginario collettivodell’allenatore sudamericano in Italia ha uno
spettro ampio, che va dall’epopea mitologica della grandeInter di Helenio Herrera allaparodia cinematografica diLeo Gullotta che interpretaFulgencio, chiamato a salvarela Marchigiana al grido di «Vamos in campo los domingos para matar l’avversario». Forsenessuno però era arrivato inItalia con un’aura mistica come quella che circonda El Loco Bielsa, in una storia che cominciò in sordina: nella SerieA 193132 allenarono l’argentino Stabile, che di quel Genoaera centravanti ma avendouna gamba rotta tornava buono anche come allenatore inseconda, e il brasiliano Amilcar, che in quella Lazio rabber
ciata fu pure costretto una voltaad autoschierarsi in attacco a 38anni. Da lì in poi è un susseguirsidi profeti veri o falsi, innovatori eleoni, trofei (18) e occasioni perse.
RECORD Il primo ad alzare untrofeo fu doble ancho (doppia anta, per via della stazza)Luis Monti: Coppa Italia nel 1942, dopo essere da poco subentrato a Ferrarisulla panca della Juve di cui fuanche grande centromediano.Quello che ha girato di più èl’uruguaiano Hector Puricelli,profeta ante litteram del turnover: era centravanti del Milan e fuscavalcato da Nordahl, quandopassò sulla panchina rossoneraosò far riposare lo svedese. AnchePalermo, Varese, Atalanta, Cagliari, Vicenza e Foggia per lui inmassima serie, su quasi 30 anni dicarriera. Quello che ha vinto perprimo in Europa (fatta eccezioneper la Coppa Latina del 1956, trofeo solo per 4 paesi che vinse ilMilan di Puricelli) è Luis Carniglia, argentino, che nel 1961 prese una Roma molle in campionatoe la portò a vincere la Coppa delleFiere. Il più curioso fu SantiagoVernazza, tecnico del Palermoper un giorno. Il 15 maggio 1960poche ore prima di giocare a SanSiro con l’Inter i rosanero esonerano Vycpalek e il segretario Vilardo fa ai giocatori: «Oggi prendete ordini da lui», indicando ilcentravanti argentino. Fecero33, Vernazza ne fece pure uno.
DI RECENTE Passando per gliHerrera (Helenio argentino edHeriberto paraguaiano) e per Pesaola tra i 60 e i 70 e per le finezzetattiche di Vinicio negli 80, neglianni recenti la A non ha pescatobenissimo in Sudamerica. L’annus horribilis è il 199697: «Tabarez chi? Sembra un cantante diSanremo» fu l’accoglienza di Berlusconi al maestro, segato dopo11 turni; Gregorio Perez, il figlioccio tattico proprio di Tabarez, a Cagliari con Cellino uscì trale lacrime dopo 3 mesi; CarlosBianchi a Roma viene ricordatocome quello che voleva cedereTotti (lui dice che era Sensi, chissà). Qui magre figure pure perCuper, Menotti e Passarella,mammasantissima altrove. Incompenso, i semi del cholismostanno a Catania: squadra presa agennaio 2011 e salvata a tuttagarra. Se un punto di partenzaBielsa deve trovare alla Lazio, conviene iniziare da qui.
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29MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
De Laurentiis: «Rinnovo pronto per Higuain»Rilancio Lapadula
TIFOSO SPECIALE
Ora Savastanodiventa esperto«Ci vuole Ibra»1I consigli di Genny: «Questo gruppo non va smantellato e servono giovani»
Inzaghi, sì alla SalernitanaBari e Pisa: mosse decisive1Fermento per gli attaccanti: in ballo Galabinov, Calaiò, Mancosu, Cacia, De Luca ed Evacuo
Serie B e Lega ProRMercato, panchine e società
Dopo il fallimento e le paure della scorsa settimana, la Carrarese torna a sperare di restare in Lega Pro. Il sindaco Zubbani con la neonata Carrarese Calcio 1908 srl ha partecipato alla settima asta concessa in extremis dal giudice delegato e, grazie alla copertura di alcune aziende del marmo (hanno messo i 109.000 euro necessari), ha acquisito la parte sportiva del club fallito a marzo. Ora però bisogna saldare i debiti sportivi (circa 400.000 euro) e formalizzare l’iscrizione. Se la situazione a Carrara sembra schiarirsi, altre piazze di Lega Pro sono sempre a rischio iscrizione: le retrocesse Lanciano e Modena in primis, come Rimini e Pavia, lamentano varie difficoltà, senza contare situazioni a sorpresa. Ciò fa pensare che ci saranno molti ripescaggi: oltre ai 6 per riportare l’organico a 60 squadre come previsto dal format, si potrebbe arrivare anche a 10 aggiungendo i club esclusi. Per quello che riguarda i primi 6, è già deciso che andranno metà alle squadre retrocesse e metà alla D. Con alcuni distinguo, viste le preclusioni. Tra le retrocesse sono davanti a tutti Cuneo, Melfi e Lupa Roma; tra le squadre di D è stata pubblicata la graduatoria (prima la Caronnese, poi Lecco e Campodarsego) ma tra le squadre interessate sarebbero favorite Olbia, Fano e Forlì, che oltre ad avere i requisiti sarebbero disposte a pagare i 250.000 euro a fondo perduto. Per i successivi posti da sistemare, la Figc non ha chiarito se saranno ancora divisi a metà (riammettendo quindi i club esclusi dal primo giro, vedi quelli già ripescati) oppure se si pescherà proseguendo nelle liste iniziali.
SOCIETÀ
Carrarese, la schiaritaRipescaggi: ecco i nomi
Cirici-Guerriero-Schira
S imone Inzaghi alleneràla Salernitana nel prossimo campionato: da For
mentera, dove sta in vacanza,ha rotto gli indugi e ha accettato la proposta ; domani incontra Lotito, Mezzaroma e Fabiani e firma un biennale. Altredue piazze sono senza allenatore perché prima devono risolvere altri problemi. Oggi sidecide il futuro del Bari, Paparesta avrebbe la possibilità direstare al timone versando 2,6milioni (il 35% del previsto aumento di capitale, fissato a 7,5)se ottiene il lasciapassare dalcollegio sindacale, propenso aesigere un immediato piano dicontinuità aziendale: alla fine
stra, più deciso che mai, il socio di minoranza Giancaspropronto a giocarsi tutte le carteper subentrare. Novità nelladiatriba fra i due proprietaridel Pisa, con il presidente Petroni che, dopo aver ribaditoche spetta all’altro socio al 50% Lucchesi adempiere allescadenze da qui al 30, ha annunciato che è disposto a prestargli i 1,2 milioni necessari, apatto che dia in pegno le quotein suo possesso entro domanialle 19: se Lucchesi non riuscisse a restituire la cifra, la societàandrebbe in mano a Petroni,che se invece tutto fila liscio èdisposto a vendere entro il 15luglio; oggi a Roma incontrochiave con i legali delle parti,intanto si sta muovendo ancheGattuso, che con Lucchesi, alquale è legata la sua permanenza, ha partecipato a una cena per convincere a far partedel progetto l’ex presidenteMaurizio Mian, che però si è riservato di dare una risposta.
ALTRE DI B Boscaglia ha chiesto al Novara, per l’attacco,Mancosu del Bologna (era a
Carpi): in tal caso però devepartire uno tra Galabinov (richiesto dal Benevento) ed Evacuo, al quale il Parma ha proposto due anni di contratto e loconsidera l’alternativa all’altroobiettivo, ossia Cacia, al qualeperò in settimana l’Ascoli propone il prolungamento delcontratto (per lui anche unaproposta da Venezia: 3 anni dicontratto). A proposito di attaccanti: il Cesena è in pressingper De Luca, che rientra dal Bari all’Atalanta, poi il Carpi hachiesto Bonazzoli (rientrato da
SALVATORE ESPOSITOATTORE DI GOMORRA
IL PIPITA NON SI VENDE, MA PER 70
MILIONI FORSE SAREBBE GIUSTO
«A urè, stai senzapensieri». Salvatore Esposito, per
tutti Genny Savastano in Gomorra, non ha una semplicepassione per il Napoli e per ilcalcio. Per lui il pallone è unareligione. I suoi consigli pergli acquisti, però, non sonoquelli di un semplice praticante di fede azzurra, sembrano più da addetto ai lavori. Recitazione (sta lavorandoall’opera prima dei TheJackal e al film Veleno di Diego Olvares) e pallone sono lesue stelle polari.
Salvatore, cosa serve al Napo-li per costruire una squadra da scudetto?«Non bisogna smantellare ilgruppo che c’è, ma rinforzarlo con gente di qualità che abbia la fisicità che serve inChampions. Giovani di valorecome Nelson Semedo, terzino destro del Benfica, LucasRomero, interno del Cruzeiro, Bazoer dell’Ajax o Embolo, che stiamo vedendo con laSvizzera all’Europeo».
Parla da intenditore, ma allorameglio Witsel o Herrera?«Serve competitività in tutti iruoli, anche in difesa dove affiancherei ad Albiol e Koulibaly un centrale alla Stonesdell’Everton. In mezzo Jorginho è bravo, ha fatto unagrande stagione ma Herrerapotrebbe giocare anche in
quel ruolo e costituire una alternativa importante. Vorrei sia luiche Witsel, ma se devo scegliereprendo il messicano».
Il Pipita non si tocca, o nessuno èincedibile?«Higuain non si cede ma poichécredo che una stagione comequella scorsa è irreperibile, searriva qualcuno con 70 milioniforse è giusto venderlo».
Dovesse accadere, con chi lo so-stituiresti?«Si potrebbe puntare su uno importante ma con costi ancora accessibili come Lukaku o Morata,però prenderei Ibra. Con lui vinci lo scudetto... senza pensieri».
g.m.© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’attaccante argentino Gonzalo Higuain, 28 anni, e il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, 67 anni IPP
Gianluca MontiNicolò Schira
S tavolta niente promesse.Aurelio De Laurentiis agennaio aveva detto di
aver già prenotato un «centrocampista che gioca all’estero»con riferimento a Klaassen dell’Ajax, ma visto che quella trattativa poi non si è concretizzataè giusto ora volare bassi. Nonha parlato tanto di mercato ilpresidente nel suo solito intervento a Kiss Kiss Napoli. Piuttosto, si è concentrato sui rinnovidi contratto che dovranno arrivare e che riguarderanno, tragli altri, Hamsik, Koulibaly edHiguain. Situazioni diverse traloro ma il De Laurentiis pensie
ro deve essere chiaro per tutti.«Non siamo una banca e dobbiamo fare sempre riferimentoad un budget», ha spiegato inmodo chiaro.
KOULIBALY ED HAMSIK Ciònon toglie, però, che si farà ilpossibile per non toccare l’ossatura della squadra e dunque pervenire incontro alle richieste dialcuni punti cardine della stessa. «Non ho mai litigato conKoulibaly, ha contravvenuto adegli impegni contrattuali e diquesto si occuperanno gli avvocati. Rimarrà con noi altri treanni, se vorrà rinnovare per altri due ci sederemo a parlarne ha detto il presidente . Parleròanche con Marek, adesso nonvoglio condizionarlo per via
dell’Europeo anzi spero ci faccia godere come succede quando i giocatori del Napoli segnano con le loro nazionali». Hamsik ha ribadito ieri che Napoli ècasa sua ma ha pure sottolineato, parlando di un eventualetrasferimento, che «non c’è fumo senza il fuoco».
IL PIPITA E IL SAN PAOLO Insomma, il paradosso dell’estateazzurra è che a preoccuparemeno De Laurentiis in questomomento è il futuro del suo calciatore più importante: Gonzalo Higuain. «È sempre bello vederlo fare gol e gioire. Se le sueparole sono sincere, giocheràancora per noi: sono pronto adallungargli il contratto per unadurata totale di cinque anni(quello attuale scade nel 2018,ndr), sono talmente affezionato a lui come giocatore e uomoche vorrei rimanesse per sempre a Napoli». Parole che aprono ad una discussione sul rinnovo che andrà in scena a partire da inizio luglio, una volta chesarà scaduta la clausola rescissoria del Pipita.
LE TRATTATIVE Ad appassionare i tifosi, però, sono gli acquisti. Domani dovrebbe arrivare una risposta definitiva da Lapadula, per il quale il Napoli ha ulteriormente alzato l’offerta passando da 12 milioni (compresoCaprari) a 15 milioni (compresiCaprari, Zampano che resterrebero in Abruzzo e il prestito diGrassi). Ecco perché il club azzurro confida di vincere la volata per Lapadula e considera Immobile e Milik solo delle alternative. In mezzo, il Porto noncala le pretese per Herrera equindi la distanza resta. Non èfacile prenderlo come non è facile prendere Witsel, anche selo stipendio di 4,2 milioni delbelga è lordo e non netto. Serveperò un ingaggio importante ediscutere dei diritti di immagine prima di presentarsi dalloZenit. Giuntoli ieri ha parlatocon il Bologna per Diawara evorrebbe chiudere in fretta. Intanto ha appuntamento per Ionita con il Verona (alternativaal «solito» Soriano). Infine, c’èl’accordo con il Ponte Preta perLeandrinho, l’ala dell’Under 17brasiliana dovrebbe partire perDimaro.
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Serie ARMercato
Lanciano) alla Samp, mentreal Cittadella piace Sarao delLumezzane. Molto attivol’Avellino che ha l’accordo per iprestiti degli esterni d’attaccoGatto (Atalanta, era a Salerno)e Belloni (Inter, era alla Ternana) e si avvicina al trequartistaFalco (Bologna, era a Cesena).
LEGA PRO Antonio Filippini hafirmato con il Lumezzane untriennale: stesso contratto peril d.g. Vincenzo Greco. Riguardo le panchine, a Mantova appena diventa presidente Masiero ci sarà il rinnovo per Prina. Il Piacenza ha incontratoGiovanni Galli (ex Lucchese) per il ruolo di d.s., ha ottenutodal Bologna l’intera proprietàdel giovane Di Cecco e trattaCastellana della Reggiana (exSantarcangelo) e Barba del Pescara (ex Pro Piacenza).Il Padova è pronto a chiudere il primo acquisto: Dettori della Carrarese. Anche il Foggia entranella corsa a Calaiò dello Spezia, dove prenderà il suo postoproprio Iemmello, capocannoniere nell’ultima stagione inrossonero: da segnalare cheCalaiò era stato compagno disquadra di De Zerbi a Napoli.La Reggiana ci prova per Litteri(Cittadella), la Lucchese è vicina al ritorno di Forte (Inter),l’Arezzo stringe per Del Sante(Juve Stabia) e il Lecce ha l’accordo con Arrigoni (Cosenza).
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Simone Inzaghi, 40 anni, è il nuovo allenatore della Salernitana: in questa stagione è subentrato a Pioli alla guida della LazioGETTY IMAGES
1«Hamsik e Koulibaly resteranno». Assalto a Diawara, è fatta per Leandrinho
30 MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Quando il signor Rossi diventò Pablito1In mostra a Senigallia la vita e la carriera del campione del mondo: uno spaccato sull’Italia degli Anni 80
PAOLO ROSSICAMPIONE DEL MONDO 1982
IL MONDIALE ’82FU UN MOMENTO
DI UNIONE EMOTIVADEL PAESE
L’ITALIA DI CONTE MI PIACE: ANCHE
LA MIA NON PARTIVA FAVORITA
1 Un’immagine recente di Paolo Rossi, nato a Prato il 23 settembre 1956 2 Il Pallone d’Oro vinto dall’attaccante nel 1982 3 La rotonda sul Mare di Senigallia che da oggi al 29 giugno ospita l’esposizione
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Davide Longo
T ra pochi mesi compirà 60anni, ma per tutti saràsempre Pablito, il ragaz
zo un po’ esile e dal sorriso vagamente malinconico che nel Mundial 1982, con 3 reti alBrasile, una doppietta in semifinale alla Polonia e il gol chesbloccò il risultato nella finalecontro la Germania, regalo all’Italia e agli italiani il trionfocalcistico più emozionante einatteso della storia azzurra.Paolo Rossi in questi giorni sitrova a Senigallia, in provinciadi Ancona, dove oggi saràinaugurata «Pablito – GreatItalians Emotions», un’esposizione che partendo dalla suavita e dalla sua carriera rappresenta anche uno spaccato sentimentale ed evocativo sull’Italia degli Anni 80. «Seguirò l’invito della Gazzetta – raccontaPablito – e quindi guarderò laprossima partita con l’Irlandaindossando la maglia azzurra,sulla terrazza della Rotondache ospita la mostra. L’Italia diConte mi piace, può regalarcitante emozioni, proprio comela mia che come questa nonpartiva favorita nei pronostici».
LA MOSTRA Il percorso proposto nell’esposizione è un viaggio nell’Italia degli Anni 80 cheha come momento clou la vittoria del Mundial spagnolodell’82. La vita di Rossi vienepresentata sia dal punto di vista professionale che personale e i cimeli della sua straordi
naria carriera – che lo ha portato a vincere tutto sia in azzurro sia a livello di club – sialternano a immagini del Paolo privato. Tra i cimeli, autentiche reliquie per gli appassionati,ci sono il Pallone d’Oro e laScarpa d’Oro vinti nel 1982, oltre 90 maglie originali da lui edagli avversari indossate in
carriera in partite passate allastoria del calcio, i trofei vinticon la Juventus e con la Nazionale, ma soprattutto la magliaoriginale indossata l’11 luglio1982 nella finale vinta 31 dagli azzurri al Bernabeu di Madrid contro la Germania. Gliesperti del settore assicurano che quella maglia ha un valore
per i collezionisti superiore a300 mila euro. Per quello affettivo, invece, non ci sono cifrepossibili, perché quella vittoriaha rappresentato per il Paesemolto più di un successo sportivo, sia pure straordinario. «Èvero – conferma Rossi – el’obiettivo principale della mostra è proprio quello di raccontare un momento di grandeunione emotiva per l’Italia».
MADE IN ITALY Un Paese siuniva, guidato dall’entusiasmodel presidente Pertini, che dimostrava di poter funzionare,un Paese finalmente orgoglioso di se stesso. «Il valore dellamostra va oltre l’aspetto sportivo – conferma Luca Pelizzon,responsabile delle Relazioniesterne del progetto – ed è piùdi una personale dedicata a ungrande campione perché rappresenta anche un inno al made in Italy di successo, all’Italiaammirata all’estero ed è perquesto motivo che la porteremo anche fuori dai confini nazionali, a Bruxelles, negli StatiUniti e, in futuro anche in Cinae in Canada». La mostra, che siavvarrà anche della partnership con la Gazzetta, raccontaquel Mondiale attraverso leprime pagine del giornale, e farà rivivere gli Anni 80 attraverso oggetti, design e icone chehanno contribuito a renderememorabili quegli anni. Quell’italianità che Paolo Rossi, findal cognome, rappresenta forse meglio di qualsiasi altro atleta azzurro del presente e delpassato.
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LA GUIDA
La mostra «Pablito - Great Italians Emotions», dedicata alla vita e alla carriera di Paolo Rossi e promossa dall’Istituto Marchigiano di Tutela dei Vini, sarà aperta da oggi (taglio del nastro alle 19.30 con la presenza del campione del mondo 1982 e del ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini) fino a mercoledì 29 giugno alla Rotonda del mare di Senigallia. Tra gli interventi previsti nei 9 giorni di esposizione anche quelli di Giuseppe Ottaviani (23 giugno), centenario campione del mondo di atletica master, vincitore di 10 medaglie d’oro ai mondiali di Budapest nel 2014 e quello della campionessa di scherma Elisa Di Francisca (2 ori alle Olimpiadi e 7 ai Mondiali nel fioretto). Quella di Senigallia rappresenta la seconda di 8 tappe che, dopo la prima a Gaiole in Chianti (Siena), nei prossimi mesi toccheranno Sirmione, Bruxelles, Prato, New York e Vicenza. Sono inoltre in corso trattative per portarla nel 2017 in Cina, e in Canada. La tappa finale sarà poi a Roma. Alla visita della mostra è possibile abbinare la degustazione di vini e finger food stellati.Data Da oggi (inaugurazione alle 19.30) a mercoledì 29 giugno.Luogo Rotonda del mare di Senigallia.Orari di apertura Dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 24; sabato e domenica dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 17 alle 24. Prezzi Il biglietto costa 2 euro (5 per ingresso più degustazioni).
Fino al 29 giugnoalla Rotondadi Senigallia
CalcioRL’evento
31MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
1 I vincitori di Gazzetta Cup 2016: i ragazzi della Polisportiva C4 di Foligno per la categoria Junior, quelli della Costa Gaia Adelkam di Alcamo (Trapani) per la categoria Young e per la categoria Girls, al debutto, le ragazze della Brixen OBI di Bressanone (Bolzano)GAZZASPECIAL
Gazzetta Cup ha fatto gol1 L’8a edizione del torneo rosa è stata la più bella di sempre con 43mila ragazzi e 60 città coinvolte 1Elisa, la più brava: «Che emozione l’Olimpico» 1A dicembre le iscrizioni 2017
1. Cosa rappresenta per Ringo partecipare a Gazzetta Cup?«Siamo main sponsor da tre anni, per noi è uno strumento di vicinanza importante al nostro target, perché ci consente di coinvolgerlo in modo attivo nella marca e nei suoi valori, molto più e meglio di quello che possiamo fare con la comunicazione tv».
2. Una super merenda è quello che serve dopo una partita di pallone: quanti biscotti avete distribuito durante tutto il torneo?«Abbiamo distribuito circa 300.000 biscotti in totale: una straordinaria carica di energia!».
3. Lo sport è un veicolo di valori sani. E Ringo ci crede da sempre. «I valori di Gazzetta Cup si sposano perfettamente alle radici storiche di Ringo: amicizia e spirito di squadra, impegno, tenacia e fair play, ma ovviamente anche e soprattutto tanto sano divertimento. Con le nostre iniziative dell’area intrattenimento (calcio balilla umano, quick feet e spray art), con i premi dedicati al migliore in campo e al fair play, e infine con le nostre merende, speriamo di avere contribuito in modo sinergico a Gazzetta dello Sport al successo della edizione 2016».
ROWENALEARDINI DIR. MARKETING RINGO
«Ringo ci crede:300mila biscottial gusto amiciziae... fair play»
3 DOMANDE A...
1Il record di Piazza Armerina Il comune di poco più di 20mila abitanti in provincia di Enna, in Sicilia, ha iscritto a Gazzetta Cup 2016 ben 120 squadre: probabilmente tutti i bambini in età del torneo (dai 9 ai 12 anni) hanno giocato nelle due categorie previste e non è il primo anno che questo accade. Complimenti!120
1. Un momento della finale dell’Olimpico 2. Elisa Pfattner, la migliore tra le Girls di Gazzetta Cup 3. La squadra Costa Gaia Adelkam, vincitrice della categoria Young BOZZANI
3
21Elisabetta Russo
S orrisi, fair play, partite,gol, emozioni: in dueparole, Gazzetta Cup, il
vero senso del gioco e del divertimento. Siamo ormai arrivati all’ottava edizione e inumeri parlano chiaro:43.000 iscritti, 60 città coinvolte, un altro anno di successi per il torneo voluto da Gazzetta dello Sport, Csi e Ringo,un’altra finale nazionale cheha coronato il sogno di 28squadre (24 maschili e 4 femminili) di giocarsi il titolo inuna location unica, lo stadioOlimpico di Roma. E a dicembre aprono già le iscrizioniper il prossimo anno.
IL FORMAT Gazzetta Cup è iltorneo per ragazzi più granded’Italia e nasce con l’obiettivodi far giocare tutti gratuitamente, mantenendo saldi ivalori distintivi del gioco edel divertimento. La Gazzettadello Sport e il Centro Sportivo Italiano ogni anno alzanol’asticella dei partecipanti epuntualmente raggiungonol’obiettivo; il successo nasceda un lavoro capillare sul territorio da parte dei diversiComitati del Csi che coinvolgono il maggior numero disquadre della propria regionee delle aree limitrofe.
I VINCITORI A salire sulgradino più alto del podiosono stati laPo l i s p o r t i v aC4, vincitricedella fase cittadina organizzata dal CsiMacerata (categoria Junior), la Costa GaiaAdelkam di Alcamo (Tp), vincitrice della tappa cittadinaorganizzata dal Csi Catania(categoria Young) e la BrixenObi di Bressanone (categoria
Girls, all’esordio in questa edizione), vincitrice della tappa cittadina organizzata dal Csi Bolzano.
I MIGLIORI IN CAMPO A Romahanno vinto il premio Ringo Fa
biano Halilagadella PolisportivaC4 per la categoria Junior, Michele Carboni dellaTorres 1903 perl a c a te g o r i aYoung ed ElisaPfattner dellaBrixen OBI per lacategoria Girls.
LE GIRLS Proprio le ragazze conla categoria Girls sono state lanovità del 2016: un desiderioespresso da Ringo a evidenziareche il gioco è per tutti, maschi efemmine. Una delle protagoni
CalcioRL’iniziativa
ste della finale di Roma è stataElisa Pfattner, fortissima attaccante (con licenza da portiere)dell’Armata Brixen, la miglioredella sua categoria. «Il calcio è ilmio sport, e mi ci sono appassionata fin da piccola — raccontaElisa —, quando giocavo conmio fratello Philipp e con miopapà». Per tutti loro è stataun’emozione enorme giocare inuno stadio vero, addirittural’Olimpico: «È sicuramente unsogno di tanti ragazzi e ragazze,e per me è diventato realtà. Eromolto emozionata, ma anchesoddisfatta». E anche lei, cometutti, ha i suoi campioni del cuore: «Lionel Messi e Cristiano Ronaldo perché sono i miglior giocatori del mondo. Tra i portieri,mi piace tanto Gianluigi Buffon».
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Grande il lavorodel Centro Sportivo Italiano nell’organizzazione delle tappe cittadine da Bolzano a Enna
LA CHIAVE
IL RICORDO LUCA E LA ROVESCIATALuca Pusceddu, maglia n.8, è volato in cielo a 10 anni facendo una rovesciata in allenamento, prima di Gazzetta Cup. La Polisportiva San Francesco di Quartu ha giocato per lui. Francesca, sua sorella, gli scrive: «Luca, il pallone era la tua vita. Hai deciso di continuare acorrere in paradiso... Lì sì che c’è spazio, che la palla non fa troppo rumore. Ora puoi fare tutte le rovesciate che vuoi…». Ciao Luca.
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L'ANALISIdi PINOALLIEVI
CORSA NOIOSAMA LA PISTA NON HA COLPE ANCHE SE...
O tto gare senzavittorie nel 2016,che aggiunte ad
altre sei nel 2015 fanno un bilancio di 16 gran premi a digiuno. Non è l’ideale. Logico che quando Sergio Marchionne si materializza d’improvviso sui circuiti, ognuno si senta sotto esame. E si ricomincia a parlare della «pressione» che il presidente mette ai suoi uomini, dimenticando che la Ferrari è in F.1 per battere gli altri, non per il piacere di correre. Marchionne spinge, ma cosa facevano prima di lui Montezemolo o Enzo Ferrari? La stessa cosa. Ferrari agiva in modo ancora più accentuato, con una presenza quotidiana nei reparti e il suo fantasma che aleggiava ovunque. Anche Chapman, Williams, Dennis e gli altri grandi patron si sono sempre comportati così. La F.1 non è un mondo facile e non distribuisce ricchezze ai suoi protagonisti perché dormano tranquilli. Se qualcuno non regge la pressione, è libero di cercarsi un impiego in banca.
Marchionne a Baku è stato vicino ai problemi di crescita della Ferrari, ha visto cosa manca, dove implementare. E alla fine, da tifoso, si è lamentato della mancanza di spettacolo. Ma la sicurezza? È folle che su un circuito cittadino si tocchino i 380 all’ora: il rettilineo di 2,2 km è bellissimo quanto rischioso e qualcosa bisognerà fare nel 2017, creando ulteriori spazi di fuga. Tornando allo show siamo stati vicini allo zero. Tutto uguale dall’inizio alla fine, al pari di molte piste permanenti dove emergono le gerarchie tecniche e chi dispone di meno cavalli o di vetture meno efficienti non ha scampo. La crisi gomme della Red Bull di Ricciardo ha tolto l’effettosorpresa e Hamilton, atteso a una grande rimonta, si è fatto male da solo, non ricordando più come girare i famosi manettini per recuperare potenza. Non è stata colpa di Baku,sono semplicemente mancate le variabili. Con la pioggia sarebbe stato diverso, ma non si possono bagnare i circuiti per penalizzare chi è più bravo: sarebbe come far correre Bolt nei 100 metri senza le scarpe per vedere l’effetto che fa. In F.1 è il momento della Mercedes: onore a Stoccarda che ha realizzato una macchina quasi imbattibile. Sperando che la Ferrari faccia in fretta a imitarla. E lo show arriverà…
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Ferrari, sei da titolo?Ora tre gare verità
dopo la svolta di Baku1 A Maranello convinti che la rivoluzione di venerdì notte negli assetti servirà per provare a ribaltare il campionato
fFOCUS TECNICO
La ricetta:avere meno ala ma più carico dal corpo auto 1 Scartata dopo le libere la soluzione coi 2 profili a discapito della velocità:i veri limiti sono trazione e aderenza. Dura risolverli in sole sei settimane
IL DISTACCO DELLA ROSSA NEI PRIMI OTTO GP
Rosberg(Mercedes)
GP AUSTRALIA GP BAHRAIN GP CINA GP RUSSIA GP SPAGNA GP MONACO GP CANADA GP EUROPA
Rosberg(Mercedes)
Rosberg(Mercedes)
Rosberg(Mercedes)
2°Raikkonena 0”616
3°Raikkonena 31”998
2°Ve�ela 37”776
2°Raikkonena 10”282
3°Ve�ela 9”643
4°Ve�ela 15”846
2°Ve�ela 5”011 2°
Ve�ela 16”696
Verstappen(Red Bull)
Hamilton(Mercedes)
Hamilton(Mercedes)
Rosberg(Mercedes)
Vinc
itore
Ferr
ari
RCS
SERGIO MARCHIONNEPRESIDENTE FERRARI
«SO COME STIAMO LAVORANDO
ED È DAVVEROSTRAORDINARIO»
SEBASTIAN VETTEL4 VOLTE IRIDATO
«ORGOGLIOSODI COME IL TEAM
HA REAGITODOPO LE LIBERE»
Giusto FerronatoINVIATO A BAKU (AZERBAIGIAN)
L a pazienza dei tifosi dellaFerrari, si sa, è molto difficile da contenere. Al pari
della loro grande passione.Quando non si vince un titolopiloti dal 2007, se ne sfioranoalmeno un paio negli anni successivi e si comincia, come quest’anno, con aspettative di immediata vittoria, tutto quelloche viene di meno tende a essere giudicato con grande severità. Fa parte del gioco. Ora, dopo il GP d’Europa a Baku, chiuso con un 2o e un 4o posto di Seb a s t i a n Vet te l e K i m iRaikkonen, è ancora possibileimmaginare un Cavallino vincente, capace di impensierire la Mercedes fino alla fine? È
ancora possibile sognare, malgrado dopo 8 GP la casella deiprimi posti sia vuota? Sulle rive del Mar Caspio la Ferrari halanciato un messaggio ai tifosi:non è facile, ma lotteremo conferocia giorno dopo giorno,con tanto lavoro extra e sviluppi sulla macchina nelle areedove ancora non ci siamo. Proprio come successo dal venerdìal sabato in Azerbaigian, quando la SF16H è stata rivoltatacome un calzino. Su una pistain cui la situazione assetti, dopo le libere del venerdì, parevaun rebus quasi irrisolvibile.
TRASCINATORE Invece lasquadra ha lavorato fino alle 3di notte, individuando un buoncompromesso sugli assetti che,si confida nel team, torneràmolto utile anche nelle prossi
me gare. È il segnale di cui haparlato a Baku il presidenteSergio Marchionne: «So comesi sta lavorando, ed è qualcosadi straordinario». SebastianVettel lo ha ribadito dopo il GP:«Il modo in cui abbiamo reagito mi rende orgoglioso dellasquadra». Il tedesco è stato iltrascinatore. Anche nel momento del pit stop. Quando gliè stato chiesto di anticipare lasosta dopo soli 7 giri, ha decisodi restare in pista perché la suastraordinaria sensibilità glisuggeriva che era la scelta giusta. Con una doverosa precisazione: non c’è stato alcunoscrezio col team per la chiamata, solo una fulminea decisione, che si è rivelata corretta.
NUMERI Il campionato si puòancora considerare «totalmen
Paolo Filisetti
Una lotta contro il tempo, quella che la Ferrarideve intraprendere per
rendere finalmente vincentela SF16H nelle prossime gare(Austria. Gran Bretagna, Ungheria e Germania) primadella pausa estiva. Questa infatti la deadline oltre la qualeogni ulteriore tentativo parrebbe solo cieca ostinazione,
o per meglio dire, puro accanimento terapeutico. Di fattonon si può pensare a step evolutivi predeterminati, maquanto emerso nelle ultimegare è un quadro molto chiaro su cosa necessiti di interventi correttivi immeditati ecosa invece possa essere considerato un punto di forza diquesta monoposto.
POWER UNIT OK Montrealprima e Baku poi hanno mo
strato che la Ferrari è cresciuta almeno per quanto concerne la Power Unit che, comedichiarano in Ferrari, è oraallo stesso livello di quellaMercedes, ed in alcuni casi(non è un’eresia sostenerloanche se può sembrarlo) superiore alla rivale di Stoccarda. Anche la trazione, quantomeno a Montreal, è parsamigliorata, restando peròestremamente legata alle mescole utilizzate e soprattutto
alle temperature ambientali.Il tracciato canadese e il climarigido, infatti, hanno consentito l’uso di pneumatici conrange di utilizzo «high» che difatto meglio si adattano allavettura, rispetto a quelle conrange «low», più critiche a livello di gestione della loro finestra di utilizzo. Si può dunque dire che da un lato la Ferrari ora si possa affidare fiduciosa alle doti del propulsore,ma non abbia ancora del tut
Nel lungo rettifilola Ferrari è statapiù lenta di 11 km/h rispetto a Mercedes
La SF16-H ancora troppo sensibile nell’uso delle gomme a certe temperature
LA CHIAVE
Formula 1RDopo il GP Europa
Sebastian Vettel, 28 anni, 3o in classifica a -45 da Rosberg GETTY
33MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
MOTOGPSuzuki, ecco RinsAprilia-Espargaro ok Sarà Alex Rins il compagno di Andrea Iannone alla Suzuki nel 2017 e 2018. La Casa di Hamamatsu ha deciso di promuovere in MotoGP l’attuale leader della Moto2 (2 vittorie quest’anno), già vice iridato 2015 e in Moto3 nel 2013. Rins, 20 anni, sostituirà Aleix Espargaro, che nel 2017 passerà in Aprilia al fianco di Sam Lowes: annuncio ad Assen?
SUPERBIKESykes rinnova: Kawasaki fino al 2018 Nonostante negli ultimi due anni sia stato surclassato da Jonathan Rea, Tom Sykes insiste e anche nel prossimo biennio sarà compagno del nordirlandese, lanciato verso il secondo titolo, alla Kawasaki.
FORMULA 1Wolff: «Regole radio da cambiare» Toto Wolff (Mercedes), critica il regolamento che vieta gli aiuti alla guida e le istruzioni dettagliate via radio ai piloti, cosa che domenica a Baku ha compromesso la gara di Lewis Hamilton. «Le auto sono molto sofisticate tecnologicamente, credo che dovremmo rivedere i regolamenti. Perché o rendi le auto meno complicate, e non sarebbe la direzione giusta, o devi permettere di comunicare di più con i piloti in caso di guai».
IL GP ITALIALa Lombardia stanzia 20 milioni per Monza La giunta regionale lombarda ha stanziato ieri 20 milioni di euro per il GP d’Italia a Monza: denaro da aggiungere a quello che Aci e Sias dovranno dare a Ecclestone per il rinnovo. Intanto Daniele Manca, sindaco di Imola, torna a proporre l’alternanza: «L’Aci mette i soldi di tutti gli italiani».
TACCUINO
«Marchionne? È un entusiasta, ci ha messo la faccia, cosa difficile per unpresidente di un grande gruppo e non fa mancare il supporto finanziario. Però non si vincono i campionati con i proclami»: così Flavio Briatore ieri a «La politica nel pallone» di Gr Parlamento. Il manager ha poi sostenuto che «la Ferrari deve internazionalizzarsi», dotandosi di un satellite inglese come ai tempi di John Barnard.
SULLA ROSSA
Briatore punge:«Non si vincecoi proclami»
te aperto», comeha detto Marchionne? I criticimettono sul piatto l’impietosafreddezza deinumeri: nel 2015 dopo 8 gareguidava Hamilton con 49 puntisu Vettel, che aveva vinto almeno un GP (quello in Malesia).Nel 2016 guida invece Nico Rosberg con 45 punti sul ferrarista, che è invece è ancora a secco. E allora cosa bisogna aspettarsi? Un trittico di gare decisive, in cui la Ferrari calerà ilmassimo sforzo di sviluppo aerodinamico e telaistico per ovviare al problema principaleverificatosi nelle curve a 90o diBaku, la ricerca del downforceche occorre per portare le gomme alla temperatura ideale(nella fattispecie le anteriori)
senza però penalizzare l’avanzamento in rettilineo, garantitoda una powerunit che, sempre
per bocca di Marchionne, è cresciuta «in modo eccezionale».In Austria, pista di motore etrazione, il Cavallino si aspettauna buona prestazione, paragonabile al Canada. A Silverstone, pista di telaio e caricoaerodinamico, si spera chequello che la Ferrari ha capito emesso in pratica, funzioni. Epoi arriverà l’Ungheria, dovel’anno scorso trionfò Vettel, giro di boa del Mondiale. «Nessuno pensa al 2017, c’è da lottareper il titolo», ha ribadito Marchionne al team. Ma il tempo adisposizione sta per esaurirsi.
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-15I punti in meno della Ferrari tra i costruttori dopo 8 GP rispetto al 2015: 177 contro 192
LA DIFFERENZA
to trovato la quadratura delcerchio per quanto concerneil telaio e l’aerodinamica.
RETROMARCIA La monopostoappare troppo sensibile aicambiamenti di assetto e inconfigurazione da basso carico — il venerdì a Baku lo hadimostrato con assoluta chiarezza — manca di un validoinserimento in curva e diequilibrio. Sul tracciato azero, infatti, la Scuderia aveva
portato un pacchetto aerodinamico specifico da basso carico, ma la sua adozione è stata inconfutabilmente fallimentare, costringendo i tecnici a ritornare sui propripassi per l’ala anteriore, utilizzando nuovamente la versione caratterizzata da flap atre elementi e scartando lanuova con due soli profili.
VELOCITÀ Il cronometro e levelocità massime di circa 11
Nella pagina accanto il nuovo turbo Ferrari e la sua disposizionerispetto al motore elettrico (Mgu-H); qui a sinistra le due ali anteriori:in basso la versione Baku, a due profili, poi scartata, e in alto quella di
Montreal che garantiva più carico. Sopra la sospensione posteriore
chilometri all’ora inferiori alle Mercedes sul lungo rettilineo, hanno mostrato che ilprezzo pagato in termini diefficienza aerodinamica èstato troppo alto (ma la RedBull, rimasta su una configurazione «scarica», in gara hasofferto un degrado gommeeccessivo). Generare maggior carico con il corpo vettura è quindi indispensabile pergarantire un migliore equilibrio e favorire anche un uti
lizzo degli pneumaticimeno schizofrenico.
SOLUZIONI Maquali sono le possibili soluzioni?Una, paradossalmente, potrebbeessere quella dimigliorare ulteriormente il propulsore, per di
sporre di un potenziale extra da
poter utilizzare percompensare le caren
ze telaistiche ed aerodinamiche. La stessa Mer
cedes docet, visto che ha dominato nel 2014 sulla RedBull, che pure godeva di aerodinamica e telaio più efficienti. Per contro, come peraltrosostenuto dallo stesso Maurizio Arrivabene, la filosofiache a Maranello intendonoseguire è quella di cercare dimigliorare le aree critiche.Ciò, sulla carta, dovrebbeprodurre risultati più tangibili. Ma sorgono dubbi in merito ai tempi che lo sviluppo aerodinamico e telaistico (leggisospensioni) richiede: pococompatibili con scadenze imminenti rappresentate daquattro gare nell’arco di seisettimane.
© RIPRODUZIONE RISERVATA a cura di RCSAdvertising & Communication Solutions
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CLIO CUPPRESS LEAGUE:
LA STAMPA IN PISTA
“Siamomolto contenti quest’annodi far partecipare la stampaitaliana alla terza edizione della Clio Cup Italia che vede prota-goniste le Clio Cup RS 1.6 Turbo. Questo trofeo monomarca èmolto importante per tutti gli appassionati del motorsport edunapartecipazionedella stampa automobilistica al trofeo, generasicuramentemaggiore interesse oltre al divertimento provato daigiornalisti, primi appassionati di questo sport”. Nelle parole diFrancesco Fontana Giusti, Direttore Comunicazione e Immagi-ne Renault Italia, è sintetizzato il concetto della Clio Cup PressLeague. Sei appuntamenti, 12 giornalisti (foto in alto) pronti asfidarsi inpista. Sempre all’insegnadelmarchiodellaLosanga.Uncampionato nel campionato, voluto da Renault Italia e dalla FastLane Promotion, con due guest driver della carta stampata, delweb edella televisione che, assieme agli abituali protagonisti dellaserie, in ciascuna tappa del calendario indossano casco e tuta percalarsinell’abitacoloe raccontaredaprotagonisti le loroemozioni.
ECCO I 12“GUEST DRIVER”
Nelprimorounddella stagione, adarsi battaglia sul circuitodelSanterno sono statiGiovanniMancini (Elaborare, foto al centro)e Alberto Sabbatini (Autosprint), in pista con i colori del teamRenault Italia Press League by Oregon, entrambi bravi a tagliareil traguardononostante l’accesa bagarre con tutti i “big” del cam-pionato.Nella seconda tappadiMisanoè stato il turnodiPaoloPi-rovano (MotorPadTv) eEmilianoPeruccaOrfei (Automoto, fotoin basso), con quest’ultimo straordinario interprete di una corsache loha visto concludere quarto, sfiorando il podio ebalzando alcomandodella speciale classifica.Prossima “fermata”Monza, il 2 e3 luglio, dove sonoattesiGiovanniLopes (AlVolante) eFrancescoPelizzari (AutomobilismoeEvo).Quindi si approderà alMugelloconMarcoDellaMonica (Car)eAndreaStassano(Quattroruote).AVallelunga riflettori puntati su PaoloCiccarone (RadioMonteCarlo) e Lorenzo Baroni (Autoblog Blogo Motori), mentre l’e-pilogo è previsto a Imola, dove saranno presenti Franco Nugnes(Motorsport.com)e l’unica “lady”AlessandraBrena (Safe-Drive).
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Fontana«IO E I GIOCHI?
UNA MAGIASENZA FINE»
«PECHINO, UN GRANDE GIOCO. A LONDRA HO RIVISTOIL FILM DELLA MIA VITA, A RIO CONTERÀ SOLO IL PODIO.MA IO MI VEDO GIÀ A TOKYO»
L’INCONTROdi PAOLO MARABINIINVIATO A CASTELL’ARQUATO (PC)
I l suo buen retiro — laddovei campi di mais della campagna piacentina danno la
mano ai primi colli della Vald’Arda — è una bella casa colonica dell’Ottocento: solo a guardarlo, il paesaggio alle porte diCastell’Arquato ti mette la calma addosso. «Io e mia moglieElisabetta l’abbiamo compratacinque anni fa, sistemarla non èstato facile, ma sta prendendoforma e ci piace un sacco» diceorgoglioso Marco Aurelio “Fonzie” Fontana, felice di vivere amisura d’uomo, in mezzo allanatura. «Ho lasciato CesanoMaderno 8 anni fa. Non mimanca nulla, ho tanti amici fantastici, questi posti per allenarsisono l’ideale. E sono certo chequi i miei figli possono crescerebene». Gregorio, 9 mesi, si staaddormentando in braccio allanonna, mentre il primogenitoEmiliano, 2 anni e mezzo, giocasilenzioso sul parquet del grande open space al primo piano,dove brilla una Gilera 150 del‘55, regalo di nonno Giacomo.Lì accanto, le due borse con lascritta Italia e i 5 cerchi olimpiciappena ritirate in vista dei Giochi di Rio, il grande traguardodel 31enne biker brianzolo, volto cool, vincente e accattivantedelle ruote grasse, bronzo aLondra quattro anni fa.
Oggi, alla gara brasiliana, man-cano due mesi esatti: Marco Au-relio, come siamo messi?«A buon punto. Ho avuto segnali forti fino a metà aprile, poi hofatto un blocco di lavoro moltoimportante che ho faticato unpo’ ad assimilare. A maggio però ho sempre qualche problemaper via dell’allergia al polline.Ma il bello viene adesso».
Preoccupato per il flop di nove giorni fa al Tricolore, chiuso al-l’8° posto?«No. Dovrei essere preoccupatose, con due mesi di lavoro davanti, mi... preoccupassi. Ci tenevo a far bene, questo sì. Peròè stata una giornata storta, come ogni tanto può succedere».
Intanto bussano alle porte iMondiali (il 3 luglio in RepubblicaCeca; ndr): saranno una bella cartina di tornasole.«A Nove Mesto vorrei far beneper rientrare in partita e guadagnarmi una bella iniezione dimorale, ma non ho nemmenointenzione di pormi chissà quali aspettative, perché non vogliofarmi condizionare in chiaveGiochi. Sì, due anni fa ai Mondiali vinsi il bronzo. Ma due anni fa ormai è il passato».
Rio sarà la sua terza Olimpiade. Quale è il ricordo più vivo dellaprima, 8 anni fa a Pechino?«Per me fu un’esperienza quasisurreale. Ebbi subito la sensazione di trovarmi nel mezzo diun evento gigantesco, un grande gioco. Avevo solo 23 anni,ma stavo facendomi largo, nonmi sentivo lì per caso, consapevole di poter correre una gran
gara. Però mi pareva di essere ilragazzino un po’ tagliato che finalmente ce l’aveva fatta».
L’emozione più forte?«La telefonata alla vigilia dimamma Graziella e papà Pino,la voce tremante, la classicaraccomandazione: ‘Fai il bravo’.Poi Betty, gli amici, lì a viverecon me quel momento speciale.Pechino fu l’inizio di tutto, spartiacque della mia carriera, dellamia vita. Con quel 5° posto capiiche potevo raccogliere qualcosae valeva la pena insistere».
Londra 2012, tutt’altra storia.«Londra? Sì, Business Games.Io ero più consapevole di tantecose. Soprattutto non feci mistero di puntare a una medaglia. E quando alla fine arrivòquel bronzo meraviglioso, mentre abbracciavo dopo il traguardo mamma e papà, e loro mi
gridavano ‘Ce l’abbiamo fatta’,in un secondo uscì tutto il filmdella mia vita, tutte le emozioni: dalla prima biciclettina e leprime pedalate da giovanissimo G6 alle trasferte con papà».
Che cosa ha di speciale l’Olimpia-de? E vincere una medaglia?«È come Babbo Natale per unbimbo: pensi che non ci sia nul
la di più grande, di più magico. La medaglia dà unsenso a tuttociò che hai fatto per arrivaresino a lì, all’evento massimo del tuolavoro: a quello che hai vissuto tu, il tuogruppo, la tuafamiglia, il
tuo team. Già è importante essere lì, aver fatto quel cammino,ma il podio gli dà un altro sapore: ti accorgi di tutta la potenzadell’Olimpiade. Sensazione difficile da spiegare, va provata».
E val la pena riprovarla...«Eccome! A Rio non sarà comea Pechino, nemmeno come aLondra. A parte che non sonomolti quelli capaci di tre Olimpiadi, e già questo è motivo diorgoglio, so che per essere appagato devo tornare con unamedaglia. Poi il risultato va accettato, qualunque sia. Ma iosono un agonista, un animaleda competizione, mi carico diadrenalina appena vedo la linea del via, scatto sempre pervincere. E in Brasile venderò cara la pelle. Sì, sono fiducioso».
Quali sacrifici richiede inseguireil podio olimpico?«Non li chiamerei sacrifici,semmai rinunce, come amavadire il grande Alfredo Martini.C’è una sottile differenza: la rinuncia per un obiettivo importante, pesa relativamente».
Che cosa è cambiato in Fontana rispetto a quattro anni fa?«Tante piccole cose, dettagliche possono fare la differenza.Per esempio l’attenzione per labici. O l’alimentazione: da pocomi segue un nutrizionista (Sacha Sorrentino, ndr) e i beneficili ho subito visti. Curando i dettagli c’è meno spazio per gli errori. Ma può non bastare. E ionon sono certo maniacale».
E poi?«E poi oggi ho due figli. Il loroarrivo ha riempito la mia vita, lehanno dato un grande significato. C’è un sacco da fare, chiaro. Ma quante gioie... Mi piacemolto l’idea di trasmettere loroqualcosa di mio. Ed è bello educarli: insegnargli le buone maniere, a stare al mondo rispettando il prossimo, l’ambiente».
Si vede in gara anche a Tokyo 2024?«Certo che sì. Ora come ora nonmi vedo da un’altra parte».
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MARCO AURELIO FONTANASUL BRONZO A LONDRA 2012
«LA MEDAGLIA OLIMPICA DÀ UN SENSO A QUELLO CHE HAI FATTO»
MARCO AURELIO FONTANASULLA GARA DEL 3 LUGLIO
«AI MONDIALI NON CHIEDO NULLA, NON
VOGLIO FARMI CONDIZIONARE»
Marco Aurelio Fontana, 31 , corre per il Cannondale Factory Team MONDINI
2Le medagliedi bronzo vinteda Fontana: ai Giochidi Londra 2012e al Mondiale 2014
IL NUMERO
CiclismoRDue mesi alla gara olimpica di mountain bike
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1Ha condotto i Cavs alla gran rimonta sui Warriors: nessuno c’era riuscito dall’1-3«I miei compagni hanno creduto in me come loro leader, eppure c’era chi dubitava»
«Sono tornatoe ho centrato l’obiettivo:far vincereil primo titoloa Cleveland»
LeBron il Magnifico
I risultati della serie finale:Gara-1: Warriors-Cavs 104-89; Gara-2: Warriors-Cavs 110-77; Gara-3: Cavs-Warriors 120-90; Gara-4: Cavs-Warriors 97-108;Gara-5: Warriors-Cavs 97-112; Gara-6: Cavs-Warriors 115-101
ALBO D’ORO 1947 Philadelphia Warriors;1948 Baltimore Bullets; 1949-50 L.A. Lakers; 1951 Rochester Royals; 1952-54 L.A. Lakers; 1955 Syracuse Nationals; 1956 Philadelphia Warriors; 1957 Boston Celtics; 1958 St. Louis Hawks; 1959-66 Boston Celtics; 1967 Philadelphia 76ers;
1968-69 Boston Celtics; 1970 New York Knicks; 1971 Milwaukee Bucks; 1972 L.A. Lakers; 1973 N.Y. Knicks; 1974 Boston Celtics; 1975 Golden State Warriors; 1976 Boston Celtics; 1977 Portland Trail Blazers; 1978 Washington Wizard; 1979 Seattle Supersonics; 1980 L.A. Lakers;
1981 Boston Celt.; 1982 L.A. Lakers; 1983 Philadelphia 76ers; 1984 Boston Celt.; 1985 L.A. Lakers; 1986 Boston Celt.; 1987-88 L.A. Lakers; 1989-90 Detroit Pistons; 1991-93 Chicago Bulls; 1994-95 Houston Rockets; 1996-98 Chicago Bulls; 1999 San Antonio Spurs; 2000-02 L.A.
Lakers; 2003 San Ant. Spurs; 2004 Detroit Pist.; 2005 San Ant. Spurs; 2006 Miami Heat; 2007 San Ant. Spurs; 2008 Boston Celtics; 2009-10 L.A. Lakers; 2011 Dallas Mavericks; 2012-13 Miami Heat; 2014 San Ant. Spurs; 2015 Golden State Warriors; 2016 Cleveland Cavaliers.
SERIE FINALEE ALBO D’ORO
I NUMERI
3 Gli anelli Nba vinti da LeBron James: due con la magliadi Miami Heat, nel 2012e nel 2013, e uno fresco fresco con Cleveland
61 Il suo record di punti segnati nell’Nba: il 4 marzo 2014 Miami battè Charlotte 124-107 con il suo 22/33 dal campo (14/23da 2, 8/10 da 3 e 9/12 nei liberi)
2 Le medaglie d’oro conquistate con Usa Team, una all’Olimpiade di Pechino 2008, bissata alla successiva Olimpiade di Londra 2012
28 La media punti (sono 5572 totali) di LeBron nelle 199 partite di playoff giocate: 112 le ha disputate con Clevelend, 87 con Miami
clicLA GAZZETTA È UNO DEGLI 11 MEDIA SCELTI PER VOTARE L’MVP
LeBron mvp delle Finals all’unanimità. Nella giuria di 11 giornalisti c’era, per la prima volta, anche la Gazzetta con l’inviato Davide Chinellato. La rosea era l’unica testata internazionale di un panel che comprendeva i principali media Usa e due giornalisti delle testate locali di Cleveland e Oakland.QUADRETTO FAMILIARE LeBron con due dei suoi tre figli, alla sua destra
LeBron jr di 11 anni e in braccio Zhuri che compirà due anni a ottobre REUTERS
Davide ChinellatoINVIATO A OAKLAND (USA)
«È per questo che sonotornato: per portareun titolo a Cleve
land». LeBron James ce l’ha fatta, ha regalato ai Cavs il primotitolo Nba della loro storia e allacittà un successo sportivo chemancava da 52 anni. L’ha fattodominando da più forte del pianeta e da leader vero queste Finals che sembravano destinatea diventare, con Golden Stateavanti 31 e la chance di rivincere il titolo in casa in gara5,un altro capitolo triste della storia sportiva di Cleveland. Sonodiventate il più bello col 9389della leggendaria gara7 (giàentrata nella lista delle partitepiù belle di sempre), con le lacrime di gioia di LeBron, immagini di queste Finals tanto quanto la clamorosa stoppata su Andre Iguodala con cui ha sigillatoil match. James ha guidato Cleveland ad un’impresa storica:
diventare la prima squadra avincere il titolo rimontando da31. Ha chiuso da mvp delle Finals per la terza volta in carriera: ha dominato la serie in punti(29,7), rimbalzi (11,3), assist(8,9), stoppate (2,3) e recuperi(2,6), si è caricato la squadrasulle spalle quando tutto sembrava perduto, ha timbrato lasfida finale con una tripla doppia da 27 punti, 11 rimbalzi e 11assist. E ha stravinto il duellocon Steph Curry, il volto dellaNba negli ultimi due anni, ricordando che il più forte delpianeta è ancoralui.
LE LACRIME LeBron ha cominciato a piangerenon appena harealizzato di avercompiuto la suaimpresa più bella. Ha abbracciato Kevin Love, glialtri compagni eDraymond Green, l’avversariopiù duro, poi si è accasciato sulparquet. Lacrime vere, di gioia,che gli solcavano il viso anchequando coccolava il LarryO’Brien Trophy sul palco comefosse uno dei suoi figli, anchequando riceveva il premio dimvp delle Finals che porta il nome di Bill Russell, anche quando proclamava «Cleveland,questo è per te» sul palco dellepremiazioni. Questo titolo è ilcapitolo più bello della sua leggenda: è il titolo del ritorno acasa dopo gli anni della maturità di Miami, è il titolo in cui LeBron si è preoccupato di ispirare i compagni prima di finalizzare in prima persona, è il titoloin cui si è ripreso lo scettro di
migliore di tutti. «In 13 anni dicarriera ho sempre dato tutto,ho messo cuore e anima nelbasket. Eppure c’era ancora chidubitava delle mie capacità».
LE PAROLE Dopo la festa in spogliatoio tra champagne e sigari,King James si presenta in salastampa con al collo la retina tagliata dai canestri della OracleArena. Siede in mezzo ai suoidue figli, LeBron Jr. e Bryce,con in braccio la piccola Zhuri eil trofeo di mvp delle Finals, l’ultimo arrivato in famiglia, in bel
la mostra sul tavolo. «Questo titolo è per i nostritifosi: se lo meritano – raccontaKing James mentre coccola Zhuric h e p r o v a astrappargli il microfono dallemani –. Sono tornato per questo,e sapevo che contutto quello cheavevo imparato
andando via e con quello cheavrei trovato qui avevo gli ingredienti giusti per riuscirci.Quando siamo venuti qui pergara5 ho creduto che potevamo rimontare. E i miei compagni hanno creduto in me comeloro leader. Eravamo solo noi,la nostra squadra, i nostri tifosi.Ma siamo arrivati a gara7. E inuna partita secca mi gioco lemie chance contro chiunque,anche contro una squadra fortecome Golden State. Ho fattotutto quello che serviva per vincere: sapevo quello di cui erocapace, sapevo che i ragazzi miavrebbero permesso di essereancora una volta il loro leader.Ed è quello che ho fatto».
LE FINALS DEI CAVS Ma questenon sono state solo le Finals diLeBron. Cleveland ha vinto perché Kyrie Irving si è consacratotra i campioni con una serie da27,1 punti di media. PerchéTyronn Lue ha dimostrato di essere un coach vero, bravo a responsabilizzare i campioni e gestire il supporting cast. Resteranno le Finals del pianto di JRSmith, della classe senza età diRichard Jefferson, che toccato il Larry O’Brien Trophy ha deciso che, a 35 anni, poteva anchedire basta. Sono state le Finalsdell’esplosione di TristanThompson, quelle di Kevin Loveche ha legittimato il titolo conuna gara7 tutta grinta. Ma sono state, soprattutto le Finals diKing James. «La festa in città sarà epica, non vedo l’ora» ha detto prima di guidare la squadranel penultimo atto della stagione: una notte di festa a Las Vegas. L’ultimo, domani, saràquella parata che Cleveland haaspettato per 52 anni.
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GOLDEN STATE 89
CLEVELAND 93(22-23, 49-42; 76-75)
GOLDEN STATE WARRIORS: Curry 17 (2/5, 4/14), K. Thompson 14 (4/7, 2/10), Barnes 10 (1/6, 1/4), Green 32 (5/7, 6/8), Ezeli (0/4); Iguodala 4 (2/3, 0/3), Livingston 8 (3/7 da due), Varejao 1(0/1 da due), Barbosa 3 (0/1, 1/2), Speights (0/1, 0/1). N.e.: Clark, McAdoo, Rush. All.: Kerr.CLEVELAND CAVALIERS: Irving 26 (8/18, 2/5), Smith 12 (3/5, 2/8), James 27 (8/19, 1/5), Love 9 (3/6, 0/3), T. Thompson 9 (3/3 da due); Jefferson 2 (1/4 da due), Shumpert 6 (1/3 da tre), Williams 2(1/2, 0/1). N.e.: Dellavedova, Frye, D. Jones, J. Jones, Mozgov. All.: Lue.
ARBITRI: Crawford, Callahan, McCutchen.NOTE - Rimbalzi Gsw 39 (Green 15), Cle 48 (Love 14). Assist: Gsw 22 (Green 9), Cle 17 (James 11). Tiri da 3 Gsw 15/41, Cle 6/25. Tiri liberi Gsw 10/13, Cle 21/25. Palle perse Gsw 10 (Curry 4) Cle 11 (James 5). Spettatori 19.596.
E’ stato nominato mvp delle finaliper la terza voltanella carriera
In gara-7 ha chiuso con una tripla doppia: 27 punti, 11 rimbalzi, 11 assist
CHE CIFRE
BasketRNba
37MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
fL’ALTRA STARKYRIE IRVING«Mentre giocavo gara-7mi veniva in mente solo la Mamba Mentality...»1Dall’infortunio a protagonista indiscusso pensando a Bryant«E poi ho cercato di nutrirmi della saggezza dei nostri veterani»
LO SCONFITTO
Curry ammette«Non ho giocatoal top: zero scuse»1Steph: «Tutto fa esperienza, i record non contano nulla, ma sentirete parlare dei Warriors»
1 La felicità e le lacrime di LeBron James, 31 anni GETTY 2 La squadra acclamata dai tifosi all’arrivo all’aeroporto di Cleveland AP 3 Lo stoppone di LeBron a Iguodala AFP 4 LeBron tira in faccia a Curry AFP 5 I Cavs premiati AP 6 La tristezza di Drymond Green REUTERS 7 Curry pensieroso AFP
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OAKLAND (USA)
C leveland sta festeggiando il primo titolodella sua storia sul parquet della OracleArena, ma Steph Curry è ancora lì fuori, a
guardare i rivali. Quello che abbraccia il Larry O’Brien Trophy avrebbe potuto essere lui, e sarebbe stata la conclusione di una stagione storica:quella delle 73 vittorie in regular season, dei record, del secondo premio consecutivo di mvp. Invece Curry è dalla parte opposta, a chiedersi perché i Warriors non siano riusciti a completare illoro capolavoro.
FINALS NON DA MVP Queste non sono state leFinals di Curry. Chiude con 22,6 punti di media eil 40% dal campo una serie in cui non ha mai mostrato quel talento che l’aveva fatto diventare ilprimo mvp eletto all’unanimità nella storia dellaNBA con 30,1 punti di media, 402 triple a bersaglio e l’ingresso nel ristrettissimo club dei giocatori in grado di tirare col 50% dal campo, il 40% datre e il 90% ai liberi. Chiude con una gara7 da 17punti, con 4/14 da tre e troppi errori nell’ultimoquarto. Curry ammette gli errori e non cerca scuse, rifiutando anche l’alibi degli infortuni: «Esserestato fuori non ha aiutato, ma non è una scusa –dice poco prima di confermare che in estate nondovrà operarsi a ginocchio e caviglia, ma solo recuperare –. La realtà è che non siamo riusciti avincere e che io non ho giocato al mio massimoper la maggior parte della serie».
LA RIVINCITA Le Finals non tolgono a Curry lostatus di superstar, di rivoluzionario del gioco. Marestituiscono a LeBron James la supremazia neltesta a testa tra i due su chi sia il simbolo di questaNba. Un trono che Steph punta a riprendersi presto: «Dobbiamo imparare da questa esperienza. Iltitolo dello scorso anno ci ha fatto diventare lasquadra delle 73 vittorie in regular. Su questiplayoff costruiremo qualcosa per il prossimo. Lalezione più grande ovviamente è che non c’è nulladi scontato, che vincere il titolo è veramente dura.Ma come ha detto Draymond Green, questa non èl’ultima volta che sentirete parlare di noi».
d.ch.© RIPRODUZIONE RISERVATA
1 Le squadre nella sua giovane carrieraNba: prima scelta assolutadei Cavs nel draft 2011 non si è più mosso di lì. È stato l’mvp dell’All Star Geme 2014
57 Il suo record nei punti segnati, realizzati il 13 maggio nella trasferta di San Antonio. Nello score della gara vinta 128-125 dts si segnala un clamoroso 7/7 da 3 punti
KYRIE IRVINGPLAY CLEVELAND CAVALIERS
«DA TUTTIHO RICEVUTO
UN RIFORNIMENTODI FIDUCIA»
«SONO CONTENTO E PER GOLDEN STATE
PROVO SOLO RISPETTO»
OAKLAND (USA)
I l sigaro della vittoria, lasbornia immediata dopo ladoccia di champagne con
cui ha festeggiato il primo titolo della sua carriera, Kyrie Irving se le è davvero meritate.Se Cleveland è entrata nell’albod’oro Nba e ha interrotto il digiuno di trionfi sportivi di unacittà affamata, che si sentivaquasi maledetta dopo oltremezzo secolo d’attesa, il meritoè anche suo. In queste Finals siè consacrato superstar, chiudendo con 27,1 punti di mediae segnando la tripla del sorpasso definitivo in gara7, quellache ha spezzato l’equilibrio sul9289 a 53” secondi dalla fine.Irving si è diplomato con lodenella scuola per diventare campioni di LeBron James: dovevafar dimenticare a Clevelandl’abbandono di King James, maquando LeBron è tornato hacercato di carpirne tutti i segreti, ha capito che avere accantoun giocatore del genere avrebbe aiutato la sua carriera. «Hoparlato con LeBron, ho parlatocon coach Lue, ho cercato dinutrirmi della saggezza dei veterani del nostro spogliatoio:da tutti loro ho ricevuto un rifornimento costante di fiduciadurante tutta la stagione», haraccontato Kyrie.
LA RIVINCITA Queste sono sta
te le Finals della rivincita per Irving. Un anno fa in gara1 toccòil punto più basso della carriera. «Ho cercato per tutta la stagione di non pensare a quelloche ho dovuto passare per rimettermi in piedi, allo stressche è stato per me lo scorso anno dover guardare i miei compagni in tv – racconta con i vestiti ancora inzuppati di champagne –. E poi un anno dopo cisiamo ritrovati qui, ancora traOakland e Cleveland, con tantigrandi giocatori a darsi battaglia sul parquet. Ho cercato digodermela fino in fondo, rimanendo però convinto che se fossimo riusciti ad eseguire il nostro piano partita avremmovinto. Sono davvero contentodi essere parte di qualcosa distorico. A fine partita ho abbracciato Curry e ho pensato che nei prossimi anni ci incroceremo ancora tante volte, perché i Warriors stanno cercandodi costruire una dinastia e sonouna squadra piena di talento.Ma intanto mi godo la vittoria».
LA SVOLTA Irving, che ha iniziato il 201516 il 20 dicembreper recuperare dall’infortuniodello scorso anno, aveva cominciato le Finals in sordina, toccando il punto più basso coni 10 punti di gara2. Ma da lì èstato un crescendo di classe ecrossover, di triple e talento: daallora ha sempre segnato almeno 20 punti, col massimo tocca
to nella determinante gara5 incui Kyrie ha chiuso con 41 punti. «Quando eravamo sotto 31 iWarriors avevano il 92% dichance di vincere la serie. Sapevamo che dovevamo preoccuparci solo di noi stessi, che sefossimo riusciti a risolvere internamente i nostri problemisaremo riusciti a fare l’impresa.Sono contento che sia andatacosì, ancora di più che sia successo contro una grandissimasquadra come Golden State,per cui provo solo rispetto».
DIVERSI SCENARI Anche in gara7 Irving è stato determinante: ha segnato 26 punti, ha lasciato a LeBron il compito diportare palla e costruire il gioco provando a fare la differenzacon la sua aggressività in attacco e il suo impegno in difesa.Ma non è stato facile. «Ho a malapena dormito nelle ultime 48ore – racconta, ancora un po’confuso dallo champagne –.Continuavo ad elaborare diversi scenari, a pensare a quelloche avrei fatto a seconda dell’esito della partita. Ho detto aimiei compagni che dovevo pensare solo alla partita, e poi verso la fine del secondo quarto miveniva in mente solo una cosa:Mamba Mentality». La mentalità Mamba, quella di Kobe Bryant che grazie all’assistant coach Phil Handy è diventato unodei mentori di Irving, è quellache ha trascinato Kyrie a fare ladifferenza con la tripla del sorpasso finale. Quello è stato anche il canestro della definitivaconsacrazione di un talentoche, a 24 anni, ha fatto capire diessere un campione. Il titolo glidarà ancora più fiducia nei propri mezzi. La vicinanza di LeBron, che per lui stravede, loaiuterà a fortificare la suaMamba Mentality. Intanto peròKyrie si gode la sua rivincita, ilprimo titolo della sua carriera,il trionfo.
d.ch.© RIPRODUZIONE RISERVATA
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LeBron il Magnifico
38 MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
39MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Johnson, il riscatto vale gli Us Open1Il golfista ha festeggiato il primo major con la compagna Pauline, figlia della leggenda dell’hockey Gretzky
Dustin Johnson 31 anni, esulta con il suo caddie, il fratello Austin AP
Massimo Lopes PegnaCORRISPONDENTE DA NEW YORK
N egli istanti in cui DustinJohnson ha indugiato,poco prima di spedire in
buca il putt da tre metri che gliha permesso di conquistare loU.S. Open, il suo primo Major,gli si sono affollati in testa brutti pensieri. Un anno fa aveva fallito due chance di vittoriaalla 18: da 4 metri per il trionfoe da appena 1 per il birdie chelo avrebbe mandato ai playoff.Invece aveva consegnato il successo a Jordan Spieth e lui sen’era andato più ombroso disempre. Nell’estate 2014 sen’era andato sul serio. Sei mesidi sabbatico per motivi personali, secondo la versione ufficiale dello stesso DJ. Ma glispifferi di spogliatoio e un articolo di Golf Digest suggerivanoche gli fosse stata comminatauna sospensione da parte delPga (mai confermata), per essere risultato positivo a 3 testantidoping (cocaina e marijuana).
TESTA MATTA Nel golf, dove inervi sono indispensabili almeno quanto il talento, un problema enorme. Soprattuttoperché DJ aveva già mandatoin malora altri tre Major a causa del «braccino» che lo bloccava nei momenti chiave di untorneo. Allo U.S. Open del2010, davanti tutti all’ultimogiro, completò il round in 82sprofondando nelle retrovie.Al Pga Championship dellostesso anno non si accorse di
avere la pallina sulla sabbia diun bunker: poggiò il ferro sulterreno, gesto proibito dal regolamento, e gli venne affibbiata una penalità di due colpiche lo eliminò dalla possibilitàdi disputare i playoff. Al BritishOpen dell’anno passato, leaderdopo due giri, era successivamente precipitato al 49° posto.Così domenica, in piena rimonta sul nordirlandese Shane Lowry, deve aver pensato all’ennesima macumba, alla 5stava per imbucare un comodoputt, quando la pallina si èmossa leggermente. Alloraaveva immediatamente avvertito il giudice spiegandogli dinon aver causato, lui, lo spostamento. Le immagini sembravano dargli ragione e che tutto si fosse sistemato. Ma altee della 12 uno degli arbitri gliaveva comunicato che quasicertamente gli sarebbe stato
GolfRIl successo dello statunitense
assegnato un colpo di penalizzazione e che la decisione finale sarebbe stata presa soltantoal termine del round. Una tempistica orribile che messo dinuovo alla prova i suoi nervi.
SUSPENCE Johnson, che nelPga ha vinto almeno un torneoper nove anni consecutivi, èstato costretto a giocare le ultime sei buche senza conoscereil suo score reale. In mente,sempre quelle cifre fallimentari nei Major, mai esorcizzati prima: 028, cioè zero tituli su28 partecipazioni. Ma stavolta,non si è arreso alle avversità el’ingiustizia subita gli ha fattoritrovare serenità. Alla 16 hasalvato un par infilando unputt da 4 metri e alla 18 non hasbagliato il birdie da tre che gliavrebbe preservato il successoanche in caso di penalità. Così,ha potuto alzare il trofeo e abbracciare la fidanzata PaulinaGretzky, figlia del mitico Wayne, campione dell’hockey, e illoro bambino Tatum. Ma lagioia più grande è stata la solidarietà dei colleghi più celebri,compatti dalla sua parte, contro l’Usga (la federazione delgolf Usa). Tiger Woods ha definito la decisione «una farsa»,Rory McIlroy «ridicola» eSpieth «Una barzelletta». DJdiceva: «Sono certo di non avercausato il movimento dellapallina». E simpaticamente siautoincensava: «Dopo quantoaccaduto l’anno passato, essere riuscito a vincere oggi mi haconfermato che come golfistanon sono affatto male».
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Johnson e la compagna Pauline Gretzky figlia del campione di hockey Wayne
LA GUIDA
La classifica degli Us Open1. Dustin Johnson (Usa) 276 -4 (67 69 71 69)2. Jim Furyk (Usa) 279 -1 (71 68 74 66), Shane Lowry (Irl) (68 70 65 76,) Scott Piercy (68 70 72 69)5. Sergio Garcia (Spa) 280 0 (68 70 72 70), Branden Grace (R.Sud) (73 70 66 71)7. Kevin Na (Usa) 281 +1 (75 68 69 69)8. Jason Day (Aus) 282 +2 (76 69 66 71), Zach Johnson (Usa) (71 69 71 71), Jason Dufner (Usa) (73 71 68 70), Daniel Summerhays (Usa) (74 65 69 74)46. Matteo Manassero 290 +10 (76 70 71 73)
E in classifica Manasserotermina 46°
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40 MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Controlli saltati, ecco la stangata Abbagnale junior: stop di 16 mesi
Vincenzo Abbagnale, 23 anni, il primo da sinistra sull’otto di fronte al timoniere, durante la finale del Mondiale ad Aiguebelette del 2015: l’otto non si è qualificato ai Giochi CANOTTAGGIO.ORG/PERNA
Il presidente federale Giuseppe Abbagnale, 56 anni, con il figlio Vincenzo
DopingRCanottaggio
ATLETICA
Blitz di polizia in un hotel spagnoloArrestato il coach della Dibaba1Il somalo Aden, leader di una multinazionale di stelle, fermato per possesso di Epo
Andrea Buongiovanni
È una ruota che non smettedi girare: il 2016 dell’atletica internazionale – anno
olimpico – è sempre più nero.Come se il clamoroso casoRussia non bastasse, la nuova notiziashock riguarda l’arresto perpossesso di Epo, di steroidianabolizzanti e di 60 siringheusate, del 53enne somalo JemaAden, allenatore di una multinazionale comprendente, tratanti big, l’etiope Genzebe Dibaba, atleta Iaaf 2015, iridata eprimatista del mondo dei 1500da quando, nel luglio scorso, aMontecarlo, corse in un3’50”07 da brividi, scalzandodella cronologia la cinese QuYunxia dopo oltre 21 anni.
L’OPERAZIONE Insieme adAden (ex atleta di buon valore,poi per 17 anni coach nell’inglese Sheffield e dal 2010 collaboratore della federazione
del Qatar), è stato fermato anche un fisioterapista marocchino del gruppo. Il fatto, avvenuto presso l’Hotel Arrahona diSedebell, località a 25 km daBarcellona, è di ieri mattina. È(anche) qui che, dal 2013,Aden e la sua squadra fannobase durante la stagione europea. Ed è qui che, nell’ambitodi un’inchiesta sul traffico disostanze dopanti, la poliziaspagnola, in collaborazionecon l’Aepsad, l’agenzia antidoping nazionale, ha condottol’operazione che ha portatoagli arresti. Sei medici Iaaf, davanti a dirigenti dell’Aepsad,hanno contestualmente condotto controlli su 28 di 30 atletipresenti.
IL GRUPPO Aden, Dibaba a parte, ha seguito o segue il 19ennequattrocentista del Qatar Abdalelah Haroun, gli ottecentistisudanesi Abubaker Kaki e Ahmed Ismael (argento a Pechino2008), l’algerino TaoufikMakhloufi, oro sui 1500 a Londra 2012, il gibutiano AyanlehSouleiman, oro iridato sullastessa distanza a Mosca 2013, ilmarocchino (ora del Qatar)Hamza Driouch, iridato junior2012, sempre sui 1500 e squalificato a 17 anni per irregolaritànel passaporto biologico e lamezzofondista francese Laila
Traby, già sospesa per Epo. Anche Mo Farah, saltuariamente,si è allenato col gruppo. La Dibaba, vinti i 3000 dei Mondialiindoor di Portland il 20 marzo,non ha più gareggiato: annunciata ai meeting di DiamondLeague di Eugene, Stoccolma eOslo, ha rinunciato per un in
fortunio a un alluce. Dovrebberientrare il 15 luglio, proprio aMontecarlo, sui 3000.
INCHIESTA NUOTO Tornandoalla vicenda russa, mentre lafederazione nazionale d’atletica ufficializza che appoggerà ipropri atleti che faranno ricorso al Tas, ieri la Wada a Londra,in un symposium previsto damesi, per bocca del presidenteCraig Reedie, ha ribadito che,se i risultati dell’inchiesta condotta dal canadese RichardMcLaren sui fatti di Sochi 2014confermeranno le accuse (verranno resi noti non oltre il 15luglio), sarà l’intero Paese a rischiare l’esclusione da Rio. Reedie ha anche annunciatol’apertura di un fascicolo sulnuoto russo e cinese in collaborazione con la Fina. Paradossalmente, sempre ieri, proprioa Sochi sono stati assegnati iMondiali di slittino 2020...
SUMMIT MONDIALE Oggi aLosanna, invece, venti tra imassimi dirigenti dello sportmondiale guidati dal presidente del Cio, il tedesco ThomasBack (presenti anche gli italiani Bruno Grandi e FrancescoRicci Bitti), prenderanno partea un summit che non avrà alcun potere decisionale, ma chepotrà in qualche modo influenzare eventuali decisioni circa lasospensione russa. Il ministrodello sport russo, Vitaly Mutko,anche ieri ha sottolineato che ilgoverno di Mosca non ha alcuna responsabilità circa i fattiche hanno portato alla decisione della Iaaf.
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L’allenatore somalo Jema Aden, 53 anni, insieme a Genzebe Dibaba, 25
RUn’inchiesta anche sul nuoto russo e cinese. A Losannasummit tra leadermondiali dello sport
ISINBAYEVA,IL RITORNOCON UN 4.50Yelena Isinbayeva, assente da quasi tre anni (nel mentre è diventata mamma), come promesso, ieri è tornata in pedana per la qualificazione dei campionati russi di Cheboksary (nella foto). Hasaltato i 4.50 della misura di ingresso, standard di partecipazione olimpica. Oggi la finale. La zarina ha anche ribadito che in ogni caso parteciperà ai Giochi solo sotto la bandiera russa. Intanto è stata sospesa da membro della commissione atleti della Iaaf, analogamente a tutti coloro che hanno incarichi ufficiali (come il consigliere Mikhail Butov) o i giudici di gara.
1La decisione del Tna: l’atleta
fuori fino a ottobre 2017. La difesa: «Perde 2
anni, non è stata riconosciuta la
retrodatazione»
Davide Romani
S edici mesi. Come richiesto dalla Procura antidoping del Coni. E’ questa
l’entità della squalifica stabilitaper Vincenzo Abbagnale. Sedici mesi — visti gli art. 2.4 e4.3.3 delle norme sportive antidoping — per 3 mancate reperibilità ai controlli. L’ultima del1° febbraio e resa nota il 10 febbraio dal padre, Giuseppe Abbagnale, olimpionico e presidente della Federazione canottaggio.
TRE DISATTENZIONI Dopo laprima mancata reperibilità peruna dimenticanza e la secondaperché il nuovo sistema gestionale, la cosiddetta piattaformaAdams, non gli aveva confermato la segnalazione del luogodove si trovava, si è aggiunta laterza, quella del 1° febbraioquando non riuscì ad arrivare aSabaudia per le 12.30 (orariolimite per il controllo) a causa,secondo la difesa, di un incidente. Un nuovo capitolo neroper il canottaggio italiano chenel 2016 ha dovuto registrare lapositività di Leone Maria Barbaro (squalificato per 2 anni) eNiccolò Mornati (in attesa digiudizio) oltre alla squalifica diVincenzo Abbagnale per lamancata reperibilità. Senza dimenticare la positività di Lucilla Aglioti, atleta del pararowing.
STRATEGIA DIFENSIVA Una
sentenza esemplare che arrivaal termine di un lungo percorso. L’atleta, di comune accordocon la federazione, si è autosospeso dall’attività del gruppoazzurro che preparava i Giochidi Rio scendendo dall’otto azzurro che stava preparando ilpreolimpico di Lucerna (qualificazione azzurra poi sfumata).Successivamente, con il proprio legale, l’avvocato GiovanniFontana, ha avanzato un primoricorso legato alla contestazione della terza mancata reperibilità che aveva fatto scattare ildeferimento. Poi, una volta arrivata la richiesta della Procura, c’è stata l’idea di un appelloal Tar per richiedere una sospensiva sul provvedimento.
Appello che avrebbe violato laclausola compromissoria e sulquale si era espresso anche ilpresidente del Coni Malagògiudicando la situazione di«forte imbarazzo». Forse ancheper le parole di Malagò, il 14giugno, data prevista dell’udienza al Tar, Abbagnale junior decide di chiedere un rinvio. E ieri la sentenza del Tna.«Attendiamo di leggere le motivazioni (che verranno depositate entro 30 giorni, ndr) pervalutare un ricorso alla II Sezione analizza l’avvocato Fontana . Una sentenza di 16 mesiche senza retrodatazione dellasqualifica pesa sull’atleta comese fossero due anni (VincenzoAbbagnale è squalificato da ieri
fino al 19 ottobre 2017 oltre alla condanna a pagare 378 eurodi spese processuali, ndr)». Conla retrodatazione infatti, Abbagnale junior sarebbe tornato per giugno, in tempo per partedella Coppa del Mondo e per iMondiali di Sarasota (Usa).
ABBAGNALE BIS La Federazione e il padre presidente? Non c’è la volontà di commentare ladecisione prendendo atto dellasentenza. Intanto però Giuseppe Abbagnale lavora a una ricandidatura al timone della Federazione con al fianco il fidatovice Davide Tizzano. MarcelloScifoni, attuale vice presidente,il possibile rivale.
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41MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Anche la Final Eight, così come è avvenuto nei gironi preliminari, si gioca sperimentalmente nel campo ridotto (25 metri). Il Settebello si è qualificato precedendo nel suo gruppo Croazia, Russia e Turchia. Sempre dalla zona europea, la Grecia
ha avuto la meglio sull’Ungheria grazie agli scontri diretti favorevoli, mentre la Serbia ha sopravanzato il Montenegro. Gli azzurri: Del Lungo, Vassallo, Nora, C. e N.Presciutti, Velotto, S.Luongo, Aicardi, Giacoppo, A.Fondelli,
Bodegas, F.Di Fulvio, N.Gitto, Figari, Figlioli. Girone A: Grecia-Giappone, Australia-Italia (ore 11.40 italiane, 17.40 locali).Girone B: Serbia-Brasile, Cina-Usa.La formula: Al termine della prima
fase, venerdì nei quarti le prime incrociano le quarte e le seconde affrontano le terze. Sabato le semifinali, domenica le finali.SETTEROSA Azzurre di nuovo a Ostia, dove da sabato si alleneranno con la Cina. Alle 15 che hanno partecipato
alle finali di World League, si aggiungono Queirolo e Lavi.MERCATO L’Acquachiara prende Scott Robinson: Pino Porzio lo ha già allenato con la Nazionale canadese. A Recco, Francesco Di Fulvio firma per altri tre anni.
1a GIORNATAC’È L’AUSTRALIA
Il Settebello a tutto Campagna1Da oggi è World League: 300 panchine azzurre per il c.t. che rinnoverà il contratto
Franco Carrella
D i traguardo in traguardo.Oggi, contro l’Australia,Sandro Campagna colle
zionerà la trecentesima panchina azzurra: «Una bella cifratonda. Aggiungiamola alle 409presenze da giocatore, e ne viene fuori una storia ricca. Ne vado orgoglioso, avverto la responsabilità. La interpreto come una tappa verso altre mete»racconta il c.t. del Settebello.La prima da allenatore fu il 2dicembre del 2000 a Zagabria,raccogliendo la pesante eredità di Rudic: «La ricordo nitidamente. Semifinale dell’Eurolega per nazioni,vinse l’Ungheria54». La più esaltante è legata auna medagliad’oro: «La finalemondiale diShanghai, il 30luglio 2011, 87sulla Serbia».Tante altre panchine ci saranno,perché il presidente Barelli ha fatto sapere alConsiglio federale che il rapporto col tecnico siciliano continuerà anche dopo la scadenza del contratto, fissata per dicembre. «Dire che mi fa piacereè poco, ringrazio per la fiducia.Di ritorno da Rio, stabiliremo idettagli».
PROGRESSI Ditraguardo in traguardo: il prossimo è appunto laWorld League aHuizhou, provincia del Guan
gdong, il successivo saràl’Olimpiade. In Cina mancanoalcune big che hanno fallito laqualificazione, ma il test èestremamente indicativo. «Untorneo intenso e stressante, cosa che non mi dispiace: noi abbiamo bisogno di giocare tantissimo. Ovviamente non sare
mo a posto sul piano fisico, manon deve rappresentare un alibi e mi aspetto progressivi miglioramenti nel gioco. Se vogliamo puntare in alto, nonpossiamo prescindere da unadifesa di ferro. E poi, rispettoall’amichevole disputata giovedì a Messina con gli StatiUniti, chiedo più coraggio e intraprendenza in attacco. Hoparecchi dubbi da sciogliereper far quadrare il cerchio enessuno deve sentirsi sicurodel posto ai Giochi» avverteCampagna, che domenica nel
giorno delle finali compirà 53anni. Quattro azzurri non presenti a Huizhou si stanno allenando a Ostia (Giorgetti, Baraldi, Gallo, Renzuto), il 30 siaggregheranno agli altri a Pescara.
LE RIVALI In questa Final Eight, considerando che siamonell’imminenza dell’Olimpiade e i c.t. devono fare esperimenti, la Fina ha consentito aogni squadra di presentare 15giocatori, ma a referto ovviamente ne vanno sempre 13.
Nell’Italia il grande assente èTempesti, convalescente dopol’operazione all’occhio destro(distacco della retina). «L’hosentito sereno, fiducioso e motivato. Gli sarà consentito ditornare in acqua senza faresforzi, il 27 farà un’altra visitacoi medici del Coni, quindi permetà luglio è atteso l’ok definitivo». Cioè poco prima dellaconsegna delle liste per i Giochi: la scadenza è il 18. Tra i pali, spazio dunque a Del Lungoche pure taglia un traguardospeciale, ossia la partita nume
ro 100. L’Italia non ha mai vinto la World League, è l’unico titolo che le manca. E gli stimoliarrivano anche dai premi indenaro: alla vincitrice vanno100.000 dollari, che di questitempi non sono pochi. Control’Australia, sarà un debutto tostissimo. «La considero unadelle grandi outsider a Rio, assieme a Grecia, Stati Uniti eBrasile. Scommetterei che unadi queste salirà sul podio.Quanto ai valori assoluti, nonc’è dubbio che la Serbia sia lapiù forte. Dietro, in questo momento, vedo la Croazia: diventerebbe ancor più competitivase schierasse Garcia da naturalizzato. Così pare». Il mancinodello Jug non gioca da un annocon la Spagna.
L’ANALISI Sedici anni da c.t.:in mezzo a tanto azzurro, anche l’esperienza sulla panchina greca dal 2003 al 2008.Quanto è cambiata la pallanuoto? «Moltissimo. In particolare negli ultimi cinque anni,c’è stata un’evoluzione tatticaenorme: penso all’uomo in piùe all’uomo in meno – spiegaCampagna –, alle giocate suipali. Adesso il pallone sugliesterni viaggia a velocità stratosferiche. Per non parlare dell’intensità e del maggiore contatto fisico che richiede unapreparazione atletica superiore». Muscoli e fantasia, è la ricetta per vincere.
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SÌ, RESTERÒ QUI. DI
RITORNO DAI GIOCHI DI RIO STABILIREMO
I DETTAGLI
ALLA SQUADRA CHIEDO PIÙ
CORAGGIO IN ATTACCO. E
ASPETTIAMO TEMPESTI0
Le World League vinte dal Settebello. Fu argento nel 2003 e nel 2011, medaglia di bronzo nel 2012
IL NUMERO
SchermaREuropei a Torun
Avola infrange il tabù: bronzo«Ora mi sento pronto per Rio»
LA GUIDA
Risultati. Fioretto uomini. Finale: Safin (Rus) b. Le Pechoux (Fra) 15-9. Semifinali: Le Pechoux (Fra) b. Avola 15-12; Safin (Rus) b. Sanita (Ger) 15-12. Quarti: Le Pechoux (Fra) b. Cassarà 15-8; Avola b. Halsted (Gb) 15-8. Ottavi: Cassarà b. Choupenitch (R.Cec) 15-11; Avola b. Cadot (Fra) 15-7; Lefort (Fra) b. Garozzo 15-10. Sedicesimi: Cassarà b. Poscharing (Aut) 15-5;Choupenitch (R.Cec) b. Baldini 15-9;Avola b. Hatoel (Isr) 15-6; Garozzo b. Rigin (Rus) 15-6. Trentaduesimi: Baldini b. Kurfurst (R.Cec) 15-3.Sciabola donne. Finale: Velikaya (Rus) b. Marton (Ung) 15-10. Semifinali: Velikaya (Rus) b. Kharlan (Ucr) 15-13; Marton (Ung) b. Lembach (Fra) 15-7. Ottavi: Velikaya (Rus) b. Gregorio 15-8. Sedicesimi: Boudiaf (Fra) b. Bianco 15-9; Gregorio b. Dyachenko (Rus) 15-8; Pascu (Rom) b. Gulotta 15-14. Trentaduesimi: Kaspiarovich (Biel) b. Vecchi 15-14.Oggi: fioretto donne (Martina Batini, Elisa Di Francisca, Arianna Errigo, Alice Volpi) e spada uomini (Lorenzo Buzzi, Enrico Garozzo, Paolo Pizzo, Andrea Santarelli).;Domani:sciabola uomini e spada donne.Giovedì: fioretto uomini e sciabola donne a squadre. Venerdì: fioretto donne e spada uomini a squadre.Sabato: sciabola uomini e spada donne a squadre.Gli azzurri. In tv: semifinali e finali in diretta da oggi su RaiSport2 dalle ore 18.30; prove a squadre dalle ore 15.30.
In pedanaDi Francisca e Errigo
1Dopo 11 stop nei quarti sale sul podio nell’ultima gara prima dei Giochi e regala l’unica medaglia al fioretto
Marisa Poli
I l tabù è rotto: undici voltenegli ultimi tre anni Giorgio Avola era arrivato a un
passo dal podio. Undici volteera stato sconfitto ai quarti, unblocco che gli aveva fatto perdere il posto da titolare nellasquadre, un anno fa, per Europei e Mondiali. Agli Europei diTorun (Polonia), ultima garaprima dei Giochi di Rio, il27enne di Modica può urlare almondo: «Sono pronto, questazampata lo dimostra». E’ di bronzo Avola in una gara chegli lascia l’amaro in bocca perquel 1210 raggiunto e non difeso, in semifinale, control’esperto francese le Pechoux.«Non ero più abituato a giocarmela a questi livelli e mi è mancata la lucidità» racconta dopoaver conquistato la secondamedaglia europea individuale,a 5 anni dall’oro di Sheffield.
RITORNO Il resto, però, è sologioia. «Perché un anno fa erofuori dalla squadra e dopo
l’oro, argento e bronzo europeidi Cassarà, Garozzo e Luperisembrava che la squadra olimpica fosse già fatta, senza di me— spiega —. Perché ho ritrovato la serenità che mi permettedi esprimere la mia scherma».In questa stagione non è maisalito sul podio, ma è stato un odei più regolari, sei volte è finito tra i primi otto nelle otto gare di coppa del Mondo: «E’ chemi sogno ancora di notte quelquarto di finale agli Europei2014 a Strasburgo quando vincevo 137 con il russo Cheremisinov e poi ho perso. Avrebbedato una continuità alla carriera, dopo l’oro di Sheffield. Invece mi sono incartato». Per ritrovarsi Avola non ha fatto rivoluzioni. Il maestro è sempreEugenio Migliore, di Modica(Bassa però, Giorgo è di Modica Alta...), lo stesso degli inizi.Non è cambiata la sala, lavorasempre a Livorno dove tira conNista, né il preparatore, FrancoFabbri. «In più ho cominciato un percorso psicologicosportivo con Marcella Bounous, chemi ha aiutato a superare questo
muro che in questi tre anni miha tenuto lontano dal podio».
RIVINCITA E nella giornata cominciata in pedana da terzoazzurro nel ranking (era numero 16, dietro a Garozzo eCassarà), è stato ripagato delleamarezze degli ultimi anni. Apartire dall’esclusione dallaprova individuale dei Giochi di
Londra. «Con una qualificazione chiusa da numero 2 delmondo, il giorno della gara eronumero 3. Ho fatto solo la prova a squadre e non ho fatto polemica. Ma adesso l’attesa è finita, questo momento l’hoaspettato per quattro anni, anche di più. Arrivo a Rio nei primi otto del mondo, con la sicurezza di una costanza di risultati che mi fa stare tra i migliori. Sono pronto a giocarmi lemie carte, sono nelle condizioni per farlo». C’è il momentodei ringraziamenti: «Per Rachele, la mia fidanzata, mi hapreso sulle spalle nei momentidifficili».
GIORNATA NO Dopo il tris diun anno fa, il bronzo di Avola èlo specchio di un fioretto maschile azzurro che non dominapiù. «Non siamo più l’Italia chefa sfracelli — afferma Avola —,gli altri si sono organizzati e investono molto. Abbiamoesportato buon materiale tecnico e anche da parte nostra èmancato qualcosa». Avola havisto fermarsi quasi subito Andrea Baldini, che si è arreso aisedicesimi al ceco Choupetnik.Poco dopo è toccato a DanieleGarozzo, inciampato nell’ostacolo francese Lefort. Infine, aun passo dal podio, è cadutoAndrea Cassarà, con un 159rimediato da Le Pechoux. Giùdal podio anche la sciabolafemminile, la Gregorio ha superato l’ostacolo Diachenko,ma poi si è arresa agli ottavi alla Velikaya, campionessa d’Europa e numero 1 del ranking.
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2 Medaglie individuali agli Europei per Avola. Oltre al bronzo di ieri, nel 2011 aveva conquistato l’oro a Sheffield (in finale contro Cassarà)
PallanuotoRLa Final Eight in Cina
Giorgio Avola, 27 anni, a Rio disputerà la prima Olimpiade individuale BIZZI
Il c.t. Sandro Campagna compirà 53 anni domenica INSIDE
42 MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
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1PALLAMANO: CASALGRANDE SI RITIRA (an.gal.) Il Casalgrande (Re) annuncia il ritiro, per difficoltà economiche, dall’A1 maschile. «Ripartiremo dal settore giovanile», comunica il d.g. Carlo Trinelli. E’ la seconda defezione nella massima serie dopo quella dell’Ambra Poggio a Caiano (Fi).TUTTENOTIZIE
IPPICA / POLEMICHE
Buick: dal successo a 30 giorni di stop
ATLETICA PISTA ITALIA (si.g.) Alessandro Caccini, 15enne della Collection San Benedetto, ha battuto a Montecassiano (Mc) la mpi cadetti dell’esathlon con 4313 punti. A Nembro (Bg). Uomini. 5000 Rachik 14’01”89; Aouani 14’07”55. Asta: Boni 5.00; Lama (j) 5.00. A Pavia. Donne. Asta: Cargnelli 4.00. TALENTO USA (si.g.) La 16enne Sydney McLaughlin ha battuto a Greensboro (Usa) la mpm u.18 dei 400hs con 54”46 (prec. 55”20 Maxie, Usa, nel 1984), 2a prestazione all time u.20 a 4/100 dal record. Ai campionati scolastici di Greensboro Sydney ha corso una frazione della 4x400 in 50”93. Ora campionati giovanili nel fine settimana e, forse, i Trials. UCRAINI (si.g.) Conclusi a Lutsk i campionati ucraini. Con ostacoli e attrezzi senior, la 17enne Alina Skuh ha stabilito la mpm u.18 dell’eptathlon con 6099 punti (e 1.92 in alto), 20 in più del suo precedente limite (2015). Uomini. 200 (+0.5): Smelyk 20”40. Lungo: Nikiforov 8.18 (+2.1, r. 8.11). Donne. 100 (-2.2)/200 (-0.7): Pohrebnyak 11”11/22”76. 800: Pryshchepa 1’59”08; Lupu 1’59”70. 400 hs: Titimets 55”00. Triplo: Tsykhotska 14.41 (+1.4).
BOXE CAVALLARO OK (i.m.) Al torneo di qualificazione olimpica di Baku (Aze) nei 75 Salvatore Cavallaro approda agli ottavi: 3-0 su Van der Pas (Ola). Ottavi: 52 Picardi c. Rakhmatshoev (Tag); 60 Valentino c. Yusonov (Tag); 75 Cavallaro c. Delgado (Ecu). Quarti: +91 Vianello c. Mu (Cin). DI GIACOMO (i.m.) A Chieti rientro dopo 2 anni e vittoria dopo 7 sconfitte per Lorenzo Di Giacomo (42-11-1): l’ex tricolore e Ue batte Dino Mazzocchi (2-1) p.6. A Formello (Rm): massimi leggeri Scafi (7-1) b. Demendi (Svk, 10-1-2) p. 6; medi Di Mario (2-1-1) pari col deb El Harraz.
HOCKEY GHIACCIO EBEL (m.l.) Diramato il calendario Ebel a 12 squadre: il Bolzano debutterà a Innsbruck (16/9) ed esordirà in casa il 18 col Linz.
IPPICAOGGI QUINTÉ A FOGGIA(e.lan.) Miglio per anziani sulla pista grande a Castelluccio dei Sauri (15.20). Tra i 14 al via scegliamo Mister Starlight (11), Nehru Dei Greppi (12), Nissaki (5), Lennox (4), Pergine Alor (9), Poker Model (2). Si corre anche: Tr. Trieste (15.35), Milano (15.40). Gl. Corridonia (17.55). IERI 3-2-12-6-5 (e.lan.) A Caen vittoria a sorpresa per Belinda Du Roumois. 1 Belinda Du Roumois (C. Megissier), 2 Bomina, 3 Bea Thoris, 4 Brenda Du Look, 5 Balika Roussetiere. Tot.: 21,66; 3,82, 1,89, 4,57 (56,24). Quinté: N.V. Quarté: N.V. Tris: Euro 463,68
LOTTA VARAYEV Il corpo senza vita del 54enne Adlan Varayev, vicepresidente vicario della federazione russa 3 volte olimpico (argento libera a Seul) e iridato 1987, morto il 3 maggio dopo una caduta in fiume, è stato trovato a Buvaisar Saitiyev, località cecena.
NUOTO WEEKEND (al.f.) A Molinella (Bo). Uomini: 200 sl Marciano 1’53”03; 50-100 fa Geni 24”94, 55”53. Donne: 50 do Fiordoro 30”51; 50 fa Martelli 27”94. A Piacenza. Uomini: 50 do/fa Cofrani 26”53, 24”80; 100 fa, 200 mx Carini 55”06, 2’06”64. Donne: 50-100 do Cartapani 29”89, 1’05”38.
PESI KAZAKO Ufficializzato i positivi ai test retroattivi per Pechino e Londra: spicca il doppio oro kazako Ilya Ilyin (94 kg).
RUGBYMONDIALI U.20: ITALIA K.O.(i.m.) A Manchester (Ing) la Georgia conquista la prima storica vittoria al Mondiale u.20 battendo 18-17 l’Italia. Mete 3-2 (Makelara, Sperandio solo all’80’, 2 tr, 1 c.p. Mantelli). Sabato spareggio col Giappone (k.o. 41-27 con la Francia). Prima finalista l’Irlanda, 37-7 all’Argentina. Semifinale 5° posto: N. Zelanda-Galles 72-12. SARTO BIS Jacopo Sarto, flanker delle Zebre, si aggrega alla Nazionale di O’Shea per il match di domenica a Toronto. RANKING (i.m.) Nel ranking mondiale l’Italia ringrazia la Georgia che con la vittoria su Tonga (14°) le permette di salire
al 13° posto. Canada 17°, Inghilterra ora 2a, Sudafrica 3a, Scozia 8a, retrocedono di due posizioni l’Australia (4°), di una la Francia (9°). FRANCIA K.O. (i.m.) A Tucuman la Francia fa più brutta figura dell’Italia con l’Argentina: 30-19 (m. 3-1).
SOFTBALL ADDIO BIANCA (m.c.) Si svolgeranno domani a Johannesburg i funerali di Bianca Novelli, ricevitore italo-sudafricano (il papà è di Bergamo), morta a 33 anni. Azzurra ai Mondiali 2006, 3 scudetti a Caserta, oggi verrà ricordata in Bussolengo-Forlì.
TENNIS CLASSIFICHE Uomini (Atp): 1. Djokovic(Ser); 2. Murray(Gb); 3. Federer(Svi); 4. Nadal (Spa); 5. Wawrinka(Svi); 6. Nishikori(Gia); 7. (9) Raonic(Can); 8. (7) Thiem (Aut); 9. (8) Berdych (R.Cec); 10. Gasquet (Fra); 35. (34) Fognini; 48. Lorenzi; 57. (40) Seppi; 114. (119) Fabbiano; 137. (133) Bolelli. Donne (Wta): 1.S. Williams (Usa); 2 Muguruza (Spa); 3. Radwanska(Pol); 4. Kerber (Ger); 5. Halep (Rom); 6. Azarenka(Bie); 7. Vinci; 8. Bencic (Svi); 9. V.Williams (Usa); 10. (16) Keys (Usa); 15. (13) Pennetta; 22. Errani; 68. (66) Giorgi; 90. (91) Knapp; 111. (112) Schiavone. PER SARA Sara Errani troverà la Petkovic nel 2° turno di Eastbourne ( erba, 776.878 e). 1° t. donne: Petkovic (Ger) b. Saisai (Cin) 5-7 6-2 6-4.
VELA DA RECORD (r.ra.) Comanche di Jim e Kristy Clark ha battuto il record della Newport-Bermuda, d’altura di 635 miglia in 34h52’53”: lo scafo Usa migliora di quasi 5 ore il record di Rambler nel 2012.
(e.lan.) Tutta colpa di una «voce dal sen fuggita» all’indirizzo dei commissari che, come sempre in Francia, sono particolarmente severi. Per questo domenica il 28enne top jockey inglese William Buick, in forza al team Godolphin, l’ex scuderia di Dettori, dopo il Prix De Diane (Gr. 1 – m. 2100) vinto dal nostro Cristian Demuro in sella a La Cressonniere, è stato appiedato per trenta giorni, a partire dal prossimo 3 luglio. Quindici per aver danneggiato in corsa diversi avversari al suo esterno, tra cui lo sfortunato Pierre Boudot, costretto ad un capitombolo, per fortuna senza conseguenze. E altrettanti per aver dato dei «corrotti» ai giudici di Chantilly. Per gli effetti della sanzione inflitta, contro la quale è ancora al vaglio del top jockey l’ipotesi del ricorso, Buick rischia ora di dover saltare alcuni eventi clou del calendario internazionale, tra cui il July Meeting di Newmarket, le Irish Oaks e le King George VI and Queen Elizabeth Stakes.
TUFFI /ASSOLUTI OPEN
Cagnotto-Dallapècanadesi battute (al.f.) Il preludio olimpico nello Stadio del Nuoto di Roma è piuttosto incoraggiante. Nei 3 m sincro agli Assoluti open di Roma, Tania Cagnotto e Francesca Dallapè respingono Jennifer Abel e Pamela Ware, la coppia che sarà avversaria diretta delle italiane a Rio: 306.33 il punteggio delle azzurre, in testa per tutta la serie, contro 293.37 delle canadesi. Le campionesse europee, malgrado gli intensi carichi di lavoro di questo periodo, disputano una gara regolare che si chiude con l’acuto nel doppio e mezzo ritornato da 68.40 punti. Uomini. 3 m: Gagnè (Can) 463.75, Benedetti 412.95, Rinaldi 382.50, 5. Marsaglia 376.05. Donne. 3 m sincro: Cagnotto-Dallapè 306.33, Abel-Ware (Can) 293.37, Catalano Gonzaga-Granelli 245.91; 4. De Gregorio-Magnolini 221.97. 10 m: Fillon (Can) 367.50, Benfeito (Can) 362.10, Batki 324.80, 4. Pellacani (14) 245.50, 5. Flaminio 222.65.
BASEBALL / LIDDI: 16 HR
Maestri tagliato in Sud Corea (m.c.) Il brutto rilievo contro i Nexen Heroes (2bv-2p in 0,2rl) è costato il posto al lanciatore Alessandro Maestri, tagliato dagli Hanwha Eagles. L’azzurro chiude dpo 3 mesi e 9 partite l’avventura in Sud Corea con 2 vittorie-2 sconfitte, media di 9,42. Al posto di Maestri l’ex triplo di San Diego, Castillo. In triplo messicano, Alex Liddi: con i 2 battuti contro Aguascalientes è a 16 fuoricampo, con 57pbc e 298 mb. Da Silva ha firmato la salvezza n.17. In singolo A Gasparini batte il 5° fuoricampo, con 22pbc. Primi giri di mazza in rookie per Mineo (Eugene, Cubs), Celli (Ogden Raptors, Dodgers) e Giordani (Dodgers).CHE PRIMO m.c.) Il 24 ricevitore dei Chicago Cubs, Wilson Contreras (Ven), con i Pirates, chiamato nel box al 6° , ha realizzato il suo primo fuoricampo nel primo lancio di Schugel.
William Buick, 28 anni GETTY
VOLLEY - GRAND PRIX
1A Bari finisce senza vittorie. Il c.t. Bonitta: «Poca lucidità e troppi errori»
Davide RomaniINVIATO A BARI
«P oca lucidità e troppi errori». Commenta così Marco
Bonitta l’inaspettata sconfitta con la Thailandia nell’ultima partita della tappaitaliana del Grand Prix.L’Italia chiude con 0 sconfitte in tre giorni. Anzi 4 giorni, perché quella di ieri erala ripetizione della gara sospesa venerdì per il black out all’impianto di illuminazione che non ha permessodi concludere ItaliaThailandia. Con la sveglia fissataper le 6 (inizio gara alle9.10), a circa 6 ore dal ritorno in albergo dopo il k.o.32 con la Russia. Così Bonitta sceglie di far riposareDel Core, De Gennaro e Chirichella, Centoni e Ortolani.Ma è mancato l’approcciovisto con le campionesse
d’Europa. Sono fioccati gli errori (35, una media di 7 perset) e le azzurre hanno sempreinseguito. Sotto 10, 21, neltiebreak è poi mancata la forzaper il sorpasso. Tra le più positive contro le thailandesi AnnaDanesi. «Troppi alti e bassi. Inalcuni set abbiamo fatto vedere buone cose, mentre in altrimeno. Era molto difficile affrontare la Thailandia perchécon le loro combinazioni velociti costringono a ritmi elevatiche non abbiamo tenuto».
FUTURO Con due vittorie 4sconfitte l’Italia è virtualmenteeliminata dalla competizioneprima del weekend in programma da venerdì ad Ankara.«Sarà una pool dura e vogliovedere lo stesso atteggiamentodelle partite contro Olanda eRussia: all’Italia non può mancare mai il coraggio e la vogliadi fare bene» conclude Bonitta.Intanto oggi Alessia Orro, dopo l’infortunio con l’Olanda,inizierà gli accertamenti e leterapie alla caviglia.
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ITALIA-THAILANDIA 2-3(20-25, 25-23, 23-25, 25-19, 11-15)ITALIA: Malinov 3, Sylla 15, Danesi 11, Diouf 19, Egonu 24, Guiggi 13; Sirressi (L), Spirito 1. N.e. Ortolani, De Gennaro (L), Centoni, Chirichella, Del Core. All. Bonitta.THAILANDIA: Nootsara, Wilavan 13, Thatdao 8, Malika 14, Ajchara-porn 22, Jarasporn 10; Piyanut (L), Hattaya 4, Soraya 1, Pimpichaya, Cha-tchu-On. N.e. Yupa. All. Sriwachara-maytakul.ARBITRI: Di Giacomo (Bel), Alrousi (Eau).NOTE Spettatori 1000. Durata set: 26’, 25’, 27’, 25’, 17’; tot.: 120’. Italia: battute sbagliate 18, vincenti 7, muri 14, errori 35. Thailandia: b.s. 9, vincenti 4, muri 3, errori 16.
Un attacco di Paola Egonu, 17 anni, nel match con la Thailandia TARANTINI
Terzo k.o. per l’ItaliaThailandia indigesta
BASKET
Torino azzurra:ingaggia Poetae tenta pure Cusin1Intanto la Lega ha scelto il nuovo direttore generale: è Zurleni e arrivadalla Ferrari
Peppe Poeta, 30 anni CIAMILLO
U n altro azzurro cambiasquadra: si tratta delplay di Battipaglia
Peppe Poeta che passa daTrento (che ha vinto per il secondo anno di fila la CoppaDisciplina) a Torino con contratto biennale. Nella squadra che sarà ancora allenatada Frank Vitucci, Poeta diventerà capitano. Sempre aTorino potrebbe essere raggiunto da un altro compagnodi Nazionale, il centro MarcoCusin, che dopo aver primadeclinato l’offerta del clubpiemontese sembrerebbe essere tornato sui suoi passi:Cusin era sul taccuino di Pesaro e Avellino ma alla fineTorino sembra aver avuto lameglio. Per le altre trattativein via di definizione, c’è quella di Cournooh a Pistoia. Intanto, stasera alle 20.30 sigioca gara4 della finaleplayoff di A2 tra FortitudoBologna e Brescia, con i lombardi avanti 21 nella serie.
SPONSOR Novità in Legabasket: il presidente EgidioBianchi ha comunicato ufficialmente ai club che, sullascorta del mandato ricevutodall’assemblea, ha completato l’iter di scelta del candidatoche lo affiancherà con un ruolo spiccatamente rivolto almarketing e allo sviluppo delbusiness. Si tratta del milanese Federico Zurleni, proveniente dalla gestione sportivaFerrari dopo esperienze inRcs Sport e Adidas, a cui verràaffidata la carica di direttoregenerale. La prossima assemblea dovrebbe tenersi il 30giugno e sarà importante perché verrà portato in approvazione il nuovo statuto, mentreil title sponsor che sostituiràla Beko potrebbe essere la Kia.
canf© RIPRODUZIONE RISERVATALA GUIDA
(a.a) PROGRAMMA Girone F – Russia-Olanda 3-0; Thailandia-Russia 0-3; Olanda-Italia3-1; Olanda-Thailandia 3-0, Russia-Italia 3-2; Thailandia-Italia 2-3. Gir. D – Brasile-Serbia 2-3, Cina-Belgio 3-0; Brasile-Belgio 3-1, Cina-Serbia 3-2, Belgio-Serbia 2-3, Cina-Brasile 3-0. Gir. E – Turchia-Giappone 3-2, Stati Uniti-Germania 3-1; Turchia-Germania 3-1, Stati Uniti-Giappone 3-0; Giappone-Germania 3-1 (25-27, 26-24, 25-15, 25-18), Stati Uniti-Turchia 3-0 (25-21, 25-20, 25-16).
Classifica: Cina, Russia 6 vittorie; Stati Uniti 5; Brasile, Olanda 4; Turchia 3; Giappone, Italia, Serbia, Thailandia 2; Belgio , Germania 0.FORMULA Si qualificano alla finale a sei di Bangkok dal 6 al 10 luglio oltre alla Thailandia, le prime 5 della classifica generale in base alle vittorie, punti e quoziente set. AD ANKARA venerdì 13.30 Italia-Brasile, Turchia-Belgio; sabato Brasile-Belgio, 16.30 Turchia-Italia; domenica 13.30 Italia-Belgio, Turchia-Brasile.
Serenamente ha concluso la sua lunga e intensavita
MargheritaMeneghinived. Pagani
ricongiungendosi all’adorato marito Nello.- Lo an-nunciano i figli Alberto e Giorgio.- I funerali si svol-geranno mercoledì 22 giugno alle ore 15.30 nellacappella del cimitero di Lambrate.- Milano, 20 giugno 2016.
MargheritaMeneghini Pagani
Partecipano al lutto:– Pino Allievi.– Carlo Canzano.
TENNIS / IERI SORTEGGIO FED CUP
Italia, c’è la pericolosa SlovacchiaA febbraio 2017 giocherà in casa
L'Italia, sconfitta nei playoff di spareggio del World Group dalla Spagna, ha un solo precedente con le slovacche: k.o. 3-1 nelle Final Four del 2002 in Spagna. Questo il tabellone World Group II: Russia-Taiwan; Romania-Belgio; Ucraina-Australia; Italia-Slovacchia. Tabellone World Group: Repubblica Ceca-Spagna; Usa-Germania; Bielorussia-Olanda; Svizzera-Francia.
Si riparte dalla Slovacchia. Ieri a Zagabria si sono svolti i sorteggi per la Fed Cup 2017, che vedrà l'Italia per la prima volta in World Group II dopo 18 anni nel tabellone principale. Il sorteggio per le azzurre non è stato particolarmente sfavorevole: Cibulkova e Schmiedlova le probabili rivali delle azzurre (che giocheranno in casa) nel weekend 11-12 febbraio 2017.
44 MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORTAltriMondiR
Centrosinistra Centrodestra M5S Altro
NAPOLIDe Magistris
66,85%
Le�ieri
ROMARaggi
67,15%
Giache�i
BOLOGNAMerola
54,64%
Borgonzoni
MILANOSala
51,70%
Parisi
TORINO
Fassino
Appendino
54,56%
33,15%32,85%45,36%48,30%45,44%
AFFLUENZA COMPLESSIVA(in 113 comuni, escluse le regioniFriuli Venezia Giulia e Sicilia)
(primo turno: 59,94%)50,54%
di GIORGIO DELL’[email protected]
Appunti sparsi a 48 ore dalleamministrative. Renzi non intende minimamente dimettersi, sostiene di aver perso peraver rottamato poco, giura cheil referendum è tutta un’altracosa e che metterà in piedi unacampagna per il sì talmenteclamorosa da provocare unametamorfosi del partito. I suoigli chiedono di riformare l’Italicum e un congresso che lo costringa a lasciare la segreteria,non essendo ammissibile il doppio incarico premiersegretarioed essendo chiaro che il Pd ha
bisogno di qualcuno che ci si dedichi a tempo pieno. SecondoRenzi, è proprio il fatto che «perdiamo sempre quando andiamoal ballottaggio con i grillini» a dimostrare che al referendum saràtutta un’altra cosa. Su 20 città incui era al ballottaggio, il movimento di Grillo ne ha prese 19. Ilsegretario del Pd e i suoi cominceranno a battagliare venerdì indirezione. Grillo, meravigliosoper sintesi, l’altra notte ha fatto ilsuo discorso senza pronunciareuna parola: s’è affacciato alla finestra dell’hotel Forum in Romae col suo solito ghigno ha mostrato una gruccia, vale a dire un«appendino». Ieri ha tirato fuoril’aereo solare: «Secondo gliesperti l’aereo solare non sarebbemai riuscito a fare il giro delmondo, e il M5S non avrebbemai sfondato in politica. Invecesono decollati tutti e due». La Appendino, vera vincitrice delle elezioni, ha chiesto le dimissioni diFrancesco Profumo, presidentedella torinese Compagnia di SanPaolo, il quale ha fatto tirar fuori400 mila euro alla sua Compa
gnia per aumentare lo stipendiodei vertici. La neosindaco (32anni) se l’è presa anche con la nomina all’ultimo istante di PaoloPeveraro al vertice della societàIren: vuole istituire un semestrebianco per il sindaco di Torino(quindi a cominciare da lei) durante il quale gli sia impedito difar nomine. Appendino ha fattoun gran discorso l’altra notte,appena s’è saputo che aveva vinto: un discorso inclusivo, «sono ilsindaco di tutta la città», in cuiha persino riconosciuto i meritidel piangente Fassino. Un’eco diquesta intelligente e del tuttonuova, per i pentastellati tattica della prima cittadina torineses’è sentita anche nel finalino deldiscorso diffuso ieri dal sindacodi Roma Virginia Raggi, apparsaperò, già alla mezzanotte di domenica, e anche ieri, più livorosache combattiva. Sergio Rizzo, sulCorriere, ha ricordato che la signora (39 anni) non ha ancoradetto con chiarezza chi metteràin giunta (la Appendino sì), che èpiuttosto prigioniera di Alessandro Di Battista e del famoso Di
rettorio di Casaleggio junior, eche in campagna elettorale,pur di vincere, ha fatto troppepromesse a quel luogo di malaffare che si chiama Atac.
1Da tutto questo pistolottoiniziale si deduce che lapartita si disputa tra Pd e
Cinquestelle. Centro, centro-destra, sinistra-sinistra e il re-sto hanno cessato di esistere.Intanto quelli di destra, al ballottaggio, votano Cinquestelle, mentre quelli di Cinquestelle, al ballottaggio, non votano quelli di destra. Poi: ilcentrodestra potrebbe esistere se si decidesse a esserequalcosa. Tra Salvini (che haperso, e nettamente, pur pigliando qualche città comeSavona o Pordenone) e Parisi(che ha vinto pur perdendoMilano) c’è un abisso, e mi riesce difficile immaginare che idue possano trovarsi insiemein un qualunque club. Salvini,stressando sulla sconfitta dimisura di Parisi (partito da zero), s’è subito messo a dichiarare che «con i moderati siperde». E in Lombardia, nonsolo ha perso Varese, ma nonha conquistato neanche unacittà. Parisi oltre tutto è un uomo di spirito: l’altra notte isuoi lo acclamavano, e lui hapreso il microfono e ha annunciato: «Vorrei informarvi cheabbiamo perso». Avercene.
2 E la sinistra-sinistra?Basilio Rizzo esalta il suo1 e passa per cento, giu
dicandolo decisivo per la vittoria di Sala. Può essere. Sututto il resto, dichiarerei la sinistrasinistra non pervenuta.
3 C’è Bologna.Già, il campione della sinistrasinistra sarebbe
Merola, il nonrenziano cheha festeggiato la vittoria cantando Bella ciao e che sta incampagna elettorale da dueanni. Marco Damilano l’ha definito «rosso antico». Non mipare che il futuro dei laburistinostrani possa passare per lariscoperta dei partigiani dimontagna di settant’anni fa.
4De Magistris?L’aria è che voglia fondare una Lega del Sud e
con quella dare l’assalto, in unfuturo non lontano, a PalazzoChigi.
5 Poiché il mondo s’è messoa guardare alle faccendenostre, le vittorie grilline
rafforzano o indeboliscono la Brexit?Troppo difficile. In Inghilterra, danno il “Remain” in forterimonta, ma come effetto dell’orrendo omicidio Cox. Domenica prossima, altra sarabanda con le elezioni in Spagna. E Podemos.
IL FATTO DEL GIORNOIL GIORNODOPO
GDS
La tempesta nel Pde le guerriere di GrilloQual è la vera novitàdi questi ballottaggi?1Renzi nega sia un voto di protesta ma fra i dem c’è tensioneIntanto la Appendino parte in quarta: vuole la testa di Profumo
ELEZIONI E GIOCHI
Raggi e Roma 2024, per ora silenzio e auguri1Anche Malagò la chiama. Vertice Coni-Comitato: si continua a lavorarePrudenza anche fra i Cinquestelle
Valerio Piccioni
D opo il botto del trionfalesuccesso di Virginia Raggi a Roma, il silenzio.
Niente parole pubbliche, soltanto telegrafici saluti fra unospostamento e l’altro, per ilnuovo sindaco di Roma. E nemmeno per Giovanni Malagò eLuca di Montezemolo, presidente del Coni e leader del comitato Roma 2024. Si sa soloche Malagò ha chiamato la
Raggi, come gli altri sindacivincitori, per complimentarsi.E che, attraverso un tweet, ilcomitato Roma 2024 ha rivoltole sue congratulazioni al neosindaco per una «vittoria storica». Il partito olimpico, comunque, ha deciso in un breve vertice una linea di low profile: noicontinuiamo a lavorare, spettaa lei e alla sua giunta la responsabilità di intervenire per correggere il percorso.
PRUDENZA Anche gli stessi
Cinquestelle sono prudenti. Laconsegna, anche fra gli assessori scelti già Paolo Berdini,l’urbanista a «cemento zero»;Andrea Lo Cicero, il «barone»del rugby che si occuperà disport; Luca Bergamo, che andrà alla cultura, e Paola Muraro, che si occuperà di ambiente è quella di non toccare argomenti tali da meritare una valutazione collettiva di tutta laGiunta. Insomma, siamo ancora fermi all’alternarsi di chiusure e miniaperture delle ultimesettimane. E alle parole pronunciate su Facebook da LuigiDi Maio domenica notte: «Questi hanno fatto una campagnaintera sulle Olimpiadi quandoci sono quartieri interi che non
hanno l’acqua». Lo stesso DiMaio che però a dicembre aveva aperto lo spiraglio più importante, seppure a «titolo personale», all’idea di correre per iGiochi 2024 nell’ipotesi di unavittoria elettorale a Roma delMovimento 5 Stelle...
COMPLIMENTI E MACERIE Intanto dal ritiro azzurro, Daniele De Rossi dice di non esseresorpreso dal successo dellaRaggi: «Era nell’aria. Faccio ungrande in bocca al lupo a lei e alsuo staff. A Roma abbiamo bisogno di una ventata di ottimismo, di un cambio radicale, lemacerie sono pesanti da smaltire». Mentre Anne Hidalgo,sindaco della Parigi rivaleolimpica di Roma, rivolge uninvito alla collega neoeletta: «L’aspetto in Francia». Parleranno di Olimpiadi?
© RIPRODUZIONE RISERVATAVirginia Raggi, 37 anni: ha iniziato a fare politica solo nel 2011 AP
NOTIZIE TASCABILI
Martin Winterkorn, ex a.d.Volkswagen, è indagato in Germania insieme ad un altro ex manager nell’ambito dello scan-dalo sulle emissioni manipolate “Dieselgate”. Secondo la Bafin (la Consob tedesca), esistono «reali indizi» sul fatto che due ex manager abbiano violato la legge non informando tempestivamente gli investitori sulle conseguenze finanziarie dello scandalo.
WINTERKORN INDAGATODieselgate, altriguai per l’ex a.d.Volkswagen
«Sono un soldato islamico». Lo ha detto il killer di Orlando, Omar Mateen, parlando al telefono con gli operatori del numero di emergenza 911, dopo aver aperto il fuoco nel locale gay «Pulse» e aver ucciso 49 persone. Le trascrizioni dei 28 minuti di chiamate sono state diffuse dalle autorità. Per l’Fbi, al momento, non ci sono prove di legami con gruppi estremisti islamici.
LE TELEFONATE AL 911Strage di Orlando Il killer si definì «soldato islamico»
Sono stati licenziati senza preavviso sette furbetti del cartellino dellaAsl di Avellino, già sospesi dal lavoro e ora allontanati in via definitiva su provvedimento del commissario straordinario Ferrante. L’inchiesta aveva fatto emergere il solito quadretto: badge timbrato per sé e per altri e fuga dal posto di lavoro. L’accusa per gli indagati, infermieri e impiegati, è truffa ai danni dello Stato. Ferrante ha già annunciato nuovi provvedimenti per altri dipendenti coinvolti. «Si trattava di un comportamento consolidato — ha detto il procuratore capo di Avellino, Cantelmo — sprezzante delle regole», visto che i “furbetti” davanti alle telecamere di controllo salutavano e sventolavano il badge con tanto di gestacci. Gli avvocati presenteranno ricorso d’urgenza.
GESTACCI ALLE TELECAMERE DI CONTROLLO
Le immagini che hanno incastrato i “furbetti” della Asl di Avellino ANSA
Asl di Avellino, licenziati sette furbetti del cartellino
C’è la firma jihadista nell’attentato di ieri a Kabul, in Afghanistan: un kamikaze a piedi si è fatto esplodere vicino a un minibus, causando la morte di 14 militari nepalesi, in servizio di guardia all’ambasciata del Canada. Altre 10 le vittime per una esplosione in un’altra zona del Paese. Ma l’attentato di Kabul è stato rivendicato sia dai talebani («contro gli invasori stranieri») sia dall’Isis (che ha
perso 27 militanti, uccisi domenica in operazioni militari). Intanto il vicino Pakistan indica i colloqui di pace come unica strada per far cessare la guerra con i talebani «visto che Nato e Isaf sono stati in lotta negli ultimi quindici anni, ma non sono riusciti a portare a una tregua».
QUATTORDICI VITTIMEKamikaze a Kabul: due rivendicazioniIsis e talebani
Il bus dopo l’esplosione AFP
45MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORTAltriMondiR
G iallo in provincia di Benevento. Il cadavere senza vestiti di una bambina dinove anni è stato trovato nella piscina
di un casale che ospita ricevimenti e matrimoni a San Salvatore Telesino, paese di circaquattromila abitanti. La piccola, figlia unicadi una coppia di romeni che abita nel centrosannita, era scomparsa da domenica. I militari, ieri, hanno cercato di ricostruire le ultime ore della giovane vittima e hanno ascoltato una trentina di testimoni. Quello che almomento sembra essere certo è che la piccola è stata vista l’ultima volta intorno alle ore19.30 di domenica. La bimba era nella chiesa che lei frequentava e dove faceva la chierichetta. Avrebbe dovuto prendere parte allaprocessione del Santo Patrono, Sant’Anselmo, poi rimandata a causa del maltempo.Proprio in seguito al rinvio, la bimba si sarebbe recata alle giostrine allestite a poca distanza. Lì si sono perse le sue tracce.
I DUBBI A dare l’allarme è stato il papà, intorno alle ore 20, non vedendola rientrare.Dopo quattro ore di ricerche c’è stata la terribile scoperta. A notare il corpicino senza vitain piscina è stata la titolare di un pub che erauscita dal locale per telefonare. Gli indumenti della bimba erano perfettamente piegati a bordo piscina. Per stabilire con precisione le cause del decesso bisognerà ora attendere i risultati dell’autopsia, previsti peroggi. Il cadavere è stato portato all’ospedaleRummo di Benevento. La visita esterna sulcorpo della bimba indica, secondo quanto siè appreso da fonti investigative, una morteper asfissia.
Rifiuti in Liguriain mano alle coscheOtto gli arrestati1L’accusa: favori alla ‘ndrangheta in cambio dei votiCoinvolti il sindaco di Lavagna e una ex-parlamentare
Sopra, una foto della polizia in uno dei cantieri in Liguria interessati dagli arresti di ieri; a sinistra, il sindaco di Lavagna, Giuseppe Sanguineti, 69 anni, ai domiciliari ANSA
Francesco Rizzo
«A ltrimenti saltiamo inaria come vent’annifa», si lascia scappare
in un’intercettazione GiuseppeSanguineti, sindaco di Lavagna(Genova). Si riferisce all’attentato ad alcuni capannoni ma agliinvestigatori interessa il presente. E quelle parole entrano nell’ordinanza che porta all’arrestodi cinque fratelli (Paolo, Antonioe Francesco Nucera oltre a Francesco Antonio e Antonio Rodà) edi tre persone con un presente oun passato in politica: Sanguineti, il consigliere comunale Massimo Talerico (entrambi eletti inuna lista civica vicina al centrodestra) e l’ex parlamentare diForza Italia e Udc Gabriella Mondello. Che di Lavagna è stata sindaco per oltre 20 anni, dopo avervinto Rischiatutto, nel 1973, come esperta di Giovanni Verga.Mike Bongiorno spedì una suafoto autografata per celebrare laprima elezione della signora. Maoggi, a Lavagna, c’è poco da celebrare: arriva un’inchiesta (con23 indagati) per abuso d’ufficio,voto di scambio e traffico illecitodi influenze. Al centro delle indagini, l’ipotesi di sfruttamentodel settorerifiuti ma anche la gestione di chioschi che affittano
ombrelloni sulle spiagge del litorale e che non avrebbero mai ricevuto controlli o sanzioni. In sostanza, i politici coinvolti si sarebbero sdebitati dell’appoggio elettorale ricevuto attraversouna serie di abusi d’ufficio. «LaLiguria è ‘ndranghetista» dicevadel resto un malavitoso calabre
se trapiantato a Genova e intercettato nel 2013. E il Viminale,nel 2015, notava come «non siparla più di infiltrazioni ‘ndranghetiste in Liguria ma di radicamento vero e proprio», con particolare attenzione per l’edilizia,l’intermediazione finanziaria, leattività commerciali.
UDINE E così, a Lavagna, laMondello avrebbe manovrato icontatti con le cosche e il sindaco avrebbe fatto pressione sull’impresa di Udine che deteneval’appalto per la gestione dei rifiuti: obiettivo, costringerla asubappaltare il servizio allaEcoCentro dei Nucera. Che, perguadagnare, smaltiva in modoirregolare e dannoso per l’ambiente. I Nucera, tramite Sanguineti, si sarebbero inoltre “occupati” dei rifiuti dell’alluvionedel novembre 2014, con appaltodiretto. Anche se gli affari dellecosche, secondo l’accusa, riguardavano pure droga, usura,riciclaggio. E ieri, ai presunti affiliati alla ‘ndrina RodaCasile,sono state sequestrate munizioni ed armi, stabilimenti balneari e bar per 2 milioni di valore. Ilsindaco avrebbe persino chiesto voti per Raffaella Paita, candidata Pd alla regione Liguria.«Allucinante», replica lei.
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L’ALLARME DOMENICA
Bimba sparita:trovata mortain una piscina1Giallo a Benevento: la piccolaera nuda. Si aspetta oggi l’esitodell’autopsia. Indagini a tappeto
È stata una seduta strana, fatta di silenzi ecommozione, quella di ieri per il Parlamento britannico, già in pausa estiva,
riunito per ricordare Jo Cox, la deputata laburista uccisa il 16 giugno. Il premier Cameronha parlato di «unione contro l’odio», ma a duegiorni dal referendum sulla Brexit, il concettodi unione si fa più largo e va a coincidere conquel «Remain» (restare) che la Cox invocavachiedendo il «no» all’uscita dalla Ue.
L’ATTESA Mentre il suo assassino, il simpatizzante neonazista Thomas Mair, appare in videoconferenza nell’aula della Corte di Westminster, l’Europa si prepara al voto più atteso. Così come per il referendum sull’indipendenza scozzese, non ci saranno exit poll. I primi risultati si avranno venerdì mattina eper allora Bruxelles ha già indetto una riunione straordinaria per correre ai ripari in caso diuscita. Il presidente del Consiglio europeo Tusk ha lanciato ieri un ultimo appello ai britannici («Senza di voi l’intera comunità occidentale diventerà più debole») e un sondaggio harilevato che il 54% degli europei è contrarioalla Brexit. Non Marine Le Pen, secondo cui«tutti i popoli devono poter votare sull’appartenenza all’Unione». La presidente del FrontNational vuole la “Frexit” e annuncia: «Se saròpresidente farò subito un referendum». Masulla Gran Bretagna le Borse sembrano nonavere dubbi: sarà «Remain». I listini europeidopo gli ultimi sondaggi continuano a salire,la sterlina ha fatto un salto del 2%, registrandoieri la seduta migliore dal dicembre 2008. Nonsono però solo politici e economisti a temerel’uscita. Ieri alla dogana di ComoBrogeda èstato fermato un ingegnere greco che nascondeva nell’auto 300 mila sterline: «Ho pauradella Brexit». E pure in Premier League si trema. Il numero uno del campionato inglese Richard Scudamore teme un ridimensionamento nazionalistico del torneo, con effetti disastrosi anche per i diritti tv: «Il nostro campionato è aperto a tutti. I club vogliono restare».
e.e.© RIPRODUZIONE RISERVATA
VERSO IL REFERENDUM
La Brexit orafa meno pauraSterlina al top1I sondaggi dicono «Remain»e i listini europei spiccano il voloLa Le Pen però vuole la Frexit
Fiori bianchi e commozione ieri per i parlamentari britannici riuniti per ricordare la laburista Jo Cox AFP
I RIFUGIATI NEL MONDO«65 MILIONI IN FUGA»Ieri Giornata mondiale del rifugiato: per l’Unhcr, nel 2015, sono state 65 milioni le persone costrette a fuggire da guerre o persecuzioni, record dal dopoguerra (foto Ap).
Clan delle donnecolpito a Napoli:manette per 89 Erano le donne a comandare il clan D’Amico a Napoli, che ieri ha subito 89 arresti: a Ponticelli, controllava la compra-vendita delle case, garantiva 24 ore su 24 lo spaccio della droga, (tra cui l’amnesia, mix tra hashish, metadone ed altre sostanze), chiedeva il pizzo ai banchi delle sigarette di contrabbando e faceva maneggiare armi ai bambini. Al vertice, Nunzia D’Amico, 40 anni, madre di 6 figli, uccisa nel 2015: «Ora la camorra la facciamo noi, ora è peggio... Ci stanno le donne», disse mentre era intercettata.
46 MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Daniele Vaira@danvaira
L a sua ricetta di vita ce l’aveva confidata quasi comeuno slogan. «Rischiare,
mettersi in gioco, provocareemozioni e provocare bellezza». Mika non riesce a stare fermo e a non sperimentare e così,dopo aver salutato XFactor «percambiare strada e fare qualcosadi cui spaventarsi», ora ha giàdeciso che tornerà in tv con unoshow su Rai 2 in quattro primeserate, a novembre. Il titolo nonè ancora stato annunciato, masarà un “one man show”. Unformat musicale ma non solo,per raccontare il Paese che lo ha“adottato” e a cui restituirel’amore ricevuto: un raccontocon una forte identità. Un viaggio fatto di musica, di divertimento, di grandi artisti nazionali ed internazionali, di storiemolto speciali di persone noncelebri. Un impasto ancora da
lavorare, un percorso comunque eclettico, che rappresentaal meglio l’artista anglolibanese. «Sono molto grato a Rai 2per avermi offerto la possibilitàdi realizzare uno show tuttomio — ha detto Mika —: cosache, segretamente, ho sempresognato di fare, ma fino a poche
settimane fa non avrei nemmeno immaginato che sarebbe stata possibile». Lo show sarà anche un’occasione per parlarecon i più giovani di temi delicaticon un linguaggio semplice, madiretto. E d’altronde, Mika nonha più paura: «Non voglio piùusare metafore per parlare disessualità, amore e famiglia»,aveva affermato nei mesi scorsi.Il cantautore è già pronto a mettersi al lavoro. «Sono emozionato, inizieremo la produzionea breve e sto sviluppando il progetto dello show: il tour di concerti che questa estate mi porterà in giro per tutta l’Italia saràuna incredibile fonte di ispirazione, ne sono certo».
LA CARICA Il conto alla rovescia per l’inizio della tournée è,intanto, già scattato. Il via è previsto venerdì da Molfetta (Bari)e Mika, in versione bucolicadalla Grecia, attorniato da grillie alberi, ha già lasciato un messaggio video ai propri fan su Facebook. «Quello che sentite è ilrumore dell’estate e io avevo bisogno di un posto dove prepararmi per tornare e fare tuttiquesti show. Mando un saluto atutti quelli che verranno a Molfetta. Sarà uno show grande».In tour da più di un anno tra Europa, Asia e America, dopo isold out a Roma, Milano e Firenze dello scorso anno, l’artista torna in Italia per incontrareil suo pubblico cantando le suehit. Dopo il successo da doppiodisco di platino di Beautiful Disaster (con Fedez), l’attuale singolo di Mika è Hurts (remix),estratto dal suo album No PlaceIn Heaven. Il brano tratta delleferite che le parole possono lasciare e fa parte della colona sonora di Un bacio, il film direttoda Ivan Cotroneo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Mika, vero nome Michael Holbrook Penniman Jr, 32 anni: è nato a Beirut ANSA
D opo dieci anni,giorni fa ho incontrato per caso
un amico. L’ultima volta che ci eravamo visti, camminavo ancora con le mie gambe. La prima domanda che mi ha fatto è stata: «Andrai a camminare sulle acque?». Sono rimasta leggermente interdetta. Si riferiva alla possibilità di camminare sulla superficie del lago d’Iseo grazie all’installazione dell’artista bulgarostatunitense Christo, «The floating piers», una banchina galleggiante di gomma arancione lunga circa quattro chilometri. È stata inaugurata sabato scorso con grande affluenza di pubblico, desideroso di provare l’emozione di quell’insolita passerella, un interminabile “orange carpet”. Considerato il nome dell’artista e la possibilità di camminare su un lago, forse il mio amico, un poco imbarazzato di ritrovarmi in sedia a rotelle, avrà voluto inconsciamente evocare la possibilità per me di un miracolo? Ad ogni modo sono andata a sficcanasare nel sito del lago d’Iseo: la passerella è vietata alle ruote di biciclette, skate e rollerblade, ma non a quelle di passeggini e carrozzine. Sapete che vi dico? Che il vero miracolo sarebbe per me, abituata alle infernali vie di Roma, procedere senza barriere e intoppi. Che meraviglia.
CAMMINARESULLE ACQUE?MEGLIO ROMAACCESSIBILE
DIVERSAMENTEAFFABILEdi FIAMMA SATTA
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Mika non si ferma e punta sulla tv:«Avrò uno show»1La star britannica arriverà su Rai 2 da novembreQuattro serate tra musica e dibattito: «È il mio sogno»
SHOWBIZ
Pace fatta tra Stash (nella foto Ansa) e Francesco Mandelli, conduttore della cerimonia di consegna degli MTV Awards a Firenze. Al termine dell’esibizione, il frontman dei The Kolors ha sputato verso una telecamera e si è rifiutato di ritirare il premio. Poi si è scusato: «Avete conosciuto un lato di me di cui non sono fiero. Sono dispiaciuto». Scuse accettate: Mandelli su Instagram ha postato una foto con il cantante.
LITE AGLI MTV AWARDS A FIRENZEStash sputa e non ritira il premioLe scuse a Mandelli: «Mi dispiace»
Coinvolgerà oggi 280 città italiane, la Festa della Musica. Duemila gli eventi e oltre 8 mila gli artisti nelle strade e nei luoghi della cultura, tra cui Palazzo Pitti a Firenze e Castel del Monte ad Andria. «Occasione di riscoperta delle nostre città», sottolinea il ministro della Cultura, Dario Franceschini. Musica anche in10 ospedali e 50 carceri.
ANCHE IN 50 CARCERIOttomila artisti in 280 cittàMusica in festa
Lo youtuber e videomaker milanese Fabio Rovazzi, 22 anni, autore del tormentone web «Andiamo a comandare», è il primo a conquistare il disco d’oro con i soli ascolti in streaming, come certificato dalla Fimi. Dopo aver ottenuto 21 milioni di views su YouTube e il secondo posto nella classifica di iTunes, la hit sarà in rotazione da venerdì in tutte le radio.
MILANESE 22ENNERovazzi record Lo youtuberè disco d’oro
«Alla ricerca di Dory», sequel di «Alla ricerca di Nemo» (Oscar 2004), guadagna oltre 186 milioni di dollari nel mondo e - grazie ai 136 racimolati negli Usa - diventa il cartoon più visto nel primo fine settimana di programmazione. Significativo il 26% di pubblico Usa formato da adulti senza bambini. Il film, incentrato su un pesce con problemi di memoria, sarà il 14 settembre in Italia, dove un altro cartoon, «Angry Birds» chiude intanto i prime cinque giorni in sala con 1.418.610 euro totali. Precede «Now You See Me 2».
IL SEQUEL DI «ALLA RICERCA DI NEMO»
Una scena di «Alla ricerca di Dory», in Italia il 14 settembre
Dory, regina del box officeRecord nel primo weekend
OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI
L’ALBUM DI SUCCESSO
ECCO UN VASCODA «BOLLICINE»:NACQUE COSÌÈ il 1983. «Vita spericolata» di Vasco Rossi non sfonda al Festival di Sanremo. L’album che la lancia diventa però un cult e lo consacra come icona del rock. Va in onda questa sera «Credits: Bollicine», condotto da Carlo Pastore. Tra interviste e immagini inedite, con il contributo del produttore Guido Elmi, il programma ripercorre i retroscena di uno degli album più venduti e ascoltati di sempre.DA VEDERE STASERA SU NOVE ALLE 23.30
RepUBBLICA CeCA -TURChIAEuropei. Girone D21.00 - Sky Sport 3
UsA - ARgenTInACoppa America1ª semifinale3.00 - Sky Sport 1,Sky SUpEr CALCIo
AUTomoBILIsmogpd’eURopAF1. Gara (replica)19.00 - Sky Sport F1
BAseBALLnew YoRk meTs -kAnsAs CITY RoYALsMLB1.00 - FoX SportS
hoCkeYInLIneAITALIA-geRmAnIAMondiale20.30 - rAI Sport 1
moToCICLIsmogpdIsAnmARInoSuperbike. Gara 1 (replica)16.00 - EUroSport
gpdIsAnmARInoSuperbike. Gara 2 (replica)16.30 - EUroSport
CALCIomessICo -URUgUAYCoppa AmericaGruppo C (replica)10.30 - Sky Sport pLUS
BAYeRn monACo -woLfsBURgBundesliga (replica)11.30 - FoX SportS
sLovACChIA -InghILTeRRAEuropei. Girone B(replica)14.00 - Sky Sport 1
ARgenTInA -venezUeLACoppa AmericaQuarti di finale (replica)15.00 - Sky Sport 3
IRLAndA noRd -geRmAnIAEuropei. Girone C18.00 - Sky Sport 1
UCRAInA -poLonIAEuropei. Girone C18.00 - Sky Sport 3
CRoAzIA - spAgnAEuropei. Girone D21.00 - rAI 1, Sky Sport 1,Sky Sport MIX
RUgBYnUovAzeLAndA-gALLestest Match (replica)15.00 - Sky Sport MIX
sCheRmAeURopeIDa torun, polonia18.30 - rAI Sport 2
eURopeIDa torun, polonia(replica)21.30 - EUroSport
TennIsATpnoTTInghAm13.00 - EUroSport
wTApRemIeReAsTBoURne14.00 - SUpEr tEnnIS
wTApRemIeReAsTBoURne16.00 - SUpEr tEnnIS
TUffICAmpIonATIITALIAnIAssoLUTI2ª giornata17.00 - rAI Sport 1
GAZZAMETEO Roma
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DOPODOMANI
a cura di 3BMETEO.COM32°
17° 22° 20°31°29°27°
17° 15° 19°30°27°
Luna stufazebedei che penalizza un cicinìn le vostre istanze d’autonomia. Sopportate con un po’ di faccia di glutei. Sudombelico turpino.
21/3 - 20/4ARIETE
6-
La Luna è storta, le fissazioni si radicano. E voi pompate di elio gli zebedei altrui. Non fatevi odiare, evitate. Lavoro ni, spunti(ni) suini golosi.
23/9 - 22/10BILANCIA
6
La fortuna c’è. E ha le sembianze di persone che abbracciano la vostra causa e i vostri desideri (oltre che il vostro corpicino acerbo). Soldi OK.
21/4 - 20/5TORO
7.5
Luna ok, meteo permettendo, per viaggiare, svagarvi, divertirvi come preferite. Fornicatorially too. Idee geniali balenano, voi siete figherrimi.
23/10 - 22/11SCORPIONE
7+
Idee e economia sono ben confuse, i dubbi s’insinuano. Chiaritevi con voi stessi e scacciate le sfigomalinconie. Subito. Sudombelico insicuro.
21/5 - 21/6GEMELLI
6-
Vi sentirete forse più forti e meno sfigopenduli. Ottenendo concretally a tutto campo (specie economico). Fornicazione esondante.
23/11 - 21/12SAGITTARIO
7
Sperare in soluzioni condivise è forse vano. Lavoro e rapporti, poi, stressano, gli zebedei si fan cubici e spinosi. Ma la vita suina consola mucho.
22/6 - 22/7CANCRO
6
Luna idonea a quagliare bene nel lavoro. Ma anche portatrice di troppa emotività. Occhio. Ormone vispo, ma bisognoso di stimoli innovativi.
22/12 - 20/1CAPRICORNO
7
Il lavoro lancia input rinfrancanti, la forma fisica regge a meteo e stress. E non emettete manco una sfigolagna: miracolo. Mucha fornicazion.
23/7 - 23/8LEONE
7.5
Potreste essere così sfigopenduli e vittimisti che, al vostro confronto, la Piccola Fiammiferaia sembrerà la Merkel. E manco si fornica. Ussignùr.
21/1 - 19/2ACQUARIO
6-
Creatività, fascino e intuito vi rendono i numeri uno ovunque. In aumento sia l’autostima sia l’interesse suino altrui nei vostri confronti. Uau.
24/8 - 22/9VERGINE
8
Appoggi, consensi e successi caratterizzano il solstizio. Il vostro charme cresce, insieme alle doti di strateghi. E suinamente siete avanti a tutti.
20/2 - 20/3PESCI
7+
LO SPORT IN TVCONSIGLI
AltriMondiR
MIKACANTAUTORE
I CONCERTI ESTIVI PER L’ITALIA
MI ISPIRERANNOSENZA DUBBIO
SONO GRATOED EMOZIONATO
PER QUESTA OPPORTUNITÀ
47MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
LE SFILATEDI MILANO
LE PRESENTAZIONI
Paul&Sharke la saharianaeco-sostenibileTrussardi rifà il secchiello1Molta attenzione ai tessuti e alle tinte resistenti all’acqua anche da Woolrich e Stewart
Irene Traina
T ra il traffico e la frenesia diun lunedì milanese lavorativo proseguono le sfilate e
le presentazioni delle collezionidella prossima Primavera/Estate2017. Abbiamo visto come lo sviluppo tecnologico e la ricercadella leggerezza siano il focus dimolti brand. Ma l’attenzione ricade anche su un argomento sempre più necessario, l’ecosostenibilità. Lo vediamo da Paul&Sharkche si concentra su materiali eprocessi di lavorazione utili a limitare l’impatto sull’ambiente,senza però rinunciare alla performance dei capi. Tra i tessuti utilizzati vi è l’Organic Cotton, cotone organico egiziano coltivatosenza pesticidi, che viene abbinato a tessuti tecnici ultraleggeri;come nel caso della saharianaclassica riproposta con una tinta
che richiama il movimento delleonde. Anche la collezione di Woolrich sviluppa capi dall’attitudine rilassata e naturale. L’ispirazione outdoor e fishing rendeprotagoniste le giacche antiventoe antipioggia, ultraresistenti all’acqua ma traspiranti. Idrorepellenti anche i piumini Nuvola cheha presentato Stewart, realizzatiin pelle scamosciata avvolgente emorbida che non si rovina con lapioggia. Lo sportswear incontra ilsartoriale da Calvin Klein Collection, dove bomber in satin tecnico vengono abbinati a pantalonidalla gamba dritta e a lussuosa maglieria in cashmere. Spostandoci a Palazzo Brera scopriamo lacollezione di Trussardi ispirataalle tele dei pittori come Ligabuee Van Gogh. Protagoniste le maxistampe artistiche, elemento chiave sia negli accessori che nei capid’abbigliamento.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
WOOLRICH GIACCA ultra resistente all’acqua con trattamento camouflage
PAUL&SHARKSAHARIANA classica in tessuto tecnico con nuovatinta che richiama le onde
STEWART PIUMINO Nuvola in morbidapelle scamosciata eanti pioggia
TRUSSARDI BORSAl’iconico secchiello rivisitato con stampa,in pelle, suede o tessuto
Il jeans Dieselha l’anima rock
Bikkembergsè da Olimpiadi1Riapre la piscina Caimi, si allenano
i ragazzi della Canottieri Milano e sfilano uomini in smoking e scarpe da calcio
EXTRA-FORT SPECIAL EDITIONDI EBERHARD PER MORESCHICocktail ieri sera da Pisa orologeria per presentare la nuova collaborazione tra due aziende appartenenti a mondi diversi, quello dell’orologeria svizzera di Eberhard & Co. e quello della pelletteria di Moreschi. Nasce così «Extra-Fort Special Edition for Moreschi», un orologio elegante e raffinato, con cassa in acciaio e cinturino in pregiato struzzo. Nella foto Francesco Moreschi e Mario Peserico.
Fabrizio Sclavi
C aldo ieri a Milano, perfetto per pensare a quello che un uomo indosse
rà la prossima estate. Dallepasserelle dei nostri stilisti unafolata fresca di creatività.
STELLE COME MEDAGLIE Location ideale quella scelta da Dirk Bikkembergs: la piscina Caimi, lo storico lido milanese,ora vestita a festa per far dapasserella, al tramonto, allamoda indossata da atleti elegantissimi. Sull’uomo c’è unastella, come quella delle medaglie olimpiche. La stella portafortuna, colorata, incastonata in giacchini di pelle bianchi e neri. Una stella grandecome tutta la giacca o piccola come un ricamo. Ungrande pallone da calciodiventa sacca da palestra ei simboli della boxe, usaticome decoro, sono tuttidorati. Poi ecco il biancototale indossato con unpaio di scarpette da calcio
d’oro, appese al collo. Ecome quando il calcia
tore dopo il sudato golsi spoglia e si rigeneracon un tuffo in piscina, i ragazzi della Pallanuoto Canottieri
Milano si allenano mentre i loro amici fanno festa sul bordocon addosso uno smoking rosso luccicante stampato a motivi tropicali.
MILITARY Un’impronta digitale il simbolo di riconoscimentoe unicità della collezione Emporio Armani. Uomini semprericonoscibili pur mantenendola loro semplicità nel vestirsi. Igiovani indosseranno capi basic, ispirati allo sportswear malavorati, come usciti dalle mani di un sarto. Trench con sullespalle grandi zaini, giaccheleggere e lunghe con colli sciallati e giacchine corte indossatesu pantaloni larghi, particolaridal sapore militare e ai piediscarpe decostruite e sandali. Colori dal grigio alnero al blu cheprendono luceda un rosso corallo. Gran finale con la collezione EA7, uomini da skateboard, in bianco enero.
BIKER O CHEF? Ritorno alleorigini da Diesel, quando iljeans era usato solo per le divise da lavoro. Abbigliamentofunzionale riproposto comesimbolo cult che va a pennellosui giovani metropolitani dall’anima rock. Jeans e pelle: nero è il colore solito del brand,abbinato per la prossima estateal kaki, all’azzurro e al rosa.Cinghie e fasce elastiche comequelle dei motociclisti tengonostrette le camicie costruite conun collage di tessuti e i panta
loni larghissimieffetto stropicciato. Di moda ipantaloni comequelli da lavoroin cotone denimcon mille taschee anche le divisedei cuochi ispirano completi dadiscoteca.
RITORNI... ALFUTURO Una sto
ria a parte quella di Gucci. Collage di esperienze da tutto ilmondo, abiti che ricordanoquello che abbiamo già visto,ma è un ricordo distrutto e rimontato con mente visionaria.Un guardaroba per chi ama lamoda e sa mettere insiemequeste singole creazioni. Pezzidai nomi classici: trench, pantaloni larghi, gilet e giacche maogni pezzo è ha nuova inventiva, nuovi materiali, nuovecombinazioni di colori.
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EMPORIO ARMANI GIACCAdamascata, pullover e pantaloni
morbidi con doppie pincesGUCCI TRENCH rosso con
fibbie e cappuccio, su pantaloni asigaretta e mocassino
DIESEL GIUBBINO in pelle nero con zip e jeans stretto stampato
BIKKEMBERGS LOOK TOTAL BLACK con giacca argento metallizzata come le scarpe
CALVIN KLEIN BOMBER in satin tecnico e pantaloni a gamba dritta
5Giorni di sfilate a Milano, oggi l’ultimo, con la moda uomo per l’estate 2017
IL NUMERO
48 MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016
CARRIERA Il rugby è stata lasua vita fino a due anni fa, perquesto quarantenne, li ha compiuti da appena un mese. Partito da Catania dove aveva appreso le prime nozioni della pallaovale nella gloriosa Amatori.Poi si è trasformato in giramondo con il Lazio punto di riferimento: infatti ha giocato nelledue formazioni romane, Lazio eRugby Roma due stagioni conentrambe, vincendo anche loscudetto con la formazione diSpeziali. Il resto è stato un girovagare con tappe sempre piùfrequenti in Francia. La primavolta al Toulouse, la seconda,quella più lunga al Racing Parigi, dove ha chiuso la carrieradopo sei anni di fila. Da quelmomento ha iniziato una nuovavita, comunicatore, attore... anche se il rugby rimane del suocuore e, ci si augura, come la voglia di vedere Roma risollevarsipure sotto l’aspetto sportivo. Alui basta ricordare quel 2000che gli è rimasto impresso nellamemoria con lo scudetto vintoal Flaminio, ora stadio proibitoriempito di erbacce e dove hafatto anche l’esordio in nazionale giocando il 6 Nazioni: era ilmese di marzo, avversaria l’Inghilterra. È stata quella la stagione degli scudetti romani anche del calcio, della pallavolo edell’hockey, ovvero Roma Caput Mundi con i fatti. Quelli checi vogliono ora, perché di parolene sono state spese fin troppe.
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LO SPORT È ammesso soltantoparlare di rugby, sempre in viaamichevole, quello non è tabù:«Conosco O’Shea un bravo tecnico con le idee chiare, speropossa aiutare l’Italia a risollevarsi. Successo faticoso con gliStati Uniti, ma c’erano tanti giovani esordienti, comunque vincere fa sempre bene». Come luiche ha scelto al momento giusto, il movimento giusto.
dall’altra parte c’è un muro:«Siate comprensivi – le sue parole – dobbiamo ancora riunirci, discutere, verificare i programmi. Appena ci sarà l’ok sarò il primo a rispondere alle vostre domande e dire come cimuoveremo in merito. Ho giàvisto e letto dichiarazioni chenon mi appartengono e la cosami dispiace. Dunque, no comment».
Giorgio Lo Giudice
G iocatore di rugby? Maquando mai, lui è un pilone, gli altri giocano a
rugby. Ci tengono quelli delruolo a glorificarsi, figurateviuno come Andrea Lo Cicero Vaina. Si perché il futuro assessoreallo sport (deve essere ufficializzato), del comune di Roma,sarà questo signore dalla stazzaimponente, con il contorno dibaffetti nobili quale è lui, barone per la precisione e, diciamolopure, anche attore nel sequel diSky: «Giardini da incubo» doverimette a posto il verde di villinitrascurati e semirovinati. Unasignora ha subito esclamato:«Meno male, speriamo che itanti giardini di Roma abbandonati e pieni di erbacce, tornino anuova vita» . Sarebbe un bel sogno che si realizza, ma a questoriguardo i sogni sono tanti ed incima c’è il discorso Olimpiadiche al momento è tabù. Nessuna intervista. Impossibile chiedere qualcosa a tal proposito,
Raggi, una collezione di record1Più giovane, più votata, prima donna. I maggiori consensi ? Dalla Tor Vergata olimpica...
Valerio Piccioni
L a più giovane, la primadonna, il sindaco più votato, e forse pure quello
con minore esperienza politica visto che la sua storia con ilMovimento 5 Stelle è cominciata cinque anni fa. VirginiaRaggi non ha vinto, ma hastravinto la corsa all’ufficiopiù bello del mondo, quellocon vista sul Foro Romano. Unsuccesso riempito da tanti record.
QUANTI VOTI Per cominciare,Virginia Raggi è la prima donna sindaco di Roma. Una novità in qualche modo poco celebrata visto che la sua elezioneha avuto tanti altri significati.Da quando esiste l’elezione diretta del sindaco, 1993, mai uncandidato aveva ottenuto unapercentuale più alta. Il suo67,19 per cento stacca il 63,9 diIgnazio Marino tre anni fa, maanche il 61,4 di Veltroni controAlemanno nel 2006 e il 57,4del secondo mandati di Francesco Rutelli nel 2007 con Borghini come avversario. Questiultimi due risultati, però, erano stati ottenuti al primo turno, e non al ballottaggio defi
nitivo di domenica scorsa.
NELLA STORIA La Raggi è anche il sindaco (o la sindaca?)più giovane della storia. Nonha ancora compiuto 38 annil’avvocatessa che ha travolto domenica Roberto Giachetti.Rutelli ne aveva 39 quandobattè Gianfranco Fini nel primo testa a testa dell’elezionediretta nel 1993. Un altro datoda record, sottolineato non acaso ieri anche da Ignazio Marino, riguarda la compattezzadella sua maggioranza. Unamaggioranza monocolore nelsenso che è tutta a 5 Stelle(l’unica lista che sosteneva laRaggi) in base al premio di
Andrea Lo Cicero, 40 anni, ex pilone della nazionale italiana di rugby ANSA
Virginia Raggi, 37 anni, avvocato, è il nuovo sindaco di Roma LAPRESSE
RE in Campidoglio il Sindaco avràuna supermaggioranzacon 29 consiglieri
al Newton, poco lontano dadove abitava. Ha però studiatoa Roma 3, dove si è laureata inGiurisprudenza. Poi, undicianni fa, lo spostamento a norddella città, a Ottavia, sulla viaTrionfale, municipio XIV, exXIX. Dove la sua vittoria ha seguito numericamente il datocittadino: qui è infatti arrivataal 68,65 per cento. Le sue roccaforti sono state il X Municipio, cioè quello di Ostia, con il76,12, e soprattutto il VI, addirittura con il 79,17 per cento,che ospita anche la zona universitaria di Tor Vergata, proprio il cuore della candidaturaolimpica di Roma 2024...
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IL PERSONAGGIO
Lo Cicero, il rugby, lo sport«L’Olimpiade? No comment»1Dal campo al nuovo ruolo di assessore allo sport nella giunta 5 Stelle
seggi previsto dalla legge elettorale. La Raggi avrà con sé inCampidoglio 29 consiglieri comunali su 48, una maggioranza davvero rassicurante.
GIRO DI ROMA La Raggi è anche un giro di Roma vivente.Nata e cresciuta a San Giovanni, ha fatto le scuole superiori
L’EX NUOTATRICE
E il sogno Filippiresta nel cassetto1Designata dal Pd, aveva un progetto: «I Giochi a Roma, sulla scia dei Mondiali di nuoto»
ROMA
A ssessore mancato, ma non ne fa un drammaAlessia Filippi. E dire che l’ex campionessadi nuoto, partita con il dorso ed i misti per
virare sullo stile libero, fino a collezionare un paio direcord mondiali e vincere il titolo iridato dei 1500,aveva le idee chiare. Aveva accettato la proposta delcandidato del Pd, Giachetti che l’aveva designata assessore allo Sport nella sua futura giunta. Non se nefarà nulla ed Alessia tornerà nella sua casa a Pontedi Nona a fare la mamma e pensare ai problemi chevede giornalmente, specie quelli ad indirizzo sportivo e se ci sarà mai qualcuno a risolverli come il famoso sport nella scuola o l’aumento delle ore di pratica sportiva elemento primario nel programma.Penserà anche alle Olimpiadi che lei voleva fortemente. «La città è prontissima. Le strutture ci sono,vanno solo migliorate, e questo è un punto a nostrofavore. Nel 2009 ho partecipato ai Mondiali di Nuoto di Roma. Anche in quell’occasione vennero sollevate polemiche perché alcune opere non erano stateterminate per tempo e la città non ce l’avrebbe fatta.E invece l’evento è riuscito benissimo ed è stato unsuccesso anche per il turismo. Credo che la città possa crescere con le Olimpiadi. Un evento del generepuò diventare un obiettivo per i giovani anni che nel2024 potrebbero parteciparvi».
g.l.g.© RIPRODUZIONE RISERVATA
79,17 La percentuale da record conquistata da Virginia Raggi nel municipio VI di Roma, che comprende anche la Tor Vergata olimpica
A LATINA ECCO COLETTAEX CALCIATORE IN B E CE MEDICO DEL VOLLEYLATINA Anche a Latina lo sport vince. Se calcio, volley, basket, pallanuoto e calcio a 5 sono realtà nazionali, non è un caso, quindi, che il suo nuovo sindaco sia uno sportivo. Si tratta del cardiologo della Ninfa Volley, Damiano Coletta (nella foto ANSA), uscito trionfatore, nel ballottaggio contro il candidato del centrodestra, con il 75% dei consensi a capo di una lista civica: «Latina Bene Comune». Il passaporto sportivo del nuovo sindaco non si ferma al presente e al palazzetto, ma affonda in un passato di primo piano come protagonista di mille battaglie. Tante sono, infatti, le stagioni professionistiche come calciatore di ottimo livello, con quasi 200 presenze in serie C ed una stagione in B col Pescara. Ma la fascia tricolore che da idomenica notte lo accompagnerà in questa sua nuova avventura, non è lontana né dalla fascia di capitano del suo Latina in C2, né dal merito di aver ridato vita ed entusiasmo al calcio della sua città qualche anno fa, quando i nerazzurri scomparvero dopo il fallimento della vecchia società. Evidentemente per Coletta, classe 1960, il ruolo di regista è nel suo DNA.
Pietro Antonelli© RIPRODUZIONE RISERVATA
3MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
«Lazio, che colpoBielsa è perfetto»1Castroman, con lui al Velez, ne tesse le lodi«Dà del lei a tutti e spiega a ognuno cosa fare»
Elmar Bergonzini
C i sono gol che i tifosi nonpossono dimenticare. Basta mostrar loro un fermo
immagine dell’azione che sanno dire partita, marcatore, risultato finale e, nei casi estremi,anche formazione iniziale. Unadelle reti più note è quella cheLucas Martin Castroman segnòall’ultimo secondo contro la Roma. 22 in rimonta. Lo stadioera una bolgia vera. «C’è unacosa che fino ad oggi non avevasenso raccontare – spiega oral’argentino –. Sono convintoche se Bielsa non fosse stato ilmio allenatore al Velez io quelgol non lo avrei mai fatto. Il mister è colui il quale più di tuttimi ha insegnato a lottare. Lottare sempre, fino all’ultimo secondo. Quel giorno entrai incampo sul 20 per la Roma, maavevo la rabbia giusta, ero determinato. Volevo quella rimonta. Volevo quelle emozioni». Le squadre di Bielsa sonocosì: «Lui è perfetto per la Lazio.Perché il suo motto è non mollare mai. Avendo giocato per lui,per me continuare a credercipur stando sotto di due gol eranaturale». Lucas è emozionatonel raccontare il personaggioBielsa: «Sono euforico perché laLazio è la mia squadra preferita
e lui è il tecnico a cui sono piùlegato. Non poteva esserci abbinamento migliore».
CARATTERE Bielsa per Castroman è un allenatore completo:«Tatticamente è il più preparato. Spiega ad ogni giocatore come comportarsi con l’avversario diretto della gara successiva». E se non viene ascoltatol’ex c.t. argentino non è uno che
QUI TRIGORIA
Spalletti e lo staff RomaSzczesny porta... Nanni1Il preparatore dei portieri ha più chance di restare con il polacco. Si decide per Pane
Chiara ZucchelliROMA
G randi manovre a Trigoria: da una parte ilcalciomercato, dal
l’altra un’ulteriore campagna acquisti e cessioni, chenon riguarda i giocatori matutti quelli che sono accantoa loro ogni giorno. In questeore la Roma sta infatti mettendo a punto lo staff che affiancherà Spalletti nellaprossima stagione, la prima,dal 2009, che il tecnico preparerà dall’inizio in Italia:sicuramente saranno ancoraaccanto a lui Domenichini eBaldini, probabilmente Andreazzoli, Beccaccioli saràancora il video analyst sempre più aggregato alla primasquadra e meno alla direzione sportiva, visto l’enormelavoro, tanto apprezzato daltecnico, fatto in questi mesi.
Al loro posto anche Norman, ilpreparatore atletico, e Lippie,una sorta di raccordo tra lostesso Norman e i fisioterapisti, che però negli ultimi tempiha assunto una posizione piùdefilata.
NOVITÀ Cambiamenti si dovrebbero registrare invece in porta: il 30 giugno scade il contratto del preparatore dei portieri Nanni, la società gli ha comunicato l’intenzione di nonrinnovare. Szczesny, se resterà, vorrebbe invece la sua conferma, ma per ora la Roma nonsembra voler cambiare idea. Alsuo posto si stanno valutandovari nomi: Spalletti corteggiaBonaiuti, che però è all’Inter.Nei prossimi giorni, infine,previsti nuovi contatti conAlessandro Pane, che l’allenatore vorrebbe inserire – ufficialmente – nel suo gruppo dilavoro.
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alza la voce: «In quel caso mostra i filmati per spiegare gli errori fatti, sottolineando che sarebbe stato meglio ascoltarlofin dall’inizio. A quel punto staal giocatore imparare e affidarsicompletamente al mister». Anche caratterialmente Castroman ne fa un quadro preciso:«Dà a tutti del lei. Mi fece esordire col Velez che ero ancoraminorenne. Ricordo ancora chequel giorno mi disse davanti atutto lo spogliatoio che per lui,per la squadra, ero importantetanto quanto il signor Chilavert,che era una leggenda». Sul mercato Lucas non si sbilancia:«Bielsa è bravo a valorizzare igiocatori che ha a disposizione.Può pescare dal settore giovanile, anche se forse da noi i giovani, provenendo spesso da famiglie povere, sono più determinati a sfondare rispetto ai ragazzi italiani».
TRATTATIVE Chi invece, non conoscendo Bielsa personalmente, si diverte a immaginare la Lazio del futuro è Fabrizio Ravanelli: «Sono convinto che i biancocelesti saranno la sorpresadella prossima stagione, lo dicofin da ora». Poi gli acquisti da fare: «Llorente va preso assolutamente. Lo ricordo al Bilbao conBielsa, era fortissimo. Poi conosce già il campionato italiano, èun vantaggio». Alcuni giocatoridella rosa attuale possono invece esplodere definitivamente:«Non vedo l’ora di vedere Keitae Felipe Anderson col nuovo allenatore. Avranno una crescitaesponenziale. E con Bielsa penso sia pressoché impossibile cheBiglia vada via». La Lazio si appresta ad accogliere il nuovotecnico, i tifosi ritrovano il sorriso, esaltati anche nel rivedere leimmagini di quel tiro di Castroman al derby e la sua pazza corsa sotto la Nord. Piccolo assaggio della Lazio che verrà.
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Marcelo Bielsa, 60 anni, sarà il nuovo tecnico della Lazio REUTERS
Final Eight Under 15, poker dei giallorossi
Inizia con una vittoria l’avventura degli Under 15 della Roma nelle finali nazionali: a Bellaria, la squadra di D’Andrea batte 4-1 il Cesena nella prima giornata del girone 1. Eppure per i giallorossi la partita era iniziata male, con il vantaggio dei romagnoli firmato da
Manara. A cavallo tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo, la rimonta firmata da Barbarossa e Cangiano, prima della doppietta di Riccardi che fissa il punteggio sul 4-1. Oggi alle 18 la seconda giornata: a San Pietro in Vincoli, la Roma affronta l’Empoli, ieri travolto 5-0 dall’Atalanta.
RE Ravanelli guarda al mercato: «Per me Llorente è l’ideale, e penso che Biglia resterà»
Serie ARGli esperti e il nuovo tecnico 47
MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016
GLI IMPIANTI«Investirò 100 milioni di euro per riqualificare le periferie, includendo gli impianti sportivi di base esistenti, come Cambini e Carraro, e completerò i cantieri già in corso, come il Vigorelli.»
SPORT & POPdi GABRIELLAMANCINI
RADIUS: «QUELLE SERE IN CITTÀ CON BATTISTI»
Ènato a Roma per caso, la sua famiglia è milanese. Lo zio EmilioRadius era un famoso giornalista, la
trisavola Anna Neera era scrittrice e a lei è dedicata una via in zona Ripamonti, Cantante e chitarrista, ex Formula 3 (indimenticabile «Eppur mi son scordato di te», attuale «Nel ghetto»), Alberto Radius sta preparando le date estive e sta completando il nuovo album. «Mio padre lavorava all’Alfa Romeo, era capo dell’Aviazione e in tempo di guerra si trasferì a Roma. Là sono cresciuto e ho frequentato il liceo, ma volevo fare il musicista. Mi chiamò Franz Di Cioccio e a 22 anni partii per Milano. Dopo 55 anni di musica ancora mi diverto».
I suoi luoghi?«Suonavo al “Pipes”. C’era anche Lucio Battisti. Eravamo amici sin da piccoli perché già a Roma cantavamo insieme. A Milano nacque la nostra collaborazione con “Questo folle sentimento”».
Un locale in cui canta anche oggi?«“Il Sotto”, scantinato della trattoria Arlati, il 5 di ogni mese. Ci ritroviamo tra amici, ripercorriamo tappe musicali, la nostra storia. Un evento ideato da Giordano Casiraghi (che ha scritto il libro “Che musica a Milano”, ndr)».
Un incontro particolare a Milano?«Mia moglie Cristiana, ci siamo conosciuti in Brera, nel locale “Il ragno”».
Sponda Inter o Milan?«Io stavo per la Roma, poi ho lavorato a Canale 5 per tanto tempo, alla “Rotonda sul mare” e l’atmosfera rossonera mi ha contagiato: sono diventato milanista. Era il Milan di Gullit e Van Basten. Sono sportivo, mi piace il bel gioco. Ho scritto “Il calcio è un’altra cosa”, una visione romantica, quella di chi ha giocato sulla strada con due pali improvvisati, lontana dal calciobusiness di oggi». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Idroscalo, San Siro e PalalidoSala e le tre sfide sullo sport1Il nuovo sindaco studia un ruolo di consulenza per il deejay e runner Linus Armani: «Mi piace». Massimo Moratti: «Mette volontà e impegno in ciò che fa»
Silvia Galbiati
G ioia, responsabilità e speranza. Con queste paroleBeppe Sala si è presentato
dopo l’elezione a sindaco di Milano. Un successo arrivato dopo untesta a testa con il candidato delcentrodestra Stefano Parisi, iniziato nel primo turno e continuato al ballottaggio. Sala si è imposto con il 51,7% dei voti, staccando l’avversario di 3,4 punti. «Ègratificante sentirsi portatori diuna speranza — ha spiegato Sala—. E io mi sento così a Milano,come uno che è riuscito a farcela,insieme a tanti altri che ci hannocreduto». Dopo la vittoria, Salaha festeggiato con i sostenitori aPalazzo Marino e ieri ha mangiato in un asilo pubblico di Milano,«un pranzo con i milanesi del futuro per costruire con loro la Milano di domani».
I TEMI Ed è proprio al futuro cheora Sala deve pensare. Le promesse e i programmi della campagna elettorale descrivono unaMilano all’avanguardia e conuno sguardo ai meno fortunati. Eanche in campo sportivo Sala,proprio alla Gazzetta delloSport, ha parlato di importantinovità, soprattutto in merito aitre nodi principali che affliggonoil patrimonio sportivo milanese:l’Idroscalo, il Palalido e lo stadio
di San Siro. Poco prima dell’elezione infatti Sala definiva l’Idroscalo una priorità: «Il Comunecostruirà visione e governancetenendo la regia e liberando finalmente tutte le sue potenzialità, in sinergia con il Centro sportivo Saini», assicurava. E sulla situazione di stallo del Palalido paragonava il cantiere a quello diExpo, costruito a tempo di record, e prometteva un verticecon Cantone per raggiungere risultati a breve. Sulla situazionedi San Siro, si era invece mostrato più attendista: «Non farò proclami – dichiarava – il pubbliconon ha soldi per un nuovo stadioe i privati si sono tirati indietro.Ora vedo con molto favore il piano congiunto di sviluppo di Milan e Inter».
ATTESA Il tempo dirà se il nuovosindaco sarà capace di mantenere le promesse, ma all’indomanidall’elezione arrivano reazionipiene di fiducia di personalità dispicco della società e dello sport.Come Massimo Moratti, ex presi
dente dell’Inter di cui il sindaco ètifosissimo: «L’elezione di Salami fa molto piacere. Lo conoscobene, è una persona che mettetanta volontà e professionalità intutto ciò che fa». Parole seguiteda quelle dello stilista GiorgioArmani: «È una persona da considerare, mi piace il suo modo difare». E mentre i rumors dannol’ex assessora allo Sport dellagiunta Pisapia, Chiara Bisconti,come possibile vicesindaco, agiorni Sala comunicherà la squadra che lo accompagnerà neiprossimi 5 anni, una giunta con«parità tra uomini e donne» e checoinvolgerà «risorse di alta qualità dall’esterno perché la politicapuò avere grande contributo dapersone che vivono a Milano, conoscono Milano e hanno capacità». Tra i consulenti potrebbe esserci anche il direttore artisticodi Radio Deejay, Linus, grandesostenitore di Sala, che potrebbericoprire un ruolo importante acontatto con i giovani e l’organizzazione degli eventi.
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GIORGIO ARMANISTILISTA E PATRON OLIMPIA
È UNA PERSONADA CONSIDERARE,
MI PIACE IL SUO MODO DI FARE
Milano ha un nuovo sindaco: Giuseppe Sala, 58 anni, milanese, manager.È stato commissario unico di Expo. Subentra a Giuliano PisapiaFOTOGRAMMA
clicDOSSIER SPORTIVO:LE SUE DICHIARAZIONIALLA VIGILIA DEL VOTO
1
L’IDROSCALO«La mancanza di risorse è stata per anni un alibi di Regione e Provincia. L’Idroscalo sarà per me una priorità: il Comune terrà la regia e lavorerà in sinergia con il Centro sportivo Saini.»
2
IL PALALIDO«In Expo abbiamo realizzato cantieri complessi in tempi record. Farò un vertice con Cantone dell’autorità anticorruzione e sceglierò la soluzione più rapida e certa.»
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Il musicista Alberto Radius, 74 anni
FINALMENTE. L’apparecchio acustico chemigliaia di persone volevanoèora disponibile.
I pensionati sonoentusiasti di questa novità!Ora è possibile ritrovare il piacere disentire inmodo naturale.L’apparecchioacusticocontecnologiaInium Sense è una soluzioneche diventa “Invisibile” una voltaindossata.Offre ai pensionati la possibilità di farfronte al loro calo uditivo, compen-sando la perdita dell’udito individua-le, in tutte le situazioni.Nessuno lo noterà perché si adattaperfettamenteeconfortevolmentealcondotto uditivo e utilizza l’acusticadell’orecchio per ottenere unaqualitàdel suono naturale.Tutto funziona automaticamente.
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3MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Beata gioventù«Vivaio forteper l’Atalantadel futuro»1Il d.g. Marino: «Questo scudetto Allieviè frutto degli investimenti della società»
L’Atalanta under 17 ha vinto lo scudetto battendo l’Inter 2-1 GETTY IMAGES
Matteo SpiniBERGAMO
L a baby Atalanta e un futuro che assomiglia tanto alpassato. Il parallelo fa ben
sperare, perché la storia del vivaio nerazzurro è costellata dauna miriade di trofei e di campioni prodotti: lo scudetto Allievi (o per meglio dire, Under 17di A e B), conquistato domenicaal Manuzzi di Cesena, torna adarricchire la bacheca bergamasca (quindici titoli in diciannove stagioni tra il 19911992 e il20092010), dopo che nelleprecedenti cinque stagioni eraarrivato solo uno scudetto Berretti (201213). L’ultimo trofeoè il secondo dell’era Percassi e ilprimo del dopoFavini: l’ex mago del vivaio, che ha messo lebasi anche di questo gruppo, halasciato in estate, passando iltestimone a Maurizio Costanzi,arrivato a Bergamo, dal Chievo,due estati fa.Gli Allievi di oggi
sono una delle prossime speranze: la copertina è per Bastoni e Melegoni, gli autori dei golnella finale con l’Inter e nel girodella Nazionale, ma il trionfo èquello di tutto il gruppo, guidato da Massimo Brambilla, al primo anno in nerazzurro.
DOPPIETTA Per gli Allievi, èdouble: tre mesi dopo il TorneoCittà di Arco, ecco lo scudetto.L’Atalanta giovane e vincente ètornata? «Assolutamente sì: pernoi il vivaio è una priorità, dasempre un fiore all’occhiello.Questo successo nasce da lontano, grazie agli investimenti nelsettore giovanile della famigliaPercassi: e il merito è del lavorodi Favini e di Costanzi», sottolinea il direttore generale dell’Atalanta Umberto Marino.«Siamo tornati a vincere un titolo dopo qualche tempo: significa che ci stiamo riprendendo eche stiamo tornando a livelli daAtalanta. La prima telefonataricevuta dopo la vittoria? Quel
la di Favini, che già mi avevachiamato prima del via, perchédicessi ai ragazzi di giocare come sanno», aggiunge GiancarloFinardi, coordinatore dell’attività agonistica del settore giovanile. Intanto la palla passa alla promettentissima Under 15di Stefano Lorenzi impegnatanell’altra Final Eight: sono igrandi favoriti e ieri hannoesordito battendo 50 l’Empoli(gol di Piccoli, Kichi N’da, Okoli, Traore e Boafò). Comunquevada, l’Atalanta è uno dei 3 clubche ha centrato il triplete dellapresenza nelle fasi finali di Primavera, Allievi e Giovanissimi.
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Agenda e risultatiR
ATLETICA MONZA-RESEGONE (gi.ro.) Gli italo-marocchini Mokraji Lahcen, Ahmed Nasef e Youssef Sbaii (Centro di Medicina dello Sport di Carate Brianza) hanno vinto in 3h6’20” la 56a Monza-Resegone, classica di 43 km per squadre (251 classificate) da 3 elementi che devono arrivare al traguardo tutti insieme. 10 KM DEL PARCO NORD (gi.ro.) Oltre un migliaio i partecipanti alla «10 Km del Parco Nord», del circuito CorriMilano. Successo per Salvatore Gambino (Don Kenia) in 32’53” davanti a Mirko Canaglia (Cus Pro Patria) 33’31”, fra le donne Valentina Pelosi (Euro atletica 2000) con 40’11” ha preceduto Silvy Turcato (Atl. Piombino).
CALCIO DONNE, ENOTRIA CAMPIONE (dav.mar.) Per il secondo anno di fila la squadra femminile a 7 della Ssd Ausonia 1931, dopo la conquista del campionato provinciale, ha vinto anche il torneo lombardo del Csi. Decisive le vittorie per 4-2 contro l’Oratorio Oggiono, squadra campione di Lecco, e 9-6 con l’Scs Socco&Vertematese, campione di Como.
CICLISMO ALLIEVI (d.vig.) Alessandro Fancellu (Remo Calzolari) ha vinto il 43° Gp Pino Cozzi di Legnano battendo Andrea Piccolo (Vs Abbiategrasso) e Nicolò Parisini (Busto Garolfo). A Osio Sotto (Bg) nel Memorial Lecchi, Tomas Trainini (Ronco Maurigi) ha regolato Lorenzo Salvetti (Pol.Albano) e Luca Volpi (Rodengo Saiano). A Davide Boscaro (Mirano) il Trofeo Carlo Cereda di Agrate Brianza su Samuel Nova (Pedale
Arcorese) e Francesco Carollo (Giussanesi) JUNIORES (d.vig.) Andrea Cervellera (Biringhello Infinity Bike) ha vinto il trofeo del 110° anniversario del Club ciclistico Cardanese per juniores allo sprint sui compagni di fuga Stefano Bertoletti (Gb Junior Team) e Raffaele Ciorlano (Aspiratori Otelli).
IPPICA ALLA MAURA (e.lan.) Cavalli in pista oggi alla Maura dalle 15.40. In primo piano il Premio Roma degli Dei, condizionata tutta in rosa sul miglio riservata alle 4 anni, con Terra Del Rio, Thetis Moon e Tronda Wise a giocarsi le migliori chance di successo. Ricco di spunti anche il Premio Rififi Bi, altra condizionata al femminile sul miglio.
MOTORI LUTTO Scomparsa ieri Margherita Meneghini, vedova di Nello Pagani, primo italiano iridato nella moto (1949). Domani i funerali al cimitero di Lambrate, ore 15.30.
PALLAVOLO SERIE MINORI (giu.ma.) Alla Coppa delle Alpi, tra le vincitrici delle coppe regionali di Serie C e D al Pavesi di Milano, vittoria nel maschile della Sopra Steria Bresso e nel femminile il Caseificio Paleni Casazza (Bg).
VELA SUL LARIO (e.m.) Alla quarta tappa del campionato del Lario a Colico (Lc) eorganizzata da Geas-Nbc Colico, nel Gruppo A vittoria con tre primi di Epervier, Melges 24 di Ernesto Brianza di Top Vela del Lago Maggiore; nel Gruppo B di Bruschetta Guastafeste (J24) di Sergio Agostoni del Circolo Vela Tivano e nel Gruppo di Va Pensiero l’H Boat di Adriano Vitali del Circolo Vela Bellano.
Cristian Sonzogni
M atteo Donati, EdoardoEremin, Gianluca Mager. Una tripletta itali
na illumina la prima giornata dimain draw dell’Aspria TennisCup Trofeo Milano Vip. Tripletta particolarmente brillante perché a ottenerla, sui campi dell’Harbour, sono i giovani che potrebbero trainare l’Italtennis neiprossimi anni, con un’età mediadecisamente incoraggiante: 21anni e qualche mese. Il successopiù atteso è quello dell’alessandrino Donati, che va persino oltre le attese contro il belga Kimmer Coppejans, travolto 61 62
in 57 minuti. Il più sorprendentepassa dalla racchetta del prossimo rivale di Donati, EdoardoEremin, altro piemontese (ma diorigine russa), che rifila un periodico 62 allo spagnolo Roberto Carballes Baena, n. 3 del seeding milanese. Sarà che l’ibericonon ha trovato una giornata particolarmente buona, da 116 Atpqual è attualmente, ma l’impattodi Eremin sul match ha fatto lasua parte.
TALENTO La vittoria meno agevole, ma nemmeno troppo sofferta, è quella del sanremeseMager, talento riscoperto dall’exdavisman Diego Nargiso. Control’argentino Agustin Velotti, Ma
ger chiude 63 75 e vola agli ottavi contro il serbo Zekic. Di italiani al secondo turno in realtàne abbiamo già 4, ma l’ultimosuccesso porta la firma dell’esperto Matteo Viola, 28ennedi Mestre che piega il colombiano Gonzalez 76 63, eliminandoun’altra testa di serie, la numero6. Insomma, meglio di così nonpoteva andare, per un Challenger che può diventare ulteriormente interessante per i nostri colori. Oggi, infatti, entrano ingara Gianluigi Quinzi (control’argentino Berlocq, numero 4),Filippo Volandri impegnato nelderby contro il qualificato Lorenzo Sonego, Andrea Basso(pure lui qualificato) contro ilprimo favorito Dutra Silva, e infine Marco Cecchinato control’altro argentino Londero. Il viaalle 11, ingresso gratuito.
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Matteo Donati, 21 anni, piemontese. Ieri ha battuto il belga Coppejans FOTO PELUSO
UNIVERSITARI IL CUS MILANOVINCE I CAMPIONATI NAZIONALIIl Centro universitario sportivo di Milano è campione d’Italia. La fase finale dei campionati nazionali universitari, nello scorso weekend, incorona il Cus Milano, grazie alle eccellenti prestazioni di canoa e canottaggio a Genova e alle prove di Modena e Reggio Emilia. Questo il medagliere per Milano: 23 ori, 22 argenti e 25 bronzi. Collezione di medaglie impreziosita dalle prove dei 191 atleti in campo e dalla nutrita presenza di tifosi venuti a sostenerli in Emilia (FOTO GENTILI)
TENNIS: IL CHALLENGER
Aspria Cup, una festa italiana1All’Harbour Club di Milano avanti Donati, Eremin e Mager. Oggi Quinzi e Volandri
CalcioRIl titolo Under 17
UN PREMIO PER ZANETTIIl vicepresidente dell’Inter Javier Zanetti è stato premiato con il «Chi è chi award fashion & football» in occasione di Milano Moda Uomo. Alla serata presenti gli Inter Forever Beppe Baresi, Mario Corso e Benito Carbone.
15 i titoli nazionali giovanili vinti dall’Atalanta nelle stagioni dal 1991 al 2010. Negli ultimi 5 anni è arrivato lo scudetto Berretti 2013
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MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016
Palermo, ma Borriello adesso dirà sì?1Un biennale al centravanti che in passato per due volte ha rifiutato i rosanero. Sembra la volta buona
Lega ProRL’ex Pistoiese presentato ieri al San Filippo
forte anche del suo elevato ingaggio in parte pagato dalla Roma che lo girò in prestito al Genoa. Se il primo affondo fu unamossa della disperazione, per ilsecondo ci fu qualche speranzadi riuscita in più. Anche in quelcaso fu un altro tentativo in extremis, nelle ultime ore delmercato estivo del 2014. Il Palermo era tornato in A, Iachinidopo le cessioni di Hernandez eLafferty chiese un attaccanted’esperienza da affiancare aDybala e Vazquez. Le trattative,affidate a Ceravolo, andaronomolto a rilento. Poi, la sconfittain Coppa Italia col Modena fecescattare un campanello di allarme. Arrivarono i difensotriGonzalez e Bamba, ma servivaancora un centravanti di peso.
SONO BEPPE Dopo la prima dicampionato con la Sampdoriafu lo stesso Iachini, a poche oredalla chiusura delle liste, a chiamare direttamente Borrielloper convincerlo a vestire il rosanero. L’attaccante anche questavolte declinò l’invito, soprattutto perché aveva ancora un annodi contratto con la Roma. Cambiare squadra, per quanto nonrientrasse nei piani dei giallorossi, significava andare incontro alla risoluzione contrattualee dunque rinunciare ad un con
tratto che ancora per una stagione poteva garantirgli 2,5 milioni di euro. Borriello ringraziòIachini per avere pensato a lui erimase a Roma per poi trasferirsi al West Ham a gennaio. Chissà che questa non sia la voltabuona. Anche perché non ha alle spalle un contratto onerosocon cui il Palermo deve confrontarsi. L’attaccante è in sca
Marco Borriello, 34 anni, in stagione l’attaccante ha segnato 8 gol con l’Atalanta in A LAPRESSE
RA gennaio 2013 il no a Lo Monaco, nell’estate 2014 quello a Iachini. Harifiutato l’Udinese
Piero RizzoMESSINA
M onitoraggio informatizzato degli allenamenti. I dati come ser
batoio di riferimento costante.Un calcio di qualità sullo sfondodi un progetto che dovrà esseremesso davanti a tutto, anche aipersonalismi. La voglia di stupire attraverso un’idea gestionaleal passo coi tempi. “Più manager che allenatore”, chiarisce subito Valerio Bertotto. Eppurealla sua prima uscita da allenatore al Palacultura, tra il serio eil faceto, subordina la sua visione futuristica alla componenteemotiva: «Sapevo che Messinasi sarebbe innamorata follemente di me. Ma sapevo pureche mi sarei innamorato follemente di Messina». Il fatto chein panchina abbia incasellato solo quattro presenze, tutte nelfinale della scorsa stagione conla Pistoiese, per il neo tecnicogiallorosso è solo un dettaglio:«Ho tante certezze a livello morale e professionale, maturateanche grazie all’esperienza diselezionatore della nazionaleunder 20 di Lega Pro. Un bagaglio che vorrei trasferire a tuttol’ambiente. Attorno a me sentouna straordinaria positività, edè mia intenzione contraccambiarla con i risultati».
NIENTE VOLI Zero dichiarazioni roboanti: «Dovremo gettarele basi per ottenere qualcosad’importante, ma senza fretta.Qui verranno solo calciatori conuna tenuta morale superiore alla media. Punteremo soprattutto su atleti di qualità, perchésenza questo elemento diventacomplicato lavorare. Abbiamovoglia di fare un calcio importante. In tal senso, con la societàc’è un’intesa totale. Voglio una
Il d.s. Vittorio Tosto, il d.g. Giovanni Villari, il tecnico Valerio Bertotto e il presidente Natale Stracuzzi SAYA
Bertotto, tecnico-manager«Voglio un calcio di qualitàIl Messina vuole stupire»
Alle finali under 15i baby k.o. col Genoa
GENOA-PALERMO 1-0 MARCATORE: Salcedo 7’ p.t.GENOA: Russo, Gasco, Buffo, Masini, Piccardo, Raggio, Poggi (22’ st Autieri), Buonocore, Salcedo (30’ st Rossi), Rimoli (30’ st Diakhite), Pellegri. All. Gervasi. PALERMO: Giappone, Fiore, Castiglione, Angileri, Fradella, Quaranta, Da Graca (21’ st Zanghi), Lo Re, Caffaro, Currenti (25’ st Cilluffo), De Stefano (11’ st Rizzo). All. Zammitti.ARBITRO: Biffi di Treviglio.
S.VITTORE (FC) Parte male la Final Eight per il Palermo. Il Genoa domina e vince con merito. Rossoblù che partono fortissimo con tre occasioni in serie prima del gol di Salcedo (7’) bravo a far centro con un tiro in diagonale. Il Palermo non riesce a replicare, è sempre Giappone che lo tiene a galla con una doppia parata (23’) su Rimoli e Salcedo. Nella ripresail Palermo ci prova ma è il Genoa a sbagliare un rigore con Raggio (19’) dopo un fallo di Quaranta su Rimoli. I rosanero attaccano inutilmente fino alla fine.
Fabrizio VitalePALERMO
M arco Borriello e il Palermo. Operazionepossibile alla quale si
sta lavorando, in attesa di capire che cosa fare con Alberto Gilardino. C’è un biennale prontoa 600700 mila euro a stagionesul quale l’ormai ex Atalanta stariflettendo. Una trattiva che satanto di déjà vu, perché non è laprima volta che il presidenteZamparini pensa al centravantinapoletano. Il Palermo ci haprovato in altre due occasioni,ma senza successo. La prima èstata un timido tentativo nellasperanza che Borriello potesseaccettare. Era il gennaio del2013, i rosanero affidati allemani del dg Pietro Lo Monacoerano costretti a cambiare voltocon innesti importanti al fine dievitare una retrocessione chepoi arrivò inesorabile. L’attaccante militava nel Genoa insieme a Immobile, l’allora direttore generale provò prima conuno e poi con l’altro, trovandoun muro di gomma.
NO GRAZIE Borriello in quell’occasione non se l’è sentita diandare in una squadra che stavalottando per non retrocedere,
Sicurezza Pisseri «Catania, il massimoCi vengo di corsa»Antonio FotiCATANIA
I l Catania sta componendo poco alla volta il nuovo mosaico. Richiamati i
fedelissimi del settore tecnico, l’a.d. Lo Monaco sta cercando di allestire una formazione idonea ad infiammare la piazza. Sembra predestinato a vestire la magliadi portiere Matteo Pisseri, lascorsa stagione al Monopoli,per lui è pronto un biennale.«Confermo che i contatti cisono già stati, in atto non c’ènulla di ufficiale, ma sareiben contento di vestire lamaglia rossazzurra. Cataniacon il campionato di LegaPro non c’entra nulla. E’ unapiazza importante e ambiziosa. La proprietà con l’ingaggio di Lo Monaco, puntaalla serie A nel giro di pochianni, anche per questo motivo mi sento lusingato dall’interesse dei dirigenti neimiei confronti. Nei prossimigiorni, attraverso il mio procuratore Andrea Cattoli, nesaprò di più».
SCUOLA PARMA Il giocatoreche ha fatto l’intera trafilanelle giovanili del Parma,ha pure giocato nel Renatein C2, Catanzaro in C1,
Gubbio, Juvestabia (Perdendolo spareggio playoff col Bassano) e nel Monopoli. «Sono unportiere che si ispira al miticoGigi Buffon, sono abbastanzaspregiudicato e amo uscirefuori dai pali. Di Catania conosco tanto, me ne ha parlato congrande entusiasmo Russotto,con il quale ho giocato a Catanzaro, e Castiglia. Mi hannodetto del calore della gente,del grande bacino d’utenza.Sarebbe un onore per me giocare al Massimino. Pensandoalla prossima stagione, pensoche Foggia, Lecce e Matera saranno le formazioni da battere, ma a prescindere da comeandrà a finire per me, credoche il Catania possa essere inserito di diritto tra le squadreda battere». Pisseri arrivedercia Catania? «Mi farebbe piacere».
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Paolo Pisseri del Monopoli LAPRESSE
monitorando varie situazioni»,dice il d.s. Tosto. «Intanto cercheremo di trattenere Gustavo,con cui abbiamo ripreso a dialogare. Siamo a buon punto». Ilbrasiliano potrebbe ancora vestire la numero 10 biancoscudata. Sarebbe un primo tassello dainserire in un puzzle ancora tutto da costruire. Il presidenteStracuzzi guarda avanti fiducioso: «Vogliamo affrontareuna stagione che dovrà esserescandita da unità d’intenti ebuoni risultati. Siamo pronti atutti gli sforzi necessari per garantire un calcio vibrante, cheentusiasmi i nostri tifosi».
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RIl patron Stracuzzi«Entusiasmeremoi tifosi». Il d.s. Tosto: «Gustavo resterà qui»
squadra che imponga il propriogioco, che non si faccia schiacciare. All’Udinese ho assorbitoun percorso professionale di alto livello, ed è soprattutto conZaccheroni che sono maturatocome calciatore e come uomo.Le sensazioni sono ottime: conquesta città è scattata dal primomomento un’empatia particolare».
TESSERE Seicento gli abbonamenti sottoscritti fino a ieri. Ilclub aspira a raggiungere le 3mila tessere, ma non sarà semplice. Su questo aspetto, ovviamente, avrà un peso specifico lacampagna acquisti: «Stiamo
denza e cerca una sistemazione. Anche se chi lo conosce bene sa che al giocatore piacerebbe restare al Nord per nonallontanarsi da Milano, dovepassa la maggior parte del suotempo libero. In carriera non èmai andato più a Sud di Roma.Ha già rifiutato l’Udinese. Nonresta che attendere
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PORTIERE DEL MONOPOLI
3MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Luigi SaporitoCROTONE
D opo l’inaspettata promozione in serie A a Crotonearriva anche un nuovo
sindaco. È Ugo Pugliese, è riuscito a battere la concorrenzadel Pd che da dieci amministrava la città. Pugliese, perito assicurativo (56 anni a dicembre),ha vinto guidando una concentrazione di liste civiche di centrodestra dopo essere approdato al ballottaggio ma decisamente sfavorito. Invece la suacoalizione è riuscita a sovverti
Crotone, Pugliese dovrà perògià scontrarsi con diverse emergenze. Una delle quali è quellalegata allo stadio. E il passaggiodi testimone dal suo predecessore Peppino Vallone potrebbeavere delle ripercussioni negative.
PROBLEMA STADIO «Quellodello stadio purtroppo è unproblema serio che dovremo risolvere e anche in fretta perchènon vogliamo e non possiamoimmaginare che la serie A ilCrotone la vada a giocare altrove. Ci batteremo con tutte le nostre forze – ha puntualizzato ilneosindaco – ma rimane il fattoche occorre adesso prendere inmano la situazione insieme coni tecnici del comune e rivederlacompletamente. Non vi nascondo che, di quello che è stato fatto e si farà allo stadio ne so poco. Altra cosa che mi accingeròa fare nel più breve tempo possibile è quello di aprire immediatamente un fronte con la società dei fratelli Vrenna, rivoltoalla massima collaborazioneper salvaguardare un patrimonio e un risultato che è statoraggiunto nelle scorse settimane che non possiamo assoluta
mente dilapidare». E restandoin tema di ristrutturazione dello Scida, c’è stato uno stop perquel che riguarda la realizzazione dei lavori. La dirigenzarossoblù e l’amministrazionecomunale hanno bocciato ilprogetto della Nussli, aziendaelvetica che aveva prospettatouna tribuna modulare di 7000posti. Verosimilmente si punterà su un’azienda italiana che, adifferenza degli svizzeri, sfrutterà la parte sottostante della tribuna e senza nessuna impedimento tale da poter inficiarela visibilità del pubblico.
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Una foto della curva dello Scida nei giorni della festa peril salto in A GETTY Sotto il neo sindaco Ugo Pugliese ANSA
Serie BRIl programma granata
C’è la Fiorentinanel cartellonedel Trapani estivo1Spiazzo sede del ritiro: sfide con i viola e Cremonese Domani i prestiti, torna Nadarevic
Franco Cammarasana TRAPANI
E’ tempo di decisioni inseno al Trapani, leprimissime riguar
dano il ritiro (ancora aSpiazzo, dal 1228 luglio e316 agosto) e le amichevoli: il 17 luglio coi russi delTerek Groznji, il 20 luglio aMoena con la Fiorentina, il24 con la Feralpi Salò e il 27a Cles con la Cremonese.Adesso però incombono lescadenze dei prestiti. Peresercitare il diritto di opzione il Trapani avrà tempo fino a domani. Già inoltratele pratiche riguardanti Bruno Petkovic, in prestito dalCatania, al quale andrebbero circa 300 mila euro oltrea una percentuale in caso dicessione del giocatore dalTrapani ad altra società, e diIgor Coronato, quest’ultimodal Floriana (Malta) al quale andrebbero circa 250 mila euro. Nell’accordo rientraanche un’amichevole colclub di Riccardo Gaucci.
CIAO NICOLAS Gli altri giocatori della rosa di primasquadra per il quale il Trapani deve eventualmentefar valere entro domani il
diritto di riscatto sono il difensore Agostino Camigliano, inprestito dall’Udinese, il centrocampista Enis Cavagna dell’Atalanta, il portiere AndreaFulignati e il difensore AndreaAccardi, questi ultimi due inprestito dal Palermo. Per tutti,però, le società di appartenenza possono far valere entro sabato prossimo il diritto di controriscatto. Rientrano al Verona, il quale li aveva ceduti alTrapani col semplice prestito, ilportiere Nicolas Andrade e ilcentravanti Ernesto Torregrossa. Situazione identica perquanto concerne l’attaccante Caio De Cenco (del Pavia) e ilcentrocampista Mirko Eramo(Sampdoria). Il Trapani, però,sembra intenzionato a richiedere per entrambi la riconferma del prestito, stavolta peròcol diritto di riscatto.
RIECCO NADAREVIC Ma nonsolo saluti, più o meno probabili. Rientrano, infatti, alla società granata l’attaccante EnisNadarevic (dal Novara) e ilcentrocampista Pasquale DeVita (dalla Paganese) a menoche le società alle quali sonostati ceduti lo scorso gennaionon esercitino il diritto di riscatto. Per l’attaccante ClaudioSparacello, ceduto al Padova,il Trapani potrà eventualmenteesercitare il controriscatto. DalVicenza invece rientra il portiere Richard Marcone (prestito secco) mentre dal Lecce ritorna il centravanti Davis Curiale (c’era l’obbligo di riscattoqualora la società salentinafosse stata promossa in B).
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Pugliese promette«Crotone allo ScidaSoluzione in fretta»1«È un problema serio, ma d’intesa con i Vrenna cercheremo di risolverlo. La A va giocata in casa»
RBocciato il piano della Nussli per latribuna da 7000 posti, ora una azienda italiana
Serie ARIl nuovo sindaco
re il pronostico battendo Rosanna Barbieri (Pd).
UOMO DI ...MARE Pugliese èuomo di sport e regge da qualche anno le redini delloYachting Kroton Club, societàche svolge attività prettamentemarinara e che qualche anno fariuscì a portare a Crotone la fase finale del campionato italiano classe 3000 di motonautica.È un discreto intenditore di calcio anche se le sue gesta da calciatore non hanno lasciato traccia sul terreno verde. A ventiquattro ore dal successo che loha eletto primo cittadino di
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MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016
CANDIDATI A sinistra, Gianluca Paparesta, presidente del Bari. A destra, Antonio Cosmo Giancaspro, socio di minoranza LAPRESSE-ARCIERI
Ora il ballottaggio Bari per governare il club1In giornata atteso l’aumento di capitale del presidente Paparesta Ma Giancaspro si riaffaccia con toni accesi sui problemi societari
Franco CiriciBARI
È il giorno della verità. IlBari rimarrà a GianlucaPaparesta o passerà nelle
mani del socio di minoranzaAntonio Cosmo Giancaspro?Se si trattasse di un ballottaggio popolare ed i tifosi biancorossi fossero chiamati alle urne, l’esito potrebbe rivelarsi sorprendente per definire gliorizzonti societari. Con il passare delle ore infatti l’indice di
gradimento di Paparesta è innetto calo mentre cresce a vistad’occhio quello di Giancaspro,che ieri si è rifatto vivo con toniaccesi. Nel frattempo è riapparsa sulla scena anche GraziaIannarelli, legale di Datò Noordin, lasciando presagire il disimpegno del magnate malesedalle vicende biancorosse. Così lo scenario del Bari ha riscosso ulteriori incertezze tra presente e futuro.
IMPREVEDIBILE Anche a pochimetri dal capolinea, tutto si
prospetta prevedibile trannequel che farà oggi Gianluca Paparesta. Chi gli è vicino garantisce che sia pronto a presentare al notaio Salvatore D’Alesio2 milioni e 607.000 euro, il35% del previsto aumento dicapitale, relativo al 95% dellesue azioni. Il minimo previstodalla delibera dell’ultima assemblea straordinaria dei soci,per restare sul ponte di comando (lo scorso 2 giugno Paparesta ha versato un assegno di500.000 euro, in conto capitale per ridurre il disavanzo della
società a 2,5 milioni di euro).Sarebbe una tappa comunqueinterlocutoria, viste le scadenze in agenda sul fronte societario a cavallo tra l’ultima settimana di giugno ed agli inizi diluglio. Per garantire la necessaria continuità aziendale,Gianluca Paparesta dovrebbescucire altri 4,5 milioni (in teoria entro il 31 dicembre). Maproprio sull’esigenza immediata di un serio piano di continuità aziendale, oggi potrebbe impuntarsi il collegio sindacale.
TRACCIABILITÀ Si mostrasempre più agguerrito, Antonio Cosmo Giancaspro. «Il regolare esercizio del diritto di opzione per la sottoscrizionedell’aumento di capitale – è rilevato in un punto saliente delsuo ultimo comunicato –, presuppone da parte del socio dimaggioranza il versamentocontestuale del 35% della suddetta sottoscrizione, e dovràessere eseguito con mezzi tracciabili entro il normale orariodi chiusura degli sportelli bancari. Si esigerà il più rigoroso
controllo di rispondenza legale».
PUNTI Secondo Giancaspro,l’operatività odierna di Paparesta si restringerebbe alle ore16 e non fino a mezzanotte.Inoltre il socio di minoranzadel club biancorosso insiste suun altro aspetto delicato dellasituazione. «Il presidente delCda e gli altri amministratoridella FC Bari 1908 non hannoancora disposto l’anticipazione al 2223 giugno dell’assemblea degli azionisti, già convocata per il 2425 giugno». Unpaio di giorni di ritardo che potrebbero, però, suscitare graviscompensi a Giancaspro (ed alBari) qualora rilevasse la società, ma non avesse per tempo inecessari poteri di firma. «Ciriserviamo ogni opportunaazione nei confronti dei responsabili, per gli eventualidanni arrecati alla FC Bari1908, alle sanzioni previstedall’ordinamento sportivo, allepenalizzazioni relative a ciascun adempimento ritardato».
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Carluccio batte Marinoproprio al fotofinish
«Lo sport è una priorità»
fIL NEOSINDACO DI BRINDISI
CHE SPRINT Angela Carluccio, 43 anni, avvocato civilista. Fernando Marino, 52 anni, presidente dell’Enel Basket Brindisi EVANGELISTA
Franco De Simone BRINDISI
L a brindisina Angela Carluccio, 43 anni, avvocatocivilista, coniugata, mam
ma di tre figli, è la prima donna ad amministrare Brindisi.Nell’elenco deisindaci che si sono succeduti dal1944 ad oggi occupa la trentunesima posizione. La carica diprimo cittadino,in casa Carluccio, non è assolutamente una novità: suo padre Bruno ha governato Brindisi, dal 1980 al 1984. AngelaCarluccio, designata alla carica di sindaco (o «sindaca» come ama definirsi) dalla «Gran
de Coalizione», in campagnaelettorale è stata sostenuta daiCor di Raffaele Fitto, oltre cheda quattro liste civiche. Suoavversario nel ballottaggio,Fernando Marino, presidentedell’Enel Brindisi Basket, sostenuto dai partiti del centrosi
nistra e, in particolare, dal presidente della Regione Puglia,Michele Emiliano: è stato battuto per 656 voti(14.798 contro i14.142 del suoavversario).
PROGETTI Raggiante, al momento della certezza della propria elezione,Angela Carluccio ha affermato: «Questo è un nuovo progetto politico. Ora è giunto il tempo di rimboccarsi le maniche,
perché i problemi da affrontare sono troppi». Dovrà dimostrare competenza, capacità,forza e autorevolezza per cancellare i molteplici errori delpassato nell’amministrazionedi Brindisi. A lei guardano consperanza le società sportive,«salassate» di recente, dalprovvedimento (260 per centoin più) del Commissario prefettizio per l’utilizzo degli impianti comunali. «Considero losport una necessità per tutti ha affermato con decisione ilneo sindaco di Brindisi . Nelmio programma amministrativo ho riservato un capitolo importante al settore. Facilitarela socializzazione, promuovere ed incoraggiare la crescita sportiva, facilitando il compitodelle associazioni sportive èun mio preciso impegno».
IMPIANTI Le strutture comu
nali necessitano di continueattenzioni. «Interverremo dove ci sarà da intervenire – continua . Ci impegneremo perchè si possano effettuare interventi strutturali negli impiantiche lo necessitano. Ho visitatole strutture comunali: alcune hano bisogno di poche attenzioni, opere che dovranno es
sere effettuate».
ESIGENZE Molti dirigenti di società sportive hanno lamentato l’impossibilità di sostenerecosti elevati nell’attività di preparazione dei giovani. AngelaCarluccio manifesta tutto ilproprio impegno in questa direzione: «Non è una frase fat
ta, ma vi assicuro che sosterremo le società impegnate nellaginnastica, nell’atletica leggera, nella pallavolo, nel calcio,in tutti quegli sport che sonopreferiti dai giovani, soprattutto perché si possa renderemeno gravoso il compito dellesocietà, e, quindi, per facilitarel’attività sportiva di base». Siguarda con attenzione ancheal sociale. «Ho visitato tutti irioni periferici, entrando anche in quelli definiti difficili. Ho avuto la possibilità di verificare l’indigenza di molte famiglie. Pertanto, il mio impegno è rivolto soprattutto al settore delle fasce deboli. Il sostegno per le famiglie cheversano in condizioni disagiate, che non possono permettersi di far praticare attivitàsportiva ai loro figli, è il puntodi partenza». C’è poi la pallacanestro che a Brindisi ha unruolo predominante nel panorama sportivo, anche al livellodi prestigio. «Partendo dall’assunto che considero importante l’associazionismo ed il dilettantismo, mostreremo attenzione assicura Angela Carluccio anche per le società chesvolgono attività professionistica».
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Avvocato, tre figli,è la prima donna ad amministrare la città: «Sosterremotutti i club, anche quelli prof...»
PROGRAMMI
1Carluccio eletta con 656 voti di vantaggio rispetto al presidente dell’Enel Basket: «Impianti e attività di base, c’è tanto da fare»
RE dal fronte di Noordin si intuiscesempre più il disimpegno del magnate malese
3MARTEDÌ 21 GIUGNO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Marco Errico LECCE
N on ci sono soltantole trattative per inuovi acquisti, sul
l’agenda di Mauro Meluso.Il direttore sportivo delLecce è impegnato anchesul fronte delle cessioni,per cercare un’adeguata sistemazione agli elementiche non rientrano nel progetto della prossima stagione. I casi spinosi sono soprattutto quelli di Benassi,Carrozza e Della Rocca, anche perché c’è il problemaingaggio che ostacola diverse operazioni in uscita.Per Benassi (in scadenzanel 2018), è spuntatol’Arezzo, che però tentennaproprio per lo stipendioelevato del portiere. Piùdelicata la situazione di Carrozza e Della Rocca (dirientro dal Rimini per fineprestito): hanno giocatopochissimo nell’ultima stagione. Per Della Rocca c’è
anche un infortunio tutto davalutare.
IN BILICO Una delle prioritàdella dirigenza è quella di ridurre il monte ingaggi, chenella scorsa stagione superava abbondantemente i 4 milioni di euro (molto vicino aclub di B di mediaalta classifica). Si potrebbe pensare aqualche sacrificio. Come conSurraco, che non si discute sulpiano tecnico, ma che potrebbe avere difficoltà di adattamento nel 433, il modulo diriferimento di Padalino. Se arrivasse qualche offerta interessante per l’uruguaiano, ilLecce la valuterebbe bene.
OPERATO LO BUE IntantoFrancesco Lo Bue, di rientrodal Mantova per fine prestito,è stato sottoposto a interventoa Roma a Villa Stuart, per laricostruzione dei legamentidel ginocchio sinistro. Il difensore si era infortunato nel ritorno dei playout contro il Cuneo, procurandosi una distorsione mentre recuperava ilpallone a bordo campo per effettuare una rimessa laterale.L’intervento eseguito dal professor Mariani è perfettamente riuscito, ma Lo Bue potràtornare in campo non primadi novembre.
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SI VALUTA ANCHE IL PIANO CESSIONI
Il Lecce fa i contiIngaggi da ridurreSurraco in uscita
Strategie Foggia «Lavoriamopensando alla B»1Il d.s. Di Bari: «Sarà una rosa importante»Via Iemmello? Calaiò e Mazzeo nel mirino
Da sinistra Emanuele Calaiò, 34 anni e Fabio Mazzeo, 32 anni. Due punte di esperienza per il Foggia che tenterà la scalata LAPRESSE
Emanuele LosapioFOGGIA
L’ ideologo del Foggia di DeZerbi è già al lavoro permettere a segno i primi
colpi di mercato per rinforzarela rosa. Il direttore sportivo Giuseppe Di Bari ha voluto fortemente la continuità del progetto tecnico avviato due anni fa,convinto di migliorare ancora ilrisultato dell’ultima stagione. Efar meglio del campionato appena concluso vorrà dire conquistare la promozione in B.«Lavoriamo per questo, la delusione per la finale playoff è ancora cocente – esordisce il d.s. –,però dobbiamo riuscire a superarla e pensare positivo per il futuro. Nel calcio non è mai semplice vincere, bisogna sudarsitutto sul campo e provare ad az
presa di confermare l’allenatoreper il terzo anno consecutivo.«Dopo Zeman è il tecnico che hasuscitato più entusiasmo a Foggia – racconta Di Bari, difensorerossonero ai tempi del boemo –.Quest’aspetto non andava sottovalutato, io ritengo che luiavesse una gran voglia di restare perché è un lottatore e quellafinale finita così non l’ha sicuramente digerita. Poi c’è un aspetto sociologico da non sottovalutare: Roberto è legato da un forte legame con la città, la mancata promozione l’ha sentita comeun tifoso e dentro di sé ha ungran voglia di riscattarsi».
RINFORZI Il d.s. rossonero è giàal lavoro per completare l’organico rossonero, si partirà dallabase dei titolari che sarà rinforzata con 45 elementi di qualità. «Non si può disperdere l’ottimo lavoro degli ultimi due anni,stiamo facendo delle valutazioni e sicuramente allestiremouna rosa importante per la categoria». Ma il Foggia dovrà pensare anche alle cessioni: dovrebbero andar via tutti queigiocatori che quest’anno nonhanno giocato molto. Potrebbero essere ceduti i difensori Maurizio Lanzaro e Giuseppe Agostinone, il centrocampista Giuseppe Sicurella che rientreràdal prestito al Lumezzane, oltreagli attaccanti Roberto Florianoe Pietro Arcidiacono. In bilico ilportiere Antonio Narciso, operato alla spalla destra e probabilmente out fino a settembre.
OBIETTIVI Il primo obiettivoper l’attacco è un centravantiche possa prendere il posto diPietro Iemmello, il Foggia proverà ad acquistarlo ma le possibilità che lo Spezia lo lasci interza serie sono esigue. Dallaformazione ligure il club rossonero potrebbe acquisire Emanuele Calaiò (’82), compagnodi squadra di De Zerbi nel Napoli e inseguito già a gennaio.Nel mirino per l’attacco ancheMirko Antenucci (’84) in scadenza al Leeds e Fabio Mazzeo(’83) del Benevento. Piaccionopure i difensori Michele Rigione (’91) del Lanciano e LucaMartinelli (’88) del Messina.
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RL’uruguaiano potrebbe partirese arriverà un’offerta interessante
LEGA PRO / MATERA Auteri sì o no?Sembra più lontano (f.t.) Stretta finale per la panchina del Matera. entro pochi giorni uscirà fuori il nome del tecnico che guiderà la squadra nella nuova avventura in Lega Pro. Auteri resta un jolly da giocarsi se altre trattative non dovessero concretizzarsi. Fittissima l’agenda del d.g. Iodice che sta lavorando per ingaggiare anche altri tre-quattro calciatori di qualità.
SERIE D / TARANTOGenchi con le valigieUn tris per sostituirlo (l.c.) Sono giorni decisivi nel rapporto tra il Taranto e Giuseppe Genchi. L’attaccante capocannoniere nelle ultime due stagioni, infatti, si è convinto a cambiare squadra. In settimana Genchi potrebbe cedere alle lusinghe del Città di Nocera che avrebbe messo gli occhi anche sul centrocampista rossoblù Chiavazzo. Per sostituire Genchi, il Taranto potrebbe scegliere in un lotto di pretendenti di cui fanno parte Pietro Balistreri, Daniele Nohman e Giuseppe Gambino.
CALCIO A 5 / DONNE In azzurro due pugliesi e una lucana (g.d.f.) Due giocatrici pugliesied una lucana convocate nell’Under 17 che prenderà parte dal 29 al 3 luglio prossimo al quadrangolare in Portogallo. In campo le padroni di casa, la Spagna e la Svezia. Si tratta di Simona Giliberto (Città di Taranto), Angela Girardi (Italcave Real Statte) e Roberta Bergamotta (Avis Borussia Policoro). Il calendario prevede il debutto contro le lusitane giovedì 30 (ore 22), .
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