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Foglio settimanale della Parrocchia Beata Vergine Assunta San Giorgio su Legnano Domenica 30/09/2018 Recapiti: don Antonio Parroco: tel 0331-401051; fax 0331 412482 don Andrea: 338-7874881/Suore:0331 402174/d.Angelo: 0331 401570 www.parrocchiadisangiorgio.com/ [email protected] RADIO SOTERA (parrocchiale) FM HZ 89,100 collegata con RADIO PUNTO (San Vittore Olona) FM HZ 88,150 CALENDARIO LITURGICO Domenica 30 settembre 2018 V DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE S. Messe ore 17.30-8.00-10.30-17.30 Lunedi 01 S. Teresa di Gesù Bambino, vergine e dottore della Chiesa h 8.30 Colombo Teresina/Suor Ambrogina e fam./Russo Antonio Martedi 02 Ss. Angeli custodi h 8.30 Intenzione parroco Mercoledi 03 B. Luigi Talamoni, sacerdote h 8.30 Rossi Benvenuto e fam. h 20.30 Giovedi 04 S. Francesco d’Assisi, patrono d’Italia h 8.30 Masetti Pietro/Angela/Agostina/ Rosa/Suor Giocondina Venerdi 05 Feria h 8.30 Malara Filippo h 11.00 MATRIMONIO Castiglioni-Valleri h 18.00 Sabato 06 S. Bruno, sacerdote h 17.30 Pinna Virgilio e Rosaria/Toia Fran- cesco e fa./Nicoletti Albano e Aldina/Porta Giovanni e Giuseppina/Porta Epifanio e Edvige/Dell’Orto Vincenzo e Grazia/Fam. Toia Pietro/Angela/Enrico/Mario/Chimento Mario/Tavella Roberto Domenica 07 VI Dopo il martirio del Precursore h 8.00 Fam. Morelli Angelo/Fam. Colombo Giusitta/Ambrogio/Prandoni Adele/Grazioli Annalisa/Colombo Mariangela h 10.30 Pro populo h 17.30 Anno 19 N° 05 Orari apertura chiesa 7.00 - 12.00/ 15.00 - 18.30 www.parrocchiadisangiorgio.com ANNO PASTORALE 2018-19 CRESCE LUNGO IL CAMMINO IL SUO VIGORE LA PAROLA DELLA DOMENICA Lc 10,25-37 Sia il sacerdote che il levita (due uomini che dovrebbero vivere l'amore di Dio), raggelati nella loro religiosità formale e abitu- dinaria, passano oltre l'uomo aggredito dai briganti. Invece il Samaritano gli"si fa prossimo". I verbi della parabola inventata da Gesù lo esprimono con finez- za e in profondità. Anzitutto "lo vede": è dunque colpito dalla sua situazione dolorosa. "Ne ha compassione" dal di dentro della sua partecipazione umanissima. "Gli si fa accanto", ossia oltre- passa lo steccato del proprio egoismo per far sentire all'altro una vicinanza tutt'altro che in- differente al suo dolore. Gli fa- scia le ferite e versa olio e vino, cioè interviene in modo perti- nente con puntuale dedizione. Non contento se lo carica sul mezzo di trasporto che possiede, lo porta alla locanda, si prende cura fino in fondo del poverac- cio, fino a pagare di tasca pro- pria quel che, alla sua partenza, farà il locandiere. Quel "va' e anche tu fa lo stesso" è un impe- rativo perentorio rivolto da Gesù a me, oggi. Esimersene o fare orecchio da mercante sarebbe quanto mai distruttivo per la mia vita. Oggi, nella mia pausa contem- plativa, non ripeto la famosa domanda: chi è il mio prossimo, ma piuttosto: che cosa mi impe- disce di farmi prossimo, a volte anche alle persone che vivono sotto il mio stesso tetto? Forse la distrazione, un'arida abitudina- rietà, il comodismo egoista? Pre- gherò parafrasando l'acclamazio- ne al Vangelo: Nessuno ha mai visto te, mio Dio! Dammi corag- gio e perseveranza nell'aiutare il fratello che vedo perché sia ve- ro l'amore che dico di avere per te. Venerdi 05 PRIMO DEL MESE h 8.30 S. Messa Segue Adorazione eucaristica . Nel mese di ottobre siamo invita- ti a pregare per le missioni e per l’evangelizzazione. Prenderemo spunto per l’adorazione dall’Esortazione apostolica di Paolo VI “Evangellii nuntiandi” CHE COSA MI IMPEDISCE DI FARMI PROSSIMO? 1.Benedico l’inizio dell’anno oratoriano L’inizio dell’anno oratoriano è la “festa degli orato- ri”. Infatti è la festa della parten- za: partire è festa perché c’è una meta da raggiungere, c’è una compagnia che condivide, c’è la fierezza di non stare fermi. La meta da raggiungere, il traguardo desiderabile è la gioia di Dio, il suo Re- gno, la vita di Dio in noi. Si può anche chiamarla santità: quella vissuta da molti, come per esempio Papa Paolo VI, che è stato nostro Arcivescovo, don Francesco Spinelli, mons. Oscar Romero che Papa Francesco iscriverà tra i santi canonizzati nel mese di ottobre. Si mettono in cammino quelli che credono alla promessa di Dio: sanno che di Dio ci si può fidare. Non cercano la gloria, sanno che è solo fumo. Non cercano guadagni, sanno che per chi ha sete nessuna bevanda che si compri al mer- cato può bastare. Cercano la gioia e sanno che non ci sono mercanti di gio- ia. Perciò si mettono in cammino verso la terra promessa da Dio: Via così! La compagnia che condivide è l’amicizia sana, limpida, allegra di co- loro che guardano insieme verso la me- ta e si aiutano e si incoraggiano gli uni gli altri. L’amicizia non è la compagnia degli stupidi, che si divertono a fare danni, non è il gruppo degli sfaticati, che si adagiano nello sperpero del tem- po tra chiacchiere e sciocchezze, non è la zavorra dei burloni, che paralizzano con il disprezzo ogni slancio. L’amicizia è quella stima che fa apprezzare gli altri come presenze che sostengono nell’impresa, è quella confidenza delle cose importanti che rende partecipi dei segreti di Dio: «vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi» (Gv 15,15). (segue dietro)

l'amore di Dio), raggelati nella - parrocchiadisangiorgio.com · Mario/Tavella Roberto Domenica 07 VI Dopo il martirio del Precursore ... quanto mai distruttivo per la mia vita. Oggi,

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Foglio settimanale della Parrocchia Beata Vergine Assunta San Giorgio su Legnano

Domenica 30/09/2018

Recapiti: don Antonio Parroco: tel 0331-401051; fax 0331 412482

don Andrea: 338-7874881/Suore:0331 402174/d.Angelo: 0331 401570

www.parrocchiadisangiorgio.com/ [email protected]

RADIO SOTERA (parrocchiale) FM HZ 89,100 collegata con

RADIO PUNTO (San Vittore Olona) FM HZ 88,150

CALENDARIO LITURGICO

Domenica 30 settembre 2018 V DOMENICA DOPO IL

MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE

S. Messe ore 17.30-8.00-10.30-17.30 Lunedi 01 S. Teresa di Gesù Bambino, vergine e dottore della Chiesa h 8.30 Colombo Teresina/Suor Ambrogina e fam./Russo Antonio Martedi 02 Ss. Angeli custodi h 8.30 Intenzione parroco Mercoledi 03 B. Luigi Talamoni, sacerdote h 8.30 Rossi Benvenuto e fam. h 20.30 Giovedi 04 S. Francesco d’Assisi, patrono d’Italia h 8.30 Masetti Pietro/Angela/Agostina/Rosa/Suor Giocondina Venerdi 05 Feria h 8.30 Malara Filippo h 11.00 MATRIMONIO Castiglioni-Valleri h 18.00 Sabato 06 S. Bruno, sacerdote h 17.30 Pinna Virgilio e Rosaria/Toia Fran-cesco e fa./Nicoletti Albano e Aldina/Porta Giovanni e Giuseppina/Porta Epifanio e Edvige/Dell’Orto Vincenzo e Grazia/Fam. Toia Pietro/Angela/Enrico/Mario/Chimento Mario/Tavella Roberto Domenica 07 VI Dopo il martirio del Precursore h 8.00 Fam. Morelli Angelo/Fam. Colombo Giusitta/Ambrogio/Prandoni Adele/Grazioli Annalisa/Colombo Mariangela h 10.30 Pro populo h 17.30

Anno 19 N° 05

Orari apertura chiesa 7.00 - 12.00/ 15.00 - 18.30

www.parrocchiadisangiorgio.com

ANNO PASTORALE

2018-19 CRESCE LUNGO

IL CAMMINO IL SUO

VIGORE

LA PAROLA DELLA DOMENICA Lc 10,25-37 Sia il sacerdote che il levita (due uomini che dovrebbero vivere l'amore di Dio), raggelati nella loro religiosità formale e abitu-dinaria, passano oltre l'uomo aggredito dai briganti. Invece il Samaritano gli"si fa prossimo". I verbi della parabola inventata da Gesù lo esprimono con finez-za e in profondità. Anzitutto "lo vede": è dunque colpito dalla sua situazione dolorosa. "Ne ha compassione" dal di dentro della sua partecipazione umanissima. "Gli si fa accanto", ossia oltre-passa lo steccato del proprio egoismo per far sentire all'altro una vicinanza tutt'altro che in-differente al suo dolore. Gli fa-scia le ferite e versa olio e vino, cioè interviene in modo perti-nente con puntuale dedizione. Non contento se lo carica sul mezzo di trasporto che possiede, lo porta alla locanda, si prende cura fino in fondo del poverac-cio, fino a pagare di tasca pro-pria quel che, alla sua partenza, farà il locandiere. Quel "va' e anche tu fa lo stesso" è un impe-rativo perentorio rivolto da Gesù a me, oggi. Esimersene o fare orecchio da mercante sarebbe quanto mai distruttivo per la mia vita. Oggi, nella mia pausa contem-plativa, non ripeto la famosa domanda: chi è il mio prossimo, ma piuttosto: che cosa mi impe-disce di farmi prossimo, a volte anche alle persone che vivono sotto il mio stesso tetto? Forse la distrazione, un'arida abitudina-rietà, il comodismo egoista? Pre-gherò parafrasando l'acclamazio-ne al Vangelo: Nessuno ha mai visto te, mio Dio! Dammi corag-gio e perseveranza nell'aiutare il fratello che vedo perché sia ve-ro l'amore che dico di avere per te.

Venerdi 05

PRIMO DEL MESE h 8.30 S. Messa

Segue Adorazione eucaristica . Nel mese di ottobre siamo invita-ti a pregare per le missioni e per

l’evangelizzazione. Prenderemo spunto per

l’adorazione dall’Esortazione apostolica di Paolo VI “Evangellii nuntiandi”

CHE COSA MI IMPEDISCE

DI FARMI PROSSIMO?

1.Benedico l’inizio

dell’anno oratoriano

L’inizio dell’anno oratoriano è la

“festa degli orato-ri”. Infatti è la

festa della parten-za: partire è festa

perché c’è una meta da raggiungere, c’è una compagnia che condivide, c’è

la fierezza di non stare fermi. La meta da raggiungere, il traguardo

desiderabile è la gioia di Dio, il suo Re-gno, la vita di Dio in noi. Si può anche chiamarla santità: quella vissuta da

molti, come per esempio Papa Paolo VI, che è stato nostro Arcivescovo, don

Francesco Spinelli, mons. Oscar Romero che Papa Francesco iscriverà tra i santi

canonizzati nel mese di ottobre. Si mettono in cammino quelli che credono alla promessa di Dio: sanno che di Dio ci si può fidare. Non cercano la gloria, sanno che è solo fumo. Non cercano guadagni, sanno che per chi ha sete

nessuna bevanda che si compri al mer-cato può bastare. Cercano la gioia e

sanno che non ci sono mercanti di gio-ia. Perciò si mettono in cammino verso

la terra promessa da Dio: Via così! La compagnia che condivide è

l’amicizia sana, limpida, allegra di co-loro che guardano insieme verso la me-ta e si aiutano e si incoraggiano gli uni gli altri. L’amicizia non è la compagnia

degli stupidi, che si divertono a fare danni, non è il gruppo degli sfaticati,

che si adagiano nello sperpero del tem-po tra chiacchiere e sciocchezze, non è la zavorra dei burloni, che paralizzano con il disprezzo ogni slancio. L’amicizia

è quella stima che fa apprezzare gli altri come presenze che sostengono

nell’impresa, è quella confidenza delle cose importanti che rende partecipi dei

segreti di Dio: «vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre

mio l’ho fatto conoscere a voi» (Gv 15,15). (segue dietro)

GIORNI CATECHISMO INIZIAZIONE CRISTIANA 2018-2019

Oltre agli incontri domenicali per tutta la famiglia, ecco di seguito i giorni feriali per gli incontri

per i bambini:

Lunedì: 2°anno Mercoledì: 3°anno Giovedì: 4°anno IL RINNOVO DELL'ACCORDO EDUCATIVO AVVERRA' DOMENICA 7 OTTOBRE all'interno della Festa di

Apertura dell'Anno Oratoriano: ore 15.00 Mandato Catechistico (in chiesa); a seguire Iscrizioni

[è questo l'unico momento previsto per l'adesione]

*Coloro che riceveranno la Cresima l'11 novembre p.v. proseguiranno con l'incontro settimanale il Venerdì alle 17.00, come l'anno scorso. Fatta la Cresima, si uniranno al gruppo per la Professio-

ne di Fede il Venerdì alle 18.30. **

Il 1°anno di cammino prevede solo incontri domenicali per tutta la famiglia;

il 1°incontro sarà Domenica 21 ottobre alle 15.00. Chi deve ini-ziare il dal 1°anno (famiglie con i bimbi in Seconda elem. o famiglie coi bimbi più grandi ma che non hanno ancora iniziato il cammino) NON deve fare nes-

suna iscrizione il 7 ottobre, ma solo presentarsi al 1°incontro.

GIORNI del CATECHISMO RAGAZZI E GIOVANI 2018-2019

-Cammino per la Professione di Fede

1-2media: Venerdì 18.30 3 media: Venerdì 21.00 -Gruppo Adolescenti (1-3sup): Venerdì 21.00

-18enni (2001): Giovedì 21.00 -19enni (2000): Giovedì 18.30 -Gruppo Giovani Junior (1999-1994) incontro quindicinale, giorno da definire

-Gruppo Giovani Senior (dai 1993) incontro mensile, giorno da definire.

Oratorio Sabato 6 ottobre ore 20.45 in Duomo a Milano:

Veglia Redditio Symboli dei Giovani con l'Arcivescovo (Consegna della Regola di Vita da parte dei ragazzi del '99)

FESTA di INIZIO ANNO ORATORIANO Confessioni in preparazione

Martedì 2 ottobre ore 21: Ado-18/19enni-Giovani Giovedì 4 ottobre ore 17: Ragazzi del 4° Anno IC Venerdì 5 ottobre ore 17: Ragazzi delle Medie

Programma generale della festa Giovedì 4 ottobre ore 21.00: Incontro formativo con don Stefano Guidi,

direttore della FOM (Fondazione Oratori Milanesi) Venerdì 5 ottobre ore 19.30: Cena e foto Campeggio 3° turno

Sabato 6 ottobre ore 19.30 Cena per le famiglie. A Seguire:

Spettacolo di illusione e magia Domenica 7 ottobre ore 10.30 Messa in Oratorio

con la Professione di Fede dei 2004 ore 15.00 Mandato Catechistico in chiesa; a seguire:

Mega Gioco in Oratorio, Iscrizioni e Merenda per tutti

ore 16.30 IMAUGURAZIONE NUOVO SPAZIO ZERO6

(dalla prima pagina) Nessuno può attraversare il de-

serto da solo, ma coloro che han-no stretto un patto di amicizia possono affrontare ogni sfida.

Insieme!Siano benedette tutte le persone, preti, diaconi, consa-crati e consacrate, educatori e

animatori, volontari e collabora-tori che accompagnano i ragazzi e le attività dell’oratorio. Fare il bene fa bene anche a chi lo com-pie. Così si cresce: insieme! Via

così! La fierezza di non stare fermi fa crescere la stima di sé. La stima di sé non è la presunzione degli esibizionisti che si illudono di

essere perfetti e invincibili, co-me i personaggi dei cartoni. La stima di sé non è quello stare a guardarsi allo specchio, per tro-

varsi tanto carini e pensarsi tanto attraenti. La stima di sé non è

l’ingenuità di chi si crede capace di tutto, solo perché non ha mai

fatto niente. La stima di sé è piuttosto la gratitudine per i do-ni, le doti, i talenti ricevuti che nell’esperienza dei gesti minimi si accorge che è capace di fare il bene, di dare gioia, di farsi ama-

re. La stima di sé sconfigge il complesso di inferiorità che sug-

gerisce di stare fermi perché “tanto non sei capace”. La stima di sé si esprime nel sapere che così come sei fatto, anche con

limiti e difetti e peccati, proprio così come sei fatto, sei adatto

alla vita. Perciò avanti! Via così! 2. Benedico la fedeltà alle pro-

poste oratoriane Non benedico solo l’inizio.

Benedico anche la perseveranza. Alcuni sono tentati di ridurre l’oratorio all’oratorio estivo,

qualche settimana di impegno, di amicizia, di cose ben fatte. Inve-ce l’oratorio propone un cammi-

no che si distende per tutto l’anno. Credo che sarebbe utile che durante l’anno si chiamino

tutti a rinnovare la festa, la fie-rezza, la compagnia di una meta da continuare a desiderare. Io mi

immagino che a gennaio, nelle feste di sant’Agnese per le ragaz-ze, di san Sebastiano per i ragaz-zi, e di san Giovanni Bosco per

tutti, si celebri la festa della per-severanza. Si rifletta e si preghi insieme per la responsabilità e-ducativa. Si fermi un po’ la fre-

nesia delle iniziative per rinnova-re l’invito, rilanciare le proposte

a venire e stanare le pigrizie. 3. Benedico le verifiche

Non benedico solo gli inizi, non benedico solo la fedeltà.

Benedico anche le conclusioni, le verifiche, i momenti per dire

grazie e fare autocritica. (segue dietro

LE PARROCCHIE DI SAN GIORGIO E CANEGRATE IN UNITA’ PASTORALE

ORGANIZZANO UN

PELLEGRINAGGIO IN TERRA SANTA

dal 25 aprile al 02 maggio 2019

Un bel momento di vita comunitaria visitando i luoghi della vita di Gesù. Il programma detta-

gliato lo trovi in bacheca in chiesa.

Adesioni in parrocchia entro il 20 novembre 2018 e comunque fino ad esaurimento posti

Martedi 02 ottobre

FESTA DEI

SANTI ANGELI

CUSTODI

presso la Scuola per

l’Infanzia

festeggeremo i

NONNI E

NONNE Tutta la popolazione

è invitata!

PROGRAMMA

Preghiera e

Benedizione della

SCULTURA DEL CRISTO RISORTO

ricavata dal tronco di un albero tagliato. A seguire merenda con i fanciulli della Scuola Arcobaleno

(segue dalla precedente La conclusione dell’anno oratoriano e l’apertura

dell’oratorio estivo è il momento opportuno per chiamare tutti i collaboratori a verificare il cammino compiuto.

La verifica non è solo la serata in cui si rivedono insieme le foto degli eventi dell’anno. È invece il momento per un confronto con le intenzioni originarie, le indicazioni che

io stesso ho scritto in questo messaggio, le vicende dell’anno e le grazie ricevute.

La verifica per i cristiani non è un bilancio che fa i conti e misura i risultati, è piuttosto un esercizio di verità che si mette in ascolto del Signore per rendere grazie, riflettere sulle proposte e sulle risposte, riconoscere inadempienze

e inadeguatezze e ripartire, fiduciosi e lieti.

Un decalogo, per gli inizi, per la fedeltà, per la verifica

Nel 1957 l’Arcivescovo Giovanni Battista Montini per l’apertura degli oratori ha scritto un apprezzato messag-

gio e vi ha inserito un “decalogo degli oratori”. Mi sono detto: chi sa se anch’io sono capace di scrivere

un decalogo. Perciò ho tentato: 1. L’oratorio accoglie tutti, per insegnare a tutti la via

della vita. 2. L’oratorio è la casa dove la Comunità educante ac-

compagna le giovani generazioni sui cammini della fede, della speranza, della carità.

3. L’oratorio organizza il tempo, per celebrare le feste e per vivere lieti i giorni feriali.

4. L’oratorio non basta a se stesso: accoglie le proposte che la Diocesi offre tramite la Fom, vive un rapporto necessario con la Parrocchia, la Comunità Pastorale,

le proposte diocesane e il Decanato. 5. L’oratorio è per rivelare che la vita è una vocazione.

Tutti sono in cammino verso la stessa meta, ma non tutti percorrono la stessa strada.

6. Tutti sono chiamati alla felicità e alla santità, ma diversa è la via dei piccoli e quella dei grandi, diversa

la via dei ragazzi e quella delle ragazze. L’oratorio offre per ciascuno una proposta adatta.

7. L’oratorio insegna che si possiede veramente solo quello che veramente si dona.

8. L’oratorio è scuola di verità: tu non sei tutto, tu non sei il centro del mondo, tu non sei fatto per morire,

tu non vivi solo per te stesso. 9. L’oratorio è per tutti, ma non è tutto. In oratorio si

favorisce il convergere di tutte le forme di attenzione educativa presenti nel territorio: i gruppi cristiani, la

scuola, le associazioni sportive, i gruppi culturali, musicali, teatrali, per l’unità nella pluralità.

10.L’oratorio è per tutti, ma non per sempre. L’oratorio educa ragazzi, adolescenti per introdurre alla giovinezza cristiana, tempo di responsabilità da vivere negli ambien-

ti adulti, portando a compimento la propria vocazione.

PARADOSSI DEL NOSTRO TEMPO Potrebbe far sorridere la notizia che qualche Tour

operator organizzi giri ad Assisi, Roma e in altri luoghi di grande spiritualità senza includere nel pacchetto soste per lo spirito o la possibilità per i partecipanti di cele-brare la Messa di Domenica. Ma questi fanno il loro me-stiere. Sorprende invece che credenti scelgano il pac-

chetto ad occhi chiusi, senza verificare all’iscrizione se è offerto lo spazio per lo spirito. Dico questo perchè non è così raro sentire fedeli di ritorno da questi tour lamen-

tarsi per non aver potuto celebrare l’Eucaristia di Dome-nica o fare qualche sosta per espletare qualche devozio-ne privata in qualche Santuario dedicato. Per non lamen-tarsi dopo è importante quindi aprire bene gli occhi pri-ma e verificare se quanto proposto possa soddisfare ap-pieno quanto desiderato. Altrimenti è sempre possibile cercare qualche alternativa. Intanto consiglierei di insi-stere con gli organizzatori, soprattutto se si è in diversi, che inseriscano nel programma momenti da gestire per le cose dello spirito. Sarebbe anche questo un bel gesto di

testimonianza. Suggerisco poi di portare sempre appresso il foglietto delle Messe che si dovrebbero celebrare du-rante la vacanza (basta chiederli in sacrestia). Se capi-tasse contro la propria volontà di non poter celebrare si può sempre a titolo personale trovare nella giornata un congruo tempo per leggere le letture, fare qualche mo-mento di silenzio e di preghiera personale. Certo questa pratica non sostituisce la celebrazione dell’Eucaristia ma esprime in qualche modo il desiderio di celebrarla e ma-

nifesta anche il dolore di non aver potuto incontrare il Signore Gesù.

CATECHESI ADULTI Anno Pastorale 2018/19

“Un tema che merita di essere approfondito è il mistero della “Parola di Dio” e la sua fecondità nella vita del-

le nostre comunità...Quando ascoltiamo la parola di Gesù riviviamo lo stupore e l’emozione dei discepoli che

se ne andavano tristi e scoraggiati verso Emmaus: “Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava

con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?” (dalla Lettera pastorale dell’Arcivescovo)

TEMA: LA BIBBIA-ANTICO TESTAMENTO

Martedi 30 ottobre/ Introduzione alla Legge/Pentateuco Martedi 06 novembre/Introduzione ai Profeti

Martedi 13 novembre/Introduzione agli scritti sapienziali Gli incontri si terranno presso il salone dell’Oratorio alle ore 21

Relatore: don Massimiliano Scandroglio, biblista

La catechesi riprenderà nel mese di febbraio con l’Introduzione ai Vangeli e alle Lettere di Paolo a cura di don Isacco Pagani, biblista

A conclusione dell’Itinerario è proposto il Pellegrinaggio in terra Santa

Mercoledi 17 ottobre 2018 ore 21.00 nel Salone dell’Oratorio Incontro dei Consigli dell’Unità pastorale. Parlerà don Franco GALLIVANONE,

parroco a Milano e incaricato della Formazione permanente dei sacerdoti diocesani, sul tema:

“COME VIVERE OGGI LA MISSIONE PASTORALE ALLA LUCE DELL’ESORTAZIONE APOSTOLICA “EVANGELII NUNTIANDI”

del santo Papa Paolo VI. Data l’attualità del tema trattato (Canonizzazione di Paolo VI, ottobre missiona-

rio…) l’incontro è aperto a tutti gli operatori pastorali (catechiste, lettori, ministri straordinari, cantori, educatori…) e a tutti i fedeli della parrocchia.

OTTOBRE, IL MESE DEL ROSARIO Il mese di ottobre è dedicato al Santo Rosario ed è ricco di avvenimenti ma-

riani. Il giorno 7 ottobre si festeggia la Madonna del Rosario. La prima dome-nica di ottobre si recita la Supplica alla Vergine del Santo Rosario di Pom-

pei. Il giorno 13 ottobre è l’anniversario dell’ultima apparizione della Madon-

na di Fatima in cui avvenne il Miracolo del sole.

“Il Rosario, singolare preghiera contemplativa con la quale, guidati dalla cele-ste Madre del Signore, fissiamo lo sguardo sul volto del Redentore, per essere conformati al suo mistero di gioia, di luce, di dolore e di gloria. Questa antica

preghiera sta conoscendo una provvidenziale rifioritura, grazie anche all’esempio e all’insegnamento dell’amato Papa Giovanni Paolo

II.” (Benedetto XVI)

S. Alfonso Maria de’ Liguori faceva dipendere la salvezza della sua anima da questa pratica. S. Pio da Pietrelcina recitava incessantemente il rosario. Si

trattava di un rosario vivente e continuato. Cosi anche Papa Giovanni Paolo II, il cui motto “Totus tuus” venne estrapolato dal Pontefice dal “Trattato della vera devozione alla Santa Vergine” di San Luigi Maria Grignion: «Tuus totus ego sum, et omnia mea tua sunt» («Sono tutto tuo, e tutto ciò che possiedo

appartiene a te»).

IL MESE MISSIONARIO "Ambienti umani, culturali e religiosi

ancora estranei al Vangelo di Gesù e alla presenza sacramentale della Chiesa rap-

presentano le estreme periferie, gli “estremi confini della terra”, verso cui, fin dalla Pasqua di Gesù, i suoi discepoli missionari sono inviati, nella certezza di avere il loro Signore sempre con sé (cfr Mt 28,20; At 1,8). In questo consiste ciò

che chiamiamo missio ad gentes. La peri-feria più desolata dell’umanità bisognosa di Cristo è l’indifferenza verso la fede o

addirittura l’odio contro la pienezza divi-na della vita. Ogni povertà materiale e

spirituale, ogni discriminazione di fratelli e sorelle è sempre conseguenza del rifiu-

to di Dio e del suo amore". Papa Francesco, Messaggio per la giornata

missionaria mondiale 2018

Domenica 28 ottobre

GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE