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L’apprendimento della lettura e della
scrittura nel ritardo mentale:
dalla fase prealfabetica a quella alfabetica
Progetto di “Ricercare per Fare” 2009-2011
- Clinica NPI A.O. S.Gerardo Monza
- Associazione Capirsi Down Monza
- Scuole Snodo Handicap Monza-Brianza
temi di riferimento:
• ritardo mentale / sindrome di Down
• linguaggio / lingua scritta
• sviluppo dei processi di apprendimento
Obiettivi
- l’apprendimento della letto-scrittura
nel bambino con ritardo mentale e del linguaggio
- dalla fase prealfabetica alla fase alfabetica
- il passaggio dal linguaggio orale a quello scritto
È possibile utilizzare il testo scritto per imparare a
parlare?
Oppure “prima di insegnare la lettura e la scrittura è
necessario che un bambino possieda una buona
organizzazione del linguaggio” ?
Partiamo da...S. Down
Diagnosi precoce e certa
approfondimento dei meccanismi
neuropatologici
studio di prassi riabilitative
trasferibilità dell’esperienza ad altre patologie
Il Ritardo Mentale
nella Sindrome di Down
Quadro sindromico su base genetica:
una zona pari al 5% del cromosoma 21
(26 geni sub band 21q22.2)
Le alterazioni colpiscono principalmente:
• SNC,
• cuore,
• sistema immunitario,
• aspetti somatici
Nello sviluppo della persona con
S.Down è il ritardo mentale che, più di
tutte le altre situazioni di fragilità o
diversità, biologica condiziona la qualità
della vita
Il ritardo mentale è un quadro
complesso con caratteristiche centrali
comuni e stabili, ma che si differenzia
in ogni persona con caratteristiche
specifiche
Meccanismi neuropatologigi
Alterazioni genetiche
alterazioni biochimiche e anatomiche
disturbo di singole funzioni
disturbo dello sviluppo
Sistema nervoso Il sisema nervoso provvede al
controllo di funzioni
• sensoriale
• integrativa
• motoria
• sistema vegetativo
Recettori sensitivi
Esterni
Vista
udito
Odorato
Gusto
Tatto
Interni
Organi effettori
Muscoli motricità
linguaggio
sistema vegetativo
Informazione
Selezione Controllo
Coscienza
Pensiero
Progetti
Memoria
Aree motorie: lobo frontale posteriore
• Motoria singole attività muscolari
• Premotoria movimenti coordinati
• Area di Broca movimenti per linguaggio
Area sensoriale: lobo parietalesensibilità
Area visiva: lobo occipitale
Area uditiva: lobo temporale superiore
Area di Wernicke:lobo temporaleintegrazione sensoriale (linguaggio)
Area memoria: lobo temporale inferiore
Area prefrontale elaborazione pensiero
Aree funzionali
memoria
• a breve termine (memoria di lavoro)
amigdala-ippocampo- n.caudato
• a medio termine
• a lungo termine - implicita (procedurale)
- esplicita – semantica
- episodica
Alterazioni biochimiche e anatomiche
4 geni interessano in particolare lo sviluppo del SNC
producendo alterazioni biochimiche precoci:
• canali K
• proteina chinasi
• processi di ossidazione a livello mitocondriale
Le alterazioni biochimiche precoci si traducono nelle
alterazioni morfologiche che diventano evidenti dopo
il 2-4 mese
Le alterazioni anatomiche riguardano la riduzione
delle dimensioni e la configurazione del lobo frontale e
temporale
• minor densità neuronale 20-50%
in particolare nel 2° e 4° strato corticale
• anomalie nella sinaptogenesi
(densità e ampiezza della zona di contatto)
• riduzione delle formazioni dendritiche dopo 4° mese
• ritardo di mielinizzazione (lobo frontale e temporale)
• disfunzione degli ologodendrociti
• prevalenza della microglia
CARATTERISTICHE DELLO SVILUPPO
DEL BAMBINO DOWN
• Il livello complessivo di sviluppo è variabile, ma
comunemente e’ presente un ritardo mentale di grado medio.
• L’ evoluzione delle varie aree di sviluppo è atipica e si presenta con un quadro disarmonico
• L’evoluzione delle aree motoria ed affettivo-relazionale è piu completa di quella delle aree cognitive e linguistica.
L’intelligenza può essere definita come la
capacità di cogliere i nessi tra i vari
momenti dell’esperienza
• processo attivo
• legato al funzionamento SNC
• la conoscenza si basa sulla capacità di
trasformare la realtà in rappresentazioni
mentali, stabilendo rapporti sempre più
complessi ed astratti
• sviluppo motorio,
• sviluppo del linguaggio
• sviluppo cognitivo
sono interdipendenti e indivisibili
dai primi gesti del bambino piccolo si
organizzano le azioni finalizzate, dalla
comunicazione gestuale si passa al linguaggio
Ritardo mentale
• Difetto di sviluppo delle funzioni astrattive della
conoscenza di comprensione, di sintesi, di
adattamento
• Permanenza di un pensiero dipendente
dall’esperienza e dalle sue rappresentazioni
• Non “ritardo di sviluppo”, ma “ritardo strutturale”
legato ad un disturbo dell’organizzazione mentale
Il ritardo mentale si evidenzia
progressivamete con la crescita
con l’emergere di tappe o
appuntamenti funzionali in cui
l’aspetto della rappresentazione,
della concettualizzazione diventa
più importante
Nel bambino piccolo parliamo di
quoziente di sviluppo (Q.S.), vengono
valutate delle capacità che hanno la
caratteristica della globalità e sono
strettamente collegate all’attività
corporea.
Il Q.S. precoce è scarsamente
collegato al Q.I.
Nella S. Down è presente una ridotta specializzazione delle funzione di base:
• attenzione
• percezione visiva, uditiva, tattile,cinestesiche e propriocettive, olfattive e gustative)
• memoria a breve termine (uditiva)
• scarso coordinamento delle diverse abilità
Sviluppo psicomotorio
Organizzazione visiva/ contatto visivo
difficoltà nella fase precoce (fissazione,movimenti
oculari, sorriso)
Organizzazione motoria
Difficoltà e ritardo legate all’ipotonia e al
coordinamento (controllo capo, cifosi, movimenti in
iperestensione, prensione,
ritardo posturale)
Difficoltà nel passaggio alle prassie e alle gnosie
(differente modalità di esecuzione delle prove)
Sviluppo del linguaggio
Il ritardo del linguaggio > ritardo cognitivo
Il linguaggio presenta
la comprensione verbale > la produzione verbale
lo sviluppo lessicale > sviluppo sintattico
Ritardo mentale e apprendimento
L’apprendimento è un processo attivo di riequilibrio delle esperienze.
Nel ritardo mentale la struttura è troppo equilibrata ed è presente:
• - una difficoltà di analisi e di sintesi dei dati
• - una tendenza alla concretezza
• - una difficoltà nei processi d’astrazione
• Queste difficoltà portano a comportamenti descritti come:
• - attenzione labile o distraibilità
• - passività e dipendenza
• - ripetitività e rigidità
• - difficoltà ad analizzare e a fare delle scelte
Dalle parole dette alle parole scritte:
la letto-scrittura può favorire
l’apprendimento del linguaggio nei bambini
con S. Down ?
• Ogni bambino con S.Down presenta caratteristiche
individuali specifiche
• Il problema centrale è il ritardo mentale
• Specificità del ritardo di linguaggio che coinvolge
l’espressione verbale più che la comprensione
•insufficiente capacità di analisi fonologica
•deficit di memoria verbale a breve termine
•buona utilizzazione della memoria visuo-spaziale
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Rag
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Matteo D.S. E.C.113
Giorgio C E.C. 131
Matteo C. E.C.96
Mattia E. E.C. 120
Sara G. E.C. 61
Eleonora O. E.C.122
Federico M E.C. 62
Luca C E.C. 54
Milvia D E. C 99
Francesca T E.C. 117
Simone F E.C. 87
Alessio L.G. E.C.74
Daniele C. E.C. 103
Fattori coivolti nello sviluppo del linguaggio
sviluppo neurofunzionale:
• attenzione, memoria
• deficit uditivi
• deficit analisi acustica
• disturbo articolatorio (ipotonia muscolatura facciale,
coordinamento di complessa sequenza motoria,
coordinamento con respirazione)
sviluppo cognitivo
sviluppo emotivo - relazionale
neuroscienze
• il funzionamento dei neurotrasmettitori nelle
sinapsi;
• i meccanismi biologici alla base
dell'apprendimento;
• come i geni contribuiscono al neurosviluppo
nell'embrione e nella crescita
• la struttura ed il funzionamento dei circuiti
neurali complessi come la percezione, la
memoria e il linguaggio.
Sviluppo del sistema nervoso e
apprendimento
• Attraverso il sistema nervoso, le cellule nervose e le loro sinapsi l’uomo entra in contatto e si esprime nell’ambiente
• nel SN è organizzato per strutture e funzioni specifiche: motricità, visione, lettura e scrittura..
• Il numero delle cellule nervose è stabile, ma l’organizzazione delle reti neuronali si modifica con l’apporto ambientale
• Gli studi partono dall’adulto per spostarsi ai processi dello sviluppo nell’infanzia
- Continuità strutturale e funzionale tra sviluppo motorio e funzioni simboliche (PIAGET)
- Bambino attivo e propositivo
organizzazioni percettivo-motorie preformate (moduli innati)
(BRUNER)
Imparare la lingua scritta
• L’acquisizione della lingua scritta segue
l’apprendimento del linguaggio orale, con cui
presenta elementi di continuità, ma anche di
discontinuità
• la lingua scritta è la rappresentazione del
linguaggio orale: è un prodotto dell’evoluzione
culturale e il suo apprendimento richiede un
insegnamento specifico
• è necessario che il bambino abbia raggiunto un
livello cognitivo, sociale ed affettivo per
affrontare il processo di apprendimento della
lingua scritta.
Teorie sull’apprendimento della lingua scritta
• quali sono le tappe?
• quali operazioni cognitive si attuano
nelle differenti fasi?
A) Modelli adultomorfi ( psicologia
cognitivista)
B) Modelli costruttivisti (psicologia evolutiva)
le neuroscienze e i modelli modulari
• La lettura è un processo caratterizzato
da diverse componenti (teorie
cognitiviste)
• L’organizzazione della mente è
caratterizzata da moduli indipendenti
dominio-specifici (Fodor)
• I modelli modulari della lettura (e del
linguaggio) sono utilizzati per studiare i
disturbi di lettura
Quali operazioni il nostro cervello mette
in opera per leggere ?
• Il nostro cervello è un organo fortemente strutturato, la cui architettura è legata a vincoli genetici
• I geni codificano un gioco di possibilità, delle “prerappresentazioni
• I circuiti della corteccia sono dotati di un margine di adattamento e si modificano in risposta agli stimoli ambientali
Come leggiamo ?
• L’elaborazione del testo scritto comincia nell’ occhio che riconosce i dettagli delle lettere
• Spostando lo sguardo identifichiamo ad ogni pausa una parola
• La sequenza delle lettere deve essere ricostruita e riconosciuta estraendo grafemi, sillabe,prefissi, suffissi e radici di parole
• Queste informazioni vengono elaborate da due vie parallele:
1)La via fonologica trasforma le sequenze di lettere in suoni
2)La via lessicale accede al significato della parola
Analisi visiva
Rappresentazione alfabetica prelessicale
Via lessicale accesso al significato (parole conosciute)
lettura
Via sublessicale Regole di conversione
grafema-fonema (parole nuove)
Parola scritta
Aree corticali interessate nella lettura
1) Elaborazione visiva (aree 17-18-19)
2) Elaborazione ortografica: riconoscimento parole e non parole (area 19 V4)
3) Elaborazione fonologica: convervione grafema-fonema (circonvoluzione angolare area 39 e temporale media area 21)
4) Recupero semantico: ritrovamento di parole e frasi e loro significato (area Wernicke 22 e girosopramarginale 40)
5) Esecuzione degli schemi motori (area di Broca 45 e area motoria supplementare 6)
.
Lettura e abilità metafonologiche
abilità metafonologiche:
capacità di riflessione e di manipolazione del materiale fonologico che lo rende accessibile alle attività di lettura e scrittura
(produzione, discriminazione,identificazione di parole e di fonemi)
• Le abilità metafonologighe in età prescolare predicono le capacità di apprendimento della lettura
Imparare a leggere e a scrivere implica un
processo metacognitivo con una progressiva
conoscenza e consapevolezza sul linguaggio:
la frase, il pezzo di un discorso diventa un
oggetto che può essere ri-rappresentato,
trasformato, pensato.
Attraverso la lettura e la scrittura il linguaggio
viene messo in scena , trasformato in oggetto
di analisi
L’analisi fonologica per letto-scrittura
nelle lingue occidentali la scrittura si basa
sull’organizzazione sonora fonema per fonema, senza
riferimenti al significato
per passare dal suono linguistico alla scrittura occorre
segmentare il suono linguistico in parti:
dal flusso del discorso alle parole
identificazione di unità singoli fonemi
- è la conoscenza del lessico che permette di
riconoscere dove finisce una parola ed inizia la
successiva
- la scomposizione all’interno della parola è
un’operazione astratta, prescinde dai suoni che
siamo abituati ad ascoltare
- il raggruppamento dei singoli fonemi identificati per
riformare la parola è pure un processo astratto
Modelli evolutivi per stadi: viene individuata una traiettoria evolutiva, ma
non vengono spiegati i passaggi
• Fase prealfabetica
• Fase alfabetica Periodo operatorio concreto:
la parola può essere pensata
come unità e scomposta in parti
(sillabe o fonemi)
• Stadio logografico (lettura legata ad indici visivi e al
contesto)
• Lettura per indici
fonetici
(casa per cane)
• Lettura ortografica
• Lettura lessicale
La lettura come processo cognitivo:
la teoria costruttivista
• quali sono i processi cognitivi che il bambino attiva per imparare a leggere e a scrivere?
• che idee ha il bambino delle parole scritte?
• a che cosa serve scrivere?
L’apprendimento della letto-scrittura (processo di alfabetizzazione) è un processo unitario, che deriva dalle riflessione e dalle elaborazione del bambino sulla lingua scritta e contemporaneamente sulla produzione di testi scritti Riferimenti bibliografici:
Emilia Ferreiro e la teoria costruttivista (scuola psicogenetica piagetiana), Sinclair, Teberosky;
Pontecorvo, Noce, Stella, Albanese, Teruggi, Cornoldi
il bambino costruisce il linguaggio scritto
• I bambini leggono e scrivono in modo spontaneo prima di iniziare la scuola elementare.
• Il processo di apprendimento si svolge in modo ordinato e secondo una sequenza comune a tutti i bambini.
• Il bambino formula ipotesi che vengono via via modificate per arrivare a scoprire che ad ogni suono corrisponde un segno, accedendo così al codice alfabetico
Dalla lingua parlata alla lingua scritta:
le fasi fondamentali
- logografica
- presillabica
- sillabica
- alfabetica
i passaggi decisivi
- la differenziazione tra disegno e
scrittura
- l’ipotesi sillabica
Disegno e scrittura
• Disegno e scrittura sono sostituti materiali della cosa evocata ed entrambi utilizzano la rappresentazione grafica
• Il disegno è subito comprensibile, la scrittura invece ha un rapporto indiretto con la cosa rappresentata
• La scrittura è un oggetto simbolico, esterno alla scrittura
• Il bambino ricerca che cosa sta a rappresentare la scrittura
A. differenziazione tra disegno e scrittura
1) il bambino usa la matita intenzionalmente per “disegnare”:
il disegno non è comprensibile, non vi è differenziazione tra
disegno e scrittura, lo scrivere è pensato “come una specie di
disegnare”
2)il disegno inizia ad essere comprensibile, il bambino
denomina anticipatamente ciò che vuole rappresentare e
differenzia quando “scrive” e quando fa un disegno
3) il bambino distingue la differente funzione di testo e figure
Fase presillabica
La maggior parte dei bambini a partire dai 3 anni è in grado di
distinguere il disegno dalla scrittura, intorno a 4 anni produce forme riconoscibili
la scrittura ha una sua specificità : il bambino produce
segni grafici non convenzionali,
non utilizza variazioni tra i segni per differenziare le parole
si tratta di una protoscrittura costituita da
- segno unico,
- pseudo-corsivo,
- barrette o tondini ripetuti:
non c’è nessuna ricerca di corrispondenza tra emissione sonora e scrittura.
la protoscrittura serve per rappresentare nomi e concetti:
il bambino “segna il nome dell’oggetto”
Fase presillabica 1
Prima ipotesi
La scrittura riceve il significato dall’immagine
o dall’oggetto che l’accompagna
Il significato è simile, differiscono le forme
significanti
La scrittura non esprime elementi linguistici,
ma rappresenta concretamente il
contenuto di un messaggio
fase presillabica 2
la scrittura è più definita, con l’uso di pseudolettere e
lettere convenzionali (4 e 5 anni)
grafemi in stampato maiuscolo,
dimensioni costanti,
direzione da sinistra verso destra
la scrittura del proprio nome diventa stabile e
attingono da questo le lettere che usano per scrivere
Seconda ipotesi: “ipotesi del nome”
Il bambino utilizza il nome con l’articolo per l’immagine e senza articolo per la scrittura
La scrittura è un modo per rappresentare gli oggetti, il loro nome
le parole “dicono il nome” dell’oggetto: - il significato dipende dal contesto e varia al variare di questo - l’interpretazione viene mantenuta costante al variare del contesto (stabilità della parola scritta)
Valuta le proprietà per distinguere ciò che è leggibile
Il bambino pone l’attenzione alle variazioni del testo: quantitative (lunghezza, parti, disposizione) e
qualitative (tipo e forma delle lettere)
fase presillabica
differenze qualitative e quantitative
scritte differenti per parole differenti
variazione interna dei segni per forma,
ordine, numero (senza uso di criteri esterni)
variazioni rapportabili ad aspetti del
significato
costruzione di regole
primi indizi di corrispondenza sonora
regole per scrivere e per leggere
- il numero minimo di grafemi: tre
- i grafemi debbono essere diversi tra loro
- le parole diverse debbono essere
scritte in modo diverso
Passaggio all’ipotesi sillabica
corrispondenza globale e non analizzabile tra linguaggio e scrittura,
tra due totalità
cominciano ad essere prese in considerazione alcune caratteristiche
quantitative del testo: vi è una corrispondenza tra parole o segmenti
di parole e parti del testo
- esigenza di differenziare il testo rispetto a differenze di significato
(vale per la scrittura prima che per la lettura)
- la sonorizzazione inizia dalla lettera iniziale e da quella finale
- sonorizzazione e ipotesi sillabica
Lettura: attribuzione di significato al testo (2)
- cominciano ad essere prese in considerazione
alcune caratteristiche quantitative del testo: vi è una
corrispondenza tra parole o segmenti di parole e parti
del testo
- esigenza di differenziare il testo rispetto a differenze
di significato (vale per la scrittura prima che per la
lettura)
- la sonorizzazione inizia dalla lettera iniziale e da
quella finale
- sonorizzazione e ipotesi sillabica
inizia la corrispondenza tra suoni e segni
Fase sillabica: ad ogni sillaba corrisponde un segno anche non convenzionale A) scrittura sillabica primitiva B) scrittura sillabica con forte esigenza quantitativa
C) scrittura sillabica
la fase sillabica-alfabetica
- identifica quasi tutti i componenti della parola
alcune parti continuano ad essere mancanti
(tamburo tabuo) - è in grado di scrivere bisillabe, ma è in difficoltà con i monosillabi
raggiunge infine la fase alfabetica convenzionale
• Nella lettura si utilizza un informazione visiva ed una non visiva, contestuale e legata alle competenze linguistiche
• Le anticipazioni sono essenziali: “la lettura è impossibile senza previsione”
• Il lettore tratta i segnali visivi come quelli uditivi attraverso una selezione dell’informazione iniziale per accedere al significato