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Numeroventuno 2013 MENSILE DI INFORMAZIONE CULTURA ED EVENTI all’interno: Speciale sicurezza Inserto da staccare e conservare Delizie sotto l’albero Tante idee da gustare Cantata di Natale Il programma Prima edizione Concerto di Ringraziamento Omaggio di Rodolfo Tullj al San Salvatore dell’Aquila

L'aquilanoi 21 2013

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numero Ventuno - 2013 Pag 1N

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MENSILE DI INFORMAZIONECULTURA ED EVENTI

all’interno:Speciale sicurezzaInserto da staccaree conservareDeliziesotto l’alberoTante ideeda gustareCantatadi NataleIl programma

Prima edizioneConcerto di RingraziamentoOmaggio di Rodolfo Tulljal San Salvatore dell’Aquila

Buone Feste

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Pag 2 numero Ventuno - 2013

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Pag 4 - numeroVenunoI 2013 N E W S

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rIChIeSto aLL’ater PRogRamma di RECuPERO PER PoRta leoNiLa giunta comunale, su proposta delibe-rativa dell’assessore alla ricostruzione e alla Pianificazione Pietro Di Stefano, ha richiesto all’ater (azienda regionale per l’edilizia e il territorio) la redazione di un programma di recupero urbano, da sot-toporre all’attenzione dell’amministra-zione comunale, per l’area individuata nel Piano di ricostruzione come “Proget-to unitario Porta Leoni”, in riferimento al sub ambito nel quale sorge un edificio di proprietà dell’azienda. un program-ma da redigere, come specificato nel te-sto della deliberazione, “sulla base delle linee guida e delle principali tematiche progettuali individuate dal Comune dell’aquila, dalla Soprintendenza ai Beni ambientali e Paesaggistici dell’abruzzo, dall’università di Firenze e dalla stessa ater nell’ambito di un’attività di analisi e di studio già svolta”.“Il programma – ha spiegato l’assessore Di Stefano – dovrà per-seguire obiettivi di ristrutturazione urbanistica e di valorizzazio-ne del contesto monumentale e paesaggistico. In particolare dovrà prevedere il decremento delle volumetrie esistenti, il rin-novamento edilizio, l’inserimento di funzioni a carattere pub-blico, la riconnessione funzionale tra il quartiere di Santa maria di Farfa e la città e tra questa e il Parco del Castello, nonché la riqualificazione e il miglioramento della fruibilità degli spazi. a questo proposito – ha proseguito Di Stefano – particolare atten-

zione dovrà essere riservata alla possibilità di affaccio dalla cinta muraria. ricordo che l’area in questione denota una particolare

complessità e presenta notevoli poten-zialità di trasformazione urbana, attra-verso il miglioramento della morfologia e della tipologia dei tessuti esistenti e la riqualificazione degli spazi pubblici. La sua funzione strategica è data dall’inse-rimento in un contesto monumentale e dalla prossimità alle antiche mura urbi-che. Il progetto unitario che richiediamo all’aret – ha concluso l’assessore – ha pertanto un importantissimo potenzia-le ai fini costruire una nuova centralità urbana e di creare una connessione con l’intero sistema città”.

FarmaCIe ComunaLITORRIONE: ORARIO CONTINuATO DAL LuNEDI’ AL SABATOLa Farmacia comunale del torrione rimarrà aperta dal lunedì al sabato, con orario con-tinuato dalle 8 alle ore 20, portando così

a sei i giorni di apertura settimanale. Lo rende noto il presidente dell’afm (azienda farmaceutica municipalizzata) giorgio mascioc-chi. La domenica la farmacia seguirà invece la normale turnazione stabilita dall’ordine dei Farmacisti per garantire la copertura del servizio. Il nuovo orario è in vigore già da questa settimana. “Quella del torrione è stata la prima farmacia comunale ad aprire, nel 1976, e ha sempre rappresentato un punto di riferimento per i cittadini aquilani. - ha sottolineato il presidente masciocchi - L’estensione dell’apertura a sei giorni settimanali è conseguente ai risultati mol-to positivi della sperimentazione già avviata nella Farmacia comu-

N E W S numeroVentuno 2013 - Pag 5

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nale di Pettino e conferma la strategia dell’amministrazione comu-nale e aziendale, volta a un modello di servizio caratterizzato da criteri di efficienza gestionale e da un’attenzione sempre maggiore verso i cittadini. obiettivi che L’afm si impegna a conseguire con le altre 5 farmacie presenti sul territorio comunale”.

FESTA DELL’ALBEROSoddisfazione del settore ambiente “e’ stata davvero una grande festa, allegra e partecipata”. Que-sto il commento della dirigente del settore ambiente, l’avvocato Paola giuliani, a con-clusione della Festa dell’albero, tenutasi nel Parco di murata gi-gotti, a Coppito.“Come noto, - ha pro-seguito l’avvocato giuliani - la Legge 10 del 14 gennaio 2013, recepita nel mese di maggio con apposita legge dalla regione abruzzo, ha istitui-to una nuova festa nazionale, la Festa dell’albero, celebra-ta il 21 novembre. Il Settore ambiente del Comune dell’aquila, ha voluto festeggiare tale ricorrenza, anche a fini simbolici, per

mostrare la propria attenzione al nostro territorio martoriato e quale segno di speranza per le nuove generazioni.La Banca nazionale del Lavoro, Fil. di Bazzano, ha generosamen-te donato 10 aceri, già alti e pronti per essere messi a dimora.gli alberi sono stati messi a dimora nel Parco di murata gigotti, nei pressi della scuola materna, anch’essa frutto di generose donazioni. La Pro Loco di Coppito, intervenuta con numerosi volontari, ha contribuito, con il personale operaio del Comune, all’approntamento delle buche ed alla messa a dimora degli alberi.a ciò hanno contribuito con molto entusiasmo anche i bambini della locali scuole primarie e dell’infanzia, sotto l’oc-chio attento delle insegnanti. alla fine della cerimonia,la Pro Loco ha offerto a tutti merenda e bevande calde, mentre una pioggia torrenziale cominciava ad “innaffiare” gli aceri appena messi a dimora.Questo è sembrato a tutti un buono auspicio per l’attecchi-

mento degli alberi! L’iniziativadimostra che attraverso la col-laborazione e l’unione di intenti, si possono raggiungere, e a costo zero, risultati inspera-ti.un grazie di cuore, quindi, alla BnL, al Cor-po Forestale dello Stato, alla Pro Loco di Coppito, al Personale del Servizio tecnico manutentivo del Comu-ne e alla dottoressa Dina Del tosto, del settore ambiente, che hanno contribuito in maniera determinante alla per-fetta riuscita della Festa nazionale dell’albero”.

Pag 6 - numeroVentuno 2013 E V E N T I

Circa un anno fa, in questo periodo, il noto batterista te-ramano rodolfo tullj, attualmente residente a L’aquila, si trovava ad affrontare qualcosa di inaspettato, la necessi-tà di un intervento urgente allo stomaco, qualcosa che ha sconvolto completamente la sua vita. nonostante le paure e le evidenti perplessità che aveva, decise di af-frontare l’intervento presso l’ospedale di L’aquila, caldamente consigliato in tal senso dal dottor mar-chese, endoscopista. L’intervento è stato eseguito il 14 dicembre, dal dottor Vicentini e il dottor Di marco; nei giorni seguenti, appena tornato dalla rianimazione e appena fu in grado di rico-minciare a ragionare, disse ai dottori: “Quando guarisco, voglio fare un con-certo per voi”.e’ passato un anno, ed ora desidera mantenere la sua promessa. Il reparto di chirurgia generale dell’aquila è guidato da persone veramen-te gentili e competenti, che dimostrano una umanità non comune di questi tempi, sem-

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pre disponibili e pronti ad intervenire, in qualunque momento del giorno e della notte, non conoscono festività o rispetto dei turni, sono sempre lì, in prima linea, davanti al dolore, pronti ad affrontarlo, a condividerlo, a combatterlo con tutte le armi a loro disposizione. Il concerto del 21 dicembre 2013 è per loro, tutto il reparto di chirurgia, guidato con perizia da roberto Vicentini e mauro Di marco.Rodolfo tullj – batterista. ha iniziato a suonare da giovanissi-mo. col suo amico d’infanzia Ivan graziani, le prime tournée a 15 anni in tunisia con i modernist’s di nino Dale. tante le collabora-zioni, con Ivan graziani, Francesco grue, e mario tarquini, il suo primo gruppo, con gli harlem 77 di teramo (marco renzi, Franco Partenza, roberto trasatti), con ornella Vanoni, Iva Zanicchi, Do-menico modugno, i giganti, la Formula tre, i new Dada, rosanna Fratello, umberto Bindi, Peppino Principe, Joe Squillo, Fiorella mannoia. Con Bruno martino nei nights degli anni ‘70, nasce l’amore per iljazz che non lascerà più. Con gli ex componenti degli “harlem 77” e con il mo. Vincenzo Di Sabatino, ha fondato e diretto il Ce.d.e.m, una scuola di musica a teramo, che per più di vent’an-

ni ha formato centinaia di allievi divenuti a loro volta, inse- gnanti, collaborando con gli enti teatrali, con la fondazione riccitelli, e con l’Istituzione Sinfonica abruzzese. altre col-laborazioni: con Jimmi Fontana, riccardo Del turco, gianni

meccia, nico Fidenco, (i Superquattro) per diverse stagioni; a Pre- miatissima su Canale 5 con l’amico Ivan graziani; con anna oxa a Sanremo, più volte in tv: uno mattina, Domenica

In con Pippo Baudo, Blitz con gianni minà, master da Sanre-mo, Ieri, goggi e Domani con Loretta goggi, e così via. I suoi concerti e le sue performances non si limitano al territorio

nazionale; rodolfo tullj si è esibito a new York, Buenos aires, rio de Janeiro... nato musicalmente con il rock degli anni ‘60, riesce ad interpretare ogni “sound” con la

padronanza di chi può vantare una esperienza unica sul campo, ma potendo, predilige il jazz, il funk-jazz

e la musica sudamericana. ha curato le manife-stazionidell’associazione culturale “Discanto”, con la quale ha operato a L’aquila dal 1997 al

2002, organizzando in collaborazione dell’ente Provincia, la rassegna “Jazz & groovy” ed alcune serate speciali a Sulmona, Castel di Sangro, Scanno, nell’ambito della “Solidarietà”. Con

l’associazione “Immota manet”, di cui è Presidente, ha organiz-zato dal 2003 in poi, innumerevoli concerti con musicisti loca-li e nazionali, sempre ad ingresso gratuito, per promuovere la diffusione e la fruizione della musica in tutte le situazioni e

in tutti gli ambienti.

Il Circolo CulturaleImmota manet

vi augura Buone Feste

G L I E S P E R T I R I S P O N D O N O numeroVentuno 2013 - Pag 7

Come PRoteggeRsi?

Fino a qualche anno fa si credeva che un buon cane da guardia potesse garantire alla casa un livello di sicurezza superiore alla media e scoraggiare delinquenti e malintenzionati. Con il pas-sare degli anni e con l’aumento dei fatti di cronaca, che hanno visto come protagoniste attività predatorie di vario genere, si è capito che i cittadini (e i loro cani) non possono più considerarsi al sicuro.generalmente la prima soluzione che si adotta è montare una porta d’ingresso blindata.tuttavia l’esperienza ci insegna che le porte blindate non sono sufficienti a fermare i ladri più determinati, che riescono comun-que ad intrufolarsi facilmente attraverso espedienti tecnologici e/o fisici.In ogni caso porte blindate, finestre con chiusure di sicurezza e inferriate, ovvero la cosiddetta “protezione passiva”, costituisco-no soltanto il primo passo di un sistema di sicurezza completo ed efficace.Per quanto robusta e accurata possa essere, qualunque prote-zione passiva può essere violata da malviventi dotati di tempo sufficiente e di attrezzature idonee.ecco perché la strategia-sicurezza deve essere implementata con una “protezione di tipo attivo”, vale a dire con l’installazione di un sistema d’allarme; dispositivi elettronici che, in caso d’in-trusione, mettono in funzione avvisatori acustici come sirene e combinatori telefonici che possono allertare anche forze di pronto intervento.

LA SCELTA DEL SISTEMA D’ALLARME. DALLA PROgETTAZIONE ALL’INSTALLAZIONEL’efficacia di un sistema d’allarme è frutto di una corretta proget-tazione e installazione.

La progettazione è un aspetto importantissimo, poiché l’im-pianto antifurto deve essere progettato “su misura” ed in base alle caratteristiche dell’abitazione e alle abitudini delle perso-ne che vi abitano.ogni edificio (villa con giardino, condominio, casa a schiera..) ha peculiarità che lo rendono unico, così come gli abitanti dell’edi-ficio hanno abitudini quotidiane che influenzano prepotente-mente la sicurezza globale del complesso. un’analisi di tutte queste variabili è imprescindibile per la progettazione di un si-stema davvero efficace. Sistemi preconfezionati non esistono, un vero sistema di sicu-rezza ha bisogno di un’analisi approfondita.Possiamo esplicitare la “protezione attiva” in 3 livelli:1° livello, protezione perimetro esterno2° livello, protezione perimetro abitazione (porte, finestre, ac-cessi in genere)3° livello, protezione volumetrica interno abitazione

Livello 1

ProteZIone PerImetraLe eSterna

gPS - grounD PerImeter SYStem rILeVatorI DoPPIa teCnoLogIa

rILeVatorI mICroonDe

rILeVatorI Ir

rILeVatorI PIeZometrICI Su reCInZIone

InVISIBILe VISIBILe

La protezione perimetrale esterna è utilizzata appunto per il pe-rimetro esterno dell’abitazione e in generale per la protezione del giardino. Si garantisce così una maggiore tranquillità nelle ore notturne, ed in tutti quei casi in cui ci si voglia tutelare in caso di aggressione all’esterno dell’abitazione stessa.

LA SICuREZZAè uN BISOgNOa cura di aloisi Fabio e Di Campli marco

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Pag 8 - numeroVentuno 2013 G L I E S P E R T I R I S P O N D O N O

Livello 2

ProteZIone PerImetraLe Interna

SenSorI PerImetraLI SuI SerramentI

ContattI magnetICI

SenSorI a FILo

SenSorI DI VIBraZIone

alla protezione perimetrale interna è affidato il compito di pro-teggere porte, finestre e accessi di varia natura. esiste una vasta gamma di sensori da poter installare, quali contatti magnetici, rivelatori a filo per tapparelle, sensori a vibrazione o ad impatto, barriere all’infrarosso (a tenda o attive).

Livello 3

ProteZIone Interna

rILeVatorI VoLumetrICI

rILeVatorI DoPPIa teCnoLogIa

rILeVatorI mICroonDe

rILeVatorI Ir

alla protezione volumetrica interna è affidato il compito di im-pedire di raggiungere zone o elementi di particolare interesse (es. casseforti, archivi, caveau….). non è però una protezione completa ed è necessario integrarla con un sistema perimetrale (interno e/o esterno), in quanto da sola garantisce la protezione dei beni ma non delle persone.nel caso in cui ci sia la necessità di un maggior livello di sicurez-za, è possibile integrare al sistema d’allarme un sistema di vide-osorveglianza, che darà la possibilità di visualizzare le immagini anche da remoto (direttamente su smartphone e/o altri sup-porti informatici e di telecomunicazione). Questo permetterà di creare una protezione di Quarto LIVeLLo, che rende l’impianto d’allarme un vero sistema di sicurezza integrato, altamente effi-ciente e sicuro.

Livello superiore: Antifurto e Videosorveglianza

VIDEOSORVEgLIANZA

SIStemI IP

SIStemI anaLogICI

SIStemI IBrIDI

TECNOLOgIE PER LA SICuREZZAPer assicurare un’adeguata protezione alla propria abitazione, abbiamo visto che non sono sufficienti porte e finestre robuste.Quindi, da cosa è composto un sistema di sicurezza a protezio-ne attiva?

Innanzitutto è necessario effettuare un sopralluogo per defini-re le caratteristiche ed i rischi che la struttura presenta. Il passo successivo è quello di identificare i sensori più idonei, per tipo-logia e numero, esaminando anche la possibilità di utilizzare il sistema di allarme in modo parziale, rimanendo all’interno dei locali protetti.

Il numero dei sensori condi-ziona la scelta della centrale di controllo, per diversi motivi. La maggior par-te dei sensori devono esse-re “alimentati”, e solitamente a questo provve-de la centrale, che deve quindi essere dimen-sionata adegua-

tamente; è inoltre opportuno che ad ogni sensore corrisponda un circuito di in-gresso della centrale, per un funzionamento ottimale.

La centrale è sempre dotata almeno di uno o più organi di comando, general-mente una tastiera a display led o LCD, elemento fondamentale per l’utente, con la quale si controlla e si gestisce il sistema di allarme (inserimento e disinserimento dell’antifurto, verifica dello stato del sistema). altri organi di comando possono essere i radioco-mandi, le chiavi elettroniche digitali di prossimità, etc.

esiste poi una vasta gamma di senso-ristica per interno ed esterno, con la quale si andrà ad effettuare le protezione della Vs. abitazione. Partiamo dai semplici contatti magnetici da installare su porte, finestre e portoni blindati, per arrivare ai più complessi rivelatori da esterno a tripla tecnologia (interazione tra microonde, infrarossi e antimascheramento).

G L I E S P E R T I R I S P O N D O N O numeroVentuno 2013 - Pag 9

Le varie tipologie di sen-sori andranno integrate tra loro per raggiunge-re il livello di protezione desiderato.

anche gli avvisatori di allarme saranno ade-

guati al rischio, per garantire l’efficacia del-la segnalazione ottica ed acustica, che deve scoraggiare l’intruso e richiamare l’atten-zione. esistono segnalatori d’allarme otti-co-acustici sia per l’interno dell’abitazione che per l’esterno, con protezioni antiaper-tura, antisabotaggio e antischiumogeni, particolare quest’ultimo di non poca im-portanza, vista la sempre più elevata “pro-fessionalità” di chi delinque nel voler neu-

tralizzare gli avvisatori, perché dà la possibilità al sistema di far scattare l’allarme semplicemente tentando di “schiumare” una delle sirene.

a completamento di un effi-ciente impianto d’allarme, si può installare un combinato-re telefonico che permette l’invio di telefonate in caso di intrusioni, e può essere colle-gato anche con le FF.oo. o Istituti di Vigilanza, oltre che ai propri recapiti telefonici. Sul mercato ne esistono di diversi tipi e l’installatore

professionista è in grado di proporre la soluzione migliore. I criteri di scelta del sistema di allarme riguardano anche le con-nessioni: è possibile utilizzare componenti collegati via filo o via radio, o in modalità ibrida a seconda delle esigenze.Si sente parlare sempre più spesso, infatti, di sistemi di sicurez-za e videosorveglianza di qualsiasi tipologia e provenienza, di sistemi cablati, senza fili, sistemi IP, con applicazioni per Smar-tphone, sistemi nebbiogeni, sensori infrarossi con telecamera incorporata e molto altro ancora.La tecnologia sta facendo passi da gigante, e la facilità con cui questa è reperibile sul mercato lascia l’utente finale in grado di circondarsi di apparecchiature a volte così all’avanguardia, da non sapere realmente a cosa servano o come si utilizzino. Quello che passa in secondo piano è però la logica installativa, cioè capire la vera necessità di ogni singolo prodotto. Spesso non vengono valutate le integrazioni di queste tecnologie, per-ché non si fa un’analisi accurata se un prodotto, e il modo o il luogo in cui dovrebbe essere installato, è significativo ai fini del suo scopo primario: cioè quello di proteggerci dai ladri.Considerando il fatto che i malviventi non sono tutti degli in-competenti, e che, come precedentemente sottolineato, un buon sistema di allarme e/o di videosorveglianza ha come pre-supposto una buona progettazione, quanto bisogna spendere per avere un sistema di sicurezza che svolga veramente la sua funzione?Se un sistema d’allarme viene installato nella maniera sbagliata o con un criterio che non tiene conto di vari parametri (grandez-za del locale, consumo di corrente, sistema di attivazione effica-ce e il più possibile privo di falsi allarmi) questo servirà a poco o niente e sarà stata soltanto un spesa inutile.Pertanto è necessario affidarsi a personale altamente profes-sionale che garantirà, oltre l’installazione fatta a regola d’arte,

anche un servizio post-vendita, possibilmente h24, che darà il supporto necessario anche in caso di guasti.Sul mercato esiste una vasta gamma di impianti “pre-confezio-nati”, prodotti all’estero e non certificati, che non sempre riesco-no a soddisfare pienamente le esigenze del cliente.

Il consiglio è di lasciare la sicurezza e la protezione dei vostri cari e dei vostri beni nelle mani di un professionista!

SISTEMI DI SICuREZZA CABLATII sistemi di allarme cablati richiedono cavi che si estendono dal-la centrale di controllo fino agli organi di comando, ai sensori di porte e finestre, ai rilevatori di movimento ed agli avvisatori interni ed esterni.Il cablaggio è solitamente effettuato sotto traccia (all’interno dei muri, sotto il pavimento, dietro i battiscopa). Il passaggio dei cavi può essere fatto da personale con minime competenze, ma un installatore professionista ha gli strumenti e le conoscenze per rendere il cablaggio più semplice e i componenti meno vi-sibili. La maggior parte dei sistemi di sicurezza residenziali uti-lizza la configurazione ad anello chiuso. Quando la porta viene aperta, il magnete si separa dal contattore magnetico, il circuito si interrompe e scatta l’allarme. Questa tipologia è considerata migliore perché se un malintenzionato cercasse di tagliare i cavi prima di entrare, il circuito si interromperebbe e scatterebbe l’allarme. Sempre perché i malviventi non sono più “gli ultimi arrivati”, a questa configurazione se ne sono aggiunte altre molto più af-fidabili e sicure, quali ad esempio le linee bilanciate o a doppio bilanciamento, che permettono alla “linea” di essere calibrata con valori di resistenza diversi per ogni tipologia di segnalazio-ne: allarme, manomissione, riposo, taglio.

SISTEMI DI SICuREZZA SENZA FILI omologati, certificati e telegestibili telefoni-camente. Se pensate che gli impianti di sicu-rezza senza fili siano tutti uguali vi sbagliate di grosso.una centrale via radio comunica con le va-rie periferiche (sensori, sirene, tastiere ecc) attraverso segnali radio mediante una o più

frequenze omologate con una potenza bassissima. I sistemi più comuni hanno una sola frequenza di comunicazione. esistono però anche sistemi senza fili a 2 o addirittura 4 frequenze ridon-danti, per evitare cadute di segnale e/o tentativi di oscuramento da parte di “altri”. Per ovviare a questo tipo di inconvenienti è sempre meglio affidarsi a sistemi certificati ed omologati ImQ/a, con l’installazione di impianti d’allarme senza fili bidirezionali, con materiali rigorosamente made in eu.

Semplicità d’installa-zione L’installazione di un impianto d’allarme wireless, a differenza di quello cablato, non comporta interventi invasivi, in quanto non necessita di tracce e/o canalizzazioni, ed in

una giornata si avrà un sistema antintrusione/antifurto senza fili installato e perfettamente funzionante.

Pag 10 - numeroVentuno 2013 G L I E S P E R T I R I S P O N D O N O

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NebbiogeNoun sistema nebbiogeno è una particolare tipologia di antifurto attivo che ha l’obiettivo di scoraggiare i ladri, rendendo loro im-possibile la visuale e l’orientamento all’interno della stanza in cui si trovano. Può quindi essere installato in qualsivoglia ambiente, e, oltre che per un utilizzo commerciale (banche, gioiellerie….), oggi è molto utilizzato anche in ambito civile. In poche parole, una nebbia fittissima, impenetrabile, innocua e atossica, si diffonde in pochissimi secondi nell’ambiente in cui è installato, ed impedisce di vedere e, di conseguenza, di rubare; l’unico interesse sarà quello di uscire velocemente dai locali.

Il funzionamento del sistema antintrusione nebbiogeno preve-de che un particolare tipo di fluido (miscela di acqua e glicole), iniettato attraverso una caldaia ad alta temperatura, crei una cortina di nebbia asciutta, bianca e impenetrabile che si propa-gherà equamente e velocemente in tutte le direzioni. La nebbia è innocua per persone, animali o dispositivi elettrici ed arredi, non lascia infatti residui o tracce. L’erogatore può essere installa-to facilmente e ovunque.

TVCC/VIDEOSORVEgLIANZAattenzione alle leggende metropolitane !!!Sappiate che per orientarsi nel mondo dei sistemi di videosor-veglianza e videocontrollo c’è un solo modo; affidarsi a installa-tori preparati e affidabili.

Vediamoci bene. La prima regola nella scelta del giusto impianto tVCC (video-sorveglianza a circuito chiuso) è quella di concentrare le unità di ripresa su punti focali ben definiti, dando importanza alla risoluzione video del sensore.Esempio:un cliente desidera registrare le ripre-se di una sola telecamera, che riprenda

tutto il giardino: bisogna però avere la consapevolezza che le riprese di questa telecamera potranno essere sicuramente utili da un punto di vista della sola visualizzazione, ma anche che in videoregistrazione vedrò davvero poco o niente. Perché?Il campo di ripresa di una telecamera viene definito dal tipo di ottica. In questo caso un obiettivo da 3 mm (grandangolare) ri-prenderà sicuramente tutto il giardino. ma nella registrazione, in caso di intrusione sospetta, riusciremo a vedere un puntino irriconoscibile che si muove in giardino, perché nelle riprese a tutto campo il particolare si perde.

Bisogna sempre sapere quali sono le nostre aspettative circa le ri-prese da videoregistra-re! molto spesso acca-de che le persone si lascino convincere da false credenze, spes-so indotte da spot pub-blicitari, film thriller e polizieschi in genere

(CSI in primis), e in alcuni casi dalla stampa. Si presuppone che

un qualsiasi evento criminale ripreso da una qualsiasi telecame-ra comporti una SICura identificazione del malfattore, sempli-cemente con la consegna delle immagini registrate alle forze dell’ordine. Purtroppo non è così!!! C’è sempre la necessità di aver studiato e progettato il sistema per avere il meglio da ogni situazione di ripresa, installato da un professionista della sicu-rezza. I fotogrammi sono importanti.Il nostro occhio riesce a percepire un’immagine fluida quando abbiamo 21 fotogrammi al secondo o più. I frame (o fotogram-mi) disponibili vanno suddivisi per il numero di telecamere atti-ve contemporaneamente. Se utilizziamo un registratore da 100 frame per secondo (Fps) non significa che ogni telecamera avrà 100 Fps.Poniamo che la videoregistrazione sia suddivisa su 4 telecame-re: ognuna avrà a disposizione 25 Fps.nel caso in cui le telecamere siano 8 avremo a disposizione 12,5 Fps per telecamera. In questo caso il filmato non sarebbe più fluido, ma leggermente a “scatti “.

Da Quanto VISto FInora, QuInDI, PoSSIamo tran-QuILLamente aFFermare Che IL monDo DeLLa SICu-reZZa attIVa, DaI SIStemI DI aLLarme aLLa tVCC, Va aFFrontata e StuDIata Da

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DELIZIE SOTTO L’ALBEROCoCKtail di gambeRetti

Il cocktail di gamberetti è uno degli antipasti più conosciuti ed apprezzati a livello internazionale.La fortuna di questa ricetta semplice e veloce, è sicuramente il suo sapore delicato ma allo stesso tempo deciso creato dal con-trasto tra il sapore dei gamberetti e quello della salsa cocktail, aromatizzata leggermente al cognac.Questo piatto, proprio per la sua particolarità, è adatto per oc-casioni particolari come pranzi, cene e, perché no, anche per il vostro cenone o pranzo delle feste. INgREDIENTI:Prezzemolo: tritato, 2 cucchiai - Lattuga: 1 - Crostacei: gambe-retti 400 gr – Salsa cocktail: 350 grPREPARAZIONE:Per prima cosa occupiamoci della preparazione dei gamberetti: lavateli e sgusciateli. Lasciate qualche gamberetto con la coda attaccata, vi serviranno per decorare. Lessate i gamberetti in abbondante acqua salata, lasciandoli bollire per 2-3 minuti, poi scolateli e fateli raffreddare.Lavate ed asciugate 8 belle foglie di lattuga integre, quelle ester-ne, più grandi, che a due a due vi serviranno da letto per il coc-ktail di gamberetti. tagliate finemente le restanti foglie di lattuga, centrali e più croccanti, e posizionatele, suddividendole al centro delle 4 coppe, sul letto di foglie, fino a riempirle per 3/4. Quando i gamberetti saranno freddi e asciutti, versateli nella salsa cocktail ed amalgamate per bene. Suddividete i gambe-retti nelle 4 coppe, sopra l’insalata , spolverizzate a piacere con del prezzemolo o erba cipollina e decorate con i gamberetti provvisti di coda che avevate tenuto da parte.

CuRIOSITÀ:Per la pre-parazione di questa ricet-ta, dovete assicurar vi di ottenere una salsa cocktail ab-b a s t a n z a c o m p a t t a ed omoge-nea e quindi non troppo liquida.

RISOTTO ALLO ChAMPAgNE E SCAMPI

Il risotto allo champagne e scampi è una ricetta particolarmen-te raffinata e ricca, che non si prepara tutti i giorni e per questo adatta alle grandi occasioni, come i pranzi o i cenoni delle feste natalizie. Per l’accostamento molto delicato, ma allo stesso tem-po saporito, fra il frizzante champagne e gli scampi, questo risot-to è entrato, col passare del tempo, a far parte di quelle ricette puramente tipiche del periodo che va da natale a Capodanno. Il risotto allo champagne e scampi è un’ idea originale e allo stesso tempo semplice da realizzare, che vi farà fare un figuro-ne in tavola!INgREDIENTI PER IL RISOTTO:riso: carnaroli 320 gr - Scalogno: 1 – Sale: q.b. – Burro: 50 gr + 30 per mantecare – Prezzemolo: 1 ciuffo - Champagne: 750 mlPER gLI SCAMPI:Scampi: 12 – aglio: 2 spicchi - Pepe: nero macinato q.b. – olio di oliva: extravergine q.b.PER IL BRODO DI SCAMPI:Brandy: 40 ml – olio di oliva: extravergine 2, 3 cucchiai – Sale: q.b. – Scalogno: 1 – Scampi: carcasse - acqua: 250 mlPREPARAZIONE:Per preparare il risotto allo Champagne e scampi iniziate dalla pulizia di questi ultimi: staccate la testa degli scampi ed elimi-nate il filo nero dell’intestino . Praticate due tagli laterali nella corazza posta sul ventre dei crostacei ed estraetene la polpa . mettete da parte la polpa degli scampi e tritate grossolanamen-te le carcasse che vi serviranno per preparare il brodo con cui irrorare il riso durante la cottura. Per preparare il brodo di crostacei, prendete un tegame, ag-giungete 2 cucchiai di olio e lo scalogno tritato finemente quin-

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Pag 12 A R T E E T R A D I Z I O N E C U L I N A R I A

di aggiungete le carcasse e fatele rosolare. Sfumate con il bran-dy (o cognac in alternativa) e fatelo fiammeggiare. allungate il brodo di crostacei con 250 ml di acqua calda e lasciate cuocere per 10 minuti a fuoco basso, coprendo con un coperchio. aggiu-state di sale quindi, una volta pronto, filtrate il brodo e tenetelo da parte.nel frattempo, tagliate la polpa degli scampi a pezzetti e fateli soffriggere in una padella contenente 2 cucchiai di olio e l’aglio schiacciato. Fate cuocere per 2 minuti, poi pepate, spegnete il fuoco e tenete al caldo.a questo punto procedete con il risotto: in un tegame capien-te mettete 50 gr di burro a fondere e aggiungete lo scalogno tritato, lasciatelo appassire e poi unite il riso. Fate tostare per qualche minuto e aggiungete poco alla volta lo Champagne (a temperatura ambiente) , fino a terminare la bottiglia.Continuate la cottura del riso, aggiungendo il brodo di crostacei filtrato poco alla volta, fino all’esaurimento e all’avvenuta cot-tura del riso (16-17). Quando il riso sarà al dente, aggiungete la polpa degli scampi (18) e amalgamate.Spegnete il fuoco e poi aggiungete il burro rimasto insieme ad una generosa manciata di prezzemolo tritato (19-20), quindi mantecate (21). Impiattate il risotto allo champagne e scampi cospargendolo con un po’ di pepe e ancora del prezzemolo tri-tato. Volendo guarnite il risotto allo champagne con un scampo intero che avrete fatto dorare nel burro per qualche minuto e poi salato e pepato.

TERRINA DI BACCALÀ CON SALSA DI MELE

La terrina di baccalà con salsa alle mele è un secondo piatto semplice da preparare ma molto buono che unisce al sapore salato quello più dolciastro dell’uvetta. È accompagnato da una salsa a base di mele renette che può essere servita a parte oppure direttamente sulla fetta.INgREDIENTI:merluzzo: baccalà spugnato 800 gr di polpa – uova: 2 tuorli - Parmigiano reggian0: grattugiato 100 gr – Prezzemolo: tritato 1 cucchiaio – Pinoli: 50 gr – uvetta: 80 gr - Sale: q. b. – noce mo-scata: in polvere 1 pizzico - Pepe: bianco macinato 1 pizzicoPER LA SALSA DI MELE:mele: renette 2 - Zucchero: 2 cucchiai - Vino: bianco 1 bicchie-rino – Zenzero: fresco tritato 1 cucchiaio rasoPREPARAZIONE:Prima di preparare questa ricetta bisognerà dissalare il baccalà per almeno due giorni in acqua fredda cambiandola spesso, in modo che si ammorbidisca e perda il sale in eccesso. una volta ammorbidito, asciugatelo e dividetelo in piccoli tranci a cui do-vrà essere tolta la pelle e le lische. tagliatelo a cubetti e passateli per qualche minuto al mixer per trasformarli in una poltiglia. Dopodiché, lasciando il composto nel mixer, aggiungete le uova e il parmigiano grattugiato, quindi miscelate bene.unite poi il pizzico di pepe e la noce moscata in polvere e ancora una volta mescolate bene con il mixer. a questo punto prelevate il composto e mettetelo in una ciotola, unendovi i pinoli, l’uvet-ta (che avrete fatto rinvenire in precedenza in acqua tiepida) e il prezzemolo tritato. mescolate con una spatola e disponete il composto all’interno di uno stampo per plumcake foderato con la carta da forno. Spolverizzate la superficie con un cucchiaio di formaggio grat-tugiato e aggiungete qualche ciuffetto di burro. mettete la ter-rina in forno per 40 minuti a 160 gradi. mentre lo sformato cuo-ce preparate la salsa alle mele che servirà per accompagnare il piatto. Sbucciate due mele renette tagliatele a pezzi e mettete a cuocere in un pentolino a fuoco dolce.

a g g i u n -gete un b i cc h i e r i -no di vino bianco, due cucchiai di zucchero, un bicchie-re d’acqua, il cucchiaio di zenzero

e fate ridurre in poltiglia. una volta pronta, passatela al setaccio oppure in un frullatore. Servite la terrina di baccalà con salsa di mele ben calda.

albeRelli di PaNdoRo CoN CRema PastiCCeRa e Ribes

gli alberelli di pandoro con crema pasticcera e ribes sono de-gli sfiziosi e allegri dessert da servire durante le feste di natale, come fine pasto o come merenda. I pandorini vengono tagliati a fette e ricomposti una fetta sull’altra a mò di alberello natali-zio, con una farcitura tra uno strato e un altro di golosa crema pasticcera alla vaniglia. La decorazione finale prevede poi ciuffi di crema pasticcera e chicchi di melagrana, ribes e piccoli mirtilli ai lati, proprio come se fossere delle palline di natale. Preparare gli alberelli è molto facile e veloce, vi basterà realizzare la crema pasticcera prima e poi assemblarli all’ultimo momento! gli albe-relli di pandoro con crema pasticcera e ribes sono dessert parti-colarmente invitante, bello da vedere e costituiscono un’ottima alternativa alla classica fetta di pandoro. INgREDIENTI: Pandoro: piccoli 4 - ribes: 4,5 grappolini – mirtilli: 10 - melagra-na: chicchi di mezza - Zucchero: a velo q. b.PER LA CREMA PASTICCERA:Latte: fresco intero 250 ml – uova: 3 tuorli - Zucchero: 75 gr – Farina: 25 gr - Vaniglia: mezza baccaPREPARAZIONE:Per preparare gli al-berelli di pandoro con crema pasticcera e ribes, preparate per prima cosa la crema: fate scaldare il latte a fuoco basso con la mezza bacca di vani-glia aperta; intanto

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sbattete bene i tuorli con lo zucchero e unite la farina setacciata, quindi aggiungete questo composto al latte e mescolate sem-pre a fuoco basso con una frusta. Fate addensare la crema e fate-la raffreddare in frigorifero con un foglio di pellicola a contatto.Prendete i pandorini, sdraiateli sul fianco e tagliateli a fette dello spessore di circa 1 cm e mezzo, in modo da ottenere delle se-zioni a forma di stella. Per ottenere una stella che sarà la punta dell’alberello, ritagliate con un tagliapasta a forma di stella la base del pandorino, rotonda e piatta. trasferite la crema pasticcera in una sac-à-poche e ponete la fetta più larga del pandorino su di un piatto da portata, quindi iniziate ad assemblare gli alberelli. mettete al centro della fet-ta sul piatto un po’ di crema, poi coprite con un’altra fetta più piccola di pandorino, facendo attenzione ad intersecare (e non a sovrapporre) le punte delle stelle: continuate così con fette sempre più piccole, fino all’esaurimento delle stesse, guarnendo ogni fetta con la crema. In questo modo avrete ottenuto un pic-colo alberello di natale di pandoro; ripetete la stessa operazione anche per gli altri tre pandorini. Spolverizzate con lo zucchero a velo le stelle sagomate ottenute in precedenza.adagiate la stella sagaomata sulla sommità del pandorino, uti-lizzando la crema come collante. a questo punto lavate e asciu-gate velocemente i ribes, togliendo ogni singolo frutto dal grap-polo, lavate anche i mirtilli e sgranate la melagrana. Spremete dei ciuffetti di crema sulle punte dell’alberello e adagiate frutti rossi, come se fossero palline di natale, sfruttando l’azione col-lante della crema pasticcera. Cospargete il tutto di abbondante zucchero al velo, come se fosse neve, e servite subito i vostri alberelli di pandoro con crema pasticcera e ribes!

toRta aNgeliCa

La torta angelica è una soffice e gustosa treccia dall’aspetto davvero scenografico. Si tratta della famosa ricetta delle Sorelle Simili leggermente rivisitata: il dolce originale infatti prevede l’utilizzo di uvetta e arancia candita al suo interno, mentre noi abbiamo optato per le gocce di cioccolato, rendendo la torta più gradita anche dai bambini. La torta angelica prevede una preparazione piuttosto complessa e almeno un pomeriggio di lavoro, ma il risultato lascerà tutti letteralmente a bocca aperta!INgREDIENTI PER IL LIEVITINO:Farina: manitoba 135 gr - Lievito di birra: 13 gr - acqua: 75 gr - malto: 1 cucchiaino (o zucchero)PER L’IMPASTO: Farina: manitoba 400 gr - Zucchero: 75 gr - Latte: tiepido, 120 gr – Sale: 1 cucchiaino (5 gr) – Burro: 120 gr – Cioccolato: fondente in gocce, 100 gr – uova: medie, 3 tuorliPER LA gLASSA: uova: 1 albume – Zuccheri: a velo, 150 gr

PER SPENNELLARE: Burro: fuso. 50 grPREPARAZIONE:Per realizzare la torta angelica iniziate col preparare il lievitino: mettete in una ciotola l’acqua tiepida, scioglieteci dentro un cucchiaino di malto o zucchero (facoltativo) e aggiungete il lie-vito di birra sbriciolato. mescolate per sciogliere bene gli ingre-dienti e poi uniteli alla farina e impastate fino ad ottenere un composto liscio che ridurrete in una palla. mettete l’impasto in una ciotola, coprite con della pellicola e poi lasciate lievitare per mezz’ora in un luogo tiepido e privo di correnti d’aria ( dovrà raddoppiare il suo volume). nel frattempo preparate l’impasto: tagliate il burro a cubetti e lasciatelo ammorbidire a tempera-tura ambiente, versate nel latte lo zucchero e poi i tuorli, sbat-tendolo con una frusta per romperli, il sale e unite il tutto alla farina quindi impastate. aggiungete il burro e lavorate l’impasto almeno 10 minuti fino a che risulterà ben elastico e si staccherà dalle pareti della ciotola. Quando il lievitino sarà pronto, unite-lo all’impasto ottenuto e quindi amalgamateli assieme in modo omogenee; date al composto la forma di palla e adagiatelo in una ciotola imburrata, quindi lasciatelo lievitare per almeno due ore fino a che il suo volume sarà duplicato. trascorso il tempo necessario, versate l’impasto su di una spianatoia infarinata e, senza lavorarlo, stendetelo con un mattarello fino a formare un rettangolo dello spessore di 2-3 mm; spennellate la sfoglia otte-nuta con il burro fuso, cospargetela con le gocce di cioccolato fondente (la versione originale prevede 75 gr di uva sultanina mista a 75 gr di scorza di arancia candita) quindi arrotolatela su lato più lungo lasciando la chiusura sul fondo. tagliate il rotolo a metà con un coltello dalla lama sottile e infarinata quindi se-parate le due parti e intrecciatele avendo cura di tenere la parte tagliata verso l’alto in modo che si intravedano le sezioni e il suo ripieno. Formate con la treccia una ciambella che porrete in una teglia foderata con carta forno, spennellatela con il burro fuso e lasciatela lievitare 30-40 minuti in un luogo tiepido in modo che raddoppi il suo volume. Cuocete in forno a 180-200° per circa 25 minuti e a metà cottura controllate che la ciambella non sia troppo scura in superficie, altrimenti copritela con della stagno-

la e continuate la cot-tura. nel frattempo preparate la glassa, sbattendo con una forchetta un albume con 150 gr di zucche-ro a velo. non appena avrete ottenuto una glassa densa, versate-la sulla torta angelica appena sfornata.

Pag 14 numero Ventuno - 2013

Il nuovo anno è alle porte e tutti sono curiosi di sapere cosa riserverà loro. abbiamo interrogato le stelle per voi.ecco, segno per segno, cosa riserveranno gli astri nel 2014.

lariete: Buone notizie per la vita amorosa. Se siete single, il 2014 promette molte “avventure”. occhio anche agli amici, qualcuno di molto vicino potrebbe dichiararvi il suo amore.

Se siete in coppia, avrete qualche tensione ad inizio anno, ma i rapporti solidi resisteranno… anche alle tentazioni e al desiderio di evasione! Il 2014 è un anno impegnativo, dinamico, laborioso. affinate il metodo, preparate la strada del successo.

dtoro: un anno che inizia meravigliosamente. avete faticato tanto negli ultimi mesi, beh ora è arrivato il tempo di rac-cogliere. Qualunque sia la vostra condizione sentimentale,

le stelle per il 2014 assicurano che sarete felici. occhio a riconoscerla questa condizione di grazia e a non scalpitare troppo. Insomma gode-tevela! I primi mesi dell’anno sono i migliori per raccogliere i frutti del vostro lavoro. Dateci dentro.

egemelli: Per voi quest’anno si apre un momento di grande intimità e complicità con il partner. Forse siete pronti a fare passi importanti, stabilizzare un unione, andare a vivere in-

sieme o… chi lo sa. un cambiamento è previsto all’orizzonte, ma in una direzione di stabilità. Se avrete fiducia in voi stessi, quest’anno non fallirete. grandi soddisfazioni nello studio e molta capacità di la-vorare con gli altri.

fCancro: non sarà certo l’anno della riscossa, ma finalmente cominciate con il tirar un bel sospiro di sollievo. Il 2011 è fi-nito e con lui se ne vanno tutte le fatiche. Certo il cammino

non è ancora finito. In amore avete un po’ di confusione. Dovrete im-pegnarvi un po’ per capire cosa scegliere… il segreto? Dipende da voi, a voi la scelta. un anno all’insegna dell’operatività. nessuno vi regala nulla (ancora). I vostri successi dovrete sudarveli…

gLeone: Questo è l’anno per far sentire la vostra voce, per di-chiarare il vostro amore al compagno di studio, per portare a compimento una storia. Insomma ora tocca a voi. Se siete

single e segretamente innamorati di qualcuno è l’ora di dichiararvi se siete in coppia potrete serenamente esprimere le vostre reali intenzio-ni. Siete o non siete il re della foresta? e allora ruggire con coraggio! un anno sereno. Dal punto di vista dello studio e del lavoro non sono previste difficoltà.

hVergine: Quest’anno avrete voglia di sentirvi liberi e indipen-denti. Per qualcuno di voi, sarà l’anno giusto per andare a vi-vere fuori casa, magari con un gruppo di simpatici coinquilini

che provengono da tutta Italia. Sentite il desiderio di autonomia. In amore chi saprà cogliere questo vostro spirito “autarchico” sarà la vo-stra anima gemella. occhio però a non far troppo i libertini, chi più di voi ha bisogno di stabilità? ottimo momento per laurearsi o scegliere il proprio percorso di studi. La tua capacità intellettiva è al top!

iBilancia: Finalmente Saturno lascerà il tuo segno. Sarà come una liberazione. ti sentirai improvvisamente leggero. In amore tornerà il sereno. non è un anno di grande conquiste, ma se sei

single, finalmente qualcuno non potrà più resistere al tuo fascino. In coppia potrai finalmente cominciare a fare piccoli progetti. magari un viaggio insieme per cominciare. L’equilibrio per te è importantissimo: ecco ora finalmente le cose tornano a funzionare.

jScorpione: Dovreste essere abituati ormai: per voi non esistono molte sfumature. o la va o la spacca. amanti dell’amore passio-nale, non vi accontentate di relazioncine passatempo. Per voi è

così. Quindi quest’anno ancor di più sarete molto esigenti. Vivrete solo l’amore come piace a voi, appassionato, totale, intenso. Chi non vi se-gue, rimarrà a piedi. non siete disposti a scendere a compromessi… ma chi vi avrà godrà di un amante focoso e appassionato come pochi! anche nel lavoro quest’anno non vi accontenterete. Siete spinti da una forza centrifuga: avrete tutto o niente!

kSagittario: Quest’anno dovrete mettere il freno all’ossessione. La ricerca di un compagno per i single del segno è stata a trat-ti disperata. Se mollate la presa, allora finalmente riuscirete

a vedere meglio qualcuno che forse vi è già vicino. In coppia saprete essere più accondiscendenti e godervi la stabilità. Finalmente le cose cominciano a girar bene. Buoni voti, ottime prospettive per chi si deve laureare e anche se i soldi sono pochi, potrete ricevere una prima pro-posta di lavoro interessante.

cCapricorno: Piacevole anno all’insegna dell’amore. I single si muoveranno con un rinnovato fascino e non mancheranno piacevoli incontri che potrebbero trasformarsi anche in una

relazione duratura… a patto che sappiate scegliere. Se siete in coppia le cose vanno per il meglio… fate solo un po’ più di attenzione alle esi-genze del vostro partner. andrete come sempre a testa alta incontro ai vostri impegni. a voi la fatica non spaventa. Quest’anno sarete infatica-bili più del solito.

aacquario: Quest’anno per te è tutto possibile. e’ il cielo più bello dello zodiaco il tuo. Sei affascinante, brillante e tutti sembrano ai tuoi piedi. Favoriti i legami con colleghi e com-

pagni. Se sei in coppia, sarai adorato dal tuo compagno.. meglio di così! un successo dopo l’altro.Quest’anno non ci sono intoppi. Qualcuno ti proporrà un lavoro, un progetto che ti porterà anche un’inaspettata fonte di denaro. Se ti lau-rei sarà con il massimo dei voti… beh ora basta, che agli altri 11 fai invidia!

bPesci: I cambiamenti degli ultimi tempi li hai digeriti con fatica. Quest’anno, già da febbraio, arriveranno buone op-portunità. I single potranno incontrare l’anima gemella per

caso, magari in biblioteca o in mensa. Sarà un colpo di fulmine. Chi è in coppia godrà di momenti molto romantici e appassionati. Finalmente le cose cambiano anche per te. Cominci ad avere le soddisfazioni che meriti. ottimi i risultati con gli esami e buone opportunità di svolgere un progetto interessante che ti terrà occupato buona parte dell’anno. 12 mesi intensi, ma anche divertenti!.

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L’AQU IL A - CH IESA D I S . P IO X8 - 15 - 22 Dicembre 2013 ore 18.45

XXX EDIZIONE - Per continuare a sperare

I Serata - Domenica 8 dicembre

CORALE FONTEVETICA - CASTEL DEL MONTEDirettore: STEFANO SCOTTI

CORO PADRE MARIO - CASTELVECCHIO SUBEQUODirettore: RICCARDO PEZZOPANE

GRUPPO CORALE DI TORNIMPARTEDirettore: MARIO SANTUCCI

LE CANTRICI DI EUTERPEDirettore: MARIA ANTONIETTA CIGNITTI

CORALE POLIFONICA DI TEMPERADirettore: ISABELLA AROMATARIO

II Serata - Domenica 15 dicembre

CORALE L’AQUILADirettore: GIULIO GIANFELICE

CORALE ARMONIE D’ARGENTODirettore: DANTE SORRENTINO

SCHOLA CANTORUM DI BARISCIANODirettore: ANTONIO CIUFFETELLI

CORO DEL LICEO SCIENTIFICO “A. BAFILE”Direttore: CLAUDIA DI CARLO

CORO DECIMA SINFONIA - PESCASSEROLIDirettore: ANNA TRANQUILLA NERI

CORALE GRAN SASSODirettore: CARLO MANTINI

III Serata - Domenica 22 dicembre

GLI AMICI DEL BEL CANTODirettore: PAOLO CRISANTE

CORO DEL SANTUARIO DI ROIODirettore: VITTORIO LUCCHESE

CORO S. MARIA DELLA NEVE - ROCCA DI MEZZODirettore: VINCENZO CATALFO

CORO DELLA PORTELLADirettore: LUIGI CACCIA

SCHOLA CANTORUM SAN SISTODirettore: CARMINE COLANGELI

CORALE NOVANTANOVEDirettore: ETTORE MARIA DEL ROMANO

Con il patrocinio di Regione Abruzzo, Comune e Provincia dell’Aquila - A.R.C.A. Associazione Regionale Cori d’AbruzzoSotto gli auspici dell’Arcivescovo dell’Aquila - Grafi ca: Vincenzo Vivio - Stampa: Protipo (www.protipo.it)

Comitato organizzatore: Nemo Cerasoli, Carlo Mantini, Mario Santucci, Domenico Urbani, Vincenzo VivioIn collaborazione con: Corale Gran Sasso, Corale Novantanove, Schola Cantorum S. Sisto, Coro della Portella

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