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L'autocaratterizzazione degli allievi prima e dopo la formazione in psicoterapia Aprile C., Del Ponte H., Di Bari S., Formiconi C., Galassi F. R., Ialenti V., Lambertucci L.

L'autocaratterizzazione degli allievi prima e dopo la formazione in psicoterapia

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Studio longitudinale che confronta le autocaratterizzazioni di 20 allievi di una Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitiva, all'inizio e al termine del percorso formativo, con quelle di un gruppo di controllo che non svolge nel medesimo arco temporale alcun tipo di formazione;

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Page 1: L'autocaratterizzazione degli allievi prima e dopo la formazione in psicoterapia

L'autocaratterizzazione degli

allievi prima e dopo la formazione

in psicoterapia

Aprile C., Del Ponte H., Di Bari S., Formiconi C.,

Galassi F. R., Ialenti V., Lambertucci L.

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La ricerca Studio longitudinale che confronta le autocaratterizzazioni

di 20 allievi di una Scuola di Specializzazione inPsicoterapia Cognitiva, all'inizio e al termine del percorsoformativo, con quelle di un gruppo di controllo che nonsvolge nel medesimo arco temporale alcun tipo di formazione;

Sono presentati e discussi i risultati della primasomministrazione (avvenuta nel 2012). La secondasomministrazione è prevista nel 2015.

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L’autocaratterizzazione

• Strumento di indagine della personalità;

• Utile per arrivare ad una comprensione clinica del soggetto e della

prospettiva con la quale costruisce in modo personale la propria

realtà con modalità di cambiamento in continuo divenire

(Kelly, 1955);

“Vorrei che lei scrivesse un bozzetto del carattere di… come se fosse il

personaggio principale di una commedia. Lo scriva come potrebbe

scriverlo un amico benevolo e che la conoscesse molto intimamente, forse

meglio di chiunque l’abbia conosciuta. Si ricordi di scriverlo in terza

persona. Cominci dicendo:”…è…”

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…degli allievi di una scuola

Strumento che consente di individuare una serie di dimensioni o areeproblematiche sulle quali durante la formazione è intervenuto unprocesso evolutivo di assimilazione e accomodamento che ha portatoad un nuovo assetto del sistema cognitivo dell’allievo.

• Può essere scomposta in categorie di analisi ed esaminata lungo 3dimensioni strutturali (Faraci,2000, Framba,2008):

1) contesto focalizzato

2) organizzazione della narrazione

3) contenuti esplicitati

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Obiettivo

OBIETTIVO: confronto tra le autocaratterizzazioni di 20 allievi diuna scuola di specializzazione in psicoterapia con quelle di un gruppo di

controllo

PROSPETTIVA LONGITUDINALE:

verificare se la formazione comporterà negli studenti della scuola un

processo evolutivo di assimilazione e accomodamento

Il gruppo di controllo permetterà di valutare se le differenze prodottesi

nel gruppo sperimentale risulteranno significative al quarto anno

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MetodoMETODO:

• Analisi del contenuto di Berelson: tecnica molto utilizzata nelle

scienze sociali la cui metodologia prevede una serie di step:

a) selezione della comunicazione oggetto di studio;

b) definizione delle categorie d’analisi;

c) selezione dell'unità di analisi;

d) procedure di elaborazione dei dati .

• Le procedure sono standardizzate attraverso un protocollo: contiene

le procedure seguite, il manuale dei codici interpretativi e la griglia

di codifica.

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Metodo METODO:

• La siglatura delle unità di analisi è stata condotta da ogni singolo

analista e poi dall’intero gruppo per l’accordo sui punteggi (scala

likert da 0= assente a 5=molto rilevante)

• Analisi statistiche: T-test per campioni indipendenti

CAMPIONE:

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Risultati 1/2

Scale e sottoscale significative (p<0,05)

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Risultati 2/2

Scale e sottoscale al limite della significatività (0,05<p<0,09)

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Discussione dei risultati 1/2

Emergono due ipotesi che potrebbero spiegare la maggior tendenza a

descriversi sulla base della dimensione sociale, e quindi del rapporto con

l'altro, in coloro che intraprendono un percorso di formazione in

psicoterapia:

nell'immagine di sé è rilevante l'altro per poter essere d’ aiuto e di

supporto;

nell'immagine di sé è rilevante l'altro per un bisogno di

riconoscimento ed approvazione sociale.

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Discussione dei risultati 2/2In base alle sottoscale al limite, “Teoria della Mente” e

“Autorealizzazione”, maggiori nel gruppo degli allievi:

chi inizia la scuola tenderebbe a presentarsi come capace di

comprendere l'altro e orientato alla realizzazione di sé.

In base alla sottoscala al limite “Linea Temporale Presente”, maggiore

nel gruppo di controllo, e alla scala al limite “Contesto

d'apprendimento”, maggiore nel gruppo degli allievi:

chi non intraprende la scuola tenderebbe a descriversi più nel

presente;

chi intraprende la scuola sembrerebbe più orientato a descriversi in

una prospettiva evolutiva.

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Prospettive di sviluppo

Confronto longitudinale tra 4 anni (2015) delle

autocaratterizzazioni

Gruppo allievi in

formazioneGruppo controlloVS

Ci si aspettano differenze significative tra i due gruppi ancora più

marcate nelle dimensioni già rilevate ed in altre che completano

l’autocaratterizzazione. I risultati, come preannunciato, si

interpreterebbero alla luce di un processo evolutivo di assimilazione

ed accomodamento, durante la formazione, che porterebbe ad un

nuovo assetto del sistema cognitivo degli allievi.

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Limiti della ricerca

• Campione ridotto;

•Il confronto ha rappresentato un momento fondamentale per il lavoro di

decodifica e siglatura, permettendo di apportare le correzioni opportune e

di condividere il significato manifesto dell’autocaratterizzazione e

limitando una dimensione troppo soggettiva e personale che può sempre

influenzare i dati.

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Bibliografia Buckner, R.L., Carroll, D.C. (2007), Self-projection and the brain, Trends in Cognitive Science, 11 (2), 49-57.

Faraci, S. et al. (2000), Autocaratterizzazione e diagnosi. Indagine qualitativa della struttura, Psicoterapia, anno6, n. 21, pp. 13-18.

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Maslow, A. H. (1973), Motivazione e personalità, Astrolabio, Roma

Neisser, U. (1981), Conoscenza e realtà, Il Mulino, Bologna.

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Grazie per l’attenzione!

"L'autocaratterizzazione degli allievi prima e dopo la formazione in

psicoterapia"

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Aprile C., Del Ponte H., Di Bari S., Formiconi C.,

Galassi F. R., Ialenti V., Lambertucci L.