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Progetto LE BOTTEGHE PER LE CITTÀ ACCESSIBILI ovvero una laboratorio permanente e partecipato per la città come bene comune antefatto La prima azione, rivolta alla città e alle scuole superiori, organizzata dall’Associazione a pochi giorni dalla sua costituzione, aveva il titolo “accessibilità è conoscenza”. Ovvero: immaginare, progettare, realizzare, amministrare e vivere la città accessibile è avere conoscenza delle diversità. immaginare le diversità Accessibilità è acquisire la capacità di immaginarci diversi da come siamo, più fragili, con competenze e abilità diverse, con storie personali e modi di relazionarci e comunicare diversi, diversi ad esempio dalle stesse parole scritte su questi fogli, parole che nella grafica e nell’architettura per alcuni potrebbero essere non comprensibili o addirittura (senza l’uso della vista) nemmeno percepibili. bene comune è pari opportunità Luoghi e azioni, secondo i principi della convezione ONU sui diritti delle persone con disabilità, devono essere non solo “accessibili” ma “inclusivi”, ovvero capaci di rendere parte attiva della comunità tutte le diversità: di genere, di abilità, di età e condizioni della vita, della comunicazione e sensoriali. Non solo… la città “bene comune” così immaginato, realizzato e partecipato, è un formidabile strumento di pari opportunità, e ancora un formidabile strumento per comunicare e contaminare di pari opportunità.

LE BOTTEGHE PER LE CITTÀ ACCESSIBILI

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Progetto scuole 2014/2015

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Page 1: LE BOTTEGHE PER LE CITTÀ ACCESSIBILI

Progetto

LE BOTTEGHE PER LE CITTÀ ACCESSIBILI ovvero una laboratorio permanente e partecipato per la città come bene comune

antefatto

La prima azione, rivolta alla città e alle scuole superiori, organizzata dall’Associazione a

pochi giorni dalla sua costituzione, aveva il titolo “accessibilità è conoscenza”.

Ovvero: immaginare, progettare, realizzare, amministrare e vivere la città accessibile è

avere conoscenza delle diversità.

immaginare le diversità

Accessibilità è acquisire la capacità di immaginarci diversi da come siamo, più fragili, con

competenze e abilità diverse, con storie personali e modi di relazionarci e comunicare diversi,

diversi ad esempio dalle stesse parole scritte su questi fogli, parole che nella grafica e

nell’architettura per alcuni potrebbero essere non comprensibili o addirittura (senza l’uso della

vista) nemmeno percepibili.

bene comune è pari opportunità

Luoghi e azioni, secondo i principi della convezione ONU sui diritti delle persone con

disabilità, devono essere non solo “accessibili” ma “inclusivi”, ovvero capaci di rendere parte attiva

della comunità tutte le diversità: di genere, di abilità, di età e condizioni della vita, della

comunicazione e sensoriali.

Non solo… la città “bene comune” così immaginato, realizzato e partecipato, è un

formidabile strumento di pari opportunità, e ancora un formidabile strumento per comunicare e

contaminare di pari opportunità.

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associazione festival per le città accessibili

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E se certamente sinonimo della diversità è per definizione un’artista, e tra questi più diverso

ancora potrebbe essere il musicista Eugenio Finardi, succede che lui stesso parlando della nascita

della figlia Elettra, affetta dalla sindrome di Down dice “…ha fatto riemergere quel lato della mia

personalità che il successo aveva soffocato; quel modo di sentirmi diverso, un po’ alieno, mai come

gli altri…” e ha intitolato il libro che narra questa e altre storie: “Spostare l’orizzonte”

spostare l’orizzonte

E un primo piccolo spostamento è già nell’orizzonte dell’Associazione che abbiamo voluto

chiamare “Festival per le città accessibili”. Un orizzonte un po’ trasversale contaminante e

contaminato dagli orizzonti più ortodossi dei sui fondatori: una scuola, due cooperative, una

associazione, la testata di un periodico e infine persone, cittadini un po’ testimoni e un po’ attori di

questi temi.

E ancora l’orizzonte un po’ trasversale delle importanti azioni già messe in campo, come

l’incontro già citato e il “festival per le città accessibili” svolto a Foligno nei giorni 4 – 5 – 6 Aprile,

trasversale nell’aver commissionato e donato alla città della riproduzione tattile della “Madonna di

Foligno” (ora presso il Museo di Palazzo Trinci), un “spostato” perfino nell’imprevedibile

conferimento alla prima edizione del Festival, dopo un’istruttoria durata molti mesi e praticamente

il giorno prima della sua apertura, della “Medaglia del Presidente della Repubblica”.

…spostarlo ancora

Le ragazze e i ragazzi che in questi primi anni “per le città accessibili” hanno insieme a noi

ideato e realizzato eventi, allestimenti, attività ludiche e conferenze, osservazioni, prototipi, (vedi

scheda)… questi giovani sembrano indicarci che la città accessibile potrebbe essere una buona

ragione per spendere il loro impegno. Un’azione concreta per mettere in gioco le loro competenze,

per acquisirne di nuove, per conoscere la citta e le città e alla fine per esserne parte, che è poi il

diventare “adulti”.

E infine una buona ragione per spendere la loro straordinaria capacità di osservare (e

osservarci) con occhi critici e la mente aperta e nuove e diverse soluzioni…

Una buona ragione per una “bottega”.

strategie non ortodosse: la bottega

La “bottega” è storicamente il luogo dove le idee diventano manifatture, dove le idee si

manifestano e confrontano, dove le idee divenute manufatti sono mostrate, offerte, sperimentate e

accolte (o rifiutate) dal pubblico. E ancora dove nuovi manufatti possono essere commissionati e

analogamente ideati, realizzati e offerti.

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associazione festival per le città accessibili

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la bottega che c’è

La bottega che già c’è è il materiale prodotto in questi primi anni di lavoro a partire dal

progetto “adotta una barriera e aiutala di diventare un luogo accessibile a tutti”, fruibile per

allestimenti, incontri, consultazioni (vedi scheda materiali disponibili)

la bottega che ci sarà

Allestimenti, esposizioni, testi e manuali non sono pero un patrimonio inerte ma lo stimolo e

il supporto per nuove riflessioni e “installa-azioni”, ovvero la traccia di lavoro che proponiamo

come progetto organizzativo condiviso della seconda edizione del Festival per le città accessibili.

Ad esempio:

- AERA MULTIMEDIALE: “mini set” riprese video stop motion (realizzazione soggetti, scenografie,

ecc. sui temi della città accessibile).

- AREA MANUALITÀ: produzione di mappe tattili come quelle sperimentate nel corso del primo

evento “giochiamo in tutti i sensi” (aprile 2013).

- AREA LETTERARIA: produzione letterarie di testi in particolare di supporto all’accoglienza

turistica e alla comunicazione nell’ambito della città di Foligno, luoghi, musei, eventi.

- AREA ESPRESSIVA: produzione audio dei testi relativi al punto precedente, immediatamente

utilizzabili attraverso “q-code” nei luoghi stessi.

- AREA GRAFICA: produzioni grafiche, segnaletica ad alta visibilità, nuovo manifesto per la

seconda edizione del festival per le città accessibili.

- AREA PROGETTI & PROTOTIPI: progetti, prototipi e proposte per implementare le condizione di

accessibilità del centro storico.

- AREA GEMELLAGGI: …una classe potrebbe gemellarsi con una struttura ricettiva della città per

studiare, progettare e in parte realizzare l’accessibilità multisensoriale e motoria… (vedi

scheda Eos Hotel)

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associazione festival per le città accessibili

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Festival & Festival per le città accessibili

Altri festival costruiscono il proprio cartellone (e i propri cartelloni) attraverso il richiamo di

“grandi nomi” e personalità importanti…

…per realizzare la città accessibile importanti sono tutte “le persone”!

Giovanna, Mario, Giulia, Matteo, Chiara… i grandi nomi che, insieme a voi professoresse e

professori ci impegniamo a mettere nel cartellone e nei cartelloni dell’edizione 2015 del Festival

per le città accessibili, sono le ragazze i ragazzi della città di Foligno, le vostre studentesse e i vostri

studenti!

Ipotesi di massima cronogramma

Per la realizzazione del progetto ipotizziamo

- Incontro con il corpo docente, individuazione dei referenti e messa a punto dei “kit” per

l’attivazione dei laboratori e del Festival (questionari, supporti, azioni di documentazione e

confronto, ecc.)

- Incontro con gli studenti

- Incontro con le rappresentanze degli studenti (non appena elette)

- Incontro con le rappresentanze dei famigliari (eventuale)

- Avvio delle “botteghe per le città accessibili”, laboratori nell’ambito delle attività didattiche e

con il sostegno dell’Associazione F.C.A.

- Allestimenti/programmazione del festival

- Festival per le citta accessibili, edizione 2015, venerdì sabato e domenica 27, 28, 29 marzo

2015

In attesa di un cortese riscontro e nella massima disponibilità per ogni ulteriore e migliore definizione e

incontro, anche al cell. 335.5989802, con l’occasione porgiamo i più sentiti e cordiali saluti.

Foligno 28 maggio 2014

associazione

Festival per le città accessibili

Il presidente

Giorgio Raffaelli

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associazione festival per le città accessibili

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SCHEDE

SCHEDA MATERIALI DISPONIBILI

- Le stanze dei 5 sensi, n 5 box (smontabili) in cartone ca. 200 x 200 h180 (e relativi giochi

sensoriali), realizzate dal gruppo Spes del Liceo Frezzi;

- ca. 50 pubblicazione specifiche sul tema della città accessibile e dell’Universal design (raccolta di

Giorgio Raffaelli)

- esposizione “siamo tutti diversi”, 6 totem triangolari (realizzati dal gruppo Spes) con immagini

dalla rete e commenti su luoghi e servizi che possono offrire e tutti pari opportunità;

- esposizione “per quanti o per tutti?”, 21 pannelli (tele ca. 40x40 cm appendibili) con testi e

immagini a bassorielievo che confrontano situazioni di accessibilità e non, realizzati dal Liceo

Artistico;

- Video, n. 3, min 01,06 ca ciascuno, sul tema della città accessibili realizzati dall’Istituto Carducci;

- Video, “non sono un pesce” (e altri di prova); stop motion realizzate nel corso degli incontri Istituto

Carducci - Associazione;

- video con traduzione in LIS della “ballata adotta una barriera” ca. 3 min.

- registrazione audio: “ballata per le città accessibili” di Felice Pantone eseguito da Felice Pantone

con arrangiamento di Massimo Lenzo

- Video: traduzione in LIS della “Ballata per le città accessibili” (sincronizzata con l’arrangiamento

di Massimo Lenzo )

- Murales del writer persona carrozzina “Kasy 23” sui temi delle barriere architettoniche e

sensoriali, mt. 12x2, pannelli in forex scomponibili

- “Riflessione” polimaterica sui temi della città accessibile, monolite realizzato dalle studentesse e

gli studenti dell’artistico, ca. cm 40 h180

- prototipo delle “soglia rampante” che trasforma uno scalino in rampa accessibile realizzato in

collaborazione con ITT di Foligno (allestibile su prenotazione)

SCHEDA MATERIALI IN CANTIERE

- realizzazione del “maximosaico” collettivo per le città accessibili;

- studio e realizzazione grande gioco da piazza “indovina se”, ovvero una specie di “Indovina chi”

delle abilità motorie sensoriali e della comunicazione;

- percorsi di formazione e aggiornamento riconosciuti a livello formativo e per gli ordini

professionale.

SCHEDA EOS HOTEL (AREA GEMELLAGGI)

A Lecce l’Eos Hotel è integralmente accessibile alle persone non vedenti. I materiali informativi, dai menu

ai biglietti dai visita, fino alle brochure relative ai servizi e le mappe di cui l’albergo è dotato sono tutte

visivo tattili e consentendo quindi a TUTTI di accedere alle notizie e alle offerte della struttura e di muoversi

in modo autonomo. http://www.youtube.com/watch?v=JxRGajfUbI8

Sulla terrazza il panorama diventa “accessibile” attraverso una audio descrizione della scrittrice Maria

Marzioni: “…C’è un mare in basso fatto di mura. Sono le parti alte delle case della città che arrivano fino

al centro storico fatte di tetti senza punta, panni stesi, scale che sembrano condurre solo al cielo. A

dipingere le case sono le ombre umide della pietra porosa e viva di cui sono fatti i muri. Emergono in

lontananza le punte del barocco…