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LE CAMPANE DI NOVAZZANO Bollettino Parrocchiale Autunno/Inverno 2010

LE CAMPANE DI NOVAZZANO - … · Da lunedì 20 a giovedì 23 dicembre 2010 – Prosegue la Novena di Natale ore 17.30: santa Messa con canti della Novena Venerdì 24 dicembre 2010

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LE CAMPANE DI NOVAZZANO

Bollettino Parrocchiale Autunno/Inverno 2010

La Parrocchia di Novazzano

Parroco: don Antonio Merlin, via alle Scuole 4, 6883 Novazzano

Tel. e Fax 091/683.50.61 - Natel 079/797.72.90 E-mail: [email protected]

Residente: don Luigi Cansani, via Marcetto 2, 6883 Novazzano

Consiglio Parrocchiale:

Presidente Merlin don Antonio

Membri Salvini Maria Concezione - nominata dal lodevole Municipio

Bortolotto Cristina

Flisi Elisabeta

Meroni Giancarlo

Piffaretti Giuseppe

Riva Andrea

Consulente:

Spinelli Franco

Catechisti parrocchiali:

Merlin Don Antonio

Bernasconi Milene e Perucchi Angela

Responsabili chierichetti:

Riva Andrea e Cereghetti Luca

Responsabili dell'Oratorio San Quirico:

Salvini Maria Concezione (settore adulti)

Bortolotto Cristina e Riva Andrea (settore giovani)

Responsabile del decoro della chiesa parrocchiale e delle chiese padronali:

Gerosa Rita

Responsabili delle tombole a favore delle opere parrocchiali:

Stoppa Maria Pia e Morniroli Santina

Corale Santa Cecilia:

Presidente Ruzzu Rita

Contatti:

Bollettino [email protected]

Oratorio San Quirico [email protected]

Cari Parrocchiani, siamo ormai spinti a guardare le feste natalizie e la fine del 2010: il mondo del commercio ha già acceso le sue vetrine per presentare le ultime attraenti novità delle feste. Al cristiano non deve passare inosservato questo degrado di mentalità, questo tentativo di mettere il denaro al di sopra dell’amore infinito di un Dio fattosi uomo per donare al cuore dell’uomo amore e pace. Ancor prima del Natale del Signore, saremo chiamati a rivivere, con le debite celebrazioni, diversi avvenimenti della storia della salvezza. Abbiamo celebrato da pochi giorni le solennità dei Santi e dei Morti, due celebrazioni che indirizzano il nostro sguardo di fede al destino eterno preparato da Dio per l’umanità. E’ esplicito intorno a questa realtà il grande dottore della Chiesa sant’Agostino, che dice: “Non habemus hic manentem civitatem, sed futura inquirimus”- “Non abbiamo qui sulla terra una stabile dimora, ma cerchiamo quella futura”. Pensate come sarebbe diverso il mondo se l’uomo d’ogni stirpe e lingua e nazione si rendesse conto che qui sulla terra siamo solo di passaggio e che tutti, prima o dopo, dobbiamo raggiungere, fuori dal tempo, un modo di vivere perenne, eterno. Con la ricorrenza dei Morti s’inizia l’Ottavario dei Defunti: otto giorni di ss. Messe e di preghiera per i nostri Cari che ci hanno preceduto nell’eternità. A fine Novembre daremo il via alla preparazione della Prima Comunione e della Cresima per i ragazzi che frequentano la terza elementare e la terza media. L’inizio prevede la “presentazione” dei ragazzi alla Comunità parrocchiale, affinché tutta la Comunità segua con la preghiera e con l’esempio di vita cristiana i candidati a così importanti sacramenti. I candidati alla Comunione e alla Cresima dovranno seguire l’itinerario di preparazione presenziando ogni domenica alla santa Messa delle ore 10 e, secondo un calendario che verrà fissato, alcune lezioni di catechesi o di dottrina cristiana sacramentaria. L’ultima domenica di Novembre inizierà il nuovo anno liturgico che, come ogni anno e con distinti periodi temporali, ci farà rivivere gli avvenimenti preparati da Dio per la nostra salvezza.

Inizieremo con il periodo penitenziale dell’Avvento o Attesa. Prima della venuta di Cristo i popoli aspettavano il Messia promesso da Dio ai Progenitori; dopo la venuta di Cristo aspettiamo Lui, il Risorto che ci consegni al Padre nel regno della pace, della gioia e dell’amore. Sarà un periodo di conversione che ci permetterà di avvicinarci sempre più al Signore. Nel bel mezzo dell’Avvento celebreremo la solennità dell’Immacolata: guarderemo alla Vergine come modello del cristiano che prega, che s’illumina di fede vissuta, che aspetta con fiducia la venuta del Signore come premio e gioia della nostra vita. Poi verrà il Natale del Signore, preceduto dalla Novena. Suoneranno le campane d’allegria, di festa. Il Natale per il cristiano, per il credente, è un momento di crescita spirituale molto importante. Esso prevede la purificazione della nostra anima tramite il sacramento della Riconciliazione: il Signore nasce, ma vuol nascere nel nostro cuore, nella nostra vita. A Natale molti si affannano per fare presepi, alberi di natale, doni, e quant’altro. Tutte cose belle se vanno di pari passo all’impegno di vivere da cristiani il natale del Signore. Altrimenti rientrano nella fatuità della vita senza fede e senza mete. Il 31 dicembre daremo l’addio definitivo all’anno vecchio e l’augurale benvenuto all’anno nuovo. Sarà una notte molto lunga, trascorsa nell’attesa del nuovo anno con tutta la carica di speranza che comporta. Io spero che il nuovo anno inizi con la benedizione del Signore perché è scritto nel libro dei Salmi: “Se il Signore non edifica la casa, invano lavorano i costruttori”. Il che significa che se il Signore non è con noi invano cerchiamo la pace, la gioia e il progresso. Cari Parrocchiani, ho fatto con voi queste considerazioni perché desidero vedervi tutti felici e sereni. Ma, ricordatelo sempre, la vera felicità e la vera pace nasce dai cuori pieni di Dio.

Don Antonio vostro Prevosto ____________________________________________________________________

SANTE MESSE Orario festivo Sabato e vigilie ore 17.30 Domeniche e feste ore 08.00 ore 10.00

Orario feriale* Da lunedì a venerdì ore 08.30

* L’orario feriale può subire dei cambiamenti in coincidenza con funerali o altre celebrazioni particolari.

(Questo calendario può subire dei cambiamenti per cause di forza maggiore)

NOVEMBRE 2010 Sabato 27 novembre 2010

ore 20.00: Veglia d’Avvento a Mendrisio

Domenica 28 novembre 2010 – Prima domenica d’Avvento ore 08.00: santa Messa festiva ore 10.00: presentazione dei Neocomunicandi e dei Cresimandi

DICEMBRE 2010 Domenica 5 dicembre 2010 – Seconda domenica d’Avvento

ore 08.00: santa Messa festiva ore 10.00: santa Messa della Comunità

Martedì 7 dicembre 2010 – Solennità dell’Immacolata ore 17.30: santa Messa prefestiva

Mercoledì 8 dicembre 2010 – Solennità dell’Immacolata ore 08.00: santa Messa festiva ore 10.00: solenne celebrazione in onore dell’Immacolata

Venerdì 10 dicembre 2010 – Inizia la visita di zona ore 10.30: santa Messa alla Casa Girotondo presieduta da Mons. Vescovo ore 20.30: nel salone dell’oratorio conferenza tenuta da Mons. Vescovo sulla nuova lettera pastorale.

Domenica 12 dicembre 2010 – Terza domenica d’Avvento ore 08.00: santa Messa festiva ore 10.00: santa Messa della Comunità all’oratorio di BALERNA

Giovedì 16 dicembre 2010 – Inizia la Novena di Natale ore 17.30: santa Messa con canti della Novena

Venerdì 17 dicembre 2010 – Novena di Natale ed Incontro di Natale ore 18.30: santa Messa animata dai ragazzi dell’oratorio

Sabato 18 dicembre 2010 – Novena di Natale ore 17.30: santa Messa prefestiva con canti della Novena

Domenica 19 dicembre 2010 – Quarta domenica d’Avvento ore 08.00: santa Messa festiva ore 10.00: santa Messa della Comunità ore 11.00: incontro di preparazione con i chierichetti

Da lunedì 20 a giovedì 23 dicembre 2010 – Prosegue la Novena di Natale ore 17.30: santa Messa con canti della Novena

Venerdì 24 dicembre 2010 – Vigilia di Natale ore 17.30: santa Messa prefestiva

Sabato 25 dicembre 2010 – Natale del Signore ore 00.00: santa Messa di Mezzanotte ore 08.00: santa Messa festiva ore 10.00: solenne Celebrazione del Natale del Signore

Domenica 26 dicembre 2010 – Santo Stefano ore 08.00: santa Messa festiva ore 10.00: santa Messa della Comunità

Venerdì 31 dicembre 2010 – Ultimo giorno dell’anno ore 17.30: santa Messa prefestiva e canto del Te Deum di ringraziamento

GENNAIO 2011 Sabato 1 gennaio 2011 – Solennità della Madre di Dio

ore 10.00: solenne Celebrazione della Comunità ore 17.30: santa Messa festiva

Domenica 2 gennaio 2011 – Solennità della Madre di Dio ore 08.00: santa Messa festiva ore 10.00: santa Messa della Comunità

Mercoledì 5 gennaio 2011 – Epifania del Signore ore 17.30: santa Messa prefestiva

Giovedì 6 gennaio 2011 – Epifania del Signore ore 08.00: santa Messa festiva ore 10.00: solenne Celebrazione della Comunità In serata: Arrivo dei Magi.

Domenica 9 gennaio 2011 – Battesimo del Signore ore 08.00: santa Messa festiva ore 10.00: solenne Celebrazione della Comunità

Domenica 30 gennaio 2011 – Festa degli Sposi Gli anniversari che vogliamo ricordare sono: il primo, il quinto, il decimo e così via di cinque in cinque. Coloro che ricordano uno di questi anniversari sono pregati di annunciarsi al parroco.

TOMBOLE A FAVORE DELLE OPERE PARROCCHIALI

Domenica 5 dicembre 2010, ore 14.15 nel salone dell’Oratorio

Venerdì 17 dicembre 2010, ore 20.15 nel salone dell’Oratorio

Domenica 9 gennaio 2011, ore 14.15 nel salone dell’Oratorio

Domenica 6 febbraio 2011, ore 14.15 nel salone dell’Oratorio

L’oratorio è aperto ormai da cinque anni e i bambini conosciuti agli inizi sono ora adolescenti, alcuni hanno già finito le scuole dell’obbligo. Sono tutti ragazzi che si sono appassionati fin dall’infanzia alle attività proposte. Tutte esperienze intrise di senso cristiano. L’oratorio è per questi ragazzi un’alternativa ai luoghi di frequentazione adolescenziale che la società moderna propone, come per esempio i centri commerciali, le sale giochi, o le camere equipaggiate di computer o di televisione. In questi luoghi le persone vivono in modo artificiale trovando del piacere istantaneo dato dalla musica, dai colori degli spot pubblicitari, dal fumo, dall’alcool e dalle droghe, oppure trovano il piacere nel tridimensionale delle nuove tecnologie che fanno vivere il qui e ora in un luogo virtuale. I ragazzi dimostrano che la relazione con gli altri è uno strumento per conoscere meglio se stessi e le proprie potenzialità. Quest’anno il gruppo dei ragazzi più grandi sta lavorando alla realizzazione di diversi progetti costruiti sulla base delle loro migliori idee e desideri. Queste sfide sono molto costruttive e permettono a tutti di sentirsi protagonisti di qualcosa di importante. Nei bambini e nei ragazzi c’è la forte ricerca di aggregazione e di incontro. Naturalmente ogni tanto trovano delle difficoltà, che si manifestano in litigi e in comportamenti poco appropriati. Sono questi ostacoli che permettono loro di crescere trovando delle risorse per risolvere il problema dovuto a volte a regole non capite o non accettate; nel confronto con l’adulto o con il compagno di giochi. Queste risorse vengono trovate nella forza del gruppo che li sostiene e costituiscono una sfida educativa per gli adulti. I bambini e i ragazzi imparano a rispettarsi reciprocamente e a sentire la realtà quotidiana importante e non insignificante come spesso accade. Da parte di tutti gli animatori un grande bravi ragazzi e avanti così!!! Siamo orgogliosi di condividere insieme a voi spezzoni importanti di vita.

Cristina Bortolotto

IL NOSTRO VESCOVO TORNA A FARCI VISITA

NELL’AMBITO DELL’INCONTRO CON LE ZONE PASTORALI Fin dai tempi del vescovo Eugenio Corecco si parlava di Zone pastorali. Poi, dopo di lui, il discorso si affievolì, anzi cadde un blando silenzio. Il discorso venne ripreso con l’avvento del vescovo Pier Giacomo fino ad arrivare alla costituzione delle Zone: i Vicariati foranei furono divisi in Zone. Cos’è allora una Zona e cosa si prefigge? La Zona si compone di un certo numero di parrocchie che si prefiggono di avviare una pastorale d’insieme creando momenti d’ascolto e celebrativi in comune. La Zona non è l’insieme di parrocchie conglobate, o come si dice dei comuni aggregati, ma è intesa come aiuto reciproco, tra parrocchia e parrocchia, per attuare una forma migliore e più viva di pastorale. Proprio come ha voluto sottolineare il nostro Vescovo: “la zona è chiamata ad assumere quelle iniziative pastorali riguardanti ambiti che superano l’estensione e le capacità delle singole parrocchie e che, altrimenti, resterebbero senza una specifica cura pastorale, o anche ad assumere quelle iniziative che, pur potendo essere promosse senza eccessiva difficoltà dalle singole parrocchie, trovano nella dimensione zonale un respiro più ampio e maggiormente ecclesiale”. Quali sono le parrocchie che formano la nostra Zona? Balerna, Casima – Campora – Monte, Castel San Pietro, Coldrerio e Novazzano. L’animatore della nostra Zona sarà il parroco di Balerna don Gian Pietro Ministrini. Cosa farà la Zona nel prossimo futuro? Intanto si è costituito un Consiglio di Zona, formato dai relativi parroci e da un membro laico per ogni parrocchia. Il Consiglio si è già riunito due volte per allestire un programma di lavoro o di attività in comune. Con il passar del tempo le cose diventeranno sempre più chiare e complete. Nel prossimo mese di Dicembre, ed esattamente il 10 – 11 – 12 verrà tra noi il Vescovo Pier Giacomo per visitare la nostra Zona pastorale. In particolare il giorno 10, poiché il Vescovo desidera incontrarsi con le persone anziane, verrà a Novazzano per celebrare con gli Anziani del Girotondo la s. Messa e per scambiare qualche parola con gli Anziani. Questo alle ore 10.30 di venerdì 10 Dicembre. Alla sera, poi, alle ore 20.30, sarà di nuovo a Novazzano, nella sala dell’Oratorio, per parlarci della sua ultima lettera pastorale avente come tema la Diocesi.

PROGRAMMA DELLA VISITA PASTORALE NELLA ZONA S. VITTORE

(Balerna – Castel S. Pietro – Coldrerio – Novazzano – Campora/Casima/Monte)

Venerdì 10 dicembre Ore 09.00 Visita all’Istituto Loverciano di Castel San Pietro;

Ore 10.30 S. Messa alla Casa “Girotondo” di Novazzano Pranzo presso la casa anziani;

Ore 15.00 Coldrerio, Madonna del Carmelo: preghiera mariana per gli anziani; segue merenda all’oratorio;

Ore 17.30 All’oratorio di Coldrerio: incontro con i Consigli parrocchiali;

Ore 18.30 Cena frugale con i Consigli parrocchiali;

Ore 20.30 All’Oratorio di Novazzano: conferenza per tutti sulla Lettera pastorale 2010 “Come il Padre ha mandato me… Io mando voi”.

Sabato 11 dicembre Ore 10.00 Visita agli ospiti del Centro Anziani di Balerna;

Ore 10.45 Incontro con i presbiteri a Balerna, segue il pranzo;

Ore 15.00 A Castel S. Pietro, nel Salone parrocchiale: incontro con tutti gli animatori, i catechisti e i collaboratori parrocchiali;

Ore 17.30 Eucaristia festiva a Castel S. Pietro;

Ore 19.00 Cena all’Istituto Loverciano.

Domenica 12 dicembre Ore 10.00 Solenne Eucaristia per la Zona all’Oratorio di Balerna con la partecipazione dei ministranti e cantori di tutte le parrocchie (sospese le Messe contemporanee nelle altre parrocchie). Segue un ricco aperitivo offerto a tutti i presenti;

Ore 12.15 Pranzo con i presbiteri a Balerna;

Ore 14.30 Balerna, Sala parrocchiale: incontro con gli animatori della Pastorale Familiare Vicariale;

Ore 15.15 In Collegiata: Preghiera di Avvento con le famiglie.

INTERVISTA A MONS. PIER GIACOMO GRAMPA SULLA NUOVA LETTERA PASTORALE

(di don Italo Molinaro)

Venerdì 10 dicembre il nostro Vescovo verrà all’oratorio S. Quirico di Novazzano per presentare la sua nuova lettera pastorale “Come il Padre ha mandato me… io mando voi”. Il nuovo documento dedicato alla diocesi, funge da stimolo per fare “il punto della situazione” circa la Chiesa diocesana, che il Vescovo continua a percorrere, fisicamente, con grande assiduità.

Di solito una lettera pastorale è la risposta a un problema, a una lacuna, a una debolezza… Mons. Grampa, con questa lettera sulla diocesi, lei ci vuol dire allora che anche per l’aspetto religioso il Ticino si conferma una terra di regionalismi e di campanilismi? E perché non potrebbe essere la risposta a un sogno, un progetto, un desiderio? Sono un fatto incontrovertibile i regionalismi e i campanilismi in Ticino e scegliendo il tema della diocesi ho inteso offrire un impulso al loro superamento. In che modo questi regionalismi esasperati bloccano o limitano la vitalità della Chiesa? Perché rischiano di offuscarne l’immagine originale, che vuole la Chiesa attuazione del Mistero d’amore di Dio per l’umanità, riducendola a prassi devozionali, a servizi utilitaristici, invece che conoscenza ed immersione nel grandioso disegno di Dio, che ha tanto amato il mondo da mandare il suo figlio unigenito perché l’umanità conosca il suo progetto di salvezza. Potremmo chiederci quali sono le radici di questa situazione e parlare così della prima parte della sua

lettera, una parte dedicata alla Storia religiosa del Ticino… Oltre che le condizioni geografiche del nostro Cantone, ricco di valli e articolazioni periferiche, che favoriscono lo spezzettamento, la frantumazione delle comunità, c’è il trascorso storico delle nostre terre, che per quasi due millenni religiosamente sono dipese da Como e da Milano. I vescovi erano lontani quindi le parrocchie sono divenute centrali nella considerazione della gente per la sua vita religiosa.

Poi nella parte centrale della lettera di “catechismo” sull’essere Chiesa. E qui lei sconvolge un po’ le convinzioni più diffuse, perché descrive l’appartenenza alla Chiesa cattolica non con il legame sociologico alla piccola parrocchia-comune, ma come un essere sacerdoti, re e profeti… Sono bellissimi gli insegnamenti del Concilio Vaticano II, però qualcuno potrebbe dire che sono teorie belle ma poco pratiche. Lei invece li ripropone, e in chiave diocesana. Perché? Perché non si capirà mai il senso vero, autentico e profondo della Chiesa, se non la si coglie come “il popolo amato e salvato da Dio, attraverso l’incarnazione di Gesù morto e risorto nel suo Spirito Santo”. Si diventa Chiesa: assemblea convocata, riunita, quando si accoglie questo vangelo di novità e salvezza, diventando così il popolo santo di Dio: tutto sacerdotale, profetico e regale. Certo qualcuno potrebbe dire che in questi tempi di abbandoni, di ripiegamenti, è già tanto che un locarnese, un biaschese, un chiassese si sentono legati almeno alla loro parrocchia… Sta qui l’errore che riduce il valore e la bellezza di ciò che la Chiesa deve essere. Non una conventicola devozionale o folcloristica, che mantiene vive tradizioni umane, ma un inserimento nel mistero comunicato del nostro Dio Trinità. Senza questo respiro, questa ampiezza di orizzonti, garantita dal Vescovo, successore degli apostoli e dei presbiteri suoi collaboratori non attingiamo il cuore del mistero della Chiesa. Ci sono tanti motivi, insomma, per cui il campanile batte la diocesi: la storia, la sociologia, potremmo aggiungere anche la società sempre più multiculturale, che non facilita il rafforzamento di identità, neanche in ambito religioso… La parrocchia è una cellula della Chiesa; la singola cellula non esprime tutto l’insieme della sua realtà. Occorre superare i condizionamenti della storia e della sociologia, se vogliamo rafforzare l’identità profonda della Chiesa. A questo fine tende la nuova lettera pastorale, che è anche il completamento di un cammino che, partito da Gesù Cristo, si è soffermato prima sulla famiglia e l’emergenza educativa, la parrocchia e la necessità di lavorare nelle zone pastorali, per concludersi con questa riflessione sulla diocesi. Mi sembra però anche che da qualche parte i ticinesi sono sensibili a un richiamo unitario, a patto che ci siano dei “simboli” che svolgono una funzione unificante. La sua presenza attiva e capillare sul territorio, con la visita pastorale e non solo, ha contribuito a un cambiamento! Sono sempre restio a fare bilanci, in corso d’opera, e addirittura infastidito a tirare le somme del mio operato. Sono stato attivo, presente e pellegrinante, perché questa è l’icona che ho scelto nel fare il Vescovo; quella del pellegrino misterioso di Emmaus. Perché il Vescovo deve essere in quanto successore degli apostoli anche lui

un invito, un messaggero, in cammino. Perché per fare unità, occorre essere presente, coinvolto, se si vuole essere mastice, tessuto connettivo. Quello di costruire unità è il compito specifico del Vescovo. Possiamo dire a questo punto che la sua lettera è un “memorandum” su ciò che dovremmo essere… ma non siamo? Una specie di testo “profetico”, un richiamo a una maggiore unità, collaborazione, solidarietà, per il futuro, se non per il presente? L’ho detto all’inizio: è un sogno, un progetto, un desiderio. Non usiamo aggettivi troppo impegnativi, come profetico, ma certo è una lettura del presente alla luce del futuro di Dio, un invito a cogliere il tempo non solo come kronos, ma come kairos, tempo di grazia, che ci invita a maggiore unità, collaborazione e solidarietà, se vogliamo costruire un futuro diverso. E quanto non solo la nostra diocesi, ma l’intero Ticino ne abbia bisogno, è sotto gli occhi di tutti. Siamo in conclusione. Si percepisce dalle sue parole il rammarico per un cantiere ecclesiale che per molti aspetti rimane appena avviato, con tante micro realizzazioni ma senza ancora quello slancio che lei forse si aspettava. Che cosa è mancato, visto che un generale, pur bravo, non può vincere la guerra da solo… Lasciamo perdere il generale, perché dobbiamo sentirci tutti soldati e “servi inutili”, dice il Vangelo. La Chiesa è “semper reformanda”. Fatta di uomini peccatori e fragili, ha costante bisogno di rinnovamento e di conversione. Manca uno spirito di comunione; l’impianto anche di strutture che favoriscano il dialogo, il confronto, il lavoro assieme e meglio distribuito; la conoscenza, l’adesione più curata alla parola di Dio, celebrazioni liturgiche gioiose e ben partecipate, la capacità di lettura dei segni dei tempi, che favorisce la comunicazione. Uno stile di povertà e di sobrietà, che impegna a favore della giustizia, della solidarietà, della libertà.

Gita parrocchiale a Padova di Luca Cereghetti

Chi dorme non piglia pesci, o meglio il torpedone: lo sanno bene i numerosi parrocchiani che sabato 25 settembre hanno dovuto abbandonare, ad un’ora poco gradita, le calde lenzuola per affrettarsi verso la chiesa parrocchiale, dove, come sentinelle armate di ombrelli, contro la pioggia audace, stavano i primi temerari nell’attesa di partire, e poter riposare forse lungo il tragitto per Padova. Un viaggio, quello alla volta della città di Sant’Antonio, che ha a dir poco “cullato” il desiderato riposo di molti, con un incessante ondeggiamento (dovuto agli ammortizzatori) che ci ha tenuto compagnia per buona parte dell’andata.

La giornata, che sin dalla nostra partenza si presentava uggiosa e dalla timida temperatura, si è rivelata, avvicinandosi al Santo, sempre più mite e soleggiata, ancora coronata dall’azzurro incontrastato del cielo e profumata d’estate. Padova ci ha accolti radiosa, per prime hanno salutato il nostro arrivo le cupole dell’imponente Basilica di Santa Giustina, dove riposano i resti mortali di San Luca, poi quelle ardite e meravigliose della Basilica del Santo, sulle quali troneggia, aureo, un angelo trionfante, che sembra chiamare i fedeli, indirizzarli verso quel santo luogo, meta ancora oggi di tanti devoti. Come credenti dunque, abbiamo varcato la soglia di questo grande tempio, che sin dal primo istante ha rapito i nostri occhi e i nostri

cuori portandoli in alto verso le cupole,verso il cielo. Questa opera immane, frutto del genio e del lavoro dell’uomo, queste possenti mura di laterizi parlano di arte e di devozione, coniugate per dar gloria a Dio e al santo che ha saputo operare la sua parola. Là, sotto le cupole bizantine, noi parrocchiani ci siamo stretti, come una grande famiglia, attorno al banchetto eucaristico, nel momento più alto della nostra visita alla tomba del taumaturgo. Un corpo solo, uno spirito solo; questa gita a Padova è stata carica di momenti che ci hanno mostrato la bellezza dell’essere chiesa, dell’essere una comunità di fratelli nella fede, colmi della gioia che viene da Cristo.

Festa della Madonna del Rosario di Andrea Riva

Il mese di ottobre è detto il mese del Rosario. Si tratta, per così dire, di un’«intonazione spirituale» data dalla memoria liturgica della Beata Vergine Maria del Rosario, che si celebra il giorno 7 di ottobre. La Parrocchia di Novazzano, che ha l’onore di elevare la Vergine del Rosario a copatrona insieme ai Santi Martiri Quirico e Giulitta, si è stretta in modo particolare attorno alla Madre di Cristo durante lo scorso fine settimana. Don Claudio Mottini, parroco di Morbio Inferiore, don Ambrogio Bosisio, parroco di Castel San Pietro e un Padre guanelliano della vicina Diocesi di Como hanno offerto profonde meditazioni e riflessioni nel triduo di preparazione. Domenica 10 ottobre ha avuto luogo la solenne Celebrazione allietata dai canti della Corale Santa Cecilia. Nel pomeriggio Don Antonio Merlin ha presieduto i vespri, seguiti dalla processione per le vie del paese accompagnata dalla Musica Unione di Novazzano e culminata nella benedizione Eucaristica a tutti i presenti.

I festeggiamenti sono terminati con un ricco aperitivo offerto dal Consiglio Parrocchiale. Questi giorni di letizia hanno dato grande rilievo alla preghiera del Santo Rosario. Come ha voluto ricordare Papa Benedetto XVI nell’Angelus di domenica scorsa, il Rosario è preghiera biblica, tutta intessuta di Sacra Scrittura. E’ preghiera del cuore, in cui la ripetizione dell’“Ave Maria” orienta il pensiero e l’affetto verso Cristo, e quindi si fa supplica fiduciosa alla Madre sua e nostra. E’ preghiera che aiuta a meditare la Parola di Dio e ad assimilare la Comunione eucaristica, sul modello di Maria che custodiva nel suo cuore tutto ciò che Gesù faceva e diceva, e la sua stessa presenza.

Qui di seguito riportiamo le riflessioni proposte da Don Claudio Mottini durante il Triduo di preparazione alla festa della Madonna del Rosario:

Il triduo che celebriamo in preparazione alla festa della Madonna del Rosario ci offre l’occasione di riflettere sull’importanza della preghiera come pratica quotidiana della nostra giornata. Dobbiamo riconoscere umilmente che la prima difficoltà legata alla preghiera è la fatica. La fatica di pregare regolarmente, con fiducia e perseveranza, da veri figli di Dio. Preghiamo sì, ma con l’orologio in mano, in fretta, con la testa imbottita con mille cose da fare. Preghiamo quando ci ricordiamo, quando abbiamo bisogno, quando annaspiamo tra le infinite prove e difficoltà della vita; raramente preghiamo per ringraziare il Signore, per riconoscere la sua grandezza e lodare il suo infinito amore, con un cuore senza pregiudizi o risentimenti verso i fratelli. Preghiamo

senza provare il piacere della presenza di Dio nella nostra vita. Riscoprire la preghiera come pratica quotidiana della vita cristiana costituisce oggi più che mai una necessità per ogni credente, per le famiglie e le comunità cristiane. La storia di ognuno di noi può essere sintetizzata nella storia del suo bisogno e nel suo potere di amare e di essere amato. Amare ed essere amati costituisce l’asse e il lievito della vita di ognuno di noi. È la risposta alla grande domanda iniziale e permanente di tutta la vita di ogni persona. Quanto sono amabile io per Dio? Come può amarmi Dio con tutti i miei peccati, le mie contraddizioni, le mie incoerenze? La scoperta della

propria amabilità davanti a Dio - nonostante le mie grandi e piccole imperfezioni - è fondamentale nella preghiera. Se Dio mi ama, se Dio ha compassione di me, se Dio non prova disgusto per me, creatura sciupata dal peccato, e chiude gli occhi sui peccati degli uomini in attesa del loro pentimento, allora io posso pregare sempre, senza stancarmi. Come nessuno di noi nasce capace di amare, così nessuno di noi prega senza aver imparato a pregare. La preghiera, come l’amore non s’impara dai libri, dai corsi, dalle raccomandazioni. Ad amare, come a pregare s’impara. “Signore, insegnaci a pregare” (Lc 11,1). L’amore, la fede, la preghiera sono doni che trovano nel Signore la loro origine e la loro fonte. Non ne siamo padroni, ma i beneficiari. Noi non possiamo pregare se non riceviamo prima la preghiera di Gesù come dono. La preghiera più che dire è ricevere, più che chiedere è accogliere. La nostra fede è sempre poca e per questo diciamo: “Signore, accresci in noi la fede”.(Lc 17,5) La nostra preghiera è sempre povera e per questo diciamo: “Signore insegnaci a pregare” (Lc 11,1) Il nostro amore è sempre insufficiente e per questo diciamo: “Signore, aiutaci ad amare”. Nella festa della Madonna del Rosario chiediamo a Maria, piena di Spirito Santo, di pregare per noi e con noi nell’ora del buio e della luce, nei giorni tristi e in quelli di gioia pura, in ogni situazione per invocare, benedire, esaltare il Signore. Maria c’insegna a pregare lungo un cammino segnato dallo stile del Signore, che ci insegna a pregare non solo per quello che diciamo, ma anche per quello che facciamo, con la nostra vita in sintonia con il vangelo, dal nostro impegno a diventare persone e non personaggi, a vivere sempre più autenticamente la nostra vita cristiana.

CHIERICHETTI DI NOVAZZANO IN FESTA A VACALLO – 16.10.2010

GIOIOSA CASTAGNATA ALL’ORATORIO

Il taglio…

… Antonio e Virginio durante la preparazione …

… ed infine la distribuzione delle castagne ai nostri ragazzi tanto golosi…!

I LAVORI DI RESTAURO SONO IN CORSO

INTODUZIONE ED ALCUNI CENNI STORICI La cappella della Santissima Trinità, detta dell’Annunciata, malgrado il degrado in cui si trovano attualmente gli affreschi, è un meraviglioso gioiello d’arte, il più prezioso presente sul territorio del nostro Comune. Questo luogo non è altro che l’abside dell’antica chiesa di Novazzano del XIV/XV secolo, demolita per lasciar posto all’attuale imponente chiesa prepositurale del XVIII secolo. Ciò accadde unicamente perché si rivelò troppo angusta per un villaggio ormai divenuto borgata. La fede dei Novazzanesi del XVIII secolo esigeva una chiesa più spaziosa e nello stesso tempo più maestosa, che fosse sincera espressione dell’arte e dell’architettura del loro tempo e obbedisse scrupolosamente alle regole liturgiche fissate dal Concilio di Trento.

La cappella dell’Annunciata è integra sia nei suoi caratteri architettonici sia negli apparati decorativi: gli affreschi cinquecenteschi ed il grande altare a stucco di autore o autori ignoti, con statue pure in stucco di Antonio Catenazzi di Mendrisio (1711) aggiunte successivamente, ne danno testimonianza.

È rimasta anche una piccola parte della navata unica della chiesa del 1460 e si è salvato l’arco trionfale affrescato, con forti mancanze però nei dipinti. Il pavimento con pianelle di cotto quadrate nell’area del coro è antico e pregevole e merita pure un accurato restauro.

L’INTERVENTO E GLI OBIETTIVI L’intervento generale previsto è di carattere strettamente conservativo, con la rimessa in valore dei contenuti artistici del monumento. Fino a questo momento sono stati portati a termine le indagini preliminari, il restauro completo del paliotto e sono state coperte spese d’onorario per oltre 40'000 fr. E’ stato ora dato l’avvio alla parte centrale del restauro che coinvolgerà i dipinti murali e gli stucchi. La riconsegna della cappella a lavori ultimati è prevista per marzo 2011. La cappella dovrebbe poi essere destinata all’uso feriale ed accogliere sul fondo un piccolo confessionale. Si tratterebbe di un inserto ligneo di piccole dimensioni e di forma modesta, idoneo per accogliere in forma discreta un sacerdote e un penitente per la confessione.

Grazie a tutti coloro che con un offerta renderanno

possibili questi importanti lavori di restauro!

Preventivo di base (ottobre 2009) 1 Lavori preliminari CHF 3'000,00 2 Opere da capomastro e gessatore CHF 22'000,00 3 Impianto di riscaldamento CHF 9'000,00 4 Impianto elettrico e corpi illuminanti CHF 6'700,00 5 Opere da fabbro e vetraio CHF 20'000,00 6 Pavimenti CHF 9'800,00 7 Opere in pietra naturale CHF 1'800,00 8 Opere da pittore CHF 7'800,00 9 Restauro artistico CHF 394'400,00 10 Pulizia CHF 2'000,00 11 Arredi CHF 22'700,00 12 Onorari e spese CHF 47'000,00 13 Documentazione fotografica CHF 8'500,00 14 Diversi e arrotondamenti CHF 8'100,00 ___________ Totale CHF 586'000,00

Dettaglio del restauro artistico (ottobre 2009) 9.1 Ponteggi generali CHF 27'000,00 9.2 Totale Indagine preliminare CHF 18'000,00 9.3 Totale restauro dipinti murali CHF 253'900,00 9.4 Totale restauro degli stucchi CHF 76'500,00 9.5 Totale restauro del paliotto CHF 13'000,00 9.6 Totale diversi per restauro CHF 6'000,00 ___________ Totale opere di restauro artistico CHF 394'400,00

Situazione finanziaria al novembre 2010: Preventivo base Arch. Tita Carloni (ott. 2009) CHF 586’000,00

Importi già pagati - CHF 40'000,00 Sussidio Promo - CHF 68'000,00 Sussidio cantonale e vari - CHF 50'000,00 Saldo conto restauri - CHF 136'000,00 ___________ Totale ancora da raccogliere CHF 292'000,00

Periodo tra il 01.08.2010 ed il 31.10.2010

BATTESIMI

sono rinati nell’acqua e nello Spirito Mutti Lia, figlia di Davide e Scilla il 21 agosto 2010;

Terzi Alan, figlio di Athos e Nadia il 21 agosto 2010;

Speranza Gabriele, figlio di Vincenzo e Arianna il 4 settembre 2010;

De Sterlich Asia, figlia di Phelipe e Pamela il 19 settembre 2010;

Siviero Davide, figlio di Gianluca e Lara Gilberta il26 settembre 2010;

Raspanti Michele, figlio di Carmelo e Elisa il 3 ottobre 2010;

Sommaruga Oliver, figlio di Walter e Ornella il 16 ottobre 2010;

Soldati Sarah, figlia di Chistian e Eva il 23 ottobre 2010.

DEFUNTI

Partecipano alle nozze dell’Agnello nella beata eternità: Croci Roberto Giorgio, di anni 58, morto il 22 luglio 2010;

Santini Luigi Pietro; di anni 83, morto il 10 agosto 2010;

Genovese Floro, di anni 74, morto il 27 settembre 2010;

Roncoroni Esterina, di anni 96, morta il 30 settembre 2010;

Crivelli Marta Maria, di anni 85, morta il 6 ottobre 2010;

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BOLLETTINO PARROCCHIALE 4/2010 – LE CAMPANE DI NOVAZZANO Direttore responsabile: don Antonio Merlin Impaginazione: Andrea Riva Contributi: don Antonio Merlin, don Claudio Mottini, Luca Cereghetti, Cristina Bortolotto, Flavio Monticelli, Andrea Riva. L’intervista a Mons. Vescovo è stata estratta dal GdP di sabato 23 ottobre 2010

Offerte pervenute tra il 01.08.2010 ed il 15.10.2010 Motivazione Importo Donatore Restauri 2'000 Fr. Carnevale Benefico; 1'000 Fr. Conconi Renato; 200 Fr. V.R.; 100 Fr. Ansaldi Vincenza, Bernasconi Vittorio; 50 Fr. Piffaretti Virginio, Montorfano Giuseppe,

Bordogna Gina.

Totale 3'550 Fr. Oratorio S. Quirico 600 Fr. Sagra Paesana di Fine Estate; 400 Fr. Rigatoni Dance Band; 100 Fr. Bianchi Carla; 50 Fr. Billeter Luca; 20 Fr. Leoni Germani Monica. Totale 1’170 Fr. Bollettino parrocchiale 100 Fr. Andrea Riva 50 Fr. Fam. Campelli G.Piero, Balabbio Elvezio e Angela; 20 Fr. N.N., Cereghetti Raimondo, Arrigoni Mario, Caccavari Giuseppe, N.N., Bianchi Ferruccia. Totale 320 Fr. Opere parrocchiali 1148 Fr. Banco del dolce (Madonna del Rosario) (non specificato) 100 Fr. Bergomi Giuseppina, Grosa Elio e Teresa; 50 Fr. Poletti Alida, Mogliazzi Giuseppe, Fam. Quadranti Bruno, N.N., Tarantola G.O.,

Bernasconi Marina, Bajo Mario, Fieni Pierina;

30 Fr. Piccioli Abele, Mangi Lino. Totale 1’708 Fr.

Battesimo 200 Fr. Davide Siviero; 50 Fr. Sarah Soldati; 200 Fr. Michele Raspanti; 100 Fr. Oliver Sommaruga. Totale 550 Fr. Matrimonio 500 Fr. Scheurer Curzio e Makeba. Totale 500 Fr. Offerte in memoria di: Roncoroni Esterina 385 Fr. Vari Roncoroni Esterina 200 Fr. Fam. Roncoroni Rinaldo (per restauri) Genovese Floro 496 Fr. Vari Totale 1’081 Fr. Totale complessivo 8’879 Fr.

VENERDÌ 17 DICEMBRE 2010

Programma:

ore 18.30: Santa messa della Novena di Natale animata dai ragazzi con la partecipazione delle famiglie;

ore 19.30: Cena natalizia offerta dai ragazzi dell’oratorio;

ore 20.30: Tombolone di Natale nel salone dell’oratorio con ricchissimi premi. Il ricavato verrà interamente devoluto alla Parrocchia per sostenere i restauri della Cappella dell’Annunciata.

Felice Santo Natale a tutti voi