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Barbara De Mei (CNESPS) 1
“Il counselling per un’informazione personalizzata e una scelta consapevole in
ambito vaccinale” II Livello
Le competenze di base del counselling per una scelta
consapevole in ambito vaccinale
Barbara De MeiCentro nazionale di Epidemiologia
Sorveglianza e Promozione della SaluteIstituto Superiore di Sanità
Barbara De Mei (CNESPS) 2
Colloquio faccia a faccia
Comunicazione a tre vie(comunicazione verbale, paraverbale, non verbale)
AUDIO E VIDEO
Emittente Ricevente
Le competenze di base del counsellingpossono essere utili
per formulare messaggi efficaci
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Distinzione tra
Counsellingprofessionale
Corretta applicazionedi competenze di basedel counselling
Cosa è il counselling
Cosa significa fare un intervento di counselling per un operatore impegnato in ambito sociosanitario
Barbara De Mei (CNESPS) 4
“Il counselling è una miscela di qualità personali, abilità pratiche e comportamentali interpersonali verbali e non verbali, che si combinano a formare un particolare aspetto dell’aiuto dei professionisti in campo sanitario”(P.Burnard 1992)
Il Counselling
in ambito socio-sanitario
Barbara De Mei (CNESPS) 5
Il counselling è un intervento di promozione della salute e di prevenzione della malattia, di supporto nel percorso di malattia per favorire la consapevolezza, la compliance ai trattamenti e l’adattamento funzionale
Il Counsellingin ambito socio-sanitario
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Il Counsellingin ambito socio-sanitario
È un processo relazionale di tipo “professionale” che coinvolge un operatore socio-sanitario e una persona che sente il bisogno di essere aiutata a risolvere un problema o a prendere una decisione
(Amadori e al. 2002, p. 797 Psiconcologia, Masson, Milano)
L’intervento si focalizza sul problema emergente
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Il Counselling
in ambito socio-sanitario
L’intervento si fonda sull’ascolto, il supporto e su principi peculiari ed è caratterizzato dall’utilizzo da parte del counsellor di qualità personali, di conoscenze specifiche, nonché di abilità e strategie comunicative e relazionali(Amadori e al. 2002, p. 797 Psiconcologia, Masson, Milano)
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Il Counsellingin ambito socio-sanitario
L’intervento è finalizzato all’attivazione e alla riorganizzazione delle risorse personali dell’individuo al fine di rendere possibili scelte e cambiamenti in situazioni percepite come difficili dalla persona stessa, nel pieno rispetto dei suoi valori e delle sue capacità di autodeterminazione(Amadori e al. 2002, p. 797 Psiconcologia, Masson, Milano)
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Chiarezza sullo scopo dell’intervento di counselling
Conoscenza della specificità dell’intervento strutturato in fasi
Focalizzazione sul problema emergente della persona e sull’obiettivo condiviso
Acquisizione di abilità e strategie comunicative e relazionali essenziali (ascolto attivo, empatia, autoconsapevolezza)
Consapevolezza delle qualità personali favorenti il processo comunicativo
Competenze di base del counselling
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Consapevolezza del personale stile comunicativo
Consapevolezza dei tratti della personalità che ostacolano il processo comunicativo
Potenziamento delle capacità di lavorare in equipe e in rete
Integrazione con le competenze cognitive specifiche del ruolo svolto
Competenze di base del counselling
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Counselling in ambito socio-
sanitario
Rispetta i valori e la capacità di autodeterminazione della persona
Attiva il processo di consapevolezza
l’autonomiala responsabilità personale
la capacità decisionale
Counselling è facilitazione
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I passi fondamentali del counselling
Accoglienza
Ascolto attivo (riformulazione, delucidazione, capacità d’indagine, messaggi in prima persona)
Focalizzazione del problema
Informazione personalizzata
Definizione e condivisione dell’obiettivo della persona
Possibili soluzioni analizzate e concordate
Creazione e implementazione di un piano per ottenere il risultato
Riassunto
Verifica
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Promuovere la salute significa migliorare il controllo e la gestione diretta delle proprie
condizioni di benessere fisico, mentale e sociale
“Stare bene” non significa
“non stare male”
Promozione della salute
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Stare bene significa essere protagonisti e responsabili del proprio grado di salute ed essere attivamente coinvolti nel processo di miglioramento, promozione e mantenimento della salute
Essere in salute vuol dire essere capaci di affrontaree risolvere i problemi in maniera soddisfacente e flessibile all’interno del contesto familiare, lavorativo e sociale
Promozione della salute
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Si comunica per promuovere la salute Per sviluppare empowerment e padronanza
personale (Self-efficacy)
L’empowerment è una complessa strategia di
intervento che affonda le proprie radici teoriche nella psicologia di comunità e che si fonda sulla sollecitazione delle risorse e della
forza della persona, per far si che questa sappia meglio affrontare le situazioni
problematiche o di disagio individuali o collettive nei diversi ambiti della vita
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Non c’è passaggio dal malessere al benessereDa uno stato di malattia a uno stato di salute
Molto spesso non c’è una richiesta di “aiuto”
Espressione di un bisogno “noto”Offerta attiva della salute
Sollecitazione di comportamentidi scelte
di modifiche comportamentali per il mantenimento e/o il miglioramento dello stato di salute e per la prevenzione
della malattia
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L’informazione
E’ possibile comunicare solo le evidenze
disponibili, cioè le evidenze acquisite fino
a quel momento
ma l’informazione corretta e aggiornata
va sempre data
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Emittente Ricevente
Media (radio, TV, stampa)-Opuscoli – lettere –
Siti internet
Comunicazione ad una via: prevede
come unica possibilità la ricezione delle informazioni da parte di uno o più riceventi
Non esiste un contesto informativo condiviso che
comprende i significati condivisi dall’emittente e dal
ricevente.
Non c’è feedback. Non c’è relazione.
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BLOCCHI COMUNICATIVI Disinformazione dei genitori Vissuto dei genitori:
“La vaccinazione è una minaccia perla salute del proprio figlio/a”
“I bambini devono prendere questemalattie”
“Mio figlio sta bene, perché rischiare”
Nell’attuale contesto sociale si è persa la memoria storica delle malattie infettive e la
vaccinazione è spesso vissuta come una minaccia per la salute del proprio figlio/a, come
un pericolo che potrebbe trasformarsi velocemente in un rischio reale, oltre tutto “provocato”.
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Blocchi comunicativi
La diversità dei punti di vista
dell’operatore e dei genitori a
volte si trasforma in conflitto tra
Persone
Obiettivo
del processo comunicativo
si distorce
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Prevale la volontà
di convincere
sulla volontà di facilitare
il processo decisionale
Obiettivo del processo comunicativo
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Scopo dell’intervento di counselling
Attivare e riorganizzare le
risorse della persona (genitore/utente)
per rendere possibili scelte e
cambiamenti in situazioni percepite
come “difficili” dall’individuo stesso
o per affrontare in modo attivo
problemi e difficoltà che lo
riguardano o ancora per prendere decisioni
in modo consapevole e responsabile.
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Scopo dell’intervento di counselling vaccinale
Potenziare le risorse
l’autonomia e la
responsabilità di ogni
singolo individuo(genitore)
per…..CONDIVIDERE le
informazioni
ESSERE CONSAPEVOLE
dei benefici e dei rischi
SCEGLIERE
DECIDEREconsapevolmente
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Presupposti culturali del counselling vaccinale
Nuovo concetto di salute Scelta di uno specifico approccio culturale vs la
vaccinazione Riconoscimento della centralità della persona Disponibilità Trasparenza/Autenticità Integrazione delle competenze professionali Accettazione incondizionata dell’ ”altro” Riconoscimento della responsabilità
e autonomia della persona/genitore Chiara definizione dell’obiettivo dell’intervento
Un intervento di counselling in ambito vaccinale è
pertanto caratterizzato dai seguenti passaggi:
ascolto di ciò che i genitori sanno, delle loro preoccupazioni, dei loro dubbi
accoglienza di reazioni emotive di resistenza, ansia, ostilità
focalizzazione del problema, definizione chiara della richiesta della famiglia senza interpretazioni
informazione personalizzata
valorizzazione e attivazione delle risorse
Barbara De Mei (CNESPS)
L’obiettivo non è convincere, affermare il proprio punto di vista, prendere decisioni al posto di un’altra persona, “vincere” nella relazione, ma piuttosto mantenere la relazione.
Quindi ascoltare, comprendere senza banalizzare, potenziare le risorse e l’autonomia della persona per:
• condividere le informazioni• favorire la consapevolezza dei benefici e dei rischi della
vaccinazione• facilitare la scelta
L’obiettivo non è convincere
Barbara De Mei (CNESPS)
Nel counselling vaccinale la capacità di ascolto rappresenta un’abilità essenziale, una risorsa che l’operatore può utilizzare per:
entrare in contatto con la percezione dell’“altro”
conoscere ciò che pensa e prova rispetto alla scelta vaccinale
accettare il suo punto di vista
accogliere e comprendere le sue specifiche esigenze informative
riconoscere le emozioni, i dubbi, le preoccupazioni che manifesta
comprendere e restituire empaticamente questa comprensione in un clima
relazionale positivo e non giudicante
Barbara De Mei (CNESPS)
E’ Essenziale che
ogni operatore sia in grado di comunicare in modo professionale, avendo a disposizione competenze specifiche, ma anche essendo facilitato/sostenuto nello svolgimento della sua attività da un contesto organizzativo di qualità (qualità dei Servizi vaccinali e collaborazione integrata sul territorio) e da una sistema di offerta vaccinale omogenea, che superi il principio dell’obbligatorietà (senza distinzione tra vaccini obbligatori e vaccini raccomandati)
ogni operatore abbia piena consapevolezza del proprio modo di stare nella relazione, dell’approccio comunicativo seguito (direttivo, paternalistico, persuasivo,partecipativo)
ogni operatore abbia piena consapevolezza del proprio modo di concepire il ruolo della persona alla quale viene offerta una vaccinazione
Barbara De Mei (CNESPS)
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SITI ITALIANI
Ministero della Salute (www.sanita.it/malinf)
Network italiano dei Servizi di vaccinazione (www.levaccinazioni.it)
Pediatria on line - www.pediatria.it
http://www.epicentro.iss.it/temi/vaccinazioni/vaccinazioni.asp
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Siti internazionali
Organizzazione Mondiale della Sanità (www.who.int/vaccines/
CDC - Center for Disease Control NationalImmunization Program (www.cdc.gov/nip/)
ACP - American Academy of Pediatrics (www.cispimmunize.org/)
The Vaccine Page (www.vaccines.com)
The Canadian Pediatric Society - www.cps.ca
Health Canada's Immunization Division - www.hc-sc.gc.ca/hpb/lcdc/bid/di
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SITI INTERNAZIONALI
The National Immunization Program dei Center for Diseases Control - www.cdc.gov/nip
The National Immunization Information Network of the Infectious Disease
Society for America and the Pediatric Infectious Diseases Society - www.idsociety.org/
The Department of Vaccines and Biologicals dell' OMS -www.who.ch/gpv-safety
The Institute for Vaccine Safety of Johns Hopkins University -www.vaccinesafety.edu
The Immunization Action Coalition - www.immunize.org
Barbara De Mei (CNESPS) 34
Per approfondimenti
Bert G., Quadrino S., “Parole di medici parole di pazienti”, Il pensiero Scientifico Editore, 2002, Roma.
Cangemi M., Quadrino S. “Il Counseling in pediatria di famiglia”, UTET, Milano, 2000)
Carkhuff R., L’arte di aiutare, Erickson, Trento, 1988.
De Mei B., Luzi A.M., Gallo P., Proposta di un percorso formativo sul Counseling integrato, Ann, Ist, Super, Sanità, vol. 34, n. 4 (1998), pp. 529-539, Roma, 1998.
De Mei B. E Al. , Metodi e tecniche per la formazione degli operatori sanitari all’HIV/AIDS Counseling , in Il Counseling nell’infezione da HIV e nell’AIDS, Bellotti G.G., Bellani M.L., McGraw Hill, Milano, 1997.
Francescano D., Giusti E. “Empowerment e clinica”, Ed. Kappa, 1999, Roma Giusti E. “Essere in divenendo” Ed Sovera, 2002, Roma.
Barbara De Mei (CNESPS) 35
May R. , L’arte del Counseling, Astrolabio, Roma, 1991.
Mucchielli R. , Apprendere il Counseling, Erickson, Trento, 1994.
Murgatroyd S. “Il Counseling nella relazione di aiuto”, Sovera, Roma, 1995.
Pezzotta P., Gatti M., Bellotti G.G., Il Counseling, in Il Counseling nell’infezione e nella malattia da HIV, Bellotti G.G., Bellani M.L., De Mei B, Greco D...(a cura di) Istituto Superiore di Sanità, Rapporti Istisan , 95/28, Roma, 1995.
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Littrell J.M. “Il Counseling breve in azione”, Ed. ASPIC, 2001Giusti E. “Autostima” Ed. Sovera, 2000, Roma.
Giusti E., Ticconi G. “La comunicazione non verbale” Scione Editore, Roma, 1998.
Fontana D. “Stress Counseling”, Ed. Sovera, 1996, Roma.
Per approfondimenti
Barbara De [email protected]