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Le Distrofinopatie:
Distrofia muscolare Duchenne…. o pseudo ipertrofica
La distrofina:
3685 aminoacidi P.M. 427 Kd 125 nm Estremità amminoterminale Estremità carbossi-terminale
Duchenne VS Becker
• Alterazione parte centrale della distofina
• Non spostamento del quadro di lettura
• Distrofina diversa solo nelle dimensioni
• Fibrosi moderata e necrosi ridotta
•Assenza totale della distrofina
•Spostamento del quadro di lettura
•Prematuro codone di stop
•Degenerazione tissutale e necrosi
La Genetica1986 Kunkel identifica il gene della distrofina...
È sito sul Cromosoma Xp21.1
Ha 2.6 milioni di basi 79 esoni contengono le sequenze attive codificantiControllo di 8 promoters
La malattia del nonno
La casistica
Esiste il 50% per i figli maschi di ereditare la malattia e…
Il 50% per le donne di essere portatrici ma….
Le eccezioni….
• 2/3 dei maschi possono riscontrare la malattia ex novo
• 0.5% delle donne possono riscontrare la malattia (inattivazione random del cromosoma X con gene Xq13)
• Le portatrici sane possono presentare polpacci ingrossati ed aumento dellla creatin chinasi
Tipi di mutazione
DMD DMB
Esordio a 3 anni: indebolimento cingolo pelvico
Andatura dondolante
Astenia nel camminare
Indebolimento progressivo muscolatura
11 anni costretto su di una sedia a rotelle
Interessati anche muscoli respiratori e cardiaci
Intatte le capacità mentali
La sintomatologia
Identificazione mutazioni
Exon Size (bp) DYE Exon Size (bp) DYE
exon 1 535 HEX exon 45 547 FAM
exon 3 410 HEX exon 48 506 FAM
exon 43 357 HEX exon 19 459 FAM
exon 50 271 HEX exon 17 416 FAM
exon 13 238 HEX exon 51 388 FAM
exon 6 202 HEX exon 8 360 FAM
exon 47 181 HEX exon 12 331 FAM
exon 60 139 HEX exon 44 268 FAM
exon 52 113 HEX exon 4 196 FAM
Amplificazione 18 esoni del gene della distrofina mediante PCR
Permette di evidenziare il 98% delle delezioni
Sequenziamento del gene della distrofina
Identificazione
• Kunkel(1990) identificò 4 polimorfismi sull’estremo 3’con frequenza allelica di A1= 0,22 (131 pb), A2= 0,70 (133 pb), A3= 0,07 (135 pb) y A4= 0,01 (137pb);
• Oudet (1990) trovò gli stessi polimorfismi ma frequenza allelica diversa A1= 0,22 (alelo de 135 pb), A2= 0,76 (alelo de 131 pb);A3 (alelo de 119 pb) y A4 (alelo de 117 pb)
• Tsukamoto(1996) analizzò la frequenza allelica dei polimorfismi sugli estremi 5’ e 3’
Siti di più frequente mutazione
•La tecnica di terapia genica :"salto d'esone" (o "exon skipping").• I biologi francesi hanno, da parte loro, fatto la scommessa di intervenire a valle, ossia sul messaggio consegnato dal gene anormale e non direttamente sul genoma. Correggendo così la traduzione del messaggio e non più il testo iniziale.E' in questo quadro che hanno fatto ricorso al "salto di esone".• Il "salto di esoni" si propone si eliminare la parte di codice che comprende l'errore in modo da ristabilire una lettura normale e di ottenere in questo modo una produzione proteica normale • interviene sull'"allacciamento", una fase che si colloca cronologicamente nel cuore del processo che termina con la creazione delle proteine a partire dall'informazione contenuta nel gene.•permette di ristabilire la fabbricazione di una proteina funzionale nelle cellule il cui patrimonio ereditario alterato non permette più di assicurare una tale produzione.
"Si tratta di una grande novità che sconvolgerà profondamente non solamente il trattamento delle miopatie, ma ugualmente molte altre patologie genetiche. E' un salto tecnologico, una rivoluzione" (Schwartz )
•Professor J. Huard lavora sull’ idea che il trasferimento di una quantità sufficiente di gene della distrofina possa avere risvolti estremamente positivi nella terapia della distrofia muscolare di Duchenne.
• Xiao Xiao, è in cerca di vettori che non mettano in allerta il sistema immunitario. Il “delivery” cioè il modo di far arrivare il gene sano della distrofina nelle cellule muscolari malate, senza evocare una risposta immunitaria distruttiva, rimane oggi il problema maggiore dei ricercatori che lavorano sulla terapia genica.
• Il Professor Huard, ha identificato una nuova popolazione di cellule staminali che derivano dal muscolo scheletrico che possono giocare un ruolo importante nella rigenerazione muscolare in corso di trapianto di mioblasti o applicazione di cellule staminali come strumento terapeutico.