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Le eresie medioevali

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Le eresie medioevali. www.didadada.it. Significato del termine “eresia”. Il termine deriva dal greco “ airesis ”, che significa “scelta”. L’eresia è una dottrina o un’affermazione contraria ai principi della Chiesa. - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: Le eresie medioevali

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Le eresie medioevali

Page 2: Le eresie medioevali

Significato del termine “eresia”

Il termine deriva dal greco “airesis”, che significa “scelta”.

L’eresia è una dottrina o un’affermazione contraria ai principi della Chiesa.

Per la Chiesa “eretici” sono dunque coloro che criticano alcuni dei suoi insegnamenti e dei suoi comportamenti e “scelgono” di non seguirla.

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Un fenomeno di lunga durata Il fenomeno delle eresie si manifestò in Europa

soprattutto dopo il 1000 ma restò vivo per tutto il medioevo e oltre.

Il recupero del “vero” cristianesimo L’obiettivo principale della maggior parte degli eretici era combattere la corruzione della Chiesa, divenuta troppo ricca e potente, per ripristinare un cristianesimo ritenuto più autentico, più vicino allo spirito evangelico. www.didadada.it

Page 4: Le eresie medioevali

la simoniaAcquisto per mezzo di

denaro di cariche religiose

(ad esempio quella di vescovo)

il concubinato del clero (nicolaismo)

Spesso preti e vescovi avevano una

“concubina”, ossia una donna che viveva con

loro e dalla quale avevano dei figli.

Le critiche alla corruzione della Chiesa

SIMONIAIl termine deriva dal nome di Simon Mago, taumaturgo convertitosi al cristianesimo, il quale, volendo aumentare i suoi poteri, offrì a san Pietro apostolo del denaro, chiedendo di ricevere in cambio le facoltà taumaturgiche concesse dallo Spirito Santo ( Atti degli apostoli, 8, 18-24).

NICOLAISMONome di una setta eretica nominata dall'Apocalisse che praticava culti orgiastici.  Il termine tornò in auge nel medioevo per indicare il concubinato del clero.

Gli eretici criticavano soprattutto

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La Chiesa contro le eresiePer combattere il dilagare delle eresie, la Chiesa

Scomunicò i loro seguaci. Fondò il Tribunale dell’Inquisizione con l’incarico di indagare, scovare ed arrestare in tutta Europa coloro che aderivano ai movimenti ereticali. Utilizzò due nuovi ordini religiosi, i Francescani e i Domenicani, da un lato per fornire un esempio di rinnovamento morale e dimostrare che le critiche degli eretici erano sbagliate, dall’altro per combattere con la predicazione le idee eretiche.

Quando questi strumenti non erano sufficienti, la Chiesa faceva ricorso alla violenza, bandendo crociate, macchiandosi di strage e di genocidio come nel caso dei seguaci dell’eresia catara, sterminati senza pietà.

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Spieghiamo meglio cos’è l’Inquisizione

L'Inquisizione è l'istituzione ecclesiastica fondata dalla Chiesa cattolica nel XII secolo per indagare e punire, mediante un apposito tribunale, i sostenitori di teorie considerate contrarie agli insegnamenti della Chiesa cattolica.

L’inquisizione aveva lo scopo di ottenere l’abiura (ritrattazione) del reo.

Il termine inquisizione deriva dal verbo latino inquirere, che significa

investigare, indagare.

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L’Inquisizione contro impenitenti e relapsi

Per gli “impenitenti” (eretici che rifiutavano di abiurare e di chiedere perdono) e i “relapsi” (eretici che già una volta erano stati processati ma erano tornati di nuovo a sostenere idee eretiche - in latino relapsi significa “ricaduti”) la pena era la morte.

Se i rei impenitenti e i relapsi si pentivano davanti al rogo, ricevevano la prigione a vita, altrimenti venivano bruciati vivi.

L’esecuzione veniva sempre affidata al “braccio secolare” (l’autorità civile).

Page 8: Le eresie medioevali

Ogni cristiano può somministrare i sacramenti e predicare la parola di Cristo, senza la mediazione del clero. La Chiesa deve essere povera. La disuguaglianza sociale fra gli uomini è ingiusta e deve essere eliminata. I beni devono essere in comune (comunismo). La Bibbia deve essere disponibile nella lingua del popolo e non in latino, in modo che ogni credente possa, anche se “illetterato”, leggerla autonomamente e meditarci sopra.

Idee comuni alle varie eresie

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Page 9: Le eresie medioevali

1. Dolciniani

2. Umiliati3. Passag

gini

7. Guglielmiti

8. Apostolici

9. Amalriciani

10.Catari 15.Gioachimiti

16.Bogomilismo

17.Adamiti18.Hussiti19.Lollardi

I movimenti ereticali ebbero ampia diffusione e si concentrarono prevalentemente in aree lontane dai

centri del potere politico e religiosoPaesi Bassi

Francia

Belgio

Germania

Bulgaria

Italia

Ingh

ilter

ra

Rep. Ceca

4. Patarini5. Flagella

nti6. Fratesc

hi

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47

8

6 516

17 1

8

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13

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15

9

11.Petrobrusiani12.Valdesi13.Fratelli del libero

spirito14.Beghine e begardi

19

Bosnia

Clicca sui numeri per andare alle schede di

approfondimento

16

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Adamiti (XV secolo)

Movimento nato in Nord Africa intorno al IV secolo, ebbe un nuovo momento di diffusione in Boemia (Repubblica Ceca) tra gli hussiti e in Germania fra gli anabattisti (movimento protestante). I seguaci vivevano nudi come Adamo ed Eva nell’Eden e mettevano in comune ogni loro avere.

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Amalriciani (XIII secolo)Seguendo gli insegnamenti del teologo francese Amalrico di Bène, sostenevano che Dio era in ogni cosa e che una volta diventati tutt’uno con lui non era più possibile peccare, e quindi diventava inutile seguire i precetti morali o ecclesiastici.

Nel 1910 nove seguaci di Amalrico furono bruciati vivi

Due amalriciani condannati al rogo

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Apostolici (XII–XIV secolo secolo)Movimento, fondato da

Gherardo Segalelli e diffuso dall’Emilia al Trentino, che si rifaceva al cristianesimo delle origini, condannava la proprietà e i beni materiali, praticava la comunione dei beni, considerava la donna pari all’uomo e rifiutava la gerarchia ecclesiastica.

Rogo di un eretico, miniatura del XV secolo

Segalelli il 18 giugno del 1300 fu mandato al rogo. La sua predicazione fu continuata da Frate Dolcino.

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Frateschi o “piagnoni” ( XV secolo)

Seguaci del frate domenicano Gerolamo Savonarola, detti anche “piagnoni” (perché durante le prediche del loro maestro piangevano), criticavano la corruzione e la ricchezza della Chiesa.

Dopo la cacciata dei Medici da Firenze, presero il potere in città e imposero norme molto severe.

Ritratto di Gerolamo Savonarola (1498)

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Nel 1497  Savonarola fu scomunicato da papa Alessandro VI.

Il 23 maggio 1498 fu bruciato in  Piazza della Signoria, a Firenze. A sinistra, la lapide che commemora il rogo.

Oggi Savonarola è stato riabilitato e la Chiesa ha

avviato per lui il processo di

beatificazionewww.didadada.it

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Beghine e begardi (XII secolo)Movimento laico femminile, cui

corrispose il movimento maschile dei begardi. Sorto nei Paesi Bassi, imponeva la vita in comunità, il lavoro e la castità. Condannato dal concilio Laterano nel 1215 e dal Concilio di Vienne nel 1312, il movimento fu a lungo tollerato. Alcune comunità sopravvivono fino ai nostri giorni.

Disegno di una beghina (XV

secolo)

Beghina a Bruges (2009)

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Bogomilismo (X-XV secolo)Dottrina fondata in Bulgaria dal monaco

Bogomil e diffusasi anche in Bosnia, dove riuscì a diventare religione di Stato.Secondo il Bogomilismo, Dio ebbe due figli: Cristo (buono) e Satana (malvagio signore della materia). Per sconfiggere Satana, Cristo prese sembianze umane, entrando nel corpo di Maria attraverso l’orecchio destro e nascendone dallo stesso organo. Il bogomilismo influenzò la dottrina dei càtari .Gli “stecci” in Bosnia: secondo

alcuni studiosi sarebbero le tombe dei fondatori del

bogomilismo

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Catari (XII-XIV secolo)La dottrina catara riprendeva il bogomilismo. I catari (detti anche albigesi dal nome della cittadina francese di Albi), predicavano il rinnovamento morale basandosi sul dualismo fra bene e male, principi personificati rispettivamente dal Dio del Nuovo Testamento e da Satana. Satana era considerato creatore del mondo materiale; egli aveva inoltre intrappolato nei corpi degli uomini gli angeli da lui sedotti. I catari rifiutavano i beni materiali, e accusavano la Chiesa di immoralità, corruzione e intesa col demonio. www.didadada.it

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All’inizio la chiesa cercò di arginare la diffusione delle idee catare con la predicazione. Quando Innocenzo III comprese che così non avrebbe risolto il problema, indisse bandì (1208) la crociata contro gli albigesi, che assunse la forma di un vero e proprio genocidio e terminò nel 1229 con la sconfitta dei catari. La crociata ebbe strascichi che si protrassero fino al 1244 con la caduta della roccaforte catara di  Montségur.

Catari (albigesi) cacciati da

Carcassonne durante la crociata bandita

contro di loro

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Dolciniani (XV secolo)Seguaci del predicatore millenarista fra’ Dolcino, a sua volta seguace del fondatore degli apostolici Gherardo Segalelli.Ispirandosi alla dottrina di Gioacchino da Fiore, Dolcino criticava ferocemente la Chiesa e auspicava l’avvento di un papa eletto da Dio e non dai cardinali. Dolcino in una litografia

ottocentescawww.didadada.it

Page 20: Le eresie medioevali

Il vescovo di Vercelli, Raniero degli Avogadro, con l’approvazione di papa Clemente  V, nel 1306 bandì una crociata contro i Dolciniani. Dolcino fu catturato e condannato al rogo. 

La cattura di fra Dolcino in un affresco di autore anonimo. Nella donna che cerca di trattenere il soldato è raffigurata Margherita, la compagna del frate ribelle

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Flagellanti (XIII secolo)Movimento radicato a Perugia, forse fondato da un monaco francescano. I seguaci organizzavano grandi processioni, alle quali a volte partecipavano molte migliaia di persone, che attraversavano le città nudi dalla cintola in su, frustandosi per penitenza. Condannati nel 1349, sopravvissero in clandestinità in Germania.

I flagellanti in una xilografia del XV

secolo.

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Fratelli del libero spirito (XII-XV secolo)

Il movimento fu dichiarato eretico da papa Clemente V  nel  Concilio di Vienne (1311-1312).

Diffusi nella Francia settentrionale, in Belgio e a Colonia, e spesso accostati agli amalriciani, criticavano la Chiesa per la sua corruzione e si ritenevano così puri da poter compiere qualsiasi atto senza poter mai peccare.

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Gioachimiti (XV secolo)Seguaci del mistico calabrese Gioacchino da Fiore, secondo il quale la Storia era divisa in tre ere: nella prima aveva dominato il Padre, simbolo di potere e terrore; nella seconda il Figlio di cui parla il nuovo testamento; nell’ultima avrebbe invece regnato lo Spirito santo, inaugurando un’epoca di concordia e libertà.

Gioacchino da Fiore in una incisione del

secolo XVI

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Guglielmiti (XII-XIII secolo)

Erano soprattutto donne, seguaci della guaritrice Guglielma la Boema (sedicente figlia del re boemo Ottocaro I), da loro considerata l’incarnazione dello Spirito Santo destinata a salvare l’umanità. Guglielma operò come guaritrice a Milano. Dopo la sua morte attorno alla sua tomba (abbazia di santa Caterina) nacque un vero e proprio culto. L’inquisizione lo condannò e rimosse la salma dal cimitero dell’abbazia.

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Hussiti (dal XV secolo)

Seguaci del boemo Jan Hus, il prete che, riprendendo le idee del teologo inglese Wyclif, rifiutava l’autorità del papa e sosteneva che i beni della Chiesa dovevano essere espropriati perché il clero doveva essere povero.

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Page 26: Le eresie medioevali

Durante il Concilio di Costanza Hus fu condannato al rogo e fu ucciso il 6 luglio 1415

La fine di Hus in una illustrazione del XV secolo

« quando ciascuno ebbe tinta la mano, quando quel fumo si sparse lontano,Jan Hus di nuovo sul rogo bruciavaall'orizzonte del cielo di Praga. »(Francesco Guccini, Primavera

di Praga, 1970)

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Lollardi (XV secolo)“Lollardi” è il soprannome affibiato dal popolo ai seguaci di Wyclif. Il termine deriva da lolium (zizzania), quindi “lollardi” potrebbe significare “seminatori di zizzania”.

Wyclif era un convinto assertore della superiorità dello stato sulla chiesa; quest’ultima si doveva mantenere povera ed apostolica, senza proprietà e coinvolgimenti politici. Negava l’autorità papale.

Page 28: Le eresie medioevali

Wyclif tradusse in inglese la bibbia, in modo che il popolo potesse leggerla senza la mediazione dei sacerdoti.

La pagina di una versione tascabile

della Bibbia tradotta in inglese da Wyclif

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Passaggini (XV secolo)

Mantenevano usanze derivate dall’antico testamento, come la santificazione del Sabato e la circoncisione. Il nome deriva dalla Pasqua ebraica “passaggio di dio”. Credevano inoltre che Cristo fosse un essere creato, dunque inferiore al padre.

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Patarini (XI-XII secolo)Movimento riformatore nato in Lombardia ( il nome deriva forse da patée, che in milanese indica gli stracci), all’interno della Chiesa ufficiale.Unì masse popolari in una rivolta contro la simonia e il nicolaismo. I patarini sostenevano che i sacramenti somministrati da un sacerdote corrotto non erano validi.Nel 1089, papa Urbano II sentenziò

che i sacramenti impartiti da preti simoniaci e corrotti erano ugualmente validi.

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Petrobrusiani (XII secolo)

Seguaci del predicatore francese Pierre de Bruys, secondo il quale tutti potevano accedere direttamente a Dio, senza bisogno della mediazione del clero.

I petrobrusiani contestavano l’esistenza delle chiese, le processioni, il culto delle reliquie, e rifiutavano i sacramenti, ritenuti inutili per ottenere la salvezza, che invece era raggiungibile solo attraverso la fede.

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Umiliati (XII-XVI secolo)Ordine monastico fiorito in Lombardia, che praticava un ideale di vita semplice ed austero.La loro regola fu approvata nel 1201.

L’ordine fu accusato di essere vicino alle idee di Calvino e fu soppresso nel 1571.

Lo stemma degli Umiliati

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Valdesi (dal XII secolo)Movimento religioso di origine francese fondato dal mercante Valdo di Lione, noto anche come “poveri di Lione”. I suoi seguaci facevano voto di castità e vestivano di stracci Accusati di eresia dalla chiesa di Roma, nel XVI secolo aderirono alla Riforma protestante.

Statua raffigurante Valdo ubicata a Worms  (Germania)

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Il millenarismo (o chiliasmo - in greco chiloi significa "mille") è una credenza apocalittica cristiana.

Nelle sue versioni più diffuse, questa credenza prevede l'inaugurazione e lo svolgimento di un periodo di tempo ben delimitato (mille anni, appunto), in cui il mondo materiale conoscerà una situazione di pace e prosperità, dopo di che avverranno la fine del mondo e il giudizio universale. 

Page 35: Le eresie medioevali

ScomunicaPena irrogata nelle chiese cristiane, che implica l'esclusione di un suo membro dalla comunità dei fedeli a causa di gravi e ostinate infrazioni alla morale e/o alla dottrina riconosciuta.

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