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Le guerre del Novecento: come Le guerre del Novecento: come trattarle, metodi, fontitrattarle, metodi, fonti
Andrea Villa
Da dove partire?Da dove partire?• Griglia• Quale è l’oggetto; chi sono i personaggi a cui
vogliamo “dare voce”?• Bibliografia• Fonti:�Documenti d’archivio�Testimonianze (orali o scritte)�Giornali�Foto, film, internet, cd-rom (l’importanza delle
immagini per “catturare” l’attenzione)� Luoghi della memoria > i musei di “moderna”
concezione
Musei e Musei e archivi…archivi… .il caso dell’IWM di Londra.il caso dell’IWM di Londra
Un luogo della memoria “complesso”: il Un luogo della memoria “complesso”: il memoriale della memoriale della ShoahShoah a Berlinoa Berlino
Oggettività della storiaOggettività della storia
• La storia è sempre ‘soggettiva’ e ‘contemporanea’
• Anche una mera cronologia può essere parziale
• Le garanzie per il lettore/ studente:
1) il rinvio alle proprie fonti e la ‘verificabilit à’ delle prove;
2) la possibilità di libera discussione e confronto
• Sforzarsi di collegare i fatti e i problemi tra di loro (La storia non è a compartimenti stagni!)
> obiezione: è già stato detto tutto… .No, però bisogna sforzarsi di essere originali, cercando “piste” nuo ve.
L’importanza dei giornaliL’importanza dei giornali
• Si sceglie un giornale in emeroteca e si legge insieme agli studenti un’intera annata;
• È possibile far emergere sia una descrizione di come a livello locale sono stati sentiti i grandi fatti della storia, sia offrire un quadro della vita quotidiana della gente comune;
• X es. dai fumetti per ragazzi può diventare evidente la nascita e la diffusione del razzismo e dell’antisemitismo;
• Scorrendo Il Corriere dei Piccoli si vede come tra 1936 e 1938 si passò dalle prese in giro, alle false calunnie, sino ad accettare nel giro di pochi anni l’allontanamento dalle scuole degli studenti di religione ebraica;
• Alcuni stereotipi sono rimasti sino ad oggi;
• Si può riflettere su episodi attuali;
Etiopia, 1937
L’abuna Petros
La vita quotidiana nella 1La vita quotidiana nella 1 ªªGM GM partendopartendo dalledalle fotofoto
� Si raccolgono foto e santini del periodo;
� La vita dei soldati (dai libri e dai film);
� L’attività dei tribunali militari;� Rifiuto della guerra – prime
forme di “pacifismo”;� Il lavoro femminile: aumenta
l’indipendenza delle donne;� La guerra come momento di
svolta della storia europea (crisi politica; mutamenti economici; guerra di massa; “burocratizzazione” del conflitto; sviluppo tecnologico; etc.)
Le foto dei bombardamenti Le foto dei bombardamenti su internet; la ricerca de Il Corriere della Serasu internet; la ricerca de Il Corriere della Sera
Non esistono “guerre chirurgiche”, fatte con Non esistono “guerre chirurgiche”, fatte con armi “intelligenti”armi “intelligenti”
�Durante la guerra i comandi alleati cercarono di convincere gli equipaggi e l’opinione pubblica che le bombe erano precise e dirette contro obiettivi militari o industriali;
�Il caso della scuola materna Maria Ausiliatrice di Alessandria: il 5 aprile 1945 le bombe uccidono 40 bambini e diverse maestre e suore;
�Fu un raid inutile. Nel dopoguerra è stato dimenticato: non esiste una pubblicazione;
�Gli errori dei piloti, allora come oggi (Pakistan; Afghanistan);
Perché gli Alleati non hanno bombardato le ferrovie , Perché gli Alleati non hanno bombardato le ferrovie , così da bloccare i treni carichi di deportati?così da bloccare i treni carichi di deportati?
• Errore!• Durante la IIGM gi
angloamericani hanno duramente bombardato le linee ferroviarie e le stazioni, distruggendo 4.500 km di binari, il 40% dei fabbricati e l’80% di locomotive e vagoni;
• Però nel 1943 i tedeschi mandano in Italia migliaia di ferrovieri militarizzati e squadre speciali;
I “I “ TuskegeeTuskegee BoysBoys ”: l’unico squadrone di ”: l’unico squadrone di afroamericaniafroamericani nella IIGMnella IIGM
• È uno sqr di caccia che si addestra in Alabama: la gente del luogo non li vuole;
• Anche il club dell’USAAF è vietato per loro;
• Diversi alti ufficiali non li vogliono al fronte perché dicono che sono “diversi” e “meno bravi”: deve intervenire il Governo;
• La propaganda della RSI parla di piloti “abissini”;
• La stampa USA parla di doppia lotta contro Asse e razzismo;
• Solo dal 1948 nell’USArmy c’è “uguale trattamento” per soldati di razza e colore diversi.
Le forme di lotta “non armata”Le forme di lotta “non armata”
• Lontani dalle ideologie, possiamo mettere in evidenza gli aspetti più “popolari” della IIGM;
• Contadini, donne, religiosi, ecc., furono protagonisti di queste forme: ospitalità a fuggiaschi e perseguitati, sabotaggi, diffusione informazioni; scioperi; passaggi di frontiera; ecc.
• Mettere in evidenza l’ampiezza di tali gesti aiuta a ridimensionare chi parla di una resistenza minoritaria;
• Si scopre così l’importanza dei “piccoli gesti” che ci aiutano a riscoprire i sentimenti, le paure, la concretezza della vita del periodo;
• Le “piccole” storie mostrano come anche nelle peggiori situazioni esistono pur sempre esseri umani che si ricordano di essere tali e non perdono coscienza di sé e della situazione;
I Giusti di ieri e di oggiI Giusti di ieri e di oggi
� Bisogna far capire che le guerre del ‘900 furono di massa, ma che i deportati, i torturati, i fucilati non sono numeri astratti, così come le vittime dei bombardamenti, ecc.;
� È importante dare un nome alle vittime, ai Giusti (e ai carnefici);
� Giusti moderni sono anche le persone che si battono per informare dei genocidi in corso, spesso ignorati dai mass-media;
� Gabriele Nissim ha proposto Anna Politkoskaja;
� Paul Rusesabagina, direttore all’hotel Mille Colline a Kigali, corrompendo diversi militari riuscìa salvare oltre 1.000 persone (film Hotel Ruanda);
� Si possono leggere i suoi racconti in parallelo con i libri sulle SS (Browning).
Una fonte poco usata: le canzoniUna fonte poco usata: le canzoni
• La guerra del Vietnam attraverso i testi delle canzoni italiane e americane;
• È stato possibile riflettere con gli studenti sulla nascita del movimento pacifista e sui cambiamenti sociali (attraverso la moda, il modo di parlare, il ruolo del femminismo, ecc.);
• I film: il ribelle de Un mercoledì da leoni oggi è diventato un marchio di abbigliamento;