Upload
farinis-farinis
View
219
Download
0
Embed Size (px)
DESCRIPTION
Le incredibili avventure di noi piccoli grandi amici
Citation preview
-1-
Gli amici hanno bisogno uno dell’altro
Proprio come un fiore ha bisogno della pioggia
Per aprirsi e mostrare la sua bellezza.
L’amicizia dovrebbe essere una preziosa carezza
Di cui non puoi fare a meno.
(Sergio Bambaren)
GLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA STATALE DI OFFIDA
CLASSE SECONDA SEZIONE B ANNO SCOLASTICO 2005/2006
FASCICOLO REALIZZATO A CONCLUSIONE DEL PROGETTO DIDATTICO: PREVENIRE I DISAGI AFFETTIVI, RELAZIONALI E COGNITIVI.
VITTORIO, ALBERTO, SARA, BRUNO, KAMELA, ROBERTO, DANIELE, ALESSANDRO D., CATERINA, GIORGIO, ELENA, LUCILLA, SILVIA, FEDERICO, MATTEO, YASSER, GIACOMO, ALESSANDRO.
-2-
-3-
IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA
Lunedì 12 settembre, siamo tornati a scuola dopo le vacanze estive.
Appena siamo entrati in classe abbiamo notato che le pareti erano
state pitturate e addobbate con palloncini e festoni colorati.
Siamo rimasti tutti “ a bocca aperta” per la meraviglia.
Ci siamo salutati e abbiamo raccontato le esperienze più significative
delle nostre vacanze.
Quando è suonata la campanella della ricreazione siamo stati molto
felici perché abbiamo potuto giocare di nuovo tutti insieme nel
giardino della nostra scuola.
Dopo l’intervallo abbiamo conosciuto i bambini della prima A; ognuno di
noi ha letto una strofa della filastrocca di Gianni Rodari dal titolo
“Buongiorno alla scuola”.
Prima di arrivare a scuola ci sentivamo molto emozionati ma appena ci
siamo rivisti l’emozione è svanita.
(Gli alunni della classe seconda sezione B).
-4-
IL BURATTINO PINOCCHIO
Giovedì 29 settembre 2006, Roberto un nostro compagno di
classe, ha portato a scuola il burattino Pinocchio realizzato con
il legno di larice da suo nonno falegname.
Il caratteristico naso è lungo quindici centimetri e il cappello
ha la forma di cono.
Dal viso si ricava un’espressione allegra.
Abbiamo saputo che il nonno di Roberto ha impiegato tre giorni
per realizzarlo.
Per un giorno abbiamo provato la sensazione di trovarci nella
favola di Pinocchio scritta da Collodi.
Abbiamo conosciuto meglio il personaggio di Pinocchio
attraverso la lettura, da parte della maestra, del libro di
Collodi.
Le avventure del burattino ci hanno incuriosito a tal punto da
desiderare di costruirne uno con alcuni materiali di recupero.
-5-
Dopo qualche tempo, abbiamo portato a scuola bottiglie di
plastica, bottoni, ritagli di stoffa, giornali, carte colorate e,
insieme ai bambini della classe prima ci siamo messi al lavoro.
Alla fine del lavoro abbiamo realizzato un pinocchio molto
carino con il quale abbiamo partecipato al concorso “I
RIBELLI”.
Istruzioni per tutti coloro, grandi e piccini, che hanno voglia di
cimentarsi nella realizzazione del burattino Pinocchio.
MATERIALI:
bottiglia di plastica, sassolini, carta di vari colori, cartoncino,
giornali, cartone, cono di plastica, lana, crusca o segatura, card
fluorescenti, stecconi, elastico.
-6-
FASI DI LAVORO.
Fare quattro fori in una bottiglia di plastica.
Riempire la bottiglia di sassolini.
Costruire le braccia e le gambe con la carta marrone e
imbottirle con fogli di giornali.
Realizzare con la carta di giornale la testa.
Realizzare gli occhi con le figurine luminose e il naso
allungabile con il cartoncino rivestito di carta marrone.
Disegnare la bocca con un pennarello.
Rivestire un cono di plastica con la crusca.
Realizzare con la carta a fiori il vestitino.
Ora Pinocchio è pronto per essere animato!
Buon divertimento!!!!!!!
-7-
LA PIANTA DI FICO
Noi alunni della classe seconda sezione B, siamo molto appassionati
dell’ambiente naturale, ci piace osservarlo, conoscerlo e soprattutto
rispettarlo.
Un giorno insieme ai nostri insegnanti siamo andati vicino ad un albero
di fico che si trova nel giardino della nostra scuola per fare delle
osservazioni. Era carico di frutti, alcuni grandi, altri piccoli.
Abbiamo assaggiato i fichi e poi abbiamo utilizzato le bucce come
concime organico per la terra che copre le radici della pianta di fico.
Quando le bucce marciranno diventeranno nutrimento per la pianta.
(Gli alunni della classe seconda sezione B)
FESTA D’AUTUNNO
-8-
1) Lunedì 03 ottobre 2005: pigiatura dell’uva.
2) Martedì 04 ottobre 2005: il mosto inizia a fermentare.
3) Lunedì 17 ottobre 2005: la fermentazione è terminata, il
mosto è diventato vino; prima operazione di svinatura
(separazione del vino dalle vinacce).
4) Lunedì 24 ottobre 2005: seconda operazione di svinatura
(separazione del vino dalla feccia).
-9-
FESTA D’AUTUNNO
Sabato 12 Novembre 2005 abbiamo fatto una festa intitolata “Festa
d’Autunno”.
Siamo andati nella palestra della nostra scuola per recitare
filastrocche e poesie e per cantare molte canzoni.
Abbiamo realizzato la recita con i bambini della classe prima sez. A.
Hanno partecipato alla festa anche i nostri genitori e i nostri nonni.
Abbiamo fatto questa semplice rappresentazione per celebrare la festa
dei nonni, per fare amicizia con i bambini della classe prima e per
conoscere alcuni aspetti dell’autunno.
Infine abbiamo mangiato dolci deliziosi.
(Gli alunni della classe seconda sezione B)
-10-
FRUTTI D’AUTUNNO
ZERO ANGURIE NEL CAMMINO
UNA ZUCCA NEL GIARDINO
DUE CACHI NEL CESTINO;
TRE ARANCE IN CUCINA
QUATTRO MANDARINI IN CANTINA;
CINQUE NOCI NEL FAGOTTO
SEI CASTAGNE NEL CARTOCCIO;
SETTE ACINI NEL TINO
PRIMA MOSTO POI VINO;
OTTO OLIVE NEL FRANTOIO
DIVENTERANNO PRESTO OLIO;
NOVE MELE E DIECI PERE
STANNO INSIEME NEL PANIERE
PER GUSTARLE CON PIACERE.
(Gli alunni della classe 2^ sezione B)
-11-
LA RACCOLTA DELLE OLIVE
Il giorno di lunedì 21 novembre 2005, noi alunni della classe
seconda sezione B e della classe prima sezione A, con i nostri
insegnanti Vincenzo, Angela e Maria Rita e in questa
particolare occasione anche con alcuni genitori e nonni,
abbiamo partecipato alla raccolta delle olive nel cortile della
scuola di via Repubblica.
Al termine dell’esperienza abbiamo effettuato quattro
pesature, con uno strumento di peso chiamato bascula,
sistemato appositamente dentro uno sgabuzzino della scuola,
per conoscere la misura, espressa in chili, delle olive raccolte.
Dalle pesature è risultato che le olive raccolte ammontano a
85 chili in tutto. Le suddette olive saranno portate al frantoio
per ricavarne, con la molitura, buon olio.
-12-
LA RACCOLTA DELLE OLIVE
-13-
OPERAZIONI DI PESATURA
LE NOSTRE REGISTRAZIONI IN TABELLA A DOPPIA ENTRATA
PESO LORDO
(CASSETTE + OLIVE) PESO NETTO
(OLIVE) TARA
(CASSETTE) 1^ PESATURA 42 Kg 38 Kg 4 Kg
2^ PESATURA 11 Kg 10 Kg 1 Kg
3^ PESATURA 20 Kg 19 Kg 1 Kg
4^ PESATURA 19 Kg 18 Kg 1 Kg
TOTALE 92 Kg 85 Kg 7 Kg
-14-
FESTA DELL’ALBERO
Il giorno 21 novembre 2005, noi alunni della classe seconda
sezione B assieme agli alunni della classe prima sezione A,
abbiamo voluto celebrare la festa dell’albero piantandone
uno (una piantina d’alloro) nel cortile della nostra scuola.
-15-
LA FESTA DI NATALE
Sabato 17 Dicembre 2005, noi alunni della classe seconda sezione B
insieme con gli alunni della classe prima sezione A, abbiamo fatto una
recita nella palestra della nostra scuola.
Durante lo spettacolo abbiamo cantato, abbiamo recitato poesie e
filastrocche e abbiamo fatto delle brevi drammatizzazioni.
Tra le poesie ce n’era anche una in dialetto offidano dal titolo “Natal”.
Per cantare la canzone “Jingle Bells” ci siamo vestiti da Babbo Natale.
Che bello cantare in coro!
Per interpretare la canzone “Happy Days” ci siamo vestiti da cantanti di
“Gospel”.
Alla festa hanno partecipato anche i genitori, i nonni, i parenti e il
Dirigente scolastico.
Infine ci siamo scambiati gli auguri.
(Gli alunni della classe seconda sezione B)
-16-
In occasione della celebrazione della “Giornata delle Marche” svoltasi il
giorno di sabato 10 dicembre 2005 e in occasione della recita natalizia
svoltasi nel giorno di sabato 17 dicembre 2005, abbiamo voluto recitare
una poesia in dialetto marchigiano dal titolo “NATAL”.
NATAL
O bà uoia è Natale
O mà ch bella festa
Lu Bambniell è nat,
lu fior mie, la stella.
Guarda ch manglet
Ch uocchie, ch nasit,
guarda ch vccarella
e li pié? Com’è bgglitt!!
La mamma ch sta loch,
lu tocca, lu ccarezza
guarda come lu fascia,
quanta tenerezza!
E li do bestiol sta loche
Guarda com’è carucc:
d qua lu smaritt,
d là lu vtllucc!
Ghie soffia l’aria calla,
lu cuorp d’anglitt
cuscì ghie lu rscalla.
O mà lu sa ch ma ditt
lu predd iò la chiesa?
Lu Bambniell è nat p rparà l’offesa.
-17-
E’ ARRIVATO L’INVERNO
Il giorno 21 dicembre è entrato l’inverno.
Noi siamo usciti nel giardino della nostra scuola per osservare
l’ambiente.
Abbiamo visto le montagne coperte di neve.
Poi siamo andati ad osservare due laghetti: uno era completamente
ghiacciato; mentre nell’altro c’era tanta acqua e poco ghiaccio. Dopo
siamo andati nel prato e abbiamo notato delle macchie di neve.
In inverno a volte la temperatura scende sotto lo zero e le giornate si
accorciano; alcuni alberi sono spogli, altri sono sempreverdi.
In inverno si festeggia il Natale; i terrazzi delle case sono abbelliti con
Babbo Natale finti e con le luci.
Sulle finestre e sulle porte chi vuole può metterci una ghirlanda.
Anche la Befana viene in inverno!
(Gli alunni della classe seconda sezione B)
-18-
LE NOSTRE ESPERIENZE A SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Il giorno di giovedì 19 Gennaio 2006 siamo andati al teatro”Calabresi” di
San Benedetto del Tronto per assistere alla rappresentazione teatrale
dal titolo “Il brutto anatroccolo”.
La storia era interpretata da un’attrice che rappresentava il brutto
anatroccolo. Indossava un cappellino di piume grigie e portava una borsa
a tracolla e un ombrello beige fatto di pezze.
Il racconto era accompagnato da musiche allegre e da bellissime e
colorate scenografie che illustravano gli ambienti dalla storia.
Si sentivano anche il cinguettio degli uccelli, gli spari dei cacciatori e il
rumore della tempesta.
Molto sorprendente è stato il finale della storia quando, come per
magia, il brutto anatroccolo è diventato un meraviglioso cigno bianco.
Prima di uscire dal teatro alcuni di noi hanno rivolto delle domande
all’attrice.
Durante il viaggio di ritorno abbiamo osservato il porto di San
Benedetto e la foce del fiume Tesino a Grottammare.
(Gli alunni della classe seconda sezione B)
-19-
STORIE DI GNOMI CORAGGIOSI
Il giorno di mercoledì 15 Febbraio 2006 siamo andati di nuovo al teatro
Calabresi di San Benedetto del Tronto per assistere allo spettacolo dal
titolo “Storie di gnomi coraggiosi”. I protagonisti della storia sono due
gnomi uno arancione e uno verde. Sono usciti da due sacchi a forma di
ciabatta e hanno incominciato a ballare e a giocare allegramente.
La storia parla di una bimba di nome Irene che non crede alle streghe;
così gli gnomi partono alla ricerca del grande libro delle fiabe.
Durante il viaggio incontrano molti personaggi magici: la fatina, le
streghe, i folletti invisibili e il mago. Questi personaggi danno agli gnomi
le indicazioni necessarie per trovare il libro. Grazie agli aiuti, gli gnomi
raggiungono il regno di pietra e rocce e trovano il libro magico. Infine
corrono verso casa per non essere trasformati in pietra.
La storia ci ha insegnato l’importanza delle fiabe e del mondo della
fantasia.
(Gli alunni della classe seconda sezione B)
-20-
IL CARNEVALE OFFIDANO; UN CARNEVALE DA TOCCARE……CON
MANO.
Anche quest’anno noi alunni delle classi 1^A e 2^B abbiamo partecipato
al concorso indetto dalla Pro-loco sul carnevale offidano.
Per l’occasione abbiamo realizzato un cartellone che riproduce la
manifestazione de “Lu Bvitt Fint”.
Siccome a scuola ci stiamo occupando, insieme ad esperti del settore,
del riciclaggio di alcuni materiali, abbiamo pensato di utilizzare per il
nostro cartellone alcuni materiali che non venivano più utilizzati; così
abbiamo portato a scuola ritagli di stoffe, lana, bottiglie di plastica,
pezzi di cartone, bottoni, nastrini ecc.…
Tutti insieme ci siamo messi all’opera e abbiamo riprodotto l’atmosfera,
i personaggi e i costumi tipici della manifestazione.
Il giorno di giovedì grasso nel Teatro Serpente Aureo di Offida, ci
sono state le premiazioni e anche noi siamo stati chiamati sul palco per
essere premiati perché il nostro disegno sul carnevale si è classificato
al 2° posto tra i disegni più apprezzati.
E’ stato un momento davvero emozionante e indimenticabile!!
-21-
-22-
FASI DI CRESCITA DEI GIRINI DI ROSPO
1) Il giorno di
giovedì 09 marzo 2006
abbiamo potuto
osservare che
nell’acqua dello stagno
del cortile della nostra
scuola erano state
deposte numerosissime
uova di rospo avvolte in due budelli distinti, uno vicino all’altro;
2) il giorno di sabato 25 marzo 2006, le uova di rospo si erano schiuse e
numerosissimi girini erano nati; i due budelli che prima avevano avvolto le
uova, erano disfatti, i girini si presentavano piccoli come capocchie di spillo,
di colore nero e impacciati nei movimenti, la coda era poco visibile;
-23-
3) nella prima settimana del mese di aprile, ai girini erano spuntate ai lati della
testa le branchie che servono per respirare, simili a dei ciuffetti;
4) il giorno 12 aprile, i girini avevano già perso le branchie esterne, erano
cresciuti e la coda era diventata più lunga;
5) il giorno 26 aprile, abbiamo notato che i girini apparivano cresciuti,
nuotavano agilmente nell’acqua muovendo velocemente la coda
visibilmente sviluppata;
6) il giorno 27 maggio, abbiamo osservato che ai girini erano spuntate le due
zampe posteriori, mentre un girino addirittura presentava anche le due
zampe anteriori.
-24-
VISITA GUIDATA AL PANIFICIO
Il giorno di mercoledì 15 marzo 2006, noi alunni della classe seconda
sezione B, assieme agli alunni della classe prima sezione A e con i nostri
insegnanti, ci siamo recati presso un panificio di Offida per osservare e
conoscere gli ingredienti, gli strumenti, il procedimento e le modalità
necessari per la produzione del pane.
-25-
PER ASPIRANTI FORNAI….
PER PRODURRE IL PANE OCCORRE:
INGREDIENTI
FARINA DI GRANO TENERO;
ACQUA;
LIEVITO DI BIRRA (FUNGO CHIAMATO “SACCAROMICETO”);
SALE.
STRUMENTI
- IMPASTATRICE;
- SPEZZATRICE;
- STAMPA PER PANINI;
- TAVOLO;
- CARRELLO;
- TEGLIA;
- CAMERA DI LIEVITAZIONE;
- FORNO.
PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA PRODUZIONE DI PANINI
1) Preparazione di un impasto, mescolando dentro l’impastatrice
acqua, sale, lievito di birra (Saccaromiceto) e farina di grano
tenero.
2) La massa ottenuta dall’impasto, è stata lasciata lievitare per dieci
minuti.
3) Poi la massa è stata sistemata poi sopra la spezzatrice e divisa in
trentasette porzioni uguali tra loro.
4) Ciascuna porzione di massa è stata poi lavorata e foggiata con uno
stampino per panini.
-26-
5) Tutte le porzioni di massa foggiate sono state sistemate sopra
una teglia che è stata trasportata da un carrello dentro la camera
di lievitazione.
6) Nella camera di lievitazione le porzioni di massa sono state
lasciate lievitare per ulteriori venti/venticinque minuti, si sono
gonfiate, aumentando così di volume fino assumere la forma dei
panini.
7) Terminata la lievitazione, la teglia con le porzioni di massa è stata
infornata.
8) Dopo venti/venticinque minuti, i panini erano cotti e la teglia è
stata perciò estratta dal forno.
-27-
VISITA GUIDATA AD UN MULINO DI OSIMO (ANCONA)
Il giorno 20 marzo 2006, noi alunni della classe seconda sezione B, con
gli alunni della classe prima sezione A, insieme con i nostri insegnanti,
abbiamo effettuato una visita guidata ad un mulino di Osimo (AN) per
osservare e conoscere direttamente le fasi, gli strumenti e le modalità
di trasformazione del grano duro proveniente da coltivazioni biologiche,
in semola.
Abbiamo imparato come è fatto e come funziona un mulino e
soprattutto ci siamo molto divertiti.
-28-
DAL GRANO DURO ALLA SEMOLA
PULITURA DEL GRANO
1) Il grano viene separato da corpi estranei cioè i resti di paglia, di
spighe, pula, sassolini, veccia etc. (strumenti utilizzati: spietratore,
svecciatoio etc.);
2) Il grano viene spazzolato e strofinato (strumento utilizzato: una
specie di spazzola);
3) Il grano viene poi bagnato e lasciato fermo per otto ore per
ammorbidirlo al fine di poterlo macinare facilmente (strumento
utilizzato: bagnagrano).
MOLITURA DEL GRANO
1) Il grano pulito viene macinato (molito) da rulli chiamati laminatoi che
lo schiacciano e lo tritano;
2) Il grano triturato viene poi passato al setaccio che separa la crusca,
cioè lo scarto, dalla semola che è la farina ricavata dalla parte
interna del chicco di grano;
3) Poi altre semolatrici raffinano più volte la semola (sei volte)
producendone più tipi (dalla semola meno fine alla semola più fine).
NOTA BENE: Dalla molitura del grano, nulla viene sprecato poiché la
crusca e il farinaccio sono utilizzati per l’alimentazione degli animali
mentre la semola è utilizzata per l’alimentazione umana.
SALA CONTROLLO
1) Controllo e confronto del peso del grano all’entrata del processo
produttivo con il peso dei prodotti ricavati dalla molitura:
(100 Kg di grano = 60Kg di semola +30Kg di farinaccio + 10Kg di crusca)
2) Controllo del colore;
3) Controllo delle proteine;
4) Controllo delle ceneri, delle sostanze minerali incombuste;
5) Prova impasto.
-29-
CONFEZIONAMENTO DELLA SEMOLA
Mediante una insaccatrice, i diversi tipi di semola vengono riempiti in
diversi tipi di ballette (sacchi):
1) Sacchi contenenti semola per pasta;
2) Sacchi contenenti semola per pasta biologica;
3) Sacchi contenenti semola per pane (pane pugliese);
4) Sacchi contenenti semola per pasta fresca.
-30-
SALVIAMO L’AMBIENTE
Il 27 marzo 2006 è venuta a scuola un’esperta di nome Laura a parlarci
dell’ambiente. Laura ci ha illustrato la catena alimentare, ci ha spiegato
la funzione della pianta e l’importanza di riciclare alcuni materiali.
L’esperta ci ha parlato soprattutto della plastica la quale se viene
abbandonata nell’ambiente ci rimane per tanto tempo perché i batteri
decompositori non riescono a decomporla.
ATTENZIONE: PRIMA DI GETTARE UN RIFIUTO NELL’AMBIENTE
PENSACI!!!
I FIORI PROTESTANO
I fiori protestano
Contro la carta straccia
E le bottiglie vuote
E i resti
Delle merende
Tra i tronchi.
I fiori
Credevano
Di dare bellezza
Per ricevere rispetto,
i fiori affidano alla brezza
il lamento
della loro libertà
e chiedono
uomini saggi
(P. Paltro)
-31-
DESCRIZIONE DI ALCUNI RAMOSCELLI FIORITI
In una caraffa beige che noi usiamo come vaso, ci sono alcuni
ramoscelli fioriti. Provengono da tre diversi piante da frutto: il
pesco, il susino e l’albicocco.
I fiori del pesco, sono di colore rosa scuro, quelli dell’albicocco
sono bianchi tendenti al rosa, quelli del susino sono bianchi.
I fiori di pesco sono molto profumati, quelli dell’albicocco ci
ricordano il profumo del miele. I fiori del susino hanno un
odore meno intenso degli altri.
-32-
LA PRODUZIONE DELLA CARTA RICICLATA
Il giorno di venerdì 07 aprile 2006, abbiamo vissuto un’altra
esperienza nuova e piacevole potendo realizzare alcuni fogli di
carta riciclata con l’aiuto e la collaborazione anche di una
signora esperta nel settore di nome Laura.
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI: carta di giornale,
un recipiente, acqua, tempera liquida bianca e rossa, un
frullatore, un setaccio di plastica sorretto da un telaio di
legno, un panno – spugna e una spugna.
PROCEDIMENTO.
1) Abbiamo sminuzzato alcuni fogli di giornale che sono
stati poi messi a macerare per tre giorni dentro una
bacinella quasi piena d’acqua.
2) I fogli di giornale macerati, sono stati poi frullati, con un
frullatore, fino ad ottenere una poltiglia.
-33-
3) Poi alla poltiglia ottenuta è stata aggiunta e mescolata un
po’ di tempera liquida rossa e bianca ricavandone un
impasto di colore rosa che è stato poi di nuovo frullato.
4) Con un setaccio immerso dentro la bacinella viene
estratto un sottile strato di impasto a forma di foglio che
viene sistemato sopra un panno – spugna, per farlo
asciugare. La spugna è servita per assorbire dal telaio
l’acqua in eccesso.
5) Dopo tre, quattro giorni, il foglio di carta riciclata è
pronto per essere utilizzato.
6) In occasione della festa della mamma sul foglio di carta
riciclata abbiamo scritto una poesia da noi inventata,
dedicata alla mamma.
-34-
LA PRODUZIONE DI CARTA RICICLATA
-35-
I FIORI RICICLATI
Tra le varie esperienze concrete mirate a rispettare
l’ambiente che ci circonda, nell’ambito delle iniziative di
educazione ambientale, ci ha particolarmente
incuriosito ed interessato quella esperienza che ci ha
insegnato a riciclare bottiglie di plastica per ricavarne
dei fiori.
Con i nostri insegnanti e con la collaborazione di una
mamma di un’ alunna di classe prima sezione A, dopo
aver recuperato alcune bottiglie di plastica non più
utilizzabili e dopo averle lavate, ci siamo messi all’opera
per realizzare stupendi fiori fatti quasi interamente di
plastica.
-36-
NOI PICCOLI GRANDI ATLETI
Il giorno di martedì 30 maggio 2006 siamo stati al palazzetto dello
sport “G. Vannicola” di Offida dove si è svolta la manifestazione finale
dei “Progetti di Attività Motoria”. A tale manifestazione abbiamo
partecipato anche noi alunni di classe seconda sezione B, svolgendo
giochi e percorsi, riportando anche alcune meritate vittorie,
distinguendoci per una buona preparazione atletica. Al termine della
manifestazione, abbiamo ricevuto un attestato di partecipazione; sono
state poi scattate alcune fotografie alle classi intervenute, per
ricordare questa emozionante esperienza sportiva.