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-1- Gli amici hanno bisogno uno dell’altro Proprio come un fiore ha bisogno della pioggia Per aprirsi e mostrare la sua bellezza. L’amicizia dovrebbe essere una preziosa carezza Di cui non puoi fare a meno. (Sergio Bambaren) GLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA STATALE DI OFFIDA CLASSE SECONDA SEZIONE B ANNO SCOLASTICO 2005/2006 FASCICOLO REALIZZATO A CONCLUSIONE DEL PROGETTO DIDATTICO: PREVENIRE I DISAGI AFFETTIVI, RELAZIONALI E COGNITIVI. VITTORIO, ALBERTO, SARA, BRUNO, KAMELA, ROBERTO, DANIELE, ALESSANDRO D., CATERINA, GIORGIO, ELENA, LUCILLA, SILVIA, FEDERICO, MATTEO, YASSER, GIACOMO, ALESSANDRO.

Le incredibili avventure di noi piccoli grandi amici

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Le incredibili avventure di noi piccoli grandi amici

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Gli amici hanno bisogno uno dell’altro

Proprio come un fiore ha bisogno della pioggia

Per aprirsi e mostrare la sua bellezza.

L’amicizia dovrebbe essere una preziosa carezza

Di cui non puoi fare a meno.

(Sergio Bambaren)

GLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA STATALE DI OFFIDA

CLASSE SECONDA SEZIONE B ANNO SCOLASTICO 2005/2006

FASCICOLO REALIZZATO A CONCLUSIONE DEL PROGETTO DIDATTICO: PREVENIRE I DISAGI AFFETTIVI, RELAZIONALI E COGNITIVI.

VITTORIO, ALBERTO, SARA, BRUNO, KAMELA, ROBERTO, DANIELE, ALESSANDRO D., CATERINA, GIORGIO, ELENA, LUCILLA, SILVIA, FEDERICO, MATTEO, YASSER, GIACOMO, ALESSANDRO.

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IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA

Lunedì 12 settembre, siamo tornati a scuola dopo le vacanze estive.

Appena siamo entrati in classe abbiamo notato che le pareti erano

state pitturate e addobbate con palloncini e festoni colorati.

Siamo rimasti tutti “ a bocca aperta” per la meraviglia.

Ci siamo salutati e abbiamo raccontato le esperienze più significative

delle nostre vacanze.

Quando è suonata la campanella della ricreazione siamo stati molto

felici perché abbiamo potuto giocare di nuovo tutti insieme nel

giardino della nostra scuola.

Dopo l’intervallo abbiamo conosciuto i bambini della prima A; ognuno di

noi ha letto una strofa della filastrocca di Gianni Rodari dal titolo

“Buongiorno alla scuola”.

Prima di arrivare a scuola ci sentivamo molto emozionati ma appena ci

siamo rivisti l’emozione è svanita.

(Gli alunni della classe seconda sezione B).

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IL BURATTINO PINOCCHIO

Giovedì 29 settembre 2006, Roberto un nostro compagno di

classe, ha portato a scuola il burattino Pinocchio realizzato con

il legno di larice da suo nonno falegname.

Il caratteristico naso è lungo quindici centimetri e il cappello

ha la forma di cono.

Dal viso si ricava un’espressione allegra.

Abbiamo saputo che il nonno di Roberto ha impiegato tre giorni

per realizzarlo.

Per un giorno abbiamo provato la sensazione di trovarci nella

favola di Pinocchio scritta da Collodi.

Abbiamo conosciuto meglio il personaggio di Pinocchio

attraverso la lettura, da parte della maestra, del libro di

Collodi.

Le avventure del burattino ci hanno incuriosito a tal punto da

desiderare di costruirne uno con alcuni materiali di recupero.

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Dopo qualche tempo, abbiamo portato a scuola bottiglie di

plastica, bottoni, ritagli di stoffa, giornali, carte colorate e,

insieme ai bambini della classe prima ci siamo messi al lavoro.

Alla fine del lavoro abbiamo realizzato un pinocchio molto

carino con il quale abbiamo partecipato al concorso “I

RIBELLI”.

Istruzioni per tutti coloro, grandi e piccini, che hanno voglia di

cimentarsi nella realizzazione del burattino Pinocchio.

MATERIALI:

bottiglia di plastica, sassolini, carta di vari colori, cartoncino,

giornali, cartone, cono di plastica, lana, crusca o segatura, card

fluorescenti, stecconi, elastico.

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FASI DI LAVORO.

Fare quattro fori in una bottiglia di plastica.

Riempire la bottiglia di sassolini.

Costruire le braccia e le gambe con la carta marrone e

imbottirle con fogli di giornali.

Realizzare con la carta di giornale la testa.

Realizzare gli occhi con le figurine luminose e il naso

allungabile con il cartoncino rivestito di carta marrone.

Disegnare la bocca con un pennarello.

Rivestire un cono di plastica con la crusca.

Realizzare con la carta a fiori il vestitino.

Ora Pinocchio è pronto per essere animato!

Buon divertimento!!!!!!!

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LA PIANTA DI FICO

Noi alunni della classe seconda sezione B, siamo molto appassionati

dell’ambiente naturale, ci piace osservarlo, conoscerlo e soprattutto

rispettarlo.

Un giorno insieme ai nostri insegnanti siamo andati vicino ad un albero

di fico che si trova nel giardino della nostra scuola per fare delle

osservazioni. Era carico di frutti, alcuni grandi, altri piccoli.

Abbiamo assaggiato i fichi e poi abbiamo utilizzato le bucce come

concime organico per la terra che copre le radici della pianta di fico.

Quando le bucce marciranno diventeranno nutrimento per la pianta.

(Gli alunni della classe seconda sezione B)

FESTA D’AUTUNNO

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1) Lunedì 03 ottobre 2005: pigiatura dell’uva.

2) Martedì 04 ottobre 2005: il mosto inizia a fermentare.

3) Lunedì 17 ottobre 2005: la fermentazione è terminata, il

mosto è diventato vino; prima operazione di svinatura

(separazione del vino dalle vinacce).

4) Lunedì 24 ottobre 2005: seconda operazione di svinatura

(separazione del vino dalla feccia).

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FESTA D’AUTUNNO

Sabato 12 Novembre 2005 abbiamo fatto una festa intitolata “Festa

d’Autunno”.

Siamo andati nella palestra della nostra scuola per recitare

filastrocche e poesie e per cantare molte canzoni.

Abbiamo realizzato la recita con i bambini della classe prima sez. A.

Hanno partecipato alla festa anche i nostri genitori e i nostri nonni.

Abbiamo fatto questa semplice rappresentazione per celebrare la festa

dei nonni, per fare amicizia con i bambini della classe prima e per

conoscere alcuni aspetti dell’autunno.

Infine abbiamo mangiato dolci deliziosi.

(Gli alunni della classe seconda sezione B)

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FRUTTI D’AUTUNNO

ZERO ANGURIE NEL CAMMINO

UNA ZUCCA NEL GIARDINO

DUE CACHI NEL CESTINO;

TRE ARANCE IN CUCINA

QUATTRO MANDARINI IN CANTINA;

CINQUE NOCI NEL FAGOTTO

SEI CASTAGNE NEL CARTOCCIO;

SETTE ACINI NEL TINO

PRIMA MOSTO POI VINO;

OTTO OLIVE NEL FRANTOIO

DIVENTERANNO PRESTO OLIO;

NOVE MELE E DIECI PERE

STANNO INSIEME NEL PANIERE

PER GUSTARLE CON PIACERE.

(Gli alunni della classe 2^ sezione B)

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LA RACCOLTA DELLE OLIVE

Il giorno di lunedì 21 novembre 2005, noi alunni della classe

seconda sezione B e della classe prima sezione A, con i nostri

insegnanti Vincenzo, Angela e Maria Rita e in questa

particolare occasione anche con alcuni genitori e nonni,

abbiamo partecipato alla raccolta delle olive nel cortile della

scuola di via Repubblica.

Al termine dell’esperienza abbiamo effettuato quattro

pesature, con uno strumento di peso chiamato bascula,

sistemato appositamente dentro uno sgabuzzino della scuola,

per conoscere la misura, espressa in chili, delle olive raccolte.

Dalle pesature è risultato che le olive raccolte ammontano a

85 chili in tutto. Le suddette olive saranno portate al frantoio

per ricavarne, con la molitura, buon olio.

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LA RACCOLTA DELLE OLIVE

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OPERAZIONI DI PESATURA

LE NOSTRE REGISTRAZIONI IN TABELLA A DOPPIA ENTRATA

PESO LORDO

(CASSETTE + OLIVE) PESO NETTO

(OLIVE) TARA

(CASSETTE) 1^ PESATURA 42 Kg 38 Kg 4 Kg

2^ PESATURA 11 Kg 10 Kg 1 Kg

3^ PESATURA 20 Kg 19 Kg 1 Kg

4^ PESATURA 19 Kg 18 Kg 1 Kg

TOTALE 92 Kg 85 Kg 7 Kg

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FESTA DELL’ALBERO

Il giorno 21 novembre 2005, noi alunni della classe seconda

sezione B assieme agli alunni della classe prima sezione A,

abbiamo voluto celebrare la festa dell’albero piantandone

uno (una piantina d’alloro) nel cortile della nostra scuola.

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LA FESTA DI NATALE

Sabato 17 Dicembre 2005, noi alunni della classe seconda sezione B

insieme con gli alunni della classe prima sezione A, abbiamo fatto una

recita nella palestra della nostra scuola.

Durante lo spettacolo abbiamo cantato, abbiamo recitato poesie e

filastrocche e abbiamo fatto delle brevi drammatizzazioni.

Tra le poesie ce n’era anche una in dialetto offidano dal titolo “Natal”.

Per cantare la canzone “Jingle Bells” ci siamo vestiti da Babbo Natale.

Che bello cantare in coro!

Per interpretare la canzone “Happy Days” ci siamo vestiti da cantanti di

“Gospel”.

Alla festa hanno partecipato anche i genitori, i nonni, i parenti e il

Dirigente scolastico.

Infine ci siamo scambiati gli auguri.

(Gli alunni della classe seconda sezione B)

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In occasione della celebrazione della “Giornata delle Marche” svoltasi il

giorno di sabato 10 dicembre 2005 e in occasione della recita natalizia

svoltasi nel giorno di sabato 17 dicembre 2005, abbiamo voluto recitare

una poesia in dialetto marchigiano dal titolo “NATAL”.

NATAL

O bà uoia è Natale

O mà ch bella festa

Lu Bambniell è nat,

lu fior mie, la stella.

Guarda ch manglet

Ch uocchie, ch nasit,

guarda ch vccarella

e li pié? Com’è bgglitt!!

La mamma ch sta loch,

lu tocca, lu ccarezza

guarda come lu fascia,

quanta tenerezza!

E li do bestiol sta loche

Guarda com’è carucc:

d qua lu smaritt,

d là lu vtllucc!

Ghie soffia l’aria calla,

lu cuorp d’anglitt

cuscì ghie lu rscalla.

O mà lu sa ch ma ditt

lu predd iò la chiesa?

Lu Bambniell è nat p rparà l’offesa.

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E’ ARRIVATO L’INVERNO

Il giorno 21 dicembre è entrato l’inverno.

Noi siamo usciti nel giardino della nostra scuola per osservare

l’ambiente.

Abbiamo visto le montagne coperte di neve.

Poi siamo andati ad osservare due laghetti: uno era completamente

ghiacciato; mentre nell’altro c’era tanta acqua e poco ghiaccio. Dopo

siamo andati nel prato e abbiamo notato delle macchie di neve.

In inverno a volte la temperatura scende sotto lo zero e le giornate si

accorciano; alcuni alberi sono spogli, altri sono sempreverdi.

In inverno si festeggia il Natale; i terrazzi delle case sono abbelliti con

Babbo Natale finti e con le luci.

Sulle finestre e sulle porte chi vuole può metterci una ghirlanda.

Anche la Befana viene in inverno!

(Gli alunni della classe seconda sezione B)

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LE NOSTRE ESPERIENZE A SAN BENEDETTO DEL TRONTO

Il giorno di giovedì 19 Gennaio 2006 siamo andati al teatro”Calabresi” di

San Benedetto del Tronto per assistere alla rappresentazione teatrale

dal titolo “Il brutto anatroccolo”.

La storia era interpretata da un’attrice che rappresentava il brutto

anatroccolo. Indossava un cappellino di piume grigie e portava una borsa

a tracolla e un ombrello beige fatto di pezze.

Il racconto era accompagnato da musiche allegre e da bellissime e

colorate scenografie che illustravano gli ambienti dalla storia.

Si sentivano anche il cinguettio degli uccelli, gli spari dei cacciatori e il

rumore della tempesta.

Molto sorprendente è stato il finale della storia quando, come per

magia, il brutto anatroccolo è diventato un meraviglioso cigno bianco.

Prima di uscire dal teatro alcuni di noi hanno rivolto delle domande

all’attrice.

Durante il viaggio di ritorno abbiamo osservato il porto di San

Benedetto e la foce del fiume Tesino a Grottammare.

(Gli alunni della classe seconda sezione B)

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STORIE DI GNOMI CORAGGIOSI

Il giorno di mercoledì 15 Febbraio 2006 siamo andati di nuovo al teatro

Calabresi di San Benedetto del Tronto per assistere allo spettacolo dal

titolo “Storie di gnomi coraggiosi”. I protagonisti della storia sono due

gnomi uno arancione e uno verde. Sono usciti da due sacchi a forma di

ciabatta e hanno incominciato a ballare e a giocare allegramente.

La storia parla di una bimba di nome Irene che non crede alle streghe;

così gli gnomi partono alla ricerca del grande libro delle fiabe.

Durante il viaggio incontrano molti personaggi magici: la fatina, le

streghe, i folletti invisibili e il mago. Questi personaggi danno agli gnomi

le indicazioni necessarie per trovare il libro. Grazie agli aiuti, gli gnomi

raggiungono il regno di pietra e rocce e trovano il libro magico. Infine

corrono verso casa per non essere trasformati in pietra.

La storia ci ha insegnato l’importanza delle fiabe e del mondo della

fantasia.

(Gli alunni della classe seconda sezione B)

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IL CARNEVALE OFFIDANO; UN CARNEVALE DA TOCCARE……CON

MANO.

Anche quest’anno noi alunni delle classi 1^A e 2^B abbiamo partecipato

al concorso indetto dalla Pro-loco sul carnevale offidano.

Per l’occasione abbiamo realizzato un cartellone che riproduce la

manifestazione de “Lu Bvitt Fint”.

Siccome a scuola ci stiamo occupando, insieme ad esperti del settore,

del riciclaggio di alcuni materiali, abbiamo pensato di utilizzare per il

nostro cartellone alcuni materiali che non venivano più utilizzati; così

abbiamo portato a scuola ritagli di stoffe, lana, bottiglie di plastica,

pezzi di cartone, bottoni, nastrini ecc.…

Tutti insieme ci siamo messi all’opera e abbiamo riprodotto l’atmosfera,

i personaggi e i costumi tipici della manifestazione.

Il giorno di giovedì grasso nel Teatro Serpente Aureo di Offida, ci

sono state le premiazioni e anche noi siamo stati chiamati sul palco per

essere premiati perché il nostro disegno sul carnevale si è classificato

al 2° posto tra i disegni più apprezzati.

E’ stato un momento davvero emozionante e indimenticabile!!

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FASI DI CRESCITA DEI GIRINI DI ROSPO

1) Il giorno di

giovedì 09 marzo 2006

abbiamo potuto

osservare che

nell’acqua dello stagno

del cortile della nostra

scuola erano state

deposte numerosissime

uova di rospo avvolte in due budelli distinti, uno vicino all’altro;

2) il giorno di sabato 25 marzo 2006, le uova di rospo si erano schiuse e

numerosissimi girini erano nati; i due budelli che prima avevano avvolto le

uova, erano disfatti, i girini si presentavano piccoli come capocchie di spillo,

di colore nero e impacciati nei movimenti, la coda era poco visibile;

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3) nella prima settimana del mese di aprile, ai girini erano spuntate ai lati della

testa le branchie che servono per respirare, simili a dei ciuffetti;

4) il giorno 12 aprile, i girini avevano già perso le branchie esterne, erano

cresciuti e la coda era diventata più lunga;

5) il giorno 26 aprile, abbiamo notato che i girini apparivano cresciuti,

nuotavano agilmente nell’acqua muovendo velocemente la coda

visibilmente sviluppata;

6) il giorno 27 maggio, abbiamo osservato che ai girini erano spuntate le due

zampe posteriori, mentre un girino addirittura presentava anche le due

zampe anteriori.

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VISITA GUIDATA AL PANIFICIO

Il giorno di mercoledì 15 marzo 2006, noi alunni della classe seconda

sezione B, assieme agli alunni della classe prima sezione A e con i nostri

insegnanti, ci siamo recati presso un panificio di Offida per osservare e

conoscere gli ingredienti, gli strumenti, il procedimento e le modalità

necessari per la produzione del pane.

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PER ASPIRANTI FORNAI….

PER PRODURRE IL PANE OCCORRE:

INGREDIENTI

FARINA DI GRANO TENERO;

ACQUA;

LIEVITO DI BIRRA (FUNGO CHIAMATO “SACCAROMICETO”);

SALE.

STRUMENTI

- IMPASTATRICE;

- SPEZZATRICE;

- STAMPA PER PANINI;

- TAVOLO;

- CARRELLO;

- TEGLIA;

- CAMERA DI LIEVITAZIONE;

- FORNO.

PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA PRODUZIONE DI PANINI

1) Preparazione di un impasto, mescolando dentro l’impastatrice

acqua, sale, lievito di birra (Saccaromiceto) e farina di grano

tenero.

2) La massa ottenuta dall’impasto, è stata lasciata lievitare per dieci

minuti.

3) Poi la massa è stata sistemata poi sopra la spezzatrice e divisa in

trentasette porzioni uguali tra loro.

4) Ciascuna porzione di massa è stata poi lavorata e foggiata con uno

stampino per panini.

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5) Tutte le porzioni di massa foggiate sono state sistemate sopra

una teglia che è stata trasportata da un carrello dentro la camera

di lievitazione.

6) Nella camera di lievitazione le porzioni di massa sono state

lasciate lievitare per ulteriori venti/venticinque minuti, si sono

gonfiate, aumentando così di volume fino assumere la forma dei

panini.

7) Terminata la lievitazione, la teglia con le porzioni di massa è stata

infornata.

8) Dopo venti/venticinque minuti, i panini erano cotti e la teglia è

stata perciò estratta dal forno.

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VISITA GUIDATA AD UN MULINO DI OSIMO (ANCONA)

Il giorno 20 marzo 2006, noi alunni della classe seconda sezione B, con

gli alunni della classe prima sezione A, insieme con i nostri insegnanti,

abbiamo effettuato una visita guidata ad un mulino di Osimo (AN) per

osservare e conoscere direttamente le fasi, gli strumenti e le modalità

di trasformazione del grano duro proveniente da coltivazioni biologiche,

in semola.

Abbiamo imparato come è fatto e come funziona un mulino e

soprattutto ci siamo molto divertiti.

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DAL GRANO DURO ALLA SEMOLA

PULITURA DEL GRANO

1) Il grano viene separato da corpi estranei cioè i resti di paglia, di

spighe, pula, sassolini, veccia etc. (strumenti utilizzati: spietratore,

svecciatoio etc.);

2) Il grano viene spazzolato e strofinato (strumento utilizzato: una

specie di spazzola);

3) Il grano viene poi bagnato e lasciato fermo per otto ore per

ammorbidirlo al fine di poterlo macinare facilmente (strumento

utilizzato: bagnagrano).

MOLITURA DEL GRANO

1) Il grano pulito viene macinato (molito) da rulli chiamati laminatoi che

lo schiacciano e lo tritano;

2) Il grano triturato viene poi passato al setaccio che separa la crusca,

cioè lo scarto, dalla semola che è la farina ricavata dalla parte

interna del chicco di grano;

3) Poi altre semolatrici raffinano più volte la semola (sei volte)

producendone più tipi (dalla semola meno fine alla semola più fine).

NOTA BENE: Dalla molitura del grano, nulla viene sprecato poiché la

crusca e il farinaccio sono utilizzati per l’alimentazione degli animali

mentre la semola è utilizzata per l’alimentazione umana.

SALA CONTROLLO

1) Controllo e confronto del peso del grano all’entrata del processo

produttivo con il peso dei prodotti ricavati dalla molitura:

(100 Kg di grano = 60Kg di semola +30Kg di farinaccio + 10Kg di crusca)

2) Controllo del colore;

3) Controllo delle proteine;

4) Controllo delle ceneri, delle sostanze minerali incombuste;

5) Prova impasto.

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CONFEZIONAMENTO DELLA SEMOLA

Mediante una insaccatrice, i diversi tipi di semola vengono riempiti in

diversi tipi di ballette (sacchi):

1) Sacchi contenenti semola per pasta;

2) Sacchi contenenti semola per pasta biologica;

3) Sacchi contenenti semola per pane (pane pugliese);

4) Sacchi contenenti semola per pasta fresca.

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SALVIAMO L’AMBIENTE

Il 27 marzo 2006 è venuta a scuola un’esperta di nome Laura a parlarci

dell’ambiente. Laura ci ha illustrato la catena alimentare, ci ha spiegato

la funzione della pianta e l’importanza di riciclare alcuni materiali.

L’esperta ci ha parlato soprattutto della plastica la quale se viene

abbandonata nell’ambiente ci rimane per tanto tempo perché i batteri

decompositori non riescono a decomporla.

ATTENZIONE: PRIMA DI GETTARE UN RIFIUTO NELL’AMBIENTE

PENSACI!!!

I FIORI PROTESTANO

I fiori protestano

Contro la carta straccia

E le bottiglie vuote

E i resti

Delle merende

Tra i tronchi.

I fiori

Credevano

Di dare bellezza

Per ricevere rispetto,

i fiori affidano alla brezza

il lamento

della loro libertà

e chiedono

uomini saggi

(P. Paltro)

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DESCRIZIONE DI ALCUNI RAMOSCELLI FIORITI

In una caraffa beige che noi usiamo come vaso, ci sono alcuni

ramoscelli fioriti. Provengono da tre diversi piante da frutto: il

pesco, il susino e l’albicocco.

I fiori del pesco, sono di colore rosa scuro, quelli dell’albicocco

sono bianchi tendenti al rosa, quelli del susino sono bianchi.

I fiori di pesco sono molto profumati, quelli dell’albicocco ci

ricordano il profumo del miele. I fiori del susino hanno un

odore meno intenso degli altri.

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LA PRODUZIONE DELLA CARTA RICICLATA

Il giorno di venerdì 07 aprile 2006, abbiamo vissuto un’altra

esperienza nuova e piacevole potendo realizzare alcuni fogli di

carta riciclata con l’aiuto e la collaborazione anche di una

signora esperta nel settore di nome Laura.

MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI: carta di giornale,

un recipiente, acqua, tempera liquida bianca e rossa, un

frullatore, un setaccio di plastica sorretto da un telaio di

legno, un panno – spugna e una spugna.

PROCEDIMENTO.

1) Abbiamo sminuzzato alcuni fogli di giornale che sono

stati poi messi a macerare per tre giorni dentro una

bacinella quasi piena d’acqua.

2) I fogli di giornale macerati, sono stati poi frullati, con un

frullatore, fino ad ottenere una poltiglia.

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3) Poi alla poltiglia ottenuta è stata aggiunta e mescolata un

po’ di tempera liquida rossa e bianca ricavandone un

impasto di colore rosa che è stato poi di nuovo frullato.

4) Con un setaccio immerso dentro la bacinella viene

estratto un sottile strato di impasto a forma di foglio che

viene sistemato sopra un panno – spugna, per farlo

asciugare. La spugna è servita per assorbire dal telaio

l’acqua in eccesso.

5) Dopo tre, quattro giorni, il foglio di carta riciclata è

pronto per essere utilizzato.

6) In occasione della festa della mamma sul foglio di carta

riciclata abbiamo scritto una poesia da noi inventata,

dedicata alla mamma.

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LA PRODUZIONE DI CARTA RICICLATA

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I FIORI RICICLATI

Tra le varie esperienze concrete mirate a rispettare

l’ambiente che ci circonda, nell’ambito delle iniziative di

educazione ambientale, ci ha particolarmente

incuriosito ed interessato quella esperienza che ci ha

insegnato a riciclare bottiglie di plastica per ricavarne

dei fiori.

Con i nostri insegnanti e con la collaborazione di una

mamma di un’ alunna di classe prima sezione A, dopo

aver recuperato alcune bottiglie di plastica non più

utilizzabili e dopo averle lavate, ci siamo messi all’opera

per realizzare stupendi fiori fatti quasi interamente di

plastica.

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NOI PICCOLI GRANDI ATLETI

Il giorno di martedì 30 maggio 2006 siamo stati al palazzetto dello

sport “G. Vannicola” di Offida dove si è svolta la manifestazione finale

dei “Progetti di Attività Motoria”. A tale manifestazione abbiamo

partecipato anche noi alunni di classe seconda sezione B, svolgendo

giochi e percorsi, riportando anche alcune meritate vittorie,

distinguendoci per una buona preparazione atletica. Al termine della

manifestazione, abbiamo ricevuto un attestato di partecipazione; sono

state poi scattate alcune fotografie alle classi intervenute, per

ricordare questa emozionante esperienza sportiva.