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L a nuova Normativa Tecnica per le Costruzioni (NTC), al Paragrafo 4.6, fa riferimento alla possibilità di utilizzo delle “travi tralicciate in ac- ciaio conglobate nel getto di calce- struzzo collaborante”, subordinata all’autorizza- zione del Servizio Tec- nico Centrale su parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (C.S.LL.PP.). A tal fine il C.S.LL.PP. ha nominato una Commissione per la stesura delle spe- cifiche procedure per il rilascio del- l’autorizzazione all’impiego di tali manufatti, votate nel settembre 2009 e pubblicate nel giugno 2011 (“Linee guida per l’utilizzo di travi travi tra- licciate in acciaio conglobate nel getto di calcestruzzo collaborante e proce- dure per il rilascio dell’autorizza- zione all’impiego”). Le Procedure Ministeriali individuano tre categorie strutturali che possono rappresentare il comportamento delle travi PREM. In particolare, rifacendosi a quanto già consolidato nella normativa e nella let- teratura internazionale, le tre categorie sono le seguenti: a) strutture composte acciaio-calce- struzzo; b) strutture in c.a. ordinario o c.a.p.; c) strutture non riconducibili ai prin- cipi, alle definizioni, ai modelli di cal- colo e ai materiali delle due categorie sopra elencate. Tutte le predette categorie sono carat- terizzate da due fasi costruttive: una prima fase (quella del getto in opera, in autoportanza totale o parziale), in cui è resistente la parte in acciaio della trave, e una seconda fase in cui il cal- cestruzzo di completamento è indurito e partecipa alla resistenza della trave. Le tre categorie previste dal Ministero sono descritte nel seguito. Categoria a) Le Travi PREM possono rientrare nella Categoria a) quando il sistema resi- stente le assimila ad una trave in ac- ciaio resa collaborante con una soletta in c.a. mediante un sistema di connes- sione appropriatamente dimensio- nato. Infatti, l’appartenenza alle strutture composte è caratterizzata dalla pre- senza di connessioni a taglio in grado di impedire lo scorrimento e il di- stacco tra i due materiali (calcestruzzo e acciaio); ciò con riferimento sia alle NTC 2008, sia all’Eurocodice 4 (EC4) “Strutture Composte”. L’appartenenza a tale categoria è con- dizionata all’impiego di solo acciaio da carpenteria (piatti, profilati, tondi ecc.) per la parte che assicura la por- tanza in prima fase (normalmente pre- fabbricata) e per i dispositivi di connessione. Il modello di calcolo adottato, in par- ticolare per le verifiche a taglio, deve essere coerente coni modelli previsti nelle NTC e nei relativi Eurocodici. Di conseguenza, poiché si fa riferi- mento alle strutture composte acciaio- calcestruzzo: • la resistenza a taglio dovrà essere garantita di regola dalla sola parte in carpenteria metallica (l’EC4 ammette la possibilità di considerare, con mo- delli consolidati, il contributo parallelo della sola parte in c.a. alla resistenza totale a taglio); • il sistema di connessione deve con- formarsi, per morfologia e criteri di progetto, a quanto previsto dalle NTC o dall’EC4. Categoria b) Le travi appartenenti alla Categoria b) sono costituite da un traliccio metal- lico, realizzato con tondi di acciaio per c.a., comprensive di un eventuale fon- dello prefabbricato in c.a.. Può anche essere presente una parte in acciaio per carpenteria destinata a sostenere unicamente i carichi di prima fase (autoportanza) che non potrà però essere considerata nei mo- delli resistenti della trave in seconda fase: questi ultimi dovranno com- prendere solo l’acciaio da c.a. e c.a.p., secondo gli specifici modelli previsti dalla NTC e devono essere verificati per i carichi complessivi, comprensivi pertanto anche dell’ali- quota dei pesi propri eventualmente affidata alla parte in acciaio da car- penteria. Tale manufatto andrà dunque a costi- tuire in opera, a consolidamento avve- nuto del getto di calcestruzzo armato integrativo di completamento, una trave in c.a. o c.a.p. a tutti gli effetti e segue pertanto integralmente e unica- mente, per le verifiche in seconda fase, le regole previste per tali ele- menti strutturali. Categoria c) La categoria c) comprende quelle tipo- logie di trave che per principi, modelli di calcolo e materiali non possono es- sere ricomprese nelle prime due. Le travi che rientrano in tale categoria rappresentano un’innovazione nel campo dell’ingegneria strutturale, per le quali la NTC e gli Eurocodici non hanno ancora previsto specifiche re- gole di progettazione. Per la tipologia c) le Procedure Mini- steriali richiedono che venga docu- mentata l’esistenza di margini di sicurezza, funzionalità, durabilità e ro- bustezza non inferiori a quelli previsti dalla NTC. A tal fine è necessario ef- fettuare una adeguata sperimenta- zione su campioni e su modelli, sia relativamente alla prima fase sia alla seconda fase, riguardante le condi- zioni di esercizio ed ultime, con riferi- mento anche ai principi della pro- gettazione assistita da prove (vedi l’Appendice D dell’Eurocodice 0). La sperimentazione deve costituire un utile supporto alla definizione di mo- delli di calcolo attendibili. La massima parte dei Molti produttori di questa particolare tipologia di elementi strut- turali sono associati o in nell’ACAI, o in ASSOBETON o in ASSOPREM. Nel Novembre 2009 il Gruppo di La- voro, promosso dall’Associazione AS- SOPREM, in collaborazione con il Consorzio per l’Ingegneria Strutturale in Europa (CIS-E), ha recentemente pubblicato delle Raccomandazioni per la “Progettazione e l’esecuzione di travi prefabbricate reticolari miste” per fornire strumenti applicativi per le Linee Guida ministeriali, con partico- lare riferimento alla categoria c). Il documento ha una struttura simile agli Eurocodici e tratta le verifiche di sicurezza agli stati limite di esercizio e ultimi e i dettagli per le zone sismiche. Al Gruppo di Lavoro Assoprem-CIS-E hanno partecipato attivamente diverse Associazioni culturali e di categoria, Istituti di certificazione, rappresentanti dei Soci Assoprem e Docenti prove- nienti da numerose Università italiane (Bergamo, Bologna, Brescia, Calabria, Ferrara, Firenze, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Salento, Trieste, Poli- tecnici di Milano e di Torino). Le Linee Guida ministeriali e le Racco- mandazioni Assoprem rappresentano certamente uno strumento particolar- mente utile per l’attività dei professio- nisti ed, in particolare, dei Direttori dei Lavori e dei Collaudatori di strutture con travi reticolari miste. Per divulgare questi due documenti è stata pubblicata, dall’Editore Tecniche Nuove, una apposita Guida Tecnico- Operativa per il Professionista (GTO) che contiene anche dettagliate infor- mazioni sulla Ricerca, sulla Modella- zione e sulle Procedure di Qualifi- cazione e Certificazione. Trave Prefabbricata Reticolare Mista senza fondello (0), con fondello in acciaio (1) o con fondello in calcestruzzo (2) 0) senza fondello 1) fondello in acciaio 2) fondello in calcestruzzo Le nuove Linee Guida Ministeriali per le Travi Tralicciate Miste prof. Giovanni Plizzari Università di Brescia, Presidente del CTE, Coordinatore del Gruppo di Lavoro e Gruppo di Ricerca Assoprem– CIS-E Articolo pubblicato sul n. 19 del periodico Industrie Manufatti Cementizi 420x297 BrochureAssoprem_int_Layout 1 23/09/11 08.39 Pagina 1

Le Linee Guida Ministeriali per le Travi Tralicciate Miste

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Le nuove Linee Guida Ministeriali per le Travi Tralicciate Miste commentate dal prof. Giovanni Plizzari dell'Università di Brescia, Presidente del CTE, Coordinatore del Gruppo di Lavoro e Gruppo di Ricerca Assoprem–CIS-E

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Page 1: Le Linee Guida Ministeriali per le Travi Tralicciate Miste

La nuova Normativa Tecnica per leCostruzioni (NTC), al Paragrafo4.6, fa riferimento alla possibilità

di utilizzo delle “travi tralicciate in ac-ciaio conglobate nel getto di calce-struzzo collaborante”, subordinataall’autorizza- zione del Servizio Tec-nico Centrale su parere del ConsiglioSuperiore dei Lavori Pubblici(C.S.LL.PP.).A tal fine il C.S.LL.PP. ha nominato unaCommissione per la stesura delle spe-cifiche procedure per il rilascio del-l’autorizzazione all’impiego di talimanufatti, votate nel settembre 2009 epubblicate nel giugno 2011 (“Lineeguida per l’utilizzo di travi travi tra-licciate in acciaio conglobate nel gettodi calcestruzzo collaborante e proce-dure per il rilascio dell’autorizza-zione all’impiego”).Le Procedure Ministeriali individuanotre categorie strutturali che possonorappresentare il comportamento delletravi PREM.In particolare, rifacendosi a quanto giàconsolidato nella normativa e nella let-teratura internazionale, le tre categoriesono le seguenti:a) strutture composte acciaio-calce-struzzo;b) strutture in c.a. ordinario o c.a.p.;c) strutture non riconducibili ai prin-cipi, alle definizioni, ai modelli di cal-colo e ai materiali delle due categoriesopra elencate.Tutte le predette categorie sono carat-terizzate da due fasi costruttive: unaprima fase (quella del getto in opera,in autoportanza totale o parziale), incui è resistente la parte in acciaio della

trave, e una seconda fase in cui il cal-cestruzzo di completamento è induritoe partecipa alla resistenza della trave.Le tre categorie previste dal Ministerosono descritte nel seguito.

Categoria a)Le Travi PREM possono rientrare nellaCategoria a) quando il sistema resi-stente le assimila ad una trave in ac-ciaio resa collaborante con una solettain c.a. mediante un sistema di connes-sione appropriatamente dimensio-nato.Infatti, l’appartenenza alle strutturecomposte è caratterizzata dalla pre-senza di connessioni a taglio in gradodi impedire lo scorrimento e il di-stacco tra i due materiali (calcestruzzoe acciaio); ciò con riferimento sia alleNTC 2008, sia all’Eurocodice 4 (EC4)“Strutture Composte”.L’appartenenza a tale categoria è con-dizionata all’impiego di solo acciaioda carpenteria (piatti, profilati, tondiecc.) per la parte che assicura la por-tanza in prima fase (normalmente pre-fabbricata) e per i dispositivi diconnessione.Il modello di calcolo adottato, in par-ticolare per le verifiche a taglio, deveessere coerente coni modelli previstinelle NTC e nei relativi Eurocodici.Di conseguenza, poiché si fa riferi-mento alle strutture composte acciaio-calcestruzzo:• la resistenza a taglio dovrà esseregarantita di regola dalla sola parte incarpenteria metallica (l’EC4 ammettela possibilità di considerare, con mo-delli consolidati, il contributo parallelo

della sola parte in c.a. alla resistenzatotale a taglio);• il sistema di connessione deve con-formarsi, per morfologia e criteri diprogetto, a quanto previsto dalle NTCo dall’EC4.

Categoria b)Le travi appartenenti alla Categoria b)sono costituite da un traliccio metal-lico, realizzato con tondi di acciaio perc.a., comprensive di un eventuale fon-dello prefabbricato in c.a..Può anche essere presente una partein acciaio per carpenteria destinata asostenere unicamente i carichi diprima fase (autoportanza) che nonpotrà però essere considerata nei mo-delli resistenti della trave in secondafase: questi ultimi dovranno com-prendere solo l’acciaio da c.a. ec.a.p., secondo gli specifici modelliprevisti dalla NTC e devono essereverificati per i carichi complessivi,comprensivi pertanto anche dell’ali-quota dei pesi propri eventualmenteaffidata alla parte in acciaio da car-penteria.Tale manufatto andrà dunque a costi-tuire in opera, a consolidamento avve-nuto del getto di calcestruzzo armatointegrativo di completamento, unatrave in c.a. o c.a.p. a tutti gli effetti esegue pertanto integralmente e unica-mente, per le verifiche in secondafase, le regole previste per tali ele-menti strutturali.

Categoria c)La categoria c) comprende quelle tipo-logie di trave che per principi, modelli

di calcolo e materiali non possono es-sere ricomprese nelle prime due. Letravi che rientrano in tale categoriarappresentano un’innovazione nelcampo dell’ingegneria strutturale, perle quali la NTC e gli Eurocodici nonhanno ancora previsto specifiche re-gole di progettazione.Per la tipologia c) le Procedure Mini-steriali richiedono che venga docu-mentata l’esistenza di margini disicurezza, funzionalità, durabilità e ro-bustezza non inferiori a quelli previstidalla NTC. A tal fine è necessario ef-fettuare una adeguata sperimenta-zione su campioni e su modelli, siarelativamente alla prima fase sia allaseconda fase, riguardante le condi-zioni di esercizio ed ultime, con riferi-mento anche ai principi della pro-gettazione assistita da prove (vedil’Appendice D dell’Eurocodice 0).La sperimentazione deve costituire un

utile supporto alla definizione di mo-delli di calcolo attendibili. La massimaparte dei Molti produttori di questaparticolare tipologia di elementi strut-turali sono associati o in nell’ACAI, oin ASSOBETON o in ASSOPREM.Nel Novembre 2009 il Gruppo di La-voro, promosso dall’Associazione AS-SOPREM, in collaborazione con ilConsorzio per l’Ingegneria Strutturalein Europa (CIS-E), ha recentementepubblicato delle Raccomandazioni perla “Progettazione e l’esecuzione ditravi prefabbricate reticolari miste” perfornire strumenti applicativi per leLinee Guida ministeriali, con partico-lare riferimento alla categoria c).Il documento ha una struttura simileagli Eurocodici e tratta le verifiche disicurezza agli stati limite di esercizio eultimi e i dettagli per le zone sismiche.Al Gruppo di Lavoro Assoprem-CIS-Ehanno partecipato attivamente diverse

Associazioni culturali e di categoria,Istituti di certificazione, rappresentantidei Soci Assoprem e Docenti prove-nienti da numerose Università italiane(Bergamo, Bologna, Brescia, Calabria,Ferrara, Firenze, Messina, Palermo,Reggio Calabria, Salento, Trieste, Poli-tecnici di Milano e di Torino).Le Linee Guida ministeriali e le Racco-mandazioni Assoprem rappresentanocertamente uno strumento particolar-mente utile per l’attività dei professio-nisti ed, in particolare, dei Direttori deiLavori e dei Collaudatori di strutturecon travi reticolari miste.Per divulgare questi due documenti èstata pubblicata, dall’Editore TecnicheNuove, una apposita Guida Tecnico-Operativa per il Professionista (GTO)che contiene anche dettagliate infor-mazioni sulla Ricerca, sulla Modella-zione e sulle Procedure di Qualifi-cazione e Certificazione.

Trave Prefabbricata Reticolare Mista senza fondello (0), con fondello in acciaio (1) o con fondello in calcestruzzo (2)

0) senza fondello 1) fondello in acciaio 2) fondello in calcestruzzo

Le nuove Linee Guida Ministerialiper le Travi Tralicciate Miste

prof. Giovanni PlizzariUniversità di Brescia, Presidente del CTE, Coordinatore del Gruppo di Lavoro e Gruppo di Ricerca Assoprem–CIS-E

Articolo pubblicato sul n. 19 del periodico Industrie Manufatti Cementizi

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