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Le malattie infettive nel mondo
DIAGNOSI DELLE MALATTIE INFETTIVEDIAGNOSI DELLE MALATTIE INFETTIVE
•• SEGNI E SEGNI E
SINTOMISINTOMI
•• DATI DATI
EPIDEMIOLOGICIEPIDEMIOLOGICI
•• Febbre + anemiaFebbre + anemia
Malattie Infettive DisseminateMalattie Infettive Disseminate
SEPSISEPSI
☻☻ FEBBRE, sintomo di molte malattie infettiveFEBBRE, sintomo di molte malattie infettive
☻☻ FEBBRE, le caratteristiche sono suggestive di alcune malattie FEBBRE, le caratteristiche sono suggestive di alcune malattie
infettive (malaria)infettive (malaria)
FEBBREFEBBRE
FEBBRE = elevazione della temperatura al di sopra nelle normali FEBBRE = elevazione della temperatura al di sopra nelle normali
variazioni giornaliere individualivariazioni giornaliere individuali
infettive (malaria)infettive (malaria)
☻☻ FEBBRE, sintomo “ protettivo”. FEBBRE, sintomo “ protettivo”.
☻☻ Alcune funzioni immunologiche sono incrementate Alcune funzioni immunologiche sono incrementate
durante la febbre. Tempt di 39durante la febbre. Tempt di 39°°C aumenta la risposta TC aumenta la risposta T--
cellulare, la risposta dei B linfociti, la sintesi di Ig. cellulare, la risposta dei B linfociti, la sintesi di Ig.
☻☻ La crescita “in vitro” di diversi agenti microbici è La crescita “in vitro” di diversi agenti microbici è
soppressa da elevate temperaturesoppressa da elevate temperature
TEMPERATURA [orale] (36,8TEMPERATURA [orale] (36,8°°C)C)
Dispersione del calore Dispersione del calore Produzione di caloreProduzione di calore
La temperatura in alcuni soggetti può essere superiore La temperatura in alcuni soggetti può essere superiore
o inferiore al valore di o inferiore al valore di ≅≅≅≅≅≅≅≅ 3737°°C senza che ciò comporti C senza che ciò comporti
una patologiauna patologia
• Variazioni nelle donne legate alla fase ovulatoria del ciclo
mestrualemestruale
• La temperatura segue un ritmo circadianoritmo circadiano (variazioni di ≅
0,6°C). I più bassi livelli � prime ore del mattino; i più alti livelli
tra le ore 16 e le 18. (Il ritmo circadiano è mantenuto anche in
corso di febbre)
In salute, il centro
termoregolatore mantiene la
temperatura degli organi interni
a 37-38°C (temperatura
“centrale”)
☻☻ BrividiBrividi
☻☻ FameFame
☻☻ ↑↑↑↑↑↑↑↑ attività muscolare volontariaattività muscolare volontaria
☻☻ ↑↑↑↑↑↑↑↑ secrezione adrenalina e noradsecrezione adrenalina e norad
☻☻ VasocostrizioneVasocostrizione
☻☻ RaggomitolamentoRaggomitolamento
☻☻ orripilazioneorripilazione
☻☻ Vasodilatazione cutanea Vasodilatazione cutanea
☻☻ SudorazioneSudorazione
☻☻ Aumento respirazioneAumento respirazione
☻☻ AnoressiaAnoressia
☻☻ Apatia, inerziaApatia, inerzia
Alcune caratteristiche della febbre possono essere di ausilio nella diagnosi della
patologia che ha scatenato la febbre
��·· EntitàEntità
��·· Andamento nel corso della giornataAndamento nel corso della giornata
��·· DurataDurata
��·· Rapporti con altri segni vitali (ritmo cardiaco)Rapporti con altri segni vitali (ritmo cardiaco)
��·· PeriodicitàPeriodicità
ENTITA’ DELLA FEBBREENTITA’ DELLA FEBBRE
37 – 41°CLa quasi totalità delle infezioni
causano elevazioni termiche
nell’ambito di questo range
Eccezioni: colera
> 41°C
Raramente in patologie infettive.
Più spesso: farmaci, patologie del
SNC, colpo di calore, ipertermia
maligna da neurolettici
Differenti tipologia di manifestazioni febbrili
Intermittent
Pneumonia
Sepsis
Abscess
Remittent
3737°°-- 3737°°--
Continuous
Typhoid fever
PeriodicaPeriodica
TerzanaTerzana
QuartanaQuartana
APPROCCIO ALL’AMMALATO CON FEBBRE APPROCCIO ALL’AMMALATO CON FEBBRE
�� Evitare il trattamento sintomatico della febbreEvitare il trattamento sintomatico della febbre
�� Considerare che la febbre è possibile causa di sintomi (complicanze Considerare che la febbre è possibile causa di sintomi (complicanze
della febbre) reversibili con la risoluzione dello stato febbrile:della febbre) reversibili con la risoluzione dello stato febbrile:
Convulsioni Convulsioni –– (bambini < 2 anni)(bambini < 2 anni) Agitazione psicoAgitazione psico--motoria, torporemotoria, torpore
�� Definizione dei caratteri della febbreDefinizione dei caratteri della febbre
�� Emocolture Emocolture
Raccolta e trasporto dei campioni biologici
• Il campione deve essere scelto in base
alle conoscenzeconoscenze della via di eliminazione e via di eliminazione e
della localizzazione del patogenodella localizzazione del patogeno in
rapporto alle varie fasi della malattia1a settimana più tardivamente
FECI
• Il campione biologico deve essere
raccolto prima dell’inizio di una terapia prima dell’inizio di una terapia
antianti--infettivainfettiva
Raccolta e trasporto dei campioni biologici
• Il campione deve essere prelevato in
quantità sufficiente sufficiente a permettere
l’isolamento del patogeno
5-6 ml5-6 ml
• è necessario evitare la contaminazioneevitare la contaminazione
con microorganismi commensali presenti
su cute e mucose
Epidemiologia delle malattie infettive
• Le malattie in genere vengono classificate in base a:
� Distribuzione spaziale e geografica;� Distribuzione spaziale e geografica;� Andamento cronologico;� Distribuzione demografica;� Modalità di trasmissione
o catena di contagio.
Infezione e malattia
• Un'infezione si realizza con la penetrazione e la moltiplicazione del parassita all'interno dell'ospite.
• Una malattia infettiva insorge se, dopo un'infezione sostenuta da microrganismi patogeni si determinano nell'ospite delle manifestazioni patologiche
Agenti patogeni = che provocano patologiaAgenti patogeni = che provocano patologia
Virus influenzaleVirus influenzale
HBVHBV
Criptococco Criptococco
HBVHBV
Ascaride Ascaride
quando la presenza di un patogeno quando la presenza di un patogeno
comporta un danno per l’uomocomporta un danno per l’uomoMALATTIA INFETTIVA :
morte
esordioin
cub
azi
on
e
riacutizzazione
guarigione
tempo
contagio
incu
ba
zio
ne
Microrganismi patogeni
� Virus (Un virus è un parassita endocellulare obbligato; non può replicarsi se
non infettando le cellule per sfruttarne gli apparati replicativi ed energetici. I
virus sono molto più piccoli dei batteri)
� Batteri (Un batterio è un microrganismo unicellulare procariota. Questo
significa che un batterio non ha un nucleo delimitato da membrane e il suo
materiale genetico fluttua nel citoplasma..)
� Miceti Micosi� Miceti (funghi organismi, da unicellulari a complessi,)
� Protozoi (organismi di solito unicellulari, Es amebe)
� Elminti ("metazoi" o vermi, responsabili di malattie nell'uomo/ in disuso)
� Altri macroparassiti: Tenie (vermi parassitari
endoparassiti di animali onnivori o carnivori)
Micosi
infestazioni
Patogeni
pri
nci
pa
lip
rin
cip
ali
“principali” ���� provocano malattia regolarmenteprovocano malattia regolarmente
“opportunisti” ���� non provocano malattia regolarmente,non provocano malattia regolarmente,
ma solo in particolari condizionima solo in particolari condizioni
Micobatterio
tubercolare
pri
nci
pa
lip
rin
cip
ali
op
po
rtu
nis
tio
pp
ort
un
isti
criptococco
Meningite nel
paziente
immunodepresso
I tre anelli della catena del contagio
Interazione Agente biologico in grado di arrecare danno
Trasmissione (Modalità in cui si trasmette)
OspiteMalattia infettiva
INTERAZIONI MICRORGANISMO-UOMO
CONTAMINAZIONECONTAMINAZIONE
TRANSITORIATRANSITORIA
Portatore Portatore
sanosano
HBV
HBV
Cirrosi Cirrosi
I portatori di infezione
Portatore precoce
Portatore convalescente
Portatore cronico
Malattia
mesi/anni
InfezionePortatore sano
Ore/giorni/mesi/anni
Una malattia infettiva è anche contagiosa quando il patogeno patogeno
responsabile diffonde facilmente ad altri soggettiresponsabile diffonde facilmente ad altri soggetti
InfluenzaInfluenza
TubercolosiTubercolosi
MorbilloMorbillo
Contagiosa
MorbilloMorbillo
SARS SARS
Non Contagiosa
HIVHIV
Non si trasmette
INFEZIONE ESOGENA = successiva all’acquisizione dall’esternodall’esterno di un agente
infettivo
Cisti di ameba ingerite con
acqua contaminata
L’intestino viene
infestato dall’agente
patogeno
INFEZIONE ENDOGENA = dovuta ad un microrganismo presente nell’ospite stessopresente nell’ospite stesso
Endocardite batterica da
infezioni streptococciche
trasmissione delle malattie infettive
Verticale�Trans-placentare (prenatale)�Durante il parto (perinatale)�Allattamento (postnatale)
Orizzontale Diretta � Aria� Transmucosa (orale, genitale,
congiuntivale)
� Transcutanea (malattie dermatologiche)
� Altre (pediculosi)
uomo-uomo, animale-uomo
� Altre (pediculosi)
ORIZZONTALE
� VEICOLI (substrati inerti)� VETTORI (insetti)
Indiretta
TRASMISSIONE delle MALATTIE INFETTIVETRASMISSIONE delle MALATTIE INFETTIVE
INDIRETTA: avviene attraverso
veicoli o vettori
Passaggio immediato dalla sorgente di
infezione al ricevente : DIRETTA
VETTORE = creatura vivente che acquisisce un patogeno da un ospite e creatura vivente che acquisisce un patogeno da un ospite e
lo trasmette ad un altro. lo trasmette ad un altro.
TRASMISSIONE delle MALATTIE INFETTIVETRASMISSIONE delle MALATTIE INFETTIVE
Aerea
Feco-orale
Sessuale
Parenterale
�Penetrazione traumatica
Meccanismi di difesa: l'immunità
IMMUNITA’: Lo stato di resistenza o di adattamento agli effetti di un dato agente capace di arrecare danno.
� I fattori umorali e cellulari aspecifici costituiscono � I fattori umorali e cellulari aspecifici costituiscono l'immunità congenita o aspecifica
� Stimolazione antigenica (microrganismi patogeni, tossine, etc) provoca: immunità acquisita o specifica
�(barriere anatomiche, secrezioni, componenti cellulari). Immediata
Transferrina e lattoferrina privano gli
organismi del ferro
Interferone inibisce la replica virale ed attiva il
killing dei patogeni
Lisozima, nel siero e lacrime, rompe la parete
batterica
Molecole secretorieMolecole secretorie
MECCANISMI MECCANISMI DIDI DIFESA immunità aspecificaDIFESA immunità aspecifica
batterica
Fibronectina ricopre i batteri e promuove la
loro rapida fagocitosi
Complemento, i cui componenti ed i relativi
prodotti causano la distruzione dei
microorganismi direttamente o mediante
l’intervento delle cellule fagocitarie.
TNF-alpha sopprime la replicazione ed attiva la
fagocitosi
MECCANISMI MECCANISMI DIDI DIFESA: DIFESA: IMMUNITA’ SPECIFICA
Naturale Naturale
Trasmessa dalla madreTrasmessa dalla madre
Si sviluppa previo contatto Si sviluppa previo contatto
con il patogenocon il patogeno
Naturale Naturale
Acquisita AcquisitaVaccinoVaccino ImmunoglobulineImmunoglobuline
IL SISTEMA IMMUNEIL SISTEMA IMMUNE
Il sistema immune è costituito dagli organi linfaticiorgani linfatici, così
definiti perché sede dei linfocitilinfociti, piccole cellule della
serie bianca principali effettori della risposta immune.
I principali tipi di linfociti sono:
- Linfociti BLinfociti B
- Linfociti TLinfociti T
Altre cellule T attivano i linfociti B
che, a loro volta sono stimolati
alla produzione di anticorpi
Alcune cellule T aggrediscono e
distruggono le cellule infette
alla produzione di anticorpi
Gli anticorpi legano gli antigeni
virali ed impediscono l’attacco
del virus alle cellule
ImmunoprofilassiImmunoprofilassi protezione specifica verso le infezioni
Passiva: Passiva: manca il contatto manca il contatto
con gli antigenicon gli antigeniAttiva
Somministrazione di immunoglobuline Vaccini
••Protezione Protezione
immediataimmediata
••Limitata nel tempoLimitata nel tempo
ATTENUATOATTENUATO: microrganismo coltivato, attenuato nella : microrganismo coltivato, attenuato nella
sua patogenicità pur conservando alcuni antigeni della sua patogenicità pur conservando alcuni antigeni della
forma virulenta (Bacillo di Calmetteforma virulenta (Bacillo di Calmette--Guerin per la Guerin per la
tubercolosi) (vaccino antipolio, Sabin)tubercolosi) (vaccino antipolio, Sabin)
TIPI di VACCINOTIPI di VACCINO
INTEROINTERO--UCCISOUCCISO: microrganismo intero, ucciso (tifo, : microrganismo intero, ucciso (tifo,
colera)colera)
tubercolosi) (vaccino antipolio, Sabin)tubercolosi) (vaccino antipolio, Sabin)
La profilassi delle malattie infettive
È quella scienza che mira ad impedire l'insorgenza e la diffusione delle malattie infettive mediante misure di controllo nei confronti
dei tre costituenti del:TRIANGOLO EPIDEMIOLOGICOTRIANGOLO EPIDEMIOLOGICO
AMBIENTEMICRORGANISMI
UOMO
PROFILASSI delle MALATTIE INFETTIVEPROFILASSI delle MALATTIE INFETTIVE(greco "profiulasso", difendere o prevenire in anticipo) è una qualsiasi procedura medica o di
sanità pubblica il cui scopo è prevenire, piuttosto che curare o trattare, le malattie.
��PROFILASSI Generica PROFILASSI Generica �������� impedisce il contatto impedisce il contatto patogenopatogeno--uomouomo
Profilassi diretta
� Notifica (o denuncia) alle Autorità competenti,� Isolamento(domiciliare o ospedaliero) , contumacia (obbligo di permanenza);
� Inchiesta epidemiologica (raccolta dati utili sulla malattia infettiva);� Inchiesta epidemiologica (raccolta dati utili sulla malattia infettiva);
� Accertamento diagnostico;� Disinfezione/disinfestazione/sterilizzazione.� Immunoprofilassi.
CHEMIOPROFILASSICHEMIOPROFILASSI
Tentativi farmacologici atti ad impedire
l'infezione in soggetti a rischio di contagio.
Conviventi di pazienti con TB ���� Isoniazide
300 mg x 6-12 mesi300 mg x 6-12 mesi
Clorochina 300 mg/settimana x 2
settimane prima della partenza,
durante la permanenza, sino a 4
settimane dopo il rientro
PROFILASSI delle MALATTIE INFETTIVE PROFILASSI delle MALATTIE INFETTIVE
precauzioni standard in ambiente ospedalieroprecauzioni standard in ambiente ospedaliero
LAVAGGIO DELLE MANILAVAGGIO DELLE MANILAVAGGIO DELLE MANILAVAGGIO DELLE MANI: le mani devono essere : le mani devono essere : le mani devono essere : le mani devono essere immediatamenteimmediatamenteimmediatamenteimmediatamenteimmediatamenteimmediatamenteimmediatamenteimmediatamente lavate se si verifica un accidentale lavate se si verifica un accidentale lavate se si verifica un accidentale lavate se si verifica un accidentale contatto con il sangue, fluidi corporei, secreti, escreti econtatto con il sangue, fluidi corporei, secreti, escreti econtatto con il sangue, fluidi corporei, secreti, escreti econtatto con il sangue, fluidi corporei, secreti, escreti eoggetti contaminati, anche se l’operatore ha indossato i oggetti contaminati, anche se l’operatore ha indossato i oggetti contaminati, anche se l’operatore ha indossato i oggetti contaminati, anche se l’operatore ha indossato i guanti.guanti.guanti.guanti.guanti.guanti.guanti.guanti.
Per il lavaggio routinario delle mani deve essere Per il lavaggio routinario delle mani deve essere Per il lavaggio routinario delle mani deve essere Per il lavaggio routinario delle mani deve essere usato un normale detergente; l’antisettico deve usato un normale detergente; l’antisettico deve usato un normale detergente; l’antisettico deve usato un normale detergente; l’antisettico deve essere utilizzato in particolari situazioni (per es. essere utilizzato in particolari situazioni (per es. essere utilizzato in particolari situazioni (per es. essere utilizzato in particolari situazioni (per es. controllo di episodi infettivi, epidemie e prima di controllo di episodi infettivi, epidemie e prima di controllo di episodi infettivi, epidemie e prima di controllo di episodi infettivi, epidemie e prima di eseguire procedure invasive sul paziente).eseguire procedure invasive sul paziente).eseguire procedure invasive sul paziente).eseguire procedure invasive sul paziente).
La cute delle mani deve essere mantenuta in buone La cute delle mani deve essere mantenuta in buone La cute delle mani deve essere mantenuta in buone La cute delle mani deve essere mantenuta in buone condizioni e condizioni e condizioni e condizioni e le unghie devono essere corte e prive di le unghie devono essere corte e prive di le unghie devono essere corte e prive di le unghie devono essere corte e prive di le unghie devono essere corte e prive di le unghie devono essere corte e prive di le unghie devono essere corte e prive di le unghie devono essere corte e prive di smaltosmaltosmaltosmaltosmaltosmaltosmaltosmalto. Durante l’attività non è consentito portare anelli, . Durante l’attività non è consentito portare anelli, . Durante l’attività non è consentito portare anelli, . Durante l’attività non è consentito portare anelli, bracciali o altri monili. bracciali o altri monili. bracciali o altri monili. bracciali o altri monili.
GUANTI: devono essere GUANTI: devono essere GUANTI: devono essere GUANTI: devono essere utilizzati utilizzati utilizzati utilizzati qualora si venga a contatto con liquidi qualora si venga a contatto con liquidi qualora si venga a contatto con liquidi qualora si venga a contatto con liquidi biologici, cute non integra, oggetti contaminati.biologici, cute non integra, oggetti contaminati.biologici, cute non integra, oggetti contaminati.biologici, cute non integra, oggetti contaminati.Devono essere Devono essere Devono essere Devono essere sostituitisostituitisostituitisostituiti durante procedure effettuate sullo stesso durante procedure effettuate sullo stesso durante procedure effettuate sullo stesso durante procedure effettuate sullo stesso paziente, se si entra in contatto con materiale che può contenere un’alta paziente, se si entra in contatto con materiale che può contenere un’alta paziente, se si entra in contatto con materiale che può contenere un’alta paziente, se si entra in contatto con materiale che può contenere un’alta concentrazione di microrganismi.concentrazione di microrganismi.concentrazione di microrganismi.concentrazione di microrganismi.Devono essere immediatamente Devono essere immediatamente Devono essere immediatamente Devono essere immediatamente rimossirimossirimossirimossi dopo l’uso per evitare di dopo l’uso per evitare di dopo l’uso per evitare di dopo l’uso per evitare di inquinare oggetti e superfici ambientali.inquinare oggetti e superfici ambientali.inquinare oggetti e superfici ambientali.inquinare oggetti e superfici ambientali.Devono essere Devono essere Devono essere Devono essere rimossirimossirimossirimossi prima di assistere un altro paziente.prima di assistere un altro paziente.prima di assistere un altro paziente.prima di assistere un altro paziente.
�Precauzioni aggiuntive per patologie trasmesse
per via aerea (“A”);
�Precauzioni aggiuntive per patologie trasmesse
attraverso droplet (goccioline) (“D”);
PRECAUZIONI AGGIUNTIVE BASATE SULLA VIA DI
TRASMISSIONE DEI MICRORGANISMI
�Precauzioni aggiuntive per patologie trasmesse
per contatto (“C”)
*possono essere sommate nel caso di malattie che
hanno vie di trasmissione multiple e devono essere
impiegate sempre in aggiunta alle Precauzioni
Standard.
Modalità di trasmissione dellemalattie infettive a diffusione aerea
Solo superfici
AriaSecrezioni
Uomo malato o portatore Ospite umano
Piscine, feci
Oggetti contaminati
AriaSecrezioni nasofaringe e
tracheobronchiali
Malattie a trasmissione aerea� Difterite� Infezioni streptococciche� Influenza� Legionellosi� Meningite� Morbillo� Morbillo� Parotite� Pertosse� Rosolia� TBC� Varicella� Herpes Zoster
Esempi di malattie da considerare: Esempi di malattie da considerare: Esempi di malattie da considerare: Esempi di malattie da considerare: TBC, Varicella, Morbillo. TBC, Varicella, Morbillo. TBC, Varicella, Morbillo. TBC, Varicella, Morbillo.
• collocare il paziente in una stanza singolastanza singola (o assieme ad altri pazienti affetti dalla stessa patologiadalla stessa patologia se non vi sono altre infezioni e non vi sono controindicazioni); ove disponibili, sono da preferire stanze con opportuno stanze con opportuno
ricambio dell’aria ( da 6 a 12 ricambi ora)ricambio dell’aria ( da 6 a 12 ricambi ora) con assenza di ricircolo nelle aree circostanti dell’aria estratta (se non preventivamente trattata con filtri ad alta efficienza) possibilmente in pressione negativapressione negativa rispetto alle aree circostanti Raccomandazione CDC [Airbone Infection Isolation Room (AIIR)]Raccomandazione CDC [Airbone Infection Isolation Room (AIIR)]
• la porta della stanza deve rimanere chiusachiusa
• il paziente deve rimanere nella stanza
• il personale di assistenza quando entra nella stanza deve indossare mascherina di protezione respiratoria di efficienza almeno FFP2; tale indicazione è assolutaassoluta in caso di pazienti affetti da TBC mentre non è necessaria nel caso gli operatori siano immuni da varicella e/o morbillo ed il paziente sia infetto da tali patogeni
Esempi di malattie da considerare: Esempi di malattie da considerare: Esempi di malattie da considerare: Esempi di malattie da considerare: TBC, Varicella, Morbillo.TBC, Varicella, Morbillo.TBC, Varicella, Morbillo.TBC, Varicella, Morbillo.
TRASPORTO DEL DEGENTETRASPORTO DEL DEGENTETRASPORTO DEL DEGENTETRASPORTO DEL DEGENTE: : : : limitare gli spostamenti del degente dalla stanza ai soli scopi essenzialiscopi essenzialiscopi essenzialiscopi essenzialiscopi essenzialiscopi essenzialiscopi essenzialiscopi essenziali. Se lo spostamento ed il trasporto sono indispensabili, è necessario:
1. informare gli addetti al trasportoinformare gli addetti al trasportoinformare gli addetti al trasportoinformare gli addetti al trasportoinformare gli addetti al trasportoinformare gli addetti al trasportoinformare gli addetti al trasportoinformare gli addetti al trasporto e il personale della struttura presso la quale il degente viene trasferito;
2. far indossare al paziente una far indossare al paziente una far indossare al paziente una far indossare al paziente una far indossare al paziente una far indossare al paziente una far indossare al paziente una far indossare al paziente una mascherina chirurgicamascherina chirurgicamascherina chirurgicamascherina chirurgicamascherina chirurgicamascherina chirurgicamascherina chirurgicamascherina chirurgica, al fine di minimizzare la dispersione ambientale di microrganismi.
PROCEDURE CHE INDUCONO LA TOSSE O GENERANO PROCEDURE CHE INDUCONO LA TOSSE O GENERANO PROCEDURE CHE INDUCONO LA TOSSE O GENERANO PROCEDURE CHE INDUCONO LA TOSSE O GENERANO AEROSOLAEROSOLAEROSOLAEROSOL: : : : tali procedure (per es. aerosolterapia, induzione dell’espettorato ecc.) non dovrebbero essere non dovrebbero essere non dovrebbero essere non dovrebbero essere non dovrebbero essere non dovrebbero essere non dovrebbero essere non dovrebbero essere effettuate nella camera di degenzaeffettuate nella camera di degenzaeffettuate nella camera di degenzaeffettuate nella camera di degenzaeffettuate nella camera di degenzaeffettuate nella camera di degenzaeffettuate nella camera di degenzaeffettuate nella camera di degenza a meno che non sia strettamente necessario. In questo caso attenersi alle seguenti disposizioni:
1. programmare frequenti ricambi d’aria per
CLASSE FFP2S
(potere filtrante
>94%): devono
essere utilizzati
per l’assistenza 1. programmare frequenti ricambi d’aria per decontaminare l’ambiente;
2. far indossare, all’operatore, il filtrante facciale di classe FFP2Sclasse FFP2Sclasse FFP2Sclasse FFP2Sclasse FFP2Sclasse FFP2Sclasse FFP2Sclasse FFP2S se è necessaria la sua presenza all’interno della camera durante l’esecuzione della procedura;
3. se la procedura può essere eseguita senza la presenza dell’operatore, egli non deve entrare nella camera prima prima prima prima prima prima prima prima che sia trascorso un tempo sufficiente alla rimozione delle che sia trascorso un tempo sufficiente alla rimozione delle che sia trascorso un tempo sufficiente alla rimozione delle che sia trascorso un tempo sufficiente alla rimozione delle che sia trascorso un tempo sufficiente alla rimozione delle che sia trascorso un tempo sufficiente alla rimozione delle che sia trascorso un tempo sufficiente alla rimozione delle che sia trascorso un tempo sufficiente alla rimozione delle particelle contaminantiparticelle contaminantiparticelle contaminantiparticelle contaminantiparticelle contaminantiparticelle contaminantiparticelle contaminantiparticelle contaminanti;
4. non lasciare uscire il paziente dalla camera prima che prima che prima che prima che prima che prima che prima che prima che abbia smesso di tossire.abbia smesso di tossire.abbia smesso di tossire.abbia smesso di tossire.abbia smesso di tossire.abbia smesso di tossire.abbia smesso di tossire.abbia smesso di tossire.
per l’assistenza
diretta a pazienti
affetti da TB
polmonare attiva
e per la
manipolazione di
farmaci
antiblastici.
TubercolosiTubercolosi
Droplets (Goccioline) – Via aerea
Diffusione a grande distanza e tramite le
correnti d’aria
Droplets diametro >5μm
�emesse da tosse, starnuti, linguaggio parlato
Trasmissione per droplets (goccioline)Neisseria meningitidis, pertosse, Haemophilus influenzae, parotite
epidemica, rosolia, influenza, etc
�emesse da tosse, starnuti, linguaggio parlato
�disseminate in un’area ristretta (entro 1 metro)
�possono depositarsi sulla congiuntiva, mucosa nasale o bocca
Precauzioni per Droplets� Schermi facciali e maschera chirurgica per evitare che le goccioline
raggiungano le mucose dell’occhio, rinofaringe e bocca quando
l’operatore si trova entro 1-2 metri dal paziente (operatori non
immuni)
� I pazienti dovrebbero essere separati tra loro da 1-2 metri, o
raggruppati con altri affetti dalla stessa patologiaraggruppati con altri affetti dalla stessa patologia
� Porta della stanza rigorosamente chiusa
� I pazienti dovrebbero indossare una maschera chirurgica quando
escono dalla loro stanza
� Non necessaria stanza a pressione negativa [Airbone Infection
Isolation Room (AIIR)]
Trasmissione per contatto
– Diretto
– Indiretto
�Fomiti �Fomiti (fonte di contagio, specie con riferimento a
materiale contaminato (aghi infetti, effetti letterecci, ecc.)
che passando dal malato al sano ne produce l'infezione)
�Superfici ambientali
�Mani
Precauzioni per contattoPer infezioni diffuse per contatto diretto o indiretto con i pazienti o
attraverso l’ambiente in cui si trova il malato (es. Norovirus, C. difficile, MDRO, infezioni enteriche batteriche e virali, epatite A, infezioni cutanee altamente contagiose, virus respiratorio sinciziale).
� Limitare i movimenti del paziente
� Camera singola preferibilmente� Camera singola preferibilmente
� Mettere insieme i pazienti con la stessa condizione
� Camice e guanti per entrare nella stanza
� Camice e guanti da togliere ed eliminare prima di uscire dalla stanza
� Igiene delle mani subito prima di uscire dalla stanza
� Enfasi sulla pulizie delle superfici (letto,tavolino,lavabo, etc.).
� Strumenti dedicati (es. stetoscopi)
Batteri multifarmacoresistenti(MDRO: Multi-drug Resistant Organisms)
• MRSA (S. aureus meticillino-resistente)
VISA/VRSA (S.aureus a resistenza
intermedia/resistente alla vancomicina)
VRE (enterococchi vancomicino-resistenti)
PRSP (Streptococcus pneumoniae PRSP (Streptococcus pneumoniae
penicillino-resistente)
• Gram-negativi
Acinetobacter
Klebsiella
Altri
Isolamento spaziale del paziente per
Cohorting:
� Posizionare i pazienti in un posto terminale;
� mantenendo la distanza di almeno un metro e
mezzo e chiusura del posto letto adiacente
� Assistenza dedicata
� Obbligo per il Personale di adottare tutte le
misure di barriera previste dalle Precauzioni
Standard, da Contatto e da Droplets.
Colonizzazione VS Infezione
COLONIZZAZIONE:
� Presenza del germe senza invasione e risposta
associata dell’ospite.
La colonizzazione non prevede trattamento
antibioticoantibiotico
INFEZIONE
� Invasione e moltiplicazione del microrganismo
nell’ospite con associata risposta dello stesso
L’infezione richiede trattamento antibiotico ed
è solitamente
Antropozoonosi
• Gruppo di malattie degli animali che possono trasmettersi all'uomo mediante:
Da animali da compagnia
Contatto diretto
compagnia
Contatto indiretto Da ingestione di alimenti di
origine animale
Modalità di trasmissione delleantropozoonosi
Contatto diretto
Animale malato o portatore
Ospite umano
Acqua potabileo portatore
Suolo
Mosche
Acqua potabile
Carni, pollami, uova e derivati
Elenco antropozoonosi
� Brucellosi� Carbonchio� Carbonchio� Leptospirosi� Listeriosi� Rabbia� Toxoplasmosi