LE NOSTRE RADICI

7/29/2019 LE NOSTRE RADICI

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E-BOOK DANY BLASI E AUTORI VARI

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Introduzione

Questa raccolta di versi dedicata alle nostre madri.

Leggendo si sente l'amore che smuove l'anima e vive solo nell'unicit e nelcalore che riesce a donare solo una carezza elargita a piene mani del cuore diuna madre.Le nostre radici profonde che hanno dato vita ai possenti e mille colorati ramidove ha nidificato l'amore. Dany Blasi29 autori in rete che hanno scritto con la penna dell'anima.Giuliana PaleottiPatty RoseDuilio MartinoCarmen PercontraPaola GalliRenato FediSilvia De AngelisRaffaella AmorusoGiovanna De SantisAntonella PalermoFranco CandidiRosellina CaroneUmberto BarberaMaria CavallaroPaola Vigilante

Rita StanzioneElena RapisardaAngela Maria IntruglioValentina Di CaroMary BlMarina PerozziRosanna CazzanigaCristina PiaAnna Maria ObadonDany BlasiGiuseppe Stanzione

SyripoetesCristina OchiDipinto di Svetlana Bucatari


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Giuliana PaleottiVIENI VIA CON ME

Prendi le mie mani

e vieni via con me,ti porterdove il solenon conosce tramonto.Ti porterdove i sogni,pregni di colore,si respirano accesie sfumano di calore ogni ramo,

ogni piccolo germogliodell'albero maestro.Ti porterdove ancora saremo:nel giardino del cuore,dove l'anima nuda,svestita di pudore,si bagna della sua totale integrite giocando tra le ondespumeggia l'aria di felicit.

Prendi le mie manie vieni via con melpotremo ancora parlaredi quel milione di coserimaste incastratein quel domani da dire.Non sentiquanta voglia

ha questo pazzo cuoredi ascoltare ancora una voltala melodia della tua voce?Ma tu sei givia con mee lo sarai semprein quel viaggioin cui la mente e il cuoresi eternano insieme.


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Patty RoseL'aquilone

Ho bisogno di nuova forzaper superare lennesimo doloree non servono lacrime,solo veli di setaper accarezzarti il cuore.Stringer le tue maniperch il legame non sinterrompae non si spezzino gli arginidun indelebile sentimento.

La lontananza stato un erroredettato dallumana condizionedi spine conficcate senza una ragionedi esseri che hanno creato loccasione.Unaltra madre me laveva sussurratoi genitori sono quelli che la vitaS la vita!Ti hanno donato.Perdona e sarai perdonato.In un abbraccio di sofferenzaora custodisco il nostro amoreperch voli ora e semprepi in alto di mille soli.Mamma, non sar qui che continueril nostro viaggio,ci sar un posto altrove che tutti dicono miglioreed proprio l che atterrer un nuovo aquilone.


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Duilio MartinoCamminando le sue orme

Non scorder

quando d'ambrosia mi nutriva l'Albae, con mano fresca le scioglievo il crine...quando in ore rigide- con ritrosa degli anni acerbi -incerto posavo passinelle sue ormecesellate sull'ultima neve colatasui sassi ruvidi in Fragne.Ricordo anche l'urlo del Mastro

che, frustato gelso,sbuffava fumo denso,furibondo,dalle gremite bocche dei camini.Ora ne sono certo,non scorder quel tempo regalatoda chi il mio tempo ha invece risparmiatoingurgitando, silenziosa, salee senza mai sciorinare l'elargito.Per lenire tormenticercher tra le rose di marzoquel suo sguardo di madre che mi mancae che non trovo tra i fili d'argento...si!Cercher il suo sapore in mezzo a rughetra i rovi, scure, le fragranti moree rimuginando pece- so gi -l'annuser negli angoli di quarzo...

in declino.


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Carmen PercontraMAMMA QUANTO TAMO

Madre! Con amoregenerasti fruttidi nostro Signore.Accogliestiil seme della vitanel giovane grembo.Nella notte un vagitoe sbocci un fioreche stringesti subito al petto.Accompagnasti il fanciullo

per mano e gli insegnastii valori dellamore e della vita.Il ciclo si compieUn corpo stanco,capelli bianchi,rassegnata aspettail proprio volo nei cieli.Quel fanciullo,oggi uomo le stringe la mano

e con una lacrimadice Mamma quanto tamo!


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Paola GalliPolvere Argentata

Fili dargento allimprovviso,bianca polvere che ti avvolgeinondando il tuo porto sicuro.Tu dolcemente li accoglisenza alzar bandierao attender soccorsi.Impavida vai incontroalla marea che ti travolgedi scorger riva sembri sicura.Tu, splendidamente eterna

ti sei donata per donare,non ti sei amata per amare.Se avevi in mano un soldo,per onor di povertne hai regalati mille.Se avevi in mente un sogno,nel sonno lhai dissoltoad onorar le stelleTu che sulluscio apertohai accolto vili mendicanti

e prodighi figli al ritorno,sarai madre sempre adoratache d vita e vita protegge,di belt non intaccataaccetti serena su di telo scendere implacabiledi polvere argentata.


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Renato FediA mia madre

Lo devo a te questo mio essere vitalepronto al sorriso ed alla comprensioneforte duna perenne ansia di sapereduro nel combattere il destinoaperto al vento lieve delle gioiedisposto ad affrontare i gorghi del dolore.Lo devo a te che mi hai dato un librodote per farmi aprire al mondoper essere della conoscenza al centroper far della mia mente un lucernaio

pronto a catturare le luci della nottee farne il lume per le giornate buie.Lo devo a te se ho conosciuto amorequello che ha sapore dessere universovestito di gesti e frasi senza ingannoe agli occhi da il pieno desistenzaquellamore che sa vedere il fondodella certezza dessere un compagno.Lo devo a te il mio essere vitaleche della morte non hai avuto gelo

guardando del suo arrivare il tempocon la fierezza di chi sa dessere vivo.Lo devo a te se sono stato in gradodi rendere lamore che hai saputo dare.


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Immanuel KantNon scorder mai mia madre, perch f lei a piantare e nutrire

i primi semi del bene dentro di me.

Dipinto di Svetlana Bucatari

Silvia De AngelisMamma mia

Quanno me davi li pizzicotti sur culettope gioc e famme ride, mamma,nun me rennevo conto de quantoeri bbella e giocherellonadrento na giovent scanzonata e stuzzicherellaMo che er tempo tha ritoccato e sembianzeciai nvelo de malinconia nellocchi sbiaditima trasudeno sempre namore sconfinatope laffetti tuii mportanti

che te riempieno er core demmozzionener respiro flebbile che vorei nun sazzittasse amaiTRADUZIONEQuando mi pizzicavi il sederinoper giocare e frmi ridere, mammanon mi rendevo conto di quantoeri bella e giocherellonanella tua giovent scanzonata e allegraOra che il tempo ti ha cambiato

hai un velo di malinconia negli occhi sbiaditima lasciano trapelare sempre un amore sconfinatoper i tuoi affetti importantiche ti colmano il cuore demozionenel respiro flebile che vorrei non finisse mai


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RAFFAELLA AMORUSOMADRE

Tuche mi dai dato la vita.Troppo giovaneinespertaspaventataconfusa...

Avresti voluto amarmi.Il nostro aspetto similemail mio cuoresazio non .Il rispettoci unisceniente di pi.N madre

n amican sorellaocchi che si scrutanoe non comprendono...mani che si cercanoe non afferrano...In assenza di tesono cresciutaed ora

che anch'io ho donato la vitasento la penadi non averti vissuta...


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Giovanna De Santis

A te madreA te mammaAmo il mare il senso dellondamuore e risorge lenta pacataimpetuosa ridentementre vibra il canto di partenope

VitaNon amo o solo il senso celato dei fioricastello dorato che al cielo selevapoi nelleffimero tempo torre senza crepe

**********ti stavo dimenticando tra germogli di maggioacqua di rose benedetta dalla spondamai tanto cos ti ho amato mammamai cos tanto tho cercatoora che ancora ti chiamo e di continuo tu non rispondima sento indelebile il velluto del tuo profumobiondo poi niveo cos mio come londatu pur celato petalo essenza di respiro

mentre tra parole ritrovo radicie con nodo a scorsoio le annodo al cuoresempre tra le pagine del mare


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Antonella PalermoMamma

Mamma...rimpianto mio costantedelicata ed angelica presenzache ogni notte attraverso i sogniriemerge da un lontano passatosoffiandomi sul cuorecon la sue tenere carezze.Mamma sorriso luminoso e purocome leggero vento di primaverami hai appena sfiorata

lasciandomi per la persistente sciadella tua anima intensamente profumata.Mamma...rimpianto mio costanteocchi ai quali sorrido pur non ricordandolivoce alla quale parlo solo immaginandolae dalla quale ancora desideronelle notti pi tristi o malinconichesentirmi cantare dolci nenieche non ricordo di aver mai sentito cantare.

Mamma...preziosa stellae prezioso lenimento all'anima miache sempre e per semprecon struggente malinconia anela a te.Mamma...rimpianto mio costantela tua mancanza lacerante ferita.


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Franco CandidiRicordi

Una stanzauna vecchia canzoneuna donnacon lunghi capelliUn letto disfattoun bimboche sorride

Ricordiche riaffioranodisegnandoi tuoi grandi occhiche ascoltanosenza dirementre io parlocon la tua immagine...mamma


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Rosellina CaroneA mia madre

Veloce il vento della vitasoffia e ti ferisceil viso e l'anima.Ma tu rimani semprela mia bussola,la mia stella polare,la quercia solida,la salda rocciaalla quale mi aggrappo

nella tempesta della vita.

Charles DickensMi strinsi al fianco della mamma..ed ancora sentii addosso i suoibei capelli- come lala di un angelo-pensavo, e fui davvero felice!

Foto digitale Dany Blasi

Umberto Barbera

Mamma terraDolce come non maibella , ora e semprepaziente ai capricci dei tuoi figliin silenzio subisci gli abusile ferite, curi senza nulla diredi doni riempi il giorno e la nottemiliardi i tuoi figli ,irrispettosi ,esuberanti,incuranti della tua bontdella tua et,non dimostrata,serena,rigeneratrice.grazie mamma Terra.Un tuo figlio.


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Maria CavallaroL'ombrellino

Nei miei pensieris allontana una signora ,la gonna strettae lombrellino nero,fili dargento nei suoi ricciolini,occhi pungenti,viso birichino.Partita un dper non pi ritornare,dun grande vuotomha riempito il cuore.

Lei fra le stelleed io quaggi sospiro,ma locchio mionon coglie il suo brillare.Dolce col pensier miobacio il suo viso,come farfallache accarezza un fioree sul mio capomi par di sentiredella sua mano

il morbido calore.


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Paola VigilanteDedicaSe questo foglio potesse parlare,

se le mie idee potessero scorrere fluide comeacqua di ruscello nella mia mente,se quel che scrivo potesse giungere a tecon la stessa intensit con cui lo penso,non ci sarebbero parole e idee adeguate.Perch una vita trascorsa insieme, dalmio primo affacciarmi al mondo al tuoultimo respiro sulla terra, ci hanno resoinseparabili, unite di ununione che tuttora unica.Ho sempre temuto il momento della

tua dipartita perch tra di noi ceratutto quello che si possa desiderarein un rapporto madre e figlia: rispetto,stima, affetto, tenerezza, premure, masoprattutto senso di protezione.Si, mi sentivo protetta, tu eri colei che miera vicino e mi guidava anche nelletpi adulta nella mia non semplice vita.Colei che mi rimboccava ancorale coperte o che si preoccupavase mangiassi o meno, che non prendessifreddo o che fossi troppo stanca, tristeo preoccupata.Colei che teneva a me con tutta se stessaed era sempre pronta a consigliarmi peril mio bene.Ecco, adesso, tutto questo non c pi.La tua presenza ora fatta di altro:una foto, un video, unimmagine, unsogno, un ricordo, un oggetto, un fiore,una preghiera.Ora c altro, altrettanto grande e importante,ed rappresentato da tutto ci che hai costruito

amorevolmente durante la tua umile vita, con tutti noi,ed io tra tutti,che ringrazier sempre Chi lassmi ha scelto figlia della mia adorabile eincomparabile mamma.


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Rita StanzioneEravamo una volta un solo corpoMadre

ti chiamer Terrasostrato a radicidella mia piantache tanto ha succhiatoda inaridirtie ancora offrivitue stille prezioseo Brodo Primordialepregno di particelleche mi furono aveeri la sola a poter prepararetale misturacon tanto di dedizione.Mi figuro embrioimmerso nelle tue acquein stato semibeatoma poca limmaginazionesarebbe giusto averne visionechiuderei gli occhi talvolta

sul quel ricordolappartenenzaal ventre che mi nutre trarrei protezionedal gusto antico.Ma la natura avaraa sottrarre tracciadella prima dimoradi oscurit avvolta

o di luce soffusadi ninne nanne e premuretrapelantevoci e tocchi leggeri.Madreche fantasia ch la miadopo lustri e lustri di vitasincammina a ritroso nel prenataleforse perch solo ora mavvioe comprendo

dai tuoi bianchi capellie dalle rughe


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che ti van consumandoil misteroche ci ha voluteprima unico sanguepoi distinte entite infine un commiatoch solo parvenza:ogni creatura la vita affacciain altre da s generate.Bella Madreio ti porto con mee cederanche te

ad altri respiriil giorno in cui andr


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Angela Maria IntruglioProfumo di confettiTi vedo intenta con il tuo cucito

ed un sorriso increspa le tue labbracapelli neri ,lucidi,corvinie lincarnato di una bella bruna.Mammavorrei che fossi tua pettinar le treccevorrei che fossi tua consolare il cuore.Vorrei ancora starfra le tue bracciasognare ancoracon le tue canzoni.

Sentire sul tuo collomentre gi dormoprofumo dolceprofumo di confetti .Ma mi hai lasciatasola ad aspettaree tu morivi un giornoper la strada.Mamma.


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Valentina Di CaroDa quelle scaleDicono io somigli a mia madrema mia madre non lo sami aspetta in cima alle scalecrede ancora che io stia per tornareho portato con me i miei libri di scuolae ne ho scritti tre o quattro di nuovipiegata fra le buste della spesae il sonno intermittente dei miei figlimia madre vorrebbe scendere le scalema non sa dove venirmi a cercareio vorrei tornare prima di vedermi invecchiaree non riuscire pi a camminarevorrei rivederla bambina

con in braccio la sua bambolina

Nidificano in alto i colori dell'amore di una madre.Foto digitale e aforisma Dany Blasi

Mary BlMadre

Madre tu sei....,Sei il sorgere del sole,

Sei la luce nel buioche mi indica la via.Sei un vortice d amorein cui lasciarsi andare.Sei il rifugio ,sei il fuoco accesoDove potersi riscaldareLe braccia sempre aperteUn cuore che sa donare.Che s aspettare, soffrire, amaree ancora all'infinito amare.Madre tu sei...... mia madre!


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Marina PerozziIl bouquet della sposaRoseo bouquetcoi fiori di pescostringela giovane sposaall'uscita di chiesavestita di solenell'aria tersadi un tiepido aprile.

Non dubita pi,nostalgico sguardo,occhi di cerbiatta.Lontana la guerra."O bella ciao"una memoria distante.I parentigli amicii vicini di casaallungano il collomettendosi in posa.Solleva il velo

ora la sposa.Di sfidail suo sguardostringendo il marito.Vince la vita,con gli occhimarinidella figliache nasce.Allo spezzarsidella fragile tregua,candido bouquet

di crisantemistringela giovane vedovaall'uscita di chiesavestita di pioggianell'aria nebbiosadi un freddo novembre.Signora Morte

dagli occhi di ghiaccios' presa il suo uomo,gettandole in facciaun pugno di cenereumida, spenta.


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Rosanna CazzanigaIMPASTI (a mia madre)

Da tempo i miei passiricalcando orme di istinti

mi hanno portata lontanodal tuo mulino, in un viaggioche non vede ancora una meta.Sotto le mie unghiec ancora la tracciatenace e invisibile della tua farina,del pane e del dolore spezzato insieme.Vorrei ritrovare adessoquei sassi che ridevano sotto i piediquando saltavo nelle pozzanghere

senza sporcarmi.Nel cuore sento ancorail profumo di quel sapone di Marsigliadi cui adesso avrei bisogno,mentre gli occhi guardanoillusioni nuove, gi sporchesfacciate bellezze.Senza i profumi della mia infanziasenza il calore di te che hai forgiatola mia vita, i miei impastinon sono mai riusciti.Mi manca il tuo lievitola tua farinae lacqua fresca del tuo pozzo


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Cristina PiaPerch?...Vorrei saper perchVedo tutto nero intorno a me?

Cerco in un fiore,in uno sguardoQuello che in realt gi dentro di meEmi sento bugiarda.Non cerco un fioreNon cerco lamoreSo che non cNon c mai stato in me!Cerco limpossibile?...Ma poi cos assurdo

Cercar devadere da questo mondo vileChe ti fa scoppiar la bile?...E allora qui cominciano i miei perch?Che in verit hanno gi una risposta:Tornar bambina!Tornar ad esserenelle viscere di mia madree dirle:non sbagliare,torna indietro,non mettermi al mondoper farmi conoscere lodio;ma soprattutto non farmi donnaperch essa soffre, debolenon sa difendersi!Ma se tu non puoiAllora prega Iddiochio nasca uomo!Forse cos ti potr perdonarePerch adessoio mi sento nessuno!Odio il mondoodio teChe non mi hai dato affettoE per colpa tuaNon conosco amor di mamma.

Son come un sassoun fiore appassitoPerch arso dal solecome rimasto arso il mio cuore!Io son nessuno!


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Anna Maria Obadon30 Novembre( a mia madre )

Anche la luna pienasta tramontandodietro una nuvola scura.Come te se ne vafinalmente in pace.So che sei mortanon ho pi pauradel tuo silenziodi quel respiro greveche nella stanza asetticasembrava dilatare

la parete.Del tuo sguardoche mi chiedeva aiutodelle tue mani di cartaprotese per quell'ultima carezza.Sono cos stancae temo ogni nottedaddormentarmidi piegare la testasul tuo cuscinodi condividere il dolore

disumano dell'assenzacon le mie notti- bianche ed affannate -Nella valle di Elahho perso la lottacontro il giganteche ti opprimeva il senoconservo in ogni istantel'angoscia dessertistata inutilecome una nemica.Ora che tuttoad occhi estraneisembra finitoparlo con la tua voceaccavallo le tue lunghe gambetocco con le tue mani bianchee come te raramente sorrido.


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Andrisani PaolaAmore di madre

Amore,spesso impropriamente usato

Si dice che l'amore muove l'universo!L'amore come l'arcobaleno ha infinite sfumatureFrutto d'un vissuto intensamente assimilato.Mamme che annientano s stesse per amoreSpendendo fino a spegnersi

Altre che solo il misero nulla sanno dareAltre amano di un amore patosPer proteggere uccidonoL'amore di una madre che comprende tutto

Comprensione,insegnamento,pazienza e incazzatura.E tanti sogni......Sogni,sogni e sogni!Amore Arcobaleno senza patos

Dany BlasiA te Angela(Mia madre)Madre che allalba silenziosa preghi

Mentre nel gelo pendula foglia tremaAlbero secolare che alla profonda radiceSucchia linfa di terso respiroMadre di vento e cieloManto di luce che lieve tadagiSu ogni mio oscuro pensiero.Intreccia le mie dita di lattaFra le tue dita di rame e soleNei giorni della merla muta.Dal ramo pi alto spingimi implume

E insieme a te voliamo!


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Giuseppe Stanzione

La mia stella.Stella lucente,tu brilli nel cielo,ogni sera ti guardoogni notte ti sogno,in te ritrovoil mio passatoin te io vedola mamma mia.Un anno fa andata via,

da lassmi guardalei mi dice:"Figlio mionon mi piaceci che dicinon mi piacequello che faiNon comportarticome gli altritu sei mio figlio

sei diverso.Voglio che restil'orgoglio mio,come lo sei statonella mia vitaIo ti guardonon ti conoscoti prego,vai allo specchiocome ti ho insegnatolibera il tuo cuore

da tanto rancore.Perdona coleiche ti ha delusoma non farle dei maleLo fai a te stessolo fai a meche da quassti guardoe non incontrochi ho tanto amato.


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SyripoetesMamma!

Solo davanti a Te, non sento il disturbo

della gravit atmosferica in questa vita,perch come sempre sto nel tuo grembodicendoti ancora niente non sar finitaTu dirigi il cammino del mio tuo sangue,con la stessa chiave melodiosa: nella tua paroladentro la felicit e dentro tutte le sofferenzeche attraversanno anche questa lapide neradove i miei occhi non ti possono mai vedere;eh sto davanti a te in certi rifflessi di concupidezzadell insaziata roccia, dove non ti posso lasciare

A che cosa serve questa maledetta materia granitica!!!* * *E non ci sono altri pulsazioni del istinto nellaria;grido con la mia, la stessa voglia dellinfanzia,per congiungere le due prime sillabe spontaneeche uniscono tutte le profondit del mio cuore:Mamma!!!


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Cristina OchiMADRE

Ala soffice

Mi proteggiSguardo fermosenza tremoliiAsserisci o dissentimi culli e mi scaldiTu che prendi questa mia piccola animaLa carezzi con mano leggeraTu che capisci i miei lungi silenziII mio bisogno di paceTu che sei il mio sorridere

La mia lacrima freddaGuardi i miei spaziCapisci i miei sguardiLe mani intrecciate da sempreSenza di teLe mie ossaDiventerebbero braceOgni cosaPerderebbe di sensoQuesta mano tacerebbeTutto il mio contorno svanirebbe nel niente.Un niente assolutoIl silenzio pi stridenteSenza di te non ci sarebbe piLinfaSangueForzaSenza di teRegalerei la mia vita allistante


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Madre che scorri nelle vene dell'immenso mare. Dany BlasiCharles Dickens

Mi strinsi al fianco della mamma..ed ancora sentii addosso i suoibei capelli- come lala di un angelo-pensavo, e fui davvero felice!

Tutte le poesie e opere pubblicate in questo e-book sonotutelate dal copyright. Non consentito riprodurle innessuna forma. Dany Blasi

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