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LE ORIGINI Pare che albori della famiglia Melzi risalgano al primo medioevo, tra i suoi appartenenti si annoverano importanti uomini di governo e alti dignitari della Chiesa. Francesco Melzi , padre di Barbara Melzi, nato nel 1798, futuro commendatore dell'Ordine Gerosolimitano del Santo Sepolcro, è stato considerato come un "uomo d'oro", dal retroterra culturale di qualità e dalla profonda religiosità. Sposato nel 1820 con Isabella Salazar, discendente da famiglia nobile di origine spagnola, ne ricevette un cospicuo patrimonio. Tra i meriti particolari di Francesco Melzi, legato da vincoli di cordialità a Ermes Visconti e ad Alessandro Manzoni, la raccolta di prestigioso materiale, destinato a formare i fondi preziosi della biblioteca presso l'attuale Istituto. 12 OTTOBRE 1825 NASCE BARBARA MELZI Il 12 febbraio 1821, nell'antico palazzo di Milano, nasceva l'ultimo della stirpe, il conte Giuseppe, fratello di Barbara Melzi, che sarebbe nata successivamente il 12 ottobre 1825. Conseguito il diploma di maestra elementare e dopo aver trascorsa una giovinezza sentita come "un mistero di dolore", fu attratta dalle virtù della Marchesa Maddalena di Canossa di Verona, fondatrice delle "Figlie della Carità" dette "Canossiane”. Così, affascinata dal carisma di Maddalena di Canossa, decide di seguirne le orme e comincia ad approfondirne la conoscenza. Ventunenne, Donna Barbara, dopo aver partecipato agli Esercizi spirituali, sogna un programma di vita conforme alla lettera ed allo spirito della Canossa e che lei intende svolgere nella popolosa contrada di Legnarello. Francesco Melzi elaborò, allora, un piano per allestire in Legnanello una dimora per la figlia, in modo da conciliare l'affetto familiare con il dovere cristiano. Si trattava di estendere l'influsso "delle opere buone compiute dalle Canossiane di Via della Chiusa in Milano...alle campagne e in particolare ai coloni di Legnanello." Assaporata l'intenzione, nel luglio 1850, la Madre Superiora Crespi di Milano inoltrò al Card. Romilli l'istanza di erigere, a spese di Francesco Melzi, una filiale dell'Istituto milanese, "per provvedere la tenera femminile popolazione di quel Paesello e vicinanze di chi si occupasse delle prima educazione..." Accordata l'approvazione, Madre Barbara poté raggiungere la casa di Legnanello donatale dal padre e benedetta in agosto dal neo Vescovo di Pavia, Mons. A. Ramazzotti. 1

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LE ORIGINI

Pare che albori della famiglia Melzi risalgano al primo medioevo, tra i suoi appartenentisi annoverano importanti uomini di governo e alti dignitari della Chiesa.

Francesco Melzi, padre di Barbara Melzi, nato nel 1798, futuro commendatoredell'Ordine Gerosolimitano del Santo Sepolcro, è stato considerato come un "uomo d'oro",dal retroterra culturale di qualità e dalla profonda religiosità. Sposato nel 1820 con IsabellaSalazar, discendente da famiglia nobile di origine spagnola, ne ricevette un cospicuopatrimonio.

Tra i meriti particolari di Francesco Melzi, legato da vincoli di cordialità a Ermes Visconti ead Alessandro Manzoni, la raccolta di prestigioso materiale, destinato a formare i fondipreziosi della biblioteca presso l'attuale Istituto.

12 OTTOBRE 1825 NASCE BARBARA MELZI

Il 12 febbraio 1821, nell'antico palazzo di Milano, nasceva l'ultimo della stirpe, il conteGiuseppe, fratello di Barbara Melzi, che sarebbe nata successivamente il 12 ottobre1825. Conseguito il diploma di maestra elementare e dopo aver trascorsa una giovinezza sentitacome "un mistero di dolore", fu attratta dalle virtù della Marchesa Maddalena di Canossadi Verona, fondatrice delle "Figlie della Carità" dette "Canossiane”.Così, affascinata dal carisma di Maddalena di Canossa, decide di seguirne le orme ecomincia ad approfondirne la conoscenza.Ventunenne, Donna Barbara, dopo aver partecipato agli Esercizi spirituali, sogna unprogramma di vita conforme alla lettera ed allo spirito della Canossa e che lei intendesvolgere nella popolosa contrada di Legnarello.

Francesco Melzi elaborò, allora, un piano per allestire in Legnanello una dimora per lafiglia, in modo da conciliare l'affetto familiare con il dovere cristiano. Si trattava diestendere l'influsso "delle opere buone compiute dalle Canossiane di Via della Chiusa inMilano...alle campagne e in particolare ai coloni di Legnanello."

Assaporata l'intenzione, nel luglio 1850, la Madre Superiora Crespi di Milano inoltrò alCard. Romilli l'istanza di erigere, a spese di Francesco Melzi, una filiale dell'Istitutomilanese, "per provvedere la tenera femminile popolazione di quel Paesello e vicinanze dichi si occupasse delle prima educazione..." Accordata l'approvazione, Madre Barbara potéraggiungere la casa di Legnanello donatale dal padre e benedetta in agosto dal neoVescovo di Pavia, Mons. A. Ramazzotti.

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1850 NASCE LA CASA DI LEGNARELLO

Con la donazione del 1850, la casa di Legnarello subisce un primo adattamento perospitare l'abitazione dei Conti Melzi, le sette Madri provenienti da Milano, le scuole, labiblioteca, l'oratorio, l'ospizio e la casa di cura per gli anziani.

Prima Superiora fu Madre Caterina Lazzati, coadiuvata da Madre Barbara, maestra dellenovizie e organizzatrice della nuova istituzione. Trascorsi due anni, Madre Barbara avvertìl'illusione di avere sbagliato "strada" e di essere chiamata a vita contemplativa presso leSuore Sacramentine di Roma (A. Renoldi, In memoria della Nobil Donna Barbara Melzi,s.l., 1962) ma, dopo una breve riflessione, rientrò a Legnano tra il giubilo e l'entusiasmodella popolazione, nel 1853. Esattamente un anno dopo, il 17 maggio 1854, MadreBarbara fu nominata Superiora.

A dimostrazione della sua efficienza sta, a partire dal 1859, l'istituzione di corsi apertialle donne affluite dai paesi vicini e specialmente da S. Giorgio, per lavoro ; di unascuola invernale per le giovani impossibilitate a proseguire gli studi; e di una Scuolaserale per operaie, tutte costituite a carattere privato e quindi sottratte alle leggi del 1866e 1867, volte al disconoscimento giuridico delle istituzioni religiose e all'incameramento deiloro beni per l'assegnazione ai Comuni e Province al fine di creare scuole, asili edospedali.

Anche se la frequenza ai corsi era condizionata dall'attività lavorativa, non sembra fuoriluogo affermare che la macchina educativa azionata dalle Canossiane di Legnanelloincominciava ad offrire contributi non indifferenti nella lotta all'analfabetismo. Nel 1860 "auna richiesta statistica del Sindaco di Legnano", si poteva rispondere che 180 ragazzeerano iscritte ai corsi, meritando quattro anni dopo l'apprezzamento delle Direttrici delleScuole Elementari di Legnano.

1860 - SCUOLA MATERNA, ELEMENTARE, SCUOLA DI CARITA’

Senza l'obbligo di praticare il "metodo normale" statale, in adeguamento agli orari di lavorodelle giovani prevalentemente impegnate nelle filande, accanto alle Elementari fiorivanouna Scuola materna e una Scuola di carità. Da non dimenticare le cure rivolte allaformazione delle aspiranti maestre di campagna, "istruite nella conoscenza più elementaredello scrivere e del fare di conto, ma anche nelle attività pratiche inerenti alla vitafamiliare."

1878 NASCE LA CASA RICOVERO DI TRADATE

Madre Barbara, valendosi di un cospicuo patrimonio, nel Castello di Tradate già deiPusterla e passato alla famiglia Melzi, nel 1878 aprì una nuova Casa-Ricovero per lepersone anziane e invalide; nel 1879 acquistò la chiesa d S. Maria del Castello, facendoladecorare dal pittore legnanese Mosé Turri.

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Ovviamente gli impegni la costrinsero a dividersi tra il soggiorno a Tradate e quello diLegnanello, confortata da un eccezionale spirito di carità e dall'appoggio di fedelissimeconsorelle.

13 DICEMBRE 1898 SI SPEGNE MADRE BARBARA

La varietà dei problemi incontrati contribuì a logorare la fibra di Madre Barbara, fino apiegarla il 13 dicembre 1898. Dopo aver prestato generosi aiuti alla chiesa di Legnanello,costituita in parrocchia pochi mesi prima della morte, ma anche a quella di S. Domenico,Madre Barbara volle sfuggire al fasto della metropoli, per riposare definitivamente nellacappella gentilizia di Rescaldina.

Il compito di assumere l'eredità di Madre Barbara Melzi nonché del suo spirito si riversò suMadre Gaetana Adamoli. Nata nel 1826, assunse la reggenza destinata a durare dal 1899al 1902, quando già aveva 73 anni.

1915 – PRIMA GUERRA MONDIALE TRASFORMAZIONE DELLA CASA INOSPEDALE

Nel 1915, l’istituzione viene trasformata in ospedale per i soldati e solo alla fine dellaPrima Guerra Mondiale la Casa riprenderà il suo precedente ritmo di vita.

Di carità e di generosità illimitata, inesausta, si può ancora parlare, a merito di MadreGiulia Amigazzi, quasi non bastassero gli ambiti riconoscimenti ufficiali. L'occasionefu offerta dal primo conflitto mondiale (1915-1918). La disponibilità della Superiora, laCroce Rossa prima e la Sanità Militare poi, aprirono le porte dell'Ospedale a Tradate e aLegnano. In quest'ultima città furono organizzati "due ospedali di guerra, gestiti dallaCroce Rossa Italiana, ai quali il nosocomio locale assicurò l'assistenza e la collaborazionedel direttore, il chirurgo Ercole Crespi. Le due istituzioni erano localizzate presso le ScuoleElementari "G. Carducci" (in funzione fino al 1918) e presso l'Istituto Amigazzi" (fino al1919) (G. D'Ilario, Ospedale di legnano. Un secolo di storia, Corbetta 2003, p. 93). Nel1915 all'"Amigazzi" erano ospitati 85 soldati, di cui 43 feriti e gli altri ammalati. TraLegnano e Tradate, fino al termine del conflitto furono curati circa 149 militari; per di più,nel 1918, a Legnano furono istituiti corsi elementari per istruire militari degenti analfabeti.

E fu in pieno secondo conflitto mondiale che, nel giugno 1942, venne a mancare MadreAmigazzi, che lasciò come erede universale la consorella Madre Giuditta Baio. In quelperiodo l'apporto di mezzi già offerto agli ufficiali e ai soldati, ai feriti si tramutò inassistenza agli sfollati, ai profughi, ai perseguitati.

Le nuove colonie per bambini di Ramponio (Intelvi, Como) e di Pietrasanta (Lucca) sisvilupparono secondo l'ultima tecnica e i criteri più moderni.

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Nell'ambito scolastico legnanese un cenno particolare meritano le suore Orsoline delSacro Cuore che, nel 1943, sfollarono a Milano per continuare l'attività educativa aLegnano, in Via Saule Banfi, dove rimasero fino al 1945. Venute meno le cause che

avevano indotto le religiose ad allontanarsi da Milano, quando per ordine superioredovettero ritornare alla loro sede originaria, le Autorità locali inutilmente si adoperaronoperché l'Istituto rimanesse comunque a vantaggio della Cittadinanza, "a completamentodel complesso scolastico, a decoro della città del carroccio." Difficoltà di ogni genere si

sovrapponevano però alla realizzazione del progetto, non ultime quelle dell'ambiente chenon poteva più essere di "fortuna" con la cessazione delle ostilità e a fronte di nuoveesigenze scolastiche.

1945 – SCUOLE MEDIE

1946 – ISTITUTO MAGISTRALE

A risolvere il problema concorse Madre Giuditta Baio, pronta ad affrontare l'onere nonindifferente sia morale che finanziario di continuare l'attività dell'Istituto MagistraleSuperiore che le Orsoline avevano così ben avviato e lasciato come eredità a Legnano.Dopo l'apertura della Scuola Media nel 1945, che ebbe "come primi presi Presidi la MadreMaria Rosa Beretta, il Prof. Ettore Bonelli e Madre Maria Amodeo", a partire dall'annoscolastico 1946-47 l'Istituto Magistrale dalla durata quadriennale, in Corso Sempione,raccolse l'eredità delle Orsoline, ottenendo il riconoscimento legale in data 18 giugno1948.

La prova del primo biennio fu felicemente superata; accanto all'Istituto Tecnico (1917),all'Istituto Professionale "A. Bernocchi" (1924), al Liceo Scientifico (1943-44), con ilMagistrale "B. Melzi" Legnano poteva compiere un ulteriore passo nel campo dellaistruzione media superiore e arricchire la popolazione scolastica che, secondo dati fornitida G. Vecchio e G. Borsa (Legnano 1945-2000. Il tempo della trasformazione, OlgiateOlona 2001 p. 120 e ss.), nell'anno scolastico 1954-55 ammontava a 6225 unità.

Con il 6 dicembre 1956 si poté celebrare il primo decennio dell'Istituto Magistrale econ esso festeggiare S. Barbara.

Tra le Autorità intervenute il Provveditore agli Studi Schettini, il promotore della Scuola,Mons. Cappelletti, prevosto di Legnano, il Sindaco, Rag. A. Tenconi.

1959 – 1977 SCUOLA PER SEGRETARIE D’AZIENDA

Dopo l'apertura di una Scuola triennale per Segretarie d'Azienda, voluta dal Prof. Sartorinel 1959 e destinata a durare fino al 1977, si rese necessaria la costruzione di un nuovoedificio scolastico, inaugurato il 3 dicembre 1961.

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1963 – SCUOLA MATERNA, ELEMENTARI, POST ELEMENTARI, MAGISTRALI,SEGRETARIE D’AZIENDA, CORSI AUTORIZZATI CONS. PROV.

Quindi, nell'ottobre 1963 risultavano aperte al pubblico presso le Madri Canossiane:Scuola Materna, Elementari, Post-Elementari, Magistrali, Segretarie d'Azienda, Corsiautorizzati dal Consorzio provinciale.

Gli impegni non furono però limitati solo all'attività scolastica; chiusa l'esistente Casa diriposo, a partire dal 1973 fu assicurata ospitalità ai parenti dei degenti in ospedale, senzadimenticare una forma di pensionato per signorine.

1993 – LICEO SOCIO PSICO PEDAGOGICO

1994 – LICEO TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI

Nel settore scolastico, cessato l'Istituto Magistrale su quattro anni, con il 1993 incominciòa funzionare il Liceo Socio-psico-pedagogico, seguito l'anno seguente dal Tecnicodei Servizi Sociali (Progetto Egeria), entrambi articolati su cinque anni, naturaleprosecuzione a tutto il 2008 della Scuola per l'infanzia; della Scuola primaria; dellaScuola secondaria di primo grado.

2010 / 2011 – LICEO SCIENZE UMANE, LICEO SC. UMANE OPZIONE ECONSOCIALE, ISTITUTO PROFESSIONALE SERVIZI SOCIO SANITARI

Nell’anno scolastico 2010/2011, con la riforma Gelmini, hanno preso avvio i seguenti nuoviindirizzi:

· Liceo Scienze Umane

· Liceo Scienze Umane opzione economico sociale

· Istituto Professionale Servizi Socio Sanitari

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O G G I - LICEO SCIENZE UMANE, LICEO ECONOMICO SOCIALE, ISTITUTOPROFESSIONALE SERVIZI SOCIO SANITARI

Oggi, l’Istituto intitolato a Madre Barbara Melzi ospita oltre 800 allievi tra Scuoladell'infanzia, primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado e il suocontributo alla città e a tutto il territorio dell’Altomilanese è di fondamentale rilievo.

Oggi, come 150 anni fa, lo spirito che anima il personale della scuola è di servizio e ditestimonianza e questo viene ampiamente testimoniato dal Progetto Educativo di Istituto.Il Progetto Educativo d'Istituto ha il fine di esplicitare le finalità educative e didattiche a cuisi ispira l'attività scolastica, secondo lo spirito e l'identità propria della Scuola CattolicaCanossiana.

La nostra scuola ha il compito di guidare gli alunni nello sviluppo della loro personalitàsecondo gli autentici valori umani e cristiani.

L'educazione proposta è attenta all’assimilazione sistematica e critica, opportunamenteraccordata con l'orizzonte di fede.

Gli alunni, protagonisti dell'opera educativa, sono invitati a collaborare in modoconsapevole e attivo alla vita della scuola, rivelando una disponibilità a creare un seriorapporto di fiducia con la comunità educante.

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MADRE GIUDITTA BAIO(operatrice di umanità)1897 - 1987 Il Sindaco di Legnano e la Giunta Comunale hanno deliberato di intitolare la nuova strada, venutasi a crearelungo il Sempione nell'area ex Bernocchi, alla figura di una donna nella persona di Madre Giuditta Baio,religiosa impegnata nel sociale, nell'attività culturale e dell'educazione di Legnano e del territorio nelnovecento, ancor'oggi indimenticabile figura nel cuore dei legnanesi.

E' quasi impossibile descrivere tutta l'attività caritativa di M. Giuditta Baio; le opere che Ella intraprese furonosempre in sintonia e come risposta alle esigenze e ai bisogni dei cittadini.

Nel 1946 a Legnano alla Scuola Materna ed Elementare, già esistenti, aggiunse la Scuola Media, corsi dicultura, di taglio e cucito e l'Istituto Magistrale.

Per l'apertura dell'Istituto Magistrale e dei corsi professionali, M. Giuditta, era stata sollecitata dalle autoritàcivili e religiose del tempo, poichè la città di Legnano era sprovvista di indirizzi scolastici che potesseropreparare future maestre nella scuola materna ed elementare.

Tale istituzione è stata mantenuta nel tempo e le autorità civili si prodigarono affinché la proposta educativafosse sempre più viva ed unica sul territorio legnanese.

Nel 1959, ancora su pressione da parte dell'Associazione Industriali Legnanesi (ALI), che vollero corsiprofessionali di avviamento al lavoro, istituì la scuola quadriennale di Segretarie d'Azienda alla quale furono,poi, affiancati corsi autorizzati dal Consorzio Provinciale e precisamente corsi professionali di qualificabiennali e corso di applicato ai servizi amministrativi.

Poiché i locali adibiti ai vari indirizzi scolastici non erano più sufficienti, Madre Baio, coraggiosamente fececostruire un edificio scolastico funzionale ed idoneo.

Gli impegni di M. Giuditta, non si limitarono solo all'attività educativa: non possiamo tralasciare dimenzionare l'attenzione alle persone anziane, sulla scia di quanto avevano operato M. Barbara Melzi e M.Giulia Amigazzi, ampliò sia a Legnano che a Tradate il pensionato privilegiando nell'accoglienza le personesole e più bisognose. Fu poi assicurata l'ospitalità ai parenti dei degenti in ospedale e non fu tralasciatal'istituzione di un pensionato per lavoratrici.

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Le opere da lei realizzate testimoniano e sono segno di una non comune capacità organizzativa, menteaperta e lungimirante, ma quello che più di tutto fu apprezzato in lei, da tutti, fu la sua cordialità, lagiovinezza di spirito, il sorriso che infonde fiducia, in una parola la virtù cristiana di servire Dio nei fratellibisognosi, secondo il carisma canossiano: umiltà nella carità.

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