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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIACORSO DI LAUREA C.E.G.A.
Corso di Progettazione Esecutiva e Cantierizzazione
Prof. Renato Laganà
LE PARTIZIONI VERTICALI ESTERNE:DALLA PARETE ALL’INVOLUCRO EDILIZIO
ECOLOGICO
Sin dall’antichità le costruzioni dell’uomo Sin dall’antichità le costruzioni dell’uomo sono state caratterizzate da sistemi sono state caratterizzate da sistemi costruttivi tendenti a creare una separazione costruttivi tendenti a creare una separazione tra spazio esterno ed ambiente interno. tra spazio esterno ed ambiente interno.
Esigenze di sicurezza, di riparo dalle Esigenze di sicurezza, di riparo dalle avversità naturali hanno fatto sì che, avversità naturali hanno fatto sì che, con il trascorrere del tempo, quello che con il trascorrere del tempo, quello che inizialmente costituiva un elemento inizialmente costituiva un elemento strutturale per sorreggere la copertura strutturale per sorreggere la copertura divenisse sempre più un elemento divenisse sempre più un elemento costruttivo teso a rappresentare costruttivo teso a rappresentare l’immagine non più edilizia ma l’immagine non più edilizia ma architettonica della casa dell’uomo.architettonica della casa dell’uomo.
…………InIn un primo tempo, eretti dei pali un primo tempo, eretti dei pali legati l’un l’altro da rami trasversali, gli legati l’un l’altro da rami trasversali, gli uomini costruivano muri con il fango.uomini costruivano muri con il fango.
Altri li fabbricavano con blocchi di argilla Altri li fabbricavano con blocchi di argilla disseccati, tenuti insieme da intelaiature disseccati, tenuti insieme da intelaiature di di legno……legno…….( I, 3).( I, 3)
….In seguito (…) cominciarono a ….In seguito (…) cominciarono a costruire non solo capanne, ma anche costruire non solo capanne, ma anche case munite di fondamenta, con muri di case munite di fondamenta, con muri di mattoni e di pietre e con tetti di legno e mattoni e di pietre e con tetti di legno e tegole…tegole…..VITRUVIO POLLIONE, De Architectura, ( I, 7)
Sei, appresso gli antichi, furono le maniere de’ muri: l’una detta reticolata, l’altra di terracotta o quadrello; la terza di cementi, cioè di pietre roze di montagna, o di fiume; la quarta di pietre incerte; la quinta di sasso quadrato; e la sesta la rempiuta.
La parete muraria assunse forme diverse
La parete, nata chiusa, nel tempo ha aggiunto aperture per gestire il passaggio della luce e dell’aria, assumendo regole non più soltanto statiche, ma anche di protezione, e soprattutto estetiche.La nuda pietra o il nudo laterizio sono stati ricoperti da strati di intonaco e poi rifiniti con intonaco o strati pittorici colorati rinnovati periodicamente secondo i codici di pratica della manutenzione ordinaria.
……IlIl muro andava bene per l’uomo.muro andava bene per l’uomo.
Con il suo spessore e la sua forza ne Con il suo spessore e la sua forza ne proteggeva l’integrità.proteggeva l’integrità.
Ma presto, il desiderio di guardar Ma presto, il desiderio di guardar fuori portò l’uomo a fare un buco nel fuori portò l’uomo a fare un buco nel muro, e il muro fu molto addolorato, muro, e il muro fu molto addolorato, e esclamò: “Cosa mi stai facendo? Io e esclamò: “Cosa mi stai facendo? Io ti proteggevo, ti facevo sentire ti proteggevo, ti facevo sentire sicuro, e tu ora mi buchi!”sicuro, e tu ora mi buchi!”
E l’uomo disse, E l’uomo disse,
“Ma io voglio guardar fuori! Vedo “Ma io voglio guardar fuori! Vedo cose meravigliose e voglio guardar cose meravigliose e voglio guardar fuori”.fuori”.
Ma il muro si sentiva ancora molto Ma il muro si sentiva ancora molto triste…triste…....
LOUIS KAHN, Dialoghi di Architettura (in Casabella n.350-351/1970)
…….Poi l’uomo non .Poi l’uomo non
fece solo un buco fece solo un buco
nel muro, ma una nel muro, ma una
bella apertura con bella apertura con
bordi di pietra bordi di pietra
lisciata e sopra un lisciata e sopra un
architrave.architrave.
Ed ecco, il muro si Ed ecco, il muro si
sentì molto bene.sentì molto bene.
LOUIS KAHN, Dialoghi di Architettura (in Casabella n.350-351/1970)
…………LaLa calce…calce… divenuta dopo la cottura divenuta dopo la cottura un materiale poroso, accoglie in sé un materiale poroso, accoglie in sé attraverso i suoi fori dilatati la sabbia, vi attraverso i suoi fori dilatati la sabbia, vi aderisce strettamente e, asciugandosi, si aderisce strettamente e, asciugandosi, si lega alle pietre, dando solidità alle lega alle pietre, dando solidità alle strutture……strutture……..VITRUVIO POLLIONE, De Architectura, ( V, 3)
…………II lavori di rifinitura riescono bene, lavori di rifinitura riescono bene,
se si usa della calce di ottima qualità, se si usa della calce di ottima qualità,
lasciandola macerare a lasciandola macerare a lungo……lungo……..VITRUVIO POLLIONE, De Architectura, ( VII, 3)
…………sisi proceda alla sgrossatura della parete. Mentre si proceda alla sgrossatura della parete. Mentre si asciuga vi si stenda al di sopra uno strato di asciuga vi si stenda al di sopra uno strato di arenato…arenato…. . Mentre sta asciugandosi il primo strato, se ne stenda Mentre sta asciugandosi il primo strato, se ne stenda un altro, poi un terzo.un altro, poi un terzo.
Quanto più l’arenato sarà spesso, tanto più l’intonaco Quanto più l’arenato sarà spesso, tanto più l’intonaco sarà solido nel tempo.sarà solido nel tempo.
….si passa a stendere un’altra serie di strati con calce ….si passa a stendere un’altra serie di strati con calce e polvere di marmo.e polvere di marmo.
Steso uno strato con granuli rossi, quando sta già Steso uno strato con granuli rossi, quando sta già asciugandosi, se ne applichi un altro a granuli più asciugandosi, se ne applichi un altro a granuli più piccoli; dopo averlo ben compresso e strofinato, se ne piccoli; dopo averlo ben compresso e strofinato, se ne passi un terzo molto passi un terzo molto fine……fine……VITRUVIO POLLIONE, De Architectura, ( VII, 3, 5)
Rinzaffoaderenza e supporto
Calce (una parte)
Sabbia grossa (due parti)
Pezzi mattone e ritagli di marmo (una parte)
ArenatoTre strati di intonaco:
Calce (una parte), Sabbia grossa (due parti)
tenuta strutturale e durabilità
MarmoratoTre strati di intonaco decrescenti verso l’esterno:
Calce (una parte), granuli di marmo (due parti)
estetica strutturale e durabilità
……cici contentiamo di un contentiamo di un solo strato di arena su cui solo strato di arena su cui spianiamo subito spianiamo subito un’incrostatura marmorea. un’incrostatura marmorea. Qual meraviglia se i nostri Qual meraviglia se i nostri riescono informi e riescono informi e fragili……fragili……..FRANCESCO MILIZIA, sec. XVIII
L’involucro primordiale in terra cruda ha dato il posto alla pietra, al legno, al laterizio, al cemento armato, nella loro caratterizzazione naturale o via via in un affinamento di trattamenti materici multiformi che dalle produzioni locali sono nel tempo passati all’uso di materiali provenienti anche da luoghi lontani.
Nell’ultimo secolo, dopo le timide ma innovative soluzioni sperimentate nel secolo precedente con la cosiddetta rivoluzione industriale, l’idea di svincolarsi dalle griglie strutturali ha prodotto un desiderio di libertà espressiva che ha superato i limiti dell’opacità del sistema parete, introducendo tecnologie complesse spesso legate a sistemi impiantistici.
La parete, per tanti secoli caratterizzata da un elemento murario, si trasforma ininvolucro edilizio, filtro fisico e visivo che fa interagire l’ambiente interno con quello esterno.
Le malte, con l’aggiunta di particolari additivi, si prestano alle soluzioni più disparate, i componenti strutturali si evolvono e le stratificazioni degli intonaci raggiungono livelli prestazionali un tempo impensabili.
La pelle dell’edificio realizzato con sistemi murari tradizionali od evoluti assume nuove identità rispetto al passato pur riconducendosi ad un sistema di stratificazioni.
L’intonaco, che deve sopportare le sollecitazioni meccaniche e del clima, esercita una protezione dello strato inferiore (il rinzaffo) dall’azione corrosiva dell’acqua e del gelo impedendo l’accumulo di umidità.
LEGANTI PER LE MALTE DI INTONACO
ORGANICI INORGANICI
Polimeri acrilati puri
Polimeri acrilati stiroli
Copolimerivinilacetati
Resine siliconiche
Calce aerea calce idraulica
Gesso
Cemento
Anidrite
Argilla
Silicati
Norma DIN 18550 : classificazione in rapporto al legante
Norma EN 998-1 : classificazione in base a resistenza e compressione
INTONACI PER USI PARTICOLARI
Termoisolanti
Isolanti acustici
Per risanamento
Antincendio
Accumulatori di calore
Desalinizzanti
Leggeri
Antiradioattivi
Con proprietà magnetiche
Imbiancanti
L’approccio alla sostenibilità ambientale genera una vera e propria rivoluzione tendente ad esaltare la durabilità materica ed estetica dei prodotti di finitura che assumono anche livelli di protezione sanitaria dall’inquinamento atmosferico e di abbattimento dei consumi energetici.