Upload
vohuong
View
224
Download
1
Embed Size (px)
Citation preview
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Dipartimento di Scienze Neurologiche
Fisiopatologia delle funzioni cognitiveFisiopatologia delle funzioni cognitive
GianfrancoGianfranco PuotiPuoti
Le principali funzioni cognitiveLe principali funzioni cognitive
OrientamentoOrientamento
PercezionePercezione
AttenzioneAttenzione –– concentrazioneconcentrazione
MemoriaMemoria
LinguaggioLinguaggio
AbilitAbilitàà costruttivecostruttive
RagionamentoRagionamento
Funzioni esecutiveFunzioni esecutive
Intelligenza generaleIntelligenza generale
ORIENTAMENTOORIENTAMENTOCapacitCapacitàà di esprimere correttamente le proprie coordinate essenziali in di esprimere correttamente le proprie coordinate essenziali in
relazione al relazione al tempotempo, allo , allo spaziospazio, alla propria , alla propria identitidentitàà personalepersonale ed al ed al
contesto familiarecontesto familiare..
PERCEZIONEPERCEZIONE
Processo attivo di elaborazione, integrazione ed interpretazioneProcesso attivo di elaborazione, integrazione ed interpretazione deglideglistimoli sensoriali. stimoli sensoriali.
Si distinguono componenti principali di percezione uditiva, tattSi distinguono componenti principali di percezione uditiva, tattile e ile e visiva, ed ulteriori sottocomponenti pivisiva, ed ulteriori sottocomponenti piùù specializzate (es. percezione specializzate (es. percezione
per i volti, colori, rapporti spaziali, ecc.).per i volti, colori, rapporti spaziali, ecc.).
ABILITAABILITA’’ COSTRUTTIVECOSTRUTTIVECapacitCapacitàà di pianificare e realizzare prodotti dotati di rapporti spazialdi pianificare e realizzare prodotti dotati di rapporti spazialii
complessi, per esempio assemblare oggetti, disegnare, costruire complessi, per esempio assemblare oggetti, disegnare, costruire
modelli tridimensionalimodelli tridimensionali
LINGUAGGIOLINGUAGGIOCapacitCapacitàà di manipolare simboli linguisticidi manipolare simboli linguistici
RAGIONAMENTORAGIONAMENTOLL’’insieme delle operazioni mentali che mettono in relazione due o insieme delle operazioni mentali che mettono in relazione due o pipiùù
unitunitàà elementari, per esempio sommare due numeri. Si distinguono elementari, per esempio sommare due numeri. Si distinguono
componenti di calcolo, confronto, giudizio, formazione di concetcomponenti di calcolo, confronto, giudizio, formazione di concetti,ti,
astrazione, generalizzazione, soluzione di problemi, ecc.astrazione, generalizzazione, soluzione di problemi, ecc.
FUNZIONI ESECUTIVEFUNZIONI ESECUTIVEAbilitAbilitàà di livello gerarchico pidi livello gerarchico piùù elevato, che comprendono la capacitelevato, che comprendono la capacitàà
di decidere se e come impegnarsi in una certa azione, la capacitdi decidere se e come impegnarsi in una certa azione, la capacitàà didi
stabilire obiettivi e scopi, la capacitstabilire obiettivi e scopi, la capacitàà di pianificare, controllare e di pianificare, controllare e
correggere lcorreggere l’’azione in corso, ecc.azione in corso, ecc.
INTELLIGENZA GENERALEINTELLIGENZA GENERALEEE’’ il risultato dellil risultato dell’’utilizzo efficace delle diverse funzioni cognitive utilizzo efficace delle diverse funzioni cognitive
specializzate, che di solito si riflette in un vantaggio specializzate, che di solito si riflette in un vantaggio adattativoadattativo, per , per
esempio una migliore riuscita scolastica o lavorativa. esempio una migliore riuscita scolastica o lavorativa.
ATTENZIONEATTENZIONE
CapacitCapacitàà di assegnare, distribuire e mantenere le risorse cognitive dispdi assegnare, distribuire e mantenere le risorse cognitive disponibilionibili
in funzione del compito da svolgere. Si distinguono solitamente in funzione del compito da svolgere. Si distinguono solitamente ::
-- attenzione divisaattenzione divisa
-- attenzione selettivaattenzione selettiva
-- attenzione sostenutaattenzione sostenuta
-- vigilanzavigilanza
LL’’attenzione divisaattenzione divisa èè la capacitla capacitàà di prestare attenzione ed elaborare diverse informazioni che sidi prestare attenzione ed elaborare diverse informazioni che si
presentano contemporaneamente. SEDE DI LESIONI: prevalentemente presentano contemporaneamente. SEDE DI LESIONI: prevalentemente diffuse, con una maggiore diffuse, con una maggiore
estensione a carico dellestensione a carico dell’’emisfero destro; lesioni del corpo calloso, del lobo frontale e emisfero destro; lesioni del corpo calloso, del lobo frontale e parietaleparietale
LL’’attenzione selettivaattenzione selettiva èè la capacitla capacitàà che permette di concentrarci su uno o piche permette di concentrarci su uno o piùù stimoli target stimoli target
selezionandoli tra altri stimoli selezionandoli tra altri stimoli distrattoridistrattori o tra informazioni in competizione tra loro. Gli stimoli o tra informazioni in competizione tra loro. Gli stimoli
target possono essere stimoli target possono essere stimoli visuovisuo--spazialispaziali ee uditivouditivo--verbaliverbali. SEDE DI LESIONI: lobo frontale. SEDE DI LESIONI: lobo frontale
sinistro, asse sinistro, asse troncotronco--talamotalamo--frontalefrontale. Nei casi di deficit di attenzione selettiva spaziale (. Nei casi di deficit di attenzione selettiva spaziale (negletneglet),),
le lesioni sono prevalentemente a carico del lobo parietale. le lesioni sono prevalentemente a carico del lobo parietale.
LL’’attenzione sostenutaattenzione sostenuta èè la capacitla capacitàà di mantenere ldi mantenere l’’attenzione su stimoli target per un attenzione su stimoli target per un
protratto periodo di tempo. Gli stimoli target possono essere stprotratto periodo di tempo. Gli stimoli target possono essere stimoliimoli visuovisuo--spazialispaziali ee uditivouditivo--
verbaliverbali. SEDE DI LESIONI: prevalentemente a carico dell. SEDE DI LESIONI: prevalentemente a carico dell’’emisfero destro, che appare piemisfero destro, che appare piùù
abile, rispetto al sinistro, nel protrarre labile, rispetto al sinistro, nel protrarre l’’attenzione per lungo tempo (attenzione per lungo tempo (DimondDimond, 1980); , 1980);
cortecciacorteccia prefrontaleprefrontale e parietale posteriore, lobo temporale. e parietale posteriore, lobo temporale.
Stato di vigilanzaStato di vigilanza, attivato da vie di proiezione dal setto mediale all'ippocampo , attivato da vie di proiezione dal setto mediale all'ippocampo
…… il mondo che ci circonda il mondo che ci circonda èè la sorgente di due importanti la sorgente di due importanti
attivitattivitàà del nostro cervello: del nostro cervello: apprendimentoapprendimento ee memoriamemoria..
LL’’apprendimento ci consente di apprendimento ci consente di acquisireacquisire nuove informazioni nuove informazioni
prelevandole dalla realtprelevandole dalla realtàà; con la memoria, invece, ; con la memoria, invece,
intrappoliamointrappoliamo e/oe/o ripeschiamoripeschiamo nei meandri della mente nei meandri della mente
informazioni giinformazioni giàà acquisiteacquisite……
MEMORIAMEMORIA
•• PlatonePlatone paragonava la memoria umana a morbida cera sulla paragonava la memoria umana a morbida cera sulla
quale le esperienze imprimevano dei segni. quale le esperienze imprimevano dei segni.
•• AristoteleAristotele parlava invece di "associazioni" per esprimere il parlava invece di "associazioni" per esprimere il concetto per il quale due idee sono associate se il ricordo concetto per il quale due idee sono associate se il ricordo delldell’’unauna èè un buon indice di richiamo dellun buon indice di richiamo dell’’altra.altra.
•• Agli inizi del Agli inizi del ‘‘900 alcuni studiosi consideravano il sistema di 900 alcuni studiosi consideravano il sistema di memorizzazione costituito da "vie neurali", una sorta di sentiermemorizzazione costituito da "vie neurali", una sorta di sentierii
mentali che diventavano pimentali che diventavano piùù chiari e distinti a forza di essere chiari e distinti a forza di essere usati.usati.
MEMORIAMEMORIA
Memoria a breve termineMemoria a breve termine:: capacitcapacitàà di ritenere fedelmente gli stimoli di ritenere fedelmente gli stimoli percepiti per brevi periodi di tempo (fino a circa 30percepiti per brevi periodi di tempo (fino a circa 30--60 secondi). 60 secondi). ÈÈ unundeposito temporaneo a capacitdeposito temporaneo a capacitàà limitata.limitata.
Memoria a lungo termineMemoria a lungo termine:: capacitcapacitàà di ritenere in modo stabile gli aspetti di ritenere in modo stabile gli aspetti salienti degli stimoli percepiti. salienti degli stimoli percepiti. ÈÈ un deposito permanente a capacitun deposito permanente a capacitààvirtualmente illimitata. La MLT virtualmente illimitata. La MLT èè solitamente frazionata nelle solitamente frazionata nelle componenti dicomponenti di
-- memoria episodicamemoria episodica che riguarda gli eventi dotati di che riguarda gli eventi dotati di specifiche connotazioni spaziali e temporali (autobiografica)specifiche connotazioni spaziali e temporali (autobiografica)
-- memoria semanticamemoria semantica che riguarda il significato delle paroleche riguarda il significato delle parole
-- memoria proceduralememoria procedurale che riguarda le abilitche riguarda le abilitàà e le abitudini e le abitudini appreseapprese
MEMORIAMEMORIA
IMPLICITAIMPLICITA
(non(non--dichiarativa)dichiarativa)
MEMORIAMEMORIA
ESPLICITAESPLICITA
(dichiarativa)(dichiarativa)
COME IMPARIAMO?
COME SI IMPRIMONO I RICORDI NEL CERVELLO?
QUALI SONO LE STRUTTURE IMPLICATE
NELL’APPRENDIMENTO?
COME RIEVOCHIAMO I RICORDI?
DOVE SONO CONSERVATI I RICORDI?
STIMOLISTIMOLI
75% NON MEMORIZZATI75% NON MEMORIZZATI
25%25%
InformazioniInformazioni
codificate con codificate con
successosuccesso
IppocampoIppocampo
OblioOblio
1%1%
CuscinettoCuscinetto
di ripristinodi ripristino
IL SISTEMA LIMBICOIL SISTEMA LIMBICO
A.A. CircuitoCircuito didi PapezPapez. 1. Giro. 1. Giro deldel cingolocingolo; 2. corpo ; 2. corpo callosocalloso; 3. ; 3. trigonotrigono ((fornicefornice); 4. ); 4. nucleonucleo
anterioreanteriore deldel talamotalamo ; 5.; 5. tubercolotubercolo mammillaremammillare; 6. stria ; 6. stria terminalisterminalis; 7. ; 7. ippocampoippocampo ((cornocorno
d'd'AmmoneAmmone) ; 8. ) ; 8. girogiro paraippocampaleparaippocampale ; 9. AMIGDALA.; 9. AMIGDALA.
B.B. ConnessioniConnessioni deldel circuitocircuito didi PapezPapez. Noyau DM : . Noyau DM : nucleinuclei dorsomedianidorsomediani deldel talamotalamo..
IPPOCAMPOIPPOCAMPO
AMIGDALAAMIGDALA
These two images of the These two images of the amygdalaamygdala demonstrate that there are discrete groups demonstrate that there are discrete groups
of cells within the large nucleus. The deep group, which includeof cells within the large nucleus. The deep group, which includes the s the lateral,lateral,
basal,basal, andand accessoryaccessory basal nucleibasal nuclei, is responsible for collecting the input from , is responsible for collecting the input from
sensory cortex. The more dorsal group, which includes the sensory cortex. The more dorsal group, which includes the centralcentral andand medialmedial
nucleinuclei, receives projections from the deep group and sends the signal , receives projections from the deep group and sends the signal out to out to
autonomicautonomic centerscenters..
La teoria del consolidamento dei sistemiLa teoria del consolidamento dei sistemi
LL’’ippocampo (e le strutture adiacenti) non sono la sede in cui sonippocampo (e le strutture adiacenti) non sono la sede in cui sonoo
depositati i ricordi, ma esso svolge un ruolo cruciale nel formadepositati i ricordi, ma esso svolge un ruolo cruciale nel formare nuovi re nuovi
ricordiricordi
Nel 1971 David Nel 1971 David MarrMarr ha ipotizzato che lha ipotizzato che l’’ippocampo sia un sistema a capacitippocampo sia un sistema a capacitàà
limitata che acquisisce informazioni rapidamente ed automaticamelimitata che acquisisce informazioni rapidamente ed automaticamente,nte,
senza però mantenerle a lungo. Col tempo, lsenza però mantenerle a lungo. Col tempo, l’’informazione originaria informazione originaria
disponibile nelldisponibile nell’’ippocampo diviene permanente in altre strutture del cervello ippocampo diviene permanente in altre strutture del cervello
(in corteccia), in maniera indipendente dall(in corteccia), in maniera indipendente dall’’attivitattivitàà delldell’’ippocampo stesso. Il ippocampo stesso. Il
meccanismo cruciale di questo trasferimento meccanismo cruciale di questo trasferimento èè la riattivazione (la riattivazione (‘‘replayreplay’’))
delle configurazioni di attivitdelle configurazioni di attivitàà neuraleneurale –– forse in parte anche durante il forse in parte anche durante il
sonno.sonno.
Cortical modules
time
Memoria seriale Memoria associativa
L'encefalo non memorizza i dati come
fossero fotografie, ma attraverso
associazioni, con un procedimento
simile all'ologramma (memoria
associativa)
StimoloStimolo
esternoesterno
CortecciaCorteccia
sensitivasensitiva
primariaprimaria
CortecciaCorteccia
associativaassociativa
multimodalemultimodale
GiroGiro
paraippocparaippoc
ampaleampale
IppocampoIppocampo
(corteccia(corteccia
entorinaleentorinale))
IppocampoIppocampo
(area CA3)(area CA3)
IppocampoIppocampo
(area CA1)(area CA1)
SubiculumSubiculum
Gli elementi visivi, uditivi, olfattivi, verbali registrati su aGli elementi visivi, uditivi, olfattivi, verbali registrati su aree corticali diverse (ree corticali diverse (cortecciecorteccie sensitivesensitiveprimarie), ma simultaneamente, sono convogliati verso un unico gprimarie), ma simultaneamente, sono convogliati verso un unico grupporuppo neuronaleneuronale (ippocampo) in (ippocampo) in cui risultano associati in un'unica situazione contestuale. Talecui risultano associati in un'unica situazione contestuale. Tale insieme di informazioni soggiornerinsieme di informazioni soggiorneràà,,in questa sorta di buffer di memorie episodiche, per settimane oin questa sorta di buffer di memorie episodiche, per settimane o mesi, finchmesi, finchéé non verrnon verràà trasferito ad trasferito ad aree corticali con alta densitaree corticali con alta densitàà cellulare ed eventualmente classificato ed inquadrato cellulare ed eventualmente classificato ed inquadrato temporalmentetemporalmenteQuesta stimolazione all'indietro (ippocampoQuesta stimolazione all'indietro (ippocampo ----> corteccia sensitiva primaria) comincia circa 100 > corteccia sensitiva primaria) comincia circa 100 millisecondimillisecondi dopo l'inizio e trova quindi le sinapsi, da cui il processo dopo l'inizio e trova quindi le sinapsi, da cui il processo èè partito, ancora attive e quindi partito, ancora attive e quindi in quello stato di modificabilitin quello stato di modificabilitàà sinapticasinaptica che dura circa 1 secondo. Lungo tutto il percorso si che dura circa 1 secondo. Lungo tutto il percorso si verificheranno dunque delle modificazioniverificheranno dunque delle modificazioni sinaptichesinaptiche che determinano il formarsi di sinapsi forti o, che determinano il formarsi di sinapsi forti o, nei termini di nei termini di EdelmennEdelmenn, di selezionare un circuito secondo un processo di darwinismo , di selezionare un circuito secondo un processo di darwinismo neuronaleneuronale,,ciocioèè privilegiando un circuito e, quindi, un tipo di informazioni riprivilegiando un circuito e, quindi, un tipo di informazioni rispetto ad altre. spetto ad altre.
AmigdalaAmigdala
IpotalamoIpotalamoConnotazione emotivaConnotazione emotiva
delldell’’evento con regolazioneevento con regolazione
endocrinoendocrino--vegetativavegetativa
•• QUALI SONO LE BASI BIOLOGICHE QUALI SONO LE BASI BIOLOGICHE
DELLDELL’’APPRENDIMENTO E DELLA APPRENDIMENTO E DELLA
MEMORIA?MEMORIA?
LL’’immagazzinamento dei ricordi immagazzinamento dei ricordi èè legato alla legato alla
capacitcapacitàà dei circuiti dei circuiti neuronalineuronali didi PLASTICITAPLASTICITA’’
Potenziamento della trasmissione Potenziamento della trasmissione sinapticasinaptica: Long : Long TermTerm PotentationPotentation (LTP) e (LTP) e
trasmissionetrasmissione glutammatergicaglutammatergica
CORRELATO NEUROPATOLOGICO
ISCHEMIA
MALATTIA DI
ALZHEIMER
LINGUAGGIO
Capacità di manipolare simboli linguistici. Si distinguono le componenti
principali di comprensione orale, espressione orale, comprensione della
lettura, espressione scritta
Fascicolo
Arcuato
Corteccia
Motoria
Primaria
Area di
Broca
Corteccia
Visiva
Primaria
Corteccia
Uditiva
Primaria
Area di
Wernicke
Giro
Angolare
PET cha mostra lPET cha mostra l’’attivitattivitàà cerebrale dei due emisferi durante lcerebrale dei due emisferi durante l’’ascolto di una lingua ascolto di una lingua
conosciuta: le aree verdi e conosciuta: le aree verdi e arancioniarancioni sono deputate allsono deputate all’’ascolto; lascolto; l’’area gialla al area gialla al
riconoscimento delle parole; lriconoscimento delle parole; l’’area rosa nel lobo frontale area rosa nel lobo frontale èè ll’’area di area di BrocaBroca
aa
cc
bb
dd
PET emisfero sn: a) durante la visione; b) durante lPET emisfero sn: a) durante la visione; b) durante l’’ascolto; c) comunicazione ascolto; c) comunicazione
orale; d) quando si pensano parole e si parlaorale; d) quando si pensano parole e si parla
AFASIA DI BROCA
Lesione: frontale laterale,
soprasilviana, prerolandica,
lesione estendentesi alla sost.
bianca periventricolare
sottostante
AFASIA TRANS-CORTICALE
MOTORIA
Localizzaz.: interruzione
connessione area motoria
supplementare e area di Broca.
AFASIA DI WERNICKE
Lesione: terzo posteriore
circonv. temporale superiore
(área di Wernicke)AFASIA TRANS-CORTICALE
SENSORIALE
Localizz.: regione parietotemporale
sin afectar area di Wernicke
AFASIA GLOBALE
Localizzazione: Perisilviana
estesa coinvolgente l’area di
Broca e Wernicke e la sost.
bianca sottostante
AFASIA ANOMICA
Localizzazione: Circonv.
angolare, circonv. temporale
media
AFASIA Sotto-corticale
Localiz. anteriore: caudado-
putamen e/o capsula interna.
Localiz. posteriore: pulvinar del
talamo izquierdo
AFASIA Di CONDUZIONE
Lesione: Sost. bianca (fasc. arquato,
longitudinale superiore) di
connessione area di Broca e
Wernicke (con localizzazione
frequente in regione sopramarginale
o inferiore del lobulo parietale)
La sindrome di negligenza spazialeLa sindrome di negligenza spaziale
Nella sindrome di negligenza spaziale unilaterale il paziente siNella sindrome di negligenza spaziale unilaterale il paziente si comporta come se non fossecomporta come se non fosse
pipiùù in grado di percepire e concepire l'esistenza del lato sinistroin grado di percepire e concepire l'esistenza del lato sinistro dello spazio egocentrico, dello spazio egocentrico,
corporeo ed extracorporeo. Le caratteristiche principali della scorporeo ed extracorporeo. Le caratteristiche principali della sindrome sono le seguenti :indrome sono le seguenti :
1) mancata risposta agli stimoli presentati 1) mancata risposta agli stimoli presentati controcontro--lesionalmentelesionalmente;;
2) significativa diminuzione dei movimenti di esplorazione v2) significativa diminuzione dei movimenti di esplorazione verso lo spazio controerso lo spazio contro--lesionale;lesionale;
3) presenza della sintomatologia anche in assenza di deficit3) presenza della sintomatologia anche in assenza di deficit sensoriali o motorisensoriali o motori
Sintomatologia e localizzazioneSintomatologia e localizzazioneNei casi piNei casi piùù gravi i pazienti possono evidenziare una numerosa serie di sintgravi i pazienti possono evidenziare una numerosa serie di sintomi, quali la deviazione omi, quali la deviazione
ipsilesionaleipsilesionale di occhi e capo, la tendenza a non usare, anche in assenza di di occhi e capo, la tendenza a non usare, anche in assenza di emiparesiemiparesi, l'arto, l'arto controlesionalecontrolesionale
((neglectneglect motorio), la mancata interazione con persone presenti nello spamotorio), la mancata interazione con persone presenti nello spazio negletto o l'omissione nell'uso o zio negletto o l'omissione nell'uso o
nella 'percezione' (pur in assenza di deficit percettivi) di oggnella 'percezione' (pur in assenza di deficit percettivi) di oggetti posti nello spazio negletto.etti posti nello spazio negletto.
Qualora la lesione sia meno grave oppure nella fase Qualora la lesione sia meno grave oppure nella fase subacutasubacuta didi neglectneglect conclamato il soggetto può essere conclamato il soggetto può essere
capace di interagire con gli oggetti presenti nello spazio contrcapace di interagire con gli oggetti presenti nello spazio controo--lesionale, ma solo in alcune circostanze; pilesionale, ma solo in alcune circostanze; piùù
precisamente, il paziente si dimostra consapevole di tali oggettprecisamente, il paziente si dimostra consapevole di tali oggetti solo in assenza di stimolii solo in assenza di stimoli distrattoridistrattori collocaticollocati
ipsilesionalmenteipsilesionalmente. Se, viceversa, due stimoli sono presentati contemporaneamente,. Se, viceversa, due stimoli sono presentati contemporaneamente, uno nell'uno nell'emicampoemicampo sanosano
e l'altro in quello controe l'altro in quello contro--lesionale,lesionale, quest'quest'ultimo verrultimo verràà negletto. Questo fenomeno negletto. Questo fenomeno èè noto in letteratura come noto in letteratura come
estinzioneestinzione..
Il fenomeno di negligenza spaziale può apparire a seguito della Il fenomeno di negligenza spaziale può apparire a seguito della lesione di numerose aree, lesione di numerose aree,
corticali e corticali e subcorticalisubcorticali. Le aree corticali pi. Le aree corticali piùù frequentemente coinvolte sono la frequentemente coinvolte sono la parietaleparietale e, in e, in
misura minore, la frontalemisura minore, la frontale..
èè una condizione in cui, in assenza di disordini neurologici elemuna condizione in cui, in assenza di disordini neurologici elementari motori entari motori
o sensitivi, si manifestano difficolto sensitivi, si manifestano difficoltàà o incapacito incapacitàà nellnell’’eseguire in maniera corretta eseguire in maniera corretta
movimenti volontari aventi significato (gesti), o privi di specimovimenti volontari aventi significato (gesti), o privi di specifico significatofico significato
èè un disordine di un disordine di pianificazionepianificazione (strategia del movimento) e (strategia del movimento) e
programmazioneprogrammazione (organizzazione degli stadi successivi che devono essere svolti(organizzazione degli stadi successivi che devono essere svolti perper
compiere un movimento) dellcompiere un movimento) dell’’attivitattivitàà motoria complessamotoria complessa
LL’’aprassiaaprassia
LL’’aprassiaaprassia èè contraddistinta da una contraddistinta da una dissociazionedissociazione automaticoautomatico--volontariavolontaria: lo stesso : lo stesso
gesto che gesto che éé eseguito correttamente in risposta a sollecitazioni contestualieseguito correttamente in risposta a sollecitazioni contestuali, o a , o a
esigenze interiori, fallisce quando viene richiesto dallesigenze interiori, fallisce quando viene richiesto dall’’esaminatore, fuori da ogni esaminatore, fuori da ogni
motivazione interna o esterna motivazione interna o esterna
LL’’essenza dellessenza dell’’aprassia risiede invece ad un livello piaprassia risiede invece ad un livello piùù elevato dellelevato dell’’organizzazioneorganizzazione
motoria, quello in cui i movimenti vengono motoria, quello in cui i movimenti vengono ““ideatiideati”” oo ““evocatievocati”” ee ““sceltiscelti””. La frattura . La frattura
nellnell’’organizzazione gestuale può avvenire per due ragioni:organizzazione gestuale può avvenire per due ragioni:
-- il paziente non sa cosa deve fare, non riesce cioil paziente non sa cosa deve fare, non riesce cioèè a rappresentarsi mentalmente a rappresentarsi mentalmente
il gesto da compiere. A questo tipo di disturbo corrisponde il gesto da compiere. A questo tipo di disturbo corrisponde ll’’aprassiaaprassia ideativaideativa (AI);(AI);
-- il paziente non sa come fare, non il paziente non sa come fare, non èè in grado di tradurre la sequenza motoria che in grado di tradurre la sequenza motoria che
ha in mente in un corretto programma ha in mente in un corretto programma innervatorioinnervatorio. A questo tipo di disturbo . A questo tipo di disturbo
corrispondecorrisponde ll’’aprassiaaprassia ideomotoriaideomotoria (AIM).(AIM).
Si ritiene che nella programmazione di attivitSi ritiene che nella programmazione di attivitàà gestuali complesse vi sia una prevalentegestuali complesse vi sia una prevalente
partecipazionepartecipazione delldell’’emisfero sinistroemisfero sinistro..
AGRAFIE-DISGRAFIE
disordini circoscritti alla scrittura di parole; sono spesso associati ai disturbi della produzione orale (afasie).
Le cause possono essere diverse, solitamente sono disordini conseguenti a patologie cerebrovascolari, a
traumi cranici, a malattie demielinizzanti, malattie degenerative o neoplasie.
Esistono diversi tipi di agrafia.
AGRAFIE CENTRALI
Agrafia lessicale (è lesa la procedura lessicale, per cui il soggetto utilizza solo la procedura fonologica:
scrive come pronuncia le parole, commettendo, dunque, errori nella scrittura di parole irregolari. Questo
disturbo è molto evidente nelle lingue in cui non c’è corrispondenza tra fonema e grafema, come ad esempio
la lingua inglese, dove il soggetto con agrafia lessicale scriverà ad esempio "faiv" invece di "five", scrivendo
dunque la parola come la pronuncia oralmente).
Agrafia fonologica (è lesa la procedura fonologica; il soggetto ha difficoltà a scrivere le "non parole",
cioè parole senza senso).
Agrafia profonda (il soggetto commette errori semantici, per cui, ad esempio, invece di scrivere "tempo"
scrive "orologio", oppure invece di scrivere "sedia", scrive "tavolo").
AGRAFIE PERIFERICHE
Il soggetto compie errori di sostituzione o di assemblaggio (scambio di lettere), omissione, trasposizione di
lettere, errori nel carattere delle lettere.
Agrafia da neglet (il soggetto commette errori tipo amputazione o sostituzione dell’inizio della parola o
della parte sinistra del grafema, ad esempio nello scrivere la N, amputa la parte iniziale della lettera e scrive
V).
Agrafia aprassica (si tratta di un disordine gestuale, cioè è l’incapacità di compiere gesti complessi per
scrivere una singola parola; è dunque causato da un disturbo del movimento volontario).
Esistono ancora altri tipi di agrafia:
Agrafia ideatoria (incapacità di scrivere lettere e parole sotto dettatura, anche se il soggetto è in grado
di copiarle).
Agrafia spaziale (il soggetto tende a scrivere a margine, spesso in alto a destra, tende a scrivere non
con orientamento canonico, ma un po’ ruotato, o tende ad eludere alcune parti, es. gambine delle "m" o delle
"n", trattino della "a", o scrive senza rispettare gli intervalli, ad es. CA N E, invece di CANE).
• Le funzioni cerebrali, di qualunque tipo esse siano, emergono sempre dal rapporto che intercorre tra la memoria e la categorizzazioneattuale (Edelman, 1989) cioè dal rapporto tra l’organizzazione delsistema e la sua strutturazione attuale.
• Le singole funzioni cerebrali sono tra esse poste in una relazione dinamicamente gerarchizzata, al cui apice si pone la coscienza (Edelman 1989, Damasio 1999)