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LE RADIAZIONI IONIZZANTI
Marta Bucciolini
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Università di Firenze
SOMMARIO
• Le radiazioni ionizzanti
1. Particelle
2. Fotoni
• Il nucleo atomico
1. Difetto di massa ed energia di legame
2. Fissione – Fusione – Decadimento radioattivo
• Radioprotezione - Aspetti normativi
RADIAZIONI IONIZZANTI
Radiazione: Trasferimento di energia da un punto ad un altro nello spazio senza spostamento macroscopico di materia e senza il supporto di un mezzo materiale
• Radiazione corpuscolare
• Radiazione elettromagnetica
:
Radiazione ionizzante: in grado di produrre la ionizzazione degli atomi e delle molecole del mezzo attraversato
RADIAZIONI CORPUSCOLARI
• particelle leggere elettricamente cariche ( es: elettroni e positroni)
• particelle pesanti elettricamente cariche (es: protoni, deutoni,
particelle )
• particelle neutre (es: neutroni)
E = mc2
21 omm
= v/c
RADIAZIONI CORPUSCOLARI
particella simbolo carica (e) massa (u.m.a) massa (MeV)
elettroni o particelle -
e-, - -1 5.5 x 10-4 0.511
elettroni o particelle +
e+, + +1 5.5 x 10-4 0.511
protoni p +1 1.0072 938.3
deutoni d +1 2.0136 1875.6
particelle +2 4.0028 3727.3
neutroni n 0 1.0087 939.6
UNITA’ DI MISURA
1 u.m.a. = 1/12 massa atomo 12C= 1.66 x 10-27 kg = 931 MeV
e = 1.6 x 10-19 C
1 eV = energia acquistata da un elettrone nell’attraversare la differenza di potenziale di 1 Volt
1 eV = 1.6 x 10-19 J
1 keV = 103 eV
1 MeV = 106 eV
RADIAZIONE ELETTRO-MAGNETICA
Onda elettromagnetica piana:
T periodo (s) frequenza (Hz) = 1/T
lunghezza d’onda (m) c velocità di propagazione (m/s)
nel vuoto: c = 3 x 108 m/s = c
RADIAZIONE ELETTRO-MAGNETICA
Modello ondulatorio: continuo
Scambi energetici fra radiazione e materia: con
discontinuità
Modello quantizzato
E = h h = 6.62 x 10-34 Js
RADIAZIONI IONIZZANTI
Qualsiasi tipo di radiazione in grado di produrre la ionizzazione degli atomi e delle molecole del mezzo attraversato
Ordini di grandezza:
• Energia di legame degli elettroni:
- atomo di Idrogeno 13.6 eV
- molecole dei mezzi biologici 15 eV
- strato K atomo di Tungsteno 70 keV
• Energia di legame particella 7 MeV / nucleone
MODELLO ATOMICO
eV
nbZ
W 2
2
6.13
Ultimo strato: 116 eV
Primo strato (n =1, K): 13.6 eV Idrogeno, 115.6 keV Uranio
ASSORBIMENTO DI ENERGIA
= h
Ec
Wi = Wi + Ec
Assorbimento di un fotone
ionizzazione
Wi = h
Wj
Assorbimento di un fotone
eccitazione
= Wi – Wj
EMISSIONE DI ENERGIA
Wi
Wj = Wi – Wj
Emissione di un fotone di fluorescenza
Wi
Wj
Wx
Ec = (Wi – Wj) – Wx
Ec
Emissione di un elettrone Auger
Direttamente ionizzanti: particelle cariche (elettroni, protoni, particelle, etc.) la cui energia cinetica è sufficiente per produrre ionizzazione per collisione
Indirettamente ionizzanti: fotoni, particelle prive di carica elettrica (neutroni) che, interagendo con la materia, possono mettere in moto particelle direttamente ionizzanti o dar luogo a reazioni nucleari
RADIAZIONI IONIZZANTI
INTERAZIONI ELETTRONI-MATERIA
Interazioni fra particelle cariche: forza elettrostatica (Coulomb)
1. Interazioni con gli elettroni atomici (collisioni)
2. Interazioni con i nuclei atomici (frenamento)
1. L’elettrone incidente perde la sua energia cinetica soprattutto tramite numerosi piccoli trasferimenti di energia (rare le grosse perdite): ionizzazioni, eccitazioni, trasferimenti termici
2. Emissione di fotoni di frenamento
PARTICELLE CARICHE PESANTI
Interazioni per collisione
In seguito ad ionizzazioni ed eccitazioni: effetti biologici
Densità lineare di ionizzazione più elevata per le particelle più pesanti rispetto agli elettroni
Efficacia biologica maggiore
Particelle cariche: percorso finito nella materia
Particelle cariche pesanti: percorso più definito e, a parità di energia, più breve rispetto a quello degli elettroni
Fattore di qualità
PARTICELLE CARICHEPercorsi finiti – esempi
da 5 MeV
in aria in tessuto in alluminio
3.5 cm 0.021 cm 0.0021 cm
da 1 MeV
in aria in tessuto in alluminio
420 cm 0.5 cm 0.15 cm
PARTICELLE CARICHE
RAGGI X
Produzione
• sorgente di elettroni (effetto Joule effetto termoionico)
• sistema per accelerare gli elettroni prodotti(elevata d.d.p)
• materiale (ad alto Z) con cui far interagire gli elettroni veloci
Frenamento degli elettroni che interagiscono con i nuclei + collisioni con gli elettroni atomici
Raggi X
Necessario:• produrre fasci RX di diversa qualità e di
diversa intensità, utilizzando lo stesso tubo• alimentazione variabile della sorgente di
elettroni• anticatodo sempre positivo rispetto al catodo• smaltimento del calore prodotto
EFFICIENZA PRODUZIONE RX
Tensione
% Calore % Energia RX
60 kV
99.5 0.5
200 kV
99 1.0
4 MV
60. 40.
20 MV
30. 70.
Schema di un impianto auto-rettificante
SISTEMA DI RADDRIZZAMENTO
per avere anticatodo sempre positivo rispetto al catodo con ddp il più possibile costante:
Per dissipare il calore prodotto:
TUBO AD ANODO ROTANTE
TUBO AD ANODO FISSO
LO SPETTRO RX
Spettri teorici per diversi valori di ddp:
spettro effettivo in uscita da un tubo RX:
LO SPETTRO RX
INTERAZIONI DEI NEUTRONI
Le interazioni dei neutroni sono fondamentalmente diverse da quelle dei fotoni e da quelle delle particelle cariche:
• non hanno carica interazioni su base probabilistica
• elevata probabilità di raggiungere i nuclei atomici provocando reazioni nucleari
Reazione nucleare provocata da neutrone: si forma un nucleo composto in uno stato eccitato. Il nucleo composto rimane nello stato eccitato per un tempo molto breve, poi rilascia l’energia in eccesso emettendo una o più particelle. Il caso più probabile è la riemissione di un neutrone.
INTERAZIONI DEI NEUTRONI
Per ogni dato nucleo composto in uno stato eccitato, parecchie differenti reazioni nucleari sono possibili. La probabilità di osservare l’una o l’altra dipende dall’energia dei neutroni e dalla natura dei bersagli
• diffusione elastica (n,n)
• diffusione inelastica (n,n), (n,n), (n,2n)
• cattura radiativa (n,)
• emissione di particelle cariche (n,p), etc.
• fissione (n,f)
• spallazione (n,sciame)
INTERAZIONI DEI FOTONI
• non hanno né massa né carica
• interazione su base probabilistica
Raggi X di origine atomica
Raggi di origine nucleare
Interazioni con:
atomi
elettroni atomici
nuclei atomici
Per energie elevate possono avvenire reazioni nucleari
esempio: (,n)
INTERAZIONI DEI FOTONI
No fotoni primari incidenti
Energia totale = No Eo
N < No fotoni primari trasmessi
Energia trasmessa = N Eo
Energia diffusa Es
Fotoni diffusi
Mat.
(Z,)
DIFFUSIONE
ASSORBIMENTO: Ea=NoEo-NEo-Es
ATTENUAZIONE: xoeNxN )( ,,ZE
FOTONI
in tessuto in piombo
10 keV 0.131 cm 0.00076cm
100 keV 4.05 cm 0.012 cm
1 MeV 9.8 cm 0.89 cm
SPESSORE DI DIMEZZAMENTO
DOSE ASSORBITA
Quando un mezzo biologico viene esposto in un campo di radiazioni ionizzanti, diviene sede di una serie di processi originati dal trasferimento di energia dalle particelle ionizzanti al mezzo EFFETTO BIOLOGICO
Dose assorbita D = Energia/Massa
Unità di misura: 1Gy = 1J/kg
Elettroni, messi in moto dai fotoni, responsabili della dose assorbita
IL NUCLEO ATOMICO
Modello del nucleo a nucleoni
Dato un cero elemento, numero atomico Z
Nucleo formato da Z protoni + N neutroni
A = Z + N numero di massa
Z caratterizza l’elemento
A caratterizza l’isotopo
Massa del neutrone circa 0.1% maggiore della massa del protone
ENERGIA DI LEGAME
Problema delle forze tra nucleoni
M massa di un nuclide
M < Z mP + N mN
ENERGIA DI LEGAME
E = m c2
M = DIFETTO DI MASSA = Z mP + N mN - M
ENERGIA DI LEGAME
A
cMNmZm NP2
Energia di legame per nucleone
1 u.m.a 1.66 x 10-27 kg 931 MeV
1 u.m.a = 1/12 massa C126
Energia di legame per nucleone, fatta eccezione per i nuclei più leggeri: 8 MeV
M
(u.m.a.)
ZmP+NmN+Zme
(u.m.a.)
En.leg./nucl.
(MeV)
2.0141 2.0165 1.1
4.0026 4.0330 7.1
12.0000 12.0989 7.7
13.0034 13.1078 7.5
55.9349 56.4633 8.8
238.0508 239.9845 7.6
H21
U23892
Fe5626
C136
He42
C126
ENERGIA DI LEGAME
ENERGIA DI LEGAME
STABILITA’/INSTABILITA’ DEI NUCLEI
L’andamento dell’energia di legame/nucleone deve spiegare
• FISSIONE
• FUSIONE
• Instabilità dei nuclei : RADIOATTIVITA’
Z elevato: diventa molto importante l’effetto delle forze Coulombiane
Sempre più diffiocile aggiungere protoni (energeticamente è vantaggioso aggiungere neutroni) cresce N/Z
la forza nucleone-nucleone favorisce la condizione Z=N
NUCLEI STABILI E
RADIOATTIVI
DECADIMENTO XAZ YA
Z42
esempio: U238
92 Th23490
U238
Th234
4.15 MeV4.20 MeVMeVE 05.0
m (Z,A) > m (Z-2,A-4) + m
E=mc2: energia cinetica della particella , energia cinetica del nucleo che rincula, energia di eccitazione del nucleo
: fotone di diseccitazione
nucleare
DECADIMENTO -
XAZ YAZ 1 esempio: Co6027 Ni60
28
Co60
Ni60
MeVE 17.1
m (Z,A) > m (Z+1,A) + me
E=mc2: energia cinetica del nucleo che rincula, energia di eccitazione del nucleo, energia cinetica della particella ,
energia del neutrino
- -
MeVE 33.1
DECADIMENTO -
n P+ + e-
Neutrone libero non stabile, T1/210.8 minuti
In realtà: n p+ + e- +
particella con carica nulla, con cui l’elettrone si
ripartisce l’energia disponibile nel decadimento; m () 0
DECADIMENTO +
XAZ YAZ 1 esempio: O158 N15
7
O15
N15
+ +
Come si può ottenere 15O ?
OnO 158
168 ,
P+ n + e+ + Ipotesi:
ANNICHILAZIONE+
+ = elettrone positivo, a fine percorso si annichila con un elettrone negativo
sparisce massa
2moc2 = 2 x 511 keV : 2 da 511 keV
si libera energia
e+
e-
Il fenomeno opposto: CREAZIONE DI COPPIE
Un fotone di energia > 1022 keV interagisce con il campo
elettrico del nucleo, sparisce e si formano e+ ed e-
hve+
e-h = 1022 keV + E+ + E-
CATTURA ELETTRONICA
XAZ YAZ 1
C.E
Ipotesi: p + e = n
Isotopi radioattivi naturali:
Isotopi radioattivi artificiali: anche C.E.
DECADIMENTO RADIOATTIVO
• Fenomeno di tipo probabilistico
• Costante di radioattività = probabilità di decadimento per unità di tempo: (s-1)
toeNtN )(
Tempo di dimezzamento: T1/2 = ln2/
Vita media: 1/
ATTIVITA’
Attività = numero di decadimenti per unità di tempo = N
Unità di misura: Bq (1 decadimento al secondo)
Vecchia unità: 1 Ci = 3.7 x 1010 Bq
( attività di un grammo di Radio)
toeAtA )(
ORDINI DI GRANDEZZA
• CONTAMINAZIONI ALIMENTARI
(es:137Cs) 100Bq/l 2nCi/l
• MEDICINA NUCLEARE
(es: scintigrafia ossea con 99Tcm)
800 MBq 20mCi
• BRACHITERAPIA
•(es. sferette di 137Cs per applicatore utero-vaginale)
12 GBq 300 mCi
• TELETERAPIA
(es. sorgente di 60Co per trattamenti dall’esterno)
105 GBq 3000 Ci
FAMIGLIE RADIOATTIVE
1. del Torio Capostipite 232Th T1/2 = 1.4 x 1010 anni
2. dell’Attinuranio Capostipite 235U T1/2 = 7.1 x 108 anni
3. dell’Uranio Capostipite 238 U T1/2 = 4.5 x 109 anni
Pb
Rispettivamente: 208Pb, 207Pb, 206Pb
Nelle 3 famiglie: Radon (Z=86) 220Rn, 219Rn, 222Rn
LA FAMIGLIA RADIOATTIVA
DEL Ra226
FUSIONE
Se si combinano due nuclei leggeri per formare un nucleo fortemente legato, con A medio, si libera energia.
2D + 2D n + 3He + 3.269 MeV
2D + 2D 1H + 3H + 4.033 MeV
In media: circa 1 MeV/nucleone liberata, confrontabile con quella liberata nella fissione di un elemento pesante
Problema della repulsione Coulombiana
Temperature molto elevate (107 K)
FISSIONESe un nucleo pesante come l’uranio si divide in due frammenti più piccoli, viene rilasciata un’energia di circa 1 MeV per nucleone. Questi processi di fissione costituiscono la sorgente di energia nei reattori nucleari di potenza e nelle armi a fissione.
Il tempo di dimezzamento per fissione spontanea è di circa 700 milioni di anni per l’235U e ancora molto maggiore per l’238U.
Alcuni nuclidi possono subire una fissione indotta quando sono bombardati con neutroni termici, cioè neutroni lenti (1eV)
n
235U 236U*n
n
n
FISSIONE
L’238U invece non si fissiona quando cattura un neutrone termico. E’ necessario che catturi un neutrone veloce (almeno 1.8 MeV), ma la sua “sezione d’urto”di fissione per neutroni veloci è 2000 volte minore della sezione d’urto per neutroni termici relativa all’ 235U.
Uranio naturale: 99.3% 238U e 0.7 % 235U arricchimento
I rammenti di fissione hanno relativamente troppi neutroni, per cui emettono quasi immediatamente uno o più neutroni pronti, poi subiscono 3 o 4 decadimenti -.
In media: 2.6 neutroni pronti per ciascuna fissione
FISSIONEI neutroni emessi in una fissione indotta dell’ 235U possono essere catturati da altri nuclei di 235U
reazione a catena
Se i 2.6 neutroni emessi in una fissione inducono, in media, più di una ulteriore fissione, il rapporto di fissione è maggiore di 1 e la reazione aumenterà esponenzialmente.
Se invece un numero sufficiente di neutroni sfuggono dall’ 235U o sono assorbiti da altri materiali (barre di controllo) il rapporto di fissione è minore di 1e il processo cesserà.
Quando ciascuna fissione produce esattamente una ulteriore fissione il rapporto di fissione vale 1 e la reazione continua a velocità costante. Si dice allora che l’ 235U ha una massa critica.
REATTORE AUTOFERTILIZZANTE
Viene prodotto più materiale fissile di quanto ne venga consumato.
Esempio: produzione di 239Pu, che può essere fissionato per mezzo di neutroni termici, come l’235U
UnU 23992
23892
NpU 23993
23992
PuNp 23994
23993
Il Plutonio decade con un tempo di dimezzamento di 24000 anni, quindi è relativamente stabile. E’ un materiale adatto tanto per reattori a neutroni termici, quanto per la costruzione di bombe. E’ altamente tossico.
n: neutrone veloce
CHERNOBYLI radioisotopi rilasciati nell’incidente di Chernobyl:
T1/2 T1/2
99Mo 66 h 134Cs 2.06 y103Ru 39.4 d 136Cs 13 d106Ru 1 y 137Cs 30.2 y
131I 8.02 d 140Ba 12.8 d132I 2.28 h 140La 40.3 y
132Te 3.3 d 90Sr 29.12 y
EFFETTI DELLE RADIAZIONI
DOSE ASSORBITAEFFETTI SOMATICI
EFFETTI STOCASTICI
La stessa dose assorbita di differenti radiazioni può produrre diversi livelli di danno biologico, per questo viene introdotta la grandezza DOSE EQUIVALENTE H = Q D, con Q fattore di qualità dipendente essenzialmente dal L.E.T.
L.E.T.=Trasferimento lineare di energia E.B.R. = Efficacia Biologica Relativa LET EBR Q
Unità di misura di H: Sv (Sievert) =J/kg
FATTORE DI QUALITA’
LET in acqua
(keV/m)
Fattore di qualità
Q
< 3.5 1
7 2
23 5
53 10
>175 20
FATTORE DI QUALITA’
Tipo di radiazione Fattore di qualità
Q
Raggi X, , 1
Neutroni 10
Protoni 10
Particelle 20
DOSE EFFICACE
Ht = Qt Dt Dose media equivalente ad un organo
HE = Equivalente di dose efficace, ora Dose Efficace
TT
TE HwH
Valori limiti annuali raccomandati da ICRP 60 per la Dose Efficace:
Intera Popolazione: 1 mSv
Lavoratori Esposti: 20 mSv
ORDINI DI GRANDEZZA• Dose totale assorbita in un trattamento radioterapico 60 Gy (es. 30 frazioni da 2 Gy, 5 volte alla settimana)
• Dose assorbita in un esame RX diagnostico qualche mGy (in superficie) Dose Efficace dell’ordine dei 100Sv/mGy
• Dose assorbita in esame di Medicina Nucleare (es.scintigrafia ossea)
Dose superfici ossee 10.5 mGy
Midollo osseo 1.22 mGy
Dose (total body) 1.03 mGy
Dose efficace 1.82 mSv
• Dose efficace annuale da sorgenti di radiazione naturale 2.0 mSv
(in aree particolari si può arrivare a circa 17 mSv)