Le tecniche di rilevazione dati - Unibg tecniche... · Le tecniche di rilevazione dati • Ad esempio l’intervista può generare dati con gradi di strutturazione diverse • Intervista

Le tecniche di rilevazione dati

• Volta a ottenere dai ad alta strutturazione

• Volta a ottenere dati a bassa strutturazione

Nicole Bianquin _ AA 2019-2020


• Ad esempio l’intervista può generare dati con gradi di strutturazione diverse

• Intervista libera (parlare liberamente di un tema)

• Intervista semi-strutturata (scaletta con domande predefinite)

• Intervista completamente strutturata (questionario con domande a risposta multipla)



• Come anche l’osservazione

• Osservazione non strutturata (annotazione libera)

• Osservazione semi-strutturata (farsi guidare da un griglia di criteri)

• Osservazione completamente strutturata (check list o scale di valutazione)



• Questionario autocompilato

• Intervista e colloquio

• Osservazione

• Test cognitivi e di personalità

• Analisi dei documenti

• Tecniche di rilevazione sociometrica

• Tecniche per la rilevazione di conoscenze o abilità

Bassa strutturazione - qualitativo Alta strutturazione - quantitativoNicole Bianquin _ AA 2019-2020

Questionario autocompilato

• I dati ottenuti vengono caricati in una matrice casi per variabili e trattabili con tecniche di elaborazione offerte dalla statistica e dall’analisi dati in generale

• Analisi in estensione, ossia su un grande numero di soggetti (e non in profondità)


Questionario autocompilato #2



• Precisazione dello scopo e del tema su cui è centrato il questionario (esplicatione dei fattori, dei concetti e costrutti che si intende rilevare e dei loro indicatori)

• Definizione delle variabili di sfondo, sono i dati personali principali dell’intervistato (età, genere, zona di residenza, …)

• Studio teorico e/o uno studio esplorativo sulla popolazione di soggetti a cui il questionario è destinato

• Formulazione delle domande. Sulla base degli indicatori individuati è necessario definire uno o più quesiti (item) per ciascuno di essi.



• Definizione dell’ordine delle domande e la strutturazione del questionario in sezioni

• Predisposizione delle modalità di presentazione del questionario, la scelta della forma di somministrazione, la preparazione della lettera di presentazione e del modulo per la dichiarazione di assenso

• Somministrazione pilota o pretest del questionario su un gruppo ristretto di soggetti allo scopo di calibrare il linguaggio con cui le domande sono formulate e verificarne la comprensibilità e verificare il tempo di compilazione






Questionario autocompilato #6Organizzazione delle domande

Domande chiuse

A scelta unica tra due alternative di risposta

Vivi con i tuoi genitori:

1. Sì

2. No

A scelta multipla con possibilità di barrare una

sola risposta

Quale tra questi libri ti è piaciuto di più?

1. Guerra e pace

2. I fratelli Karamazov

3. La tigre della Malesia

4. Il Gattopardo



Domande chiuse

A scelta multipla con possibilità di barrare più

caselle

Quali di questi libri hai letto?

1. Guerra e pace



4. Il Gattopardo

Sempre opportuno preveder una categoria

‘Altro (specificare)’



Domande chiuse

Con lista di espressioni

Scegli tra le seguenti espressioni quelle che

secondo te si addicono di più

all’informatica:

1. facile

2. divertente

3. Utile

4. Astratta

5. Coinvolgente

6. Obbligatoria



Domande chiuse



Domande chiuse

Domande filtro

Usi abitualmente il pc per studiare?

1. Sì (vai alla sezione C)

2. No (vai alla sezione D)

Domande condizionate

(se hai il pc) Per quali applicazioni lo usi

correntemente?

1. Studio

2. Lavoro

3. Divertimento



Domande chiuse



Domande chiuse

Con scala a ordinamento forzato

Metti in graduatoria questi libri dal più al

meno apprezzato, scrivendo un numero da 2

(il più apprezzato) a 4 (il meno apprezzato)

nella casellina a fianco?

1. Guerra e pace



4. Il Gattopardo



Domande chiuse

Con scala a ordinamento parziale

Quali di questi libri ti sono piaciuti di più

(max 3 risposte)?

1. Guerra e pace (primo, secondo, terzo)

2. I fratelli Karamazov (primo, secondo, terzo)

3. La tigre della Malesia (primo, secondo, terzo)

4. Il Gattopardo (primo, secondo, terzo)

5. I Malavoglia (primo, secondo, terzo)

6. Altro (specificare) (primo, secondo, terzo)



Domande chiuse

Con scala di confronto a coppie

Se dovessi scegliere tra le seguenti coppie di

materie, quella da portare all’esame di

maturità quali sceglieresti?

1. Tra: 1.matematica 2.italiano

2. Tra: 1. italiano 2. diritto

3. Tra: 1. diritto 2. matematica



Domande chiuse

Con scala comparativa

Come valuti la difficoltà di queste materie

rispetto alla matematica?

1. Italiano: 1.più facile/2.simili/3.più difficile

2. Storia 1.più facile/2.simili/3.più difficile

3. Diritto 1.più facile/2.simili/3.più difficile

4. Geografia 1.più facile/2.simili/3.più difficile



Domande chiuse



Domande chiuse


Questionario autocompilato #18Comprensibilità nella formulazione della

domanda

REQUISITI

Focalizzazione della

domanda

Come si dovrebbe studiare

secondo te?

Quali tra le seguenti modalità di

studio ritieni per te più adeguate?

Brevità della domanda Elenca genere e paese di

provenienza dei tuoi

compagni di classe

extracomunicatri (se presenti)

Nella tua classe sono

probabilmente presenti alunni

extracomunicatari, in questo caso

elenca i loro paesi di provenienza

e specifica se sono maschi o

femmine



domanda

REQUISITI

Non formulare

domande doppie o

risposte con due oggetti

Ritieni che si giusto ed

efficace mettere gli allievi con

difficoltà di apprendimento in

classi apposite?

Ritieni che sia giusto mettere gli

allievi con difficoltà di

apprendimento in classi apposite?

Ritieni che sia efficace?

Delimitare i contesti

spazio-temporali

Quante volte alla settimana

studi con i tuoi compagni?

Quante volte studi con i tuoi

compagni?

Evitare domande che

che influenzano la

risposta

Non sarebbe opportuno

allontanare dalla classe gli

allievi che disturbano?

Secondo te sarebbe opportuno

allontanare dalla classe gli allievi

che disturbano?



domanda

REQUISITI

Evitare l’uso di

negazioni o doppie

negazioni

Ritengo che non sia giusto

non prendere provvedimenti

contro chi compie atti

vandalici

Ritengo che sia giusto prendere

provvedimenti contro chi compie

atti vandalici

Aggirare le domande

imbarazzanti

In che quartieri risiedi?

Quanto pagano di affitto i

tuoi genitori?

Vivi in una casa popolare?


Intervista


Intervista -

Caratteristiche distintive

• L’intervista è uno scambio fra due o più persone in cui un esperto

(l’intervistatore) cerca tramite domande o stimoli (disegni, situazioni ipotetiche,

ecc.) più o meno prefissati, di raccogliere informazioni da un soggetto su un

particolare tema

• L’intervista è sempre una relazione partecipata; mira a rilevare informazioni su

dati personali, comportamenti e opinioni del soggetto, più che su atteggiamenti

e aspetti profondi della personalità del soggetto

• Si differenzia dal colloquio per l’oggetto di rilevazione e per la motivazione con

cui gli attori si avvicinano alla relazione; ha lo scopo di penetrare in profondità

sugli aspetti di personalità del soggetto. Per questa ragione viene più utilizzato

in psicologia

• L’intervista pone l’accento sui contenuti, mentre il colloquio pone l’accento sui

processi, ossia sulla relazione comunicativa in se stessa

• La motivazione alla comunicazione nell’intervista è estrinseca, mentre è

intrinseca quella al colloquio Nicole Bianquin _ AA 2019-2020

Elementi significativi

dell’intervista

• L’intervista riporta il punto di vista dell’intervistato; la narrazione di

un fatto, ad esempio, è filtrata dalla sua percezione del fatto stesso.

L’importanza che l’intervistato dà ad alcuni fatti o eventi è del resto

elemento importante dell’intervista stessa

• L’intervistatore tuttavia non si ferma alle prime affermazioni

dell’intervistato, ma scava più in profondità per far emergere tutti gli

elementi importanti; nel caso di relazioni educative, questo

«scavare» può assumere caratteristiche educative importanti


Tipologie di intervista

• Intervista libera o non direttiva: è prefissato soltanto il tema della

discussione, ma non le domande

• Intervista semistrutturata: l’intervistatore fissa il tema, le linee guida e gli

argomenti da toccare, predisponendo una scaletta. Le domande possono

essere adattate, riordinate, ecc.

• Intervista completamente strutturata: l’intervistatore pone le domande di un

questionario e lo compila


Tipologie di intervista #2

• Intervista faccia a faccia

• Intervista di gruppo: include più soggetti, che possono appartenere a gruppi

naturali, preesistenti, oppure costruiti appositamente [risparmio di tempo e

vantaggi dell’interazione fra i soggetti]

• Intervista in ambiente artificiale o naturale

• Intervista in situazione formale o informale

• Se l’intervista è informale nell’ambiente naturale dell’intervistato si parla

di intervista sul campo non strutturata Nicole Bianquin _ AA 2019-2020


faccia a faccia

nella ricerca interpretativa

Intervista non direttiva (in profondità) rogersiana

intorno a un tema dato, l’intervistato è libero di spaziare, l’intervistatore

sostiene il ricordo spontaneo; lo scopo è condurre l’altro alla presa di

coscienza delle proprie opinioni e atteggiamenti



faccia a faccia

nella ricerca interpretativa #2

Intervista biografica

narrazione da parte dell’intervistato della propria storia di vita; può essere

spontanea o pilotata (se si tratta per es. di far emergere episodi salienti).

Attraverso interviste di questo tipo si possono anche ricostruire storie di

gruppi. Scopo: collocare il soggetto nel proprio ambiente di riferimento,

ricostruire una scansione temporale degli eventi, conoscere il punto di vista

del soggetto (permettendo poi di compararlo con altri). La tipologia può

essere rilevante per es. per individuare il momento di insorgenza di un

comportamento deviante [linea di vita, bioscopia]. La selettività della

memoria del narratore ha un rilievo particolare, nonché la natura delle

deformazioni dei ricordi eventualmente effettuateNicole Bianquin _ AA 2019-2020


faccia a faccia


Intervista ermeneutica

mira alla comprensione del sistema di significati, di regole, norme e valori che sottende le

attività della vita quotidiana del soggetto. In tal modo, l’intervista indaga ciò che al soggetto

appare del tutto ovvio perché è stato acquisito nel corso della vita: è il «sapere di sfondo» che

guida ogni nostro atto quotidiano. Tale sapere è spesso socialmente condiviso e cristallizzato

nelle abitudini. Scopo: ricostruire il quadro situazionale e il contesto in cui l’intervistato si

trova a prendere decisioni.• Processi di categorizzazione. Fanno sì che la complessità del reale venga ridotta operando

ritagli e semplificazioni, con un risparmio di risorse cognitive

• Processi di reificazione. Fanno sì che i soggetti percepiscano i propri prodotti cognitivi come

se fossero entità oggettive

L’intervistatore procede mettendo continuamente in discussione tutte le affermazioni

che al soggetto appaiono ovvie e tratta l’intervistato come un esperto del proprio

mondo, stimolandolo a riflettere sul sapere di sfondo, sui significati che attribuisce, ecc.

Offre così una specie di strumento per l’autoriflessione. Spesso le opinioni

dell’intervistato si formano e cambiano durante l’intervista stessa.Nicole Bianquin _ AA 2019-2020


di gruppo


Focus group

l’intervistatore (moderatore) conduce l’intervista con un piccolo gruppo di persone (da 6 a

12), con l’obiettivo di finalizzare la discussione intorno a un dato argomento.

L’intervistatore stimola la discussione e il dialogo fra i soggetti, riporta il focus sui temi

prefissati. Scopo: sfruttare le dinamiche positive della discussione di gruppo, limitando al

massimo quelle negative. La struttura della scaletta è mediamente rigida; vengono indicati

i punti da toccare e delle «domande sonda», cioè di stimolo, che devono essere poste se la

discussione dovesse languire. Si svolge in ambiente artificiale, di solito intorno a un tavolo

rotondo, per favorire lo scambio di sguardi e l’interazione. La situazione è formale anche

se tutti devono sentirsi a proprio agio. Può essere usato per ricerche a scopi esplorativi o

confermativi; in questo modo, i membri del focus group partecipano alla ricerca. È usato

per rilevare opinioni, più che atteggiamenti o comportamenti. È anche uno strumento per

verificare la qualità di un questionario.Nicole Bianquin _ AA 2019-2020


di gruppo


Brainstorming

Simile al precedente, ma l’intervistatore ha un ruolo meno direttivo. La scaletta ha un

basso grado di strutturazione, e contiene praticamente solo il tema dell’intervista.

Proposta questa, i partecipanti sono invitati ad esprimersi liberamente, anche per

associazioni libere, anche con concetti apparentemente non legati al tema. L’obiettivo

è produrre un gran numero di idee, a prescindere dal valore e dalla pertinenza; è

importante perciò evitare critiche alle idee espresse. Tipicamente viene utilizzato per

trovare suggerimenti e spunti creativi per la soluzione di problemi specifici; si tratta di

una strategia divergente, opposta a quella convergente del focus group.

• Tecniche ausiliarie al brainstorming possono essere:

• Il diagramma di affinità

• Il diagramma causa-effetto

• L’analisi del campo di forze (trainanti, frenanti) Nicole Bianquin _ AA 2019-2020


di gruppo


Tecnica del gruppo nominale

All’inizio di un’intervista, si chiede ad ogni partecipante di scrivere su un foglietto le

sue opinioni su un dato argomento. Il moderatore le raccoglie le riassume e le presenta

all’intero gruppo, chiedendo poi a ciascuno ancora la propria opinione, che viene

scritta su un foglietto e raccolta.

Scopo della tecnica è disgiungere l’opinione dal suo possessore, così da evitare effetti di

leadership o di timidezza. Inoltre, serve a verificare la stabilità di alcune opinioni dalla

prima alla seconda fase. Non è necessario essere in presenza, si può usare la posta o la

posta elettronica. Oppure si possono riunire i partecipanti e chiedere a ciascuno di

esprimere la propria opinione una prima e una seconda volta; ma ad essi non è

permesso ribattere o discutere



di gruppo


Tecnica Delphi

Una variante della precedente. I partecipanti scrivono su foglietti le proprie previsioni

su corso di evoluzione di un determinato evento e le inviano al moderatore , il quale le

riassume e le re-invia all’intero gruppo.

I partecipanti devono quindi effettuare nuove previsioni, sulla base di quanto emerso

dal confronto con l’intero gruppo, e il processo continua fino a che non si raggiunge un

consenso generalizzato o non ci sono più cambiamenti da una sessione all’altra. La

tecnica è particolarmente valida con l’utilizzo di tecnologie


Colloquio


Intervista o colloquio?

Obiettivo: conoscere le abitudini di studio del soggetto

• intervista semi-strutturata

Obiettivo: indagare il perché il soggetto rifiuta lo studio

• intervista in profondità

• colloquio


Test cognitivi e di personalità

strumenti in grado di rilevare costrutti cognitivi o di personalità

di un soggetto mettendolo di fronte ad uno stimolo e fornendo

modalità standardizzate di lettura e interpretazione delle sue

reazioni, in una situazione controllata e replicabile



Le risposte fornite dal soggetto allo stimolo vengono

comparate con quelle di un gruppo di riferimento (il gruppo di

validazione del test) il quale ha caratteristiche (culturali, d’età,

…) analoghe a quelle del soggetto osservato allo scopo di

poterlo collocare in una graduatoria o in una categoria

predefinita



Test (reattivi) cognitivi

Riguardano l’area dell’intelligenza in

generale o alcuni suoi aspetti

particolari

Ad esempio: ragionamento, memoria, …

Test di personalità

Indagano tratti di personalità

Ad esempio: concetto di sé, maturità

personale, attitudini, interessi,

atteggiamenti, valori



Due tipologie:

- Test oggettivi – realizzati sotto forma di questionari che rilevano

opportuni indicatori di un dato costrutto, attraverso una serie di

domande indirette, le cui risposte vengono interpretate in fase di

analisi dei dati

- https://www.16personalities.com/it/tipi-di-personalita

- http://www.psicologo-parma-

reggioemilia.com/misurare_autostima.html


https://www.16personalities.com/it/tipi-di-personalita


Due tipologie:

- Test proiettivi – realizzati sotto forma di stimoli a bassa

strutturazione: figure generiche, vignette, storielle ipotetiche,

macchie, richieste di completamento di frasi o storie, richieste di

ordinamento/selezione di figure o scelte verbali, richieste di

espressione tramite il disegno, la scrittura, il gioco, la

drammatizzazione



Due tipologie:

- Test proiettivi

- il soggetto interpellato deve dire come la pensa, come si sarebbe comportato in quel frangente, cosa vede o cosa interpreta in quel frangente, cosa gli suggeriscono gli stimoli che gli vengono sottoposti

- Le riposte fornite dell’interpellato non sono direttamente determinate dallo stimolo, ma dal modo con cui questo viene interpretato da chi risponde

- Il ricercatore interpreta le risposte deducendo da esse le caratteristiche di personalità del soggetto nei suoi aspetti consci e inconsci



Due tipologie:

- Test proiettivi

- Il ricercatore interpreta le risposte deducendo da esse le caratteristiche di

personalità del soggetto nei suoi aspetti consci e inconsci

- L’interpretazione dei risultati di questi test è compito peculiare dello psicologo



Quando ci si accinge a condurre una ricerca in ambito educativo utilizzando un test, occorre conoscerne la logica sottostante, le modalità di somministrazione ed interpretazione dei risultati.

Eccone alcuni esempi:

- Questionari italiani del temperamento

- Test CEO. Classificazione degli errori ortografici

- Test TMA. Valutazione muldimensionale dell’autostima

- Test TVL. Valutazione de linguaggio


Osservazione

Definizione:

processo intenzionale, finalizzato, messo in atto da un soggetto,

l’osservatore, allo scopo di raccogliere dati sui comportamenti

di soggetti in situazioni particolari o di vita quotidiana, in vista

di una futura descrizione dettagliata degli stessi, e della futura

comprensione delle opinioni, degli atteggiamenti, delle

dinamiche relazionali e dei fattori culturali che hanno condotto

il singolo o il gruppo a tali comportamenti


Osservazione

Non è una semplice visione della realtà

Ma si connota per un carattere sistematico,

intenzionale, finalizzato

Dati situati, il cui fine è la specificazione, la descrizione, la

comprensione e non la generalizzazione


Osservazione

I comportamenti rilevati vengono utilizzati come indicatori dei fattori

latenti (ossia non visibili, non apertamente manifestati) sottostanti,

costituiti da

Opinioni, atteggiamenti, abilità

Che vengono ricostruiti mettendo in relazione i comportamenti

osservati tra di loro con le condizioni ambientali in cui si manifestano


Osservazione

Quindi

L’osservazione deve essere compiuta cercando di modificare il

meno possibile la situazione in cui si manifestano i

comportamenti che ci interessa rilevare


OsservazioneOsservazione strutturata

Sistematica

Con uno scopo preciso

Sistema pianificato di raccolta e classificazione delle informazioni

Applicazione di tecniche statistiche di analisi dei dati sulle matrici generate

Basso grado di discrezionalità dell’osservatore

Osservazione non strutturata

Fini esplorativi al fine di precisare poi le ipotesi

Oppure fini descrittivi

Per una thin description (dei contesti e comportamenti)

Oppure per una thick description(descrizione che si unisce all’interpretazione)

Alto grado di discrezionalità dell’osservatore


OsservazioneOsservazione partecipante

Usato in etnografia

L’osservatore interagisce con la

comunità, nella quale si inserisce per

studiarne i sistemi simbolici, i

significati …

Tecnica: resoconti, registrazioni,

narrazioni, analisi documenti, …

Analisi dal dentro

Osservazione non partecipante

L’osservatore è esterno

Si possono usare le stesse tecniche


OsservazioneOsservazione palese

Esplicitazione degli obiettivi della

ricerca

(sempre preferibile)

Osservazione non palese

Non si esplicitano gli obiettivi della

ricerca

(solo in alcuni casi, ad esempio

nello studio del comportamento

deviante)



OsservazioneOsservazione con

polarità induttiva

L’osservatore cerca di

cogliere una struttura

di regolarità all’interno

dei comportamenti dei

soggetti osservati

Osservazione

soggettiva

Osservatore rivolge la

sua attenzione verso

l’interno con finalità di

introspezione

(auto-osservazione)

Osservazione con polarità deduttiva

Guidata da ipotesi che l’osservazione mira a

validare o confutare ed in cui l’osservatore propone stimoli aspettandosi delle

risposte

Modalità clinico sperimentale

(osservazione associata al colloquio clinico piagetiano)

S

OSSERVAZIONE

ESPERIENZIALE

Nicole Bianquin _

AA 2019-2020

Differenze…

• Non produce una matrice di dati, ma narrazioni

scritte che riportano descrizioni e

comportamenti

• Passa attraverso la registrazione di eventi e

comportamenti, fa largo uso di interviste libere e

colloqui informali con i soggetti, analizza

documenti personali come diari, lettere e

produzioni scritte in genere

• Osservazione etnografica ne è un esempio

significativo Nicole Bianquin _ AA 2019-2020

Aspetti generali

• Un osservatore rileva in modo intenzionale e sistematico il comportamento di un gruppo di

soggetti in una determinata situazione

• La raccolta dei dati è finalizzata alla descrizione dettagliata dei comportamenti

dei soggetti in quella situazione, e alla comprensione di opinioni, atteggiamenti,

dinamiche relazionali e fattori culturali che hanno indotto i soggetti ad adottare

tali comportamenti

• Osservare indica un’attività intenzionale e sistematica e si distingue dal vedere, non

intenzionale, e dal guardare, intenzionale ma non sistematico

• L’osservatore mette in luce determinati comportamenti e li pone in rapporto con

le caratteristiche spazio-temporali ma anche con lo specifico ambiente socio-

culturale. Per questo, la situazione deve essere modificata il meno possibile

• Selezione del comportamento e sua interpretazione hanno un alto gradiente di

soggettivitàNicole Bianquin _ AA 2019-2020

Aspetti generali:ruoli dell’osservazione nella ricerca

educativa

• Funzione conoscitiva

• Strumento di monitoraggio e controllo

dell’azione educativa

• Funzione valutativa


Aspetti di dettaglio

• Può essere diretta, se avviene sul campo; o indiretta, se avviene tramite mezzi di

videoregistrazione o questionari (a risposta aperta) compilati dai soggetti

osservati

• Non punta a raccogliere dati generalizzati, ma dati situati, il cui fine è la

specificazione, la descrizione, la comprensione di una realtà educativa

• Elencare dati di un’osservazione secondo un qualche criterio non significa fare

osservazione, perché occorre effettuare il momento interpretativo di

ricostruzione e assegnazione di senso ai dati raccolti

• Questa interpretazione risente dei modelli teorici ed esperienziali

dell’osservatore e dunque il background teorico che guida l’osservazione

dovrebbe sempre essere dichiarato

• Selezione, sintesi e interpretazione sono altamente discrezionali. Assumono

quindi molta importanza l’esperienza dell’osservatore, la sua capacità di

imparare dalle situazioni, la sua predisposizione naturale a cogliere aspetti

caratterizzanti di una situazione complessa

Osservazione

È finalizzata

all’interpretazione del materiale empirico raccolto

Osservazione – selezione – sintesi – interpretazione

Il processo di interpretazione risente del background esperienziale dell’osservatore e del quadro teorico che guida la ricerca

Opportuno equilibrio tra strutturazione (definizione di categorie di osservazioni) e discrezionalità

analisi molecolare o molare?


• L’osservazione opera su due livelli: uno molecolare, in cui si ritrovano le

registrazioni dei fatti osservabili, e uno molare, in cui si trovano le

interpretazioni di tali fatti. I due livelli vanno tenuti separati

• Esempi di comportamenti molecolari: un sorriso, chiamare un compagno,

uscire dalla stanza

• Corrispondenti possibili interpretazioni molari: cercare di stabilire una

relazione, cercare aiuto, rifiutare il gruppo

• Una semplice descrizione dettagliata di una situazione viene definita thin

description; una descrizione che contenga anche l’interpretazione delle

dinamiche che sono alla base di quanto osservato in un contesto viene

detta thick description

Aspetti di dettaglio


• L’osservatore esperienziale può produrre degli effetti sul gruppo di soggetti

osservati e sui loro comportamenti

• Se l’osservatore assume un ruolo partecipante, si trova a condividere

fisicamente ed emotivamente la situazione in cui i soggetti vivono e

agiscono. Il metodo etnografico appartiene a questo tipo e serve in ambito

educativo per studiare dal di dentro i meccanismi che regolano le

interazioni fra gli appartenenti ad una comunità, le regole tacite, ecc.

(microetnografia). Può diventare anche una partecipazione osservante

• Se l’osservatore assume un ruolo non partecipante, rimane esterno alla realtà

studiata, anche se utilizza gli stessi strumenti del partecipante

• L’osservazione può essere palese o non palese, a seconda che gli intenti

vengano dichiarati o no (secondo caso per es. per studio di comportamenti

devianti)

Coinvolgimento dei soggetti


Conduzione dell’osservazione

• Osservazione dei comportamenti verbali e non verbali dei soggetti• Chi sono gli interlocutori, se ve ne siano di privilegiati

• Le modalità di comunicazione con i pari e con i superiori (adulti, superiori di

grado, ecc.)

• Se esiste una tendenza a non far parlare gli altri, ad assumere il ruolo di leader,

a subire l’influenza altrui

• Osservare la prossemica e la cinesica, per ipotizzare se i soggetti siano

tranquilli, tesi, ansiosi; e anche gli aspetti paralinguistici

• Osservazione di situazioni tipo ed eventi chiave• Comportamenti degli attori chiave

• Dettagli che caratterizzano la situazione

• Ricostruzione di funzioni e di strutture (relazioni di leadership, ruoli impliciti

assunti)

• Linee di tendenza delle situazioni, individuandone aspetti statici e dinamici

• Relazioni e successioni temporali fra i fatti; assenza di fattiNicole Bianquin _ AA 2019-2020


• Tutte queste informazioni devono essere registrate, carta e matita, oppure

audio- o videoregistrate

• Modalità per ovviarvi; eventuale ricorso all’osservazione non palese

• L’interpretazione, sempre necessaria, deve essere fatta «dal punto di vista

della cultura del gruppo» in cui i soggetti sono inseriti: dunque è necessario

raccogliere più dati che si può per ricostruire i dati salienti di tale cultura

• L’osservatore deve saper adottare dunque le due prospettive: quella dello

studioso consapevole delle proprie scelte teoriche alla base delle scelte di

selezione e di interpretazione (approccio etic), quella dell’appartenente al

gruppo per cogliere gli elementi caratteristici di scelte e comportamenti

(approccio emic)

• Per adottare quest’ultimo occorre vivere un certo periodo con i soggetti

studiati, per assimilare i tratti principali della loro «cultura»Nicole Bianquin _ AA 2019-2020


• Tutti i comportamenti registrati devono essere accompagnati da

informazioni riguardanti i contesti in cui si sono manifestati, le sequenze

in cui sono inseriti, la scansione temporale

• Le interpretazioni devono essere annotate separatamente dai fatti

osservati, in modo che in una seconda fase di revisione possano essere

eventualmente reinterpretate alla luce di dati più generali o posteriori

• In alcuni casi l’osservatore può effettuare un backtalk con i soggetti, ossia

una conversazione intorno alla propria interpretazione dell’osservazione

per verificarne la congruenza e l’aderenza ai modelli interpretativi dei

soggetti stessi. Anche questi colloqui devono essere oggetto di annotazione

separata.


Rapporti finali

• Di solito si tratta di resoconti narrativi, con la descrizione di

tutti gli eventi e comportamenti osservata, basata su categorie

molecolari secondo una scansione cronologica

• Essi possono contenere, separatamente, anche le

interpretazioni e l’analisi di quanto l’osservatore ha

percepito/vissuto nel corso dell’osservazione


Tipologie di Osservazione

1. Autoosservazione

Osservatore-osservato sono un’unica

persona

Che decide di vivere una data esperienza,

di registrare i comportamenti e le

proprie sensazioni, al fine di comprenderne la dinamica interna Ad esempio

• microteaching

• Microlearning

• autoverbalizzazione



Autoosservazione Con funzione

metacognitiva, rispetto alla consapevolezza dei propri processi di

pensiero

metaemotiva, legata alla consapevolezza

delle proprie emozioni e sentimenti



2. Osservazione esperienziale

• Non si avvale di strumenti strutturati di raccolta dati e non è guidata da ipotesi specifiche,

• Ma passa attraverso la registrazione di eventi, comportamenti, interviste libere, colloqui informali, analisi di documenti

• Produce descrizioni ed interpretazione che assumono l’aspetto della narrazione

• Denominata anche osservazione etnografica (se l’obiettivo è ricostruire la cultura di un gruppo)



• Si avvale di griglie e altri strumenti, che danno un alto grado di strutturazione alle informazioni raccolte

• La descrizione dei risultati avviene mediante tecniche statistiche

3. Osservazione sistematica



4. Osservazione etologica

Detta anche osservazione naturalistica

Metodo per lo studio del comportamento degli esseri viventi

(comportamenti innati o tipici della specie, ad

esempio rilevare il comportamento innato

dei bambini molto piccoli rilevando le

differenze nei diversi periodi)

I soggetti sono osservati nel loro

ambiente naturale con strumenti di registrazione audiovisiva, e

annotazione minuziosa dei comportamenti

L’obiettivo è la costruzione di un

etogramma(=repertorio di modelli

di comportamento)



5. Osservazione soggettiva

• Di derivazione psicoanalitica, trae le sue origini dall’osservazione della relazione tra il bambino piccolo e la madre

• Attenzione è posta verso la situazione osservata, ma anche verso le reazioni soggettive degli osservati a tale situazione

• Contesto emotivo e dinamiche relazionali sono il suo focus



6. Osservazione clinico-

sperimentale

Approfondita e prolungata nel

tempo, allo scopo di mettere in luce i

processi sottostanti ai comportamenti

osservati

Guidata da ipotesi specifiche, con

strumenti strutturati di raccolta dati e

può prevedere l’introduzione di uno stimolo allo

scopo di studiarne le reazioni




Ruolo

osservatore

Partecipante /non

partecipante

Strutturazione

strumenti di

raccolta dati

Alta /bassa

Ambiente di

osservazione

Naturale/artificiale

Incidenza

dell’interpretazi

one

dell’osservatoreAlta /bassa

autosservazione

esperienziale

sistematica

etologica

soggettiva

clinico

sperimentale



Ruolo

osservatore

Partecipante /non

partecipante

Strutturazione

strumenti di

raccolta dati

Alta /bassa

Ambiente di

osservazione

Naturale/artificiale

Incidenza

dell’interpretazi

one

dell’osservatoreAlta /bassa

autosservazione coincide con

l’osservato

alta o bassa naturale alta

esperienziale non partecipante bassa naturale alta

sistematica non partecipante alta naturale o

artificiale

bassa

etologica non partecipante bassa naturale bassa

soggettiva partecipante bassa naturale alta

clinico

sperimentale

non partecipante alta naturale o

artificiale

bassa

Strumenti per l’osservazione

1. Diario

Livello di strutturazione più basso

Usato nell’osservazione esperienziale

L’osservatore descrive, in forma di narrazione, tutte le informazioni che egli ritiene rilevanti per gli scopi della ricerca

Produce dati non strutturati, fa riferimento a una data sequenza temporale (unico criterio di strutturazione delle informazioni)



2. Giornale di bordo (diario di bordo)

Livello di strutturazione maggiore rispetto al precedente, dato che accompagna all’annotazione di comportamenti di eventi accaduti,

commenti e interpretazioni dell’osservatore

Utile nel monitoraggio ad esempio di eventi formativi

Oltre al criterio temporale, vengono in genere utilizzate griglie di criteri



3. Modulo per la registrazione di specimen

Scheda che permette una compilazione dettagliata del comportamento di un

dato soggetto in una situazione specifica (specimen)

Contesto reale con annotazione di dettagli producendo una descrizione

narrativa di quel comportamento

Si specifica il soggetto, il luogo, l’ora di inizio e di fine e la descrizione

minuziosa, dettagliata, sequenziale



4. Griglie di osservazione

Guide che forniscono indicazioni sui comportamenti da osservare,

con uno spazio in cui l’osservatore può annotare liberamente tutto ciò

che riguarda quel comportamento



5. Liste di controllo (check list)

Elenchi di comportamenti attesi o di caratteristiche di un soggetto,

La cui presenza o meno viene rilevata per un singolo soggetto in una

sessione definita



6. Scale di valutazione (rating scales)

Rilevano intensità o frequenza di un comportamento

oppure consentono di esprimere il giudizio dell’osservatore

Serie di proposizioni in cui si segna il grado di accordo o

disaccordo, attraverso l’indicazione di un numero, di un

aggettivo o scegliendo tra le descrizioni analitiche fornite



7. Sistemi di codifica interattivi

Classificazioni di comportamenti secondo categorie

predefinite indicate da codici rapidamente annotabili che

ne definiscono ad esempio presenza, modalità in cui si

sono manifestati e successione



8. Episodi aneddotici (anectodal records)

Registrazione di episodi significativi ed eventi chiave

all’interno di schede apposite, che prevedono

l’esplicitazione del contesto, la descrizioni degli episodi e

dei soggetti protagonisti.

Vengono poi sintetizzate in schede riassuntive ed è

possibile pianificare interventi ed ulteriori rilevazioni di

dati



1. Diario

2. Giornale di bordo

3. Specimen


5. Liste di controllo

6. Scale di valutazione


8. Episodi aneddotici


L’allievo è attento alla lezione - Spesso

- A volte

- Raramente

L’allievo interviene nella lezione - Spesso

- A volte

- Raramente

L’allievo contribuisce con le sue

idee al lavoro di gruppo

- Spesso

- A volte

- Raramente

Altri comportamenti degni di

nota

- Spesso

- A volte

- Raramente


1. Diario


3. Specimen







Annotare se l’allievo

È attento alla lezione

____________________________________________________

___________________________

Se interviene nella lezione

____________________________________________________

___________________________

Contribuisce con le sue idee al lavoro di gruppo

____________________________________________________

___________________________


1. Diario


3. Specimen







Numero 1

Allievo Mario Rossi

Data 2.2.2016

Ora 10.55

Osservatore Nicole Bianquin

Situazione:

la classe sta svolgenfo attività di gruppo (gruppi di 2-3 allievi)

e lavora il legno con il traforo

Episodio:

Gino chiede più volte a Mario di poter usare la lima, ma

Mario non gliela lascia. Gino si arrabbia e insulta Mario che

reagisce con uno schiaffo


1. Diario


3. Specimen







Osservatore Nicole Bianquin

Dalle 11.15 alle 11.30

Data 9.2.2016

Luogo aula informatica

Allievi Maria Rossi, Teresa Bianchi

MR cerca di fare un disegno con paint, ma le linee vengono

tutte storse e lei si lamenta perché le vorrebbe diritte. TB si

avvicina e cerca di aiutarla, ma invano. TB ha un’idea, chiude

paint, apre word e comincia a tracciare linee con lo

strumento di grafica, MR e TB disegnano così una casa con

giardino


1. Diario


3. Specimen







L’allievo

È attento alla lezione Sì

No

Interviene nella lezione Sì

No

Contribuisce con le sue idde

al lavoro di gruppo

Sì

No


1. Diario


3. Specimen







Schema

Fase Comportamenti

Inizio È entusiasta del giocattolo (IE)

È svogliato (IS)

Gioco Il bambino utilizza il giocattolo per le funzioni a cui è preposto

(UN)

Il bambino utilizza il giocattolo come se fosse un oggetto diverso

(UF)

Il bambino scarica la sua aggressività sul giocattolo (UA)

Il bambino utilizza il giocattolo con scarso interesse (US)

Fine L’osservatore deve pone fine al gioco (FO)

Il bambino smette di giocare spontaneamente (FS)

Foglio di codifica

soggetto IE IS UN UF UA…

1 x x

2 x x

3 x x

La conduzione

dell’osservazione

Obiettivo: cogliere nella situazione osservata i

comportamenti rilevanti per la ricerca

Ovvero operare una selezione dell’insieme di fatti quelli

significativi ai fini della descrizione e successiva

interpretazione

Dunque la sensibilità e la preparazione dell’osservatore

sono fondamentali in questa fase


La conduzione

dell’osservazione

Criteri di conduzione:

- Curare la registrazione dell’informazione

annotare accuratamente (meglio immediata che in

differita), se possibile usare mezzi audiovisivi


La conduzione

dell’osservazione


- Non perdere mai di vista le finalità dell’osservazione

Concentrarsi non solo sul singolo accadimento ma sulle

sequenze, sulle concatenazioni, sulle opinioni, sugli

atteggiamenti sottesi


La conduzione

dell’osservazione


- Non dimenticare l’annotazione delle informazioni

contestuali e temporali

Indicare cosa succede prima e dopo, dopo quanto tempo,

in quale contesto…


La conduzione

dell’osservazione


- Distinguere i fatti dalle interpretazioni

Annotare separatamente i due aspetti

- Adottare prospettive diverse nell’osservare la situazione

Internamente o esternamente alla situazione


La conduzione

dell’osservazione


- Assumere un atteggiamento avalutativo

Sospendere il giudizio

- Tenere sotto controllo il proprio coinvolgimento emotivo

- Tenere sotto controllo le proprie aspettative

‘vedere nei dati ciò che si vuol vedere’Nicole Bianquin _ AA 2019-2020

La conduzione

dell’osservazione


- Tenere sotto controllo l’effetto alone

Quando le caratteristiche di un tratto del soggetto influenzano la rilevazione di altri tratti

- Non limitarsi all’osservazione di comportamenti

Testimonianze di cultura materiale (abiti, oggetti, graffiti, simboli, consumi, gerghi,…)


La conduzione

dell’osservazione


- Rapportare i comportamenti, le opinioni e gli atteggiamenti ‘individuali’ alla cultura del gruppo

Quando le caratteristiche di un tratto del soggetto influenzano la rilevazione di altri tratti

- Minimizzare i fenomeni di reattività dei soggetti

Dare tempo per adattarsi alla presenza dell’osservatore


La conduzione

dell’osservazione


- Tenere conto dei possibili fattori di disturbo

- Servirsi dell’autoosservazione per calibrare la propria rilevazione

Periodo di formazione in autoosservazione

- Compiere sessioni di osservazione solo se si è in buone condizioni


Analisi di documenti

Una fonte importante di dati sono i documenti prodotti da singoli

e da istituzioni

Essi si dividono in:

• Primari, resoconti di soggetti che hanno vissuto in prima persona una determinata situazione

• Secondari, resoconti di soggetti non coinvolti in prima persona



Un ulteriore differenziazione è in

base agli scopi per cui sono stati prodotti:

• Documenti personali (lettere, diari, quaderni, …)

• Relazioni (resoconti di sperimentazioni, report di ricerca, …)

• Stampa, quotidiani, riviste e fascicoli



Essa può essere

• Strutturata: il ricercatore si serve di griglie di criteri per inquadrare i documenti in una tipologia predefinita, check list per controllare la presenza o meno di requisiti predefiniti, scale di valutazione per rilevare il grado con cui il requisito è stato soddisfatto

• Non strutturata: definite le ipotesi da controllare, il ricercatore isola nei documenti tutti i segmenti di testo utili ai suoi scopi conoscitivi e li riporta in una tabella con l’indicazione della fonte per trarne un bilancio finale



• 1. Selezione dei documenti, si raccolgono le informazioni contestuali circa i documenti stessi e i soggetti che li hanno prodotti (verifica della credibilità)

• 2. Isolamento dei concetti e asserti-chiave, interpretazione e formulazione di una sintesi, giudizio

Due fasi



Distorsioni nell’analisi dei documenti

Influenza delle aspettative del ricercatore – vedere solo ciò che si vuole vedere

• Triangolazione degli osservatori

Mancanza di informazioni relative al contesto

Credibilità dei documenti


Rilevazione sociometrica

sociometria

tecnica di raccolta e analisi dei dati che

punta a rilevare, quantificare e

rappresentare la natura della relazione

tra soggetti e la sua intensità



Analisi della struttura del gruppo

Con un rappresentazione in forma grafica

• della natura e dell'intensità delle relazioni esistenti tra i soggetti appartenenti ad un gruppo

al fine di

• individuare delle dinamiche comportamentali

• studiare fenomeni di aggregazione

• valutare la coesione del gruppo



Quindi la struttura di scelte, comportamenti conseguenti, opinioni, atteggiamenti

riflette le dinamiche presenti nel gruppo

I soggetti fanno delle scelte sulle persone con cui relazionarsi

che si basano su criteri di simpatia/antipatia,

assonanza/dissonanza,

sono il riflesso di specifiche opinioni e specifici atteggiamenti verso gli altri soggetti del gruppo



gli elementi rilevati vengono sintetizzati nel

sociogramma

ovvero una rappresentazione grafica di come

ciascun individuo

interagisce con gli altri

all'interno del gruppo



le rilevazioni osservative su cui si basa un sociogramma possono essere dirette o indirette (questionari)

• elenca i tre compagni con cui vai più d'accordo in classe

• elenca i tre compagni con cui vai meno d’accordo in classe

• elencai compagni che secondo te sono maggiormente protagonisti nella vita di classe

• elenca i compagni che secondo te sono maggiormente isolati nella vita di classe

• confideresti un segreto a ....




S sociomatrice



S Sociogramma a grafo



S Sociogramma a cerchi concentrici


I sociogrammi mettono in evidenza:

• Leader sociometrici

• Mutue relazioni e reciprocità

• Catene di scelte

• Divisioni del gruppo in sotto-gruppi

• Soggetti isolati


Analisi e interpretazione dei

dati qualitativi

Dato qualitativo

• Dato codificato in variabili testuali

• Intento idiografico

• Interpretazione del materiale empirico

• Decostruzione e ricostruzione di quanto osservato sul campo, di quanto affermato dai soggetti intervistati, di quanto esperito dall’analisi dei documenti, … allo scopo di assegnare senso



dati qualitativi

Approccio comprendente

Comprensione del significato dei comportamenti degli attori e dei testi da loro prodotti (intervista o analisi documentale) o prodotti

sulla base della rilevazione dei loro comportamento (osservazione)

Due filoni principali:

• Ermeneutica

• Fenomenologia



dati qualitativi

Ermeneutica

interpretazione finalizzata alla

ricostruzione del significato di un testo o dell'insieme delle azioni di un attore

ANALISI ERMENEUTICA

Fenomenologia

riconoscimento di determinati temi

all'interno di testi o insiemi di azioni,

individuando comunalità ed unicità

CODIFICA A POSTERIORI DEL TESTO



dati qualitativi


S ANALISI ERMENEUTICA

S Tecnica di analisi testi, applicabile a dati testuali, provenienti da interviste, resoconti di osservazione, documenti personali

S Il ricercatore è il collettore delle informazioni acquisendo man mano consapevolezza su comportamenti, opinioni, atteggiamenti degli intervistati, egli diventa l’esperto su quel particolare tema in quel dato contesto

S La riflessione può essere guidata da una griglia di criteri esplicita, non immutabile, ma varia man mano che si procede nel processo di interpretazione


dati qualitativi


S Canoni dell’interpretazione ermeneutica

a) Processo di ridefinizione di significato tra le parti e il tutto (spirale

ermeneutica)

b) Definizione di un punto di equilibrio: condizione di unità di

interpretazione, priva di contraddizioni logiche interne

c) Comparazione sistematica tra il significato attribuito alle singole

affermazioni e il significato globale

d) Interpretazione avviene sul quadro di riferimento dei soggetti e dei loro

contesti di vita


dati qualitativi


S Canoni dell’interpretazione ermeneutica

d) Consapevolezza della necessità di una conoscenza approfondita del

tema oggetto di indagine

e) Consapevolezza che l’operazione di interpretazione non è libera da

presupposti e dal background teorico di partenza di chi interpreta

f) Ogni interpretazione implica innovazione e creatività, genera

conoscenza che va oltre ciò che è immediatamente dato e crea nuove

differenziazioni e interrelazioni nel testo


dati qualitativi


S Critiche all’analisi ermeneutica

a) Dipendenza dell’interpretazione dai modelli di chi interpreta

Ridurre questa dipendenza

a) Tecnica dell’ermeneutica oggettiva

in cui il processo di interpretazione non è affidato ad un solo ricercatore ma a

più ricercatori chiamati a confrontare e discutere le loro interpretazioni in

gruppo


dati qualitativi


S CODIFICA A POSTERIORI DEL TESTO

S Codifica a posteriori del testo in una classificazione in

categorie dei segmenti informativi che compongono il

materiale raccolto

S La categorie vengono costruite operando una codifica del

materiale empirico sulla base dell’individuazione delle unità

naturali di significato all’interno dello stesso, che diventeranno

altrettante unità di codifica


dati qualitativi


S CODIFICA A POSTERIORI DEL TESTO

S Procedere secondo i seguenti passaggi

1. Operare una sintesi del significato dell’intero materiale empirico

• Isolare unità di senso ed individuare i temi trattati

• Ricercare unità naturali di significato (andando al di là del testo, chiedendosi costantemente cosa c’è sotto a quell’affermazione)

2. Costruire un sistema di categorie in cui le unità naturali di significato vengono allocate


dati qualitativi


S Critiche alla codifica a posteriori

S Le codifiche a posteriori lasciano troppo margine all’interpretazione del

ricercatore

S Processo di codifica con più ricercatori

S Categorie prefissate a priori


dati qualitativi

Descrizione e individuazione di regolarità all’interno del materiale testuale raccolto

identificazione di unità comunicative

scomposizione in unità di classificazione (parole, frasi,

asserti, …)

elenco di categorie di contenuto

Approccio basato sull'analisi del linguaggio



dati qualitativi

Approccio basato sull'analisi del linguaggio

Descrizione e individuazione di regolarità all’interno del materiale testuale raccolto

• analisi quantitativa del contenuto

- Analisi del discorso

- Analisi dei nodi dell’argomentazione


Documents

Le tecniche di rilevazione dati - Unibg tecniche... · Le tecniche di rilevazione dati • Ad esempio l’intervista può generare dati con gradi di strutturazione diverse • Intervista