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Le vertenze dedicate ai precari nei settori della conoscenza

Le vertenze dedicate ai precari nei settori della conoscenza

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Le vertenze dedicate ai precari nei settori della

conoscenza

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PREMESSA

• La vertenza va considerata come una delle azioni sindacali, proposte dalla FLC CGIL, per il superamento del precariato nei settori della conoscenza e il riconoscimento dei diritti economici dei lavoratori con contratto a tempo determinato.

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PREMESSA

• La FLC CGIL ritiene che, contestualmente all’azione sindacale mirata ad ottenere dal Governo la stabilizzazione dei precari con la stipulazione di contratti a tempo indeterminato, sia necessario continuare ad agire sul versante delle vertenze individuali proponendo due tipi di ricorsi

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PREMESSA

• La prima azione riguarda il mancato riconoscimento economico dell’anzianità maturata ai fini della progressione economica così come prevista per il personale a tempo indeterminato nella scuola statale pubblica

( ricostruzione di carriera ai fini economici )

• La seconda riguarda la possibilità di poter ottenere la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato, a tempo indeterminato

( immissioni in ruolo)

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Premessa

Le motivazioni e

i fatti giuridici

• Le azioni che si propongono sono riconducibili, oltre che a motivazioni di natura politico-sindacale anche a tre diversi accadimenti di natura giuridica

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PRIMO• Negli ultimi anni, alcuni Tribunali

del Lavoro ( Treviso, Verona, Salerno, Brescia, Livorno….) a seguito di ricorsi proposti dalle varie organizzazioni sindacali, hanno emesso delle sentenze che sanciscono il diritto dei lavoratori precari ad ottenere il riconoscimento degli scatti di anzianità così come previsto per i lavoratori a tempo indeterminato.

• I giudici ritengono non giustificabile la disparità di trattamento economico a cui sono soggetti i precari, rispetto ai loro colleghi di ruolo.

La tendenza è quella di considerare illegittime le disposizioni che prevedono una diversa retribuzione tra lavoratori perfettamente equiparabili tra loro

( funzione, anni di servizio, tipologia di contratto collettivo nazionale di lavoro…).

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PRIMO

• Il risultato ottenuto è quello della condanna dell’Amministrazione a pagare ai precari

le differenze retributive maturate

negli anni

(il risarcimento include gli interessi legali)

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SECONDO

• Il Tribunale di Siena ( sentenza 699/2009) in attuazione della direttiva 1999/70/CE relativa all’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato e il divieto di utilizzo continuativo del contratto a termine come strumento di “ precarizzazione” del mercato del lavoro,

ha sancito la trasformazione del rapporto di lavoro

( di una insegnante precaria in servizio da più di tre anni in un posto )

da determinato, ad indeterminato.

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PRIMO E SECONDO

RICORDA • N.B. : E’ necessario ricordare che il MIUR ha deciso di ricorrere in appello avverso le condanne di primo grado. Conseguentemente, pur considerando importanti queste sentenze, perché espressione di pronunciamenti della Magistratura del Lavoro, non bisogna dimenticare che è possibile avere più gradi diversi di giudizio!

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TERZO

• L’entrata in vigore della legge 183/2010

( “ Collegato al lavoro”) impone di ripensare

complessivamente anche il modo di porsi di fronte alle vertenze individuali.

• La legge impone, tra le altre cose, che entro 60 giorni dalla sua entrata in vigore devono essere impugnati tutti i contratti a tempo determinato già scaduti . I 60 giorni scadono il 23 gennaio 2011.

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CONCLUSIONI

• Alla luce delle osservazioni preliminari – limitatamente al versante vertenziale -

la FLC CGIL ha deciso:• di continuare ed intensificare, l’azione di

riconoscimento delle vertenze legate agli scatti di anzianità;

• di avviare entro il 23 gennaio 2011 le vertenze per la trasformazione dei contratti da tempo determinato, a tempo indeterminato in tutti i settori della conoscenza

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Ricorda di distinguere fra ………

“ Riconoscimento dell’anzianità di servizio maturata ai fini della progressione economica”

• La vertenza non è più preceduta obbligatoriamente dal tentativo di conciliazione

• Il requisito necessario per la vertenza è la maturazione di almeno tre anni di servizio secondo le modalità previste per i lavoratori a tempo indeterminato

• Non è necessario che il servizio sia stato reso in modo continuativo

• Non esiste un termine di scadenza

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COSA FARE ?

• E’ necessario agire giudizialmente contro l’Amministrazione portando la vertenza in Tribunale

• Se vuoi fare la vertenza, la FLC CGIL provinciale è in grado di assisterti

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Ricorda di distinguere fra ………

“ Trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato, a tempo indeterminato”

• La vertenza non è più preceduta obbligatoriamente dal tentativo di conciliazione;

• Esiste un termine di decadenza fissato dalla legge 183/2010Esiste un termine di decadenza fissato dalla legge 183/2010

• I lavoratori che NON hanno avuto il rinnovo dei contratti e NON stanno svolgendo alcun servizio DEVONO impugnare i vecchi contratti entro il 23 gennaio 2011;

• I lavoratori che HANNO un contratto a tempo determinato in corso devono impugnare i contratti entro 60 giorni dalla loro scadenza

( Attenzione : è ( Attenzione : è fortemente consigliato ed opportuno per questi lavoratori fortemente consigliato ed opportuno per questi lavoratori avviare lo STESSO la vertenza per i contratti PRECEDENTEMENTE scadutiavviare lo STESSO la vertenza per i contratti PRECEDENTEMENTE scaduti .).)

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COSA FARE ?

• Raccomandata

R.R.

Agire immediatamente entro il 23 gennaio 2011 per impugnare, tramite RR i contratti scaduti.

Vanno distinte due fasi:

• l’invio OBBLIGATORIO della RACCOMANDATA con RICEVUTA DI RITORNO;

• il deposito del ricorso, a cura dello studio legale, nei successivi 270 giorni dalla impugnazione.

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COSA SUCCEDE DOPO AVER INVIATOLA RACCOMANDATA ?

Ripetiamo : va depositato un ricorso presso il Tribunale

( l’impugnazione e il ricorso ( l’impugnazione e il ricorso avvengono quindi in due fasi avvengono quindi in due fasi distinte)distinte)

Lo studio legale della FLC CGIL seguirà i ricorsi dei lavoratori che hanno deciso di aderire alle vertenze tramite l’organizzazione sindacale