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Leadership partecipata: la dirigenza scolastica tra didattica ed organizzazione Antonio Bettoni 25 e 26 Febbraio 2014 ZanHotel Europa , Bologna CONVEGNO NAZIONALE DIRIGENTI SCOLASTICI Proteo Fare Sapere

Leadership partecipata: la dirigenza scolastica ... - FLC CGIL · RSU, Comitati di genitori), intese anche come contesti di relazione»; «azioni tese a costruire una rete di soggetti

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Leadership partecipata:la dirigenza scolastica

tra didattica ed organizzazione

Antonio Bettoni

25 e 26 Febbraio 2014ZanHotel Europa , Bologna

CONVEGNO NAZIONALEDIRIGENTI SCOLASTICI

Proteo Fare Sapere

Dal fondo …

Il dibattito rappresenta un punto di

approdo, ultimo in ordine di tempo, di

riflessioni e approfondimenti sul tema a cui

hanno portato il loro contributo voci della

ricerca tra le più autorevoli sull’argomento

del nostro paese.

Proteo Fare Sapere

Il dibattito …

� Trevi, 2005 il convegno nazionale dei Dirigenti scolastici

aveva per titolo: I NUOVI DIRIGENTI DELLA SCUOLA DELL’AUTONOMIA. Proposte per una gestione democratica e partecipata delle istituzioni scolastiche.

� Napoli, 2012 nel corso del convegno nazionale dal titolo: LA DIRIGENZA SCOLASTICA TRA QUESTIONI APERTE E NUOVE COMPLESSITÀ ORGANIZZATIVE si è affrontato il tema della

leadership educativa (Giovanni Moretti, Uni Roma Tre)

� Senigallia, 2013 nel corso del convegno dal titolo: Gestire il declino o costruire il futuro? La gestione unitaria della scuola autonoma alla prova del presente. PierGiuseppe Ellerani,

(Università di Bolzano) ha trattato il tema: La DS tra

coordinamento e delega. Per una leadership distribuita

Proteo Fare Sapere

Il dibattito …

Perché si è ravvisata la necessità di ritornare sul tema?

I motivi di fondo sono tre:

1. Il confronto dialettico tra modelli di governance della

scolastica è tra le questioni aperte.

2. Diversi sono i modi di interpretare l’autonomia

scolastica e la dirigenza scolastica: dirigente

manager/dirigente leader educativo

3. E’ aperto lo scontro politico e culturale sull’idea di

scuola. Quella che Roberto Serpieri ha definito: La

guerra dei discorsi (R. Serpieri, Senza leadership: la

costruzione del dirigente scolastico, Franco Angeli, 2013)

Proteo Fare Sapere

… a proposito della guerra dei discorsi

La ricetta è solo un

modello di dirigenza:

preside-manager

Proteo Fare Sapere

… a proposito della guerra dei discorsi

Proteo Fare Sapere

…a proposito della guerra dei discorsi e dei numeriRapporto OCSE: UNO SGUARDO SULL’ISTRUZIONE 2013, l’Italia

Proteo Fare Sapere

… a proposito della guerra dei discorsi

Un’altra indagine svolta dall’OCSE (2005) sottolinea la stretta correlazione tra le

politiche educative e l’apprendimento degli studenti.

Dall’indagine si evince che l’apprendimento è influenzato principalmente da:

1. le differenze presenti tra gli studenti: ovvero le abilità, gli atteggiamenti, il

retroterra familiare degli alunni

2. la qualità degli insegnanti

3. gli aspetti correlati alla qualità degli insegnanti come la qualifiche e

esperienze precedenti

Sul primo fattore, le politiche educative hanno scarsa incidenza, mentre incidono

sugli altri due fattori.

Secondo l’OCSE è necessario porre l’attenzione: ai criteri di reclutamento, ad

una costante valutazione, all’ambiente in cui il docente lavora (il clima). In

questo è fondamentale il coinvolgimento e la partecipazione dei docenti alle

decisioni.

La partecipazione alle decisioni sollecita la responsabilità dei docenti la quale

influenza positivamente il ripensamento/riposizionamento della professionalità.

Proteo Fare Sapere

… a proposito della volontà di partecipazione

Il quadro teorico di riferimento

� L’organizzazione scolastica è caratterizzata, come tante organizzazioni di

servizi, da due elementi essenziali apparentemente contraddittori: da

una parte, la necessaria tendenza all’unitarietà - che richiede,

proprio per questo, regole precise -; dall’altra, il bisogno di libertà e di

affermazione di sé da parte dei suoi membri, che comporta, spinte

centrifughe; e postula quindi una ”unità molteplice” (Morin).

� Il ruolo del dirigente è essenziale nella gestione di questa antinomia

organizzazione/regole e individuo/libertà. Da un lato deve condurre a

unità l’organizzazione scolastica, anche con l’obiettivo di segnarla

con una chiara identità, dall’altro deve garantire spazi individuali di

libertà per l’affermazione dell’identità della persona e per la sua

valorizzazione.

In occasione di un Convegno internazionale “La leadership educativa nei paesi dell’Europa latina” con Antonio Valentino abbiamo presentato i risultati di un’indagine sul tema condotta su dirigenti e docenti.

Proteo Fare Sapere

…a proposito della volontà di partecipazione

L’ipotesi di lavoro che ci ha guidato può essere così sintetizzata: individuare i tasselli più significativi di una gestione democratica (versus gestione leaderistica) delle scuole considerata non solo come opportuna ma anche potenzialmente più efficace e di un modello organizzativo (figure e dispositivi, relazioni e condizioni di successo) su cui – come Proteo - sollecitare successivamente riflessioni e approfondimenti su una più ampia platea di DS, docenti e altre professionalità della scuola (con particolare riferimento ai Direttore Servizi Generali Amministrativi - DSGA -) ed esperti.

Proteo Fare Sapere

…a proposito della volontà di partecipazione

I docenti esprimono la necessità di

� «coinvolgimento attivo nella promozione di una LE, sia pure con ruoli e funzioni diverse, del personale e dei “portatori d'interesse”, tramite articolazioni organizzative (Collegio, Staff, Dipartimenti, Consigli di Classe – inclusi Consiglio d'Istituto, staff di Segreteria, RSU, Comitati di genitori), intese anche come contesti di relazione»;

� «azioni tese a costruire una rete di soggetti dialoganti (collaboratori, FS, DSGA, referenti di progetto, responsabili di dipartimento, coordinatori di classe), capaci di riflettere e progettare, a partire da una continua analisi del lavoro svolto (autovalutazione) al fine di individuare i bisogni che via via emergono e cercare di dare ad essi una risposta»;

� «costruzione del percorso insieme al CD, non tanto progettando la LE, quanto agendola».

Proteo Fare Sapere

Ipotesi di lavoro

L’ambizione ultima con gli ulteriori

arricchimenti e chiarimenti, che questo

Convegno senz’altro apporterà, è quella di

potersi offrire come ipotesi di lavoro per

possibili sperimentazioni da promuovere

all’interno di Istituzioni scolastiche, singole

o in rete.

Proteo Fare Sapere

In questo lavoro non siamo soli …

BUON LAVORO!

Abbiamo buone alleanze, sono i soggetti promotori

del convegno internazionale presso l’Università

Roma Tre

La leadership educativa nei paesi dell’Europa latina: autonomie, identità, responsabilità.

Per info: [email protected]

Proteo Fare Sapere