L’ECO DI SUZZARA · Al centro Ilbe Truzzi, sindaco provvisorio, ... e un forte senso dell’humor. ... Domenica 10 aprile sì è svolta a Suzzara la Giornata del verde pulito,

L’ECO DI SUZZARAMensile di informazione, politica, cultura, sport e tempo libero Anno XIV • N. 5 • Maggio 2016 • e 1,50

I giovani e la Resistenza

2 L’ECO DI SUZZARA n. 5 • maggio 2016

IN RICORDO DI EZIO

Egregio direttore, sono Anna Alberini e grazie alla sua rubrica vorrei ricordare una persona, a me molto cara, recentemente scomparsa. Caro Ezio, così ti voglio ricordare, grazie ai tanti tuoi amici e co-noscenti che hanno espresso solo parole di grande stima e affetto nei tuoi confronti. «A tuo dire, la tua vita non è stata delle più facili e hai dovuto affrontare prove difficili, ma tu hai avuto la forza di lottare con le tue braccia. Il lavoro per te significava: onestà, rispetto, stima. Ezio, partigiano grande lavoratore puntuale e preci-so, dentro di te c’era ricchezza d’animo e grande onestà. Doti che ti hanno reso sereno, generoso e gentiluomo. Grazie alla piena luci-dità, la tua personalità e la tanta voglia di vive-

re, la tua “bella età”, l’hai vissuta in sereni-tà; non la chiamavi “vecchiaia”. Ciao Ezio, ti salutiamo con “Bella ciao, ciao, ciao”».Anna, Bruno, Loris, Aldo, Gianni, Nullo, Danilo, Tazio, Rinaldo, Virginia, Bruna, Stefa-nia, Anna, Claudia, Ro-berto e Gabriella Affini

lettere al direttore

L’ECO DI SUZZARAPeriodico mensile iscritto al Registro Stampa del Tribunale di Mantova in data 14/12/2002 al n. 14/2002

Direttore responsabile: Vanni Buttasi

Editore: Bruno Melli – strada Arginotto, 27 – Suzzara (Mn)Tel. 333.5755104 – [email protected] – www.ecodisuzzara.it

Impianti e stampaPubli Paolini s.r.l. – via R. Zandonai, 9 – 46100 Mantovatel. 0376.380768 – [email protected]

Il numero è stato chiuso in tipografia venerdì 13 maggio 2016

Fotografie di copertina

in alto: Suzzara, Monumento ai caduti: manifestazione dei ragazzi “sulla via della libertà” e “stamperia clande-stina” del 26 aprile 2016 (collegata al programma dei festeggiamenti del 25 aprile).

in basso: 1° maggio 1945. Il Consiglio comunale provvisorio designato dal C.L.N. di Suzzara, autorità civili, par-tigiani e cittadini al Monumento dei caduti di Suzzara. Al centro Ilbe Truzzi, sindaco provvisorio, e Gianni Vasini, capo della polizia partigiana.

n. 5 • maggio 2016 L’ECO DI SUZZARA 3

cultura Lo ScRiTToRe hA PARLATo deL Suo uLTiMo LiBRo “Le MeLe di KAfKA”

Andrea Vitali ospite al PiazzalungaSicuramente per i suoi lettori non è stata una sorpresa il fatto che lo scrittore Andrea Vitali si sia mostrato al pubbli-co con modi di simpatia accattivante, e un forte senso dell’humor. Lo scrittore, grazie alla sua verve, ha catturato l’attenzione dei lettori, riscuotendo numerosi applalusi. Nato a Bellano, sul lago di Como, nel 1956 dopo gli studi universitari, conseguita la laurea, nel 1987 inizia la carrie-ra di medico di base, attività che svolgerà per 25 anni. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, così nel 1989 esordisce con il romanzo “Il procuratore”, che si è aggiudicato, l’anno dopo il premio “Montblanc”, per il ro-manzo più giovane. Da allora le sue pubblicazioni sono

molteplici, oggi Vitali è uno degli scrittori italiani più proli-fici e conosciuti, capace di pubblicare un best-seller die-tro l’altro. A Suzzara ha parlato del suo ultimo libro in usci-ta “Le mele di Kafka”. L’incontro con l’autore è stato iniziato da Raffaella Zaldini, assessore alla Cultura, poi è stato presentato da Simonetta Bitasi, lettore ambulante collaboratrice del Festival della letteratura di Mantova, e intervistato da Giuseppe Barreca, bibliotecario del Piaz-zalunga. Vitali ha raccontato di episodi accaduti durante la professione di medico, che spesso gli sono serviti come spunti per i suoi libri.

B.M.


ecologia RiPuLiTi i PARchi uRBANi

Wwf, impegno per una città pulitaDomenica 10 aprile sì è svolta a Suzzara la Giornata del verde pulito, quest’anno realizzata nello stesso weekend anche nei comuni limitrofi di Pegognaga e Motteggiana.Patrocinata dal Comune e organizzata dal Wwf Mantovano col suppor-to della Protezione civile di Suzzara, l’iniziativa ha avuto un buon suc-cesso di partecipazione, con la presenza di parecchie persone che, armate di guanti e sacchi per la raccolta rifiuti, al grido di “Impegno per una città pulita”, hanno ripulito i parchi urbani percorrendo a piedi le vie cittadine.

Arnaldo Pelli e il suo secondo libro Il centro studi di Riva comunica che domenica 29 maggio al Memoriale della Riconciliazione parco di San Colombano verrà presentato il secondo libro di Arnaldo Pelli“Trulùn e Sara alla lanca della Paulina”Se vuoi un po’ di avvenimenti storici di Riva e Suzzara, se vuoi conoscere alcuni giochi inventati dai ragazzi anni Cinquanta, se vuoi leggere una bellissima favola sentimentale, figlia della nostra terra, vieni al Memoriale:tutto questo lo troverai sul libro di Arnaldo Pelli.


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ricorrenza iL MALTeMPo PeNALiZZA LA feSTA dei LAVoRAToRi

La pioggia rovina il 1° maggioÈ stato un 1° maggio bagnato quello che si è svolto a Suzzara: a cau-sa del maltempo molti cittadini hanno preferito restare al coperto, di-sertendo la manifestazione. Il corteo, senza banda musicale, si è for-mato al bar giardini Cadorna dove l’Auser ha offerto la colazione, poi la deposizione della corona la monumento la “Stella”, opera dello sculto-re suzzarese Ernesto Loiero, dedicato ai caduti sul lavoro infine al Po-liteama per i discorsi di rito, aperti da Gianni Nosari, segretario della Camera del Lavoro di Suzzara. A seguire pubblichiamo una parte dell’intervento del sindaco Ivan Ongari: «La festa del Primo Maggio è l’occasione propizia per ribadire con convinzione la centralità del la-voro quale principio basilare per la democrazia ed il progresso socia-le di una comunità. Franklin Delano Roosevelt disse: “La vera libertà individuale non può esistere senza sicurezza economica e indipen-denza. La gente affamata e senza lavoro è la pasta di cui sono fatte le dittature.” Il lavoro è uno dei beni più preziosi di una comunità e qui a Suzzara lo sappiamo bene. La nostra storia è soprattutto la storia del-le nostre aziende. Grazie alla nostra aristocrazia operaia e borghesia illuminata partendo dal nulla siamo divenuti un punto di riferimento per tutto il basso mantovano e molto di più, visto che realizziamo prodotti ricercati che viaggiano per tutto il mondo. In particolare la filiera me-talmeccanica a cui questi territori contribuiscono in modo importante ha un ruolo fondamentale e strategico per il tutto paese. Ricordo, con orgoglio, che abbiamo il “Museo galleria d’arte contemporanea” tutto dedicato al tema del lavoro e dei lavoratori in questa equipollenza tra arte e lavoro, lavoro ed arte segno di una identità ben delineata. I nu-meri nel nostro distretto, mostrano una costante diminuzione del tas-so di disoccupazione, un decremento consistente della richiesta di ore di cassa integrazione ed un tessuto produttivo sano che continua ad investire nel nostro territorio che fa dell’export il proprio punto di forza. Questo però non ci deve far dormire sonni tranquilli perché la ri-presa non è assestata ed i dati del mercato del lavoro (soprattutto per le fasce più giovani della popolazione) sono ancora influenzati dagli sgravi fiscali del Jobs Act. Sono poi preoccupato dei tanti interinali e gli ultracinquantenni fuori dal mercato del lavoro, problemi che affron-teremo presto con altre questioni nel tavolo anticrisi. Iniziamo dal no-stro piccolo a lanciare messaggi strategici, affermando con forza che il nostro territorio per essere maggiormente competitivo ed attraente deve superare i propri campanilismi e intraprendere con più decisio-ne la strada dell’accorpamento dei comuni omogenei sotto tanti punti di vista. Uno sforzo quindi per guardare oltre, uno sforzo che mi sento di chiedere a tutti per superare inutili e sterili battaglie».

B.M.


Presentato al Piazzalunga il libro di Paolo BianchiAlla presenza di un folto pubblico è stato presentato la Piazzalunga Cultura, il libro “Pianura rossa” di Paolo Bianchi (ed. Bottazzi). Al ta-volo dei relatori Luigi Benevelli, presidente Anpi della provincia di Mantova, e Enrico Canova presidente Anpi di Suzzara-Motteggiana. I saluti istituzionali sono stati fatti da Raffaella Zaldini, assessore alla Cultura.

Le vacanze con “Estate Olimpia“Anche quest’anno l’A.S.D. “Olimpia-Suzzara”, in collaborazione con le Coop. “Tante Tinte” e “Poiesis” organizza dal 9 giugno al 5 agosto “Estate Olimpia”. La sede di riferimento è la palestra della scuola secondaria di primo grado “G. Pascoli” dell’ISC “il Milione” via Piero Caleffi, dal lunedì al venerdì, dalle ore 7,30 alle ore 18. Le iscri-zioni possono essere per una o più settimane a scelta dei genitori. Solo mattino o anche il pomeriggio. È garantito, a chi lo richiede, il servizio mensa, a cura della Cir. Costo 5 euro a pasto. I bambini saranno suddivisi per gruppi d’età con programma diversificato.La settimana tipo prevede: 2 giorni in palestra; o dintorni, 2 giorni in piscina, 1 gior-no di gita a parchi gioco, gite ai parchi gioco: PICO Verde – parco acquatico; a Le-olandia; a Parco oltremare; ratfing. Whale, Watching: Gardaland serale; Villa dei ce-dri colà; e altro. L’iscrizione è aperta anche a minori portatori di handicap. Con il

Comune di Suzzara sono in corso definizioni di rapporti per i casi di difficoltà economiche in atto. È garantito che il personale presente è diplomato come istruttore sportivo, con aggiunta di educatori specializzati proposti dalle due cooperative. Per informazioni: Massimo Siliprandi cell. 348-06 35 880 - Davide Bassoli cell. 347-27 83 677 – e-mail: [email protected]

Sailetto in festa per il 150° del monumentoIl Comitato promotore, con il patrocinio e il sostegno delle Amministrazioni comunali di Suz-zara, Motteggiana e Borgo Virgilio, ha predisposto il seguente programma di iniziative: mer-coledì 1 giugno, Sailetto, Chiesa di S.Leone alle 21, presentazione del libro “Storie nel mar-mo” a cura del prof. Paolo Bianchi. Racconto degli eventi legati alla storia del Monumento ai Caduti di Sailetto con musica, immagini e letture tratti dalle pagine del libro. Giovedì 2 giu-gno, festa della Repubblica, a 150 anni dall’unione del nostro territorio all’Italia. Sarà questa l’occasione per riflettere sulla nostra storia e sui valori che ci uniscono. Saranno presenti i rappresentanti delle Amministrazioni comunali di Suzzara, Motteggiana, Borgo e Virgilio, in-vitate a partecipare le principali autorità civili e militari: ore 9 chiesa di Sailetto, messa per i caduti: ore 10 ritrovo presso il Monumento ai Caduti di Sailetto per i discorsi delle autorità, al termine un rinfresco. Sabato 18 giugno, Borgoforte, al Forte Magnaguti, alle 21, presentazio-ne del libro “Storie nel marmo” a cura del prof. Paolo Bianchi. Interventi musicali degli stu-denti della Scuola media ad indirizzo musicale Leopardi di Borgoforte. Venerdì 15 luglio a Motteggiana, sala consigliare, alle 21, presentazione del libro “Storie nel marmo” a cura del Prof. Paolo Bianchi. Domenica 17 luglio, giorno conclusivo dell’attacco al forte Noyeau, a cura dell’Amministrazione comunale di Motteggiana “Camminata dei forti”, ore 7.30 messa nel ricordo dei morti della battaglia, ore 9 partenza da Motteggiana, sosta al forte Noyeau e arrivo al forte Magnaguti, ristoro conclusivo offerto dall’A.C. di Borgo Virgilio.


personaggi Le TeLe deLL’ARTiSTA di TABeLLANo

Giuseppe Ferraresi, il saldatore-pittoreGiuseppe Ferraresi, nato a Suzzara il 14 gennaio 1973 e residente in strada Carrobbio 52, dopo le scuole dell’obbligo frequenta per due anni la scuola Arti e Mestieri nella sezione torneria meccanica vincen-do due borse di studio. Oggi è dipendente della ditta Techno_B di Co-disotto. Nel 2001, di ritorno da un viaggio in Marocco, quasi per gioco inizia a disegnare le cascate d’Ouzoud, cosa mai fatta prima che però gli riesce discretamente bene, al punto che alcuni amici lo spingono a dipingerlo a olio su tela. Non è che il risultato possa sbalordire più di tanto, però stimola in lui il desiderio e quella curiosità che lo porta a mi-gliorarsi appassionandosi alla pittura. Parte da autodidatta, non ha fatto ne studi, ne corsi, il suo è un dono naturale che per fortuna, an-che se in modo tardivo, esplode. Sono trascorsi 15 anni da quell’inizio, oggi con i pennelli e i colori a olio, si permette di dipingere tele ap-prezzabili cercando di riprodurre le atmosfere e le tonalità che la na-tura che lo circonda gli offre. Persona riservata, caratterialmente umi-le e timido, ama definirsi “pittore operaio” in considerazione del fatto che ha sempre cercato di imparare e migliorarsi, giorno dopo giorno, grazie alle proprie capacità. La natura, nelle sue opere, è raffigurata in modo netto e naturale. Dipinge a casa sua, dove espone i quadri alle pareti domestiche: non ha mai fatto una mostra, ed è convinto che mai lo farà. Singolo per scelta, da alcuni anni frequenta una ragazza, anche lei dipinge, che incontra nei week end in val di Ledro, dove tra-scorre i fine settimana. Della ragazza Giuseppe non dice molto, riba-disce che li lega una solida amicizia e l’arte che li accomuna.

Bruno Melli

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Per alloggio disponiamo di 3 stanze e 2 appartamenti.


viabilità TRA GeNeRAL cANToRe. e ViA ViLLA iNfeRioRe, MeSSo iN SicuReZZA L’iNcRocio PeRicoLoSo

Inaugurata la nuova rotatoriaA volte basta veramente poco per risolvere problemi che causano di-sagi e pericoli per i cittadini. Questi nuovi, e giovani, amministratori hanno risolto un problema che poteva essere affrontato e risolto anni fa. L’incrocio di via Villa Inferiore con la General Cantore, dove c’è l’in-gresso dell’ospedale, era pericoloso, molto pericoloso, questo lo sape-vano anche i sindaci e gli assessori delle giunte precedenti, però non hanno mai affrontato il problema per trovare la risoluzione. Chiuse le vie, iniziato il cantiere in dieci giorni circa sono finiti i lavori della nuova rotatoria, scoprendo, il giorno dell’inaugurazione, che nulla di ciò che

esisteva è stato toccato: marciapiedi e proprietà private. La rotatoria è stata fatta negli spazi esistenti e, con un costo di 25mila euro, questa giunta ha risolto il problema della pericolosità di quell’incrocio. Alla ce-rimonia di apertura, fatta dal sindaco Ivan Ongari e Francesco Bianchi, assessore ai lavori pubblici, giunti a bordo di un’auto elettrica, erano presenti i tecnici del progetto, agenti di polizia locale e alcuni cittadini, che, osservando il traffico di auto in transito, hanno potuto constatare in modo immediato e diretto la funzionalità positiva della nuova rotato-ria. Orgogliosi del successo hanno posato per la fotoricordo.

amarcord 27 MAGGio, MuSiciSTi iN feSTA NeL RicoRdo di “AMici ASSeNTi”

Cena musicale con l’Eco di Suzzara il Boys Quintett e l’ArciSarà una rimpatriata di amici musicisti aperta a tutti coloro che voglio-no trascorrere una serata diversa con musicisti veri, che suoneranno dal vivo in ricordo di “amici assenti”. Niente nostalgia, niente tristezza, ma gioia di esserci. La parte culinaria per la cena sarà competenza de-gli “Amici di Tabellano” esperti in cibi della tradizione, la parte musica-le è affidata alla “Tamoil Blues Band”, musicisti di provata bravura con

Daniele alla voce per un reperto-rio di blues, rock, rhythm and blues. Poi chi vorrà esibirsi lo potrà fare accompagnato da Claudio Annibali al pianoforte e Luigi Grossi alla batteria. A sor-presa un ospite nazionale. Re-gia di Bruno Melli, conduce la serata Luca Verbeni. Cena e spettacolo euro 10. Menu: risot-

to alla mantovana, prosciutto e melone, dolce. Tabellano (spazio Coop) venerdì 27 maggio dalle 20.30, ambiente al coperto, la serata si fa an-che in caso di maltempo. Preferibile la prenotazione ai numeri Bruno 333 575 5104 Aldo 340.4645634. e-mail [email protected]


solidarietà ReALiZZATo uN PRoGeTTo PeR LA doNAZioNe di 18 coMPuTeR

La scuola chiama, il Conad rispondeIl Superstore Conad di Suzzara, sensibile alle richieste di solidarietà lanciate dall’Istituto Manzoni, ha aderito ad un progetto che potremmo chiamare “Insieme si può” che ha permesso la donazione di 18 com-puter. Dopo alcuni incontri fra Paola Bruschi, dirigente scolastico del Manzoni, e Marzio Ferrari, presidente Conad Centro Nord, grazie ad una formula di tessere a punteggio, il progetto per la donazione dei computer ha visto la luce e gli effetti consecutivi è stata la consegna della prima parte di 10 computer avvenuta nell’aula magna alla pre-

senza dei rappresentanti di classe che hanno preso in consegna la donazione. In tempi brevi, al raggiungimento dei punteggi stabiliti gra-zie agli acquisti nei negozi Conad del comprensorio, si procederà alla consegna deli altri otto.Nella foto il momento della consegna da sinistra Roberto Lugli, re-sponsabile del superstore di Suzzara, Marzio Ferrari, presidente Co-nad Centro Nord, e Paola Bruschi, dirigente scolastico del Manzoni, sullo sfondo i capiclasse del Manzoni.


evento oRGANiZZATi diVeRSi APPuNTAMeNTi LeGATi ALLA LiBeRAZioNe

Un 25 Aprile festeggiato alla “grande”Per celebrare il 25 Aprile il Comune di Suzzara, il Centro Culturale Piazzalunga, la Galleria del Premio, l’A.N.P.I., l’Istituto mantovano di storia contemporanea, le scuole di Suzzara, in colla-borazione con molte realtà di associazionismo locali, hanno organizzato un programma di eventi che, iniziato venerdì 15 aprile sono terminati martedì 26 aprile.

“Abbiamo una strada non facile davanti a noi, una strada impegnativa ma esaltante. La festa della Liberazione è un incitamento a tenere la schiena dritta, ad essere fedeli a noi stessi, per-ché la democrazia, al pari della libertà, non è mai conquistata una volta per tutte. È un patrimo-nio che ci è stato consegnato e che, nel volgere di mutamenti epocali, dobbiamo essere capa-ci di trasmettere alla generazioni future”. Ha detto Ivan Ongari, sindaco di Suzzara.

La giornata del 25 Aprile è iniziata al mattino con l’incontro davanti al monumento dei Caduti alla presenza di autorità civili, militari, della corale Marenzio e le musiche della Resistenza del “Gruppo Michele Grassi” (Michele Grassi, voce e chitarra, Alex Guidetti, basso elettrico, Luca Tanchella, ukelele, e Tiziano Bianchi alla tromba). Il sindaco Ivan Ongari e Costanza Bertolotti, storica mantovana, per i discorsi ufficiali. Durante la cerimonia il sindaco ha chiamato al suo fianco ex partigiana insigniti di medaglia d’oro. Al pomeriggio il corteo organizzato per il giro delle frazioni si è trovato sotto la torre civica di piazza Castello, per poi andare ai monumenti del cimitero di viale Virgilio, a Riva, a Po, zona parco san Colombano, Tabellano, Sailetto, San Prospero, Vie Nuove, Brusatasso, giro terminato con la messa celebrata nella alla chiesa dell’immacolata.

Foto servizio di Bruno Melli

25 APRILE

Franco Binacchi, Guido Iemmi, Remo Agostinini e Ivan Ongari


25 APRILE


L’impegno, le capacità, la forte progettazione hanno premiato quanti si sono impegnati nella realizzazione del progetto “Sulla via della Li-bertà”. Molti i soggetti che hanno contribuito alla riuscita del progetto che ha visto coinvolti gli studenti degli istituti “Il Milione” e “Marghe-rita Hack”. La giornata di lavoro, martedì 26 aprile, non ha permesso la visione ai cittadini e ai familiari dei ragazzi dei flash mob che han-no caratterizzato la manifestazione che, partita

a gruppi dagli istituti, ha visto tutti gli studenti passare al Museo del Premio e alla “Stamperia clandestina”, ricevuti dal conservatore Marco Panizza, per poi andare al Piazzalunga dove li attendeva la piccola orchestra della Scuola di musica, quindi assistere alle performance al muro della colomba e alla bandiera tricolore. Il momento più toccante della manifestazione, vista la grande preparazione dei ragazzi, si è avuto al monumento dei Caduti, dove il sinda-

co Ivan Ongari, Raffaella Zaldini l’assessore alla Cultura e Anna Pezzella dell’Anpi, hanno ricevuto tutti i protagonisti dell’evento per lettu-re e canti. Il progetto, rivisitato e ripensato nei tempi e nei modi, da riproporre nel giorno del 23 Aprile, ricorrenza della Liberazione di Suz-zara, potrebbe diventare un evento di richia-mo, un modo diverso di coinvolgere i cittadini su un tema sempre attuale.

Foto servizio di Bruno Melli

evento LA MANifeSTAZioNe “SuLLA ViA deLLA LiBeRTà”

Gli scolari e il progetto “Stamperia clandestina”

25 APRILE


25 APRILE

RiflessioneMartedì mattina 26 aprile si è concluso il progetto del museo Gal-leria del Premio Suzzara definito “Stamperia clandestina”. Il per-corso ha coinvolto un centinaio di studenti delle scuole medie di Suzzara dell’Istituto Comprensivo 1 “Margherita Hack” e Istituto Comprensivo 2 “Il Milione”. Attraverso la pratica del laboratorio abbiamo costruito negli spazi periferici del museo un luogo dove i ragazzi hanno sperimentato la tecnica dell’incisione su tavolette di linoleum costruendo immagini prelevate da opere della collezione del Museo e aggiungendo lettere per formare parole/sigle in un codice segreto. Successivamente siamo passati alla stampa su teli di colore bianco rosso e verde per ottenere bandierine da uti-lizzare in esterno. Inoltre sono stati stampati volantini da distribui-re. Il progetto è legato storicamente all’attività clandestina di pro-paganda che i partigiani organizzavano durante la Resistenza.. Nelle nostre zone ci fu un luogo vicino a Riva dove nel ’44 un cer-to Dutin aveva nascosto nel pagliaio le macchine per la stampa, la carta e le armi. Martedì tra le 8 e le 11 di mattina sono così sfilati cinquecento studenti, in fila indiana, attraverso un percorso nel museo, disseminato di alunni intenti ad un’azione di volantinaggio e a pratiche di stampa e propaganda. Le bandierine tricolori stam-pate dai ragazzi sono state installate a conclusione davanti ai ri-spettivi Istituti scolastici.Il senso del progetto prende spunto dal desiderio di far rivivere ai giovanissimi scolari il concetto di clandestinità nel tentativo di uscire da una logica di commemorazione spesso promotrice di atti retorici per un’azione di ri-memorazione, ovvero rifare presen-te attraverso un coinvolgimento pratico ed emozionale ciò che è appartenuto ad un passato altrimenti inarrivabile.Un particolare ringraziamento lo rivolgiamo a tutti gli alunni e inse-gnanti che hanno collaborato al progetto e alla storica Tipografia Bottazzi di Suzzara che ci ha messo a disposizione una selezione di caratteri mobili per la stampa.

Marco Panizza


Stefano Alberini Marco Carimmi

Paola Corradini Paolo Cortigiani

Alberto Marchini

Marco Orlandi Manuela Passerini

Luigi Sironi Giuseppe Soprani Matteo Trombelli Silvia Verzelloni

Norberto Branchi

economia BANcA MedioLANuM

Nuova sede in via Luppi Menotti 18/cGià presente a Suzzara dal 1996, Banca Mediolanum sabato 21 maggio 2016 alle 10.30 inau-gura la nuova sede di via Luppi Menotti 18/c. L’apertura del nuovo Family Banker Office rientra nella strategia, fortemente voluta dal presidente Ennio Doris, che vuole la banca sempre più vi-cina alla clientela con un presidio costante, visibile e facilmente raggiungibile e con la possibi-lità per il cliente di accedere alla Filiale anche in orari non abituali per uno sportello bancario. Una strategia in netta controtendenza rispetto alle continue chiusure di filiali da parte della ban-che tradizionali. Il family banker office offre tutti i servizi bancari e l’attività di consulenza patri-moniale di 12 professionisti, in grado di rispondere a tutte le esigenze di carattere finanziario, previdenziale, di tutela della persona e del patrimonio anche in tema di passaggio generazio-nale. Banca Mediolanum oggi risulta essere ai vertici del panorama bancario per solidità patri-moniale (CET1 19,66 – dato bilancio 2015), convenienza dei servizi offerti alla clientela e atten-zione alle nuove tecnologie che consentono al cliente di accedere ai servizi con ogni strumento a disposizione. Alla cerimonia presenzieranno il sindaco Ivan Ongari e monsignor Egidio Faglio-ni. La nuova filiale sarà aperta dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 13 e dalle 15 alle 19.30, sa-bato dalle 8.30 alle 12.30. Telefono 0376.531299.

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solidarietà iNAuGuRATi due PRoGeTTi: “Lo SNodo” e “RiPARTo AL RiPARo”

“San Lorenzo Onlus” in festa con il VescovoÈ stata una mattinata importante quella che ha visto protagonisti i volontari e i responsabili dell’associazione “San Lorenzo Onlus” e del “Centro d’ascolto” di via Dante a Suzzara. La manifestazione di sabato 7 maggio, alla pre-senza del vescovo Roberto Busti e di illustri ospiti, era dedicata all’inaugurazione di due progetti di solidarietà realizzati in una casa di via Guido. Per i saluti istituzionali presenti il sin-daco Ivan Ongari e Alessandro Guastalli, as-sessore al Welfare. Tra i relatori il presidente della San Lorenzo Daniele Arioli, e il direttore Matteo Amati, Giordano Cavallari, direttore del-la Caritas diocesana, monsignor Egidio Faglio-ni, parroco dell’Immacolata, l’avvocato Sergio Genovesi della Fondazione Cariverona. L’in-contro con i cittadini si è svolto nel cortile dell’associazione; al termine gli ospiti si sono portati in via Guido nella bottega solidale dove il vescovo ha impartito la benedizione.

Fotoservizio di Bruno Melli


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L’intervento di Daniele Arioli, presidente dell’associazione San Lorenzo Onlus.

Buongiorno e benvenuti a tutti, grazie di essere pre-senti a questa giornata di festa insieme. Grazie a S.E. il Vescovo Roberto per aver accolto il nostro invito e per la sua presen-za, e per essere da sem-pre vicino al nostro centro d’ascolto. Ringrazio le au-

torità civili della presenza e del sostegno dato al progetto che oggi presentiamo. Un grazie a tutti i sacerdoti del vicariato che sostengono le nostre iniziative. Un immenso grazie ai no-stri tre collaboratori Matteo, Manuela e Maria Grazia per l’instancabile e professionale ope-ra profusa. Agli oltre 130 volontari che rendo-no possibile ogni giorno la nostra attività di so-stegno alle fragilità umane che la società spesso crea e mette ai margini, e grazie per-ché con il vostro impegno ogni giorno è ricco di Misericordia. Questo 2016 è un anno parti-colare, è l’anno Santo della Misericordia, Papa Francesco non manca mai di ricordare gli ulti-mi, coloro che sono alla periferia della socie-tà, e noi nel nostro piccolo ogni giorno rispon-diamo all’invito che Gesù ha fatto, di dare da mangiare agli affamati, di vestire gli ignudi, di accogliere i pellegrini, di visitare gli ammalati e i carcerati. Le opere di misericordia corpo-rali sono dunque il nostro DNA, e quindi quest’anno Santo è il nostro anno santo, ed è bello in questa cornice poter inaugurare oggi la nuova struttura che darà da mangiare agli affamati e rifugio ai pellegrini. È anche l’anno dove si è concluso il Sinodo della chiesa man-tovana, con la promulgazione del libro sino-dale. Sinodo uguale chiesa in cammino, chie-sa che si interroga, e noi che siamo parte di questa chiesa abbiamo voluto, con la realiz-zazione di questo progetto, dimostrare che non siamo statici ma in continuo cammino per dare a tutti coloro che ne hanno bisogno una risposta sempre più adeguata ai bisogni. È per noi l’anno di RI-Partire, e come è intitolato

il progetto che oggi inauguriamo RIPARTO AL RIPARO, abbiamo voluto segnare un nuovo modo di essere segno della Chiesa nella so-cietà. Nei quattro anni trascorsi a gestire l’as-sociazione San Lorenzo, insieme al consiglio direttivo ed all’equipe tecnica, ci siamo impe-gnati dandoci l’obiettivo di rendere più utile, fruibile, visibile, utilizzabile la nostra associa-zione, e al tempo stesso far sì che le persone in difficoltà fossero una risorsa per noi e per la società tutta. Con questi obiettivi molte cose sono state realizzate, oltre alle attività storiche quali la mensa, il magazzino mobili, il guarda-roba, il servizio docce, in collaborazione con altre associazioni e con la disponibilità del co-mune di Suzzara è stato realizzato: “il germo-glio”, un orto solidale, dove i nostri utenti lavo-rano la terra ed i frutti raccolti vengono distribuiti al centro, Il progetto Voucher, ab-biamo dato lavoro a molti nostri utenti (oltre 5.000 ore) ridando loro fiducia in sé stessi e prospettiva di futuro e il nostro giornalino, “L’altrafaccia”, dove diamo conto di ciò che l’associazione fa. Oggi la realizzazione dello SNODO bottega solidale, prima esperienza in provincia di Mantova vuole essere un punto di snodo per chi arriva e riparte, ma anche un modo nuovo di distribuire alimenti. Con la re-alizzazione di questa piccola bottega inten-diamo dare maggior dignità alle persone che usufruiranno di questo servizio, gli alimenti sono esposti ed ognuno potrà prendere ciò di cui ha bisogno, è una bottega speciale dove non si spendono soldi ma punti che vengono assegnati al momento del colloquio al centro d’ascolto. Con questa iniziativa vogliamo an-che uscire dallo schema del “dare” fine a sé stesso, per questo chiederemo agli utenti che vorranno, di mettere a disposizione di altri del tempo, tramite la banca del tempo, strumento gestito appositamente da volontari provenien-ti dalle parrocchie del vicariato. La bottega vuole essere uno strumento per avvicinare ancora di più le comunità all’associazione ed ai bisognosi. In questa occasione voglio an-che sottolineare la necessità di fare rete con le istituzioni, per la risposta ai bisogni sociali

che stiamo dando. Occorre anche una rete solidale diffusa sul territorio, e cioè, che tutto il settore produttivo, commerciale, di servizi, metta a disposizione prodotti, materiali o quant’altro per rifornire la nostra bottega, ad esempio adottando uno scaffale, a tal propo-sito i nostri operatori si stanno già muovendo nel sensibilizzare le realtà presenti sul territo-rio. Come ho detto all’inizio, il progetto Riparto al Riparo non è solo lo Snodo, ma è anche Housing Sociale, è accogliere i pellegrini, è offrire riparo. La ristrutturazione di un piccolo appartamento verrà reso fruibile ad una fami-glia in momentanea difficoltà abitativa. E qui grande è stata la spinta di Caritas diocesana, insieme al sostegno indispensabile della fon-dazione Cariverona, perché realizzassimo la prima struttura di accoglienza del basso man-tovano. Per il nostro territorio la realizzazione di questo appartamento rientra nel solco delle attività promosse dall’associazione in collabo-razione con la rete “sociale” che la sostiene, istituzioni preposte, e in particolare di quella rete informale fatta di amici, famigliari e comu-nità parrocchiali. È uno strumento che deve servire a riattivare relazioni sociali che aiutino la famiglia che abiterà nell’appartamento, a non sentirsi sola, ma parte integrante di un territorio, di una comunità che è aperta all’ac-coglienza e che non si rinchiude in sé stessa, e fornisca gli strumenti necessari per la ripar-tenza. Questo progetto di Housing sociale si è potuto realizzare grazie alla sensibilità di Don Egidio e dei parrocchiani dell’Immacolata, che ci hanno concesso in uso gratuito, l’im-mobile che vedremo dopo, che loro hanno ri-cevuto in dono grazie ad una donazione, e qui la divina provvidenza c’ha messo lo zam-pino, come in molte delle cose che arrivano al centro. La ristrutturazione dell’immobile è sta-ta sostenuta da Caritas diocesana, da Cei con i fondi 8 x 1000, dalla fondazione Carive-rona, dalla fondazione Montecchi di Suzzara, e da privati cittadini che hanno fatto donazioni indirizzate al progetto. A tutti un sincero gra-zie per aver creduto nella nostra idea.

Daniele Arioli


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Ginnastica artistica:Francesco Cavicchini Si sono svolti al palazzetto dello sport di Gottolengo i campionati re-gionali Csi di ginnastica artistica. A gareggiare con i colori della socie-tà Airone Mantova l’atleta suzzare-se Francesco Cavicchini, seguito dai tecnici Micaela Comini e Ales-sandro Dall’Aglio. Cavicchini è il primo atleta ad aprire la strada alla ginnastica artistica suzzarese. La sua ottima prestazione nel circuito attrezzi, suolo, volteggio, parallele pari, trampolino elastico lo ha por-tato al primo posto del podio, con-quistando il titolo di campione re-gionale.

Il Centro Sociale e l’Avo insieme per la solidarietà Il Centro Sociale Città di Suzzara e L’A.V.O. Suzzara(associazione volontari ospedalieri) hanno costruito il progetto “Più conoscenze del Volontario, nell’ intervento solidale verso la persona fragile” che, ri-guarda i circa 70 volontari delle due associazioni, che operano quo-tidianamente nell’ambito del Servizio di Trasporto Protetto e nell’ As-sistenza dei ricoverati in ospedale. Mercoledì 27 aprile si è svolto il primo appuntamento del corso, gratuito, di assistenza agli ammalati non autosufficienti ricoverati in ospedale nell’ esercizio della alimen-tazione. Il “Progetto” elaborato dalle due associazioni, sostenuto dal Comune di Suzzara, è stato presentato alla Fondazione del Presidio ospedaliero Montecchi, la quale ha deliberato una promessa di fi-nanziamento al 50%. È questo un “Progetto” che da continuità ad esperienze già in essere, ma che ora vede due associazioni unite e impegnate al fine di dare un contributo ad una assistenza dal volto umano, affiancando le strutture istituzionali della Comunità con una azione di capillare assistenza e di conforto a persone che stanno at-traversando una fase delicata della loro esistenza. Al tavolo dei rela-tori Gianni Semighini, presidente del Centro Sociale Città di Suzzara, e Enrico Guida, presidente dell’AVO Suzzara.

Centro Sociale: luogo di aggregazione Fra le tante associazioni che il Centro ospita e le attività aggre-ganti che li si esercitano, c’è anche il gioco delle carte che trova tra i soci molti estimatori, attività che con l’apertura del bar ai giardini Cadorna, gestito dall’Auser, verrà trasferita all’aperto. Che sia una partita a briscola, tresette o ramino, poco importa, quel che conta è essere insieme.

Solidarietà oltre confine Il Lions Club Mantova Terre Matildiche, ha donato un ecografo al reparto di medicina del Presidio Ospedaliero di Pieve di Coriano. La consegna dell’ecografo, fatta dal presidente Roberto Guaiumi, è stata fatta nelle mani del dottor Mauro Pagani direttore del repar-to di medicina dell’ospedale di Pieve. Alla cerimonia erano presen-ti autorità Lionistiche, medici dell’ospedale e del territorio, il prima-rio del reparto di medicina dottoressa Paola Montagner, il dottor Adriano Moi e alcuni sindaci del territorio.

“Palestrina” in trasferta ad AssisiIl coro Palestrina è stato ospite della Basilica Supe-riore, di Assisi.In una gioio-sa gita- pellegrinaggio il coro, diretto dal maestro Pieralessio Caroli e accom-pagnato dall’organista Mar-co Zappellini, ha cantato alla messa concelebrata dal par-roco dell’Immacolata, mon-signor Egidio Faglioni.

I pensionati suzzaresi in Spagna Nella foto di gruppo i pensionati del gruppo Fnp Cisl. in gita in Spa-gna, per un percorso chiamato “Madrid e dintorni”. I 35 villeggianti, nei sei giorni del viaggio, hanno fatto tappa a Toledo, Avila, Sego-via, El Escorial, Valle de los Caidos, tutte località distanti da Madrid 50/ 60 chilometri.


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teatro LA coMPAGNiA TeATRALe PReSeNTA due SPeTTAcoLi

“L’è mei perdi che catai”: doppio appuntamentoL’associazione teatrale “L’e‘ mei perdi che ca-tai“ di Palidano si presenta quest’anno due spettacoli tra loro molto diversi ma entrambi meritevoli di essere visti.Nell’ambito del progetto “Io non gioco”, patro-cinato dal Comune di Gonzaga,con il suppor-to di tutte le associazioni del posto, il 20 mag-gio in teatro a Gonzaga andrà il scena “No SLOT: lo spettacolo teatrale“.Il testo è stato scritto da Nicoletta Ferrari con l’obiettivo, ambizioso, di sensibilizzare il pub-blico sul problema del gioco d’azzardo lecito, mettendo in scena una storia apparentemen-te brillante, nella quale si svilupperanno, via via, le micro storie dei diversi personaggi che, con le loro fragilitä, condurranno lo spettatore ad una riflessione sul tema. Il 27 e il 28 mag-gio, la compagnia sempre nel teatro di Gonza-ga porta in scena “Chicago“. Due edizioni del m,usical, la prima del 1975 con le straordina-rie coreografie di Bob Fosse, e la seconda del 1996; una commedia, del 1926; due film, uno del 1928 e uno di 70 anni dopo con Richard Gere. Una storia capace di creare un interes-se di questo tipo nel corso di quasi un secolo approda ora al teatro di Gonzaga grazie

all’iniziativa e all’impegno della compagnia L’è mei perdi che catai di Palidano.

Teatro di Gonzaga: venerdì 20 maggiovenerdì 27 maggio e sabato 28 maggiotre appuntamenti da non perdere!

evento

Protezione civile: prova di soccorsoIl 21 maggio a Suzzara presso il Parco della Scienza e della tecnica a Suzzara, l’Associa-zione volontari di protezione civile “Città di Suzzara”, promuove e organizza l’annuale prova di soccorso alla quale parteciperanno tutte le organizzazioni di volontariato di prote-zione civile della macro area “A” (DELTA di Borgofranco sul Po, ERIDANO di Revere, il gruppo intercomunale San Benedetto Po-Mo-glia, il gruppo comunale di Felonica, l’associa-zione JONATHAN, l’associazione “La Vedet-ta” di Torricella). Sono previste simulazioni legate al rischio idrogeologico che si svolge-ranno Sabato mattina nei “cantieri operativi” allestiti nei Comuni di Suzzara, Gonzaga e Pe-gognaga e che proseguirà nel pomeriggio lungo tutto il tratto di argine del Fiume Po a Suzzara. “Sarà un’occasione per testare il gra-do di preparazione dei volontari in caso di emergenze“ - ha detto il presidente dell’asso-ciazione Angelo Scazza. Alle 17.30, si svolge-rà la cerimonia ufficiale in ricordo degli eventi del sisma del 2012, che vedrà la partecipazio-ne dei rappresentanti delle amministrazioni dei Comuni del cratere sismico.


scuola LA MANifeSTAZioNe iNTiToLATA A ANGeLA SiVeLLi, ex iNSeGNANTe

Il concorso Cai: “La montagna incantata”Il concorso è nato nel 2010 per festeggiare il trentesimo anniversario della fondazione della sottosezione Cai Suzzara. L’idea del concorso è stata suggerita dall’insegnante della scuola Olga Visentini, Angela Sivelli, socia Cai e appassionata di montagna. A questa prima edizio-ne parteciparono tutte le classi Terze-Quarte e Quinte della scuola pri-maria. Angela Sivelli, colpita da grave malattia, morì prima della rea-lizzazione di questa edizione che terminò nel dicembre 2010. Da allora, ogni anno, il Cai di Suzzara ripete il concorso chiamato “La montagna incantata”, riservato alle sole terze primarie, in memoria di Angela, con il patrocinio del Comune di Suzzara. Alla premiazione

poesia Le LiRiche iN diALeTTo

Antonio Baraldi, il poeta contadino Antonio Baraldi nasce a Suzzara nel 1930, nella Corte Pignattine, l’ultima delle corti, pro-prio in fondo allo stradello Opi. La terra e gli animali sono sempre stati il suo lavoro e la sua vita. Il dialetto è la sua passione, da lui coltiva-to come memoria e ricchezza della tradizione contadina. Oggi, a 86 anni, Antonio vive an-cora là dove è nato, in un rapporto ormai in-scindibile con la sua terra. Quella terra che ieri gli ha dato il pane e che ora gli si offre come spunto di poetica riflessione.

AL ME PIUPUN

In riva al fòs at fianch a caşa miaa gh è an piupun che anca s’as ved quaşi a s’agh cred mialö l’è alt, lö l’è gròsl’è an monument, l’è an culòs.

As parlema töti i dée anca s’l’è püsè li volti ch’a parli sul mea ciaciarem cun sincerità dal pö e dal mene l’è anca par questo ch’as vrema ben.

D’istà, quand l’è töt na fòia,a mela sturlo agh fa vegnar vòiaat puşaras in si sö ramintant l’asculta li nuvità cun anca i sö reclam.

Se me adès a gh ho utanta anlö agh n’ha sent e anca anca che par lö in par gnancaura ch’a pensi ch’a sun rivà quaşi a la finpin ad paüra am senti pran piculin.

Pör da fàram curagiu al me amich piupunsémpar prunt cun ògni sulüsionl’ha pensà da regalàram tri mètar ad la sö ombraquant a basta par me ad na fresca tomba.

Pör savent ch’a n’avres mai podü cuntracambiarme imbranà sensa nisün mèrita frunt ad tanta buntàan savea cuşa dir né cuşa fartant che am s’era inciudà parfin al fià.

Pasà töt questu şmarimenttöt ciapà d’an nöf sentimente intant che un grasie al gneva sö dal cör par sö cunte na lacrima la spuntava in d’an cantunhu sentì che tra i dü amich quèl era cambià:dü fradèi i era dvantà.

erano presenti il sindaco Ivan Ongari, Lorenzo Malagutti presidente del Cai, e i consiglieri Dario Papotti, Mario Compagnoni, Gianni Sgar-bi, Attilio Pavesi, per la scuola Michela Cioria, insegnante della classe 3° C e Annamaria Pezzuto, vicaria. Il premio consiste in una giornata in montagna per tutti gli allievi della classe, ospiti del Cai.A questa sesta edizione, grafico, pittorica, otto le classi partecipanti: Comprensivo Olga Visentini: Primaria M. Hack terze C-D-E, Prim. A. Frank terza (Brusatasso). Comprensivo Il Milione: M. Polo terze B-C-D, Prim. Fochessati terza (Motteggiana).

Attilio Pavesi, Ivan Ongari, Dario Papotti,Mario Compagnoni e Lorenzo Malagutti


libri PReSeNTATo AL ceNTRo SociALe iL Suo LiBRo

Le emozioni di Nerio Bertellini

È uscito un nuovo libro di Carlo Parmigiani intitolato “Dal Padus al Po, origini, evoluzione e carto-grafia del Po mantovano”. Chiun-que si interessi della storia del nostro territorio avrà sentito par-lare degli antichi alvei fluviali che solcavano la pianura nell’al-to Medioevo, quando questa co-minciò a infoltirsi di paesi e co-munità rinchiuse per difesa entro castelli e recinti fortificati. Questi fiumi erano il Po Vecchio, la Zara, l’Oglio, il Lirone che scor-revano tortuosamente, ancora privi di argini, su suoli periodicamente som-mersi dalle loro acque, quindi paludosi e co-perti da dense foreste. Le terre circoscritte dai loro alvei erano dette “isole”, come l’Insula Suzarie, l’Insula Sancti Benedicti, l’Insula Re-veri. Con questo libro Carlo Parmigiani dà al lettore risposte che lo aiuteranno a capire me-glio la storia del territorio nel quale vive.Così l’autore spiega le ragioni del suo libro. «Generazioni di studiosi, schiere di storici preparati o di dilettanti, si sono cimentati nel tempo a ricostruire l’assetto e l’evoluzione di questo quadro fluviale e in proposito il dibatti-to è sempre stato acceso e polemico, spesso

anche oltre le righe. Oggi per ri-costruire il tutto in modo il più possibile scientifico abbiamo nuovi strumenti come le foto ae-ree e satellitari che leggono l’al-timetria del terreno e le tracce lasciate dai segmenti di alveo abbandonati dagli ex fiumi, tracce cromatiche perché il maggior ristagno di umidità lo-calizzato rende più scura la ve-getazione sovrastante. Tutto questo naturalmente va integra-to coi documenti e la cartogra-fia che nel tempo l’uomo ha pro-

dotto, spesso però in modo non coordinato e difficile da interpretare. Il libro entra nel merito di tutte queste problematiche, delle ipotesi e delle teorie avanzate, delle polemiche spesso annose e interminabili che si contrappongo-no, per esaminare e contestare se necessario quanto oggi viene proposto come dato acqui-sito, ma che in realtà risulta poco credibile. Il punto nodale del discorso è la fissazione del momento temporale e delle modalità con cui si passa dalla vecchia configurazione idro-grafica a quella odierna, ovvero dal Po Vec-chio al Po Nuovo, il nostro grande fiume attua-le. E poi ancora si affrontano i temi delle arginature, delle opere utilizzate dall’uomo a

difesa delle sponde e per deviare la corrente, le chiaviche, le grandi rotte, la navigazione, le attività fluviali come quella dei mulini natanti, la pesca, l’attraversamento del fiume grazie ai ponti fissi, a quelli di barche, ai traghetti. Tutto è spiegato utilizzando le immagini cartografi-che originali prodotte dall’uomo e conservate negli archivi, in primo luogo l’Archivio di Stato di Mantova, che custodisce un patrimonio cartografico davvero importante e ben lonta-no dall’essere esaurito. Infatti sebbene si vada spesso dicendo che sul Po di inedito or-mai non vi sia più nulla, in realtà ancora mol-tissimo si cela nei fondi archivistici meno co-nosciuti. Nei limiti ovviamente dello spazio a disposizione è stata dunque pubblicata una selezione sistematica, per età e località noda-li del fiume, di questo materiale che presenta caratteristiche di grande interesse storico, grafico, tecnico, idraulico. Nelle pagine del li-bro compaiono così oltre 300 fra immagini complessive e di dettaglio, cartine, elaborati grafici che sfruttano tutte le potenzialità della nuova tecnologia fotografica digitale per me-glio visualizzare e rendere più comprensibili le interpretazioni dei documenti, le teorie, le ipotesi sull’idrografia antica del nostro territo-rio». “Dal Padus al Po” di Carlo Parmigiani, di 192 pagine tutte a colori, edito da Sometti, è in vendita nelle librerie a 20 euro.

uN LiBRo SuLLe oRiGiNi deL Po NeL MANToVANo

In libreria l’ultima fatica di Carlo Parmigiani

L’incontro con Nerio Bertellini al Centro Socia-le per la presentazione del suo libro è stato segnato da forti momenti di emozioni. Presen-tato dal presidente del Centro, Gianni Semi-ghini, con un breve intervento di Bruno Melli,

editore dell’Eco di Suzzara, che con Nerio ha collaborato alla realizzazione del libro, e con la conduzione di Wainer Mazza, che ha can-tato anche sue canzoni, l’incontro è stato gra-devole e molto famigliare. Le letture fatte da

Nerio avevano un certo sapore di partecipa-zione; hanno fatto vedere una faccia scono-sciuta dell’autore, molto attento e sensibile nello scrivere. L’intervento del figlio Gianni, molto sentito e vissuto, ha fatto il resto.

Bruno Melli, Wainer Mazza e Nerio Bertellini


GRANde feSTA AL RiSToRANTe cAVouR

Noi, ragazzi del ’56Una splendida giornata vissuta sul filo dei ri-cordi. Tra amici d’infanzia, di scuola o, maga-ri, di lavoro. Sotto il segno di un’annata d’oro: il 1956. E, giocando anche sulla nostalgia - stavolta non canaglia -, al ristorante Cavour, del mitico Silvio Scipioni - anche lui legato alla storia di questi giovani di una volta - si sono ri-trovati in una cinquantina, residenti a Suzzara e non. Una rimpatriata resa possibile dal cer-tosino lavoro degli organizzatori - oltre al sot-toscritto (è sempre difficile parlare in prima persona), Mitzi Vincenzi, Carla Marocchi, Lo-rena Erminetti e Mila Sogliani - e da un’idea nata un sabato mattina di tarda estate ai tavo-lini del caffè 3L. Come insegna bene Gino Pa-oli, da quella conversazione frivola è nato un appuntamento in grande stile che non ha de-luso – visti i commenti positivi – tutti gli interve-nuti. Il traguardo dei 60 anni è un punto d’arri-vo per fare un bilancio della propria vita ma anche un punto di partenza. E questo hanno fatto i ragazzi e le ragazze del ‘56, famosi gra-zie a una canzone del loro coetaneo Miguel Bosè. Certo ritrovarsi in cinquanta in un solo colpo è stato un momento, lasciatemi passare il termine, magnifico. In un solo istante l’orolo-gio del tempo è andato indietro di 50, o di 40 o anche solo di 30 anni. Ritrovarsi a tavola con i compagni di scuola delle elementari, o anche solo con quelli delle superiori, è stata una grande scarica di adrenalina. E sabato 16 aprile al Cavour le emozioni erano palpabi-li e, forse, anche visibili. Davvero unico il mo-mento dell’arrivo dei diversi invitati, con l’im-placabile Bruno Melli pronto ad immortalare quell’istante storico. Perchè di storia, anche se di un paese della Bassa, si tratta: la storia di tutti i giorni di un gruppo di bambini, poi ra-gazzi e infine adulti che hanno vissuto Suzza-ra come, forse, le nuove generazioni non rie-scono a fare. Le partite di calcio alla Casa dei ragazzi, la pizza da Silvio – sempre lui che ri-torna -, le giornate d’estate al bar dei giardini Gina Bianchi gestito da Bruno Melli – anche lui un’altra presenza fissa -, poi al mare dalla Zaira a Cervia, la bonaria rivalità tra liceali e

ragionieri, i primi amori e le fughe in motorino in luoghi appartati come i giardini di via Ca-dorna. Insomma ognuno dei cinquanta ragaz-zi di una volta avrebbe un aneddoto, una sto-ria da raccontare. Come, penso, sia avvenuto durante il pranzo conviviale dove non è man-cata neppure la tradizionale torta. Certo la carta d’identità è implacabile ma lo spirito che ho visto tra i tavoli del Cavour mi ha fatto ritor-nare indietro nel tempo. Tutti, comunque, era-no consapevoli di avere vissuto un periodo unico della propria esistenza, mi auguro sen-za rimpianti e senza nostalgia. E, soprattutto, hanno conosciuto una Suzzara che, purtrop-po, non esiste più. Il mondo va avanti, meglio o peggio non sta a me giudicare, ma quel pa-ese degli anni Sessanta e Settanta aveva una forza che ora non c’è. Le fotografie che pub-blichiamo in queste pagine regalano ulteriori emozioni ai nostri ragazzi e, mi auguro, anche ai nostri lettori. Ma la bellezza di questo ap-puntamento è stata la grande gioia di tutti nell’accogliere l’invito degli organizzatori. È

questo aspetto che rende orgoglioso me e le mie compagne d’avventure – senza fare torto a nessuna – soprattutto Mitzi, amica ritrovata di un tempo che fu e impareggiabile organiz-zatrice. Vanni Buttasi

Mauro Tagliavini

Mila SolianiMitzi VincenziVanni ButtasiCarla MarocchiLorena Erminetti


LA TESTIMONIANZA

“Bruno, ma tu cosa ci fai qui in mezzo a noi?”. «Una domanda lecita, anche perché quando voi quindicenni frequentavate il “Bar giardino” da me gestito avevo già 27 anni, testimone del vostro tempo, oggi sono orgogliosamen-te vostro ospite. Erano gli anni 1971-72 e ’73 quando ero il barista dei Giardini Gina Bianchi, ma ero anche agli inizi del-la mia carriera di fotografo e la conoscenza di questi meravi-gliosi ragazzi e ragazze mi ha portato fortuna. Si sono create rispettose amicizie che tuttora porto nel cuore con velata malinconia, per quei tre anni stupendi passati insieme».

Foto di Bruno Melli

I partecipanti, in rigoroso ordine alfabetico.Anceschi Carlo, Angeli Mariagrazia con il figlio Giacomo, Beduschi Sandra, Bertoni Ferruccio, Bianchi Dino, Binacchi Leda, Bosi Gabriele, Bosi Nadia, Buttasi Vanni, Cappelletti Sandra, Casaletti Gianni, Chieri-chetti Paolo, Corradini Carla, Daolio Mara, Erminetti Lorena, Genovese Fiorina, Giovannelli Franca, Gollini Giancarlo, Govi Carlo, Guidetti Pao-lo, Iori Annarita, Lanfredi Nicoletta, Lasagna Marcello, Leoni Donatella, Magnani Elisabetta, Magri Rossana, Maiocchi Ciro, Maramotti Gianlu-ca, Marinelli Donatella, Marocchi Carla, Martinelli Arpalice, Menotti Mauro, Negri Teresa, Nocenti Savina, Pavarini Nello, Piccinini Ugo, Portioli Claudio, Re Guido, Rossi Marina, Sgarbi Gianna, Siveri Daniela, Sogliani Mila, Spedo Gianni, Spreafichi Emanuela, Tagliavini Mauro, Ti-relli Angela, Triolo Pietro, Venni Claudio, Vincenzi Mitzi.

S U P E R S T O R E

SUZZARA • VIALE VIRGILIO • 0376.522158

Aperto tutti i giorni, festivi compresicon orario continuato dalle 8 alle 20

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L’ECO DI SUZZARA · Al centro Ilbe Truzzi, sindaco provvisorio, ... e un forte senso dell’humor. ... Domenica 10 aprile sì è svolta a Suzzara la Giornata del verde pulito,