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L’ECO DI SUZZARA Mensile di informazione, politica, cultura, sport e tempo libero Anno XIII > N. 6 > Giugno 2015 > e 1,50 Il risveglio di Suzzara

L’ECO DI SUZZARA · I testi in ricordo di Fabio, la cui pubblicazione è prevista per il prossimo anno, po- ... nunciati da giovani sopravvissuti a quell’infer-no, per merito

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L’ECO DI SUZZARAMensile di informazione, politica, cultura, sport e tempo libero Anno XIII > N. 6 > Giugno 2015 > e 1,50

Il risveglio di Suzzara

2 L’ECO DI SUZZARA > n. 6 > giugno 2015

L’ECO DI SUZZARAPeriodico mensile iscritto al Registro Stampa del Tribunale di Mantova in data 14/12/2002 al n. 14/2002

Direttore responsabile: Vanni Buttasi

Editore: Bruno Melli – via Curtatone e Montanara, 10Suzzara (Mn) – Tel. 333.5755104 – [email protected] – www.ecodisuzzara.it

Impianti e stampaPubli Paolini s.r.l. – via R. Zandonai, 9 – 46100 MNtel. 0376.380768 – [email protected]

Il numero è stato chiuso in tipografia giovedì 11 giugno 2015

lettere al direttore

1 / L’ELOGIO DI UNA FIGLIAEgregio direttore,siamo i genitori di Sara Bigliardi che, con dedizione e sacrifici, aveva ottenuto dei risultati eccellenti negli studi univer-sitari e oggi ha conseguito la specializ-zazione in ematologia. Grazie alla sua rubrica, la vogliamo ringraziare pubbli-camente.«Sara ha sempre avuto le idee molto chiare riguardo al suo futuro: il medico era quello che da sempre sognava di fare. Così, seguendo la sua passione e la vocazione, dopo aver terminato il Liceo scientifico di Suzzara, si iscrive alla facoltà di Medicina e chirurgia presso l’Università degli studi di Modena, dove nel 2009 si è laureata a pieni voti. Sara ha poi scelto di proseguire il suo percorso universitario iscrivendosi alla specializzazione in Ematologia presso il dipartimento di Scien-ze mediche chirurgiche nella stessa città emiliana. Un argomento complesso, quello da lei sviluppato nel suo elaborato finale: “Una ricerca finalizzata a capire se il sistema immunitario dell’essere umano, in presenza di leucemia, è in grado di riconoscere la pro-teina mutata che determina la presenza della malattia e allo stesso tempo, migliorare la prognosi del paziente malato”. Sara, il 21 maggio, ha conseguito la specializzazione rendendo, noi genitori pienamente soddisfatti e orgogliosi per il traguardo da lei raggiun-to. Ora, non le resta che affrontare il suo percorso professionale con la serietà e l’impegno che da sempre ha saputo dimostrare». Papà Giovanni e mamma Bice

CALCIO IN NOttUrNA ALLO stADIO “ALLODI”

Erano da tanti che allo stadio Comunale “Italo Allodi” non si gio-cavano partite di calcio in notturna. Lunedì 8 giugno è iniziata la seconda edizione del “Torneo Città di Suzzara” a 7 giocatori, or-ganizzato dalla compagnia “Daniel’s friends” Il ricavato sarà devoluto alla cooperativa C.h.v.. Il torneo vedrà la finale venerdì 3 luglio. Nel-la foto lo staff organizzativo: da sinistra: Arianna Mari, Carmine Falcone, Stefano Bassani, Gherty Lici, Mattias Stachezzini, Marco Vincenzi, Jacopo Pigatto e Pietro Benassi

2 / Egregio direttoresiamo un gruppo di amici di Fabio Lorenzini, che, in occasione del primo anniversario della scom-parsa (18 giugno), in sintonia e d’accordo con la famiglia intende promuovere la raccolta di testi-monianze di quanti hanno conosciuto e stimato il loro congiunto. I testi in ricordo di Fabio, la cui pubblicazione è prevista per il prossimo anno, po-

tranno essere inviati al seguente indirizzo:[email protected] (per eventuali informazioni telefona-re alla sede della ditta UTRES, 0376 521321).

n. 6 > giugno 2015 > L’ECO DI SUZZARA 3

manifestazione a SuZZaRa olTRe 12 Mila PeRSoNe

“Notte bianca”, un successo dai grandi numeriGrande successo per uno spettacolo globale che ha coinvolto tutto il centro storico, una “Notte bianca” organizzata alla perfezione dall’associazione “I Contagiosi” con oltre 12.000 persone che si sono divertite fino a not-te fonda, fra balli, canti, musica, gastronomia e cultura. Buona musica e tante iniziative per una Notte Bianca da ricordare in tutti i sensi. Il clou della musica all’Arena Spettacoli in piazza Garibaldi con “Mascara Summer Tour 2015, l’esibizione delle scuole di ballo, gli anni “anta” con il dj suzzarese Luca Verbeni. Era una città invasa dalla musica, dai colori e dai profumi di cibi cotti e alle piastre, quella che ha accolto con calore il pubblico intervenuto. La vivacità di

piazza Castello come tutte le vie con le offerte dei bar e pizzerie, la musica Noche Latina con esibizioni e spettacoli a cura di Cafè Habana Cubano di Mantova e il mago Big David diretta-mente da Canale 5 sono stati gli ingredienti del successo della serata. Ma anche lo sport in pri-mo piano con il Green Volley, il judo con l’ ASD Judo Club Shiro Saigo di Suzzara e i combatti-menti di Kickboxing e K1, e i raduni delle Vespe e degli Harley Davidson. La vetrina più bella è risultata quella denominata “Vetrina Vivente” da “Dolce Vita”. Per la gioia dei bimbi la ma-scotte di Gardaland, Prezzemolo. Via Corrido-ni, animata dalla presentazione del libro giallo,“La Praticante” della scrittrice mantova-

na, laureata in giurisprudenza, Giulia Martani, dalla mostra fotografica di Bruno Melli, dai quadri in esposizione degli artisti suzzaresi: Grazia Badari, Antonella Binacchi, Francesco Bonaretti, Lucia Bonseri, Claudio Cavalli, Anna Ferrari, Fabio Filippini, Valentino Ferrari, Va-lentino Genitrini, Antonella Gnocchi, Luigi Pacchioni, Paolo Pasotti, Antea Pirondi-ni, Elisabetta Rebucci, Sergio Riviera e Fausto Valenza detto “Barone Rosso” e mitico dj Ra-dio Zero. Una città che ha risposto in pieno all’appello lanciato dagli organizzatori che ha visto coinvolti molte associazioni e commer-cianti a sancire il motto “La città si sveglia: quando serve, Suzzara c’è”.

Roberto Sissa

Lo staffDharminder, Zahid, Regvir Rattu

AUTOFFICINARATTU

Via Juri Gagarin 4 Codisotto di Luzzaracell. 388.7536800

4 L’ECO DI SUZZARA > n. 6 > giugno 2015

incontri “SuZZaRa CiViCa” Ha oRgaNiZZaTo la RaSSegNa “SuZZaReSi Nel MoNdo”

Il dottor Lorenzo Mattioli: «La mia vita a Kabul»

Si è svolto al teatro Politeama, il primo incon-tro della rassegna “Suzzara nel mondo” pro-posta da Suzzara Civica. Gli incontri hanno lo scopo di presentare e far conoscere suzzaresi che, grazie al loro operato, si distinguono al di fuori dell’Italia. Lorenzo Mattioli è nato a Suz-zara nel 1979: ha alle spalle numerosi anni di studi, una laurea a pieni voti in Medicina e chi-rurgia conseguita all’Università Vita Salute San Raffaele di Milano e una in Farmacia con-seguita nel 2004. Vanta diverse qualifiche tra le quali l’abilitazione all’esercizio della profes-sione medica, ottenuta nel 2011 all’Università di Ferrara. Tra le sue numerose esperienze professionali all’estero, spicca sicuramente quella che il medico ha vissuto per sei mesi a Kabul come volontario per Emergency. Dall’aprile al settembre del 2014, Mattioli ha operato al Centro di chirurgia per vittime di guerra a Kabul, come specializzando in ane-stesia e chirurgia. Nell’incontro, condotto da Alberto Guiducci, presidente di Suzzara Civi-ca, il medico suzzarese ha parlato di questa sua esperienza.Mattioli descrive da subito la sua, come

un’esperienza che lo ha cambiato non solo come professionista, quanto come uomo e le immagini che mostra al pubblico, nel corso del suo intervento, immagini crude e profonde, giustificano la sua emozione. Confessa di aver scelto di partire per questa prova proprio per-ché vogliono conoscere da vicino la guerra; così opera fino a settembre del 2014 in un ospedale situato nella zona verde della città af-ghana (la zona delle ambasciate), un edificio in muratura un tempo adibito ad asilo, successi-vamente donato dal governo locale ad Emer-gency. Descrivendo l’ospedale e fornendo dati precisi relativi alle dotazioni presenti nella struttura, il medico è stato in grado di raccon-tare le difficoltà con le quali ha saputo convi-vere in quel periodo: pochi macchinari e medi-cinali a disposizione significava dover continuamente scegliere su chi intervenire e in quale ordine, implicando, a volte inevitabil-mente, una graduatoria tra chi poteva conti-nuare a vivere e chi no. Ma il suo lavoro in quel contesto, era reso ulteriormente complicato anche dalla cultura afghana che proibiva, per esempio, al personale medico maschile e quin-

di anche allo stesso Mattioli, di poter interve-nite su pazienti femminili.«La guerra è la totale mancanza di rispetto per l’essere umano. La guerra non guarda in faccia nessuno. La guerra è soprattutto donne, bam-bini e anziani, cioè i più deboli e indifesi». Con queste parole Mattioli giustifica i suoi aned-doti sconvolgenti, vissuti quotidianamente in prima persona durante il suo periodo di vo-lontariato.«Ma in quei mesi», prosegue «ho capito che la guerra è fatta non solo di sconfitte, ma anche di vittorie: parlo di vittorie per esser riusciti a salvare parecchie vite e vittorie riposte in sem-plici sguardi riconoscenti e di “grazie” pro-nunciati da giovani sopravvissuti a quell’infer-no, per merito dei al nostri interventi». Nella definizione di guerra fornita dal giovane medi-co, stanno anche i rapporti di collaborazione e rispetto nati tra lui e i suoi colleghi, vale a dire tra persone che, anche se appartenenti a cultu-re diverse, offrivano ogni giorno le proprie co-noscenze perché accomunati dalla condivisio-ne per la stessa missione umana.

Erika Mazza

n. 6 > giugno 2015 > L’ECO DI SUZZARA 5

arte iNauguRaZioNe/RiaPeRTuRa del MuSeo galleRia del PReMio SuZZaRa

“Il Museo che ha fame”, in linea con ExpoDopo oltre otto mesi di chiusura per lavori relativi all’impiantistica do-menica 31 maggio il museo Galleria del Premio Suzzara ha riaperto pre-sentando un riallestimento della col-lezione. L’itinerario parte dall’ester-no, dove sulle vetrate che fiancheggiano l’ingresso del Museo abbiamo posizionato un grande ade-sivo che riproduce il pannello dipin-to nel 1948 da Luigi Bauselli e Giotto Bosi, professori a quel tempo di di-segno e arte alle scuole medie e su-

periori di Suzzara, dove si raffigura in modo satirico la prima giuria del Premio Suzzara, con Orio Vergani, Dino Villani, Tebe Mignoni, Cesare Zavattini, Gianferrari, Cairola, Carrieri e Somarè. Un tempo era posizio-nate all’interno del ristorante “Cavallino Bianco”.Entrando inizia un percorso costituito dall’incrocio e sovrapposizione di tante storie che si diramano dall’esposizione permanente disposta cronologicamente dal 1948 ai giorni nostri. In tutto lo spazio espositivo viene evidenziato “Il Museo che ha fame”, un percorso installativo costituito da circa cinquanta opere mai esposte, dipinti, sculture ed opere grafiche, della collezione del Museo che fanno riferimento al cibo, tema di Expo2015. L’esposizione cerca di mettere in luce aspetti dell’oggetto artistico spesso trascurati. Di tanti quadri, ad esempio, è possibile osservare anche il retro, dove appaiono iscrizioni relative all’autore, valutazioni dell’opera, etichettature che testimonio i movimenti e i passaggi del dipinto. Tutte le opere sono state dotate di didascalie che raccontano la storia del nostro museo attraverso i premi in natura, tipici del “Suzzara”. A seguito del prestito di cinquantaquattro opere per la mostra “Guardando all’URSS. Realismo socialista in Italia dal mito al mercato” allestita nelle Fruttiere di Palazzo Te di Mantova (30 maggio-4 ottobre 2015) si sono liberati numerosi spazi che abbiamo utilizzato per esporre foto storiche insieme a documenti relativi alla sto-ria del famoso ristorante “Cavallino Bianco”, luogo che vide la nascita del Premio Suzzara tramite la figura di Dino Villani e ritrovo di artisti, critici, intellettuali provenienti da tutta Italia e curiosi cittadini suzzare-si. All’ultimo piano del museo vi è proprio un angolo dedicato al risto-rante con l’esposizione di numerosi pannelli costituiti da ritagli di gior-

nali d’epoca e foto un tempo visibili al “Cavallino”. Non mancano, sparsi ovunque inserti fotografici relativi alle attività didattiche che il museo svolge nei confronti delle scuole di ogni ordine e grado. Il riallestimento intende valorizzare una collezione che si è costituita a partire dal 1948, anno di nascita del Premio Suzzara sul tema Lavoro e lavoratori nell’ar-te. Da allora a ogni edizione le opere vincitrici diventano proprietà del Comune di Suzzara, a cui si devono aggiungere le acquisizioni ottenute tramite attività espositive promosse dalla Galleria Civica a partire dal 1974. Nel 2002 nasce il Museo Galleria del Premio Suzzara. Il patrimo-nio accumulato e conservato consiste in circa 850 opere tra dipinti, scul-ture, grafica, video, fotografie e installazioni che testimoniano, dal reali-smo sociale degli anni Quaranta/Cinquanta, una costante attenzione ai linguaggi della contemporaneità. Secondo l’International Council of Museums (l’organizzazione internazionale dei musei e dei professionisti museali impegnata a preservare, ad assicurare la continuità e a comuni-care il valore del patrimonio culturale e naturale mondiale, attuale e fu-turo, materiale e immateriale, fondata nel 1946) il Museo “è un’istituzio-ne permanente senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo, che effettua ricerche sulle testimonianze materiali e immate-riali dell’uomo e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, le comuni-ca e specificamente le espone per scopi di studio, educazione e diletto”. Partendo da tali principi le nostre scelte espositive intendono tener viva una storia unica, che identifica il nostro territorio sottoponendo il mu-seo a continue piccole e grandi mutazioni. Noi riteniamo infatti che il Museo, parafrasando lo storico Aby Warburg, dovrebbe captare ogni turbolenza, ogni movimento e rielaborare la minaccia del tempo, come un sismografo. Un particolare ringraziamento a: Egidio Gorreri e famiglia che ha fornito la documentazione relativa al Ristorante Cavallino Bianco, Assessore Enzo Gemelli di Quistello per il prestito dell’opera di Gorni “Zucca”, 1963; Alberto Laurenzi per la docu-mentazione fotografica; Paolo Pasotti per la collaborazione nell’allestimento;Bruno Melli per aver fornito i libretti da lui prodotti sul Cavallino Bianco.Gruppo di lavoro della Galleria: Claudio Cavalli, Luigi Curcio, Marco Pa-nizza, Danila Sessi e Leonora Zerbini

Marco PanizzaConservatore Galleria del Premio Suzzara

Egidio Gorreri, Isa Gorreri, Rossella Gorreri e Beatrice Palvarini

6 L’ECO DI SUZZARA > n. 6 > giugno 2015

post sisma Maggio 2012 e 29 Maggio 2015 due daTe da RiCoRdaRe

Riaperta la chiesa di SailettoLa comunità cattolica, e non solo, di Sailetto sicuramente non potrà di-menticare il terremoto del maggio 2012, come non dimenticherà venerdì 29 maggio 2015 quando, dopo i tre tocchi del vescovo Roberto Busti, sul portale della chiesa i fedeli sono rientrati nell’edificio restaurato. È un paese in festa quello che si raccoglie nel piazzale oltre lo Zara e che al suo-no della banda “Giuseppe Verdi” di Moglia, forma il corteo che percor-rendo il tratto di strada che dal comune di Motteggiana porta alla parte di Sailetto sotto Suzzara dove c’è la chiesa. Alla cerimonia erano presenti

il vescovo di Mantova Roberto Busti, il vicario episcopale don Claudio Gi-belli, il parroco della comunità don Giorgio Bugada, monsignor Egidio Faglioni, i sindaci Ivan Ongari di Suzzara e Fabrizio Nosari con il vice Rubes Calzolari di Motteggiana e Marco Viani della comunità pastorale. Dopo gli interventi delle autorità cattoliche e civili, il vescovo ha bussato tre volte alla porta della chiesa dando così inizio alla prima solenne mes-sa con canti e preghiere a sancire l’ufficialità della riconsegna della chie-sa alla comunità.

n. 6 > giugno 2015 > L’ECO DI SUZZARA 7

Giancarlo Ghidoni, una vita da restauratore

il CiTTadiNo di SaileTTo Ha PReSTaTo la Sua oPeRa CoMe VoloNTaRio

Per amore della chiesa e per la comunità di Sailetto, Giancarlo Ghidoni, una vita passata da restau-ratore di mobili, ha offerto la sua professionalità per il restauro del portale, del confessionale, dan-neggiati dal terremoto e la statua lignea della Madonna, danneggiata da un incendio doloso. I tre og-getti hanno goduto della benedizione impartita dal vescovo Roberto Busti, in occasione della riapertura della chiesa.

8 L’ECO DI SUZZARA > n. 6 > giugno 2015

calcio gRaNde FeSTa allo STadio allodi

Il Suzzara promosso in prima categoriaFinalmente il Suzzara torna ad essere una stella nel panorama del cal-cio mantovano. Con la conferma del direttore sportivo Paolo Marmiro-li e di mister Agide Artoni, tecnico capace e preparato, ogni traguardo è possibile. Terminato il campionato al secondo posto con 69 punti alle spalle della corazzata Sarginesco che ha vinto con 73 punti, il Suzzara arriva nei play off con due vittorie stupende da mettere negli annalie. A Mariano Comense il Suzzara schianta con un terrificante 5 a 1 i neraz-

zurri del Besana Fortitudo, e nella finalissima giocata allo Stadio Allodi (paganti 463) non ha difficoltà a superare i biancorossi della Virtus Graffignana con un netto 4-2. Poi è festa grande. Tutti i giocatori sono da dieci e lode, ma i migliori sono Bellini-Buzzi, la coppia d’attacco che ha realizzato 47 reti in due.Nessuna squadra ha un attacco atomico così forte.Adesso in Prima categoria per sognare la .....Promozione.

LA GIOIA DEI DIRIGENTI BIANCONERILa parola ai suzzaresi: iniziamo da Ugo Morselli (presidente del Suzzara): «Il campionato è stato una cavalcata fantastica. Iniziato con l’handicap di due trasferte negative (Borgovirgilio e Boca Juniors): quelle sconfitte ci sono costate il primo posto. Poi i play off li abbiamo affrontati con la giusta concentrazione senza sottovalutare nessuno. Abbiamo avuto la fortuna di avere un gruppo fantastico, compreso tut-ti quelli che erano vicini alla prima squadra. La cosa più bella è stato il rapporto con la piazza e la città. Abbiamo dei tifosi fantastici: se gli dai ti danno tutto, e anche la società, è giusto rimarcarlo, ha fatto il suo». Fabrizio Tosi (dirigente): “È stata un’annata stupenda con un gruppo di ragazzi, dirigenti e tifosi che hanno coronato questo salto di categoria, che il calcio a Suzzara merita». Severino Fulgeri (dirigen-te): «È stato un privilegio far parte di questo fantastico gruppo ed un onore sostenere i colori bianconeri. La squadra e la curva sono da 10». Silvia Cavalletti (vicesindaco): «Finalmente siamo saliti di categoria. Una città come Suzzara ha una squadra in crescita come la città.» Ni-

cola Magnani, capo storico della Curva Palazzetto: «Giusto epilo-go di un campionato condotto da protagonisti. Come sempre nei momenti che contano la Suzzara sportiva ha risposto alla grande e il tifo in curva, grazie all’autogestione di pochi volontari, c’è sempre stato». Un 10 alla curva e un 10 e lode a Melissa e Elisa, le due super tifose. C’è gloria per tutti, nella festa della città di Suz-zara. Che da oggi può riassaporare, dopo tanto tempo, la Prima Categoria.

In alto, da sinistra: Tommaso D’Agui, Fabio Gozzi, Alessandro Galafassi, Mattia D’Agui, Luca Benedini, Paolo Lodi Rizzini, Andrea Battini. Al centro, in piedi: Andrea Buzzi, Alessandro Bellini, Antonio Andreani, Agide Artoni, Matteo Nasi, Marco De Iesu e Alessandro Luppi. Seduti: Andrea Giovati, Vincenzo Carandente, Stefano Mormile, Valerio Casareggio, Federico Lorenzini, Alessandro Davoglio, Alessandro Accialini.

Dirigenti e Collaboratori. In piedi, da sinistra: Marco Uccelli (massaggiatore), Davide Bertolotti (dirigente), Severino Fulgeri (dirigente), Fabrizio Tosi (dirigente), Luigi Moretti (dirigente), Paolo Marmiroli (direttore sportivo). Seduti: Mario Palladino (allenatore in seconda), Livio Coppini (dirigente), Tazio Bertazzoni (vice presidente e medico sporti-vo), Ugo Morselli (presidente), Agide Artoni (allenatore), Giuliano Cocconi (dirigente e Nicola Fanelli) dirigente.

n. 6 > giugno 2015 > L’ECO DI SUZZARA 9

scuola il CoMiTaTo geNiToRi PRoMoToRe del CoNCoRSo PeR la NuoVa TiTolaZioNe

Il Comprensivo 1 dedicato a Margherita HackIl Comitato genitori del comprensivo 1 di Suz-zara, durante l’anno scolastico 2013/14, assie-me alle istituzioni scolastiche ha promosso il concorso “Un nome un logo per il nostro isti-tuto”. Con la manifestazione del 30 maggio ha voluto terminare l’iter d’intitolazione. Alla ce-rimonia sono intervenuti la dirigente scolasti-ca Patrizia Mantovani, Stefano Scappi presi-dente del consiglio d’istituto, Amedeo Spaggiari del Comitato genitori, Ivan Ongari, sindaco di Suzzara, Raffaella Zaldini, assesso-re alla Cultura e alla Scuola, e la giornalista Rai Marinella Chirico, amica di Margherita Hack. In apertura e chiusura gli alunni della scuola secondaria “Falcone”. hanno suonato e canta-to alcuni brani musicali. Il concorso, oltre a dare un nome e un logo all’istituto, aveva lo scopo di coinvolgere gli alunni e i docenti nella realizzazione di un percorso comune che indi-viduasse una persona che per la sua vita pro-fessionale, artistica e pubblica rispondesse alle esigenze di identificare la scuola. Venticin-que i lavori arrivati alla commissione parite-tica giudicante, che dopo attente letture e ri-flessioni ha deciso di premiare quanto proposto dalle classi della scuola primaria 3A, 3B e 3C dell’anno scolastico 2013/14 del plesso Olga Visentini. «Margherita Hack, donna, italiana,

scienziata, laureata in fisica e professoressa di astronomia; ha praticato in gioventù molti sport e diventò campionessa di salto in lungo nei campionati italiani universitari; lavorò ne-gli Stati Uniti per le conquiste spaziali della Nasa. Fu la prima donna a dirigere un osserva-torio astronomico. Ha pubblicato molti libri ed articoli scientifici, dedico gli ultimi anni della sua vita a divulgare l’informazione scien-tifica al pubblico non esperto. Convinta ani-malista, con alto seno dei diritti civili dei citta-dini, partecipò alla vita sociale e politica del nostro paese». A seguire parte del discorso della dirigente scolastica Patrizia Mantovani: «Il desiderio di attribuire un nome ed un sim-bolo al nostro Istituto, è stato fortemente per-seguito dal Comitato Genitori che ha lanciato e coordinato l’iniziativa che oggi ci vede qui, insieme, per condividere e festeggiare l’intito-

lazione. La parola desiderio, ha una storia antica, come tutte le nostre parole, dal latino de-sidera, letteralmente “mancanza di stelle”. L’assenza di stelle nel cielo, cielo costante-mente osservato dagli antichi per trarne au-spici, segni augurali o indicazioni, determi-nava la ricerca appassionata, la tensione verso la beatitudine originaria, la completez-za, da qui il “desiderio” come spinta, tensione, bisogno determinato dall’assenza di stelle. Nel nostro caso, il desiderio di offrire un’iden-tità alla nostra scuola, si è conciliato con le stelle-presenti nel logo, raffigurate sulle pare-ti - e con chi, come Margherita Hack, ne ha fatto motivo di studio e di vita. Il logo e il nome racchiudono, proteggono nel presente e nel futuro, una visione unitaria, la nostra tensione verso la ricerca, la sperimentazione, i processi inclusivi, gli ideali rivolti al rispetto delle identità, contro conformismi e intolle-ranze. Aspetti che ritroviamo in numerosi scritti di carattere etico di Margherita: «Cer-chiamo di vivere in pace, qualunque sia la no-stra origine, la nostra fede, il colore della no-stra pelle, la nostra lingua, le nostre tradizioni. Rigettiamo con forza, ogni forma di violenza, di sopraffazione, la peggiore delle quali è la guerra (...)».

10 L’ECO DI SUZZARA > n. 6 > giugno 2015

Dott. Mario Fantini OdOntOiatria

Dott. Mauro Trevini OrtOdOnzia

Dott. Paolo Pizzi OtOrinOlaringOiatria e implantOlOgia

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Dott. Alfredo Baisi anestesista / rianimatOre / terapia del dOlOre

Dott. Remo Brunetti ecOgrafia

Dott. Claudio Stradi angiOlOgia medica

Dott. Arturo Bianchini ginecOlOgia / patOlOgia riprOduziOne umana

Dott.ssa Alessia Sanguanini endOcrinOlOgia e malattie del metabOlismO

Dott. Nicola Ghidini urOlOgia / andrOlOgia

Dott.ssa Carla Bigi dietistica / educaziOne alimentare

Dott.ssa Patrizia Gibertini reumatOlOgia

Dott. Donald M. Cristell cOnsulente di cardiOchirurgia

Dott. Danilo Manari cardiOlOgia / medicina dellO spOrt

Dott. Roberto Mortati fisiatra

Dott. Antonio SaccopiccOla chirurgia

Dott. Antonio Saracino OrtOpedia (specializzaz. manO / piede)

Dott. Massimo Giovannini cardiOlOgia

Dott. Paolo Cazzoli Oculistica

Prof. Alberto Caiazza endOcrinOlOgia / nefrOlOgia / terapia dell’ipertensiOne

Dott.ssa Simona Alberini fisiOterapia

Prof. Carlo Pincelli dermatOlOgia / VenereOlOgia

Dott.ssa Anna Rosaria Marcarelli allergOlOgia / test / intOlleranza al lattOsiO

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Presso il CENTRO MEDICO SAN GIACOMO si effettuano visite cardiologiche, elettrocardiogramma, ecocardiogramma, test da sforzo con cicloergometro.

Il Dott. Danilo Manari, specialista in cardiologia e in medicina dello sport, effettua visite medico sportive con rilascio immediato del certificato di idoneità all’attività sportiva agonistica.La visita comprende: spirometria, esame delle urine, test da sforzo con cicloergometro.

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L’angiologia si occupa della prevenzione, della diagnosi,

della terapia e della riabilitazione delle malattie vascolari, dei vasi

arteriosi, venosi e le patologie correlate (vedi insufficienze venose, varicoflebiti e trobosi

venosa profonda)

ANGIOLOGIA

n. 6 > giugno 2015 > L’ECO DI SUZZARA 11

sindaco uN aNNo di MaNdaTo del SiNdaCo

Ongari: «Stiamo cambiando Suzzara»

Quale bilancio può stilare dopo un anno di governo? Pensava che il suo compito fosse così impegnativo?«Parto da una constatazione che credo sia bene ricordare come necessa-rio antefatto: portare a termine anche l’ordinario oggi è diventato straor-dinario. I Comuni e i sindaci si trovano ogni giorno in prima linea nell’af-frontare e tentare di risolvere vecchi e nuovi problemi che investono la comunità senza avere la possibilità di demandare a terzi. L’incarico si è rivelato sicuramente più impegnativo del previsto anche per il ritmo che abbiamo voluto imprimere alla macchina comunale ed il confronto che quotidianamente cerchiamo tra la gente. Siamo molto motivati e deter-minati affinché si realizzi il programma di governo con cui ci siamo pre-sentati ai cittadini».

Discorso sicurezza: a suzzara si avverte decisamente questo problema, come pensate di risolverlo?«Occorre continuare a perseguire le azioni elaborate in campagna eletto-rale, discusse in consiglio comunale, e quindi: implementare la rete di vi-deosorveglianza (ricordo la recente installazione di telecamere in alcuni varchi della città), potenziare il corpo di polizia locale, sostenere quelle iniziative che vanno a rafforzare i legami di vicinato. Come progetto a lungo termine dobbiamo proseguire poi a coinvolgere le scuole nel raf-forzare la cultura della legalità, del rispetto per il prossimo e per la Res Publica (ricordo per esempio il corteo del 28 marzo con gli studenti del Manzoni). Nell’impossibilità di realizzare una nuova caserma dei carabi-nieri, sono state previste a bilancio risorse per ristrutturare quella esi-stente in viale Libertà con l’intento successivo di chiedere un rinforzo nu-merico del corpo e contestualmente una dipendenza della nostra stazione alla Compagnia di Gonzaga più vicina e non più di Viadana. Per quanto il tema ci interessi come cittadini e come amministratori, non dovremmo però mai dimenticare che la sicurezza non è competenza diretta dei Co-muni, ma dello Stato; noi in realtà possiamo intervenire su aspetti com-plementari, ma non abbiamo né i mezzi, né l’autorità per occuparcene di-rettamente; se non se ne tiene conto sembriamo inadempienti, mentre andiamo già oltre le nostre funzioni istituzionali».

Opere pubbliche: per il prossimo anno scolastico sarà comple-tata la scuola? E in caso negativo, come risolverete la questio-ne?«Uffici e Amministrazione sono ogni giorno impegnati affinché il com-pletamento di quell’opera pubblica così importante e strategica per la Suzzara dei prossimi anni vada in porto nel minor tempo possibile. Il cronoprogramma lavori prevede il termine del cantiere circa per metà agosto. Come extrema ratio, in caso di slittamenti, pensiamo di utilizzare temporaneamente spazi residui in sedi attualmente meno “stressate” ed un locale al piano terra del Piazzalunga».

Decoro urbano: la piazza è il salotto della città ma ci sono alcu-ne brutture che la mortificano: pensate di intervenire facendo pressioni sui proprietari degli immobili?«Stiamo valutando e definendo lo strumento del Piano di Recupero, ov-vero un’agevolazione a livello urbanistico che permetta, a chi decide di ri-strutturare il proprio immobile in zona NAF (nucleo di antica fondazione da PGT vigente), di poter avere a disposizione una maggiore volumetria o maggiore superficie coperta, incentivando cosi le possibili azioni dei privati tese al decoro degli edifici posti in fregio alle piazze della citta. L’altra possibilità potrebbe essere quella di dotarsi di un regolamento co-munale sul decoro urbano che preveda anche la possibilità per il nostro

Comune di eseguire i lavori ed agire in danno (ossia chiedere il rimborso della cifra anticipata) del proprietario. La questione è molto delicata e perché l’ente ha poche risorse, per lo più vincolate dal patto di stabilità, e perché il “recupero crediti” sappiamo quanto sia complicato. Sviscerere-mo, con la massima attenzione, ogni aspetto della problematica, nel ri-spetto della res privata. Nelle prossime settimane infine paleseremo una proposta riguardante la sistemazione delle fontane».

teatro Guido: avete già in cantiere la rimozione dell’amianto dal tetto ma per la questione complessiva del suo recupero?«L’obiettivo più immediato, di non facile realizzazione, va ricercato nella necessità di restituire decoro urbanistico al contesto dove è inserito il tea-tro anche bonificando il tetto dall’amianto; per quest’ultimo intervento specifico sono state allocate, nel corrente bilancio di previsione, adeguate risorse finanziarie. Chiunque guardi al Teatro Guido con onestà intellet-tuale non può pensare che il suo recupero funzionale nel contesto attuale sia una priorità per la nostra comunità, come lo sono invece le scuole, il recupero della torre civica, la viabilità e le strutture sportive (se parliamo di spese in conto capitale). Siamo orgogliosi di aver avviato un percorso di recupero di Villa Grassetti a Sailetto grazie ad una intelligente collabora-zione tra pubblico e privato. Questo potrebbe essere il modello anche per il Guido, ma occorrono i partner giusti e trovarli non è facile».

sulla viabilità avete adottato alcuni provvedimenti, come pen-sate di intervenire per risolvere il traffico in via Nievo?«Suzzara è attraversata da due dorsali principali: Villa Inferiore-Nievo-Montecchi-Cantoni Marca-Virgilio e Pasolini-Marconi-Bianchi. In pas-sato fu condotto uno studio da cui emerse come il flusso fosse fortemente sbilanciato tra i due assi: il 70% sul primo ed il restante 30% sul secondo. Non a caso, per rendere maggiormente appetibile il tratto Pasolini-Gina Bianchi, è stato sostituito il semaforo in prossimità del Monumento ai caduti con una rotatoria che rende il traffico più scorrevole. Il persegui-mento di tale logica dovrebbe portare anche ad una riduzione del traffico veicolare in via Nievo che resta comunque un punto di accesso fonda-mentale per Suzzara. Per la prima volta martedì 19 maggio si sono riuni-ti attorno ad un tavolo, ribattezzato tavolo della viabilità, tecnici e politici locali per analizzare idee e proposte sull’assetto viario della città. Si è an-che dibattuto di questo argomento che verrà approfondito in un succes-sivo incontroı. La Galleria del Premio suzzara è stata interessata da lavori di ristrutturazione. Come pensate, poi, di rilanciare le visite alla Galleria del Premio? È un patrimonio che dovrebbe essere sfruttato maggiormente?Anche sulla Galleria si fa molta retorica: tutti sembrano avere la soluzio-

Tempo di bilanci. Un anno dopo la sua elezione a sindaco di Suzzara, abbiamo intervistato Ivan Ongari sulle questioni principali legate alla città.

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ne in tasca, ma poi di idee vere e concrete non ne escono. Basta navigare un po’ su internet per scoprire che anche Istituzioni e musei prestigiosi, con notevoli flussi turistici riescono a sopravvivere solo grazie a contri-buti pubblici o sponsor privati, che è difficile attrarre a Suzzara. La no-stra non è una realtà turistica, l’arte contemporanea è comunque un pro-dotto “difficile da piazzare”. Il lavoro della Galleria in ambito didattico è straordinario, prestiamo opere per grandi mostre, ma il peso sul bilancio comunale resta significativo. Non pretendiamo di avere il monopolio delle buone idee: chi ne ha si faccia avanti. Ad oggi la valorizzazione del Museo avviene tramite le collaborazioni e le relazioni che si instaurano con altri istituti culturali al di fuori del territorio comunale attraverso il prestito di opere (nel 2014 20 opere sono state prestate al Museo di San-ta Giulia a Brescia per la mostra CapoLavoro, attualmente 54 opere sono in prestito al Centro Internazionale di Palazzo Te nella mostra “Guar-dando all’Urss” che si è aperta Venerdì 29 maggio e una è esposta a Pa-lazzo Bentivoglio a Gualtieri per la mostra dedicata a Ligabue aperta sa-bato 30 maggio, a breve altre 3 opere partiranno per Villa Olmo di Como), la partecipazione ad eventi (nel 2014 al Padiglione di Arte Contempora-nea di Milano e alla Biennale di Venezia, la presentazione in Fiera Mille-naria 2014 di un progetto realizzato con le scuole suzzaresi, recentemen-te una classe di una scuola suzzarese ha vinto il Premio Solfitti all’interno del circuito off di Fotografia Europea di Reggio Emilia su un progetto elaborato dal Museo), il dialogo con gli artisti e il territorio (nel 2014 sono state presentate opere del Premio Suzzara nei comuni del Basso mantovano - un’opera permanente a Sermide e un intervento installati-vo a San Benedetto Po - ed è stata avviata la collaborazione con il FabLab di San Martino dall’Argine), il costante confronto con il Sistema Museale Provinciale che negli ultimi mesi si è concretizzato nel percorso formati-vo “L’altro sguardo”. Senza dimenticare il lavoro di promozione e valo-rizzazione del patrimonio svolto, in loco, con iniziative come nel 2014 la mostra di Sergio Breviario, le aperture straordinarie ed infine con l’atti-vità di didattica per le scuole di ogni ordine e grado che riscuote sistema-ticamente l’interesse da parte di tutti gli alunni».

Come sono i rapporti con le minoranze? E pensate di coinvol-gerle maggiormente nel rilancio della città?«Tutte le proposte delle minoranze vengono accuratamente esaminate e scrupolosamente vagliate dopo il necessario studio e approfondimento a latere del contesto normativo o economico in cui si collocano. Credo che questo sia un segnale di grande rispetto anche per il loro prezioso lavoro. Chi ha responsabilità di governo tuttavia deve poi fare i conti con la Re-

alpolitik, con le reali possibilità dell’ente, con le priorità che si è dato, consapevole del fatto che taluni scelte o non scelte possono sembrare im-popolari. Il termine rilancio torna spesso anche in consiglio comunale così come nelle domande poste in questa intervista. Più che di rilancio, io tuttavia parlerei di miglioramento continuo come obiettivo da perseguire sempre con la collaborazione di tutte le forze presenti a Suzzara».

La sua è una giunta formata da giovani: come pensate di sve-gliare suzzara che da anni è in profondo letargo?Anche qui ci si innamora delle formule, da quando sono nato sento rie-cheggiare questo mantra. Cosa vedono o cosa vorrebbero i “letargisti”? Prima da assessore e ora da sindaco, ho conosciuto una città vivace in grado di offrire possibilità grazie al contributo determinante di associa-zioni e volontari. Sto pensando alle numerose occasioni per praticare sport (calcio, pallavolo, nuoto, tennis, pattinaggio, hockey, basket, cicli-smo, podismo, ecc..), all’offerta non solo culturale del Centro Piazzalun-ga, ai numerosi eventi ricreativi organizzati dalle varie associazioni, alla rinascita della Prol Loco dopo anni di inattività, all’impegno di tutta la città per la riuscita della “Notte Bianca”, il fatto di avere ancora un cine-ma in centro, la possibilità di praticare ed assistere ad opere teatrali. Il palinsesto di eventi durante l’ultimo anno è stato variegato e quantitati-vamente significativo. Durante l’ultimo consiglio comunale dedicato ai diciottenni molti interventi, uno in modo molto esplicito, hanno riaffer-mato con forza che Suzzara è una città tutt’altro che morta e che l’offerta al mondo dei più giovani dipende anche dall’impegno diretto di questi ultimi in quanto gli adulti spesso non conoscono nemmeno i gusti degli adolescenti. Lapalissiano, poi, il fatto che il Comune non possa sostituir-si all’iniziativa privata, magari nell’apertura di una discoteca, o che l’of-ferta suzzarese possa essere allo stesso livello di città più grandi e/o con caratteristiche profondamente diverse.

tra gli interventi che avete effettuato, di quale va più orgoglioso?«Essere riusciti, con l’ultimo bilancio approvato, a garantire il medesimo livello di servizi e manutenzione della città senza incrementare la pres-sione fiscale nonostante i pesanti tagli governativi. Di questo siamo orgo-gliosi nel presente e nutro una grande e realistica speranza, come dicevo prima, per Villa Grassetti, un progetto innovativo che renderà orgogliosa tutta Suzzara. Concludo citando anche l’avvio del progetto Smart City che in questa prima fase si è concretizzato con la riqualificazione di una parte dell’impianto di pubblica illuminazione e l’installazione di teleca-mere intelligenti».

PArtItO DEMOCrAtICO«Quest’anno da consiglieri è stato decisamente impegnativo, soprattutto perché siamo quasi tutti alla prima esperienza, toccando con mano gli onori e gli oneri di rappresentare i cittadini. I primi mesi sono stati indubbiamente i più duri sia per l’attività consiliare che extra-consi-liare: lo studio degli atti, dei regolamenti e del-le mozioni, il confronto con la Giunta, ma so-prattutto il confronto con i cittadini sono stati sicuramente intensi e stimolanti. La nostra at-tività si è svolta anche nelle piazze, supportan-do la Giunta e facendo da tramite per le esigen-ze dei cittadini, ascoltando, raccogliendo idee ed istanze.

Il nostro è un ruolo complesso perché se da un lato siamo la maggioranza, e avendo quindi un maggior peso nelle scelte politiche, dall’altro siamo quelli che vengono maggiormente colpi-ti dalle accuse o dai giochi politici delle opposi-zioni. Ma sappiamo che la politica è anche que-sto. Tuttavia, proprio nei confronti delle minoranze abbiamo dimostrato un’apertura che forse non si é mai vista, abbiamo sempre affrontato le loro proposte con scrupolosa at-tenzione e votando a favore molte delle loro mozioni che potevano essere utili alla città.Quest’anno insieme alla Giunta abbiamo deci-so di non aumentare la tassazione ai nostri cit-tadini, per dare un segnale forte soprattutto

verso le fasce di popolazione maggiormente colpite dalla crisi. Stiamo lavorando molto, inoltre, nella direzione di unione o fusione tra comuni perché siamo convinti che questa scelta sia l’unica possibilità che possa garantire conti-nuità e miglioramento dei servizi erogati e degli investimenti pubblici sul territorio. La nostra idea di città é quella di un soggetto più esteso, unito da tradizioni simili, che fa rete sia nella progettualità del futuro sia nelle piccole realtà dei quartieri attraverso il grande contributo che i cittadini stessi possono dare alla città. Oggi la-vorare insieme in una rete ben salda è l’unico modo per costruire un futuro migliore».

Diego Covizzi Capogruppo Pd

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sUzzArA CIvICA«Innanzitutto grazie alla redazione per aver posto l’attenzione anche alle minoranze in Consiglio. Suzzara Civica presente per la prima volta in Consiglio , non può che es-sere molto orgogliosa di aver il maggior numero di consiglieri come gruppo di opposizione.Ampio è il progetto di impegno per la città del Movimento, costituitosi lo scorso anno. Come Lista civica molta attenzione è stata posta all’am-pliamento dei propri confini, immaginando anche di diventare promo-trice di un coordinamento di diverse esperienze civiche presenti sui ter-ritori. È in questo senso uno dei maggior risultati raggiunti. In un momento in cui il tema amministrativo più attuale pare essere l’unione o la fusione dei Comuni le liste civiche di tre comuni della stessa area hanno iniziato a condividere posizioni comuni anche fortemente criti-che sul progetto delle Unioni e Fusioni.In Consiglio, l’attenzione è andata alle istanze sollecitate dai cittadini con i quali il dialogo è costante Le questioni toccate hanno riguardato il rispetto delle regole o la sollecitazione alla creazione di nuove regole. Ci riferiamo ad esempio all’attenta valutazione fatta in occasione dell’ap-provazione variante al PGT per l’insediamento di una nuova attività in via Veneto o alla proposta di definire anche nel nostro comune un rego-lamento per l’affidamento degli impianti sportivi.Come gruppo consigliare non abbiamo approvato entrambi bilanci di previsione sostenendo di essere contrari all’aumento della tassazione e di non intravedere nessun progetto che ridia slancio a Suzzara: città che faticosamente si trascina perseverando nei medesimi comporta-menti amministrativi. Prendiamo, come esempio, il problema del tea-tro Guido, un immobile fatiscente oltre che pericoloso per la copertura in amianto. Ci siamo espressi in più occasioni portando proposte per il recupero dello spazio. Servono scelte urbanistiche diverse e serve so-prattutto una committenza politica che creda in una città che è cambia-ta. È urgente una ridefinizione del piano del traffico. Ci sono zone cri-tiche di cui da anni se ne parla. Via Sombor, via Nievo, Villa Inferiore fiumi di parole e nulla di fatto. Un richiamo va sicuramente ai cittadini nel credere maggiormente nelle loro possibilità di poter dare un nuovo impulso alla città».

Maria Luisa MelliCapogruppo Suzzara Civica

MOvIMENtO 5 stELLEIn questo bilancio del nostro primo anno di presenza in consiglio co-munale vorremmo partire da alcuni numeri: il MoVimento 5 Stelle ha presentato 8 interpellanze e 11 mozioni nell’arco di un percorso mirato alla realizzazione di più punti possibili del nostro programma elettora-le. Queste cifre testimoniano il grande impegno che è stato profuso nel portare avanti proposte e iniziative concrete, in alcuni casi innovative, che hanno avuto come unico denominatore comune il bene della comu-nità suzzarese. In appena un anno di opposizione, il M5S ha già ottenu-to alcune importanti vittorie: grazie a noi, infatti, è stato istituito il ta-volo della viabilità con lo scopo prioritario di ridurre il traffico veicolare in alcuni punti critici della città e investire nella mobilità ecosostenibi-le; sono stati introdotti degli sgravi fiscali per gli esercizi pubblici che non hanno al loro interno le slot machines; sono state per la prima vol-ta stabilite delle procedure pubbliche per la nomina dei rappresentanti del Comune presso aziende, enti e istituzioni; saranno installati sul ter-ritorio comunale degli ecocompattatori per promuovere comportamen-ti sempre più virtuosi nell’ambito della raccolta differenziata; abbiamo segnalato la questione del tetto in amianto del teatro “Guido”, chieden-done la rimozione in tempi brevi.Abbiamo dedicato molta attenzione al miglioramento del servizio della refezione scolastica e al problema degli edifici scolastici, sostenendo la necessità di una maggiore manutenzione degli spazi e chiedendo che la biblioteca comunale torni nello stabile di via Guido, ora rinnovato, in modo che l’attuale sede del “Piazzalunga” torni ad essere una scuola. Abbiamo anche chiesto che il servizio pre-scuola torni ad essere gratu-ito in questo periodo di grave difficoltà economica per le famiglie. In materia di salvaguardia dell’ambiente, abbiamo recentemente chie-sto l’installazione delle casette dell’acqua a Suzzara e l’erogazione gra-tuita dei primi 50 litri di acqua potabile per ogni cittadino residente. Infine, per la sicurezza abbiamo proposto al Comune di stipulare l’assi-curazione del cittadino per offrire un’assistenza qualificata alle vittime dei furti.Non ci sembra poco in appena un anno di lavoro, tenuto conto che sin dall’inizio il M5S a Suzzara ha dovuto lottare contro tutto e tutti. Eppu-re siamo qui a dimostrare, numeri alla mano, che siamo forse l’unica vera forza di opposizione dura ma propositiva a Suzzara. Per seguire le nostre attività: www.movimento5stellesuzzara.com

FOrzA ItALIAGrazie agli Amici dell’Eco di Suzzara per avermi dato la possibilità di esprimere la mia opinione sui primi 360 giorni della Amministrazione Ongari. Questa Giunta ed i Consiglieri di maggioranza che la sostengo-no sono il punto di arrivo di un movimento iniziato 70 anni or sono e che ha, come la vita di un uomo, perso con il passare del tempo la vita-lità iniziale e che oggi si trascina stancamente, pur avendo l’immagine esterna giovanile, in attesa di una ingloriosa fine che coinvolgerà anche la nostra Città . Non possiamo imputare a questi ragazzi colpe che non hanno: sono discendenti di quel movimento, permeati di quella cultura che hanno tutti i giorni assorbito nelle loro famiglie e che non permette loro di vedere oltre la siepe. I cittadini suzzaresi sono stati complici ed artefici della situazione di degrado in cui versa la nostra Città perché non hanno saputo riconoscere in tempo che un cambiamento doveva es-sere attuato. Vorrei anche dire che, non solo non hanno dato una indi-cazione al cambiamento, ma hanno fortemente voluto la continuità dan-do al PD alle ultime elezioni comunali il 52% dei voti contro il 46% delle comunali precedenti. Detto questo dovrei cominciare a “sparare sulla Croce Rossa“ elencando quindi tutto quello che non è stato fatto o fatto male, ma non ne ho l’animo in quanto non servirebbe a nulla. Sono stato 6 anni in Consiglio Comunale, con i colleghi consiglieri di minoranza ab-biamo condotto battaglie non ideologiche ma nell’interesse di Suzzara tutta come quella contro la riduzione della fascia di rispetto cimiteriale, persa e che ha portato alla costruzione del supermercato di fianco al ci-mitero. Oppure la battaglia per fare approvare dal Consiglio Comunale anche il consuntivo del Piano Finanziario dei Rifiuti che sarebbe servito per dare certezza ai cittadini suzzaresi del controllo sui costi da loro pa-

gati: persa anche questa! Per non parlare degli oltre 200.000 euro paga-ti in sordina dall’Amministrazione ad un imprenditore perché qualcuno dell’Amministrazione si è dimenticato (sic) di trasferire un diritto di su-perficie come da rogiti notarili stipulati. Come ho detto non voglio criti-care troppo ma è giusto dire che la Giunta non può vantarsi di stare fa-cendo una scuola (5 o 6 aule): ci mancherebbe altro che non facesse almeno questo. O che sta sistemando la Torre Civica con i soldi dell’assi-curazione. Non ho capito poi l’operazione di ricavare appartamenti in una villa sequestrata alla mafia: per farne cosa poi, venderli sarà cosa im-possibile, affittarli sarà una perdita. Vogliamo parlare dei permessi a co-struire i Centri Culturali Islamici che non sono altro che piccole moschee che si accettano perché l’Amministrazione non ha il coraggio di indivi-duare sul territorio comunale una o più aree per la costruzione di regola-ri luoghi di culto! O vogliamo parlare del fatto che il bilancio 2015 si sal-va solo perché sono fallite due imprese edili e che il Comune ha incassato oltre 500.000 euro per strade, marciapiedi e ciclabili che que-ste imprese dovevano costruire e che per il 2016 sarà aumentata l’addi-zionale Irpef? Per concludere una amara constatazione: fare opposizione a Suzzara è un esercizio masochista, se non sei forte puoi anche andare in depressione; io in questi giorni compio 76 anni e non posso essere più sicuro di continuare ad essere forte e pertanto lascerò al mio successore continuare a lavorare, senza soddisfazione apparente, per il bene della nostra Città. Ho iniziato la mia vita politica con un comizio, mi piacereb-be chiuderla nello stesso modo, vedremo. Ringrazio tutti i suzzaresi e auguro alla nostra Città un futuro migliore.

Alessandro GuiducciForza Italia Berlusconi per Guiducci

Il giudizio delle minoranze

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solidarietà il RaCCoNTo di SeRgio MaRMiRoli, VoloNTaRio Nel PaeSe aFRiCaNo

Esperienza dei suzzaresi in Madagascar«Quest’anno è accaduto questo. Il dottor Trovarelli, medico chirurgo re-sponsabile della nostra onlus “L’altro futuro onlus org.” per un incidente si frattura tibia e perone e non può venire in Madagascar ma il caso vuo-le, che la dottoressa Monica Bretta, responsabile del centro Avis di Suz-zara e medico di reparto all’ospedale di Gonzaga, mi contatta per venire assieme al figlio Saverio con il nostro gruppo di volontari in partenza per Nosy Faly, isola piccola a nord-ovest del Madagascar. Noi l’abbiamo ac-colta con entusiasmo. Partenza il 29 aprile da Malpensa, con arrivo a Nosy Bee. L’avventura è partita ma in Africa le cose non vanno sempre come da programma. Al porto ci siamo imbarcati: la dottoressa Bretta, il figlio Saverio Misturi, io, Antonio (dirigente Telecom a Parigi), il dottor Davide Vitali (farmacista e chimico), Luciano Lozio (farmacista) en-trambi di Milano. Un volta atterrati, con 45 minuti di motoscafo avrem-mo dovuto arrivare nei nostri bungalow molto poveri, con poca acqua, a volte senza luce e attrezzati con vari liquidi per combattere scarafaggi, zanzare ed altro, ma compensati da una natura selvaggia e un panorama tutt’intorno meraviglioso. Siamo in aperto Oceano Indiano ed ecco che un grosso temporale si abbatte su noi, le onde si alzano minacciose e la barca si muove con serie difficoltà, a compimento di questa traversata sopraggiunge un forte acquazzone. Completamente bagnati, comprese le valigie, siamo arrivati sani e salvi. Il mattino del 30 aprile si parte con una piccola piroga per l’ambulatorio di Nosy Faly, dove cominciano le vi-site ai residenti che, come descritto in precedenti articoli, sono molto po-veri. Le nostre prestazioni sono gratuite. La dottoressa Bretta, pur essen-do alla sua prima esperienza in questa realtà, non si è scoraggiata anzi, con grande professionalità e ottimamente supportata da tutta l’équipe, ha svolto l’attività ambulatoriale visitando, ogni giorno, decine di pa-zienti per lo più giovani donne e bambini. I dottori Vitali e Lozio avevano portato i principi attivi e le basi per produrre in loco creme e dentifrici. Gli occhiali che avevamo portato per coloro che avevano problemi di vi-

sta, dopo previa lettura del tabellone ottico, sono stati donati. Un evento speciale che non ci era mai capitato negli anni passati fu che una mattina si presenta una ventenne gravida, prossima al parto. Grande allerta per-ché le condizioni dell’ ambulatorio e degli strumenti non erano certa-mente idonei. Il medico senza problemi dice a noi assistenti di preparare l’indispensabile e poco dopo è nata una bellissima bambina sana. Con il suo pianto ci ha detto che è arrivata anche lei su questa Terra. È stato un momento di grande commozione per tutti. In Madagascar vige una leg-genda: “Se pensi intensamente ad una cosa bella, questa si avvera”. Bene la dottoressa Bretta era curiosa di vedere i lemuri e i camaleonti. Il gior-no prima della partenza, ci siamo concessi una gita, sempre con piroga, all’isola di Nosy Tanicheli, parco protetto del Wwf, dove natura, mare, panorama e barriera corallina sono uno spettacolo stupendo e cosa suc-cede, si avvera la leggenda, un lemure appare dalla boscaglia e si presen-ta davanti a Monica che, dopo un primo entusiasmo, allunga una banana e la scimmietta si avvicina e con le zampette prende la mano della dotto-ressa e con l’altra mangia il frutto e, con fare dolce, si lascia accarezzare. La storia non è ancora finita, perché ecco spuntare un camaleonte: solo Monica lo vede, incredula pensa sia un pezzo di plastica colorato ma in-vece era veramente un esemplare di media grandezza dalle tinte stupen-de. Si dice sempre in Madagascar che se ciò avviene, tu sei accettato come persona benevola. Nel tardo pomeriggio finalmente arriviamo in un resort dove a cena abbiamo festeggiato con pesce fresco, frutti locali ed ottima birra davanti davanti ad un tramonto favoloso, in mezzo a pal-meti e banani. Ringrazio il dottor Roberto Fava, l’Ospedale civile di Gonzaga per i farmaci, l’oreficeria L’Orologio di Chierici per la donazio-ne. Per chi fosse interessato a versare il 5 per mille questa e l’intestazio-ne della nostra associazione: “L’altro futuro”».IBAN: IT19N0538758010000001888114

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legalità PRogeTTo del “CeNTRo TeRRiToRiale PeR la PRoMoZioNe della legaliTà”

L’Istituto Manzoni capofila del progettoÈ stato presentato all’Istituto Manzoni di Suz-zara il Centro territoriale per la promozione della legalità. Il Centro, attivo dal mese di feb-braio, coinvolge 17 Istituti comprensivi e 3 scuole superiori: oltre al Manzoni, che è l’isti-tuto capofila, fanno parte del Centro anche il “Galilei” di Ostiglia e lo “Strozzi” di Palidano. Questi istituti sono riusciti a creare una rete sul territorio regionale per promuovere i con-cetti di legalità e salute partecipando ad un bando emanato lo scorso gennaio dall’Ufficio scolastico regionale. Il progetto, col tempo, si è poi allargato coinvolgendo anche l’Agenzia “Forma” di Castiglione delle Stiviere, l’asso-ciazione culturale di Suzzara “I Contagiosi”, che ha curato molte manifestazioni sulla lega-lità che si sono svolte durante l’anno scolasti-co, e l’assessorato al Welfare del Comune di Suzzara. A tirare le somme di questo cammino che proseguir anche in futuro, erano presenti i dirigenti scolastici Paola Bruschi per il Manzo-ni, Massimo Pantiglioni per lo Strozzi, Patrizia Mantovani, del Margherita Hack e l’assessore al Welfare Alessandro Guastalli. “Parlare di le-galità rischia di suonare retorico se le parole non si traducono in progetti, lavoro, opportu-nità di cambiamento e se ci si ferma all’aspetto criminale senza incidere sulle cause sociali,

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culturali, economiche dell’illegalità”. Si po-trebbe partire da questa citazione di don Luigi Ciotti per spiegare il perché di questo progetto ed il perché del coinvolgimento delle scuole: “Il vincolo culturale delle mafie si spezza par-tendo dalla scuola, promuovendo la consape-volezza dei giovani, la loro voglia di capire e di decidere senza condizionamenti, di contribui-re al bene comune”. Ebbene, le scuole coinvol-te nel progetto hanno portato avanti alcune azioni quali: la costruzione di una “memoria storica”, intesa come patrimonio che va reso fruibile per l’intera comunità territoriale, quin-di la realizzazione all’Istituto Manzoni di un Centro di documentazione che raccolga, cata-loghi e aggiorni continuamente le esperienze

maturate in questi anni dalle scuole in rete in tema di legalità; l’attenzione al bullismo e in particolare al “cyber bullismo” attraverso un questionario che è stato sottoposto agli stu-denti delle tre scuole del Centro, per un totale di circa 2000 allievi, i cui esiti, corredati da opportuni approfondimenti e riflessioni, ver-ranno restituiti durante un evento pubblico che si intende organizzare per il mese di otto-bre; la costituzione, con l’aiuto dell’assessora-to al Welfare, di un “Tavolo interistituzionale minori”, attivo su tutto il Piano di zona, coin-volgendo tutte le associazioni e le figure che si occupano dei minori e del disagio minorile come gli oratori e gli assistenti sociali.

Daniela Testa

Alessandro Guastalli, Patrizia Mantovani, Paola Bruschi e Massimo Pantiglioni

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cultura VoluMe STaMPaTo dalla FoNdaZioNe SCuola di aRTi e MeSTieRi

Presentato il libro di Maravelli e ScarpantiSabato 23 maggio, al “Piazzalunga Cultura”, è stato pre-sentato il volume di Arnaldo Maravelli e Danilo Scarpan-ti “La scuola a Suzzara dopo l’Unità d’Italia 1890-1910”. stampato a cura della Fondazione Scuola di Arti e Mestie-ri “Bertazzoni” di Suzzara, Gli interventi dei professori. Egidio Lucchini, Enzo Bertellini, degli autori Maravelli e Scarpanti, del sindaco Ivan Ongari e del presidente dell’Arti e Mestieri ingegner Carlo Bondioli, hanno offer-to al pubblico, numeroso e attento, una serie di spunti di riflessione che, partendo dalla materia del libro, hanno

trasferito all’attualità problematiche attinenti alla scuola, alla formazione, alla cultura adatte ad affrontare criticamente la complessità del sistema di vita in cui ci troviamo immersi, in sintonia con la massima di Cicerone che figura nell’occhiello del libro (“Historia magistra vitae”= La storia è maestra di vita).La manifestazione si è conclusa con un buffet con cibi prepa-rati dagli allievi del corso alberghiero della scuola Arti e Me-stieri.

Egidio Lucchini, Danilo Scarpanti, Arnaldo Maravelli e Enzo Bertellini

Carlo Bondioli, Ivan Ongari, Arnaldo Maravelli, Danilo Scarpanti, Egidio Lucchini e Enzo Bertellini

Gli allievi della scuola alberghiera Arti e Mestieri con la giornalista/scrittrice Roberta Maresci, il sindaco Ivan Ongari e Alberto Ferrari, direttore della scuola.

n. 6 > giugno 2015 > L’ECO DI SUZZARA 17

volontariato la MaNiFeSTaZioNe FiNaliZZaTa alla RaCColTa di FoNdi

In duecento alla cena dell’Avis SuzzaraOltre 200 le persone che hanno partecipato alla cena dell’Avis Suzzara, organizzata in collaborazione con Associazione Auser al fine di racco-gliere fondi per la nuova sede “Articolazione Organizzazione Territo-riale” di via Gina Bianchi, divenuta operativa da alcuni giorni dove i soci delle sezioni Avis di Suzzara, Gonzaga, Bondanello, Moglia, Portio-lo, Pegognaga e Borgoforte potranno donare il sangue. Il presidente, Fabio Carlini, nel suo discorso di presentazione del nuovo A.O.T., ha

colto l’occasione per ringraziare tutti i volontari che stanno dedicando il loro tempo e la loro energia al nuovo progetto. Carlini, ha ringraziato ditte e associazioni che in vari modi hanno contribuito “CIR Food”, “Comarte” per aver donato i pavimenti ed i rivestimenti al nuovo A.O.T., il “Gruppo Podisti Avis Suzzara” e l’Amministrazione comuna-le per la concessione dell’immobile e l’elargizione, a sua volta, di un contributo.

L’Ordine dei giornalisti, nell’ambito della forma-zione permanente obbli-gatoria, ha “arruolato” il collega Fabrizio Binacchi, direttore della Rai per l’Emilia-Romagna, già conduttore del Tg1 e di Li-nea Verde, a svolgere cor-si sul “giornalismo sanita-rio”.

Due i moduli previsti: uno analitico-relazionale dal titolo “Il mestiere di informare: allarmismi e miracoli in sanità” e uno storico-mediologi-co dal titolo “Il mestiere di informare: la Tv buona dottoressa?”. Binacchi che dal 2002 è docente a contratto di Teoria e tecnica di lin-guaggi radio tv multimediali Master Giornalismo Università di Bolo-gna, ha già svolto i corsi a Milano nell’ambito dei seminari dell’Ordine della Lombardia in collaborazione con Fondazione Atm e Fondazione Opera San Camillo, a Fiuggi sulla “Parola etica” per i praticanti, e poi a Parma e Bologna per l’Ordine dell’Emilia-Romagna in collaborazione con l’Ordine dei medici di Parma e Bologna, mettendo a confronto esi-genze informative e fonti delle notizie sanitarie. Un modulo è dedicato al rapporto tra origini delle notizie e trattamento dei casi sanitari in base ai codici deontologici dei giornalisti e dei medici e l’altro invece alla storia dell’’informazione medico sanitaria in televisione da “Check Up” a “Medicina 33” sino alla fiction. Tali moduli risultano tra i più frequentati insieme con quelli sulla pri-vacy, diffamazione e deontologia.

La sanità in televisione tra miracoli e allarmismi

dal VaCCiNo killeR alla PRiVaCy PaZieNTi ”Figlio del CoNCilio”

“FErA DLA PEPA”: CONtINUA LA trADIzIONE CON LA POLIsPOrtIvA PALIDANEsE

Dopo mesi di confronto e progettazione, siamo in grado di comuni-care tutte le iniziative che andremo ad offrire. Prima di esporle in modo dettagliato ci sembra giusto dare qualche spiegazione sul come si è arrivati ad elaborare un programma che riteniamo ricco di eventi e dedicati proprio a tutte le fasce di età. Come in molti sa-pranno, già da qualche anno le associazioni della nostra frazione, hanno collaborato con la Soc Coop Fera dla Pepa nella realizzazione della fiera stessa. In particolare, l’ occasione del 40° anniversario, ha registrato un ruolo importante sia per la “Polisportiva Palidane-se”, che si è assunta la responsabilità organizzativa, che per la com-pagnia teatrale “Le mei perdi che Catai”, che ha creato un Musical speciale dedicato al personaggio della Pepa.Questa edizione, che ha avuto un bellissimo successo di presenze e di risultati, ci ha dato la consapevolezza di poter portare avanti la tradizione Palidanese. Ed è proprio da li che siamo ripartiti quest’in-verno. Il nostro pensiero è stato quello di mantenere l’indole festa-iola allargando i confini il più possibile. In questo modo, oltre ai componenti delle varie associazioni, si sono aggiunti nuovi elemen-ti, provenienti dal gruppo dell’oratorio e dal gruppo dei giovani, che hanno messo in risalto le loro necessità e la volontà di realizzarle in modo attivo. Evidenziamo il fatto che all’inizio non è stato facile elaborare un progetto, ma, la costanza della presenza nelle varie ri-unioni, unita ad una determinata voglia di fare, ha fatto si che da quest’anno, l’offerta Palidanese, si sia molto arricchita. Palidano ha la necessità di avere un luogo di riferimento per le varie iniziative sociali, sportive e culturali per cui, le nostre associazioni, mediante la creazione di un conto dedicato, hanno iniziato a destinare tutti gli utili delle iniziative a quel progetto. Il progetto consiste nella realiz-zazione di una piattaforma polivalente che sta prendendo corpo, per ora, in fase progettuale. Il costo complessivo è stato stimato in 60.000 euro, al momento ne abbiamo accantonati 11.500. È un buon inizio, dobbiamo continuare su questa strada per raggiungere l’obbiettivo. Il programma estivo inizierà con la 3° edizione della “CENA SOTTO LE STELLE” del 13 giugno. A seguire il 3-4-5 - 10-11-12 Luglio ci sarà la “SUMMER FEST”; sei giorni dedicati a musi-ca , concerti e specialità culinarie di ogni genere. Il 27-28-29-30 Agosto, in occasione dell’anniversario del crocefisso, realizzeremo la 41° edizione della “SAGRA DLA PEPA”.

Graziano GramostiniPresidente della Polisportiva Palidanese

18 L’ECO DI SUZZARA > n. 6 > giugno 2015

personaggi iNCoNTRo CoN l’auTRiCe al CiNeMa PoliTeaMa

Le donne di Roberta MaresciSi è svolto al cinema Politeama davanti a un pubblico di “pochi, ma buoni”, l’incontro organizzato da L’Eco di Suzzara con la giornalista e scrittrice romana Roberta Moresci. Durante la serata ha presentato i li-bri che ha scritto su Wanda Osiris, Raffaella Carra e Mina. A parlare con lei Erika Mazza, Nicoletta Ferrari e Mauro Pinotti che ha presen-tato anche la serata. Ospite d’onore la cantante Linda Lee dei Daniel Santacruz Ensamble. Molto gradita l’esibizione, fuori programma, dell’attore Francesco Pulvirenti nell’interpretazione della “Livella” di Totò.Al termine della serata il direttore del mensile Vanni Buttasi ha offerto alle signore un buche di fiori. Quattro chiacchiere con la scrittrice:

«L’idea di questa serata è partita da Bruno Melli perché è rimasto en-tusiasta dal mio modo di raccontare delle donne nel mito tra donne. Donne che raccontano altre donne. A me piace scrivere biografie di per-sonaggi famosi e non a caso ne ho già scritte 13 e sto preparando un nuovo libro su una donna del mito italiana e fascinosa. Le biografie su Mina e Wanda Osiris sono uscite nel marzo di quest’anno, mentre quel-la su Raffaella Carrà a inizio 2014.Per l’accoglienza ricevuta ormai mi posso considerare vostra concitta-dina: è la quarta volta che vengo a Suzzara. Ci sono già stata nel 2000, 2001 e 2002, dove, con Luca Verbeni, ho anche presentato e sfilato nel-la Sagra del Crocifisso». R.S.

L’Iveco Suzzara ha un nuovo mister

È stato presentato, nella sede del Cedas Iveco, il nuovo allenatore dell’Iveco Suzzara per la nuova stagione 2015-16. Si tratta Gigi Recchia,di un pezzo da novanta del grande Suzzara degli anni 70 sotto la gestione di Franco Quartaroli. Indi-menticato libero di quella squadra che arrivò se-conda in serie D. Alla conferenza stampa erano presenti, in foto da sinistra, Enzo Palvarini, vice-presidente, Raffaele Lovasto, direttore sportivo, Gigi Recchia, Michele Francione, presidente, e Franco Colombara, team manager. Gigi Recchia, è una figura che porta entusiasmo nella giovane società. Da allenatore si è seduto su diverse panchine come Massa Finalese, Athletic Carpi, Finale Emilia, San Martino in Rio, Gua-

stalla, Gualtieri, Poggese, è alla prima esperienza assoluta da allenatore nel campionato di Secon-da Categoria. La squadra giocherà nel campo di Villa SaviolaQueste le sue prime parole di Recchia: «Sono en-tusiasta di tornare a Suzzara da allenatore. Il mio slogan? “Non arrivo per perdere”. L’Iveco non può arrivare seconda, in quanto è una società

importante. In Seconda Categoria c’è da lavorare e bisogna fare gruppo. Farò giocare tutti i ragaz-zi, voglio dare a tutti loro, la responsabilità e l’im-portanza che meritano. La società ha voglia di vincere e vuole fare le cose per bene. So che il presidente e il direttore sportivo, mi accontente-ranno per gli acquisti, io di certo mi impegnerò al massimo. R.S.

Casoni di Luzzara: Roberta Maresci a pranzo con il gruppo “Gli amici di Sauro”.

n. 6 > giugno 2015 > L’ECO DI SUZZARA 19

foto di classe foto di classe

Scuola Media Pascoli: 1ª C

Don Roberto Fiorini, un prete alla pari

Nella CHieSa del goNZagoNe PReSeNTaTo il liBRo”Figlio del CoNCilio”

Nella chiesa della Beata Vergine del Gonzagone, don Roberto Fiorini, in un incontro con i fedeli riuniti per la recita del rosario, tipica preghiera Mariana del mese di maggio, e i partecipanti al cenacolo di preghiera “Donarsi per Ritrovarsi” di Suzzara, ha presentato il suo libro: “FIGLIO DEL CONCILIO. Una vita con i preti operai” (Paoline 2015). in cui racconta la sua esperienza di prete lavoratore e quella di altri preti operai negli anni ‘70-‘80. I destinatari del suo libro, come egli stes-so scrive, sono uomini e donne, giovani e anzia-ni interessati a una fede vissuta nella durezza della vita quotidiana.

«l nostro intento era quello di partecipare alla vita di tutti, alla pari, da vicino, a partire dall’espe-rienza del lavoro. La nostra testimonianza non era fatta di Vangelo raccontato e spiegato, ma vissuto, nel recupero del senso profondo delle cose e della vita umana che si disvela nell’Evan-gelo” ha detto don Roberto “...lavoravo 36 ore alla settimana e ogni sera celebravo la s. messa e tutte le domeniche ero celebrante al santuario delle Grazie».I numerosi presenti hanno molto apprezzato la testimonianza di Don Roberto, prete operaio mantovano, che fece questa scelta iniziando nel 1973 come inserviente nell’ospedale psichiatrico di Mantova e poi come infermiere professionale nei servizi territoriali dell’Asl di Mantova per 35 anni. L’incontro si è svolto in modo molto infor-male: la conversazione, animata dalle molte do-mande spontanee da parte dei partecipanti, ha creato un clima di amicizia e vero interesse per l’esperienza testimoniata dal sacerdote.Egli fa fortemente riferimento ai documenti del Conci-lio Vaticano II. Parla della dignità dei laici bat-tezzati, equiparata a tutti gli effetti a quella dei

consacrati, è convinto della necessità di forma-zione, di conoscenza e approfondimento delle scritture e dei documenti per una maggiore pre-sa di coscienza e competenza nel dare la propria testimonianza, in qualunque ambito si viva e si operi. Pone la lettura integrale dei Vangeli alla base di ogni formazione cristiana adulta.

Roberta Capelli Battesini

Letizia Marchetti e don Roberto Fiorini

Scuola Elementare Collodi: 3ª A

Scuola Elementare Collodi: 3ª D Scuola Elementare Collodi: 3ª C

Scuola Elementare Collodi: 3ª B

Scuola Media Pascoli: 2ª B

20 L’ECO DI SUZZARA > n. 6 > giugno 2015

UN NUOvO LIBrO PEr BErtONIVenerdì 26 giugno, alle ore 21, al “Centro Culturale Cesare Zavattini” di Luzzara verrà presentato il libro fotografico ”FIUME VAL-LE GENTE” del fotografo suzzarese Roberto Bertoni con testi lirici del poeta luzzarese Vanni Giovanardi (Ed. Publi Paolini).Nella serata, condotta dal fotografo Arrigo Giovannini, saranno proiettate immagini, sottolineate da letture di poesie presenti nel libro.

I FIOrI DELLA sIGNOrA ANNAPersona solare, con tanta voglia di fare, tra-scorre molte ore nel suo colorito giardino. La passione dei fiori e la cura del giardino sono le piccole, ma grandi gioie che la signora Anna Tosi Freddi, si concede nelle sue giornate. Chi passa davanti alla sua abitazione non può non vedere la bellezza dei fiori e delle piante. La si-gnora Anna è particolarmente orgogliosa della Lavandula Angustifoglia che, con fioriture stu-pende, ha sistemato davanti l’ingresso di casa.

OttIMI rIsULtAtI DEGLI ALLIEvI DEL MILIONEIl 28 aprile, al campo scuola Tazio Nuvolari di Mantova, si è svolta la fase provinciale delle gare di atletica leggera di 1° grado.Anche quest’anno l’Istituto Comprensivo “Il Milione” si è distinto ot-tenendo il primo posto sia nella categoria “Cadette femminile” che nella “Cadetti maschile”. Gli atleti, nel percorso di preparazione, sono stati seguiti dalle insegnanti Viviana Paroli e Anna Bellini. Il re-golamento delle gare prevedeva la premiazione dei dei primi sei atle-ti per ogni specialità,. Quelli del “Milione” si sono così distinti: Staf-fetta maschile 4 x100 1° posto: Simone Bassoli, Matteo Cavalletti, Francesco Nasto, Samuele Benatti. Staffetta femminile 4 x 100 2° posto: Cecilia Mazzola, Iris Gualtieri, Elisa Magotti, Chiara Lombar-do. 80 metri ostacoli: femminile Emma Alberini 3° posto, Elisa Ma-gotti 6° posto -maschile, Matteo Cavalletti 4° posto. 80 metri piani: femminile Chiara Lombardo 5° posto - maschile Samuele Benatti 1° posto. Salto in lungo: Caterina Re 6° posto. Salto in alto: Anita Giber-toni 3° posto. Getto del peso: femminile Magda Taddei 1° posto - maschile Gallo Giuseppe Samuel 1° posto. Lancio Vortex: femminile Marte Nunez Kiaraline 3° posto, Cecilia Mazzola 5° posto, maschile Francesco Guastaferro 4° posto. Marcia Km. 2: Elena Grandi 1° po-sto. A tutti i ragazzi, che hanno partecipato vanno i complimenti del-le insegnanti, dei loro compagni e di tutti quelli che credono che lo sport sia una disciplina altamente formativa.

IL rOtAry CLUB GONzAGA-sUzzArA HA DONAtO 5 DEFIBrILLAtOrI “Palpiti sospesi” è l’evento organizzato dal Rotary Club Gonzaga-Suzzara al teatro comunale di Gonzaga. Due serate musicali, molto partecipate, ideate e dirette dal maestro Gianluca Benatti, con lo scopo di destinare il ricavato all’acquisto di defibrillatori da donare a scuole e/o associazioni sportive operanti sul territorio. Nel corso di una serata, a cui ha partecipato il sindaco di Gonzaga Claudio Terzi, il presidente del Club Amilcare Galafassi, ha consegnato i 5 defibrillatori ad altrettanti entità della zona: Istituto comprensivo 1 “Hack”di Suzzara, Istituto comprensivo Pegognaga, Istituto Strozzi di Palidano, As calcio Gonzaga, ASD Polisportiva Mogliese. Nel cor-so della serata sono state anche illustrate le caratteristiche tecniche, le opportune conoscenze operative e gli aspetti burocratici che gli utilizzatori delle apparecchiature devono conoscere ed osservare per il corretto utilizzo e la giusta manutenzione degli strumenti.

Nella foto da sinistra: Massimo Pantiglioni, dirigente IS Strozzi di Palidano; Patrizia Mantovani, dirigente Istituto Comprensivo “Mar-gherita Hack” di Suzzara; Paolo Messora, vicepresidente Associa-zione Calcio Gonzaga; Eusebio Curotti, presidente ASD Polisportiva Mogliese; Francesca Lasaracina, dirigente Istituto Comprensivo di Pegognaga; Amilcare Galafassi, presidente Rotary Club Gonzaga-Suzzara.

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La gita di cinque giorni a Roma, organizzata dal Fup Cisl Suzzara, ha riscosso il meritato successo con la presenza di 50 partecipanti. La comitiva ha avuto modo di visitare il Quirina-le, i Musei Vaticani, le Fosse Ardeatine, Ostia antica e la partecipazione, in piazza San Pie-tro, dell’udienza generale del mercoledì con Papa Francesco.

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solidarietà a Villa SaViola il BeNVeNuTo alle due SuoRe, ex iNSegNaNTi all’aSilo

Festeggiate suor Franca Miglioli e Vittoriana VantiniDomenica 17 maggio, nella comunità di Villa Saviola sono tornate suor Franca Miglioli (nativa del posto, madre superiore e direttrice della scuo-la materna e nido di Torbole Casaglia in provincia di Brescia) e suor Vit-toriana Vantini (originaria di S. Massimo di Verona), insegnante all’asilo parrocchiale della frazione negli anni dal 1961 al 1975. La giornata ha avuto inizio con la S. messa celebrata da don Angelo Bisi e allietata dal coro; è proseguita in oratorio, dove le suore hanno salutato e riabbrac-ciato i parenti, i compaesani al tempo bambini, che allora frequentavano la scuola materna. A seguire partecipanti alla festa, extra-muros e non,

si sono radunati sotto la tensostruttura dell’Associazione Feste Saviolesi per il pranzo, dove era stata allestita una mostra fotografica dei bei tem-pi andati che ha suscitato tanti sorrisi e anche un pizzico di nostalgia. A ricordo di quei memorabili anni, Lorenza Lazzarini ha letto una lettera, da lei scritta, piena di riconoscenza nei confronti delle religiose. Il rica-vato dell’iniziativa è stato destinato in parte alle opere di restauro della chiesa di S. Michele Arcangelo e in parte alle missioni di cui si occupa l’ordine delle Figlie di Gesù, a cui appartengono Suor Franca e suor Vit-toriana. Milena Bonaglia

solidarietà il FaSCiNo della PaRTiTa del CuoRe

A Torino in campo le eccellenze per la solidarietàL’appuntamento allo Juventus Stadium di To-rino per la “Partita del cuore”, che la Nazionale italiana cantanti ha promosso a favore della “Fondazione Piemontese per la ricerca sul can-cro” e la Fondazione Telethon, ha riscosso il massimo successo con lo stadio tutto esaurito. Entusiasta del risultato ottenuto il general ma-

nager della Nazionale Cantanti, il nostro con-cittadino Gianluca Pecchini. Lo stadio esaurito è un bel colpo d’occhio e la solidarietà richiesta ai torinesi è stata la risposta che ci si aspettava. Molte le eccellenze dello sport e dello spettaco-lo in campo, dove il risultato interessa poco, perché tutti hanno vinto. La solidarietà ha vin-

to. Lo scopo di contendenti, Campioni per la ri-cerca e Nazionale Cantanti”, è stato raggiunto. Personalmente ringrazio gli amici Marina Er-minetti e Gianluca Pecchini per l’opportunità datami: quella di essere presente in campo.

Bruno Melli

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impresa ToRNa TRioNFaNTe e oRgoglioSo dal Suo “giRo d’iTalia” iN BiCiCleTTa

Ivano Rabitti, 3045 chilometri in solitarioAppreso del rientro di Ivano Rabitti e del tragitto che avrebbe percor-so per tornare a casa, l’ho atteso a Romanore, poi sul Po a Borgofor-te, infine ho documentato il momento dell’arrivo in piazza Garibaldi, avvenuto fra baci, abbracci e lacrime di emozione.

Ivano, come ti viene in mente di fare il giro d’Italia in bici? «L’idea nasce durante una vacanza con il mio amico Danio Scazza: il de-siderio di fare il giro d’Italia in bicicletta. L’amico Danio però al momen-to della partenz, per impegni di lavoro non ha potuto partecipare. Il viag-gio è stato del tutto improvvisato. La preparazione è cominciata solamente 5 giorni prima della partenza, durante i quali ho testato la mia capacità di rimanere in sella alla bici da corsa per più ore consecuti-ve, pedalando per circa 100 km al giorno».

Quanto è durato il viaggio?«Il viaggio è durato 25 giorni, dal 14 aprile al 7 maggio. Con partenza da Ventimiglia e arrivo a Trieste , seguendo la costa, ho percorso in totale 3045 chilometri. La scelta Ventimiglia-Trieste , è stata fatta per avere sempre il mare al fianco: “lui” era sempre lì, alla mia destra. P er le trat-te Suzzara- Ventimiglia e Trieste- Suzzara, proprio perché non c’è il mare, ho usato il treno».

Quali difficoltà hai trovato?«La prima difficoltà a Livorno quando ho bucato vicino al porto e non ri-uscivo a trovare un meccanico. Dopo varie richieste di aiuto e dopo cin-

que chilometri a piedi con la bici a mano sono riuscito a trovare il mec-canico che ha sostituito il copertone. A Napoli l’attraversamento della città in bicicletta era impossibile sia per il manto stradale che per il traf-fico troppo intenso. Quindi per la tratta Napoli - Salerno ha preso il tre-no. Altra difficoltà è stata superare la zona montuosa tra Pizzo Calabro e Reggio Calabria. Anche qui ho preferito utilizzare il treno».

Come hai trovato la gente dei posti visitati?«I rapporti con la gente dei vari posti sono stati ottimi. Gli italiani sono una popolazione generosa e si prestano facilmente a dare una mano a chi è in difficoltà. A Napoli i meccanici, dopo aver sostituito i due tubolari, non hanno voluto soldi ma la promessa di ritornare con pane e salame manto-vano. Per ora si sono accontentati di una foto che ho pubblicato su Face-book . Dalle parti di Paestum poi, ho trovato un gruppo di cinque ciclisti che lmi hanno spronato a stare in gruppo con loro: mi hanno “trainato” sulla loro scia per non farmi sentire la fatica per alcuni chilometri».

Quali sensazioni e emozioni hai provato?«L’emozione più bella è stata tra Gallipoli e Otranto. La strada era chiu-sa per frana ma io sono entrato ugualmente. Ero completamente solo in un paesaggio da cartolina, con un mare e posti stupendi a far da sfondo. Anche il tratto di ciclabile da San Remo a San Lorenzo a Mare costruita su una vecchia ferrovia (posto in cui è iniziato il Giro d’Italia 2015) è ve-ramente uno spettacolo. Ma l’ultima vera emozione è stato arrivare in piazza Garibaldi al termine del mio viaggio, dove c’erano ad aspettarmi

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mia moglie, mio figlio con parenti e amici, mi sono talmente emoziona-to da far scendere più di una lacrima: di gioia e di orgoglio per il risulta-to positivo dell’esperienza vissuta. Poi emozioni il percorso me ne ha ri-servate altre. Il viaggio è stato molto introspettivo e ogni singolo giorno sono riuscito a trovar e la carica e la consapevolezza per poter affrontare gli oltre 100 km che volevo percorrere tutti i giorni. Non c’è mai stato un solo momento in cui ho dubitato di quello che stavo facendo, anzi l’entu-siasmo cresceva di giorno in giorno».

L’impresa che più ti ha lasciato il segno? «L’impresa che più mi ha colpito è stato scalare il Monte Conero. La vista dalla cima è stata emozionante e mi ha dato l’ennesima conferma che fisi-camente stavo bene nonostante gli oltre 2000 km nelle gambe. Il pernot-tamento era totalmente improvvisato: verso le 18 mi fermavo al primo bar che incontravo sulla strada e chiedevo di indicarmi un B&B o un agritu-rismo. Una volta trovato l’alloggio, dovevo fare il bucato dei panni che

avevo indossato durante il giorno, farli asciugare, poi doccia e cena».

In linea di massima come ti alimentavi?«L’alimentazione consisteva in una colazione abbondante con fette bi-scottate e marmellata, miele, tè, dolci e cappuccino. Uno spuntino alle 11 con una banana, alle 13 un panino e della frutta, alle 16 una banana, e poi a cena le specialità dei posti che visitavo: carboidrati e pesce al natu-rale alternati a sere di sola carne».

Quali parole vuoi usare per chiudere l’intervista? «Il viaggio l’ho fatto essenzialmente per me stesso, per mettermi alla prova e per provare che se credi veramente in quello che stai facendo, puoi portare a termine qualsiasi impresa. Ringrazio mia moglie Mari-nella e mio figlio Davide che mi hanno monitorato da casa e mi hanno fa-cilitato la ricerca di qualche agriturismo. In futuro voglio rivivere questa mia avventura, ma essendo un camperista, la rifarò in camper». B.M.

cultura SCoPeRTo il BuSTo dediCaTo all’aRTiSTa

“La giornata di Giovanna” con presenze di prestigioArchiviata con successo l’edizione 2015 del concorso dei cantastorie inserito nel pro-gramma de “Il giorno di Giovanna“ , l’indi-menticabile cantante popolare Iris Giovan-na Daffini di Villa Saviola. La manifestazione, eccellente biglietto da visita del Comune di Motteggiana, quest’anno si è svolta al Museo archeologico di Mantova per una ragione di maggior visibilità ma soprattutto per contri-buire a livello mantovano a proiettare tante

delle nostre manifestazioni in ambito Expo 2015. Comunque, sempre con grande sorpresa, si è potuto assistere ad esibizioni di grande livello artistico da parte di cantastorie provenienti, dalla Toscana, Lombardia, Veneto, Sicilia, Piemonte, Umbria e Liguria a dimostrazione che questa arte antica trova ancora dei validi esponenti. Musicalità, dialetti, timbri-che diverse si sono succedute in un crescendo che ha visto anche la pro-posta, comunque in lingua italiana, di Jagiit Rai Mehta, un artista india-no, ora cittadino italiano abitante a Piadena. Il “Trofeo Giovanna Daffini 2015” è stato vinto dal duo, Andrea Belmonte e Valentina Pira, di La Spezia. con la canzone, “Nove metri”, al secondo posto si è classificato Massimo Liberatori, di Spello, con la canzone “Nonno Caporetto”, al ter-

zo posto Luca Vivarelli, di Pistoia, con la canzone “Porto Palo”. Seguito e partecipato è stato anche il convegno incentrato sul cibo che ha visto la partecipazione di illustri relatori, come Giancarlo Gozzi, Paolo Borghi, Tiziana Oppizzi, e Alessandro Bencistà. In chiusura il sindaco di Motteg-giana Fabrizio Nosari ha scoperto il busto dedicato a Giovanna Daffini, opera omaggio dello scultore toscano Dorando Baldi. La manifestazione ha visto la conduzione di Wainer Mazza, ideatore del progetto dedicato a Giovanna e all’archivio dei cantastorie.

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