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L'economia reale dal punto di osservazionedelle Camere di Commercio
RAPPORTO DELLA PROVINCIA DI UDINE
a cura del Centro Studi della Camera di Commercio di Udine
LO SCENARIO MACRO
ANALISIDELLO SCENARIO
INTERNAZIONALE E DEL QUADRO NAZIONALE
L’economia mondiale in questo periodo si caratterizza per due fattori:
da un lato la debolezza di quella statunitense e dall’altro l’elevata
volatilità nei mercati finanziari, fattori che producono di fatto un freno
alla crescita mondiale.
Pur tuttavia l’economia mondiale continua a trarre vantaggio da solide
condizioni economiche nei mercati emergenti, in particolare di quelli
asiatici: anche quella europea conferma la crescita del PIL in termini
reali, sebbene a ritmi più moderati rispetto al 2007, ma soprattutto,
secondo la Banca Centrale Europea, “l’economia dell’area euro è
caratterizzata da variabili fondamentali solide e non presenta squilibri
di rilievo”.
IL CONTESTO NAZIONALEED INTERNAZIONALE
Il rallentamento della crescita avrà un forte impatto anche in Italia con
un incremento del PIL di appena lo 0,6-0,7% nel 2008, dopo che le
previsioni, ancora nell’autunno 2007, erano pari a 1,5%, con un effetto
di “trascinamento” negativo anche nel 2009
Una “stagnazione” iniziata già negli ultimi mesi dello scorso anno: nel
2007, l’Italia ha registrato il tasso di crescita più contenuto tra i
principali Paesi industrializzati attestandosi nel 2007 all’1,5%, a fronte
di una media tra i Paesi del G7 pari al 2,3%
VERSO LA STAGNAZIONEDELL’ECONOMIA ITALIANA
I FATTORI DI INSTABILITA’DELL’ECONOMIA EUROPEA
ANDAMENTO DEL PIL IN ITALIA E NELLEPRINCIPALI AREE DEL MONDO
2004 2005 2006 2007 2008
STATI UNITI 4,4 3,5 3,4 1,9 1,7
GIAPPONE 3,8 1,8 3,0 1,9 1,9
CINA 10,1 10,4 11,1 11,5 10,0
AREA EURO 1,7 1,3 2,6 2,3 2,1
MONDO 4,9 4,0 4,9 2,6 2,2
ITALIA 1,2 0,0 1,9 1,5 0,6 – 0,7
Fonte: OCSE, FMI, ISTAT, Banca d’Italia
SCENARIO MACROECONOMICO ITALIANO(Pil a prezzi costanti)
Fonte: Elaborazione dati Centro Studi della CCIAA Udine
LE 10 CRITICITA’ STRUTTURALI
1. elevato debito pubblico: 104% del PIL, il più elevato d’Europa2. “forte” tasso di cambio euro/dollaro (1 € = 1,59$)3. elevata vocazione in settori tradizionali a basso valore aggiunto e a
forte esposizione alla concorrenza internazionale4. alta dipendenza energetica dall’estero5. inadeguata dotazione infrastrutturale6. difficoltà nelle relazioni banche-imprese7. alti costi e lentezza della burocrazia8. elevata pressione fiscale9. non sufficiente propensione all’innovazione e alla ricerca scientifica10. difficoltà storiche ad avviare un processo di crescita da parte di
numerose aree del Mezzogiorno dove il divario con le regioni del Nord in termini di PIL pro-capite non si riduce dagli anni Novanta
CLIMA DI FIDUCIA IN ITALIA(dati destagionalizzati, Famiglie 1980=100, Imprese 1995=100:
periodo gennaio 2004 - marzo 2008)
SCENARIO MACROECONOMICO DELFRIULI VENEZIA GIULIA
PIL AI PREZZI DI MERCATO A PREZZI COSTANTI(Variazioni % rispetto all’anno precedente)
Fonte: Elaborazione su dati Istat e stime Tagliacarne
FVG ITALIA
2001 3,1 1,7
2002 0,5 0,3
2003 -1,9 0,0
2004 0,0 1,2
2005 1,5 0,0
2006 2,2 1,9
2007 n.d. 1,5
UDINE ITALIA
Valore aggiunto(tasso di crescita medio annuo)
1,6 1,3
Esportazioni/Valore aggiunto 38,4 28,0
Valore aggiunto per abitante al 2011(.000 euro)
22,5 20,2
Valore aggiunto per occupato al 2011(.000 euro)
46,2 47,0
SCENARIO MACROECONOMICOAL 2008 - 2011
Le imprese italiane stanno affrontando una profonda e positiva trasformazione e un nuovo posizionamento competitivo in un contesto economico “appesantito” dalla presenza di forti criticità strutturali che penalizzeranno il nostro Paese in misura maggiore rispetto alle principali economie dell’Unione europea.
Una crisi che non influirà nella stessa maniera in tutte le economie territoriali del nostro Paese, in considerazione dei differenti modelli di sviluppo conosciuti dalle nostre province. Di conseguenza, monitorare gli aspetti “mesoeconomici” (territoriali) , oltre a quelli “macroeconomici” (PIL, inflazione, conti pubblici, etc.) e “microeconomici” (le performance e le strategie delle imprese), dovrà essere un argomento centrale per la politica economica italiana dei prossimi mesi.
IMPRESE DINAMICHE IN UNAECONOMIA STAGNANTE
POPOLAZIONE RESIDENTE IN PROVINCIADI UDINE: ANNO 1994 - 2007
CONTRIBUTO DEGLI STRANIERI ALLA DINAMICADEMOGRAFICA DELLA PROVINCIA DI UDINE
POPOLAZIONE DI CUI CITTADINI STRANIERI
% STRANIERI
NUMERO VAR. % NUMERO VAR. %
2001 518.954 -- 13.679 -- 2,64
2002 522.258 0,64 15.654 13,78 2,98
2003 525.019 0,53 18.654 19,85 3,55
2004 528.246 0,61 21.689 16,27 4,11
2005 529.811 0,30 24.166 11,42 4,56
2006 530.801 0,19 26.680 10,40 5,03
Fonte: Elaborazioni Centro Studi CCIAA Udine su dati Istat
DINAMICA IMPRENDITORIALE: ANDAMENTODEMOGRAFICA DELLE IMPRESE DELLA
PROVINCIA DI UDINEPeriodo 2000-2007 (Valori assoluti di tutti i settori)
ISCRIZIONI CANCELLAZIONI SALDO TASSO DICRESCITA
2000 3.252 3.134 +118 +0,22%
2001 3.223 3.018 +205 +0,37%
2002 3.375 3.451 -76 -0,14%
2003 3.164 3.239 -75 -0,14%
2004 3.372 3.071 +301 +0,55%
2005 3.313 3.079 +234 +0,42%
2006 3.246 3.074 +172 +0,31%
2007 3.258 3.837 -579 -1,04%
Fonte: Elaborazioni Centro Studi CCIAA Udine su dati InfoCamere
GRANDI SETTORI DI ATTIVITA’ ECONOMICAPESO PERCENTUALE DEI SETTORI DI ATTIVITA’ ECONOMICA
2000 2007 DIFFERENZA
Grandi settori tradizionali +75,01% 71,40% -3,61
Servizi alle imprese ealle persone
24,34% 27,97% +3,63
Altri settori 0,65% 0,63% +0,02
Fonte: Elaborazioni Centro Studi CCIAA Udine su dati InfoCamere
IMPRENDITORI EXTRACOMUNITARIIN PROVINCIA DI UDINE
SETTORI DI ATTIVITA’ STOCK31.12.2000
STOCK 31.12.2007
VAR. %STOCK
Agricoltura, caccia e silvicoltura, pesca, piscicoltura e servizi connessi
191 220 +15,1
Attività industriali 534 667 +24,9
Costruzioni 398 1.110 +178,9
Commercio ed Ospitalità 1.024 1.146 +41,2
Servizi alle imprese 476 636 +33,6
Servizi alla popolazione 248 337 +35,9
Fonte: Elaborazioni Centro Studi CCIAA Udine su dati InfoCamere
PROIEZIONI ALL’ESTERO E SPECIALIZZAZIONI
PRODUTTIVE DELLE ESPORTAZIONI
INTERSCAMBIO COMMERCIALE DELLAPROVINCIA DI UDINE (valori correnti)
INTERSCAMBIO COMMERCIALE DELLAPROVINCIA DI UDINE CON I PAESI PECO
ESPORTAZIONI PER CONTENUTO TECNOLOGICO DEI BENI COMMERCIALIZZATI.
TASSONOMIA DI PAVITT
TEMI MONOGRAFICI:
IL MERCATO DEL LAVOROIL TURISMO
I PREZZI
ANDAMENTO DEL TURISMOIN PROVINCIA DI UDINE
CONVERGENZA VERSO LISBONA:tassi di occupazione (15-64 anni)
UDINE: Indici dei prezzi al consumo per l'intera collettività – aprile 2008(Variazioni percentuali e contributi alle variazioni dell'indice generale)
APRILE 08/07 APRILE 07/06
Alimentari e bevande analcoliche 5,7 2,6
Bevande alcoliche e tabacchi 3,3 4,3
Abbigliamento e calzature 1,0 1,6Abitazione, acqua, elettricità e combustibili 7,4 1,0
Arredamento e servizi per la casa 2,3 2,4
Servizi sanitari e spese per la salute 1,8 0,7
Trasporti 3,3 1,6
Comunicazione -3,8 -10,5
Ricreazione, spettacolo e cultura 1,0 1,4
Istruzione 1,3 1,7
Servizi ricettivi e di ristorazione 3,6 3,1
Beni e servizi vari 3,0 1,5
INDICE GENERALE 3,2 1,6
PREZZI DI ALCUNI PRODOTTI PETROLIFERI RILEVATI IN PROVINCIA DI UDINE
(periodo gennaio 2004 – aprile 2008)
PREZZI ALL’INGROSSO DI ALCUNIPRODOTTI QUOTATI A UDINE
(valori medi mensili: periodo settembre 2006 – aprile 2008)
ARRIVEDERCIalla 7a giornata dell’economia
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