8
Anno LVII - N. 9-10 SETTEMBRE OTTOBRE 2007 TAXE PERÇUE TASSA RISCOSSA 33015 MOGGIO (UD) ITALY Mensile - Spedizione in A.P. art. 2 comma 20/c legge 662/96 - filiale di Udine L’EDUCAZIONE DELLA FEDE IN FAMIGLIA Parlare alle famiglie. Senza pretesa alcuna di dire cose nuove o strane, e tanto meno di imporre altri impegni. È questo il dovere che sento in questo avvio dell’anno catechistico, incoraggiato dalle parole dell’Aposto- lo: “Dio non ci ha dato uno spirito che ci rende paurosi, ma uno spirito che ci dà forza, amore e saggezza. Dunque non aver vergogna quando parli del nostro Signore e dichiari di credere in lui” (2 Tm. 1,7). Sento il dovere di parlare alle famiglie, proprio per la fiducia grande che nutro verso i geni- tori, nella convinzione che, senza la loro testimonianza di coerenza e sen- za il loro accompagnamento affettuoso nel cammino di crescita nella fede, la proposta catechistica ai loro figli viene inesorabilmente vanificata. So bene che i genitori, in generale, si preoccupano molto della crescita, della formazione umana e culturale dei loro figli. Tuttavia, lo voglio sotto- lineare, non danno la stessa importanza all’educazione alla fede. Essere credenti o non esserlo, non pare molto importante per il futuro felice del figlio. Così, molti genitori non trovando motivazioni forti per un coinvol- gimento personale e familiare, «delegano» questo compito alla catechesi parrocchiale, rinunciando ad un dovere assunto liberamente in occasione del battesimo dei figli. Nel momento di iniziare l’anno catechistico, dunque, penso alla grossa incidenza che eserciterà il comportamento dei genitori nel cammino di fe- de dei loro figli. Per quanto riguarda gli alunni delle Elementari, quasi la totalità dei genitori hanno deciso di iscrivere i propri figli agli incontri di catechesi in parrocchia. Questo è un fatto positivo, da apprezzare con sod- disfazione. Troppo spesso, però, l’attività catechistica rimane incompleta, perfino deludente, perché non si traduce, come dovrebbe, in esperienza concreta di vita. Non so quanti saranno d’accordo con me, ma non posso fare a meno di esprimere la mia convinzione. Un bambino che partecipa regolarmente alla catechesi parrocchiale senza avere in casa alcun riferi- mento religioso, è difficile che si entusiasmi a perseverare in un cammino che vorrebbe condurlo a crescere nella fede. Se in casa, Dio non ha im- portanza o poca importanza, se Gesù non è riconosciuto come punto di ri- ferimento, se non si vivono gli atteggiamenti cristiani fondamentali, la fe- de non si radicherà in lui. Una famiglia, preoccupata esclusivamente del benessere materiale, in cui Dio è assente, una famiglia chiusa ai problemi degli altri, una famiglia che non sa apprezzare il senso di appartenenza e snobba la comunità cristiana in cui è inserita, annulla concretamente la fa- tica della catechesi. A questo punto non possiamo sottrarci ad una domanda, che vorrei di- ventasse importante per tutti noi, per non continuare a caricare sulle spal- le dei ragazzi impegni e fatica senza senso. La domanda è semplice.Vale la pena coinvolgere i catechisti e la comunità intera, ha senso impegnare energie e tempo per entusiasmare e accompagnare i figli all'incontro con Gesù in occasione della prima Comunione, quando i genitori non decido- no fin dall’inizio di inserire nel programma familiare della domenica il tempo necessario per partecipare alla celebrazione dell'Eucarestia? È mia ferma convinzione che fino a quando non ci ritroveremo rego- larmente insieme, genitori e figli, a lodare il Signore Gesù risorto nelle no- stre chiese, vorrà dire che non abbiamo saputo interpretare positivamente il nostro compito di educatori cristiani. Mons. Lorenzo Caucig Moggio 23 settembre. Fraterno incontro con i “gemelli” della comunità di Mog- gio Valsassina. A Loreto il 2 settembre con il Papa. Tra i cinquecentomila giovani, anche i rap- presentanti della forania di Moggio. ora labora BOLLETTINO DELLA PIEVE ABBAZIALE DI MOGGIO UDINESE CELEBRAZIONI DI ANNIVERSARI Martedì 16 ottobre 2007 – ore 18,30 – in Abbazia Festa di S. Gallo Abate. Celebrazione di ringraziamento nel 50° anniversario di ordinazione sacerdotale di mons. Adriano Caneva, già parroco di Moggio Udinese. Domenica 28 ottobre 2007 – ore 10,00 – Chiesa della Trasfigurazione Celebrazione di ringraziamento nel 50° di Professione di Sr. Ric- carda, madre superiora delle Suore di Maria Bambina presso la Scuola Materna di Moggio. Mercoledì 21 novembre 2007 - ore 10,00 - Chiesa della Trasfigurazione Festa della Madonna della Salute. Celebrazione di ringraziamen- to nel 50° anniversario di ordinazione sacerdotale di don Renato Vezzio, già cooperatore a Moggio Udinese. Sabato 8 dicembre 2007 – ore 18,00 – in Abbazia Festa dell’Immacolata Concezione.Ventennale dell’apertura ca- nonica del Monastero delle Clarisse in Moggio Udinese. Presiede l’arcivescovo mons. Pietro Brollo.

L’EDUCAZIONE DELLA FEDE IN FAMIGLIA - WebDiocesi · FATIMA 1917 - 2007: ... Lucia è morta all’et ... istruisce i pastorella come farebbe una mamma. La Vergine porge un messaggio

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: L’EDUCAZIONE DELLA FEDE IN FAMIGLIA - WebDiocesi · FATIMA 1917 - 2007: ... Lucia è morta all’et ... istruisce i pastorella come farebbe una mamma. La Vergine porge un messaggio

Anno LVII - N. 9-10 SETTEMBRE OTTOBRE 2007

TAXE PERÇUE

TASSA RISCOSSA

33015 MOGGIO(UD)

ITALYMensile - Spedizione in A.P. art. 2 comma 20/c legge 662/96 - filiale di Udine

L’EDUCAZIONE DELLA FEDEIN FAMIGLIA

Parlare alle famiglie. Senza pretesa alcuna di dire cose nuove o strane,e tanto meno di imporre altri impegni. È questo il dovere che sento inquesto avvio dell’anno catechistico, incoraggiato dalle parole dell’Aposto-lo: “Dio non ci ha dato uno spirito che ci rende paurosi, ma uno spirito checi dà forza, amore e saggezza. Dunque non aver vergogna quando parli delnostro Signore e dichiari di credere in lui” (2 Tm. 1,7). Sento il dovere diparlare alle famiglie, proprio per la fiducia grande che nutro verso i geni-tori, nella convinzione che, senza la loro testimonianza di coerenza e sen-za il loro accompagnamento affettuoso nel cammino di crescita nella fede,la proposta catechistica ai loro figli viene inesorabilmente vanificata.

So bene che i genitori, in generale, si preoccupano molto della crescita,della formazione umana e culturale dei loro figli. Tuttavia, lo voglio sotto-lineare, non danno la stessa importanza all’educazione alla fede. Esserecredenti o non esserlo, non pare molto importante per il futuro felice delfiglio. Così, molti genitori non trovando motivazioni forti per un coinvol-gimento personale e familiare, «delegano» questo compito alla catechesiparrocchiale, rinunciando ad un dovere assunto liberamente in occasionedel battesimo dei figli.

Nel momento di iniziare l’anno catechistico, dunque, penso alla grossaincidenza che eserciterà il comportamento dei genitori nel cammino di fe-de dei loro figli. Per quanto riguarda gli alunni delle Elementari, quasi latotalità dei genitori hanno deciso di iscrivere i propri figli agli incontri dicatechesi in parrocchia. Questo è un fatto positivo, da apprezzare con sod-disfazione. Troppo spesso, però, l’attività catechistica rimane incompleta,perfino deludente, perché non si traduce, come dovrebbe, in esperienzaconcreta di vita. Non so quanti saranno d’accordo con me, ma non possofare a meno di esprimere la mia convinzione. Un bambino che parteciparegolarmente alla catechesi parrocchiale senza avere in casa alcun riferi-mento religioso, è difficile che si entusiasmi a perseverare in un camminoche vorrebbe condurlo a crescere nella fede. Se in casa, Dio non ha im-portanza o poca importanza, se Gesù non è riconosciuto come punto di ri-ferimento, se non si vivono gli atteggiamenti cristiani fondamentali, la fe-de non si radicherà in lui. Una famiglia, preoccupata esclusivamente delbenessere materiale, in cui Dio è assente, una famiglia chiusa ai problemidegli altri, una famiglia che non sa apprezzare il senso di appartenenza esnobba la comunità cristiana in cui è inserita, annulla concretamente la fa-tica della catechesi.

A questo punto non possiamo sottrarci ad una domanda, che vorrei di-ventasse importante per tutti noi, per non continuare a caricare sulle spal-le dei ragazzi impegni e fatica senza senso. La domanda è semplice. Vale lapena coinvolgere i catechisti e la comunità intera, ha senso impegnareenergie e tempo per entusiasmare e accompagnare i figli all'incontro conGesù in occasione della prima Comunione, quando i genitori non decido-no fin dall’inizio di inserire nel programma familiare della domenica iltempo necessario per partecipare alla celebrazione dell'Eucarestia?

È mia ferma convinzione che fino a quando non ci ritroveremo rego-larmente insieme, genitori e figli, a lodare il Signore Gesù risorto nelle no-stre chiese, vorrà dire che non abbiamo saputo interpretare positivamenteil nostro compito di educatori cristiani.

Mons. Lorenzo CaucigMoggio 23 settembre. Fraterno incontro con i “gemelli” della comunità di Mog-gio Valsassina.

A Loreto il 2 settembre con il Papa. Tra i cinquecentomila giovani, anche i rap-presentanti della forania di Moggio.

ora laboraBOLLETTINO

DELLA PIEVE ABBAZIALEDI MOGGIO UDINESE

CELEBRAZIONI DI ANNIVERSARIMartedì 16 ottobre 2007 – ore 18,30 – in Abbazia

Festa di S. Gallo Abate. Celebrazione di ringraziamento nel 50°anniversario di ordinazione sacerdotale di mons. Adriano Caneva,già parroco di Moggio Udinese.

Domenica 28 ottobre 2007 – ore 10,00 – Chiesa della TrasfigurazioneCelebrazione di ringraziamento nel 50° di Professione di Sr. Ric-

carda, madre superiora delle Suore di Maria Bambina presso laScuola Materna di Moggio.

Mercoledì 21 novembre 2007 - ore 10,00 - Chiesa della TrasfigurazioneFesta della Madonna della Salute. Celebrazione di ringraziamen-

to nel 50° anniversario di ordinazione sacerdotale di don RenatoVezzio, già cooperatore a Moggio Udinese.

Sabato 8 dicembre 2007 – ore 18,00 – in AbbaziaFesta dell’Immacolata Concezione. Ventennale dell’apertura ca-

nonica del Monastero delle Clarisse in Moggio Udinese. Presiedel’arcivescovo mons. Pietro Brollo.

Page 2: L’EDUCAZIONE DELLA FEDE IN FAMIGLIA - WebDiocesi · FATIMA 1917 - 2007: ... Lucia è morta all’et ... istruisce i pastorella come farebbe una mamma. La Vergine porge un messaggio

L’ALBA n. 9-10 - MOGGIO UDINESE - SETTEMBRE-OTTOBRE 2007 2

FATIMA 1917 - 2007: 90 ANNIFatima è tra le apparizioni maria-

ne più famose e profetiche dei tem-pi moderni, senz’altro la più impor-tante del XX secolo.

Quest’anno ricorre il 90° anni-versario da quando la Madonna diFatima apparve ai pastorelli, sei vol-te, dal 13 maggio fino al 13 ottobre1917. Il 5 maggio 1917 papa Bene-detto XV esortò i cattolici di tutto ilmondo a chiedere con la preghieraalla Madonna la cessazione del con-flitto mondiale.

Otto giorni dopo, presso la Covadi Iria, a Fatima in Portogallo, laBeata Vergine apparve sui rami diun leccio a tre pastorelli, Lucia DosSantos e i suoi cugini Francesco eGiacinta, ai quali promise di tornareper cinque volte, al 13 di ogni mese.Chiese anche di recitare il Rosario

per la fine della guerra e la conver-sione dell’umanità.

Già nel 1916 ai tre bambini si eramanifestato per tre volte un Angelo,presentatosi prima come l’Angelodella Pace, poi del Portogallo, che liinvitò alla preghiera e alla peniten-za. La notizia delle apparizioni dellabianca Signora di Fatima si diffuserapidamente. Nel racconto fu de-scritta dai bambini come una giova-ne fanciulla vestita di bianco splen-dente, con un lungo velo che dal ca-po le scendeva quasi fino ai piedi,una bianca corona del Rosario e unglobo dorato sospeso al collo.

Il 13 ottobre, di fronte a settanta-mila persone, ebbe luogo a Fatima ilfamoso miracolo preannunciato dal-la Vergine, presentatasi come la Ma-donna del Rosario: le nuvole si apri-

rono (era un giorno di pioggia bat-tente) e il sole sembrò diventare undisco d’argento che non riscaldavapiù né accecava. L’astro cominciò aroteare vorticosamente assumendomille colori; ad un certo punto sem-brò che volesse precipitare sulla fol-la, poi all’improvviso tutto cessò.

Nel 1919 fu iniziata la costruzio-ne della cappella richiesta dalla Ver-gine sul luogo delle apparizioni, uffi-cialmente riconosciute dalla Chiesanel 1930. Come era stato predettodalla Madonna, Francesco e Giacin-ta morirono prestissimo, tra il 1919 eil 1920, a causa della terribile febbre“spagnola”. Papa Giovanni Paolo IIli ha proclamati beati, proprio a Fa-tima, nel 2000. Lucia è morta all’etàdi 98 anni nel Carmelo di Coimbra,in Portogallo, dopo aver ricevuto le

comunicazioni della Vergine e la ri-chiesta della Comunione riparatricedella pratica dei “cinque sabati”, edella consacrazione della Russia alSuo Cuore Immacolato.

La “Signora vestita di bianco”,come la chiamava Lucia, non faun’apparizione fugace, si intrattiene,dialoga, istruisce i pastorella comefarebbe una mamma. La Vergineporge un messaggio complesso, chetocca anzitutto il problema del pec-cato nel mondo. Scende poi al con-creto, nel dramma che attanaglial’Europa e l’umanità: la guerra, leingiustizie, il rifiuto di Dio.

Le apparizioni di Fatima sononote soprattutto per il “segreto”confidato dalla Vergine ai veggenti.Nella Sua seconda apparizione (13giugno 1917), rivela il segreto: la pri-ma parte è la visione dell’inferno ela salvezza delle anime; la secondatratta dell’annuncio di una secondaguerra mondiale e degli errori che laRussia avrebbe esteso in tutto ilmondo, provocando persecuzionicontro la Chiesa, se il mondo nonfosse consacrato al Cuore Immaco-lato di Maria. La terza parte, un do-cumento di poche righe scritto a ma-no da Suor Lucia, è rimasta avvoltanel mistero per 83 anni. Il 26 giugno2000, Giovanni Paolo II ne auto-rizzò la divulgazione: riguardava lapreveggenza di un “vescovo vestitodi bianco”, riconosciuto come il Pa-pa, che “cadeva a terra sotto i colpidi un’arma da fuoco”. Dopo l’atten-tato del 13 maggio 1981 in Piazza S.Pietro, a Papa Wojtyla apparve chia-ro che “una mano materna” avevaguidato la traiettoria della pallotto-la, risparmiandogli la vita.

Fatima è una speranza. Una spe-ranza affidata a noi stessi, in quantopersone libere di costruire una so-cietà nel segno della grazia, o inqui-nata dal peccato. Tuttavia la Madon-na lascia detto, come ultima promes-sa: “Infine, il mio Cuore Immacolatotrionferà”.

Le Sorelle Clarisse

Da tempo desideravamo dotarela nostra «cappella» di un altare ve-ro, degno della Mensa Eucaristica.L’occasione si è presentata quandoè stata fatta un’offerta specifica perla «chiesetta» di Grauzaria. A que-sta offerta, se ne sono aggiunte viavia delle altre e così, nel giro diqualche anno, il finanziamento eraquasi assicurato. Circa il progetto,abbiamo sentito diversi pareri e al-la fine ci siamo affidati alla compe-tenza e alla sensibilità del falegna-me Luca Bulfon che ha realizzatocosì il nuovo altare: un tronco mas-siccio che sostiene la tavola dellamensa. Sul tronco, Lorenzo, nostrocompaesano, ha disegnato, con co-lori delicati, i simboli dell’Eucare-stia. Quelle spighe e quel grappolod’uva ci parlano di Gesù e del suomisterioso dono d’amore. Insiemeall’altare è stata costruita ancheuna mensola, per sostenere la sta-tua della Vergine Maria, alla qualesiamo tutti affezionati e della qualesiamo devoti. Questa statua è giun-

ta da Lourdes, tramite Mons. Pasco-lini e la maestra Marcella che neglianni cinquanta insegnava in questafrazione. La Madonnina ha al collouna catena d’oro e al polso un brac-cialetto, testimonianze di personeche si sono rivolte a Lei, in momen-ti particolari e hanno ricevutoconforto.

Anche noi, a maggio, anche se inpochi, ci raccogliamo davanti a Leiper la recita del Santo Rosario. L’in-ginocchiatoio è stato donato da Gia-como Di Bernardo. I quadretti dellaVia Crucis ci ricordano don RenatoVezzio, che negli anni del post-terre-

GRAUZARIA - IL NUOVO ALTARE

Il nuovo altare, realizzato con il contri-buto di generosi offerenti.

Frazione di Grauzaria, domenica 5 agosto. Inaugurazione del nuovo altare. Grauzaria. Momento di fraternità dopo la celebrazione.

moto veniva settimanalmente a ce-lebrare la Messa. Il grande crocifissoche sovrasta l’altare è un cimeliostorico: è stato recuperato dalla vec-chia icona che si trovava al centrodella piazzetta di Grauzaria. Lo ave-va fatto costruire il «Meni Pic», unfante della prima guerra che dopo ladisfatta di Caporetto (1917) era ve-nuto ad avvertire gli abitanti diGrauzaria di scappare e aveva gui-dato i profughi nella prima parte delviaggio. Dopo il loro passaggio veni-vano fatti saltare i ponti.

Un ringraziamento va a tutti co-loro che hanno «seminato» la fedee trasmesso la Parola di Dio nellenostre vallate. Noi ora, nel nostropiccolo, siamo contenti di aver resopiù dignitosa e accogliente la Casadel Signore.

Costo totale del lavoro:altare, mensola, decorazione€ 1.120,00.Totale offerte ricevute € 1.120,00.

A. N.

Page 3: L’EDUCAZIONE DELLA FEDE IN FAMIGLIA - WebDiocesi · FATIMA 1917 - 2007: ... Lucia è morta all’et ... istruisce i pastorella come farebbe una mamma. La Vergine porge un messaggio

L’ALBA n. 9-10 - MOGGIO UDINESE - SETTEMBRE-OTTOBRE 2007 3

PREMESSAIn ogni epoca della storia umana

vi sono momenti bui e cupi, tempi incui la speranza pare una chimera,tempi che fanno rivivere l’abbando-no e il silenzio di Dio nel giorno delVenerdì Santo. Pur se faticosamen-te, scorgiamo però, incastonati in es-si, momenti di luce, costellati di se-gni positivi, innovativi, trasfiguratidalla luminosità della Domenica diPasqua, dalla potenza della vita vit-toriosa sulla morte, dalla presenzaviva di Cristo risorto.

“LE COMUNITÀCRISTIANE VIVONOE TRASMETTONOLA FEDENELLA COMPLESSITÀE NELLA FRAGILITÀ”.

INTRODUZIONEIn comunione con la Chiesa ita-

liana, che ha fatto tesoro dei fruttipreziosi del Convegno ecclesiale diVerona, il nostro Arcivescovo Mon-signor Pietro Brollo propone per ilnuovo anno pastorale il seguentetema: “Le comunità cristiane vivo-no e trasmettono la fede nella com-plessità e nella fragilità”.

L’anno che ci attende richiede anoi tutti, quindi, Chiesa udinese incammino, un particolare sforzo perimmergerci con realismo nellacomplessa e fragile realtà in cui sia-mo chiamati a vivere ed operare.Lo sforzo cui andiamo incontro sa-rebbe vano, però, se poggiassimotutto sulle nostre forze, come beneci ricordava l’Arcivescovo nell’o-melia dell’11 luglio scorso: “Sononecessarie la luce e la grazia chevengono da Dio e agiscono nell’inti-mo dei cuori e delle coscienze… so-lo chi conosce e ama Gesù Cristopuò introdurre i fratelli in un rap-porto vitale con Lui. Perciò le nostrecomunità potranno lavorare confrutto ed educare alla fede e alla se-quela di Cristo essendo esse stesseautentiche “scuole” di preghiera (cfrLett. Ap. Novo millennio ineun-te,33), nelle quali si vive il primatodi Dio”.

Per questo motivo, nella nostraforania di Moggio, ci incontreremodi frequente per pregare insieme;nel Corso biblico attingeremo dallaParola la forza che ci permetterà didare senso e speranza alle varie for-me di fragilità che incontreremo innoi stessi e nelle persone che avvi-cineremo; ci impegneremo a indivi-duare nuove o sconosciute forme difragilità presenti nel nostro territo-rio, affinché la forza dell’Amore diDio possa trasfigurarle alla lucedella risurrezione; renderemo piùcoinvolgente ed appassionato il no-

Mons.Tito Solari, arcivescovo friulano inBolivia.

Cattedrale di Udine , 11Luglio 2007. I referenti foraniali dei vari ambiti pastora-li ricevono il mandato ufficiale dall'Arcivescovo.

FORANIA - PIANO DI LAVORO ANNUALE2007/08

stro cammino a fianco degli educa-tori, specialmente dei catechisti, eintesseremo relazioni forti, impron-tate all’ascolto e al dialogo, con lefamiglie e con i giovani.

Sempre pronti a fare la volontàdi Dio, alla luce del Suo Spirito, ali-mentati dalla Sua Parola e dall’Eu-caristia, ripieni della gioia e dellasperanza di Cristo risorto, consape-voli di essere semplici operai nellavigna del Signore e servi inutili,mettiamo ogni nostro progetto, noistessi e le nostre comunità nellemani di Maria Santissima, Madredella Chiesa, affinché col Suo amo-re materno ci offra, purificati, comedono per la lode e la gloria del Si-gnore.

PROGRAMMAZIONEPER AMBITI

CATECHESIL’obiettivo che ci si pone in que-

st’anno pastorale è quello di instau-rare una più stretta collaborazionecon le famiglie e, partendo dallacomplessità e dalle fragilità propriedi ognuno di questi ambiti, acquisi-re la consapevolezza che la trasmis-sione della fede richiede la fatica diun cammino comune.

– Lunedì 17 settembre scorso, aResiutta, si è tenuto il primo degliincontri di formazione per i cate-chisti della forania di Moggio, tenu-to da don Roberto Gabassi e con lapartecipazione attenta di alcuni ge-nitori. Seguiranno altri tre incontri,con cadenza bimensile, sempre ri-volti ai catechisti ed alle famiglieche decidono di giocare a fondo ilproprio ruolo di intermediari traDio ed i propri figli.

– Lunedì 29 ottobre i catechistidella forania si incontreranno tra diloro per una iniziale verifica del la-voro svolto e per stilare una pro-grammazione di base comune per ilperiodo d’ Avvento e di Natale.

– Inizierà lunedì 1 ottobre il se-condo Corso Biblico foraniale, te-nuto da don Gianni Pellarini, che sisvolgerà ogni primo lunedì del me-se a Resiutta, alle ore 20.30, nellachiesa parrocchiale. Il corso è rivol-to a tutti, in particolare a chi è im-pegnato nella pastorale, ed offriràla straordinaria occasione di nutrir-si della Parola di Dio, alimento in-dispensabile per chi vuole esserevero testimone di Cristo Risorto.

La referente, Ottogalli Mariangela

LITURGIA– 2° Ciclo di incontri sull’Antico

Testamento per operatori pastoralie cristiani che vogliono approfondi-re le ragioni della loro fede. Il cor-so, frequentato l’anno scorso dauna cinquantina di persone, si terrà,

a partire dal 1° ottobre, ogni primolunedì del mese a Resiutta dal Par-roco di Resia don Gianni Pellarini.Un lungo ciclo di incontri distribui-ti nell’anno pastorale, che presup-pone uno sforzo per metterci inprofondo “ascolto” della Parola diDio, dalla quale lasciarci coinvolge-re lavorando insieme nella Lectio.Il tema scelto è: “Parla che il tuoservo ti ascolta” (1 Sam 3,10)

– Pellegrinaggio foraniale a Fati-ma dall’8 all’11 ottobre 2007, nel90° anniversario delle apparizioni.

– AVVENTO. Il 7 dicembre, ore20.00, in Abbazia: Veglia di Pre-ghiera Foraniale preparata dai gio-vani con le Sorelle Clarisse.

– 8 dicembre, ore 18.00, in Abba-zia, solenne celebrazione Eucaristi-ca presieduta dall’Arcivescovomons. Brollo in occasione del 20°anniversario di insediamento delleSorelle Clarisse nel Monastero ab-baziale.

– QUARESIMA. 10 febbraio2008, ore 15.00, INCONTRO DIPREGHIERA foraniale a GNIVAdi Resia, per tutti gli operatori pa-storali.

– 20 aprile 2008, GIORNATAFORANIALE DEL MALATO EDELLA SOFFERENZA. In un cli-ma di gioia e festosità, in ogni Co-munità coinvolgeremo malati edanziani, curando gesti, testi e canti.La celebrazione prevede l’ammini-strazione dell’Unzione degli infer-mi, preghiere appropriate e i mini-stri straordinari della Comunioneporteranno Gesù Eucaristia nellecase dei malati.

– 4 maggio 2008, data indicativadella celebrazione della Cresimaforaniale a Moggio, in Abbazia alle17.00.

– 8 giugno 2008, PellegrinaggioForaniale di fine anno pastorale ecatechistico al Santuario di Barba-na. Ringrazieremo Maria Santissi-ma del lavoro svolto, ma soprattut-to dei doni ricevuti durante l’anno,ricordando sempre che Gesù è lanostra speranza e la nostra veragioia che salva!

La referente Linossi Riccarda

Settembre 2007. Gruppo parrocchiale in pellegrinaggio a Medjugorie.

Page 4: L’EDUCAZIONE DELLA FEDE IN FAMIGLIA - WebDiocesi · FATIMA 1917 - 2007: ... Lucia è morta all’et ... istruisce i pastorella come farebbe una mamma. La Vergine porge un messaggio

L’ALBA n. 9-10 - MOGGIO UDINESE - SETTEMBRE-OTTOBRE 2007 4

Catechesi in parrocchia

CARITÀNell’ambito della Carità e della

Missionarietà il nostro percorso fu-turo si distingue nei seguenti punti.

1. Cercare in ogni comunità del-la forania un referente, capace dicoinvolgere persone al volontariatodella carità e delle missioni, incon-trandoci alcune volte durante l’an-no per comunicarci le situazioni difragilità presenti sul territorio

2. Fino a quando ci saranno per-sone disponibili continueremo a re-carci alla casa di riposo di Moggio,per una visita e una breve assisten-za durante i pasti alle persone indifficoltà.

3. Avere un’attenzione per leSuore Clarisse, interessandoci adalcune loro necessità.

4. Continuare l’impegno missio-nario con la Bolivia, attraverso leadozioni a distanza e altre forme disostegno, mantenendo il rapportodi gemellaggio con la comunità diSipe Sipe con la collaborazione an-che dei bambini della scuola ele-mentare di Pontebba.

5. In canonica a Pontebba da piùdi un anno c’è a disposizione perchi ne facesse richiesta il banco ali-mentare.

6. Infine promuovere una gita aun santuario mariano per incon-trarci in maniera diversa a pregarela Vergine che ci guidi e ci protegga

La referente, Gianna Carlevaris

GIOVANINell’anno pastorale, che prende

avvio ufficialmente questa sera,con i giovani della nostra Foraniacercheremo di approfondire il te-ma indicato dall’Ufficio diocesano“Come io vi ho amato. Narrare lasperanza”, che si raccorda conquello della Chiesa udinese “LeComunità cristiane vivono e testi-moniano la fede nella complessitàe nelle fragilità”.

Per raggiungere questo obiettivoci avvarremo, per quanto possibile,delle diverse proposte diocesane,come ad esempio:• le giornate dell’Archè e di altre

iniziative inserite all’interno del-l’Agorà dei giovani friulani

• le veglie diocesaneTutto ciò sarà integrato con percor-

si ed esperienze che progettere-mo a livello foraniale:

• Veglia di Avvento (7 dicembre)in Abbazia a Moggio

• Incontro di preghiera nel periododi Pasqua in collaborazione conla Forania di Tarvisio

• Campeggi estivi a Collina• Proposta di un pellegrinaggio

estivo per i giovani che hannocompiuto i 16 anni.Cercheremo, pertanto, di lavora-

re in sinergia con l’ambito della Ca-techesi.

Un ulteriore obiettivo, che ciprefiggiamo, è quello di creare ungruppo giovani foraniale più rap-presentativo delle diverse realtà e

delle diverse fasce di età e che alcontempo sia entusiasta e proposi-tivo. A tale scopo creeremo dei mo-menti conviviali, aggregativi e diconfronto.

La referente, Cristina Savoia

FAMIGLIAL’obiettivo che il gruppo fami-

glia si propone in quest’anno pasto-rale è di aiutare le famiglie a riap-propriarsi consapevolmente delcompito di trasmettere la fede aipropri figli, cercando di coglierenella complessità e nella fragilitàche contraddistingue il nostro tem-po uno stimolo a fare di più e me-glio. Questo obiettivo presupponeun cammino comune con l’ambitodella catechesi, al fine di riscoprire

la bellezza di essere cristiani adulti ecredibili. A tal fine, il 17 settembre,si è tenuto il primo incontro a Re-siutta tra catechisti e alcuni genitori.

Seguiranno altri tre incontri gui-dati da don Roberto Gabassi, a ca-denza bimensile.

La seconda edizione della Pri-

mavera della Famiglia prevede pertutta la quaresima del 2008 incontrisettimanali definiti “Famiglie inascolto della Parola” e un ciclo diquattro incontri, guidati dal salesia-no don Bepi Prai, nei quattro ve-nerdì di quaresima. Questi incontriprevedono un percorso con prota-goniste le famiglie per aiutarle a ri-scoprire le incredibili risorse pro-prie della famiglia stessa.

Il 26 febbraio 2008 avrà inizio ilcorso di preparazione al matrimo-nio cristiano a Pontebba.

I referenti, Delia e Giulio Deganutti

Il piano di lavoro foraniale è sta-to presentato la sera del 18 settem-bre scorso, in Abbazia, a Moggio,presenti tutti gli operatori pastorali,durante un incontro di preghiera alquale ha partecipato l’Arcivescovofriulano Mons. Tito Solari, missio-nario in Bolivia, alla cui missione laforania di Moggio devolve le pro-prie offerte.

Dopo il saluto iniziale del Vica-rio Foraneo e l’introduzione delladirettrice del CPF, ogni responsabiled’Ambito ha letto la propria rela-zione, sintesi di quanto stabilito nelCPF del 14 settembre 2007.

Il CPF della Forania di MoggioUdinese si riunisce ogni due mesi,per un’attenta verifica del camminosvolto e per una specifica program-mazione bimensile che tiene contodelle esigenze del territorio, dell’ap-porto dei referenti d’ambito, del pe-riodo liturgico, delle contingenze edelle variabili.

Riteniamo fondamentale, comemetodologia, alimentare le buonerelazioni in ogni campo e privilegia-re il contatto personale, al fine disviluppare comunione vera che te-stimoni l’insegnamento evangelicodell’Amore.

Il Vicario ForaneoMons. Lorenzo Caucig

La DirettriceMariangela Forabosco Bresil

La parrocchia, senza sostituirsi alla famiglia, offre ai genitori un so-stegno serio e qualificato nell’impegnativo compito di crescere i figli nel-la fede, attraverso il mandato ai catechisti. Lo Spirito Santo illumini tuttinoi, aiuti la nostra comunità ad andare incontro al Maestro Gesù, perascoltarlo e credere al suo amore.

INCONTRI SETTIMANALI PRESSO “CASA SAN CARLO”Fanciulli delle Elementari: martedì, ore 14,30

Il cammino di fede è segnato da appuntamenti importanti: celebra-zione del sacramento della Riconciliazione in 3^ classe e Messa di 1^Comunione per gli alunni 4^ classe.

Ragazzi 1^ e 2^ Media: martedì, ore 14,30

Ragazzi 3^ Media e 1^ Sup.: sabato ore 15,30 La crescita nella fede e nella pratica di vita cristiana non può esau-

rirsi con la celebrazione della Prima Comunione. Ai ragazzi delle Mediesi vogliono offrire occasioni per un confronto sereno di esperienze con-crete con la Parola di Dio.

Cammino di preparazione alla Cresima: sabato, ore 15,30Secondo anno di preparazione alla celebrazione della Cresima per i

ragazzi delle Classi 1991 e 1992. Appuntamento settimanale.

I GenitoriL’appuntamento catechistico settimanale si terrà ogni martedì, an-

che per i genitori (due possibilità di orario: ore 14,30, o alle ore 20,30).Inoltre, di pari passo con la catechesi dei ragazzi delle varie classi, si ter-ranno incontri programmati anche per i genitori.

Benedizione del nuovo impianto spor-tivo presso Casa San Carlo.

Loreto 2 settembre 2007. Il gruppo foraniale assieme a cinquecentomila giovani sulla piana di Montorso.

Page 5: L’EDUCAZIONE DELLA FEDE IN FAMIGLIA - WebDiocesi · FATIMA 1917 - 2007: ... Lucia è morta all’et ... istruisce i pastorella come farebbe una mamma. La Vergine porge un messaggio

L’ALBA n. 9-10 - MOGGIO UDINESE - SETTEMBRE-OTTOBRE 2007 5

I MiniPompieri di Moggio Udi-nese hanno partecipato, in Val Cam-pelle nello splendido Lagorai dellaValsugana, all’annuale campeggioprovinciale dei giovani allievi vo-lontari dei Vigili delFuoco Volonta-ri della provincia di Trento assiemead altri 800 ragazzi (100 sono ragaz-ze) e hanno condiviso un'esperien-za di crescita comune con lo spiritodell'essere utili agli altri, della mas-sima disponibilità verso la comu-nità. La “quattro giorni” degli allie-vi è stata intensa anche nel pro-gramma con escursioni didatticheper conoscere la flora e la fauna delLagorai, ma anche per apprezzare

gli insediamenti culturali della Valdi Sella, visite guidate a Castel Iva-no e al museo della Grande guerradi Borgo, all’oasi del WWF della ValTrigona e Malga Ezze, al centro ip-pico“Mascalcia”, ma anche alla fi-liera agroalimentare Trentina e alsito archeologico del Riparo Dal-meri.

A fare gli onori di casa il sindacodi Scurelle (la Val Campelle è perti-nenza di questo Comune) FulvioRopelato che ha dato il benvenutoanche al Corpo Pompieri Volontaridi Moggio Udinese, ospite al cam-peggio e che è legato ai volontari delTrentino da particolari vincoli di fra-terna amicizia. “Tutti hanno granderispetto dei Vigili del Fuoco - ha det-to il presidente della Provincia Au-tonoma di Trento Lorenzo Dellai -ma molte regioni ci invidiano pro-prio per i pompieri volontari e voi,giovani allievi siete invidiati anchedi più. Voi siete un grande motivo difiducia per il Trentino e la vostra èun’esperienza straordinaria, unadelle cose più belle della nostra co-munità. Ciò che fate è una cosa bel-lissima”.A salutare i ragazzi parteci-panti al campeggio, c’era anche l’ar-

MINIPOMPIERI DI MOGGIO IN TRENTINO

I mini pompieri di Moggio assieme all'arcivescovo di Trento, mons. Luigi Bressan.

Schieramento davanti al palco per ricevere il benvenuto delle autorità.

I mini pompieri in azione per la manovraantincendio.

Al centro ippico “Mascalcia”.

civescovo di Trento Monsignor Lui-gi Bressan, che ha sottolineato l’im-portanza dello stare insieme e dicondividere esperienze che ci ren-dono ancora più fratelli. Ha portatoun particolare saluto alla comunitàmoggese ricordando l’incontro avu-to in Friuli con Mons. Lorenzo Cau-cig in occasione della ricorrenza deltrentesimo anniversario del terre-moto. Sul palco delle autorità ancheil Capo della Protezione Civile

Dal giorno 28 giugno al 01 luglio,noi, minipompieri di Moggio Udine-se assieme ai nostri istruttori MarioPugnetti e Nicola Rizzo, abbiamopartecipato al Campeggio degli Al-lievi Vigili del Fuoco del Trentino te-nutosi quest’anno in Val Campellenel distretto di Borgo Val Sugana.Scopo del campeggio era quello siconoscere le varie tecniche di adde-stramento, delle varie squadre di al-lievi, visitare le bellezze naturali eartistiche della località ospitante erafforzare ancor di più il legame d’a-micizia con i pompieri volontaritrentini. Cosi giovedì mattina, versole 09.00 ci siamo trovati presso la ca-serma dei Pompieri di Moggio conle valigie, i sacco a pelo e tutto il ne-cessario per il campeggio e dopoaver salutato i nostri genitori siamopartiti con i mezzi rossi del Corpo.Ametà pomeriggio siamo arrivati alcampeggio nel comune di Scurelle.Il campeggio era situato ad una quo-ta 1300 metri in mezzo ad un grandeprato circondato da bellissimi bo-schi e vari ruscelli.

Quando tutti i partecipanti eranostati sistemati, ci siamo schierati da-vanti al palco per ricevere il benve-nuto delle autorità; l’arcivescovo diTrento Monsignor Luigi Bressanche appena sentito il nome di Mog-gio Udinese, era felicissimo della no-stra presenza e ha raccontato unaneddoto sul nostro comune. Primadi cena, una giornalista ci ha intervi-

stati e due giorni dopo, la nostra in-tervista era sul quotidiano locale “iltrentino”. Alle 23.30 “il silenzio” ciordinava di andare in branda e dor-mire. Il giorno dopo, siamo partitiper le nostre escursioni programma-te: siamo saliti sul nostro furgone edassieme ad un gruppo di allievi tren-tini siamo andati a visitare il museodella Grande Guerra a Borgo ValSugana. Il giorno successivo, dopo lasolita “sveglia western”, e la colazio-ne stra-abbondante, ci siamo prepa-rati per l’escursione in località Pri-maLuna. Dopo esserci schierati perl’alza bandiera ascoltando l’inno diMameli, siamo partiti per l’escursio-ne al monte Tauro, guidati da Gian-ni Purin Sindaco di Spera. Verso se-ra ci siamo concentrati sulla nostra

manovra pompieristica. Il giornosuccessivo, la sveglia è suonata piùtardi delle mattine precedenti. Alle10.30 ci siamo schierati con gli altri900 allievi davanti al palco per l’alzabandiera: ad Alberto il compito dialzare la bandiera dell’Europa. Poiabbiamo partecipato alla Santa

Quattro giorni da pompieri

Claudio Bortolotti e il presidentedella Federazioni Vigili del FuocoVolontari Sergio Cappelletti.

Un sentito grazie a Luciano Ca-praro Ispettore del Distretto di Bor-go Valsugana (in rappresentanza dei22 Corpi della Bassa Valsugana e delTesino), a Vito Micheli comandantedei Vigili del Fuoco di Scurelle e atutti i pompieri volontari.

Il Comandante - Mario Pugnetti

Messa e ricevuto i saluti delle auto-rità. Durante la sfilata, le numerosepersone venute a vederci, urlavano“Viva Moggio Udinese”, “Applausiai minipompieri di Moggio” e que-sto ci ha fatto emozionare.

Dopo aver preparato il materiale,i nostri istruttori ci hanno schieratosul campo gara. Poi, Giacomo, il no-stro capo-squadra ha impartito l’or-dine: velocemente abbiamo eseguitola manovra senza commettere errorie in poco meno di un minuto e mez-zo l’acqua già usciva della lancia diattacco al fuoco. Eravamo felici per-ché tutto era andato bene e soddi-sfatti perché il pubblico era sbalor-dito. Alla fine, le autorità si sonocomplimentate per l’ottimo com-portamento di tutti e hanno dato unattestato a tutte le squadre parteci-panti. Così dopo aver salutato le au-torità e gli organizzatori, siamo par-titi per il viaggio di ritorno: alcuni dinoi hanno pianto perché quest’espe-rienza è stata veramente meraviglio-sa. In questi giorni ci siamo divertititanto con gli amici trentini, abbiamovisitato luoghi e conosciuto cose chenon avremmo mai potuto vedere oimparare ma soprattutto siamo staticontagiati dallo spirito pompieristi-co che in questi quattro giorni ab-biamo condiviso. Ringraziamo tutticoloro che hanno permesso di parte-cipare al campeggio.

Alberto, Andrea, Giacomo,Lucrezia, Massimo, Nathalie

Page 6: L’EDUCAZIONE DELLA FEDE IN FAMIGLIA - WebDiocesi · FATIMA 1917 - 2007: ... Lucia è morta all’et ... istruisce i pastorella come farebbe una mamma. La Vergine porge un messaggio

L’ALBA n. 9-10 - MOGGIO UDINESE - SETTEMBRE-OTTOBRE 2007 6

“Un poeta friulano dimentica-to” è il titolo di un articolo digiornale in cui Giuseppe Biasuttiintorno agli anni venti ricorda lafigura e l’opera di don EgizianoPugnetti di Stavoli. Oggi non sipuò più dire così; infatti nomi-nando “la favite (lo scricciolo)”tutti sanno che è il titolo di unapoesia friulana diventata popola-re e molti ne conoscono l’autore.Gli abitanti di Stavoli hanno inti-tolato proprio alla favite la loroassociazione paesana. Il meritodi avere divulgato la fama lette-raria di Egiziano Pugnetti riten-go che sia stato di Bindo Chiurlo,che presenta per la prima volta ilnostro poeta nella Antologia del-la letteratura friulana, pubblicataa Udine nel 1927.

Successivamente anche ilD’Aronco nella sua Antologiadel 1960 inserisce un profilo bio-grafico di Egiziano Pugnetti e nesceglie una poesia; mentre il Vir-gili su La Flor del 1968 elenca so-lo il cognome in una serie di poe-ti udinesi minori; nello stesso an-no Giso Fior e Pietro Treu inseri-scono in “Moggio e le sue Valli”un saggio critico di Giovanni Ri-noldi sulla produzione poetica didon Egiziano Pugnetti.

Queste note che sto scrivendonon hanno pertanto il significatodi scivere nulla di nuovo, ma diricordarlo nel 90° della morte (ese vogliamo nel 160° della nasci-ta). Stavoli è una caratteristicafrazione , che dista dal centro diMoggio poco più di sette chili-metri, distesa in un ampio e so-leggiato pianoro a circa 560 m. dialtitudine fra il torrente Glagnòed il torrente Variola.

Le prime notizie storiche suStavoli si fanno risalire al XV°-XVI° secolo, quindi a tre secolidopo gli insediamenti della ValleAupa.

Gli abitanti nel 1931 risultava-no essere 189, quando Moggio intotale aveva 4228 residenti e3406 presenti. Nel 1967 saranno11.A Stavoli da Giacomo e AnnaFaleschini nel 1847 nacque Egi-ziano, pare primo di molti figli(non è ancora dato di sapere dipreciso quanti: sappiamo di Lu-cia che sposerà Daniele Faleschi-ni, di Anna che sposerà un Pagu-ra, di Daniele, di Antonio, e diAlessandro (nato il 3-4-1864) chepare sia stato l’ultimogenito, chesposerà Bettina Cigolotti: avràper figlia Maria, la maestra, emorirà sul Sabotino l’1-11-1915,decorato di medaglia d’argento.

La famiglia poi scese a Mog-gio, ed andò ad abitare in ViaFontana, in casa Pugnetti.

Tornando ad Egiziano sappia-mo di lui che fu ordinato sacer-dote nel 1870; in Seminario aUdine fu insieme a don Domeni-co Tessitori e fra i due moggesic’era amicizia: ho letto infatti unalettera spedita dal padre di donEgiziano nel Maggio 1867 che glimanda un “gardellino che credo tiarriverà sano ed allegro come sia-mo in famiglia, eccettuato il pic-colo Sandro che è alquanto inco-modato con delle espulsioni al vi-

so” ed invia saluti per don Do-menico. Divenne professore diUmanità per un decennio (1873-’83), poi di Teologia (1883-’98);fu economo nel Seminario diUdine (1872-’79), canonico dellaMetropolitana e pro-vicario ge-nerale dell’Arcidiocesi. Pare ab-bia rifiutato la nomina a Vescovodi Concordia. Morì settantennein quel tragico anno per il Friuliche fu il 1917.

Di don Egiziano ci restanodue piccoli libricini di poesie, chehanno fra loro somiglianze e dif-ferenze che è curioso considera-re, infatti più volte, frettolose ci-tazioni considerano l’uno la ri-stampa dell’altro, ma non è pro-prio così. Il primo si intitola “Poesie scelte del Can.° EgizianoPugnetti”, stampato a Udine nel1903 nella Tipografia del Patro-nato: è in 16°, ha 113 pagine, ed èdedicato” al nipote d. DanielePugnetti nel dì faustissimo dellasua prima Messa 3 agosto 1903”,non ha prefazione; l’indice elen-ca dapprima i componimentifriulani: La Favite, L’Assunte,L’Astor di montagne, Il Cont Ca-cellin in pelegrinagio a Gerusa-lem, La Romanie, e di seguito trein italiano: Il trionfo della Crocea S. Andrea morente, All’Imma-colata pel L° di sua dogmaticadefinizione, A S. Luigi Gonzaga;è interessante annotare che ilprimo componimento, aprendo illibricino è Il Garoful Sclopon

EGIZIANO PUGNETTI (1847-1917SACERDOTE E POETA

Copertina del secondo libricino, 1911.

Bevorchians. Composta partecipazio-ne alla Messa.

I numerosi coetanei, classe 1939. Bevorchians, domenica 12 agosto. Numerosa e festosa partecipazione.

(Garofano) con sottotitolo Ilprin idili, su pagine non numera-te, come se fosse stato aggiuntoall’ultimo momento.

Il secondo libricino, dello stes-so formato, sempre stampatonella Tip. del Patronato, ma nel1911, ha il titolo in friulano “Poe-siis Scieltis del çhial. Egizian Pu-gnett” ed ha 120 pagine; vi è pre-messa una lettera “Al lettore”con la quale vuole “mantenere lapromessa fatta a mio nipote D.Giacomo Faleschini, ora defunto,che voleva si pubblicassero alcu-ne mie poesie friulane e special-mente gl’idilii” e dove cita il poe-ta d. Giovanni Battista Gallerio,col quale condivide la ispirazioneper analoghi argomenti di tipo“tenue”; è aggiunta inoltre una“Avvertenza per la grafia” che sirifà a quella del Pirona “che do-vrebbe essere tenuta da tutti gliscrittori friulani”. Sono inseriti 12componimenti, di cui 5 erano giàpresenti nel primo, tutti in friula-no divisi in 6 Idilis, 3 Variis, 3 Sa-cris. Più di un componimento eragià stato pubblicato isolatamentein precedenza per varie celebra-zioni.

Non volendo riproporre la cri-tica letteraria, di cui non ho com-petenze e per la quale rimandoagli autori che ho citato all’inizio,mi piace richiamare alla memo-ria un nostro compaesano , chepiù di una testimonianza ci de-scrive come modesto e riservato,di sicura umile origine, ma che èstato investito di ruoli importantinel Seminario di Udine, attacca-to alla sua famiglia (il padre in-fatti nella lettera citata “gli rac-comanda i fratelli”!) e dai senti-menti miti e nostalgici della na-tura, degli animali e dei fiori del-le sue montagne di Stavoli.

Bruno Lucci

Page 7: L’EDUCAZIONE DELLA FEDE IN FAMIGLIA - WebDiocesi · FATIMA 1917 - 2007: ... Lucia è morta all’et ... istruisce i pastorella come farebbe una mamma. La Vergine porge un messaggio

L’ALBA n. 9-10 - MOGGIO UDINESE - SETTEMBRE-OTTOBRE 2007 7

DEFUNTIO F F E R T E

LINO GALLIZIAm. 18.09.2003

Ti porteremo semprenel cuore. I tuoi cari.

Vi ricordano con affetto i figli, nipoti e parenti tutti.

BRUNO BULFONm. 15.08.2007

I familiaricaramente lo ricordano.

GUIDO SPINATOm. 28.10.1991

MARIA FRANZ m. 25.11.2002

Continuate ad amarci al di là della vita.L'amore è l'anima, e l'anima non muore. I vostri cari.

REMIGIO NOT LUCIA DI GALLO

PRO L’ALBA

Scarpini Adriano € 20,00; Fabbro Pie-rina 20,00; Zanfi Luigi (Cassacco)25,00; Gallizia Lino 20,00; CandottiCarla 15,00;Treu Vilma 20,00; Nait Ser-gio 20,00; Cappellaro Teresa 10,00; Fa-leschini Vittorio 20,00; Tolazzi Lidia15,00; De Nardi Renzo (Pontebba)15,00; Giacomini Nicolina 20,00; Bra-vin Giuseppina 25,00; Linda Anita30,00; Palmarini Benito (TV) 50,00,Treu Elda 10,00; Bulfon Reno 15,00;Bulfon Lionello 30,00; Cucchiaro Zeno20,00; Sanna Maria Rosa 25,00; Simo-netti Giuditta 20,00; Di BernardoGiordano 25,00; Giacobbi Lauro 25,00;Gallina Claudio 20,00; Basso Laura25,00; Pascolo Lidia 20,00; Vuerich An-drea 15,00; Biancolino Lia 20,00; Fale-schini Caterina 15,00; Santarossa An-gelo 20,00; Santarossa Paletti Anna(Resia) 20,00, Tolazzi Maria 25,00; N.N.15,00; Bellina Amedeo 20,00; GalliziaIdo 15,00; Treu Vilma (UD) 15,00; Dal-la Rizza Romina 15,00; Not Pierino15,00; Franz Ines 10,00; Peronio Aldo20,00; Faleschini Armando (Tolmezzo)20,00; Fabiani Tranquilla 20,00; Di Gal-lo Elsa 20,00; Franz Mario 20,00; Silve-stro Antonia 20,00; Not Anselmo20,00; Forabosco Virgilio 20,00; Fuso

Michelina 30,00; Zambelli Laura eClaudia 50,00; N.N. 20,00; Linossi Ma-rio 50,00; Gallizia Enzo (CH) 15,00;Forabosco Franco (F) 20,00; ForaboscoElda (F) 20,00; Tolazzi Antonio 20,00;Pagaggi Bruno 10,00; Faleschini SiegaMafalda 20,00; Tassinari Luigi 20,00;Filaferro Ido 15,00; Piccoli Alberto(VR) 20,00; N.N. 20,00; Di Gallo Ame-rigo 20,00; Zannier Ferdinando 20,00;De Agostini Valentino 50,00; GalliziaVenerina 10,00; Baron Vuerich Virgi-nia 10,00; Tolazzi Valentina 15,00; Scar-sini Gina 30,00; N.N. 10,00; Di Bernar-do Alberto 20,00; Gallizia Giulia 5,00;Gallizia Adele 10,00; Simonetti Ugo20,00; Not Italo 10,00; Franz KleinerBianca (CH) 10,00; Tolazzi Marisa(Gemona) 20,00; Tolazzi Vilma (UD)20,00; Missoni Caterina 20,00; NotAdelma 15,00; Linossi Silvano 20,00;Franz Faleschini Gina 20,00; Fuso Va-lerio 20,00; Zearo Manlio 20,00; De-reani Italico 20,00; Fantini Stefano10,00; Filippi Margherita 25,00; Bian-colino Lina (Bagnaria Arsa) 30,00;Zearo Paola (Gemona) 15,00; Faleschi-ni Erminio (UD) 15,00; Fabbro MariaMaddalena (RM) 30,00; Pugnetti Mas-simo 15,00; Gallizia Rosetta 10,00; Mis-soni Franco 10,00; Franz Silvia 20,00;Filaferro Pietro 10,00; Gallizia Elio15,00; Gallizia Lepore Rita (Gemona)15,00; Moretti Tommasino 10,00; PiussiDavide 15,00; Bulfon Sisto 20,00;Bulfon Pierino 15,00; Bulfon Aldo10,00; Moroldo Gardel Maria 20,00;Forabosco Silvia 15,00; Polesel Corra-do (S. Daniele) 15,00; NassimbeniGianna (UD) 15,00; Forabosco Sergio25,00; Marcon Moreno 10,00; Di GalloAldo (Pontebba) 10,00; N.N. 20,00; Za-notto Vittorino 10,00; De AgostiniGiuseppina 50,00; Filaferro Not Alice25,00; Marcon Marco 10,00; GalliziaMario 20,00; Not renato 15,00; Fale-schini Italo 15,00; Biancolino Pierluigi20,00; Biancolino Ezio 15,00; Biancoli-no Adriano 20,00; Faleschini Renzo20,00. Continua

PRO CHIESAPascolo Sergio (Ivrea) € 50,00; Classe1932, i coetanei 50,00; In mem. di Fale-schini Beppino 15,00; I familiari, inmem. di Faleschini Beppino 50,00; Inmem. di Piussi Davide, i familiari100,00; Ribis Eugenio 30,00; In mem. diTessitori Michelino, i familiari 200,00;in mem. di Monsutti Temida, i familiari100,00; Ditta Benedetto 150,00; N.N.100,00; Gardel Russo Renata 25,00;Zearo vescovi Maria (MI) 50,00; Cap-pellari Maria (PD) 50,00; N.N. 50,00;Missoni Ferdinando (TO) 40,00; treuCaterina (UD) in mem. defunti 50,00;In mem. di Treu Isabella e Tassotti Ma-rio, i figli 100,00; N.N. 200,00; N.N. inmem. di Caterina e Olga Treu 1.000,00;In mem. di Faleschini Isabella, i figli50,00; In occ. nascita della nipotinaB.L. (TO) 30,00; La Classe 1940 inmem. dei coetanei defunti 75,00; Inmem. di Maria Heller Franz, i familiari180,00; In mem. di Di Gallo Not Lucia,i familiari 100,00, Nel 24° anniv. dimorte di Not Remigio, i familiari100,00; In mem. di Gussetti Elvia, i fa-miliari 50,00; In mem. defunti Elena eGabriele, i familiari 50,00; Fabbro Se-verina (D) in mem. di Aldo, Gino eMaria Fabbro 20,00.

PRO CHIESA DORDOLLANell'anniv. di morte di Gallizia Andreae Tolazzi Maria, le figlie e nipoti €

80,00; N.N. 30,00; Tolazzi Ceiner Lidia

UN ABBONATOA “L’ALBA”

Le scrive un suo abbonato,Valerio Garzotti (Lecco), la cuimoglie Elisa purtroppo è man-cata. Mi trovavo al mare a Bor-gio Verezzi (Savona), quandouna mattina presto sulla spiag-gia vidi una conchiglia. Hoquindi scritto questa poesia chele invio, sperando vivamentesia pubblicata sul mensile“L’Alba”.

Sulla spiaggia brilla al sole,una conchiglia bianca.C’è stata burrascaquesta notte sul mare.Sola, sulla spiaggia,sembra smarrita.L’alta marea l’ha portatae l’ondanel suo andirivieni,la lambisce,sembra rispettarla.Sembra che aspettiil suo consenso,per portarla via.È ancora chiusa,forse ha paura di dischiudersi.Non sa cosa troverànel mondo nuovo.Io la guardo… penso al suoMondo in fondo al mare,tra coralli, scogli,ed altri immaginari.Vorrei tenerla… ma no!Piani piano l’avvicino all’onda…Ecco… già la sposta.Con il suo andirivieni, la spostaE la trascina,la riporta sul fondo…Nel suo mondo.

Valerio Garzotti

(F) 80,00; I partecipanti alla festa inGallizis 70,00; N.N. 30,00; In mem. diTolazzi Giuseppe, la moglie e le figlie25,00; In occ. battesimo di Linda Pagli-ni, i genitori 50,00; In occ. battesimo diLinda Paglini, il nonno Celso 20,00; Nel10° anniv. di morte di Filaferro Agosti-no, la moglie 50,00; In mem. di FilaferroAgostino, la cognata Maria 20,00; Inmem. di Faleschini Ettore, i familiari50,00; N.N. in mem. di Agostino, Erne-sto ed Emma 50,00; Nel 50° di matri-monio di Emilia e Renato Not 50,00.

PRO CHIESA OVEDASSOBulfon Maria (Pagnacco) € 25,00; Inmem. di Bulfon Bruno, i familiari150,00.

PRO ASILO

In mem. di Foramitti Michele, la mo-glie € 50,00; Pascolo Sergio (Ivrea)40,00; In mem. di Faleschini Beppino15,00; In mem. di Faleschini Beppino, ifamiliari 50,00; N.N. 10,00; FaleschiniGiovanni e Mary in mem. defunti30,00; In ricordo di Gigi e di tutti i no-stri cari defunti, Not Nella (TO) 20,00;Papà, ti ricordiamo sempre. Daniela eRoberto Not (TO) 20,00; In mem. del-la bis-nonna Di Gallo Lucia, i piccoliJacques e Simone (TS) 200,00.

PRO CAMPANE

Fuso Miani Anna € 45,00; Pascolo Ser-gio (Ivrea) 50,00.

Page 8: L’EDUCAZIONE DELLA FEDE IN FAMIGLIA - WebDiocesi · FATIMA 1917 - 2007: ... Lucia è morta all’et ... istruisce i pastorella come farebbe una mamma. La Vergine porge un messaggio

L’ALBA n. 9-10 - MOGGIO UDINESE - SETTEMBRE-OTTOBRE 2007 8

Bollettino Parrocchiale «L’ALBA» - Editore Parrocchia di San Gallo abate - Moggio Udinese - Via Chiesa, 19 - Tel.0433 51149 - C.C.P. 14565337 intestato a «Opere Parrocchiali» - 33015 Moggio Udinese - Dir. resp. Duilio Cor-gnali - Aut. Trib. Tolmezzo n. 159 del 17-3-2006 - Lithostampa - Pasian di Prato, Udine - Poste italiane - Sped. ina.p. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.2.2004, n. 46) art. 1, comma 2 - DCB Udine

Giunto alla sua 45^ edizione, ilFerragosto Moggese ha avuto luo-go presso l’area festeggiamentidell’Asilo - Casa San Carlo. Oltrealla pesca di beneficenza e ai for-nitissimi chioschi gastronomiciche hanno proposto appetitosimenù tra i quali il frico moggese,sono state presentate varie mo-stre, tra le quali una dedicata ai ri-cami, un'altra dedicata alle costru-zioni di puzzle ed una intitolata“Incuintrinsi a Mueç, frucions diartigianat sot la lune di avost” de-

Mamme e Papà gioiosi di partecipare alla festa dell'inaugurazione.Inaugurazione del Campetto San Car-lo. Intervento della Vicesindaco.

Magliette sponsorizzate dall’organiz-zazione del Ferragosto.

Un gran bel gol, protagoniste le Mamme.

Ferragosto Moggese 2007

Inaugurato il nuovo “campetto San Carlo”dicata all’artigianato ed alle abi-lità manuali.

Lunedì 13 agosto, gli organizza-tori hanno impostato l'intero po-meriggio in chiave sportiva, nel-l'intento di dare la giusta impor-tanza alla cerimonia ufficiale perl'inaugurazione del nuovo “CAM-PETTO SAN CARLO”, una rea-lizzazione che la parrocchia vuolemettere a disposizione delle gio-vani generazioni per momenti diaggregazione, di sano agonismo,di crescita personale e comunita-ria ispirandosi ai valori che conta-no. Parole appropriate alla circo-stanza sono state pronunciate dal-la Vicesindaco prof. Claudia Zam-belli che si è rivolta ai numerosiragazzi presenti, invitandoli a faredell'esperienza sportiva una verapalestra di vita. Dopo la benedi-zione impartita al nuovo impiantosportivo da don Lorenzo, si è po-tuto assistere ad uno spettacolodavvero entusiasmante, protago-nisti i “PULCINI” della MoggeseCalcio. Anche le Mamme ed iPapà si sono dati battaglia sporti-va, giocando una partita che allafine ha lasciato gioia e soddisfa-zione nel cuore di tutti.

Da sottolineare la bella riuscitadella giornata conclusiva di ferra-gosto, una giornata piena di sole,che ha fatto registrare una massic-cia partecipazione, in mattinataalla “Messa dell'Ospite”, nel po-meriggio all'appuntamento dedi-cato ai bambini con le passeggiatea cavallo, per concludere in bel-lezza la serata, allietata da musi-

che e balli per giovani e anziani.Per quanto riguarda l’aspetto or-ganizzativo, quello che è emersoagli occhi di tutti, operatori e turi-sti, è stata l’armonia, vero distinti-vo di una manifestazione che da45 anni si propone con rinnovateiniziative coinvolgendo associa-zioni, ragazzi, giovani e adulti.

Un grazie grande a tutti coloro,circa un centinaio, che hanno la-vorato per questa iniziativa. Unringraziamento particolare va adEnrichetta Tassinari, per averabilmente gestito l’intera organiz-zazione, supportata da personegenerose ed affidabili. Fondamen-tale l’opera dei responsabili deivari settori: Montaggio e smontag-gio strutture, Impianto elettrico,Cassa, Cucina, Bar, Allestimentomostre, Corso di cucito e ricamo,Pesca di beneficenza. Grazie a tut-ti, quindi, soprattutto a nome dei

GNOTS A MUEC 2007L’8 agosto sono giunte al termine le ormai tradizionali manife-

stazioni estive organizzate dalla Pro Loco Moggese con il patrociniodel Comune di Moggio Udinese e denominate Gnots a Mueç. L’oc-casione ideale per trascorrere le calde serate estive in allegria allie-tati da vari generi musicali, intrattenimenti e gastronomia tipica.

I battenti sono stati aperti da Borgo Linussio in Festa che perdue giorni consecutivi ha fatto rivivere l’antico borgo, sede dell’opi-ficio Linussio nel corso del 700. In particolare domenica 21 i luoghipiù caratteristici del borgo brulicavano di gente che passeggiava sof-fermandosi di tanto in tanto tra bancarelle di ogni tipo. Al calar del-la sera, l’atmosfera del borgo si è animata con le musiche e le danzedel gruppo folkloristico “Lis Aganis” che con il loro spettacolo iti-nerante hanno coinvolto gran parte del pubblico riscuotendo gran-de successo.

Le notti a Moggio Udinese poi sono proseguite con alcuneproiezioni presso l’arena all’aperto o presso la Piazzetta Pertini.Molto gradito è stato il concerto d’arpa tenutosi presso la Chiesadella Trasfigurazione con Cristina Di Bernardo una giovane artistadi origini moggesi, figlia di Adriana Del Medico e di Gianni Di Ber-nardo e che per la prima volta si è esibita qui a Moggio sotto gli oc-chi emozionati di genitori, parenti e del numerosissimo pubblico.

Pro Loco Moggese

Lo squadrone dei “Pulcini” della Moggese Calcio.

destinatari delle opere che ver-ranno realizzate con quanto re-sterà di attivo: realizzazione delnuovo “Campetto San Carlo” e la-vori di finitura in Oratorio.

Il Parroco

Pronti a scendere in campo per la partita inaugurale.