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Leggere,scrivere,creare con fantasia. A cura di M . Migali Leggere , Scrivere, Creare … …con fantasia Testi di bambini di classe quarta. 1

Leggere,scrivere, creare...con fantasia

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Page 1: Leggere,scrivere, creare...con fantasia

Leggere,scrivere,creare con fantasia.

A cura di M . Migali

Leggere ,

Scrivere,

Creare …

…con fantasiaTesti di bambini di classe quarta.

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Leggere,scrivere,creare con fantasia.

Indice

Testo poetico

Filastrocche e Poesie 3

Limerick 15

Testo narrativo

Racconti del brivido 24

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Leggere,scrivere,creare con fantasia.

Filastrocche e poesieGirotondo della pace (Francesca )

I bambini del mondo ( Marika)

Poesia della farfalla ( Serena )

La farfalla (Laura)

Poesia di Primavera ( Marta )

L’uccellino ( Giuseppina )

Mare (Marika)

Il paesaggio ( Giulia )

Gli amici (Jonathan)

L’universo ( Emanuele)

Per i bambini (Laura)

Quaderno ( Mattia )

La natura (Giulia)

La coccinella ( Laura)

Il cestino ( Laura)

La coca cola ( Laura)

La vita ( Giulia)

La pioggia (Mattia)

Il telefono(Federico)

Le tigri (Matteo)

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Leggere,scrivere,creare con fantasia.

Girotondo della pace (Francesca )

Son piccino e son vivace

Ma come ogni bimbo voglio la pace.

Con gli amici facciamo il girotondo

Vogliono la pace in tutto il mondo.

Questo è il sogno di ogni bambino

Vogliono la pace anche a Berlino.

Con il mio amico Luigi

Siam sicuri voglion la pace anche a Parigi.

La pace nel mondo è un dono grande

Vogliono la pace anche a Villagrande.

Non solo per una settimana

Vogliono la pace anche aTalana.

Per il petrolio nasce la guerra

Ma Dio creò per ogni uomo le risorse della terra.

Quei beni l’uomo non sa rispettare

E continua a sfruttare

Ma prima o poi verranno a mancare.

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I bambini del mondo (Marika )

Filastrocca per tutti i bambini

Per i grandi e per i piccini

Per i bimbi neri come il carbone

E i bambini gialli come il limone

E con tutto il mondo

facciamo il girotondo.

Poesia della farfalla ( Serena )

La farfalla vola

E balla, non si ferma

E non si stanca

Si posa su un fiore

E le batte forte il cuore.

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La farfalla (Laura)

La farfalla vola su

Ed un lampo la porta giù

L’ala le fa molto male

E si ritrova all’ospedale

Ma per lei il giorno è finito

E il dolore all’ala è svanito.

Poesia di Primavera ( Marta )

L’inverno se ne và

Ed inizia la Primavera.

Il sole splende

Nel cielo ed i fiori

Iniziano a sbocciare.

Delle rondini sono in volo,

gli animali si

sentono felici.

E’ questa la poesia di Primavera.

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L’uccellino ( Giuseppina )

Nel cortile un uccellino

Fece uno starnutino

Atterrò nel pannolino.

Poi arrivò un gattino

E l’uccellino scappò

In groppa a un cavallino.

Mare (Marika)

Il mare è tranquillo

Come un bimbo

che dorme.

Il mare è pieno di pesci

E se il sole lo colpisce

Con una luce abbagliante

Luccica come l’oro.

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Il paesaggio ( Giulia )

Blu è l’acqua,

bianca la marea,

rosso è il sole che tramonta.

Azzurro è il cielo come il mare,

bianco splendente è la luce.

Rosse le rose del giardino

Che ha piantato il vicino.

Ma che bello il paesaggio

Che ti dà coraggio.

E’ primavera e nei prati

Ci sono fiori colorati.

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Gli amici (Jonathan)

Gli amici sono molto importanti,

perché ti fanno sentire bene.

Quando ti è capitata una cosa brutta,

i tuoi amici stanno vicino a te,

ti incoraggiano per farti riprendere.

Ed è per questo che gli amici

Sono molto importanti per me.

E gli voglio e gli vorrò bene sempre.

L’universo ( Emanuele)

L’universo è un luogo meraviglioso

Ha nebulose e galassie che lo rendon misterioso

Ha le stelle e i pianetini

Le nebulose e i meteoriti

Tutti insieme fan festa

E si sbattono la testa.

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Per i bambini (Laura)

Per i bambini

L’amicizia

È una magia.

Per i bambini

Giocare

È una fantasia.

Per i bambini

Tutto

È una poesia.

Quaderno ( Mattia )

Il quaderno nuovo è qui,

qui sul comodino

pronto a farci un disegnino.

Il disegnino è carino

E la maestra gli dà un bel votino.

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La natura (Giulia)

La natura è nostra amica

La devi rispettare.

La natura ti ascolta, ha un cuore,

e può provare compassione e amore.

La natura ti vuole bene.

La natura è come un diario

Se le dici qualcosa,

un segreto lei lo mantiene.

La coccinella ( Laura)

Una coccinella bella

Come una stella

Guardava alla finestra

E vide la maestra

Poi la fece entrare

Per farla mangiare

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Lei la ringraziò

E un saluto le mandò.

Il cestino ( Laura)

Il cestino sporcaccione

Per Sabrina è un monellone

Lo vede sempre cadere giù

E lei lo rimette su.

Lui vuol essere marrone

E per questo è sporcaccione

È sempre pieno fino al bordo

Per Sabrina è un ingordo.

La coca cola ( Laura)

La coca cola

Fa venire il mal di gola

La beve spesso Serena

E volentieri anche Morena

Poi si ritrovano malate

E gialle come le patate.

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La vita (Giulia)

La vita è bella,

vorresti che durasse all’infinito.

La vita è come una pianta

Che cresce , cresce e poi muore.

Però poi nasce una nuova vita,

che grazie ad un sorriso,

la scintilla dell’amore,

resterà accesa

nel nostro cuore.

La pioggia (Mattia)

La pioggia cade in ogni tempo,

perché il sole s’è spento,

ma il sole si riaccenderà

e la pioggia se ne andrà.

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Il telefono(Federico)

Il telefono squilla

Mentre una stella brilla.

La gente parla

Con la signora Carla.

La cornetta s’abbassa

E intanto il tempo passa.

Le tigri (Matteo)

Appena vedono i croccantini

Le tigri van dietro ai padroncini.

Appena vedono degli agnellini

Le tigri diventano mostricini.

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Limerick

Il limerick è un genere particolare di

nonsense dalla struttura fissa:

A B B B A.

UN BAMBINO DI SAN VITO

C’ERA UN BAMBINO DI SAN VITO

CHE SI SUCCHIAVA SEMPRE IL DITO,

CHE SALTAVA SUL CAMINO

MENTRE BEVEVA UN BICCHIER DI VINO,

QUEL SIMPATICO BAMBINO DI SAN VITO.

UN CANE DI MONSERRATO

C’ERA UN CANE DI MONSERRATO

CHE ERA SEMPRE SPAVENTATO ,

CHE ABBAIAVA TUTTA LA NOTTE

E PERCIO’ PRENDEVA LE BOTTE,

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C’ERA UN…DI…

CHE…

CHE…

CHE…

QUEL… … DI…

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QUEL POVERO CANE DI MONSERRATO.

UNA LAVAGNA DI MARGHERA

C’ERA UNA LAVAGNA DI MARGHERA

CHE AVEVA UN’ANIMA NERA,

DAI BAMBINI ERA PASTICCIATA

COSI’ SI SENTIVA TORTURATA,

QUELLA SENSIBILE LAVAGNA DI MARGHERA..

UNA SIGNORA DI MILANO.

C’ERA UNA SIGNORA DI MILANO

CHE VIVEVA IN UN PAESE MONTANO,

PASSEGGIAVA NELLE MONTAGNE

E PARLAVA CON LE COMPAGNE,

QUELLA CHIACCHIERONA SIGNORA DI MILANO.

UNA RAGAZZA DI TALANA.

C’ERA UNA RAGAZZA DI TALANA

CHE MANGIAVA LA BANANA,

POI BALLAVA TUTTA LA SERA

E INDOSSAVA UNA SCIARPA NERA,

QUELLA GHIOTTONA RAGAZZA DI TALANA

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UN CAGNOLINO DI FIRENZE.

C’ERA UN CAGNOLINO DI FIRENZE

CHE AVEVA PERSO UN DENTE,

CHE ANDO’ COSI’ DAL DENTISTA

MA CON LUI FECE UNA RISSA,

QUEL MATTO CAGNOLINO DI FIRENZE.

UN BAMBINO DEL GRAN SASSO.

C’ERA UN BAMBINO DEL GRAN SASSO

CHE STUDIAVA CON SPASSO,

SEGNANDO IL PASSO

E FACENDO UN GRAN FRACASSO,

QUEL RUMOROSO BAMBINO DEL GRAN SASSO .

UNA VOLPE DI PALERMO.

C’ERA UNA VOLPE DI PALERMO

CHE IMPAZZIVA IN INVERNO,

SPAVENTAVA TUTTI PASSANTI

INSEGUENDO TUTTI QUANTI,

QUELLA MATTA VOLPE DI PALERMO.

UN AEREO DI MILANO.

C’ERA UN AEREO DI MILANO

CHE VOLAVA PIANO PIANO,

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GIRONZOLANDO SULLA CITTA’

DAVA A TUTTI FELICITA’,

QUEL GENEROSO AEREO DI MILANO.

UNA RANA DI CATANIA.

C’ERA UNA RANA DI CATANIA

CHE SALTAVA AL SUONO DI UNA CAMPANA,

CHE MANGIAVA TANTI INSETTI

FACENDO DEI VERSETTI,

QUELLA SIMPATICA RANA DI CATANIA.

UN PROFESSORE DI TORINO.

C’ERA UN PROFESSORE DI TORINO

CHE VIAGGIAVA IN MOTORINO,

CHE GIOCAVA A PALLONE

MANGIANDO IL TORRONE,

QUEL VIVACE PROFESSORE DI TORINO.

UNA COCCINELLA DI BASILICATA.

C’ERA UNA COCCINELLA DI BASILICATA

CHE ADORAVA L’ARANCIATA,

LA NASCONDEVA SOTTO AI CUSCINI

PER NON DARNE AI FRATELLINI,

QUELLA FURBA COCCINELLA DI BASILICATA.

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UN SIGNORE DEL PIEMONTE.

C’ERA UN SIGNORE DEL PIEMONTE

CHE ABITAVA IN VIA ASPROMONTE,

NON CHIUDEVA MAI IL CANCELLO

E DORMIVA COL CAPPELLO,

QUEL DISTRATTO SIGNORE DEL PIEMONTE.

UNA BAMBINA DI LIGURIA.

C’ERA UNA BAMBINA DI LIGURIA

CHE MANGIAVA SOLO ANGURIA,

DISEGNAVA SOLO FIORI

MA COLORAVA CON TANTI COLORI,

QUELL’ ARTISTA BAMBINA DI LIGURIA.

UNA DUCHESSA DI MILANO.

C’ERA UNA DUCHESSA DI MILANO

CHE STUDIAVA AD ORISTANO,

ANDAVA A BALLARE CON L’AMICA

CHE LEI CHIAMAVA BORICA,

QUELL’ EDUCATA DUCHESSA DI MILANO.

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Una MAMMA DEL FRIULI

C’ERA UNA MAMMA DEL FRIULI

CHE VIAGGIAVA CON I MULI

CHE MANGIAVA DA SOLA

E BEVEVA COCA-COLA

QUELL’ AVVENTURIERA MAMMA DEL FRIULI.

IL RAGNETTO DI TARANTO

C’ERA UN RAGNETTO DI TARANTO

Che ERA MOLTO BRAVO NEL CANTO

MA SI FACEVA MALE A UN DITO

QUANDO CUCINAVA IL FRITTO.

QUELLO STRANO RAGNETTO DI TARANTO.

IL RAGNO DI MILANO.

C’ERA UN RAGNO DI MILANO

CHE VIVEVA IN UN DIVANO

CATTURAVA I MOSCERINI

E LI NASCONDEVA TRA I CUSCINI.

QUEL FURBO RAGNO DI MILANO.

L’ ORSO DI PUGLIA

C’ERA UN ORSO DI PUGLIA

CHE VIVEVA CON LA FIGLIA

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Leggere,scrivere,creare con fantasia.

MANGIAVA SOLO MIELE

E COSTRUIVA DELLE VELE.

QUELL’ INGEGNOSO ORSO DI PUGLIA.

L’ APE DI SILI

C’ERA UN’ APE DI SILI

CHE PRODUCEVA SOLO FILI,

DORMIVA SU DI UN FIORE

E CANTAVA CON IL CUORE.

QUELLA BRAVA APE DI SILI.

IL NONNO DI TOSCANA.

C’ERA UN NONNO DI TOSCANA

CHE LEGGEVA TUTTA LA SETTIMANA

MA AVEVA SEMPRE MAL DI SCHIENA

E CAMMINAVA CON GRAN PENA.

QUEL DOLORANTE NONNO DI TOSCANA.

IL CONIGLIO DI ROMA

C’ER UN CONIGLIO DI ROMA

CHE STAVA IN POLTRONA

MANGIAVA LE CAROTINE

TRITANDOLE FINE FINE.

QUEL SIMPATICO CONIGLIO DI ROMA.

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LA SIGNORA MARGHERITA DI BOGOTA’.

C’ERA UNA SIGNORA MARGHERITA DI BOGOTA’

CHE COMPRAVA IL BACCALA’,

LO BOLLIVA COI PEPERONI

E POI MANGIAVA I CULURGIONI.

QUELLA GOLOSA SIGNORA MARGHERITA DI BOGOTA’.

IL BUONGUSTAIO DI VERONA.

C’ERA UN BUONGUSTAIO DI VERONA

CHE VIAGGIAVA CON UNA PENTOLONA,

CUCINAVA IL BACCALA’

MA LO MANGIAVA SOLO A META’.

QUEL SIMPATICO BUONGUSTAIO DI VERONA.

LA STREGA DI MILANO

C’ERA UNA STREGA DI MILANO

CHE VOLAVA CON UN DRAGO PADANO

VIVEVA IN CASA DA SOLA

E BEVEVA THE CON LA SODA.

QUELLA STRANA STREGA DI MILANO .

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IL BAMBINO DELLA LIGURIA

C’ERA UN BAMBINO DELLA LIGURIA

CHE MANGIAVA SOLO ANGURIA

RIDEVA POI A CREPAPELLE

QUANDO VEDEVA LE CARAMELLE.

QUEL DIVERTENTE BAMBINO DELLA LIGURIA.

I racconti del brivido.

La casa abbandonata . 25

La casa della paura . 27

Nel castello della paura . 29

Il clown mangia-bambini. 30

Il virus zombie. 3123

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Il castello dei fantasmi. 33

Al luna park. 34

La casa abbandonata .

Un giorno Alessio andò con i suoi genitori nel bosco a cercare funghi. Tutto ad un tratto iniziò a piovere a catinelle e calò una nebbia fitta.

A causa della nebbia Alessio perse di vista i suoi genitori e , preso dal panico , cominciò a chiamare i suoi genitori tra urla e pianti. Purtroppo però non ebbe risposta e mentre solo solo continuava a camminare nel fango , spostando con le mani i rami sporgenti degli alberi, intravide una casa abbandonata e vi entrò.

Appena fù all’interno la porta si richiuse alle sue spalle producendo un forte rumore che lo fece spaventare. Fuori il vento fischiava forte , la pioggia continuava a cadere molto forte e tuonava pure.

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Alessio decise di esplorare la casa e iniziò a camminare nel corridoio buio , ma subito ebbe un grande spavento perché venne assalito da pipistrelli giganti. Per fortuna a tentoni afferrò qualcosa che somigliava a un bastone e si liberò degli animali.

Aveva appena salito le scale quando gli parve di vedere un’ombra che lo seguiva da vicino , rimase perciò immobile in un angolo sudando freddo dalla paura.

L’ombra però lo raggiunse e afferrandolo al collo lo fece cadere sul pavimento! Le porte e le finestre della casa cominciarono a sbattere producendo dei paurosi cigolii e strane ombre…

Alessio si rialzò , scese le scale di corsa e riuscì ad uscire dalla casa ; appena fuori seguì un sentiero nel bosco e ben presto incontrò una persona sconosciuta che però cercava proprio lui! Faceva parte di un gruppo di ricerca che avevano organizzato i suoi genitori perciò abbracciò subito Alessio per rassicurarlo.

In quel momento Alessio si accorse di essere bagnato fradicio , ma il temporale era cessato e il sole del mattino gli diede una certa serenità.

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Immediatamente arrivarono i suoi genitori , i quali lo abbracciarono e lo avvolsero in una coperta. Insieme tornarono a casa e Alessio ,grazie alle cure dei suoi genitori , ebbe presto la forza di raccontare la sua avventura , che per fortuna si era conclusa bene!

La casa della paura .

Era una notte buia e tempestosa , mi trovavo ancora nel bosco,dove mi ero addentrato per rincorrere una lepre , purtroppo mi ero smarrito da alcune ore e non sapevo veramente che fare se non continuare a camminare.

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Grazie alla luce di un fulmine vidi una casa , che solo a vederla mi faceva venire i brividi : la porta aveva tantissimi buchi , le finestre erano spaccate ,dal tetto penzolavano enormi ragnatele…

Quando entrai nella casa ,sperando di riposarmi un poco in attesa che sorgesse il sole e riuscire così ad orientarmi per tornare a casa mia, subito mi resi conto che c’era qualcosa di molto strano che mi fece tremare di paura. C’erano moltissime stanze e sicuramente erano stregate, perché nelle porte c’erano delle scritte orribili rosso sangue ; una di queste avvisava : “Non aprire . Attenzione! Pericolo di morte!”

In quel momento temetti che non sarei uscito più vivo da quella casa spaventosa ! All’ improvviso mi comparve davanti un morto vivente che iniziò a seguirmi minaccioso e io feci alcuni passi all’indietro ,ma poi mi girai e corsi affannando cercando l’ingresso da dove ero entrato. Credevo di liberarmi di lui in fretta ,ma niente da fare !Lo sentivo sempre vicino…

Alla fine riuscì a ritrovare la porta a buchi e corsi all’esterno col cuore in gola senza riuscire a fermarmi.

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Per fortuna ,dopo una corsa folle , mi fermai per riprendere fiato e girandomi indietro mi resi conto di essere finalmente solo e ,a pochi metri da me,c’era una strada che mi era familiare.

In quel momento mi sentii sollevato . Promisi a me stesso che per nessuna ragione al mondo sarei ripassato da quelle parti e di sicuro : mai più in quella casa brutta e odiosa!

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Nel castello della paura .

Anna e Serena erano due ragazzine che dicevano di essere molto coraggiose , così , per dimostrarlo anche a sé stesse , decisero un giorno di entrare di notte nel castello della paura, dove nessuno del paese osava avvicinarsi neppure di giorno.

All’interno si diceva che ci fossero i vampiri e sicuramente era pericoloso, ma le due impavide non ci pensarono oltre. Entrarono così attraverso il portone , pesante e cigolante per loro che lo spinsero, ma quello si richiuse di scatto imprigionandole: ormai non potevano uscire più da lì.Non c’erano luci e le due ragazzine cominciarono ad avere dei dubbi sulla necessità di proseguire.

Anna disse:“ Aiuto! Io ho paura.”

Ma Serena la prese in giro dicendole : “ Ma dai,smettila!”

In quel momento sentirono un rumore assordante ed entrambe si spaventarono molto ; come se non bastasse , un vampiro si scagliò contro di loro e rapì Serena!Anna , rimasta sola, cercò l’amica per tutto il castello, ma non riuscì a trovarla. Dopo varie ricerche , finalmente la ritrovò all’ultimo piano

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mezza morta e sanguinante. Anna propose di buttarsi dalla finestra , che era l’unica via d’uscita, ma Serena si rifiutò. Così decisero di addormentarsi un poco , ma i vampiri nel frattempo le circondarono . Ormai non avevano più via di scampo, erano condannate a restare lì per sempre . Le loro madri le cercarono invano per giorni , poi si resero conto , con molto dolore, di averle perse .

Il clown mangia-bambini.

Alice e Mirko decisero di recarsi a vedere lo spettacolo dei clowns. Arrivati al Luna Park salirono sulla giostra della paura . A dire il vero Alice era terrorizzata , ma Mirko la consolò dicendole che i clowns non uccidono nessuno.

La giostra partì e vicino a loro c’erano altre due bambine, Sara e Federica . All’ entrata di un tunnel apparve un clown che voleva mangiarle, così tutte le bambine spaventatissime scesero dai vagoni e scapparono, ma quello le inseguiva!

Allora le bambine gridarono : “Aiutoo!” Purtroppo quel grido attirò altri clowns e in un attimo Sara sparì. Dopo dieci minuti anche Federica scomparve e mentre Alice cercava con lo sguardo l’amico Mirko per prendere forza , si accorse con terrore che era ormai rimasta sola.

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Alice però non si diede per vinta e riuscì ad uscire da quell’orribile posto : strisciando lungo il muro attivò un bottone che aprì un passaggio segreto . Arrivò così in una grande sala, dove vide i suoi compagni appesi al soffitto con una corda e i clowns stavano per darli in pasto al Grande Clown .

Alice si fece coraggio e , mentre tutti i clowns, ascoltando i passi del loro capo , si inchinavano tanto da appoggiare la faccia sul pavimento , come era costretti a fare in sua presenza, corse a slegare le corde e liberò tutti i suoi amici . Attraverso il passaggio ritrovarono l’uscita e , arrivati nelle loro case , capirono che il pericolo c’era ancora per altri bambini, così rivelarono la loro storia ai genitori e tutti insieme catturarono la banda di malvagi che ottenne la punizione meritata.

Il virus zombie.

Molto tempo fa , un brillante scienziato creò un virus così pericoloso che bisognava distruggerlo subito. Il suo assistente Daniel Frankstein ,avido di potere e

malvagio ,decise di liberare il virus nella fonte in cui tutto il popolo beveva.

I primi a berlo furono due cacciatori che, durante una battuta di caccia, si trasformarono in creature orribili e spaventose :gli occhi diventarono rossi, la pelle si staccò dalla carne che a sua volta putrefò ;

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Leggere,scrivere,creare con fantasia.

le ossa erano scoperte e le budella uscirono dalla bocca…in poche parole , zombies. In poco tempo il

virus infettò tutto il paese e poi la regione , il rimedio a questo caos era uno solo: uccidere Daniel

Frankstein , perché in lui risiedeva la regina-virus , che si riproduceva e rischiava di infettare l’intera

nazione.

Allora una squadra di esperti , composta da : uno scienziato di nome Timmy , un generale esperto

dell’esercito di nome Shepard, un ingegnere e un meccanico eccezionale,i cui nomi erano Tony e

Ben , un combattente molto addestrato chiamato Charlie ,venne incaricata di risolvere il problema .

Sul loro cammino per arrivare alla regione incontrarono molti pericoli e il primo era quello di

passare tra le montagne sorvegliate da un pericolosissimo pipistrello zombie gigante. Il

pipistrello sembrava immune a ogni attacco , ma Timmy creò una miscela che, versata in una

boccetta , lanciò contro il pipistrello che bruciò . A mano a mano che s’avvicinavano alla casa di Frankstein sentivano sempre di più di essere osservati. A un certo punto si fermarono per

accamparsi vicino a un paese , ma proprio nel bel mezzo della notte vennero attaccati dagli zombies.

Tony e Ben costruirono una mitragliatrice ,ma intanto Shepard stava per diventare uno zombie,

così Charlie prese il lanciagranate e sparò a ripetizione contro i mostri. Timmy preparò una

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Leggere,scrivere,creare con fantasia.

miscela di chissà cosa ,che lanciò contro all’ultimo gruppetto provocando una tremenda esplosione. Alla fine riuscirono ad arrivare nella casa del malvagio , che era sorvegliata da due leoni zombie enormi , ma Tony e Ben si accorsero che c’erano due falciatrici .

I due ci salirono e ne manipolarono i circuiti , le inviarono poi contro i leoni che vennero annientati. La squadra entrò così nella casa e vide la regina-

virus : dalle mandibole e dal fegato le uscivano delle zampe appuntite e dal cervello usciva la testa; dal cuore uscivano creature orribili che si attaccavano

alle persone infettandole. I coraggiosi esperti provarono ad ucciderla senza alcun risultato ,poi ricordarono che durante il viaggio la saliva , che usciva da uno zombie ,entrata a contatto con il

cuore di un altro zombie lo fece bruciare. Decisero allora di prelevare una carcassa di zombie e di

estrarre la sua saliva , la iniettarono nel cuore del mostro e così salvarono il mondo.

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Il castello dei fantasmi.

Stavo giocando a tennis con mio cuginetto. Dopo un po’ , la pallina finì in un giardino. Io stavo andando a

prenderla ,quando la vidi rotolare all’interno di un castello. Questo castello era abbandonato e brutto a vedersi, io vi entrai per prendere la pallina quando

sentii dei rumori : per fortuna mi resi conto che erano provocati dallo sbattere della porta che portava in cantina. Il rumore non cessava e

diventava sempre più forte . Poi vidi un pipistrello…ma in attimo si trasformò in un vampiro che prese ad inseguirmi quando cercai di scappare. Aveva gli occhi rosso fuoco, denti lunghissimi e paurosi e la carnagione bianca. Mentre fuggivo sentii delle urla strazianti provenire da una delle stanze,vi entrai e

vidi una ragazza intrappolata in una ragnatela di un ragno gigantesco. Il ragno stava dirigendosi verso di me , ma io gli spruzzai addosso un veleno fortissimo

che avevo trovato su uno scaffale appena entrato nella stanza; il ragno svenne. Liberai la ragazza e

presi la pallina da tennis . Scappammo da quell’orribile castello abbandonato e tornammo di

corsa ognuno a casa propria.34

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Al luna park.

Era notte. Freddy e Jenny uscirono di casa per andare al Luna Park in auto. Mentre Freddy guidava , Jenny guardandosi allo specchietto , vide nel sedile posteriore uno scheletro che aveva un occhio vero.

Jenny urlò e Freddy frenò bruscamente, scesero dall’auto e corsero verso il vicino parco dei

divertimenti. Entrarono dal grande portone che aveva sopra un fantasma con cinque bocche , da dove uscivano dei serpenti a sonagli. Freddy corse verso la sua giostra preferita , ma Jenny lo perse di

vista e salì su di un’altra . La macchina si mise in moto tanto velocemente che la ragazza prese un

colpo e svenne per qualche minuto. Quando si risvegliò ,delle braccia da vampiro la tenevano ferma

e una strega ,che la guardava con occhi malvagi, faceva delle lucine con le mani. Sceso dalla giostra

Freddy si affannò a cercare Jenny e la trovò addormentata per terra. Cercò di svegliarla ,ma

qualcuno gli battè sulla schiena dicendogli che solo lui poteva aiutare la ragazza. In quel momento Jenny si svegliò e vide uno scheletro chinato su

Freddy, si alzò di scatto e urlò all’amico quello che 35

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Leggere,scrivere,creare con fantasia.

vedeva: un vampiro stava per mordergli il collo. Entrambi corsero verso l’ auto e riuscirono a tornare a casa. Sembrava tutto tranquillo e

andarono a dormire , ma Jenny sognò che qualcuno le consigliava di scappare da casa sua. Sempre nel

sonno si vide correre via da lì , ma ,arrivata in strada, una sua amica , che era stata morsa dal

vampiro, la inseguiva …Jenny si svegliò ,ma per tutta la notte non dormì. Passò il tempo a fissare le

sue stesse mani ,finchè non arrivò la mattina.

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