71
L’ESERCITO ROMANO

L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

  • Upload
    donhi

  • View
    217

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

L’ESERCITO ROMANO

Page 2: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto il periodo repubblicano, nonostante alcune importanti modificazioni) èantichissimo: si basa sulla divisione dei cittadini in centurie (attribuita dalla tradizione a Servio Tullio ) .Far parte dell’esercito romano era un onore, un privilegio, prima che un dovere: il soldato doveva pagare da sé l’equipaggiamento, e il cavaliere il cavallo; i nullatenenti non facevano parte dell’esercito.

Page 3: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

I cittadini più ricchi (18 centurie della I classe) formavano la cavalleria (equitatus)

le prime tre classi formavano la fanteria pesante(pedites)

Page 4: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

pedites: hastati(soldati di prima linea, i piùgiovani)

principes(di seconda linea, di età piùmatura)

triarii (di terza linea, veterani di riserva)

Page 5: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

arcieri equites velites hastati

triarii auxilia leggero

gladiatori velites

cane da guerra

Page 6: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Armi di offesa (tela) di tutta la fanteria pesante La spada corta a due tagli: gladius(pendeva al fianco sinistro per gli ufficiali, al lato destro per i soldati, affinchénon fossero impediti dallo scudo che portavano sul braccio sinistro.Era appesa a un cingolo (balteus) o bandoliera di cuoio.

Due lance da getto: pila (lunghe fino a 2 m.; si lanciavano a una distanza di 25 m., ma potevano essere lanciate anche per mezzo di una striscia (amentum) e allora la portata era di 60 m.).

La lancia da urto: hasta(di legno, con punta di ferro a due tagli).

Il verutum, verettone, specie di giavellotto, ma più leggero.

Le glandae, piccole palle di piombo lanciate con la fionda dai funditores (frombolieri).

La sagitta, freccia di legno che i sagittarii lanciavano con l’arcus.

La tragula, lancia lunga usata dai cavalieri.

Page 7: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Armi di difesa (arma o armaturae)

Lo scudo: scutum(rettangolare, incurvato, di legno e cuoio, di origine sannitica, II e III classe)

clipeus(rotondo, di bronzo, proprio della I classe).

L’elmo di cuoio: galea(rinforzato di metallo, con due bande di cuoio (bucculae) annodate sotto il mento).

L’elmo di bronzo: cassis(senza visiera).

La corazza di bronzo: lorica.

Gli schinieri di bronzo: ocreae.

La cavalleria aveva le stesse armi, ma per scudo aveva la parmaleggera e rotonda.

Page 8: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

La fanteria leggera(velites, anticamente rorarii) era composta da cittadini della IV e V classe, che avevano uno scudo rotondo e leggero; fra i velitesc’erano anche i funditores (frombolieri).Archi e frecce erano propri delle truppe ausiliarie (auxilia) formate da truppe extraitaliche.

La cavalleria era divisa in 10 squadroni (turmae) di 30 uomini ognuno; ogni turma in tre decuriae.

Page 9: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto
Page 10: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Galeacenturione

Galealegionario

Galeaimperiale

Elmi

Page 11: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Gladius

Gladio (Londra - British Museum)

capulusvagina

Page 12: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Scutum

l’impugnatura

Page 13: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Cingulum

Page 14: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

scutum

galea

balteus

vagina

capulus

Page 15: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Humeralia

Lorica

Page 16: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Legio

Romolo, fondando Roma, creò la legione( da legere = scegliere, perché i soldati erano scelti nella leva militare) per difendere la città; egli ne aveva formata una di 3000 fanti e 300 cavalieri, ma questa crebbe col crescere dello stato (secondo la tradizione, infatti, Romolo divise il popolo nelle tre tribù dei Tities, dei Ramnese dei Luceres, ognuna delle quali doveva fornire 1000 fanti divisi in 10 centurie, e 100 cavalieri); inoltre, alle legioni romane si aggiunsero le cosiddette legioni alleate o socie, composte da alleati (socii) che occupavano, in genere, le ali dello schieramento.

Page 17: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Polibio così descrive la legione:

4200 fanti: 2100 principi1200 astati600 triarii1200 veliti

300 cavalieri romani

600 cavalieri alleati

Tale forza aumentò fino ad arrivare a 6000 uomini, in genere, le ali dello schieramento.

Page 18: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

I fanti dei primi tre ordini costituivano i veri le gionarii; ogni ordine si divideva in 10 manipoli:i manipoli dei triarii erano di 60 uomini;i manipoli degli hastatie veliti erano di 120 uomini;tutti erano disposti su 10 righe, formavano quindi 6 file i triarii e12 gli altri.Ogni manipolo si divideva poi in 2 centurie, cosicchéavevano 3 file per centuria i triarii e 6 gli altri; ogni centuria si divideva in decurie, così ogni decuria formava una fila.

I veliti erano divisi in 30 drappelli di 40 uomini ed erano addetti ai 30 manipoli dei legionari.I 300 cavalieri erano ripartiti in 10 torme (plotoni) di 30 cavalieri ognuna; ogni torma era divisa in 3 centurie (file).

Page 19: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

TRIARII

erano i veterani ed entravanoin battaglia quando le sortidella guerra volgevano al

peggio.Erano armati di elmo, scudo

rettangolare, corazza, cotta di maglia, schinieri lancia e

spada .

PRINCIPES

originariamente erano i primi a combattere (pincipes=primi), ora intervenivano quando gli

hastati erano in difficolt à.Erano armati di elmo, scudo

rettangolare, corazza, cotta di maglia, schinieri e spada.

EQUITES

proteggevano i fianchi della cavalleria e appoggiavano gli

attacchi della fanteria

HASTATI

erano i soldati alle prime armie sostenevano la parte pi ù

grossa dello scontro.Erano armati con lancia

(hasta), elmo, scudorettangolare, cotta di maglia, schinieri e spada. La lancia

col tempo si accorciò e diventò un giavellotto (pilum).

EQUITES

proteggevano i fianchi della cavalleria e appoggiavano gli

attacchi della fanteria

VELITES

si occupavano di aprire lo scontro creando scompiglio

tra le linee nemiche.Erano armati di scudo

rotondo, lancia e spada.

Questa tabella è stata costruita con le informazioni ricavate da "Lo Specchio

dell'Occidente" e dalla "Storia di Roma dalla sua

Fondazione" di Tito Livio.

Page 20: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

L’obbligo del servizio militare andava dai 17 ai 60 anni, ma i Romani prestavano realmente servizio fino a 45 anni (iuniores); i più anziani (seniores) erano addetti ai servziterritoriali.Il servizio non era continuativo ed i Romani erano chiamati alle armi quando occorreva, per mezzo delle leve (dilectus), ed in caso di estrema necessità vi era la leva in massa (tumultus).Per accedere ai servizi pubblici bisognava assolvere al servizio militare: 16 anni per la fanteria, 10 in cavalleria; ma questi tempi furono poi accorciati.Con Mario, Cesare e Augusto furono ammessi anche i cittadini dell’ultima classe, poi i barbari e gli schiavi. Con Augusto l’esercito divenne permanente.Un esercito in armi non poteva entrare in città, tranne per il trionfo.

Page 21: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Della legione facevano parte anche i corpi militari che in battaglia cooperavano con la fanteria, come la cohorsfabrorum, operai militari che sotto la guida di unpraefectusfabrum ( = fabrorum) riparavano le armi, apprestavano travi, assi e tutto ciò che era necessario alla vita del campo; i suonatori che per mezzo di trombe davano i segnali militari (nella fanteria si usava la tuba, lunga e diritta, nella cavalleria il cornu ricurvo), ed altri corpi specializzati.A capo di tutto l’esercito era il console o il pretore (dux), che in caso di vittoriaveniva proclamato imperator. La sua insegna era il paludamentum, di colore bianco o purpureo, che veniva indossato sopra l’armatura. Aveva alle sue dipendenze due o tre luogotenenti (legati), il questore, che aveva funzioni amministrative, il praefectus fabrum, che comandava il genio militare.

Page 22: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Anche i popoli alleati contribuivano a formare l’esercito romano. I contingenti di truppe alleate (socii), forniti dalle città federate, erano organizzati in alae, perchécombattevano alle due ali dell’esercito. Ogni ala era formata da un dato numero di cohortes, composte dai soldati di una sola città e comandate da un ufficiale di quella città(praefectus cohortis). Romani erano invece i comandanti delle alae (praefecti sociorum), come romano era il comandante della cavalleria alleata (praefectus equitum).Oltre alle truppe romane e alleate c’erano truppe di popoli che spontaneamente si univano all’esercito romano e che prendevano il nome di auxilia. Vi erano anche i volontari che prendevano il nome di evocati.Un corpo speciale era lacohors praetoria, costituita da soldati provati e fedeli, che erano adibiti a guardia personale del dux.

Page 23: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

In età imperiale l’esercito divenne permanente: era un esercito mercenario arruolato per la durata di 25 anni, che veniva mantenuto e stipendiato, e partecipava alla divisione del bottino di guerra. A servizio finito i soldati andavano in congedo (missio), ma, volendo, potevano ancora rimanere nelle file dell’esercito (evocati Augusti).Le legioni sotto Augusto furono 25, sotto Settimio Severo 33; esse avevano un numero e un nome che indicava per lo più il paese dove avevano compiuto notevoli fatti d’arme (ad es.:legio quinta Macedonica).Il comandante della legione si chiamava legatus Augusti pro praetore. Ogni legione mandava qua e là dei distaccamenti (vexillationes), o come guarnigione di qualche città, al comando del praefectuscastrorum, o come distaccamento marciante, al comando del praepositus.

Page 24: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Durante l’impero si crearono anche corpi speciali:

i praetoriani, guardia imperiale comandata dal praefectuspraetorio(o praetorii);

le cohortes urbanae, guardia civica, comandata dal praefectus urbi(o urbis);

le cohortes vigilum, guardia alle prigioni e vigili del fuoco, al comando del praefectus vigilum.

Page 25: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Ogni legione aveva per insegna un’aquila d’oro ad ali spiegate, portata sulla cima di una grande asta dall’aquilifer (alfiere); vi erano anche insegne particolari per ogni corpo della legione (coorte, manipolo o torma); perciò ogni legione ebbe:

• l’aquila che simboleggiava l’intera legione;

• bandiere (vexilla) per 10 coorti;• 60 bandiere minori (signa) per le 60

centuriie,simili a bandiere minori per le torme.

SIGNA

Page 26: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Tali bandiere erano affidate ai migliori soldati (signiferi) ed erano sacre; di fronte ad esse i soldati giuravano; perderle era un delitto punito con rigore.

Le turmaedi cavalleria avevano uno stendardo (vexillum) portato dal vexillifer.

I comandi militari venivano dati a voce (signa vocalia) o con strumenti a fiato (tuba, cornu, bucina, lituus); sempre con la tuba (tromba) cenivadato il segnale d’attacco (classicum).

SIGNA

Page 27: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

LE NAVI ROMANE

Page 28: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

naves longae: di forma allungata e molto veloci, erano le vere navi da guerra;

naves actuariae: molto leggere, servivano per ricognizione e trasporto di truppe;

naves liburnicae: velocissime, talvolta anche con 10 ordini di remi;

naves onerariae: molto ampie, servivano per il trasporto delle merci ed erano generalmente a vela;

naves speculatoriae: servivano per spiare le mosse della flotta avversaria;

naves tabellariae: piccole navi che servivano per recare dispacci da porto a porto.

LA FLOTTA ROMANAEra composta da navi che potevano essere a due ordini di remi (biremis), a tre (triremis), a quattro (quadriremis), a cinque (quinqueremis) e che, a seconda della loro velocità e degli usi ai quali erano adibite, si dividevano in:

Page 29: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Capo della flotta era sempre il dux, che in quanto comandante della flotta prendeva il nome di praefectus classis. Il comandante di una singola nave era il praefectuso magisternavis, che aveva come subordinati: il gubernator, cioé il pilota/nocchiero, e i decuriones, cioé i comandanti delle sezioni dei rematori.

L’equipaggio era composto di rematori (remiges), reclutati tra gli schiavi, e di marinai (nautae) per lo più proletari o liberti o forniti dagli alleati (socii). C’erano poi i soldati di marina (classiarii).

Sotto Augusto la flotta da guerra divenne permanentee fu divisa in due squadre: la flotta del Mediterraneo, con stanza a Miseno, e la flotta dell’Adriatico, con stanza a Ravenna. Altre squadre furono poi costituite quando si fece urgente il problema della difesa dei confini dell’impero: si ebbero cosìla classisPontica (sul Mar Nero), la classisBritannica (nel Mare del Nord) e le squadre navali fluviali (sul Reno, sul Danubio ecc.)

Page 30: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Era una carica pubblica del tutto straordinaria, affidata dal senato a persona autorevole in caso di gravi contingenze: durava 6 mesi.

Si eleggeva il dittatore anche in tempi di pace per compiere atti particolari politici o religiosi, come, ad esempio, per presiedere i comizi, per solennità religiose e per piantare il chiodo nel tempio di Giove Capitolino, il 13 settembre, cerimonia che serviva per numerare l’anno.

Il titolo del dittatore eletto in tempo di pace era dictatorimminuto iure, mentre quello del vero dittatore era dictatoroptimo iure.

DICTATOR

IMPERATOR

Era titolo che spettava al capo supremo dell’esercito; solo al tempo di Augusto il titolo si identificò con princepse significò “capo supremo dello stato”.

Page 31: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Quando un cittadino era eletto dictator, eleggeva un aiutante: il magister equitum, che non aveva imperium, ma solo potestasconsularis. Comandava la cavalleria ed esercitava le funzioni che il dittatore gli delegava; aveva diritto alla sella curulis, alla praetexta, a 6 littori.

(Omissis equis: quando il comandante scendeva da cavallo, anche i cavalieri dovevano fare altrettanto).

MAGISTER EQUITUM

TRIBUNUS MILITUM

A capo di ogni legione vi erano 6 tribuni militari che esercitavano il potere 2 alla volta per 2 mesi: i comandanti sialternavano ogni giorno.Gli ufficiali dell’esercito romano non erano ufficiali di carriera, ma uomini politici che cominciavano a mettersi in luce attraverso il servizio militare.

Page 32: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

L’ imperiumè l’insieme dei massimi poteri dei magistrati, sia in campo amministrativo sia militare. In origine era il potere esclusivo ed illimitato dei re; durante la repubblica ebbero l’ imperiumsolo i due consoli, i pretori, il dittatore e, eventualmente, il suo magister equitum, l’ interrex ed i membri di alcune commissioni speciali.

Gli altri magistrati ebbero la potestas, che conferiva il diritto di pubblicare gli edicta, di convocare il popolo o il senato, di infliggere multe.

Oltre a questi iura , l’i mperiumdava il comando degli eserciti, la facoltà di imprigionare, flagellare e mettere a morte i cittadini, la facoltà di tutelare gli interessi privati nei processi.

Simboli dell’ imperiumerano i littori con i fasci e le scuri.

IMPERIUM

Page 33: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

All’interno della città l’ imperiumera limitato dall’ intercessio(diritto di veto di cui ogni magistrato disponeva), dalla provocatio(diritto dei cittadini di appellarsi ai comizi centuriati o tributi) e dal controllo dei tribuni; tali limiti si manifestavano con la deposizione dei fasci con le scuri da parte dei littori.

L’ imperiumera conferito da una legge dei comizi curiati e non poteva essere sottratto a chi lo deteneva; i magistrati abdicavano all’imperiumallo scadere della carica.

Page 34: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

E’ un termine giuridico che assume vari significati (validità, legittimità, autenticità ...). Riferito a persone, indica una posizione di superiorità da cui scaturisce una capacitàd’iniziativa, garanzia, tutela verso gli inferiori. Mentre imperiume potestasdesignano poteri specifici connessi con l’esercizio delle magistrature, l’auctoritasderiva dalla collocazione sociale di un cittadino, dalle sue qualità (il significato, dunque, si confronta con quello di dignitas).

AUCTORITAS

Page 35: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

CASTRA

Page 36: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto
Page 37: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

VIA

DECUMANA

2150 pi edi

200n n n n VACUUMnnnnVACUUM

100

100

100

50

100

100

100

100

100

100

50

100

100

100

100

100

200

PORTA PRI N

CIPALIS SI N

ISTRA

PORTA PRIN

CIPAL IS DEXTRA

INTERVALLO

4° fc da b

a

a

a

a

a

a8°

50 passi

INTERVALLO

10° man.

VIA

VIA QUINTANA

b

b

b

b

b

db c f

VIA PRINCIPALIS

a

a

a

PRAETORIA 2°

1° man.

QUAESTORIUM 200 C

100 100

b c d

db c

db c

I NTERVALLO

f

f

f

p

FORUM

p p

l i

h i

p p p

200

50

PORTA DECUMANA (LATO POSTERIORE)

mm m

INTERVALLO

mm m m m m m

LARGA (O "CARDO")VIA

FOSSATO

STECCATO

e

e

e

e

e

c

c

c

c

c

ed

d

d

e

e

d

d

e

e

f

f

f

f

f

c b a

a

a

a

c b

bc

bc

e d

d

d

d

e

e

e

f

f

f

f

c b a

a

a

a

c b

bc

bc

a

a

c b

bc

e d

d

d

d

e

e

e

d

d

e

e

f

f

f

f

f

f

p ppp p p

hi

li

t t t t t tt t t t tt

nn

Page 38: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

• LEGENDAC - praetoriumt - tribuni militarip - prefetti alleatia - cavalieri romanib - triari romanic - principi romanid - astati romanie - cavalieri alleatif - fanti alleatih - cavalieri

extraordinariii - fanti extraordinariil - volontarim - fanti scelti alleatin - cavalieri scelti

alleati1 piede = 0,2955 m.1 passo = 5 piedi Dimensioni campo:Larghezza:2.150 piedi (635.33 m.);Lunghezza:2.150 piedi (635.33 m.);Area: 403.644,2 mq.Perimetro: 2.541,3 m.

VIA DECUMANA

n n n n VACUUMnnnnVACUUM

PORTA PRINCIPA

LIS

SIN

ISTRA

200 100 50 50 100 100 50 50 50 50 50 100 250 piedi

2150 piedi

635.33 metri

200

PORTA PRAETORIA (LATO FRONTALE)

PORTA PRINCIPALIS

DEXTRA

INTERVALLO

4° fc da b

a

a

a

a

a

a8°

50 passi

INTERVALLO

10° man.

VIA

VIA QUINTANA

b

b

b

b

b

db c f

VIA PRINCIPALIS

a

a

a

PRAETORIA 2°

1° man.

QUAESTORIUM 200 C

100 100

b c d

db c

db c

INTERVALLO

f

f

f

p

FORUM

p p

l i

h i

p p p

PORTA DECUMANA (LATO POSTERIORE)

mm m

INTERVALLO

mm m m m m m

LARGA (O "CARDO")VIA

FOSSATO

STECCATO

e

e

e

e

e

c

c

c

c

c

ed

d

d

e

e

d

d

e

e

f

f

f

f

f

c b a

a

a

a

c b

bc

bc

e d

d

d

d

e

e

e

f

f

f

f

c b a

a

a

a

c b

bc

bc

a

a

c b

bc

e d

d

d

d

e

e

e

d

d

e

e

f

f

f

f

f

f

p ppp p p

hi

li

t t t t t tt t t t tt

nn

50 50 50 50 100 100 50 50 100100 50

Page 39: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Quando l’esercito si fermava, anche per una sola notte, si costruiva l’accampamento. Il dux mandava avanti un distaccamento di exploratores, con un augure, un tribuno e due centurioni. L’augure aveva il compito di trarre gli auspici in modo che il campo fosse tracciato secondo le prescrizioni del rito religioso.

Gli agrimensori (gromatici) effettuavano i rilievi, tracciavano il perimetro che veniva fortificato da un terrapieno (agger), alto più di due metri, intorno al quale correva un fossato (fossa), largo poco meno di quattro metri e profondo circa tre metri. Sull’ aggersi ergeva il vallum, la palizzata.

CASTRA

Page 40: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

L’accampamento aveva forma quadrangolare, diviso in 4 parti uguali da due vie che si incrociavano perpendicolarmente al centro. La via che segnava la larghezza dell’accampamento (direzione sud-nord) si chiamava cardo; quella che ne segnava la lunghezza (direzione est-ovest) si chiamava decumanus. Tutte le altre vie erano parallele o al cardo o al decumanus. La via principale di tutto l’accampamento si chiamava decumanus maximus.

Page 41: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Ognuno dei quattro lati dell’accampamento aveva una porta:

porta praetoria, di fronte al nemico;porta decumana, quella opposta;porta principalis sinistra; porta principalis dextra.

L’interno dell’accampamento era diviso in 7 strade:

via principalische congiungeva le due porte laterali;via quintana, perché larga 5 piedi, parallela alla principale;

cinque vie che intersecavano ad angolo retto la via quintana.

Page 42: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Davanti alle quattro porte c’erano i posti di guardia (stationeso procubitores, di notte) e lungo il trinceramento le sentinelle (excubiae, di giorno) che di notte (vigileso vigiliae) si cambiavano ogni 3 ore (perciò si chiamavano: primae, secundae, tertiae, quartae vigiliae); altre sentinelle erano poste: sui terrapieni (custodiae), presso la tenda del comandante dei tribuni, presso i bagagli ...

Vicino alla porta praetoria c’era la tenda del comandante e il suo quartier generale (praetorium), fiancheggiata dal forum, tenda dei due legati, e dal quaestorium, tenda del questore.

Subito dopo la via praetoriaerano accampati gli equites, poi i triarii , i principes, gli hastati, la cavalleria alleata, la fanteria alleata. Viuzze, dette strigae,correvano fra le varie specie di truppe.

Page 43: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Gli accampamenti potevano essere temporanei o permanenti (castra stativa): questi ultimi potevano essere aestiva, fatti di sole tende, o hiberna, per l’inverno, con baraccamenti di legno. Le tende erano di pelle o di tela: tabernaculaerano quelle per gli ufficiali, tentoriaquelle per i soldati.

Aquila imperiale romana

Page 44: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

TRIUMPHUS

Il trionfo era il maggiore onore che si attribuiva al vincitore. Per ottenerlo era necessario avere ucciso almeno 5000 nemici o aver riportato una vittoria decisiva sul nemico. Il trionfo era decretato dal senato che ne stabiliva il giorno. Il vincitore, che indossava vesti di porpora, entrava in Roma dalla Porta Triumphalissu un cocchio dorato, tirato da quattro cavalli bianchi; portava in capo una corona d’alloro; un servus publicusstava alle sue spalle, protendendone sulla testa un’altra d’oro. Precedevano il cocchio i tibicinesche suonavano marce militari, soldati che recavano carri col bottino di guerra, cartelli indicanti il nome dei popoli vinti e dei prigionieri più importanti; faceva ala il popolo esultante che gridava verso il vincitore “Io triumphe!”.

Page 45: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

grazie a Giove Capitolino.L’esercito riceveva la preda spettantegli e veniva congedato.

Giunto il corteo nel Foro, i prigionieri venivano di solito gettati in carcere e talvolta alcuni erano uccisi; il corteo si dirigeva quindi verso il Campidoglio, dove il trionfatore era atteso dai senatori in veste candida; qui depositava la corona d’oro, una parte del bottino e rendeva

Se non c’erano tutte le condizioni richieste per il trionfo, al comandante vittorioso era accordata l’ovatio: egli, che indossava la toga praetextaed aveva in capo una corona di mirto, avanzava a piedi ed offriva a Giove una pecora (ovis).

Page 46: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

MACCHINE MILITARI

Le macchine militari servivano principalmente durante gli assedi(obsidiones) , sia per respingere le sortite (eruptiones) degli assediati, sia per prendere d’assalto (oppugnatio) la città assediata.Le macchine erano le seguenti:le catapultae, per lanciare grossi dardi o pietre o palle di piombo contro le mura di una città o sul nemico;le ballistae, che erano simili alle catapultae, ma avevano tiro ad arco, mentre le catapultaeavevano tiro diritto;gli onagri o carroballistae, catapulte e balliste più leggere e trasportabili. Le macchine finora elencate si chiamavano tormenta, dal verbo torqueo, perché l’impulso al proiettile veniva dato da corde elastiche.L’ aries, l’ariete, lunga e grossa trave, munita all’estremità di un grosso pezzo di ferro a forma di testa d’ariete (da cui il nome), sospesa con catene a una impalcatura(vinea, testudo, arietaria), in modo da poter oscillare per percuotere e sbrecciare le mura o leporte di una città assediata;

Page 47: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

le falaricae, macchine per lanciare proiettili costituiti di materiale incendiario;il tolleno, gru con la quale si calava nella città assediata un cesto pieno di soldati;le turres, torri di legno trasportabili, dell’altezza delle mura della città assediata, utilizzate per lo spionaggio e l’osservazione, per combattere gli assediati o per far penetrare nella città assediata i soldati lanciando ponti (exostra) che venivano agganciati alle mura della città;i plutei, parapetti mobili che proteggevano i soldati durante l’avanzata o servivano per nasconderli quando tiravano d’arco o di frombola.

Page 48: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Catapulta del I secolo a.C.

Page 49: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Una ballista èfondamentalmente una grossa balestra

Page 50: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Lo scorpione.

Uno scorpione romano è un'arma tendine-alimentata che assomiglia ad un grande arco posto obliquamente su una struttura. Ha una raggio tremendo e può infilzare un uomo con un singolo colpo!

Page 51: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Onagro

L'onagro è una catapulta scherzosamente chiamata cosìper la scossa tremenda che ha quando spara al nemico (un onagro è un asino selvaggio).

Page 52: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

I maiali incendiari sono armi “ad un colpo” progettate per spargere il panico ed il terrore fra i nemici, specialmente truppe a cavallo o su elefanti. I maiali sono ricoperti di pece, catrame ed olio e raggruppati verso il nemico. Al giusto momento, ai maiali viene dato fuoco ed essi fuggono via, verso il nemico.

Oltre ad cozzare contro chiunque si metta sulla loro strada, i maiali sono immensamente disgregativi per le formazioni nemiche. Incutono inoltre spavento agli elefanti; in particolare questo è il loro impiego principale nella guerra. I maiali possono naturalmente essere utilizzati soltanto una volta durante la battaglia e pochi sopravvivono.

Page 53: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

L’ESERCITO

IN MARCIA E

IN COMBATTIMENTO

Page 54: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

L’esercito in marcia (agmen) era preceduto da exploratorese da speculatores(spie); si divideva in avanguardia (primum agmen), grosso (agmen), retroguardia

(novissimum agmen).Il primum agmenprocedeva con le salmerie (impedimenta) sue proprie e scortato da cavalieri; l’agmenera composto dalle legioni col grosso delle salmerie; il novissimum agmenera seguito da reparti di cavalleria.

La marcia ordinaria era di 25 km (iter iustum) e in genere prevedeva una sosta ogni ora; poi vi era una marcia più rapida (iter magnum o maius) di circa 40 km e infine la marcia forzata (iter maximum) che poteva raggiungere anche 50 km, con proseguimento notturno dellamarcia stessa.

Page 55: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

I bagagli personali (sarcina) erano portati a spalla per mezzo di pali a cima forcuta (furca) e pesavano circa 30 kg. Vi erano contenuti i viveri per 15 giorni e gli attrezzi per la costruzione dell’accampamento. Gli altri impedimenta che costituivano il bagaglio più pesante erano portati a mezzo di carriaggi o caricati su bestie da soma (iumenta sarcinaria). Addetti ai bagagli erano i calones.

L’esercito in ordine di battaglia (acies) poteva essere disposto o su di una sola linea (acies simplex) o su tre linee (acies triplex); in quest’ultimo caso le truppe erano così disposte: al centro i dieci manipoli degli hastati, sulla prima fila; ai lati la cavalleria romana, le truppe alleate, quelle ausiliarie; in seconda fila, tra gli intervalli della prima linea, c’erano i principes; dietro i manipoli dei principes stavano i triarii che intervenivano in caso estremo.

Page 56: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Questa era la formazione-tipo, ma naturalmente spettava al dux, quando il caso lo richiedesse, modificarla secondo i suoi intendimenti tattici.

Prima che si iniziasse il combattimento, si molestava il nemico con truppe leggere, i velites, che si ritiravano appena il combattimento aveva inizio.

Page 57: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Gli schieramenti dell’esercito romano

testudomoenia

cuneumorbiter

Page 58: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

I LUDI I LUDI I LUDI I LUDI GLADIATORIIGLADIATORIIGLADIATORIIGLADIATORII

I ludi circenses erano di diverso tipo: c'erano le gare di cocchi, predilette dalle signore; c'erano le cacce

(venationes), in cui uomini variamente armati affrontavano belve di diverso tipo: tigri, pantere, leoni,

orsi, tori; c'erano le esecuzioni ad bestias dei delinquenti, in cui i condannati venivano gettati in pasto

alle belve o fatti morire di una morte atroce, di solito con il pretesto della rievocazione di qualche mito o

episodio storico. Ma i preferiti erano i ludi gladiatori: il combattimento uomo contro uomo.

Page 59: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

• I gladiatori, addestrati fino a divenire vere e proprie macchine da combattimento, gareggiavano uno contro l'altro con armamento uguale o differenziato, cercando di ferirsi o uccidersi a vicenda. In caso di sconfitta la sorte del vinto dipendeva dall'umore del pubblico: se tutti agitavano il fazzoletto, aveva salva la vita, se protendevano il pugno con il pollice all'ingiù (nel segno di "pollice verso") era la morte nell'arena.

• Gli atleti impiegati in queste gare erano, in genere schiavi.

Page 60: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

• Nella Roma imperiale, le corse dei carri, i LUDI CIRCENSES, avvengono nel circo, le rappresentazioni sceniche, LUDI SCAENICI, nel teatro, i combattimenti dei gladiatori, i MUNERA, nell'anfiteatro, gli spettacoli e le gare di atletica nello stadio. Nelle ultime file sta il popolo, mentre le autorità e le persone importanti occupano i posti migliori. Gli spettacoli sono molto costosi e le spese gravano sulle finanze dei magistrati. L'organizzazione dei giochi dei gladiatori si diffonde in tutte le città romane, perché sono per i politici strumento di popolarità.

• Fino a Cesare i combattimenti dei gladiatori vengono effettuati nei Fori, in seguito i romani creano l'anfiteatro. i gladiatori dormono in celle nelle caserme e sono sorvegliati da guardie. Si dedica particolare attenzione alla loro efficienza fisica ed alla loro alimentazione, tanto che Seneca scrive: "Mangiano e bevono ciò che dovranno poi restituire con il sangue". Dopo il corteo e il saluto rivolto alle personalità più importanti: "AVE IMPERATOR, MORITURI TE SALUTANT", ha inizio il combattimento al suono di strumenti musicali. Il gladiatore sconfitto cede le armi e chiede la grazia all'organizzazionesollevando la mano sinistra o un dito.

Page 61: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

• Se la grazia viene accordata, gli spettatori gridano "MISSUM", cioè libero, in caso contrario con il pollice verso dicono morte e il gladiatore porge la gola alla spada del vincitore. Non minore entusiasmo dello spettacolo dei MUNERA suscita nei romani quello delle VENATIONES, prima nel circo e poi nell'anfiteatro. I combattimenti avvengono o fra animali, leoni contro tigri, elefanti contro tori, o fra uomini e animali. Anche le NAUMACHIE, finte battaglie navali, sono molto apprezzate, ma costano molto e sono poco igieniche per i miasmi delle acque stagnanti.

Page 62: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

• Lo spettacolo gladiatorio è sovente anticipato da prolusioni , ossia combattimenti incruenti con armi di legno, o addirittura dai pegnarii , sorta di funamboli (come i globetrotter nel basket) che mettono in scena parodie divertentissime dei combattimenti gladiatori, col fine di sciogliere il ghiaccio tra gli spettatori. Altri combattimenti pseudo gladiatori sono quelli di carattere militare. Gli equites ad esempio (cavalieri), i sagittari (arcieri) o i velites (giavellottisti scudati), non sono morituri destinati al sacrificio religioso, ma cittadini che amano cimentarsi davanti al pubblico (e assai disprezzati dai romani). Questi sono sempre riconoscibili dai morituri poichè indossano sempre una tunica, mentre i veri gladiatori, le voluptatis hostiaepublicae (Tertulliano: le gradite vittime pubbliche) sono a petto nudo.

Page 63: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

PROVOCATORESPROVOCATORESPROVOCATORESPROVOCATORES

I Provocatores si specializzano in una lotta basata sulla collisione violenta dello scudo, usato come una ghigliottina o un'ascia-mannaia,

Page 64: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Marcus affonda di potenza il suo scudo sulla Galea di Leo, per riuscire a fermarne l'impeto

Page 65: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Parmulati vs. Scutati

Lucius affonda la sica supina nella spalla di Kratos

I sec. d.C - Sica supina (rudis in legno da allenamento)

Page 66: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Retiarii vs. Secutores

Lo scissorAntrax strappa il tridente dalle mani del retiariusHyrpus

Page 67: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Pugilatus Caestis

Antrax apre in guardia probolèaperta, mentre Caius la tiene a pugni serrati

Page 68: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Il pugilato• Le prime tracce generiche della pratica pugilistica

risalgono al III millenio a.C. in Mesopotamia, e sono di natura rituale. I personaggi della mitologia combattono contro umanoidi con teste di animali, adottando sia tecniche di colpo proprie del pugilato, che di lotta. Dunque il pugilato nascerebbe come specializzazione preliminare di un feroce scontro di carattere rituale, di tipo totale.

• Come accadde molte volte nella storia, un esercizio propedeutico può diventare sport fine a se stesso e diffondersi nella società (vedi le discipline oplitiche e le olimpiadi antiche).

• Le tracce del pugilato passano poi alla civiltà minoica, attorno al II millennio a.C, la quale rappresenta sempre i duelli pugilistici tra uomini. Il I millennio a.C, a partire dal VIII secolo con le descrizioni di Omero, e poi con la nascita dei grandi agoni panellenici, è l'era dei greci. Di conseguenza a questi degli etruschi, e infine dei romani, sino al V secolo d.C.

Page 69: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Pugili assiro-babilonesi

British Museum - II millennio a.C.

Page 70: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

Pugili minoiciThera - 1500 a.C.

Page 71: L’ESERCITO ROMANO - blog.edidablog.itblog.edidablog.it/edidablog/tuautem/files/2009/02/esercito-romano.pdf · L’ordinamento dell’esercito romano (che rimase in vita per tutto

fine