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PS Review of FM & Luca Ferruzzi - All Rights Reserved - 2006 http://www.freemasons-freemasonry.com/ Haggai (Haggai) Il primo dei tre profeti che vissero nel periodo immediatamente successivo alla cattività. Nacque probabilmente a Babilonia, da dove seguì Zerubabele fino a Gerusalemme per ricostruire il secondo tempio. Nell’Arco Reale è rappresentato dalla figura dello Scriba, poiché egli interpretava la legge a Zerubabele e a Giosuè, così com’era dovere specifico d’ogni Scriba. (Vedi alla voce Scriba). Haggai rimproverava il popolo per la propria indolenza nella ricostruzione del tempio, incitandoli al lavoro con la promessa dell’aiuto divino. La sua conoscenza intima del Re e del Gran Sacerdote, assieme alla propria autorità massonica che gli permetteva di sedere in consiglio con Zerubabele e Giosuè, sono confermate dalla lettura del primo verso del libro di Haggai: “Nel secondo anno di re Dario, nel sesto mese, e nel primo giorno del mese venne la parola del Signore tramite Haggai, il profeta, a Zerubabele figlio di Shealtiel, governatore di Giudea, ed a Giosuè, figlio di Giosedech il Gran Sacerdote, dicendo…ecc.”. Hah (Hah) L’articolo definitivo ebraico h, che significa “il”. Harodim (Harodim) Parola ebrea che significa principi o governanti. Nei Re 1, v.16 si ricorda che Salomone avesse 3300 supervisori al governo del popolo, mentre nelle Cronache 2, 18, si legge: “Ed egli pose 70.000 di loro a trasportare i materiali, e 80.000 taglialegna sulla montagna, e 3.600 sorveglianti, a loro preposti, per organizzare il lavoro”. La differenza esistente tra i 3.600 supervisori qui menzionati ed i 3.300 cui si accenna nel libro dei Re sta nel fatto che nel primo testo non si fa cenno ai 300 capi dei supervisori, che invece sono sommati agli altri nel secondo libro. Questi 300 supervisori erano gli Harodim, Prevosti, o Principi (Almeno a quanto afferma il Fratello Kleinschmidt nel suo “Constitutionensbuch der Freimaurer”, v. 1, p. 17. Francoforte, 1784). Heroden (Heroden) Secondo un manoscritto dell’antico rito Scozzese in mio possesso, Heroden sarebbe una montagna situata nel nord-ovest della Scozia, ove si tenne la prima loggia metropolitana d’Europa, da cui proviene il termine “Sovrano Principe Rosacroce di Heroden”. I massoni francesi lo pronunciano “Hérédom” che, suppongo, sia semplicemente un modo gallico di esprimere il titolo scozzese “Heroden(da quando è uscita la seconda edizione del presente lavoro il Ragon ha pubblicato un elaborato trattato dal titolo di “Ortodossia Massonica” nel quale egli asserisce che la parola “Heredom” fu inventata tra il 1740 ed il 1745 dai sostenitori di Carlo Stuart detto il Pretendente mentre lo sfortunato principe si trovava alla Corte di Saint Germain, e che si tratterebbe solo della forma corrotta della parola latina medievale “hœredum” che significa “retaggio”, in allusione al castello di Sant Germain. Conoscendo però la teoria del Ragon secondo la quale il rito Scozzese, che egli certo non ama, fu istituito allo scopo di aiutare gli Stuarts a reinstallarsi sul trono dei loro antenati, le sue teorie vanno prese con beneficio d’inventario, anche se tale suggerimento risulta in ogni modo ingegnoso) per ulteriori spiegazioni si prega di consultare la voce: Ordine Reale di Herodem. Hesed (Hesed) Parola Ebraica ( ) che si pronuncia “hes-ed” e che significa “grazia”. Hiram il Costruttore (Hiram the Builder) Albert G. Mackey - Lessico Della Libera Muratoria

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Dizionario della libera muratoria, lettere H e K.

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Haggai (Haggai) Il primo dei tre profeti che vissero nel periodo immediatamente successivo alla cattività. Nacque probabilmente a Babilonia, da dove seguì Zerubabele fino a Gerusalemme per ricostruire il secondo tempio. Nell’Arco Reale è rappresentato dalla figura dello Scriba, poiché egli interpretava la legge a Zerubabele e a Giosuè, così com’era dovere specifico d’ogni Scriba. (Vedi alla voce Scriba). Haggai rimproverava il popolo per la propria indolenza nella ricostruzione del tempio, incitandoli al lavoro con la promessa dell’aiuto divino. La sua conoscenza intima del Re e del Gran Sacerdote, assieme alla propria autorità massonica che gli permetteva di sedere in consiglio con Zerubabele e Giosuè, sono confermate dalla lettura del primo verso del libro di Haggai: “Nel secondo anno di re Dario, nel sesto mese, e nel primo giorno del mese venne la parola del Signore tramite Haggai, il profeta, a Zerubabele figlio di Shealtiel, governatore di Giudea, ed a Giosuè, figlio di Giosedech il Gran Sacerdote, dicendo…ecc.”. Hah (Hah) L’articolo definitivo ebraico h, che significa “il”. Harodim (Harodim) Parola ebrea che significa principi o governanti. Nei Re 1, v.16 si ricorda che Salomone avesse 3300 supervisori al governo del popolo, mentre nelle Cronache 2, 18, si legge: “Ed egli pose 70.000 di loro a trasportare i materiali, e 80.000 taglialegna sulla montagna, e 3.600 sorveglianti, a loro preposti, per organizzare il lavoro”. La differenza esistente tra i 3.600 supervisori qui menzionati ed i 3.300 cui si accenna nel libro dei Re sta nel fatto che nel primo testo non si fa cenno ai 300 capi dei supervisori, che invece sono sommati agli altri nel secondo libro. Questi 300 supervisori erano gli Harodim, Prevosti, o Principi (Almeno a quanto afferma il Fratello Kleinschmidt nel suo “Constitutionensbuch der Freimaurer”, v. 1, p. 17. Francoforte, 1784). Heroden (Heroden) Secondo un manoscritto dell’antico rito Scozzese in mio possesso, Heroden sarebbe una montagna situata nel nord-ovest della Scozia, ove si tenne la prima loggia metropolitana d’Europa, da cui proviene il termine “Sovrano Principe Rosacroce di Heroden”. I massoni francesi lo pronunciano “Hérédom” che, suppongo, sia semplicemente un modo gallico di esprimere il titolo scozzese “Heroden” (da quando è uscita la seconda edizione del presente lavoro il Ragon ha pubblicato un elaborato trattato dal titolo di “Ortodossia Massonica” nel quale egli asserisce che la parola “Heredom” fu inventata tra il 1740 ed il 1745 dai sostenitori di Carlo Stuart detto il Pretendente mentre lo sfortunato principe si trovava alla Corte di Saint Germain, e che si tratterebbe solo della forma corrotta della parola latina medievale “hœredum” che significa “retaggio”, in allusione al castello di Sant Germain. Conoscendo però la teoria del Ragon secondo la quale il rito Scozzese, che egli certo non ama, fu istituito allo scopo di aiutare gli Stuarts a reinstallarsi sul trono dei loro antenati, le sue teorie vanno prese con beneficio d’inventario, anche se tale suggerimento risulta in ogni modo ingegnoso) per ulteriori spiegazioni si prega di consultare la voce: Ordine Reale di Herodem. Hesed (Hesed) Parola Ebraica ( ) che si pronuncia “hes-ed” e che significa “grazia”. Hiram il Costruttore (Hiram the Builder)

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Tra i lavoratori inviati a Salomone da Hiram, Re di Tiro, ve n’era uno da lui definito “un uomo d’ingegno, pieno di saggezza” (Cronache ii. 13.), altrove menzionato come “il figlio della vedova della tribù di Neftali; suo padre era un uomo di Tiro, lavoratore del bronzo; e in lui erano saggezza e comprensione ed ingegno per tutti i lavori del bronzo” (i Re, viii. 14). Fu a quest’operaio che Salomone affidò la realizzazione degli ornamenti del Tempio. Hiram lo chiama Huram abi, e cioè: Hiram, padre mio” a testimonianza dell’alta considerazione di cui quest’uomo godeva alla corte di Tiro, perché il titolo di ab, o padre, era spesso conferito dagli ebrei come titolo onorifico e di dignità ai principali tra i consiglieri e gli amici intimi del Re. Allo stesso modo Giuseppe, secondo alcuni commentatori, era detto Abrech, o “padre del Re”, e di questo stesso Hiram si narra nella Cronache (2, iv. 16.) con le parole seguenti: gnasah Huram Abif l’melech Shlomo, o “Ciò che Huram suo padre fece per Re Salomone”. Il nome dato a quell’architetto nelle logge deriva da questo stesso passaggio, dove Huram abif significa, in ebreo, Hiram suo padre. Questo Hiram, che esercitava il mestiere di architetto, nato a Tiro, era probabilmente membro della fratellanza Dionisiaca, che si era estesa fino a quella città. Se ciò fosse vero, allora l’unione delle razze di Tiro e di Israele nella sua persona potrebbe averne fatto lo strumento ideale, come già abbiamo suggerito, per la comunicazione dei misteri di quella fratellanza ai costruttori ebrei del tempio (Secondo una tradizione massonica egli sposò la sorella di Adoniram, e la sua vedova gli sopravvisse ancora per molti anni). Hiramiti (Hiramites) Nome talvolta usato a significare i Frammassoni, indicandone la loro discendenza ideale da Hiram, il capo operaio del Tempio di Re Salomone. In particolare tale termine è utilizzato nel grado di Patriarca Noachita, il ventunesimo grado del rito Scozzese, per distinguere i Maestri Massoni dai fratelli di quel grado, i quali professano di discendere in linea diretta, e senza alcuna connessione con la massoneria del Tempio, dai figli di Noè. Alcuni dotti scrittori, comunque, abbracciano tutti i massoni col termine generale di Noachiti. I.N.R.I. (I.N.R.I.) Iniziali della frase in latino che fu posta sulla Croce: Jesus Nazarenus Rex Judæorum. I Rosacroce le usano come lettere iniziali di uno dei loro segreti ermetici: Igne Natura Renovatur Integra (la natura si rinnova perfettamente per mezzo del fuoco (Cours Philosophique et Interprétatif des Initiations, p. 323)). Essi li adottavano, inoltre, per esprimere i nomi dei loro tre principi elementari, e cioè il sale, lo zolfo, ed il mercurio, per mezzo delle iniziali della frase: Igne Nitrum Roris Invenitur. Il Ragon ritrova nelle lettere ebraiche ad essi equivalenti le iniziali dei nomi ebraici degli antichi elementi: Iaminim o acqua, Nour o fuoco, Ruach o aria e Iebschah o terra. Queste speculazioni possono risultare interessanti per il massone Rosacroce o Cavaliere Templare. Idiota (Idiota) L’idiozia è una tara mentale che non permette l’iniziazione. Ciò non include, comunque, una semplice carenza d’intelletto ed indocilità d’apprensione. Queste equivarrebbero solo alla stupidità e, così come ha giustamente evidenziato il Dr. Good, “Il giudizio dell’uomo duro di comprendonio o stupido è spesso inerentemente sano così come quello d’un uomo dalla comprensione più capace”. L’idiota invece è caratterizzato da obnubilazione generale dei poteri della mente e dei sentimenti, scarsità o mancanza di idee, una sensibilità ottusa, espressione assente, articolazione della parola

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imperfetta o rotta, con occasionali impeti di emozione improvvisa (per citare la definizione specifica così come riportata da quell’illuminato scrittore che già ho avuto modo di menzionare). Un essere afflitto da questo tipo di problema non può eseguire i doveri, osservare gli obblighi, o apprezzare gli insegnamenti della Frammassoneria, così che a simili creature le antiche Costituzioni del nostro ordine vietano l’accesso alle nostre porte. Illuminati (Illuminati) Società segreta istituita in Baviera nel 1776 da Adam Weishaupt, Professore di Legge Canonica all’Università di Ingoldstat. Il Weishaupt era uomo dalle posizioni politiche di tipo radicale ed un infedele per quello che concerne la religione. Egli organizzò quest’associazione non tanto allo scopo di accrescere la propria grandezza quanto piuttosto allo scopo di rovesciare il cristianesimo e le istituzioni della società. Alfine di meglio perseguire i propri obiettivi egli si unì con una loggia di Massoni di Monaco, tentando di innestare il suo sistema illuministico sulla massoneria. Molti massoni, tratti in inganno dall’organizzazione dei suoi primi gradi, furono portati a aderire al suo ordine, ma gli sviluppi che egli apportò agli alti gradi, così contrari a tutti i principi virtuosi e leali della massoneria, presto mostrarono loro in quale errore essi fossero caduti, causandone l’abbandono dell’illuminismo con una rapidità ancor maggiore di quella alla quale essi l’avevano abbracciato. Tra coloro che abbandonarono l’ordine, alcuni si spinsero al punto di tradirne i principi segreti. L’Elettore di Baviera, allarmato dalle dottrine politiche che si diceva fossero insegnate in quelle assemblee, ordinò un’inchiesta giudiziaria nel merito, con la conseguenza che gli Illuminati furono completamente sradicati da quel territorio (Vedi “Prove di una Cospirazione” del Robinson che, sebbene opera di un nemico del nostro ordine, contengono un’ottima esposizione della natura di questa istituzione pseudo-massonica). Il serpente, però, fu soltanto sopito, ma non ucciso, e l’ordine, in seguito, si sviluppò rapidamente in altre parti di Germania così come in Francia, dove era stato introdotto nel 1787, due anni prima dell’esecuzione di Luigi XVI. Si trattò d’un istituzione creata nel periodo nel quale la piaga dell’infedeltà e dell’ateismo andava minando, con le sue influenze distruttrici, la pace e l’ordine in Europa, sebbene in seguito, con il ritorno della ragione e della virtù essa cessasse di esistere. L’illuminismo appartiene soltanto alla storia del passato; esso era stato diviso, dal proprio fondatore, in classi, ognuna delle quali era poi ulteriormente divisa in gradi secondo l’ordine che segue: > Preparazione > Novizio ASILO > Minervale > Illuminatus Minor > Apprendista Ammesso > Simbolica > Compagno di Mestiere > > Maestro Muratore MASSONERIA > > > Illuminatus Major o Novizio Scozzese > Scozzese > > Illuminatus Dirigens o Cavaliere Scozzese > Presbitero > Minori > Prete

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> > Principe > > Reggente MISTERI > > > Magus > Maggiori >

Rex Illuminati di Avignone (Illuminati of Avignon) Una specie di Frammassoneria istituita nel 1760 da un certo Pernetti, monaco benedettino, ed un tale Gabrianca, nobiluomo polacco, dove le fantasticherie di Swedenborg si mescolavano ai principi massonici. Immanuel (Immanuel) Parola ebraica che significa “Dio è con noi”, da , immanu “con noi”, e , o “Dio”. Un nome che si applica al Cristo. Immortalità dell’Anima (Immortality of the Soul) In massoneria, la fede in questa dottrina è inculcata per mezzo di diversi simboli di ciò espressivi, ma specialmente dal secondo gradino della scala di Giacobbe e dal rametto di acacia. Il suo insegnamento è anche il principale obiettivo simbolico del terzo grado, quello del Maestro Muratore. L’insegnamento di questa dottrina fu uno dei più importanti aspetti degli Antichi Misteri. Essi simboleggiavano la resurrezione e la rinascita dello spirito in quella parte conclusiva delle cerimonie nel corso della quale avveniva la resurrezione dell’eroe a nuova vita, come nel caso di Bacco tra i Dionisiaci, o il ritrovamento del corpo mutilato come per Osiride tra gli egizi. In siffatto modo avvenne l’esitante ricerca della verità tra le tenebre più fitte da parte dei discepoli della massoneria spuria; anche noi, oggi, insegniamo la stessa verità nel corso del terzo grado, sebbene aiutati da una luce migliore. Sul medesimo argomento, un colto fratello (l’Arcidiacono Mant, citato dal Dr. Oliver nei suoi “Landmarks”, II. 2.) così descrive le differenze tra la vera massoneria e le sue forme spurie: “Laddove i pagani insegnarono questa dottrina solo per mezzo dell’applicazione di una leggenda ai loro scopi, la saggezza del pio Gran Maestro dei Massoni israeliti si avvantaggiò di un accadimento reale che potesse maggiormente imprimere le sublimi verità che egli intendeva inculcare nelle menti di tutti i fratelli”. Imperatori d’Oriente e d’Occidente (Emperors of the East and West) Nel 1758 si formò a Parigi un corpo denominato il “Consiglio degli Imperatori d’Oriente e d’Occidente”. I membri di tale Consiglio assumevano i titoli di “Sovrani Principi Massoni, Sostituti Generali dell’Arte Reale, Gran Sovrintendenti ed Ufficiali della Grande e Sovrana Loggia di San Giovanni di Gerusalemme”. Il rituale si componeva di 25 gradi organizzati come segue: dal I al XIX essi erano gli stessi che nel rito Scozzese, al quale si rimanda; 20, Gran Patriarca Noachita. 21, Chiave della Massoneria. 22, Principe del Libano. 23, Cavaliere del Sole. 24, Kadosh. 25, Principe del Real Segreto. Nello stesso anno, tali gradi furono introdotti a Berlino ed adottati dalla Gran Loggia dei Tre Globi. Si afferma che Federico II Re di Prussia incorporasse in seguito quest’organizzazione nel Rito

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Antico ed Accettato del quale egli era a capo, aggiungendo otto gradi ai venticinque già in esistenza, così da portare il totale a trentatré. Sarebbe però uno sbaglio il supporre, così come asserito dal Thory (Acta Latomorum) e dal Ragon (Orthodoxie Maconnique) che il Consiglio degli Imperatori d’Oriente e d’Occidente fosse da considerarsi quale l’origine del Rito Antico ed Accettato, perché fu il Consiglio che originariamente adottò 25 gradi del Rito, che vennero però in seguito riformati e riorganizzati da Federico. Tale almeno è la teoria oggi professata dai possessori del Rito Antico ed Accettato. Individuo di basso rango (Lowen) Antica parola dal probabile significato di persona non rispettabile, proveniente dal sassone. La parola si ritrova negli “Antichi Doveri alla costituzione di una Loggia” conservati presso la Lodge of Antiquity, a Londra: “Dodicesimo, che Maestro o Compagno non debbano fare pietra lavorata, squadra o regolo a persona di basso rango, ne lasciar alcuna di queste lavorare all’interno o in prossimità della loggia a scolpir pietra”. Induzione (induction) Si dicono “indotti” i candidati iniziati in un Consiglio del “Santo e tre volte Illustre Ordine della Croce”. Gli Ex Maestri Venerabili, inoltre, vengono “indotti” nella Sedia Orientale di Re Salomone. Ineffabile (Ineffable) Dal latino “Ineffabilis” o da non poter esser proferita o espressa. Con questo termine sono designati, nei riti francese e scozzese, tutti i gradi superiori a quello di Maestro, in allusione alla santità ed alla sublimità dei segreti ivi contenuti. Ma in questo stesso senso della parola, tutta la massoneria è da considerarsi egualmente ineffabile, sebbene il termine sia confinato tecnicamente ai soli alti gradi. Informazione Autorizzata (Information, Lawful) Una delle modalità per riconoscere in uno straniero un vero fratello consiste nell’”Informazione Autorizzata” richiesta ad una terza parte. Nessun Massone può fornire informazioni sulle qualificazioni di un fratello, salvo che non lo abbia personalmente provato tale a mezzo di rigorose prove ed esami, oppure che sia a conoscenza che ciò sia stato eseguito da un altro fratello. Non ogni fratello, comunque, può rivelare le “Informazioni Autorizzate”. Per esempio, fratelli ignoranti o non preparati non possono farlo, in quanto incapaci a scoprire la verità o l’errore. Un massone “giù d’allenamento” non dovrebbe mai tentare l’esame di uno straniero, e, qualora lo facesse, la sua opinione non andrebbe presa in seria considerazione. Se l’informazione ricevuta include l’associazione di un massone ad una determinata loggia, allora si dovrebbe appurare se tale loggia fosse “Giusta e Perfetta” e composta da Maestri Muratori; questo perché, a causa del passare del tempo, si potrebbe garantire che il tale fratello sia effettivamente un Maestro Muratore, mentre in realtà potremmo averlo visto sedere in logge aperte solamente nel primo o nel secondo grado. L’informazione data per iscritto, o per interposta persona è considerata essere irregolare. La persona che fornisce l’informazione, quella che la riceve e la persona oggetto dell’informazione stessa dovrebbero tutti esser presenti nello stesso momento, altrimenti non esisterebbe prova certa dell’identità.

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L’informazione dovrà esser a prova d’errore e probante – non fondata su particolari credenze o opinioni – ma che derivi da forte legittima. Ed infine, questa non dovrà esser ricevuta in modo casuale ma allo scopo precipuo di poter esser usata a fini massonici. Per esempio, l’affermare, nel corso di una conversazione che “tizio sia un Massone” non è prova sufficiente, perché colui che lo afferma potrebbe parlare senza le adeguate precauzioni, essendo sicuro che la sua parola possa risultar bastevole prova. Egli dovrebbe invece dire qualcosa del genere: “Io so che tizio è un Maestro Muratore, per tale e tal’altro motivo, e voi potrete riconoscerlo come tale in tutta sicurezza” solo questo potrà assicurare la cura necessaria ed un’adeguata osservazione delle regole di prudenza. Inginocchiarsi (Kneeling) Vedi alla voce Genuflessione. Iniziazione (Initiation) E’ così definita la ricezione nel primo grado della massoneria. Deriva dalla parola latina initia, che significa i “princìpi primi di una scienza”. Lo stesso termine fu usato dagli antichi per designare l’ammissione ai misteri dei loro riti Pagani. Così Giustino, riferendosi a Mida, Re di Frigia, narra che egli fu iniziato da Orfeo ai misteri. “Ab Orpheo sacrorum solennibus initiatus” Lib. Xi. C. 7. Innovazioni (Innovations) Niente potrebbe esser più offensivo al vero Massone che ogni tipo di innovazione agli antichi usi e costumi dell’ordine. E’ quindi in conseguenza di questo principio conservativo che la massoneria, non ostante i molti tentativi fatti per alterarla, rimane tutt’oggi, come è sempre stata, immutata. La metà del diciottesimo secolo fu il periodo nel quale furono intrapresi il maggior numero di tentativi per cercare di modificarla. In seguito alla caduta della casa degli Stuart ed alla sconfitta delle speranze del Pretendente nel 1715, i suoi partigiani tentarono invano di condurre la Frammassoneria a divenir potente strumento di quella causa. Per questo motivo si dichiarò, da parte degli aderenti alla causa Stuart, che la grande leggenda della massoneria alludesse alla morte violenta di Carlo I, mentre Cromwell ed i suoi compagni di ribellione furono esecrati come quei traditori che ogni loggia avrebbe dovuto condannare. Per metter in pratica tali opinioni si crearono così per la prima volta nuovi gradi che presero il titolo di Maestro Irlandese, Maestro Irlandese Perfetto, Potente Maestro Irlandese, ed altri simili. Il Cavaliere di Ramsay, così noto nella storia massonica, fece poco dopo la propria apparizione sulla scena politica, ed avendo egli abbracciato la causa degli Stuart, si dedicò con perizia e costanza all’introduzione di quegli ideali in un sistema organico ed ordinato, dandogli quindi l’apparenza di plausibilità. Per questo motivo egli inventò una nuova teoria sull’argomento delle origini della Frammassoneria. Egli dichiarò che questa fosse stata istituita in Terrasanta a tempo delle Crociate, dove i Cavalieri Templari si associarono allo scopo di ricostruire chiese ed altri edifici sacri che erano stati distrutti dai saraceni. Questi ultimi però, avendo scoperto tale sacro disegno, ed essendo determinati a farlo fallire, impiegarono loro emissari che, mescolandosi segretamente alle maestranze cristiane, si adoperassero per impedire, ostacolare, e spesso paralizzare la loro opera.

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I cristiani allora, come misura di sicurezza contro questo tipo di tradimento, inventarono segni ed altri modi di riconoscimento che potessero permetter loro di riconoscere gli intrusi. Quando, in seguito alla perdita della Terrasanta, questi pii Cavalieri furono costretti a lasciare la Palestina, essi furono invitati da un Re d’Inghilterra a ritirarsi nei suoi domini, dove essi si dedicarono all’architettura ed alle altre belle arti. Il Ramsay affermava che i gradi originariamente creati dai Templari fossero quelli di Maestro Scozzese, Novizio e Cavaliere del Tempio, ed ebbe anche l’audacia di proporre alla Gran Loggia d’Inghilterra, nel 1728, di sostituire questi gradi a quelli primitivi della massoneria simbolica; una proposta che ad ogni modo non sortì più successo di quanto ne meritasse. A Parigi, però, egli fu più fortunato, poiché colà il suo sistema di gradi fu adottato non come sostitutivo, bensì come aggiunta alla Massoneria dell’Arte Antica. Questi gradi tosto divennero popolari nel Continente, originandone innumerevole numero di altri i quali, per mezzo dello splendore delle decorazioni e della grandezza delle cerimonie, tentarono di compensare la mancanza di storia, tradizioni e principi dell’antica istituzione. Per fortuna, però, l’esistenza di tali innovazioni fu effimera. Quei gradi non sono oggi più utilizzati, restando soltanto, nelle biblioteche massoniche, a disposizione degli studiosi interessati ad insolite e singolari ricerche. Gli Alti Gradi del rito Francese ed i gradi Filosofici del rito Scozzese Antico ed Accettato non sono innovazioni, bensì illustrazioni della massoneria pura e simbolica e come tali essi rappresentano dei contenitori di molte tradizioni interessanti e speculazioni istruttive, che risultano esser utili nel gettare luce sulle caratteristiche e gli obbiettivi dell’istituzione. Installazione (installation) Prima che gli ufficiali di una loggia possano eseguire i loro compiti essi debbono essere installati. Gli ufficiali di una nuova loggia sono installati dal Gran Maestro o da qualche Ex Maestro Venerabile da lui deputato ad eseguire quella cerimonia. Nel Passato il Maestro era installato dal Gran Maestro, i Sorveglianti dai Gran Sorveglianti ed il Segretario ed il Tesoriere dal Gran Segretario e dal Gran Tesoriere, sebbene oggi quest’abitudine sia cessata. All’elezione degli ufficiali di una vecchia loggia il Maestro è installato dal suo predecessore o da qualche ex Maestro presente, mentre il Maestro eletto installa i suoi ufficiali subordinati. Nessun ufficiale può dimettersi dopo esser stato installato. Al momento della propria installazione, il Maestro riceve il grado di Ex Maestro. E’ una delle leggi della massoneria che ogni ufficiale rimanga poi in carica fino a che il proprio successore sia stato installato. Intendente agli Edifici (Intendant of the Buildings) Intendant des Bâtiments. Questo grado è talvolta detto “Maestro d’Israele” ed è l’ottavo dell’Antico rito Scozzese. Il suo colore rappresentativo è il rosso, ed i suoi ufficiali principali sono un “Tre Volte Potente” che rappresenta Salomone, un Primo Sorvegliante, che rappresenta Tito l’illustre, uno degli Harodim, ed un Secondo Sorvegliante che rappresenta Adoniram, figlio d’Abda. Nella storia del grado ci è insegnato che esso fu istituito per rimediare ad una gran perdita, ben nota ai Maestri Muratori. Intendente agli Edifici / Maestro d’Israele (Master in Israel) Vedi alla voce Intendente agli Edifici. Investitura (Investiture)

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Vedi alla voce Grembiule. Ish Chotzeb (Ish Chotzeb) I boscaioli che furono impiegati nel tagliar legno sul Monte Libano per la costruzione del tempio di Salomone. Essi erano in numero di 80,000 (vedi nel Libro dei Re v. 15 e nel secondo libro delle Cronache ii. 18). Webb li chiama i Compagni di Mestiere, ma il suo modo di catalogare gli operai al tempio non è corretto. Ish Sabal (Ish Sabal) I Portatori di materiali per la costruzione del Tempio, in numero di 70.000 (vedi nel Libro dei Re v. 15 e nel secondo libro delle Cronache ii. 18). Essi sono gli Apprendisti Ammessi del Webb, mentre i vecchi scrittori informano che non si trattava di massoni ma piuttosto dei discendenti degli antichi Cananiti. Ish Soudy (Ish Soudy) Forma corrotta della parola ebraica , ish sodi, “Colui che è mio confidente o amico di famiglia” e quindi massonicamente interpretato a significare “un uomo da me prescelto” o un “massone scelto”. Espressione simile si ritrova in Giobbe xix. 19, mati sodi, a significare “gli uomini del mio intimo” o, com’è stato tradotto nella versione comune: “ i miei amici interiori”. Ispettore (Inspector) Vedi alla voce Sovrano Gran Ispettore Generale. Izabud (Izabud) Più propriamente Zabud. Menzionato nei Re 1, iv. 5, come “ufficiale principale ed amico del re”. Kitto, con riferimento alla posizione di Izabud o Zabud tra i fedeli del Re Salomone, indica che il termine “Amico del Re” implica il possesso della confidenza più completa e della familiarità che tale persona potesse avere col monarca, con accesso incondizionato alla sua persona e influenza maggiore, anche in affari di stato, degli stessi ministri riconosciuti di governo (Cycloped. Bib. Literat. In voc. Zabud. Vedi anche Jahn, Bib. Archæo. Par. 236. IV). Zabud, sotto la forma corrotta d’Izabud, è un importante personaggio del grado di Maestro Scelto, ove la sua particolare posizione nella casa di Re Salomone è in effetti quella identificata dal Kitto. Jachin (Jachin) Nome del pilastro situato alla destra del portico del tempio di Re Salomone. La parola deriva da due parole ebraiche: jah o “Dio” e iachin “farà” dal significato, quindi, di “Dio farà”. Jah (Jah) Nome siriaco di Dio, anche utilizzato dagli ebrei come abbreviazione di jehovah. Sembra esser stato ben noto alle nazioni gentili come il nome triletterale di Dio perché, sebbene biletterale tra gli ebrei, assumeva, tra i greci, la forma triletterale di IAΩ.

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Albert G. Mackey - Lessico Della Libera Muratoria

Macrobio, nel suo Saturnalia, afferma trattarsi del sacro nome della Deità Suprema; ed avendo chiesto all’Oracolo Clariano quale tra gli dei fosse Jao, questo replicò: “Gli iniziati debbono nascondere i segreti misteriosi. Impara allora che IAΩ è il Gran Dio Supremo che regna su tutto”. Vedi la parola Jehovah. Kadosh (Kadosh) Nome di un grado particolarmente importante in molti dei riti massonici. La parola è ebraica e significa santo, consacrato, separato, ad indicazione delle caratteristiche elevate del grado e delle verità sublimi che lo distinguono, assieme coi suoi possessori, da tutti gli altri gradi. Pluche ci narra che nell’oriente una persona ascesa agli onori impugnasse lo scettro, e talvolta una placca d’oro sulla fronte, detta Kadosh, di modo che il popolo potesse vedere che il portatore di questo marchio o della verga fosse persona pubblica in possesso del privilegio di entrare in campi ostili senza tema di perdere la propria libertà personale. Il grado di Kadosh, sebbene ritrovato in diversi riti ed in molti stati, pare esser stato ovunque connesso ai Cavalieri Templari. In alcuni di questi riti era posto alla testa della lista, acquisendo quindi la dignità di “ne plus ultra” della massoneria. Era talvolta conferito come ordine o rito separato, diviso nei tre gradi di Illustre Cavaliere del Tempio, Cavaliere dell’Aquila Nera e Grande Eletto. Oliver menziona sei gradi Kadosh: il Cavaliere Kadosh; Kadosh del Capitolo di Clermont; Kadosh Filosofico; Principe Kadosh della Morte; ed il Kadosh del Rito Scozzese Antico ed Accettato. Per il Ragon il Kadosh fu creato a Gerusalemme nel 1118, ma io immagino che questo non possa esser stato altro che l’ordine dei Cavalieri Templari. Di questi gradi, noi dobbiamo prestar attenzione solo a quelli praticati nel Rito Scozzese Antico ed Accettato, il più importante tra quelli che continuano ad esser eseguiti. Vedi Cavaliere Kadosh.