Lettera d'Amore Di Manon Balletti

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Si parla di società barocca e Manon Balletti

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barocco e rococ, arte cultura e storia tra seicento e settecentobarocco

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*A.Vivaldi - Concerto in A minor,RV 161

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Lettera d'amore di Manon BallettiScritto da Francesca Santucci on 20 Settembre 2006.Torna indietro Quando, il 31 0ttobre 1756,Giacomo Casanova riesce avventurosamente ad evadere dal carcere dei Piombi di Venezia sono i Balletti, Silvia e Mario, famosi attoridella commedia all'italiana, ad accoglierlo a Parigi, nel 1757. Tra il Casanovae la loro figlia Maddalena, che sarebbe poi, divenuta attrice famosa col nome diManon Balletti, fanciulla affascinante, virtuosa, gi? conosciuta quando aveva 10 anni, scoppia l'amore e nasce una corrispondenza segreta. A 17 anni Manon, lascia il fidanzato, un musicista, per diventare la fidanzata ufficiale del Casanova ma, dopo aver atteso per anni il suo innamorato rompe il fidanzamento e si sposa con un architetto, affronto che il veneziano non dimentica.Manon BallettiManon Balletti, ritratto Quando, il 31 0ttobre 1756,*Giacomo Casanova*riusc? avventurosamente ad evadere dal carcere dei *Piombi di Venezia*,dovera stato rinchiuso il 26 luglio 1755, in una cella umida einfestata dai topi, condannato a cinque anni per disprezzo pubblicodella Santa Religione attraverso scritti e discorsi dal tribunale degliinquisitori, alle cui orecchie era giunta voce anche delle varie suebravate sessuali (relazione con due monache, di cui una bisessuale,rapporti plurimi e giochi erotici particolari, come la predilezione a

mangiare ostriche dai seni femminili)A 17 anni Manon, lasciato il fidanzato, un musicista, divenne lafidanzata ufficiale del Casanova ma, dopo aver atteso per anni il suoinnamorato errante, ruppe anche questo fidanzamento e si spos con unarchitetto, affronto che il veneziano non dimentic per tutta la vita.Manon scrisse quarantadue lettere damore traboccanti di sentimento alsuo Giacometto (da lei chiamato anche /mon cher Casanova, mon cherGiacomo, amant, mari, ami, - ce qu il vous plair, /Mio caro Casanova,mio caro Giacomo, amante, marito, amico, quello che vorrete)1, fino atre lettere al giorno, che furono, poi, rinvenute, insieme ad altridocumenti,nellestate del 1911 dallo studioso Aldo Rav, nel castellodel conte Waldstein.Nella lettera qui presentata Manon, spiritosa, spigliata, innamorata, malucida, mostra lansia tipica di ogni fanciulla innamorata, ma pure lasaggezza di chi consapevole che il sogno damore vagheggiato non potrmai realizzarsi perch luomo amato non ama quanto ama lei e, dunque,non sar mai possibile creare insieme una felicit stabile e duratura.Pur consapevole di lasciare il certo per lincerto, il fidanzato per unosconosciuto, non pu impedirsi, per, tanto sotto lincanto damore,di rivelargli, seppure in sogno, il suo sentimento.Lettera d amore/Ah! que M. mon frre m ennuie! Il est excdant et l on ne peut pas treplus gauche qu il ne l est, sa garde; mais ne parlons pas de lui, caril m a cosi mis de mauvaise humeur, que je ne veux point du tout l treavec vous. Je vais rpondre exactement votre dernire lettre. Vouscommencez par m exagrer beaucoup votre amour, je le crois sincre, ilme flatte, et je ne dsire autre chose que de le voir durer toujours.Durera-t-il? Je sais bien que vous allez vous rvolter contre mon doute;mais enfin, mon cher ami, dpend-il de vous de cesser de m aimer? ou dem aimer toujours? Mais, passons, car je crois que ces craintes ne vousplaisent pas beaucoup. La crainte que vous me marquez sur l incertitudeet la russite de vos projets me flatte, parce qu elle me prouve votreamour, et l envie que vous auriez de me rendre heureuse en tout point.Je vous assure que je me le trouverai si je puis tre vous et si vousme conservez toujours cette tendresse que vous me devez pour accompagnerla mienne. Mais je ne veux point que vos craintes vous fassent me direde tcher de vous oublier. Moi, vous oublier! moi, cesser de vous aimer,quand j ai os vous le dire! Ah! vous ne me connaissez pas! Si voussaviez les efforts que j ai faits pour vaincre le penchant que je mesentais pour vous quand j ai commenc l apercevoir! A prsent je puisvous le dire, puisque heureusement ou malheureusement je n y ai pasrussi. Mais cela m a donn bien de la peine inutile. J ai commenc parcroire que la complaisance que je m apercevais avoir pour vous, n taitqu une simple amiti, mais des plus simples; je m amusais avec vous plusqu avec qui que ce soit, mais je me disais : Il est gai, il a del esprit, cela n est pas tonnant; mais enfin je me trouvais inquite;quand vous passiez un jour sans venir au logis, j tais triste,srieuse, et je trouvais qu en rvant, je ne pensais qu vous. Ah! j aifrmi, je me suis aperue du penchant que je prenais pour vous, etl pouvante s est empare de moi. Que fais-je? me disais-je; sur lepoint d pouser un homme qui l on m a promise, auquel je me suis aussipromise moi-mme, je vais prendre de l inclination pour un homme que jene verrai peut-tre bientt plus, qui ne m aime pas; car alors jecroyais de bonne foi que vous ne m aimiez pas ; que deviendrais-je? Queje suis imprudente, ridicule! aimer quelqu un qui n a que de

l indiffrence, c est se rendre malheureuse. Mais quelquefois je mefigurais que vous pourriez peut-tre m aimer aussi, que vous n osiez medonner des marques de votre amour cause des circonstances qui ne vousle permettaient pas. Les choses sont changes; il y a eu un disgraciqui vous a fait tout fait connatre; je vous ai dmasqu et cela nevous a pas fait du tort dans mon coeur! Puisse cette tendre amiti quenous avons l un pour l autre tre heureuse! Elle peut faire notrebonheur ou notre malheur; quelle dure alternative! Il est cosi fcheuxd aimer! Mais bonsoir, mon cher ami, je me meurs de sommeil; ma plumetombe de mes mains, mes yeux se ferment; mais comme ce n est point toutcela qui vous crit, je vais toujours; mais il n y a pas moyen, je dorstout de bon. Bonsoir, bonsoir, mon bon ami, aimez-moi toujours bien. Sivous vouliez me rendre bien contente, vous brleriez mes lettres !Je rve que je vous dis que je vous aime!avril 1757 /Ah, quanto mannoia mio fratello, insopportabile e non si pu esserepi maleducati di quanto non lo sia lui, ma non parliamo di lui, che miha messo cos tanto di malumore, che io non voglio affatto esserlo convoi. Rispondo puntualmente alla vostra lettera. Cominciate a esagerarmimolto il vostro amore, io lo credo sincero, mi lusinga e non desideroaltro che di vederlo durare sempre.Durer? So benissimo che vi rivolterete contro il mio dubbio; ma,infine, amico mio, non dipende da voi smettere di amarmi? O di amarmisempre?Ma lasciamo stare, perch credo che questi lamenti non vi piaccianotroppo. Il timore col quale mi sottolineate lincertezza e la riuscitadei vostri affari mi lusinga perch mi prova il vostro amore e la vogliache avete di rendermi felice in tutti i modi. Io vi assicuro che sarfelice se potr essere vostra e se mi conserverete sempre questatenerezza che mi dovete per accompagnare la mia. Ma non voglio affattoche questi timori vi inducano a dirmi di cercare di dimenticarvi. Iodimenticarvi! Smettere di amarvi quando ho avuto il coraggio di dirvelo!Ah, voi non mi conoscete! Se sapeste gli sforzi che ho fatto per cercaredi vincere il debole che sentivo per voi quando ho cominciato adaccorgermene! Ora posso dirvelo perch, fortunatamente omalauguratamente, non ci sono riuscita. Ma questo mha causato delleinutili pene. Ho cominciato a credere che linclinazione che sentivo pervoi non fosse che una semplice d amicizia, ma delle pi semplici; midivertivo con voi pi che con chiunque altro, mi dicevo: E allegro, spiritoso, non c da stupirsi; ma infine mi scoprivo inquieta; quandolasciavate passare un giorno senza venire da noi ero triste e seria, em accorgevo che fantasticando non facevo altro che pensarvi. Ah, hoprovato un fremito quando mi sono accorta dellattrazione che provavoper voi, e lo spavento s impadronito di me. Che faccio? mi dicevosul punto di sposare un uomo al quale m hanno gi promessa, al quale iostessa mi sono promessa, vado ad innamorarmi di un uomo che, forse, nonvedr pi, che non m ama, perch allora io credevo davvero che non miamaste; cosa sar di me? Quanto sono imprudente, ridicola, amarequalcuno a cui si indifferenti significa rendersi infelice. Matalvolta m immaginavo anche che anche voi mi poteste amare, che nonosaste mandarmi dei segnali del vostro amore a causa delle circostanzeche non ve lo permettevano. Le cose ora sono cambiate, quel disgraziatotanto ha fatto che vi ha messo le parole in bocca, e io vi ho scoperto etutto ci vi ha fatto tuttaltro che torto nel mio cuore! Possa questatenera amicizia che sentiamo luno per laltro essere felice. Pu farela nostra felicit o la nostra infelicit; che dura alternativa! E cosinquietante lamare!Ma buona sera, mio caro amico; muoio di sonno: la penna mi cade dalle

mani, gli occhi si chiudono, ma siccome non affatto con questi che viscrivo, tiro avanti, ma non c verso, dormo sodo.Buona sera, buona sera mio buon amico, amatemi sempre bene. Se volestefarmi veramente felice, brucereste le mie lettere.E intanto sogno che vi dico che vi amo.aprile 1757/(traduzione di F. Santucci)/Nota1) lettera del 14 ottobre 1758RiferimentiM. Balletti, /Mon cher Casanova (Lettres damour),/ edizione a cura diValerio Di Stefano, www.classicistranieri.comCasanova, /Storia della mia vita/, vol. II, I Meridiani, Mondadori,Milano, 1983Elinor Childe e John G. Pinamonte/, L amore al femminile/, Mondadori,Milano, 1990societ* Uomo barocco

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