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18/01/2011
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Apparato radicale
2Da Stern.
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Apparato/Sistema radicale: insieme di tutte le radici della pianta(radice principale e radici secondarie).
La radice deriva dallo sviluppo del polo radicale dell’embrione.Ha accrescimento geotropicamente positivo (verso il basso).
Funzioni:
• ancoraggio al suolo (fulcrante)• assorbimento di acqua e sali minerali (radici più giovani)• conduzione• riserva• produzione di ormoni
CORMO= RADICE+ FUSTO + FOGLIE
APPARATO RADICALE
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Dalla radice embrionale alla radice principale
Da Stern.
Fg
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Palco radicale in monocotiledoni e dicotiledoni
M M D M D M D M
Da Gerola.
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Apparato radicale allorrizico
• dal polo radicale dell’embrione
• radice principale
• radici secondarie di 1°, 2°, 3°… ordine
• sistema a fittone (forma piramidale, spesso
tuberizzata: pino, abete, quercia, trifoglio)
• radici affastellate e fascicolate (faggio, ricino,
melo, pero)
• radici a disco (pioppo, patata)
• Gimnosperme e Dicotiledoni
Da Raven.
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Apparato radicale omorrizico
• morte della radice principale
• formazione di radici avventizie caulinari
• sistema fascicolato o fibroso
• Monocotiledoni e Dicotiledoni acquatiche
Da Raven.
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Dimensioni dell’apparato radicale
estensione laterale
profondità
• Estensione laterale
• Profondità
Zea mays, 1,5 m
Medicago sativa, 6 m
Tamarix, 30 m (Egitto)
Prosopis juliflora, 53 m (Arizona)
(freatofite)
• Lunghezza
Triticum sp., 500-600 m
Zea mays, 1000 m
Betula sp. (20 anni), 55 km!!
• Superficie
Secale cereale, 639 m2 (130 volte il germoglio) in
6 dm3 di suolo
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Da Strasburger.
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MORFOLOGIA
ESTERNA
Cuffia + apice meristematico
= zona apicale
Zona liscia
Zona pilifera
Zona suberosa
o delle radici laterali
Da Raven.
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Zona suberosa
Zona pilifera
Zona liscia
Zona apicale
Cuffia o caliptra
Zona di
struttura
primaria
Zona di determinazione
Zona di differenziamento
Zona embrionale
MORFOLOGIA ESTERNA MORFOLOGIA INTERNA
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Con l’allungamento della radice, le cellule già prodotte
continuano a occupare nel suolo sempre la stessa posizione,
mentre avviene una maturazione dei tessuti in senso apice-
base.
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Caratteristiche
• spessore e lunghezza costanti
• pareti gelificate (secrezione del mucigel)
• presenza della columella con statoliti
• talora, nelle radici aeree può lignificare
Funzioni
• protezione dell’apice meristematico
• aiuto per la penetrazione nel suolo
• percezione della gravità (gravitropismo positivo della radice)
CUFFIA
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15Kobayashi et al. (2007) PNAS 104 (11) 4724-4729
Apice meristematico
Cuffia
columella
Fg
Statoliti
(plastidi ricchi di
amido per la
percezione della
gravità)
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ZONA PILIFERA
•Funzione assorbente
•Manca nelle piante acquatiche, nelle micorrize (simbiosi), Bromeliacee epifite (es.
Tillandsia cyanea), radici aeree delle orchidee
•Vita limitata dei peli radicali
•Altezza costante
Tillandsia cyanea
(http://www.unife.it/dipartimento/biologia-evoluzione/strutture/orto-
botanico/immagini/foto24.jpg/view)
Epidendron radicans
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17Da Purves.
18Da Purves.
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19Da Purves.
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ZONA SUBEROSA
o
DELLE RADICI LATERALI
•Funzione sostegno, assorbimento e riserva
•Altezza variabile
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21Da Strasburger.
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STRUTTURA INTERNA
� Corrispondenza tra struttura interna e morfologia esterna
� Dall’apice alla base della radice (�dal basso!):
1. cuffia2. zona embrionale 3. zona di determinazione o dei meristemi I4. zona di differenziamento5. zona di struttura primaria
• pilifera (rizoderma)• suberosa (esoderma)
6. zona di struttura secondaria (dicotiledoni, gimnosperme)
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ZONA EMBRIONALE
• Apice vegetativo della radice
• Cellule iniziali e loro immediate derivate (promeristema)
Da Lüttge.
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Le cellule meristematiche si dispongono generalmente in strati sovrapposti soprattutto
evidenti nelle monocotiledoni.
Zea mays (M) Pisum sativum (D)
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Presenza di cellule che si dividono solo
raramente: centro quiescente.
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• Corrisponde al primo tratto della zona liscia immediatamentesuccessivo all’apice vegetativo.
• Attive divisioni (zona dei meristemi).
• Stratificazione:
1. protoderma
2. protocorteccia (meristema fondamentale)
3. procambio (+ protomidollo)
• La cuffia può derivare da:
- protoderma (dicotiledoni)
- caliptrogeno (monocotiledoni)
ZONA DI DETERMINAZIONE
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• Corrisponde alla porzione distale della zona liscia (pochi mm).
• Crescita per distensione (regione di allungamento).
• Progressiva acquisizione delle caratteristiche dei tessuti adulti.
ZONA DI DIFFERENZIAZIONE
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Protoderma Rizoderma
Protocorteccia Cilindro corticale
(parenchima corticale + endodermide)
Procambio Fascio conduttore
(xilema + floema)
Protomidollo Midollo
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31Da Raven.
ZONA DI STRUTTURA PRIMARIA
I tessuti sono ormai differenziati ed assolvono alla loro funzione.
Trasporto ascendente
Trasporto discendente
Rivestimento
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STRUTTURA PRIMARIA DELLA RADICE
Sistemi di tessuti:
• sistema tegumentale (rizoderma ed esoderma)
• sistema fondamentale (corteccia e/o midollo)
• sistema di conduzione (fascio cribro-vascolare alterno o raggiato)
Zona pilifera
Zona suberosa
Zona di struttura
primaria
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Nella struttura primaria, i sistemi di tessuti individuano tre cilindri concentrici:
• tessuto tegumentale
• cilindro CORTICALE
(con endodermide)
• cilindro CENTRALE o STELE
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Nella radice la stele presenta
UN SOLO FASCIO cribro-vascolare di tipo RADIALE
ACTINOSTELE
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RADICE IN STRUTTURA PRIMARIA: SEZIONE
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Dall’esterno verso l’interno (in sezione trasversale):
1. RIZODERMA, con funzione assorbente
2. CORTECCIA
• Compresa tra rizoderma e cilindro centrale• Molto sviluppata rispetto a quella dei fusti aerei• Tessuti parenchimatici (talora anche sclerenchimatici in certe Monocotiledoni)• Alla caduta del rizoderma, lo strato più esterno della corteccia si modifica e diventa
ESODERMA• L’ultimo strato della corteccia è ENDODERMIDE
3. CILINDRO CENTRALE o STELE
• Deriva dal protomidollo e dal procambio
• Meno voluminoso del cilindro corticale (corteccia)
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Rizoderma
Esoderma
Punti di permeazione
Esoderma in
formazione
Da Istologia..
Corteccia
Cilindro centrale
Cellule parenchimatiche
Endodermide
Periciclo
Cellule parenchimatiche
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Assorbimento dell’acqua
Da Raven.
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..3. CILINDRO CENTRALE o STELE
Deriva dal protomidollo e dal procambio
Meno voluminoso della corteccia
Dall’esterno verso l’interno (in sezione trasversale):
a. Periciclo:
In genere è monostratificato, talora è sclerificato.Funzioni: - strato rizogeno
- contribuisce alla formazione del fellogeno- contribuisce alla formazione del cambiocribro-vascolare
b. Fascio cribro-vascolare:
Di tipo alterno o raggiato � struttura actinostelica
- Arche: xilematiche e floematiche, numero variabile in M e D
- Floema: accrescimento centripeto (ProtoF esarco; MetaF endarco, anche nelfusto)
- Xilema: accrescimento centripeto (ProtoX esarco; MetaX endarco, in contrarioche nel fusto)
- Midollo: spesso assente nelle Dicotiledoni
- Raggi midollari
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Zona pilifera
Rizoderma
• Parenchima corticale• Endodermide
(banda del Caspary)
• Periciclo• Fascio radiale
(Midollo)
Zona suberosa o delle radici laterali
• Esoderma• Parenchima corticale
• Endodermide(stadio terziario)
• Periciclo• Fascio radiale
(Midollo)
SCHEMA DELLA STRUTTURA PRIMARIA DI RADICE
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Esoderma
Cilindro
corticale
Actinostele
RADICE DI DICOTILEDONE
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Struttura della stele (con 1 solo fascio) di Dicotiledone
Endodermide
Periciclo
Arca
floematica
Arca
xilematica
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X
Fasci radiali..da Istologia..
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Esoderma
Cilindro
corticale
Actinostele
RADICE DI MONOCOTILEDONE
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Endodermide
Periciclo
Arca
floematica
Arca
xilematica
Midollo
Struttura della stele (con 1 solo fascio) di Monocotiledone
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Radice biarca
Radice tetrarca
Radice triarca
Radice poliarca
Dicotiledoni:
poche arche
Monocotiledoni:
tante arche
Da Mauseth.
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• Appendici laterali della radice.
• Origine endogena: dal periciclo (strato
rizogeno) formazione di un nuovo meristema
apicale.
• Endoderma come strato digerente.
• Organografia analoga a quella della radice
principale.
RADICI LATERALI
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Pe
rici
clo
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Da Mauseth.
Da Strasburger.