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1/34 NGEU: Macroeconomia della crescita (e non solo) Lezione congiunta per Macroeconomia A-L e M-Z Riccardo Rovelli 27 maggio 2021

Lezione congiunta per Macroeconomia A-L e M-Z Riccardo

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Page 1: Lezione congiunta per Macroeconomia A-L e M-Z Riccardo

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NGEU: Macroeconomia della crescita (e non solo)

Lezione congiunta per Macroeconomia A-L e M-Z

Riccardo Rovelli

27 maggio 2021

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Indice

Antefatti:

• (ieri) Pandemia (-> Prof. Barone, “Macroeconomia del Covid-19”)

1. Italia p. 3

2. Unione Europea p. 8

NGEU e oltre:

3. “A New Recovery and Resilience Tool” p. 18

4. MFF + NGEU: impegni di spesa e fonti di copertura p. 21

5. Arrivano gli Eurobonds? p. 24

6. L’allocazione delle risorse tra SM p. 25

7. Conclusione: Più Europa = più crescita? p. 28

8. APPENDICE: Riflessioni sul nuovo Quadro Finanziario Pluriennale p. 30

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1. Italia

Crescita lenta nel 2019:

• PIL ITA + 0,3% PIL EA +1,3%

... ma anche crescita bassa o negativa in tutto il secolo!

PIL in volume: variazione percentuale annua o media annua

2002-06 2007-2011 2012-16 2017 2018 2019

ITA 0,9 -0,5 -0,6 1,7 0,9 0,3

EA 1,7 0,5 0,8 2,6 1,9 1,3

European Commission, European Economic Forecast – Spring 2021

Fonte: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/api/files/document/print/en/ip_21_2351/IP_21_2351_EN.pdf

https://ec.europa.eu/commission/presscorner/api/files/attachment/868922/Tables-EN.pdf

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In realtà, il rallentamento dell’Italia comincia dagli anni Novanta:

(Fonte: Ameco, https://ec.europa.eu/economy_finance/ameco/user/serie/SelectSerie.cfm

Fra il 1992 al 2019, il tasso medio annuo di crescita dell'Italia (pro capite) è stato dello 0,4% annuo; quello della Francia

dell'1%; quello della Germania, l'1,2%. E il PIL p.c. dell’Italia nel 2019 era inferiore a quello del 2000!

Quanto alla produttività oraria ( = PIL per ora lavorata) la linea dell'Italia attraversa la figura a destra dall'alto in basso:

nel 1995, eravamo del 4,6% al di sopra della media EU 15; nel 2019, l'8,7% al di sotto!

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1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016 2018 2020

PIL pro capite, 1992- 2020

(1992 = 100)

EA 12 GER SPA FRA ITA UK USA

80,00

85,00

90,00

95,00

100,00

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120,00

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Produttività oraria, 1995 - 2020

(EU 15 = 100)

EA 12 GER SPA FRA ITA UK USA

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Italia: un caso di divergenza! Cosa vuol dire?

• ... lavorare meno per goderci meglio il nostro benessere? Niente affatto!

Divergenza = sintomo di molte “fragilità”

• Congiunturale: recessioni più profonde e più lunghe

• Finanziaria: debito pubblico elevato

• Esposto a rischi di insostenibilità

• No spazio per pol. fiscale

• Lavoro:

• Ammortizzatori sociali selettivi e non per tutti

• Nessuna politica “attiva”

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Divario N/S: crescente

«Le analisi […] rivelano scarti allarmanti di qualità

fra Centro Nord e Mezzogiorno nell’istruzione, nella

giustizia civile, nella sanità, negli asili,

nell’assistenza sociale, nel trasporto locale, nella

gestione dei rifiuti, nella distribuzione idrica.»

(Draghi, 2009)

Fonte: F. Balassone. Il Mezzogiorno: Una questione nazionale

https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/interventi-vari/int-var-2021/Balassone_consultazione_pubblica_Sud_230321.pdf

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Capitale umano: nel 2020 penultimo posto in EU per numero di laureati

• ITA: 26,4% della popolazione 30-34 anni (media UE: 40,9%)

Fonte: https://ec.europa.eu/eurostat/databrowser/view/t2020_41/default/table?lang=en

Occupazione femminile: nel 2020 quartultimo posto in EU nella fascia 20-64 anni

• ITA : 52,7% (media UE: 66,8%) Fonte: https://ec.europa.eu/eurostat/databrowser/view/t2020_10/default/table?lang=en

• Non un paese per giovani ... né per vecchi, né per donne, né per meridionali,

né per immigrati ...

Un paese che deve cambiare rotta!

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2. Unione Europea

'Europe will be forged in crises, and will be the sum

of the solutions adopted for those crises'. (Jean Monnet)

2.1 - Due recessioni nell’area dell’euro:

Grande Recessione 2008.Q2-2009.Q2 = 5xQ

Euro crisi 2011.Q4-2013.Q1 = 6xQ

(tre nella media dell’UE)

Grande Recessione 2008.Q2-2009.Q2 = 5xQ

Euro crisi 1 2011.Q4-2012.Q2 = 3xQ

Euro crisi 2 2012.Q4-2013Q1 = 2xQ

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2.2 - Ricerca “disperata” di riforme istituzionali condivise

• Unione monetaria si è rivelata “incompleta”

Unione monetaria, ma non della politica fiscale

• Bilancio in comune è molto ridotto

• Competizione fiscale tra stati

• Nessun debito in comune

Banca centrale con mandato “limitato”

• Segmentazione dei mercati finanziari

• “Doom loop”: contaminazione perversa tra rischi bancari e rischi sovrani

Diversità delle politiche sociali e del lavoro

Diversità in politica estera e della sicurezza

• Von Rompuy (2011): “... Empty or de-credibilised tool-box I discovered when I took

office ...”

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Riforme 2011-2013

• BCE:

Sovraintende alla vigilanza bancaria europea

https://www.bankingsupervision.europa.eu/about/thessm/html/index.it.html

Esercita responsabilità di “lender of last resort” al limite del proprio mandato

istituzionale, al prezzo di gravi dissensi interni al SEBC.

• Riforme scarsamente efficaci delle regole di politica fiscale (“Patto di stabilità e crescita”)

• Adozione di Trattati “fra governi” che completano le istituzioni proprie dell’UE:

Meccanismo Europeo di Stabilità (MES = ESM, 2012))

• Diverrà il prestatore di ultima istanza per il “Single Resolution Fund” – per risolvere le crisi

bancarie in UE

Treaty on Stability, Coordination and Governance in the EMU (“Fiscal Compact”, 2013)

• Miglioramento del coordinamento delle politiche macroeconomiche, in particolare nell’area

dell’euro: Adozione del “semestre europeo” e di una procedura di monitoraggio

denominata “Macroeconomic Imbalance Procedure” (2011-2013).

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2.3 – Riflessioni ad alto livello sulla riforma ed il completamento dell’UEM

Rapporto dei 5 Presidenti (2015)

Commissione Europea: “Reflection Paper” sull’UEM (2017)

• Proposta di vari meccanismi di stabilizzazione (soprattutto nell UEM), tra cui:

SURE (Mecc. Temporaneo di Sostegno alla Disoccupazione)

Riforma del MES

Completamento dell’Unione Bancaria

Possibile emissione di “Eurobonds”

• ... Tradotti in alcune riforme:

Quasi-completamento dell’Unione Bancaria – fermata alla soglia dell’ultimo passo:

• OK: misure per il contenimento dei rischi finanziari che originano in ciascun paese

(dalle banche o dal debito pubblico)

• NO: misure per la condivisione dei rischi tra paesi

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Mario Draghi (2018):

“The dichotomy between risk-reduction and risk-sharing that characterises the debate today is, in

many ways, artificial.

With the right policy framework, these two goals are mutually reinforcing.

Public risk-sharing through backstops helps reduce risks across the system by containing market

panics when a crisis hits.

And a strong resolution framework ensures that, when bank failures do happen, very little public

risk-sharing is actually needed as the costs are fully borne by the private sector.

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2.4 – La nuova Commissione (2019): un balzo in avanti?

• Quasi “imposta” dal Consiglio (ossia dagli Stati Membri) al Parlamento (che

rappresenta l’istituzione “sovra-nazionale”) ...

• ... tuttavia rilancia la prospettiva di un UE non più rivolta solo all’interno (ossia,

verso la propria “auto-riforma”)

• ma soprattutto rivolta verso l’esterno, alla sfida delle politiche industriali e sociali:

o European Green Deal

o Enfasi su Europa Sociale

o Adozione di nuove tecnologie: Digital Transition

Ursula von der Leyen, “A Union that strives for more. My agenda for Europe: political

guidelines for the next European Commission 2019-2024”.

https://op.europa.eu/en/publication-detail/-/publication/43a17056-ebf1-11e9-9c4e-01aa75ed71a1

forse un altro libro dei sogni?

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2.5 – Probabilmente sarebbe rimasto un altro libro dei sogni,

... perché intanto tra gli Stati Membri (in un’UE sempre più inter-governativa) ...

• Si ampliano le divisioni tra gruppi di stati

• Acquistano peso gli “stati frugali” (Aus, Dan, Ola, Sve) che sostengono:

Riduzione delle risorse proprie (ossia, del bilancio comune dell’UE)

e di conseguenza ridimensionamento di alcune politiche comunitarie

Nessuna forma di “risk sharing” tra Stati Membri.

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2.6 – ... ma a fine febbraio 2020, inizia la pandemia

• Si diffonde l’idea dell’importanza e urgenza di adottare

politiche espansive monetarie (della BCE) e fiscali (degli SM) di dimensioni

eccezionali

Draghi, FT 25.03.2021

affiancando alle politiche “emergenziali “degli Stati Membri una nuova

iniziativa comunitaria: un fondo “per la ripresa (della crescita) e la resilienza”

a livello dell’EU, con fondi reperiti al di fuori delle risorse normalmente

disponibili (le “risorse proprie” dell’UE).

Non-paper del governo spagnolo, 19.04.2020

Discorso di UvdL al Parlamento Europeo, 13.05.2020

“Franco-German initiative”, 18.05.2020 (per congelare le iniziative dei

frugal four).

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Speech by President von der Leyen at the European Parliament Plenary on

the new MFF, own resources and the Recovery Plan

https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/speech_20_877

Vi voglio presentare l'architettura e le caratteristiche principali dell'ambizioso piano di rilancio per l'Europa

sul quale stiamo lavorando. (..)

• dobbiamo sostenere quanti ne hanno maggior bisogno

• dobbiamo dare impulso agli investimenti e alle riforme

• e dobbiamo rafforzare le nostre economie puntando su priorità comuni, quali il Green Deal europeo, la

digitalizzazione e la resilienza.

Il pacchetto per la ripresa consta di due parti.

• In primo luogo, il bilancio europeo – il Quadro Finanziario Pluriennale.

• In secondo luogo, in aggiunta alla dotazione di bilancio, uno strumento per il rilancio finanziato con un

margine più ampio.

Questo margine stabilisce l'importo massimo dei prestiti che la Commissione può contrarre sui mercati dei

capitali con la garanzia degli Stati membri. E, cosa ancora più importante, la dotazione del fondo per la

ripresa sarà interamente erogata attraverso programmi UE.

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La spesa si articolerà intorno a tre pilastri.

1. Il primo pilastro è destinato a sostenere gli Stati membri perché possano riprendersi e uscire ancora più

forti dalla crisi.

2. Il secondo pilastro è volto a rilanciare l'economia e aiutare gli investimenti privati a rimettersi in marcia.

• Sapevamo già, prima della crisi, che abbiamo anche bisogno di ingenti investimenti privati nei settori e

nelle tecnologie fondamentali (...)

• Introdurremo inoltre per la prima volta un nuovo meccanismo strategico per gli investimenti. Esso

contribuirà agli investimenti nelle principali catene del valore fondamentali per la nostra resilienza e

autonomia strategica futura, ad esempio nel settore farmaceutico.

3. Il terzo pilastro consiste nell'imparare gli insegnamenti più immediati della crisi. Creeremo un nuovo

programma specificamente dedicato alla salute.

Prima o poi i nostri scienziati e ricercatori troveranno un vaccino contro il coronavirus. Ma non c'è vaccino

contro i cambiamenti climatici.

Per questo motivo l'Europa deve ora investire in un futuro pulito. I nostri investimenti per la ricostruzione

saranno fatti a caro prezzo. Vale a dire l'aumento dell'onere del debito.

Ma se dobbiamo aumentare il debito che i nostri figli dovranno pagare in futuro, il minimo che possiamo

fare, è usare il denaro per investire nel loro futuro; affrontare i cambiamenti climatici e ridurre la pressione

sul clima. (...)

Una volta superata la crisi non dobbiamo ricadere nei vecchi modelli, non dobbiamo avviare la ripresa per

ricostruire il modello economico di ieri.

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3. “A New Recovery and Resilience Tool”

• In cosa consiste?

• Perché è una radicale innovazione intellettuale e politica – in molte dimensioni?

New Recovery and Resilience Tool: in cosa consiste?

Accordo del 10 novembre 2020 (tra Commissione, Consiglio e Parlamento)

e Decisioni del Consiglio europeo del 10-11- dicembre 2020:

• Un pacchetto di stanziamenti di impegno di: € 1824 mld

Bilancio di lungo periodo 2021-2027 (MFF): € 1074 mld.

Strumento temporaneo per la ripresa (NGEU): € 750 mld.

• MFF: aumento rispetto al MFF 2014-21 (EU 28): + 12 %

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Tre innovazioni

a) Per MFF:

Aumento del massimale delle risorse proprie dell’UE (che possono essere richieste

agli Stati membri in un dato anno per finanziare la spesa dell'UE) dall'1,20% all'1,40%

del reddito nazionale lordo (GNI) dell'UE-27.

• Decisione deve essere ratificata dai governi o parlamenti nazionali.

• Al 20 maggio: ratificata in 22 SM.

o Procedura ancora in corso in AUS, UNG, OLA, POL, ROM.

https://epthinktank.eu/2021/05/08/national-ratification-of-the-own-resources-decision-state-of-play-on-5-may-2021/

b) Per NGEU:

Commissione Europea sarà autorizzata, in via eccezionale, a contrarre

temporaneamente prestiti fino a € 750 mld (a prezzi 2018).

• Per finanziare NGEU, aumento temporaneo (fino al 2058) del massimale sulle

risorse proprie di ulteriori + 0,60% dell’ EU GNI.

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c) Per reperire le maggiori risorse proprie:

• Introduzione di una nuova risorsa propria: prelievo sul peso dei rifiuti di imballaggio

di plastica non riciclati generati in ciascuno Stato membro. L'aliquota uniforme di

prelievo è pari a € 0,80 per chilogrammo

(Decisione del Consiglio dell’UE, 14-12-2020,

https://www.consilium.europa.eu/en/press/press-releases/2020/12/14/next-multiannual-financial-framework-and-recovery-package-council-

moves-to-finalise-adoption/)

Inoltre, la Commissione ha individuato altre potenziali nuove fonti per le risorse proprie:

o Meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera

o Prelievo sul digitale

o Risorse dal sistema di scambio di quote di emissioni (ETS)

o Imposta sulle transazioni finanziarie

o Contributo sulla nuova base imponibile consolidata comune per le società

europee

Con queste 1+5 nuove risorse proprie, per la prima volta UE disporrà di risorse proprie

“in senso proprio”, ossia tributi decisi ad hoc per finanziare le spese dell’UE!

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4. MFF + NGEU: impegni di spesa e fonti di copertura

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Per NGEU:

• 750 miliardi raccolti dalla Commissione sui mercati finanziari, tramite emissione di titoli

europei:

debito pubblico europeo garantito in solido dai paesi dellʼUnione.

• Saranno distribuiti attraverso:

o 390 mld di spese (Contributi a fondo perduto)

• Saranno restituiti grazie al previsto aumento delle risorse proprie

o 360 mld di prestiti a SM: “back to back loans”

• Aumento ulteriore del debito degli SM

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5. Arrivano gli Eurobonds?

Fino al 2019, le diverse riforme adottate nell’area dell’euro si sono tutte fermate alla soglia della

“mutualizzazione dei rischi”

• Evitare ogni condivisione dei rischi sovrani (come, del resto, richiesto dai Trattati UE)

• ...nel timore che questo potesse indurre all’ ”azzardo morale” alcuni paesi (mediterranei)

A dire il vero, gli SM che si sono opposti a tale condivisione (in primis, la Germania) hanno

affermato che sarebbero stati pronti a condividere i rischi di un debito comune se:

• i paesi rischiosi (=mediterranei) avessero prima ridotto i loro rischi (bancario e

sovrano), oppure

• se si fosse decisa la centralizzazione delle decisioni di spesa che generano tali rischi.

Con NGEU, l’avversione alla mutualizzazione è stata per la prima volta superata!

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6. L’allocazione delle risorse tra SM

Fonte: Tinagli, 2021

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Fonte: Tinagli, 2021

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Recovery and Resilience Facility:

• 37% destinato alla transizione ecologica e

• 20% alla trasformazione digitale.

Piani Nazionali di Riforma e di Resilienza (PNRR):

• Presentati entro 30 aprile 2021.

Criteri di valutazione (dalla Commissione Europea):

• pertinenza / efficacia / efficienza / coerenza

• riforme associate al PNRR:

riforma della PA,

della giustizia,

fiscale, ....

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7. Conclusione: Più Europa = più crescita?

Il nuovo MFF + NGEU è una ripresa (imprevista fino al 2019) del processo di integrazione europea.

E’ anche una scommessa sulla possibilità di intraprendere non solo l’uscita dalla recessione ...

... ma anche una ripresa del processo di crescita (che per l’Italia manca da venti anni!)

... e di indirizzare la crescita verso obiettivi sostenibili e socialmente inclusivi

Dunque l’emergenza Covid-19 ha – paradossalmente – fornito le armi (= i fondi)

per realizzare i programmi più ambiziosi della Commissione Von der Leyen.

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In conclusione, cinque novità:

• Più risorse nel quadro finanziario pluriennale 2021-27

• Risorse addizionali con il programma NGEU

• UE emetterà debito per finanziare i nuovi programmi

• Aumentato il massimale delle risorse proprie per rimborsare fino al 1958 i debiti emessi

• ... grazie alle nuove possibili risorse proprie (per la prima volta delle vere imposte europee).

Ed una scommessa:

• non bastano i fondi per riattivare un processo (ossia, una capacità) di crescita assente da tre

decenni

• sono necessarie le riforme

non solo quelle richieste dall’UE

ma anche altre:

ammortizzatori sociali

politiche attive del lavoro

istruzione e formazione

• Senza riforme non arriveranno le risorse, ma anche se arrivassero non sarebbero messe a

frutto, e quindi genererebbero solo debito insostenibile.

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8. APPENDICE: Riflessioni sul nuovo Quadro Finanziario Pluriennale

Di cosa si può (o si deve) occupare un bilancio sovra-nazionale (come quello dell’UE)?

1. Solidarietà tra SM. Questa a sua volta può avere tre diverse motivazioni

o “redistributiva”

o “compensativa”

o “assicurativa” (ex ante / ex post)

2. L’Unione fa la forza: investire in beni pubblici o beni comuni europei

3. Economie di scala & Capacità contrattuale

4. Capacità finanziaria

5. Maggiore efficacia (“paternalismo”)

Page 31: Lezione congiunta per Macroeconomia A-L e M-Z Riccardo

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1. Solidarietà tra SM

a. “redistributiva”

b. “compensativa”

c. “assicurativa” (ex post)

d. “assicurativa” (ex ante)

2. Esternalità

a. Beni pubblici europei

b. Gestione di beni comuni

3. Economie di scala & Capacità contrattuale

4. Maggiore efficacia

5. Capacità finanziaria

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Anni 60 – 80 -> 90 - 00

1. Solidarietà tra SM

a. “redistributiva” (convergenza) PAC / Pol. Regionale -> Allargamento

b. “compensativa” Pol. Regionale -> Allargamento

c. “assicurativa” (ex post)

d. “assicurativa” (ex ante) Emergenze ambientali

2. Esternalità

a. Beni pubblici europei

b. Beni comuni europei

MI e Concorrenza

Politica Commerciale

Ob. 3 (cooperaz. territoriale)

Azioni esterne

3. Ec. di scala & Capacità contratt.

4. Maggiore efficacia -> Pol. Regionale (condizionalità)

5. Capacità finanziaria

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1960 – 1989 -> 1990 - 2008 2010-2018 2020 …

1. Solidarity between MS

a. “redistributiva” (convergenza) CAP & Regional Pol. -> Enlargement

b. “compensativa” Regional Pol. -> Enlargement Just transition

c. “assicurativa” (ex post)

d. “assicurativa” (ex ante) Environmental Emergencies EFSM -> ESM

Banking Union

• rescEU

• REACT-EU

• SURE (loans)

2. Esternalità

a. Beni pubblici europei • Internal Market & Comp. Policy

• Commercial Policy

• EU Obj. 3 (Territorial Cooperation)

• External actions

• Green Deal (also loans)

• Digital Trans.(also loans) b. Beni comuni europei

3. Ec. di scala & Capacità contratt. EU Procurement (vaccines?)

4. Maggiore efficacia -> Regional Pol. (conditionality

for growth) Horizon Europe

5. Capacità finanziaria Health ESM (loans)

Eurobonds:

for financing investments

which will be reimbursed

• From future budgets (with

additional Own Resources)

• From MS

New Own Resources

• Carbon Border Adj.Mech.

• ETS

• New Corporate Tax Base

Sustainable Debt?

Page 34: Lezione congiunta per Macroeconomia A-L e M-Z Riccardo

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In conclusione:

Con il nuovo bilancio pluriennale,

le funzioni “federali” dell’UE aumenteranno in maniera imprevedibile (fino a due anni fa)!

Il bilancio dell’UE inizierà per la prima volta ad apparire come il bilancio di un’Unione vocata alla

soluzione dei problemi comuni, che gli stati membri non riescono ad affrontare da soli.

Probabilmente, sarebbe utile “sostenere” questo nuovo ruolo e queste nuove funzioni

con una riforma dei trattati, che recepisca gli elementi “sovranazionali” del nuovo bilancio.