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1 LICEO SCIENTIFICO “A.Volta” FOGGIA Piano dell'offerta formativa 2013-2014 Premessa Parte Prima Pag 2 L’Istituto Parte Seconda Pag.4 L’organizzazione Parte Terza Pag. 9 Linee guida dell’offerta formativa. Profilo dello studente liceale Parte Quarta Pag. 39 Articolazione dell’offerta formativa didattica Parte Quinta Pag. 48 Ampliamento dell’offerta formativa Parte Sesta Pag. Rapporti scuola-famiglia Parte Settima Strutture e attrezzature. Sicurezza Parte Ottava Regolamento di Istituto Parte Nona Patto di corresponsabilità

LICEO SCIENTIFICO “A 3.pdf · Parte Prima Pag 2 L’Istituto Parte Seconda ... AREE 2/3 Iniziative culturali studenti/docenti e pubblicizzazione sul sito mass-media: ... Religione

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1

LICEO SCIENTIFICO “A.Volta”

FOGGIA

Piano dell'offerta formativa

2013-2014

Premessa

Parte Prima

Pag 2

L’Istituto

Parte Seconda

Pag.4

L’organizzazione

Parte Terza

Pag. 9

Linee guida dell’offerta formativa. Profilo

dello studente liceale

Parte Quarta

Pag. 39

Articolazione dell’offerta formativa didattica

Parte Quinta

Pag. 48

Ampliamento dell’offerta formativa

Parte Sesta

Pag.

Rapporti scuola-famiglia

Parte Settima Strutture e attrezzature. Sicurezza

Parte Ottava Regolamento di Istituto

Parte Nona Patto di corresponsabilità

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PARTE PRIMA : L’ISTITUTO

L’ISTITUTO

L'Istituto è ubicato in una zona residenziale di recente costruzione e in espansione,

abitata da famiglie di ceto medio, da cui deriva un'alta percentuale degli iscritti; l'utenza,

senz'altro notevole, comprende studenti provenienti da zone diverse della città e per un

20% dai Comuni limitrofi. La popolazione scolastica è, quindi, eterogenea, anche se

prevale la presenza di alunni che hanno frequentato le scuole medie “Pio X”, "Foscolo",

“Bovio”, "De Sanctis", "Moscati" di Foggia. La quasi totalità degli studenti ha concluso il

ciclo precedente di studi con esiti decisamente positivi.

L’opportunità occupazionale è legata prevalentemente al prosieguo degli studi

universitari ed in modo particolare alle aree di studio umanistico, medico-

sanitario,economico-giuridico, agrario, e tecnico-scientifico.

ORIENTAMENTO IN ENTRATA

Dall’a.s. 2013/14 l’orientamento in entrata si svolgerà in modo innovativo con l’utilizzo di

un supporto informatico che evidenzierà le strutture della scuola, il curriculum, le finalità

del Pof e si concluderà con alcune testimonianze di ex studenti di questo Liceo. Il Dvd,

unitamente a manifesti e brochure, verranno distribuiti alle famiglie interessate.

CARATTERISTICHE STRUTTURALI:

L’istituto dispone, oltre che di aule normali, di cui due dotate di LIM, anche di strutture

specifiche per le varie attività:

- biblioteca

- laboratorio di scienze;

- laboratorio di fisica;

- laboratorio multimediale di fisica, chimica e scienze;

- laboratori linguistici;

- aule di disegno;

- laboratorio di informatica;

- laboratorio di fotografia;

- audioteca multimediale;

- palestra di 530 mq. attrezzata; un’area esterna, campo di calcetto e pista

di atletica da ristrutturare

- aula magna;

- aule multimediali multiuso.

L’istituto ha un plesso staccato presso l’Istituto Tecnico Commerciale “Blaise Pascal”

utilizzato a rotazione per un anno scolastico da tutti i corsi.

ORGANIGRAMMA DELL’ ISTITUTO

Dirigente Prof. Gabriella Grilli

Docenti Collaboratori Prof. Francesco Laganara Collaboratore Vicario del

Dirigente

(Collegio dei Docenti Prof. Giuseppe Berardi Collaboratore del Dirigente

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del 1° e 24.IX.2010) “ Dora D’Andrea Responsabile Plesso Succursale

D.S.G.A Dott.ssa Patrizia De Palma

Docenti responsabili Funzioni Strumentali

AREE 1/4 Gestione POF, autovalutazione d'Istituto, progettazione Europea e viaggi di

istruzione: prof.ssa Luisa Frati

AREE 2/3 Iniziative culturali studenti/docenti e pubblicizzazione sul sito mass-media:

prof.ssa Enrica Ciccarelli

AREA 3 Sostegno agli studenti, gestione della continuità didattica in entrata, rapporti con

gli studenti e le famiglie: proff. sse Carmela Di Giorgio, Francesca De Rosa.

AREE 3/4 Orientamento Università e mondo del lavoro, continuità in uscita: prof.ssa Tea

Macolino.

Docenti Responsabili di Dipartimento: Dip. Lettere, prof.ssa Pedone; Dip. Matematica,

Matematica e Fisica e informatica, prof.ssa M. Antonietta Pici; Dip. Storia e Filosofia,

prof.ssa Ciccarelli; Dip. Lingue Straniere, prof.ssa Palumbo Giovanna; Dip. Scienze, prof.

Rubino; Dip. Disegno e Storia dell’Arte, prof. Ignelzi; Dip. Ed. Fisica – prof. Iozzi; Dip.

Religione, prof.ssa Tizzano.

Docenti Responsabili dei Laboratori: Lab. Linguistico 1 – prof.ssa Mastrolitto; Lab.

Linguistico 2 – prof.ssa Fuiano; Lab. Linguistico 3 – prof.ssa Ricciardi; Lab. Chimica –

prof.ssa Macolino; R.T. Laboratori – proff. Rubino/Pici; Lab. Fisica – prof.sse Dutti/Zavatta;

Lab. Matematica 1 – prof. Berardi; Lab. Matematica 2 (ECDL) prof. Laganara; Lab.

Disegno/Fotografia – prof. Ignelzi; Resp. materiale Ed. Fisica – prof.ssa Iozzi.

Docenti Responsabili delle Olimpiadi e dei Giochi: Olimpiadi Matematica: proff. sse

Dutti/Zavatta; Olimpiadi di Fisica (triennio), proff. Prigionieri/Del Fosco; Giochi di Anacleto:

proff. Prigionieri /Minetti; Giochi della Chimica: prof. Rubino; Olimpiadi delle Scienze:

prof.ssa Macolino, Olimpiadi della Cultura e del Talento: prof.ssa Luisa Frati.

Responsabile della Biblioteca prof. Martino.

PARTE SECONDA : L’ORGANIZZAZIONE

Le nuove linee guida della Riforma Gelmini

La recente riforma del sistema di istruzione e formazione ha innovato profondamente il

nostro sistema educativo secondo le linee direttrici europee della società della

conoscenza. Si tratta di una riforma complessiva di sistema che interessa tutti i settori

dell’istruzione e della formazione e del rapporto con il sistema produttivo e sociale .La

legge delega n. 53/03 ha definito le norme generali sull’istruzione e i livelli essenziali delle

prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale ed ha innovato e reso

unitario il sistema educativo ponendo al centro del processo educativo la persona,

valorizzando il ruolo della famiglia, l’autonomia delle scuole e i raccordi tra scuola,

territorio, Enti locali e mondo del lavoro, con riferimento agli indirizzi dell’Ue in materia di

apprendimento permanente per tutto il corso della vita. La riforma Gelmini ha

contestualmente abolito tutte le sperimentazioni, che sono rimaste fino a esaurimento

nelle classi in cui già erano state attivate, ossia dal secondo anno in poi.

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Pertanto l’offerta formativa si struttura in Corsi di nuovo ordinamento: Liceo Scientifico di

ordinamento e Liceo Scientifico con opzione Scienze applicate, Corsi di vecchio

ordinamento e di indirizzo (ad esaurimento)

IL NUOVO LICEO SCIENTIFICO

Il nuovo ordinamento prevede :

il potenziamento della matematica e, nel primo biennio, l’integrazione con lo

studio del linguaggio informatico

l’introduzione fin dal primo anno della fisica e delle scienze naturali

una riduzione del monte ore del latino, della storia e della filosofia.

Liceo Scientifico di nuovo ordinamento (DPR n. 89 del 15 marzo 2010)

Il liceo scientifico di nuovo ordinamento, accogliendo le direttive dell’ U.E. (ribadite nel

giugno 2005 dal Trattato di Lisbona), intende promuovere l’acquisizione di quelle

competenze linguistiche e logico-matematiche considerate indispensabili per

raggiungere l’obiettivo di incrementare il numero e la competitività delle lauree

scientifiche europee

L’itinerario progettuale si articola in due bienni e in un quinto anno specificamente

indirizzato all’orientamento universitario.

Il modello didattico del primo biennio è mirato al consolidamento delle competenze

chiave previste nei primi dieci anni del percorso europeo d’istruzione.

Nel secondo biennio, nell’ottica dell’acquisizione di un metodo di studio basato

sull’abitudine al collegamento interdisciplinare dei saperi, viene meglio definita

l’integrazione tra discipline storiche e umanistiche, tra la lingua inglese e le discipline

legate ai linguaggi matematici e al pensiero scientifico.

Liceo Scientifico opzione Scienze applicate

Nell’a.s 2013/14 risultano attive quattro prime, tre seconde e quattro terze del Liceo

Scientifico con opzione Scienze Applicate. Il recente indirizzo ha come obiettivo quello di

fornire allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alla

cultura scientifico-tecnologica, con particolare riferimento alle scienze matematiche,

fisiche, chimiche, biologiche, della terra, all'informatica e alle loro applicazioni. Proprio lo

studio dell'informatica è, in questo liceo, messo in primo piano e sostituisce lo studio del

latino, per offrire a tutti gli studenti una preparazione scientifica e tecnologica sempre più

completa.

CORSI DI VECCHIO ORDINAMENTO: INDIRIZZI DI STUDIO (ad esaurimento)

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Liceo scientifico di vecchio ordinamento

Pur privilegiando l’area scientifica, il curricolo si fonda sulla fondamentale unità dei

saperi e sulla considerazione che ai fini della formazione integrale dello studente l’area

linguistico- umanistica e l’area scientifica siano complementari nel fornire allo studente un

valido supporto per la sua maturazione umana e cognitiva, una base culturale ampia,

solida e articolata, nonché gli strumenti metodologici necessari per il proseguimento degli

studi.

Liceo scientifico con sperimentazione PNI

Nel corso sperimentale l’insegnamento della matematica è verticalizzato e diviso dalla

fisica. La peculiarità è che il docente di matematica accompagna il discente dal primo

anno al quinto alternandosi con un secondo docente che segue lo stesso percorso.

Il programma tradizionale di matematica è integrato con elementi di probabilità,

statistica, analisi numerica e con l’ausilio del laboratorio di informatica. Il numero delle ore

settimanali di lezione aumenta complessivamente nel quinquennio di sette unità rispetto

al curricolo di ordinamento. Questa sperimentazione prevede per gli Esami di Stato una

prova scritta specifica per questo indirizzo.

Liceo scientifico con sperimentazione di Scienze

La sperimentazione di Scienze prevede l’insegnamento della disciplina per l’intero

quinquennio (il numero di ore di settimanali di lezione aumenta complessivamente nei 5

anni di 8 ore)e si propone,oltre all’ampliamento dei contenuti,di non interrompere il

processo di preparazione scientifico avviato fin dai primi anni di scolarità,di far

comprendere il carattere unitario delle discipline scientifiche attraverso l’insegnamento

integrato di Fisica,Chimica e Scienze Naturali e di utilizzare il supporto del

laboratorio,grazie al quale si opera per suscitare intuizioni,concetti e conoscenze,per

formulare ulteriori ipotesi e progettare nuove indagini sperimentali.

Quadro orario nuovo ordinamento

Le cifre in tabella indicano il numero di ore di lezione svolte settimanalmente per ogni

materia.

MATERIE prima seconda terza quarta quinta

Lingua e letteratura

italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura latina 3 3 3 3 3

Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3

Storia e geografia 3 3

Storia 2 2 2

Filosofia 3 3 3

Matematica* 5 5 4 4 4

Fisica 2 2 3 3 3

Scienze naturali** 2 2 3 3 3

Disegno e storia dell'arte 2 2 2 2 2

Scienze motorie e

sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o

Attività alternative 1 1 1 1 1

TOTALE 27 27 30 30 30

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*con informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra

Il corso di studi dura cinque anni, suddivisi in "primo biennio", "secondo biennio" e "quinto

anno". Al termine dei cinque anni, in seguito ad un esame di Stato si consegue il diploma

di liceo scientifico. La divisione tra primo e secondo biennio non comporta un'interruzione

del corso di studi.Il corso prevede lo studio approfondito di discipline scientifiche quali

Matematica, Fisica, Scienze Naturali ed Informatica; è inoltre previsto l'insegnamento di

disegno geometrico ed architettonico.Il numero totale delle ore settimanali durante

l'intero quinquennio è di 144, così suddivise: 27 ore settimanali nel primo biennio e 30 ore

settimanali nel rimanente trienni

PIANO DEGLI STUDI DEL LICEO SCIENTIFICO delle

SCIENZE APPLICATE

2012/2013

1° BIENNIO 2° BIENNIO 5°

ANNO

ORARIO DI INSEGNAMENTO 1°

ANNO

ANNO

ANNO

ANNO

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4 4 4 S,O.

LINGUA STRANIERA 1 3 3 3 3 3 S.O.

STORIA E GEOGRAFIA 3 3 0.

STORIA 2 2 2 O.

FILOSOFIA 2 2 2 O.

MATEMATICA 5 4 4 4 4 S.O.

INFORMATICA 2 2 2 2 2 S.O.

FISICA 2 2 3 3 3 S.O.

SCIENZE NATURALI ( BIOLOGIA, CHIMICA, SCIENZE

DELLA TERRA ) 3 4 5 5 5 S.O.

DISEGNO E STORIA DELL’ARTE 2 2 2 2 2 O.G.

SCIENZA MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2 2 2 O.P.

RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITA’ ALTERNATIVE 1 1 1 1 1 0.

TOTALE ORE 27 27 30 30 30

Legenda - S. scritto O. orale G. grafico P. pratico

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PIANO DEGLI STUDI LICEO SCIENTIFICO

1° BIENNIO 2° BIENNIO 5°

ANNO

ORARIO DI INSEGNAMENTO 1°

ANNO

ANNO

ANNO

ANNO

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4 4 4 S,O.

LINGUA E CULTURA LATINA 3 3 3 3 3 S.O.

LINGUA STRANIERA 1 3 3 3 3 3 S.O.

STORIA E GEOGRAFIA 3 3 0.

STORIA 2 2 2 O.

FILOSOFIA 3 3 3 O.

MATEMATICA 5 5 4 4 4 S.O.

FISICA 2 2 3 3 3 S.O.

SCIENZE NATURALI ( BIOLOGIA, CHIMICA,

SCIENZE DELLA TERRA ) 2 2 3 3 3 S.O.

DISEGNO E STORIA DELL’ARTE 2 2 2 2 2 O.G.

SCIENZA MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2 2 2 0.P.

RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITA’

ALTERNATIVE 1 1 1 1 1 0.

TOTALE ORE 27 27 30 30 30

Legenda - S. scritto O. orale G. grafico P.

pratico

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ORGANIZZAZIONE DELL’ ATTIVITÀ DIDATTICA

L’attività didattica ordinaria si svolge prevalentemente per classi singole che vengono

formate in base:

alle richieste dell’utenza fino a concorrenza di 28/30 unità

sorteggio pubblico in caso di superamento di tale numero.

È, inoltre, consentito ad ogni iscritto indicare un/a compagno/a che desidererebbe

come compagno/a di classe, purché l’indicazione sia reciproca.

L’organizzazione della didattica mira ad una razionalizzazione degli interventi e alla

periodica verifica dell’efficacia degli interventi stessi.

All’interno del quadro normativo nazionale, regionale e della programmazione di istituto

sono calendarizzate le scadenze per le attività degli Organi Collegiali (Collegi Docenti,

Dipartimenti, Consigli di Classe), per il ricevimento dei genitori, per gli scrutini.

Sono inoltre definiti collegialmente momenti particolari della didattica che coinvolgano

più classi o che siano legati ad enti esterni.

Il calendario scolastico

L’attività scolastica è articolata in 2 quadrimestri.

INTERVENTI RECUPERO E SOSTEGNO (EX I.D.E.I.)

Gli interventi didattici integrativi hanno una funzione fondamentale nel processo

insegnamento-apprendimento, in quanto consentono ai docenti del Cdc di intervenire

durante l’anno scolastico in modo tempestivo in presenza di situazioni di

insufficienza.(dopo il primo quadrimestre). Essi sono strettamente connessi

all’insegnamento ordinario curricolare che rimane il momento fondamentale del

processo di apprendimento.

Il Consiglio di classe è l’organo deputato alla programmazione degli Interventi Didattici

Integrativi (I.D.E.I.)e alla definizione della tipologia, dei contenuti, dei tempi e

dell’articolazione degli stessi. Il rinforzo-sostegno è rivolto agli studenti che presentano

carenze nelle conoscenze e/o che hanno bisogno di potenziare i livelli di apprendimento.

L’approfondimento è rivolto prevalentemente agli studenti delle classi quinte per la

preparazione agli esami di stato: Le attività per le eccellenze sono rivolte a studenti con

livelli di apprendimento ottimi e non devono superare il 20% dell’intero monte ore.

LE FUNZIONI STRUMENTALI AL P.O.F.

Il Collegio dei Docenti per:

rispondere ai bisogni espressi dalle varie componenti della scuola;

per il raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici definiti dal Collegio stesso;

per la realizzazione delle attività del Piano dell’Offerta Formativa;

per una migliore e più efficace organizzazione del lavoro scolastico

ha individuato e attivato per l’anno scolastico in corso le Funzioni Strumentali riportate nel

precedente organigramma individuando quali criteri per il conferimento degli incarichi i

seguenti:

9

1. l’esperienza didattica e organizzativa del docente;

2. l’aver ricoperto la funzione negli anni precedenti;

3. le caratteristiche professionali ed umane del docente

DIPARTIMENTI

I Dipartimenti sono articolazioni disciplinari del Collegio dei Docenti ( Delibera Collegio

dei Docenti 4 giugno 2001) e sono coordinati da un responsabile, nominato dal Dirigente

Scolastico su proposta dei docenti membri del Dipartimento stesso

I Dipartimenti sono sede di dibattito e di confronto tra gli insegnanti impegnati nelle stesse

discipline o nelle stesse aree disciplinari; sono luogo di scambio di esperienze e di

costruzione di percorsi comuni, di discussione di situazioni problematiche in ordine a

questioni di valutazione e di didattica.

Nei Dipartimenti sono definiti i livelli minimi di conoscenza e di competenza, ritenuti

vincolanti anche in vista di un’ulteriore articolazione dei piani di studio delle singole

discipline in forme approfondite ed estese, secondo la programmazione individuale del

docente.

Il Collegio dei Docenti si articola in 7 Dipartimenti per ogni area disciplinare: Religione,

Lettere, Lingua e Letteratura straniera, Matematica, Fisica e Informatica, Disegno e Storia

dell’Arte, Scienze ed Educazione Fisica. Ogni Dipartimento individua :

le competenze disciplinari per i diversi segmenti (primo biennio; secondo

biennio;quinto anno)

le competenze minime indispensabili per il passaggio alla classe successiva

i contenuti di massima delle singole discipline

i modi, il tempo e il numero delle prove di verifica

le proposte di miglioramento della qualità di servizio

le proposte di sperimentazione didattica

le proposte di aggiornamento/formazione docenti

le proposte di adeguamento delle attrezzature e del materiale didattico

I COORDINATORI DI CLASSE

Particolare importanza riveste il Consiglio di classe che deve garantire non solo le attività

didattiche, ma anche il rispetto e la realizzazione di quanto deciso dagli altri organismi della

Scuola; consentire una più attenta conoscenza delle dinamiche di classe, dei bisogni espressi

dai giovani, degli eventuali disagi, e, in armonia con le figure funzionali al POF e col Dirigente

scolastico, attivarsi per offrire risposte e/o soluzioni.

Ogni consiglio di classe individua un coordinatore, incaricato dal Dirigente scolastico.

I suoi compiti sono:

A. in caso di assenza o impedimento del Dirigente e/o del Vicario, presiede il Consiglio di

classe e verbalizza quanto discusso e concordato

B. verifica dal registro di classe che le assenze e le giustificazioni siano registrate;

C. individua le assenze ripetute e frequenti dei singoli allievi

D. mantiene i rapporti con le famiglie e gli studenti

E. coordina le proposte di visite guidate e viaggi di istruzione

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PARTE TERZA

LINEE GUIDA DELL’OFFERTA FORMATIVA.

I Dipartimenti hanno elaborato i nuovi curricoli e la declinazione delle competenze

disciplinari relative ai diversi segmenti (primo biennio,secondo biennio,quinto anno)

secondo il Regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e

didattico dei licei ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n.

112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133” e le Indicazioni nazionali riguardanti gli

obiettivi specifici di apprendimento che costituiscono l’intelaiatura sulla quale disegnare

il proprio Piano dell’offerta formativa.

In conformità con le disposizioni della normativa del 4 febbraio 2010 ( Regolamento dei

nuovi licei-Allegato A Il profilo culturale, educativo e professionale dei Licei), i Dipartimenti

hanno elaborato i curricoli delle singole discipline che costituiscono il Curricolo formativo

dello studente liceale che si realizzerà con l’acquisizione di competenze trasversali e

specifiche attraverso il perseguimento di specifici obiettivi di apprendimento

Curricolo di Religione

Nuclei fondanti Competenze in uscita

1. Trasversale per il quinquennio

Nucleo epistemologico . Definizione

dell’oggetto formale del corso : la fede

professata dai cristiani cattolici, che lo studente

deve essere aiutato non a professare, ma a

conoscere , comprendere e apprezzare

criticamente, in quanto patrimonio spirituale e

tradizione storica del popolo italiano ( Accordo

di Revisione del Concordato, art.9 ), in altri

termini il sistema religioso, come fenomeno

culturale, in cui si esprime la fede dei cattolici,

“matrice” e “grande codice” della cultura

occidentale.

Primo biennio : - il fenomeno religioso ( nuclei 1-6 )

- la formazione del movimento cristiano nella

documentazione biblica : l’attesa del Messia nella

storia ebraica e l’evento Gesù Cristo ( nuclei 1-7-8 )

2. Nucleo sociologico. Esplicitazione di un

modello rappresentativo e interpretativo del

sistema religioso come fenomeno culturale

rappresentato da una comunità in uno

spazio e in un tempo dati.

3. Nucleo fenomenologico . Ricognizione

fenomenica degli elementi essenziali delle

manifestazioni tipiche del vissuto religioso.

Esse consistono in sistemi di credenze , di

Primo biennio

- Possesso dei dati essenziali per la

conoscenza del fenomeno religioso

e dei suoi valori

-Riconoscimento e apprezzamento

dell’evento cristiano nella storia

- Comprensione ed uso corretto del

linguaggio religioso

- Corretto riferimento alle fonti

bibliche e ai documenti della

Chiesa Cattolica

11

azioni cultuali, di norme etiche, di istituzioni.

4. Nucleo filosofico . Individuazione di quei

meccanismi per i quali anche nella più

estrema razionalità si annida l’attitudine alla

trascendenza. Infatti prendendo

consapevolezza della propria “ condizione

problematica “ , l’uomo può avviare una

ricerca che attivi in lui l’attitudine “religiosa”,

la tendenza ad individuare un valore

percepito come assoluto e al quale legare

(religare da cui religio ) il senso della propria

esistenza nell’esperienza del credere ( fede ).

Questa si manifesta nelle forme simbolico-

culturali del sistema religioso

5. Nucleo antropologico culturale . In esso si

seguono le tappe attraverso le quali le

grandi religioni , dopo un lungo processo

evolutivo, da alcune forme elementari di vita

religiosa approdano ad altre più strutturate e

sociologicamente determinate.

6. Nucleo ecumenico . Percorso di geografia e

storia delle religioni, con particolare

attenzione ai “grandi” sistemi religiosi orientali

( induismo, buddismo, confucianesimo,

taoismo, shintoismo) , alle “religioni classiche

“ ( di Mesopotamia, Egitto , Grecia, Roma,

nord-Europa), ai tre “monoteismi” (ebraismo,

cristianesimo, islamismo ), alla vasta galassia

delle religioni “tribali”, ai “Nuovi Movimenti

Religiosi “.

7. Nucleo biblico . Studio del “grande codice

della cultura occidentale “

( W:Blake), analizzato a livello di struttura

storica, letteraria e teologica.

8. Nucleo evangelico-ecclesiologico . Studio

dell’origine e della formazione del

“movimento cristiano”, del suo “credo” ,

della sua liturgia, del suo “ethos”,

dell’istituzione della Chiesa e delle sue

ramificazioni, attraverso una lettura critica e

polivalente(storico-fenomenologica,

sociologica, ermeneutica, teologica,

istituzionale ) delle scritture neotestamentarie

e della storia della Chiesa.

Secondo biennio e quinto anno : - l’

istituzionalizzazione del cristianesimo nel I millennio :

dal “vangelo” alla formazione della Chiesa.

Persecuzioni, inculturazione del vangelo, eresie e

concili ( nuclei 1- 9-10 ) - le ramificazioni del

cristianesimo nel II millennio : le confessioni

Secondo biennio e quinto anno:

- Sviluppare una concezione

articolata e sinottica delle

espressioni antropologiche

universali( spiritualità, tradizioni civili

e religiose), considerate sia nel loro

permanere che nel loro evolversi.

- Analizzare le molteplici discipline

e individuare i possibili percorsi

comuni.

12

cattolica, ortodossa, protestante, anglicana .

Scismi , ritualità e religiosità popolare. Scienza e

fede : il caso Galilei ( nuclei 1-9-10). Dalla religione

all’etica. La modernità secolarizzata e la ricerca di

una “religione civile” e di un’”etica civile”. Il senso

dell’impegno ( nuclei 1-9-10 ).

9. Nucleo teologico . Sviluppo dei quattro

fondamentali sistemi della religione cristiano-

cattolica : il “credo”, il culto, l’etica e le

istituzioni, in costante comparazione con i

sistemi delle altre confessioni cristiane e delle

altre religioni.

10. Nuclei tematici . Da svilupparsi attraverso lo

studio di “casi” emblematici del

Cristianesimo inseriti, con approccio

interdisciplinare, nel rispettivo tessuto

culturale.

Curricolo di Italiano

Nuclei fondanti Primo Biennio Competenze in uscita primo biennio

Padronanza della lingua italiana :

dominare la scrittura in tutti i suoi

aspetti ( ortografia, morfologia, sintassi

semplice e complessa, lessico e

linguaggi specifici)

scrittura e contesti di comunicazione

(tipologie testuali)

Comunicazione ed interazione verbale

elementi fondamentali della

comunicazione pragmatica e letteraria

funzione sociale e letteraria

contesti e relative tipologie di

comunicazione

Lettura, comprensione ed interpretazione

delle diverse tipologie testuali :

testi pragmatici (compresi testi non

continui)

testi letterari

Analisi testuale e relativi modelli

testo poetico

testo narrativo

testo teatrale

saggio breve

Contestualizzazione di opere e testi letterari

Interazione verbale:

saper comunicare in vari contesti

nel rispetto della situazione

comunicativa e con padronanza

della lingua italiana

saper comprendere ed interpretare

diverse tipologie di testi

saper decodificare un messaggio

pragmatico utilizzando gli

strumenti della comunicazione

Lettura,comprensione e interpretazione

saper comprendere ed interpretare

testi scritti di vario tipo, letterari e

non letterari

saper utilizzare testi multimediali

saper utilizzare gli strumenti per

l’analisi del testo (applicando

modelli di riferimento)

saper fruire da lettore consapevole

di testi letterari classici e

contemporanei

Scrittura

saper produrre testi di vario tipo in

relazione ai differenti scopi

13

comunicativi

saper produrre testi multimediali

Nuclei fondanti Secondo biennio e

Quinto anno

Competenze in uscita

EDUCAZIONE LETTERARIA

Approfondimento delle conoscenze

acquisite nel biennio (elementi d'analisi

sia del testo narrativo sia del testo

poetico) e loro estensione agli

argomenti del triennio

Approfondimento di un linguaggio

settoriale, la metalingua letteraria,

nella competenza sia passiva che

attiva.

- saper individuare gli scopi espliciti

ed impliciti di un testo

- saper analizzare un testo letterario

secondo le sue caratteristiche precipue:

riconoscimento degli elementi minimi di

analisi testuale del testo poetico (verso,

strofe, principali figure retoriche, parole

chiave, struttura espositiva, temi) e del

testo narrativo (fabula e intreccio, temi,

caratteristiche dei personaggi, parole

chiave, temi e significato letterale e

simbolico)

- saper ricondurre i dati individuati in un

testo alle categorie generali di

appartenenza (tipologie testuali, generi

letterari ecc.)

- saper utilizzare linguaggio specifico

- saper costruire una propria mappa di

studio attraverso le relazioni fra testi e

argomenti affrontati

Il sistema letteratura : Testi-Autori-

Contesto

Il sistema dei generi

- saper contestualizzare gli elementi

caratteristici dei testi nel sistema letterario

(dei generi letterari, della produzione di un

autore, ..) e culturale dell’epoca,

- saper stabilire collegamenti con

questioni legate alla cultura

contemporanea (archetipi, temi e forme

ricorrenti)

Testi, autori, generi e tematiche della

letteratura italiana nel contesto

europeo dal Medio Evo all’età

contemporanea, strutturati in moduli:

modulo autore, modulo genere

letterario, modulo-opera, modulo

storico-letterario, modulo tematico.

- saper contestualizzare un’opera

letteraria nel sistema di riferimento

- saper stabilire collegamenti anche

pluridisciplinari tra opere, contesto e

autori

- saper interpretare un testo utilizzando gli

strumenti di analisi

EDUCAZIONE LINGUISTICA

Estensione delle conoscenze acquisite nel

biennio agli argomenti del triennio e loro

approfondimento.

Analisi testuale

Saggio breve

- saper pianificare la stesura di un testo

costruendo una scaletta o una mappa

concettuale rispettando consegne e

vincoli testuali

- saper produrre testi rispettando la

tipologia richiesta, il registro linguistico e i

14

Tema di attualità

vincoli della traccia o dell’ambito della

problematica

- saper stendere ed esporre oralmente relazioni

chiare, collegando i dati studiati e ragionando

su di essi, senza errori grammaticali gravi

(ortografici, morfosintattici), usando un

linguaggio chiaro ed appropriato) e con una

corretta strutturazione logica del discorso (=

con ordine)

- saper costruire testi di varia tipologia

espositivo-argomentativi di contenuto

letterario o storico-culturale o attualità sia

d’altro argomento afferente le discipline di

studio

- saper costruire testi argomentativi

documentati, in forma di tema, di saggio e/o

di articolo (fase I: pochi dati e documenti;

fase II: pluralità di dati e documenti, confronto

tra autori, testi, fenomeni diversi; fase III: analisi

di fenomeni e confronti alla luce di giudizi

critici), e in particolare (commenti, recensioni

ecc.)

Curricolo di Latino

Nuclei fondanti Competenze in uscita

Primo biennio

Conoscenza del codice lingua :

1°anno: fonetica, morfologia ed elementi

essenziali di analisi del periodo

2° anno: sintassi del periodo:strutture participiali

e strutture subordinate

Conoscenza della cultura latina attraverso la

comprensione e l’analisi di alcuni testi letterari

· comprendere e decodificare un

testo latino con semplici strutture

sintattiche

- comprendere il significato globale di

un testo latino e il suo contesto di

riferimento

· avere un’adeguata padronanza del

lessico latino di base

· possedere una maggiore padronanza

della lingua madre

Secondo biennio

Completamento della sintassi

Nozioni di storia della lingua e passaggio

dal latino al volgare

Studio della storia letteraria nel suo

sviluppo diacronico e sincronico attraverso

tematiche e autori significativi e vicini alla

sensibilità moderna

Riflessioni sulla centralità del concetto di

HUMANITAS nell’evoluzione del pensiero

Ambito linguistico:

Leggere e comprendere testi latini,

riconoscendone le tipologie testuali

Avere consapevolezza della

complessità della traduzione e

dell’insieme di conoscenze e

competenze che essa comporta

Avere adeguata padronanza del

lessico intellettuale ed, in particolare,

scientifico, a livello ricettivo e

produttivo

15

Saper interpretare testi anche

attraverso opportuni confronti fra

proposte di traduzioni d’autore

Quinto anno

Nozioni di storia della lingua e passaggio

dal latino al volgare

Studio della storia letteraria nel suo

sviluppo diacronico e sincronicoattraverso

tematiche e autori significativi e vicini alla

sensibilità moderna

Riflessioni sulla centralità del concetto di

HUMANITAS nell’evoluzione del pensiero

antico e come principio fondante della

cultura occidentale

Sapersi orientare sul terreno

linguistico e letterario

Saper riconoscere i motivi

pregnanti della letteratura e

civiltà latina che si rinvengono

nella CULTURA occidentale

Curriculum del Dipartimento di Lingue Straniere

L'insegnamento delle lingue straniere offre agli studenti l'opportunità di ampliare oltre i confini geo-politici lo spazio della comunicazione interpersonale e li porta a verificare come nella lingua ogni comunità nazionale organizza in modo originale, anche assimilando contributi e acquisti di diversa provenienza, la propria cultura. Per questo agire didattico l’insegnamento delle lingue straniere si prefigge le seguenti finalità :

strumentali : servirsi della lingua per comunicare con persone di altri paesi.

culturali : riflettere su culture diverse dalla propria.

interculturali : conoscere e rispettare le diversità culturali.

formative : favorire lo sviluppo della personalità e i rapporti interpersonali.

OBIETTIVI FORMATIVI

1. Favorire lo sviluppo della personalità e i rapporti interpersonali

2. Comprendere, accettare e rispettare le differenze culturali

3. Favorire l’autonomia nel processo di apprendimento:

essere consapevoli delle proprie capacità

individuare il proprio stile di apprendimento

collaborare nel conseguimento degli obiettivi

stimolare la capacità di autovalutazione

PROFILO IN USCITA

Lo studente dovrà sviluppare capacità di: comprensione di testi orali e scritti attinenti ad aree di interesse del percorso liceale di riferimento; produzione di testi orali e scritti per riferire fatti, descrivere situazioni, argomentare e sostenere le opinioni con pertinenza lessicale; interazione

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nella lingua straniera in maniera adeguata sia agli interlocutori sia al contesto; analisi critica di aspetti relativi alla cultura dei paesi di cui si parla la lingua, con particolare riferimento a specifiche tematiche che si prestino a confrontare e mettere in relazione lingue, culture, sistemi semiotici diversi nello spazio e nel tempo; approfondimento di argomenti di interesse culturale, anche trasversalmente ad altre discipline.

Obiettivi Specifici di apprendimento

Primo biennio

Competenze linguistiche

Lo studente dovrà acquisire competenze linguistico-comunicative corrispondenti al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue. In particolare dovrà:

Saper comprendere testi orali su argomenti di carattere generale in linea con il percorso di studi frequentato, adeguati all’età, agli interessi e ai bisogni comunicativi, in cui siano utilizzate funzioni comunicative e forme lessicali e morfosintattiche , individuando sia le informazioni principali che quelle specifiche.

Sapersi esprimere in contesti comunicativi adeguati all’età, agli interessi e alle esperienze, partecipando in modo pertinente. Saper produrre semplici testi informativi, narrativi e descrittivi su argomenti di carattere generale e personale.

Saper comprendere testi di tipo informativo, narrativo e descrittivo su ambiti scientifici in cui siano utilizzate funzioni comunicative e forme lessicali e morfosintattiche progressivamente più complesse. Individuare l’argomento centrale, gli elementi di coesione e coerenza riconoscibili nel testo e le informazioni referenziali, sapendo operare semplici inferenze.

Saper redigere messaggi, lettere informali e semplici testi di tipo informativo, descrittivo e narrativo a carattere personale e immaginativo avendo chiaro lo scopo, l’oggetto e il destinatario della comunicazione.

Competenze in uscita (declinate in termini di funzioni linguistiche e competenze)

Primo anno:

Identificare un oggetto e descrivere le caratteristiche fisiche di una persona; presentare due o più persone formalmente/ informalmente.

Chiedere informazioni personali; saper offrire, accettare, rifiutare.

Saper descrivere la routine quotidiana.

Saper descrivere il proprio ambiente (casa, città).

Esprimere possesso ed appartenenza ; chiedere e dare informazioni sulle quantità e sul costo.

Saper descrivere oggetti in relazione al rapporto spazio/tempo.

Esprimere preferenza.

Parlare di eventi presenti, passati, futuri.

Si precisa che il livello di competenza acquisita nel primo anno di liceo corrisponde al livello A1-A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.

17

Secondo anno:

Riprendere ed approfondire le abilità sviluppate nel precedente anno scolastico.

Acquisire il particolare concetto di durata.

Esprimere relazioni tra cose / persone.

Esprimere preferenze e parlare di situazioni immaginarie.

Descrivere processi.

Riportare eventi.

Parlare di certezza e probabilità; esprimere permessi e proibizioni, comandi. necessità, desideri; saper dare suggerimenti e criticare.

Parlare di ciò che si percepisce; esprimere permessi e/o proibizioni.

Si precisa che il livello di competenza acquisita nel secondo anno di liceo corrisponde al livello A2-B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.

METODOLOGIA

Il lavoro sarà organizzato in moduli ed unità didattiche. Il lavoro in classe prevede lezioni interattive, lavori di coppia e/o di gruppo. Si farà ricorso alle strategie più idonee per favorire l’apprendimento delle varie abilità linguistiche.

VERIFICHE: tipologia

Prove scritte strutturate, a risposta chiusa o aperta, composizioni guidate e non, questionari a partire da un testo scritto, dettati, semplici traduzioni per la verifica dell’acquisizione delle regole del sistema morfo-sintattico della lingua.

Prove orali: interazione con l’insegnante e con i compagni, relazioni su argomento assegnato, listening tests.

Osservazioni in itinere

VALUTAZIONE: modalità e tempi.

Le prove oggettive saranno valutate attribuendo un punteggio per ogni risposta esatta e facendo corrispondere i punteggi ai voti secondo una certa proporzione da definire in base alle complessità della prova somministrata (esempio: sufficiente (voto 6) al test con almeno il 60-65% delle risposte esatte o che totalizza il 60-65% del punteggio totale possibile).

Le prove che prevedono una valutazione soggettiva (produzione orale e scritta) verranno valutate tenendo presente la competenza lessicale, morfologica, sintattica, il contenuto, l’organizzazione del discorso, la fluenza del linguaggio. I singoli docenti, inoltre, espliciteranno i criteri di valutazione applicati nei piani di lavoro di ogni classe.La valutazione sommativa scaturirà anche dall’ osservazione in itinere.

La valutazione complessiva dell’alunno seguirà i parametri e i descrittori individuati e riportati nel Piano dell’ Offerta Formativa.

Obiettivi specifici di apprendimento

Secondo biennio

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Lo studente dovrà acquisire competenze linguistico-comunicative corrispondenti al Livello B1.2, con avvio al B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento. In particolare dovrà:

Saper comprendere una varietà di messaggi orali attinenti a situazioni via via più complesse e prodotti a velocità normale, acquisendo una sempre maggiore capacità ricettiva e padronanza lessicale.

Saper comprendere una varietà di messaggi scritti, redatti per usi diversi ed in contesti scientifici.

Saper argomentare e relazionare in forma orale e scritta su ambiti diversificati, anche tecno-scientifici

Saper operare l’analisi di testi letterari in relazione al genere e al contesto, sapendoli rapportare anche alle altre discipline di studio.

Saper riflettere sul sistema e sugli usi linguistici della lingua straniera, anche al fine di acquisire una consapevolezza delle analogie e differenze con la lingua italiana;

Saper utilizzare adeguatamente la lingua straniera per lo studio e l’apprendimento di altre discipline.

Competenze linguistiche (declinate in termini di funzioni linguistiche e competenze)

Saper usare, in una seconda lingua moderna, strutture, modalità e competenze comunicative ad un livello intermedio (B1-B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento) ma efficace sotto l’aspetto comunicativo ed essere in grado di esercitarle nell’ ambito dei contenuti svolti.

Saper applicare le conoscenze acquisite precedentemente e funzionali all’ attività di collegamento tra i diversi ambiti disciplinari, utilizzando in modo attivo i linguaggi specifici.

Saper argomentare e veicolare in L2 principi e teorie scientifiche.

Competenze letterarie

Si svilupperanno le seguenti competenze in ambito letterario :

Saper riconoscere gli elementi costitutivi dei diversi generi. Saper riconoscere le caratteristiche stilistiche di un autore anche in riferimento alla tematica

trattata e al periodo storico. saper individuare i collegamenti possibili con altre opere all'interno della stessa disciplina o

di altre discipline. Saper individuare elementi del contesto riflessi nel testo. Saper esporre tematiche supportate da riferimenti , analisi e riflessioni personali usando un

lessico appropriato. Saper redarre analisi testuali guidate, riassunti, testi descrittivi, narrativi e argomentativi

secondo consegne prefissate, a partire da un testo letterario e usando un lessico pertinente.

CONTENUTI

Terzo anno:

ampliamento del lessico specifico, soprattutto letterario, e approfondimento delle strutture linguistiche fino al livello B1;

approccio al genere letterario della poesia e alle sue varie tipologie;

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Quarto anno:

ampliamento del lessico specifico, soprattutto letterario, e approfondimento delle strutture linguistiche di livello B1-B2;

il teatro, la poesia e la prosa (in particolare il romanzo). La selezione verrà operata dai singoli docenti in base alla programmazione dei rispettivi Consigli di classe.

METODOLOGIA

Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati si farà costante ricorso ad attività di carattere comunicativo, in cui le abilità linguistiche siano usate in una varietà di contesti. La lingua sarà implementata in modo operativo mediante lo svolgimento di attività su compiti specifici e saranno privilegiati i testi orali e scritti che si riferiscano a tematiche motivanti e che siano linguisticamente e culturalmente significativi. Il testo sarà considerato come fonte significativa per sviluppare nello studente una competenza comunicativa, che lo porti a formulare messaggi indirizzati a precisi obiettivi di comunicazione. La produzione orale sarà mirata all'efficacia della comunicazione, alla fluidità del discorso ed al consolidamento di un sistema fonologico corretto e funzionale. Gli studenti si eserciteranno in attività sempre più autonome, per abituarsi gradualmente ad un uso consapevole, personale e creativo della lingua straniera. La consapevolezza della specificità della cultura straniera, in un confronto sistematico con la propria, si raggiungerà tramite la riflessione linguistica e l'analisi dei testi, promuovendo le informazioni implicite ed esplicite relative ai vari aspetti e ai problemi della realtà straniera, anche con il sostegno delle moderne tecnologie.

VERIFICHE: tipologie.

Le prove orali comprenderanno: esposizioni su tema dato e interazione tra studenti e insegnante. Le prove scritte verteranno su questionari a risposta chiusa e a risposta aperta e su prove di produzione semilibera o libera con tipologia che va dal descrittivo all’argomentativo. Per le quinte classi in particolare si utilizzeranno anche le tipologie previste per la Terza prova

VALUTAZIONE: modalità e tempi.

La valutazione, parte integrante di tutto il processo didattico-educativo, si avvarrà di procedure sistematiche e continue e di momenti più formalizzati, con prove di tipo oggettivo e soggettivo, volte a valutare la competenza comunicativa dello studente in riferimento sia ad abilità isolate che integrate. Le prove scritte verranno valutate seguendo una tabella o griglia appositamente predisposta in base agli aspetti da considerare (competenza lessicale, morfologica, sintattica, contenuto, organizzazione del discorso e del testo, fluenza del linguaggio, pertinenza della risposta, interazione) e assegnando un punteggio/voto a cui far corrispondere i giudizi. Gli stessi parametri verranno utilizzati per la valutazione delle prove orali. I docenti, inoltre, espliciteranno agli studenti i criteri di valutazione applicati. La valutazione complessiva dell’alunno seguirà i parametri e i descrittori individuati e riportati nel Piano dell’ Offerta Formativa.

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Tabella di valutazione

VOTO DESCRITTORI

1-2 Preparazione inesistente. Nessuna conoscenza dei contenuti. Assoluta incapacità espositiva orale o scritta.

3 Del tutto insufficiente. Conoscenza dei contenuti fortemente lacunosa. Capacità comunicativa estremamente limitata.

4 Conoscenza dei contenuti lacunosa. Capacità espositiva molto ridotta. Comprensione orale molto limitata.

5 Conoscenza frammentaria e superficiale, capacità espositiva stentata con pause ed errori.

6 Capacità comunicativa elementare ma efficace e comprensione dei campioni proposti.

7 Contenuti espressi in forma semplice ma funzionale ad un discorso abbastanza articolato. Esposizione scorrevole.

8 Esposizione corretta, efficace e scorrevole.

9-10 Conoscenza completa ed appropriata dei contenuti. Capacità di sostenere una conversazione in modo corretto ed appropriato.

Obiettivi specifici di apprendimento

Quinto anno

Lo studente dovrà acquisire strutture, abilità e competenze linguistico-comunicative corrispondenti al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento al fine di aggiungerne la padronanza. In particolare dovrà: Area metodologica • Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali. • Essere consapevoli del metodo utilizzato dall’ ambito disciplinare ed essere in grado valutare il risultato raggiunto. • Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti della disciplina.

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Area logico-argomentativa • Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui in L2. • Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni. • Essere in grado di leggere e interpretare i contenuti delle diverse forme di comunicazione. Area linguistica e comunicativa Padroneggiare la lingua straniera e in particolare:

saper usare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli avanzati,(cfr. livello B2 del QCER),sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico, modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi;

saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale(cfr. livello B2 del QCER);

Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.

Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue moderne.

Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare.

METODOLOGIA

Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati si farà costante ricorso ad attività di carattere comunicativo, in cui le abilità linguistiche siano usate in una varietà di contesti. La lingua sarà implementata in modo operativo mediante lo svolgimento di attività su compiti specifici e saranno privilegiati i testi orali e scritti che si riferiscano a tematiche motivanti e che siano linguisticamente e culturalmente significativi. Il testo sarà considerato come fonte significativa per sviluppare nello studente una competenza comunicativa, che lo porti a formulare messaggi indirizzati a precisi obiettivi di comunicazione. La produzione orale sarà mirata all'efficacia della comunicazione, alla fluidità del discorso ed al consolidamento di un sistema fonologico corretto e funzionale. Gli studenti si eserciteranno in attività sempre più autonome, per abituarsi gradualmente ad un uso consapevole, personale e creativo della lingua straniera. La consapevolezza della specificità della cultura straniera, in un confronto sistematico con la propria, si raggiungerà tramite la riflessione linguistica e l'analisi dei testi, promuovendo le informazioni implicite ed esplicite relative ai vari aspetti e ai problemi della realtà straniera, anche con il sostegno delle moderne tecnologie.

VERIFICHE: tipologie.

Le prove orali comprenderanno: esposizioni su tema dato e interazione tra studenti e insegnante. Le prove scritte verteranno su questionari a risposta chiusa e a risposta aperta e su prove di produzione semilibera o libera con tipologia che va dal descrittivo all’argomentativo. Per le quinte classi in particolare si utilizzeranno anche le tipologie previste per la Terza prova

VALUTAZIONE: modalità e tempi.

La valutazione, parte integrante di tutto il processo didattico-educativo, si avvarrà di procedure sistematiche e continue e di momenti più formalizzati, con prove di tipo oggettivo e soggettivo,

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volte a valutare la competenza comunicativa dello studente in riferimento sia ad abilità isolate che integrate. Le prove scritte verranno valutate seguendo una tabella o griglia appositamente predisposta in base agli aspetti da considerare (competenza lessicale, morfologica, sintattica, contenuto, organizzazione del discorso e del testo, fluenza del linguaggio, pertinenza della risposta, interazione) e assegnando un punteggio/voto a cui far corrispondere i giudizi. Gli stessi parametri verranno utilizzati per la valutazione delle prove orali. I docenti, inoltre, espliciteranno agli studenti i criteri di valutazione applicati. La valutazione complessiva dell’alunno seguirà i parametri e i descrittori individuati e riportati nel Piano dell’ Offerta Formativa.

Tabella di valutazione

VOTO DESCRITTORI

1-2 Preparazione inesistente. Nessuna conoscenza dei contenuti. Assoluta incapacità espositiva orale o scritta.

3 Del tutto insufficiente. Conoscenza dei contenuti fortemente lacunosa. Capacità comunicativa estremamente limitata.

4 Conoscenza dei contenuti lacunosa. Capacità espositiva molto ridotta. Comprensione orale molto limitata.

5 Conoscenza frammentaria e superficiale, capacità espositiva stentata con pause ed errori.

6 Capacità comunicativa elementare ma efficace e comprensione dei campioni proposti.

7 Contenuti espressi in forma semplice ma funzionale ad un discorso abbastanza articolato. Esposizione scorrevole.

8 Esposizione corretta, efficace e scorrevole.

9-10 Conoscenza completa ed appropriata dei contenuti. Capacità di sostenere una conversazione in modo corretto ed appropriato.

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Curricolo di Geostoria Cittadinanza e Costituzione

Nuclei fondanti Competenze in uscita

Storia e storiografia : storia e cronaca- fonti

storiche- documenti e critica storica

Il sistema geoantropico: variabili e relazioni

La relazione spazio-temporale dei fatti storici

Interazione uomo-ambiente : insediamenti umani

e variabili climatiche territoriali- passaggio dal

villaggio alla città- le origini delle città antiche- le

città del Mediterraneo- Le megalopoli

Contenuti:

- Caratteristiche principali del linguaggio

cartografico e storiografico: carte, grafici e

tabelle.

- Tipologie di fonti: libro di testo, fonti storiche

anche tradotte e/o semplificate, atlante, libri,

riviste specializzate divulgative, carte

geografiche, proiezioni di video, fotografie.

- Aspetti demografici degli insediamenti umani

- Concetti di ‘cultura’, tecnologia’, ‘risorsa’

- Gli spazi del settore primario e la genesi di una

città

-

- Comprendere la terminologia ed il

linguaggio simbolico propri delle

discipline

- Collocare eventi e fenomeni nel

tempo e nello spazio;

- Comprendere i nessi causali e le

relazioni tra eventi

- Conoscere e saper utilizzare gli

strumenti pertinenti alla disciplina

(carte geografiche, atlanti, ecc.

- Saper leggere e costruire

rappresentazioni grafiche e schemi

Istituzioni politiche e sistemi socio-economici:

Città-stato-Monarchia-Impero -Repubblica

aristocratica- Repubblica costituzione mista- nel

sistema geografico orientale e occidentale (

dalla civiltà sumerica alla caduta dell’imperp

romano)

La curtis e il sistema feudale

Le attuali forme istituzionali di Repubblica

Contenuti:

- le prime forme di vita associata; economia

primitiva; l’intervento dell’uomo sulla natura;

dal nomadismo alla sedentarietà; la

rivoluzione agricola;

- città e cittadinanza nel mondo antico; le

istituzioni nel mondo antico; le forme della

politica; le forme dell’economia;

- Oriente e Occidente; migrazioni e colonie;

- La formazione del pensiero occidentale:

cultura e mentalità;

- Paganesimo e religioni monoteiste: ebraismo e

cristianesimo; religione e potere nel mondo

antico;

- L’idea di impero universale;

- La "civilizzazione" romana nell’età

- Distinguere i diversi aspetti di un

fenomeno: politico, sociale,

economico, demografico,

culturale, e collegarli fra loro

- Individuare le relazioni esistenti fra

gli elementi di un ambiente fisico e

di un ambiente antropizzato

- Individuare le relazioni, cause e

conseguenze, tra situazioni

ambientali, culturali, sociopolitiche

ed economiche

- Confrontare società diverse nello

Spazio e nel tempo attraverso le

strutture socio-economiche, politico-

istituzionali e culturali / individuare

analogie e differenze tra fenomeni

storici.

24

repubblicana e nel principato augusteo;

- L’Europa romano-barbarica;

- Società ed economia nell’Europa

altomedioevale;

- La Chiesa nell’Europa altomedievale;

- La nascita e la diffusione dell’Islam;

- L’ Impero e i regni nell’altomedioevo;

Il particolarismo signorile e feudale

Economia e società:

economia di sussistenza- economia di mercato

concetto di suddito-di schiavo- di straniero- di

cittadino

economia globale

Contenuti:

- Gli spazi industriali e lo sviluppo urbano

- Gli spazi urbani ed extraurbani.

- Gli squilibri ambientali.

- Gli squilibri territoriali.

- Lo sviluppo sostenibile.

- Saper riconoscere le differenze

tra i diversi modelli di economia

- Essere consapevole dei diritti

ambientali e dei doveri del

cittadino

Dirittti umani

Dalla schiavitù al diritti del cittadino

Carte dei diritti

Carta Costituzionale della Repubblica italiana

- Essere consapevole

dell’interdipendenza tra diritti umani,

autodeterminazione dei popoli,

sviluppo economico, pace

Curricolo di Storia Secondo biennio e Quinto anno

Nuclei fondanti Competenze in uscita

Terzo anno

La “rinascita” del Mille

Città medioevale e comuni

Crisi dell’universalismo politico

Crisi del Trecento

Le grandi scoperte geografiche

La riforma protestante

La controriforma

L’età di Filippo II e di Elisabetta I

La formazione del capitale moderno

La crisi del Seicento

L’Inghilterra del XVII secolo

Cittadinanza e Costituzione: tematiche

legate alla contemporaneità scelte in

base al vissuto e alle esperienze degli

studenti e funzionali agli scopi formativi

dell’area.

Secondo biennio ( terzo e quarto anno)

padroneggiare la dimensione spazio-

temporale dei fenomeni e dei processi

storici distinguendo i vari piani del

discorso (politico, economico, sociale,

culturale);

saper comprendere ed usare il

linguaggio specifico;

delimitare il campo d’indagine e

formulare ipotesi di ricerca;

cercare, descrivere, contestualizzare,

interrogare, analizzare le fonti;

selezionare le informazioni e

generalizzarle in parole chiave;

saper cogliere i rapporti di causalità,

interazione, continuità, frattura;

saper comprendere le relazioni tra la

25

storia e le altre discipline;

pervenire ad una visione d’insieme

dei processi storici su scala sincronica

e diacronica;

capacità di stabilire un legame ed un

confronto critico fra passato e

presente;

capacità elaborative ed espressive

Quarto anno

L’età dell’assolutismo e l’assolutismo

illuminato

Formazione degli Stati Uniti

d’America

La rivoluzione francese

L’età napoleonica e la restaurazione

(caratteri generali)

La prima rivoluzione industriale

Il problema delle nazionalità

nell’Ottocento

Le più importanti ideologie politiche

del XIX secolo

Le tappe fondamentali

dell’unificazione italiana

La seconda rivoluzione industriale

L’imperialismo e il nazionalismo

Lo sviluppo dello Stato Italiano fino

alla fine dell’Ottocento

Cittadinanza e Costituzione:

Diritto/diritti umani

Nascita dei partiti e

dell’associazionismo

Introduzione alla Costituzione della

Repubblica Italiana

Diritti letti attraverso la Costituzione

della Repubblica Italiana

Quinto anno

Origine e caratteri della società di

massa

l’età giolittiana

la prima guerra mondiale

la rivoluzione russa e l’URSS da Lenin

a Stalin

il dopoguerra in Italia e in Europa; il

fascismo

la crisi del ’29

Quinto anno

padroneggiare la dimensione spazio-

temporale dei fenomeni e dei

processi storici distinguendo i vari

piani del discorso (politico,

economico, sociale, culturale);

padroneggiare la terminologia e le

categorie interpretative proprie della

disciplina;

riconoscere la soggettività delle

26

il nazismo; la shoah; riferimenti ad

altri genocidi del XX secolo

la seconda guerra mondiale

l’Italia dal Fascismo alla Resistenza e

le tappe di costruzione della

democrazia repubblicana

la “guerra fredda”

il processo di formazione dell’Unione

Europea

la decolonizzazione

la storia d’Italia nel secondo

dopoguerra: la ricostruzione, il

“boom” economico

Cittadinanza e Costituzione:

Costituzione della Repubblica

Italiana

l’ONU,

Unione Europea

Intercultura e fenomeni migratori

interpretazioni storiografiche e il nesso

tra punti di vista e modelli di lavoro

adottati;

saper utilizzare le informazioni apprese

per ricostruire processi;

cercare, descrivere, contestualizzare,

interrogare, analizzare le fonti;

formulare risposte all’ipotesi di ricerca,

secondo il linguaggio storico;

essere in grado di riconoscere e

confrontare punti di vista e modelli

storiografici;

saper cogliere i rapporti di

successione, concomitanza,

interazione, causalità

saper cogliere i raccordi

interdisciplinari con quei “saperi” che

fanno della storia il loro asse portante.

capacità di stabilire un legame ed un

confronto critico con il passato;

capacità elaborative ed espressive.

Curricolo di Filosofia Liceo scientifico

Nuclei fondanti Competenze in uscita

Terzo anno

Il concetto di filosofia

I presocratici

I sofisti

Socrate

Platone

Aristotele

La svolta etica della filosofia in età

ellenistica

L’origine della filosofia cristiana e il

problema fede-ragione

Caratteri della cultura umanistico-

rinascimentale

Secondo biennio

saper individuare le tesi centrali

delle teorie esaminate;

saper operare analisi, astrazioni e

sintesi;

essere in grado di stabilire analogie

e differenze tra autori, temi,

epoche;

formulare argomentazioni in modo

coerente ed efficace;

tentare di assumere una posizione

argomentata sui problemi

affrontati;

Quarto anno

La rivoluzione scientifica e astronomica

Razionalismo

27

Empirismo

Il pensiero politico dell’Illuminismo

Kant e il criticismo

L’idealismo ed Hegel Quinto anno

Il Positivismo

Schopenhauer

Kierkegaard

Marx,

Nietzsche

Percorsi della filosofia del Novecento

scelti tra i seguenti:

1. Husserl e la

fenomenologia;

2. Freud e la psicanalisi;

3. Heidegger e

l’esistenzialismo;

4. il neoidealismo italiano

5. Wittgenstein e la

filosofia analitica;

6. vitalismo e pragmatismo

7. la filosofia d'ispirazione

cristiana e la nuova

teologia;

8. interpretazioni e sviluppi

del marxismo, in

particolare di quello

italiano;

9. temi e problemi di

filosofia politica;

10. gli sviluppi della

riflessione

epistemologica;

11. la filosofia del

linguaggio;

12. l'ermeneutica filosofica.

Quinto anno

saper individuare i nuclei

concettuali;

saper operare analisi, astrazioni,

sintesi, impostazione e risoluzione di

problemi;

saper comprendere la dimensione

storica dei vari “punti di vista”;

utilizzare il lessico e le categorie

specifiche della disciplina;

individuare i nessi tra la filosofia e le

altre discipline;

consolidare l’attitudine

all’approfondimento e alla

discussione razionale;

capacità di formulare

argomentazioni anche in forma

scritta, riconoscendo la diversità

dei metodi con cui la ragione

giunge a conoscere il reale;

capacità di fornire valutazioni

personali ed esprimere riflessioni

critiche ed argomentate.

Curricolo di Filosofia (Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate)

Nuclei fondanti Competenze in uscita

Terzo anno

Il concetto di filosofia

I presocratici: caratteri generali

La filosofia del V secolo

Platone

Aristotele

La svolta etica della filosofia in età

ellenistica: caratteri generali

Il problema fede-ragione

Caratteri della cultura umanistico-

Secondo biennio

saper individuare le tesi centrali delle

teorie esaminate;

saper operare analisi, astrazioni e

sintesi;

essere in grado di stabilire analogie e

differenze tra autori, temi, epoche;

28

rinascimentale

formulare argomentazioni in modo

coerente ed efficace;

tentare di assumere una posizione

argomentata sui problemi affrontati;

Quarto anno

La rivoluzione scientifica e

astronomica

Razionalismo

Empirismo

Illuminismo e criticismo

L’idealismo di Hegel: caratteri

generali

Quinto anno

Schopenhauer

Kierkegaard

Marx

Nietzsche

Il Positivismo

Quattro autori o problemi della

filosofia del Novecento scelti tra i

seguenti:

a) Husserl e la

fenomenologia;

b) Freud e la psicanalisi;

c) Heidegger e

l’esistenzialismo;

d) il neoidealismo italiano

e) Wittgenstein e la filosofia

analitica;

f) vitalismo e pragmatismo

g) la filosofia d'ispirazione

cristiana e la nuova

teologia;

h) interpretazioni e sviluppi

del marxismo, in

particolare di quello

italiano;

i) temi e problemi di filosofia

politica;

j) gli sviluppi della riflessione

epistemologica;

k) la filosofia del linguaggio; l) l'ermeneutica filosofica.

Quinto anno

saper individuare i nuclei concettuali;

saper operare analisi, astrazioni,

sintesi, impostazione e risoluzione di

problemi;

saper comprendere la dimensione

storica dei vari “punti di vista”;

utilizzare il lessico e le categorie

specifiche della disciplina;

individuare i nessi tra la filosofia e le

altre discipline;

consolidare l’attitudine

all’approfondimento e alla

discussione razionale;

capacità di formulare

argomentazioni anche in forma

scritta, riconoscendo la diversità dei

metodi con cui la ragione giunge a

conoscere il reale;

capacità di fornire valutazioni personali ed

esprimere riflessioni critiche ed

argomentate

29

Curricolo di Matematica (Liceo scientifico/Liceo scientifico opzione Scienze

applicate)

Nuclei fondanti Competenze in uscita

Primo biennio 1. Numeri e algoritmi

2. Spazio e figure

3. Relazioni e funzioni

4. Dati e previsioni

1. Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico

ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma

grafica;

2. Confrontare ed analizzare figure geometriche,

individuando invarianti e relazioni;

3. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di

problemi;

4. Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e

ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di

rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli

strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni

specifiche di tipo informatico.

Secondo biennio. Quinto

anno 1. Numeri e algoritmi

2. Spazio e figure

3. Relazioni e funzioni

4. Dati e previsioni

1. Conoscere ed utilizzare i concetti e i metodi della

matematica, sia interni alla disciplina in sé considerata, sia

rilevanti per la descrizione e la previsione di semplici

fenomeni, in particolare del modo fisico.

2. Inquadrare le varie teorie matematiche studiate nel

contesto storico entro cui si sono sviluppate.

3. Acquisire una visione storico-critica dei rapporti tra le

tematiche principali del pensiero matematico e il contesto

filosofico, scientifico e tecnologico.

4. Avere consapevolezza dei procedimenti caratteristici del

pensiero matematico (definizioni,

dimostrazioni,generalizzazioni, formalizzazioni).

5. Conoscere le metodologie elementari per la costruzione di

modelli matematici in casi molto semplici ma istruttivi.

6. Utilizzare strumenti informatici di rappresentazione

geometrica e di calcolo.

Curricolo di Fisica (Liceo scientifico/Liceo scientifico opzione Scienze applicate)

Nuclei fondanti Competenze in uscita

Primo biennio 1. Meccanica

2. Fenomeni termici

3. Fenomeni luminosi e

raggi di luce

1. Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti

alla realtà naturale e artificiale;

2. Avanzare ipotesi ed effettuare semplici verifiche

sperimentali;

3. Utilizzare anche il computer per la risoluzione di problemi,

per simulazioni e per l’analisi di dati sperimentali;

4. Essere consapevole delle potenzialità delle tecnologie

rispetto al contesto culturale e sociale in cui vengono

applicate

SECONDO BIENNIO 1. Meccanica

2. Il campo

gravitazionale,

elettrico e

30

magnetico

3. Trasformazioni

termodinamiche

4. Fenomeni ondulatori

QUINTO ANNO

1. Circuiti elettrici in

corrente alternata

2. Il campo

elettromagnetico

3. La teoria della

relatività ristretta

4. Il dualismo onda-

corpuscolo

5. Struttura dell’atomo

6. Le teorie sull’Universo

1. Formulare ipotesi, sperimentare e interpretare leggi fisiche,

proporre e utilizzare modelli e analogie;

2. Analizzare fenomeni fisici e individuare le grandezze fisiche

caratterizzanti, proponendo relazioni quantitative fra esse

3. Descrivere, anche con considerazioni quantitative e

rappresentazioni grafiche, le applicazioni fisiche nel campo

tecnologico, con la consapevolezza della reciproca

influenza tra evoluzione tecnologica e ricerca scientifica;

4. Risolvere problemi utilizzando il linguaggio algebrico e

grafico, nonché il Sistema Internazionale delle unità di

misura;

5. Inquadrare storicamente i concetti fondamentali che

hanno caratterizzato l’evoluzione della ricerca in fisica.

Curricolo di Informatica

CURRICOLO DI INFORMATICA DEL PRIMO BIENNIO

LICEO SCIENTIFICO SCIENZE APPLICATE COMPETENZE DISCIPLINARI

5. Usare le tecniche per la rappresentazione dell’informazione digitale;

6. Conoscere l'architettura del sistema di elaborazione e delle reti;

7. Conoscere il Sistema Operativo e le sue funzionalità;

8. Usare gli applicativi per l'Office Automation;

9. Saper programmare costruendo algoritmi e usando il linguaggio di programmazione.

Sono acquisite attraverso i seguenti “nuclei tematici”: 4. Sistemi di codifica dei dati

5. Architettura di Von Neumann e tipi di reti

6. Software di base e applicativi di gestione, presentazione documenti e per il calcolo

7. programmazione strutturata

e, all’interno di essi, per obiettivi minimi (conoscenze e abilità / capacità) che costituiscono gli

indicatori del raggiungimento delle suddette competenze.

CURRICOLO DI INFORMATICA DEL SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO

LICEO SCIENTIFICO SCIENZE APPLICATE COMPETENZE DISCIPLINARI

1. Usare strumenti avanzati per la produzione di documenti elettronici nel web;

2. Usare metodologie avanzate di programmazione;

3. Progettare, implementare e amministrare le basi di dati;

4. Conoscere e progettare le reti di computer;

31

5. Conoscere e usare algoritmi di calcolo numerico;

6. Usare la simulazione.

Sono acquisite attraverso i seguenti “nuclei tematici”:

SECONDO BIENNIO 5. Linguaggi per il Web

6. Programmazione a oggetti

7. Database e DBMS

QUINTO ANNO

7. Reti di computer, protocolli

8. Metodi numerici per il calcolo

9. Simulazione di sistemi

e, all’interno di essi, per obiettivi minimi (conoscenze e abilità / capacità) che costituiscono gli

indicatori del raggiungimento delle suddette competenze.

Curricolo di Scienze (Liceo scientifico e Liceo scientifico opzione scienze

applicate)

Nuclei fondanti del primo biennio

BIOLOGIA CHIMICA SCIENZE DELLA TERRA

Caratteristiche degli organismi

viventi – Struttura (cellula) e

varietà di forme (biodiversità)

- Osservazione microscopica -

Evoluzione - Sistematica -

Genetica mendeliana -

Rapporti organismi-ambiente.

Osservazione e descrizione

di fenomeni e di reazioni

semplici - Stati di

aggregazione e relative

trasformazioni - Modello

particellare della materia -

Classificazione della

materia e relative

definizioni operative - Leggi

fondamentali e modello

atomico di Dalton - La

formula chimica e i suoi

significati - Prima

classificazione degli

elementi .

Completamento e

approfondimento dei contenuti

acquisiti in precedenza - Moti della

Terra - Studio geomorfologico

delle strutture che costituiscono la

superficie della Terra.

Competenze dello studente alla fine del primo biennio

BIOLOGIA CHIMICA SCIENZE DELLA TERRA 1. Descrivere la struttura delle

principali molecole

biologiche e conoscerne la

distribuzione nei viventi;

2. conoscere il lavoro di

Mendel e i cambiamenti

intercorsi nella genetica nel

XX secolo;

3. collocare nella storia del

1. Distinguere fenomeni

fisici e chimici

considerando le

variazioni energetiche

ad essi connesse;

2. classificare la materia in

sostanze pure e in

miscugli omogenei ed

1. Descrivere le caratteristiche

peculiari del Sistema solare;

2. individuare le prove dei moti

terrestri e i loro effetti geografici

nel presente e nel passato;

3. descrivere le condizioni di

illuminazione del nostro pianeta

nei giorni degli equinozi e dei

32

pensiero scientifico la

teoria evolutiva di Darwin,

individuandone i

precedenti e gli sviluppi

successivi;

4. conoscere i criteri di

classificazione e le

categorie tassonomiche;

5. ricostruire il percorso

filogenetico dei vertebrati

fino alla specie umana;

6. conoscere le relazioni

fondamentali tra organismi

e ambiente.

eterogenei;

3. individuare le peculiarità

degli stati fisici della

materia e delle loro

trasformazioni;

4. descrivere le proprietà

degli elementi

riconoscendone la

posizione nella tavola

periodica;

5. spiegare le proprietà

delle particelle

subatomiche

inquadrandole nel

modello atomico

planetario;

6. conoscere ed utilizzare il

linguaggio e il simbolismo

chimico di base.

solstizi;

4. riconoscere le interrelazioni

esistenti tra la Terra e la Luna;

5. utilizzare i riferimenti astronomici

nell’orientamento e nella misura

del tempo

6. leggere ed interpretare le carte

geografiche di uso più

frequente;

7. conoscere le caratteristiche

basilari dell’idrosfera marina e

continentale.

Nuclei fondanti del secondo biennio

BIOLOGIA CHIMICA SCIENZE DELLA TERRA Struttura e funzione del DNA

- Sintesi delle proteine -

Codice genetico - Forma e

funzioni degli organismi -

Aspetti anatomici

(soprattutto con riferimento

al corpo umano) - Funzioni

metaboliche di base -

Strutture e funzioni della vita

di relazione - Riproduzione e

sviluppo - Aspetti di

educazione alla salute.

Classificazione e

nomenclatura dei composti

inorganici - Struttura e

proprietà della materia -

Stechiometria - Modelli

atomici - Sistema periodico

e proprietà periodiche -

Legami chimici - Concetti

basilari della chimica

organica - Aspetti

termodinamici, cinetici e

degli equilibri, anche in

soluzione (reazioni acido-

base e ossidoriduzioni) -

Elettrochimica.

Cenni di mineralogia - Petrologia -

Vulcanesimo - Sismicità - Orogenesi .

Competenze dello studente alla fine del secondo biennio

BIOLOGIA CHIMICA SCIENZE DELLA TERRA

1. Descrivere natura,

funzione e regolazione

dei geni;

2. analizzare il rapporto

tra strutture e funzioni

ai diversi livelli di

organizzazione e

riconoscere le

proprietà emergenti

nel passaggio da un

livello di organizzazione

1. Saper passare

dall’approccio

macroscopico delle

sostanze a quello

submicroscopico delle

loro molecole;

2. analizzare gli aspetti

cinetici e termodinamici

di un sistema chimico;

3. saper affrontare

problemi sugli aspetti

quantitativi delle reazioni

1. Conoscere i processi litogenetici e

le rocce che da essi scaturiscono;

2. collegare forma, struttura e

attività dei vulcani alla

composizione del magma che li

alimenta;

3. interpretare un evento sismico alla

luce della teoria del rimbalzo

elastico e conoscere i criteri con

cui si attribuiscono ”intensità” e

“magnitudo”;

4. conoscere le strategie di

33

ad un altro; 3. saper descrivere strutture

e funzioni dei diversi

apparati dell’uomo;

4. individuare i più

importanti meccanismi di

regolazione omeostatica

e analizzare le situazioni

di salute e malattia.

acido/base e redox;

4. sviluppare capacità di

problematizzazione e

analisi nella realizzazione

di esperienze chimiche;

5. descrivere natura e

comportamento delle

principali famiglie dei

composti organici.

prevenzione degli effetti delle

eruzioni vulcaniche e dei

terremoti.

Nuclei fondanti del quinto anno

BIOLOGIA CHIMICA SCIENZE DELLA TERRA

Processi

biologici/biochimici

dell’ingegneria genetica -

Ingegneria genetica e sue

applicazioni.

Approfondimento della

chimica organica -

Biochimica e biomateriali -

Struttura e funzione di

molecole di interesse

biologico - Processi

biologici/biochimici

dell’ingegneria genetica.

Fenomeni meteorologici - Modelli

della tettonica globale -

Interrelazioni tra i fenomeni di

litosfera, atmosfera, idrosfera.

Approfondimenti sui contenuti

precedenti e/o su temi nuovi

come ecologia, risorse

energetiche, fonti rinnovabili,

condizioni di equilibrio dei sistemi

ambientali (cicli biogeochimici),

nuovi materiali.

Competenze dello studente alla fine del quinto anno

BIOLOGIA CHIMICA SCIENZE DELLA TERRA

1. Individuare le interazioni

tra mondo vivente e non

vivente con particolare

riferimento all'intervento

dell’uomo;

2. valutare l'impatto delle

innovazioni tecnologiche

in ambito biologico ed

ambientale.

1. Conoscere struttura e

funzione di molecole di

interesse biologico;

2. conoscere i processi

biochimici dell’ingegneria

genetica.

1. Correlare la teoria della

tettonica delle placche alle

grandi strutture della superficie

terrestre;

2. comprendere la complessità dei

processi atmosferici e

interpretare i fenomeni

meteorologici più comuni;

3. conoscere i cicli biogeochimici

degli elementi e individuarne i

principali punti critici.

Curricolo di Disegno e Storia dell’arte

Nuclei fondanti Competenze in uscita

Primo biennio

Storia Dell’Arte

Introduzione alla Storia dell'Arte

L’arte preistorica.

L’arte egizia.

Le civiltà antiche:

In disegno :

conoscere ed usare in modo

appropriato gli strumenti e i materiali

del disegno tecnico e del disegno a

mano libera;

saper realizzare gli elaborati richiesti

34

La civiltà egea

L’arte greca

Arte Etrusca

Cenni sull’arte Romana.

L'arte in Italia prima del dominio di Roma

L’arte romana

Il medioevo:

L’arte paleocristiana e del periodo

altomedievale

Il medioevo

L’arte romanica

Disegno a mano libera:

Riproduzione da modelli di elementi

significativi, sia scultorei che decorativi o

architettonici, riguardanti gli argomenti

studiati in Storia dell'Arte.

Disegno geometrico

Avviamento al disegno geometrico:

- gli strumenti del disegno e il loro uso

corretto

- costruzioni di base dalle perpendicolari

alle curve.

- risoluzione di problemi geometrici con

riga e compasso e con le squadre

- costruzione di poligoni con riga e

compasso e loro elaborazione

- costruzione di poligoni con le squadre e

loro elaborazione

Le proiezioni ortogonali:

- solidi sezionati paralleli e inclinati ai

piani di proiezione

- ritrovamento della sezione reale

- intersezioni di solidi

- le coniche

- elementi architettonici: costruzione di

archi, risoluzione di tetti a falda

- teoria delle ombre applicate alle

proiezioni Ortogonali.

secondo una chiara ed equilibrata

impostazione ed elaborazione

grafica;

saper effettuare a livello di base, la

restituzione bidimensionale di un

oggetto tridimensionale mediante il

disegno a mano libera;

conoscere, comprendere ed

utilizzare in modo appropriato la

terminologia specifica.

In Storia dell'arte :

conoscere, comprendere ed

utilizzare in modo appropriato (nei

limiti del programma svolto) la

terminologia specifica;

Saper analizzare l'opera d'arte in

base alle componenti primarie: linea,

forma, luce, colore e movimento.

Secondo biennio

35

Storia dell’arte

L’arte paleocristiana e del periodo

altomedievale

L’arte romanica

Il Trecento – Il Gotico

Il Tardo gotico

Quattrocento: arte dell'Umanesimo

Cinquecento: Rinascimento maturo

Cinquecento: Manierismo

Tra Cinquecento e Seicento:

l'opposizione al manierismo

Seicento - Barocco: Bernini, Borromini e

Caravaggio

Disegno geometrico

Le rappresentazioni assonometriche:

proiezioni assonometriche ortogonali

proiezioni assonometriche oblique

assonometrie convenzionali di:

solidi interi

solidi sezionati

gruppi di solidi

intersezioni di solidi

elementi architettonici: le coperture a

volta in assonometria .

teoria delle ombre applicata

all’assonometria

prospettiva centrale e prospettiva

accidentale:

-di solidi

-di gruppi di solidi

-di elementi architettonici.

introduzione alla progettazione

architettonica.

teoria delle ombre applicata alla

prospettiva

Disegno a mano libera :

Riproduzione e rielaborazione degli

elementi stilistici del periodo

medioevale, finalizzata anche alle

problematiche del restauro e della

conservazione.

Riproduzione e rielaborazione degli

elementi stilistici del periodo

rinascimentale, finalizzata anche alle

problematiche del restauro e della

conservazione.

36

Quinto anno

Storia dell’arte

- il Settecento: rococò e classicismo

- il Neoclassicismo

- i movimenti artistici dell’ Ottocento

- il Romanticismo

- il Realismo

- i Macchiaioli

- l'Impressionismo

- il Post-impressionismo

- l'architettura dell'Ottocento:

l'eclettismo; il restauro architettonico

- l'architettura degli ingegneri

- l'Art Nouveau:

i movimenti artistici del Novecento

Le avanguardie storiche:

L’Espressionismo - il Cubismo- il Futurismo-

l'astrattismo-la Metafisica

- l'architettura del XX secolo: il Bauhaus- il

Razionalismo:Le Courbusier-

- l'architettura organica: F. L. Wright

- l'architettura italiana tra le due guerre.

Disegno geometrico

Progettazione di semplici manufatti

architettonici o di arredo urbano o di

design.

Disegno a Mano libera: La fase creativa

di un iter progettuale presuppone

sempre un approccio ideativo che si

avvale di un tipo di disegno libero e

immediato che poi si sottopone a

verifica dimensionale e di fattibilità.

In disegno

conoscere, comprendere ed

utilizzare in modo appropriato i

metodi e le tecniche di

rappresentazione degli oggetti,

proprie del disegno tecnico e del

disegno a mano libera;

saper interpretare i disegni tecnici

anche per l'analisi delle opere

architettoniche;

In storia dell'Arte

conoscere le opere d'arte più

significative dei vari periodi storici;

saper individuare i significati

dell'opera d'arte in relazione

all'individualità dell'artista e al

contesto storico e socio - culturale

anche in forma pluridisciplinare ( in

collegamento con le altre discipline

presenti nel corso ).

37

EDUCAZIONE FISICA

1 - 2 classe LICEO SCIENTIFICO e Liceo Scienze applicate

PRIMO BIENNIO

Obiettivi Specifici di Apprendimento

A M B I T O della SALUTE e del BENESSERE

Argomento Conoscenze Abilità

Capacità motorie Le capacità motorie condizionali Eseguire correttamente azioni motorie e sportive

condizionali (resistenza, forza, velocità, mobilità finalizzate al miglioramento delle capacità motorie

articolare) condizionali

Cinesiologia Le nozioni fondamentali inerenti il Eseguire azioni motorie (movimenti ed esercizi) volte

muscolare movimento all'attivazione di specifici distretti muscolari

Allenamento Alcuni principi metodologici. di Applica i principi metodologici e le attività idonee al

delle capacità

motorie

allenamento miglioramento delle capacità motorie condizionali

Valutazione Alcune tecniche di valutazione delle Eseguire correttamente alcune tecniche per la

delle capacità capacità motorie e il funzionamento valutazione delle proprie capacità motorie, anche

motorie e

strumenti di

misurazione

di strumenti di misurazione utilizzando strumenti di misurazione

Prevenzione Le principali norme di Mettere in atto comportamenti adeguati ai fini della

degli infortuni comportamento per la prevenzione sicurezza e prevenzione degli infortuni nella pratica

degli infortuni

motoria e sportiva

Traumatologia I principali traumi sportivi e le Applicare correttamente semplici procedure di primo

sportiva e primo

soccorso

procedure di primo soccorso soccorso in caso di traumi sportivi

Salute e Igiene Il concetto dinamico di salute e le Adottare corrette abitudini igieniche in occasione della

norme di igiene personale a scuola

e nello sport

pratica motoria e sportiva

Attività motorie I principi della corretta Mettere in atto corretti comportamenti alimentari in e Alimentazione alimentazione durante le attività

motorie e sportive

funzione delle attività motorie e sportive

AMBITO delle ABILITA' MOTORIE

Argomento Conoscenze Abilità

Capacità motorie Le capacità motorie di tipo Eseguire correttamente azioni motorie e sportive

coordinatine coordinativo richiedenti capacità motorie di tipo coordinativo

Attività senso- La senso-percezione in funzione Utilizzare efficacemente i dati senso-percettivi in percettiva e della postura corretta e della funzione di una postura corretta, di un efficace controllo

controllo della riuscita dell'azione motoria dei movimenti e della riuscita di azioni motorie e

postura e dei

movimenti

sportive

Pratica motoria e Gli effetti, per il proprio benessere, Praticare una o più attività motorie e sportive, sia

sportiva della pratica di attività motorie e

sportive individuali e di gruppo

individuali che di squadra

38

Apprendimento

motorio

Le tappe significative del processo

di apprendimento di alcune azioni motorie

Individuare le procedure (e le tappe significative del

percorso) utilizzate nell'apprendimento di alcune azioni motorie

AMBITO COMUNICATIVO-

ESPRESSIVO

Argomento Conoscenze Abilità

Comunicazione

ed Espressività

Corporea

Le manifestazioni e i significati della Comunicazione corporea Non Verbale (posture, atteggiamenti,

mimica, gesti... )

Decodificare e produrre significativi messaggi corporei

Non-verbali che comunicano emozioni, stati d'animo,

sentimenti, idee...

Danze Una o più danze tradizionali o

tipiche della propria cultura

Eseguire, movimenti e gesti di una o più danze

conosciute

Giochi popolari

e tradizionali

Alcuni giochi popolari e della

tradizione locale

Praticare correttamente giochi popolari e della

tradizione locale

AMBITO SOCIO-AFFETTIVO

Argomento Conoscenze Abilità

Interazione nel

gruppo

Le modalità idonee per l'interazione

positiva nel gruppo

Relazionarsi positivamente con gli altri in occasione

della pratica motoria e sportiva

Cooperazione L'apprendimento cooperativo ti

l'integrazione delle persone

diversamente abili

M e t t e r e i n a t t o , nella pratica di attività motorie e

sportive, comportamenti corretti e cooperanti, favorendo la piena partecipazione di persone meno abili

Rispetto delle

regole e senso

civico

Le principali regole dei giochi

sportivi e il senso civico

Rispettare le regole di gioco codificate nella pratica sportiva e i regolamenti d'uso degli ambienti e delle attrezzature,

Svolgere le funzioni di arbitro in almeno una disciplina

sportiva Arbitraggio Le caratteristiche della funzione

arbitrale e i segnali arbitrali di una o più discipline sportive

Attività in

ambiente

naturale

Le attività motorie e sportive

all'aperto e l'educazione ambientale

Rispettare, nella pratica motoria e sportiva in ambiente

naturale, le norme dell'educazione ambientale

EDUCAZIONE FISICA

3 - 4 classe SECONDO BIENNIO

e 5 classe L I C E O S C I E N T I F I C O

Obiettivi Specifici di Apprendimento

A M B I T O d e l l a S A L U T E e d e l BENESSERE

Argomento Conoscenze Abilità

Capacità motorie Le capacità motorie condizionali: Progettare, ed eseguire correttamente, attività motorie condizionali metodi, tecniche ed attività finalizzate al miglioramento delle capacità motorie funzionali al loro miglioramento condizionali Cinesiologia e

fitness

La cinesiologia muscolare e il

fitness

Ideare un piano di lavoro razionale, e metterlo in atto,

finalizzato all'attivazione di più distretti muscolari

Allenamento delle I principi metodologici per Applicare idonei principi metodologici d'allenamento capacità motorie l'allenamento delle capacità motorie funzionali al proprio benessere e all'efficienza fisica Valutazione delle I metodi e le tecniche per la Applicare correttamente metodi e tecniche di misurazione capacità motorie misurazione e valutazione delle

capacità motorie

e valutazione delle proprie (e altrui) capacità motorie

Attività motorie, I legami tra benessere, attività Mettere in atto comportamenti alimentari corretti in Alimentazione e motorie ed alimentazione; la dieta funzione del proprio benessere e della pratica motoria e Doping dello sportivo; le problematiche del

doping

sportiva

39

Sicurezza e La sicurezza e la prevenzione degli Applicare i principi e le norme di comportamento ai fini Prevenzione degli infortuni durante la pratica motoria della sicurezza e della prevenzione degli infortuni infortuni e sportiva ed in altri contesti

operativi (a scuola, a casa, in strada)

Primo soccorso I principi e le tecniche di primo Applicare correttamente le procedure e le tecniche del

soccorso primo soccorso in contesto motorio, sportivo e della vita

associata

Salute e Igiene L'igiene della persona e degli Adottare sistematicamente corrette abitudini igieniche in ambienti nella scuola e nello sport ogni occasione di pratica motoria e sportiva

AMBITO delle ABILITA' MOTORIE

Argomento Conoscenze Abilità Capacità

coordinative

Le capacità motorie di tipo

coordinativo

Eseguire correttamente, in campo motorio e sportivo,

sequenze complesse d'azione richiedenti capacità motorie

di tipo coordinativo (progressioni ginniche, percorsi,

circuiti, azioni tecnico-tattiche, ...)

Attività senso- I principi scientifici della senso- Utilizzare efficacemente, in situazioni complesse ed percettiva percezione (visiva, uditiva, tattile,

propriocettiva...)

inusuali, i dati senso- percettivi (es. in situazioni tattiche nei giochi sportivi, in progressioni ginnastiche, in ambiente acquatico...)

Controllo della Le caratteristiche e il funzionamento Discriminare, modulare e controllare il proprio tono postura e dei del tono muscolare, della postura, e muscolare in situazioni statiche e dinamiche movimenti del controllo dei movimenti Pratica motoria e Cenni di storia delle attività sportive Praticare con sistematicità una o più attività motorie e sportiva

sistematica

praticate sportive autonomamente scelte

Apprendimento

motorio

I principi scientifici funzionale

all'apprendimento di abilità motorie

Applicare, ai fini dell'apprendimento di abilità motorie,

principi scientifici e strategie trasferibili

AMBITO COMUNICATIVO - ESPRESSIVO

Argomento Conoscenze Abilità

Comunicazione ed

Espressività

Corporea

L'espressività corporea e le forme

comunicative artistiche e

coreografiche di tipo Non Verbale

Utilizzare il corpo e il movimento in finzione

comunicativa ed espressiva, articolando, anche in forma

coreografica, un progetto espressivo

Danze La storia e la tecnica esecutiva di una o più " patrimonio della

cultura locale, nazionale o internazionale

Eseguire una o più danze appartenenti alla cultura locale,

nazionale o internazionale

Giochi popolari e

tradizionali

I giochi popolari e della tradizione

locale

Partecipare attivamente a giochi popolari o della

tradizione locale

AMBITO SOCIO-AFFETTIVO

Argomento Conoscenze Abilità

Pro-socialità Lo star bene con gli altri (la

socialità) e i comportamenti pro-

sociali

Adottare sistematicamente comportamene pro-sociali in

occasione della pratica di attività motorie e sportive

Cooperazione ed

integrazione

Il valore della cooperazione e le

problematiche dell'integrazione e

delle pari opportunità nello sport

Cooperare con altri nella progettazione, gestione ed

attuazione di attività motorie e sportive, assicurando la

partecipazione di tutti

Rispetto delle

regole e senso civico

I principi del faìr play ed il senso

civico nell'uso degli impianti sportivi

Applicare in ogni incontro sportivo i principi e le regole

del fair play ed adottare comportamenti rispettosi delle

norme d'uso degli ambienti nei quali vive e fa sport

Arbitraggio Il regolamento di gioco e i segnali

arbitrali degli sport praticati

Svolgere le funzioni di arbitro e giudice di gara nelle

attività sportive praticate

Attività in

ambiente naturale

Le attività motorie e sportive

all'aperto e l'educazione ambientale

Adottare autonomamente comportamenti rispettosi

dell'ambiente nello svolgimento di attività motorie e

sportive all'aperto (escursioni, trekking, orienteering,

arrampicata sportiva,...)

40

Competenze educative, culturali e professionali dello studente.

Al termine del Liceo Scientifico e del Liceo opzione Scienze applicate (19 anni)

In seguito alla frequenza di attività educative e didattiche

Della disciplina Educazione Fisica.

Lo studente utilizza l’attività motoria per mantenere e migliorare il proprio stato di salute e benessere, ed è capace di progettare ed attuare un adeguato programma di allenamento, anche utilizzando autonomamente procedure di verifica.

Padroneggia diverse abilità, usate in ambiti motori complessi, e ne ha perfezionate una o più rispondenti delle proprie caratteristiche ed attitudini.

Applica in modo autonomo conoscenze e principi scientifici per acquisire nuove abilità ed affinare quelle già possedute.

Sa modulare, attraverso la discriminazione percettiva, tono muscolare e movimento, adeguandoli a funzioni e contesti anche comunicativi.

Considera le attività di movimento un’opportunità di espressione di sé e di interazione sociale e sa assumersi la responsabilità di una vita sana ed attiva.

PROFILO DELLO STUDENTE LICEALE

La finalità che il nostro Liceo vuole perseguire è la formazione e la crescita degli alunni

come persone e cittadini, per consentire loro di acquisire piena consapevolezza di sé e

delle proprie scelte, al fine di misurarsi con la complessa realtà delle relazioni sociali e

culturali della contemporaneità. La piena valorizzazione della libertà e delle potenzialità

del singolo può, infatti, realizzarsi solo mediante l’esplorazione della dimensione

comunitaria dell’esperienza umana che è l’orizzonte stesso della formazione culturale.

Tutto ciò si realizza garantendo nell’attività didattica, da una parte, i saperi specifici

essenziali delle discipline, quelle conoscenze e abilità, cioè, che costituiscono il bagaglio

fondamentale di ogni processo di insegnamento-apprendimento, e, dall’altra,

privilegiando quelle iniziative culturali e formative atte potenziate ed arricchire l’unità del

sapere come cultura.

In questa ottica il Liceo Volta persegue mete educative attraverso la realizzazione di

azioni progettuali a forte valenza formativa ed opera scelte didattiche fondate sui valori

condivisi dell’interculturalità, della solidarietà, della tutela dell’ambiente, delle pari

opportunità e della legalità, che possano promuovere atteggiamenti di scambio e di

apertura all’altro, di rispetto delle persone come valore e delle cose.

Interventi per il successo scolastico e per la promozione culturale

Per lo sviluppo del progetto di Istituto al fine di assicurare un servizio quanto più efficiente

possibile si individuano i seguenti impegni :

l’intensificazione e la pianificazione dei rapporti con le famiglie

la formazione in servizio e l’aggiornamento dei docenti

l’azione preventiva in accoglienza del biennio e del triennio per l’acquisizione dei

prerequisiti (conoscenze e competenze di base) necessari all’iter curricolare

41

l’intensificazione delle azioni di sostegno e/o recupero rivolte agli alunni durante

l’anno scolastico

l’implementazione delle attività di sostegno agli studenti, tra cui l’orientamento in

ingresso e l’orientamento universitario

il potenziamento delle dotazioni didattiche, multimediali e librarie.

la valorizzazione della funzione didattica della Biblioteca e dei Laboratori informatici,

linguistici e multimediali

Scelte educative e didattiche

Riteniamo che sia necessario indicare, seppur a grandi linee e in modo schematico,

alcuni punti essenziali delle riflessioni generali che in questi anni hanno avuto come

oggetto il sistema educativo e le sue risposte ai bisogni formativi delle nuove generazioni;

si tratta in altri termini di definire il quadro di riferimento entro il quale ci siamo mossi nel

precisare la nostra identità culturale e progettuale e nel declinare le scelte educative e

didattiche che possano garantire il successo scolastico e formativo.

La scuola deve permettere ad ognuno di acquisire e consolidare non tanto un

patrimonio di certezze ma un punto di vista sulla realtà, che possa dare gli

strumenti per saper pensare, per poter costruire in autonomia un proprio sistema

di valori, per imparare a condividerlo con altri e saperlo mettere in ogni

momento in discussione

La scuola deve divenire sempre più il luogo dove viene valorizzato il lavoro con

gli studenti, dove si può imparare a convivere anche con le difficoltà, dove si

possa definire un contratto formativo e dove venga anche valorizzato il ruolo

educativo dei genitori

La scuola deve essere il luogo dove si concorre a formare il cittadino, dove si

realizza un’ azione educativa volta a “dare senso” e motivazioni all’ incontro e

all’ appartenenza

I fondamenti culturali

La caratteristica degli studi liceali con finalità non direttamente professionalizzanti consiste

in un approccio ai saperi che valorizza la dimensione storica come strumento di identità

civile e di cittadinanza attiva e promuove il confronto con altre culture; la conoscenza

della complessità come stimolo alla curiosità intellettuale e strumento necessario nella

società della conoscenza; la cultura come acquisizione critica dei saperi.

Finalità educative

L’offerta formativa, in quanto rivolta alla formazione e istruzione della persona, non può

prescindere dalla necessità di coniugare la licealità, intesa come spazio di formazione

ampia ed armonica della personalità dello studente, con le istanze che emergono da un

contesto della contemporaneità caratterizzato da:

42

crescente complessità delle dinamiche sociali in una civiltà sempre più multietnica, e

rapidità di evoluzione dell’organizzazione del sapere e dei linguaggi della

comunicazione;

profonda modificazione dei comportamenti giovanili, segnati da un progressivo

indebolimento di valori forti di riferimento e di esperienze capaci di fornire un

orientamento di senso al percorso esistenziale.

Nella consapevolezza che la scuola superiore è chiamata, in concorso con gli altri

soggetti educativi operanti nella società, primo fra tutti la famiglia, ad offrire un

contributo di grande importanza nel difficile e decisivo transito dall’adolescenza alla

giovinezza, come per altro è ribadito dal patto di corresponsabilità che i genitori sono

chiamati a sottoscrivere, vengono individuate come finalità educative della formazione

liceale:

l’educazione alla legalità e alla cittadinanza, intesa come conoscenza e

consapevolezza

dei princìpi di convivenza civile e democratica enunciati nella Costituzione italiana

e dalla Comunità Europea ,e come rispetto di ogni diversità sociale, culturale,

ideologica e religiosa

la consapevolezza del valore della conoscenza e del sapere nelle sue varie

articolazioni,

come garanzia di democrazia e ai fini dell’individuazione del personale percorso di

vita e

dell’acquisizione di una capacità di responsabile inserimento nel mondo del lavoro

la consapevolezza che le relazioni umane si fondano sul dialogo e sulla capacità di

interagire

con gli altri

Obiettivi formativi

Formazione di una coscienza civile che:

a. induca a vivere consapevolmente, nella dimensione pubblica, i doveri in

quanto necessario completamento dei diritti;

b. educhi alla legalità e alla cittadinanza

c. consenta agli alunni di comprendere i valori democratici della nostra

Costituzione e li renda capaci di contribuire alla loro salvaguardia ed alla

loro crescita.

2. Sviluppo delle capacità critiche indispensabili per:

a. operare scelte consapevoli e riflesse;

b. mettere in atto processi di autoresponsabilizzazione e comportamenti

responsabili;

c. attuare la formazione completa del soggetto come individuo e come

membro della collettività;

d. porsi come soggetti attivi e propositivi nei confronti col mondo del lavoro.

3. Promozione e sviluppo di una educazione che sia:

a. informata ai principi della solidarietà sociale, tolleranza ed accettazione

della diversità di condizione (anche fisica) di cultura, di lingua, di razza, di

costumi e tradizioni;

43

b. capace di valorizzare l'interscambio e le reciproche relazioni fra culture e

persone che vivono nello stesso territorio.

4. Promozione di una cultura incentrata sul rispetto e sulla tutela dell'ambiente e del

territorio.

5. Formazione di una coscienza e concezione del lavoro, inteso come strumento di

autorealizzazione e di crescita del benessere sociale.

Competenze chiave e Profilo dello studente liceale

La Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio Europeo pubblicata sulla Gazzetta

ufficiale dell’Unione europea il 18 dicembre 2006 (L 394/13), in merito alle competenze

chiave per l’apprendimento permanente, sottolinea che di fronte alle nuove sfide

derivanti dalla globalizzazione “ciascun cittadino dovrà disporre di un’ampia gamma di

competenze chiave per adattarsi in modo flessibile a un mondo in rapido mutamento e

caratterizzato da forte interconnessione”.

L'istruzione nel suo duplice ruolo- sociale ed economico- è considerata un elemento

determinante per assicurare che i cittadini europei acquisiscano le competenze chiave

necessarie per adattarsi con flessibilità a tali cambiamenti.

Sono definite competenze chiave “una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini

appropriate al contesto (…) di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo

personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione”; il documento della

Comunità europea ne identifica otto:

1) comunicazione nella madrelingua;

2) comunicazione nelle lingue straniere;

3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;

4) competenza digitale;

5) imparare a imparare;

6) competenze sociali e civiche;

7) spirito di iniziativa e imprenditorialità;

8) consapevolezza ed espressione culturale.

Considerate le marcate differenze degli studenti iscritti quanto a provenienza geografica

e culturale,consapevolezza delle scelte e prospettive e livello di preparazione, il Collegio

dei docenti del Liceo Volta ritiene di dover privilegiare come competenze chiave, quelle

relative alla lingua italiana , alle lingue straniere, ai linguaggi matematico-scientifici. ed

informatici, i cui livelli standard in funzione dell’attuazione della Legge sull’obbligo

scolastico saranno stabiliti nei Dipartimenti e nei Cdc, unitamente ai criteri per la futura

certificazione al termine del biennio.

Pertanto, il profilo dello studente in uscita dal nostro Liceo si caratterizza per

le seguenti competenze trasversali :

• Possedere ed utilizzare in modo ampio e sicuro il patrimonio lessicale ed espressivo

della lingua italiana, come capacità di esprimere e interpretare concetti,

pensieri,immagini, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta;

• Possedere ed utilizzare in modo ampio e sicuro il patrimonio lessicale ed espressivo

delle lingue straniere moderne studiate, con acquisizione di abilità di mediazione e di

comprensione interculturale

44

• Disporre di un’adeguata formazione scientifica sia come padronanza di competenze

matematiche sia come capacità di usare l’insieme delle conoscenze e delle

metodologie per interpretare il mondo che ci circonda

• Saper utilizzare le tecnologie informatiche come strumento di studio, di lavoro e di

comunicazione

• Possedere capacità critica nei confronti delle visioni del mondo, degli eventi storici e

delle interpretazioni che ne sono state date, delle problematiche della cultura

contemporanea, sapendo assumere un personale punto di vista e strutturare giudizi

pertinenti e circostanziati

• Saper inquadrare storicamente fatti, avvenimenti e fenomeni, operando opportuni

collegamenti e interrelazioni, che recuperino la memoria del passato nella lettura del

presente

• Saper riconoscere e contestualizzare consapevolmente il patrimonio artistico locale,

nazionale ed internazionale

• Possedere la consapevolezza che il confronto interculturale è un elemento fondante

della società civile,

• Saper assumere adeguate responsabilità nella partecipazione alla vita della comunità

• Saper utilizzare occasioni ed esperienze per favorire la propria crescita personale, in

termini di competenze e conoscenze, che permettano di affrontare i contesti in rapida e

continua trasformazione

• Maturare spirito di iniziativa e imprenditorialità, intesi come capacità di pianificare e di

gestire progetti per raggiungere obiettivi

Si individuano, pertanto, come obiettivi trasversali dell’offerta formativa al fine di costruire

il precedente profilo e come strumenti indispensabili per un apprendimento permanente:

il progressivo accesso ad una dimensione teorica del sapere, inteso come

circolare

organizzazione dei vari saperi disciplinari dell’area umanistica e scientifica

l’introduzione ad una coscienza storica, che metta in grado di collocarsi

all’interno

della tradizione europea, colta nei suoi elementi genetici e nel suo progressivo

aprirsi ad una dimensione planetaria

l’acquisizione di un rigore scientifico, inteso come uso consapevole delle varie

metodologie disciplinari, che faccia divenire il metodo della ricerca scientifica

un habitus mentale all’interno di ogni campo del sapere

l’acquisizione di una consapevolezza linguistico-comunicativa, che renda

capaci di orientarsi nella pluralità dei linguaggi contemporanei della

comunicazione e di avviarsi ad un uso cosciente dei linguaggi formalizzati delle

varie discipline

l’introduzione di un atteggiamento critico, inteso come capacità di personale

reinterrogazione della realtà, che diventi fondamento del cammino di

maturazione umana, nonché base essenziale della prosecuzione degli studi in

ambito universitario, sbocco privilegiato del percorso liceale.

PAI (Piano Annuale di Inclusione)

La C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 ha previsto l’elaborazione di una proposta di Piano

Annuale per l’Inclusività al fine di guardare con attenzione tutti i bisogni educativi

45

speciali afferenti a situazioni, temporanee o permanenti, di difficoltà che affondano le

loro cause in situazioni di svantaggio sociale, economico, culturale ma anche a

situazioni personali legate a vicende specifiche e, di conseguenza, non certificate e

certificabili. Il piano presuppone una nuova visione di inclusione attraverso la

sensibilizzazione del collegio, dei dipartimenti, dei consigli di classe.

Progetto VALES

Il progetto VALES intende costruire un percorso sperimentale di autovalutazione e

valutazione esterna delle istituzioni scolastiche finalizzato alla definizione di immediati

interventi di miglioramento. Non essendo rientrati nelle prime 200 scuole che hanno

prodotto domanda in ordine temporale, il liceo Volta partecipa al progetto in quanto

rientrante nelle successive 100 che avviano un percorso di autovalutazione

esclusivamente interno all’istituto finalizzato sempre ad una riflessione per elaborare un

successivo piano di miglioramento.

PARTE QUARTA

L’ARTICOLAZIONE DELL’ OFFERTA FORMATIVA DIDATTICA

Avendo come guida le indicazioni della normativa vigente, i principi generali dell'Offerta

Formativa dell'Istituto e l'analisi delle attese del territorio e dei bisogni dell'utenza, i docenti hanno

predisposto un progetto formativo che si realizza nell'ordinaria e quotidiana attivita didattica, cosi

come viene descritta nella programmazione dei dipartimenti e dei docenti.

In tutti gli ambiti l’organizzazione della didattica passa attraverso l’azione di figure di sistema

(collaboratori, funzioni strumentali, responsabili di dipartimento e di classe) e si articola in attivita

curricolari, progetti specifici, attivita extracurricolari, percorsi per l’eccellenza.

Le scelte didattiche e metodologiche, dettagliate nelle progettazioni dei singoli consigli di classe,

sostengono e rendono possibile la costruzione di un luogo di apprendimento coerente con i

principi dichiarati.

METODOLOGIA

Ormai da diversi anni nella nostra scuola, accanto a metodologie tradizionali, sono

praticate metodologie didattiche innovative incentrate sulle nuove tecnologie e sulla

multimedialità, non in contrapposizione con le metodologie tradizionali, ma a supporto e

ad integrazione di esse. Ciò deriva dal fatto che si è sempre più intensamente avvertita

l'opportunità di modificare e integrare la didattica, tradizionalmente imperniata sulla

parola orale e sul libro di testo, con un'attività di insegnamento e apprendimento in un

ambiente caratterizzato dalla presenza di più tecnologie didattiche, con particolare

riguardo ai personal computers, anche multimediali, e al lavoro in rete. La didattica

multimediale,infatti, si fonda sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie per

a) avvicinare la scuola alla realtà che sempre più i ragazzi vivono a casa e in altri

ambienti, caratterizzata dall'interazione tra parola orale, testi scritti, suoni e immagini;

b) accrescere l'efficacia del processo di insegnamento/apprendimento, utilizzando il

naturale interesse del ragazzo, attivando l'espressione di alcuni ragazzi penalizzati da altri

codici e linguaggi, facilitando un lavoro attivo e cooperativo dei ragazzi, nonchè

l'articolazione delle attività in modo guidato e documentato nelle diverse dimensioni

46

della classe, del piccolo gruppo di lavoro,

nell'apprendimento attivo individuale;

c) rompere l'isolamento della classe e della scuola con il mondo esterno e con realtà

anche assai distanti utilizzando, in un processo formativo e nell'ambito di una

metodologia didattica sperimentata, risorse e informazioni disponibili in rete.

Pertanto le linee metodologiche della nostra scuola, nel rispetto della libertà di

insegnamento,sono fondate su:

Il progressivo ridimensionamento della lezione frontale

Una valorizzazione della dimensione interdisciplinare

La proposta di attività di ricerca e di laboratorio

La valorizzazione della didattica laboratoriale e multimediale

La valorizzazione dell’apprendimento cooperativo

VALUTAZIONE

Il liceo Volta partecipa, come attività ordinaria d'istituto, alle rilevazioni nazionali degli

apprendimenti degli studenti (prove del SNV dell’Invalsi per le classi seconde)

collocandosi nettamente al di sopra della media nazionale, ben oltre la media del sud e

senza pari riguardo alla media regionale. Per l’a.s 2013/14 la prova sarà svolta nel mese di

maggio 2013 e interesserà gli alunni delle seconde classi impegnati nelle prove di

matematica, italiano e nella compilazione del questionario dello studente.

Verifica e Valutazione

In un sistema scolastico innovativo la valutazione interviene in vari momenti dell’attività

educativa non allo scopo di sanzionare e classificare ma di regolare i processi di

insegnamento e di apprendimento. Essa a tal fine assume diversi funzioni e può utilizzare

diversi strumenti di verifica.

La valutazione iniziale o diagnostica mira a registrare le condizioni di partenza degli

studenti, le conoscenze possedute e i prerequisiti cognitivi specifici al fine di

programmare l’intervento didattico nel modo più efficace e rispondente ai bisogni

formativi dei discenti.

La valutazione formativa o in itinere ha lo scopo di rilevare le eventuali difficoltà di

apprendimento degli studenti e i punti di forza e di debolezza dello stesso intervento

didattico. Essa svolge una funzione regolativa su tutte le variabili che incidono sui processi

di apprendimento (obiettivi, metodi, strumenti ecc.)

La valutazione sommativa o finale interviene alla fine di un certo percorso didattico e ha

il compito di offrire un bilancio consuntivo dei processi di insegnamento/apprendimento

La valutazione deve esplicitare con chiarezza i criteri derivati dagli obiettivi che si

intendono perseguire e prevedere le prove di verifica che verranno utilizzate per

accertare il raggiungimento di tali obiettivi

Essa in linea generale misurerà:

1 Le conoscenze, intese come risultato del processo di assimilazione attraverso

l'apprendimento di contenuti, informazioni, fatti, termini, regole e principi, procedure

afferenti ad una o più aree disciplinari di carattere teorico e pratico;

2 Le abilità, intese come capacità di applicazione delle conoscenze (sapere) e delle

esperienze (saper fare), al fine della soluzione di un problema o di portare a termine un

compito o di acquisire nuovi saperi; esse si esprimono come abilità cognitive

47

(elaborazione logico-critica e creativo-intuitiva) e pratico-manuali (uso consapevole di

metodi, strumenti e materiali);

3 Le competenze, intese come comprovate e consolidate capacità di utilizzare

conoscenze, metodiche di analisi dei dati e di indagine dei fenomeni, abilità personali e

attitudini sociali nei più svariati campi.

Al fine dell’accertamento degli apprendimenti potranno essere utilizzate diverse tipologie

orali e scritte di verifica, sia strutturate che semistrutturate: colloquio individuale, discussione

guidata, questionario, saggio breve, quesiti a risposta multipla, simulazioni etc.

Resta valido il generale principio che in sede di valutazione intermedia o finale i singoli

docenti e i consigli di classe avanzano le proposte di voto sulla base di un congruo numero di

verifiche orali, scritte o di esercitazioni pratiche ed esprimono valutazioni che tengono conto,

dei singoli voti, della frequenza, dell’interesse, dell’impegno, dei progressi

dell’apprendimento, della partecipazione al dialogo educativo e didattico e, relativamente

alla valutazione di fine anno, della possibilità per lo studente di poter seguire proficuamente

le materie dell’anno successivo.

Significati e tipologie della valutazione

La valutazione ha principalmente un valore formativo: essa è uno strumento di aiuto per

orientare l’alunno nel processo di apprendimento. Tiene conto non solo dei risultati

oggettivi conseguiti nella verifica delle competenze, ma anche dei processi positivi di

cambiamento che lo studente ha saputo attivare grazie alla relazione formativa. La

valutazione è tanto più efficace quanto più il rapporto docente-studente è improntato a

trasparenza, rispetto, collaborazione.

La valutazione permette allo studente di capire qual è il suo livello di apprendimento

rispetto alla comprensione dei contenuti e all’acquisizione delle competenze, in modo da

divenire attivo e responsabile del proprio percorso di studio. Essa permette al docente di

monitorare il lavoro degli studenti, di suggerire loro eventuali correzioni, di confermare o

rimodulare i percorsi didattici proposti e le metodologie formative adottate.

La valutazione periodica è operata dal docente durante le ore di lezione, tenendo conto

della situazione di partenza degli studenti e degli obiettivi specifici del percorso didattico

effettuato. Attraverso prove di verifica che possono essere di diversa tipologia (orali,

scritte, grafiche) il docente valuta periodicamente i livelli di maturazione-apprendimento

degli studenti ed esprime tali valutazioni con l’assegnazione di un voto sul registro

personale.

Per garantire un congruo numero di valutazioni periodiche è richiesta l’assegnazione ad

ogni studente, nel corso di ciascun quadrimestre, di almeno due voti all’orale e, per le

materie che prevedono lo scritto, l’effettuazione di almeno due prove scritte. In

quest’ultimo caso è affidata al giudizio di ciascun insegnante l’opportunità o meno di

offrire agli assenti eventuali prove scritte di recupero.

Nel rispetto del diritto di ogni studente di essere soggetto attivo e consapevole del

proprio processo di apprendimento, è dovere del docente rendere accessibili agli

interessati, in modo trasparente, le valutazioni che li riguardano. È altresì compito del

docente garantire la riconsegna alla classe delle prove scritte di verifica, debitamente

corrette, entro il limite di due settimane dalla loro effettuazione e comunque sempre

prima dell’assegnazione di un’altra prova scritta nella medesima materia.

La valutazione finale è attribuita in ciascuna disciplina dal consiglio di classe, su proposta

del docente della materia, nel corso degli scrutini di fine quadrimestre. Tale valutazione è

elaborata nel rispetto dei criteri generali approvati ogni anno dal collegio dei docenti e

48

coerentemente con gli obiettivi disciplinari minimi definiti dai dipartimenti. I Criteri generali

sono :

Raggiungimento degli obiettivi didattici e formativi definiti in sede di

programmazione;

Situazione di partenza;

Eventuali miglioramenti in itinere;

Impegno,partecipazione e costanza nello studio;

Risultati dell’intero anno scolastico;

Condotta (comportamento, assenze ecc.);

Partecipazione a interventi didattici integrativi e relativi esiti;

Eventuali difficoltà riscontrate dall’alunno;

Ogni altro elemento utile alla valutazione complessiva della personalità e

preparazione dell’alunno;

Inoltre si deve tener conto che:

la promozione alla classe successiva si consegue se l’alunno riporta un voto non

inferiore a 6/10 in ciascuna disciplina ( art. 3, O. M. n. 80/95 );

i voti si assegnano su proposta dei singoli professori in base ad un giudizio

brevemente motivato desunto da un congruo numero di interrogazioni e di esercizi

scritti, grafici o pratici fatti a casa o a scuola, corretti e classificati durante l’anno

scolastico, ed eventuali risultanze dei corsi di recupero o sostegno;

se non vi è dissenso, i voti in tal modo proposti si intendono approvati;

è richiesta la frequenza di almeno ¾ dell'orario annuale personalizzato; il mancato

conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe

riconosciute, comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla

classe successiva o all'esame di stato (art. 14, c.7 del DPR 122/09).

Nei confronti degli alunni che presentino un’insufficienza in una o più discipline,

comunque non tale da determinare un immediato giudizio di non promozione , il

consiglio di classe :

può adottare delibera di sospensione del giudizio e di avvio al recupero estivo e

alle relative prove di accertamento del superamento del debito formativo entro il

mese indicato dal Collegio dei Docenti.;

tali insufficienze debbono essere colmate individualmente o usufruendo di servizi

aggiuntivi scolastici nel periodo estivo ;

l’alunno è comunque tenuto, entro il mese indicato a sottoporsi a prove di verifica

formali organizzate dal consiglio di classe;

la famiglia dell’alunno interessato deve ricevere formale notifica del

provvedimento adottato dal consiglio di classe, con annesse istruzioni sulle

modalità e sui tempi di verifica.

Nei confronti degli alunni che presentino insufficienze nel complesso delle discipline tali

da non consentire al consiglio di classe di individuare le premesse per una ripresa, anche

attraverso corsi di recupero estivi, al fine di un inserimento costruttivo dello studente

nell’attività scolastica successiva,il consiglio di classe adotta delibera di non promozione.

La valutazione è competenza specifica del Consiglio di Classe. Il Consiglio di classe, nel

rispetto della normativa e di una prassi costruita negli anni, procede alle operazioni di

scrutinio “sulla base di obiettivi, sicuri e sufficienti elementi di giudizio, in piena serenità di

spirito e nella consapevolezza dell’alto e delicato compito che è chiamato a svolgere, a

verifica dei risultati del processo educativo, utilizzando l’intera scala dei voti”. Ed opera,

sapendo:

1) che i voti rispondono non solo a un’esigenza oggettivamente misurativa e valutativa,

ma anche squisitamente didattica e formativa, dovendosi, nell’attribuzione degli stessi,

49

tener conto dei livelli di partenza degli allievi, dell’impegno dagli stessi dimostrato,

dell’andamento progressivo del rendimento;

2) che le proposte di voto, sempre motivate da un breve giudizio, materia per materia, di

ogni docente, devono trovare “consistenza” nel confronto collegiale, perché soltanto in

un quadro unitario ogni giudizio di merito sulla diligenza, sul profitto e sulla personalità

diventa sereno e ponderato;

3) che il numero di assenze di ogni allievo,quando giustificate non è di per sé preclusivo

della valutazione del profitto, purché il giudizio favorevole possa essere desunto da un

congruo numero di interrogazioni e di esercizi scritti, grafici e pratici, svolti in casa o a

scuola, corretti e classificati nel corso dell’intero anno scolastico, da cui si possa

accertare il raggiungimento degli obiettivi di ciascuna disciplina”;

comunque la frequenza assidua e la partecipazione attiva sono elementi positivi che

concorrono alla valutazione favorevole del profitto” (O.M. 330/97);

4)che il risultato del processo di apprendimento è da rapportare, per una sua giusta

valutazione, al punto di partenza di ciascun allievo;

5) che non possono essere trascurati, dopo aver misurato attraverso compiti,

interrogazioni, questionari, colloqui, la quantità e qualità dell’apprendimento, tutti gli altri

elementi di valutazione della personalità dell’alunno (particolari attitudini per una o più

discipline, interessi, capacità di recupero, assiduità negli studi e nella frequenza, volontà

di riuscire, difficoltà/facilità di comunicazione, elementi del carattere, problemi familiari e

di salute, estrazione socio-culturale), i quali pure intervengono a condizionare, nel senso

positivo o negativo, il processo di formazione dell’allievo;

6) che è da valutare positivamente la partecipazione degli studenti ai “corsi di sostegno”

e ad ogni altra attività culturale anche extrascolastica;

7) che il voto sul comportamento è proposto sulla base della valutazione dell’osservanza

da parte degli alunni dei doveri scolastici e del rispetto del Regolamento interno.

La valutazione del comportamento degli alunni è effettuata con l’attribuzione di un voto

numerico espresso in decimi su proposta del docente coordinatore che terrà conto dei

criteri di seguito riportati ed è attribuita collegialmente. La votazione sul comportamento

concorre alla valutazione complessiva dello studente ed alla determinazione dei crediti

scolastici e determina se inferiore a sei decimi la non ammissione al successivo anno di

corso o all’esame conclusivo del ciclo.

Si riportano di seguito i criteri per l’attribuzione del voto di condotta e i criteri generali per

l’attribuzione del voto nelle singole discipline, ferma restando la completa autonomia di

giudizio di ciascun Consiglio di classe.

1)Rispetto di sè, degli altri e del contesto scolastico e/o ambientale;

2)Frequenza e puntualità;

3)Interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo;

4)Collaborazione con compagni e docenti;

5)Rispetto dei doveri scolastici.

La valutazione del comportamento inferiore a 6/10, cioè insufficiente, viene assegnata

secondo quanto previsto dall’articolo 4 del Decreto Ministeriale 16 gennaio 2009, n. 5 e,

qualora assegnata nello scrutinio finale, comporta la non ammissione dello studente alla

classe successiva o agli Esami di Stato.

50

CRITERI GENERALI PER LA VALUTAZIONE NELLE SINGOLE DISCIPLINE

Sulla base degli obiettivi di ciascuna disciplina, utilizzando l’intera scala dei voti in decimi,

i criteri di valutazione relativi all’acquisizione delle conoscenze e competenze sono così

individuati:

VOTO CONOSCENZE COMPETENZE

VOTO

10-9

Approfondite,

integrate da

ricerche e apporti

critici e

personali.

Esposizione orale e comunicazione scritta esauriente e

critica; padronanza del linguaggio specifico e

ricchezza lessicale;

ottime competenze critiche con confronti

pluridisciplinari

VOTO

8

Puntuali e consapevoli

di tutti gli

argomenti svolti,

comprensione

sicura.

Esposizione orale e comunicazione scritta corretta e

fluida, applicazione e impostazione precisa,

linguaggio specifico e appropriato; competenze e

capacità di sintesi e di operare collegamenti

nell’ambito della disciplina

VOTO

7

Conoscenza sicura di

quasi tutti

gli argomenti svolti

Esposizione orale e comunicazione scritta corretta,

applicazione e impostazione generalmente puntuali,

utilizzo quasi costante del linguaggio specifico

VOTO

6

Conoscenza e

comprensione della

maggior parte degli

argomenti

Esposizione orale e comunicazione scritta abbastanza

chiara, sufficientemente corretta, linguaggio

sostanzialmente adeguato anche se non sempre

specifico;

applicazione e impostazioni corrette, anche se talvolta

guidate

VOTO

5

Conoscenza e

comprensione

superficiali degli

argomenti con

presenza di lacune

Conoscenza e comprensione superficiali degli

argomenti con

presenza di lacune.

Esposizione orale e comunicazione scritta incerta con

frequenti ripetizioni ed errori nelle strutture, linguaggio

inadeguato e con difficoltà nel lessico specifico;

qualche errore di applicazione e di impostazione;

difficoltà di rielaborazione

VOTO

4

Conoscenza e

comprensione

superficiali e

incomplete degli

argomenti con ampie

lacune;

approccio

mnemonico

Esposizione orale e comunicazione scritta stentata, con

improprietà e gravi errori linguistici, scarso uso del

lessico

specifico, gravi errori di impostazione e difficoltà

marcate

nella applicazione di quanto appreso

VOTO

3-1

Mancanza assoluta di

preparazione;

rifiuto di sottoporsi a

verifica

orale o scritta

Mancanza di comprensione delle richieste e degli

argomenti;

competenze nulle o non verificabili

51

I CREDITI

Crediti scolastici

Ai sensi delle vigenti disposizioni, il consiglio di classe, nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi

tre anni del corso degli studi, attribuisce ad ogni alunno un punteggio denominato credito

scolastico. Scopo di tale attribuzione e quella di rendere gli esami di stato più obiettivi ed efficaci

nel valutare la carriera scolastica di ogni alunno. Il totale dei punteggi ottenuti nei tre anni (che

non può essere superiore a 25) si sommerà infatti ai punteggi che lo studente riporterà nelle prove

d’esame.

L’attribuzione di tale credito scolastico viene effettuata, a partire dall’a.s. 2008/09, sulla base della

tabella A allegata al D.M. n.42 del 22.5.2007, modificata con il DM 99, 16 dicembre 2009, di

seguito riportata. . Sempre a decorrere da tale anno anche la valutazione del comportamento

concorre alla determinazione del credito scolastico.

La tabella di riferimento è la seguente:

TABELLA A – CREDITO SCOLASTICO – Candidati interni

Media dei voti Credito scolastico (Punti)

III anno IV anno V anno

M = 6 3-4 3-4 4-5

6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6

7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7

8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8

9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9

NOTA – M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun

anno scolastico.

Crediti formativi

Le esperienze formative (credito formativo) che ogni alunno può aver maturato al di fuori

della scuola possono contribuire ad elevare il punteggio del credito scolastico. Il

punteggio attribuito al credito formativo non potrà consentire in ogni caso di superare la

banda di oscillazione data dalla media dei voti di profitto.

Per il riconoscimento dei crediti formativi il Consiglio di classe – esaminata la regolarità

della documentazione prodotta - dovrà valutare la coerenza delle attività

eventualmente svolte dagli studenti con le finalità educative del corso di studi seguito,

utilizzando le norme vigenti e gli appositi criteri approvati dal Collegio docenti per

rendere omogenee le decisioni dei Consigli di classe.

Si rende noto,inoltre, che a partire dall’a.s. 2010-2011 è obbligatoria la certificazione delle

competenze acquisite dagli studenti al termine dell’obbligo di istruzione,in linea con le

indicazioni dell’Unione europea sulla trasparenza delle certificazioni. Il modello di

certificazione è strutturato in modo da rendere sintetica e trasparente la descrizione delle

competenze di base acquisite a conclusione del primo biennio della scuola secondaria

superiore riguardanti soprattutto lingua italiana, storia, lingua straniera, matematica,

informatica e scienze.

52

Si ricorda, infine, che sono ammessi agli esami di Stato gli alunni dell’ultima classe che,

nello scrutinio finale, conseguano una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna

disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo

l’ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi (art.6,

comma 1, D.P.R. 22 giugno 2009,n.122).

Con l’occasione, si ritiene opportuno far presente che per gli studenti di tutte le classi di

istruzione secondaria di secondo grado, ai fini della valutazione finale di ciascuno

studente, è richiesta, ai sensi dell’art.14, comma 7 del DPR 22 giugno 2009, n.122, la

frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche

possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo,

motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze

documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non

pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione

degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza,

comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la

non ammissione all’esame di Stato. Si precisa che il voto di comportamento concorre alla

determinazione dei crediti scolastici (articolo 4, comma 2, D.P.R. 22 giugno 2009,n.122 ).

53

PARTE QUINTA AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Le attività curricolari si arricchiscono di una serie di proposte che hanno la finalità di

rendere l'ambiente scolastico accogliente, attento alle esigenze poste dagli studenti, alle

loro aspettative e richieste

PON SCUOLA

54

Annualità 2013-2014

Particolare attenzione va posta, oltre che alla azione C2 sull’orientamento formativo

(Piano Lauree Scientifiche), alle azioni C1 “Antigone o della consapevolezza dei diritti” e

“Cittadinanza e futuro: diritti e partecipazione” volte ad approfondire conoscenze

culturali locali, nazionali ed europee attraverso diversi mezzi di comunicazione ed

espressioni creative. (competenza chiave consapevolezza ed espressione culturale)

CORSI DI PREPARAZIONE AI TEST UNIVERSITARI: AREA MEDICO-SANITARIA Dal mese di marzo a carico del Fondo di Istituto e con un modesto contributo degli

studenti delle V, sono attivati corsi di preparazione ai test universitari per l’area scientifica.

Nello specifico gli alunni potranno partecipare a corsi di biologia, chimica, matematica e

fisica finalizzati al superamento dei test di ammissioni alle facoltà scientifiche.

Ob. Azione Competenze

chiave Progetto Destinatari

C C1 Competenza matematica " Matematica tra apprendimento classico e moderno"

Alunni biennio (classi seconde)

C C1 Competenza matematico -scientifica

"Fisica: un mondo da sperimentare”

Alunni biennio (classi seconde)

C C1 Competenza in madrelingua "Laboratorio di giornalismo e comunicazione"

Alunni biennio/triennio

C C1 Competenze sociali e civiche " Cittadinanza e futuro: diritti e partecipazione"

Alunni triennio

C C1 Competenza scientifica “Scienze in laboratorio per tutti”

Alunni biennio

C C1 Cultura della legalità attraverso tematiche estetico/espressive

“Antigone o della consapevolezza dei diritti”

Alunni biennio

C C1 Competenza digitale "Ecdl start" Alunni triennio non di Scienze Applicate

C C1 Competenze in lingue straniere

PET "Passport to your future"

Alunni biennio

C C1 Competenze in lingue straniere

FCE "Stand out from the crowd"

Alunni triennio

C C2 Orientamento formativo e riorientamento – Laboratori Piano Lauree Scientifiche (PLS) per allievi e docenti

“Laborienta…mente nel

mondo chimico-biologico”

Alunni 4^ e 5^

C C2 Orientamento formativo e riorientamento – Laboratori Piano Lauree Scientifiche (PLS) per allievi e docenti

“Laborienta…mente nel

mondo fisico-matematico”

Alunni 4^ e 5^

55

Progetto FAI Il FAI per la scuola: “Conoscendo il nostro territorio. Ricognizione, studio e valorizzazione del nostro patrimonio storico, artistico ed ambientale”: collegamenti con le vicende locali relative all'Unità d'Italia. Responsabile del Progetto e Responsabile Scuola della Delegazione FAI di Foggia Prof. Rotundo Luigia Pompea Obiettivi

conoscenza delle problematiche di salvaguardia del territorio riferite ai beni storico artistici ed ambientali;

conoscenza del patrimonio attraverso l’analisi storica, grafica, fotografica, ambientale,; riconoscibilità del valore “patrimonio culturale” acquisizione di varie tecniche descrittive: elaborazione di schede tecniche;

Partenariato da parte dei Comuni, della Provincia e di Enti interessati alla ricerca.

Progetto Pilota di Didattica Orientativa “DIOR” (Dipartimento di Scienze) Attività di didattica laboratoriale (Progetto DIOR advanced) - Università degli Studi di

Foggia- Dipartimento di Agraria ( Matematica e Scienze)

Altenanza scuola-lavoro: è attivo un percorso assistito di alternanza scuola-lavoro nel

settore chimico-biologico rivolto agli studenti selezionati delle classi III Dsa e IV E. E' una

metodologia alternativa “learning on the job”, cioè imparare lavorando, per effettuare il

programma previsto dal curricolo del secondo ciclo scolastico. Alla formazione in aula si

affianca un’attività sul campo, attraverso delle concrete esperienze formative in

laboratori qualificati, per integrare, rielaborare quanto appreso in aula per acquisire uno

specifico “know-how”, che si identifica con quella specifica capacità di svolgere dei

compiti, il “saper fare” delle cose.

PLS: Piano Nazionale Lauree Scientifiche presso l'università di Bari

Stage estivi presso l'Università degli Studi di Foggia e il centro di ricerca CRA

Ministage estivi Attività orientative di didattica laboratoriale svolte presso enti e strutture

del territorio

Progetto “IFOM LO STUDENTE RICERCATORE" – progetto di integrazione tra ricerca e scuola

di IFOM –ISTITUTO FIRC di oncologia molecolare

Incontri con esperti per lo svolgimento del seguente programma: Seminario sul Numero

programmato e test di ammissione”

Progetto CERN di Ginevra

56

L’istituto propone, limitatamente alla disponibilità del Centro Europeo di Ricerca

Nucleare, un viaggio di istruzione con due quarte.

“Quotidiano in classe” “Osservatorio giovani Editori” che prevede in alcune classi la

lettura di quotidiani della Puglia e del Corriere della Sera.

“Leggere per crescere/Incontro con l’autore” organizzato con alunni di scuola

secondaria di 1° grado. Il progetto prevede l’incontro con nomi autorevoli del panorama

culturale contemporaneo e di best –seller.

“Teatro a scuola” finalizzato ad avvicinare i ragazzi a forme alte di spettacolo nonché

approfondimenti delle tematiche teatrali nel tempo con partecipazione ad uno

spettacolo nel Teatro di Siracusa.

“Giornale di Istituto” che, con il coordinamento di due docenti ed un giornalista, prevede

la redazione mensile di un giornale di istituto da parte degli allievi.

Laboratori teorico- pratici di giornalismo e comunicazione organizzati da Biblioteca

multimediale Centro di documentazione del Consiglio Regionale della Puglia.

“I Promessi Sposi” partecipazione, insieme ad alunni frequentanti alcune scuole

secondarie cittadine di 1° grado, alla rappresentazione del capolavoro manzoniano al

Teatro del Fuoco.

”Pace, fraternità e dialogo” proposto dalla Tavola della Pace di Assisi. Il progetto

prevede alcuni incontri con esponenti del mondo del volontariato e delle associazioni di

pace. Si riprenderanno in particolare i contatti con le associazioni Libera, Pax Christi e

Amnesty International con l’obiettivo di creare dei gruppi di lavoro fra gli studenti del

liceo .

“Le radici e le ali” che vede coinvolte molte associazioni cittadine per ricordare i

Settant’anni dei bombardamenti a Foggia al fine di promuovere una cultura della pace

e della memoria storica. Sono in programma pertanto visite guidate, proiezioni filmiche e

raccolte di documenti.

“Udienza dal Santo Padre” organizzazione dell’incontro con la partecipazione di alunni di

scuole secondarie di 1° grado. Nella stessa giornata è prevista una visita ai Musei

Vaticani.

Cambridge ESOL Examinations

Il Liceo scientifico “A. Volta” è centro certificazioni “Esami Cambridge”.

Teatro in L2

Le classi del triennio partecipano ogni anno a spettacoli teatrali in lingua inglese in

programmazione in città

“FAR PACE COL CIBO”: promosso dal SIAN, coinvolge tutte le classi seconde, e consiste

in uno screening delle abitudini alimentari dei ragazzi, con l’obiettivo di chiarire sia gli

57

aspetti scientifici dei problemi alimentari (valori nutrizionali, piramide alimentare) che

quelli di natura psicologica, come l’emulazione di falsi modelli che in adolescenza

allontanano i ragazzi dal cibo. All’interno del progetto è altresì previsto un laboratorio del

gusto per avvicinare gli studenti al consumo di cibi quali frutta fresca e secca ed ortaggi,

non abitualmente compresi nelle loro abitudini alimentari.

“AFFFETTIVITA’ E SESSUALITA’”: in collaborazione con il Consultorio Ausl Foggia 3 di viale

Grecia, è destinato a sei classi seconde e si articola in una serie di incontri con esperti

(psicologa, ginecologo, ostetrica) volti a dare consapevolezza ai ragazzi dell’importanza

di tutelare la propria salute riproduttiva ed il loro benessere fisico e psicologico,

inquadrando la sessualità nel contesto della vita affettiva e relazionale.

“PEAR EDUCATION: PREVENZIONE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI”: in

collaborazione con il Consultorio di v. della Repubblica, prevede la formazione di alcuni

studenti che diventino a loro volta formatori dei coetanei su questa tematica.

PROGETTO DI ISTRUZIONE DOMICILIARE: Il progetto prevede assistenza didattica a chi,

affetto da gravi patologie non può frequentare la scuola per un lungo periodo, mediante

ore di lezione a domicilio e a distanza grazie all’istallazione di una web-cam in classe, in

modo da consentire un quotidiano collegamento tra l’alunno, il gruppo classe ed i

docenti.

INCONTRI DI PREVENZIONE DELLE DIPENDENZE: organizzati in collaborazione col Sert, su

richiesta dei docenti o degli studenti delle classi, sulle dipendenze patologiche (alcool,

fumo, droghe), ma anche le nuove dipendenze (internet, social network e gioco

patologico).

“SERVIZIO ASCOLTO”: è operativo, anche, un servizio di consulenza psicologica curata

da una psicologa dell’Asl, rivolto agli studenti (incontri individuali o di gruppo classe su

richiesta della stessa classe), ai docenti e alle famiglie.

Test Center ECDL accreditato Aica. .

Olimpiadi e Gare

Gare di Matematica

Il potenziamento delle abilità e delle competenze e l’approfondimento disciplinare e

transdisciplinare si giovano dell’ampia partecipazione degli studenti del Liceo al Progetto

Gare di Matematica con l’intento di che opera in base a una convenzione fra il Ministero

dell'Università e della Ricerca Scientifica e l'Unione Matematica Italiana, e si avvale della

collaborazione della Scuola Normale Superiore di Pisa.

Finalità: favorire fra i giovani l’interesse per la Matematica;

fornire l’opportunità di affrontare problemi diversi, nella forma, da quelli incontrati a scuola;

aumentare l’attenzione per ciò che si fa nella scuola;

58

sostenere l’interesse anche ai fini del proseguimento degli studi nelle Facoltà scientifiche.

E’ organizzata in gare di livello crescente a cui si accede in base ai risultati conseguiti:

progetto Olimpiadi di Matematica (gara individuale, a squadre)

progetto Kangourou della Matematica

“Matematica senza frontiere”

Progetto “Phi Quadro”

L’adesione del Liceo al Progetto Olimpiadi di Matematica è stata, sin dal 1994,

impegnativa ma interessante perché ha permesso, in relazione ai risultati conseguiti dagli

studenti, il confronto con altri istituti ed ha fornito sia una obiettiva informazione sulla

qualità formativa della scuola che un importante fonte di aggiornamento didattico.

Olimpiadi di Fisica

Le Olimpiadi Italiane della Fisica sono organizzate dall’ AIF per conto del MIUR. In esse

vengono proposte attività finalizzate a favorire il coinvolgimento dei giovani in un

apprendimento attivo e responsabile, a orientare i loro interessi e sostenere l’impegno di

quegli studenti che mostrano particolari inclinazioni per la disciplina.

Le Olimpiadi sono organizzate in gare di livello crescente a cui si accede in base ai

risultati conseguiti.

Giochi di Anacleto I Giochi di Anacleto sono mirati alla motivazione di un attivo interesse dei giovani per lo

studio delle scienze fisiche. Alla gara partecipano gli studenti del 1° e del 2° anno.

Giochi della Chimica I Giochi della Chimica sono organizzati dalla Società di Chimica Italiana dal 1987 e

costituiscono una manifestazione culturale che ha lo scopo di promuovere tra i giovani

l'interesse per questa disciplina.

Ogni anno una rappresentanza dei migliori studenti dell’istituto si reca presso l’Università

di Bari per lo svolgimento della fase regionale dei Giochi e, successivamente, i primi

classificati di tutte le regioni d’Italia prendono parte alla fase nazionale che si tiene a

Frascati.

Olimpiadi delle Scienze Naturali

Le Olimpiadi delle Scienze Naturali sono organizzate dall’ANISN (Associazione Nazionale

Insegnanti di Scienze Naturali). Da molti anni il liceo “A. Volta” vi partecipa con l’obiettivo

di fornire agli studenti l’opportunità di verificare le loro attitudini per lo studio e la

comprensione dei fenomeni e dei processi naturali e di realizzare un confronto tra le

realtà scolastiche delle diverse regioni italiane.

Olimpiadi della Cultura e del Talento

Le Olimpiadi della Cultura e del Talento sono un concorso a premi ad iscrizione gratuita

promosso dall’ASSOCIAZIONE OLIMPIADI DELLA CULTURA E DEL TALENTO con il patrocinio

della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero per l’Istruzione l’Università e la

59

Ricerca, del Ministro per l'Integrazione, della Regione Lazio, del Comune di Civitavecchia,

del Comune di Tolfa e, a livello internazionale, dal Governo di Malta – Ministro per Gozo e

dal Comune di Ghajnsielem. Le squadre, composte da sei studenti, competeranno nelle

prime eliminatorie al livello di istituto su 30 quesiti così distribuiti: 20 di logica, 10 di

grammatica e 10 domande su un testo di inglese (livello B2). Seguiranno le fasi semifinale

e finale.

Centro Provinciale Scuola Polo Interprovinciale per Olimpiadi di Fisica organizzate e promosse dall’AIF. Il responsabile del polo organizza lezioni di allenamento

alle varie fasi di gara per tutti gli studenti della provincia.

Piano nazionale ISS (Insegnare Scienze Sperimentali)

Il Liceo Scientifico “A. Volta” dall’a.s. 2008-2009 fa parte della rete del Piano Nazionale

ISS, attivato con protocollo d’intesa tra il MIUR e l’Associazione per l’Insegnamento della

Fisica (AIF), l’Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali (ANISN) e la Società

Chimica Italiana -Divisione di Didattica Chimica (DD-SCI) insieme alla Fondazione Museo

Nazionale della Scienza e della Tecnica Leonardo da Vinci di Milano ed alla Città della

Scienza di Napoli. Tale Piano si propone di svolgere attività volte a sostenere la

formazione continua dei docenti, a progettare offerte formative e a promuovere un

cambiamento nella didattica delle scienze sperimentali.

ATTIVITA’ DI NUOTO IN ORARIO CURRICOLARE

Questo Liceo offre gratuitamente a tutte le classi prime e a quattro seconde un corso di

nuoto in orario curricolare con i propri insegnanti di Scienze Motorie, dal mese di

Novembre fino al mese di Marzo, presso la Piscina Comunale. Detta attività oltre a

migliorare l’acquaticità, acquisire consapevolezza delle proprie capacità acquatiche e

potenziare la tecnica natatoria, favorisce lo sviluppo armonico e simmetrico del corpo. Si

svolgeranno anche lezioni di apnea, di salvamento e di primo soccorso in acqua.

PROGETTO DIDATTICO SPORTIVO Il Dipartimento propone ed organizza, in aggiunta alle ore curriculari, diverse attività

sportive quali: calcio (Torneo Paolino), pallavolo maschile e femminile, corsa campestre,

atletica su pista, pallacanestro maschile, scherma maschile e femminile, tennis maschile e

femminile, tennis tavolo maschile e femminile, calcetto femminile, nuoto maschile e

femminile.

PROGETTO “SCI…AMO”

Il Dipartimento propone un corso, finalizzato alla conoscenza e alla pratica sportiva dello

sci alpino e di fondo, della durata di 5 giorni, rivolto alle classi 3 e 4 (in alternativa al

viaggio di istruzione).

60

Progetto “Diritti a scuola”

In continuità con le attività formative e particolarmente positive che questo istituto ha

portato avanti nei decorsi aa.ss., in attesa di comunicazione/ autorizzazione, questo liceo

programma, anche per il corrente a.s. un progetto di sostegno e di recupero delle

competenze di base, nonché di supporto alle problematiche adolescenziali, denominato

“Diritti a scuola”.

Intercultura

L’Istituto aderisce al progetto Intercultura che consente ad alcuni studenti di frequentare

un anno scolastico all’estero.

PRESIDIO PER LE TECNOLOGIE e PRESIDIO PER L’EDUCAZIONE LINGUISTICA

Il liceo A. Volta è presidio per le Tecnologie e per l’Educazione Linguistica. Sono presidi

quegli istituti che gli UUSSRR hanno selezionato sulla base di una procedura di evidenza

pubblica avviata con la circolare prot. n. AOODGAI / 7489 del 11/06/2010 e che

dispongono di personale e infrastrutture adeguati per promuovere la formazione del

personale della scuola

TEST CENTER AICA

L’Istituto è Test Center accreditatato Aica per la certificazione ECDL.

VIAGGI DI ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE

VIAGGI DI ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE

1) Le visite guidate e i viaggi d’istruzione, compresi quelli di natura sportiva, rientrano,

per le loro finalità, tra le attività educative della scuola e devono essere perciò inseriti

nella programmazione didattica delle singole classi.

2) I viaggi, sentiti i Consigli di Classe, sono autorizzati/ratificati dal Consiglio di Istituto

sulla base di un piano generale approvato dal Collegio dei Docenti.

3) Le visite guidate, i viaggi d’istruzione, i soggiorni studio e gli scambi sono regolati

negli aspetti generali dalla normativa vigente, negli aspetti particolari dal presente

regolamento.

ORGANIZZAZIONE, AUTORIZZAZIONE ED ASSEGNAZIONE DEI VIAGGI

4) Nel primo C.d.C che si svolge alla presenza dei rappresentanti dei genitori e degli

alunni, devono essere approvate proposte che abbiano significativa rilevanza culturale e

didattica.

61

5) I docenti accompagnatori devono appartenere al Consiglio stesso.

6) La tipologia e la durata del viaggio dovranno rispettare precise modalità ; il tetto della

spesa pro capite deve essere contenuto nei limiti fissati dal Consigli d’ Istituto. Nella stessa

sede si programmeranno in linea di massima tutte le altre iniziative che prevedano

l’uscita dall’edificio scolastico.

7) I viaggi d’istruzione si devono svolgere tutti un mese prima del termine delle lezioni. Il

rientro deve essere previsto, possibilmente, prima di un giorno festivo onde evitare

assenze arbitrarie il giorno successivo.

8) Il Collegio Docenti al suo interno assegna al docente titolare della corrispondente

Funzione Strumentale il compito di organizzare e coordinare le fasi attuative dei viaggi

stessi.

9) Una volta in possesso di tutte le delibere dei vari Consigli di Classe, la Funzione

Strumentale stende nel più breve tempo possibile un Piano Viaggi da sottoporre

all’approvazione del Collegio dei Docenti entro il mese di dicembre.

10) Per ogni iniziativa di viaggio vengono richiesti preventivi. La Giunta Esecutiva e/o una

Commissione specifica, sentita la Funzione Strumentale, esamina i preventivi e individua

l’Agenzia aggiudicataria. Per prenotazioni di particolari voli “low cost’ o di sistemazioni

presso ostelli conosciuti (procedure funzionali a particolari esperienze didattiche) si

procederà attraverso la segreteria amministrativa della scuola.

11) Qualora non sia prevista assicurazione per il rimborso della mancata partecipazione

al viaggio (dovuta a cause di forza maggiore certificate e/o documentate), la Scuola si

adopererà affinché le famiglie possano stipulare una. Ogni rinuncia deve essere

comunicata per iscritto alla Funzione Strumentale con lettera firmata dai genitori e

indirizzata al Dirigente Scolastico.

12) Il Consiglio d’Istituto approva i viaggi d’istruzione dopo aver acquisito dalla Funzione

Strumentale assicurazione sulla completezza della documentazione richiesta.

COMPITI DEL DOCENTE REFERENTE

13) Per ogni viaggio il Consiglio di Classe nomina al suo interno un Docente Referente, tra

i docenti accompagnatori della classe, che deve tenere i contatti con il Coordinatore di

classe, con le famiglie e soprattutto con la Funzione Strumentale.

14) La responsabilità della progettazione didattica, dell’organizzazione (esclusi gli aspetti

amministrativi) e dello svolgimento di ciascun viaggio saranno affidate, in ogni Consiglio

di Classe, a detto Docente Referente/accompagnatore.

Questi dovrà:

62

• Stendere il progetto-proposta da presentare alla Funzione Strumentale, su apposito

stampato, completo di tutti i dati e degli allegati ivi richiesti, con particolare riguardo ai

docenti accompagnatori e ai docenti di riserva.

• Acquisire i consensi scritti degli esercenti la potestà familiare, per gli alunni

minorenni, oppure degli studenti maggiorenni.

• Dare, durante lo svolgimento del viaggio, le opportune direttive per assicurare, in

ogni momento e situazione, un’efficace organizzazione e una puntuale vigilanza sugli

alunni.

• Cooperare, con il responsabile amministrativo del settore e con i rappresentanti

degli studenti e delle famiglie, alla gestione delle varie fasi dell’organizzazione del

viaggio.

• Presentare al Dirigente Scolastico entro 15 giorni dalla conclusione del viaggio una

relazione sullo svolgimento dello stesso, con riferimento sia agli aspetti didattici, sia ai

risultati conseguiti, sia alla qualità di servizi. In particolare deve informare anche gli organi

collegiali degli inconvenienti verificatisi nel corso del viaggio o della visita guidata, con

riferimento al servizio fornito dall’agenzia o dalla ditta di trasporto.

Se si prevede l’accorpamento di due o più classi nell’effettuazione di un unico viaggio, i

rispettivi Docenti Referenti collaborano per gli aspetti organizzativi di interesse comune.

MODALITA’ E RACCOLTA DEI VERSAMENTI

15) Gli studenti rappresentanti di classe provvedono alla raccolta delle ricevute dei

versamenti e delle schede di adesione; le consegnano al Docente Referente, che le farà

pervenire all’ufficio di segreteria didattica.

Le quote dei viaggi devono essere versate anticipatamente, al momento

dell’adesione al programma formulato dalla Figura Strumentale, secondo l’ammontare

indicato dalla scuola.

DURATA DEI VIAGGI DI ISTRUZIONE E NUMERO DELLE VISITE GUIDATE

16) Il numero massimo e la durata dei viaggi di istruzione e delle visite per i vari anni di

corso sono i seguenti:

CLASSI PRIME: 1 viaggio di istruzione di un giorno e 2 visite guidate;

CLASSI SECONDE: 1 viaggio di istruzione di un giorno e 2 visite guidate;

CLASSI TERZE: 1 viaggio di istruzione, di norma, di max 3 giorni in Italia e 2 visite

guidate;

CLASSI QUARTE: 1 viaggio di istruzione, di norma, di max 3 giorni in Italia e 2 visite

guidate;

CLASSI QUINTE: 1 viaggio di istruzione di max 6 giorni scolastici anche all’estero e 4 visite

guidate.

Il Consiglio di Classe approverà questa proposta solo se il costo complessivo del viaggio

rientrerà nei limiti dei costi previsti dal consiglio di Istituto.

SCAMBI CULTURALI “SOGGIORNO STUDIO” PER LO STUDIO DELLA LINGUA STRANIERA

17) Per scambio culturale si intende un’esperienza di soggiorno all’estero che coinvolga

una classe partner e dunque l’alloggio presso una famiglia straniera. Tale modalità si

esplica in maniera reciproca (e questo è il senso dello “scambio”).

63

18)Per soggiorno studio si intende un’esperienza nella quale la classe interessata deve

avere come riferimento un istituto o una scuola straniera presso cui sono organizzati

appositi corsi di lingua.

19) Si può prevedere la possibilità, nel corso del secondo biennio, di partecipare a uno

scambio culturale con una classe di scuola estera oppure a un soggiorno studio, secondo

le modalità previste dalla legislazione corrente. Generalmente nella classe quinta viene

data la precedenza al viaggio di istruzione ”classico”.

20) Non si pone pregiudizialmente un limite al numero massimo, per l’istituto, di scambi

culturali e soggiorni studio previsti nel medesimo anno scolastico, compatibilmente con la

programmazione didattica.

PROGETTI formativi rientranti nei -VIAGGI DI ISTRUZIONE-

21) I progetti di viaggi di istruzione, deliberati dagli OOCC competenti, rappresentano

un’alternativa ai viaggi di istruzione. Si differenziano da questi ultimi per la rilevanza

culturale e/o formativa.

22) Sono effettuabili solo alle condizioni sopracitate, con l’aggiunta:

a. docente accompagnatore che deve essere, preferibilmente, il docente della

materia del progetto;

b. il viaggio durerà massimo 5 giorni;

c. si possono prevedere mete all’estero limitatamente al secondo biennio e all’ultimo

anno del quinquennio;

d. sarà rispettato quanto previsto dal MIUR, salvo diversa esterna obbligata

calendarizzazione;

e. sarà rispettato il tetto massimo di spesa per le famiglie, determinato dal Consiglio di

Istituto;

f. il progetto, vagliato dalla Dirigenza, prevede l’autorizzazione degli OOCC.

PARTECIPANTI E ACCOMPAGNATORI

23) L’adesione degli alunni dovrà essere la più ampia per coinvolgere l’intera classe;

l’attività potrà essere comunque realizzata se la partecipazione sarà non inferiore ai due

terzi dei componenti delle singole classi. I viaggi vengono annullati, di norma, se

partecipano meno dei due terzi degli aventi diritto. I docenti promotori delle iniziative

avranno cura di rimuovere tutte le cause che impediscono la partecipazione degli alunni.

Se esse risulteranno di natura economica, inviteranno l’interessato a rivolgere domanda

di sovvenzione alla scuola, tramite il coordinatore della classe o il Docente Referente. Di

norma sarà comunque necessario il versamento dell’acconto, mentre la sovvenzione

potrà coprire l’intero ammontare del saldo finale, ove il Consiglio d’Istituto ne riconosca i

presupposti e recepisca i fondi necessari. Gli alunni che non partecipano al viaggio sono

tenuti a seguire le lezioni secondo il normale orario di lezione previsto nei giorni del

viaggio.

24) Le classi devono essere accompagnate dagli insegnanti del Consiglio di Classe in

numero di un accompagnatore ogni 15 alunni. Nel caso di viaggio con una sola classe,

gli accompagnatori non devono comunque essere meno di due. Possono svolgere la

funzione di accompagnatori solo i docenti delle classi partecipanti al viaggio,

prevedendo sempre almeno un docente di riserva per ogni classe. Deve essere

64

assicurato, di norma, l'avvicendamento dei docenti accompagnatori, in modo da

escludere che lo stesso docente partecipi a più di un viaggio di istruzione nel medesimo

anno scolastico.

In deroga è possibile prevedere che un docente partecipi a più di un viaggio di

istruzione nel caso lo stesso abbia in ciascuna classe in cui è titolare un numero di ore tale

che la sua assenza non infici la continuità didattica del percorso formativo.

Per quanto riguarda l’accompagnamento al 2° viaggio di istruzione le ore di lezione non

effettuate possono essere pari ad un max di 2 ore per classe e si attuerà sempre a seguito

di richiesta del docente ed approvazione ed autorizzazione da parte del DS.

Tale limitazione non si applica alle visite guidate, pure essendo comunque sempre

auspicabile una rotazione dei docenti accompagnatori, al fine di evitare frequenti

assenze dello stesso insegnante (C.M. 14/10/1992 n. 291).

Anche il personale ATA può assolvere il compito di accompagnamento, ma solo per

ragione di emergenza (assenza improvvisa e non sostituibile di un docente di riserva, etc).

Agli accompagnatori spettano il rimborso spese e il trattamento di missione calcolati

secondo la normativa vigente.

Gli accompagnatori designati sono soggetti all’obbligo della vigilanza con

l’assunzione delle responsabilità di cui all’art. 2047 del Codice Civile.

AZIONE EDUCATIVA E REGOLE DI COMPORTAMENTO

25) Nell’organizzazione di viaggi culturali, viaggi studio o scambi, visite guidate,

particolare cura deve essere posta per garantire in ogni esperienza fuori della scuola

l’efficacia dell’azione educativa la sicurezza degli alunni e, in generale, la buona riuscita

dell’iniziativa.

26) Gli studenti partecipanti si impegnano a:

Essere puntuali alla partenza e a tutti gli appuntamenti collettivi;

Custodire attentamente i propri oggetti personali e i documenti;

Vigilare sullo stato delle camere d’albergo, segnalando guasti o problemi riscontrati

all’arrivo;

Partecipare a tutte le iniziative proposte dai docenti;

Non assumere iniziative diverse dalle indicazioni dei docenti, specialmente nel caso

di spostamenti autonomi o serali;

Ascoltare e seguire le indicazioni non solo dei docenti, ma anche delle guide e del

personale degli alberghi e dei luoghi di ristoro;

Tenere un comportamento consono in tutte le situazioni;

Essere presenti alle lezioni il giorno successivo al rientro dal viaggio.

Il risarcimento di eventuali danni materiali provocati dagli studenti sarà a carico

delle loro famiglie. Episodi di disciplina segnalati nella relazione finale dei Docenti

accompagnatori avranno conseguenze disciplinari nella misura stabilita dallo Statuto

delle studentesse e degli studenti.

Sarà comunque compito del Consiglio di classe valutare anche preventivamente il

profilo disciplinare degli alunni, tenuto conto anche del comportamento tenuto durante

viaggi d’istruzione precedenti; qualora questo non risultasse adeguatamente corretto, la

classe non potrà partecipare a viaggi d’istruzione.

Nel caso di partecipazione di uno o più alunni in situazione di handicap, si

demanda alla valutazione dei competenti organi collegiali di provvedere, in via

65

prioritaria, alla designazione di un qualificato accompagnatore, nonché di predisporre

ogni altra misura di sostegno commisurata alla gravità della menomazione.

ASPETTI FINANZIARI

27) La gestione finanziaria dei viaggi deve avvenire secondo le procedure previste

dalla normativa specifica attraverso il bilancio di Istituto nel quale devono confluire gli

importi versati dagli alunni; non sono ammesse gestioni fuori bilancio. Per tutti i viaggi

deve tenersi conto dell’assoluta esigenza di contenere le spese per evitare un eccessivo

onere per le famiglie e per il bilancio della scuola. Si deve tenere conto altresì della

possibilità di usufruire di facilitazioni e di gratuità concesse da amministrazioni o enti

internazionali, statali, locali e privati. Si raccomanda che i viaggi siano organizzati per

almeno due classi, possibilmente parallele, sia per contenere le spese che per motivi di

carattere didattico.

DEFINIZIONE DEI COMPITI DELLA FUNZIONE STRUMENTALE

La Funzione Strumentale, sentiti il Ds e il Dsga, formula delle proposte in numero di

tre per le classi 5°

(due all’estero e una in Italia) e due mete in Italia per il secondo biennio, sentiti i Consigli

di Classe ed in coerenza con le programmazioni storiche, scientifiche, artistiche e

culturali del segmento formativo. Tanto al fine di agevolare le procedure amministrative.

28) Il progetto di massima di ciascun viaggio deve essere presentato entro i termini

fissati annualmente; il progetto definitivo, completo in tutte le sue parti, deve essere

presentato secondo le scadenze e le modalità fissate annualmente.

29) Il compito di promuovere le iniziative e di seguirne l’iter in tutte le diverse fasi è

affidato alla Funzione Strumentale, eletta dal Collegio dei Docenti.

30) Spetta alla Funzione Strumentale coordinare le iniziative e formularne un piano

generale, sulla base delle proposte e delle indicazioni fornite dagli Organi Collegiali

competenti. In particolare, la Funzione Strumentale deve istruire le proposte dei viaggi ai

fini della discussione in Consiglio di Istituto, verificando che i progetti siano conformi alla

normativa e corredati della documentazione prescritta. Le proposte prive dei requisiti

richiesti non potranno essere inoltrate al Consiglio di Istituto per la delibera e quindi non

saranno realizzate.

La Funzione Strumentale può inoltre esprimere pareri e fare proposte in merito ai viaggi di

istruzione al Dirigente Scolastico, al Consiglio dei Docenti e al Consiglio di Istituto. Gli

adempimenti previsti dal presente regolamento in materie di viaggi d’istruzione hanno

carattere prescrittivo: nel caso di mancato rispetto di norme o scadenze le proposte dei

docenti non saranno prese in considerazione dagli Organi competenti.

66

PARTE SESTA

RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

La collaborazione della famiglia è un elemento d'importanza strategica per il buon esito

del progetto formativo che l'Istituto propone: per questo si chiede ai genitori la

condivisione degli obiettivi e la disponibilità ad interagire con tutte le componenti

scolastiche. In quest'ottica l'Istituto ritiene importante far conoscere alle famiglie il proprio

lavoro, illustrando e diffondendo il Piano dell'Offerta Formativa.

Colloqui con i Docenti e Comunicazioni

I docenti incontrano i genitori degli studenti secondo le modalità e nelle date stabilite dal

Collegio dei Docenti in diversi momenti significativi dell'anno scolastico.Sono previsti :

Incontri individuali settimanali in cui gli insegnanti saranno a disposizione delle famiglie in

orari prestabiliti e previo appuntamento.

Incontri generali Scuola – Famiglia stabiliti dall’orario generale degli incontri e resi noti

con circolari interne.

Comunicazione di Eventi,

convocazione dei CdC, ecc. Il DS comunicherà, con adeguati mezzi, i calendari delle

convocazioni dei CdC, ed ogni altra iniziativa ritenuta importante attraverso lettere o

circolari che verranno distribuite agli studenti per essere consegnate.

Comunicazione scritta risultati scrutini primo quadrimestre anche on line.

I Coordinatori di Classe curano le relazioni con le famiglie, segnalano situazioni

problematiche e ricercano negli incontri con i genitori le modalità di intervento per il

Consiglio di Classe.

I docenti sono disponibili ad incontrare i genitori, in caso di necessità, previo

appuntamento.

Colloqui con il Dirigente Scolastico o il Vicario

Il Dirigente Scolastico ed il Vicario sono a disposizione delle famiglie: ricevono tutti i giorni,

su appuntamento telefonico.

Partecipazione ai Consigli di Classe

Il Consiglio di Classe si riunisce secondo un calendario proposto all'inizio dell'anno

scolastico. In occasione del primo Consiglio di Classe aperto ai rappresentanti dei genitori

e degli studenti vengono illustrati:

il Patto Formativo;

le attività didattiche ed integrative previste per l'anno scolastico in corso

il P.O.F.

La trasparenza è garantita da:

67

Obbligo della scuola di rendere noti i criteri di valutazione delle singole discipline

Obbligo dei docenti di rendere note le valutazioni delle prove

Partecipazione di tutte le componenti alla gestione degli organismi che regolano la

vita della scuola: consigli di classe, consiglio di d’Istituto

Pubblicazione all’Albo delle delibere del Consiglio d’Istituto

68

PARTE SETTIMA

STRUTTURE E ATTREZZATURE

Biblioteca

La biblioteca, costituita da due ambienti spaziosi e luminosi, completi di arredi

moderni e funzionali, rappresenta uno degli ambienti più accoglienti e razionali

della struttura, dispone di una sala lettura con 48 posti e di una sala studio con 3

box per lavori di gruppo e tre tavoli di lavoro

Dotata di un patrimonio librario di oltre 6.000 volumi, costituisce uno spazio

particolarmente utile per l’attività di ricerca e documentazione di docenti e

studenti. La sala lettura può essere utilizzata anche per proiezioni,conferenze e videoconferenze . È

presente una postazione multimediale con connessione internet.

Il patrimonio librario è di circa 6000 volumi, la videoteca possiede 200 film in VHS e DVD. E’

prevista la creazione di una Emeroteca.

AULA AUDIO-VIDEO-CONFERENZA Si tratta di una piccola aula-conferenze dotata di una tribuna con 50 poltroncine

con piano estraibile per la scrittura.

La dotazione tecnologica di questa aula è molto avanzata, infatti essa dispone di

un videoproiettore di ultima generazione, di uno schermo al plasma da 50 pollici,

di una lavagna interattiva, di un impianto per la traduzione simultanea e di un

impianto audio adatto sia all’ascolto di brani musicali, di films che all’ascolto di un

eventuale relatore, tutto gestibile da un computer centrale e da almeno tre

flybook a disposizione dei relatori.

Da questa aula è possibile effettuare videoconferenze con l’esterno e a breve

con altri ambienti dell’Istituto stesso.

Il videoproiettore è completato da uno schermo a discesa (m.3x2) sul quale

proiettare qualsivoglia immagine o filmato.

LLAABBOORRAATTOORRII EE DDOOTTAAZZIIOONNII TTEECCNNOOLLOOGGIICCHHEE

LLaabboorraattoorriioo ddii SScciieennzzee ddeellllaa vviittaa ee ddeellllaa tteerrrraa

Il laboratorio vanta una ricca dotazione multimediale e una varietà di strumenti e

apparecchiature che permettono l’osservazione di fenomeni micro e

macroscopici e la sperimentazione a livello molecolare, cellulare e sistemico.

LABORATORIO RTL (REAL Time Laboratory)

Laboratorio in cui è possibile, mediante l’uso di sensori e interfacce, eseguire

misurazioni, raccolta e analisi di dati sperimentali per rappresentare

compiutamente i fenomeni studiati.

69

LABORATORIO DI CHIMICA

Laboratorio dotato di attrezzature per realizzare varie esperienze di chimica:

strumenti per la miscelazione, strumenti per la separazione, reagenti da

laboratorio, strumenti di misurazione, strumenti per lo scambio termico, strumenti

per il trasferimento o il trattamento di sostanze, strumenti di supporto agli

esperimenti.

LABORATORIO DI FISICA

Il laboratorio di Fisica è dotato di un’ampia attrezzatura che consente la

realizzazione di significative esperienze, sia dimostrative che quantitative,

riguardanti i principali argomenti di Meccanica classica, Fisica dei Fluidi,

Calorimetria e Termodinamica, Campi Elettrici e Magnetici.

Tra gli strumenti si annoverano:

La rotaia a cuscino d’aria per lo studio della meccanica;

Pompa per vuoto.

Banco ottico con ricca dotazione di specchi, lenti e reticoli per lo studio

dell’ottica;

Calorimetri, dilatometri, termometri analogici e digitali;

Generatori di corrente e tensione;

Le bobine di Helmholtz per lo studio dei fasci di elettroni in campi magnetici

Nell’a.s. 2011/12, grazie ai fondi europei, la dotazione del laboratorio è stata

ampliata con l’acquisto di numerosi kit di attrezzi (sette per ogni settore della fisica

su citati), un nuovo ondoscopio, ed altra attrezzatura, per permettere agli studenti

di lavorare in piccoli gruppi ed assumere un ruolo più attivo nell’acquisizione delle

conoscenze.

Inoltre l’attrezzatura del laboratorio è stata ampliata con 10 PC portatili, sistema

wireless, videoproiettore e una Lavagna Interattiva Multimediale, al fine di

facilitare l’immediata elaborazione dei dati sperimentali, la discussione delle

esperienze e l’utilizzo di risorse di rete.

Anche l’arredo è stato ampliato con nuovi armadi e sgabelli in modo da

contenere tutti gli attrezzi e da ospitare circa trenta studenti.

LABORATORIO LINGUISTICO N°1

In questo laboratorio sono presenti 15 computer collegati in rete, che consentono

di mostrare il proprio schermo su tutti i PC dell’aula, controllare in tempo reale il

lavoro svolto dai singoli studenti ed interagire con ciascuno di essi. L’insegnante

può mostrare immagini e documenti presenti sul proprio schermo al resto della

classe, visualizzare uno o più schermi contemporaneamente sul proprio PC,

distribuire e ritirare automaticamente file e documenti, accogliere e gestire le

70

richieste di assistenza da parte di uno studente, condurre dei forum di discussione

e molto altro ancora.

Inoltre l’aula è dotata di una strumentazione dedicata allo studio e

all’insegnamento delle lingue. Ogni postazione è dotata di registratore, cuffie e

microfono per l’ascolto di brani o per dialogare direttamente con l’insegnante

senza interferire con gli altri.

Completano la configurazione un videoregistratore, un lettore DVD, un proiettore

video, un ingresso segnale TV da antenna convenzionale e da parabola.

LABORATORIO LINGUISTICO N.2 e N 3 Di recente allestimento, il secondo laboratorio linguistico è dotato delle tecnologie

più sofisticate per consentire l’ottimizzazione della lezione in lingua straniera. Con

le sue 24 postazioni, consente a ciascun alunno di operare autonomamente

rimanendo in rete con le altre postazioni.

AULE DI DISEGNO Le 4 aule di disegno sono tutte dotate di un computer, uno scanner, una

stampante formato A3 e dispongono in modo comune di due videoproiettori, di

una stampante di grande formato ad altissima definizione, e di un computer

portatile.

LABORATORIO MULTIMEDIALE

Questo laboratorio è dotato di 25 postazioni con monitor lcd collegati in rete con

un server ad altissime prestazioni.

AULA VIDEO Questa aula è corredate da un videoregistratore, un lettore DVD e un

videoproiettore che ha sostituito l’ormai superato televisore.

In quest’aula è possibile far visionare agli alunni filmati da videocassette, da DVD,

trasmissioni televisive e satellitari.

AULA MAGNA L’aula magna del nostro Istituto è corredata da una postazione multimediale che

consente di proiettare ad una grande platea di 140 posti su uno schermo da 2x3

metri filmati da videocassette da DVD da TV convenzionale e satellitare,

presentazioni, immagini e quant’altro possa servire ad un relatore per supportare il

suo intervento.

In più è dotata di un mouse ottico portatile che consente al relatore di muoversi

liberamente e continuare a tenere il controllo del computer.

LABORATORIO FOTOGRAFICO

La scuola è dotato di un laboratorio di grafica e fotografia sia digitale che

tradizionale.

Da anni si tengono corsi di fotografia che seguono l’alunno dalle fasi di ripresa alla

stampa delle immagini sia con il metodo tradizionale (ingranditori B.N. e a colori)

che con quello digitale (plotter per stampa digitale B.N. e a colori )

SITO

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Il sito offre alla propria utenza la possibilità di far conoscere tutte le attività della

scuola ed è

diviso in varie sezioni, le principali delle quali sono:

Istituto

Didattica

Alunni

Docenti

News

Comunicazioni della Dirigente

Con varie sezioni ed un numero elevato di pagine (più di 100 pagine tra pubbliche

e private), il sito riesce ad assolvere il compito di fornire comunicazioni importanti a

genitori ed alunni e garantisce la trasparenza delle documentazioni scolastiche

quali le graduatorie di Istituto, convocazioni e disponibilità.

All'interno del sito vi è un’area privata con accesso riservato che permette ai

genitori di controllare le valutazioni scolastiche di fine quadrimestre e finali.

SICUREZZA

Attività e azioni finalizzate alla Prevenzione e Protezione dai rischi, per la sicurezza

e la salute degli studenti, dei docenti e del personale dell’Istituto

La scuola possiede documenti e attiva azioni per la tutela della sicurezza sul

posto di lavoro di studenti, docenti e tutto il personale presente e che fanno

riferimento al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dell’istituto,

nominato dal Dirigente scolastico:

Il "Documento di Valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei

lavoratori" per la sede centrale e per la sede staccata redatto attraverso

l'individuazione dei fattori di rischio, la valutazione dei rischi e l'individuazione

delle misure di sicurezza e salubrità degli ambienti di lavoro.

il "Piano di emergenza e di evacuazione interno" per la sede centrale e per

la sede staccata, con l’individuazione delle vie di esodo e le indicazioni

delle procedure di emergenza, delle relative modalità di evacuazione ed i

comportamenti da adottare in caso di incendio e terremoto. I

comportamenti sono specificati per studenti, docenti e per il resto del

personale, incluso quello esterno eventualmente presente.

Il Registro antincendio per la sede centrale per la sede staccata

Materiale esplicativo affisso nei punti nevralgici delle due sedi, per la chiara

illustrazione del piano di emergenza interno e delle relative modalità di

evacuazione:

planimetrie per piano e per ciascun locale;

tabelle degli incarichi e delle responsabilità;

tabelle con le modalità di comportamento;

72

tabelle con le procedure di evacuazione in caso di incendio e di

terremoto.

Vengono puntualmente effettuate esercitazioni relative a simulazioni di

evacuazione per la sede centrale e staccata, previa formazione e

preparazione, in particolare degli studenti, con la predisposizione di moduli

necessari alle esercitazioni (Nomine aprifila e serrafila, modulo di

evacuazione) ed alla loro valutazione.

La scuola possiede una serie di presidi antincendio e dispositivi di

sicurezza e di primo soccorso

completi antincendio, estintori, idranti;

illuminazione di sicurezza;

vie ed uscite di emergenza;

presidi di primo soccorso;

segnaletica di emergenza e antincendio.

PRIVACY

In applicazione del D. Lgs 196/2003, i dati personali sono trattati in modo lecito,

secondo correttezza e con adozione di idonee misure di protezione relativamente

all’ambiente in cui vengono custoditi, al sistema adottato per elaborarli, ai

soggetti incaricati del trattamento. Titolare del Trattamento dei dati è il Dirigente

Scolastico, quale Rappresentante dell’Istituto. Responsabile del Trattamento dei

dati è il DSGA. Incaricati del Trattamento dei dati sono il personale addetto

all’Ufficio di Segreteria.

I dati in nessun caso vengono comunicati a soggetti privati senza il preventivo

consenso scritto dell’interessato. Al soggetto interessato sono riconosciuti il diritto di

accesso ai dati personali e gli altri diritti definiti dall’art. 7 del D.Lgs 196/03.

PARTE OTTAVA

REGOLAMENTO D’ ISTITUTO La scuola, come tutti i contesti sociali organizzati, per poter raggiungere le proprie finalità

necessita di un’organizzazione adeguata e di regole il più possibile condivise e rispettate.

Il REGOLAMENTO DI ISTITUTO è, accanto al POF, uno dei più importanti documenti scolastici

All’interno del Regolamento, vengono presentate:

· le regole del contesto scolastico;

· i diritti e i doveri degli studenti;

· le norme comportamentali alle quali gli studenti devono attenersi

· il sistema delle sanzioni disciplinari

· la gestione delle eventuali assenze degli studenti

· l’organizzazione del momento di entrata ed uscita

· la gestione dei rapporti scuola-famiglia (scuola- organismi collegiali)

73

PREMESSA

Un’educazione efficace è il risultato di un’azione coordinata fra famiglia e scuola, nell’ottica

della condivisione di principi ed obiettivi, evitando conflitti che hanno conseguenze negative

sull’efficacia del processo formativo.

I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tengono conto della situazione

personale dello studente, come previsto anche dallo Statuto degli studenti e delle studentesse.

Lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti rappresenta il testo principale che sostanzia la

cittadinanza studentesca e ne legittima il sistema di rappresentanza e partecipazione. Lo Statuto

detta le norme generali che i singoli istituti devono integrare e sviluppare attraverso un apposito

Regolamento e contribuisce a definire le relazioni tra le componenti della scuola.

In ottemperanza al D.P.R. 249/1998 il Liceo Scientifico Volta ha elaborato il proprio

Regolamento adeguandolo alle norme previste. Il presente Regolamento è stato redatto dalle

rappresentanze di tutte le componenti della comunità scolastica, comprese quelle degli studenti e dei

genitori ed è coerente e funzionale al Piano dell’Offerta Formativa adottato dall’Istituto.

DIRITTI

Art. 1 La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione

delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.

Art. 2 Gli studenti hanno diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata, attenta ai bisogni formativi, che rispetti e valorizzi l’identità di ciascuno e sia aperta alla

pluralità delle idee.

Art. 3 Ciascuno studente ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza

e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.

Art. 4 Gli studenti hanno diritto ad essere informati in maniera efficace e tempestiva sulle

decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola, in particolare hanno diritto alla

conoscenza delle scelte relative all’organizzazione, alla programmazione didattica, ai criteri

di valutazione ed in generale su tutto ciò che possa avere conseguenze dirette sulla loro

carriera scolastica.

Art. 5 Tutte le componenti della comunità scolastica hanno diritto di esprimere la propria opinione.

Art. 6 Gli studenti hanno diritto a partecipare in modo attivo e responsabile alla vita della scuola: pertanto possono riunirsi nelle assemblee previste dai Decreti Delegati. In particolare

le assemblee degli studenti sono considerate parte integrante della loro formazione

educativa. In caso di avvenimenti di notevole rilevanza, i rappresentanti degli studenti

possono presentare all’OGI la proposta di convocare assemblee straordinarie di istituto e/o

di classe per discutere delle problematiche di attualità, nel rispetto dei DDL.

Art. 7 La scuola organizza attività integrative alle quali gli studenti possono partecipare liberamente; la scelta di non partecipare a tali attività non influisce negativamente sul

profitto, mentre la partecipazione può dare esito, secondo le modalità previste dalla

normativa, a credito scolastico.

Art. 8 Tutte le persone appartenenti alla comunità scolastica hanno diritto a vedere rispettata

in ogni situazione la loro dignità personale.

Art. 9 Lo studente ha diritto alla riservatezza della propria vita personale e scolastica, fatto salvo l’obbligo di mantenere costante e proficuo il rapporto con le famiglie. Ogni dato

psicofisico e personale, riferito allo studente, rilevante nell’attività formativa, è registrato in

ambiente scolastico con garanzia di massima riservatezza.

Art. 10 Gli studenti hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della Comunità alla quale appartengono.

DOVERI

74

Art. 1 I doveri garantiscono nella quotidianità della vita scolastica l’esistenza di un contesto

consono all’attuazione del “patto formativo” e all’equilibrato esercizio dei diritti-doveri da

parte di ciascuna componente, nel rispetto delle reciproche libertà.

Art. 2 Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d’Istituto, dei docenti, del personale non docente e degli altri studenti, lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono

per se stessi.

Art. 3 Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi, assolvere agli impegni di studio, mantenere un comportamento corretto e collaborativo. In particolare sono tenuti ad

osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal Regolamento di Istituto.

Art. 4 Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i laboratori ed i sussidi

didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio

della scuola.

Art. 5 Gli studenti sono tenuti a deporre i rifiuti, differenziandoli, negli appositi contenitori ed avere la massima cura nell’uso degli arredi, condividendo la responsabilità di rendere

accogliente l’ambiente scolastico.

1.1. Orario delle lezioni

Le lezioni hanno inizio alle ore 8.30 (8.20 per i corsi sperimentali), ma gli studenti possono

entrare nella scuola alle ore 8.20 e recarsi nelle aule.

Tutte le componenti della comunità scolastica sono tenute a rispettare gli orari ed è richiesta

la massima puntualità, anche nei cambi d’ora.

La frequenza delle lezioni è, per espressa disposizione di legge, obbligatoria, anche per

alcune attività didattiche (quali i corsi Pon, gli IDEI, i corsi per le certificazioni) la frequenza è

obbligatoria. Si evidenzia che anche per le attività didattiche aggiuntive, quali i progetti

extracurriculari, la frequenza è obbligatoria per gli studenti che hanno liberamente scelto di aderire.

Al termine delle lezioni gli alunni debbono lasciare libere le aule.

1.2. Comportamento a scuola

Durante la loro permanenza a scuola gli alunni, i docenti e il personale non docente sono

sempre tenuti ad osservare le norme di buona educazione, nel rispetto delle persone e delle cose.

Ciascuna componente della comunità scolastica deve adempiere puntualmente ai propri

doveri, contribuendo alla corretta ed ordinata organizzazione della scuola e facendosi carico delle

proprie responsabilità.

In caso di danno alle strutture scolastiche i responsabili sono tenuti all’integrale

risarcimento, secondo modalità e sanzioni che saranno di seguito indicate.

Qualora i danni fossero imputabili a comportamenti degli alunni e non fosse possibile

individuare i diretti responsabili, il risarcimento sarà posto a carico dell’intera classe o dell’intera

componente studentesca: i rappresentanti di classe provvederanno a coordinare la raccolta delle

quote entro i termini che saranno di volta in volta indicati dal Consiglio di Istituto, previa

informazione alle famiglie.

Durante le ore di lezione gli alunni non possono lasciare l’aula; l’insegnante, se lo ritiene

necessario, può autorizzare ad uscire momentaneamente non più di due (un maschio ed una

femmina) allievi per volta, cercando comunque di limitare il più possibile le uscite.

Anche nei cambi d’ora non è consentito agli alunni di abbandonare l’aula, se non in caso di

effettiva necessità e con l’autorizzazione dell’insegnante della lezione appena conclusa.

In ogni momento dell’attività didattica il comportamento degli alunni deve essere

improntato a senso di responsabilità ed essere tale da non arrecare disturbo alle altre classi.

Il personale docente e non docente in presenza di alunni che circolano senza motivo per la

scuola durante l’orario delle lezioni, è tenuto ad intervenire, invitandoli a rientrare immediatamente

in classe.

I Consigli di Classe possono individuare nell’arco delle ore di lezione una breve pausa per

consentire agli studenti di recarsi singolarmente ai distributori automatici e consumare cibi e

bevande.

75

Nel rispetto della salute propria ed altrui, all’interno della scuola vige il divieto per chiunque

di fumare (Legge 11 Novembre 1975, n. 584 e Circolare Ministero Sanità 28 Marzo 2001, n. 4).

Secondo le vigenti disposizioni normative, le uscite di sicurezza devono rimanere chiuse; le

vie e le scale di sicurezza devono rimanere libere da persone e cose ed il loro uso è destinato ai soli

casi di emergenza. E’, pertanto, vietato aprire le porte di sicurezza e transitare o permanere negli

spazi di cui sopra.

L’uso degli ascensori è consentito solo alle persone autorizzate.

Questo Istituto non risponde di eventuali furti, danneggiamenti, ammanchi, sottrazione di

beni che possano avvenire sia nei locali scolastici che in tutte le aree di pertinenza quali parcheggi,

cortili, vialetti.

1.3. ASSENZE E GIUSTIFICAZIONI

Assenze di un giorno o di più giorni consecutivi: le assenze devono essere giustificate con

adeguata motivazione il giorno del rientro a scuola o, al massimo, entro il terzo giorno, tramite

apposito libretto, debitamente compilato e firmato dal genitore o da chi ne fa le veci, dopo aver

depositato la firma in segreteria.

Se l’assenza è dovuta a motivi di salute e supera i cinque giorni, la giustificazione deve

essere accompagnata da un certificato medico.

Entrata dopo la prima ora: il ritardo o l’ingresso alla seconda ora deve essere limitato a casi

di provata necessità, giustificato dal genitore e autorizzato dal Dirigente o da un suo Delegato. Il

ripetersi del ritardo comporta che l’insegnante Coordinatore di classe convochi la famiglia.

Uscita prima dell’ultima ora: l’uscita anticipata deve essere limitata a situazioni di

eccezionalità valutate caso per caso. Lo studente, minorenne, potrà uscire dall’Istituto, solo se

prelevato da un congiunto che si accrediterà in Presidenza.

Uscita anticipata per tutto l’anno fino a 10 minuti per problemi di trasporto: vengono

autorizzate dal Dirigente in base a richieste documentate, presentate ad inizio anno.

Il controllo delle assenze e delle giustificazioni verrà effettuato dal Coordinatore di classe che, in

caso di assenze ripetute, numerose e strategiche, convocherà la famiglia.

A decorrere dal presente anno scolastico il voto di condotta degli studenti, attribuito

collegialmente dal Consiglio di Classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e

determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso, o esame di

stato. (Decreto Legge 1Settembre 2008 n. 137)

1.4. Permanenza a scuola in orario pomeridiano

Se un gruppo di studenti ha la necessità di restare a scuola in orario pomeridiano per svolgere

attività di studio o ricerca, dovrà richiedere l’autorizzazione al Dirigente.

1.5. Fotocopie

Per approfondimenti didattici, esercitazioni e compiti, i docenti possono richiedere

fotocopie, per l’intero gruppo classe. Gli studenti possono richiedere fotocopie, solo previa

autorizzazione scritta del docente.

1.6. Comportamento nei Laboratori

Nei laboratori ciascun alunno è responsabile del materiale e delle attrezzature che utilizza,

nonché della postazione di lavoro che occupa; egli dovrà operare con la massima cura ed attenzione,

segnalando immediatamente all’insegnante eventuali danni provocati o anomalie riscontrate. La

postazione sarà assegnata in ordine alfabetico dal docente al fine di una rapida individuazione del

responsabile di eventuali danni.

Il materiale e le attrezzature dovranno essere riconsegnate alla fine della lezione nello stesso

stato in cui si trovavano al momento in cui sono state assegnate; la mancata restituzione e/o il

danneggiamento chiaramente volontario di qualsiasi strumento comporteranno il pagamento, la

riparazione o la sostituzione a totale carico del responsabile o dei responsabili.

La postazione insegnante, in particolare nel laboratorio multimediale, non può essere

utilizzata dagli studenti, se non previa autorizzazione dell’insegnante responsabile del laboratorio.

1.7. Diffusione di materiale informativo

76

All’interno della scuola è possibile diffondere ed affiggere materiale stampato, ciclostilato o

scritto a mano, purché i suoi contenuti rispettino i limiti stabiliti dalle vigenti leggi sulla stampa,

previa autorizzazione della Dirigenza. Il materiale deve essere affisso nei luoghi a ciò predisposti.

E’ vietata ogni forma di pubblicità commerciale e di propaganda elettorale che sia riferita ad

elezioni extrascolastiche.

1.8. Divieto dell’uso del telefono cellulare

I docenti e gli studenti non possono utilizzare il telefono cellulare durante le ore di lezione,

curriculari ed extracurriculari, per chiamate e/o scambio di messaggi.

È altresì vietato l’uso dello stesso per fotografie e video in tutti i locali della scuola

(Direttiva 104 del 20/11/07). Il personale non docente è obbligato alla vigilanza in tutti i locali della

scuola e a segnalare eventuali trasgressioni.

1.9. Decoro

Gli studenti devono assumere un comportamento, un abbigliamento ed un linguaggio

consono alla dignità dell’Istituzione, nella consapevolezza che il rispetto formale di alcune regole è

espressione di rispetto nei confronti di se stessi, degli altri e dell’Istituzione.

1-10.Assemblee di Classe

Sono consentite due ore di assemblea di classe per ogni mese, escluso l’ultimo mese di

scuola. Per richiedere un’assemblea di classe i rappresentanti dovranno compilare l’apposito

modulo con un dettagliato ordine del giorno, farlo firmare dal docente dell’ora coinvolta e

consegnarlo in Presidenza per l’autorizzazione almeno 3 giorni prima. Alla fine di ogni assemblea

gli studenti dovranno redigere un verbale.

Le assemblee di classe possono essere utilizzate anche per discutere problemi di attualità

sotto la guida di un docente per attività culturali e per visite guidate.

1.11.Trasparenza.

Ai sensi della Legge 241/90 il Piano dell'Offerta Formativa e le programmazioni individuali

dei docenti, le verifiche ed i documenti relativi allo scrutinio sono accessibili ai soggetti interessati

(genitori e studenti), secondo le modalità e i tempi previsti dalla legge stessa. Si chiarisce che per

accessibilità si intende il diritto soggettivo di accedere alle sole informazioni che riguardano il

soggetto che esercita il diritto stesso.

2. SANZIONI

2.1 PRINCIPI GENERALI

1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso di

responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica.

2. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari

senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare

connessa al comportamento può influire sulla valutazione nelle singole discipline e su quella finale..

3. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera

espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.

4. Le sanzioni hanno natura temporanea e sono sempre proporzionate all’ infrazione

disciplinare ed ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono

conto della situazione personale dello studente.

5. Le sanzioni ed i provvedimenti che comportano un allontanamento dalla comunità

scolastica devono essere sempre adottate da un organo collegiale.

6. Allo studente è offerta, dove possibile, l’opportunità di convertire le sanzioni in attività a favore

della comunità scolastica.

7.Per controversie e ricorsi l’organo deputato a decidere è l’O.G.I. (Organo Garanzia di Istituto)

Gli studenti che violano i propri doveri sono soggetti alle seguenti sanzioni disciplinari:

1. richiamo verbale;

2 avvertimento scritto, annotato sul registro di classe e sul libretto personale

3. convocazione dei genitori da parte del Dirigente, del Vicario o del Coordinatore di classe

4.ammonizione scritta, irrogata dal Dirigente, da un docente o dal Cdc tramite annotazione sul

registro di classe e comunicazione formale allo studente e alla famiglia;

77

5. riparazione del danno o risarcimento monetario stabilito dall’OGI

6.in caso di sanzioni disciplinari che coinvolgano l’intero gruppo classe (assenze collettive reiterate

per almeno tre volte, forme di vandalismo, atti di teppismo e di bullismo) il Dirigente irroga come

sanzione il divieto di partecipare a visite guidate e a viaggi di istruzione sia per garantire il numero

di giorni di lezione stabilito per legge, sia per un criterio uniforme di applicazione delle sanzioni.

7. allontanamento dalla comunità scolastica.

I provvedimenti che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica vengono adottati

secondo quanto previsto dall’art. n. 1 del D.P.R. 21 novembre 2007, n. 235.

Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte, con gli

stessi criteri, dalla commissione d'esame che si sostituisce all'organo collegiale.

2.2 INFRAZIONI DISCIPLINARI E RELATIVE SANZIONI

Nell’irrogare sanzioni il Dirigente, i docenti, il coordinatore di classe , l’OGI devono tener conto dei

seguenti elementi di valutazione della gravità :

• l'intenzionalità e l’impudenza del comportamento;

• il grado di negligenza od impudenza, anche in riferimento alla prevedibilità dell'evento da parte

dello studente;

• il concorso nella mancanza di più studenti tra loro;

• la sussistenza di altre circostanze aggravanti od attenuanti con riferimento anche al

pregresso comportamento dello/degli studente/i.

Nel caso in cui vengano commesse contemporaneamente due o più infrazioni, viene applicata la

sanzione superiore.

Assenze collettive

Dato che gli studenti hanno l’obbligo di frequenza, le assenze collettive (per assenza

collettiva arbitraria si intende l’assenza dei 2/3 della classe) sono sanzionate dal C.d.c. o dal

Dirigente in modo proporzionale alla reiterazione. Tali assenze potranno avere conseguenze

sul voto di condotta, senza che da sole possano determinare la mancata ammissione alla classe

successiva o agli esami di stato.

Si chiarisce che anche per quanto riguarda manifestazioni di rilevanza nazionale la

scuola non può autorizzare alcuna partecipazione, di conseguenza l’astensione dalle lezioni

nell’ottica dell’assunzione di responsabilità da parte degli studenti deve avvenire nella

consapevolezza che sarà sanzionata.

In caso di sanzioni disciplinari che coinvolgano l’intero gruppo classe (assenze

collettive reiterate per almeno tre volte, forme di vandalismo, atti di teppismo e di bullismo) il

Dirigente irroga come sanzione il divieto di partecipare a visite guidate e/o a viaggi di

istruzione sia per garantire il numero di giorni di lezione stabilito per legge, sia per un criterio

uniforme di applicazione delle sanzioni, secondo i seguenti criteri:

a) fino a 2 assenze arbitrarie collettive: nessuna sanzione;

b) da 3 a 5 assenze arbitrarie collettive: annullamento delle visite guidate e/o dei viaggi

di istruzione per n. 2 giorni di lezione;

c) oltre 5 assenze arbitrarie collettive: annullamento delle visite guidate e/o dei viaggi

di istruzione per n. 2 giorni di lezione, e ripercussione sul voto di condotta.

3. RAPPORTI SCUOLA-ORGANISMI COLLEGIALI

Il Consiglio di Istituto è l’organo di governo della scuola, fatte salve le competenze

specificatamente previste per il Collegio dei Docenti e per i Consigli di Classe

La composizione, le competenze e gli adempimenti specifici del Consiglio di Istituto sono indicati

negli art. 8-10 del Testo Unico 16 aprile 1994 n. 297 e dal Decreto Interministeriale n. 44 del 1

febbraio 2001 e successive modificazioni e integrazioni.

Nella 1° seduta del Consiglio di Istituto rinnovato, disposto dal D. S., è possibile discutere

anche altri argomenti oltre la nomina del presidente e della Giunta Esecutiva del C.d.I.

78

PARTE NONA

PATTO DI CORRESPONSABILITA’

Ai genitori degli studenti del Liceo Scientifico “A:Volta”

Come stabilito dalla C.M. 31/08/2008, a seguito delle modifiche ed

integrazioni apportate dal D.P.R. n. 235 e al D.P.R n. 249, che si sono rese

necessarie per i “fatti di cronaca che hanno interessato la scuola, negli ultimi anni,

dalla trasgressione delle comuni regole di convivenza sociale agli episodi più

gravi di violenza e bullismo”., le istituzioni scolastiche oltre ad adeguare i

regolamenti interni a dette modifiche e integrazioni, devono predisporre un

“patto educativo di corresponsabilità” (art. 5 bis del DPR 235), da far sottoscrivere

ai genitori degli studenti iscritti.

“L’obiettivo del patto educativo, in sostanza, è quello di impegnare le

famiglie, fin dal momento dell’iscrizione, a condividere con la scuola i nuclei

fondanti dell’azione educativa.

La scuola dell’autonomia può svolgere efficacemente la sua funzione educativa

soltanto se è in grado di instaurare una sinergia virtuosa, oltre che con il territorio,

tra i soggetti che compongono la comunità scolastica: il dirigente scolastico, il

personale della scuola, i docenti, gli studenti ed i genitori. L’introduzione del patto

di corresponsabilità è orientata a porre in evidenza il ruolo strategico che può

essere svolto dalle famiglie nell’ambito di un’alleanza educativa che coinvolga la

scuola, gli studenti ed i loro genitori ciascuno secondo i rispettivi ruoli e

responsabilità.”

Il “patto” vuole essere, dunque, uno strumento innovativo attraverso il quale

declinare i reciproci rapporti, i diritti e i doveri che intercorrono tra l’istituzione

scolastica e le famiglie.”

Si è reso necessario quindi per il nostro liceo procedere a un’approfondita

revisione del regolamento interno d’istituto e alla redazione del patto educativo di

corresponsabilità.

E’ il caso in questa sede di ricordare a tutti i genitori che mentre il “patto” è

un invito alle famiglie a partecipare al progetto educativo di questo liceo

attraverso la sottoscrizione e l’assunzione di responsabilità, il Regolamento interno

d’istituto, una volta approvato dal Collegio dei docenti e dal Consiglio d’istituto

diventa norma prescrittiva per tutte le componenti della comunità scolastica.

PATTO DI CORRESPONSABILITÀ

Il seguente Patto di Corresponsabilità è stato redatto tenendo presente:

Il D.M. n.5843/A3 del 16 ottobre 2006 Linee d’indirizzo sulla cittadinanza

democratica e legalità

Il DPR n.249 del 24 giugno 1998 Regolamento recante lo Statuto delle

studentesse e degli studenti della scuola secondaria

Il D.M. n.16 del 5 febbraio 2007 Linee di indirizzo generali ed azioni a livello

nazionale per la prevenzione e il bullismo.

Il D. M. n.30 del 15 marzo 2007 Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di

utilizzo di “telefoni cellulari” e di altri dispositivi elettronici durante l’attività

79

didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di

corresponsabilità dei genitori e dei docenti.

STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI (D.P.R. n. 249 del 24 giugno

1998 pubblicato sulla G.U. il 29 luglio 1998 e modifiche in seguito al D.P.R 21

Novembre 2007, n. 235 pubblicato sulla GU n. 293 del 18-12-2007) testo in

vigore dal 2-1-2008.

È finalizzato a definire in maniera puntuale e condivisa diritti e doveri nel rapporto

tra istituzione

scolastica autonoma, famiglie e studenti.

Il rispetto di tale Patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un

rapporto di fiducia

reciproca, per potenziare le finalità dell’Offerta Formativa e per guidare gli studenti

al successo

scolastico.

I genitori si impegnano a:

o conoscere il Piano dell’Offerta Formativa della scuola e partecipare al

dialogo educativo attraverso gli organi collegiali (Consigli di Classe e

Consiglio d’Istituto) collaborando con i docenti;

o sostenere e controllare i propri figli nel rispetto degli impegni scolastici;

o informare la scuola di eventuali problematiche che possono avere

ripercussioni nell’andamento scolastico dello studente;

o vigilare sulla costante frequenza;

o giustificare tempestivamente le assenze il giorno del rientro;

o invitare il proprio figlio a non fare uso di cellulari nella scuola o di altri

dispositivi elettronici o audiovisivi;

o intervenire tempestivamente e collaborare con l’ufficio di presidenza e con

il Consiglio di

Classe nei casi di scarso profitto e/o indisciplina;

o tenersi costantemente informati sull’andamento didattico e disciplinare dei

propri figli nei

giorni e nelle ore di ricevimento dei docenti;

o prendere visione delle valutazioni dello studente;

o riconoscere e rispettare il ruolo e l’autorevolezza degli insegnanti

nell’ambito educativo e

disciplinare;

o accettare eventuali insuccessi dei propri figli senza spirito polemico ma con

atteggiamento

di collaborazione;

o risarcire la scuola in caso di danni procurati dai propri figli agli arredi e/o

alle strutture dell’Istituto.

Lo studente si impegna a:

o conoscere e rispettare lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti;

o prendere coscienza dei personali diritti e doveri;

o presentarsi con puntualità alle lezioni;

o spegnere i telefoni cellulari e gli altri dispositivi elettronici all’interno della

scuola (C.M. 15/3/07);

80

o seguire con attenzione quanto viene insegnato e intervenire in modo

pertinente, contribuendo ad arricchire le lezioni con le proprie conoscenze

ed esperienze;

o rispettare le consegne ed eseguire regolarmente i compiti assegnati dai

docenti;

o comunicare alla famiglia valutazioni relative alle prove scritte e orali;

o tenere un contegno corretto e rispettoso nei confronti di tutto il personale

della scuola e dei propri compagni;

o usare un linguaggio ed un abbigliamento consono all’ambiente educativo

in cui si vive e si opera;

o rispettare i regolamenti relativi all’utilizzo dei laboratori, della palestra, della

biblioteca;

o evitare di provocare danni a cose, persone, suppellettili e al patrimonio

della scuola.

o riconoscere e rispettare le regole nei diversi ambienti durante le uscite

extrascolastiche (altri istituti scolastici, strada, alberghi, musei, chiese, locali

pubblici, ecc.).

o Considerare i momenti assembleari come importanti fasi dello sviluppo della

coscienza civile e democratica e a parteciparvi con il dovuto rispetto verso

i compagni che li organizzano e li gestiscono.

I docenti si impegnano a:

o rispettare, nell’ambito della programmazione didattica e degli obiettivi

propri previsti dalle singole discipline, nella dinamica

insegnamento/apprendimento;

o sostenere un rapporto di relazione aperto al dialogo e alla collaborazione;

o promuovere la formazione di una maturità orientativa in grado di porre lo

studente nelle condizioni di operare scelte autonome e responsabili;

o esplicitare finalità e obiettivi da raggiungere nella propria disciplina ed i

criteri di valutazione;

o a far prendere visione agli studenti delle prove scritte e grafiche con la

relativa valutazione ed a comunicare un giudizio valutativo delle verifiche

orali;

o favorire un rapporto costruttivo tra scuola e famiglia attraverso un

atteggiamento di dialogo e di collaborazione educative, anche in relazione

a provvedimenti disciplinari, finalizzato a favorire il pieno sviluppo del

soggetto educando.

Il genitore/affidatario e il dirigente scolastico

Visto l’art. 3 del DPR 235/2007;

Preso atto che:

La formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che

richiedono la cooperazione, oltre che dello alunno/studente, della

scuola, della famiglia e dell’intera comunità scolastica;

la scuola non è soltanto il luogo in cui si realizza l’apprendimento ma

una comunità organizzata dotata di risorse umane, materiali e

immateriali, tempi, organismi, ecc. che necessitano di interventi

81

complessi di gestione, ottimizzazione, conservazione, partecipazione

e rispetto dei regolamenti;

sottoscrivono il PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

(Art. 3 D. P. R. 21 novembre 2007, n. 235)

Il genitore, sottoscrivendo l’istanza d’iscrizione, assume impegno:

a) ad osservare le disposizioni contenute nel presente patto di

corresponsabilità e nelle carte richiamate;

b) a sollecitarne l’osservanza da parte dell’alunno/studente.

Il dirigente scolastico, in quanto legale rappresentante dell’istituzione

scolastica e responsabile gestionale assume impegno affinché i diritti degli

studenti e dei genitori richiamati nel presente patto siano pienamente garantiti.

Il genitore/affidatario, nel sottoscrivere il presente patto è consapevole che:

a) le infrazioni disciplinari da parte dell’alunno/studente possono dar luogo

a sanzioni disciplinari;

b) nell’eventualità di danneggiamenti o lesioni a persone la sanzione è

ispirata al principio della riparazione del danno (art. 4, comma 5 del DPR

249/1998, come modificato dal DPR 235/2007);

c) il regolamento d’istituto disciplina le modalità d’irrogazione delle sanzioni

disciplinari

e d’impugnazione.

In caso di parziale o totale inosservanza dei diritti-doveri previsti o implicati nel

presente patto, si attua la procedura di composizione obbligatoria; la procedura

di composizione obbligatoria comprende:

a) segnalazione di inadempienza, tramite “avviso”, se prodotta dalla scuola,

“reclamo” se prodotta dallo studente o dal genitore/affidatario; tanto gli

avvisi che i reclami possono essere prodotti in forma sia orale che scritta.

b) accertamento: una volta prodotto l’avviso, ovvero il reclamo, ove la

fattispecie segnalata non risulti di immediata evidenza, il ricevente è

obbligato a esperire ogni necessario accertamento o verifica circa le

circostanze segnalate;

c) ripristino: sulla base degli accertamenti di cui alla precedente lettera b), il

ricevente, in caso di riscontro positivo, è obbligato ad intraprendere ogni

opportuna iniziativa volta ad eliminare o ridurre la situazione di

inadempienza e le eventuali conseguenze;

d) informazione: il ricevente è obbligato ad informare l’emittente tanto sugli

esiti degli accertamenti che sulle eventuali misure di ripristino adottate.

Il Genitore Il Dirigente Scolastico