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LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

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LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA. GLI STRUMENTI REGIONALI DI PROGRAMMAZIONE (ART. 7 L.R. 23/2004). Piano regionale degli interventi e dei servizi sociali Piano sanitario e sociosanitario. GLI STRUMENTI LOCALI DI PROGRAMMAZIONE (ART. 7 L.R. 23/2004). Piano di zona - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

LINEE GUIDA PER LA LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PREDISPOSIZIONE DEI

PIANI DI ZONAPIANI DI ZONA

Page 2: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

GLI STRUMENTI REGIONALI DI PROGRAMMAZIONE

(ART. 7 L.R. 23/2004)

•Piano regionale degli interventi e dei servizi sociali

•Piano sanitario e sociosanitario

Page 3: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

GLI STRUMENTI LOCALI DI GLI STRUMENTI LOCALI DI PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

(ART. 7 L.R. 23/2004)(ART. 7 L.R. 23/2004)

Piano di zonaPiano di zona

Programma di attività territoriale Programma di attività territoriale

Page 4: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

Piano regolatore delle prestazioni, degli interventi e dei servizi alla persona

PIANO DI ZONA(ART. 19 l. 328/2000)

(ART. 12 L.R. 23/2004)

Page 5: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

LE POLITICHE

SOCIALI

SERVIZI SOCIALI

FORMAZIONE

LAVORO

TRASPORTI

CASA

SERVIZI EDUCATIVI

AMBIENTE

SANITA’

Page 6: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

Il contesto attuale

L’ASSETTO ISTITUZIONALE ED ORGANIZZATIVO E’ DEFINITO DALLA LEGGE

33/88 E SUCC. MOD.

IN PARTICOLARE

ASSEMBLEA DEI SINDACI

SERVIZIO SOCIALE DEI COMUNI

ENTE GESTORE DEL SSC

COORDINAMENTO TECNICO AMMINISTRATIVO

RESPOSABILE E COORDINATORI SSC

PIANTA ORGANICA

COINCIDENZA COMUNI ASSOCIATI SSC CON DISTRETTO SANITARIO

Page 7: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

Le presenti Le presenti linee guida per i piani di linee guida per i piani di zonazona hanno le seguenti finalità: hanno le seguenti finalità:

sostenere ed orientaresostenere ed orientare gli Enti locali nella fase gli Enti locali nella fase di avvio della programmazione locale tramite lo di avvio della programmazione locale tramite lo strumento dei Piani di Zona;strumento dei Piani di Zona;

promuovere forme di responsabilizzazionepromuovere forme di responsabilizzazione dei diversi attori istituzionali, sociali e dei singoli dei diversi attori istituzionali, sociali e dei singoli cittadini rispetto ai processi di costruzione cittadini rispetto ai processi di costruzione condivisa delle politiche sociali territoriali;condivisa delle politiche sociali territoriali;

garantire il necessario livello di omogeneitàgarantire il necessario livello di omogeneità del sistema locale degli interventi e dei servizi del sistema locale degli interventi e dei servizi sociali su tutto il territorio regionalesociali su tutto il territorio regionale..

Page 8: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

Le linee guida per il PDZ rappresentano Le linee guida per il PDZ rappresentano l’avvio l’avvio del processo pianificatorio regionaledel processo pianificatorio regionale relativamente ai servizi e agli interventi sociali relativamente ai servizi e agli interventi sociali e, congiuntamente alle linee guida per i PAT, ai e, congiuntamente alle linee guida per i PAT, ai servizi e agli interventi sociosanitari.servizi e agli interventi sociosanitari.

Il PDZ si configura come un Il PDZ si configura come un processo di sviluppo processo di sviluppo della comunitàdella comunità, di cui deve seguire le , di cui deve seguire le dinamiche e le evoluzioni. dinamiche e le evoluzioni.

Page 9: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

I PRINCIPI DEL PDZ I PRINCIPI DEL PDZ PER UN NUOVO WELFARE REGIONALEPER UN NUOVO WELFARE REGIONALE

Il processo da avviare per la realizzazione di una Il processo da avviare per la realizzazione di una adeguata pianificazione locale deve proiettarsi adeguata pianificazione locale deve proiettarsi verso un verso un welfare universalisticowelfare universalistico che si qualifichi che si qualifichi come:come:

integratointegrato unitariounitario, , partecipatopartecipato,, concertatoconcertato, , contestualizzatocontestualizzato, , compatibilecompatibile,, verificabile e valutabileverificabile e valutabile, , pubblico,pubblico, equo,equo, efficace.efficace.

Page 10: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

LA SUSSIDIARIETA’LA SUSSIDIARIETA’

La costruzione di un PDZ richiede il La costruzione di un PDZ richiede il passaggio da una prospettiva di passaggio da una prospettiva di government government ad una prospettiva di…ad una prospettiva di…

governance:governance:attività di governo svolta attività di governo svolta attraverso la mobilitazione effettiva attraverso la mobilitazione effettiva dei vari soggetti, dei vari soggetti, istituzionali e nonistituzionali e non, , presenti sul territoriopresenti sul territorio

Page 11: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

I soggetti coinvolti nella programmazioneI soggetti coinvolti nella programmazione

Soggetti istituzionali:Soggetti istituzionali:

•Comuni, Regione, Province,Comuni, Regione, Province,•ASS, AOASS, AO•ASPASP•ATERATER•ScuolaScuola•GiustiziaGiustizia

•Soggetti non istituzionali:Soggetti non istituzionali:

•Organismi non lucrativi di utilità socialeOrganismi non lucrativi di utilità sociale•Organismi della cooperazioneOrganismi della cooperazione•Associazioni ed enti di promozione socialeAssociazioni ed enti di promozione sociale•Fondazioni Fondazioni •Enti di patronatoEnti di patronato•Organizzazioni di volontariatoOrganizzazioni di volontariato•Enti riconosciuti delle confessioni religioseEnti riconosciuti delle confessioni religiose•FamiglieFamiglie

Page 12: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

IN PARTICOLARE: Il ruolo del IN PARTICOLARE: Il ruolo del “NO PROFIT”“NO PROFIT”

Un soggetto pubblico autorevole è quello Un soggetto pubblico autorevole è quello capace di capace di costruire alleanze e partnership costruire alleanze e partnership ampie nell’interesse dei soggetti più deboliampie nell’interesse dei soggetti più deboli e per migliorare la qualità della vitae per migliorare la qualità della vita

la Regione riconosce la capacità delle la Regione riconosce la capacità delle formazioni sociali private, in particolare formazioni sociali private, in particolare quelle no profit, di condividere una quelle no profit, di condividere una funzione sociale pubblica funzione sociale pubblica

Page 13: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

L’INTEGRAZIONE DELLE POLITICHEL’INTEGRAZIONE DELLE POLITICHE

La strategia di riferimento è la scelta La strategia di riferimento è la scelta dell’integrazione delle politiche sociali, sia dell’integrazione delle politiche sociali, sia a livello a livello regionaleregionale che che localelocale..

Le politiche socio assistenziali devono dunque Le politiche socio assistenziali devono dunque integrarsi con:integrarsi con:

- le politiche per la casa e/o per l’abitazione- le politiche per la casa e/o per l’abitazione

- la formazione e l’istruzione, - la formazione e l’istruzione,

- il lavoro e/o l’inserimento lavorativo - il lavoro e/o l’inserimento lavorativo

Page 14: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

INTEGRAZIONE SOCIOEDUCATIVA INTEGRAZIONE SOCIOEDUCATIVA DELL’ISTRUZIONE E DELLE DELL’ISTRUZIONE E DELLE

POLITICHE GIOVANILIPOLITICHE GIOVANILI

Pianificazione congiuntaPianificazione congiunta tra i servizi sociali tra i servizi sociali e i servizi educativi dei Comunie i servizi educativi dei Comuni

RaccordoRaccordo con le istituzioni scolastiche con le istituzioni scolastiche

NB NB L’intervento educativo può riferirsi L’intervento educativo può riferirsi anche all’area degli adulti che si trovano anche all’area degli adulti che si trovano nella necessità di ripensare e riorientare il nella necessità di ripensare e riorientare il proprio stile di vitaproprio stile di vita

Page 15: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

I Servizi e le prestazioni essenzialiI Servizi e le prestazioni essenziali

I servizi e le prestazioni essenziali sono quelli definiti I servizi e le prestazioni essenziali sono quelli definiti dall’art. 22 della L. 328/00 e sono dall’art. 22 della L. 328/00 e sono relativi alle areerelativi alle aree::

minori e famiglia;minori e famiglia; anziani;anziani; disabilità;disabilità; dipendenze e salute mentale;dipendenze e salute mentale; disagio e marginalità sociale;disagio e marginalità sociale; altro (ove la specificità territoriale lo richieda, altro (ove la specificità territoriale lo richieda,

possono essere individuate ulteriori aree di possono essere individuate ulteriori aree di utenza).utenza).

Page 16: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

I Servizi e le prestazioni essenzialiI Servizi e le prestazioni essenziali

Le garanzie prestazionali indicate all’art. 22 delle Le garanzie prestazionali indicate all’art. 22 delle legge 328/00 sono :legge 328/00 sono :

misure di contrasto alla povertà;misure di contrasto alla povertà; misure economiche per favorire la vita autonoma e la misure economiche per favorire la vita autonoma e la

permanenza a domicilio;permanenza a domicilio; interventi di sostegno ai minori e ai nuclei familiari;interventi di sostegno ai minori e ai nuclei familiari; misure per sostenere le responsabilità familiari;misure per sostenere le responsabilità familiari; misure di sostegno alle donne in difficoltà;misure di sostegno alle donne in difficoltà; interventi per l’integrazione sociale delle persone interventi per l’integrazione sociale delle persone

disabili;disabili; interventi per le persone anziane;interventi per le persone anziane; prestazioni socio-educative per soggetti dipendenti;prestazioni socio-educative per soggetti dipendenti; informazione e consulenza alle famiglie. informazione e consulenza alle famiglie.

Page 17: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

I Servizi e le prestazioni essenzialiI Servizi e le prestazioni essenziali

I servizi indicati all’art. 22 delle legge 328/00 I servizi indicati all’art. 22 delle legge 328/00 sono :sono :

servizio sociale professionale e segretariato servizio sociale professionale e segretariato sociale;sociale;

servizi di pronto intervento;servizi di pronto intervento; assistenza domiciliare;assistenza domiciliare; strutture residenziali e semiresidenziali;strutture residenziali e semiresidenziali; centri di accoglienza.centri di accoglienza.

Page 18: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

Il Sistema Informativo dei servizi socialiIl Sistema Informativo dei servizi sociali

La Regione intende proseguire nel processo di La Regione intende proseguire nel processo di informatizzazione del Servizio Sociale dei Comuni.informatizzazione del Servizio Sociale dei Comuni.

La “cartella sociale informatizzata”, dovrà essere adottata dal La “cartella sociale informatizzata”, dovrà essere adottata dal SSC, quale strumento che consentirà di disporre SSC, quale strumento che consentirà di disporre tempestivamente di:tempestivamente di:

a)a) dati relativi all’utenza (numero e tipologia),dati relativi all’utenza (numero e tipologia),b)b) interventi erogati (prestazioni professionali, progetti interventi erogati (prestazioni professionali, progetti

individuali) individuali) c)c) costi (per tipologia di intervento, assistenza economica costi (per tipologia di intervento, assistenza economica

compresa). compresa).

La definizione del processo informativo si avvarrà del ruolo La definizione del processo informativo si avvarrà del ruolo proprio delle Province con particolare riferimento agli proprio delle Province con particolare riferimento agli

“osservatori” provinciali dei fenomeni sociali. “osservatori” provinciali dei fenomeni sociali.

Page 19: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

Il Piano di Zona: avvio del processoIl Piano di Zona: avvio del processo

La La funzione di regia e di indirizzofunzione di regia e di indirizzo del PDZ spetta per: del PDZ spetta per:

la la componente politica,componente politica, all’Assemblea dei sindaci di all’Assemblea dei sindaci di ambito distrettuale;ambito distrettuale;

la la componente tecnica,componente tecnica, al al responsabile tecnico-responsabile tecnico-amministrativo del SSCamministrativo del SSC che svolge una funzione di che svolge una funzione di coordinamento e ai coordinamento e ai coordinatori delle equipecoordinatori delle equipe in cui il SSC in cui il SSC può articolarsi. può articolarsi. A tali figure è strategicamente opportuno associare:A tali figure è strategicamente opportuno associare:- il - il direttore di distretto direttore di distretto - - tecnici con responsabilità di coordinamentotecnici con responsabilità di coordinamento operanti nella operanti nella rete territoriale dei servizi alla personarete territoriale dei servizi alla persona

Page 20: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

Il Piano di Zona: l’Ufficio di pianoIl Piano di Zona: l’Ufficio di piano

Viene potenziato Viene potenziato l’Ufficio di Pianol’Ufficio di Piano con con funzioni di staff funzioni di staff alla pianificazionealla pianificazione, con particolare riferimento ai compiti , con particolare riferimento ai compiti di studio, istruttoria, elaborazione degli atti, gestione di studio, istruttoria, elaborazione degli atti, gestione del sistema informativo locale, approntamento dei dati del sistema informativo locale, approntamento dei dati e degli elementi caratterizzanti il e degli elementi caratterizzanti il “profilo di comunità”“profilo di comunità” . .

E’ importante ribadire che la componente tecnica dei E’ importante ribadire che la componente tecnica dei Comuni supportata dall’ufficio di piano e, Comuni supportata dall’ufficio di piano e, per le materie per le materie di approccio integrato, anche dai tecnici dell’ASS di approccio integrato, anche dai tecnici dell’ASS operanti nel Distrettooperanti nel Distretto, dovrà curare tutti i provvedimenti , dovrà curare tutti i provvedimenti attuativi conseguenti all’assunzione dello strumento attuativi conseguenti all’assunzione dello strumento programmatorio.programmatorio.

Page 21: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

Il Piano di Zona: i tavoli tematiciIl Piano di Zona: i tavoli tematici

L’Assemblea dei Sindaci di ambito distrettuale nel definire i L’Assemblea dei Sindaci di ambito distrettuale nel definire i tavoli tematici, individua di concerto con il DG dell’ASS tavoli tematici, individua di concerto con il DG dell’ASS quelli relativi alle attività integrate necessari alla quelli relativi alle attività integrate necessari alla programmazione congiunta PAT/PdZ.programmazione congiunta PAT/PdZ.

Sono composti da rappresentanti della componente tecnica Sono composti da rappresentanti della componente tecnica e politica e da soggetti, istituzionali e non. e politica e da soggetti, istituzionali e non.

Hanno funzioni di analisi, progettualità e di valutazione Hanno funzioni di analisi, progettualità e di valutazione

Possono essere oggetto di idonee iniziative formative ed Possono essere oggetto di idonee iniziative formative ed informativeinformative

Page 22: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

Il Piano di ZonaIl Piano di Zona: : predisposizione della base conoscitivapredisposizione della base conoscitiva

All’interno dei PDZ l’analisi dei bisogni e dell’offerta dei servizi e All’interno dei PDZ l’analisi dei bisogni e dell’offerta dei servizi e delle prestazioni svolge la duplice funzione di:delle prestazioni svolge la duplice funzione di:

offrire un offrire un quadro conoscitivoquadro conoscitivo delle caratteristiche della delle caratteristiche della popolazione residente, delle sue problematiche e popolazione residente, delle sue problematiche e dell’articolazione del sistema di offerta; dell’articolazione del sistema di offerta;

effettuare una effettuare una valutazione in itinere del percorso avviatovalutazione in itinere del percorso avviato e e della capacità del sistema di offerta di rispondere ai bisogni, della capacità del sistema di offerta di rispondere ai bisogni, nonché di promuovere comportamenti solidali in ambito nonché di promuovere comportamenti solidali in ambito comunitario. comunitario.

La Direzione centrale salute e protezione sociale si impegna La Direzione centrale salute e protezione sociale si impegna a fornire per l’inizio del processo programmatorio, una a fornire per l’inizio del processo programmatorio, una griglia di possibile lettura del territorio comune a tutti gli griglia di possibile lettura del territorio comune a tutti gli ambiti territoriali del SSC.ambiti territoriali del SSC.

Page 23: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

Il Piano di Zona: ContenutiIl Piano di Zona: Contenuti

Il PDZ comprende: Il PDZ comprende: gli obiettivi riferiti alle diverse aree di interventogli obiettivi riferiti alle diverse aree di intervento e le e le

correlate azioni specifiche; correlate azioni specifiche; gli obiettivi di tipo trasversalegli obiettivi di tipo trasversale, comuni cioè alle , comuni cioè alle

suddette aree, nonché le opzioni relative agli assetti suddette aree, nonché le opzioni relative agli assetti organizzativi e gestionali, da definire in coerenza agli organizzativi e gestionali, da definire in coerenza agli obiettivi regionali ritenuti strategici;obiettivi regionali ritenuti strategici;

i ruoli, funzioni e modalità per una sua efficace i ruoli, funzioni e modalità per una sua efficace gestionegestione, in modo particolare per quanto riguarda il , in modo particolare per quanto riguarda il ruolo e la responsabilità della componente politica e ruolo e la responsabilità della componente politica e della componente tecnica.della componente tecnica.

le forme inerenti eventuali modalità di collaborazionele forme inerenti eventuali modalità di collaborazione con altri ambiti di SSC per determinati servizi o con altri ambiti di SSC per determinati servizi o interventi di comune interesse; interventi di comune interesse;

le modalità per garantire l’informazione ai cittadinile modalità per garantire l’informazione ai cittadini ed ed alle formazioni sociali, quale presupposto per la alle formazioni sociali, quale presupposto per la fruibilità dei servizi. fruibilità dei servizi.

Page 24: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

Il Piano di Zona: ContenutiIl Piano di Zona: Contenuti

Il PDZ deve individuare:Il PDZ deve individuare: gligli obiettivi di sviluppo, tutela e inclusione sociale obiettivi di sviluppo, tutela e inclusione sociale ed i relativi ed i relativi

indicatori di verificaindicatori di verifica;; gligli obiettivi di sistema obiettivi di sistema dei servizi e le dei servizi e le priorità di interventopriorità di intervento;; lele modalità organizzative dei servizi modalità organizzative dei servizi;; le le risorse necessarierisorse necessarie a realizzare il sistema integrato degli a realizzare il sistema integrato degli

interventi e dei servizi sociali locali nonché l’integrazione interventi e dei servizi sociali locali nonché l’integrazione sociosanitaria, per la quale vengono altresì determinate le sociosanitaria, per la quale vengono altresì determinate le quote rispettivamente a carico dell’ASS e dei Comuni;quote rispettivamente a carico dell’ASS e dei Comuni;

le le modalità per realizzare il coordinamentomodalità per realizzare il coordinamento con gli organi con gli organi periferici delle Amministrazioni Statali;periferici delle Amministrazioni Statali;

le le modalità per la collaborazionemodalità per la collaborazione tra servizi e soggetti tra servizi e soggetti impegnati nelle diverse forme di solidarietà sociale;impegnati nelle diverse forme di solidarietà sociale;

le le forme di concertazioneforme di concertazione con l’ASS, per garantire la con l’ASS, per garantire la cooperazione nell’ambito delle aree ad alta integrazione cooperazione nell’ambito delle aree ad alta integrazione socio-sanitaria.socio-sanitaria.

Page 25: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

Il Piano di Zona: la valutazioneIl Piano di Zona: la valutazione

la valutazione la valutazione ex anteex ante caratterizzata dalla caratterizzata dalla focalizzazione delle condizioni di partenza, dei focalizzazione delle condizioni di partenza, dei bisogni presenti e delle risposte già attivate;bisogni presenti e delle risposte già attivate;

la valutazione la valutazione in itinerein itinere, o monitoraggio di , o monitoraggio di processo, che si svolge nel corso di attuazione processo, che si svolge nel corso di attuazione delle azioni previste con il coinvolgimento di tutti delle azioni previste con il coinvolgimento di tutti i soggetti attuatori del Piano di Zona;i soggetti attuatori del Piano di Zona;

la valutazione la valutazione ex postex post che tiene conto della che tiene conto della qualità degli interventi realizzati, della loro qualità degli interventi realizzati, della loro efficacia ed efficienza e del loro impatto sulle efficacia ed efficienza e del loro impatto sulle priorità dichiarate.priorità dichiarate.

Page 26: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

Il Piano di Zona: le risorse economicheIl Piano di Zona: le risorse economiche

Uno degli obiettivi del Piano di Zona è la ricerca di Uno degli obiettivi del Piano di Zona è la ricerca di risorse risorse aggiuntiveaggiuntive a quelle tradizionalmente messe in campo dagli Enti a quelle tradizionalmente messe in campo dagli Enti locali per dare concretezza al principio di sussidiarietà orizzontale locali per dare concretezza al principio di sussidiarietà orizzontale nella realizzazione di politiche solidali. nella realizzazione di politiche solidali.

Per quanto concerne questa prima fase si fa riferimento alle Per quanto concerne questa prima fase si fa riferimento alle seguenti risorse:seguenti risorse:- Fondo nazionale per le Politiche sociali, - Fondo nazionale per le Politiche sociali,

- Fondo Sociale Regionale e altre voci del bilancio regionale - Fondo Sociale Regionale e altre voci del bilancio regionale - Risorse aggiuntive delle Province, - Risorse aggiuntive delle Province, - Risorse delle ASS (in particolare per il finanziamento delle - Risorse delle ASS (in particolare per il finanziamento delle

azioni previste congiuntamente nei PDZ e nei PAT), azioni previste congiuntamente nei PDZ e nei PAT), - Risorse proprie dei Comuni - Risorse proprie dei Comuni - Risorse di altri soggetti che concorreranno alla promozione ed - Risorse di altri soggetti che concorreranno alla promozione ed

alla attuazione dei PDZ. alla attuazione dei PDZ.

Page 27: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

Il Piano di Zona: l’accordo di programmaIl Piano di Zona: l’accordo di programma

L’accordo di programma è la condizione istituzionale per L’accordo di programma è la condizione istituzionale per realizzare obiettivi unitari di politiche sociali locali e realizzare obiettivi unitari di politiche sociali locali e pertanto definisce ruoli, responsabilità, modalità per la pertanto definisce ruoli, responsabilità, modalità per la gestione associata, riparto della spesa, organi e modalità gestione associata, riparto della spesa, organi e modalità di governo del Piano.di governo del Piano.

L’Accordo di Programma è sottoscritto da:L’Accordo di Programma è sottoscritto da:

- i Sindaci dei Comuni dell’ambito territoriale di pertinenza, - i Sindaci dei Comuni dell’ambito territoriale di pertinenza,

- il Direttore Generale dell’ASS, per le materie integrate,- il Direttore Generale dell’ASS, per le materie integrate,

- gli altri soggetti istituzionali con riferimento agli obiettivi - gli altri soggetti istituzionali con riferimento agli obiettivi specificispecifici

- i soggetti non istituzionali, dichiarando la propria volontà - i soggetti non istituzionali, dichiarando la propria volontà a concorrere con risorse proprie.a concorrere con risorse proprie.

Page 28: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

Il Piano di Zona: tempi e percorsiIl Piano di Zona: tempi e percorsi

Supporto formativo e metodologico da parte della Regione Supporto formativo e metodologico da parte della Regione alle diverse componenti politiche e tecniche, anche alle diverse componenti politiche e tecniche, anche attraverso la continuità operativa del gruppo misto attraverso la continuità operativa del gruppo misto costituitosi per la stesura delle linee guida e dell’ARS.costituitosi per la stesura delle linee guida e dell’ARS.

Entro Marzo 2005 definizione dei compiti dell’Ufficio di Entro Marzo 2005 definizione dei compiti dell’Ufficio di piano.piano.

Entro luglio 2005 ipotesi di Piano di Zona e soggetti Entro luglio 2005 ipotesi di Piano di Zona e soggetti coinvolti.coinvolti.

1 gennaio 2006 avvio del Piano di Zona 1 gennaio 2006 avvio del Piano di Zona che costituisce il che costituisce il principale elemento di valutazione per la definizione della principale elemento di valutazione per la definizione della ripartizione del fondo sociale regionale e del fondo sociale ripartizione del fondo sociale regionale e del fondo sociale nazionalenazionale..

Page 29: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

Gli obiettivi regionaliGli obiettivi regionali

L’attività prevista richiede un investimento straordinario in termini di personale, di competenze, di impegno, di strumentazione informatica e tecnologica.

Per consentire un omogeneo avvio dei Piani di Zona così come delineato nelle presenti Linee guida la Regione ha previsto l’utilizzo dell’1% del FNS per finanziare attività di formazione, informazione, interventi seminariali, di accompagnamento e assistenza tecnica a favore dei diversi soggetti locali coinvolti nel processo delineato.

Page 30: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

Gli obiettivi regionaliGli obiettivi regionali

Obiettivo n.1Obiettivo n.1 Rafforzamento del Rafforzamento del sistema associato di governosistema associato di governo del del

sistema locale degli interventi e dei servizi sociali.sistema locale degli interventi e dei servizi sociali.

Obiettivo n. 2Obiettivo n. 2 Avvio di un processo di Avvio di un processo di coinvolgimento della coinvolgimento della

comunitàcomunità nella realizzazione di un sistema integrato nella realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali di tipo solidale e di interventi e servizi sociali di tipo solidale e universalistico .universalistico .

Obiettivo n. 3Obiettivo n. 3 Sviluppo e consolidamentoSviluppo e consolidamento di specifiche azioni nelle di specifiche azioni nelle

aree di intervento indicate nel Piano Nazionale e aree di intervento indicate nel Piano Nazionale e nella Programmazione regionale per produrre nella Programmazione regionale per produrre promozione, prevenzione, cura e tutela e contrasto promozione, prevenzione, cura e tutela e contrasto all’istituzionalizzazione.all’istituzionalizzazione.

Page 31: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

Integrazione socio sanitariaIntegrazione socio sanitaria

L’art. 11 e l’art. 12 della LR 23/04, che trattano rispettivamente del PAT e L’art. 11 e l’art. 12 della LR 23/04, che trattano rispettivamente del PAT e del PDZ, stabiliscono che i due strumenti programmatori devono del PDZ, stabiliscono che i due strumenti programmatori devono individuare:individuare:le le attività sociosanitarieattività sociosanitarie,,lele risorse necessarierisorse necessarie,,lele quotequote da porre rispettivamente a carico dell’ASS e dei Comuni, da porre rispettivamente a carico dell’ASS e dei Comuni, lele forme di concertazioneforme di concertazione con l’ASScon l’ASS per garantire la cooperazione per garantire la cooperazione gestionale e professionale nell’ambito delle aree ad alta integrazione gestionale e professionale nell’ambito delle aree ad alta integrazione sociosanitaria.sociosanitaria.

Programmazione sociale

Programmazione sanitaria

Programmazione integrata

PDZ PAT

Page 32: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

L’integrazione socio sanitariaL’integrazione socio sanitaria a livello istituzionale a livello istituzionale

““Il luogoIl luogo” dell’integrazione è ” dell’integrazione è l’Assemblea l’Assemblea dei Sindacidei Sindaci di ambito distrettualedi ambito distrettuale che che ha funzione di regia ed indirizzo politico:ha funzione di regia ed indirizzo politico:

per la realizzazione del PDZper la realizzazione del PDZ

per la realizzazione della parte per la realizzazione della parte sociosanitaria del PATsociosanitaria del PAT

Page 33: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

Le modalità Le modalità di elaborazione congiunta PAT/PDZdi elaborazione congiunta PAT/PDZ

L’autonomia tecnico–gestionale L’autonomia tecnico–gestionale (economico-finanziaria e contabilità (economico-finanziaria e contabilità separata) del distretto (PAT vs PAL).separata) del distretto (PAT vs PAL).

Il PDZ come strumento fondamentale per Il PDZ come strumento fondamentale per valorizzare la programmazione a livello valorizzare la programmazione a livello territoriale.territoriale.

L’Assemblea dei Sindaci di ambito L’Assemblea dei Sindaci di ambito distrettuale quale luogo della definizione distrettuale quale luogo della definizione del PDZ e della concertazione con l’ASS del PDZ e della concertazione con l’ASS della programmazione sociosanitaria della programmazione sociosanitaria integrata.integrata.

Page 34: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

La programmazione nelle aree La programmazione nelle aree sociosanitariesociosanitarie

L’elaborazione congiunta dovrà riguardare:L’elaborazione congiunta dovrà riguardare: la prevenzione e l’assistenza materno – infantile,la prevenzione e l’assistenza materno – infantile, l’assistenza, riabilitazione ed integrazione sociale l’assistenza, riabilitazione ed integrazione sociale

delle persone disabili,delle persone disabili, la tutela della salute delle persone anziane,la tutela della salute delle persone anziane, la cura ed il recupero dei soggetti la cura ed il recupero dei soggetti

tossicodipendenti,tossicodipendenti, la cura ed il recupero dei soggetti malati di la cura ed il recupero dei soggetti malati di

mente,mente, le situazioni di non autosufficienza, temporanea o le situazioni di non autosufficienza, temporanea o

permanente, derivanti da patologie diverse.permanente, derivanti da patologie diverse.

Page 35: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

IMPORTANTEIMPORTANTE

I Comuni e le ASS/Distretti possono I Comuni e le ASS/Distretti possono individuare forme di sperimentazione volte individuare forme di sperimentazione volte ad attuare la gestione di un fondo unitario ad attuare la gestione di un fondo unitario per finanziare tutte o parte delle risposte per finanziare tutte o parte delle risposte

in materia di integrazione sociosanitariain materia di integrazione sociosanitaria..

Page 36: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

Obiettivi strategici di sistemaObiettivi strategici di sistema

Lo sviluppo e la riqualificazione delle Lo sviluppo e la riqualificazione delle UnitUnità à MultiprofessionaliMultiprofessionali (ad es. le UVD, EMDH, ecc.) in tutte le (ad es. le UVD, EMDH, ecc.) in tutte le aree di integrazione sociosanitaria, anche con autonomia aree di integrazione sociosanitaria, anche con autonomia gestionale delle risorsegestionale delle risorse

L’affermazione diffusa dell’utilizzo del L’affermazione diffusa dell’utilizzo del progettoprogetto personalizzatopersonalizzato; quale livello “essenziale” di prestazione ; quale livello “essenziale” di prestazione sociosanitaria.sociosanitaria.

Lo sviluppo della funzione di Lo sviluppo della funzione di coordinatore del casocoordinatore del caso ( (CaseCase ManagerManager), come tutor della persona, interfaccia con i ), come tutor della persona, interfaccia con i servizi, facilitatore del progetto personalizzato.servizi, facilitatore del progetto personalizzato.

La diffusione di La diffusione di punti unicipunti unici di accesso ai servizi di accesso ai servizi sociosanitarisociosanitari, con funzioni di informazione, orientamento e , con funzioni di informazione, orientamento e decodifica del bisogno.decodifica del bisogno.

Page 37: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

Gli allegatiGli allegati

Page 38: LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ZONA

ALLEGATO N. 1INDICE DEL PIANO DI ZONASCHEDA 1) Indice del Piano di ZonaSCHEDA 2) Legenda Indice del Piano di Zona

ALLEGATO N. 2SCHEDE PROGETTO/SERVIZIO/INTERVENTO:SCHEDA 1) Sintesi dei Progetti/Servizi/Interventi SCHEDA 2) Per la realizzazione di azioni prioritarie di sistemaSCHEDA 3) Per la realizzazione di azioni nelle aree d’intervento

ALLEGATO N. 3SCHEDE FINANZIARIE DEL PIANO DI ZONASCHEDA 1) Riepilogo di spesa dei progetti/servizi/interventi nellediverse aree d’intervento, per singola annualità e relative fonti di finanziamento.SCHEDA 2) Copertura finanziaria generale per area, fonti di finanziamentoed annualita'.SCHEDA 3) Riepilogo spesa per area e voci di costo

ALLEGATO N. 4SCHEDE DI RILEVAZIONE DELLA SPESA STORICA(Consolidato anno 2004)SCHEDA 1) Riepilogo di spesa per area e fonti di finanziamento.SCHEDA 2) Riepilogo di spesa per area e voci di costo