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1 MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE PIAZZA LEONARDO DA VINCI Piazza Leonardo da Vinci, 2 – 20133 Milano Tel 02 884.44622 – Fax 02 884.44619 - C.F. 97667130153 – C.M. MIIC8FT00E Scuola Primaria Statale “Leonardo da Vinci” – Piazza L. da Vinci, 2 – 20133 Milano – C.M. MIEE8FT01L – TEL 0288444622 Scuola Secondaria di 1° Grado Statale “G.B. Tiepolo” – Piazza G. I. Ascoli, 2 – 20129 Milano C.M. MIMM8FTO1G - Tel. 0288444633 – Fax 0288444638 e-mail: [email protected] [email protected] Sito: www.scuolaleonardodavinci.it www.mediatiepolo.it L L I I N N E E E E G G U U I I D D A A P P E E R R L L A A C C C C O O G G L L I I E E N N Z Z A A D D I I A A L L U U N N N N I I C C O O N N B B I I S S O O G G N N I I E E D D U U C C A A T T I I V V I I S S P P E E C C I I A A L L I I ( ( B B E E S S ) ) LINEE GUIDA PER UNA SCUOLA INCLUSIVA

LINEE GUIDA PER L’ACCOGLIENZA DI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI · 2019-06-05 · materia, il titolare del ... per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione

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1

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE PIAZZA LEONARDO DA VINCI

Piazza Leonardo da Vinci, 2 – 20133 Milano

Tel 02 884.44622 – Fax 02 884.44619 - C.F. 97667130153 – C.M. MIIC8FT00E

Scuola Primaria Statale “Leonardo da Vinci” – Piazza L. da Vinci, 2 – 20133 Milano – C.M. MIEE8FT01L – TEL 0288444622

Scuola Secondaria di 1° Grado Statale “G.B. Tiepolo” – Piazza G. I. Ascoli, 2 – 20129 Milano

C.M. MIMM8FTO1G - Tel. 0288444633 – Fax 0288444638

e-mail: [email protected][email protected]

Sito: www.scuolaleonardodavinci.it – www.mediatiepolo.it

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LINEE GUIDA PER UNA SCUOLA INCLUSIVA

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Il presente lavoro è frutto della preparazione e dell’esperienza professionale delle docenti che lo hanno realizzato, oltre che dello studio della normativa in merito, del materiale messo a disposizione in rete dalle diverse strutture scolastiche e di testi specifici sull’argomento, ai quali si è attinto allo scopo di realizzare un lavoro completo e facilmente fruibile, esclusivamente da parte degli insegnanti dell’Istituto comprensivo “Leonardo da Vinci”. Lo scopo è quello di fornire una panoramica di informazioni che agevolino gli insegnanti nell’attuare tutte quelle procedure che possono garantire una vera “scuola inclusiva”. Qualora parti del testo fossero coperte da diritti tutelati dalle norme vigenti in materia, il titolare del copyright o chi ne sia a conoscenza è invitato a contattarci e gli elementi saranno debitamente riconosciuti attraverso la segnalazione della fonte originaria, oppure verranno immediatamente rimossi. Bibliografia:

Fogarolo F., Costruire il Piano Didattico Personalizzato, Le guide Erickson,

Edizioni Centro Studi Erickson, Trento, 2012

Ianes D. e Cramerotti S. , Alunni con BES. Bisogni educativi Speciali, Ed.

Centro Studi Erickson, Trento, 2013

Bondioli A., Elementi per rilevare e valutare l’integrazione scolastica, Ed.

Junior, Azzano San Paolo (Bg)2009

Organizzazione Mondiale della Sanità, ICF, Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute, Erickson, Trento, 2004

Ianes D. E Cramerotti S. (2005), Il Piano Educativo Individualizzato – Progettto di vita, Erickson, Trento 2005-2007

Canevaro A. e Ianes D., Buone prassi di integrazione scolastica, Edizioni

Centro Studi Erickson, Trento,2002

Ianes D. Bisogni Educativi Speciali e inclusione, Edizioni Centro Studi

Erickson, Trento, 2005

Bianchi M.E., Dalla diagnosi al PDP al PAI, Ed. Lattes, Torino, 2014

http://www.darioianes.it/articolo11.htm

Ianes D., Diagnosi funzionale, profilo dinamico e piano educativo in Atti del Convegno”Handicap e Scuola. L’integrazione possibile”, Trento

Corsi di aggiornamento dell’Ufficio Scolastico per la Lombardia e coordinati dal CTI2 – Milano Est, anno scolastico 2013/2014

Corso d’aggiornamento coordinato dal CTI2 – Milano Est, presieduto dalla Dott. Barbirato L intitolato “Alunni con BES. Percorsi possibili”, anno scolastico 2014/2015.

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1. INTRODUZIONE

Chi sono i BES pag. 4 Mappa riassuntiva pag. 6 Distinzione “DIFFICOLTA’ / DISTURBO” pag. 7 Principali riferimenti normativi pag. 8

2. INDICAZIONI OPERATIVE

In sintesi pag. 9 Passo dopo passo pag. 9 Schema delle tempistiche e delle procedure pag. 14

3. RILEVAZIONE DEI SOSPETTI DSA

Cosa sono i Disturbi Specifici d Apprendimento pag. 15 Tipologie di DSA pag. 15 Quando richiedere la diagnosi agli specialisti pag. 16 Perché intervenire precocemente pag. 16 Precisazioni sulle certificazioni per DSA pag. 17

4. INDICAZIONI METODOLOGICHE

Come comportarsi con la famiglia pag. 18 … con l’alunno pag. 18 … con la classe pag. 18 … con il rappresentante di classe pag. 19

5. RI-ARTICOLAZIONE DELLE MODALITA’ DIDATTICHE pag. 20

6. PER CONCLUDERE … pag. 20

Allegati:

A - Mappa orientativa per l’osservazione” pag. 21

B - Scheda di identificazione e analisi dei Bisogni Educativi Speciali – griglia

predittiva DSA pag. 25

C - Piano Didattico Personalizzato per alunni con Disturbi Evolutivi Specifici

(certificati); per alunni DSA (certificati); per alunni in attesa di certificazione p.30

D - Scheda di identificazione e analisi dei bisogni educativi speciali - alunni non certificati e PDT (Piano Didattico Temporaneo) altri BES 3 pag. 42

E - PDT (Piano Didattico Temporaneo) ALUNNI STRANIERI pag. 59

F - Profilo Dinamico Funzionale (PDF) con traccia per la compilazione e Piano

Educativo Individualizzato (PEI) pag. 69

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1. INTRODUZIONE

CHI SONO I BES

Il concetto di Bisogni Educativi Speciali (BES) si basa su una visione globale della persona che si

accompagna a quella del modello ICF della classificazione internazionale del funzionamento,

disabilità e salute (International Classification of Functioning, disability and health) fondata sul

profilo di funzionamento e sull'analisi del contesto come definito dall' Organizzazione Mondiale della

Sanità (OMS, 2001).*

La nostra scuola in ottemperanza della Direttiva MIUR , 27 Dicembre 2012, “Strumenti di Intervento

per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica” e

della successiva Circolare Ministeriale n°8 del 6 Marzo 2013 “Strumenti di intervento per alunni con

bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica. Indicazioni

operative”, predispone un piano di interventi volti a garantire il successo formativo di tutti e di

ciascuno.

La nostra didattica inclusiva, perciò, non si presenta come una risposta solo alle situazioni più

difficili, ma come una logica di intervento che mira alla:

- promozione dello sviluppo delle potenzialità di ogni studente.

- prevenzione del disagio scolastico e difficoltà scolastiche

- contenimento e fronteggiamento delle diverse situazioni di disagio.

Nel desiderio di assicurare la piena partecipazione alla vita scolastica a tutti i soggetti, oltre che di

offrire una cornice entro cui gli alunni possano essere valorizzati e forniti di uguali opportunità, il

nostro Istituto si impegna al fine di favorire “lo stare bene a scuola” e a impostare tempestivamente

interventi appropriati efficaci ed efficienti.

Le recenti normative sui Bisogni Educativi Speciali estendono a tutti gli studenti in difficoltà la

possibilità/diritto di personalizzare l’apprendimento, completando il quadro dell’inclusione

scolastica.

La nozione di Bes descrive situazioni in cui la proposta educativa scolastica quotidiana, non

consente allo studente un apprendimento e uno sviluppo efficace a causa delle difficoltà dovute a

situazioni di varia natura. L'aspetto di novità è l'approccio riferito all'uso dell'espressione “bisogni”,

suddiviso in tre macro aree:

1. situazioni certificate in base alla normativa specifica

2. situazioni di difficoltà diagnosticate e certificate, in attesa di certificazione o quelle al limite

della patologia

3. situazioni non evidenziate e “non tutelate” da normative specifiche.

“In questo senso, ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare

Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi

psicologici, sociali rispetto ai quali è necessario che la scuola offre un'adeguata e

personalizzata risposta” (Premessa della Direttiva BES 27.12.2012)

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Occorre quindi partire dalla constatazione dell'esistenza di un bisogno di attenzione didattica

specifica pertanto, il Collegio dei docenti, al fine di realizzare un'efficace inclusione scolastica, è

tenuto a predisporre interventi di individualizzazione e personalizzazione.

La normativa individua tre tipologie di BES :

1) alunni con disabilità

2) alunni con disturbi evolutivi specifici

3) alunni con svantaggio socio-economico , linguistico, culturale.

Le definizioni e le procedure di legge sono sintetizzate nella seguente Mappa riassuntiva.

*Prima: “salute” = assenza di malattia. Ora, secondo l’ ICF: “salute” = stato di benessere fisico, psichico e

sociale.

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BES Studenti con Bisogni Educativi Speciali

comprendono

1- DISABILITÀ (DVA)

Sono gli studenti diversamente

abili

Certificati dall’ASL

o Enti accreditati

INSEGNANTE DI SOSTEGNO

Situazione a carattere

permanente.

A scuola si redige:

il PEI che ha validità

annuale e va firmato

dal team docente/

CdC, dagli specialisti,

dal D.S. e dalla

famiglia dell’alunno.

Da consegnare in segreteria

e protocollare. Il documento può

essere consegnato alla famiglia.

2- DISTURBI EVOLUTIVI

SPECIFICI

Si intendono alunni con:

- DSA

- Deficit del linguaggio

- Deficit abilità non verbali

- Deficit coordinazione motoria,

- Disprassia

- ADHD

- Disturbo oppositivo provocatorio

- Disturbo della condotta

- Funzionamento intellettivo limite

- Spettro autistico lieve

- Disturbi d’ansia e dell’umore

- Plusdotazione

- Comorbilità

1. Certificati dell’ASL o Enti accreditati

2. Diagnosticate

3. Anche in attesa del rilascio della

certificazione si devono comunque

accertare le difficoltà e adottare un piano

didattico individualizzato e personalizzato

NO INSEGNANTE DI SOSTEGNO

Situazione a carattere

permanente.

A scuola si redige:

- P.D.P per DSA

- P.D.P per BES

Il PDP ha validità

annuale e va firmato

dal team docente, dal

D.S. e dalla famiglia

dell’alunno.

Da consegnare in segreteria e protocollare.

Il documento può essere consegnato, su richiesta, alla

famiglia

3- SVANTAGGIO SOCIO-

ECONOMICO, LINGUISTICO, CULTURALE

Si intendono coloro che con continuità, o

per determinati periodi, possono

manifestare Bisogni Educativi Speciali.

Gli svantaggi possono derivare da:

- Motivi fisici

- Motivi biologici

- Motivi fisiologici

- Motivi psicologici

- Motivi sociali

- Motivi economici

- Difficoltà derivanti dalla non

conoscenza della cultura e della

lingua italiana

- Interazioni tra motivi

Identificati dal Consiglio di

Classe/Team dei docenti sulla

base di elementi oggettivi (es.

segnalazione dei servizi sociali,

relazione di esperti,

considerazioni pedagogiche e

didattiche dei docenti) ovvero di

ben fondate considerazioni

psicopedagogiche e didattiche.

NO INSEGNANTE DI SOSTEGNO

Situazione a carattere transitorio.

A scuola si redige:

- P.D.P per BES

Il PDP ha validità annuale e va

firmato dal team docente, dal D.S. e

dalla famiglia dell’alunno.

Da consegnare in segreteria

e protocollare. Il documento può essere

consegnato, su richiesta, alla famiglia

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DISTINZIONE TRA DIFFICOLTA’ E DISTURBO

DIFFICOLTÀ

DISTURBO

7

ISTINZIONE TRA DIFFICOLTA’ E DISTURBO

• Non innata• Modificabile con

interventi didattici mirati e potenziamento cognitivo pianificato, monitorato e verificato

• Automatizzabile anche se in tempi dilatati.

DIFFICOLTÀ

• Innato• Resistente

all'intervento didattico

• Resistente ad interventi volti all'automatizzazione.

DISTURBO

mirati e potenziamento

monitorato e verificatoAutomatizzabile anche

all'automatizzazione.

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PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI:

Legge 5 febbraio 1992, n. 104 Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti

delle persone handicappate.

Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999 n.275 Regolamento recante norme in

materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche, ai sensi dell’art.21 della legge 15 marzo 1997

n.59.

Decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998 n.323 art.13 Regolamento recante la

disciplina degli Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore a

norma dell’art.1 della Legge 10 dicembre 1997 n.425.

Legge 28 marzo 2003 n.53 Delega al Governo per la definizione delle norme generali

sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione

professionale.

MIUR 2006 Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri.

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, 23 febbraio 2006, n. 185 "Regolamento recante

modalità e criteri per l'individuazione dell'alunno come soggetto in situazione di handicap, ai

sensi dell'articolo 35, comma 7, della legge 27 dicembre 2002, n. 289".

MIUR 2009 Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con la disabilità.

C.M del 4 dicembre 2009 Problematiche collegate alla presenza nelle classi di alunni affetti da

sindrome ADHD (deficit di attenzione/iperattività).

C.M. del 15 giugno 2010 Disturbo di deficit di attenzione ed iperattività.

Legge 8 ottobre 2010 n.170 Nuove norme in materia di Disturbi specifici di apprendimento in

ambito scolastico.

Decreto Ministeriale 12 luglio 2011 n. 5669 Decreto attuativo della Legge n.170/2010. Linee

guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento.

C.M. n.48 del 31 maggio2012 Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione. Istruzioni a

carattere permanente.

Direttiva MIUR 27 dicembre 2012 Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali

e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica.

MIUR 2012 Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo

d’istruzione.

C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e

organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica. Indicazioni operative.

Nota MIUR 2563 del 22.11.2013 -Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali

a.s. 2013-2014- Chiarimenti.

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2. INDICAZIONI OPERATIVE

In sintesi 1. Osservazione sistematica da parte dei docenti.

2. Compilazione delle mappe orientative ( allegate) per l’identificazione dei bisogni sulla classe

e individuazione dei BES a cura del CdC/Team di classe.

3. Confronto dei docenti di classe e individuazione delle azioni comuni d’intervento.

4. Primi interventi mirati e individualizzati per aiutare l’alunno a colmare il suo bisogno.

5. Coinvolgimento della famiglia.

6. Stesura del piano d’intervento in accordo con la famiglia (vedi Mappa riassuntiva).

7. I docenti, in sede di colloquio, presentano alla famiglia il PEI/ PDP/PDT e lo condividono.

8. La famiglia firma per presa visione il PEI/PDP/PDT.

9. Il PEI/PDP/PDT viene consegnato in segreteria per il protocollo e messo agli atti.

10. Per i BES 3, oltre alla firma dei genitori, sarà necessaria anche quella del DS.

11. Il C.diC./Team dei docenti valuta i risultati ottenuti (valutazione intermedia e finale) e

individua le ulteriori azioni da progettare.

PASSO DOPO PASSO

Punto 1. Osservazione sistematica da parte dei docenti.

VERIFICA DEL BISOGNO :

- Esaminare la documentazione clinica, SE PRESENTE, (dei servizi pubblici o dei centri

autorizzati) presentata dalla famiglia;

- prendere in considerazione le situazioni che necessitano di un possibile intervento di tipo

pedagogico-didattico e che, pur in assenza di documentazione clinica o diagnosi, motiva

l’assunzione degli stessi.

Punto 2. Compilazione delle mappe orientative per l’identificazione dei bisogni sulla

classe Individuazione dei BES a cura del CdC/team di classe.

Utilizzare:

se necessario la “Mappa orientativa per l’osservazione”, solo Scuola Primaria - Allegato A

“Scheda di identificazione e analisi dei Bisogni Educativi Speciali” BES 3 – Allegato D

in classe prima Scuola Primaria, o quando necessario, “Scheda di identificazione e

analisi dei Bisogni Educativi Speciali – grigia predittivi DSA” – Allegato B

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Punto 3. Confronto dei docenti di classe e individuazione delle azioni comuni

d’intervento.

Punto 4. Primi interventi mirati e individualizzati per aiutare l’alunno a colmare il suo

bisogno.

A livello didattico, come da Decreto Ministeriale 12 Luglio 2011:

Le Linee Guida citando la Legge 53/2003 e il Decreto Legislativo 59/2004, ribadiscono che

l'individualizzazione non è un'esclusiva degli alunni con DSA. Vi è, infatti, la libertà per le scuole

(DPR 8 marzo 1999 n.275) di concretizzare gli obiettivi nazionali attrav

rispettino e valorizzino le diversità. Tra le forme di flessibilità previste c'è “l'attivazione di percorsi

didattici individualizzati, nel rispetto del principio generale dell'integrazione degli alunni nella classe

nel gruppo, anche in relazione agli alunni in situazione di handicap secondo quanto previsto dalla

legge 5 Febbraio 1992 n.104”.

DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA

DIDATTICA PERSONALIZZATA

10

dei docenti di classe e individuazione delle azioni comuni

Primi interventi mirati e individualizzati per aiutare l’alunno a colmare il suo

A livello didattico, come da Decreto Ministeriale 12 Luglio 2011:

Guida citando la Legge 53/2003 e il Decreto Legislativo 59/2004, ribadiscono che

l'individualizzazione non è un'esclusiva degli alunni con DSA. Vi è, infatti, la libertà per le scuole

(DPR 8 marzo 1999 n.275) di concretizzare gli obiettivi nazionali attraverso percorsi formativi che

no e valorizzino le diversità. Tra le forme di flessibilità previste c'è “l'attivazione di percorsi

didattici individualizzati, nel rispetto del principio generale dell'integrazione degli alunni nella classe

anche in relazione agli alunni in situazione di handicap secondo quanto previsto dalla

• Recupero individuale sucomuni alla classe, recuperol'alunno “può svolgere per potenziaredeterminate abilità o perspecifiche competenze,nell'ambito delle strategie compensativee del metodo di studio”.

INDIVIDUALIZZATA

• Didattica diretta a obiettivi diversi rispetto alla classe, per i quali l'offerta didattica e le modalità relazionali vengono calibrati sulla specificità e unicità a livello personale dei bisogni educativi che caratterizzano tutti gli alunni.

PERSONALIZZATA

dei docenti di classe e individuazione delle azioni comuni

Primi interventi mirati e individualizzati per aiutare l’alunno a colmare il suo

Guida citando la Legge 53/2003 e il Decreto Legislativo 59/2004, ribadiscono che

l'individualizzazione non è un'esclusiva degli alunni con DSA. Vi è, infatti, la libertà per le scuole

erso percorsi formativi che

no e valorizzino le diversità. Tra le forme di flessibilità previste c'è “l'attivazione di percorsi

didattici individualizzati, nel rispetto del principio generale dell'integrazione degli alunni nella classe

anche in relazione agli alunni in situazione di handicap secondo quanto previsto dalla

obiettivirecupero che

potenziareacquisire

anchecompensative

obiettivi diversi rispetto alla classe, per i quali l'offerta didattica e le modalità relazionali vengono calibrati sulla specificità e unicità a livello personale dei bisogni educativi che caratterizzano tutti gli

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Punto 5. Coinvolgimento della famiglia.

- Parlare con la famiglia delle difficoltà riscontrate, senza allarmare, e esponendo un progetto di

insegnamento individualizzato finalizzato al recupero o alla riduzione delle problematicità

riscontrate.

- Dopo un periodo di interventi mirati e di osservazione sistematica, ricontattare i genitori ed

eventualmente invitarli a rivolgersi ad un centro specializzato per avere una diagnosi e per poter

poi programmare un percorso adeguato.

N.B. gli insegnanti non sono medici, non spetta quindi a loro fare diagnosi ma solo indicare

la rilevazione di una problematicità che persiste nonostante gli interventi individualizzati

attuati dai docenti.

- Indirizzare la famiglia dell’alunno sospetto DSA verso specialisti UONPIA o ASL.

Punto 6. Stesura del piano d’intervento in accordo con la famiglia

Per gli alunni BES 1 (vedi Tabella riassuntiva), il C.d.C/Team docenti, compreso l’insegnante

di sostegno, acquisita la diagnosi specialistica, compila il PEI (art. 5 DPR 24.02.1994):

“ E’ il documento nel quale vengono descritti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del

diritto all’educazione, all’istruzione e all’integrazione scolastica.”

E’ redatto all’inizio di ogni anno scolastico e deve coordinare i progetti didattici,

educativi, riabilitativi e di socializzazione individualizzati ed integrare attività scolastiche

ed extrascolastiche.

Condiziona e contiene la programmazione didattica ed educativa individualizzata di

competenza di tutti i docenti della classe e di quello di sostegno, che va

necessariamente integrata con i piani di intervento di carattere sanitario, sociale e

familiare.

La costruzione del percorso individualizzato di apprendimento deve considerare:

a. i livelli di partenza;

b. la progressione di traguardi orientati da verificare in itinere;

c. il traguardo di apprendimento;

d. ma soprattutto un puntuale itinerario di insegnamento.

Per gli alunni BES 2 e BES 3 (vedi Mappa riassuntiva), il C.d.C/Team docenti compila il

PDP/PDT.

PDP è un documento nel quale sono delineate le metodologie e le attività didattiche rapportate alle

capacità individuali specificando le misure dispensative e gli strumenti compensativi.

Non occorre farlo per tutti gli alunni con qualsiasi difficoltà di apprendimento, ma solo per i casi per

cui non bastano strategie didattiche ordinarie anche individualizzate.

Si predispone il PDP anche quando il percorso di valutazione per accertamento DSA è solo avviato.

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N.B. In entrambi i documenti, PEI e PDP, i docenti operanti sulla classe presteranno particolare

attenzione alle aree emotivo-affettivo-relazionali affinché l’alunno sia messo nella possibilità di

rispondere adeguatamente e produttivamente alle richieste, nel rispetto dei tempi e dei modi a lui

più favorevoli.

Punto 7. I docenti, in sede di colloquio, presentano alla famiglia il PEI/PDP/PDT e lo

condividono.

- Sostenere la famiglia nell'affrontare il problema ed essere disponibili al dialogo e al confronto.

- Mantenere contatti con gli specialisti in un’ottica di collaborazione e stima reciproche

- Tenere informati i genitori degli incontri.

Punto 8. La famiglia firma per presa visione il PEI/PDP/PDT.

Punto 9. Il PEI/PDP viene consegnato in segreteria per il protocollo e messo agli atti

unitamente alle schede di osservazione.

Punto 10. Per i BES 3 oltre alla firma dei genitori sarà necessaria anche quella del

Dirigente Scolastico.

Precisazioni riguardo i BES 3

Ogni alunno può manifestare Bisogni Educativi Speciali con continuità o per determinati periodi. I

motivi possono essere diversi: fisici, biologici o anche psicologici e sociali. Tali tipologie vanno

individuate sulla base di elementi oggettivi (ad esempio: una segnalazione dei Servizi Sociali)

oppure di considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico, scaturite da attenta osservazione

effettuata dall’ équipe dei docenti che può tener conto anche di valutazioni negative reiterate sia

nella sfera didattica che relazionale.

Per i bambini che manifestano difficoltà, ma non in possesso di diagnosi o certificazione, era già

possibile personalizzare l’insegnamento (Legge n.53/28 marzo 2003). In base alla nuova normativa

BES (2012/2013) la scuola e i docenti sono chiamati a livello collegiale (anche “dove non sia

presente una certificazione clinica o diagnosi”) a realizzare un piano didattico per chi si trova in

difficoltà di apprendimento ai fini di garantire il successo formativo.

A differenza delle situazioni di disturbo documentate da diagnosi, le misure dispensative, nei casi

sopra richiamati, avranno carattere transitorio e attinente ad aspetti didattici, privilegiando

dunque le strategie educative e didattiche attraverso percorsi personalizzati.

Si individuano tre tipologie:

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a) Svantaggio socio-economico: alunni seguiti dal servizio famiglia-minori, situazioni

segnalate dalla famiglia, rilevati dal Consiglio di Classe/Team docenti attraverso

osservazione diretta.

b) Svantaggio linguistico e culturale: alunni stranieri neo-arrivati in Italia o che non hanno

ancora acquisito le adeguate competenze linguistiche.

Alunni di origine straniera: la recente normativa per i BES prevede anche per gli alunni di

origine straniera che fossero in difficoltà di apprendimento la possibilità di un Piano Didattico

Personalizzato Temporaneo (PDT) e quindi semplificato (in parte già previsto dal DPR 394 del

1999).

La normativa non prevede, in sede di esame di stato conclusivo, la dispensa dalle prove scritte

di lingua straniera.

c) Disagio comportamentale/relazionale: alunni con funzionamento problematico, definito in

base al danno vissuto effettivamente dall’alunno, prodotto su altri e sull’ambiente (senza

certificazione sanitaria)

Le situazioni di svantaggio socio-economico e culturale, vengono considerate nella misura in cui

costituiscono un ostacolo per lo sviluppo cognitivo, affettivo, relazionale, sociale dell’alunno e

generano scarso funzionamento adattivo, con conseguente peggioramento della sua immagine

sociale.

Punto 11. Il C.di C. / Team dei docenti valuta i risultati ottenuti (valutazione

intermedia e finale) e individua le ulteriori azioni da progettare.

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TEMPISTICHE E PROCEDURE

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Analisi della classe

Individuazione alunni

con BES

Predisposizione PEI/PDP/PDT per

alunni con BES

Attivazione piani

Monitoraggio attività strumentali

Valutazione efficacia piani

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3.RILEVAZIONE DEI SOSPETTI DSA

COSA SONO I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO:

difficoltà scolastiche dovute ad alterazioni di natura neurobiologica;

possono modificarsi nel tempo ma difficilmente scompaiono;

non sono dovuti a pigrizia, poca motivazione o ritardo nel funzionamento intellettivo

generale;

possono determinare prestazioni altalenanti, bassa autostima, atteggiamenti di chiusura e di

disinteresse verso gli impegni scolastici.

C’È DSA: se è evidente una difficoltà significativa nell’acquisizione del controllo del codice

scritto (lettura, scrittura, calcolo) che interferisce con il funzionamento adattivo

in presenza di:

normodotazione intellettiva ( Q.I. ≥ 85 )

adeguate opportunità di apprendimento

in assenza di:

disturbi neurologici e/o sensoriali

disturbi psicopatologici (pre-esistenti)

il disturbo deve essere persistente , nonostante la scolarizzazione adeguata e interventi

didattici specifici.

I disturbi specifici di apprendimento si presentano in ciascun individuo in modo diverso, cioè con caratteristiche non accomunabili e con diversa intensità.

TIPOLOGIE

a) DISLESSIA SPECIFICA EVOLUTIVA E’ relativa alla lettura strumentale (abilità di base che consentono di riconoscere le parole contenute

in un testo) e si manifesta come una difficoltà a carico dell’automatizzazione (velocità), della

correttezza della lettura e della comprensione.

I tempi di lettura sono potenziabili e migliorano fino alla classe terza della scuola secondaria di

primo grado, ma è più facile correggere gli errori che aumentare la velocità. Spesso è presente

comorbilità con altri DSA.

Per la scuola è importante conoscere il grado di compromissione delle abilità per intervenire nel

modo più adeguato.

b) DISORTOGRAFIA E’ relativa alla correttezza ortografica nella scrittura di parole e frasi. Anche se l’alunno conosce le

regole ortografiche mostra difficoltà nell’analizzare e distinguere i suoni di cui si compone una

parola o nell’utilizzare il codice di simboli che lega i suoni agli elementi grafici corrispondenti.

Gli errori più rilevanti consistono in omissioni di lettere o parti di parola ( es. “pote” per “ponte” o “

camica” per “camicia”); sostituzioni ( es. “vaccia” per “faccia”; “parde” per “parte”), o inversioni ( es.

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“il”per “li”; “spicologia” per “psicologia”) assenza di doppie o accenti. La stessa parola può essere

scritta a distanza di poche righe, in modi diversi.

Spesso la disortografia si associa alla dislessia, perché i due apprendimenti sono strettamente

legati.

c) DISGRAFIA EVOLUTIVA E’ un disturbo legato a difficoltà nella motricità fine, che impedisce di automatizzare la routine

motoria necessaria per la realizzazione del segno scritto. Il segno più evidente è una significativa

difficoltà a produrre un corsivo fluente e morfologicamente comprensibile.

d) DISCALCULIA EVOLUTIVA E’ un disturbo a carico delle abilità numeriche e aritmetiche. L’alunno ha difficoltà nel calcolo a

mente con le dita o è molto lento; non automatizza le somme entro la prima decina e le tabelline;

confonde le procedure e i riporti delle operazioni in colonna; manifesta problemi nella letto-scrittura

dei numeri (posizione dello “zero” anche in numeri a poche cifre, giudizi di numerosità e grandezze).

QUANDO RICHIEDERE LA DIAGNOSI AGLI SPECIALISTI

Per la dislessia, la disgrafia e la disortografia la diagnosi si può far fare alla fine del 2°

anno della scuola primaria (coincide con il completamento del ciclo dell’istruzione formale

del codice scritto)

Prime ipotesi già alla fine del 1° anno della scuola primaria se:

- profili funzionali molto compromessi

- pregresso disturbo del linguaggio

- familiarità accertata per il disturbo di lettura

per la discalculia alla fine della 3° anno della scuola primaria.

PERCHÉ INTERVENIRE PRECOCEMENTE

I DSA rappresentano il 4-5 % nella popolazione scolastica

Interdipendenza tra componenti: cognitive, emotive, motivazionali e relazionali

Esperienze ripetute di insuccessi condizionano la personalità del bambino

L’80% dei bambini con DSA presentano anche:

Problemi motivazionali

- Si sentono meno responsabili del loro apprendimento

- Persistono poco di fronte ad un compito

- Sfiducia nelle proprie possibilità di imparare come gli altri

Problemi emotivi

- Concetto di sé più negativo

- Maggiore ansia

- Bassa autostima

Problemi relazionali

- Difficoltà ad entrare in relazione con compagni

- Sono più facilmente esclusi e respinti

- I DSA tendono ad aggravarsi nel tempo perché alcuni apprendimenti dipendono da altri

Differenziazione tra :

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- Bambini a rischio per vero DSA (base biologica)

- Bambini a rischio per inadeguatezze nelle esperienze d’apprendimento

Fattori di rischio in età prescolare: (notizie desunte dai colloqui con i genitori)

Familiarità

Difficoltà nelle competenze comunicativo- linguistiche (DSL)

Difficoltà nelle competenze motorio-prassiche

Difficoltà nelle competenze visuo-spaziali

Possibile segnale predittivo: difficoltà di linguaggio che permangono dopo i 4 anni.

Risulta, quindi, fondamentale l’osservazione da parte degli insegnati:

Le osservazioni e i giudizi fatti dalle insegnanti sul comportamento dei bambini nella scuola

dell’infanzia possono essere altamente predittivi rispetto allo sviluppo di una successiva

difficoltà nell’apprendimento.

• Prima si interviene, prima si riducono le difficoltà di apprendimento.

• L’individuazione precoce dei segnali di rischio ha quindi lo scopo principale di elaborare

percorsi di recupero delle difficoltà, per prevenire i disturbi specifici dell’apprendimento.

• E’ compito delle scuole attivare interventi tempestivi, per individuare tra gli alunni i casi

sospetti di DSA (Legge n. 170, 08.10.2010 ).

PRIMA DI INDIRIZZARE IL BAMBINO DA SPECIALISTI IL TEAM

DOCENTE/CdC SI IMPEGNA NEL RECUPERO E POTENZIAMENTO

DELLE DIFFICOLTÀ RILEVATE ATTUANDO UNA DIDATTICA

INDIVIDUALIZZATA.

Precisazioni sulla certificazione DSA

La Delibera Regionale n. 6315 del 21.02.2013 ha istituito presso le ASL gli elenchi dei soggetti

autorizzati a effettuare attività di prima certificazione diagnostica valida ai fini scolastici.

Gli enti privati accreditati:

devono essere inseriti in elenchi ASL che vengono aggiornati e resi disponibili sul sito ASL

entro il 30 settembre di ogni anno;

l’elenco delle strutture ha valore su tutto il territorio regionale.

N.B. da settembre del 2013 basta un’unica firma (neuropsichiatra infantile o psicologo) per la

certificazione di un processo diagnostico che è multi professionale.

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4.INDICAZIONI METODOLOGICHE

Come comportarsi con la famiglia:

- Non fare diagnosi ma esporre con chiarezza le difficoltà rilevate.

- Sostenere la famiglia nell'affrontare il problema ed essere disponibili al dialogo e al

confronto.

… con l’alunno: - aiutare il bambino ad accettare le proprie difficoltà ed a migliorare la propria autostima;

- valorizzare, lodandolo, i suoi punti di forza;

- condurre ogni sforzo per costruire la fiducia in sé;

- favorire la costruzione attiva della conoscenza, attivando le personali strategie di approccio

al sapere, rispettando i ritmi e gli stili d’apprendimento e assecondando i meccanismi di

autoregolazione;

- fargli comprendere che tutti abbiamo dei lati più “fragili” con i quali convivere;

- lavorare il più possibile all’interno della classe (se presente l’insegnante di sostegno);

- coinvolgere l’alunno con BES in ogni attività facendolo sentire parte integrante del gruppo

classe;

- assegnargli incarichi che lo facciano sentire stimato dai docenti e che accrescano la stima

dei compagni;

- evitare le frustrazioni legate agli insuccessi scolastici perché non si trasformino in rabbia;

- non essere avari di gratificazioni e usare il rinforzo come strumento usuale;

- aiutarlo a stemperare l’ansia: ricordarsi che, in particolare i bambini dislessici, ma in

generale ogni bambino in situazione di difficoltà, andando incontro ad insuccessi e

frustrazioni, si fanno l'idea di essere inferiori agli altri bambini; spesso si sentono inadeguati

ed incompetenti. Fondamentale è quindi il sostegno e l’incoraggiamento dei docenti.

Cosa non fare con un ragazzo con D.S.A.

• Non imporre la lettura ad alta voce, ma se richiesto aiutare e sostenere l’alunno nella

prestazione

• Non correggere "tutti" gli errori nei testi scritti

• Non dare liste di parole da imparare a memoria

• Non imporgli la copiatura

• Non paragonarlo agli altri

• Non definirlo lento, pigro, svogliato o stupido.

… con la classe - considerare il gruppo classe come una “risorsa”

- usare strategie mirate

- far capire al gruppo che ogni individuo ha dei bisogni speciali e che è compito di ogni

docente aiutare in modo specifico “tutti” gli alunni in base alle diverse esigenze

- tutti possiamo trovarci , in un particolare momento della nostra vita, ad affrontare un periodo

difficile che ci porta ad avere bisogno di attenzioni particolari; spiegare alla classe le

difficoltà che alcuni alunni incontrano nell’affrontare gli impegni scolastici, parlandone in

modo scientifico e facendo esempi (che non riguardino i presenti)

- far capire che questi alunni hanno bisogno di strumenti compensativi per seguire meglio la

programmazione della classe (come un miope ha bisogno degli occhiali)

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- cercare di evitare inutili polemiche e discriminazioni spesso frequenti nel gruppo classe

- incoraggiare la condivisione di appunti.

- usare in modo flessibile il tempo di lavoro scolastico

Suggerimenti pratici (oltre quelli già indicati nelle diagnosi di DSA):

- se è necessario scrivere alla lavagna (possibilmente in stampatello maiuscolo), assicurarsi

che le cose scritte alla lavagna rimangano fino a quando tutti gli alunni hanno copiato

- visualizzare le spiegazioni con mappe concettuali e schemi disegnati alla lavagna

- far lavorare con il testo aperto, anche nelle verifiche, se necessario; non dimenticate che i

bambini con D.S.A. hanno generalmente abilità di memoria a breve e a lungo termine ridotte

- favorire occasioni di conversazione nelle quali sia possibile parlare delle proprie diversità

(es. “Il mago delle formiche giganti” ed. Libri Liberi)

- è importante proporre al bambino compiti accessibili alle sue competenze

- individuare il tipo di intervento a partire dagli errori specifici commessi, privilegiando così un

intervento personalizzato, mirato a potenziare le reali difficoltà del soggetto

- favorire il tutoring tra pari e l’apprendimento cooperativo.

… con i rappresentanti di classe

- Informare preventivamente il rappresentante di classe che all’interno del gruppo ci sono

bambini che necessitano di attenzioni ed interventi particolari, rassicurando che questo non

pregiudicherà l’apprendimento di nessuno studente né lo svolgimento del programma

didattico, ma approcci didattici differenti a seconda dei casi e delle necessità contingenti

che comunque saranno di arricchimento per l’intero gruppo

- non fornire il nominativo degli alunni in questione

- essere sempre tranquillizzanti e mostrarsi sicuri e propositivi: anche se complessa abbiamo

in mano la situazione

- spesso i risultati non sono immediati ma stiamo tutti lavorando per uno stesso obiettivo: far

vivere una positiva esperienza di crescita ad ogni alunno.

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5.RI-ARTICOLAZIONE DELLE MODALITÀ DIDATTICHE Nelle linee guida sui DSA, ma lo stesso significato si può cogliere nelle disposizioni ministeriali sui

BES, vi è un invito molto preciso:

“Occorre ri-articolare le modalità didattiche e le strategie di insegnamento”.

Alcune strade sono così sintetizzabili:

- attuare una costante e attenta osservazione del gruppo classe e di ogni singolo alunno

- favorire sempre un clima di serenità e di accoglienza all’interno della classe prestando

particolare attenzione alla comunicazione delle emozioni.

- prevenire tempestivamente situazioni di conflitto, prevaricazione, bullismo verso i soggetti

più in difficoltà.

- confrontare periodicamente le problematiche rilevate e la loro evoluzione all’interno dei

consigli di classe e nel team docente

- all’interno del Team/Consiglio di Classe, i docenti si confrontano e condividono le linee di

intervento nella progettualità delle diverse discipline.

- informare la Funzione Strumentale che si occupa di disagio scolastico per avere un

confronto sui possibili interventi da attuare

- tenere traccia nei registri di classe delle problematiche osservate e degli interventi

educativo-didattici che tutti i docenti della classe attueranno per garantire un apprendimento

significativo dell’alunno e la sua inclusione nel gruppo dei pari

- informare della situazione il DS per definire insieme interventi più mirati

- tenere traccia dei colloqui con i genitori, gli specialisti e il DS.

- variare metodologie e strategie didattiche

- usare mediatori didattici

- prestare la massima attenzione agli stili d’apprendimento del singolo bambino

- calibrare gli interventi sulla base dei livelli raggiunti.

6. PER CONCLUDERE …

… UNA RIFLESSIONE:

I docenti non sono né psicologi, né neuropsichiatri, né assistenti sociali.

Gli insegnanti sono chiamati a intervenire su quei problemi di cui possono riconoscere cause

che possono essere affrontate sul piano educativo e didattico.

I docenti non sono tenuti a svolgere un lavoro terapeutico, quanto piuttosto, attraverso le

relazioni che vivono con gli studenti ogni giorno e la normale attività didattica, permettere a

questi alunni di fare esperienze positive, di vivere un contesto in cui si sentano compresi,

sostenuti nel percorso di crescita, accompagnati, stimolati a vivere l’apprendimento come

esperienza positiva.

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Allegato A

Precisazioni per l’utilizzo delle

MAPPE ORIENTATIVE PER L’OSSERVAZIONE

Le mappe orientative allegate vogliono essere uno strumento utile ai docenti per la rilevazione degli alunni con “Bisogni Educativi Speciali” all’interno del gruppo classe.

La compilazione va fatta dopo un confronto fra docenti e va indicata l’intensità del bisogno rilevato utilizzando una scala da 0 a 5.

Laddove si rilevano punteggi elevati è necessario monitorare la situazione e, se ritenuto necessario, intervenire. Se ritenuto utile, si possono utilizzare le seguenti schede di osservazione anche per la secondaria.

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MAPPA ORIENTATIVA PER L’OSSERVAZIONE Scuola Primaria

FUNZIONI CORPOREE E MENTALI

CLASSE

NOME ALUNNO

L’alunno ha difficoltà nell’orientarsi nello spazio e

tempo?

L’alunno ha difficoltà percettive-sensoriali?

L’alunno ha difficoltà cognitive di base?

L’alunno ha difficoltà di memoria?

L’alunno ha difficoltà di articolazione di fonemi o

parole?

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FUNZIONI DELL’APPRENDIMENTO

Scuola Primaria

CLASSE

NOME ALUNNO

L’alunno ha difficoltà a

focalizzare e mantenere

l’attenzione?

L’alunno ha difficoltà nella decodifica del segno grafico?

L’alunno ha difficoltà a

comprendere quanto legge?

L’alunno ha difficoltà nella

scrittura?

L’alunno ha difficoltà nelle

abilità di studio?

L’alunno ha difficoltà ad

intraprendere, eseguire, portare a

termine un compito?

L’alunno ha difficoltà nella comprensione e produzione del

linguaggio verbale?

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FUNZIONI EMOTIVO-RELAZIONALI

Scuola Primaria

CLASSE

NOME ALUNNO

L’alunno ha difficoltà con i pari e con gli

adulti?

L’alunno assume un comportamento non

adeguato alle richieste e al contesto?

L’alunno mette in atto comportamenti

problematici, oppositivi o violenti e fatica a gestire i

conflitti?

L’alunno ha difficoltà nella stima dei pericoli?

L’alunno ha difficoltà a controllare le proprie

emozioni ?

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Allegato B

Precisazioni per l’utilizzo della

SCHEDA DI IDENTIFICAZIONE E ANALISI DEI BISOGNI EDUCATIVI

SPECIALI – GRIGIA PREDITTIVI DSA

La griglia predittiva DSA può servire per raccogliere dati significativi alla

rilevazione di difficoltà specifiche nell’acquisizione di obiettivi specifici.

Può anche essere utile nel confronto con la famiglia e/o con gli specialisti.

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DEI DOCUMENTI ALLEGATI Questi documenti prestrutturati possono essere compilati secondo le seguenti modalità:

Ove è riportato un menù di descrittori selezionare con una X quello rappresentativo della situazione effettiva;

Ove sono presenti spazi in bianco, completare specificando secondo necessità;

Cancellare le sezioni che non interessano; N.B. i seguenti documenti sono stati integrati con il materiale fornito dal CTI2 (Centro Territoriale per l’Inclusione)

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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE PIAZZA LEONARDO DA VINCI

Piazza Leonardo da Vinci, 2 – 20133 Milano – Tel 02 884.44622 – Fax 02 884.44619

C.F. 97667130153 – C.M. MIIC8FT00E

Scuola Primaria “Leonardo da Vinci” – Piazza L. da Vinci, 2 – 20133 Milano – C.M. MIEE8FT01L – TEL 0288444622

Scuola Secondaria di 1° Grado “G.B. Tiepolo” – Piazza G. I. Ascoli, 2 – 20129 Milano – C.M. MIMM8FTO1G

Tel. 0288444633 – Fax 0288444638

e-mail: [email protected][email protected]

Sito: www.scuolaleonardodavinci.it – www.mediatiepolo.it

SCHEDA DI IDENTIFICAZIONE E ANALISI DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

GRIGLIA PREDITTIVI DSA

Alunno/a:_____________________________________________________________________

Data di nascita: _______________________________________________________________

Anno scolastico: ______________________________________________________________

Classe: _______________________________________________________________________

IC “L. Da Vinci” :

○ Scuola Primaria “L. Da Vinci”

○ Scuola Secondaria di I Grado “G. B. Tiepolo”

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TABELLA DI RILEVAZIONE DELLE DIFFICOLTA’

Confusione di suoni

Frasi incomplete

Sintassi inadeguata

Sostituzione di lettere s/z, r/l, p/b, f/v

Omissioni di lettere o parti di parola

Parole usate in modo inadeguato al contesto

Parole sostituite

Mancata memorizzazione , in varie situazioni di oggetti conosciuti e usati

Inadeguatezza nei giochi linguistici, nelle storie inventate , nei giochi di

parole, nel riconoscimento o nella costruzione di rime, nell’isolare il primo

suono delle parole o dell’ultimo

Difficoltà a compiere esercizi meta fonologici (es: “ ottobre” se tolgo

“bre” cosa mi rimane? Se da “ lana” tolgo “la”, cosa rimane?)

Difficoltà nella copia da modello da modello e disordine nello spazio del

foglio

Disturbo della memoria a breve termine

Difficoltà a imparare filastrocche

Difficoltà di attenzione

Manualità fine difficoltosa

Goffaggine accentuata nel vestirsi, allacciarsi le scarpe, riordinare

Riconoscimento destra/sinistra inadeguati

Difficoltà a ripetere sequenze ritmiche e a mantenere il tempo

Difficoltà evidente di copiature dalla lavagna

Distanza dal testo e postura particolare per leggere

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Perdita della riga e salto della parola in lettura

Difficoltà ad utilizzare armoniosamente lo spazio del foglio

Disgrafia: macroscrittura e/o microscrittura

Omissione delle lettere maiuscole

Difficoltà a riconoscere i diversi caratteri tipografici

Confusione e sostituzione di lettere , in particolare con l’uso dello

stampato maiuscolo

Lettere e numeri scambiati: 31/13, p/b, sc/cs, a/e, u/n

Sostituzione di suoni simili: p/b, d/t, m/n, r/l, s/z, f/v

Difficoltà nei suoni difficili da pronunciare: chi/che, ghi/ghe, gn/gl

Inadeguata padronanza fonologica generale

Doppie non riconosciute

Difficoltà ad imparare sequenze, i giorni della settimana, i mesi, …

Difficoltà ad imparare l’ordine alfabetico ed a usare il vocabolario

Difficoltà ad imparare ad usare le tabelline

Difficoltà ad imparare le procedure delle operazioni aritmetiche

Difficoltà a riconoscere gli elementi geografici, le epoche storiche,

le date degli eventi

Difficoltà a memorizzare lo spazio geografico ed i nomi delle carte

Difficoltà di attenzione.

Difficoltà ad organizzare il tempo in anticipo.

Difficoltà a sapere che ore sono all’interno della giornata.

Difficoltà a leggere l’orologio.

Difficoltà a sapere quand’è Natale, a ricordare il giorno della propria

nascita, quella dei propri familiari, i compleanni.

Ha difficoltà nella comprensione verbale

Ha difficoltà nella produzione verbale

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Si esprime con frasi poco chiare/poco strutturate

Ha difficoltà fonologiche

Balbetta

Non si esprime verbalmente

Ha un impaccio globale nei movimenti

Ha problemi nella coordinazione motoria globale

Ha problemi nella coordinazione oculo - manuale

Si isola dagli altri

Rinuncia di fronte all’impegno, alle prime difficoltà

Ha comportamenti oppositivi

Ha improvvisi e significativi cambiamenti dell’umore

Lamenta malesseri fisici

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Allegato C

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (BES 2)

per alunni con Disturbi Evolutivi Specifici (certificati)

per alunni DSA (certificati)

per alunni in attesa di certificazione

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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE PIAZZA LEONARDO DA VINCI Piazza Leonardo da Vinci, 2 – 20133 Milano – Tel 02 884.44622 – Fax 02 884.44619

C.F. 97667130153 – C.M. MIIC8FT00E Scuola Primaria “Leonardo da Vinci” – Piazza L. da Vinci, 2 – 20133 Milano – C.M. MIEE8FT01L – TEL 0288444622

Scuola Secondaria di 1° Grado “G.B. Tiepolo” – Piazza G. I. Ascoli, 2 – 20129 Milano – C.M. MIMM8FTO1G

Tel. 0288444633 – Fax 0288444638

e-mail: [email protected][email protected]

Sito: www.scuolaleonardodavinci.it – www.mediatiepolo.it

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

per alunni con Bisogni Educativi Speciali

Anno Scolastico 20__ / 20__

Alunno/a:_____________________________________________________________________

Data di nascita: _______________________________________________________________

Anno scolastico: ______________________________________________________________

Classe: _______________________________________________________________________

IC “L. Da Vinci” :

○ Scuola Primaria “L. Da Vinci”

○ Scuola Secondaria di I Grado “G. B. Tiepolo”

Il Consiglio della classe ________ sezione ________, avvalendosi della Direttiva Ministeriale in

data 27 dicembre 2012 e della Circolare Ministeriale n. 8 in data 6 marzo 2013,

considerata la situazione attuale e la possibile evoluzione dello studente delibera la

proposta di un piano di studi personalizzato.

Il presente PDP avrà durata _____________________ a partire dal giorno ____________

La frequenza dell’alunno/a è

○ REGOLARE

○ NON REGOLARE

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32

DOCUMENTAZIONE

DSA

Deficit del linguaggio

Deficit abilità non verbali

Deficit coordinazione motoria, disprassia

ADHD

Disturbo oppositivo provocatorio

Disturbo della condotta

Funzionamento intellettivo limite

Spettro autistico lieve

Disturbi d’ansia e dell’umore

Plusdotazione

Comorbilità

ALTRO (SPECIFICARE)__________________________________________________

○ NESSUNA (IN ATTESA DI CERTIFICAZIONE)

○ DIAGNOSI medico – specialistica

Diagnosi redatta da ____________________________________________________________

presso ________________________________________ in data _________________________

Interventi riabilitativi ____________________________________________________________

effettuati presso _______________________________ con frequenza _________________

nei giorni ______________________________ con orario _____________________________

Specialisti di riferimento ________________________________________________________

Contatti telefonici _____________________________________________________________

INFORMAZIONI FORNITE DALLA FAMIGLIA/ENTI AFFIDATARI

______________________________________________________________________________

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33

RILEVAZIONE INIZIALE

ADEGUATO NON SEMPRE

ADEGUATO

SCARSO

Regolarità della frequenza scolastica

Rapporti con i coetanei

Rapporti con gli adulti

Consapevolezza dei punti di forza

Consapevolezza dei punti di debolezza

Impegno e motivazione

Accettazione e rispetto delle regole

Rispetto degli impegni

Autonomia nel lavoro

Autostima

Autoregolazione

difficoltà scolastiche

difficoltà relazionali

Altro:___________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

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34

DESCRIZIONI DELLE ABILITÀ

Le informazioni sono ricavate dalla diagnosi specialistica e/o

dalle prove/osservazioni eseguite in classe dagli insegnanti

Abilità Osservazione

PROPRIETÀ LINGUISTICA

Esposizione orale

confusa

elementare

articolata

altro

LETTURA

Velocità

stentata

lenta

altro

LETTURA

Correttezza

inversioni

sostituzioni

omissioni

altro

LETTURA

Comprensione

globale

parziale

assente

altro

SCRITTURA

Tipologia di errori

grammaticali

ortografici

sintattici

morfologici

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35

Grafia

incomprensibile

disordinata

lentezza

solo stampatello maiuscolo

problemi del tratto grafico

Produzione testi

difficoltà a comporre testi

difficoltà nella copia (lavagna/testo

personale)

difficoltà grammaticali e sintattiche

problemi di lentezza nella produzione

scritta

CALCOLO

errori nel processo numerico (leggere e

scrivere i numeri, corrispondenza tra

numero naturale e quantità)

difficoltà nelle quattro operazioni

(specificare quali: …………………….............)

scarsa conoscenza delle tabelline con

carente memorizzazione

difficoltà nel ragionamento logico

MEMORIA

Difficoltà a memorizzare

definizioni, termini specifici delle discipline

tabelline, formule, sequenze e procedure

contenuti/concetti

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36

altro

ATTENZIONE

tempi brevi

labile

inesistente

altro

MOTRICITÀ GLOBALE

adeguata

necessita di supporto

MOTRICITÀ FINE

coordinazione oculo-manuale

Abilità nella scrittura

uso di strumenti e oggetti

Scheda rilevazione dei “punti di forza” dell’alunno

e gruppo classe su cui fare leva nell’intervento

Punti di forza

dell’alunno/a, su

cui fare leva

nell’intervento

Discipline scolastiche (preferite; in cui riesce …):

Attività (preferite; in cui riesce …):

Desideri e /o bisogni espressi:

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37

Hobby, passioni, attività extrascolastiche:

Punti di forza

gruppo classe

Presenza di un

compagno o un

gruppo di

compagni per le

attività disciplinari

SÌ (specificare):

no

Presenza di un

compagno o un

gruppo di

compagni per le

attività

extrascolastiche

SÌ (specificare):

no

STRATEGIE E STRUMENTI UTILIZZATI DALL’ALUNNO NELLO STUDIO

STRATEGIE STRUMENTI

Strategie utilizzate (sottolinea,

identifica parole–chiave, fa schemi...)

Modalità di affrontare il testo scritto

(computer, schemi, correttore

ortografico…)

Modalità di svolgimento del compito

assegnato (ricorre all’insegnante per

spiegazioni, ad un compagno, è

autonomo…)

Riscrittura di testi con modalità

grafica diversa

Strumenti informatici

Fotocopie adattate

Schemi e mappe

Appunti scritti al PC

Registrazioni

Materiali multimediali

Testi con immagini

Testi con ampie spaziature

Altro

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38

INDIVIDUAZIONE DI EVENTUALI MODIFICHE

DEGLI OBIETTIVI DISCIPLINARI ( obiettivi minimi )

obiettivi trasversali/educativi

obiettivi disciplinari

Altro

Allegare gli obiettivi di ogni singola materia ove previste modifiche rispetto a quelli

della classe.

STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE UTILIZZABILI (indicare solo quelle che risultano più adatte per l’alunno)

Insegnante tutor (specificare il nome e la funzione della persona a cui l’alunno farà

riferimento)

nome cognome funzione

favorire le attività in piccolo gruppo e il tutoraggio

privilegiare l’apprendimento esperienziale/laboratoriale di gruppo

laboratorio/attività di gruppo il ____________________ dalle alle ________

durata ______________________ (trimestrale, semestrale, annuale ….)

uso di strumenti/sussidi didattici che facilitino l’apprendimento (computer, software,

correttore ortografico, testi/schede facilitati …)

dividere gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi”

uso di strategie facilitatrici dell’apprendimento (sottolineare, identificare la parola

chiave, costruire mappe/schemi/diagrammi, immagini,…..)

altro

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39

ATTIVITÀ PROGRAMMATE

(indicare solo quelle che risultano più adatte per l’alunno)

Attività di recupero

il dalle alle

attività di consolidamento e/o di potenziamento dei punti di forza

il dalle alle

attività in piccolo gruppo (anche a classi aperte)

il dalle alle

attività all’esterno dell’ambiente scolastico

il dalle alle

attività di carattere culturale, formativo, socializzante

il dalle alle

MISURE DISPENSATIVE

Nell’ambito delle varie discipline l’alunno viene dispensato:

dalla lettura ad alta voce;

dal prendere appunti;

dai tempi standard

dal copiare dalla lavagna;

dalla dettatura di testi o appunti;

da un eccessivo carico di compiti;

dallo studio mnemonico di formule, tabelle e definizioni ;

prove ravvicinate

dalla frequenza dell’intero orario scolastico, svolgendo il seguente orario (specificare

nei dettagli l’orario settimanale dell’alunno)

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40

8. STRUMENTI COMPENSATIVI

L’alunno usufruirà dei seguenti strumenti compensativi nelle aree disciplinari:

tabelle, formulari, sintesi, schemi e mappe elaborati dai docenti

calcolatrice/computer

computer con videoscrittura, correttore ortografico

risorse audio (cassette registrate, sintesi vocale, audiolibri, libri parlati, libri digitali …)

software didattici

tavola pitagorica

computer con sintetizzatore vocale

CRITERI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE

Si concordano all’interno del gruppo docente:

interrogazioni/verifiche scritte programmate (non più di una al giorno)

verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua straniera)

elasticità nella richiesta di consegna dei compiti a casa

valutazioni più attente ai contenuti che non alla forma

programmazione di tempi più lunghi per l’esecuzione di prove scritte

prove informatizzate

non valutazione degli errori ortografici/grammaticali

uso di prove strutturate (quesiti a scelta/risposta multipla, Vero/Falso/ a

corrispondenze, a completamento …)

Tutti gli insegnanti devono attenersi a quanto stabilito.

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41

PATTO CON LA FAMIGLIA

I genitori dell’alunno/a __________________________________ collaborano con l’istituzione

scolastica per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal presente piano didattico

personalizzato(PDP). A tal fine si impegnano a:

controllare tutti i giorni il diario personale e i quaderni del proprio figlio/a

firmare eventuali documentazioni e documenti inviati dagli insegnanti

controllare che nello zaino e nell’astuccio ci sia sempre il materiale occorrente

seguire nei compiti a casa il proprio figlio/a

controllare che i compiti assegnati per il periodo delle vacanze siano svolti in modo

adeguato per favorire nell’alunno/a il recupero di eventuali e residue lacune

Milano,

Il Dirigente Scolastico

Insegnanti di classe

Genitori

Tecnico competente (se ha partecipato)

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42

Allegato D

SCHEDA DI IDENTIFICAZIONE E ANALISI DEI BISOGNI EDUCATIVI

SPECIALI - ALUNNI NON CERTIFICATI ( BES 3)

PDT ( Piano Didattico Temporaneo)

Precisazioni:

La scheda di identificazione e analisi dei bisogni educativi speciali

è lo strumento che permette un’osservazione sistematica da parte dei

docenti che certifica, motiva e giustifica la presa in carico da parte del Team o

del Consiglio di Classe della situazione di difficoltà momentanea vissuta

dall’alunno e quindi la conseguente predisposizione del PDP.

Tale documento andrà consegnato direttamente in segreteria al momento del

protocollo.

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43

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE PIAZZA LEONARDO DA VINCI

Piazza Leonardo da Vinci, 2 – 20133 Milano – Tel 02 884.44622 – Fax 02 884.44619

C.F. 97667130153 – C.M. MIIC8FT00E

Scuola Primaria “Leonardo da Vinci” – Piazza L. da Vinci, 2 – 20133 Milano – C.M. MIEE8FT01L – TEL 0288444622

Scuola Secondaria di 1° Grado “G.B. Tiepolo” – Piazza G. I. Ascoli, 2 – 20129 Milano – C.M. MIMM8FTO1G

Tel. 0288444633 – Fax 0288444638

e-mail: [email protected][email protected]

Sito: www.scuolaleonardodavinci.it – www.mediatiepolo.it

SCHEDA DI IDENTIFICAZIONE E ANALISI DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

ALUNNI NON CERTIFICATI

Alunno/a:_____________________________________________________________________

Data di nascita: _______________________________________________________________

Anno scolastico: ______________________________________________________________

Classe: _______________________________________________________________________

IC “L. Da Vinci” :

○ Scuola Primaria “L. Da Vinci”

○ Scuola Secondaria di I Grado “G. B. Tiepolo”

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44

Tipologia della difficoltà:

○ SVANTAGGIO LINGUISTICO: straniero non di recente immigrazione che non ha

raggiunto adeguate competenze linguistiche

o SVANTAGGIO COGNITIVO (borderline)

○ SVANTAGGIO SOCIO – ECONOMICO – CULTURALE

○ SVANTAGGIO TRANSITORIO DI NATURA FISICO – BIOLOGICA (alunno ospedalizzato o

con patologie che comportano lunghe assenze, alunno con problematiche

alimentari)

○ SVANTAGGIO DI NATURA PSICOLOGICA E/O DISAGIO COMPORTAMENTALE /

RELAZIONALE

○ PUR NON RISPONDENDO ALLE SOPRACITATE CATEGORIE GLI INSEGNANTI RITENGONO

DI STENDERE PER ------------------ QUESTO PDP.

Difficoltà rilevate:

○ Area dell’autonomia personale

○ Area dell’autonomia operativa

○ Area cognitiva

○ Area del linguaggio

○ Area della motricità globale e fine

○ Area socio – relazionale/comportamentale

○ Area ambientale

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45

TABELLA DI RILEVAZIONE DELLE DIFFICOLTA’

AREA DELL’AUTONOMIA

PERSONALE

Scarsa autonomia nei bisogni fisiologici

Scarsa cura/igiene personale

Difficoltà nell’alimentarsi da solo

Problematiche inerenti l’alimentazione (anoressia, bulimia, diabete,

celiachia,…) Specificare:

Disprassie (vestirsi/svestirsi/abbottonarsi/allacciarsi scarpe)

Specificare:

Altro/approfondimenti:

AREA DELL’AUTONOMIA

OPERATIVA

Non comprende le consegne

Non esegue le consegne anche se proporzionate alle sue capacità

Non è autonomo nell’eseguire un compito

Non utilizza correttamente il materiale

Non rispetta i tempi di esecuzione

Difficoltà nell’organizzazione e nell’ordine del materiale personale

Non ha un metodo di studio adeguato (solo scuola secondaria)

Non rispetta il materiale altrui

Utilizza il materiale in maniera inappropriata o lesiva per sé o per gli altri

Altro/approfondimenti:

AREA COGNITIVA

Evidenzia rilevanti difficoltà di apprendimento

Ha una rapida caduta dell’attenzione/concentrazione

Ha difficoltà nella memoria a breve termine

Mostra difficoltà nella memoria a lungo termine

Evidenzia difficoltà a cogliere semplici nessi logici

Ha difficoltà nell’organizzazione spazio-temporale/nella gestione dello

spazio foglio

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Altro/approfondimenti:

AREA DEL LINGUAGGIO

Ha difficoltà nella comprensione di semplici messaggi verbali

Ha difficoltà nella produzione verbale (frasi poco chiare/poco strutturate)

Ha difficoltà fonologiche

Balbetta

Non si esprime verbalmente

Altro/approfondimenti:

AREA DELLA MOTRICITA’

GLOBALE E FINE

Mostra difficoltà nella motricità globale

Ha problemi nella coordinazione motoria globale

Ha problemi nella coordinazione oculo - manuale

Altro/approfondimenti:

AREA SOCIO-

RELAZIONALE/

COMPORTAMENTALE

Ha una frequenza irregolare

Fa ripetuti e ingiustificati ritardi

Non collabora/non partecipa nelle attività scolastiche

Trasgredisce le regole condivise

Ha materiale scolastico/didattico insufficiente

Non è rispettoso nei confronti degli adulti/ Non riconosce l’autorevolezza

dell’adulto

Non stabilisce buoni rapporti con i compagni

Si pone come leader negativo

Ha un atteggiamento gregario

E’ poco accettato/ricercato dai compagni

Si isola dagli altri

Ha difficoltà ad esprimersi di fronte al gruppo

Non è coinvolto dai compagni nel gioco/attività di gruppo

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47

Ha difficoltà a riferire il proprio vissuto

Manifesta fissità/stereotipie di vario genere

Specificare:

Ha propensione a biasimare se stesso o colpevolizzarsi

E’ facilmente rinunciatario di fronte alle prime difficoltà

Mostra la tendenza a mentire e/o ingannare

Ha comportamenti oppositivi

Ha improvvisi e significativi cambiamenti dell’umore

Usa un linguaggio e un atteggiamento provocatori

Manifesta atteggiamenti aggressivi/violenti

Si appropria di oggetti altrui

Mostra atteggiamenti di bullismo o minacce

Distrugge oggetti e/o compie atti di vandalismo

Mostra atteggiamenti sessualmente allusivi nei confronti degli altri

Ha comportamenti inadeguati nella sfera sessuale

Ha un abbigliamento inappropriato all’età o alla stagione

Compie gesti di autolesionismo

Lamenta malesseri fisici

Altro/approfondimenti:

AREA AMBIENTALE

Problematiche varie nella sfera familiare

Problematiche varie nella sfera economica

Problematiche nella sfera socio – culturale

E’ inserito in ambienti deprivati/devianti

Presenta segni fisici di maltrattamento

Difficoltà di comunicazione e collaborazione tra scuola / famiglia / servizi/

enti operatori.

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Specificare:

Altro/approfondimenti:

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49

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE PIAZZA LEONARDO DA VINCI Piazza Leonardo da Vinci, 2 – 20133 Milano – Tel 02 884.44622 – Fax 02 884.44619

C.F. 97667130153 – C.M. MIIC8FT00E Scuola Primaria “Leonardo da Vinci” – Piazza L. da Vinci, 2 – 20133 Milano – C.M. MIEE8FT01L – TEL 0288444622

Scuola Secondaria di 1° Grado “G.B. Tiepolo” – Piazza G. I. Ascoli, 2 – 20129 Milano – C.M. MIMM8FTO1G

Tel. 0288444633 – Fax 0288444638

e-mail: [email protected][email protected]

Sito: www.scuolaleonardodavinci.it – www.mediatiepolo.it

PIANO DIDATTICO TEMPORANEO

per alunni con Bisogni Educativi Speciali

Anno Scolastico 20__ / 20__

Alunno/a:_____________________________________________________________________

Data di nascita: _______________________________________________________________

Anno scolastico: ______________________________________________________________

Classe: _______________________________________________________________________

IC “L. Da Vinci” :

○ Scuola Primaria “L. Da Vinci”

○ Scuola Secondaria di I Grado “G. B. Tiepolo”

Il Consiglio della classe ________ sezione ________, avvalendosi della Direttiva Ministeriale in

data 27 dicembre 2012 e della Circolare Ministeriale n. 8 in data 6 marzo 2013,

considerata la situazione attuale e la possibile evoluzione dello studente delibera la

proposta di un piano di studi personalizzato temporaneo.

Il presente PDP avrà durata _____________________ a partire dal giorno ___________

Tipologia della difficoltà:

o SVANTAGGIO LINGUISTICO: straniero non di recente immigrazione che non ha raggiunto adeguate competenze linguistiche

o SVANTAGGIO SOCIO – ECONOMICO – CULTURALE

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o SVANTAGGIO TRANSITORIO DI NATURA FISICO – BIOLOGICA (alunno ospedalizzato o con patologie che comportano lunghe assenze, alunno con problematiche alimentari)

o SVANTAGGIO DI NATURA PSICOLOGICA E/O DISAGIO COMPORTAMENTALE / RELAZIONALE

o PUR NON RISPONDENDO ALLE SOPRACITATE CATEGORIE GLI INSEGNANTI RITENGONO DI STENDERE PER ------------------ QUESTO PDP.

INFORMAZIONI FORNITE DALLA FAMIGLIA/ENTI AFFIDATARI

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

RILEVAZIONE INIZIALE

ADEGUATO NON SEMPRE

ADEGUATO

SCARSO

Regolarità della frequenza scolastica

Rapporti con i coetanei

Rapporti con gli adulti

Consapevolezza dei punti di forza

Consapevolezza dei punti di debolezza

Impegno e motivazione

Accettazione e rispetto delle regole

Rispetto degli impegni

Autonomia nel lavoro

Autostima

Autoregolazione

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difficoltà scolastiche

difficoltà relazionali

Altro:___________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

DESCRIZIONI DELLE ABILITÀ

Le informazioni sono ricavate dalla diagnosi specialistica e/o

dalle prove/osservazioni eseguite in classe dagli insegnanti

Abilità Osservazione

PROPRIETÀ LINGUISTICA

Esposizione orale

confusa

elementare

articolata

altro

LETTURA

Velocità

stentata

lenta

altro

LETTURA

Correttezza

inversioni

sostituzioni

omissioni

altro

LETTURA

Comprensione

globale

parziale

assente

altro

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SCRITTURA

Tipologia di errori

grammaticali

ortografici

sintattici

morfologici

Grafia

incomprensibile

disordinata

lentezza

solo stampatello maiuscolo

problemi del tratto grafico

Produzione testi

difficoltà a comporre testi

difficoltà nella copia (lavagna/testo

personale)

difficoltà grammaticali e sintattiche

problemi di lentezza nella produzione

scritta

CALCOLO

errori nel processo numerico (leggere e

scrivere i numeri, corrispondenza tra

numero naturale e quantità)

difficoltà nelle quattro operazioni

(specificare quali:…………………….............

……………………………………………………)

scarsa conoscenza delle tabelline con

carente memorizzazione

difficoltà nel ragionamento logico

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MEMORIA

Difficoltà a memorizzare

definizioni, termini specifici delle discipline

tabelline, formule, sequenze e procedure

contenuti/concetti

altro

ATTENZIONE

tempi brevi

labile

inesistente

altro

MOTRICITÀ GLOBALE

adeguata

necessita di supporto

MOTRICITÀ FINE

coordinazione oculo-manuale

Abilità nella scrittura

uso di strumenti e oggetti

Scheda rilevazione dei “punti di forza” dell’alunno

e gruppo classe su cui fare leva nell’intervento

Punti di forza

dell’alunno/a, su

cui fare leva

nell’intervento

Discipline scolastiche (preferite; in cui riesce…):

Attività (preferite; in cui riesce…):

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54

Desideri e /o bisogni espressi:

Hobby, passioni, attività extrascolastiche:

Punti di forza

gruppo classe

Presenza di un

compagno o un

gruppo di

compagni per le

attività disciplinari

SÌ (specificare):

no

Presenza di un

compagno o un

gruppo di

compagni per le

attività

extrascolastiche

SÌ (specificare):

no

STRATEGIE E STRUMENTI UTILIZZATI DALL’ALUNNO NELLO STUDIO

STRATEGIE STRUMENTI

Strategie utilizzate (sottolinea,

identifica parole–chiave, fa schemi...)

Modalità di affrontare il testo scritto

(computer, schemi, correttore

ortografico…)

Modalità di svolgimento del compito

assegnato (ricorre all’insegnante per

spiegazioni, ad un compagno, è

autonomo…)

Riscrittura di testi con modalità

grafica diversa

Strumenti informatici

Fotocopie adattate

Schemi e mappe

Appunti scritti al PC

Registrazioni

Materiali multimediali

Testi con immagini

Testi con ampie spaziature

Altro

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INDIVIDUAZIONE DI EVENTUALI MODIFICHE

DEGLI OBIETTIVI DISCIPLINARI ( obiettivi minimi )

obiettivi trasversali/educativi

obiettivi disciplinari

Altro

Allegare gli obiettivi di ogni singola materia ove previste modifiche rispetto a quelli

della classe.

STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE UTILIZZABILI (indicare solo quelle che risultano più adatte per l’alunno)

Insegnante tutor (specificare il nome e la funzione della persona a cui l’alunno farà

riferimento)

nome cognome funzione

favorire le attività in piccolo gruppo e il tutoraggio

privilegiare l’apprendimento esperienziale/laboratoriale di gruppo

laboratorio/attività di gruppo il ____________________ dalle alle ________

durata ______________________ (trimestrale, semestrale, annuale ….)

uso di strumenti/sussidi didattici che facilitino l’apprendimento (computer, software,

correttore ortografico, testi/schede facilitati …)

dividere gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi”

uso di strategie facilitatrici dell’apprendimento (sottolineare, identificare la parola

chiave, costruire mappe/schemi/diagrammi, immagini,…..)

altro

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56

ATTIVITÀ PROGRAMMATE

(indicare solo quelle che risultano più adatte per l’alunno)

Attività di recupero

il dalle alle

attività di consolidamento e/o di potenziamento dei punti di forza

il dalle alle

attività in piccolo gruppo (anche a classi aperte)

il dalle alle

attività all’esterno dell’ambiente scolastico

il dalle alle

attività di carattere culturale, formativo, socializzante

il dalle alle

MISURE DISPENSATIVE

Nell’ambito delle varie discipline l’alunno viene dispensato:

dalla lettura ad alta voce;

dal prendere appunti;

dai tempi standard

dal copiare dalla lavagna;

dalla dettatura di testi o appunti;

da un eccessivo carico di compiti;

dallo studio mnemonico di formule, tabelle e definizioni ;

prove ravvicinate

dalla frequenza dell’intero orario scolastico, svolgendo il seguente orario (specificare

nei dettagli l’orario settimanale dell’alunno)

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8. STRUMENTI COMPENSATIVI

L’alunno usufruirà dei seguenti strumenti compensativi nelle aree disciplinari:

tabelle, formulari, sintesi, schemi e mappe elaborati dai docenti

calcolatrice/computer

computer con videoscrittura, correttore ortografico

risorse audio (cassette registrate, sintesi vocale, audiolibri, libri parlati, libri digitali …)

software didattici

tavola pitagorica

computer con sintetizzatore vocale

CRITERI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE

Si concordano all’interno del gruppo docente:

interrogazioni/verifiche scritte programmate (non più di una al giorno)

verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua straniera)

elasticità nella richiesta di consegna dei compiti a casa

valutazioni più attente ai contenuti che non alla forma

programmazione di tempi più lunghi per l’esecuzione di prove scritte

prove informatizzate

non valutazione degli errori ortografici/grammaticali

uso di prove strutturate (quesiti a scelta/risposta multipla, Vero/Falso/ a

corrispondenze, a completamento …)

Tutti gli insegnanti devono attenersi a quanto stabilito.

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PATTO CON LA FAMIGLIA

I genitori dell’alunno/a __________________________________ collaborano con l’istituzione

scolastica per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal presente piano didattico

personalizzato(PDP). A tal fine si impegnano a:

controllare tutti i giorni il diario personale e i quaderni del proprio figlio/a

firmare eventuali documentazioni e documenti inviati dagli insegnanti

controllare che nello zaino e nell’astuccio ci sia sempre il materiale occorrente

seguire nei compiti a casa il proprio figlio/a

controllare che i compiti assegnati per il periodo delle vacanze siano svolti in modo

adeguato per favorire nell’alunno/a il recupero di eventuali e residue lacune

Milano,

Il Dirigente Scolastico

Insegnanti di classe

Genitori

Tecnico competente (se ha partecipato)

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ALLEGATO E

PDT ( Piano Didattico Temporaneo) ALUNNI STRANIERI

La situazione di molti alunni con cittadinanza non italiana può compromettere l'andamento del percorso di

studi a causa della scarsa conoscenza della lingua. Si può trattare di :

- Alunni NAI (alunni stranieri inseriti per la prima volta nel nostro sistema scolastico nell’anno in

corso e/o in quello precedente)

- Alunni stranieri giunti in Italia nell’ultimo triennio (che hanno superato la fase di prima

alfabetizzazione, ma non ancora raggiunto adeguate competenze nella lingua italiana)

- Alunni stranieri che, pur essendo in Italia da più anni incontrano ancora difficoltà nella lingua

italiana e nello studio

- Alunni stranieri con età anagrafica non corrispondente alla classe di inserimento.

Per questi alunni ogni Consiglio di classe/ team docenti può valutare l'opportunità di predisporre un PDP.

All'interno delle Linee guida per alunni BES sono state fornite le griglie di osservazione per la rilevazione

delle difficoltà e si allega alla presente il modello PDP compilabile per gli alunni stranieri.

PROVE SCRITTE DI LINGUA STRANIERA - ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO

CICLO D'ISTRUZIONE a.s. 2014/2015

Per gli alunni stranieri che affronteranno l' Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione si rimanda

alla seguente normativa:

- Circolare n. 48 del 31/05/ 2012

- Linee orientative sulla valutazione degli alunni stranieri del 18/09/2012

- Circolare n. 51 del 18/12/2014

A fronte di una normativa particolarmente complessa ed articolata, per gli alunni stranieri, per i quali è

stato predisposto apposito PDP, è opportuno prevedere lo svolgimento di entrambe le prove scritte di

lingua straniera, al fine del rilascio, al termine dell'Esame conclusivo, del diploma e non dell'attestato.

Le prove scritte d'esame dovranno essere opportunamente calibrate e non differenziate .

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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE PIAZZA LEONARDO DA VINCI

Piazza Leonardo da Vinci, 2 – 20133 Milano

Tel 02 884.44622 – Fax 02 884.44619 - C.F. 97667130153 – C.M. MIIC8FT00E

Scuola Primaria Statale “Leonardo da Vinci” – Piazza L. da Vinci, 2 – 20133 Milano – C.M. MIEE8FT01L – TEL 0288444622

Scuola Secondaria di 1° Grado Statale “G.B. Tiepolo” – Piazza G. I. Ascoli, 2 – 20129 Milano

C.M. MIMM8FTO1G - Tel. 0288444633 – Fax 0288444638

e-mail: [email protected][email protected]

Sito: www.scuolaleonardodavinci.it – www.mediatiepolo.it

PIANO DIDATTICO TEMPORANEO

Alunni stranieri o

con difficoltà linguistiche

per alunni stranieri con Bisogni Educativi Speciali

Anno Scolastico 20__ / 20__

Alunno/a:

Data di nascita:

Luogo di nascita:

Nazionalità:

Lingua madre:

Lingua parlata in casa:

Data di ingresso in Italia:

Scolarità pregressa regolare: sì no

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Scuole e classi frequentate in Italia:

Data di iscrizione :

Classe:

IC “L. Da Vinci” :

○ Scuola Primaria “L. Da Vinci”

○ Scuola Secondaria di I Grado “G. B. Tiepolo”

Il Consiglio della classe ________ sezione ________, avvalendosi della Direttiva Ministeriale in

data 27 dicembre 2012 e della Circolare Ministeriale n. 8 in data 6 marzo 2013,

considerata la situazione attuale e la possibile evoluzione dello studente delibera la

proposta di un piano di studi personalizzato temporaneo.

Il presente PDP avrà durata _____________________ a partire dal giorno ____________

TIPOLOGIA DI BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE:

A. Alunno NAI ( si intendono gli alunni stranieri inseriti per la prima volta nel nostro

sistema

scolastico nell’anno scolastico in corso e/o in quello precedente)

B. Alunno straniero giunto in Italia nell’ultimo triennio (si intendono gli alunni che hanno

superato la prima alfabetizzazione ma ancora non hanno raggiunto quelle competenze

nella lingua italiana tali da poter affrontare le materie di studio )

C. Alunno straniero che pur essendo in Italia da più anni trova ancora difficoltà nella

lingua italiana ed in particolare in quella dello studio

D. Alunno straniero con età anagrafica non corrispondente alla classe d’inserimento

causa: ritardo scolastico rispetto la normativa italiana

ripetenza

inserito in una classe “inferiore” in accordo con la famiglia

Eventuali altre informazioni che gli insegnanti ritengono utili:

Pur non rispondendo alle sopracitate categorie ( A-B-C-D ) gli insegnanti ritengono di

stendere per …………… questo PDP.

FASE OSSERVATIVA :

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Caratteristiche comportamentali …

Sì In parte

No Osservazioni

Sa relazionarsi con i compagni

Sa relazionarsi con gli adulti Manifesta eccessiva timidezza

Sa rispettare le regole Possiede capacità di autocontrollo

Sa intervenire in modo appropriato

Attua un comportamento complessivamente adeguato alle situazioni

Collabora con i pari Collabora con gli adulti Mostra di avere una buona autonomia personale

Mostra di avere una buona autonomia operativa

Si mostra disponibile verso le attività proposte

Sa organizzare il proprio lavoro a scuola

Sa organizzare il proprio lavoro a casa

Esegue i compiti Ha cura del materiale

OSSERVAZIONI SUL PROCESSO DI APPRENDIMENTO

Ha difficoltà nella…

Sì In parte

No Osservazioni

Memorizzazione Rielaborazione Concentrazione Attenzione Logica Acquisizione degli automatismi

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SITUAZIONE DI PARTENZA :

Facendo riferimento a:

test di ingresso

incontri con il mediatore culturale

osservazioni sistematiche

prime verifiche

colloquio con la famiglia

risulta la seguente situazione di partenza:

COMPETENZE NELLA SUA LINGUA MADRE ( È in grado di utilizzare il codice linguistico scritto

del suo paese d’origine?) Sa scrivere

Sa leggere

LIVELLO DI COMPETENZA DELLA LINGUA ITALIANA L2

CAPACITÀ DI ESPRESSIONE ORALE: Inesistente

Confusa

Elementare

Articolata

Altro …

LETTURA: Non conosce il codice linguistico (non sa leggere)

Sillabata

Difficoltosa

Abbastanza fluente

SCRITTURA: Non conosce il codice linguistico (non sa scrivere)

Solo stampatello maiuscolo

Corsivo poco leggibile

Chiara

CORRETTEZZA ORTOGRAFICA: no in parte sì

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CAPACITÀ DI ESPOSIZIONE SCRITTA: Inesistente

Confusa

Elementare

Articolata

Altro …

CAPACITÀ DI COMPRENSIONE DEI TESTI: Nessun tipo di testo

Parole

Una frase semplice

Testi semplici formati da più frasi

Testi complessi

LIVELLO DI COMPETENZE LOGICO-MATEMATICHE

CAPACITÀ DI CALCOLO: Nessun calcolo

Addizione e sottrazione Quante cifre? ………

Moltiplicazione e divisione Quante cifre? ………

Tutti i calcoli agevolmente

Altro: …

CAPACITÀ LOGICHE: Seriare

Ordinare

Classificare

Mettere in relazione

Altro: …

CAPACITÀ MOTORIE: Possiede coordinamento dei movimenti globale

Possiede coordinamento dei movimenti segmentari

Possiede coordinamento della motricità fine

Altro: …

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L’alunno /a dimostra specifiche capacità e potenzialità nei seguenti ambiti disciplinari :

Linguistico- espressivo Logico-matematico Artistico-espressivo

Storico-geografico Musicale Motorio

Tecnologico e Scientifico

L’alunno /a dimostra difficoltà nei seguenti ambiti disciplinari:

Linguistico- espressivo Logico-matematico Artistico-espressivo

Storico-geografico Musicale Motorio

Tecnologico e Scientifico

DOVUTA A:

totale mancanza di conoscenza della disciplina

lacune pregresse

scarsa scolarizzazione

mancanza di conoscenza della lingua italiana

scarsa conoscenza della lingua italiana

difficoltà nella “lingua dello studio”

altro……………………………………

DISCIPLINE PER LE QUALE SI ELABORA IL PDT

ITALIANO STORIA GEOGRAFIA MATEMATICA

ARTE SCIENZE TECNOLOGIA LINGUA STRANIERA

MUSICA TUTTE

CRITERI PER L’ADATTAMENTO DEI PROGRAMMI (Stabiliti tenendo conto del livello di

padronanza della lingua italiana)

Obiettivi e contenuti completamente differenziati : situazione di partenza distante

dal resto della classe.

Contenuti ridotti: gli obiettivi, rimangono gli stessi della classe, ma i contenuti della

programmazione vengono proposti in forma ridotta dal punto di vista della quantità e

adattati al livello delle competenze linguistiche italiane dell’alunno.

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Per ogni materia per la quale si elabora il PDT specificare gli obiettivi e/o i contenuti, se

presentati in forma ridotta o adattata.

…..

STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE PREVISTE IN CLASSE

APPROCCI E STRATEGIE

Organizzare lezioni frontali che utilizzino contemporaneamente più linguaggi

comunicativi (es.

codice linguistico, iconico..)

Utilizzare la classe come risorsa in:

apprendimenti e attività laboratoriale in piccoli gruppi

attività in coppia

attività di tutoring e aiuto tra pari

attività di cooperative learning

Introdurre l’attività didattica in modo operativo

Semplificare il linguaggio

Fornire spiegazioni individualizzate

Semplificare il testo

Fornire conoscenze per le strategie di studio parole chiave, sottolineatura, osservazione

delle immagini e del titolo,ecc.

Semplificare le consegne

Rispettare i tempi di assimilazione dei contenuti disciplinari

Guidare alla comprensione del testo attraverso semplici domande strutturate

Verificare la comprensione delle indicazioni ricevute per un compito (consegne)

Concedere tempi più lunghi nell’esecuzione di alcuni compiti

Fornire strumenti compensativi

Attuare misure dispensative

Altre proposte che si ritiene si adattino alla specificità dell’alunno (strategie di studio,

organizzazione del lavoro, dei compiti):

Altro: ...

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STUMENTI COMPENSATIVI

LIM

testi semplificati

testi facilitati ad alta comprensibilità

testi di consultazione

mappe concettuali

schemi (dei verbi, grammaticali,…)

tabelle (dei mesi, dell’alfabeto, dei verbi, formule …)

tavole

calcolatrice

laboratorio informatica

uso di linguaggi non verbali ( foto, immagini, video, grafici, schemi, cartine, …)

Altro ………

VERIFICA

Interrogazioni programmate

Personalizzazione delle prove

Semplificazione di richieste e/o tempi più lunghi per lo svolgimento di compiti scritti

Tipologie di verifiche quali:prove oggettive (vero-falso; scelta multipla; completamento

di

frasi con parole indicate a fondo testo; cloze; collegamento; abbinamento parola

immagine/testo-immagine;..)- semplici domande con risposte aperte- compilazione di

griglie,

schemi, tabelle …; uso di immagini per facilitare la comprensione

CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione per ogni singola disciplina e quella finale di ammissione alla classe

successiva verranno effettuate sulla base degli obiettivi specificati (e non del programma

della classe) e terranno conto dell’eventuale adattamento dei contenuti della

programmazione, in coerenza con quando previsto dal PDT.

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In particolare si valuteranno:

- I progressi dell’alunno rispetto alla situazione di partenza - La motivazione - L’impegno - Le potenzialità dell’alunno - Gli obiettivi disciplinari raggiunti - Le competenze acquisite

Il presente PDP ha carattere transitorio

Bimestrale

Trimestrale

Quadrimestrale

Annuale

e può essere rivisto e modificato in qualsiasi momento dell’anno in base alle esigenze e ai

progressi dell’alunno.

Milano,

Il Dirigente Scolastico

Insegnanti di classe

Genitori

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ALLEGATO F:

- PROFILO DINAMICO FUNZIONALE (PDF) con TRACCIA PER LA COMPILAZIONE

- PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (PEI)

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TRACCIA PER LA COMPILAZIONE DEL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

1. AREA SOCIALE AFFETTIVO – RELAZIONALE: - atteggiamenti e sentimenti che il soggetto esprime nei confronti degli adulti e familiari, dei

compagni , di oggetti e situazioni - abitudini ed interessi espressi in ambito scolastico rispetto a : alimentazione, gioco, attività

spontanee ,attività richieste, apprendimento - abitudini, interessi espressi dal soggetto in ambito extrascolastico, ad es. tempo libero in

casa – televisione ,amici, giochi, familiari, compiti…- e tempo libero fuori casa – doposcuola, sport, enti e associazioni, amici…-

Autonomia personale/scolastica/sociale:

autonomia di base: - è capace di mangiare da solo/a - è capace di lavarsi - è capace di vestirsi - è capace di infilarsi ed allacciare le scarpe - ha acquisito l’educazione sfinterica

autonomia sociale e scolastica: - ha/non ha cura del materiale scolastico

- pianifica ed esegue/non pianifica ed esegue le attività con/senza guida esterna

- sa/non sa gestire le sue attività sintonizzandosi con il gruppo

- percepisce/non percepisce le aspettative degli adulti e si sforza/non si sforza di

adeguarsi ad esse

- sa chiedere aiuti - sa spostarsi in spazi conosciuti - sa cercare - sa prendere e posare nei posti assegnati oggetti di uso frequente - sa chiedere ciò che le/gli serve - sa chiedere un’informazione - sa organizzare in cartella il materiale per la giornata - sa usare il telefono - conosce il denaro - sa leggere l’ora - sa prendere il tram - viene a scuola da solo/a - sa prendere iniziative in momenti non strutturati - ha interessi personali privilegiati - sa mettersi in relazione con gli altri

Rapporti con compagni ed insegnanti: atteggiamento e comportamento nei confronti delle attività in classe e fuori:

- individuali

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- in coppia - in piccolo gruppo - con il gruppo classe - in un gruppo allargato e/o misto ( se necessario specificare se attività curricolari o attività non curricolari )

Il rapporto con adulti e/o coetanei è: - adeguato/inadeguato, buono, discreto, instabile, inesistente, di passività. di

dipendenza, di leader, di gregario, altro - Il soggetto presenta modalità di interazione e mette in atto comportamenti specifici (indicare

quali)

Partecipazione alla vita scolastica:

Partecipa/non partecipa: - spontaneamente

- su sollecitazione

- attivamente

È/non è propositivo

2. AREA COGNITIVA È capace, ed in che modo :

- Di fare esperienze usando il proprio corpo - Di fare esperienze usando gli oggetti - Di operare con modalità iconiche - Di operare con modalità simboliche - Di fare previsioni

È capace, ed in che modo:

- Di discriminare uguale e diverso e maggiore minore - Di classificare - Di seriare - Di ordinare - Di operare

È capace, ed in che modo, di trasferire le competenze che possiede.

Lo sviluppo cognitivo globale è buono, medio, normale, nella bassa norma, disarmonico, con una

caduta a livello verbale, di performance, altro.

Lo sviluppo cognitivo è al livello :

- Pre-operatorio: l’alunno/a per operare ha bisogno di materiale concreto

- Operatorio concreto: l’alunno è capace di operare anche dentro di sé ma solo in termini

specifici e concreti

- Operatorio formale: l’alunno è capace di effettuare operazioni logiche, che possono essere

affrontate in termini astratti

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3. AREA SENSORIALE Funzionalità visiva e parametri percettivi:

- Coordinazione visuo – motoria - Separazione figura sfondo - Costanza della forma - Posizione dell’ambiente

Funzionalità uditiva e parametri percettivi

- Coordinazione uditivo – motoria - Separazione figura – sfondo - Differenziazione silenzio – sonorità - Dinamica timbrica ( o costanza della forma sonora)

4. AREA MOTORIA

Motricità globale: - Le posture possibili con e senza aiuto - Le possibilità di spostamento e di equilibrio - Le modalità di controllo del movimento - Coordinazione, goffaggine, inibizioni - Le modalità di mantenimento delle posture - La lateralizzazione e lo schema corporeo

Motricità fine: - Prensione e manipolazione con / senza ausili - Scrittura con / senza ausili - Coordinazione oculo- manuale - Presenza di discenesie (tremori …)

Prassie semplici (esecuzione esatta, su richiesta, di un atto motorio noto composto da una

sequenza di movimenti semplici e ordinati (abilità di manipolazione, semplici gesti abituali)

Prassie complesse: (insieme di più prassie che permettono l’esecuzione di un compito più

elaborato (es. sul piano: scrittura; nello spazio: costruzioni)

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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE PIAZZA LEONARDO DA VINCI

Piazza Leonardo da Vinci, 2 – 20133 Milano

Tel 02 884.44622 – Fax 02 884.44619 - C.F. 97667130153 – C.M. MIIC8FT00E

Scuola Primaria Statale “Leonardo da Vinci” – Piazza L. da Vinci, 2 – 20133 Milano – C.M. MIEE8FT01L – TEL 0288444622

Scuola Secondaria di 1° Grado Statale “G.B. Tiepolo” – Piazza G. I. Ascoli, 2 – 20129 Milano

C.M. MIMM8FTO1G - Tel. 0288444633 – Fax 0288444638

e-mail: [email protected][email protected]

Sito: www.scuolaleonardodavinci.it – www.mediatiepolo.it

Allievo…………………………

Classe …………………….

Anno scolastico ……………

○ Scuola Primaria “L. Da Vinci”

○ Scuola Secondaria di I Grado “G. B. Tiepolo”

Docenti della classe:

……………………………………

…………………………………..

………………………………….

………………………………….

………………………………….

…………………………………

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

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PRESENTAZIONE DEL CASO

L’Allievo ………………………, nato a ………………. il ……………………. e residente a Milano in Via …………………………., frequenta la Scuola secondaria di primo grado ………………….di Milano ed è iscritto alla classe ……… sez. ………...

Diagnosi medica

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Rilasciata da ……………………………………………………… in data …………………………..

Seguito da servizi sociali e/o sanitari:

☐ SÌ Quali …………………………

☐ NO

Riconoscimento invalidità ☐ SÌ ☐ NO

Anamnesi psico – pedagogica (Raccolta dati sul percorso psico-pedagogico: Dott./ssa che segue il caso, terapie…)

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

1. DATI RELATIVI ALLA FAMIGLIA

- Composizione del nucleo familiare. - Abitudini di comportamento dell’alunno nel nucleo familiare. - Aspettative ed atteggiamenti della famiglia verso la scuola e l’alunno.

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

2. CURRICULUM SCOLASTICO

(curriculum scolastico passato e se si è avvalso del docente di sostegno).

L’alunno/a ha usufruito del sostegno a partire dalla scuola ☐ dell’ INFANZIA dall’età ……………,

☐ PRIMARIA dalla classe ………., ☐ SECONDARIA DI PRIMO GRADO dalla classe ……….,

per un totale di ……………. ore settimanali, svolgendo una programmazione

………………………… (semplificata / differenziata / come la classe).

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3. OSSERVAZIONE DIRETTA DEL CASO

- Prime constatazioni desunte dal periodo di osservazione svolto nei primi mesi dell’anno scolastico (sia all’interno della classe che all’esterno) e in base all’esito delle prove d’ingresso.

SPECIFICARE PER OGNI AREA I PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA

Area sociale affettivo – relazionale

Autonomia personale/scolastica/sociale: ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

Rapporti con compagni ed insegnanti: …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Partecipazione alla vita scolastica: ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Area cognitiva

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Area sensoriale ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Area motoria ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Motricità fine ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Motricità globale ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

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Il presente PDF è stato elaborato da:

Specialisti (se intervenuti)

…………………………………………….

Docenti del Consiglio di classe

Disciplina Docente

………………………………… …………………………………

………………………………… …………………………………

………………………………… …………………………………

………………………………… …………………………………

………………………………… …………………………………

………………………………… …………………………………

………………………………… …………………………………

………………………………… …………………………………

Genitori

………………………………… …………………………………

Altri operatori scolastici ed extrascolastici

……………………………………………………

……………………………………………………

Data ………………………………

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE PIAZZA LEONARDO DA VINCI

Piazza Leonardo da Vinci, 2 – 20133 Milano

Tel 02 884.44622 – Fax 02 884.44619 - C.F. 97667130153 – C.M. MIIC8FT00E

Scuola Primaria Statale “Leonardo da Vinci” – Piazza L. da Vinci, 2 – 20133 Milano – C.M. MIEE8FT01L – TEL 0288444622

Scuola Secondaria di 1° Grado Statale “G.B. Tiepolo” – Piazza G. I. Ascoli, 2 – 20129 Milano

C.M. MIMM8FTO1G - Tel. 0288444633 – Fax 0288444638

e-mail: [email protected][email protected]

Sito: www.scuolaleonardodavinci.it – www.mediatiepolo.it

Allievo…………………………

Classe …………………….

Anno scolastico ……………

○ Scuola Primaria “L. Da Vinci”

○ Scuola Secondaria di I Grado “G. B. Tiepolo”

Docenti della classe:

……………………………………

…………………………………..

………………………………….

………………………………….

………………………………….

Piano Educativo Individualizzato

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PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI SOSTEGNO In riferimento alla classe ……. sono state destinate ……… ore settimanali per l’anno scolastico …………….. Nella classe, composta da ………. alunni (…… femmine e …….. maschi), è/sono presente/i ……..(n. alunni) destinatario/i del sostegno didattico, ………………….. seguito/i dalla/dai prof./ssa …………………., per un numero complessivo di ……….. ore settimanali e dall’Educatore/Educatrice del Comune Sig./ra ……………………, per un totale di ….. ore settimanali. L’alunno si avvale anche dell’Assistente alla comunicazione/ o altro ……………………………….. per un totale di …………… ore settimanali. Sulla base delle osservazioni svolte, la docente di sostegno, congiuntamente con i docenti curriculari della classe, ha delineato la seguente distribuzione delle ore:

- ……….. ore di Lettere (…….in Antologia, ……. in Grammatica); - ……….. ore di Matematica (……..in Aritmetica, ……. in Geometria, ……… in Scienze);

- ……….. ore di Storia; - ……….. ore di Geografia; - ……….. ore di Inglese; [inserire e modificare in base alle materie disciplinari che prevedono il supporto del sostegno]

Le suddette ore sono organizzate secondo la seguente tabella oraria:

ORE Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 1

2

3

4

5

6

Legenda: ** …………….intervallo * …………….intervallo

OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI E DIDATTICI

L’attività di sostegno è finalizzata ai seguenti obiettivi educativi e didattici:

• miglioramento dell’autostima e della sicurezza in se stesso; • motivazione al lavoro scolastico e allo studio; • maturazione nel rapporto con i docenti e i compagni; • miglioramento dei tempi di concentrazione alle attività didattiche; • organizzazione e ordine del materiale didattico (diario, quaderni, libri, ecc); • rispetto delle regole; • esecuzione delle consegne date dagli insegnanti; ecc

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MATERIE DISCIPLINARI

(Nelle discipline in cui non è prevista la compresenza del docente di sostegno, il suddetto riquadro dovrà essere compilato dal docente curriculare. Specificare in ciascuna disciplina: DESCRIZIONE, STRATEGIE DIDATTICHE/MODALITA’ OPERATIVE DA ATTUARE, OBIETTIVI, CONTENUTI)

ITALIANO

Programmazione

☐ semplificata ☐ differenziata ☐ come la classe

① ②

Descrizione Approccio dell’alunno alla materia. Punti di forza / punti di debolezza / partecipazione / interesse / conoscenze pregresse / …

Strategie didattiche/Modalità operative da attuare

Obiettivi - - - - - -

Contenuti - - - - - -

① Contenuti ridotti: gli obiettivi rimangono gli stessi della classe ma i contenuti della programmazione

vengono proposti in forma ridotta dal punto di vista della quantità e adatti al livello delle competenze dell’alunno.

② Obiettivi e contenuti completamente differenziati.

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MATERIE DISCIPLINARI

(Nelle discipline in cui non è prevista la compresenza del docente di sostegno, il suddetto riquadro dovrà essere compilato dal docente curriculare. Specificare in ciascuna disciplina: DESCRIZIONE, STRATEGIE DIDATTICHE/MODALITA’ OPERATIVE DA ATTUARE, OBIETTIVI, CONTENUTI)

STORIA

Programmazione

☐ semplificata ☐ differenziata ☐ come la classe

① ②

Descrizione Approccio dell’alunno alla materia. Punti di forza / punti di debolezza / partecipazione / interesse / conoscenze pregresse / …

Strategie didattiche/Modalità operative da attuare

Obiettivi - - - - - -

Contenuti - - - - - -

① Contenuti ridotti: gli obiettivi rimangono gli stessi della classe ma i contenuti della programmazione

vengono proposti in forma ridotta dal punto di vista della quantità e adatti al livello delle competenze dell’alunno.

② Obiettivi e contenuti completamente differenziati.

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MATERIE DISCIPLINARI

(Nelle discipline in cui non è prevista la compresenza del docente di sostegno, il suddetto riquadro dovrà essere compilato dal docente curriculare. Specificare in ciascuna disciplina: DESCRIZIONE, STRATEGIE DIDATTICHE/MODALITA’ OPERATIVE DA ATTUARE, OBIETTIVI, CONTENUTI)

GEOGRAFIA

Programmazione

☐ semplificata ☐ differenziata ☐ come la classe

① ②

Descrizione Approccio dell’alunno alla materia. Punti di forza / punti di debolezza / partecipazione / interesse / conoscenze pregresse / …

Strategie didattiche/Modalità operative da attuare

Obiettivi - - - - - -

Contenuti - - - - - -

① Contenuti ridotti: gli obiettivi rimangono gli stessi della classe ma i contenuti della programmazione

vengono proposti in forma ridotta dal punto di vista della quantità e adatti al livello delle competenze dell’alunno.

② Obiettivi e contenuti completamente differenziati.

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MATERIE DISCIPLINARI

(Nelle discipline in cui non è prevista la compresenza del docente di sostegno, il suddetto riquadro dovrà essere compilato dal docente curriculare. Specificare in ciascuna disciplina: DESCRIZIONE, STRATEGIE DIDATTICHE/MODALITA’ OPERATIVE DA ATTUARE, OBIETTIVI, CONTENUTI)

MATEMATICA

Programmazione

☐ semplificata ☐ differenziata ☐ come la classe

① ②

Descrizione Approccio dell’alunno alla materia. Punti di forza / punti di debolezza / partecipazione / interesse / conoscenze pregresse / …

Strategie didattiche/Modalità operative da attuare

Obiettivi - - - - - -

Contenuti - - - - - -

① Contenuti ridotti: gli obiettivi rimangono gli stessi della classe ma i contenuti della programmazione

vengono proposti in forma ridotta dal punto di vista della quantità e adatti al livello delle competenze dell’alunno.

② Obiettivi e contenuti completamente differenziati.

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MATERIE DISCIPLINARI

(Nelle discipline in cui non è prevista la compresenza del docente di sostegno, il suddetto riquadro dovrà essere compilato dal docente curriculare. Specificare in ciascuna disciplina: DESCRIZIONE, STRATEGIE DIDATTICHE/MODALITA’ OPERATIVE DA ATTUARE, OBIETTIVI, CONTENUTI)

SCIENZE

Programmazione

☐ semplificata ☐ differenziata ☐ come la classe

① ②

Descrizione Approccio dell’alunno alla materia. Punti di forza / punti di debolezza / partecipazione / interesse / conoscenze pregresse / …

Strategie didattiche/Modalità operative da attuare

Obiettivi - - - - - -

Contenuti - - - - - -

① Contenuti ridotti: gli obiettivi rimangono gli stessi della classe ma i contenuti della programmazione

vengono proposti in forma ridotta dal punto di vista della quantità e adatti al livello delle competenze dell’alunno.

② Obiettivi e contenuti completamente differenziati.

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MATERIE DISCIPLINARI

(Nelle discipline in cui non è prevista la compresenza del docente di sostegno, il suddetto riquadro dovrà essere compilato dal docente curriculare. Specificare in ciascuna disciplina: DESCRIZIONE, STRATEGIE DIDATTICHE/MODALITA’ OPERATIVE DA ATTUARE, OBIETTIVI, CONTENUTI)

INGLESE

Programmazione

☐ semplificata ☐ differenziata ☐ come la classe

① ②

Descrizione Approccio dell’alunno alla materia. Punti di forza / punti di debolezza / partecipazione / interesse / conoscenze pregresse / …

Strategie didattiche/Modalità operative da attuare

Obiettivi - - - - - -

Contenuti - - - - - -

① Contenuti ridotti: gli obiettivi rimangono gli stessi della classe ma i contenuti della programmazione

vengono proposti in forma ridotta dal punto di vista della quantità e adatti al livello delle competenze dell’alunno.

② Obiettivi e contenuti completamente differenziati.

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MATERIE DISCIPLINARI

(Nelle discipline in cui non è prevista la compresenza del docente di sostegno, il suddetto riquadro dovrà essere compilato dal docente curriculare. Specificare in ciascuna disciplina: DESCRIZIONE, STRATEGIE DIDATTICHE/MODALITA’ OPERATIVE DA ATTUARE, OBIETTIVI, CONTENUTI)

SECONDA LINGUA COMUNITARIA

Programmazione

☐ semplificata ☐ differenziata ☐ come la classe

① ②

Descrizione Approccio dell’alunno alla materia. Punti di forza / punti di debolezza / partecipazione / interesse / conoscenze pregresse / …

Strategie didattiche/Modalità operative da attuare

Obiettivi - - - - - -

Contenuti - - - - - -

① Contenuti ridotti: gli obiettivi rimangono gli stessi della classe ma i contenuti della programmazione

vengono proposti in forma ridotta dal punto di vista della quantità e adatti al livello delle competenze dell’alunno.

② Obiettivi e contenuti completamente differenziati.

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MATERIE DISCIPLINARI

(Nelle discipline in cui non è prevista la compresenza del docente di sostegno, il suddetto riquadro dovrà essere compilato dal docente curriculare. Specificare in ciascuna disciplina: DESCRIZIONE, STRATEGIE DIDATTICHE/MODALITA’ OPERATIVE DA ATTUARE, OBIETTIVI, CONTENUTI)

TECNOLOGIA

Programmazione

☐ semplificata ☐ differenziata ☐ come la classe

① ②

Descrizione Approccio dell’alunno alla materia. Punti di forza / punti di debolezza / partecipazione / interesse / conoscenze pregresse / …

Strategie didattiche/Modalità operative da attuare

Obiettivi - - - - - -

Contenuti - - - - - -

① Contenuti ridotti: gli obiettivi rimangono gli stessi della classe ma i contenuti della programmazione

vengono proposti in forma ridotta dal punto di vista della quantità e adatti al livello delle competenze dell’alunno.

② Obiettivi e contenuti completamente differenziati.

Page 87: LINEE GUIDA PER L’ACCOGLIENZA DI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI · 2019-06-05 · materia, il titolare del ... per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione

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MATERIE DISCIPLINARI

(Nelle discipline in cui non è prevista la compresenza del docente di sostegno, il suddetto riquadro dovrà essere compilato dal docente curriculare. Specificare in ciascuna disciplina: DESCRIZIONE, STRATEGIE DIDATTICHE/MODALITA’ OPERATIVE DA ATTUARE, OBIETTIVI, CONTENUTI)

ARTE E IMMAGINE

Programmazione

☐ semplificata ☐ differenziata ☐ come la classe

① ②

Descrizione Approccio dell’alunno alla materia. Punti di forza / punti di debolezza / partecipazione / interesse / conoscenze pregresse / …

Strategie didattiche/Modalità operative da attuare

Obiettivi - - - - - -

Contenuti - - - - - -

① Contenuti ridotti: gli obiettivi rimangono gli stessi della classe ma i contenuti della programmazione

vengono proposti in forma ridotta dal punto di vista della quantità e adatti al livello delle competenze dell’alunno.

② Obiettivi e contenuti completamente differenziati.

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MATERIE DISCIPLINARI

(Nelle discipline in cui non è prevista la compresenza del docente di sostegno, il suddetto riquadro dovrà essere compilato dal docente curriculare. Specificare in ciascuna disciplina: DESCRIZIONE, STRATEGIE DIDATTICHE/MODALITA’ OPERATIVE DA ATTUARE, OBIETTIVI, CONTENUTI)

MUSICA

Programmazione

☐ semplificata ☐ differenziata ☐ come la classe

① ②

Descrizione Approccio dell’alunno alla materia. Punti di forza / punti di debolezza / partecipazione / interesse / conoscenze pregresse / …

Strategie didattiche/Modalità operative da attuare

Obiettivi - - - - - -

Contenuti - - - - - -

① Contenuti ridotti: gli obiettivi rimangono gli stessi della classe ma i contenuti della programmazione

vengono proposti in forma ridotta dal punto di vista della quantità e adatti al livello delle competenze dell’alunno.

② Obiettivi e contenuti completamente differenziati.

Page 89: LINEE GUIDA PER L’ACCOGLIENZA DI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI · 2019-06-05 · materia, il titolare del ... per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione

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MATERIE DISCIPLINARI

(Nelle discipline in cui non è prevista la compresenza del docente di sostegno, il suddetto riquadro dovrà essere compilato dal docente curriculare. Specificare in ciascuna disciplina: DESCRIZIONE, STRATEGIE DIDATTICHE/MODALITA’ OPERATIVE DA ATTUARE, OBIETTIVI, CONTENUTI)

SCIENZE MOTORIE

Programmazione

☐ semplificata ☐ differenziata ☐ come la classe

① ②

Descrizione Approccio dell’alunno alla materia. Punti di forza / punti di debolezza / partecipazione / interesse / conoscenze pregresse / …

Strategie didattiche/Modalità operative da attuare

Obiettivi - - - - - -

Contenuti - - - - - -

① Contenuti ridotti: gli obiettivi rimangono gli stessi della classe ma i contenuti della programmazione

vengono proposti in forma ridotta dal punto di vista della quantità e adatti al livello delle competenze dell’alunno.

② Obiettivi e contenuti completamente differenziati.

Page 90: LINEE GUIDA PER L’ACCOGLIENZA DI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI · 2019-06-05 · materia, il titolare del ... per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione

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MATERIE DISCIPLINARI

(Nelle discipline in cui non è prevista la compresenza del docente di sostegno, il suddetto riquadro dovrà essere compilato dal docente curriculare. Specificare in ciascuna disciplina: DESCRIZIONE, STRATEGIE DIDATTICHE/MODALITA’ OPERATIVE DA ATTUARE, OBIETTIVI, CONTENUTI)

RELIGIONE

Programmazione

☐ semplificata ☐ differenziata ☐ come la classe

① ②

Descrizione Approccio dell’alunno alla materia. Punti di forza / punti di debolezza / partecipazione / interesse / conoscenze pregresse / …

Strategie didattiche/Modalità operative da attuare

Obiettivi - - - - - -

Contenuti - - - - - -

① Contenuti ridotti: gli obiettivi rimangono gli stessi della classe ma i contenuti della programmazione

vengono proposti in forma ridotta dal punto di vista della quantità e adatti al livello delle competenze dell’alunno.

② Obiettivi e contenuti completamente differenziati.

Page 91: LINEE GUIDA PER L’ACCOGLIENZA DI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI · 2019-06-05 · materia, il titolare del ... per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione

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MATERIE DISCIPLINARI

(Nelle discipline in cui non è prevista la compresenza del docente di sostegno, il suddetto riquadro dovrà essere compilato dal docente curriculare. Specificare in ciascuna disciplina: DESCRIZIONE, STRATEGIE DIDATTICHE/MODALITA’ OPERATIVE DA ATTUARE, OBIETTIVI, CONTENUTI)

ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE

Programmazione

☐ semplificata ☐ differenziata ☐ come la classe

① ②

Descrizione Approccio dell’alunno alla materia. Punti di forza / punti di debolezza / partecipazione / interesse / conoscenze pregresse / …

Strategie didattiche/Modalità operative da attuare

Obiettivi - - - - - -

Contenuti - - - - - -

① Contenuti ridotti: gli obiettivi rimangono gli stessi della classe ma i contenuti della programmazione

vengono proposti in forma ridotta dal punto di vista della quantità e adatti al livello delle competenze dell’alunno.

② Obiettivi e contenuti completamente differenziati.

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STRATEGIE METODOLOGICHE TRASVERSALI DELL’ATTIVITA’ DI SOSTEGNO

L’attività di sostegno si svilupperà attraverso due modalità di intervento strettamente connesse tra loro:

- lavoro individualizzato:

…………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………

- lavoro in classe:

…………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………

Il dialogo continuo e la programmazione periodica tra docenti disciplinari e docente di sostegno si

presentano quali strumenti utili al fine di realizzare un intervento unitario e coerente.

VERIFICA E VALUTAZIONE

Tipologie di verifica

Prove di verifica strutturate/oggettive:

- quesiti a scelta multipla

- quesiti a scelta binaria (vero o falso)

- cloze

- completamento di frasi con parole indicate a fondo testo

- collegamento

- abbinamento parola/immagine, testo/immagine

- compilazione di griglie, schemi, tabelle

Prove con semplici domande a risposte aperte

Interrogazioni orali con domande - guida

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CRITERI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE

Si concordano all’interno del gruppo docente:

interrogazioni/verifiche scritte programmate (non più di una al giorno)

verifiche orali a compensazione di quelle scritte

elasticità nella richiesta di consegna dei compiti a casa

valutazioni più attente ai contenuti che non alla forma

programmazione di tempi più lunghi per l’esecuzione di prove scritte

prove informatizzate

non valutazione degli errori ortografici/grammaticali

uso di prove strutturate (quesiti a scelta/risposta multipla, Vero/Falso/ a corrispondenze, a

completamento …)

uso di immagini per facilitare la comprensione

La valutazione per ogni singola disciplina e quella finale di ammissione alla classe successiva verranno

effettuate sulla base degli obiettivi specificati (e non del programma della classe se differenziato o

semplificato) e terranno conto dell’eventuale adattamento dei contenuti della programmazione, in

coerenza con quanto previsto dal PEI.

In particolare si valuteranno:

- I progressi dell’alunno rispetto alla situazione di partenza

- La motivazione

- L’impegno e la partecipazione alle attività

- Le potenzialità dell’alunno

- Gli obiettivi disciplinari raggiunti

- Le competenze acquisite

STRUMENTI DISPENSATIVI

- Nell’ambito delle varie discipline l’alunno viene dispensato:

- dalla lettura ad alta voce;

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- dal prendere appunti;

- dai tempi standard

- dal copiare dalla lavagna;

- dalla dettatura di testi o appunti;

- da un eccessivo carico di compiti;

- dallo studio mnemonico di formule, tabelle e definizioni ;

- prove ravvicinate

- dalla frequenza dell’intero orario scolastico, svolgendo il seguente orario (specificare nei dettagli

l’orario settimanale dell’alunno)

il _______________________ dalle _________ alle _________

il _______________________ dalle _________ alle _________

il _______________________ dalle _________ alle _________

il _______________________ dalle _________ alle _________

il _______________________ dalle _________ alle _________

Tutti gli insegnanti devono attenersi a quanto stabilito.

STRUMENTI COMPENSATIVI

- L’alunno usufruirà dei seguenti strumenti compensativi nelle aree disciplinari:

- tabelle, formulari, sintesi, schemi e mappe elaborati dai docenti

- calcolatrice/computer

- computer con videoscrittura, correttore ortografico

- risorse audio (cassette registrate, sintesi vocale, audiolibri, libri parlati, libri digitali …)

- software didattici

- tavola pitagorica

- computer con sintetizzatore vocale

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DEFINIZIONE DEI RAPPORTI

Sono previsti nel corso dell’anno incontri con la famiglia, finalizzati alla valutazione in itinere dell’andamento scolastico dell’alunno ed alla risoluzione di eventuali situazioni problematiche, nonché alla condivisione del percorso di orientamento e con coloro che seguono l’alunno a casa, per il confronto e la scambio di informazioni, allo scopo di stabilire strategie didattiche comuni.

Si prevede inoltre la possibilità di colloqui con lo specialista che segue l’alunno, in particolare in funzione del percorso di orientamento.

La presente programmazione didattico-educativa potrà essere modificata nel corso dell'anno scolastico mediante delibera del CdC in relazione agli eventuali problemi o agli eventuali progressi riscontrati.

Il presente PEI è stato elaborato da:

Insegnante di sostegno

………………………………………………………………

Docenti del consiglio di classe

Disciplina

………………………… …………………………

………………………… …………………………

………………………… …………………………

………………………… …………………………

………………………… …………………………

………………………… …………………………

Familiari

…………………………………………………………….

Altri operatori scolastici ed extrascolastici

………………………………………………………….

………………………………………………………….

Data ……………………………… IL DIRIGENTE SCOLASTICO

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ALLEGATI: - “INCONTRI SCUOLA-FAMIGLIA” - “INCONTRI SCUOLA-EQUIPE” da compilare nel corso dell’anno scolastico.

Allegato 1

INCONTRI SCUOLA – FAMIGLIA

Data …………………….. Oggetto ……………………………………..

Data …………………….. Oggetto ……………………………………..

Data …………………….. Oggetto ……………………………………..

Data …………………….. Oggetto ……………………………………..

Data …………………….. Oggetto ……………………………………..

Data …………………….. Oggetto ……………………………………..

Data …………………….. Oggetto ……………………………………..

Data …………………….. Oggetto ……………………………………..

Data …………………….. Oggetto ……………………………………..

Data …………………….. Oggetto ……………………………………..

Data …………………….. Oggetto ……………………………………..

Data …………………….. Oggetto ……………………………………..

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Allegato 2

INCONTRI SCUOLA - EQUIPE

Data …………………….. Oggetto ……………………………………..

Data …………………….. Oggetto ……………………………………..

Data …………………….. Oggetto ……………………………………..

Data …………………….. Oggetto ……………………………………..

Data …………………….. Oggetto ……………………………………..

Data …………………….. Oggetto ……………………………………..

Data …………………….. Oggetto ……………………………………..

Data …………………….. Oggetto ……………………………………..

Data …………………….. Oggetto ……………………………………..

Data …………………….. Oggetto ……………………………………..

Data …………………….. Oggetto ……………………………………..

Data …………………….. Oggetto …………………………………….

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