Linguistica generale I

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  • 8/6/2019 Linguistica generale I

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    Le Propriet della Lingua

    La linguistica generale il ramo delle scienze umane che si occupa di che cosa sono e di comefunzionano le lingue. Oggetto della linguistica sono in primo luogo le cosiddette lingue storico-naturali, cio le lingue nate spontaneamente nel corso della civilt umana e usate dagli esseriumani ora e nel passato.

    Linguaggio Verbale Umano

    Termine generale per indicare in astratto le lingue storico-naturali. uno e il pi raffinato e duttiledegli strumenti e dei modi di comunicazione a disposizione dell'homo sapiens. Per inquadrare ilLVU fra i vari tipi e modi di comunicazione, utile la nozione di segno.Un segno genericamente parlando, qualcosa che sta per qualcos'altro e serve per comunicarequesto qualcos'altro. Con comunicare si intende etimologicamente mettere in comune, renderecomune.Per i semiologi tutto pu comunicare qualcosa: ogni fatto culturale suscettibile di essereinterpretato da qualcuno e quindi di dare/veicolare qualche informazione. pi utile per intendere

    comunicazione in senso pi ristretto. Si ha comunicazione quando c' intenzionalit, quindi uncomportamento prodotto da un emittente al fine di far passare dell'informazione e che viene

    percepito da un ricevente come tale (altrimenti si ha solo un passaggio di informazione).

    Vedi schema pagina 2.

    Segni, codice

    Il segno l'unit fondamentale nella comunicazione in quanto ne fa da supporto. Esistono diversitipi di segni:

    1. Indici (sintomi): motivati naturalmente / non intenzionali. Basati sul rapporto causa ocondizione scatenante > effetto. Starnuto = avere il raffreddore; nuvole scure = sta per

    piovere; ecc.2. Segnali: motivati naturalmente / usati intenzionalmente. Fuoco acceso con fumo = segnalo

    la mia presenza; sbadiglio volontario = sono annoiato; latrati di allarme di scimmie; ecc.3. Icone (immagine): motivati analogicamente / intenzionali. Basati sulla similarit di forma e

    struttura, riproducono propriet dell'oggetto designato. Es carte geografiche, mappe,fotografie, disegni, registrazioni su nastro, diagrammi e istogrammi, onomatopee, ecc.

    4. Simboli: motivati culturalmente / intenzionali. Es colore bianco/nero = lutto; rosso delsemaforo = fermarsi; colomba con ramoscello d'ulivo = pace; ecc.

    5. Segni (in senso stretto): non motivati (arbitrari, totalmente immotivati, basati su meraconvenzione) / intenzionali. Es messaggi linguistici, suono al telefono linea occupata, moltisegnali stradali, comunicazione gestuale come il linguaggio dei gesti dei sordomuti, ecc.

    Dalla categoria 1 alla 5 la motivazione che lega il qualcosa al qualcos'altro che vienecomunicato diventa via via sempre pi convenzionale, immotivata e meno diretta. Aumenta quindila specificit culturale dei segni in senso lato: mentre gli indici, in quanto fatti di natura, sono divalore universale, uguali per tutte le culture in ogni tempo, i segni in senso stretto sono dipendentida ogni singola tradizione culturale.

    Nella comunicazione in senso stretto, ci che permette al ricevente di interpretare un segno ilcodice. Cio l'insieme di corrispondenze, fissatesi per convenzione, fra qualcosa (insieme

    manifestante) e qualcos'altro (insieme manifestato) che fornisce le regole di interpretazione deisegni. Tutti i sistemi di comunicazione sono dei codici. I segni linguistici costituiscono il codicelingua.

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    Biplanarit

    Non una propriet esclusiva al linguaggio verbale umano, in quanto costitutiva di tutti i segni.Consiste nel fatto che ci siano in un segno due facce o due piani (il qualcosa e il qualcos'altro): ilsignificante e il significato. Il significante detto anche espressione o pi raramente forma la

    parte fisicamente percepibile del segno, quello che cade sotto i nostri sensi ( il qualcosa, per es. la

    parola gatto pronunciata o scritta); il significato, chiamato anche contenuto la parte nonmaterialmente percepibile, l'informazione veicolata dalla faccia percepibile (il qualcos'altro per es.il concetto di gatto)Quindi mentre un codice si pu definire come un insieme di corrispondenze tra significati esignificanti, un segno come l'associazione di un significante a un significato.

    Arbitrariet