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Modena 2013 L’INTEGRAZIONE TRA LE DISCIPLINE: OLTRE LE DUE CULTURE Carlo Petracca

L’INTEGRAZIONE TRA LE DISCIPLINE: OLTRE LE DUE … · L’insegnante nella nostra epoca storica non è più una figura solitaria, quasi sacrale, che celebra il proprio rito al riparo

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L’INTEGRAZIONE TRA LE DISCIPLINE: OLTRE LE DUE

CULTURE

Carlo Petracca

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I DISCIPLINARISTI• LE DISCIPLINE

• a)raccolgono le più significative conquiste umane<< La nascita delle varie discipline di studio è frutto dell’impegno secolare

con cui l’umanità persegue l’ampliamento delle conoscenze e del mondo>> (GARDNER, 30).

• b) permettono lo sviluppo della civiltà<< Tra sviluppo delle discipline e nascita delle civiltà a volte c’è stato un

legame abbastanza stretto …. Quando le discipline vengono meno è giocoforza ripiegare sul senso comune e su quel suo succedaneo inevitabile che è la comune dissennatezza>> (GARDNER, 152).

• c) Sono lenti di accesso ai problemi del mondo<<Una circostanza ugualmente importante è che le discipline

rappresentano altrettanti punti di accesso per affrontare le questioni più profonde riguardanti il mondo …>> (GARDENER).

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I TRASVERSALISTI• a) I saperi, frazionati e suddivisi in discipline sono inadeguati ad

affrontare realtà e problemi che sono multidimensionali <<Di fatto l’iperspecializzazione impedisce di vedere il globale (che

frammenta in particelle) così come l’essenziale ( che dissolve) >> (MORIN, 6)

• b)Le discipline consentono un approccio riduzionista ai problemi

• << Le discipline ci ingiungono << di ridurre il complesso al semplice, cioè di separare ciò che è legato, di scomporre e non di comporre>>. (MORIN,7).

• c)Le discipline non sono in grado di dare risposte all’entità globali

• Le entità globali << erano state affettate come salami ed alla fine disintegrate, nella convinzione che derivassero dall’ingenuità prescentifica, ma in realtà perché comportavano al loro interno una complessità insostenibile per il pensiero disgiuntivo>> (MORIN,

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PROBLEMA EPISTEMOLOGICO• A) Sostenitori della settorialita’

della scienza:• Positivismo classico: il reale viene SUDDIVISO fra le

scienze come un latifondo tra i contadini• La cultura occidentale affronta la complessità del reale

con la SCOMPOSIZIONE• Specializzazione estrema anche in campo

professionale• Priorità logica della disciplinarità (D. Antiseri)

Metafora 7° Sinfonia di Beethoven

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PROBLEMA EPISTEMOLOGICO

• B) Sostenitori della unità della scienza:

• Teoria marxista: SCOMPOSIZIONE = ALIENAZIONE• l’interdisciplinarità è nella natura dell’esperienza (M.

Laeng)• L’interdisciplinarità è nell’uomo• Priorità logica dell’interdisciplinarità• Metafora 7° Sinfonia di Beethoven

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PROBLEMA EPISTEMOLOGICO

• c) Sostenitori dell’incontro:• Il sapere è caratterizzato da UNITA’ E

MOLTEPLICITA’ • L’unità non può annullare le diversità in quanto

la scienza non può vivere fuori delle sue specializzazioni

• Le ricerche settoriali non possono rimanere chiuse in se stesse, ma devono stabilire collegamenti con altri campi del sapere

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TEORIA SISTEMICA• La teoria generale dei sistemi partendo dalla constatazione

che la maggior parte degli oggetti della fisica, dell’astronomia, della biologia, della sociologia (atomi, molecole, cellule, organismi, società, astri, galassie)

formavano sistemi, ossia degli insiemi di parti differenti che costituiscono un tutto organizzato arriva a sostenere che:

« UN TUTTO E’ PIU’ DELL’INSIEME DELLE PARTI CHE LO COMPONGONO»

Un sistema assume proprietà e significati che sono ignoti alle parti che le compongono e perciò vengono chiamate le

«emergenze»

Se si resta confinati alle parti sfugge il significato del tutto

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TEORIA SISTEMICA

• Le discipline nel passato, avendo frammentato e compartimentato sempre più il campo del sapere, avevano «spezzato le

entità naturali sulle quali hanno sempre poggiato le grandi interrogazioni umane: il cosmo, la natura, la vita e al limite l’essere

umano. Le nuove scienze, ecologia, scienze della terra, cosmologia, sono poli-trans-

disciplinari: esse hanno per oggetto non un settore o una parte, ma un sistema complesso che costituisce un tutto

organizzato» (Morin, 20-21)

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Concezione dell’apprendimento

• Le teorie dell’apprendimento inizialmente hanno sostenuto che il conoscere procede dal particolare all’universale, dal semplice al complesso (associazionismo, connessionismo, comportamentismo, istruzione programmata, tassonomie …)

• << Non sarebbe possibile avere la padronanza di una abilità complessa senza prima avere la padronanza degli elementi distinti>> (M. Crahay)

• La nostra civiltà e di conseguenza il nostro insegnamento hanno privilegiato la separazione a scapito dell’interconnessione, l’analisi a scapito della sintesi» (Morin, p. 19)

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COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA

- Gli ultimi studi sull’apprendimento hanno messo in risalto che:

- l’apprendimento efficace non è quello che si basa sulla segmentazione del

contenuto che viene decontestualizzato, ma quello che avviene in situazioni complesse e «situate» ossia in situazioni il più possibile vicine al mondo reale.

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COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA

- SOSTIENE MORIN:

« Il processo è circolare, passa dalla separazione al collegamento, dal collegamento alla

separazione, e poi, dall’analisi alla sintesi, dalla sintesi all’analisi. In altri termini la conoscenza

comporta nello stesso tempo separazione e interconnessione, analisi e sintesi»

Di conseguenza – mi sento di affermare- il NUOVO UMANESIMO si ottiene se nelle nostre scuole si afferma il principio di «globalizzare e

contestualizzare» il sapereModena 2013Carlo Petracca

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LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

• COGNIZIONE SITUATA

- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso, ma anche dal globale al semplice:

- L’apprendimento della lettura

- La comprensione di un testo scritto

- La linguistica testuale

- I processi bottom-up e top-down

- Gli studi sulla percezione

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J. BRUNER = Curriculum a spirale

<< che inizia con una descrizione intuitiva di un

campo di conoscenza, per poi tornare indietro circolarmente a dare una rappresentazione più potente e più formale di quel

campo>>13

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L’INCONTRO

• <<Ogni argomento ha una sua struttura, coerenza, bellezza. Questa struttura è ciò che conferisce all’argomento la sua fondamentale semplicità.

• Ed è apprendendo la natura di esso che riusciamo ad afferrare il significato essenziale dell’argomento testo>>.

• (J. BRUNER, Dopo Dewey. Il processo di apprendimento nelle due culture, Armando, Roma,1976, ).

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L’INCONTRO

• H. GARDNER:• Riconosce che per trovare risposte conclusive ai problemi dell’uomo e

del mondo occorre necessariamente: << andare oltre le singole discipline … cercare una sintesi>> p. 152.

• Intitola un paragrafo del suo libro “Discipline … e oltre” e nell’oltre è racchiusa tutta l’esigenza della trasversalità

• E. MORIN • Riconosce che la storia della scienza ha dimostrato la fecondità delle

discipline che operano: << la delimitazione di un dominio di competenza, senza il quale la conoscenza diventerebbe inafferrabile >> p. 112+ 120.

• Intitola un paragrafo “Virtù della specializzazione e rischi dell’iperspecializzazione”,

• Auspica ”Sconfinamenti e migrazioni interdisciplinari” e la creazione dell’occhio “extradisciplinare

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INDICAZIONI PER IL CURRICOLO• << … il bisogno di conoscenza degli studenti non si soddisfa con il semplice

accumulo di tante conoscenze in vari campi, ma solo con il pieno dominio dei

singoli ambiti disciplinari e, contemporaneamente, con

l’elaborazione delle loro molteplici connessioni.

• E’ quindi decisiva una nuova alleanza fra scienza, storia, discipline

umanistiche, arti e tecnologia, in grado di delineare la prospettiva di un nuovo

umanesimo>> p.11Modena 2013

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INDICAZIONI PER IL CURRICOLO

• << Negli ultimi decenni infatti discipline una volta distanti hanno

collaborato nel ricostruire un albero genealogico delle popolazioni umane

e nel tracciare i tempi e i percorsi delle grandi migrazioni con cui il pianeta è

stato popolato >> p. 12

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INDICAZIONI PER IL CURRICOLO

• In tale prospettiva ecco gli obiettivi prioritari:

• << Insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza – l’universo, il pianeta, la natura, la vita, l’umanità, la società, il corpo, la mente, la storia –in una prospettiva complessa, volta a superare la frammentazione delle discipline e a integrarle in nuovi quadri d’insieme >> p. 11

• <<diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell’attuale condizione umana … possono essere affrontati e risolti attraverso una stretta collaborazione non solo fra le nazioni, ma anche fra le discipline e le culture >> p. 11

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NUOVE INDICAZIONI – I CICLO L’INCONTROAree disciplinari e discipline

•<< Le discipline, così come noi le conosciamo, sono state storicamente separate l'una dall'altra da confini convenzionali che non hanno alcun riscontro con l’unitarietà tipica dei processi di apprendimento…•Oggi, inoltre, le stesse fondamenta delle discipline sono caratterizzate da un'intrinseca complessità e da vaste aree di connessione che rendono improponibili rigide separazioni >> p. 17..Carlo Petracca

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NUOVE INDICAZIONI – I CICLO L’INCONTROAree disciplinari e disciplineI Ciclo centrato sull’approccio graduale alle discipline

•Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica, mentre continua a valorizzare le esperienze con approcci educativi attivi, è

finalizzata a guidare i ragazzi lungo percorsi di conoscenza progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni tra i

diversi saperi.

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INDICAZIONI LICEI• INDICAZIONI NAZIONALI PER I LICEI• «Se progettare percorsi di effettiva

intersezione tra le materie sarà compito della programmazione collegiale dei dipartimenti disciplinari e dei consigli di classe, le Indicazioni sottolineano tuttavia i punti fondamentali di convergenza, i momenti storici e i nodi concettuali che richiedono l’intervento congiunto di più discipline per essere compresi nella loro reale portata» (DPR 89 del 15.03.2010)

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LINEE GIUDA IST. TECNICI E PROFESSIONALI

• LINEE GUIDA TECNICI E PRIFESSIONALI• «Questa impostazione implica una

particolare cura nella progettazione didattica dei vari insegnamenti e nella loro realizzazione, cercando in primo luogo una sistematica collaborazione tra i docenti delle varie discipline coinvolte e, in secondo luogo, favorendo una costante verifica della capacità di collegamento da parte degli studenti tra quanto appreso nell’area comune e quanto affrontato nell’area di indirizzo e viceversa» (DPR 87 del 15.03.2010)

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Multidisciplinarità

Giustapposizione di discipline diverse, talvolta

senza alcun rapporto apparente tra loro.

Es: musica + matematica + storia

Pluridisciplinarità

Giustapposizione di discipline più o meno vicine all’interno di un settore di conoscenza.

Es: matematica + fisica oppure, nel campo delle lettere: francese + latino + greco

Interdisciplinarità

Interazione tra due o più discipline: tale interazione può andare dalla semplice comunicazione di idee fino all’integrazione reciproca dei concetti direttivi, della teoria della conoscenza, della metodologia,delle procedure, dei dati e dell’organizzazione della ricerca e dell’insegnamento. Un gruppo interdisciplinare si compone di persone che hanno ricevuto una formazione in diversi campi di conoscenza (discipline) aventi ciascuno dei concetti, metodi, dati e termini propri.

Transdisciplinarità

Messa in opera di una assiomatica comune ad un insieme di discipline.

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PEDAGOGICA

TIPOLOGIE DI INTERDISCIPLINARITA’

DIDATTICA

PER OMOLOGIA MATERIALE

PER OMOLOGIA FORMALE

OPERATIVAModena 2013

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INDICAZIONI - CURRICOLO

Quale trasversalità?

1. Trasversalità pedagogicaConvergenza di discipline, ciascuna con la propria specificità, su obiettivi

formativi comuni, quelli indicati nel Profilo di uscita dello studente

2. Trasversalità didatticaConvergenza di discipline, ciascuna con la propria specificità, su obiettivi

didattici comuni

3. Trasversalità per omologia materiale (contenutistica)• Le scuole nuove, l’attivismo in primo piano.• Sorge la proposta della «scuola su misura» di Claparéde • Scuola centrata sui bisogni del fanciullo proposta da Decroly.

• «Centri d’interesse» e «Nuclei tematici»

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TEMA DISCIPLINE

DISCIPLINE

DISCIPLINEDISCIPLINE

DISCIPLINE

DISCIPLINE

DISCIPLINE DISCIPLINE

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PROBLEMA DISCIPLINE

DISCIPLINE

DISCIPLINEDISCIPLINE

DISCIPLINE

DISCIPLINE

DISCIPLINE DISCIPLINE

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INDICAZIONI - CURRICOLO

Quale trasversalità?

4. Trasversalità per omologia formale

• C. Scurati ritiene che l’interdisciplinarità a livello didattico può essere meglio assicurata attraverso l’omologia formale che deriva dall’applicazione dei principi dello strutturalismo.

• L’omologia formale privilegia il momento metodologico e logico rispetto a quello meramente contenutistico.

• Spesso la stessa metodologia viene utilizzata da discipline diverse: • la generalizzazione, ad esempio, è una procedura che appartiene alle

scienze, alla matematica, alla storia, ma anche all’italiano in quanto per poter riassumere occorre saper generalizzare, ossia condensare e sussumere più informazioni di dettaglio in una espressione più sintetica.

• la relazione causa-effetto la si trova in storia, ma anche in scienze, matematica, ecc.

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INDICAZIONI - CURRICOLO

PRIMO PRINCIPIO: TRASVERSALITA’

5. Trasversalità operativaEsame finale del primo e secondo ciclo parlano di colloqui

pluridisciplinare Per la realizzazione di una qualsiasi delle forme di trasversalità finora

indicate abbiamo bisogno di un altro tipo di interdisciplinarità di cui si parla poco: quella operativa

Esiste una interdisciplinarità operativa che la scuola non attua in modo adeguato e che viene a coincidere con

la collegialità.

L’insegnante nella nostra epoca storica non è più una figura solitaria, quasi sacrale, che celebra il proprio rito al riparo delle mura

scolastiche, all’interno delle propria aula in un rapporto individualistico con i suoi allievi e con il suo sapere.

L. Apostel: L’interdisciplinarità non si impara e non si insegna, si vive!

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INDICAZIONI - CURRICOLO

curricolo per competenze richiede:

• Trasversalità• Definizione di competenza:

capacità di un individuo di saper risolvere situazioni

problematiche, complesse e inedite, il più vicino possibile al

mondo reale

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INDICAZIONI - CURRICOLO

Superamento della programmazione per obiettivi e del comportamentismo

Evitare:1. Atomizzazione dell’atto educativo che, invece, ha sempre un carattere

globale e olistico2. Parcellizzazione dell’apprendimento

Andare verso:1. Modularità dei contenuti

2. Costruire panorami, non sentieri<< Educare non significa portare a destinazione,

ma viaggiare tra diversi panorami >> (Richard Stanley Peters)3. L’apprendimento significativo

4.Un modello sistemicoSe resti confinato alle parti ti sfugge il significato del tutto

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INDICAZIONI - CURRICOLO

OLTRE LE DUE CULTURE?

• Il sapere ha vissuto per tanto tempo una dualità: cultura umanistica e cultura scientifica

• Charles Pearcy Snow, nel suo fortunato saggio del 1959, ha denunciato la pericolosa frattura o conflitto tra la cultura umanistica e la cultura scientifica

• Altri ritengono che le culture di cui parlare oggi dovrebbero essere almeno tre ( W. Lepenies, Le tre culture, il Mulino, 1987; M. Talamo, Oltre le due culture, Rubbettino , 1997)

• La terza cultura è rappresentata dalle scienze sociali:• Sorte in Occidente tra il settecento e ottocento• Affrancamento dalla letteratura e dalla filosofia• Avvicinamento alle scienze naturali e rivendicazione di «scienze empiriche»• Affrancamento dalle scienze naturali e rivendicazione di uno statuto

epistemologico autonomo

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