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L’Irc e il riordino del secondo ciclo Sergio Cicatelli Nola, 24 aprile 2010

L’Irc e il riordino del secondo ciclo

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L’Irc e il riordino del secondo ciclo. Sergio Cicatelli Nola, 24 aprile 2010. Riforma o riordino?. Non esiste una Riforma Gelmini (come non è esistita una Riforma Fioroni). - PowerPoint PPT Presentation

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L’Irc e il riordino del secondo ciclo

Sergio Cicatelli

Nola, 24 aprile 2010

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Riforma o riordino?

Non esiste una Riforma Gelmini (come non è esistita una Riforma Fioroni).

Manca una progettualità culturale organica perché si tratta di interventi correttivi a un progetto riformatore (Moratti) già in vigore.

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Tre regolamenti

Licei: Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei.

Tecnici: Norme concernenti il riordino degli istituti tecnici.

Professionali: Norme concernenti il riordino degli istituti professionali.

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Il punto di partenza Legge 133/08, art. 64:

Tagli (1 punto docenti/alunni, -17% ata) Ridefinizione dei curricoli Nuovi criteri per gli organici Rimodulazione scuola primaria Ridimensionamento rete scolastica Obbligo d’istruzione anche nell’Ifp Sospensione Ssis Risparmio di 7.832 mld entro il 2012 30% delle economie per valorizzare docenti

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I regolamenti Gelmini Rete scolastica (DPR 81/09) Primo ciclo (DPR 89/09) Personale ata (DPR 119/09) Valutazione (DPR 122/09) Istituti tecnici (approvato definitivamente) Istituti professionali (approvato definitivamente) Licei (approvato definitivamente) Classi di concorso (solo prima lettura) Educazione degli adulti (solo prima lettura) IFP (in Conferenza Unificata)

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Il primo ciclo

In vigore dal 1-9-2009. Confermate a titolo sperimentale le

Indicazioni Fioroni per il triennio 2009-12. Anticipi per infanzia e primaria. Primaria a 24, 27, 30, 40 ore. Insegnante unico/prevalente. 29 ore + 1 nella secondaria di I grado.

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Il secondo ciclo

Un sistema bipartito, tripartito o quadripartito?

1. Scuola secondaria superiore e IFP (riforma Moratti: licei e IFP)

2. Licei, tecnici-professionali, IFP

3. Licei, tecnici, professionali, IFP

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Ordinamento interno

Biennio + biennio + ultimo anno Ma nei regolamenti il secondo biennio e

l’ultimo anno «costituiscono articolazioni di un complessivo triennio».

D’altra parte, il primo biennio rientra nell’obbligo di istruzione e quindi costituisce un segmento distinto.

Riscrittura di alcuni curricoli per adeguarli alle competenze richieste dall’obbligo.

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Un iter complesso

Legge 133/08: 12 mesi per i regolamenti 28-5-09 CdM: prima lettura tecnici e professionali 12-6-09 CdM: prima lettura licei 1-7-09DL 78 (= L 102/09): basta prima lettura 22-7-09 Parere CNPI (preliminare) 7-10-09 Parere CNPI (licei) 29-10-09 Parere Conferenza Unificata 21-12-09 Parere Consiglio di Stato (dep. 13-1-10) 20-1-10 Parere Camera 27-1-10 Parere Senato 4-2-10CdM: approvazione definitiva

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I licei

14 tipologie o indirizzi:Artistico (6 indirizzi)ClassicoLinguisticoMusicale e coreutico (2 sezioni)Scientifico (+ opzione scienze applicate)Scienze umane (+ opzione economico-sociale)

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I vincoli di orario

Mediamente 30 ore settimanali per i licei. Massimo 32 ore per tecnici e professionali. Ore di 60 minuti effettivi. Le scuole non statali, se dispongono delle

risorse, possono conservare i maggiori quadri orari precedenti.

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Autonomia e flessibilità

20% di autonomia su tutto il curricolo In aggiunta ulteriori quote di flessibilità 1° biennio 2° biennio 5° anno

Licei 20% 30% 20% Tecnici 30% 35% Professionali 25% 35% 40%

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Le confluenze

Ogni indirizzo (ordinario o sperimentale) confluisce in uno dei nuovi percorsi istituiti.

È possibile chiedere all’USR una confluenza diversa da quella prevista.

Il destino degli istituti d’arte. Il caso dello scientifico tecnologico.

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Un avvio graduale

Viste le sollecitazioni venute da tutti gli organi di consultazione, l’avvio è stato limitato al solo primo anno nel 2010-11.

Ma gli istituti tecnici e professionali ridurranno comunque i propri orari anche negli anni successivi, escluso l’ultimo.

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I profili del secondo ciclo

Vale per tutti il riferimento al Profilo del secondo ciclo allegato al DLgs 226/05.

Impostazione funzionalista. Riscritto interamente il profilo dei licei rispetto al

testo approvato in prima lettura. Scarsi riferimenti alla dimensione religiosa o

all’Irc.

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Il profilo dei licei

Cinque aree:MetodologicaLogico-argomentativaLinguistica e comunicativaStorico-umanisticaScientifica, matematica e tecnologica

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La dimensione religiosa (licei)

Nell’area storico-umanistica: «Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture».

Compare almeno 11 volte il riferimento generico alla «tradizione» o al «tradizionale».

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Insegnamenti in lingua straniera Nell’ultimo anno di tutti i licei dovrà essere

previsto l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica.

Nel liceo linguistico tale insegnamento è previsto a partire dal terzo anno e, a partire da quarto anno, anche di una seconda disciplina non linguistica in una diversa lingua straniera.

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Il curricolo liceale

Il latino rimane solo nei licei: classico, linguistico (solo 2 anni), scientifico (non nell’opzione scienze applicate), scienze umane (non nell’opzione economico-sociale).

La filosofia diventa disciplina caratterizzante (presente in tutti i licei)

Nel primo biennio si abbina l’insegnamento di storia e geografia (3 ore).

Nel primo biennio matematica comprende sempre anche informatica.

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Liceo artistico(con 6 indirizzi)

Materie 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3

Storia e geografia 3 3

Storia 2 2 2

Filosofia 2 2 2

Matematica (con Informatica al primo biennio) 3 3 2 2 2

Fisica 2 2 2

Scienze naturali (Biologia, Chimica e Scienze della terra) 2 2

Chimica (dei materiali) 2 2

Storia dell’arte 3 3 3 3 3

Discipline grafiche e pittoriche 4 4

Discipline geometriche 3 3

Discipline plastiche e scultoree 3 3

Laboratorio artistico (orientativo per gli indirizzi attivi a partire dal 3° anno) 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1

Laboratorio di indirizzo 6 6 8

Discipline di indirizzo 6 6 6

Totale 34 34 35 35 35

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Liceo classicoMaterie 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura latina 5 5 4 4 4

Lingua e cultura greca 4 4 3 3 3

Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3

Storia e Geografia 3 3

Storia 3 3 3

Filosofia 3 3 3

Matematica (con Informatica al primo biennio) 3 3 2 2 2

Fisica 2 2 2

Scienze naturali (Biologia, Chimica, Sc. terra) 2 2 2 2 2

Storia dell’arte 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1

Totale 27 27 31 31 31

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Liceo linguisticoMaterie 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua latina 2 2

Lingua e cultura straniera 1 4 4 3 3 3

Lingua e cultura straniera 2 3 3 4 4 4

Lingua e cultura straniera 3 3 3 4 4 4

Storia e Geografia 3 3

Storia 2 2 2

Filosofia 2 2 2

Matematica (con Informatica al primo biennio) 3 3 2 2 2

Fisica 2 2 2

Scienze naturali (Biologia, Chimica, Scienze della terra)

2 2 2 2 2

Storia dell’arte 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1

Totale 27 27 30 30 30

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Liceo musicale e coreutico(sezione musicale)

Materie 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3

Storia e Geografia 3 3

Storia 2 2 2

Filosofia 2 2 2

Matematica (con Informatica al primo biennio) 3 3 2 2 2

Fisica 2 2 2

Scienze naturali (Biologia, Chimica, Scienze della terra) 2 2

Storia dell’arte 2 2 2 2 2

Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Esecuzione e interpretazione (in convenzione con i conservatori) 3 3 2 2 2

Teoria, analisi e composizione (in convenzione con i conservatori) 3 3 3 3 3

Storia della musica 2 2 2 2 2

Laboratorio di musica d’insieme (in convenzione con i conservatori) 2 2 3 3 3

Tecnologie musicali (in convenzione con i conservatori) 2 2 2 2 2

Totale 32 32 32 32 32

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Liceo musicale e coreutico(sezione coreutica)

Materie 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3

Storia e Geografia 3 3

Storia 2 2 2

Filosofia 2 2 2

Matematica (con Informatica al primo biennio) 3 3 2 2 2

Fisica 2 2 2

Scienze naturali (Biologia, Chimica, Scienze della terra) 2 2

Storia dell’arte 2 2 2 2 2

Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1

Storia della danza 2 2 2

Storia della musica 3 3 3

Tecniche della danza 8 8 8 8 8

Laboratorio coreutico 3 3 3

Laboratorio coreografico 2 2

Teoria e pratica musicale per la danza 2 2

Totale 32 32 32 32 32

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Liceo scientificoMaterie 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura latina 3 3 3 3 3

Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3

Storia e Geografia 3 3

Storia 2 2 2

Filosofia 3 3 3

Matematica (con Informatica al primo biennio) 5 5 4 4 4

Fisica 2 2 3 3 3

Scienze naturali (Biologia, Chimica, Sc. d. terra) 2 2 3 3 3

Disegno e storia dell’arte 2 2 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1

Totale 27 27 30 30 30

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Liceo scientifico(opzione scienze applicate)

Materie 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3

Storia e Geografia 3 3

Storia 2 2 2

Filosofia 2 2 2

Matematica 5 4 4 4 4

Informatica 2 2 2 2 2

Fisica 2 2 3 3 3

Scienze naturali (Biologia, Chimica, Sc. della terra)

3 4 5 5 5

Disegno e storia dell’arte 2 2 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1

Totale 27 27 30 30 30

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Liceo delle scienze umaneMaterie 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura latina 3 3 2 2 2

Storia e Geografia 3 3

Storia 2 2 2

Filosofia 3 3 3

Scienze umane (Antrop., Pedag., Psicol., Sociol.) 4 4 5 5 5

Diritto ed Economia 2 2

Lingua e cultura straniera 3 3 2 2 2

Matematica (con Informatica al primo biennio) 3 3 2 2 2

Fisica 3 3 3

Scienze naturali (Biologia, Chimica, Sc. della terra) 2 2 2 2 2

Storia dell’arte 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1

Totale 27 27 30 30 30

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Liceo delle scienze umane(opzione economico-sociale)

Materie 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Storia e Geografia 3 3

Storia 2 2 2

Filosofia 2 2 2

Scienze umane (Antrop., Metodol., Psicol., Sociol.) 3 3 3 3 3

Diritto ed Economia politica 3 3 3 3 3

Lingua e cultura straniera 1 3 3 3 3 3

Lingua e cultura straniera 2 3 3 3 3 3

Matematica (con Informatica al primo biennio) 3 3 3 3 3

Fisica 2 2 2

Scienze naturali (Biologia, Chimica, Sc. della terra) 2 2

Storia dell’arte 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1

Totale 27 27 30 30 30

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Istituti tecnici

«L’identità degli istituti tecnici si caratterizza per una solida base culturale di carattere scientifico e tecnolo-gico in linea con le indicazioni dell’Unione europea, costruita attraverso lo studio, l’approfondimento e l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico ed è espressa da un limitato numero di ampi indirizzi, correlati a settori fondamen-tali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese, con l’obiettivo di far acquisire agli studenti, in relazione all’esercizio di professioni tecniche, saperi e compe-tenze necessari per un rapido inserimento nel mondo del lavoro e per l’accesso all’università e all’istruzione e formazione tecnica superiore».

(Regolamento, art. 2.1)

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Gli Istituti tecnici

Due settori e undici indirizzi. Attività di laboratorio. Curricolo ripartito tra area di istruzione

generale e area di indirizzo. L’area di indirizzo incide per un terzo

nel primo biennio e per metà nel resto del percorso.

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Gli istituti tecnici

Settore economico1. Amministrazione, finanza e marketing2. Turismo

Settore tecnologico1. Meccanica, meccatronica ed energia2. Trasporti e logistica3. Elettronica ed elettrotecnica4. Informatica e telecomunicazioni5. Grafica e comunicazione6. Chimica, materiali e biotecnologie7. Sistema moda8. Agraria, agroalimentare e agroindustria9. Costruzioni, ambiente e territorio

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Insegnamenti generaliComuni a tutti i settori e indirizzi

Materie 1° anno

2° anno

3° anno

4° anno

5° anno

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed Economia 2 2

Scienze integrate (Sc. terra e Biol.) 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o Attiv. alternative 1 1 1 1 1

Totale insegnamenti generali 20 20 15 15 15

Totale insegnamenti di indirizzo 12 12 17 17 17

Totale 32 32 32 32 32

Page 33: L’Irc e il riordino del secondo ciclo

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La dimensione religiosa (tecnici)

Nessun riferimento alla dimensione religiosa o spirituale nel Profilo (dovrebbe bastare il rinvio al Pecup generale del secondo ciclo).

Ricorre 8 volte il concetto di innovazione.

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Istituti professionali

«L’identità degli istituti professionali si caratterizza per una solida base di istruzione generale e tecnico-professionale, che consente agli studenti di sviluppare, in una dimensione operativa, i saperi e le competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento, considerato nella sua dimensione sistemica».

(Regolamento, art. 2.1)

Page 35: L’Irc e il riordino del secondo ciclo

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Istituti professionali

Gli istituti professionali adottano lo stesso ordinamento degli istituti tecnici (due bienni + un ultimo anno), mentre in passato erano articolati in triennio + biennio, con rilascio di una qualifica al termine del triennio.

In regime di sussidiarietà con l’IFP gli istituti professionali potranno continuare a rilasciare qualifiche e diplomi professionali.

Page 36: L’Irc e il riordino del secondo ciclo

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Istituti professionali

Due settori e sei indirizzi. L’organizzazione è in tutto identica agli

istituti tecnici, fatta salva la maggiore quota di flessibilità.

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Gli istituti professionali

Settore dei servizi1. Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale2. Servizi socio-sanitari

1. Arti ausiliarie delle professioni sanitarie, Ottico2. Arti ausiliarie delle professioni sanitarie, Odontotecnico

3. Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera4. Servizi commerciali

Settore industria e artigianato1. Produzioni industriali e artigianali

1. Industria2. Artigianato

2. Manutenzione e assistenza tecnica

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Insegnamenti generaliComuni a tutti i settori e indirizzi

Materie 1° anno

2° anno

3° anno

4° anno

5° anno

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed Economia 2 2

Scienze integrate (Sc. terra e Biol.) 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o Attiv. alternative 1 1 1 1 1

Totale insegnamenti generali 20 20 15 15 15

Totale insegnamenti di indirizzo 12 12 17 17 17

Totale 32 32 32 32 32

Page 39: L’Irc e il riordino del secondo ciclo

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La dimensione religiosa (prof.)

Nessun riferimento alla dimensione religiosa o spirituale nel Profilo. Anche qui dovrebbe bastare il rinvio al Pecup generale del secondo ciclo.

Due volte si parla di etica. Dieci volte ricorre il concetto di produzione

o l’aggettivo ‘produttivo’.

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Indicazioni nazionali

Il Regolamento dei licei prevede (art. 13, c. 10) l’emanazione di un DM, di concerto con il Ministro dell’economia delle finanze, con «le indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento con riferimento ai profili di cui all’articolo 2, commi 1 e 3, in relazione alle attività e agli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali».

I Regolamenti degli istituti tecnici e professionali (art. 5) prevedono invece che «la declinazione dei risultati di apprendimento in competenze, abilità e conoscenze è effettuata dalle istituzioni scolastiche, nella loro autonomia, sulla base delle linee guida di cui all’art. 8».

Page 41: L’Irc e il riordino del secondo ciclo

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Indicazioni nazionali per i licei

Il Consiglio di Stato aveva chiesto che, per la loro natura, le indicazioni dei licei fossero pubblicate mediante «atti aventi forza normativa», cioè con un DPR e non con un DM. Per rispettare i tempi di emanazione il Ministro non ha soddisfatto la richiesta, quindi uscirà entro il 31-8-2010 un DM con le Indicazioni nazionali per tutte le discipline dei licei.

Il 15 marzo è stata pubblicata la prima bozza delle Indicazioni nazionali per i licei, sulla quale è stato aperto un confronto pubblico per giungere alla stesura della versione definitiva.

Page 42: L’Irc e il riordino del secondo ciclo

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Indicazioni nazionali per i licei

Il Regolamento dei licei prevede (art. 2, c. 2) che gli studenti acquisiscano nel corso del quinquennio «conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte personali e adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro».

Le Indicazioni, invece, sono state emanate in attuazione dell’art. 13, c. 10, che prevede «indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento con riferimento ai profili di cui all’articolo 2, commi 1 e 3, in relazione alle attività e agli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali».

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Indicazioni nazionali per i licei

La bozza è stata redatta da un gruppo tecnico formato da Sergio Belardinelli, Giorgio Bolondi, Max Bruschi (coordinatore), Paolo Ferratini, Gisella Langè, Andrea Ragazzini, Luca Serianni, Elena Ugolini e Nicola Vittorio, i quali si sono avvalsi della collaborazione di diversi specialisti per i singoli settori disciplinari.

Il gruppo di lavoro ha di fatto abbandonato la linea degli esperti interni al Ministero, i quali avevano già redatto schemi di indicazioni per le diverse discipline, ed è ripartito da zero producendo un risultato estremamente asciutto e sintetico.

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Indicazioni nazionali per i licei

Le Indicazioni di ciascuna disciplina si aprono con un paragrafo su Profilo generale e competenze e proseguono con un paragrafo di Obiettivi specifici di apprendimento.

Nel primo paragrafo prevale la descrizione delle finalità della disciplina e non è facile riconoscere ciò che di solito si intende per competenza.

Nel secondo paragrafo si elencano gli Osa, distinti per primo biennio, secondo biennio e ultimo anno. Per ora prevale una impostazione piuttosto contenutistica e prescrittiva.

Page 45: L’Irc e il riordino del secondo ciclo

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La polemica sulle competenze

Gentili: «La prima stesura delle Indicazioni nazionali per i licei sembra puntare in modo squilibrato esclusivamente sulla trasmissione delle conoscenze, esemplificate da materie, testi e programmi e trascurare la più ampia prospettiva educativa che si fa carico della persona e del suo apprendimento, mettendo lo studente in rapporto con le sue potenzialità di evoluzione, richiamando la pluralità delle intelligenze, l'intreccio inevitabile di conoscenze, abilità e qualità personali, i saperi messi al lavoro in campi spesso lontani dall'ambiente scolastico».

Israel: «Le nuove Indicazioni nazionali non si basano su una rivalutazione delle conoscenze contro le competenze. […] Tantomeno mirano al nozionismo. Esse mirano a escludere sia ogni approccio meramente empiristico e praticone sia ogni approccio meramente teorico. Ma rivendicano, rigore, serietà: sui contenuti dei saperi non si scherza, non vi deve essere più posto per dilettantismo e chiacchiere».

Page 46: L’Irc e il riordino del secondo ciclo

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Linee guida per gli istituti

Al momento non c’è alcuna bozza di linee guida per gli istituti tecnici e professionali, ma il testo dovrà uscire per l’inizio del nuovo anno scolastico.

L’intenzione è comunque di seguire l’impostazione del nuovo obbligo (conoscenze, abilità, competenze) con una esposizione discorsiva e non schematica.

Page 47: L’Irc e il riordino del secondo ciclo

Sergio Cicatelli 47

La competenza religiosa

Esiste una competenza religiosa? Esiste una competenza religiosa cattolica? È una competenza trasversale o disciplinare? La competenza religiosa (trasversale) è la capacità di

elaborare efficacemente giudizi sul mondo alla luce di un sistema di riferimento religioso.

La competenza religiosa può essere il correttivo alla deriva efficientistica ed economicistica delle competenze chiave.

La competenza religiosa deve coincidere con l’Irc?

Page 48: L’Irc e il riordino del secondo ciclo

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Nuove indicazioni per l’Irc

Primo ciclo: Intesa 1 agosto 2009Approvata in CdM il 4-2-2010

Secondo ciclo: lavori in corsoRivedere gli OSA Moratti (Dpr 39/06) Intesa in giugno?Competenze unitarie o differenziate?

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L’identità dell’Irc

Il confronto esplicito con la dimensione religiosa dell’esperienza umana svolge un ruolo insostituibile per la piena formazione della persona. Esso permette, infatti, l’acquisizione e l’uso appropriato di strumenti culturali che, portando al massimo sviluppo il processo di simbolizzazione che la scuola stimola e promuove in tutte le discipline, consente la comunicazione anche su realtà altrimenti indicibili e inconoscibili. Il confronto, poi, con la forma storica della religione cattolica svolge un ruolo fondamentale e costruttivo per la convivenza civile, in quanto permette di cogliere importanti aspetti dell’identità culturale di appartenenza e aiuta le relazioni e i rapporti tra persone di culture e religioni differenti.

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L’identità dell’Irc

La religione cattolica è parte costitutiva del patrimonio storico, culturale ed umano della società italiana; per questo, secondo le indicazioni dell’Accordo di revisione del Concordato, la Scuola Italiana si avvale della collaborazione della Chiesa cattolica per far conoscere i principi del cattolicesimo a tutti gli studenti che vogliano avvalersi di questa opportunità. L’Irc, mentre offre una prima conoscenza dei dati storico-positivi della Rivelazione cristiana, favorisce e accompagna lo sviluppo intellettuale e di tutti gli altri aspetti della persona, mediante l’approfondimento critico delle questioni di fondo poste dalla vita. Per tale motivo, come espressione della laicità dello stato, l’Irc è offerto a tutti in quanto opportunità preziosa per la conoscenza del cristianesimo, come radice di tanta parte della cultura italiana ed europea.

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L’identità dell’Irc

La proposta educativa dell’Irc consente la riflessione sui grandi interrogativi posti dalla condizione umana (ricerca identitaria, vita di relazione, complessità del reale, bene e male, scelte di valore, origine e fine della vita, radicali domande di senso…) e sollecita il confronto con la risposta maturata nella tradizione cristiana nel rispetto del processo di crescita della persona e con modalità differenziate a seconda della specifica fascia d’età, approfondendo le implicazioni antropologiche, sociali e valoriali, e promuovendo un confronto mediante il quale la persona, nell’esercizio della propria libertà, riflette e si orienta per la scelta di un responsabile progetto di vita. Emerge così un ulteriore contributo dell’Irc alla formazione di persone capaci di dialogo e di rispetto delle differenze, di comportamenti di reciproca comprensione, in un contesto di pluralismo culturale e religioso.

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Scuola dell’infanzia

Le attività in ordine all’insegnamento della religione cattolica, per coloro che se ne avvalgono, offrono occasioni per lo sviluppo integrale della personalità dei bambini, aprendo alla dimensione religiosa e valorizzandola, promuovendo la riflessione sul loro patrimonio di esperienze e contribuendo a rispondere al bisogno di significato di cui anch’essi sono portatori. Per favorire la loro maturazione personale, nella sua globalità, i traguardi relativi all’Irc sono distribuiti nei vari campi di esperienza.

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Il sé e l’altro

Relativamente alla religione cattolica: Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.

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Il corpo in movimento

Relativamente alla religione cattolica: Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni.

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Linguaggi, creatività, espressione Relativamente alla religione cattolica: Riconosce alcuni

linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso.

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I discorsi e le parole

Relativamente alla religione cattolica: Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso.

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La conoscenza del mondo

Relativamente alla religione cattolica: Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza.

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Primo ciclo

Vista la ripartizione delle discipline d’insegnamento in tre distinte aree disciplinari, l’insegnamento della religione cattolica si colloca nell’area linguistico-artistico-espressiva in cui, a partire dal confronto interculturale e interreligioso, l'alunno si interroga sulla propria identità e sugli orizzonti di senso verso cui può aprirsi, affrontando anche le essenziali domande religiose e misurandosi con i codici simbolici in cui esse hanno trovato e trovano espressione. In tale contesto si collocano gli strumenti per cogliere, interpretare e gustare le espressioni culturali e artistiche offerte dalle diverse tradizioni religiose e l'insegnamento della religione cattolica, impartito secondo gli accordi concordatari e le successive intese.

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Primo ciclo

Gli obiettivi di apprendimento per ogni fascia d’età sono articolati in quattro ambiti tematici, tenendo conto della centralità della persona di Gesù Cristo: Dio e l’uomo, con i principali riferimenti storici e dottrinali del

cristianesimo; la Bibbia e le fonti, per offrire una base documentale alla

conoscenza; il linguaggio religioso, nelle sue declinazioni verbali e non

verbali; i valori etici e religiosi, per illustrare il legame che unisce gli

elementi squisitamente religiosi con la crescita del senso morale e lo sviluppo di una convivenza civile, responsabile e solidale.

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Scuola primaria (TSC)

L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale.

Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza.

Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani.

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Secondaria di I grado (TSC)

L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo.

Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristia-nesimo delle origini. Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole.

Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.

Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda.

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Secondo ciclo (ipotesi)

Competenze per il biennio Impostare una riflessione sulla dimensione religiosa della

vita a partire da un confronto con la Bibbia e la persona di Gesù, cogliendo la funzione evocativa del linguaggio religioso nella sua specificità.

Rilevare il contributo della tradizione ebraico-cristiana allo sviluppo della civiltà umana nel corso dei secoli confrontandolo con le problematiche attuali.

Porsi domande di senso alla ricerca di una identità e di un progetto di vita nel confronto con i valori testimoniati dalla comunità cristiana.

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Secondo ciclo (ipotesi)

Competenze per il triennio Confrontarsi con la visione cristiana del mondo

padroneggiandone le fonti in modo da elaborare una posizione personale e responsabile nella ricerca della verità.

Riconoscere la presenza e l’incidenza del Cristianesimo nel corso degli eventi storico-culturali, nella realtà e nella comunicazione contemporanea, in dialogo con altre religioni e sistemi di significato.

Sapersi interrogare sulla propria identità umana e religiosa in relazione con gli altri e con il mondo al fine di sviluppare un senso etico e di orientare le proprie scelte di vita.