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LLAA SSCCUUOOLLAA IINN SSAALLUUTTEE
Piano di Educazione e Promozione della Salute
Anno Scolastico 2017/18
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE
PER LA CAMPANIA Ufficio IX - A. T. di Caserta
PPRROOGGRRAAMMMMAA DD
PPIIAANNOO RREEGGIIOONNAALLEE ddii PPRREEVVEENNZZIIOONNEE
AASSLL CCAASSEERRTTAA
LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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Direttore Generale
Dott. Mario De Biasio
Direttore Sanitario
Dott. Arcangelo Correra
Direttore Amministrativo
Dott. Amedeo Blasotti
Direttore Dipartimento di Prevenzione
Dott. Consalvo Sperandeo
Coordinatore Sociosanitario
Responsabile Programma D
Dott. Aniello Sacco
Responsabile UOSD Educazione alla Salute
Dott.ssa Flavia Bergamasco
A cura di:
UOSD Educazione alla Salute UOC Coordinamento Sociosanitario Dipartimento di Prevenzione Staff Direzione Strategica Via Feudo di San Martino, 10 - Caserta Via Unità Italiana, 28 – Caserta Tel. 0823.350951 Tel. 0823.445173 [email protected] [email protected]
LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]
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PREFAZIONE
L’Azienda Sanitaria di Caserta, nell’ambito del piano regionale di prevenzione ed
in particolare con il programma D, vuole contribuire a promuovere stili di vita
salutari proponendo alla Scuole del proprio territorio, per l’anno scolastico 2017-
2018, una serie di interventi di educazione e promozione della salute, con incontri
formativi/informativi per gli insegnanti su argomenti di attualità ed interessanti per
le varie fasce di età quali per esempio la corretta alimentazione, l’importanza
della attività sportiva, la prevenzione del fumo,delle droghe, dell’alcol e, di
conseguenza anche degli incidenti stradali, senza tralasciare le tematiche inerenti
l’ affettività e la sessualità, la relazione uomo-animale eccetera.
Le azioni educative, rivolte ai giovani e finalizzate alla realizzazione degli obiettivi
di salute, infatti, si possono conseguire solo attraverso la stretta collaborazione tra
più istituzioni: Scuola, Servizi sanitari e Comunità locale: è necessaria una vera e
propria alleanza per fornire alle nuove generazioni le competenze necessarie per
poter fare scelte di vita salutari, in fasi della vita in cui si acquisiscono e si
consolidano abitudini che renderanno i futuri adulti sempre più protagonisti e
capaci di intervenire, in modo informato, sulla salute propria e della collettiva.
Con questi presupposti, la possibilità di raggiungere ambiziosi risultati può
diventare realtà.
Buon lavoro a tutti.
Il Direttore Sanitario Il Direttore Generale
Dott. Arcangelo Correra Dott. Mario De Biasio
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PREFAZIONE
I Servizi sanitari sono orientati sempre più nella direzione della promozione della
salute, al di là della loro responsabilità di garantire servizi clinici e di cura; il sistema
sanitario, infatti sta diventando un fondamentale determinante sociale di salute e
di equità sostenendo su più livelli i bisogni complessivi del singolo individuo e delle
comunità.
Tra i compiti della sanità pubblica vi è quello di monitorare la salute delle
popolazioni, di identificare i loro bisogni sanitari, di proporre lo sviluppo di politiche
che promuovano la salute attraverso servizi che creino, mantengano e tutelino la
salute, nell’ambito di una visione globale in cui gli stili di vita e le condizioni
ambientali creando ambienti favorevoli alla salute, di fatto la determinano.
Il ruolo dell’educazione e promozione della salute nella sanità pubblica è dunque
fondamentale, in quanto rappresenta l’anello di congiunzione tra Scuola enti
locali ecc. per la realizzazione di una rete che è fondamentale per l’attuazione di
interventi di promozione della salute dei singoli e delle comunità.
Il contesto scolastico, è sicuramente quello più adatto per raggiungere risultati
efficaci perché, raggiungendo la totalità della popolazione in crescita, può fare
sì che le abilità e competenze personali siano apprese da una vasta popolazione
di soggetti: gli studenti, che rappresentano gli adulti/cittadini del domani.
Ci si augura, pertanto, come previsto dal programma D del Piano Regionale di
Prevenzione, che, in accordo all’orientamento di “Health in all Policies” e del
Programma Ministeriale Guadagnare Salute, la Scuola e le altre istituzioni,
affermino e governino autonomamente, con il sostegno concreto, disponibile e
non invadente degli operatori di sanità pubblica, la propria specifica titolarità
negli interventi di Educazione e Promozione della Salute.
U.S.R. per la Campania
Uff. IX Caserta
Referente Territoriale di Educazione alla Salute
Prof.ssa Maria Grazia Guarino
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PREFAZIONE
Il presente catalogo, realizzato per le scuole della provincia di Caserta e inserito
nel portale dell’ASL Caserta: www.aslcaserta.it, è il primo step di un percorso che,
a partire da quest’anno, sosterrà i docenti e gli studenti delle scuole della
provincia di Caserta che aderiranno alle attività progettuali proposte.
Esso vuole rappresentare il punto di partenza per costruire una cultura della
prevenzione mirata a mantenere il “ben-essere”fin dalla giovane età.
Le proposte, in esso descritte, derivano dalle indicazioni contenute nel piano
Regionale della Prevenzione, in particolare nel programma D che si propone
l’obiettivo di “migliorare la salute degli alunni della Scuola favorendo lo sviluppo
delle loro competenze per la scelta di comportamenti sani e sicuri attraverso
l’empowerment della Scuola in termini di potenziamento delle sue capacità e
della sua organizzazione”.
Si tratta, dunque di raggiungere obiettivi importanti, per i quali bisogna mettere in
campo una tipologia di interventi e processi che coinvolgano più istituzioni
contemporaneamente: Sanità-Scuola-Enti locali ecc. e promuovano la capacità,
da parte dei cittadini, di individuare i problemi prioritari e agire collettivamente per
affrontarli.
La ricerca sulla promozione della salute basata sulle prove di efficacia, d’altro
canto, ha confermato la validità di questo approccio sia per ridurre le
disuguaglianze di salute che per raggiungere un livello di maggior benessere.
“Promuovere la salute” resta, pertanto, una sfida per il futuro estremamente
attuale, dagli affascinanti risvolti etici, culturali, operativi e politici.
Con l’auspicio di una sempre maggior intesa per meglio sostenere l’adozione di
comportamenti e stili di vita protettivi per la salute, si augura a tutti buon lavoro.
Il Direttore del Dipartimento di Prevenzione Il Coordinatore Socio-Sanitario
Dott. Consalvo Sperandeo Dott. Aniello Sacco
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SSoommmmaarriioo
Premessa…………………………………………………………………………………...8
Atto di Indirizzo DGRC 501- 01/08-2017………………………………………………..15
Il Piano Regionale di Prevenzione………………………………………………………....29
Programma B del PRP…………………………………………………………………….30
Programma D del PRP……………………………………………………………………33
Modello Organizzativo dell’ASL Caserta………………...………………………………...35
Offerta del Dipartimento di Prevenzione - UOSD Educazione alla Salute………………...41
Offerta del Dipartimento di Prevenzione - Area Veterinaria……………………………....50
Offerta del Dipartimento Dipendenze……………………………………………………62
Offerta del Dipartimento Salute Mentale…………………………………………………70
Offerta dell’UOC Materno Infantile Distretti sanitari 12-13-16…………………………...76
Offerta del Distretto Sanitario 14…………………………………………………………89
Offerta del Distretto Sanitario 15………………………………………………………....99
Offerta del Distretto Sanitario 17………………………………………………………...104
Offerta del Distretto Sanitario 18………………………………………………………...106
Offerta del Distretto Sanitario19………………………………………………………....108
Offerta del Distretto Sanitario 20………………………………………………………...110
Offerta del Distretto Sanitario 21………………………………………………………...116
Offerta del Distretto Sanitario 22………………………………………………………...124
Offerta del Distretto Sanitario 23………………………………………………………...126
Offerta del Presidio Ospedaliero di Santa Maria Capua Vetere…………………………...130
Istruzioni per l’ uso
ALLEGATI
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PREMESSA L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la salute come lo "stato di
completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia",
per promozione della salute si intende, invece il processo che garantisce alle
popolazioni i mezzi per assicurare un maggior controllo sul proprio livello di salute
e per migliorarlo (Carta di Ottawa. OMS, 1986), dunque la Carta di Ottawa che a
distanza di più di vent'anni costituisce ancora un importante quanto attuale
documento di riferimento per lo sviluppo di politiche orientate alla salute codifica Il
concetto di promozione della salute.
La Carta di Ottawa
per la Promozione della Salute
The Ottawa Charter for Health Promotion
1° Conferenza Internazionale sulla promozione della salute
17-21 novembre 1986
Ottawa, Ontario, Canada
La 1° Conferenza Internazionale sulla Promozione della Salute, riunita a Ottawa il
21 novembre 1986,presenta questa Carta per stimolare l'azione a favore della
Salute per Tutti per l’anno 2000 e oltre.
Questa Conferenza è stata in primo luogo una risposta alle crescenti aspettative
mondiali per un nuovo movimento di sanità pubblica. Le discussioni si sono
incentrate sui bisogni presenti nei paesi industrializzati, ma hanno preso in
considerazione aspetti simili in tutte le altre regioni. La Conferenza si è basata sul
progresso ottenuto grazie alla Dichiarazione sull’Assistenza Sanitaria Primaria di
Alma-Ata, al documento dell’O.M.S. sugli obiettivi della Salute per Tutti e al
recente dibattito sull’azione intersettoriale a favore della salute svoltosi
nell’Assemblea Mondiale della Sanità.
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La promozione della salute è il processo che mette in grado le persone di
aumentare il controllo sulla propria salute e di migliorarla. Per raggiungere uno
stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, un individuo o un gruppo
deve essere capace di identificare e realizzare le proprie aspirazioni, di soddisfare i
propri bisogni, di cambiare l’ambiente circostante o di farvi fronte. La salute è
quindi vista come una risorsa per la vita quotidiana, non è l’obiettivo del vivere. La
salute è un concetto positivo che valorizza le risorse personali e sociali, come pure
le capacità fisiche. Quindi la promozione della salute non è una responsabilità
esclusiva del settore sanitario, ma va al di là degli stili di vita e punta al benessere.
I prerequisiti per la salute
Le condizioni e le risorse fondamentali per la salute sono la pace, l’abitazione,
l’istruzione, il cibo, un reddito,un ecosistema stabile, le risorse sostenibili, la giustizia
sociale e l'equità. Il miglioramento dei livelli di salute deve essere saldamente
basato su questi prerequisiti fondamentali.
Sostenere la causa della salute
Una buona salute è una risorsa significativa per lo sviluppo sociale, economico e
personale ed è una dimensione importante della qualità della vita. Fattori politici,
economici, sociali, culturali, ambientali, comportamentali e biologici possono
favorire la salute, ma possono anche danneggiarla. L’azione della promozione
della salute punta a rendere favorevoli queste condizioni tramite il sostegno alla
causa della salute.
Mettere in grado
La promozione della salute focalizza l'attenzione sul raggiungimento dell’equità in
tema di salute. Permettere in grado tutte le persone di raggiungere appieno il loro
potenziale di salute, l’azione della promozione della salute punta a ridurre le
differenze nello stato di salute attuale e ad assicurare pari opportunità e risorse.
Tutto ciò comprende solide basi su un ambiente favorevole, sulla disponibilità di
informazioni, su abilità personali e su opportunità che consentano di fare scelte
sane. Le persone non possono raggiungere il loro pieno potenziale di salute se non
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Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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sono capaci di controllare quei fattori che determinano la loro salute. Ciò va
applicato in egual misura agli uomini e alle donne.
Mediare
I prerequisiti e le aspettative per la salute non possono essere garantiti solo dal
settore sanitario. Quel che più conta è che la promozione della salute richiede
un’azione coordinata da parte di tutti i soggetti coinvolti: i governi, il settore
sanitario e gli altri settori sociali ed economici, le organizzazioni non governative e
di volontariato, le autorità locali, l’industria e i mezzi di comunicazione di massa. Le
persone di ogni ceto sociale sono coinvolte come individui, famiglie e comunità.
Per la ricerca della salute, i gruppi professionali e sociali e il personale sanitario
hanno l'importante responsabilità di mediare tra i diversi interessi presenti nella
società.
Le strategie e i programmi di promozione della salute dovrebbero essere adattati
ai bisogni locali e alle possibilità dei singoli paesi e regioni, in modo da tenere
conto dei diversi sistemi sociali, culturali ed economici.
Strumenti d’azione della promozione della salute
Costruire una politica pubblica per la salute
La promozione della salute va al di là dell’assistenza sanitaria. Essa colloca la
salute nell’ordine del giorno di coloro che compiono le scelte politiche in tutti i
settori e a ogni livello, per renderli più consapevoli delle conseguenze che hanno
le loro decisioni sulla salute e per far accettare le loro responsabilità nei confronti
della salute.
Una politica di promozione della salute richiede che vengano identificati gli
ostacoli all’adozione di politiche pubbliche per la salute nei settori non sanitari e i
modi per superarli. Lo scopo deve essere quello di fare in modo che le scelte più
sane siano quelle più facili da realizzare anche per coloro che compiono le scelte
politiche.
Creare ambienti favorevoli
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Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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Le nostre società sono complesse e interdipendenti, e non è possibile separare la
salute dagli altri obiettivi.
Gli inestricabili legami che esistono tra le persone e il loro ambiente costituiscono
la base per un approccio socio-ecologico alla salute. Il principio guida globale per
il mondo, e allo stesso modo per le nazioni, le regioni e le comunità, è la necessità
di incoraggiare il sostegno e la tutela reciproci: prendersi cura gli uni degli altri,
delle nostre comunità e del nostro ambiente naturale. La conservazione delle
risorse naturali in ogni parte del mondo dovrebbe essere enfatizzata come una
responsabilità globale.
I cambiamenti dei modelli di vita, di lavoro e del tempo libero hanno un
importante impatto sulla salute. Il lavoro e il tempo libero dovrebbero essere una
fonte di salute per le persone, il modo in cui la società organizza il lavoro dovrebbe
contribuire a creare una società sana. La promozione della salute genera
condizioni di vita e di lavoro che sono sicure, stimolanti, soddisfacenti e piacevoli.
E’ essenziale che venga svolta una sistematica valutazione dell’impatto che può
avere sulla salute, un ambiente in rapida trasformazione, con particolare riguardo
alla tecnologia, al lavoro, alla produzione di energia e all’urbanizzazione: tale
valutazione deve essere seguita da azioni che garantiscano benefici alla salute
delle persone. La protezione degli ambienti naturali e modellati dall'uomo, e la
conservazione delle risorse naturali dovrebbero essere considerate in ogni
strategia di promozione della salute.
Dare forza all’azione della comunità
La promozione della salute agisce attraverso una concreta ed efficace azione
della comunità nel definire le priorità, assumere le decisioni, pianificare e realizzare
le strategie che consentano di raggiungere un migliore livello di salute. Al cuore di
tutto ciò vi è il processo che attribuisce un maggior potere alle comunità, vi è il
possesso e il controllo da parte delle comunità stesse dei loro sforzi e dei loro
destini.
Lo sviluppo della comunità attinge alle risorse umane e materiali esistenti nella
comunità stessa per aumentare l’auto-aiuto e il supporto sociale e per sviluppare
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Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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sistemi flessibili che rafforzino la partecipazione e la direzione pubblica sui temi
della salute. Ciò richiede un pieno e continuo accesso alle informazioni, la
possibilità di conoscere le opportunità di salute e un adeguato supporto
finanziario.
Sviluppare le abilità personali
La promozione della salute sostiene lo sviluppo individuale e sociale fornendo
l’informazione e l’educazione alla salute, e migliorando le abilità per la vita
quotidiana. In questo modo, si aumentano le possibilità delle persone di esercitare
un maggior controllo sulla propria salute e sui propri ambienti, e di fare scelte
favorevoli alla salute.
E’ essenziale mettere in grado le persone di imparare durante tutta la vita, di
prepararsi ad affrontare le sue diverse tappe e di saper fronteggiare le lesioni e le
malattie croniche. Ciò deve essere reso possibile a scuola, in famiglia, nei luoghi di
lavoro e in tutti gli ambienti organizzativi della comunità. E’ necessaria un’azione
che coinvolga gli organismi educativi, professionali, commerciali e del
volontariato, ma anche le stesse istituzioni.
Riorientare i servizi sanitari
La responsabilità per la promozione della salute nei servizi sanitari è condivisa tra i
singoli, i gruppi della comunità, gli operatori sanitari, le istituzioni che garantiscono il
servizio sanitario e i governi. Essi devono lavorare insieme per un sistema di
assistenza sanitaria che contribuisca alla ricerca della salute.
Il ruolo del settore sanitario deve andare sempre più nella direzione della
promozione della salute, al di là della sua responsabilità di garantire servizi clinici e
curativi. I servizi sanitari hanno bisogno di adottare un mandato più ampio che sia
sensibile e rispettoso dei bisogni culturali. Questo mandato dovrebbe sostenere i
bisogni degli individui e delle comunità per una vita più sana e stabilire connessioni
tra il settore sanitario e le più ampie componenti sociali, politiche, economiche e
dell’ambiente fisico.
Il riorientamento dei servizi sanitari richiede anche una maggior attenzione alla
ricerca sanitaria come pure ai cambiamenti nell'insegnamento e nella formazione
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Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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professionale. Tutto ciò deve portare a una modifica dell’atteggiamento e
dell’organizzazione dei servizi sanitari, che devono ricalibrare la loro attenzione sui
bisogni complessivi dell’individuo visto nella sua interezza.
Entrare nel futuro
La salute è creata e vissuta dalle persone all'interno degli ambienti organizzativi
della vita quotidiana: dove si studia, si lavora, si gioca e si ama. La salute è creata
prendendosi cura di se stessi e degli altri, essendo capaci di prendere decisioni e
di avere il controllo sulle diverse circostanze della vita, garantendo che la società
in cui uno vive sia in grado di creare le condizioni che permettono a tutti i suoi
membri di raggiungere la salute.
Assistenza, olismo ed ecologia sono questioni essenziali nello sviluppo delle
strategie per la promozione della salute. Quindi, le persone che sono coinvolte
dovrebbero assumere come principio guida che in ciascuna fase della
progettazione, realizzazione e valutazione della attività di promozione della salute
gli uomini e le donne dovrebbero diventare partners alla pari.
L’impegno per la promozione della salute
I partecipanti a questa Conferenza si impegnano:
1.a intervenire nel campo della politica pubblica per la salute e a sostenere un
chiaro impegno politico a favore della salute e dell’equità in ogni settore;
2.a contrastare le pressioni a favore dei prodotti dannosi, dell’impoverimento delle
risorse, degli ambienti e delle condizioni di vita malsane, di una nutrizione
inadeguata; al contrario, si impegnano a focalizzare attenzione su questioni di
salute pubblica quali l’inquinamento, i rischi occupazionali, la questione
dell’abitazione e degli insediamenti;
3.a riconoscere che le persone costituiscono la maggiore risorsa per la salute; si
impegnano inoltre a supportarle e a metterle in grado di mantenere sane se
stesse, i familiari e gli amici (con mezzi finanziari o con altri mezzi) e ad accettare
che la comunità sia una voce fondamentale sui temi della salute, delle condizioni
di vita e del benessere;
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Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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4.a riorientare i servizi sanitari e le relative risorse verso la promozione della salute e
a condividere il potere con altri settori, altre discipline e, cosa più importante, con
le persone stesse;
5.a riconoscere che la salute e il suo mantenimento sono un importante
investimento sociale e una sfida; a occuparsi del problema ecologico globale
rappresentato dai nostri modi di vita.
La Conferenza esorta le parti interessate a unirsi nel loro impegno per una forte
alleanza pubblica per la salute.
Appello per un’azione internazionale
La Conferenza invita l’Organizzazione Mondiale della Sanità e le altre
organizzazioni internazionali a sostenere la causa della promozione della salute in
tutte le sedi appropriate e a supportare i diversi paesi nel mettere a punto
strategie e programmi di promozione della salute.
La Conferenza è fermamente convinta che la Salute per Tutti entro l’anno 2000
comincerà a diventare una realtà se le persone di ogni ceto sociale, le
organizzazioni non governative e di volontariato, i governi, l’Organizzazione
Mondiale della Sanità e tutti gli altri organismi coinvolti uniranno le loro forze per
introdurre strategie che promuovono la salute in linea con i valori morali e sociali
che stanno alla base di questa Carta.
L’ Educazione alla Salute si propone, dunque, i seguenti obiettivi generali
diffondere, in particolare tra gli studenti delle scuole del nostro territorio, la
cultura del“ben-essere” mediante una corretta alimentazione ed una
costante attività fisica.
Predisporre linee guida di promozione di stili di vita salutare
predisporre un percorso educativo che, attraverso la conoscenza (sapere)
induca comportamenti (saper fare) coerenti con un modello di vita
improntato al benessere globale della persona (saper essere)
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ATTO DI INDIRIZZO PER LE ATTIVITÀ DI
EDUCAZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE
NELLE AA.SS.LL. DELLE REGIONE CAMPANIA
DGRC 501 del 1/08/2017
(recepita dall’ASL Caserta con Delibera 1180 del 22/09/2017)
INTRODUZIONE
La Regione Campania, con DGR n. 860 del 29.12.2015 e successivo DCA n° 36 del
01.06.2016 ha approvato il Piano Regionale della Prevenzione (PRP) per gli anni
2014-2018 che attua a livello regionale i principi e gli indirizzi del Piano Nazionale
della Prevenzione 2014-18, nato dall’Intesa 13 novembre 2014 fra Stato, Regioni e
Province autonome. Il Piano pone le popolazioni e gli individui al centro delle
azioni e propone interventi che accompagnano il cittadino in tutte le fasi della
vita, nei luoghi di vita e di lavoro con la finalità di conseguire il più elevato livello di
salute raggiungibile attraverso un sistema di azioni di promozione della salute e di
prevenzione.
L’Atto di indirizzo ha la finalità di definire modalità univoche di gestione e
attuazione degli interventi di promozione della salute sul territorio regionale per
migliorare il grado di "empowerment di sistema", cioè la capacità del sistema
salute di sviluppare le proprie competenze in maniera strutturata.
Il documento contiene indicazioni sull’attuazione di azioni di sistema importanti a
livello regionale ed aziendale, che possano dare il senso di un suo consolidamento
nel tempo, con lo scopo precipuo di:
- affermare il ruolo cruciale della promozione della salute e della prevenzione
come fattori di sviluppo della società e di sostenibilità del welfare;
- basare gli interventi di promozione della salute e prevenzione sulle migliori
evidenze di efficacia;
- garantire un processo di Capacity Building, sia in termini di costruzione di
competenze degli operatori che di adeguamento delle competenze
organizzative (accountabilility dell’organizzazione);
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- adottare un approccio di sanità pubblica che garantisca equità e contrasto alle
disuguaglianze.
Il Sistema Sanitario Regionale deve, quindi, essere sempre più orientato verso la
tutela complessiva della Salute dei cittadini in una visione olistica della persona
lungo le dimensioni bio-psico-sociale.
La cornice culturale in cui si opera riconosce alla sanità pubblica il ruolo di
advocacy nel processo di promozione della salute, che vede coinvolte anche
altre istituzioni e soggetti diversi dal mondo sanitario secondo il principio della
intersettorialità e della conseguente multidisciplinarietà.
Il compito primario è promuovere una cultura della salute che comporti, da parte
di tutti i sistemi e le strutture che determinano le condizioni socioeconomiche e
l'ambiente fisico della popolazione, la presa di coscienza delle implicazioni che il
loro modo di operare ha sul benessere del singolo e della collettività secondo la
strategia “La salute in tutte le politiche”, assumendo come riferimento la strategia
europea Gaininghealth per la prevenzione e il controllo delle malattie croniche.
Si riporta integralmente l capitolo V
Capitolo V
LA GOVERNANCE AZIENDALE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE
a) La funzione per la promozione della salute delle AA.SS.LL.
La promozione della salute si configura come una funzione complessa e
trasversale che:
richiede il coinvolgimento di varie strutture dell’A.S.L. e la partecipazione di diverse
professionalità, valorizzando le motivazioni individuali;
necessita di un agire sistemico con molteplici istituzioni, agenzie, organismi del no-
profit e gruppi di interesse dei territori;
prevede la costituzione di gruppi di lavoro multi-professionali, inter-istituzionali e
multi-organizzazione, capaci di attuare programmi rispondenti a idonei requisiti di
qualità, adottando metodologie omogenee e tecniche educative efficaci.
b) Il modello organizzativo e l’organigramma trasversale per la promozione della
salute
b.1 - La declinazione delle strutture dell’AA.SS.LL
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La promozione della salute, nel suo essere funzione trasversale e multiforme,
richiede un rinnovamento culturale e un mutamento operativo, nonché una reale
condivisione di obiettivi e azioni tra le diverse forme di responsabilità dell’Azienda
(di pianificazione/programmazione, gestionale e professionale).
Nel sistema aziendale è di estrema rilevanza assicurare la partecipazione delle
seguenti strutture:
Distretti Sanitari;
Dipartimenti: di Prevenzione, Materno-Infantile, Salute Mentale, Dipendenze;
Presidi Ospedalieri.
Tali Macro Strutture devono garantire la più ampia partecipazione delle loro
UU.OO., che entrano in relazione con i vari target delle attività di educazione e
promozione della salute;
U.O. per la Promozione della Salute, già prevista negli Atti Aziendali di alcune
AA.SS.LL. (anche in considerazione di quanto previsto dalla D.G.R.C. n° 1584/2005
“Atto di indirizzo alle AA.SS.LL. in materia di Educazione alla Salute”).
È necessario, inoltre, prevedere la partecipazione anche di strutture delle funzioni
centrali delle AA.SS.LL., quali: Comunicazione, Integrazione Socio-Sanitaria,
Formazione, Raccolta ed Elaborazione Dati/CED. Tali strutture possono assicurare
interventi di supporto e/o azioni correlate alle attività.
b.2 - La governante della funzione per la promozione della salute
La funzione trasversale per la promozione della salute richiede un’attenta e
qualificata strategia aziendale di pianificazione, programmazione, indirizzo,
coordinamento, supporto metodologico e valutazione, tenendo conto:
della pluralità dei programmi/temi di educazione e promozione della salute che le
Aziende Sanitarie Locali sono tenute a svolgere;
della importanza strategica di coinvolgere e far dialogare varie Strutture dell’ASL
e, nello stesso tempo, di sostenere la piena partecipazione di istituzioni, agenzie,
organismi del no-profit e gruppi di interesse dei territori;
della necessità di assicurare un processo di condivisione e partecipazione,
costruendo una stabile rete aziendale su tale funzione;
della esigenza di assicurare ai referenti dei programmi di promozione della salute
azioni di assistenza tecnica, nonché di garantire la validazione dei programmi.
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La necessità di assicurare un’idonea governante aziendale della funzione per la
promozione della salute viene evidenziato dalla D.G.R.C. n° 1584/2005 e, nello
stesso tempo, emerge da quanto espressamente prevede il D.C.A. n° 99 del
22.09.2016 “Piano regionale di Programmazione della Rete per l’Assistenza
Territoriale 2016-2018”. Tale D.C.A. n° 99/2016 infatti:
-assegna compiti di educazione e promozione della salute a varie strutture
territoriali, quali: Distretti Sanitari, Dipartimenti (di Prevenzione, Salute Mentale,
Dipendenze), le Strutture attinenti alla sanità penitenziaria;
-sottolinea l’importanza di attuare azioni di educazione e promozione della salute
su diverse tematiche, da rivolgere a vari target e da articolare in diversi setting - al
fine di favorire l’adozione di stili di vita salutari e a migliorare l’adesione a misure
preventive;
evidenzia l’importanza di promuovere ma anche di coordinare programmi
intersettoriali finalizzati alla modifica degli stili di vita non salutari.
Pertanto è importante governare efficacemente, all’interno del sistema Azienda,
la funzione per la promozione della salute, assegnando tale compito all’U.O. per la
Promozione della Salute dell’A.S.L.
Per le AA.SS.LL. che ancora non hanno previsto tale U.O. la funzione sarà garantita
dal referente aziendale per l’Educazione e Promozione della Salute (come previsto
dalle note regionali n° 660948/2011 e n° 162700/2012).
b.3 - La rete interna aziendale per l’educazione e promozione della salute
Considerato che il sistema aziendale si caratterizza come una organizzazione
articolata e complessa, viste le molteplici strutture da coinvolgere, è importante
costituire un modello/organigramma trasversale riguardante l'educazione e
promozione della salute, onde assicurare interventi costanti nell’ambito di indirizzi
di programmazione omogenei, scelte gestionali coerenti, prassi consequenziali da
parte degli operatori nella co-progettazione e attuazione degli interventi nei
diversi contesti locali.
Il primo tassello del modello trasversale è rappresentato dalla costituzione della
rete interna aziendale per la promozione della salute, composta dai seguenti
soggetti:
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Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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referenti delle macrostrutture (Distretti Sanitari, Dipartimenti, Ospedali);
referente aziendale di ogni Programma del Piano di Prevenzione;
referente aziendale di ciascun Programma unitario per tema, target, setting;
referente sia dei medici di assistenza primaria che dei pediatri di libera scelta;
responsabile dell’U.O. per la Promozione della Salute o referente aziendale per
l’Educazione e Promozione della Salute (qualora la succitata U.O. non è stata
ancora costituita o non prevista).
Tale rete interna è funzionale a collegare le varie dimensioni e strutture del sistema
azienda coinvolte nell’educazione e promozione della salute, nonché a garantire
una sistematica e continua attuazione di interventi, fondati sulla base di regole
comuni.
b.4 - Le modalità e i soggetti di programmazione sul versante aziendale
La programmazione aziendale d’interventi di promozione della salute, richiede un
processo di condivisone e partecipazione, tramite la configurazione di specifici
coordinamenti e tavoli tecnici. È opportuno in particolar modo costituire:
il Coordinamento Aziendale per l’Educazione e Promozione della Salute. Tale
Coordinamento, presieduto dal responsabile dell’U.O. Promozione della Salute o
dal referente aziendale per l’Educazione e Promozione della Salute, prevede la
presenza dei componenti della rete interna aziendale (vedasi paragrafo b.3) e
assolve ai seguenti compiti:
- concorrere a delineare le azioni di pianificazione aziendale (es. Programma
Attuativo Aziendale Intersettoriale di Educazione e Promozione della Salute, Piano
Aziendale di Educazione e Promozione alla Salute);
- condividere le attività per l’educazione e promozione della salute svolte nei vari
ambiti territoriali e contesti operativi, nonché i risultati raggiunti
Il Tavolo Tecnico Aziendale per la Promozione della Salute.
Tale Tavolo, composto dai referenti dei Programmi del Piano di Prevenzione che
prevedono azioni di promozione della salute e dai referenti dei programmi unitari
per tema-target-setting, coordinato dal responsabile dell’U.O. promozione della
salute o dal referente aziendale per l’educazione e promozione della salute, è
funzionale a:
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Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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- favorire la trasversalità tra i programmi sulle azioni di promozione della salute e i
processi integrativi, onde evitare duplicazioni di attività e interventi scoordinati;
- facilitare la configurazione di programmi unitari di educazione e promozione
della salute per temi, target e setting;
- sostenere la predisposizione di accordi complessivi con le istituzioni/agenzie del
territorio, che tengano conto delle varie azioni di promozione della salute che ogni
Programma deve assicurare;
- contribuire a delineare le azioni di pianificazione aziendale riguardanti la
promozione della salute.
Il Tavolo Tecnico Aziendale per ciascun Programma del Piano di Prevenzione che
prevedono azioni di promozione della salute. Tale Tavolo Tecnico - composto dal
referente aziendale per l’educazione alla salute, dai referenti aziendali dei
programmi unitari per tema, target e setting (rientranti in base al setting nel
rispettivo programma di prevenzione) - coordinato dal referente dello specifico
Programma di Prevenzione, è funzionale a delineare ed assicurare:
una modalità omogenea di attuazione del programma di prevenzione;
una coerente ricaduta nei rispettivi programmi unitari per tema di educazione e
promozione della salute e target, rientranti in base al setting nel rispettivo
programma di prevenzione;
Il Tavolo Tecnico Aziendale per ciascun Programma unitario per tema di
educazione e promozione della salute, target e setting. Tale Tavolo, composto dai
referenti dei gruppi di lavoro territoriali/contesti, coordinato dal referente
aziendale del programma unitario, è funzionale a:
-concorrere a delineare il programma unitario, a rivisitarlo in base ai risultati
raggiunti per annualità;
-condividere obiettivi/percorsi e strumenti, adottare buone pratiche, garantire
azioni unitarie e approcci metodologici omogenei per i territori/contesti di
attuazione del programma.
b.5 - Le modalità attuative e i soggetti operativi per i rispettivi contesti
Sul versante operativo è importante che prendano forma modelli di condivisione
sia nei contesti territoriali che ospedalieri.
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Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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Contesto territoriale. È importante che, per ciascun ambito distrettuale, venga
costituito un Coordinamento Territoriale per la Promozione della Salute, composto
dai referenti dei gruppi di lavoro territoriali di ciascun programma unitario
aziendale per tema, target e rispettivi setting. Tale Coordinamento, presieduto dal
Direttore del Distretto (o dal Referente per la Promozione della Salute del Distretto
designato dal Direttore), è funzionale a:
- condividere gli indirizzi aziendali (es. Programma Aziendale Intersettoriale di
Educazione e Promozione della Salute, Piano Aziendale di Educazione e
Promozione della Salute, programmi unitari per temi, target e setting);
- favorire la presenza di stabili gruppi di lavoro per le attività di educazione e
promozione della salute;
- attivare azioni unitarie d’interazione con enti locali, scuole, agenzie e gruppi di
interesse presenti nel territorio specifico, onde assicurare la co-progettazione e
l’attuazione degli interventi, con un approccio inter-settoriale, nei vari contesti (es.
Comunità, Scuola, Luoghi di Lavoro);
- coinvolgere i MMG ed i PLS nelle azioni per la promozione della salute;
- condividere una modalità unitaria di attuazione degli interventi di promozione
della salute previsti negli Ambienti Sanitari sia nei presidi distrettuali che
dipartimentali;
- condividere i risultati ottenuti in relazione alle attività svolte nel contesto
territoriale.
Setting ospedaliero. È importante che, per ciascun ospedale, venga costituito un
Tavolo Tecnico per la Promozione della Salute, composto dai referenti dei gruppi
di lavoro ospedalieri dei programmi unitari per tema e target e presieduto dal
Direttore dell’Ospedale (o dal Referente per la Promozione della Salute del
Presidio designato dal Direttore). Tale Tavolo è finalizzato a:
- condividere gli indirizzi aziendali attinente all’educazione e promozione della
salute;
- facilitare la presenza di stabili gruppi di lavoro per l’attuazione degli interventi
previsti;
- condividere una modalità unitaria di attuazione degli interventi per la
promozione della salute previsti nei Presidi Ospedalieri;
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- condividere i risultati ottenuti in relazione alle attività svolte nel setting
ospedaliero.
b.6 - I gruppi di lavoro per le attività di promozione della salute
I programmi unitari per temi, target e setting - predisposti dai referenti
aziendali/tavoli tecnici - consentono di attuare le attività, con metodologie
uniformi, nei diversi territori e contesti. Questo richiede la presenza, nei vari territori
e contesti, di gruppi di lavoro dedicati per la promozione della salute, aventi
idonei requisiti.
A tale riguardo è importante che i Direttori dei Distretti-Dipartimenti-Ospedali e i
Responsabili delle UU.OO. assicurino azioni coerenti sul versante gestionale onde:
facilitare la costituzione di stabili gruppi di lavoro multiprofessionali e trasversali alle
strutture;
assegnare idonei carichi di lavoro agli operatori di ogni gruppo, coerenti con le
caratteristiche ed esigenze di ciascun programmi unitario. È rilevante, inoltre, che
gli operatori dei gruppi di lavoro siano adeguatamente formati, nell’ambito di
specifici corsi di formazione aziendale.
b.7 - Il Regolamento aziendale dell’educazione e promozione della salute
Nell’ambito del modello organizzativo, sopra descritto, è opportuno predisporre e
formalizzare, da parte delle AA.SS.LL., un Regolamento aziendale volto ad
assicurare un’idonea ed efficace governante della funzione trasversale per la
promozione della salute.
c) L’integrazione tra sistemi
Le attività per la promozione della salute richiedono, oltre alla rete interna
aziendale, un agire sistemico con le altre istituzioni/agenzie e la configurazione di
diverse modalità integrative, quali:
prevedere nell’ambito del Coordinamento Istituzionale - di ciascun Ambito
territoriale relativo al Piano di Zona - (Coordinamento che vede la presenza degli
Enti Locali, dell’ASL, della Provincia e di altri Enti) azioni volte a:
- favorire l’adesione degli Enti Locali ai processi di promozione della salute, con la
consequenziale stipula di accordi;
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- facilitare l’individuazione di altri soggetti/stakeholder - es. forze sociali, organismi
del non profit e del terzo settore, associazioni del volontariato, ecc. - da
coinvolgere nella promozione della salute;
- sostenere una stabile collaborazione con Enti Locali e altre istituzioni/agenzie
locali per un efficace coinvolgimento della Comunità nelle attività di promozione
della salute;
prevedere la configurazione di un Comitato Tecnico Paritetico tra ciascuna A.S.L. e
Ufficio di Ambito Territoriale Provinciale dell’U.S.R., al fine di:
- applicare unitariamente quanto indicato dal Protocollo d’Intesa Regionale per la
Promozione della Salute nelle Scuole, stipulato tra l’Assessorato Regione alla Sanità
e l’Ufficio Scolastico Regionale/UAT provinciali;
- sostenere l’adozione del modello Scuole Promotrici di Salute;
- favorire la creazione di reti di scuole impegnate nell’educazione e promozione
della salute;
- facilitare, in ogni territorio distrettuale, la creazione di una rete intra-sistemica per
il dialogo tra i referenti delle scuole e i gruppi di lavoro dell’ASL;
- attivare tavoli inter-istituzionali di ambito provinciale o sovra-locali, per ogni
programma unitario su tema, target e setting. È opportuno che ciascun tavolo,
veda la presenza del referente aziendale del programma unitario dell’A.S.L. e del
referente di Scuole capofila, in rappresentanza delle Scuole in rete, al fine di
predisporre un programma integrato da realizzare, con metodologie omogenee,
nei diversi setting scolastici;
- favorire, in ogni territorio, la creazione di una rete intra-sistemica capace di far
dialogare la rete delle scuole e la rete dei referenti dei gruppi di lavoro dell’A.S.L.;
costituire a livello distrettuale Tavoli Interistituzionali e Intersettoriali sulla
Promozione della Salute. Tali tavoli, coordinati dai Direttori Sanitari o dai Referenti
Territoriali per la Promozione della Salute, composti dai referenti dei gruppi di
lavoro territoriali di ciascun programma unitario per tema, target e setting e dal
referente di ciascuna istituzione/agenzia/stakeholder coinvolta, sono funzionali a:
- favorire l’approccio intersettoriale e la progettazione partecipata, attenta ai
bisogni ed alle caratteristiche di ogni realtà locale;
- facilitare la configurazione di reti intra-sistemiche e la costituzione di gruppi di
lavoro inter-istituzionali, composti da operatori dell’A.S.L. e di altre
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istituzione/agenzie/gruppi di interesse, onde realizzare interventi integrati nei vari
contesti di appartenenza (comunità, scuola, luoghi di lavoro, ecc.).
d) La pianificazione aziendale per la promozione della salute
Le AA.SS.LL. sono tenute a predisporre specifici atti di pianificazione e
programmazione attinenti alle attività per l’educazione e promozione della salute.
d.1 - Il Programma Attuativo dell’ASL sulle Attività di Promozione della Salute
Il Programma Attuativo sulle Attività di Educazione e Promozione della Salute
rappresenta il primo tassello di pianificazione delle azioni per l’educazione e
promozione della salute. È opportuno che la predisposizione del su indicato
programma si sviluppi a partire dai seguenti punti:
recepire gli indirizzi regionali, in merito a: standard di buone pratiche,
competenze degli operatori e capacità di sistema dell’ASL, articolazione
aziendale per la governante delle azioni intersettoriali di promozione della
salute;
censire le attività di educazione e promozione della salute predisposte
dall’A.S.L., classificarle in base all’aderenza ai criteri di buone pratica (vedi il
paragrafo su questo tema), verificandone la corrispondenza e le
prospettive di adeguamento;
definire i temi di educazione e promozione della salute sui quali
implementare prioritariamente le attività.
d.2 - Il Programma Attuativo Aziendale Intersettoriale di Educazione e Promozione
della Salute
La predisposizione del Programma Attuativo Aziendale Intersettoriale di
Educazione e Promozione della Salute richiede, preliminarmente, azioni mirate per
individuare altri soggetti istituzionali e non (es. Enti Locali, Scuole, forze sociali,
imprese, associazioni di categorie, ordini professionali, organismi del non profit,
società scientifiche, associazioni sportive/ricreative, autoscuole, gestori di locali,
rappresentanti dei MMG e dei PLS), onde coinvolgerli nella promozione della
salute.
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La partecipazione delle istituzioni/agenzie richiede la stipula di formali accordi. È
opportuno che tali accordi prendano forma a partire dai seguenti punti:
condividere gli obiettivi e le aree tematiche degli interventi di educazione e
promozione della salute;
definire i reciproci impegni volti:
- a facilitare da parte dei cittadini l’adozione di comportamenti salutari e a aderire
a misure preventive;
- ad assicurare, da parte di ogni istituzione/settore coinvolto, coerenti interventi
capaci di incidere, nel contesto della comunità, sui determinanti di salute correlati
al tema di ciascun programma;
adottare strumenti volti a promuovere l’equità ed a contrastare le diseguaglianze
in salute;
prevedere la partecipazione dei partner alla definizione del Programma Attuativo
Aziendale Intersettoriale di Promozione della Salute e agli altri atti di pianificazione;
configurare reti intra-sistemiche per assicurare l’attuazione di interventi integrati.
La predisposizione del Programma Attuativo Aziendale Intersettoriale di
Promozione della Salute, tenendo conto degli accordi stipulati, deve delinearsi
come disegno organico a partire dai seguenti punti:
-prevedere la sua estensione per l’intera durata del Piano di Prevenzione;
-richiamare le tematiche prioritarie di educazione e promozione della salute sui
quali predisporre programmi unitari per temi omogenei, target e setting,
implementare le attività;
-adottare annualmente il Piano Aziendale per l’Educazione e Promozione della
Salute;
-declinare la partecipazione, con i rispetti impegni, dei principali enti/istituzioni e
organismi del terzo settore presenti nelle comunità locali, in base agli accordi
stipulati precedentemente.
d.3 - Il Piano Aziendale per l’Educazione e Promozione della Salute
In stretta connessione con il succitato Programma Attuativo Aziendale
Intersettoriale è necessario predisporre, annualmente, il Piano Aziendale per
l’Educazione e Promozione della Salute che si configura come un disegno
strategico capace di assicurare l’attuazione di programmi unitari ed efficaci
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(buone pratiche), per temi, target e setting (es. Comunità, Ambenti Sanitari,
Scuola, Luoghi di Lavoro), nonché di facilitare l’integrazione con altri stakeholder. È
opportuno che la sua programmazione si articoli nelle seguenti cinque fasi:
1. avvio della programmazione del Piano Aziendale. Tale fase prevede la
predisposizione di un Atto di Indirizzo (che descrive finalità e priorità, definisce
procedure, fasi attuative e modalità di valutazione dei risultati), con la scheda
tassonomica (onde predisporre i programmi unitari per tema, target e setting,
nell’ambito di specifici requisiti di qualità e buona pratica). La documentazione
deve interessare i componenti della rete aziendale per la promozione della salute
e i direttori delle macrostrutture;
2. predisposizione dei programmi unitari di educazione e promozione della salute
per temi, target e setting. In tale fase i Referenti Aziendali/Tavoli tecnici
predispongono i programmi (adottando la scheda tassonomica), coinvolgendo
referenti di altre istituzioni/agenzie/gruppi di interesse. Ai Referenti Aziendali/Tavoli
tecnici è necessario assicurare il supporto metodologico per facilitare l’adozione
della scheda tassonomica;
3. validazione dei programmi. Tale fase prevede la validazione dei programmi
unitari predisposti onde verificarne la loro coerenza con gli indirizzi aziendali e il
rispetto degli standard di buona pratica. La validazione dei programmi deve
essere garantita dal responsabile dell’U.O. Promozione della Salute o dal referente
aziendale per l’Educazione e Promozione della Salute;
4. formalizzazione, presentazione e attivazione del Piano Aziendale. Tale fase
prevede:
-l’approvazione del Piano da parte della Direzione Generale e l’adozione da
parte delle macrostrutture;
-la presentazione del Piano, tramite la predisposizione di una Guida, funzionale ad
illustrare i programmi unitari per temi-target-setting, il modello operativo, i gruppi di
lavoro ecc.;
-l’attivazione dei programmi unitari nei vari territori, comunità locali e setting
attuativi;
5. verifica dei risultati. Tale fase prevede, al termine di ogni annualità, la
valutazione dei risultati in merito alle attività svolte dai programmi unitari e la
predisposizione di un report aziendale analitico.
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d.4 - Ulteriori azioni di programmazione di ambito aziendale inerente alla
promozione della salute
Nell’ambito delle azioni strategiche riguardanti la promozione della salute, è
importante assicurare ulteriori azioni di pianificazione e programmazione, di
seguito descritte:
-stipulare accordi con i MMG ed i PLS per coinvolgerli nell’attuazione dei
programmi di educazione e promozione della salute;
-programmare corsi di formazione aziendali rivolti agli operatori delle strutture delle
AA.SS.LL., ai MMG e ai PLS coinvolti nei programmi e nelle attività di educazione e
promozione della salute;
-adeguare gli ambienti sanitari perché offrano maggiori opportunità agli operatori
sanitari stessi e alle persone di adottare stili di vita salutari. È opportuno che tale
adeguamento si predisponga nell’ambito di specifici requisiti strutturali,
organizzativi e metodologici;
-predisporre piani di comunicazione funzionali ai programmi per la promozione
della salute, assicurando interazione tra gli stessi, onde evitare duplicazioni o
modalità scoordinate;
-adottare il documento sull'implementazione delle attività finalizzate a migliorare la
promozione della salute in favore della popolazione.
d.5 - L’interazione con le altre azioni di pianificazione/programmazione.
È importante creare interazioni e nodi collegamento tra la pianificazione
aziendale per l’educazione e promozione della salute e le altre azioni di
programmazione:
all’interno del sistema A.S.L. con:
- il Piano Performance e gli obiettivi aziendali, la programmazione e il processo di
budget delle macrostrutture e funzioni centrali, la modalità di valutazione del
personale (es. procedure dell’O.I.V.);
- la Programmazione delle Attività Territoriali (PAT governato dal Distretto);
verso i sistemi esterni con:
- gli Enti Locali per creare correlazione con i Piani Sociali di Zona;
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- con il sistema scolastico per creare nodi di collegamento coni i Piani dell’Offerta
Formativa (POF) delle scuole e con le altre azioni di programmazione sul modello
“Scuole Promotrici di Salute”.
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IL PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE
Il Piano Regionale della Prevenzione 2014 - 2018 della Regione Campania vede la
sua stesura alla fine di un quinquennio particolarmente complesso per il Sistema
Sanitario Regionale, durante il quale la sfida più impegnativa è stata quella di
rientrare dal disavanzo finanziario accumulato negli anni precedenti. A questo
punto, visti i positivi risultati ottenuti in questo ambito e l’intenzione di consolidarli, è
necessario voltare pagina e dare pieno sviluppo alle attività più propriamente
sanitarie, impegnandosi a garantire ai cittadini e dalle comunità l’erogazione
omogenea dei LEA. Il contesto della Regione Campania è sicuramente molto
difficile da questo punto di vista perché, se è vero che i principali determinanti di
salute sono istruzione, reddito e disponibilità di un lavoro, viviamo una condizione
di forte criticità sociale e la letteratura dimostra che sono proprio i più svantaggiati
quelli più difficilmente raggiungibili dal Servizio Sanitario, in particolare con gli
interventi di promozione della salute. Puntare quindi ad una “normalizzazione”
dell’offerta sanitaria, nella quale la promozione della salute possa assumere il ruolo
di volano nello sviluppo di una cultura del benessere sociale, con una particolare
attenzione alle misure contrasto delle diseguaglianze, appare, nella nostra
Regione, un obbligo etico più che un’opzione.
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PROGRAMMA B del PRP
Si tratta di un programma ampio che include Azioni da realizzare in 2 dei 4 setting
specifici: la Comunità e gli Ambienti Sanitari. La scelta strategica di riunire gli
interventi relativi ai suddetti 2 setting, sebbene in Azioni autonome e ben
diversificate, in un unico programma, è legata a due considerazioni: la prima è
che i 2 setting/contesti –dove si vive e dove ci si cura- sono spesso in continuità; la
seconda è che gli operatori responsabili della prevenzione e della promozione
della salute nei 2setting, spesso, coincidono.
Il programma include principalmente Azioni finalizzate all’implementazione del
programma “Guadagnare Salute” e, quindi, alla realizzazione di azioni di
contrasto verso i principali determinanti delle MCNT. Tale parte del programma è
finalizzata prioritariamente a coinvolgere i diversi settori della società affinché
assumano consapevolmente su di sé, supportati dalla stewardship degli operatori
sanitari, la titolarità della promozione della salute in favore dei cittadini, facilitando
loro l’adozione di scelte salutari. Nella prospettiva di Health in all Policies, infatti, lo
sviluppo del benessere e la tutela della salute deve diventare un obiettivo
dichiarato delle politiche di tutti i settori, sia a livello regionale che comunale,
assicurando inoltre ogni sforzo per garantire una costante attenzione all’equità.
Dal momento che le attività incluse in tale azione, a causa di un modesto
coinvolgimento della Comunità e dei vari settori non sanitari a tutti i livelli realizzato
negli ultimi anni, sono state finora caratterizzate più da interventi di educazione
alla salute che di promozione della salute, si è ritenuto opportuno prevedere una
fase iniziale di censimento e ricognizione delle attività in essere a livello aziendale e
regionale finalizzata alla riprogrammazione -alla luce delle buone pratiche e del
principio della “Salute in tutte le Politiche”- degli interventi di promozione della
salute nella comunità.
Una seconda parte del programma prevede Azioni finalizzate alla realizzazione
della prevenzione e della promozione della salute nei contesti assistenziali; le
evidenze dimostrano, infatti, che la prevenzione e la promozione della salute
implementate nei servizi sanitari hanno un’efficacia rilevante.
Tali Azioni prevedono una formazione in favore degli operatori sanitari, Medici di
Famiglia e Pediatri di Libera Scelta compresi, trasversale alle diverse articolazioni
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dell’azienda sanitaria, finalizzata ad aumentare le competenze degli operatori
stessi e le capacità del sistema. Solo attraverso questo percorso sarà possibile
diffondere capillarmente negli Ambienti Sanitari la cultura della prevenzione e
della promozione della salute, non soltanto in favore delle persone/utenti dei
servizi sanitari, ma anche in favore degli operatori sanitari stessi e delle loro
famiglie. Un’Azione importante in quest’area riguarda la prevenzione secondaria
nelle persone già portatrici di fattori di rischio per le MCNT; sono previste attività
finalizzate alla messa a punto di un sistema capace di identificare precocemente
tali pazienti, di prenderli in carico e di potenziare le loro capacità personali di
adottare stili di vita salutari.
Una terza parte del programma riguarda la prevenzione degli incidenti sia
domestici che stradali. Anche in questo caso le Azioni specifiche previste saranno
orientate soprattutto al coinvolgimento diretto e consapevole dei settori della
società che meglio possono aiutare il sistema sanitario nel raggiungere le persone
e aumentare il loro empowerment.
Una quarta parte del programma include Azioni finalizzate all’aumento della
copertura vaccinale tra le persone a rischio e/o difficili da raggiungere in quanto
appartenenti a categorie che tendono a sfuggire alla capacità di individuazione
e coinvolgimento del sistema sanitario.
L’ultima parte del programma riguarda l’implementazione degli screening
oncologici, area particolarmente critica nella nostra regione la quale, con il
recente Decreto Regionale Commissariale N. 14 del 14.03.2014(Screening
oncologici. Azioni per il potenziamento delle attività aziendali e del
coordinamento regionale), ha dato un forte impulso alla riorganizzazione sia
regionale che aziendale dei programmi di screening oncologico.
Considerato il grosso impatto sulla salute attribuibile alle disuguaglianze di salute
tra i differenti gruppi sociali, infine, l’attenzione all’equità rappresenta un filo rosso
trasversale alle diverse Azioni che compongono il presente programma. L’utilizzo
dei Profili di Equità all’interno degli Health Equity Audit che saranno realizzati
durante il periodo di vigenza del PRP, consentirà una migliore identificazione dei
gruppi a maggior rischio verso i quali dirigere, con un criterio universalistico ma
proporzionale ai bisogni ciascuno, gli interventi di prevenzione e di promozione
della salute.
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Il Programma B include azioni da collocare prevalentemente tra le attività
ordinarie del Distretto Sanitario e del Dipartimento di Prevenzione, ciascuno per le
rispettive competenze, che agiscono in maniera coordinata per il perseguimento
degli obiettivi aziendali.
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PPRROOGGRRAAMMMMAA DD DDEELL PPRRPP
Nonostante, in Campania, ci sia attualmente un’efficace collaborazione tra gli
operatori della Scuola e della Salute per la periodica realizzazione dei Sistemi di
Sorveglianza di Salute Pubblica, le attività di educazione e promozione della salute
indirizzate agli alunni delle scuole di vario grado sembrano essere ancora poco
omogenee, verosimilmente a causa dell’assenza di un protocollo d’intesa ben
definito tra le istituzioni relative alle aree Scuola e Salute. La co-progettazione, sin
dalla fase della definizione del contesto e dell’ideazione, tra i livelli regionali della
sanità pubblica e dell’istituzione scolastica rappresenta una conditio sine qua non
per un’efficace evoluzione futura degli interventi a tutela della salute degli alunni.
Lo stato di salute dei bambini e degli adolescenti campani che emerge dai sistemi
di sorveglianza di salute pubblica e dai sistemi informativi, e in particolare la
presenza tangibile di disuguaglianze in salute tra classi sociali, mostra alcune
importanti criticità che meritano un intervento più deciso e omogeneo, sebbene in
un’ottica di universalismo proporzionale, tra i diversi contesti della regione. Un
protocollo d’intesa formale e condiviso tra i livelli regionali della sanità pubblica e
dell’istituzione scolastica, dunque, rappresenta un passaggio fondamentale per
assicurare sia un coinvolgimento ampio delle realtà scolastiche sia un’omogeneità
degli interventi, delle metodologie e dei contenuti. Tenuto conto, poi, dello sviluppo
di un’autonomia scolastica sempre più chiara e definita, anche il coinvolgimento
diretto dei singoli istituti scolastici, in accordo ai principi e agli orientamenti riportati
nel protocollo d’intesa regionale, dovrà essere un obiettivo da perseguire.
Tanto premesso e considerata l’evidenza scientifica recentemente prodotta e le
buone pratiche sempre più confermate in diversi contesti nazionali, il modello
italiano delle “Scuole che Promuovono Salute”, che affonda le radici negli
orientamenti della “Unione Internazionale di Promozione e Educazione alla Salute”
(IUHPE) e nel network europeo “Schools for Health in Europe” (SHE), rappresenta la
cornice strategica e metodologica più adatta per migliorare il benessere dei
bambini e degli adolescenti attraverso un adeguamento di sistema, che sia
efficace, sostenibile e duraturo nel tempo. E’ ormai noto, infatti, che tutti gli aspetti
della vita della comunità scolastica giocano un ruolo importante nella promozione
della salute e non è più sufficiente il semplice inserimento dell’educazione alla
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salute nell’offerta formativa, ma se si desidera che le scuole mettano a frutto le
proprie potenzialità nell’ambito della promozione della salute delle giovani
generazioni, l’approccio deve essere più ampio e sistemico.
E’ auspicabile, dunque, in accordo all’orientamento di “Health in all Policies” e del
Programma Ministeriale Guadagnare Salute, che le istituzioni non sanitarie, tra cui
anche la Scuola, riconoscano e gestiscano concretamente, con il supporto fattivo,
rispettoso e attento degli operatori di sanità pubblica, la propria specifica titolarità
nella Promozione della Salute attraverso azioni ordinarie che coinvolgano tutti i
soggetti che ruotano intorno alla scuola (studenti, docenti, personale non docente,
dirigenza, famiglie, fornitori e operatori delle mense, etc.).
Si tratta, in conclusione, di un’azione finalizzata a concretizzare una partnership più
stabile, duratura e ben definita tra operatori della Salute e della Scuola. In
particolare, la finalità prioritaria dell’azione è quella di fare in modo che si passi da
una “Promozione della Salute” realizzata prevalentemente dagli operatori sanitari
all’interno degli edifici scolastici a un modello di “Scuola Promotrice di Salute” che
assume consapevolmente su di sè la titolarità della educazione e promozione della
salute, in accordo con i principi di “Health in all Policies”. Si ritiene di strategica
importanza il coinvolgimento della Scuola e delle scuole campane nel contesto
nazionale delle “Scuole che Promuovono Salute” (Network SHE).
[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
35
IL “MODELLO ORGANIZZATIVO”
DELL’ASL CASERTA UOSD Educazione alla Salute – Dipartimento di Prevenzione
Struttura Aziendale- DGRC 1584/2005; DGRC – 501/2017
Responsabile Dott.ssa Flavia Bergamasco
Via Feudo S. Martino, 10 Caserta 81100
Tel 0823-350951
e-mail :[email protected]
La rete dei referenti territoriali della promozione ed
educazione alla salute
Distretto 12 : Caserta Via P. Harris ex Saint Gobain (Palazzo della Salute)
Comprende i seguenti comuni
1 Casagiove
2 Caserta
3 Castel Morrone
4 San Nicola la Strada
- Direttore Dott. Giancarlo Infante
- Referente territoriale Dott.ssa Anna Marchione (CPSI)
- Referente territoriale Dott.ssa Irene Caliendo (Sociologa)
- Tel. E- mail 0823 445900 – 445912, [email protected]
Distretto 13 : Via Caudina Parco Giuliana
Comprende i seguenti comuni
1Arienzo
2 Cervino
3 Maddaloni
4 San Felice a Cancello
5 Santa Maria a Vico
6 Valle di Maddaloni
- Direttore Dott. Attilio Roncioni
- Referente territoriale Dott.ssa Maria Pia Lurini (Sociologa)
- Tel. E- mail 0823 445980, [email protected]
Distretto 14 : Via Roma (ex Presidio Ospedaliero) Teano
Comprende i seguenti comuni
1 Caianello
2 Cellole
3 Conca della Campania
LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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4 Francolise
5 Galluccio
6 Marzano Appio
7 Mignano MonteLungo
8 Pietravairano
9 Presenzano
10 Rocca d’Evandro
11 Roccamonfina
12 San Pietro Infine
13 Sessa Aurunca
14 Teano
15 Tora e Piccilli
16 Vairano Patenora
- Direttore Dott. ssa Maria Luisa Golia
- Referente territoriale Dott. ssa Franca Serino (Biologa)
- Tel. E- mail 0823 506239, [email protected]
Distretto 15 : Via Matese
Comprende i seguenti comuni
1 Ailano
2 Alife
3 Alvignano
4 Baia e Latina
5 Caiazzo
6 Capriati a Volturno
7 Castel Campagnano
8 Castel di Sasso
9 Castello del Matese
10 Ciorlano
11 Dragoni
12 Fontegreca
13 Formicola
14 Gallo Matese
15 Gioia Sannitica
16 Letino
17 Liberi
18 Piana di Monte Verna
19 Piedimonte Matese
20 Pietramelara
21 Pontelatone
22 Prata Sannita
23 Pratella
24 Raviscanina
25 Riardo
26 Roccaromana
27 Ruviano 1.
28 San Gregorio Matese
29 San Potito Sannitico
30 Sant’Angelo d’Alife
[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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31 Valle Agricola
- Direttore Dott. Emilio Filetti
- Referente territoriale Dott.ssa Raffaella Ferrucci (Sociologa)
- Referente territoriale Landino Fiorenza (CPSI)
- Referente territoriale Dott. Severino Ferdinando Perrotta (Medico Pediatra)
- Tel. E- mail 0823 544475, [email protected],
Distretto 16 :P.zza Carità ex Ospedale
Comprende i seguenti comuni
1 Capodrise
2 Macerata Campania
3 Marcianise
4 Portico di Caserta
5 Recale
6 San Marco Evangelista
- Direttore Dott. Claudio Marone
- Referente territoriale Dott.ssa Anna Piscitelli (Sociologa)
- Referente territoriale Dott.ssa Anna Valentino (Assistente Sociale)
- Tel. E- mail Tel. 0823 518203, [email protected],
Distretto 17 : Via S. L ucia
Comprende i seguenti comuni
1 Aversa
-Direttore Dott. Aniello Cannavale
- Referente territoriale Dott.ssa Saturnina Veneroso (Medico)
- Tel. E- mail 081 5001254, [email protected],
Distretto 18 : Via Cadorna, 46
Comprende i seguenti comuni
1 Carinaro
3 Casaluce
4 Cesa
5 Gricignano di Aversa
6 Orta di Atella
7 Sant’Arpino
8 Succivo
9 Teverola
- Direttore Dott. Luigi Di Monte
- Referente territoriale dott.ssa Concetta Massimo (Medico)
- Tel. E- mail 081 5028602, [email protected]
Distretto 19 : Via S.Lucia, Aversa
Comprende i seguenti comuni
1 Frignano
2 Lusciano
3 Parete
4 San Marcellino
5 Trentola Ducenta
LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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6 Villa di Briano
- Direttore Dott Vincenzo Iodice
- Referente territoriale Dott.ssa Saturnina Veneroso (Medico)
- Tel. E- mail 0815001202- 207,[email protected]
Distretto 20 :C.so Umberto I –Pal. Baldascini
Comprende i seguenti comuni
1 Casal di Principe
2 Casapesenna
3 San Cipriano d’Aversa
4 Villa Literno
- Direttore Dott. Nicola Andriella
- Referente territoriale Dott. Cipriano D’Alessandro (CPSI)
- Tel. E- mail 081 8164042, [email protected]
Distretto 21 : Via Mazzocchi
Comprende i seguenti comuni
1 Casapulla
2 Curti
3 Grazzanise
4 San Prisco
5 San Tammaro
6 Santa Maria Capua Vetere
7 Santa Maria la Fossa
- Direttore Dott. ssa Stefania Fornasier
- Referente territoriale Dott.ssa Clementina Di Matteo (Pediatra specialista
ambulatoriale)
- Tel. E- mail . 0823 891606, [email protected]
Distretto 22 :C/O e x P.O. Palasciano
Comprende i seguenti comuni
1 Bellona
2 Calvi Risorta
3 Camigliano
4 Capua
5 Giano Vetusto
6 Pastorano
7 Pignataro Maggiore
8 Rocchetta e Croce
9 Sparanise
10 Vitulazio
- Direttore Dott. ssa Nicoletta Tessitore
- Referente territoriale Dott. Domenico D’Angiolillo (Medico)
- Tel. E- mail 0823 996363, [email protected]
Distretto 23 : Via degli Oleandri, 73
Comprende i seguenti comuni
1 Cancello ed Arnone
2 Carinola
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3 Castel Volturno
4 Falciano del Massico
5 Mondragone
- Direttore Dott. Severo Stefanelli
- Referente territoriale Dott.ssa Franca Serino (Biologa)
- Tel. E- mail 0823 775406, [email protected]
Dipartimento delle Dipendenze : Via S. Lucia, 81 Aversa
- Direttore Dott. ssa Lilia Nuzzolo
- Referente territoriale Dott. Giovanni Di Martino (Psicologo)
- Referente territoriale Luigi Giannini (CPSI)
- Referente territoriale Dott.ssa Anna Di Nuzzo (Medico)
- Tel. E- mail [email protected]
Dipartimento Salute Mentale : Via S. Lucia, 81 Aversa
- Direttore Dott. Luigi Carizzone
- Referente territoriale Dott.ssa Renata Di Sano (Sociologa)
- Tel. E- mail [email protected]
UOC Coordinamento Materno Infantile – UOMI DS 12-13-16: Caserta
Via P. Harris ex Saint Gobain (Palazzo della Salute)
- Direttore Dott. ssa Giovanna Capone
- Referente territoriale Dott.ssa Antonietta Salvi (Psicologa)
- Referente territoriale Anna Stellato (Ostetrica)
- Tel. E- mail 0823/445011-5019-5020-5021-5022
Presidio Ospedaliero di Aversa (S. G. Moscati) : Via Gramsci
- Direttore Dott.ssa Angela Maffeo
- Referente territoriale Alfonsina Di Caterino (CPSI)
- Tel. E- mail 081 [email protected]
Presidio Ospedaliero di Marcianise : Via Orto dell’Abate- rione Santella
- Direttore Dott. ssa Laura Leoncini
- Referente territoriale Dott. Gianpaolo Antonucci (Medico)
- Referente territoriale Dott. ssa Giuseppina Quintili (Psicologa)
- Tel. E- mail 0823/[email protected]
Presidio Ospedaliero di Piedimonte : Via Matese
- Direttore Dott. Ubaldo Taddeo
- Referente territoriale Dott.ssa Matilde Mastro (CPSI)
- Tel. E- mail [email protected]
Presidio Ospedaliero di Maddaloni : Via Liberta’;
Stabilimento S. Felice : Via Roma
- Direttore Dott. Mario Borrelli
- Referente territoriale Domenico Esposito (CPSI )per il PO di Maddaloni
- Referente territoriale Albina Sgambato (CPSI per lo Stabilimento di S. Felice
a Cancello
LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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- Tel. E- mail 0823 400111(Maddaloni)- 0823751760 (S. Felice)
[email protected], [email protected]
Presidio Ospedaliero di S. Maria C.V. (Melorio): Via Melorio
- Direttore Dott. Diego Colaccio
- Referente territoriale Annabella Naddeo (CPSI)
- Tel. E- mail 0823 [email protected]
Presidio Ospedaliero di Sessa Aurunca (S. Rocco): Via Sessa
- Direttore Dott. Giovanni Lettieri
- Referente territoriale Maria Rosaria Celentano (CPSI)
- Tel. E- mail [email protected]
UOSD 118 Caserta Est
- Referente territoriale Dott. Domenico Piperno (Medico)
- Tel. E-mail domenico.piperno@@ aslcaserta.it
- UUOOSSDD111188@@ aslcaserta.it
[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
41
OOFFFFEERRTTAA DDEELL DDIIPPAARRTTIIMMEENNTTOO DDII PPRREEVVEENNZZIIOONNEE
DDIIRREETTTTOORREE DDOOTTTT.. CCOONNSSAALLVVOO SSPPEERRAANNDDEEOO
UUOOSSDD EEDDUUCCAAZZIIOONNEE AALLLLAA SSAALLUUTTEE
PPRROOGGEETTTTOO EEQQUUIITTÀÀ.. MMAACCRROOAARREEAA IIVV
PPrrooggeettttoo QQuuaaddrriiffoogglliioo
UUOOSSDD EEDDUUCCAAZZIIOONNEE AALLLLAA SSAALLUUTTEE
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO::DDOOTTTT..SSSSAA FFLLAAVVIIAA BBEERRGGAAMMAASSCCOO
CCOONNTTAATTTTII:: EE--MMAAIILL EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
DDeessccrriizziioonnee ddeell pprrooggeettttoo
L’educazione alla salute rappresenta un percorso di crescita, sia cognitiva sia
emotiva, che promuove lo sviluppo della consapevolezza di essere in grado di
possedere il controllo della propria salute. Si tratta dunque di un patrimonio da
conquistare e preservare con impegno, controllo, rispetto per se stessi e quindi
non può limitarsi alla trasmissione di informazioni ma deve prevedere lo sviluppo di
abilità e competenze personali che consentano di attuare scelte responsabili.
In questo contesto prende vita Il Progetto “Equità in Salute”–Macroarea IV-
Adozione di stili di vita più salutari, in particolare riguardanti la promozione
dell’attività fisica e della corretta alimentazione promosso dalla Regione
Campania e realizzato dall’ASL Caserta.
OObbiieettttiivvii
generale
Riduzione delle patologie e disturbi conseguenti a una cattiva alimentazione e
una scarsa attività fisica.
specifici
Miglioramento dei comportamenti alimentari e incremento dell’attività fisica
Obiettivi intermedi
1. Gli studenti di scuola primaria e secondaria di I e II grado partecipano a un
percorso educativo curricolare in linea con le indicazioni della ricerca scientifica
per la promozione di comportamenti salutari, svolto da insegnanti formati e
motivati e sostenuti dal personale dell’ASL
LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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2. Le scuole migliorano il proprio contesto rendendolo più consono rispetto agli
obiettivi del Progetto
3. I genitori degli studenti ricevono messaggi educativi tramite materiale
comunicativo e tramite il coinvolgimento nell’itinerario didattico
DDeessttiinnaattaarrii
Studenti di scuola primaria e secondaria di I e II grado del territorio della ASL
Caserta.
MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa
Formazione degli insegnanti attraverso 3 incontri di 4 ore ciascuno, per un totale di
12 ore.
Consegna agli insegnanti del testo “Guida per gli insegnanti” e del CD con sussidi
didattici; realizzazione in classe da parte degli insegnanti dei percorsi educativi
appresi durante la formazione col supporto dei sussidi didattici e della consulenza
degli operatori sanitari.
Manifestazione finale in cui le scuole illustrano il lavoro svolto e ricevono un
attestato di partecipazione.
SSeerrvviizzii ee OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii
UOSD Educazione alla Salute, Referenti territoriali di Educazione Sanitaria, UO
Medicina dello Sport, UOC Materno Infantile
Associazioni sportive: CONI Caserta, Juve Caserta Basket, Juvecaserta Academy
Associazioni ambientaliste: Altritalia Ambiente
Coldiretti
Federazione Medici Sportivi
AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee
Tutti i Distretti Sanitari e tutti i Comuni della Provincia di Caserta.
PPrrooggeettttoo UUnnpplluuggggeedd
UUOOSSDD EEDDUUCCAAZZIIOONNEE AALLLLAA SSAALLUUTTEE
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO::DDOOTTTT..SSSSAA BBEERRGGAAMMAASSCCOO BBEERRGGAAMMAASSCCOO
[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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CCOONNTTAATTTTII:: EE--MMAAIILL EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
Descrizione del progetto
Il progetto unplugged è un programma di prevenzione scolastica dell’uso di
sostanze basate sul modello dell’influenza sociale e delle life skill.
Affinchè le attività di prevenzione abbiano un effetto sul comportamento degli
adolescenti, è opportuno intervenire il più precocemente possibile, prima che i
comportamenti a rischio si stabilizzino. Ad esempi, nel caso delle sostanze
psicoattive, inclusi alcol e tabacco, l’età adolescenziale è quella in cui inizia l’uso
sperimentale.
Obiettivi
Prevenire il fumo di tabacco e le altre dipendenze;
Favorire lo sviluppo ed il consolidamento di competenze quali la
comunicazione interpersonale efficace e l’assertività, la gestione della
frustrazione, lo spirito critico, la gestione delle proprie emozioni, la capacità
di risolvere problemi e di prendere decisioni ecc.;
Correggere le errate convinzioni dei ragazzi sulla diffusione dell’uso di
sostanze psicoattive;
Migliorare le conoscenze sui rischi dell’uso di tabacco, alcol e sostanze
psicoattive e sviluppare un atteggiamento non favorevole alle sostanze.
Destinatari
Studenti di 1° classe degli istituti secondari di 2° grado e della III° classe degli istituti
secondari di 1° grado, fascia di età 12-14.
MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii ee VVeerriiffiiccaa
Il progetto si articola in 12 unità didattiche di circa 1 ora ciascuna che gli
insegnanti devono svolgere durante l’anno . Le unità didattiche coinvolgono
molto i ragazzi perché basate su discussioni, giochi di ruolo, brainstorming ecc.
Le scuole – preside e docenti – sono gli attori principali di Unplugged, ma essi non
sono lasciati soli nel loro difficile e importante compito. Infatti, partecipando ad
Unplugged ricevono:
LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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- una copia del testo “Unplugged: manuale per l’insegnante” per ciascun
insegnante impegnato nel progetto con suggerimenti e materiali per rendere il
contesto scolastico promotore di salute ed ecosostenibile e, quindi, rafforzante i
messaggi educativi di Unplugged;;
- una copia del “Quaderno dello studente” per ogni studente coinvolto;
- corso di formazione per gli insegnanti.
Le scuole e gli insegnanti che aderiscono al progetto si impegnano a realizzare
l’attività educativa proposta nella “Manuale per l’insegnante” e a partecipare al
corso d’aggiornamento.
Gli insegnanti individuati ( in numero di 25-30) sono formati con un corso di 4
giorni (ore 14:30-18:30), in cui praticamente ci si esercita a realizzare le unità
didattiche del progetto; a fine corso riceveranno attestato di partecipazione.
SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii
Personale asl che ha ricevuto la formazione specifica con le formatrici dell’asl di
Torino (DORS) ed è inserito sulla piattaforma internazionale
AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee
Tutti i Distretti Sanitari e tutti i Comuni della Provincia di Caserta.
PPrrooggeettttoo PPrreevveennzziioonnee ddeeggllii IInncciiddeennttii SSttrraaddaallii
UUOOSSDD 111188 CCAASSEERRTTAA EESSTT
UUOOSSDD EEDDUUCCAAZZIIOONNEE AALLLLAA SSAALLUUTTEE
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO::DDOOTTTT.. PPIIPPEERRNNOO DDOOMMEENNIICCOO PPIIPPEERRNNOO
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: DDOOMMEENNIICCOO..PPIIPPEERRNNOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: UUOOSSDD111188@@AASSLLCCAASSEERRTTAA11..IITT
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
Descrizione del progetto
Gli incidenti stradali rappresentano un problema di assoluta priorità per la
sanità pubblica per l’alto numero di morti e di invalidità permanenti e
[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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temporanee che causano nel mondo. agli enormi costi sociali e umani, si
aggiungono quindi anche elevati costi economici, che rendono la questione
della sicurezza stradale un argomento di enorme importanza.
La grande maggioranza degli incidenti gravi e di quelli mortali sono dovuti a
una serie di comportamenti scorretti, principalmente eccesso di velocità, guida
distratta e pericolosa, mancato rispetto della precedenza o della distanza di
sicurezza, assunzione di alcol e sostanze stupefacenti.
Per questi motivi, è di fondamentale importanza la prevenzione.
I programmi di prevenzione più efficaci sono quelli che si rivolgono ai ragazzi
che si avvicinano all’età della patente di guida ,per favorire la consapevolezza
dei rischi derivanti da comportamenti sbagliati e per mettere a punto azioni
preventive coordinate e attuabili.
Obiettivi
Educativi
diffondere nei giovani la cultura della Sicurezza Stradale; promuovere
comportamenti corretti, sicuri e responsabili sulle strade con particolare
riferimento all’uso dei sistemi di protezione individuale come la cintura di
sicurezza e il casco; sviluppare negli adolescenti il senso di responsabilità,
rispetto per sé e per gli altri, rispetto per l’ambiente circostante; informare sui
comportamenti a rischio inerenti gli incidenti stradali (assunzione di
alcool/farmaci psicotropi/droghe, eccesso di velocità, mancato uso di
dispositivi di sicurezza, stanchezza, etc.); diffondere la conoscenza delle Regole
del Nuovo Codice della Strada con indicazioni su norme di comportamento;
informare gli adolescenti sui rischi degli effetti dell’alcool, dei farmaci psicotropi
e delle droghe sulla guida; rendere consapevoli i ragazzi dei comportamenti a
rischio attivati e su come modificarli.
Formativi
per gli insegnanti delle scuole secondarie di II grado e delle autoscuole, per
operatori di altre agenzie: favorire processi di partecipazione, creando le
condizioni affinchè fra adulti e adolescenti si apra la comunicazione sui temi
dell’identità, del rischio, della salute, delle relazioni; sensibilizzare e informare i
“moltiplicatori di salute” sull’importanza di affrontare con i giovani i rischi
LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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connessi alla guida; rendere consapevoli i partecipanti dell’importanza del loro
ruolo di educatori su questi temi; stimolare la motivazione a diventare
moltiplicatori dell’azione preventiva, attraverso la valorizzazione delle loro
risorse e competenze specifiche; favorire l’individuazione di strategie
comunicative adeguate ad affrontare i temi con i giovani.
Sono coinvolti nelle azioni di formazione e nella prevenzione a cascata
Personale ASL formato al corso Regionale
Altro personale ASL :del Dipartimento delle Dipendenze, del Dipartimento di
Prevenzione, del Servizio Emergenza Territoriale 118 ecc,
Insegnanti delle scuole secondarie di II grado in particolare Docenti per il
patentino, Istruttori autoscuole
Giovani formati come peer educator,
associazioni di volontariato, etc
Polizia Municipale per sostenere i momenti formativi sulla sicurezza stradale
nelle Scuole;
Polizia stradale, Carabinieri, ACI.
Gestori delle discoteche dove si intende intervenire per sensibilizzarli, così
da facilitare le azioni di prevenzione previste presso i loro locali,
Studenti della scuola secondaria di II grado e giovani che frequentano
luoghi del divertimento.
Considerata la complessità delle azioni da proporre sarà propedeutico a tutta
la programmazione la costruzione di alleanze con Istituzioni come i Comuni di
riferimento, Enti Pubblici e privati, Associazioni di Volontariato. Un’ apporto
sinergico tra diversi attori sociali che dovranno conoscere e condividere le
diverse fasi del progetto, per rendere più agile gli interventi previsti nei contesti
educativi e del divertimento.
Sarà utile l’incontro con Enti ed Istituzioni locali in particolare:
Le Amministrazione Comunali e Provinciale, così da promuovere l’iniziativa con
le vari fasi della sua realizzazione attraverso conferenze e comunicati stampa,
per informare e sensibilizzare la popolazione e renderla più disponibile al
contatto e alla partecipazione;
Gli operatori del progetto collaboreranno, per quanto riguarda i luoghi del
[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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divertimento anche all’attuazione del progetto safenight , considerata la
sovrapposizione degli obiettivi.
Area Educativa Formativa
è previsto un corso di formazione ai docenti delle scuole individuate e
aderenti al progetto, che a cascata sarà riportato agli studenti
nella formazione sono coinvolti operatori del soccorso 118, operatori sert,
volontari, , gestori di autoscuole, agenti di polizia municipale, polizia stradale ,
carabinieri.
Luoghi Del Divertimento
questionario pre-post intervento, per verificare il miglioramento delle
conoscenze appropriate attinenti alla tematica educativa, da parte da parte
dei fruitori degli interventi;
scheda per valutare il gradimento delle attività (in termini di qualità percepita)
da parte dei fruitori degli interventi
LLaa ccoommuunniiccaazziioonnee:: rriissoorrssaa ssttrraatteeggiiccaa nneeii pprroocceessssii ssoocciiaallii ee
oorrggaanniizzzzaattiivvii
UUOOSSDD EEDDUUCCAAZZIIOONNEE AALLLLAA SSAALLUUTTEE
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT.. PPAASSQQUUAALLEE DDII PPAASSQQUUAALLEE
CCOONNTTAATTTTII:: EE--MMAAIILL EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
Il Corso in Comunicazione si inserisce e interpreta lo sviluppo formativo del Paese,
che impone una ristrutturazione delle proprie attività nel loro complesso per un
miglioramento di efficienza, efficacia ed economicità ed estensione della cultura
manageriale a tutto il mondo aziendalistico (pubblico e privato). A livello
Europeo, la nascita del mercato unico e l’apertura dell’Unione Europea si
prevede un allineamento ai nuovi partner che, tra gli altri, già da tempo
inseriscono nei propri programmi scolastici di valutazione sia la Comunicazione,
sia la Qualità della Leadership, vedi Gran Bretagna (fonte Eurydice, Valutazione
Scuole UE, 2009). In Italia, il binomio Salute-Comunicazione è suffragato dall’Art.
LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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20, c. 3 del D.lgs. 33/2013: “Per benessere organizzativo si intende comunemente
la capacità dell’Organizzazione di promuovere e mantenere il benessere fisico,
psicologico e sociale dei lavoratori per tutti i livelli e i ruoli. Studi e ricerche sulle
organizzazioni hanno dimostrato che le strutture più efficienti sono quelle con
dipendenti soddisfatti e un “clima interno” sereno e partecipativo. La
motivazione, la collaborazione, il coinvolgimento, la corretta circolazione delle
informazioni, la flessibilità e la fiducia delle persone sono tutti elementi che
portano a migliorare la salute mentale e fisica dei lavoratori, la soddisfazione
degli utenti e, in via finale, ad aumentare la produttività. Il concetto di benessere
organizzativo si riferisce, quindi, al modo in cui le persone vivono la relazione con
l’Organizzazione in cui lavorano; tanto più una persona sente di appartenere
all’organizzazione, perché ne condivide i valori, le pratiche, i linguaggi, tanto più
trova motivazione nel lavoro”. Le più innovative Tecniche di Comunicazione,
volte ad una Leadership di Eccellenza quale Risorsa Strategica nei Processi Sociali
ed Organizzativi, diventano, quindi, strumenti imprescindibili per ogni
Organizzazione di tipo aziendalistico. Le più innovative Tecniche di
Comunicazione, volte a una Leadership di Eccellenza quale Risorsa Strategica nei
Processi Sociali e Organizzativi, diventano, quindi, strumenti imprescindibili per
ogni Organizzazione di tipo aziendalistico.
OObbiieettttiivvii
Migliorare il benessere organizzativo riferito al modo in cui le persone vivono la
relazione con l’Organizzazione in cui lavorano; incentivare il senso di
appartenenza all’organizzazione, la condivisione dei valori, le pratiche, i
linguaggi, per valorizzare la motivazione nel lavoro.
DDeessttiinnaattaarrii
Docenti di istituti scolastici di ogni ordine e grado.
MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa
Il corso prevede 3 incontri formativi di 3 ore ciascuno.
I Modulo:
- La Comunicazione: risorsa strategica nei processi sociali e organizzativi;
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- Benessere Organizzativo – Art. 20, c. 3 del D.Lgs. 33/2013;
- La Comunicazione non è l’Informazione;
- La Selezione e Trattamento dei dati;
- Il Filtro percettivo;
- Tasso di alfabetizzazione;
- La Comunicazione e sue forme:
- La Comunicazione nel Governo delle Organizzazioni;
- La necessità di Comunicare e i Contesti operativi;
- Comunicare nelle Organizzazioni.
II Modulo:
- La Comunicazione nella P.A.;
- La Comunicazione Manageriale – Leadership d’eccellenza;
- Le Tecniche di Comunicazione;
- La Comunicazione Transazionale:
- Lo stato di Okeità.
III Modulo:
Simulazioni in aula
SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii
Personale UOSD Educazione alla Salute
AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee
Tutti i Distretti e Comuni afferenti all’ASL Caserta.
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OOFFFFEERRTTAA DDEELL DDIIPPAARRTTIIMMEENNTTOO DDII PPRREEVVEENNZZIIOONNEE –– AARREEAA VVEETTEERRIINNAARRIIAA
ZZoooonnoossii:: ll’’iimmppoorrttaannzzaa ddeellllee aattttiivviittàà vveetteerriinnaarriiee ssuuggllii aanniimmaallii
pprreesseennttii nneellllee zzoonnee uurrbbaannee aattttee aa ssaallvvaagguuaarrddaarree llaa ssaalluuttee ddeeii
cciittttaaddiinnii
AARREEAA SSAANNIITTAA’’ AANNIIMMAALLEE
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT.. GGEENNNNAARROO FFOORRGGIIOONNEE
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL :: GGEENNNNAARROO..FFOORRGGIIOONNEE@@AASSLLCCAASSEERRTTAA11..IITT
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL ::EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
Descrizione del progetto
Il controllo delle Zoonosi rappresenta un processo fondamentale nell’ambito
delle attività veterinarie; esse non riguardano più solamente le produzioni animali,
ma da più di un decennio anche l’ambito urbano. Ciò come conseguenza di
importanti cambiamenti nel modo di vivere che ha determinato l’elevata densità
della popolazione umana e di animali. Basti pensare che in Italia più di dieci
milioni di famiglie possiedono un animale determinando una maggiore
promiscuità tra le due specie.
OOBBIIEETTTTIIVVII
1. Gestione il rapporto uomo/animale in ambiente urbano attraverso
un’educazione sanitaria tesa al controllo delle Zoonosi Urbane
22.. Controllo e gestione delle popolazioni domestiche e sinantropiche (canili, colonie
feline, ratti, gabbiani e piccioni); il controllo degli animali domestici come
vettori/serbatoi di zoonosi e/o infezioni attraverso l’attuazione di misure
preventive da adottare in ambito urbano e familiare.
DDeessttiinnaattaarrii
Corpo Docente: attraverso un seminario, per approfondire i contenuti, definire
itinerari didattici e tempi di attuazione;
Alunni: per proporre il tema, promuovere l’Educazione sanitaria, stimolare la
ricerca e la discussione con lavori di gruppo.
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MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa
Letture, filmati, test e questionari di apprendimento.
Mostra finale del lavoro svolto e degli elaborati.
SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii
Dipartimento di Prevenzione ASL Caserta: Veterinari Dirigenti del Servizio di Sanità
Animale
AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee
Due Istituti Superiori del territorio della ASL Caserta con indirizzo tecnico-
scientifico.
AAnniimmaallii,, ssccuuoollaa ee ssoocciieettàà
AARREEAA SSAANNIITTAA’’ AANNIIMMAALLEE
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT.. AANNTTOONNEELLLLOO SSAANNTTAAMMAARRIIAA
CCOONNTTAATTTTOO EE--MMAAIILL ::AANNTTOONNEELLLLOO..SSAANNTTAAMMAARRIIAA@@PPEECC..VVEETTNNAAPPOOLLII..IITT
CCOONNTTAATTTTOO EE--MMAAIILL :: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
Descrizione del progetto
Nel corso degli ultimi secoli e in particolare nella società occidentale, ha prevalso
una razionalità a discapito dell’istintività di ogni uomo. Ciò ha condotto
aun’impropria interazione con la natura e gli animali che ne fanno parte. Oggi si
assiste a un crescente interesse nei confronti di un giusto inserimento dell’uomo
nel contesto naturale, ponendo attenzione alla tutela dell’ambiente e con la
ricerca di un giusto equilibrio tra uomo-animale-ambiente, anche attraverso il
recupero della spontaneità in comune con gli animali, frutto dell’emotività di
ognuno di noi.
Il ruolo dell’animale da compagnia ha assunto molteplici aspetti. In ambito
familiare inserito ne fa parte integrante in quanto membro e capace di
interscambi comunicativi ed emotivi; inoltre, dove equilibri familiari perdono
stabilità e dove soggetti non hanno più riferimenti, come conseguenza di
variazioni strutturali nella composizione del gruppo famiglia, l’inserimento
LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]
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dell’animale, colmando lo spazio vuoto, consente la rinascita di nuovi stimoli ed
interessi
La sensibilità, l’interesse e la curiosità dei bambini sono gli strumenti più validi nel
trasmettere le informazioni e nel modificare i comportamenti, inoltre lo studio
degli animali e il loro contatto favoriscono nel bambino come nell’adulto lo
sviluppo di capacità interpersonali. Lo scambio di informazioni e la cooperazione
tra i bambini e il proprio nucleo familiare, nonché in ambito scolastico tra scolari
di diverse classi appartenenti allo stesso ciclo pedagogico fa si che quanto
assunto, le esperienze, i vissuti e la sensibilità sviluppata possono essere trasmessi
con una certa efficacia.
Accanto all’analisi sociale che evidenzia i nuovi bisogni, la sanità pubblica pone
sempre maggiore attenzione alle attività di prevenzione attraverso una
valutazione dei fattori di rischio, intervenendo su questi con progetti mirati.
Questo è il principio su cui si sviluppa il presente, intervenendo dove
comportamenti e mancata informazione sono riconosciuti quali punti
socialmente critici.
OObbiieettttiivvii
generale
Attraverso una maggiore consapevolezza dei bambini e a cascata delle loro
famiglie sulla realtà socio-sanitaria connessa al fenomeno del randagismo ed in
generale al rapporto con gli animali d’affezione, rendere i comportamenti idonei
a salvaguardia della salute fisica e mentale.
formativi
1. Informare sugli strumenti preventivi promuovendo comportamenti idonei
2. Comunicare l’importanza di alcune zoonosi (malattie trasmissibili dagli animali)
3. Guidare nell’interpretazione del linguaggio e della comunicazione degli animali
per favorire una giusta interrelazione e la prevenzione dalle aggressioni
4. Diffondere una cultura delle biodiversità, valorizzando le caratteristiche sia degli
uomini sia degli animali quali elementi fondamentali di un unico contesto
naturale
5. Dare consapevolezza sull’importanza del controllo delle nascite per il benessere
animale
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6. Dare consapevolezza su come la riduzione numerica dei randagi ha importanza
nella prevenzione delle malattie infettive, delle lesioni da morso, degli incidenti
stradali
7. Comunicare i vantaggi che l’impiego degli animali può dare nei coetanei con
disagi di carattere fisico o psicologico
8. Informare sui benefici che un corretto rapporto uomo-animale può dare
specifici
1. Facilitare esperienze positive nell’approccio con gli animali
2. Coinvolgere i bambini in un momento di maggiore aggregazione e integrazione
attraverso esperienze dirette con gli animali
3. Comunicare il ruolo dei mass media nel mediare l’informazione
4. Informare sulla sterilizzazione chirurgica degli animali
5. Informare su anagrafe canina e microchip
6. Stimolare una vita di relazione anche mediata dagli animali
7. Informare su utilità, impiego e gestione, anche in relazione alla prevenzione delle
malattie infettive, degli animali d’affezione
8. Trasmettere modelli comportamentali nella gestione dei cuccioli (educazione)
operativi
Istituzione di un servizio d’informazione telefonico presso la sede della UOV (Unità
Operativa Veterinaria) del Distretto 12 ASL Caserta.
DDeessttiinnaattaarrii
Alunni della quarta e quinta ciclo elementari. In ogni scuola gli alunni vengono
suddivisi in due gruppiassociando a questi almeno due insegnanti referenti,
nominati dal direttore/direttrice didattico.
La fascia di età dei bambini è stata selezionata riconoscendo la curiosità,
l’elevata capacità di apprendimento e di propensione ai rapporti interpersonali
di questi soggetti.
Il supporto degli insegnanti referenti trova utilità nel rimarcare e mediare le
informazioni, anche con associazioni e riferimenti ad altri argomenti d’interesse
didattico.
MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa
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Il progetto prevede, per ogni gruppo, 3 incontri al mese della durata di almeno
60 minuti e per la durata di 3 mesi.
Le risorse strumentali sono rappresentate dalle apparecchiature e attrezzature
didattiche disponibili presso l’ASL e le scuole.
La metodologia didattica comprende l’uso di audiovisivi e materiale divulgativo
cartaceo, utilizzando, dove possibile, immagini da fumetto; prevede, inoltre, una
didattica interattiva con esercitazioni ed esperienze dirette con animali.
Nella fase conclusiva è previsto lo sviluppo di poster, locandine e altro con
disegni dei bambini dai temi: pubblicizza l’anagrafe canina e l’applicazione dei
microchip; incentiva la sterilizzazione degli animali; promuovi uno stile di vita nel
rispetto di adeguate condizioni igienico-sanitarie; sensibilizza a un corretto
rapporto uomo-animale-ambiente, e altri argomenti attinenti su iniziativa degli
alunni. L’affissione, nella scuola, dei lavori prodotti è prevista con la chiusura del
progetto e l’invito dei genitori a prenderne visione.
La verifica del progetto, oltre al riscontro per i lavori prodotti, avviene attraverso
l’impiego di questionari d’ingresso e di uscita, mentre il monitoraggio avviene con
valutazioni dirette in aula a ogni fase successiva.
SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii
Un Medico referente per l’Educazione alla Salute, due Medici Veterinari e un
Tecnico della Prevenzione della UOV Distretto 12 e uno Psicologo, tutti dipendenti
della ASL Caserta, oltre agli insegnanti indicati quali referenti.
AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee
Le scuole da coinvolgere nel progetto sono 2 nel Comune di Caserta, 1 nel
Comune di San Nicola la Strada e 1 nel comune di Casagiove. Tutti i Comuni
rientrano nell’ambito del Distretto Sanitario 12, con elevata densità abitativa e
notevoli problematiche connesse all’obiettivo del progetto.
VVeetteerriinnaarrii aa ssccuuoollaa
IIGGIIEENNEE DDEEGGLLII AALLLLEEVVAAMMEENNTTII EE DDEELLLLEE PPRROODDUUZZIIOONNII ZZOOOOTTEECCNNIICCHHEE
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA EELLEENNAA MMOOSSCCHHEETTTTII
CCOONNTTAATTTTOO EE--MMAAIILL:: EELLEENNAA..MMOOSSCCHHEETTTTII@@AASSLLCCAASSEERRTTAA11..IITT
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CCOONNTTAATTTTOO EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
Descrizione del progetto
“L’amore per gli animali è bello e nobilitante soltanto quando nasce dal più vasto
e generico amore per tutto il mondo vivente, il cui nucleo centrale e più
importante deve rimanere l’amore per gli uomini.” (Konrad Lorenz)
Nell’Alto Casertano, territorio con panorami incantevoli e una flora e una fauna
di rara bellezza,la convivenza con gli animali è un fatto naturale. Tuttavia lo
stretto rapporto che c’è tra la popolazione prevalentemente agricola di questa
zona e gli animali domestici e selvatici, non sempre è improntato in modo giusto
e rispettoso del benessere della bestia. Il presente progetto, inserito nel più vasto
piano regionale di prevenzione fortemente voluto dall’ASL Caserta, si pone come
mission la promozione della conoscenza di quelle regole che siano rispettose
delle esigenze degli uomini, ma anche di quelle degli animali, in modo da creare
un giusto equilibrio. È importante conoscere i bisogni degli animali, così da non
superare mai i limiti nel rapporto con loro sia che ci si accinga ad accoglierli in
famiglia, in una fattoria, sia se si intenda allevarli in modo “intensivo” per la
produzione degli alimenti o si entri in contatto con la fauna selvatica. Il distretto
15, in linea con tale filosofia, ritiene importante la possibilità di entrare nelle
scuole, in quanto è sicuramente la strada giusta investire sui bambini e gli
adolescenti, per creare, un domani, adulti consapevoli in grado di vivere in modo
equilibrato il delicato rapporto uomo-animale-ambiente.
OObbiieettttiivvii
Obiettivi e finalità verranno calibrati e potenziati sulla platea.
1. Produrre/rafforzare la conoscenza morfologica e fisiologica degli animali
domestici e dei più comuni animali selvatici del territorio, nonché i loro
comportamenti, le loro peculiarità e la loro eventuale funzione socio-economica
2. Fornire agli studenti gli strumenti necessari a garantire una serena convivenza con
gli animali domestici e non, in condizione di sicurezza e igiene in ambiente
urbano, extraurbano e domestico
3. Fornire agli studenti le nozioni necessarie per affrontare eventuali situazioni di
emergenza dovute all’incontro con animali selvatici della fauna locale
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4. Sensibilizzare gli studenti sul problema sociale del randagismo e sulle tematiche
sanitarie ad esso connesso
5. Limitare infondati allarmismi o ingiustificati timori correlati a zoonosi, rafforzando la
consapevolezza che una tempestiva prevenzione e il rispetto di semplici regole
possono salvaguardare la nostra salute e quella dell’animale
6. Sviluppare capacità critiche e riflessive
DDeessttiinnaattaarrii
Alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria, studenti delle classi terze
della secondaria di I grado e quelli del triennio della secondaria di II grado.
MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa
La durata del progetto è prevista per tutto l’anno scolastico 2017/2018.
Per gli alunni della scuola primaria e della secondaria di primo grado è previsto
un percorso organizzato su 3 moduli di 2 ore ciascuno:
I. “Ciao, mi presento”: in questa fase saranno prese in esame dal punto di vista
morfologico e fisiologico le specie animali del cane e del gatto come
rappresentanti degli animali da compagnia; la mucca, il maiale, il coniglio e la
gallina come rappresentanti degli animali da fattoria; i rapaci, la volpe e il
cinghiale come rappresentativi della fauna selvatica locale
II. “Viviamo insieme”: in questa fase saranno esaminate le principali esigenze degli
animali da compagnia (norme sulla corretta detenzione domestica) e degli
animali da fattoria (benessere e sicurezza)
III. “Giusto o sbagliato?”: in questa fase verranno affrontate le problematiche
igienico-sanitarie personali e ambientali fondamentali per la salute e la
prevenzione.
Per i ragazzi della secondaria di secondo grado è previsto un percorso formato
da 3 moduli di approfondimento di 2 ore ciascuno:
I. “Giusto o sbagliato?”: in questa fase verranno affrontate le problematiche
igienico sanitarie personali e ambientali e le patologie trasmissibili dall’animale
all’uomo e viceversa, ponendo particolare attenzione a come evitare i problemi
e salvaguardare la nostra salute e quella dell’animale, rispettando alcune regole
fondamentali e adottando i necessari comportamenti di prevenzione
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II. “Il diritto a (ben)essere”: in questa fase verranno affrontate le problematiche
connesse al randagismo (l’abbandono, il canile/gattile, l’anagrafe, i
comportamenti a rischio morsicatura). Attraverso un excursus su come la
legislazione italiana in materia di tutela e benessere sia cambiata, arrivando a
collocare giuridicamente l’animale non più come oggetto, ma come soggetto
avente propri diritti definiti, si punterà a sensibilizzare gli alunni sul problema
sociale del randagismo e sulle tematiche sanitarie a esso connesse.
III. “Attenti al lupo”: in questa fase si cercherà di fornire agli studenti le conoscenze
necessarie per imparare a convivere con un nuovo tipo di pericolo sulle strade,
che non deve assolutamente essere sottovalutato. È opportuno, infatti,
approfondire la tematica degli incidenti stradali causati da fauna selvatica,
fornendo indicazioni precise per evitare o quanto meno ridurre gli effetti di tali
incidenti. L’elevato grado di antropizzazione che caratterizza la zona, le
modificazioni dell’ambiente rurale e agroforestale, in concomitanza con lo
sviluppo di numerose comunità faunistiche, creano infatti una situazione di
pericolo concentrato in determinati tratti stradali del nostro territorio. Inoltre
saranno fornite istruzioni su come effettuare un soccorso in caso di ritrovamento di
animali domestici o selvatici feriti (esatta manipolazione, prime cure, ricerca di un
centro accoglienza, procedura dell’ASL, ecc.)
Per l’attuazione dei percorsi saranno utilizzate riproduzioni video, presentazioni di
slide e immagini. È previsto l’uso della LIM (lì dove possibile).
La metodologia sarà calibrata sugli studenti e sulle necessità della platea. In ogni
caso si adotteranno tecniche interattive, facendo sì che gli studenti siano attori e
non semplici spettatori. A tal scopo si incoraggerà il dialogo, stimolando la
curiosità degli studenti e rendendoli più attivi e coinvolti. I più piccoli saranno
invitati a creare cartelloni, a compilare schede operative e a partecipare ad
attività ludiche preparate appositamente.
Il monitoraggio sarà effettuato attraverso la somministrazione di questionari del
grado di soddisfazione, appositamente redatti e tramite la rilevazione dei dati
relative all’ adesione da parte delle scuole e alla partecipazione degli studenti.
La verifica del grado di successo deriverà dall’elaborazione delle informazioni
provenienti dal monitoraggio, attraverso una relazione finale, corredata da
grafici.
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SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii
Servizio igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche e sanità animale
con operatori afferenti ai due servizi (dott.ssa Maria Elena Moschetti).
AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee
Scuole del Distretto Scolastico 21 e dei comuni di Caiazzo, Piana di Monte Verna,
Baia e Latina, Pietramelara, Riardo e Roccaromana.
II ppuunnttii cchhiiaavvee ddeellllaa ssiiccuurreezzzzaa aalliimmeennttaarree
IIGGIIEENNEE DDEEGGLLII AALLIIMMEENNTTII DDII OORRIIGGIINNEE AANNIIMMAALLEE
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA AANNGGEELLAA MMAARRIINNOO
CCOONNTTAATTTTOO EE--MMAAIILL:: AANNGGEELLAA..MMAARRIINNOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA11..IITT
CCOONNTTAATTTTOO EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
Descrizione del progetto
La sicurezza e la salubrità degli alimenti. I principi chiave per garantire la sicurezza
alimentare come stabiliti dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).
OObbiieettttiivvii
Spiegare come si raggiunte un’elevata sicurezza di quello che manipoliamo,
cuciniamo e mangiamo al fine di evitare possibili malattie trasmesse dagli
alimenti tramite gli stessi o tramite la contaminazione crociata con oggetti, mani,
attrezzature ad alimenti stessi di diversa categoria.
DDeessttiinnaattaarrii
Alunni degli Istituti Superiori Alberghieri, classi 3a, 4a e 5a.
MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa
Corso di formazione per docenti di 6 ore (2 incontri).
Esercitazione con i ragazzi in classe e nelle cucine (1 incontro ogni 2 classi
partecipanti).
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SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii
Servizio veterinario igiene degli alimenti di origine animale (dott.ssa Angela
Marino), in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del
Mezzogiorno, sezione di Caserta.
AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee
Caserta, Teano, Aversa, Piedimonte Matese
UUnn ddoottttoorree aa qquuaattttrroo zzaammppee
IIGGIIEENNEE DDEEGGLLII AALLLLEEVVAAMMEENNTTII EE DDEELLLLEE PPRROODDUUZZIIOONNII ZZOOOOTTEECCNNIICCHHEE
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA MMAARRIIAATTEERREESSAA CCAAPPPPAABBIIAANNCCAA
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: TTEERREESSAA..CCAAPPPPAABBIIAANNCCAA@@AASSLLCCAASSRRTTAA11..IITT
CCOONNTTAATTTTOO EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
Descrizione del progetto
Gli Interventi Assistiti con gli Animali (IAA) hanno valenza terapeutica, riabilitativa,
educativa e ludico-ricreativa e comprendono tre ambiti d’intervento: Terapie
Assistite con gli Animali (TAA), Educazione Assistita con gli Animali (EAA) e Attività
Assistite con gli Animali (AAA). Gli interventi possono essere effettuati presso Centri
Specializzati e strutture pubbliche o private e condotti da un gruppo di lavoro
multidisciplinare composto da diverse figure sanitarie e non, in base ai criteri
stabiliti dalle Linee Guida del Ministero della Salute “Linee Guida Nazionali per gli
Interventi Assistiti con Animali (IAA)” recepite dalla Regione Campania con
Delibera n. 825 del 21 febbraio 2017.
OObbiieettttiivvii
La relazione uomo-animale può apportare notevoli benefici ad alcune categorie
di persone, in particolare bambini, anziani e persone con disagi fisici o psichici. La
corretta impostazione della convivenza con animali d’affezione può
rappresentare già di per sé fonte di beneficio per la società; i cosiddetti “pets”
(animali domestici) possono inoltre svolgere un importante ruolo di mediazione
nei processi educativi e terapeutico-riabilitativi.
LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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Obiettivo principale sarà quindi quello di diffondere le buone norme di
convivenza con un pet e mostrare agli alunni i potenziali effetti benefici psicofisici
derivanti da un sano rapporto uomo-animale.
DDeessttiinnaattaarrii
Studenti delle scuole primarie, classe 5a.
MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa
Il progetto sarà suddiviso in due moduli:
- Modulo 1 (1 incontro di 90 minuti): introduzione al mondo dei pets, conoscenza
degli animali d’affezione utilizzati per gli IAA e loro caratteristiche
comportamentali; visualizzazione di foto e filmati di animali domestici
rappresentati nelle diverse situazioni comportamentali.
- Modulo 2 (1 incontro di 90 minuti): esempi di IAA mediante visualizzazione di foto
e filmati in cui sono coinvolti bambini e pets.
Somministrazione di un test finale collettivo che la classe dovrà risolvere in tempo
reale.
SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii
Area di Sanità Pubblica Veterinaria - Dipartimento di Prevenzione; Medici
Veterinari Dirigenti e Liberi professionisti.
AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee
Santa Maria Capua Vetere, Pignataro Maggiore, Piedimonte Matese, Caiazzo.
VViittaa ddaa AAppee:: mmoollttoo ppiiùù ddeell mmiieellee
IIGGIIEENNEE DDEEGGLLII AALLLLEEVVAAMMEENNTTII EE DDEELLLLEE PPRROODDUUZZIIOONNII ZZOOOOTTEECCNNIICCHHEE
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA LLAAUURRAA MMEEZZZZIINNOO
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: LLAAUURRAA..MMEEZZZZIINNOO@@AASSLLCCAASSRRTTAA11..IITT
CCOONNTTAATTTTOO EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
Descrizione del progetto
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Le api sono un indicatore straordinario dello stato di salute dell'ambiente che ci
circonda. Instancabili e provvidenziali lavoratrici, col frutto del loro industrioso
ronzìo, nutrono sé stesse, uomini e animali, e permettono, favorendo
l'impollinazione, il ciclo naturale delle piante.
Le api sono elementi fondamentali per la conservazione di tanta della
biodiversità vegetale che ci circonda: appena i fragili equilibri della natura si
rompono sono le api, tra le prime, a subirne gli effetti e a mostrare, che qualcosa
nell'ecosistema e nell'ambiente non funziona
Obiettivi
Educare al rispetto dell’ecosistema ed alla conservazione della biodiversità;
Mostrare un esempio di società efficiente dove ogni soggetto rispetta il proprio
ruolo per perseguire il bene della collettività;
Approfondire la conoscenza di tutti i prodotti dell’alveare: miele, propoli, polline,
pappa reale e cera.
Destinatari
Il progetto è rivolto agli studenti delle scuole primarie e scuole secondarie di
primo grado.
Metodologie, strumenti e verifica
Il progetto si sviluppa in un’unica lezione frontale suddivisa in due parti: teorica
con proiezione di slide e discussione delle argomentazioni e pratica con
manipolazione della cera visione dei telaini per arnie e video smielatura.
La verifica avverrà mediante questionario.
Servizi e operatori coinvolti
Servizio Veterinario Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche –
Direzione.
Dott.ssa Laura Mezzino
Area territoriale di attuazione
Distretti di Caserta, Maddaloni, Marcianise, Aversa, Cancello ed Arnone, Santa
Maria Capua Vetere, Pignataro Maggiore e Caiazzo
LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]
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OOFFFFEERRTTAA DDEELL DDIIPPAARRTTIIMMEENNTTOO DDEELLLLEE DDIIPPEENNDDEENNZZEE
DDIIRREETTTTOORREE DDOOTTTT..SSSSAA LLIILLIIAA NNUUZZZZOOLLOO
“Proteggersi dalle dipendenze: dallo studio del fenomeno agli
interventi di prevenzione specifica primaria e secondaria”
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT.. GGIIOOVVAANNNNII DDII MMAARRTTIINNOO
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL :: GGIIOOVVAANNNNII..DDIIMMAARRTTIINNOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
CCOONNTTAATTTTOO EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
Ricerca- Intervento di informazione e sensibilizzazione sul fenomeno delle
dipendenze
Descrizione del progetto
L’ampia diffusione fra gli adolescenti del consumo di sostanze psicoattive come
pure della pratica del gioco d’azzardo o dell’uso eccessivo di internet porta a
ritenere che tali fenomeni siano diventati, negli ultimi anni, un aspetto, fra gli altri,
della costruzione dell’identità. È molto probabile, infatti, che un adolescente
d’oggi, di più o meno sedici anni, entri in contatto con coetanei che utilizzano
sostanze psicoattive o che sono molto coinvolti in comportamenti di dipendenza
senza sostanze (gioco d’azzardo e internet) e debba perciò decidere se
avvicinarsi a tali condotte a sua volta oppure no. Lo studio della relazione fra gli
adolescenti e le sostanze o altri “oggetti di dipendenza” - tra cui, gioco
d’azzardo e internet – è, pertanto, di cruciale importanza in quanto, a quest’età,
avviene il primo contatto e i comportamenti di dipendenza possono stabilizzarsi
con effetti significativi nella vita successiva. In altre parole, la costruzione
dell’identità, tema centrale dell’adolescenza, richiede anche di assumere una
posizione sulle sostanze psicoattive (tabacco, alcol e droghe) e sulle condotte di
addiction che non prevedono l’uso di sostanze (gioco d’azzardo e internet).
Di qui, il fermo proposito, in ossequio anche ai compiti istituzionali propri di un
Dipartimento Dipendenze attraverso le proprie articolazioni territoriali, di
predisporre e attuare una ricerca-intervento finalizzata a effettuare una
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ricognizione attuale, tra gli studenti-adolescenti nella fascia d’età 16-17 anni
frequentanti le classi terze degli Istituti Scolastici Superiori (si prevede il
coinvolgimento di nr. 20 Scuole per l’anno scolastico 2016-2017, con un
interessamento di oltre 1.500 adolescenti) esistenti nel territorio della provincia di
Caserta, della diffusione del fenomeno delle dipendenze, al fine di programmare
e porre in essere interventi specifici e mirati - basati cioè sui dati emersi
dall’indagine e non calati dall’alto – di prevenzione primaria (che sfumano nella
più generale prevenzione di comportamenti di disagio evolutivo) e secondaria
(volti, in questo caso, a individuare quegli adolescenti che già sperimentano
sostanze psicoattive o che già sono coinvolti in comportamenti problematici di
dipendenza senza sostanze, quali gambling e uso eccessivo di internet, per
evitare che questi ragazzi stabilizzino tali condotte di dipendenza), ponendo al
centro dell’azione preventiva sia i fattori-rischio individuali, familiari, scolastici e
socio-culturali che, come indica la letteratura sull’iniziazione e l’esperienza clinica
nei servizi per le dipendenze, giocano un ruolo fondamentale nella
sperimentazione e successiva stabilizzazione dei comportamenti di dipendenza
da e senza sostanze, sia i significati e le funzioni da loro assolte.
Obiettivi
- Conoscere, attraverso la somministrazione di un questionario appositamente
predisposto dal Dipartimento Dipendenze dell’ASL Caserta, la prevalenza delle
principali forme di dipendenza (da sostanze e comportamentali) nella
popolazione rappresentata dagli studenti-adolescenti nella fascia d’età 16-17
anni frequentanti le classi terze degli Istituti Scolastici Superiori esistenti nel
territorio della provincia di Caserta, ma anche i fattori di rischio più rilevanti nella
spiegazione dei comportamenti di dipendenza in adolescenza;
- realizzare un intervento di informazione e sensibilizzazione rivolto agli studenti,
agli insegnanti e ai genitori, per stimolare una riflessione più critica sul fenomeno
delle dipendenze e su come fronteggiarlo in modo adeguato;
- progettare e attuare interventi specifici – basati cioè sui risultati emersi dalla
ricerca svolta - in tema di prevenzione primaria e secondaria delle dipendenze
da sostanze e comportamentali in adolescenza
- contrastare la diffusione, nella popolazione adolescenziale destinataria della
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ricerca-intervento, della sperimentazione di sostanze psicoattive o dei
comportamenti problematici legati al gambling o all’uso eccessivo di Internet
e/o impedire la stabilizzazione delle condotte di dipendenza;
- favorire la diffusione culturale e la promozione di orientamenti che contrastino i
fattori-rischio (potenziamento dei fattori protettivi).
Il progetto mira a raggiungere i seguenti obiettivi:
- Prevenire l’iniziazione all’uso di sostanze psicoattive (tabacco, alcol e droghe) e
l’avvicinamento agli altri comportamenti di dipendenza (gioco d’azzardo e
internet) o contrastare i fattori-rischio che possono favorire il passaggio dall’uso
sperimentale a quello regolare;
- correggere le errate convinzioni dei ragazzi/e sulla diffusione e l’accettazione
dell’uso di sostanze psicoattive e delle altre condotte di addiction senza
sostanze, e modificare le attitudini positive nei loro confronti, al fine di sviluppare
un atteggiamento non favorevole alla messa in atto dei comportamenti di
dipendenza;
- fornire informazioni e conoscenze correte sulle sostanze e sulle dipendenze
comportamentali così come sui loro effetti sulla salute;
- stimolare fra gli adolescenti destinatari della ricerca-intervento discussioni e
confronti guidati, all’interno del gruppo classe e applicando metodologie
interattive (circle time, roleplaying, brainstorming),al fine di attivare spazi di
riflessione critica volti a far emergere i costrutti cognitivi personali e gli
atteggiamenti circa le condotte di dipendenza e i comportamenti a rischio in
genere in adolescenza, ma anche a promuovere la mentalizzazione dei
significati e delle funzioni di tali comportamenti per sostenere la dimensione
simbolica come modalità per affrontare i problemi legati ai compiti evolutivi tipici
dell’età e per favorire l’assunzione di condotte e scelte di vita più consapevoli e
responsabili.
Destinatari
Studenti-adolescenti – e loro genitori e docenti - delle classi terze degli Istituti
Scolastici Superiori esistenti nel territorio della provincia di Caserta.
Metodologie, strumenti e verifica
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La ricerca-intervento prevede diverse fasi così articolate:
- Presentazione della ricerca-intervento sulle diverse forme di dipendenza in
adolescenza al dirigente scolastico, ai docenti coordinatori, ai rappresentanti dei
genitori e degli studenti delle classi terze superiori;
- somministrazione a scuola di un questionario anonimo, attraverso le nuove
tecnologie di comunicazione, per rilevare la prevalenza del fenomeno delle
dipendenza e in età adolescenziale e, altresì, per analizzare le variabili (personali,
familiari, scolastiche e contestuali) correlate allo sviluppo delle diverse forme di
dipendenza;
- restituzione dei risultati emersi dall’elaborazione dei dati raccolti attraverso il
questionario, al fine di stimolare una riflessione più approfondita e critica nei
gruppi-classe sui principali fattori di rischio e di protezione in tema di dipendenze in
età adolescenziale.
DURATA DEL PROGETTO
Il progetto si snoderà lungo una dimensione temporale che abbraccia due-tre
anni scolastici consecutivi, a partire dell’a.s. 2016/2017.
STRUMENTI UTILIZZATI
- Questionario predisposto dal Dipartimento Dipendenze dell’ASL Caserta e
finalizzato allo studio non solo del grado di coinvolgimento dell’adolescente nel
consumo di sostanze psicoattive e nei comportamenti di dipendenza senza
sostanze, ma altresì delle variabili (individuali, familiari, scolastiche e socio-
relazionali) che la letteratura nel campo delle dipendenze e l’esperienza clinica
con soggetti in carico presso i servizi per le Dipendenze hanno evidenziato essere
strettamente correlate in termini causali alle dipendenze con e senza sostanze;
-metodologie attive e non direttive - attuate dagli operatori esperti in servizio
presso il Dipartimento Dipendenze dell’ASL Caserta unitamente al docente
referente del gruppo classe interessato - quali il “circle time” il “ brainstorming” e il
“focus group”, al fine di attivare spazi di discussione all’interno del gruppo classe
volti a far emergere i costrutti cognitivi personali e gli atteggiamenti circa le
condotte di dipendenza e i comportamenti a rischio in genere, ma anche a
promuovere la mentalizzazione dei significati e delle funzioni di tali comportamenti
per sostenere la dimensione simbolica come modalità per affrontare i problemi e
per favorire l’assunzione di condotte e scelte più consapevoli e responsabili.
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Monitoraggio E Verifica.
Sarà svolta una costante attività di monitoraggio durante tutte le fasi di attuazione
del progetto, al fine di individuare tempestivamente tutte le criticità che
eventualmente possono presentarsi, apportando immediatamente tutte le
modifiche necessarie per il buon andamento del progetto stesso e per il
raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Riguardo all’attività di verifica, è prevista una valutazione al termine della fase di
restituzione - nelle singole classi scolastiche coinvolte - dei risultati derivanti
dall’elaborazione dei dati raccolti, ma anche a distanza di 6-12 mesi dalla
conclusione del progetto, attraverso la somministrazione degli items del
questionario utilizzato per la ricerca riferiti alla rilevazione del grado di implicazione
nei comportamenti di dipendenza oggetto dell’indagine (droghe, alcol,
tabacco, gambling e internet) e alla individuazione dei principali fattori di rischio
che risultano essere stati, a seguito dell’indagine svolta, maggiormente correlati
all’implicazione in tali comportamenti.
Servizi e operatori coinvolti
Il progetto prevede il coinvolgimento dei seguenti servizi:
Dipartimento Dipendenze-Direttore Dott. Lilia Nuzzolo
- Servizio “Prevenzione Dipendenze e Promozione della Salute” del Dipartimento
Dipendenze dell’ASL Caserta, con referente il dirigente psicologo dott. Giovanni
Di Martino – assegnato all’U.O.C. Ser.D. di Capua - che coordina la realizzazione
di tutte le fasi della ricerca-intervento;
- U.O.C. Ser.D . Caserta
- U.O.C. Ser.D. Marcianise
- U.O.C. Ser.D. Aversa
- U.O.C. Ser.D. Piedimonte Matese-Sessa Aurunca-Teano
- U.O.C. Ser.D. Capua
- UOSD Dipendenze Comportamentali e Sert Mobile
Oltre al predetto dirigente psicologo, dott. Giovanni Di Martino, concorreranno
ad attuare il progetto de quo gli operatori di seguito indicati:
Dott. Roberto Malinconico, dirigente psicologo responsabile dell’UOSD
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“Dipendenze Comportamentali e Sert Mobile”;
Dott. Oscar Luigi Piccirillo, dirigente psicologo, assegnato all’U.O.C. Ser.D.
di Marcianise;
Dott.ssa Pasquina Riccardi, dirigente psicologa, assegnata all’U.O.C.
Ser.D. di Caserta;
Dott. Franco Napolano, dirigente psicologo, assegnato all’U.O.C. Ser.D.di
Piedimonte Matese-Sessa Aurunca-Teano
Dott.ssa Angela Ruggiero e dott.ssa Emma Cecere, psicologhe-
psicoterapeute contrattiste assegnate all’U.O.C. Ser.D. di Aversa.
Area territoriale di attuazione
Il progetto sarà attuato nei 20 Istituti Scolastici Superiori di seguito elencati:
- Liceo Statale “Don Gnocchi” e Liceo Scientifico “Nino Cortese” ubicati nel
Comune di Maddaloni;
- ISISS “Padre Salvatore Lener” e Liceo Statale “Federico Quercia” ubicati nel
Comune di Marcianise;
- Liceo Classico “Domenico Cirillo” e Istituto Professionale “RainulfoDrengot”
ubicati nel Comune di Aversa;
- Liceo Statale “Alessandro Manzoni”, ISISS “Galileo Ferraris”, Liceo Scientifico
“Armando Diaz”, Istituto Tecnico “Michelangelo Buonarroti” e Liceo Artistico
Statale “San Leucio” ubicati nel Comune di Caserta e sede succursale del Liceo
Scientifico “Armando Diaz” sita nel Comune di San Nicola la Strada;
- Istituto Tecnico “Giulio Cesare Falco” ubicato nel Comune di Capua;
- ISISS “Vincenzo Corrado” comprendente due plessi siti nel Comune di Castel
Volturno e nella località di Pinetamare;
- ISISS “Nicola Stefanelli” sito nel Comune di Mondragone;
- Liceo “Amaldi-Nevio” e ISISS “Righi-Nervi” siti nel Comune di S.Maria C.V.;
- ISISS “Guglielmo Marconi” ubicato nel Comune di Vairano Scalo;
-ISISS “Ugo Foscolo” comprendente due plessi ubicati nel Comune di Teano e nel
Comune di Sparanise;
- Liceo Statale “Galileo Galilei” ubicato nel Comune di Piedimonte Matese;
- ISISS “Agostino Nifo” sito nel Comune di Sessa Aurunca.
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PPrrooggeettttoo UUnnpplluuggggeedd
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT.. GGIIOOVVAANNNNII DDII MMAARRTTIINNOO
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL :: GGIIOOVVAANNNNII..DDIIMMAARRTTIINNOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
Descrizione del progetto
Il progetto unplugged è un programma di prevenzione scolastica dell’uso di
sostanze basate sul modello dell’influenza sociale e delle life skill.
Affinchè le attività di prevenzione abbiano un effetto sul comportamento degli
adolescenti, è opportuno intervenire il più precocemente possibile, prima che i
comportamenti a rischio si stabilizzino. Ad esempi, nel caso delle sostanze
psicoattive, inclusi alcol e tabacco, l’età adolescenziale è quella in cui inizia l’uso
sperimentale.
Obiettivi
Prevenire il fumo di tabacco e le altre dipendenze;
Favorire lo sviluppo ed il consolidamento di competenze quali la comunicazione
interpersonale efficace e l’assertività, la gestione della frustrazione, lo spirito
critico, la gestione delle proprie emozioni, la capacità di risolvere problemi e di
prendere decisioni ecc.;
Correggere le errate convinzioni dei ragazzi sulla diffusione dell’uso di sostanze
psicoattive;
Migliorare le conoscenze sui rischi dell’uso di tabacco, alcol e sostanze
psicoattive e sviluppare un atteggiamento non favorevole alle sostanze.
Destinatari
Studenti di 1° classe degli istituti secondari di 2° grado e della III° classe degli
istituti secondari di 1° grado, fascia di età 12-14.
MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa
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Il progetto si articola in 12 unità didattiche di circa 1 ora ciascuna che gli
insegnanti devono svolgere durante l’anno . Le unità didattiche coinvolgono
molto i ragazzi perché basate su discussioni, giochi di ruolo, brainstorming ecc.
Le scuole – preside e docenti –sono gli attori principali di Unplugged, ma essi non
sono lasciati soli nel loro difficile e importante compito. Infatti, partecipando ad
Unplugged ricevono:
- una copia del testo “Unplugged: manuale per l’insegnante” per ciascun
insegnante impegnato nel progetto con suggerimenti e materiali perrendere il
contesto scolastico promotore di salute ed ecosostenibile e, quindi, rafforzante i
messaggi educativi di Unplugged;;
- una copia del “Quaderno dello studente” per ogni studente coinvolto;
- corso di formazione per gli insegnanti.
Le scuole e gli insegnanti che aderiscono al progetto si impegnano a realizzare
l’attività educativa proposta nella “Manuale per l’insegnante” e a partecipare al
corso d’aggiornamento.
Gli insegnanti individuati ( in numero di 25-30) sono formati con un corso di 4
giorni (ore 14:30-18:30), in cui praticamente ci si esercita a realizzare le unità
didattiche del progetto; a fine corso riceveranno attestato di partecipazione.
SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii
Personale asl che ha ricevuto la formazione specifica con le formatrici dell’asl di
Torino (DORS) ed è inserito sulla piattaforma internazionale
AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee
2-3 scuole della Provincia di Caserta.
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OOFFFFEERRTTAA DDEELL DDIIPPAARRTTIIMMEENNTTOO DDII SSAALLUUTTEE MMEENNTTAALLEE
DDIIRREETTTTOORREE DDOOTTTT.. LLUUIIGGII CCAARRIIZZZZOONNEE
RREEFFEERREENNTTEE TTEERRRRIITTOORRIIAALLEE:: DDOOTTTT..SSSSAA RREENNAATTAA DDII SSAANNOO
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT.. BBRRUUNNOO CCOOPPPPOO
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL PPSSIICCOOEEVVOOLLUUTTIIVVOO@@GGMMAAIILL..CCOOMM
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: GGAAEETTAANNOO..RROOSSSSII@@AASSLLCCAASSEERRTTAA11..IITT
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
PPrrooggeettttoo PPiinnoocccchhiioo
Descrizione del progetto
Il disagio in infanzia e adolescenza,ove non tempestivamente diagnosticato,
supportato e curato, porta inevitabilmente ad un aumento qualitativo, e spesso
anche quantitativo, della sintomatologia e della sofferenza in età adulta. La
formazione e informazione adeguata di insegnanti e caregivers consente di
intercettare il bisogno, fare invii ai servizi, potenziare le risorse dei ragazzi.
Obiettivi
Il progetto ha come obiettivo la prevenzione e la cura del disagio psichico in età
infantile e adolescenziale attraverso interventi psico-educativi e sportelli d’ascolto
con insegnanti e caregivers. L’azione preventiva, insita nell’intervento secondo la
logica di rete, si coniuga con l’azione facilitante, in grado di attivare la creatività
educativa, incidendo sulla dimensione relazionale e sulla capacità di
apprendimento.
Il miglioramento delle relazioni e delle modalità comunicative, il potenziamento
delle life skills, il ridimensionamento dell’uso di etichette riduzionistiche, la
facilitazione all’accesso a percorsi adeguati di cura, ecc,,, consentiranno di
migliorare la qualità di vita nella scuola con ricaduta ampia in ambito sociale.
Destinatari
Insegnanti e genitori/caregivers
Metodologie, strumenti e verifica
Il progetto sarà strutturato in unità parallele:
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-Unità A: corso di in-formazione per insegnanti e caregivers sulle tematiche del
disagio psichico e la salute in adolescenza, sulle strategie di fronteggia mento e le
modalità di relazione (durata 10+2 incontri di tre ore);
-Unità B: sportello psicologico di counseling nelle scuole per insegnanti e genitori
(quindicinale)
-Unità Sperimentale: “Pronto soccorso scolastico”.
Nelle varie fasi, sarà compilato un questionario di valutazione dell’intervento e di
gradimento.
Servizi e operatori coinvolti
Ambulatorio di Psicopatologia dell’età evolutiva e Centro diurno per
l’Adolescenza; Dipartimento di Salute Mentale ASL CE; UOSM di Caserta;
Operatori indispensabili per attivare il progetto: n.4 psicologhe borsiste
attualmente in servizio e formate allo scopo.
Area territoriale di attuazione
Istituti scolastici di ogni ordine e grado dei comuni di Caserta, Marcianise e
Maddaloni.
PPrrooggeettttoo PPrroommoozziioonnee ddeell BBeenneesssseerree PPssiiccoollooggiiccoo
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT.. NNIICCOOLLAA CCUUNNTTOO
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: RREENNAATTAA..DDIISSAANNOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA11..IITT
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: NNIICCOOLLAA..CCUUNNTTOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
Descrizione del progetto
Il progetto prevede l’intervento all’interno di gruppi di adolescenti, utilizzando
come modello l'educazione tra pari, attualmente considerata una delle
metodologie più efficaci all’interno di strategie di promozione e prevenzione
rivolte agli adolescenti. La proposta si colloca all'interno di un orizzonte di pensiero
che riconosce gli adolescenti quali soggetti primari nella promozione del proprio
benessere.
LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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Tra i vari modelli che rientrano nel panorama dell’educazione tra pari, il presente
progetto si ispira al modello elaborato e sperimentato nel territorio di Varese, e
definito, nel testo del 2002 di A. Pellai, empowered peer education. Questa
metodologia è sembrata essere la più idonea a favorire lo sviluppo delle
potenzialità e delle competenze personali e sociali dei ragazzi, e si differenzia dalla
maggior parte degli interventi in particolare per le modalità e i criteri di scelta dei
ragazzi peer e dei temi su cui lavorare.
Obiettivi
il progetto non è nato con l’obiettivo di incidere su specifici comportamenti a
rischio sotto l’aspetto sanitario o sociale, ma vuole promuovere il protagonismo
dei ragazzi per sviluppare la loro consapevolezza e competenza, per essere
promotori del loro benessere all’interno della scuola e del territorio
Destinatari
Promozione della salute e sviluppo di empowerment negli adolescenti
Adolescenti fascia di età 14-20 anni
Scuola Media Superiore
MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa
Fasi Del Progetto:
Le fasi del progetto si sviluppano nel corso dei 2 anni:
Fasi 1° Anno
- lancio della proposta a tutti i ragazzi
delle classi terze
- auto selezione degli educatori tra pari
- costituzione e formazione del gruppo
degli educatori tra pari
- progettazione autonoma, da parte
dei ragazzi, delle azioni che
desiderano attivare nella scuola
durante il secondo anno di lavoro
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2° Anno
- sviluppo, da parte degli educatori tra
pari, delle azioni di cambiamento da
loro ideate e progettate
1° Anno/ 1° Fase Due incontri in tutte le classi terze di 4 ore
ciascuno
1° incontro:
- conoscenza
- esposizione del progetto
- motivazione
2° incontro:
- proposta dei candidati e loro
motivazioni
- scelta dei Peer Educators
1° Anno/ 2° Fase Due incontri di 8 ore. Entrambi gli incontri
devono essere utili a una conoscenza
più approfondita tra operatori e Peer e
devono favorire la socializzazione degli
stessi Peer attraverso il gioco e tecniche
di gestione di gruppo
1° Anno/ 3° Fase Quattro incontri di 4 ore.
Sono incontri di dibattito, di confronto, di
ricerca atti ad individuare la mission del
gruppo e a mettere in opera strategie di
ricerca, metodologie operative con l’ausilio
degli adulti presenti che funzionano da
esperti con capacità di orientare la ricerca.
Già in questa fase si cercano gli strumenti e
le metodologie da implementare nel
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secondo anno quando il progetto si
allargherà a tutta la scolaresca.
1° Anno/ 4° Fase Due giornate consecutive di 8 ore,
possibilmente residenziali (ideale è nei giorni
immediatamente vicini alla chiusura e/o
apertura dell’ anno scolastico).
Valutazione dei lavori prodotti e loro
integrazione in una progettualità organica
da proporre all’ intera scolaresca. Si
metteranno a punto modelli operativi,
strategie di intervento, tecniche di
coinvolgimento e si sperimenterà nel
contesto l’ abilità dei ragazzi a professarsi dei
veri Peer Educators.
2° Anno Progettazione flessibile e dinamica
realizzabile in progress con la partecipazione
diretta di tutti i soggetti coinvolti.
NB. Non è possibile definire con precisione le
fasi operative di questo secondo anno in
quanto dipendono dal lavoro e dai risultati
ottenuti dai Peer Educators nel primo anno.
SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii
Il progetto propone un’ integrazione con i Comuni dove insistono le scuole e con
le Associazioni di Volontariato ed il Terzo Settore.
Cabina di regia: un rappresentante per ente partner; con funzioni di direzione
strategica.
Equipe operativa: due psicologi scolastici ed uno Psichiatra, esperti in
Promozione del Benessere Psicologico.
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Coordinatore psichiatra: supervisiona, indirizza metodologicamente e organizza le
équipe operative, garantendo l’uniformità del progetto, raccorda i livelli strategico
e operativo.
AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee::
IIssttiittuuttii ddeell DDiissttrreettttoo ddii AAvveerrssaa
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OOFFFFEERRTTAA DDEELLLL’’UU..OO..CC.. CCOOOORRDDIINNAAMMEENNTTOO MM..II.. ––
UUOOMMII DDSS 1122--1133--1166
DDIIRREETTTTOORREE DDOOTTTT..SSSSAA GGIIOOVVAANNNNAA CCAAPPOONNEE
EEdduuccaazziioonnee sseessssuuaallee--sseennttiimmeennttaallee aaggllii aaddoolleesscceennttii
UUOOCC CCOOOORRDDIINNAAMMEENNTTOO MM..II..UUOOMMII DDSS 1122--1133--1166
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO::DDOOTTTT..SSSSAA GGIIOOVVAANNNNAA CCAAPPOONNEE
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA AANNNNAAMMAARRIIAA LLOOMMBBAARRDDII
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL::GGIIOOVVAANNNNAA..CCAAPPOONNEE@@AASSLLCCAASSEERRTTAA11..IITT
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL::AANNNNAAMMAARRIIAA..LLOOMMBBAARRDDII@@AASSLLCCAASSEERRTTAA11..IITT
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
Descrizione del progetto
Affrontare la tematica dell’educazione sessuale in adolescenza risulta di
fondamentale importanza poiché si tratta di una fase della vita in cui si
manifestano importanti cambiamenti sia a livello fisico che psichico che
permettono all’adolescente di entrare in contatto con la propria sessualità.
La sessualità coinvolge l’identità psicologica e sociale dell’individuo, per
questo motivo è importante attuare per gli adolescenti interventi di
prevenzione primaria su tematiche rilevanti quali la contraccezione,
l’interruzione volontaria di gravidanza, le malattie a trasmissione sessuale.
Obiettivi
Gli obiettivi mirano a:
Acquisire informazioni precise in materia di sessualità;
Favorire un approccio significativo e responsabile alla dimensione
sessuale;
Acquisire informazioni corrette in merito all’uso dei contraccettivi;
Riconoscere i fattori di rischio connessi alla sessualità;
Stimolare capacità critica e autonomia di giudizio del singolo,
contrastando gli stereotipi sociali e dei mass-media;
Favorire la conoscenza e l’utilizzo del Consultorio Familiare e dello
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Spazio Adolescenti
Destinatari
Il progetto è rivolto agli alunni delle Seconde Classi degli Istituti Superiori ovvero
ai ragazzi tra i 14 e i 16 anni, età in cui appare più efficace un intervento di tipo
preventivo
Metodologie, strumenti e verifica
Sono previsti due incontri di due ore ciascuno per singolo gruppo di classe.
Il primo incontro prevede la somministrazione ai ragazzi di un questionario
anonimo volto a rilevare le caratteristiche del gruppo classe e ad effettuare
un’analisi dei bisogni e nello stesso tempo si lavora sulla
sensibilizzazione/informazione. Il secondo incontro riguarda l’approfondimento
educativo/formativo. Ogni incontro con il singolo gruppo classe sarà effettuato
all’interno dell’aula stessa e senza la presenza dei docenti, sia nel rispetto della
privacy degli alunni, sia per consentire una migliore interazione con gli alunni
stessi.
A conclusione degli incontri, verrà somministrato un questionario di gradimento al
fine di valutare l’efficacia dell’intervento e contemporaneamente il
cambiamento rispetto ad un approccio significativo e responsabile della
sessualità.
Servizi e operatori coinvolti
I Servizi coinvolti sono le UOMI e gli operatori sono, il ginecologo, , lo psicologo
l’ostetrica, l’assistente sociale.
Area territoriale di attuazione
Distretto 16 – Distretto 12 – Distretto 13
PPrreevveennzziioonnee ddeellllee MMaallaattttiiee SSeessssuuaallmmeennttee TTrraassmmiissssiibbiillii
UUOOCC CCOOOORRDDIINNAAMMEENNTTOO UUOOMMII
LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA AANNTTOONNIIEETTTTAA SSAALLVVII
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: OOSSTT.. AANNNNAA SSTTEELLLLAATTOO
CCOONNTTAATTTTII:: EE--MMAAIILL GGIIOOVVAANNNNAA..CCAAPPOONNEE@@AASSLLCCAASSEERRTTAA11..IITT
CCOONNTTAATTTTII:: EE--MMAAIILL EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
Descrizione del progetto
Le Infezioni sessualmente trasmesse costituiscono un vasto gruppo di malattie
infettive molto diffuso in tutto il mondo, che può essere causa di sintomi acuti,
infezioni croniche e gravi complicanze a lungo termine per milioni di persone ogni
anno. Gli agenti responsabili delle malattie sessualmente trasmissibili contagiano
attraverso qualsiasi tipo di rapporto sessuale, per contatto con i liquidi organici e
si possono trasmettere anche attraverso il sangue.
E’ importante perciò informare i giovani che si avvicinano alla maturità sessuale
sui rischi che si possono correre nei primi approcci sessuali se non debitamente
informati sulle metodiche di prevenzione.
Obiettivi
Educativi
1. Promuovere la salute e sensibilizzare alla prevenzione delle malattie
sessualmente trasmesse.
2. Concorrere a modificare i comportamenti sessuali a rischio, attraverso
un’adeguata conoscenza degli stessi ed una maggiore consapevolezza del
“rischio”; stimolando una riflessione sugli atteggiamenti ed i comportamenti di
ciascuno e sui loro correlati emozionali.
3. Favorire la conoscenza delle modalità di trasmissione e la prevenzione delle MST.
Formativi
1. Ampliare nei ragazzi le conoscenze rispetto al proprio corpo, alla fisiologia della
funzione sessuale, alla terminologia scientifica, ai mezzi contraccettivi ed al loro
corretto uso, alle malattie a trasmissione sessuale e alle modalità di protezione da
quest’ultime.
2. Concorrere a modificare i comportamenti stimolando una riflessione sugli
atteggiamenti ed i comportamenti di ciascuno e sui loro correlati emozionali.
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Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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3. Favorire scelte consapevoli rispetto ai comportamenti sessuali.
4. Promuovere la conoscenza delle attività dedicate agli adolescenti presso il
consultorio e le modalità di accesso.
Destinatari
• Studenti della scuola secondaria di II grado afferenti alle III classi
• Insegnanti della scuola secondaria di II grado
• Personale ASL formato al corso Regionale
• Altro personale ASL : del Coordinamento Materno-Infantile, del Dipartimento di
Prevenzione, ecc.
• Giovani formati come peer educator (se presenti)
Fase Di Avvio
• un incontro con il Dirigente Scolastico per
1) presentare il progetto:
2) definire il piano operativo adattandolo ai bisogni della Scuola;
3) facilitare l’adesione degli insegnanti al percorso informativo/formativo;
Formazione
• E’ prevista un’attività formativa rivolta a circa 7-8 insegnanti ( max 10)
• Una giornata di formazione che si prefigge di trasmettere ai partecipanti le
conoscenze per una adeguata collaborazione agli obiettivi progettuali. A tale
scopo il corso tratterà i contenuti, la metodologia e gli strumenti della Peer
education secondo il modello proposto.
Individuazione Dei Peer Educator
• Completata la formazione degli insegnanti, si passerà alla fase di individuazione
dei potenziali peer educator da formare con riconoscimento di crediti formativi
Reclutamento
• Gli operatori ASL informeranno, gli studenti di 2-3 classi terze (ragazze e ragazzi
di età tra i 16 e 17 anni) del progetto in corso, degli obiettivi e soprattutto
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Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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dell’impegno richiesto ai futuri peer, sollecitando l’adesione degli interessati (10-
15 minuti).
• saranno reclutati 10 - 30 adolescenti
Formazione Dei Peer Educator
• Il percorso di formazione dei ragazzi reclutati prevede un totale di quattro
incontri, ognuno della durata di due ore. Gli incontri si terranno nella scuola,
nell’orario scolastico (preferibilmente le ultime ore) e saranno tenuti dal gruppo
di lavoro costituito da Operatori ASL formati per il progetto.
Due Incontri Con I Formatori
• I primi 2 incontri saranno dedicati alla socializzazione tra i partecipanti, quindi
alla creazione di un clima accogliente e teso alla cooperazione tra pari:
1. far emergere opinioni, valori, pregiudizi, conoscenze di ognuno (brainstorming,
roleplaying, ecc. )
2. Il divario di età tra i formatori e i ragazzi dovrebbe essere limitato.
Un Incontro Eventualmente Con Gli Esperti
• Il successivo incontro sarà dedicato alla formazione-autoformazione sui temi del
progetto.
• lo sviluppo sessuale e le infezioni sessualmente trasmissibili; (effetti, rischi,
conseguenze, ecc.)
• individuazione degli argomenti da approfondire
• consultazione del materiale multimediale (cd rom, filmati, pubblicità ecc.)
Un Incontro Con I Formatori Asl
• Infine un incontro ( se necessario possono essere 2) sarà dedicato alla
progettazione dell’intervento con i pari con il supporto dei formatori ASL:
definizione dei contenuti, dei messaggi, degli strumenti didattici di supporto
(video, pieghevoli, cartelloni, fumetti, giochi di ruolo, ec…); realizzazione dei
materiali informativi; simulazione degli interventi con i pari (prova generale).
Ricaduta
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• Completata la formazione dei peer educator, si passerà alla fase di “ricaduta” .
Cioè l’intervento dei peer in alcune classi delle 2° e 3° del ciclo di scuola
secondaria di secondo grado che l’ Istituto avrà individuato per questa attività.
• In ognuna di esse si terrà almeno un incontro tra pari, della durata di uno-due
ore.
Interventi Di Rinforzo (Durante L’anno Scolastico)
• Dopo l’attività dei peer nelle classi, a cura dei docenti con il supporto, a
richiesta, dell’equipe di progetto
Valutazione
• Somministrazione di un test di rilevazione delle conoscenze sulle MST (prima e
dopo l’intervento dei peer) per valutare l’efficacia della trasmissione delle
informazioni.
Presentazione Del Prodotto Finale
• video/comunication, a cura dei Peer, in un evento
AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee::
• SSccuuoollee ddeell DDiissttrreettttoo ddii MMaaddddaalloonnii-- MMaarrcciiaanniissee-- CCaasseerrttaa
PPrrooggeettttoo PPrroommoozziioonnee ddeell BBeenneesssseerree PPssiiccoollooggiiccoo
UUOOCC CCOOOORRDDIINNAAMMEENNTTOO UUOOMMII
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA MMAARRIIAA FFIILLOOMMEENNAA RROOBBEERRTTII
CCOONNTTAATTTTII:: EE--MMAAIILL GGIIOOVVAANNNNAA..CCAAPPOONNEE@@AASSLLCCAASSEERRTTAA11..IITT
CCOONNTTAATTTTII:: EE--MMAAIILL AANNNNAAMMAARRIIAA..LLOOMMBBAARRDDII@@AASSLLCCAASSEERRTTAA11..IITT
CCOONNTTAATTTTII:: EE--MMAAIILL EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
Descrizione del progetto
Il progetto si colloca all’interno di un orizzonte di pensiero che riconosce gli
adolescenti quali soggetti primari nella promozione del proprio benessere e non si
propone di incidere su specifici comportamenti a rischio bensì di raggiungere i
seguenti obiettivi :
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Obiettivi
Educativi
Promozione della salute e sviluppo di empowerment negli adolescenti
Intervento all’interno di gruppi di adolescenti utilizzando come modello
l’educazione tra pari, attualmente considerata, anche in riferimento
all’educazione alla salute, una delle metodologie più efficaci per lo sviluppo
di strategie di promozione e prevenzione di comportamenti a rischio rivolte
agli adolescenti.
Formativi
favorire lo sviluppo delle potenzialità e delle competenze personali e sociali
dei ragazzi, sollecitandone la partecipazione attiva e il protagonismo
nell’ideazione, progettazione, realizzazione e valutazione
favorire iniziative volte alla promozione del proprio benessere psicofisico,
relazionale, ambientale, a scuola e nel territorio.
Destinatari
• Studenti della scuola secondaria di II grado afferenti alle classi III
• Insegnanti della scuola secondaria di II grado minimo 8
• Personale ASL formato al corso Regionale
• Insegnanti delle scuole secondarie di II grado
• Giovani formati come peer educator
• Comune – Assessorato alle politiche giovanile/Assessorato all’Istruzione
Gli adulti collaborano con i ragazzi e, durante il primo anno assumono
principalmente la funzione di facilitatori di processi, quali ad esempio le
competenze sociali, le dinamiche di gruppo, le metodologie di ricerca; nel
secondo anno invece accompagnano cioè i ragazzi dall’autonomia progettuale
all’autonomia operativa.
Ruolo Della Scuola
La scuola riveste un ruolo decisamente importante in quanto non è solo
chiamata ad “ospitare” un progetto di prevenzione, ma è essa stessa reale
coprotagonista del progetto e non semplice destinataria.
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Nel contesto scolastico pertanto, oltre all’accordo formale di adesione da parte
della Dirigenza e del Collegio docenti, viene richiesta la nomina di un gruppo di
docenti referenti all’interno degli Istituti in cui il progetto è attivato quali garanti
del progetto stesso.
Vengono costantemente aggiornati sulle attività svolte dai ragazzi e dal secondo
anno di intervento in poi diventano, con gli educatori tra pari, i responsabili diretti
del proseguimento del progetto.
MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii ee VVeerriiffiiccaa
Fasi Del Progetto:
Le fasi del progetto si sviluppano nel corso dei 2/3 anni:
1° ANNO -Lancio della proposta a tutti i ragazzi delle classi terze (4)
-Auto-selezione degli educatori tra pari 6-7 per ogni classe
-Costituzione e formazione del gruppo degli educatori tra pari
-Progettazione autonoma, da parte dei ragazzi, delle azioni che
desiderano attivare nella scuola durante il secondo anno di lavoro
2° ANNO -Realizzazione, da parte degli educatori tra pari, delle iniziative di
cambiamento da loro ideate e progettate
-Valutazione del risultato
3° ANNO - Continuazione del lavoro iniziato dai peer formazione di un nuovo
gruppo di peer educators
-Presentazione del progetto e raccolta delle adesioni dei nuovi
ragazzi della scuola ad entrare a farne parte
-Formazione, costituzione e conduzione del gruppo dei NEW peer
educator da parte degli OLD peer sulla base delle competenze da
essi acquisite durante il biennio progettuale
- Presenza degli OLD peer insieme agli operatori e supportati dal
corpo docente, nelle fasi iniziali della costituzione del nuovo gruppo
peer al fine del raggiungimento della completa autonomia del
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progetto,s all’interno del contesto scolastico
1° ANNO/ 1ª FASE
(entro dicembre)
SELEZIONE DEGLI EDUCATORI TRA PARI
OBIETTIVI -Favorire la conoscenza tra operatori e ragazzi
-Far conoscere il progetto presentandone i contenuti
e favorendo la raccolta di aspettative e livello di
interesse
-Promuovere interesse e motivazione
-Proporre a tutti i ragazzi di diventare educatore tra
pari
-Individuare n* ragazzi/e per classe *n peer da
selezionare per classe = 25-30 circa
AZIONI -1 incontri di 2 ore in tutte le classi III realizzati nelle
aule di ciascuna classe
- Tra un incontro e l’altro possono intercorrere da 5 a
10 giorni
- Eventuale Stand informativo di promozione del
progetto: gli operatori sono presenti nella scuola per
una mattinata a disposizione degli studenti delle
classi target allo scopo di fornire chiarimenti e ulteriori
informazioni sul progetto
INCONTRI 1° INCONTRO:
-Presentazione sintetica della prima fase del progetto
2° INCONTRO:
- Proposta dei candidati e loro motivazioni
- Questionario individuale di autovalutazione
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1° ANNO/ 2ª FASE
(gennaio-febbraio)
COSTITUZIONE DEL GRUPPO DEGLI EDUCATORI TRA PARI
- Facilitare e promuovere la conoscenza del gruppo
- Presentare e condividere i presupposti metodologici
del progetto
- Accrescere il livello d’interazione
- Chiarire la mission del progetto
- Promuovere la progressiva assunzione di responsabilità
individuale e collettiva rispetto alla mission
- Aumentare la capacità di lavorare in gruppo e
sottogruppo
- Favorire l’esplicitazione e il confronto di aspettative
rispetto al percorso formativo
AZIONI - 2 incontri di 4 ore entrambi finalizzati ad una
conoscenza più approfondita tra operatori e Peer e
alla socializzazione degli stessi Peer attraverso
tecniche di gestione di gruppo.
+ 1 incontro eventuale
I 2 incontri devono essere possibilmente nella stessa
settimana
INCONTRI 1° INCONTRO:
- Presentazione delle giornate di lavoro
-Condivisione delle regole di gruppo
- Rielaborazione del lavoro della giornata ed
esplicitazione degli apprendimenti
2° INCONTRO:
-Verifica e presentazione della giornata
-Roleplaying
-Rielaborazione e verifica delle due giornate di lavoro
-Chiusura dei lavori
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1° ANNO/ 3ª FASE
(febbraio-aprile)
INDIVIDUAZIONE DEL TEMA E RICERCA
-Individuazione di un tema generatore
-Impostazione degli strumenti di ricerca
-Supporto alla prima sperimentazione sul campo
AZIONI - 4 incontri di2 ore: incontri di dibattito, di confronto, di
ricerca, atti ad individuare la mission del gruppo e a
mettere in opera strategie di ricerca, metodologie
operative con l’ausilio degli adulti presenti che
funzionano da esperti con capacità di orientare la
ricerca.
Già in questa fase si cercano gli strumenti e le
metodologie da implementare nel secondo anno
quando il progetto si allargherà a tutta la scolaresca.
INCONTRI 1° INCONTRO:
-Presentazione della Terza Fase e proposta di lavoro
per la prima giornata – visione di un film
2° INCONTRO:
-Restituzione delle attività da parte dei sottogruppi
-Confronto sui temi emersi
-Scelta dell’oggetto di lavoro, ossia del tema da
sviluppare nel progetto
3° INCONTRO:
-Pianificazione del lavoro (gruppi di lavoro, tempi,
compiti, etc.)
-Auto-valutazione sul lavoro svolto e sulla motivazione
4° INCONTRO:
- Valutazione finale della fase
1° ANNO/ 4ª FASE PROGETTAZIONE DELLE AZIONI
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(maggio-giugno)
-Facilitare l’emersione delle competenze presenti nei
gruppi
-Avviare l’elaborazione di un’ipotesi progettuale
funzionale ai propri desideri/bisogni di azione
-Promuovere competenze per la pianificazione
operativa
-Aumentare le competenze organizzative
-Stimolare la progettazione di microazioni
AZIONI 2 incontri consecutivi di 4 ore(possibilmente residenziali
(ideale è nei giorni immediatamente vicini alla
chiusura e/o apertura dell’anno scolastico).
INCONTRI 1° INCONTRO:
-Condivisione con gli insegnanti dei risultati della
ricerca e della progettazione delle azioni
-Lavori in sottogruppo per seminari tematici
2° INCONTRO:
-Stesura in sottogruppi di bozze di progetto
2° ANNO/ 5ª FASE
(da definire)
-INTERVENTO DEI PEER: DALLA MACRO ALLA MICRO
PROGETTAZIONE
-Realizzazione delle azioni progettate dai peer.
-il gruppo dei pari si fa promotore di una serie di azioni
integrate all’interno del contesto scolastico, con il
coinvolgimento trasversale di tutta la popolazione
studentesca.
AZIONI Non è possibile definire con precisione le fasi
operative di questo secondo anno in quanto
dipendono dal lavoro e dai risultati ottenuti dai Peer
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nel primo anno.
3° ANNO -RICONOSCIMENTO DEI PEER EDUCATORS NEL
CONTESTO SCOLASTICO
Promuovere la continuità del progetto integrando
nuove risorse umane che ne condividano le finalità e i
metodi
Instaurare nella scuola un nucleo stabile di soggetti
competenti capace di autorigenerarsi nel tempo.
AZIONI Non è possibile definire le fasi operative di questo
terzo anno
SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii
Cabina di regia: un rappresentante per ente partner: (docente coordinatore +
capogruppo ASL, ecc.); con funzioni di direzione strategica.
La cabina di regia analizza le linee di sviluppo degli interventi durante la loro
realizzazione,verifica il collegamento tra progettazione e realizzazione e,
progressivamente, valuta e dà visibilità ai risultati raggiunti.
Equipe operativa: operatori formati ASL + gruppo di insegnanti referenti e garanti
del progetto stesso
Coordinatore: capogruppo ASL che supervisiona, indirizza metodologicamente e
organizza le équipe operative, garantendo l’uniformità del progetto, raccorda i
livelli strategico e operativo.
AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee::
SSccuuoollee ddeell DDiissttrreettttoo ddii MMaaddddaalloonnii-- MMaarrcciiaanniissee-- CCaasseerrttaa
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OOFFFFEERRTTAA DDEELL DDIISSTTRREETTTTOO SSAANNIITTAARRIIOO 1144
DDIIRREETTTTOORREE MMAARRIIAA LLUUIISSAA GGOOLLIIAA
EEdduuccaazziioonnee aallll’’aaffffeettttiivviittàà ee aallllaa sseessssuuaalliittàà
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA FFRRAANNCCAA SSEERRIINNOO
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: FFRRAANNCCAA..SSEERRIINNOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA11..IITT
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
Descrizione del progetto
L’educazione sessuale è inscindibile dall’educazione generale della persona, in
quanto parte integrante dell’essere umano e della sua identità. In modo
particolare nel periodo adolescenziale una mancata educazione può portare a
conseguenze importanti: le malattie sessualmente trasmesse e le gravidanze
indesiderate nelle minorenni.
OObbiieettttiivvii
1. Educare gli adolescenti a una sessualità responsabile che comprende sia
un’educazione alle emozioni sia l’acquisizione di informazioni rispetto alle
trasformazioni del corpo (anatomia e fisiologia dell’apparato sessuale maschile e
femminile).
2. Aumentare le conoscenze sulla contraccezione e le MST.
3. Promuovere la conoscenza e l’utilizzo del Consultorio Familiare.
DDeessttiinnaattaarrii
Studenti delle classi seconde della Scuola Secondaria di II grado.
MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa
Incontro informativo di 1 ora con gli insegnanti delle classi coinvolte per informarli
sul contenuto degli interventi con i ragazzi in modo da potersi interfacciare
durante le lezioni in classe.
Due incontri di 1 ora per ogni gruppo di massimo 2 classi.
Questionario d’ingresso per analizzare le conoscenze ed esprimere eventuali
bisogni.
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SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii
Dott.ssa Franca Serino - Referente Educazione alla Salute D.S.14
Ginecologi Specialisti ambulatoriali del D.S.14
Neuropsichiatra Infantile U.O.M.I. D.S.14 - Dott.ssa Ida Distinto
Ostetriche dei Consultori del D.S.14 - Dott.ssa R. Tammelleo, Dott.ssa R. De Sisto
AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee
Distretto Sanitario 14 di Teano - Comuni di Teano, Sessa Aurunca.
LLaa ssaalluuttee ssii sseerrvvee aa ttaavvoollaa:: pprreevveennzziioonnee ddeellllee ppaattoollooggiiee
mmeettaabboolliicchhee
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA SSEERRIINNOO FFRRAANNCCAA SSEERRIINNOO
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: FFRRAANNCCAA..SSEERRIINNOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL ::EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
Descrizione del Progetto
Progetto di educazione alimentare e motoria per la prevenzione dell’obesità e
del diabete tipo2, patologie strettamente collegate a scorretti stili di vita. Con la
collaborazione del Centro per la cura del diabete del Distretto Sanitario 14 si è
evidenziato come sempre più spesso si riscontra l’insorgenza del diabete 2 in età
giovanile. Inoltre il Sistema di sorveglianza Occhio alla Salute ha calcolato una
percentuale allarmante per il sovrappeso e l’obesità in età scolare del 49% in
Campania.
OObbiieettttiivvii
Sensibilizzare i genitori sui rischi delle patologie strettamente collegate a stili di vita
scorretti. Educare ai principi di una sana alimentazione con la riscoperta della
dieta mediterranea. Promuovere e incentivare l’attività fisica.
DDeessttiinnaattaarrii
Insegnanti e genitori della scuola primaria e secondaria di I grado.
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MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa
Sono previsti 2 incontri formativi pomeridiani con gli insegnanti di 1 ora per
supportarli nel lavoro che essi svolgeranno in classe con gli alunni per educarli a
una sana alimentazione, migliorando in modo particolare la merenda a scuola
con il suggerimento di uno strumento operativo (il Merendometro per una sana
merenda).
I genitori saranno coinvolti con un questionario preliminare sulle abitudini
alimentari della famiglia a cui seguiranno 2 o più incontri pomeridiani per motivarli
al cambiamento e investire così sulla salute della famiglia.
SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii
Dott.ssa Franca Serino - Referente Educazione alla Salute D.S.14, Biologa
Nutrizionista del Centro per la Cura del Diabete D.S.14 di Teano
Dott. Andrea Del Buono - Medico diabetologo del Centro per la Cura del
Diabete del D.S.14 di Teano
AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee
Distretto Sanitario 14 di Teano - Comuni di Teano, Sessa Aurunca, Cellole, Vairano
Patenora.
PPaassssoo ddooppoo ppaassssoo vveerrssoo iill bbeenn……eesssseerree!!
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA FFRRAANNCCAA SSEERRIINNOO
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: FFRRAANNCCAA..SSEERRIINNOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL ::EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
Descrizione del progetto
L’adolescenza è un periodo in cui i cambiamenti del corpo e l’influenza dei mass
media sull’aspetto fisico possono orientare a fare scelte non adeguate sia in
campo alimentare sia sportivo. E’ importante, quindi, educare alla
consapevolezza e al senso critico delle scelte alimentari che possono influenzare
la salute futura.
LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]
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OObbiieettttiivvii
1. Educare i ragazzi all’accettazione del corpo che cambia per evitare rischi di
obesità e di anoressia
2. Educare alla conoscenza dei nutrienti e del fabbisogno energetico, alle scelte
corrette degli alimenti e alla dieta mediterranea oltre che alle scelte consapevoli
per proteggere la propria salute con la lettura delle etichette nutrizionali e allo
sviluppo di senso critico nei confronti della pubblicità.
3. Educare all’importanza dell’attività fisica e dello sport.
DDeessttiinnaattaarrii
Studenti delle classi prime e seconde della Scuola Secondaria di II grado.
MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa
Incontro informativo pomeridiano di 1 ora con gli insegnanti di Scienze, Scienza
dell’alimentazione ed Educazione Fisica per coinvolgerli nel progetto con attività
didattiche mirate.
Tre incontri di 1 ora con gruppi omogenei formati da 2 classi.
Si somministra un questionario per fare emergere le conoscenze rispetto al tema
del progetto.
Durante gli incontri con l’aiuto di slide si sviluppano i vari argomenti sulla sana
alimentazione.
Nel terzo incontro lavori di gruppo (compilazione del diario alimentare,
individuare gli errori, ecc.).
SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii
Dott.ssa Franca Serino - Biologa Nutrizionista, Referente distrettuale di Educazione
alla Salute.
AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee
Distretto Sanitario 14 di Teano - Comuni di Teano, Vairano Patenora.
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PPrroommoozziioonnee ddeell bbeenneesssseerree ppssiiccoollooggiiccoo:: rriiccoonnoosscciimmeennttoo ddeellllee
eemmoozziioonnii,, ggeessttiioonnee ddeellllaa rraabbbbiiaa ee ddeellll’’aaggggrreessssiivviittàà
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA FFRRAANNCCAA SSEERRIINNOO
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: FFRRAANNCCAA..SSEERRIINNOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL ::EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
DDeessccrriizziioonnee ddeell pprrooggeettttoo
L’adolescenza è un periodo di trasformazione rapido che investe il corpo, la
personalità, il rapporto con le figure di riferimento, la sessualità. Cambia, in
generale, l’immagine di sé e il modo di rapportarsi al mondo esterno. A volte tali
mutamenti procedono in maniera armonica, altre volte producono disagi e
smarrimenti che troppo spesso non sono esternalizzati, con il rischio di canalizzarsi
verso atteggiamenti e comportamenti disfunzionali. Attraverso il confronto con i
docenti degli istituti superiori, sempre più spesso emergono le marcate difficoltà
dei ragazzi della fascia adolescenziale a gestire le relazioni tra pari con modalità
adeguate e gratificanti lasciando spazio a comportamenti impulsivi e aggressivi.
OObbiieettttiivvii
Il programma prevede i seguenti temi:
- Riconoscere le emozioni - Distinguere tra bisogni e desideri - Imparare a esprimere
giudizi sui comportamenti e non sulla persona
- Controllare la rabbia e l’aggressività
DDeessttiinnaattaarrii
Studenti delle scuole secondarie di II grado.
MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa
Il progetto si attua attraverso incontri con un numero non superiore ai 40 soggetti,
con esposizioni frontali dei temi anche con l’ausilio di slide ed esercizi esperienziali
in piccoli gruppi. I temi del progetto sono trattati in 2 ore circa.
Alla fine degli incontri i ragazzi compilano un questionario di gradimento.
LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii
Dott.ssa Franca Serino - Referente Educazione alla Salute D.S.14
Dott. Domenico Riccio - Psicologo dell'Unità Operativa Salute Mentale del D.S.14.
AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee
Comuni del Distretto Sanitario 14.
RRaaggaazzzzii……iinn ffoorrmmaa!! PPrreevveennzziioonnee ddeellllee ppaattoollooggiiee mmeettaabboolliicchhee
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA FFRRAANNCCAA SSEERRIINNOO
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: FFRRAANNCCAA..SSEERRIINNOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL ::EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
DDeessccrriizziioonnee ddeell pprrooggeettttoo
Nel periodo della pre-adolescenza e adolescenza i comportamenti alimentari
sono fortemente influenzati dal gruppo dei pari, e le abitudini alimentari acquisite
in famiglia possono essere relativamente condizionanti se corrette. Pertanto, a
quest’età, è importante agire con informazioni chiare per poter svolgere un ruolo
di prevenzione per le patologie strettamente correlate a stili di vita non adeguati.
OObbiieettttiivvii
Educare i ragazzi alla scelta di una sana alimentazione attraverso la conoscenza
dei nutrienti e della piramide alimentare, alle scelte consapevoli per proteggere
la propria salute con la lettura delle etichette nutrizionali e allo sviluppo di senso
critico nei confronti della pubblicità. Importanza dell’attività fisica. Conoscenza
dei rischi dell’obesità e del diabete tipo 2.
DDeessttiinnaattaarrii
Studenti delle classi prime, seconde e terze della Scuola Secondaria di I grado.
MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa
Incontro informativo pomeridiano di 1 ora con gli insegnanti di Scienze e di
Educazione fisica per coinvolgerli nel progetto con attività didattiche mirate.
[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
95
Tre incontri di 1 ora con gruppi omogenei formati da 2 classi. Gli incontri saranno
preceduti da una scheda su cui scegliere l’argomento di maggiore interesse di
quelli in elenco, da sviluppare nell’incontro con l’esperto.
Nel terzo incontro, lavori di gruppo con l’aiuto degli insegnanti per suggerire
strategie al cambiamento delle abitudini sbagliate.
SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii
Dott.ssa Franca Serino - Referente distrettuale di Educazione alla Salute, Biologa
Nutrizionista del Centro per la Cura del Diabete D.S.14 di Teano
Dott. Andrea Del Buono - Medico diabetologo del Centro per la Cura del
Diabete del D.S.14 di Teano
AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee
Distretto Sanitario 14 di Teano - Comuni di Teano, Sessa Aurunca, Cellole, Vairano
Patenora.
SSaalluuttee ee iiggiieennee ddeellllaa bbooccccaa ee ddeeii ddeennttii ee ccoorrrreettttaa ppoossttuurraa
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA FFRRAANNCCAA SSAARRIINNOO
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL :: FFRRAANNCCAA..SSEERRIINNOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL ::EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
DDeessccrriizziioonnee ddeell pprrooggeettttoo
Le malattie del cavo orale sono strettamente correlate agli stili di vita (igiene e
alimentazione); la placca batterica è il fattore responsabile della carie e della
malattia parodontale. È stato ampiamente dimostrato come è strettamente
correlata la salute dentale con la postura.
OObbiieettttiivvii
Educare a prendersi cura della propria persona attraverso la pulizia corretta dei
denti e della corretta postura nei banchi della scuola.
DDeessttiinnaattaarrii
LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
96
Alunni della scuola primaria e secondaria di I grado.
MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa
Incontro in ogni classe sulle tecniche di igiene orale con il supporto di slide e
filmati. Esercizi di postura in classe. Questionario per valutare le conoscenze
apprese.
SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii
Dott.ssa Franca Serino - Referente Educazione alla Salute del D.S.14 di Teano
Odontoiatri Specialisti ambulatoriali del D.S.14
Dott.ssa A. Carelli - Fisioterapista della Riabilitazione dell’UOMI di Mignano Monte
Lungo.
AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee
Distretto Sanitario 14 di Teano - Comuni di Teano, Mignano Monte Lungo, Sessa
Aurunca.
EEqquuiittàà iinn SSaalluuttee.. AAddoozziioonnee ddii ssttiillii ddii vviittaa ssaalluuttaarrii
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA FFRRAANNCCAA SSEERRIINNOO SSEERRIINNOO
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL :: FFRRAANNCCAA..SSEERRIINNOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL ::EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
Descrizione del progetto
Promuovere azioni a favore delle persone e comunità più fragili in modo da
rendere l’offerta di salute sempre più orientata all’Equità. L’educazione alla
salute rappresenta un percorso di crescita cognitiva ed emotiva che promuove
la consapevolezza di essere in grado di poter prendersi cura di sé. Per ottenere
questo risultato occorre sviluppare abilità e competenze che servono per tutelare
la salute. Il progetto orienta verso l’adozione di stili di vita salutari attraverso una
corretta alimentazione e la promozione dell’attività fisica.
OObbiieettttiivvii
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Riduzione delle patologie conseguenti a una cattiva alimentazione e scarsa
attività fisica attraverso il miglioramento dei comportamenti alimentari e
incremento dell’attività fisica.
Promuovere queste competenze attraverso gli insegnanti opportunamente
formati.
Coinvolgere le famiglie a migliorare l’alimentazione e a favorire l’attività fisica dei
propri figli attraverso la distribuzione di materiale cartaceo.
DDeessttiinnaattaarrii
Docenti delle scuole primarie (V elementare), delle scuole secondarie di I grado e
del biennio delle scuole secondarie di II grado.
Gli alunni attraverso i lavori in classe.
MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa
Presentazione del progetto alle scuole con la partecipazione del Comune
(promotore di iniziative locali per rendere più facili scelte salutari), le associazioni
sportive del territorio e associazioni di volontariato. Corso di formazione per i
docenti di 12 ore sui principi di una sana alimentazione e attività fisica con
consegna del materiale didattico da utilizzare in classe con gli alunni.
Manifestazione finale di fine anno scolastico in cui gli alunni presenteranno i lavori
svolti.
SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii
Servizio di Educazione alla Salute dell’ASL Caserta
Dott.ssa Franca Serino - Biologa nutrizionista, Referente Educazione alla Salute
D.S.14
Operatori Sanitari del Distretto 14
AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee
Distretto Sanitario 14 di Teano - Comuni di Sessa Aurunca.
LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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ÈÈ tteemmppoo ddii ssoorrrriiddeerree!! SSccrreeeenniinngg ppeerr llaa pprreevveennzziioonnee ddeellllaa
mmaalloocccclluussiioonnee ddeennttaallee
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA FFRRAANNCCAA SSEERRIINNOO
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL :: FFRRAANNCCAA..SSEERRIINNOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL ::EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
Descrizione del progetto
La mancanza di interventi di prevenzione in campo odontoiatrico porta
all’incremento di carie, malocclusione e altre patologie della bocca, causando
disagi funzionali,posturali ed estetici.
OObbiieettttiivvii
Individuare precocemente problemi di malocclusione per consentire ai genitori di
intraprendere le opportune cure.
DDeessttiinnaattaarrii
Alunni della scuola primaria.
MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa
Breve lezione teorica in ogni classe sull’igiene dentale. Previa autorizzazione dei
genitori si eseguono visite obiettive finalizzate alla diagnosi di carie e
malocclusione con strumentazione autoclavata e imbustata messa a disposizione
dallo specialista. Valutazione del feed-back attraverso un disegno a fine
giornata.
SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii
Dott.ssa Franca Serino - Referente Educazione alla Salute D.S.14
Odontoiatri Specialisti ambulatoriali del D.S.14
Infermiere U.O.A.S.B. del D.S.14
AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee
Distretto Sanitario 14 di Teano - Comuni di Teano, Mignano Monte Lungo, Sessa
Aurunca
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Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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OOFFFFEERRTTAA DDEELL DDIISSTTRREETTTTOO SSAANNIITTAARRIIOO 1155
DDIIRREETTTTOORREE DDOOTTTT EEMMIILLIIOO FFIILLEETTTTII
IIll BBuulllliissmmoo:: llee pprroobblleemmaattiicchhee ddii aauuttoossttiimmaa
REFERENTE TERRITORIALE DOTT.SSA RAFFAELLA FERRUCCI (SOCIOLOGA)
REFERENTE TERRITORIALE LANDINO FIORENZA(CPSI)
REFERENTE TERRITORIALE DOTT. SEVERINO FERDINANDO PERROTTA (MEDICO PEDIATRA)
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA CCRRIISSTTIIAANNAA FFEERRRRUUCCCCII ((MMEEDDIICCOO))
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: CCRRIISSTTIIAANNAA..FFEERRRRUUCCCCII@@AASSLLCCAASSEERRTTAA11..IITT
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL ::EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
Descrizione del progetto
Secondo varie ricerche, l’essere vittima di bullismo si correla con la bassa
autostima; meno chiaro è il ruolo che gioca la stessa nel comportamento del
bullo.
OObbiieettttiivvii
Gli obiettivi e le finalità di tale progettazione sono rivolte allo screening precoce
di vittime e fautori di bullismo, mediante valutazione attraverso test, filmografia e
percorsi psicoeducativi volti alla diminuzione degli episodi ed all’induzione di
condotte appropriate nei vari contesti sociali.
DDeessttiinnaattaarrii
Alunni delle Scuole Secondarie di I grado appartenenti al comune capofila
(Piedimonte Matese) del D.S.15.
MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa
Per la valutazione verranno adoperati strumenti standardizzati e riconosciuti dalla
comunità accademica.
SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii
LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
100
Dott.ssa Cristiana Ferrucci, Dott.ssa Maria Antonietta Raviele, Dott. Diego Aceto -
Professionisti della UOMI del D.S.15
AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee
Comune di Piedimonte Matese - Distretto Sanitario 15
UUnnoo ddii nnooii……ccoonn nnooii
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA CCRRIISSTTIIAANNAA FFEERRRRUUCCCCII
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: CCRRIISSTTIIAANNAA..FFEERRRRUUCCCCII@@AASSLLCCAASSEERRTTAA11..IITT
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL ::EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
Descrizione del progetto
“La salute è una condizione di armonico equilibrio funzionale, fisico e psichico,
dell’individuo dinamicamente integrato nel suo ambiente naturale e sociale” A.
Seppilli 1966
Un diritto fondamentale di ogni essere umano è rappresentato dal possesso del
migliore stato di salute, che ciascuno è capace di raggiungere, intendendosi
per salute non solo l’assenza di malattia o di infermità, ma solo lo stato di
benessere fisico e mentale e sociale.
L’evoluzione culturale e scientifica che la nostra civiltà ha raggiunto definisce che
oggi la disabilità deve rappresentare un punto di forza tra gli standard della
normalità.
La solitudine della persona nell’affrontare la sua diversità porta spesso a
sofferenze indicibili. Tanti sono i percorsi per affrontare il “disagio” a fronte di
arginare una marcata esclusione sociale che porta ad una deriva delle relazioni.
Il fenomeno assume la dominanza di una logica dicotomizzante in inclusi ed
esclusi e chi resta indietro ha difficoltà a recuperare, ciò genera che una società
che se non massifica – estromette. “
La democraticità della nostra società , liberata da valori falsi o superati , deve
concentrarsi sulla dignità della persona , oltre ogni limite, ogni’ uno è attore del
proprio destino .
Nel 1978 con la dichiarazione” d’Alma ATA OMS “si raccomanda ai paesi membri
di ridurre gli Ospedali a favore dei servizi di base per migliorare gli stili di vita e
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l’inclusione sociale. Il progetto nasce e si sviluppa proprio sul concetto
dell’inclusione in tutto il suo genere e nello specifico sulla sfera scolastica.
Gli strumenti utili da cui partire , oltre al sostegno della famiglia con disabile , le
Istituzioni devono favorire e sostenere la scolarizzazione del disabile , e
l’inclusione del disabile nel gruppo classe . Percorso non assolutamente scontato
… anzi tali azioni procurano un grosso carico “ emotivo – etico – organizzativo –
funzionale per il dirigente scolastico ed il suo staff .
L’inclusione non si concentra solo sul “ disabile “ ma sulla sua stessa famiglia e sul
gruppo scolastico e relativi nuclei familiari . Il progetto raccoglie i vissuti ( dei
disabili / delle famiglie / dei dirigenti , di anni di esperienze” fatte sul campo,
dove le diverse figure professionali coinvolte , il più delle volte si sono dovute
inventare e reinventare, vista la scarsità di strumenti e risorse, nell’accogliere
istanze e/o vere e proprie richieste di aiuto, sia dalle famiglie in difficoltà ,sia dalla
scuola e i suoi organismi. È possibile, oggi, codificare tali azioni,e gli interventi
intrapresi, tanto da definire linee guida ( pedagogiche / assistenziali ) condivisibili,
e assolutamente da condividere, con la rete territoriale dei servizi, in sostegno
alle Istituzioni del territorio.
OObbiieettttiivvii
Introdurre nella grande istituzione scolastica “ chi ha parametri di lettura… e di
opera … e di applicazione diversa . Chi per comunicare non osserva i dettami
della classica convivenza e comunicazione .
Le Istituzioni devono permettere una reale e non fittizia partecipazione alla vita
scolastica/sociale e alla gestione del proprio sapere, tenendo conto della paura
“del non normale e del diverso”. Un Istituzione scolastica che elude questa
esigenza fondamentale non può che mancare al suo scopo; spesso è necessario
chiedere aiuto alle Istituzioni limitrofe, quali il Distretto Sanitario e i Servizi Sociali
Territoriali.
La disabilità deve essere percepita come una scommessa di rivalsa e deve
rappresentare uno l’elemento di “ differenza rivoluzionario “ , nel contesto di
una classe sociale votata alla perfezione …
L’individuo deve farsi soggetto promotore di politiche sociali di tutela e di
sostegno , escludendo ogni tentativo di sopraffazione e/o di burocratizzazione.
LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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L’inclusione rappresenta un intervento sociale che tende a modificare
consapevolmente il comportamento nei confronti del disabile, di essa, si
presuppone che il gruppo multidisciplinare discente, focalizzi azioni di interesse
soggettivo e oggettivo , in cui si richiede la rimozione “ della resistenza “
proposte e/o operata dai gruppi accoglienti.
DDeessttiinnaattaarrii
Glii insegnanti e il personale ATA, agli operatori socio-assistenziali,le famiglie degli
studenti di classi che ospitano scolari diversamente abili, le famiglie che hanno al
loro interno figli con disabilità, le Istituzioni locali.
Il progetto si rivolge principalmente all’ingresso del minore disabile nella 1° fase
della vita - scuola dell’ infanzia, di accompagnamento nel percorso scolastico,
concentrandosi poi nella fase adolescenziale dove le esigenze sia del disabile
che il suo contesto si ampliano
MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa
La durata del progetto copre l’intero anno scolastico individuato, in cui si
prevede:
- la presentazione del progetto;
- la scelta di metodologie di lettura del bisogno semplice e complesso;
- un calendario d’incontri con le varie figure individuate per la realizzazione del
progetto;
- quattro incontri mensili sui plessi individuati - orari compatibili;
- la somministrazione di strumenti utili all’inclusione- schede di valutazione- video
proiezioni- costruzione di un gruppo;
- realizzazione di un villaggio virtuale per la collocazione degli attori coinvolti, per
sviluppare modalità inclusive e relazionali tra le parti;
- le informazioni utili di contenitori che raccolgono i “rifiuti” delle relazioni difficili;
La metodologia di erogazione include un processo di comunicazione
dinamico/interpersonale, diretto a fornire le informazioni necessarie per un esame
critico dei problemi della salute ed a responsabilizzare gli individui ed i gruppi
sociali nelle scelte comportamentali,che producono effetti diretti o indiretti sulla
salute fisica e psichica dei singoli e della collettività.
[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE
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Somministrazione di test finali, atti a dimostrare, il raggiungimento degli obiettivi
prefissati e per il gradimento del lavoro.
SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii
Sociologo, pediatra, neuropsichiatra infantile, psicologo, infermiere,assistente
sociale territoriale; counseling specialistico, tecnico della riabilitazione; operatori
scolastici.
AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee
Distretto Sanitario 15, e nello specifico i Plessi Scolastici collocati nei Comuni di
Piedimonte Matese, Alife, Caiazzo o presso altri plessi che registrano casi ad alta
complessità.
LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
104
OOFFFFEERRTTAA DDEELL DDIISSTTRREETTTTOO SSAANNIITTAARRIIOO 1177
DDIIRREETTTTOORREE DDOOTTTT.. AANNIIEELLLLOO CCAANNNNAAVVAALLEE
SSoommmmiinniissttrraazziioonnee ddii ffaarrmmaaccii aa SSccuuoollaa
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA SSAATTUURRNNIINNAA VVEENNEERROOSSOO
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: SSAATTUURRNNIINNAA..VVEENNEERROOSSOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL ::EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
Descrizione del progetto
Corso di “Somministrazione dei farmaci a scuola” per gli alunni che ne
necessitano durante l’orario scolastico, a seguito della stipula di un protocollo
d’Intesa tra ASL CE DS.17 di Aversa e l’USR – Ambito territoriale di Caserta in linea
con l’Atto di Raccomandazione Interministeriale (Ministero della Salute e Ministero
Dell’Istruzione) del 25/11/2005 che in cinque brevi articoli legifera tale tematica
Obiettivi
Sviluppo delle attività di Educazione Sanitaria Distrettuale
La diffusione del Corso è stata realizzata con contatto diretto ed empatico, on-
line, con manifesti pubblicitari, materiale cartaceo in collaborazione con l’URP
Aziendale e, supporto giornalistico.
Il Corso è informativo/formativo, teorico/pratico, con filmati a tema ed ampio
spazio per la discussione con l’utenza.
Sono somministrate schede di gradimento e rilasciati Attestati di partecipazione.
Il programma comprende il monitoraggio annuale sulla base di una costante ed
aperta disponibilità a problematiche esposte dalle scuole sulla tematica trattata.
Destinatari
Personale scolastico : docenti e non docenti
Metodologie, strumenti e verifica
incontri a gruppi (max 30 discenti) con relazioni da parte di personale
[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE
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qualificato ed eventuali dimostrazioni pratiche sempre a piccoli gruppi
circa modalita’ di somministrazione dei piu’ comuni farmaci e
comportamenti da tenere in caso di reazioni avverse
somministrazione di test e schede valutative in rapporto alle attivita’
espletate
Servizi e operatori coinvolti
personale dipendente asl della UOMI e distrettuale
Area territoriale di attuazione
Aversa
LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]
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106
OOFFFFEERRTTAA DDEELL DDIISSTTRREETTTTOO SSAANNIITTAARRIIOO 1188
DDIIRREETTTTOORREE DDOOTTTT.. LLUUIIGGII DDII MMOONNTTEE
SSoommmmiinniissttrraazziioonnee ddii ffaarrmmaaccii aa SSccuuoollaa
RREEFFEERREENNTTEE TTEERRRRIITTOORRIIAALLEE PPEERR LL’’EEDDUUCCAAZZIIOONNEE AALLLLAA SSAALLUUTTEE DDOOTTTT..SSSSAA CCOONNCCEETTTTAA MMAASSSSIIMMOO
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA VVEENNEERROOSSOO SSAATTUURRNNIINNAA VVEENNEERROOSSOO
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: SSAATTUURRNNIINNAA..VVEENNEERROOSSOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
Descrizione del progetto
Normative circa somministrazione farmaci a scuola.
Il Corso è informativo/formativo, teorico/pratico, con filmati a tema ed ampio
spazio per la discussione con l’utenza.
Sono somministrate schede di gradimento e rilasciati Attestati di partecipazione.
La diffusione del Corso è stata realizzata con contatto diretto ed empatico, on-
line, con manifesti pubblicitari, materiale cartaceo in collaborazione con l’URP
Aziendale e, supporto giornalistico
Il programma comprende il monitoraggio annuale sulla base di una costante ed
aperta disponibilità a problematiche esposte dalle scuole sulla tematica trattata.
Obiettivi
Destinatari
tutto il personale scolastico delle scuole d’infanzia, primarie e secondarie
di primo grado (docenti e non)
Metodologie, strumenti e verifica
incontri a gruppi (max 30 discenti) con relazioni da parte di personale
informazione a tutto il personale della scuola in merito sia alle normative che alle
azioni da mettere in atto in caso siano presenti a scuola alunni che necessitano di
somministrazione di farmaci durante l’orario scolastico
[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE
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qualificato ed eventuali dimostrazioni pratiche sempre a piccoli gruppi circa
modalita’ di somministrazione dei piu’ comuni farmaci e comportamenti da
tenere in caso di reazioni avverse
somministrazione di test e schede valutative in rapporto alle attivita’ espletate
Servizi e operatori coinvolti
personale dipendente asl della UOMI
Area territoriale di attuazione
comuni del distretto 18: Carinaro-Casaluce-Cesa-Gricignano-Orta di
Atella -Sant’Arpino-Succivo-Teverola
LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]
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OOFFFFEERRTTAA DDEELL DDIISSTTRREETTTTOO SSAANNIITTAARRIIOO 1199
DDIIRREETTTTOORREE DDOOTTTT.. VVIINNCCEENNZZOO IIOODDIICCEE
SSoommmmiinniissttrraazziioonnee ddii ffaarrmmaaccii aa SSccuuoollaa
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA SSAATTUURRNNIINNAA VVEENNEERROOSSOO
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: SSAATTUURRNNIINNAA..VVEENNEERROOSSOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
Descrizione del progetto
Normative circa somministrazione farmaci a scuola.
Il Corso è informativo/formativo, teorico/pratico, con filmati a tema ed ampio
spazio per la discussione con l’utenza.
Sono somministrate schede di gradimento e rilasciati Attestati di
partecipazione. La diffusione del Corso è stata realizzata con contatto diretto ed
empatico, on-line, con manifesti pubblicitari, materiale cartaceo in
collaborazione con l’URP Aziendale e, supporto giornalistico
Il programma comprende il monitoraggio annuale sulla base di una costante
ed aperta disponibilità a problematiche esposte dalle scuole sulla tematica
trattata.
Obiettivi
Destinatari
tutto il personale scolastico delle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di
primo grado (docenti e non)
Metodologie, strumenti e verifica
incontri a gruppi (max 30 discenti) con relazioni da parte di personale
informazione a tutto il personale della scuola in merito sia alle normative che
alle azioni da mettere in atto in caso siano presenti a scuola alunni che
necessitano di somministrazione di farmaci durante l’orario scolastico
[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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qualificato ed eventuali dimostrazioni pratiche sempre a piccoli gruppi circa
modalita’ di somministrazione dei piu’ comuni farmaci e comportamenti da
tenere in caso di reazioni avverse
somministrazione di test e schede valutative in rapporto alle attivita’ espletate
Servizi e operatori coinvolti
personale dipendente asl della UOMI
Area territoriale di attuazione
Scuole dei comuni del distretto 19: Frignano-Lusciano-Parete-
S.Marcellino-Trentola Dugenta-Villa Di Briano
LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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OOFFFFEERRTTAA DDEELL DDIISSTTRREETTTTOO SSAANNIITTAARRIIOO 2200
DDIIRREETTTTOORREE DDOOTTTT.. NNIICCOOLLAA AANNDDRRIIEELLLLAA
““ LLeetttteerraaAAii NNoonnnnii”” SSccrreeeenniinngg CCoolloonn RReettttoo
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: CCIIPPRRIIAANNOO DD’’AALLEESSSSAANNDDRROO CCPPSSII
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: CCIIPPRRIIAANNOO..DDAALLEESSSSAANNDDRROO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
Descrizione del progetto
Nell’ambito del progetto aziendale, sono state trattate le patologie e le
conseguenze dei tumori del Colon e Retto , nonché l’importanza della
prevenzione in ambito di queste patologie.
Obiettivi
L’obiettivo è stato quello di accostare alla prevenzione il maggior numero
possibile della popolazione, nella fascia di età di riferimento.
Destinatari
Il progetto è rivolto alla fascia di età dai 45 ai 75 anni di età.
Metodologie, strumenti e verifica
Nell’ambito del programma sono attuati una serie di incontri con i docenti di
tutte le scuole primarie del Distretto 20 e di alcune scuole del Distretto 18. Negli
incontri si è dà informazione sul tipo di patologie e dell’importanza della
prevenzione, qui si è poi lasciato una lettera “Lettera ai nonni”, con tutte le
informazioni riguardanti il modo di come si poteva effettuare l’esame per lo
screening, giorni di apertura per il ritiro e quant’atro di interesse. Gli strumenti
utilizzati sono: una lettera per ogni nonno e nonna da far giungere in tutte le
famiglie e gli incontri nelle sedi scolastiche. Il monitoraggio è fatto mediante il
controllo del numero di campioni di esami da effettuare pervenuti nella sede del
distretto
[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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Servizi e operatori coinvolti
Gli operatori coinvolti: il referente di Educazione alla salute del Distretto 20, il
Direttore del Distretto, il Referente di Educazione alla Salute dell’ASL CE. Alcuni
Assistenti sociali volontari.
Area territoriale di attuazione
Distretto 20 di Casal di Principe: IC Scuola statale DD2- DD1- Casal di P. IC –
Casapesenna, Villa Literno, San Cipriano d’Aversa- Distretto 18 Succivo: IC.
Casaluce.
““ SSiiccuurrVViiaa”” LLaa ssiiccuurreezzzzaa ssuullllaa ssttrraaddaa
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: CCIIPPRRIIAANNOO DD’’AALLEESSSSAANNDDRROO CCPPSSII
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: CCIIPPRRIIAANNOO..DDAALLEESSSSAANNDDRROO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
Descrizione del progetto
diffondere nei giovani la cultura della Sicurezza Stradale; promuovere
comportamenti corretti, sicuri e responsabili sulle strade con particolare
riferimento all’uso dei sistemi di protezione individuale come la cintura di
sicurezza e il casco; sviluppare negli adolescenti il senso di responsabilità, rispetto
per sé e per gli altri, rispetto per l’ambiente circostante; informare sui
comportamenti a rischio inerenti gli incidenti stradali (assunzione di
alcool/farmaci psicotropi/droghe, eccesso di velocità, mancato uso di dispositivi
di sicurezza, stanchezza, etc.); diffondere la conoscenza delle Regole del Nuovo
Codice della Strada con indicazioni su norme di comportamento; informare gli
adolescenti sui rischi degli effetti dell’alcool, dei farmaci psicotropi e delle
droghe sulla guida; rendere consapevoli i ragazzi dei comportamenti a rischio
attivati e su come modificarli.
Obiettivi
per gli insegnanti delle scuole secondarie di II grado e delle autoscuole, per
LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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operatori di altre agenzie: favorire processi di partecipazione, creando le
condizioni affinchè fra adulti e adolescenti si apra la comunicazione sui temi
dell’identità, del rischio, della salute, delle relazioni; sensibilizzare e informare i
“moltiplicatori di salute” sull’importanza di affrontare con i giovani i rischi connessi
alla guida; rendere consapevoli i partecipanti dell’importanza del loro ruolo di
educatori su questi temi; stimolare la motivazione a diventare moltiplicatori
dell’azione preventiva, attraverso la valorizzazione delle loro risorse e
competenze specifiche; favorire l’individuazione di strategie comunicative
adeguate ad affrontare i temi con i giovani.
Destinatari
Sono coinvolti nelle azioni di formazione e nella prevenzione a cascata
Personale ASL formato al corso Regionale
Altro personale ASL :del Dipartimento delle Dipendenze, del Dipartimento di
Prevenzione, del Servizio Emergenza Territoriale 118 ecc,
Insegnanti delle scuole secondarie di II grado in particolare Docenti per il
patentino, Istruttori autoscuole
Giovani formati come peer educator,
associazioni di volontariato, etc
Polizia Municipale per sostenere i momenti formativi sulla sicurezza stradale
nelle Scuole;
Polizia stradale, Carabinieri, ACI.
Gestori delle discoteche dove si intende intervenire per sensibilizzarli, così da
facilitare le azioni di prevenzione previste presso i loro locali,
Studenti della scuola secondaria di II grado e giovani che frequentano luoghi
del divertimento.
Considerata la complessità delle azioni da proporre sarà propedeutico a tutta la
programmazione la costruzione di alleanze con Istituzioni come i Comuni di
riferimento, Enti Pubblici e privati, Associazioni di Volontariato. Un’ apporto
sinergico tra diversi attori sociali che dovranno conoscere e condividere le
diverse fasi del progetto, per rendere più agile gli interventi previsti nei contesti
educativi e del divertimento.
[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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Sarà utile l’incontro con Enti ed Istituzioni locali in particolare:
Le Amministrazione Comunali e Provinciale, così da promuovere l’iniziativa con
le vari fasi della sua realizzazione attraverso conferenze e comunicati stampa,
per informare e sensibilizzare la popolazione e renderla più disponibile al
contatto e alla partecipazione;
Gli operatori del progetto collaboreranno, per quanto riguarda i luoghi del
divertimento anche all’attuazione del progetto safenight , considerata la
sovrapposizione degli obiettivi.
Metodologie, strumenti e verifica
Area Educativa Formativa
è previsto un corso di formazione ai docenti delle scuole individuate e
aderenti al progetto, che a cascata sarà riportato agli studenti
nella formazione sono coinvolti operatori del soccorso 118, operatori sert,
volontari, , gestori di autoscuole, agenti di polizia municipale, polizia stradale ,
carabinieri.
Luoghi Del Divertimento
questionario pre-post intervento, per verificare il miglioramento delle conoscenze
appropriate attinenti alla tematica educativa, da parte da parte dei fruitori
degli interventi;
scheda per valutare il gradimento delle attività (in termini di qualità percepita)
da parte dei fruitori degli interventi
Servizi e operatori coinvolti
Gli operatori coinvolti: Referente di Educazione alla salute del Distretto 20,
Direttore del Distretto, Referente di Educazione alla Salute dell’ASL CE, operatori
del 118, ACI, Forze dell’ordine locali
Area territoriale di attuazione
Distretto 20 di Casal di Principe: Istituto Liceo Scientifico “ Segrè” San Cipriano
ITC “ Ragioneria “G. Gallo” Casal di Principe
LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]
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““CCuurraarrssii aa SSccuuoollaa …… ssii ppuuòò””
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: CCIIPPRRIIAANNOO DD’’AALLEESSSSAANNDDRROO CCPPSSII
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: CCIIPPRRIIAANNOO..DDAALLEESSSSAANNDDRROO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
Descrizione del progetto
Il progetto prevede la possibilità di agevolare l’ingresso nelle scuole dell’obbligo
dei bambini e ragazzi con patologie che richiedono cura anche in orari di
scuola. Le tematiche riguardano le normative vigenti e le patologie che si
possono incontrare in ambito scolastico.
Obiettivi
Il tema è fornire le opportune conoscenze, ai docenti e al personale di
supporto, riguardati la normativa e la possibilità di poter o dover somministrare i
farmaci in orario di lezione, come operare e come rapportarsi con la sanità
territoriale
Destinatari
Il progetto è rivolto ai docenti delle scuole primarie e secondarie, sia statale che
parificate o private.
Metodologie, strumenti e verifica
Nell’ambito del programma sono attuati 3 incontri con i docenti di tutte le
scuole primarie e secondarie del Distretto 20 .Negli incontri viene data
informazione delle normative vigenti e gli accordi sottoscritti tra la pubblica
istruzione e ASL. Breve nozione sulle più comune patologie dell’età scolare,
istruzione su come porsi rispetto alle cure e come effettuare il trattamento.
Servizi e operatori coinvolti
Gli operatori coinvolti: Referente di Educazione alla salute del Distretto 20,
Direttore del Distretto, Referente di Educazione alla Salute dell’ASL CE, Referente
Educazione alla salute del Distretto 17, Pediatri di Libera Scelta, Pediatri del PO.
[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE
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Moscati di Aversa, Neuropisichiatra infantile del Distretto 20 , Infermieri del
distretto.
Area territoriale di attuazione
Distretto 20 di Casal di Principe: IC Scuola statale DD2- DD1- Casal di P. IC –
Casapesenna, Villa Literno, San Cipriano d’Aversa- Scuole private e o parificate
dei quattro comuni
LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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OOFFFFEERRTTAA DDEELL DDIISSTTRREETTTTOO SSAANNIITTAARRIIOO 2211
DDIIRREETTTTOORREE DDOOTTTT..SSSSAA SSTTEEFFAANNIIAA FFOORRNNAASSIIEERR
““ AA BBrraacccceettttoo ccoonn uunnaa ssaannaa aalliimmeennttaazziioonnee ee ccoorrrreettttaa iiggiieennee
oorraallee iinn eettàà eevvoolluuttiivvaa
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO::DDOOTTTT..SSSSAA CCLLEEMMEENNTTIINNAA DDII MMAATTTTEEOO
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL::SSTTEEFFAANNIIAA..FFOORRNNAASSIIEERR@@AASSLLCCAASSEERRTTAA11..IITT
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
Descrizione del progetto
Gli errori nutrizionali nell’infanzia sono alla base di patologie cardiovascolari e
neoplastiche nell’età adulta. La Campania è al primo posto in Italia per la
percentuale di sovrappeso e di obesità in età pediatrica. Pertanto, è
fondamentale promuovere e consolidare stili di vita e di alimentazione salutari, in
particolare recuperando le abitudini alimentari mediterranee nei bambini e negli
adolescenti e favorendo fin dai primi anni di vita l’acquisizione di una corretta
igiene orale.
Obiettivi
Promuovere e consolidare adeguati stili di vita e una corretta alimentazione;
- aiutare i bambini a individuare eventuali errori alimentari e metterli in grado di
correggerli;
- valorizzare l’attività fisica;
- favorire una corretta igiene orale.
Destinatari
Bambini assistiti dai Pediatri di Libera Scelta del Distretto Sanitario n. 21 di S. Maria
C.V.(CE), di età compresa fra i 15 mesi e i 9 anni;
- Alunni – e loro genitori e insegnanti- delle Scuole dell’Infanzia e delle classi terze
e quinte delle Scuole Primarie insistenti nel territorio del Distretto Sanitario n. 21 di
S.Maria C.V.(CE).
Metodologie, strumenti e verifica
[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE
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Le fasi del progetto prevedono:
- Incontri informativi e di sensibilizzazione rivolti ai bambini, agli adolescenti e ai loro
familiari e insegnanti in tema di educazione alimentare e corretta igiene orale;
- sensibilizzazione alla conoscenza della “DIETA MEDITERRANEA”, efficace nella
prevenzione delle patologie cronico-degenerative;
- creazione dell’alleanza educativa scuola-famiglia;
- incontri educativo-formativi con i bambini per la presentazione della piramide
alimentare, dell’attività motoria e comportamentale;
- compilazione Bilancio di Salute, integrato con l’esame del BMI nelle età critiche
dai 15 mesi ai 9anni.
DURATA DEL PROGETTO
Il progetto si estende su due anni consecutivi, a partire dal corrente anno 2017.
STRUMENTI UTILIZZATI
- somministrazione ai genitori di una scheda di adesione alla dieta mediterranea,
con successivo gruppo di discussione sugli errori alimentari;
- somministrazione agli alunni di un questionario sulle abitudini alimentari e di igiene
orale al tempo zero e a conclusione degli interventi di informazione-
sensibilizzazione;
- gruppi di discussione, in ogni classe scolastica coinvolta, sugli errori alimentari
rilevati attraverso l’esame dei dati raccolti con i predetti questionari;
- compilazione Bilanci di Salute da parte dei Pediatri di Libera Scelta.
MONITORAGGIO E VERIFICA.
Sarà svolta una costante attività di monitoraggio per l’individuazione di tutte le
eventuali criticità, al fine di apportare tutte le modifiche necessarie. Riguardo
all’attività di verifica, è prevista una successiva valutazione al termine degli
interventi svolti, con segnalazione dei casi a rischio all’UOMI competente per
territorio e al Day Hospital pediatrico del Presidio Ospedaliero “Melorio” di S. Maria
C.V., prevedendo l’invio dei casi con obesità grave al Dipartimento di Pediatria
dell’Università “Federico II” di Napoli.
Servizi e Operatori coinvolti
Il progetto prevede il coinvolgimento dei seguenti servizi:
- UOMI Distretto Sanitario n. 21 di S.Maria C.V.;
LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]
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- PEDIATRI DI LIBERA SCELTA del Distretto Sanitario n. 21 di S.Maria C.V.(CE);
- DAY HOSPITAL PEDIATRICO del Presidio Ospedaliero “Melorio” di S.Maria C.V.;
- DIPARTIMENTO DI PEDIATRIA DELL’UNIVERSITA’ “FEDERICO II” di Napoli.
Operatori coinvolti:
- Dott. Stefania Fornasier - Direttore Responsabile Distretto Sanitario n. 21 di S.Maria
C.V.(CE);
- Dott.ssa Clementina Di Matteo (Pediatra UOMI DS 21 e Referente Educazione alla
Salute);
- Dott.ssa Mauro Sticco (Referente regionale rete Nutrizione FIMP);
- Pediatri di Libera Scelta del Distretto Sanitario n. 21 di S.Maria C.V.: A. Caianiello,
M. Castiello, A. D’Angelo, V. Guido, G. Longobardi, C. Palumbo, G. Rossi, A.M.C.
Russo;
- Dott.ssa A. Montano – Referente Day Hospital Pediatrico c/o Presidio ospedaliero
“Melorio” di S.Maria C.V.;
-dott. P. Brambilla, responsabile Gruppo Lavoro “Obesità e stili di vita”
- prof.ssa A. Franzese – Dipartimento di Pediatria dell’Università di Napoli “Federico
II”.
-Dott. G. Di Mauro, Presidente SIPPS
Area territoriale di attuazione
Il progetto sarà attuato in tutti e sette i Comuni afferenti al Distretto Sanitario n. 21
di S.Maria C.V.(CE).
““ HHPPVV:: iinnffoorrmmaazziioonnee,, vvaacccciinnaazziioonnee ee ccoonnttrraacccceezziioonnee ppeerr
pprreevveenniirrnnee llaa ddiiffffuussiioonnee””
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO::DDOOTTTT..SSSSAA CCLLEEMMEENNTTIINNAA DDII MMAATTTTEEOO
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: SSTTEEFFAANNIIAA..FFOORRNNAASSIIEERR@@AASSLLCCAASSEERRTTAA11..IITT
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
Descrizione del progetto
La prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili è uno degli obiettivi
prioritari dell’OMS, in particolare nei confronti della popolazione adolescente, per
la quale la vita sessuale assume una notevole rilevanza, non soltanto in un’ottica
evolutiva e sociale, ma anche per l’impatto che può determinare sulla salute.
[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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Il Papillomavirus (HPV) è un virus sessualmente trasmesso, correlato da anni a
patologie benigne e/o maligne del collo dell’ utero. Le patologie cosiddette HPV-
correlate, determinano ancora oggi un rilevante impatto sanitario anche nei paesi
sviluppati, malgrado si disponga di efficaci strumenti di prevenzione primaria e
secondaria. Inoltre, è ormai scientificamente accertato che questo virus non
determina soltanto il cancro dell’utero ma anche quello del cavo orale, del tratto
ano-genitale, alcuni tipi di cancro del polmone. Non solo. La trasmissione per via
sessuale è preponderante anche nei soggetti di sesso maschile e potrebbe,
dunque, essere coinvolto anche nel cancro della prostata. Efficaci campagne di
screening virologico (ricerca del DNA del virus), insieme alla vaccinazione contro
l’HPV, dovrebbero portare, in tempi brevi, alla scomparsa o quanto meno al
controllo di queste patologie sia nella loro espressione benigna (condilomi) sia in
quella neoplastica e pre-neoplastica.
Il nostro Paese nel 2007, primo in Europa, ha intrapreso la strada della
vaccinazione contro l’HPV prevedendo l’offerta in maniera attiva e gratuita su
tutto il territorio nazionale alle ragazzine che si trovano nel corso del 12° anno di
età. Conseguentemente a questa decisione anche la Regione Campania ha
avviato l’offerta gratuita della vaccinazione anti Papillomavirus nelle 12enni a
partire delle nate nel 1996 con l’obiettivo di raggiungere i livelli di copertura
vaccinale a mano a mano indicati dal Ministero della Salute (95% di copertura).
Nonostante i numerosi sforzi messi in campo sia a livello nazionale che regionale
che di singola ASL, ad oggi purtroppo si resta ancora lontani da tale obiettivo, sia
su base nazionale che, ancora di più, su base regionale e di ASL territoriale.
L’infezione da HPV è la più comune delle infezioni a trasmissione sessuale. Si stima
che oltre l’80% delle donne sessualmente attive si infetti nel corso della vita. Il
rischio di contrarre l’infezione comincia col primo contatto sessuale e può
perdurare per tutta la vita.
Il carcinoma della cervice uterina è stata la prima neoplasia ad essere
riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come totalmente
riconducibile ad una infezione: essa è infatti causata nel 95% dei casi da una
infezione genitale da HPV.
Gli adolescenti spesso non sono informati sui metodi contraccettivi, sulla loro
importanza nella prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale e dalle
LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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gravidanze indesiderate, in particolare quelli più innovativi che garantirebbero loro
una maggiore compliance, dunque una maggiore efficacia contraccettiva. Non
stupisce quindi se l'Italia si trova tra agli ultimi posti per quanto riguarda l'utilizzo di
metodi contraccettivi: il 46,4 per cento dei giovani non utilizza alcun metodo,
mentre l'8,5 per cento si affida al coito interrotto.
Tutto quanto sopra evidenziato fa ritenere che l'educazione sessuale e alla
contraccezione, l'acquisizione di alcune informazioni legate alla sessualità e
malattie sessualmente trasmissibili e la sensibilizzazione alla vaccinazione anti-HPV
non dovrebbero essere una sorta di caccia al tesoro, quanto piuttosto un percorso
informativo-formativo naturale da attuare di pari passo con la crescita personale
ed emotiva dell'adolescente.
La scuola resta il luogo privilegiato per attuare tale percorso, in quanto, per
l’elevato numero di alunni che la frequenta, è possibile realizzare un intervento
preventivo di carattere universale.
Di qui il progetto denominato: “HPV: informazione, vaccinazione e
contraccezione per prevenirne la diffusione”, che si pone come obiettivo quello di
sensibilizzare alla vaccinazione anti-HPV gli alunni frequentanti la classi quinte della
Scuola Primaria e promuovere la contraccezione negli studenti frequentanti le
classi prime degli Istituti Scolastici Superiori.
Obiettivi
GENERALI
- Accrescere la consapevolezza della malattia da HPV e diffondere informazioni
sulle possibilità di prevenzione della stessa e quindi sull’importanza della
vaccinazione, dello screening e della contraccezione;
- Aiutare i ragazzi ad attuare comportamenti sessuali responsabili, a proteggersi da
gravidanze indesiderate e da malattie sessualmente trasmissibili, ma allo stesso
tempo a vivere la propria sessualità serenamente e nel modo migliore possibile
SPECIFICI
- Aumentare le conoscenze degli studenti delle scuole medie superiori sui temi
della contraccezione e delle malattie sessualmente trasmissibili per promuovere
adeguati comportamenti preventivi;
[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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- Accrescere la percezione del rischio, nella popolazione giovanile, e la capacità
di far fronte adeguatamente a tali situazioni;
- Fornire agli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria informazioni corrette
sulla vaccinazione da HPV;
- Sensibilizzare gli stessi alunni all’effettuazione della vaccinazione anti-HPV.
Destinatari
- Alunni delle classi quinte delle Scuole Primarie ricadenti nel Distretto Sanitario n.
21 di Santa Maria Capua Vetere (CE);
- Studenti frequentanti le classi prime degli Istituti Scolastici Superiori esistenti nel
territorio di competenza del Distretto Sanitario n. 21 di Santa Maria Capua Vetere
(CE)
Metodologie, strumenti e verifica
La metodologia utilizzata è volta a favorire il dialogo ed il confronto dialettico sia
tra i ragazzi ed il conduttore sia tra gli stessi ragazzi. L’obiettivo perseguito con
questa metodologia è quello di rendere gli incontri interattivi ma anche calibrati
sugli effettivi bisogni dei ragazzi: di informazione, di rassicurazione, di confronto nel
gruppo e di contenimento emotivo.
Per gli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria è previsto 1 incontro della
durata di 1h, svolto dalla pediatra in servizio presso l’UOMI DS 21 e per gli studenti
delle classi prime delle Scuole Medie Superiori si prevede di effettuare 2 incontri,
della durata di 1h ciascuno, svolti dall’ostetrica e/o dal ginecologo operanti
presso lo stesso servizio.
DURATA DEL PROGETTO
Il progetto si estende su due anni consecutivi, a partire dal corrente anno 2017.
STRUMENTI UTILIZZATI
Per gli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria, è previsto un incontro
informativo e di sensibilizzazione, rivolto ai ragazzi e ai loro familiari e insegnanti, in
tema di vaccinazione anti-HPV.
Per gli studenti delle classi prime delle Scuole Medie Superiori, si prevede quanto
segue:
LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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- somministrazione, al tempo zero e a conclusione degli interventi di informazione-
sensibilizzazione, agli alunni di un questionario, appositamente predisposto dagli
operatori che attueranno il progetto, per conoscere il livello e la qualità delle
informazioni possedute in tema di malattie sessualmente trasmissibili e di misure per
prevenirne la diffusione;
- gruppo di discussione, in ogni classe scolastica coinvolta, sulle conoscenze
necessarie e utili per proteggersi dalla contrazione di MTS e per attuare un
comportamento sessuale consapevole e responsabile, mirando anche a
correggere informazioni scorrette o distorte.
MONITORAGGIO E VERIFICA
La valutazione del progetto avviene in itinere durante lo svolgimento degli
incontri con il gruppo classe, in particolare attraverso la raccolta delle loro
opinioni. A partire da questi elementi potranno, se ciò dovesse rivelarsi necessario,
essere apportate modificazioni e aggiustamenti sia per quanto riguarda la
metodologia applicata sia per quanto riguarda i contenuti.
Per valutare l’impatto dell’intervento attuato sugli alunni delle classi quinte della
Scuola Primaria, si terrà conto del tasso di copertura vaccinale per l’HPV
raggiunto.
Gli studenti frequentanti le prime classi degli Istituti Scolastici Superiori verranno
anche sottoposti ad un pre- e post-test al fine di valutare l’impatto dell’attività
sulle loro conoscenze e, in parte, sui loro atteggiamenti.
Servizi e Operatori coinvolti
Il progetto prevede il coinvolgimento dell’Unità Operativa Materno Infantile
(UOMI) del Distretto Sanitario n. 21 di Santa Maria Capua Vetere.
OPERATORI COINVOLTI:
- Dott. Stefania Fornasier - Direttore Responsabile Distretto Sanitario n. 21 di S.Maria
C.V.(CE);
- Dott. Francesco Viggiano (Dirigente Medico Ginecologo- Referente UOMI DS 21);
- Dott.ssa Clementina Di Matteo (Pediatra UOMI DS 21 e Referente Educazione alla
Salute);
-dott. Michele de Fatico (Ginecologo UOMI DS21)
-Dott. Cladio Rossi (Ginecologo UOMI DS21)
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- Rosaria Puca (Ostetrica UOMI DS 21).
Area territoriale di attuazione
Il progetto sarà attuato nelle Scuole Primarie e negli Istituti Scolastici Superiori
ricadenti nel territorio di competenza del Distretto Sanitario n. 21 di S.Maria
C.V.(CE).
LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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OOFFFFEERRTTAA DDEELL DDIISSTTRREETTTTOO SSAANNIITTAARRIIOO 2222
DDIIRREETTTTOORREE DDOOTTTT.. SSSSAA NNIICCOOLLEETTTTAA TTEESSSSIITTOORREE
““ BBuulllliissmmoo--pprreevveennzziioonnee””
RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT.. DDOOMMEENNIICCOO DD’’AANNGGIIOOLLIILLLLOO
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: DDOOMMEENNIICCOO..DDAANNGGIIOOLLIILLLLOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA11..IITT
CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT
Descrizione Del Progetto
Prevenzione Del Bullismo Nelle Scuola Primaria e Secondaria .
Con il termine bullismo s’intende un comportamento aggressivo ripetuto nei
confronti di chi non è in grado di difendersi, frequente in età adolescenziale e
in ambito scolastico. Nel bullismo i ruoli sono ben definiti: da una parte c’è
il bullo, che mette in essere comportamenti violenti fisicamente o anche solo
psicologicamente e dall’altra parte la vittima, che invece subisce tali
vessazioni. In genere il bullo non agisce da solo ma in gruppo contro una
vittima che si sente emarginata, provocando in essa seri problemi che vanno
dalla sofferenza psicologica all’esclusione sociale.
Obiettivi
Costruzione di una rete che vede coinvolti la UOMI - gli insegnanti -i servizi sociali
comunali
Destinatari
Le Scuole , personale docente e alunni
Metodologie, strumenti e verifica
istituzione di una commissione interdisciplinare che analizza i casi e faccia
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Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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interventi preventivi
Servizi e operatori coinvolti
Le UOMI gli Insegnanti i Servizi Sociali e L’arma Dei Carabinieri
Area territoriale di attuazione
Istituti scolastici del della città di CAPUA
LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]
Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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Descrizione del progetto
Progetto regionale per la prevenzione dell’obesità infantile attraverso la
promozione di azioni educative per consolidare stili di vita sani.
Obiettivi
Migliorare le conoscenze in nutrizione attraverso scelte consapevoli.
Incentivare uno stile di vita attivo, promuovendo l’attività fisica a scuola e nel
tempo libero
Destinatari
Bambini di terza elementare
Insegnanti e genitori
Metodologie, strumenti e verifica
Due incontri di formazione per gli insegnanti su alimentazione e salute con
definizione del piano operativo delle attività con il gruppo classe. Un incontro
con i genitori per sensibilizzarli e motivarli al cambiamento verso stili di vita salutari.
In classe i ragazzi produrranno lavori che presenteranno ai genitori in un evento
finale
Servizi e operatori coinvolti
Dott.ssa Franca Serino biologa nutrizionista - Referente di Educazione alla Salute
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Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
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del Distretto sanitario 23 di Mondragone
In collaborazione con S.I.A.N. dell’ASL Caserta
Area territoriale di attuazione
Distretto Sanitario 23 di Mondragone
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Descrizione del progetto
Promuovere azioni a favore delle persone e comunità più fragili in modo da
rendere l’offerta di salute sempre più orientata all’Equità. L’educazione alla
salute rappresenta un percorso di crescita cognitiva ed emotiva che promuove
la consapevolezza di essere in grado di poter prendersi cura di sé. Per ottenere
questo risultato occorre sviluppare abilità e competenze che servono per
tutelare la salute. Il progetto orienta verso l’adozione di stili di vita salutari
attraverso una corretta alimentazione e la promozione dell’attività fisica.
Obiettivi
Riduzione delle patologie conseguenti ad una cattiva alimentazione e scarsa
attività fisica attraverso il miglioramento dei comportamenti alimentari e
incremento dell’attività fisica.
Promuovere queste competenze attraverso gli insegnanti opportunamente
formati.
Coinvolgere le famiglie a migliorare l’alimentazione e a favorire l’attività fisica
dei propri figli attraverso la distribuzione di materiale cartaceo.
Destinatari
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Docenti delle scuole primarie (V elementare ), delle scuole secondarie di I°e del
biennio delle scuole secondarie di II°
Gli alunni attraverso i lavori in classe
Metodologie, strumenti e verifica
Presentazione del progetto alle scuole con la partecipazione del Comune
(promotore di iniziative locali per rendere più facili scelte salutari),le associazioni
sportive del territorio e associazioni di volontariato. Corso di formazione per i
docenti di 12 ore sui principi di una sana alimentazione e attività fisica con
consegna del materiale didattico da utilizzare in classe con gli alunni.
Manifestazione finale di fine a.s.in cui gli alunni presenteranno i lavori svolti
Servizi e operatori coinvolti
Servizio di Educazione alla Salute dell’ASL CE
Dott.ssa Franca Serino biologa nutrizionista -Referente Educazione alla Salute
D.S.23
Operatori Sanitari del Distretto 23
Area territoriale di attuazione
Distretto Sanitario 23 di Mondragone – Comuni di Mondragone e CastelVolturno.
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Descrizione del progetto
L’obesità infantile dagli anni ’90 sempre più sta abbassando la sua epoca di
esordio. Si avvia un progetto per rilevare presenza di sovrappeso e obesità nella
scuola dell’infanzia e migliorare le abitudini alimentari nella fascia d’età 3-5 anni
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Obiettivi
Individuare precocemente bambini in sovrappeso /obesi.
Percorsi di educazione alimentare e incentivazione del gioco libero
Destinatari
Insegnanti della scuola dell’infanzia- genitori
Bambini 3-5 anni
Metodologie, strumenti e verifica
Misurazione dell’IMC e circonferenza vita dei bambini previa autorizzazione dei
genitori.. Questionario da distribuire ai genitori per rilevare le abitudini alimentari.
Formazione pomeridiana di due ore dei docenti sul tema dell’alimentazione e
supporto didattico sulla merenda con l’uso del Merendometro-la sana merenda
a scuola.
Incontro con i genitori e consegna del merendometro. Lavori in classe dei
docenti con i bambini che li presenteranno in una festa a fine anno.
Servizi e operatori coinvolti
Dott.ssa Franca Serino biologa nutrizionista - Referente di Educazione alla Salute
del Distretto Sanitario 23 di Mondragone
Dott. Virgilio Pagliaro pediatra Responsabile U.O.M.I. D.S.23
Infermiera Anna Maria Capezzuto U.O.M.I. D.S.23
Area territoriale di attuazione
Distretto Sanitario 23 di Mondragone
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Descrizione del progetto
Promuovere nel contesto "scuola" conoscenze e competenze sulla corretta
alimentazione e sull'attività fisica al fine di favorire una crescita sana del
bambino
Obiettivi
Aumentare il livello di conoscenze e consapevolezza degli insegnanti e dei
ragazzi sulle evidenze riguardanti I'obesità e sui benefici di una sana e corretta
alimentazione e attività motoria per la prevenzione dell'obesità e delle malattie
correlate.
Promuovere nei ragazzi la capacità di gestire e controllare il proprio
comportamento alimentare
Imparare a leggere correttamente le informazioni contenute nelle etichette dei
prodotti alimentari e delle bevande
Destinatari
Insegnanti. genitori, e alunni delle Scuole Secondarie di l" grado
Metodologie, strumenti e verifica
Incontro propedeutico con i docenti sulle tematiche riguardanti la corretta
alimentazione e l'attività fisica in età scolare e sulle metodologie e gli strumenti
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da utilizzare durante I' intero percorso didattico/educativo.
1. Condivisione degli obiettivi con insegnanti di scienze e attività motoria.
2. Lezioni frontali e lavori di gruppo con gli studenti.
3. Visione guidata di audiovisivi, filmati, etc. a tema
Verifica
1. . efficacia degli interventi rispetto agli obiettivi;
2. adesione agli incontri;
3. modifica delle abitudini alimentari dei bambini;
4. adesione degli alunni alle attività motorie
Servizi e operatori coinvolti
Dott.ssa Adriana Montano - spec. in Pediatria ed Endocrinologia UOSD Pediatria
Melorio
Area territoriale di attuazione
Circoli Didattici del Comune di S. Maria Capua Vetere e Distretto 21
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Istruzioni per l’uso
1. Dopo aver deciso a quale progetto aderire, il Dirigente Scolastico trasmette le
adesioni utilizzando l’apposita scheda (inserita nella sezione “Allegati”, che si trova
in appendice a questo documento.
2. Le schede devono essere inviate, entro il giorno 15 gennaio 2018, tramite l’e-mail
della struttura proponente, alla attenzione del,
a. Referente territoriale per l’Educazione alla Salute (indicato per ciascun
progetto),
b. Referente del progetto (se diverso dal referente territoriale),
c. per conoscenza , al Responsabile Aziendale per l’Educazione alla Salute
(tramite e-mail [email protected].)
3. Le richieste saranno accolte secondo l’ordine di arrivo, fino ad esaurimento delle
disponibilità previste dai gruppi di lavoro.
4. Il gruppo di lavoro, di ogni specifico progetto, individua il numero massimo di
richieste che può gestire.
5. Il referente del gruppo di lavoro di ogni progetto, concorderà con il Dirigente
scolastico e/oil docente referente di educazione alla salute una data per un
incontro di presentazione del progetto in cui verranno programmate le attività
necessarie per la sua alla realizzazione.
6. Nessuna responsabilità in ordine alla custodia e alla sicurezza degli allievi può
essere delegata al personale dell’A.S.L. Qualora l’attività venga svolta presso una
sede dell’A.S.L. Caserta, o altra sede diversa dalla Scuola di appartenenza,
l’organizzazione delle uscite è a carico delle Scuole e le modalità debbono essere
conformi ai regolamenti di Istituto.
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7. Per i progetti che prevedono come azione preliminare un corso di formazione
rivolto agli insegnanti si fa presente che:
i dati personali dei partecipanti ai corsi di formazione, forniti durante le
attività, verranno utilizzati esclusivamente per l’organizzazione delle
iniziative a cui si riferiscono (D.Lgs.196/03 - Privacy).
È obbligatoria, durante i corsi, la firma dei registri di presenza;è
previsto il rilascio, dell’attestato di presenza giornaliera (se il corso si
articola in più giorni), e dell’attestato finale di partecipazione con le
ore di formazione effettuate.
8. L’A.S.L. Caserta si riserva il diritto di utilizzare i lavori prodotti dagli studenti,
nell’ambito dei progetti, per eventuali impieghi futuri (es. inserimento nei propri
prodotti editoriali, a mezzo stampa-televisivi o sito aziendale) nelle attività di
comunicazione finalizzate alla promozione della salute: elaborati, immagini (es.
fotografie, spot, poster, etc.)
9. A tal proposito è prevista una dichiarazione da parte del Dirigente Scolastico
attinente l’acquisizione della liberatoria da parte degli interessati valida anche ai
fini della legislazione sulla privacy (D.Lgs.196/2003) e del diritto d’autore
(L.633/1941). L scheda per il trattamento dei dati personale è inserita nella sezione
“Allegati”, che si trova in appendice a questo documento.
10. Chiarimenti Eventuali richieste di chiarimenti su quanto esposto nel presente
catalogo, possono essere inoltrate a:
UOSD Educazione alla Salute-Dipartimento di Prevenzione
Responsabile Dott.ssa Flavia Bergamasco - Via Feudo di S. Martino,10- 81055
Caserta Tel. 0823-350951 e-mail:[email protected]
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ALLEGATI
1. Scheda di adesione ai progetti di educazione e promozione della salute
2. Scheda per il trattamento dei dati personali
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SCHEDA DI ADESIONE ai progetti di educazione e promozione della
saluteper il personale scolastico
Al Referente territoriale per l’Educazione alla Salute del
DS/DIP/PO_________________ ASL Caserta
Dott.______________________________________________
e-mail_________________________________________________________
Al Referente del progetto (se diverso dal Referente territoriale)
Dott.______________________________________________________
e per conoscenza , al Responsabile Aziendale per l’Educazione alla Salute
Dott.ssa Flavia Bergamasco
e-mail educazione [email protected].
Scuola/Istituto________________________________________________________________________
Via___________________________________.Comune________________________Tel_____________
e mail._________________________________________________________________________
Docente Referente per Educazione alla Salute
Prof.___________________________________________________________________________________
Con la presente si chiede di aderire al seguente progetto relativo al Piano di Educazione
e Promozione della Salute – Anno scolastico 2017 – 2018, promosso dalla ASL di Caserta
Nome per esteso (indicare un solo progetto, compilare una scheda per ogni singolo
progetto scelto)
______________________________________________________________________________________
Struttura proponente
______________________________________________________________________________________
Data ____________________
Il Dirigente Scolastico (timbro e firma) ______________________________________________________
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SCHEDA per il trattamento dei dati personali(D.Lgs. 196/03 e L.633/41)
Scuola /Istituto _____________________________________________________________
Via__________________________________ Comune ___________________________
Tel_____________________ e-mail__________________________________________
Al Referente Territoriale per la l’ Educazione alla Salute del Distretto Sanitario
di___________________________________________________ A.S.L. Caserta
Il sottoscritto/a ______________________________________________________________
nato/a a ____________________________________________ il _____________________
e residente a _______________________________________________________________
in via _______________________________________________________________________
in qualità di Dirigente scolastico della Scuola/Istituto
________________________________________ ___________________________________
di __________________________dichiara
di aver preso atto dell’informativa sulla tutela dei dati personali predisposta dall’A.S.L.
Caserta (informativa scaricabile dal sito www.aslcaserta.it);
1) di aver acquisito, ai sensi della normativa in materia di protezione dei dati personali
(D.Lgs. 196/03) e della legge sulla protezione del diritto d’autore (L. 633/41), il
consenso degli interessati (studenti e/o insegnanti e/o genitori) al trattamento dei
dati personali, ed all’utilizzo delle immagini (es. fotografie, videoregistrazioni) e degli
elaborati trasmessi all’A.S.L. Caserta per le finalità connesse all’attività cui si
aderisce nell’anno scolastico 2017-2018;
2) di autorizzare pertanto l’ A.S.L. Caserta e gli altri soggetti coinvolti nelle attività
(Comuni, Regione, ecc..) all’utilizzo delle immagini (es. fotografie,
videoregistrazioni, spot, filmati, poster) e degli elaborati pervenuti ed alla loro
conservazione per eventuali impieghi futuri (es. inserimento nei propri prodotti
editoriali, a mezzo stampa-televisivi o sito aziendale) nelle attività di comunicazione
finalizzate alla promozione della salute.
Data __________ Il Dirigente Scolastico (timbro e firma)
Allegare copia del documento di riconoscimento del Dirigente Scolastico
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Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)
Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno già partecipato negli anni precedenti e/o che
sosterranno/parteciperanno ai progetti di promozione ed educazione alla salute offerti
per l’anno scolastico in corso.
In particolare si ringraziano: l’Ufficio Scolastico Provinciale e le Istituzioni Locali; i Dirigenti
Scolastici, i Docenti e tutti gli studenti, Il Direttore Generale dell’ASL Caserta, il Direttore
Sanitario, il Coordinatore sociosanitario e il Direttore del Dipartimento di Prevenzione; i
Direttori dei Distretti Sanitari, dei Presidi Ospedalieri, dei Dipartimenti delle Dipendenze e
Salute mentale e il Direttore del Coordinamento Materno-Infantile; nonché tutti i Referenti
Territoriali, i Referenti dei progetti e gli operatori sanitari che hanno contribuito e
contribuiscono alla realizzazione degli obiettivi credendo nella reale possibilità di
cambiamento e miglioramento degli stili di vita nelle nuove generazioni.
Flavia Bergamasco