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L L A A S S C C U U O O L L A A I I N N S S A A L L U U T T E E Piano di Educazione e Promozione della Salute Anno Scolastico 2017/18 UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CAMPANIA Ufficio IX - A. T. di Caserta P PR RO OG GR RA AM MM MA A D D P PI I A AN NO O R RE EG GI I O ON NA AL LE E d di i P PR RE EV VE E N NZ ZI I O ON NE E A AS S L L C CA AS S E E R RT TA A

LLAA SSCCUUOOLLAA IINN SSAALLUUTTEE - … ASL DISTR... · Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola) 8

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LLAA SSCCUUOOLLAA IINN SSAALLUUTTEE

Piano di Educazione e Promozione della Salute

Anno Scolastico 2017/18

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE

PER LA CAMPANIA Ufficio IX - A. T. di Caserta

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

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[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

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Direttore Generale

Dott. Mario De Biasio

Direttore Sanitario

Dott. Arcangelo Correra

Direttore Amministrativo

Dott. Amedeo Blasotti

Direttore Dipartimento di Prevenzione

Dott. Consalvo Sperandeo

Coordinatore Sociosanitario

Responsabile Programma D

Dott. Aniello Sacco

Responsabile UOSD Educazione alla Salute

Dott.ssa Flavia Bergamasco

A cura di:

UOSD Educazione alla Salute UOC Coordinamento Sociosanitario Dipartimento di Prevenzione Staff Direzione Strategica Via Feudo di San Martino, 10 - Caserta Via Unità Italiana, 28 – Caserta Tel. 0823.350951 Tel. 0823.445173 [email protected] [email protected]

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

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PREFAZIONE

L’Azienda Sanitaria di Caserta, nell’ambito del piano regionale di prevenzione ed

in particolare con il programma D, vuole contribuire a promuovere stili di vita

salutari proponendo alla Scuole del proprio territorio, per l’anno scolastico 2017-

2018, una serie di interventi di educazione e promozione della salute, con incontri

formativi/informativi per gli insegnanti su argomenti di attualità ed interessanti per

le varie fasce di età quali per esempio la corretta alimentazione, l’importanza

della attività sportiva, la prevenzione del fumo,delle droghe, dell’alcol e, di

conseguenza anche degli incidenti stradali, senza tralasciare le tematiche inerenti

l’ affettività e la sessualità, la relazione uomo-animale eccetera.

Le azioni educative, rivolte ai giovani e finalizzate alla realizzazione degli obiettivi

di salute, infatti, si possono conseguire solo attraverso la stretta collaborazione tra

più istituzioni: Scuola, Servizi sanitari e Comunità locale: è necessaria una vera e

propria alleanza per fornire alle nuove generazioni le competenze necessarie per

poter fare scelte di vita salutari, in fasi della vita in cui si acquisiscono e si

consolidano abitudini che renderanno i futuri adulti sempre più protagonisti e

capaci di intervenire, in modo informato, sulla salute propria e della collettiva.

Con questi presupposti, la possibilità di raggiungere ambiziosi risultati può

diventare realtà.

Buon lavoro a tutti.

Il Direttore Sanitario Il Direttore Generale

Dott. Arcangelo Correra Dott. Mario De Biasio

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[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

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PREFAZIONE

I Servizi sanitari sono orientati sempre più nella direzione della promozione della

salute, al di là della loro responsabilità di garantire servizi clinici e di cura; il sistema

sanitario, infatti sta diventando un fondamentale determinante sociale di salute e

di equità sostenendo su più livelli i bisogni complessivi del singolo individuo e delle

comunità.

Tra i compiti della sanità pubblica vi è quello di monitorare la salute delle

popolazioni, di identificare i loro bisogni sanitari, di proporre lo sviluppo di politiche

che promuovano la salute attraverso servizi che creino, mantengano e tutelino la

salute, nell’ambito di una visione globale in cui gli stili di vita e le condizioni

ambientali creando ambienti favorevoli alla salute, di fatto la determinano.

Il ruolo dell’educazione e promozione della salute nella sanità pubblica è dunque

fondamentale, in quanto rappresenta l’anello di congiunzione tra Scuola enti

locali ecc. per la realizzazione di una rete che è fondamentale per l’attuazione di

interventi di promozione della salute dei singoli e delle comunità.

Il contesto scolastico, è sicuramente quello più adatto per raggiungere risultati

efficaci perché, raggiungendo la totalità della popolazione in crescita, può fare

sì che le abilità e competenze personali siano apprese da una vasta popolazione

di soggetti: gli studenti, che rappresentano gli adulti/cittadini del domani.

Ci si augura, pertanto, come previsto dal programma D del Piano Regionale di

Prevenzione, che, in accordo all’orientamento di “Health in all Policies” e del

Programma Ministeriale Guadagnare Salute, la Scuola e le altre istituzioni,

affermino e governino autonomamente, con il sostegno concreto, disponibile e

non invadente degli operatori di sanità pubblica, la propria specifica titolarità

negli interventi di Educazione e Promozione della Salute.

U.S.R. per la Campania

Uff. IX Caserta

Referente Territoriale di Educazione alla Salute

Prof.ssa Maria Grazia Guarino

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

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PREFAZIONE

Il presente catalogo, realizzato per le scuole della provincia di Caserta e inserito

nel portale dell’ASL Caserta: www.aslcaserta.it, è il primo step di un percorso che,

a partire da quest’anno, sosterrà i docenti e gli studenti delle scuole della

provincia di Caserta che aderiranno alle attività progettuali proposte.

Esso vuole rappresentare il punto di partenza per costruire una cultura della

prevenzione mirata a mantenere il “ben-essere”fin dalla giovane età.

Le proposte, in esso descritte, derivano dalle indicazioni contenute nel piano

Regionale della Prevenzione, in particolare nel programma D che si propone

l’obiettivo di “migliorare la salute degli alunni della Scuola favorendo lo sviluppo

delle loro competenze per la scelta di comportamenti sani e sicuri attraverso

l’empowerment della Scuola in termini di potenziamento delle sue capacità e

della sua organizzazione”.

Si tratta, dunque di raggiungere obiettivi importanti, per i quali bisogna mettere in

campo una tipologia di interventi e processi che coinvolgano più istituzioni

contemporaneamente: Sanità-Scuola-Enti locali ecc. e promuovano la capacità,

da parte dei cittadini, di individuare i problemi prioritari e agire collettivamente per

affrontarli.

La ricerca sulla promozione della salute basata sulle prove di efficacia, d’altro

canto, ha confermato la validità di questo approccio sia per ridurre le

disuguaglianze di salute che per raggiungere un livello di maggior benessere.

“Promuovere la salute” resta, pertanto, una sfida per il futuro estremamente

attuale, dagli affascinanti risvolti etici, culturali, operativi e politici.

Con l’auspicio di una sempre maggior intesa per meglio sostenere l’adozione di

comportamenti e stili di vita protettivi per la salute, si augura a tutti buon lavoro.

Il Direttore del Dipartimento di Prevenzione Il Coordinatore Socio-Sanitario

Dott. Consalvo Sperandeo Dott. Aniello Sacco

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SSoommmmaarriioo

Premessa…………………………………………………………………………………...8

Atto di Indirizzo DGRC 501- 01/08-2017………………………………………………..15

Il Piano Regionale di Prevenzione………………………………………………………....29

Programma B del PRP…………………………………………………………………….30

Programma D del PRP……………………………………………………………………33

Modello Organizzativo dell’ASL Caserta………………...………………………………...35

Offerta del Dipartimento di Prevenzione - UOSD Educazione alla Salute………………...41

Offerta del Dipartimento di Prevenzione - Area Veterinaria……………………………....50

Offerta del Dipartimento Dipendenze……………………………………………………62

Offerta del Dipartimento Salute Mentale…………………………………………………70

Offerta dell’UOC Materno Infantile Distretti sanitari 12-13-16…………………………...76

Offerta del Distretto Sanitario 14…………………………………………………………89

Offerta del Distretto Sanitario 15………………………………………………………....99

Offerta del Distretto Sanitario 17………………………………………………………...104

Offerta del Distretto Sanitario 18………………………………………………………...106

Offerta del Distretto Sanitario19………………………………………………………....108

Offerta del Distretto Sanitario 20………………………………………………………...110

Offerta del Distretto Sanitario 21………………………………………………………...116

Offerta del Distretto Sanitario 22………………………………………………………...124

Offerta del Distretto Sanitario 23………………………………………………………...126

Offerta del Presidio Ospedaliero di Santa Maria Capua Vetere…………………………...130

Istruzioni per l’ uso

ALLEGATI

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PREMESSA L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la salute come lo "stato di

completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia",

per promozione della salute si intende, invece il processo che garantisce alle

popolazioni i mezzi per assicurare un maggior controllo sul proprio livello di salute

e per migliorarlo (Carta di Ottawa. OMS, 1986), dunque la Carta di Ottawa che a

distanza di più di vent'anni costituisce ancora un importante quanto attuale

documento di riferimento per lo sviluppo di politiche orientate alla salute codifica Il

concetto di promozione della salute.

La Carta di Ottawa

per la Promozione della Salute

The Ottawa Charter for Health Promotion

1° Conferenza Internazionale sulla promozione della salute

17-21 novembre 1986

Ottawa, Ontario, Canada

La 1° Conferenza Internazionale sulla Promozione della Salute, riunita a Ottawa il

21 novembre 1986,presenta questa Carta per stimolare l'azione a favore della

Salute per Tutti per l’anno 2000 e oltre.

Questa Conferenza è stata in primo luogo una risposta alle crescenti aspettative

mondiali per un nuovo movimento di sanità pubblica. Le discussioni si sono

incentrate sui bisogni presenti nei paesi industrializzati, ma hanno preso in

considerazione aspetti simili in tutte le altre regioni. La Conferenza si è basata sul

progresso ottenuto grazie alla Dichiarazione sull’Assistenza Sanitaria Primaria di

Alma-Ata, al documento dell’O.M.S. sugli obiettivi della Salute per Tutti e al

recente dibattito sull’azione intersettoriale a favore della salute svoltosi

nell’Assemblea Mondiale della Sanità.

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[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE

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La promozione della salute è il processo che mette in grado le persone di

aumentare il controllo sulla propria salute e di migliorarla. Per raggiungere uno

stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, un individuo o un gruppo

deve essere capace di identificare e realizzare le proprie aspirazioni, di soddisfare i

propri bisogni, di cambiare l’ambiente circostante o di farvi fronte. La salute è

quindi vista come una risorsa per la vita quotidiana, non è l’obiettivo del vivere. La

salute è un concetto positivo che valorizza le risorse personali e sociali, come pure

le capacità fisiche. Quindi la promozione della salute non è una responsabilità

esclusiva del settore sanitario, ma va al di là degli stili di vita e punta al benessere.

I prerequisiti per la salute

Le condizioni e le risorse fondamentali per la salute sono la pace, l’abitazione,

l’istruzione, il cibo, un reddito,un ecosistema stabile, le risorse sostenibili, la giustizia

sociale e l'equità. Il miglioramento dei livelli di salute deve essere saldamente

basato su questi prerequisiti fondamentali.

Sostenere la causa della salute

Una buona salute è una risorsa significativa per lo sviluppo sociale, economico e

personale ed è una dimensione importante della qualità della vita. Fattori politici,

economici, sociali, culturali, ambientali, comportamentali e biologici possono

favorire la salute, ma possono anche danneggiarla. L’azione della promozione

della salute punta a rendere favorevoli queste condizioni tramite il sostegno alla

causa della salute.

Mettere in grado

La promozione della salute focalizza l'attenzione sul raggiungimento dell’equità in

tema di salute. Permettere in grado tutte le persone di raggiungere appieno il loro

potenziale di salute, l’azione della promozione della salute punta a ridurre le

differenze nello stato di salute attuale e ad assicurare pari opportunità e risorse.

Tutto ciò comprende solide basi su un ambiente favorevole, sulla disponibilità di

informazioni, su abilità personali e su opportunità che consentano di fare scelte

sane. Le persone non possono raggiungere il loro pieno potenziale di salute se non

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sono capaci di controllare quei fattori che determinano la loro salute. Ciò va

applicato in egual misura agli uomini e alle donne.

Mediare

I prerequisiti e le aspettative per la salute non possono essere garantiti solo dal

settore sanitario. Quel che più conta è che la promozione della salute richiede

un’azione coordinata da parte di tutti i soggetti coinvolti: i governi, il settore

sanitario e gli altri settori sociali ed economici, le organizzazioni non governative e

di volontariato, le autorità locali, l’industria e i mezzi di comunicazione di massa. Le

persone di ogni ceto sociale sono coinvolte come individui, famiglie e comunità.

Per la ricerca della salute, i gruppi professionali e sociali e il personale sanitario

hanno l'importante responsabilità di mediare tra i diversi interessi presenti nella

società.

Le strategie e i programmi di promozione della salute dovrebbero essere adattati

ai bisogni locali e alle possibilità dei singoli paesi e regioni, in modo da tenere

conto dei diversi sistemi sociali, culturali ed economici.

Strumenti d’azione della promozione della salute

Costruire una politica pubblica per la salute

La promozione della salute va al di là dell’assistenza sanitaria. Essa colloca la

salute nell’ordine del giorno di coloro che compiono le scelte politiche in tutti i

settori e a ogni livello, per renderli più consapevoli delle conseguenze che hanno

le loro decisioni sulla salute e per far accettare le loro responsabilità nei confronti

della salute.

Una politica di promozione della salute richiede che vengano identificati gli

ostacoli all’adozione di politiche pubbliche per la salute nei settori non sanitari e i

modi per superarli. Lo scopo deve essere quello di fare in modo che le scelte più

sane siano quelle più facili da realizzare anche per coloro che compiono le scelte

politiche.

Creare ambienti favorevoli

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Le nostre società sono complesse e interdipendenti, e non è possibile separare la

salute dagli altri obiettivi.

Gli inestricabili legami che esistono tra le persone e il loro ambiente costituiscono

la base per un approccio socio-ecologico alla salute. Il principio guida globale per

il mondo, e allo stesso modo per le nazioni, le regioni e le comunità, è la necessità

di incoraggiare il sostegno e la tutela reciproci: prendersi cura gli uni degli altri,

delle nostre comunità e del nostro ambiente naturale. La conservazione delle

risorse naturali in ogni parte del mondo dovrebbe essere enfatizzata come una

responsabilità globale.

I cambiamenti dei modelli di vita, di lavoro e del tempo libero hanno un

importante impatto sulla salute. Il lavoro e il tempo libero dovrebbero essere una

fonte di salute per le persone, il modo in cui la società organizza il lavoro dovrebbe

contribuire a creare una società sana. La promozione della salute genera

condizioni di vita e di lavoro che sono sicure, stimolanti, soddisfacenti e piacevoli.

E’ essenziale che venga svolta una sistematica valutazione dell’impatto che può

avere sulla salute, un ambiente in rapida trasformazione, con particolare riguardo

alla tecnologia, al lavoro, alla produzione di energia e all’urbanizzazione: tale

valutazione deve essere seguita da azioni che garantiscano benefici alla salute

delle persone. La protezione degli ambienti naturali e modellati dall'uomo, e la

conservazione delle risorse naturali dovrebbero essere considerate in ogni

strategia di promozione della salute.

Dare forza all’azione della comunità

La promozione della salute agisce attraverso una concreta ed efficace azione

della comunità nel definire le priorità, assumere le decisioni, pianificare e realizzare

le strategie che consentano di raggiungere un migliore livello di salute. Al cuore di

tutto ciò vi è il processo che attribuisce un maggior potere alle comunità, vi è il

possesso e il controllo da parte delle comunità stesse dei loro sforzi e dei loro

destini.

Lo sviluppo della comunità attinge alle risorse umane e materiali esistenti nella

comunità stessa per aumentare l’auto-aiuto e il supporto sociale e per sviluppare

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sistemi flessibili che rafforzino la partecipazione e la direzione pubblica sui temi

della salute. Ciò richiede un pieno e continuo accesso alle informazioni, la

possibilità di conoscere le opportunità di salute e un adeguato supporto

finanziario.

Sviluppare le abilità personali

La promozione della salute sostiene lo sviluppo individuale e sociale fornendo

l’informazione e l’educazione alla salute, e migliorando le abilità per la vita

quotidiana. In questo modo, si aumentano le possibilità delle persone di esercitare

un maggior controllo sulla propria salute e sui propri ambienti, e di fare scelte

favorevoli alla salute.

E’ essenziale mettere in grado le persone di imparare durante tutta la vita, di

prepararsi ad affrontare le sue diverse tappe e di saper fronteggiare le lesioni e le

malattie croniche. Ciò deve essere reso possibile a scuola, in famiglia, nei luoghi di

lavoro e in tutti gli ambienti organizzativi della comunità. E’ necessaria un’azione

che coinvolga gli organismi educativi, professionali, commerciali e del

volontariato, ma anche le stesse istituzioni.

Riorientare i servizi sanitari

La responsabilità per la promozione della salute nei servizi sanitari è condivisa tra i

singoli, i gruppi della comunità, gli operatori sanitari, le istituzioni che garantiscono il

servizio sanitario e i governi. Essi devono lavorare insieme per un sistema di

assistenza sanitaria che contribuisca alla ricerca della salute.

Il ruolo del settore sanitario deve andare sempre più nella direzione della

promozione della salute, al di là della sua responsabilità di garantire servizi clinici e

curativi. I servizi sanitari hanno bisogno di adottare un mandato più ampio che sia

sensibile e rispettoso dei bisogni culturali. Questo mandato dovrebbe sostenere i

bisogni degli individui e delle comunità per una vita più sana e stabilire connessioni

tra il settore sanitario e le più ampie componenti sociali, politiche, economiche e

dell’ambiente fisico.

Il riorientamento dei servizi sanitari richiede anche una maggior attenzione alla

ricerca sanitaria come pure ai cambiamenti nell'insegnamento e nella formazione

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professionale. Tutto ciò deve portare a una modifica dell’atteggiamento e

dell’organizzazione dei servizi sanitari, che devono ricalibrare la loro attenzione sui

bisogni complessivi dell’individuo visto nella sua interezza.

Entrare nel futuro

La salute è creata e vissuta dalle persone all'interno degli ambienti organizzativi

della vita quotidiana: dove si studia, si lavora, si gioca e si ama. La salute è creata

prendendosi cura di se stessi e degli altri, essendo capaci di prendere decisioni e

di avere il controllo sulle diverse circostanze della vita, garantendo che la società

in cui uno vive sia in grado di creare le condizioni che permettono a tutti i suoi

membri di raggiungere la salute.

Assistenza, olismo ed ecologia sono questioni essenziali nello sviluppo delle

strategie per la promozione della salute. Quindi, le persone che sono coinvolte

dovrebbero assumere come principio guida che in ciascuna fase della

progettazione, realizzazione e valutazione della attività di promozione della salute

gli uomini e le donne dovrebbero diventare partners alla pari.

L’impegno per la promozione della salute

I partecipanti a questa Conferenza si impegnano:

1.a intervenire nel campo della politica pubblica per la salute e a sostenere un

chiaro impegno politico a favore della salute e dell’equità in ogni settore;

2.a contrastare le pressioni a favore dei prodotti dannosi, dell’impoverimento delle

risorse, degli ambienti e delle condizioni di vita malsane, di una nutrizione

inadeguata; al contrario, si impegnano a focalizzare attenzione su questioni di

salute pubblica quali l’inquinamento, i rischi occupazionali, la questione

dell’abitazione e degli insediamenti;

3.a riconoscere che le persone costituiscono la maggiore risorsa per la salute; si

impegnano inoltre a supportarle e a metterle in grado di mantenere sane se

stesse, i familiari e gli amici (con mezzi finanziari o con altri mezzi) e ad accettare

che la comunità sia una voce fondamentale sui temi della salute, delle condizioni

di vita e del benessere;

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4.a riorientare i servizi sanitari e le relative risorse verso la promozione della salute e

a condividere il potere con altri settori, altre discipline e, cosa più importante, con

le persone stesse;

5.a riconoscere che la salute e il suo mantenimento sono un importante

investimento sociale e una sfida; a occuparsi del problema ecologico globale

rappresentato dai nostri modi di vita.

La Conferenza esorta le parti interessate a unirsi nel loro impegno per una forte

alleanza pubblica per la salute.

Appello per un’azione internazionale

La Conferenza invita l’Organizzazione Mondiale della Sanità e le altre

organizzazioni internazionali a sostenere la causa della promozione della salute in

tutte le sedi appropriate e a supportare i diversi paesi nel mettere a punto

strategie e programmi di promozione della salute.

La Conferenza è fermamente convinta che la Salute per Tutti entro l’anno 2000

comincerà a diventare una realtà se le persone di ogni ceto sociale, le

organizzazioni non governative e di volontariato, i governi, l’Organizzazione

Mondiale della Sanità e tutti gli altri organismi coinvolti uniranno le loro forze per

introdurre strategie che promuovono la salute in linea con i valori morali e sociali

che stanno alla base di questa Carta.

L’ Educazione alla Salute si propone, dunque, i seguenti obiettivi generali

diffondere, in particolare tra gli studenti delle scuole del nostro territorio, la

cultura del“ben-essere” mediante una corretta alimentazione ed una

costante attività fisica.

Predisporre linee guida di promozione di stili di vita salutare

predisporre un percorso educativo che, attraverso la conoscenza (sapere)

induca comportamenti (saper fare) coerenti con un modello di vita

improntato al benessere globale della persona (saper essere)

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ATTO DI INDIRIZZO PER LE ATTIVITÀ DI

EDUCAZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE

NELLE AA.SS.LL. DELLE REGIONE CAMPANIA

DGRC 501 del 1/08/2017

(recepita dall’ASL Caserta con Delibera 1180 del 22/09/2017)

INTRODUZIONE

La Regione Campania, con DGR n. 860 del 29.12.2015 e successivo DCA n° 36 del

01.06.2016 ha approvato il Piano Regionale della Prevenzione (PRP) per gli anni

2014-2018 che attua a livello regionale i principi e gli indirizzi del Piano Nazionale

della Prevenzione 2014-18, nato dall’Intesa 13 novembre 2014 fra Stato, Regioni e

Province autonome. Il Piano pone le popolazioni e gli individui al centro delle

azioni e propone interventi che accompagnano il cittadino in tutte le fasi della

vita, nei luoghi di vita e di lavoro con la finalità di conseguire il più elevato livello di

salute raggiungibile attraverso un sistema di azioni di promozione della salute e di

prevenzione.

L’Atto di indirizzo ha la finalità di definire modalità univoche di gestione e

attuazione degli interventi di promozione della salute sul territorio regionale per

migliorare il grado di "empowerment di sistema", cioè la capacità del sistema

salute di sviluppare le proprie competenze in maniera strutturata.

Il documento contiene indicazioni sull’attuazione di azioni di sistema importanti a

livello regionale ed aziendale, che possano dare il senso di un suo consolidamento

nel tempo, con lo scopo precipuo di:

- affermare il ruolo cruciale della promozione della salute e della prevenzione

come fattori di sviluppo della società e di sostenibilità del welfare;

- basare gli interventi di promozione della salute e prevenzione sulle migliori

evidenze di efficacia;

- garantire un processo di Capacity Building, sia in termini di costruzione di

competenze degli operatori che di adeguamento delle competenze

organizzative (accountabilility dell’organizzazione);

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- adottare un approccio di sanità pubblica che garantisca equità e contrasto alle

disuguaglianze.

Il Sistema Sanitario Regionale deve, quindi, essere sempre più orientato verso la

tutela complessiva della Salute dei cittadini in una visione olistica della persona

lungo le dimensioni bio-psico-sociale.

La cornice culturale in cui si opera riconosce alla sanità pubblica il ruolo di

advocacy nel processo di promozione della salute, che vede coinvolte anche

altre istituzioni e soggetti diversi dal mondo sanitario secondo il principio della

intersettorialità e della conseguente multidisciplinarietà.

Il compito primario è promuovere una cultura della salute che comporti, da parte

di tutti i sistemi e le strutture che determinano le condizioni socioeconomiche e

l'ambiente fisico della popolazione, la presa di coscienza delle implicazioni che il

loro modo di operare ha sul benessere del singolo e della collettività secondo la

strategia “La salute in tutte le politiche”, assumendo come riferimento la strategia

europea Gaininghealth per la prevenzione e il controllo delle malattie croniche.

Si riporta integralmente l capitolo V

Capitolo V

LA GOVERNANCE AZIENDALE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE

a) La funzione per la promozione della salute delle AA.SS.LL.

La promozione della salute si configura come una funzione complessa e

trasversale che:

richiede il coinvolgimento di varie strutture dell’A.S.L. e la partecipazione di diverse

professionalità, valorizzando le motivazioni individuali;

necessita di un agire sistemico con molteplici istituzioni, agenzie, organismi del no-

profit e gruppi di interesse dei territori;

prevede la costituzione di gruppi di lavoro multi-professionali, inter-istituzionali e

multi-organizzazione, capaci di attuare programmi rispondenti a idonei requisiti di

qualità, adottando metodologie omogenee e tecniche educative efficaci.

b) Il modello organizzativo e l’organigramma trasversale per la promozione della

salute

b.1 - La declinazione delle strutture dell’AA.SS.LL

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Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

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La promozione della salute, nel suo essere funzione trasversale e multiforme,

richiede un rinnovamento culturale e un mutamento operativo, nonché una reale

condivisione di obiettivi e azioni tra le diverse forme di responsabilità dell’Azienda

(di pianificazione/programmazione, gestionale e professionale).

Nel sistema aziendale è di estrema rilevanza assicurare la partecipazione delle

seguenti strutture:

Distretti Sanitari;

Dipartimenti: di Prevenzione, Materno-Infantile, Salute Mentale, Dipendenze;

Presidi Ospedalieri.

Tali Macro Strutture devono garantire la più ampia partecipazione delle loro

UU.OO., che entrano in relazione con i vari target delle attività di educazione e

promozione della salute;

U.O. per la Promozione della Salute, già prevista negli Atti Aziendali di alcune

AA.SS.LL. (anche in considerazione di quanto previsto dalla D.G.R.C. n° 1584/2005

“Atto di indirizzo alle AA.SS.LL. in materia di Educazione alla Salute”).

È necessario, inoltre, prevedere la partecipazione anche di strutture delle funzioni

centrali delle AA.SS.LL., quali: Comunicazione, Integrazione Socio-Sanitaria,

Formazione, Raccolta ed Elaborazione Dati/CED. Tali strutture possono assicurare

interventi di supporto e/o azioni correlate alle attività.

b.2 - La governante della funzione per la promozione della salute

La funzione trasversale per la promozione della salute richiede un’attenta e

qualificata strategia aziendale di pianificazione, programmazione, indirizzo,

coordinamento, supporto metodologico e valutazione, tenendo conto:

della pluralità dei programmi/temi di educazione e promozione della salute che le

Aziende Sanitarie Locali sono tenute a svolgere;

della importanza strategica di coinvolgere e far dialogare varie Strutture dell’ASL

e, nello stesso tempo, di sostenere la piena partecipazione di istituzioni, agenzie,

organismi del no-profit e gruppi di interesse dei territori;

della necessità di assicurare un processo di condivisione e partecipazione,

costruendo una stabile rete aziendale su tale funzione;

della esigenza di assicurare ai referenti dei programmi di promozione della salute

azioni di assistenza tecnica, nonché di garantire la validazione dei programmi.

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La necessità di assicurare un’idonea governante aziendale della funzione per la

promozione della salute viene evidenziato dalla D.G.R.C. n° 1584/2005 e, nello

stesso tempo, emerge da quanto espressamente prevede il D.C.A. n° 99 del

22.09.2016 “Piano regionale di Programmazione della Rete per l’Assistenza

Territoriale 2016-2018”. Tale D.C.A. n° 99/2016 infatti:

-assegna compiti di educazione e promozione della salute a varie strutture

territoriali, quali: Distretti Sanitari, Dipartimenti (di Prevenzione, Salute Mentale,

Dipendenze), le Strutture attinenti alla sanità penitenziaria;

-sottolinea l’importanza di attuare azioni di educazione e promozione della salute

su diverse tematiche, da rivolgere a vari target e da articolare in diversi setting - al

fine di favorire l’adozione di stili di vita salutari e a migliorare l’adesione a misure

preventive;

evidenzia l’importanza di promuovere ma anche di coordinare programmi

intersettoriali finalizzati alla modifica degli stili di vita non salutari.

Pertanto è importante governare efficacemente, all’interno del sistema Azienda,

la funzione per la promozione della salute, assegnando tale compito all’U.O. per la

Promozione della Salute dell’A.S.L.

Per le AA.SS.LL. che ancora non hanno previsto tale U.O. la funzione sarà garantita

dal referente aziendale per l’Educazione e Promozione della Salute (come previsto

dalle note regionali n° 660948/2011 e n° 162700/2012).

b.3 - La rete interna aziendale per l’educazione e promozione della salute

Considerato che il sistema aziendale si caratterizza come una organizzazione

articolata e complessa, viste le molteplici strutture da coinvolgere, è importante

costituire un modello/organigramma trasversale riguardante l'educazione e

promozione della salute, onde assicurare interventi costanti nell’ambito di indirizzi

di programmazione omogenei, scelte gestionali coerenti, prassi consequenziali da

parte degli operatori nella co-progettazione e attuazione degli interventi nei

diversi contesti locali.

Il primo tassello del modello trasversale è rappresentato dalla costituzione della

rete interna aziendale per la promozione della salute, composta dai seguenti

soggetti:

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referenti delle macrostrutture (Distretti Sanitari, Dipartimenti, Ospedali);

referente aziendale di ogni Programma del Piano di Prevenzione;

referente aziendale di ciascun Programma unitario per tema, target, setting;

referente sia dei medici di assistenza primaria che dei pediatri di libera scelta;

responsabile dell’U.O. per la Promozione della Salute o referente aziendale per

l’Educazione e Promozione della Salute (qualora la succitata U.O. non è stata

ancora costituita o non prevista).

Tale rete interna è funzionale a collegare le varie dimensioni e strutture del sistema

azienda coinvolte nell’educazione e promozione della salute, nonché a garantire

una sistematica e continua attuazione di interventi, fondati sulla base di regole

comuni.

b.4 - Le modalità e i soggetti di programmazione sul versante aziendale

La programmazione aziendale d’interventi di promozione della salute, richiede un

processo di condivisone e partecipazione, tramite la configurazione di specifici

coordinamenti e tavoli tecnici. È opportuno in particolar modo costituire:

il Coordinamento Aziendale per l’Educazione e Promozione della Salute. Tale

Coordinamento, presieduto dal responsabile dell’U.O. Promozione della Salute o

dal referente aziendale per l’Educazione e Promozione della Salute, prevede la

presenza dei componenti della rete interna aziendale (vedasi paragrafo b.3) e

assolve ai seguenti compiti:

- concorrere a delineare le azioni di pianificazione aziendale (es. Programma

Attuativo Aziendale Intersettoriale di Educazione e Promozione della Salute, Piano

Aziendale di Educazione e Promozione alla Salute);

- condividere le attività per l’educazione e promozione della salute svolte nei vari

ambiti territoriali e contesti operativi, nonché i risultati raggiunti

Il Tavolo Tecnico Aziendale per la Promozione della Salute.

Tale Tavolo, composto dai referenti dei Programmi del Piano di Prevenzione che

prevedono azioni di promozione della salute e dai referenti dei programmi unitari

per tema-target-setting, coordinato dal responsabile dell’U.O. promozione della

salute o dal referente aziendale per l’educazione e promozione della salute, è

funzionale a:

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- favorire la trasversalità tra i programmi sulle azioni di promozione della salute e i

processi integrativi, onde evitare duplicazioni di attività e interventi scoordinati;

- facilitare la configurazione di programmi unitari di educazione e promozione

della salute per temi, target e setting;

- sostenere la predisposizione di accordi complessivi con le istituzioni/agenzie del

territorio, che tengano conto delle varie azioni di promozione della salute che ogni

Programma deve assicurare;

- contribuire a delineare le azioni di pianificazione aziendale riguardanti la

promozione della salute.

Il Tavolo Tecnico Aziendale per ciascun Programma del Piano di Prevenzione che

prevedono azioni di promozione della salute. Tale Tavolo Tecnico - composto dal

referente aziendale per l’educazione alla salute, dai referenti aziendali dei

programmi unitari per tema, target e setting (rientranti in base al setting nel

rispettivo programma di prevenzione) - coordinato dal referente dello specifico

Programma di Prevenzione, è funzionale a delineare ed assicurare:

una modalità omogenea di attuazione del programma di prevenzione;

una coerente ricaduta nei rispettivi programmi unitari per tema di educazione e

promozione della salute e target, rientranti in base al setting nel rispettivo

programma di prevenzione;

Il Tavolo Tecnico Aziendale per ciascun Programma unitario per tema di

educazione e promozione della salute, target e setting. Tale Tavolo, composto dai

referenti dei gruppi di lavoro territoriali/contesti, coordinato dal referente

aziendale del programma unitario, è funzionale a:

-concorrere a delineare il programma unitario, a rivisitarlo in base ai risultati

raggiunti per annualità;

-condividere obiettivi/percorsi e strumenti, adottare buone pratiche, garantire

azioni unitarie e approcci metodologici omogenei per i territori/contesti di

attuazione del programma.

b.5 - Le modalità attuative e i soggetti operativi per i rispettivi contesti

Sul versante operativo è importante che prendano forma modelli di condivisione

sia nei contesti territoriali che ospedalieri.

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Contesto territoriale. È importante che, per ciascun ambito distrettuale, venga

costituito un Coordinamento Territoriale per la Promozione della Salute, composto

dai referenti dei gruppi di lavoro territoriali di ciascun programma unitario

aziendale per tema, target e rispettivi setting. Tale Coordinamento, presieduto dal

Direttore del Distretto (o dal Referente per la Promozione della Salute del Distretto

designato dal Direttore), è funzionale a:

- condividere gli indirizzi aziendali (es. Programma Aziendale Intersettoriale di

Educazione e Promozione della Salute, Piano Aziendale di Educazione e

Promozione della Salute, programmi unitari per temi, target e setting);

- favorire la presenza di stabili gruppi di lavoro per le attività di educazione e

promozione della salute;

- attivare azioni unitarie d’interazione con enti locali, scuole, agenzie e gruppi di

interesse presenti nel territorio specifico, onde assicurare la co-progettazione e

l’attuazione degli interventi, con un approccio inter-settoriale, nei vari contesti (es.

Comunità, Scuola, Luoghi di Lavoro);

- coinvolgere i MMG ed i PLS nelle azioni per la promozione della salute;

- condividere una modalità unitaria di attuazione degli interventi di promozione

della salute previsti negli Ambienti Sanitari sia nei presidi distrettuali che

dipartimentali;

- condividere i risultati ottenuti in relazione alle attività svolte nel contesto

territoriale.

Setting ospedaliero. È importante che, per ciascun ospedale, venga costituito un

Tavolo Tecnico per la Promozione della Salute, composto dai referenti dei gruppi

di lavoro ospedalieri dei programmi unitari per tema e target e presieduto dal

Direttore dell’Ospedale (o dal Referente per la Promozione della Salute del

Presidio designato dal Direttore). Tale Tavolo è finalizzato a:

- condividere gli indirizzi aziendali attinente all’educazione e promozione della

salute;

- facilitare la presenza di stabili gruppi di lavoro per l’attuazione degli interventi

previsti;

- condividere una modalità unitaria di attuazione degli interventi per la

promozione della salute previsti nei Presidi Ospedalieri;

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- condividere i risultati ottenuti in relazione alle attività svolte nel setting

ospedaliero.

b.6 - I gruppi di lavoro per le attività di promozione della salute

I programmi unitari per temi, target e setting - predisposti dai referenti

aziendali/tavoli tecnici - consentono di attuare le attività, con metodologie

uniformi, nei diversi territori e contesti. Questo richiede la presenza, nei vari territori

e contesti, di gruppi di lavoro dedicati per la promozione della salute, aventi

idonei requisiti.

A tale riguardo è importante che i Direttori dei Distretti-Dipartimenti-Ospedali e i

Responsabili delle UU.OO. assicurino azioni coerenti sul versante gestionale onde:

facilitare la costituzione di stabili gruppi di lavoro multiprofessionali e trasversali alle

strutture;

assegnare idonei carichi di lavoro agli operatori di ogni gruppo, coerenti con le

caratteristiche ed esigenze di ciascun programmi unitario. È rilevante, inoltre, che

gli operatori dei gruppi di lavoro siano adeguatamente formati, nell’ambito di

specifici corsi di formazione aziendale.

b.7 - Il Regolamento aziendale dell’educazione e promozione della salute

Nell’ambito del modello organizzativo, sopra descritto, è opportuno predisporre e

formalizzare, da parte delle AA.SS.LL., un Regolamento aziendale volto ad

assicurare un’idonea ed efficace governante della funzione trasversale per la

promozione della salute.

c) L’integrazione tra sistemi

Le attività per la promozione della salute richiedono, oltre alla rete interna

aziendale, un agire sistemico con le altre istituzioni/agenzie e la configurazione di

diverse modalità integrative, quali:

prevedere nell’ambito del Coordinamento Istituzionale - di ciascun Ambito

territoriale relativo al Piano di Zona - (Coordinamento che vede la presenza degli

Enti Locali, dell’ASL, della Provincia e di altri Enti) azioni volte a:

- favorire l’adesione degli Enti Locali ai processi di promozione della salute, con la

consequenziale stipula di accordi;

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- facilitare l’individuazione di altri soggetti/stakeholder - es. forze sociali, organismi

del non profit e del terzo settore, associazioni del volontariato, ecc. - da

coinvolgere nella promozione della salute;

- sostenere una stabile collaborazione con Enti Locali e altre istituzioni/agenzie

locali per un efficace coinvolgimento della Comunità nelle attività di promozione

della salute;

prevedere la configurazione di un Comitato Tecnico Paritetico tra ciascuna A.S.L. e

Ufficio di Ambito Territoriale Provinciale dell’U.S.R., al fine di:

- applicare unitariamente quanto indicato dal Protocollo d’Intesa Regionale per la

Promozione della Salute nelle Scuole, stipulato tra l’Assessorato Regione alla Sanità

e l’Ufficio Scolastico Regionale/UAT provinciali;

- sostenere l’adozione del modello Scuole Promotrici di Salute;

- favorire la creazione di reti di scuole impegnate nell’educazione e promozione

della salute;

- facilitare, in ogni territorio distrettuale, la creazione di una rete intra-sistemica per

il dialogo tra i referenti delle scuole e i gruppi di lavoro dell’ASL;

- attivare tavoli inter-istituzionali di ambito provinciale o sovra-locali, per ogni

programma unitario su tema, target e setting. È opportuno che ciascun tavolo,

veda la presenza del referente aziendale del programma unitario dell’A.S.L. e del

referente di Scuole capofila, in rappresentanza delle Scuole in rete, al fine di

predisporre un programma integrato da realizzare, con metodologie omogenee,

nei diversi setting scolastici;

- favorire, in ogni territorio, la creazione di una rete intra-sistemica capace di far

dialogare la rete delle scuole e la rete dei referenti dei gruppi di lavoro dell’A.S.L.;

costituire a livello distrettuale Tavoli Interistituzionali e Intersettoriali sulla

Promozione della Salute. Tali tavoli, coordinati dai Direttori Sanitari o dai Referenti

Territoriali per la Promozione della Salute, composti dai referenti dei gruppi di

lavoro territoriali di ciascun programma unitario per tema, target e setting e dal

referente di ciascuna istituzione/agenzia/stakeholder coinvolta, sono funzionali a:

- favorire l’approccio intersettoriale e la progettazione partecipata, attenta ai

bisogni ed alle caratteristiche di ogni realtà locale;

- facilitare la configurazione di reti intra-sistemiche e la costituzione di gruppi di

lavoro inter-istituzionali, composti da operatori dell’A.S.L. e di altre

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istituzione/agenzie/gruppi di interesse, onde realizzare interventi integrati nei vari

contesti di appartenenza (comunità, scuola, luoghi di lavoro, ecc.).

d) La pianificazione aziendale per la promozione della salute

Le AA.SS.LL. sono tenute a predisporre specifici atti di pianificazione e

programmazione attinenti alle attività per l’educazione e promozione della salute.

d.1 - Il Programma Attuativo dell’ASL sulle Attività di Promozione della Salute

Il Programma Attuativo sulle Attività di Educazione e Promozione della Salute

rappresenta il primo tassello di pianificazione delle azioni per l’educazione e

promozione della salute. È opportuno che la predisposizione del su indicato

programma si sviluppi a partire dai seguenti punti:

recepire gli indirizzi regionali, in merito a: standard di buone pratiche,

competenze degli operatori e capacità di sistema dell’ASL, articolazione

aziendale per la governante delle azioni intersettoriali di promozione della

salute;

censire le attività di educazione e promozione della salute predisposte

dall’A.S.L., classificarle in base all’aderenza ai criteri di buone pratica (vedi il

paragrafo su questo tema), verificandone la corrispondenza e le

prospettive di adeguamento;

definire i temi di educazione e promozione della salute sui quali

implementare prioritariamente le attività.

d.2 - Il Programma Attuativo Aziendale Intersettoriale di Educazione e Promozione

della Salute

La predisposizione del Programma Attuativo Aziendale Intersettoriale di

Educazione e Promozione della Salute richiede, preliminarmente, azioni mirate per

individuare altri soggetti istituzionali e non (es. Enti Locali, Scuole, forze sociali,

imprese, associazioni di categorie, ordini professionali, organismi del non profit,

società scientifiche, associazioni sportive/ricreative, autoscuole, gestori di locali,

rappresentanti dei MMG e dei PLS), onde coinvolgerli nella promozione della

salute.

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La partecipazione delle istituzioni/agenzie richiede la stipula di formali accordi. È

opportuno che tali accordi prendano forma a partire dai seguenti punti:

condividere gli obiettivi e le aree tematiche degli interventi di educazione e

promozione della salute;

definire i reciproci impegni volti:

- a facilitare da parte dei cittadini l’adozione di comportamenti salutari e a aderire

a misure preventive;

- ad assicurare, da parte di ogni istituzione/settore coinvolto, coerenti interventi

capaci di incidere, nel contesto della comunità, sui determinanti di salute correlati

al tema di ciascun programma;

adottare strumenti volti a promuovere l’equità ed a contrastare le diseguaglianze

in salute;

prevedere la partecipazione dei partner alla definizione del Programma Attuativo

Aziendale Intersettoriale di Promozione della Salute e agli altri atti di pianificazione;

configurare reti intra-sistemiche per assicurare l’attuazione di interventi integrati.

La predisposizione del Programma Attuativo Aziendale Intersettoriale di

Promozione della Salute, tenendo conto degli accordi stipulati, deve delinearsi

come disegno organico a partire dai seguenti punti:

-prevedere la sua estensione per l’intera durata del Piano di Prevenzione;

-richiamare le tematiche prioritarie di educazione e promozione della salute sui

quali predisporre programmi unitari per temi omogenei, target e setting,

implementare le attività;

-adottare annualmente il Piano Aziendale per l’Educazione e Promozione della

Salute;

-declinare la partecipazione, con i rispetti impegni, dei principali enti/istituzioni e

organismi del terzo settore presenti nelle comunità locali, in base agli accordi

stipulati precedentemente.

d.3 - Il Piano Aziendale per l’Educazione e Promozione della Salute

In stretta connessione con il succitato Programma Attuativo Aziendale

Intersettoriale è necessario predisporre, annualmente, il Piano Aziendale per

l’Educazione e Promozione della Salute che si configura come un disegno

strategico capace di assicurare l’attuazione di programmi unitari ed efficaci

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(buone pratiche), per temi, target e setting (es. Comunità, Ambenti Sanitari,

Scuola, Luoghi di Lavoro), nonché di facilitare l’integrazione con altri stakeholder. È

opportuno che la sua programmazione si articoli nelle seguenti cinque fasi:

1. avvio della programmazione del Piano Aziendale. Tale fase prevede la

predisposizione di un Atto di Indirizzo (che descrive finalità e priorità, definisce

procedure, fasi attuative e modalità di valutazione dei risultati), con la scheda

tassonomica (onde predisporre i programmi unitari per tema, target e setting,

nell’ambito di specifici requisiti di qualità e buona pratica). La documentazione

deve interessare i componenti della rete aziendale per la promozione della salute

e i direttori delle macrostrutture;

2. predisposizione dei programmi unitari di educazione e promozione della salute

per temi, target e setting. In tale fase i Referenti Aziendali/Tavoli tecnici

predispongono i programmi (adottando la scheda tassonomica), coinvolgendo

referenti di altre istituzioni/agenzie/gruppi di interesse. Ai Referenti Aziendali/Tavoli

tecnici è necessario assicurare il supporto metodologico per facilitare l’adozione

della scheda tassonomica;

3. validazione dei programmi. Tale fase prevede la validazione dei programmi

unitari predisposti onde verificarne la loro coerenza con gli indirizzi aziendali e il

rispetto degli standard di buona pratica. La validazione dei programmi deve

essere garantita dal responsabile dell’U.O. Promozione della Salute o dal referente

aziendale per l’Educazione e Promozione della Salute;

4. formalizzazione, presentazione e attivazione del Piano Aziendale. Tale fase

prevede:

-l’approvazione del Piano da parte della Direzione Generale e l’adozione da

parte delle macrostrutture;

-la presentazione del Piano, tramite la predisposizione di una Guida, funzionale ad

illustrare i programmi unitari per temi-target-setting, il modello operativo, i gruppi di

lavoro ecc.;

-l’attivazione dei programmi unitari nei vari territori, comunità locali e setting

attuativi;

5. verifica dei risultati. Tale fase prevede, al termine di ogni annualità, la

valutazione dei risultati in merito alle attività svolte dai programmi unitari e la

predisposizione di un report aziendale analitico.

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d.4 - Ulteriori azioni di programmazione di ambito aziendale inerente alla

promozione della salute

Nell’ambito delle azioni strategiche riguardanti la promozione della salute, è

importante assicurare ulteriori azioni di pianificazione e programmazione, di

seguito descritte:

-stipulare accordi con i MMG ed i PLS per coinvolgerli nell’attuazione dei

programmi di educazione e promozione della salute;

-programmare corsi di formazione aziendali rivolti agli operatori delle strutture delle

AA.SS.LL., ai MMG e ai PLS coinvolti nei programmi e nelle attività di educazione e

promozione della salute;

-adeguare gli ambienti sanitari perché offrano maggiori opportunità agli operatori

sanitari stessi e alle persone di adottare stili di vita salutari. È opportuno che tale

adeguamento si predisponga nell’ambito di specifici requisiti strutturali,

organizzativi e metodologici;

-predisporre piani di comunicazione funzionali ai programmi per la promozione

della salute, assicurando interazione tra gli stessi, onde evitare duplicazioni o

modalità scoordinate;

-adottare il documento sull'implementazione delle attività finalizzate a migliorare la

promozione della salute in favore della popolazione.

d.5 - L’interazione con le altre azioni di pianificazione/programmazione.

È importante creare interazioni e nodi collegamento tra la pianificazione

aziendale per l’educazione e promozione della salute e le altre azioni di

programmazione:

all’interno del sistema A.S.L. con:

- il Piano Performance e gli obiettivi aziendali, la programmazione e il processo di

budget delle macrostrutture e funzioni centrali, la modalità di valutazione del

personale (es. procedure dell’O.I.V.);

- la Programmazione delle Attività Territoriali (PAT governato dal Distretto);

verso i sistemi esterni con:

- gli Enti Locali per creare correlazione con i Piani Sociali di Zona;

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- con il sistema scolastico per creare nodi di collegamento coni i Piani dell’Offerta

Formativa (POF) delle scuole e con le altre azioni di programmazione sul modello

“Scuole Promotrici di Salute”.

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IL PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE

Il Piano Regionale della Prevenzione 2014 - 2018 della Regione Campania vede la

sua stesura alla fine di un quinquennio particolarmente complesso per il Sistema

Sanitario Regionale, durante il quale la sfida più impegnativa è stata quella di

rientrare dal disavanzo finanziario accumulato negli anni precedenti. A questo

punto, visti i positivi risultati ottenuti in questo ambito e l’intenzione di consolidarli, è

necessario voltare pagina e dare pieno sviluppo alle attività più propriamente

sanitarie, impegnandosi a garantire ai cittadini e dalle comunità l’erogazione

omogenea dei LEA. Il contesto della Regione Campania è sicuramente molto

difficile da questo punto di vista perché, se è vero che i principali determinanti di

salute sono istruzione, reddito e disponibilità di un lavoro, viviamo una condizione

di forte criticità sociale e la letteratura dimostra che sono proprio i più svantaggiati

quelli più difficilmente raggiungibili dal Servizio Sanitario, in particolare con gli

interventi di promozione della salute. Puntare quindi ad una “normalizzazione”

dell’offerta sanitaria, nella quale la promozione della salute possa assumere il ruolo

di volano nello sviluppo di una cultura del benessere sociale, con una particolare

attenzione alle misure contrasto delle diseguaglianze, appare, nella nostra

Regione, un obbligo etico più che un’opzione.

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

30

PROGRAMMA B del PRP

Si tratta di un programma ampio che include Azioni da realizzare in 2 dei 4 setting

specifici: la Comunità e gli Ambienti Sanitari. La scelta strategica di riunire gli

interventi relativi ai suddetti 2 setting, sebbene in Azioni autonome e ben

diversificate, in un unico programma, è legata a due considerazioni: la prima è

che i 2 setting/contesti –dove si vive e dove ci si cura- sono spesso in continuità; la

seconda è che gli operatori responsabili della prevenzione e della promozione

della salute nei 2setting, spesso, coincidono.

Il programma include principalmente Azioni finalizzate all’implementazione del

programma “Guadagnare Salute” e, quindi, alla realizzazione di azioni di

contrasto verso i principali determinanti delle MCNT. Tale parte del programma è

finalizzata prioritariamente a coinvolgere i diversi settori della società affinché

assumano consapevolmente su di sé, supportati dalla stewardship degli operatori

sanitari, la titolarità della promozione della salute in favore dei cittadini, facilitando

loro l’adozione di scelte salutari. Nella prospettiva di Health in all Policies, infatti, lo

sviluppo del benessere e la tutela della salute deve diventare un obiettivo

dichiarato delle politiche di tutti i settori, sia a livello regionale che comunale,

assicurando inoltre ogni sforzo per garantire una costante attenzione all’equità.

Dal momento che le attività incluse in tale azione, a causa di un modesto

coinvolgimento della Comunità e dei vari settori non sanitari a tutti i livelli realizzato

negli ultimi anni, sono state finora caratterizzate più da interventi di educazione

alla salute che di promozione della salute, si è ritenuto opportuno prevedere una

fase iniziale di censimento e ricognizione delle attività in essere a livello aziendale e

regionale finalizzata alla riprogrammazione -alla luce delle buone pratiche e del

principio della “Salute in tutte le Politiche”- degli interventi di promozione della

salute nella comunità.

Una seconda parte del programma prevede Azioni finalizzate alla realizzazione

della prevenzione e della promozione della salute nei contesti assistenziali; le

evidenze dimostrano, infatti, che la prevenzione e la promozione della salute

implementate nei servizi sanitari hanno un’efficacia rilevante.

Tali Azioni prevedono una formazione in favore degli operatori sanitari, Medici di

Famiglia e Pediatri di Libera Scelta compresi, trasversale alle diverse articolazioni

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[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

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dell’azienda sanitaria, finalizzata ad aumentare le competenze degli operatori

stessi e le capacità del sistema. Solo attraverso questo percorso sarà possibile

diffondere capillarmente negli Ambienti Sanitari la cultura della prevenzione e

della promozione della salute, non soltanto in favore delle persone/utenti dei

servizi sanitari, ma anche in favore degli operatori sanitari stessi e delle loro

famiglie. Un’Azione importante in quest’area riguarda la prevenzione secondaria

nelle persone già portatrici di fattori di rischio per le MCNT; sono previste attività

finalizzate alla messa a punto di un sistema capace di identificare precocemente

tali pazienti, di prenderli in carico e di potenziare le loro capacità personali di

adottare stili di vita salutari.

Una terza parte del programma riguarda la prevenzione degli incidenti sia

domestici che stradali. Anche in questo caso le Azioni specifiche previste saranno

orientate soprattutto al coinvolgimento diretto e consapevole dei settori della

società che meglio possono aiutare il sistema sanitario nel raggiungere le persone

e aumentare il loro empowerment.

Una quarta parte del programma include Azioni finalizzate all’aumento della

copertura vaccinale tra le persone a rischio e/o difficili da raggiungere in quanto

appartenenti a categorie che tendono a sfuggire alla capacità di individuazione

e coinvolgimento del sistema sanitario.

L’ultima parte del programma riguarda l’implementazione degli screening

oncologici, area particolarmente critica nella nostra regione la quale, con il

recente Decreto Regionale Commissariale N. 14 del 14.03.2014(Screening

oncologici. Azioni per il potenziamento delle attività aziendali e del

coordinamento regionale), ha dato un forte impulso alla riorganizzazione sia

regionale che aziendale dei programmi di screening oncologico.

Considerato il grosso impatto sulla salute attribuibile alle disuguaglianze di salute

tra i differenti gruppi sociali, infine, l’attenzione all’equità rappresenta un filo rosso

trasversale alle diverse Azioni che compongono il presente programma. L’utilizzo

dei Profili di Equità all’interno degli Health Equity Audit che saranno realizzati

durante il periodo di vigenza del PRP, consentirà una migliore identificazione dei

gruppi a maggior rischio verso i quali dirigere, con un criterio universalistico ma

proporzionale ai bisogni ciascuno, gli interventi di prevenzione e di promozione

della salute.

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

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Il Programma B include azioni da collocare prevalentemente tra le attività

ordinarie del Distretto Sanitario e del Dipartimento di Prevenzione, ciascuno per le

rispettive competenze, che agiscono in maniera coordinata per il perseguimento

degli obiettivi aziendali.

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[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

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PPRROOGGRRAAMMMMAA DD DDEELL PPRRPP

Nonostante, in Campania, ci sia attualmente un’efficace collaborazione tra gli

operatori della Scuola e della Salute per la periodica realizzazione dei Sistemi di

Sorveglianza di Salute Pubblica, le attività di educazione e promozione della salute

indirizzate agli alunni delle scuole di vario grado sembrano essere ancora poco

omogenee, verosimilmente a causa dell’assenza di un protocollo d’intesa ben

definito tra le istituzioni relative alle aree Scuola e Salute. La co-progettazione, sin

dalla fase della definizione del contesto e dell’ideazione, tra i livelli regionali della

sanità pubblica e dell’istituzione scolastica rappresenta una conditio sine qua non

per un’efficace evoluzione futura degli interventi a tutela della salute degli alunni.

Lo stato di salute dei bambini e degli adolescenti campani che emerge dai sistemi

di sorveglianza di salute pubblica e dai sistemi informativi, e in particolare la

presenza tangibile di disuguaglianze in salute tra classi sociali, mostra alcune

importanti criticità che meritano un intervento più deciso e omogeneo, sebbene in

un’ottica di universalismo proporzionale, tra i diversi contesti della regione. Un

protocollo d’intesa formale e condiviso tra i livelli regionali della sanità pubblica e

dell’istituzione scolastica, dunque, rappresenta un passaggio fondamentale per

assicurare sia un coinvolgimento ampio delle realtà scolastiche sia un’omogeneità

degli interventi, delle metodologie e dei contenuti. Tenuto conto, poi, dello sviluppo

di un’autonomia scolastica sempre più chiara e definita, anche il coinvolgimento

diretto dei singoli istituti scolastici, in accordo ai principi e agli orientamenti riportati

nel protocollo d’intesa regionale, dovrà essere un obiettivo da perseguire.

Tanto premesso e considerata l’evidenza scientifica recentemente prodotta e le

buone pratiche sempre più confermate in diversi contesti nazionali, il modello

italiano delle “Scuole che Promuovono Salute”, che affonda le radici negli

orientamenti della “Unione Internazionale di Promozione e Educazione alla Salute”

(IUHPE) e nel network europeo “Schools for Health in Europe” (SHE), rappresenta la

cornice strategica e metodologica più adatta per migliorare il benessere dei

bambini e degli adolescenti attraverso un adeguamento di sistema, che sia

efficace, sostenibile e duraturo nel tempo. E’ ormai noto, infatti, che tutti gli aspetti

della vita della comunità scolastica giocano un ruolo importante nella promozione

della salute e non è più sufficiente il semplice inserimento dell’educazione alla

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

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salute nell’offerta formativa, ma se si desidera che le scuole mettano a frutto le

proprie potenzialità nell’ambito della promozione della salute delle giovani

generazioni, l’approccio deve essere più ampio e sistemico.

E’ auspicabile, dunque, in accordo all’orientamento di “Health in all Policies” e del

Programma Ministeriale Guadagnare Salute, che le istituzioni non sanitarie, tra cui

anche la Scuola, riconoscano e gestiscano concretamente, con il supporto fattivo,

rispettoso e attento degli operatori di sanità pubblica, la propria specifica titolarità

nella Promozione della Salute attraverso azioni ordinarie che coinvolgano tutti i

soggetti che ruotano intorno alla scuola (studenti, docenti, personale non docente,

dirigenza, famiglie, fornitori e operatori delle mense, etc.).

Si tratta, in conclusione, di un’azione finalizzata a concretizzare una partnership più

stabile, duratura e ben definita tra operatori della Salute e della Scuola. In

particolare, la finalità prioritaria dell’azione è quella di fare in modo che si passi da

una “Promozione della Salute” realizzata prevalentemente dagli operatori sanitari

all’interno degli edifici scolastici a un modello di “Scuola Promotrice di Salute” che

assume consapevolmente su di sè la titolarità della educazione e promozione della

salute, in accordo con i principi di “Health in all Policies”. Si ritiene di strategica

importanza il coinvolgimento della Scuola e delle scuole campane nel contesto

nazionale delle “Scuole che Promuovono Salute” (Network SHE).

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[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

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IL “MODELLO ORGANIZZATIVO”

DELL’ASL CASERTA UOSD Educazione alla Salute – Dipartimento di Prevenzione

Struttura Aziendale- DGRC 1584/2005; DGRC – 501/2017

Responsabile Dott.ssa Flavia Bergamasco

Via Feudo S. Martino, 10 Caserta 81100

Tel 0823-350951

e-mail :[email protected]

La rete dei referenti territoriali della promozione ed

educazione alla salute

Distretto 12 : Caserta Via P. Harris ex Saint Gobain (Palazzo della Salute)

Comprende i seguenti comuni

1 Casagiove

2 Caserta

3 Castel Morrone

4 San Nicola la Strada

- Direttore Dott. Giancarlo Infante

- Referente territoriale Dott.ssa Anna Marchione (CPSI)

- Referente territoriale Dott.ssa Irene Caliendo (Sociologa)

- Tel. E- mail 0823 445900 – 445912, [email protected]

Distretto 13 : Via Caudina Parco Giuliana

Comprende i seguenti comuni

1Arienzo

2 Cervino

3 Maddaloni

4 San Felice a Cancello

5 Santa Maria a Vico

6 Valle di Maddaloni

- Direttore Dott. Attilio Roncioni

- Referente territoriale Dott.ssa Maria Pia Lurini (Sociologa)

- Tel. E- mail 0823 445980, [email protected]

Distretto 14 : Via Roma (ex Presidio Ospedaliero) Teano

Comprende i seguenti comuni

1 Caianello

2 Cellole

3 Conca della Campania

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

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4 Francolise

5 Galluccio

6 Marzano Appio

7 Mignano MonteLungo

8 Pietravairano

9 Presenzano

10 Rocca d’Evandro

11 Roccamonfina

12 San Pietro Infine

13 Sessa Aurunca

14 Teano

15 Tora e Piccilli

16 Vairano Patenora

- Direttore Dott. ssa Maria Luisa Golia

- Referente territoriale Dott. ssa Franca Serino (Biologa)

- Tel. E- mail 0823 506239, [email protected]

Distretto 15 : Via Matese

Comprende i seguenti comuni

1 Ailano

2 Alife

3 Alvignano

4 Baia e Latina

5 Caiazzo

6 Capriati a Volturno

7 Castel Campagnano

8 Castel di Sasso

9 Castello del Matese

10 Ciorlano

11 Dragoni

12 Fontegreca

13 Formicola

14 Gallo Matese

15 Gioia Sannitica

16 Letino

17 Liberi

18 Piana di Monte Verna

19 Piedimonte Matese

20 Pietramelara

21 Pontelatone

22 Prata Sannita

23 Pratella

24 Raviscanina

25 Riardo

26 Roccaromana

27 Ruviano 1.

28 San Gregorio Matese

29 San Potito Sannitico

30 Sant’Angelo d’Alife

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[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

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31 Valle Agricola

- Direttore Dott. Emilio Filetti

- Referente territoriale Dott.ssa Raffaella Ferrucci (Sociologa)

- Referente territoriale Landino Fiorenza (CPSI)

- Referente territoriale Dott. Severino Ferdinando Perrotta (Medico Pediatra)

- Tel. E- mail 0823 544475, [email protected],

Distretto 16 :P.zza Carità ex Ospedale

Comprende i seguenti comuni

1 Capodrise

2 Macerata Campania

3 Marcianise

4 Portico di Caserta

5 Recale

6 San Marco Evangelista

- Direttore Dott. Claudio Marone

- Referente territoriale Dott.ssa Anna Piscitelli (Sociologa)

- Referente territoriale Dott.ssa Anna Valentino (Assistente Sociale)

- Tel. E- mail Tel. 0823 518203, [email protected],

Distretto 17 : Via S. L ucia

Comprende i seguenti comuni

1 Aversa

-Direttore Dott. Aniello Cannavale

- Referente territoriale Dott.ssa Saturnina Veneroso (Medico)

- Tel. E- mail 081 5001254, [email protected],

Distretto 18 : Via Cadorna, 46

Comprende i seguenti comuni

1 Carinaro

3 Casaluce

4 Cesa

5 Gricignano di Aversa

6 Orta di Atella

7 Sant’Arpino

8 Succivo

9 Teverola

- Direttore Dott. Luigi Di Monte

- Referente territoriale dott.ssa Concetta Massimo (Medico)

- Tel. E- mail 081 5028602, [email protected]

Distretto 19 : Via S.Lucia, Aversa

Comprende i seguenti comuni

1 Frignano

2 Lusciano

3 Parete

4 San Marcellino

5 Trentola Ducenta

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

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6 Villa di Briano

- Direttore Dott Vincenzo Iodice

- Referente territoriale Dott.ssa Saturnina Veneroso (Medico)

- Tel. E- mail 0815001202- 207,[email protected]

Distretto 20 :C.so Umberto I –Pal. Baldascini

Comprende i seguenti comuni

1 Casal di Principe

2 Casapesenna

3 San Cipriano d’Aversa

4 Villa Literno

- Direttore Dott. Nicola Andriella

- Referente territoriale Dott. Cipriano D’Alessandro (CPSI)

- Tel. E- mail 081 8164042, [email protected]

Distretto 21 : Via Mazzocchi

Comprende i seguenti comuni

1 Casapulla

2 Curti

3 Grazzanise

4 San Prisco

5 San Tammaro

6 Santa Maria Capua Vetere

7 Santa Maria la Fossa

- Direttore Dott. ssa Stefania Fornasier

- Referente territoriale Dott.ssa Clementina Di Matteo (Pediatra specialista

ambulatoriale)

- Tel. E- mail . 0823 891606, [email protected]

Distretto 22 :C/O e x P.O. Palasciano

Comprende i seguenti comuni

1 Bellona

2 Calvi Risorta

3 Camigliano

4 Capua

5 Giano Vetusto

6 Pastorano

7 Pignataro Maggiore

8 Rocchetta e Croce

9 Sparanise

10 Vitulazio

- Direttore Dott. ssa Nicoletta Tessitore

- Referente territoriale Dott. Domenico D’Angiolillo (Medico)

- Tel. E- mail 0823 996363, [email protected]

Distretto 23 : Via degli Oleandri, 73

Comprende i seguenti comuni

1 Cancello ed Arnone

2 Carinola

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[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE

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3 Castel Volturno

4 Falciano del Massico

5 Mondragone

- Direttore Dott. Severo Stefanelli

- Referente territoriale Dott.ssa Franca Serino (Biologa)

- Tel. E- mail 0823 775406, [email protected]

Dipartimento delle Dipendenze : Via S. Lucia, 81 Aversa

- Direttore Dott. ssa Lilia Nuzzolo

- Referente territoriale Dott. Giovanni Di Martino (Psicologo)

- Referente territoriale Luigi Giannini (CPSI)

- Referente territoriale Dott.ssa Anna Di Nuzzo (Medico)

- Tel. E- mail [email protected]

Dipartimento Salute Mentale : Via S. Lucia, 81 Aversa

- Direttore Dott. Luigi Carizzone

- Referente territoriale Dott.ssa Renata Di Sano (Sociologa)

- Tel. E- mail [email protected]

UOC Coordinamento Materno Infantile – UOMI DS 12-13-16: Caserta

Via P. Harris ex Saint Gobain (Palazzo della Salute)

- Direttore Dott. ssa Giovanna Capone

- Referente territoriale Dott.ssa Antonietta Salvi (Psicologa)

- Referente territoriale Anna Stellato (Ostetrica)

- Tel. E- mail 0823/445011-5019-5020-5021-5022

Presidio Ospedaliero di Aversa (S. G. Moscati) : Via Gramsci

- Direttore Dott.ssa Angela Maffeo

- Referente territoriale Alfonsina Di Caterino (CPSI)

- Tel. E- mail 081 [email protected]

Presidio Ospedaliero di Marcianise : Via Orto dell’Abate- rione Santella

- Direttore Dott. ssa Laura Leoncini

- Referente territoriale Dott. Gianpaolo Antonucci (Medico)

- Referente territoriale Dott. ssa Giuseppina Quintili (Psicologa)

- Tel. E- mail 0823/[email protected]

Presidio Ospedaliero di Piedimonte : Via Matese

- Direttore Dott. Ubaldo Taddeo

- Referente territoriale Dott.ssa Matilde Mastro (CPSI)

- Tel. E- mail [email protected]

Presidio Ospedaliero di Maddaloni : Via Liberta’;

Stabilimento S. Felice : Via Roma

- Direttore Dott. Mario Borrelli

- Referente territoriale Domenico Esposito (CPSI )per il PO di Maddaloni

- Referente territoriale Albina Sgambato (CPSI per lo Stabilimento di S. Felice

a Cancello

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

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- Tel. E- mail 0823 400111(Maddaloni)- 0823751760 (S. Felice)

[email protected], [email protected]

Presidio Ospedaliero di S. Maria C.V. (Melorio): Via Melorio

- Direttore Dott. Diego Colaccio

- Referente territoriale Annabella Naddeo (CPSI)

- Tel. E- mail 0823 [email protected]

Presidio Ospedaliero di Sessa Aurunca (S. Rocco): Via Sessa

- Direttore Dott. Giovanni Lettieri

- Referente territoriale Maria Rosaria Celentano (CPSI)

- Tel. E- mail [email protected]

UOSD 118 Caserta Est

- Referente territoriale Dott. Domenico Piperno (Medico)

- Tel. E-mail domenico.piperno@@ aslcaserta.it

- UUOOSSDD111188@@ aslcaserta.it

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[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

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OOFFFFEERRTTAA DDEELL DDIIPPAARRTTIIMMEENNTTOO DDII PPRREEVVEENNZZIIOONNEE

DDIIRREETTTTOORREE DDOOTTTT.. CCOONNSSAALLVVOO SSPPEERRAANNDDEEOO

UUOOSSDD EEDDUUCCAAZZIIOONNEE AALLLLAA SSAALLUUTTEE

PPRROOGGEETTTTOO EEQQUUIITTÀÀ.. MMAACCRROOAARREEAA IIVV

PPrrooggeettttoo QQuuaaddrriiffoogglliioo

UUOOSSDD EEDDUUCCAAZZIIOONNEE AALLLLAA SSAALLUUTTEE

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO::DDOOTTTT..SSSSAA FFLLAAVVIIAA BBEERRGGAAMMAASSCCOO

CCOONNTTAATTTTII:: EE--MMAAIILL EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

DDeessccrriizziioonnee ddeell pprrooggeettttoo

L’educazione alla salute rappresenta un percorso di crescita, sia cognitiva sia

emotiva, che promuove lo sviluppo della consapevolezza di essere in grado di

possedere il controllo della propria salute. Si tratta dunque di un patrimonio da

conquistare e preservare con impegno, controllo, rispetto per se stessi e quindi

non può limitarsi alla trasmissione di informazioni ma deve prevedere lo sviluppo di

abilità e competenze personali che consentano di attuare scelte responsabili.

In questo contesto prende vita Il Progetto “Equità in Salute”–Macroarea IV-

Adozione di stili di vita più salutari, in particolare riguardanti la promozione

dell’attività fisica e della corretta alimentazione promosso dalla Regione

Campania e realizzato dall’ASL Caserta.

OObbiieettttiivvii

generale

Riduzione delle patologie e disturbi conseguenti a una cattiva alimentazione e

una scarsa attività fisica.

specifici

Miglioramento dei comportamenti alimentari e incremento dell’attività fisica

Obiettivi intermedi

1. Gli studenti di scuola primaria e secondaria di I e II grado partecipano a un

percorso educativo curricolare in linea con le indicazioni della ricerca scientifica

per la promozione di comportamenti salutari, svolto da insegnanti formati e

motivati e sostenuti dal personale dell’ASL

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

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2. Le scuole migliorano il proprio contesto rendendolo più consono rispetto agli

obiettivi del Progetto

3. I genitori degli studenti ricevono messaggi educativi tramite materiale

comunicativo e tramite il coinvolgimento nell’itinerario didattico

DDeessttiinnaattaarrii

Studenti di scuola primaria e secondaria di I e II grado del territorio della ASL

Caserta.

MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa

Formazione degli insegnanti attraverso 3 incontri di 4 ore ciascuno, per un totale di

12 ore.

Consegna agli insegnanti del testo “Guida per gli insegnanti” e del CD con sussidi

didattici; realizzazione in classe da parte degli insegnanti dei percorsi educativi

appresi durante la formazione col supporto dei sussidi didattici e della consulenza

degli operatori sanitari.

Manifestazione finale in cui le scuole illustrano il lavoro svolto e ricevono un

attestato di partecipazione.

SSeerrvviizzii ee OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii

UOSD Educazione alla Salute, Referenti territoriali di Educazione Sanitaria, UO

Medicina dello Sport, UOC Materno Infantile

Associazioni sportive: CONI Caserta, Juve Caserta Basket, Juvecaserta Academy

Associazioni ambientaliste: Altritalia Ambiente

Coldiretti

Federazione Medici Sportivi

AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee

Tutti i Distretti Sanitari e tutti i Comuni della Provincia di Caserta.

PPrrooggeettttoo UUnnpplluuggggeedd

UUOOSSDD EEDDUUCCAAZZIIOONNEE AALLLLAA SSAALLUUTTEE

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO::DDOOTTTT..SSSSAA BBEERRGGAAMMAASSCCOO BBEERRGGAAMMAASSCCOO

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[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

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CCOONNTTAATTTTII:: EE--MMAAIILL EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

Descrizione del progetto

Il progetto unplugged è un programma di prevenzione scolastica dell’uso di

sostanze basate sul modello dell’influenza sociale e delle life skill.

Affinchè le attività di prevenzione abbiano un effetto sul comportamento degli

adolescenti, è opportuno intervenire il più precocemente possibile, prima che i

comportamenti a rischio si stabilizzino. Ad esempi, nel caso delle sostanze

psicoattive, inclusi alcol e tabacco, l’età adolescenziale è quella in cui inizia l’uso

sperimentale.

Obiettivi

Prevenire il fumo di tabacco e le altre dipendenze;

Favorire lo sviluppo ed il consolidamento di competenze quali la

comunicazione interpersonale efficace e l’assertività, la gestione della

frustrazione, lo spirito critico, la gestione delle proprie emozioni, la capacità

di risolvere problemi e di prendere decisioni ecc.;

Correggere le errate convinzioni dei ragazzi sulla diffusione dell’uso di

sostanze psicoattive;

Migliorare le conoscenze sui rischi dell’uso di tabacco, alcol e sostanze

psicoattive e sviluppare un atteggiamento non favorevole alle sostanze.

Destinatari

Studenti di 1° classe degli istituti secondari di 2° grado e della III° classe degli istituti

secondari di 1° grado, fascia di età 12-14.

MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii ee VVeerriiffiiccaa

Il progetto si articola in 12 unità didattiche di circa 1 ora ciascuna che gli

insegnanti devono svolgere durante l’anno . Le unità didattiche coinvolgono

molto i ragazzi perché basate su discussioni, giochi di ruolo, brainstorming ecc.

Le scuole – preside e docenti – sono gli attori principali di Unplugged, ma essi non

sono lasciati soli nel loro difficile e importante compito. Infatti, partecipando ad

Unplugged ricevono:

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

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- una copia del testo “Unplugged: manuale per l’insegnante” per ciascun

insegnante impegnato nel progetto con suggerimenti e materiali per rendere il

contesto scolastico promotore di salute ed ecosostenibile e, quindi, rafforzante i

messaggi educativi di Unplugged;;

- una copia del “Quaderno dello studente” per ogni studente coinvolto;

- corso di formazione per gli insegnanti.

Le scuole e gli insegnanti che aderiscono al progetto si impegnano a realizzare

l’attività educativa proposta nella “Manuale per l’insegnante” e a partecipare al

corso d’aggiornamento.

Gli insegnanti individuati ( in numero di 25-30) sono formati con un corso di 4

giorni (ore 14:30-18:30), in cui praticamente ci si esercita a realizzare le unità

didattiche del progetto; a fine corso riceveranno attestato di partecipazione.

SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii

Personale asl che ha ricevuto la formazione specifica con le formatrici dell’asl di

Torino (DORS) ed è inserito sulla piattaforma internazionale

AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee

Tutti i Distretti Sanitari e tutti i Comuni della Provincia di Caserta.

PPrrooggeettttoo PPrreevveennzziioonnee ddeeggllii IInncciiddeennttii SSttrraaddaallii

UUOOSSDD 111188 CCAASSEERRTTAA EESSTT

UUOOSSDD EEDDUUCCAAZZIIOONNEE AALLLLAA SSAALLUUTTEE

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO::DDOOTTTT.. PPIIPPEERRNNOO DDOOMMEENNIICCOO PPIIPPEERRNNOO

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: DDOOMMEENNIICCOO..PPIIPPEERRNNOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: UUOOSSDD111188@@AASSLLCCAASSEERRTTAA11..IITT

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

Descrizione del progetto

Gli incidenti stradali rappresentano un problema di assoluta priorità per la

sanità pubblica per l’alto numero di morti e di invalidità permanenti e

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Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

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temporanee che causano nel mondo. agli enormi costi sociali e umani, si

aggiungono quindi anche elevati costi economici, che rendono la questione

della sicurezza stradale un argomento di enorme importanza.

La grande maggioranza degli incidenti gravi e di quelli mortali sono dovuti a

una serie di comportamenti scorretti, principalmente eccesso di velocità, guida

distratta e pericolosa, mancato rispetto della precedenza o della distanza di

sicurezza, assunzione di alcol e sostanze stupefacenti.

Per questi motivi, è di fondamentale importanza la prevenzione.

I programmi di prevenzione più efficaci sono quelli che si rivolgono ai ragazzi

che si avvicinano all’età della patente di guida ,per favorire la consapevolezza

dei rischi derivanti da comportamenti sbagliati e per mettere a punto azioni

preventive coordinate e attuabili.

Obiettivi

Educativi

diffondere nei giovani la cultura della Sicurezza Stradale; promuovere

comportamenti corretti, sicuri e responsabili sulle strade con particolare

riferimento all’uso dei sistemi di protezione individuale come la cintura di

sicurezza e il casco; sviluppare negli adolescenti il senso di responsabilità,

rispetto per sé e per gli altri, rispetto per l’ambiente circostante; informare sui

comportamenti a rischio inerenti gli incidenti stradali (assunzione di

alcool/farmaci psicotropi/droghe, eccesso di velocità, mancato uso di

dispositivi di sicurezza, stanchezza, etc.); diffondere la conoscenza delle Regole

del Nuovo Codice della Strada con indicazioni su norme di comportamento;

informare gli adolescenti sui rischi degli effetti dell’alcool, dei farmaci psicotropi

e delle droghe sulla guida; rendere consapevoli i ragazzi dei comportamenti a

rischio attivati e su come modificarli.

Formativi

per gli insegnanti delle scuole secondarie di II grado e delle autoscuole, per

operatori di altre agenzie: favorire processi di partecipazione, creando le

condizioni affinchè fra adulti e adolescenti si apra la comunicazione sui temi

dell’identità, del rischio, della salute, delle relazioni; sensibilizzare e informare i

“moltiplicatori di salute” sull’importanza di affrontare con i giovani i rischi

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connessi alla guida; rendere consapevoli i partecipanti dell’importanza del loro

ruolo di educatori su questi temi; stimolare la motivazione a diventare

moltiplicatori dell’azione preventiva, attraverso la valorizzazione delle loro

risorse e competenze specifiche; favorire l’individuazione di strategie

comunicative adeguate ad affrontare i temi con i giovani.

Sono coinvolti nelle azioni di formazione e nella prevenzione a cascata

Personale ASL formato al corso Regionale

Altro personale ASL :del Dipartimento delle Dipendenze, del Dipartimento di

Prevenzione, del Servizio Emergenza Territoriale 118 ecc,

Insegnanti delle scuole secondarie di II grado in particolare Docenti per il

patentino, Istruttori autoscuole

Giovani formati come peer educator,

associazioni di volontariato, etc

Polizia Municipale per sostenere i momenti formativi sulla sicurezza stradale

nelle Scuole;

Polizia stradale, Carabinieri, ACI.

Gestori delle discoteche dove si intende intervenire per sensibilizzarli, così

da facilitare le azioni di prevenzione previste presso i loro locali,

Studenti della scuola secondaria di II grado e giovani che frequentano

luoghi del divertimento.

Considerata la complessità delle azioni da proporre sarà propedeutico a tutta

la programmazione la costruzione di alleanze con Istituzioni come i Comuni di

riferimento, Enti Pubblici e privati, Associazioni di Volontariato. Un’ apporto

sinergico tra diversi attori sociali che dovranno conoscere e condividere le

diverse fasi del progetto, per rendere più agile gli interventi previsti nei contesti

educativi e del divertimento.

Sarà utile l’incontro con Enti ed Istituzioni locali in particolare:

Le Amministrazione Comunali e Provinciale, così da promuovere l’iniziativa con

le vari fasi della sua realizzazione attraverso conferenze e comunicati stampa,

per informare e sensibilizzare la popolazione e renderla più disponibile al

contatto e alla partecipazione;

Gli operatori del progetto collaboreranno, per quanto riguarda i luoghi del

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divertimento anche all’attuazione del progetto safenight , considerata la

sovrapposizione degli obiettivi.

Area Educativa Formativa

è previsto un corso di formazione ai docenti delle scuole individuate e

aderenti al progetto, che a cascata sarà riportato agli studenti

nella formazione sono coinvolti operatori del soccorso 118, operatori sert,

volontari, , gestori di autoscuole, agenti di polizia municipale, polizia stradale ,

carabinieri.

Luoghi Del Divertimento

questionario pre-post intervento, per verificare il miglioramento delle

conoscenze appropriate attinenti alla tematica educativa, da parte da parte

dei fruitori degli interventi;

scheda per valutare il gradimento delle attività (in termini di qualità percepita)

da parte dei fruitori degli interventi

LLaa ccoommuunniiccaazziioonnee:: rriissoorrssaa ssttrraatteeggiiccaa nneeii pprroocceessssii ssoocciiaallii ee

oorrggaanniizzzzaattiivvii

UUOOSSDD EEDDUUCCAAZZIIOONNEE AALLLLAA SSAALLUUTTEE

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT.. PPAASSQQUUAALLEE DDII PPAASSQQUUAALLEE

CCOONNTTAATTTTII:: EE--MMAAIILL EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

Il Corso in Comunicazione si inserisce e interpreta lo sviluppo formativo del Paese,

che impone una ristrutturazione delle proprie attività nel loro complesso per un

miglioramento di efficienza, efficacia ed economicità ed estensione della cultura

manageriale a tutto il mondo aziendalistico (pubblico e privato). A livello

Europeo, la nascita del mercato unico e l’apertura dell’Unione Europea si

prevede un allineamento ai nuovi partner che, tra gli altri, già da tempo

inseriscono nei propri programmi scolastici di valutazione sia la Comunicazione,

sia la Qualità della Leadership, vedi Gran Bretagna (fonte Eurydice, Valutazione

Scuole UE, 2009). In Italia, il binomio Salute-Comunicazione è suffragato dall’Art.

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

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20, c. 3 del D.lgs. 33/2013: “Per benessere organizzativo si intende comunemente

la capacità dell’Organizzazione di promuovere e mantenere il benessere fisico,

psicologico e sociale dei lavoratori per tutti i livelli e i ruoli. Studi e ricerche sulle

organizzazioni hanno dimostrato che le strutture più efficienti sono quelle con

dipendenti soddisfatti e un “clima interno” sereno e partecipativo. La

motivazione, la collaborazione, il coinvolgimento, la corretta circolazione delle

informazioni, la flessibilità e la fiducia delle persone sono tutti elementi che

portano a migliorare la salute mentale e fisica dei lavoratori, la soddisfazione

degli utenti e, in via finale, ad aumentare la produttività. Il concetto di benessere

organizzativo si riferisce, quindi, al modo in cui le persone vivono la relazione con

l’Organizzazione in cui lavorano; tanto più una persona sente di appartenere

all’organizzazione, perché ne condivide i valori, le pratiche, i linguaggi, tanto più

trova motivazione nel lavoro”. Le più innovative Tecniche di Comunicazione,

volte ad una Leadership di Eccellenza quale Risorsa Strategica nei Processi Sociali

ed Organizzativi, diventano, quindi, strumenti imprescindibili per ogni

Organizzazione di tipo aziendalistico. Le più innovative Tecniche di

Comunicazione, volte a una Leadership di Eccellenza quale Risorsa Strategica nei

Processi Sociali e Organizzativi, diventano, quindi, strumenti imprescindibili per

ogni Organizzazione di tipo aziendalistico.

OObbiieettttiivvii

Migliorare il benessere organizzativo riferito al modo in cui le persone vivono la

relazione con l’Organizzazione in cui lavorano; incentivare il senso di

appartenenza all’organizzazione, la condivisione dei valori, le pratiche, i

linguaggi, per valorizzare la motivazione nel lavoro.

DDeessttiinnaattaarrii

Docenti di istituti scolastici di ogni ordine e grado.

MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa

Il corso prevede 3 incontri formativi di 3 ore ciascuno.

I Modulo:

- La Comunicazione: risorsa strategica nei processi sociali e organizzativi;

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- Benessere Organizzativo – Art. 20, c. 3 del D.Lgs. 33/2013;

- La Comunicazione non è l’Informazione;

- La Selezione e Trattamento dei dati;

- Il Filtro percettivo;

- Tasso di alfabetizzazione;

- La Comunicazione e sue forme:

- La Comunicazione nel Governo delle Organizzazioni;

- La necessità di Comunicare e i Contesti operativi;

- Comunicare nelle Organizzazioni.

II Modulo:

- La Comunicazione nella P.A.;

- La Comunicazione Manageriale – Leadership d’eccellenza;

- Le Tecniche di Comunicazione;

- La Comunicazione Transazionale:

- Lo stato di Okeità.

III Modulo:

Simulazioni in aula

SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii

Personale UOSD Educazione alla Salute

AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee

Tutti i Distretti e Comuni afferenti all’ASL Caserta.

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

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OOFFFFEERRTTAA DDEELL DDIIPPAARRTTIIMMEENNTTOO DDII PPRREEVVEENNZZIIOONNEE –– AARREEAA VVEETTEERRIINNAARRIIAA

ZZoooonnoossii:: ll’’iimmppoorrttaannzzaa ddeellllee aattttiivviittàà vveetteerriinnaarriiee ssuuggllii aanniimmaallii

pprreesseennttii nneellllee zzoonnee uurrbbaannee aattttee aa ssaallvvaagguuaarrddaarree llaa ssaalluuttee ddeeii

cciittttaaddiinnii

AARREEAA SSAANNIITTAA’’ AANNIIMMAALLEE

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT.. GGEENNNNAARROO FFOORRGGIIOONNEE

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL :: GGEENNNNAARROO..FFOORRGGIIOONNEE@@AASSLLCCAASSEERRTTAA11..IITT

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL ::EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

Descrizione del progetto

Il controllo delle Zoonosi rappresenta un processo fondamentale nell’ambito

delle attività veterinarie; esse non riguardano più solamente le produzioni animali,

ma da più di un decennio anche l’ambito urbano. Ciò come conseguenza di

importanti cambiamenti nel modo di vivere che ha determinato l’elevata densità

della popolazione umana e di animali. Basti pensare che in Italia più di dieci

milioni di famiglie possiedono un animale determinando una maggiore

promiscuità tra le due specie.

OOBBIIEETTTTIIVVII

1. Gestione il rapporto uomo/animale in ambiente urbano attraverso

un’educazione sanitaria tesa al controllo delle Zoonosi Urbane

22.. Controllo e gestione delle popolazioni domestiche e sinantropiche (canili, colonie

feline, ratti, gabbiani e piccioni); il controllo degli animali domestici come

vettori/serbatoi di zoonosi e/o infezioni attraverso l’attuazione di misure

preventive da adottare in ambito urbano e familiare.

DDeessttiinnaattaarrii

Corpo Docente: attraverso un seminario, per approfondire i contenuti, definire

itinerari didattici e tempi di attuazione;

Alunni: per proporre il tema, promuovere l’Educazione sanitaria, stimolare la

ricerca e la discussione con lavori di gruppo.

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MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa

Letture, filmati, test e questionari di apprendimento.

Mostra finale del lavoro svolto e degli elaborati.

SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii

Dipartimento di Prevenzione ASL Caserta: Veterinari Dirigenti del Servizio di Sanità

Animale

AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee

Due Istituti Superiori del territorio della ASL Caserta con indirizzo tecnico-

scientifico.

AAnniimmaallii,, ssccuuoollaa ee ssoocciieettàà

AARREEAA SSAANNIITTAA’’ AANNIIMMAALLEE

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT.. AANNTTOONNEELLLLOO SSAANNTTAAMMAARRIIAA

CCOONNTTAATTTTOO EE--MMAAIILL ::AANNTTOONNEELLLLOO..SSAANNTTAAMMAARRIIAA@@PPEECC..VVEETTNNAAPPOOLLII..IITT

CCOONNTTAATTTTOO EE--MMAAIILL :: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

Descrizione del progetto

Nel corso degli ultimi secoli e in particolare nella società occidentale, ha prevalso

una razionalità a discapito dell’istintività di ogni uomo. Ciò ha condotto

aun’impropria interazione con la natura e gli animali che ne fanno parte. Oggi si

assiste a un crescente interesse nei confronti di un giusto inserimento dell’uomo

nel contesto naturale, ponendo attenzione alla tutela dell’ambiente e con la

ricerca di un giusto equilibrio tra uomo-animale-ambiente, anche attraverso il

recupero della spontaneità in comune con gli animali, frutto dell’emotività di

ognuno di noi.

Il ruolo dell’animale da compagnia ha assunto molteplici aspetti. In ambito

familiare inserito ne fa parte integrante in quanto membro e capace di

interscambi comunicativi ed emotivi; inoltre, dove equilibri familiari perdono

stabilità e dove soggetti non hanno più riferimenti, come conseguenza di

variazioni strutturali nella composizione del gruppo famiglia, l’inserimento

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

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dell’animale, colmando lo spazio vuoto, consente la rinascita di nuovi stimoli ed

interessi

La sensibilità, l’interesse e la curiosità dei bambini sono gli strumenti più validi nel

trasmettere le informazioni e nel modificare i comportamenti, inoltre lo studio

degli animali e il loro contatto favoriscono nel bambino come nell’adulto lo

sviluppo di capacità interpersonali. Lo scambio di informazioni e la cooperazione

tra i bambini e il proprio nucleo familiare, nonché in ambito scolastico tra scolari

di diverse classi appartenenti allo stesso ciclo pedagogico fa si che quanto

assunto, le esperienze, i vissuti e la sensibilità sviluppata possono essere trasmessi

con una certa efficacia.

Accanto all’analisi sociale che evidenzia i nuovi bisogni, la sanità pubblica pone

sempre maggiore attenzione alle attività di prevenzione attraverso una

valutazione dei fattori di rischio, intervenendo su questi con progetti mirati.

Questo è il principio su cui si sviluppa il presente, intervenendo dove

comportamenti e mancata informazione sono riconosciuti quali punti

socialmente critici.

OObbiieettttiivvii

generale

Attraverso una maggiore consapevolezza dei bambini e a cascata delle loro

famiglie sulla realtà socio-sanitaria connessa al fenomeno del randagismo ed in

generale al rapporto con gli animali d’affezione, rendere i comportamenti idonei

a salvaguardia della salute fisica e mentale.

formativi

1. Informare sugli strumenti preventivi promuovendo comportamenti idonei

2. Comunicare l’importanza di alcune zoonosi (malattie trasmissibili dagli animali)

3. Guidare nell’interpretazione del linguaggio e della comunicazione degli animali

per favorire una giusta interrelazione e la prevenzione dalle aggressioni

4. Diffondere una cultura delle biodiversità, valorizzando le caratteristiche sia degli

uomini sia degli animali quali elementi fondamentali di un unico contesto

naturale

5. Dare consapevolezza sull’importanza del controllo delle nascite per il benessere

animale

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6. Dare consapevolezza su come la riduzione numerica dei randagi ha importanza

nella prevenzione delle malattie infettive, delle lesioni da morso, degli incidenti

stradali

7. Comunicare i vantaggi che l’impiego degli animali può dare nei coetanei con

disagi di carattere fisico o psicologico

8. Informare sui benefici che un corretto rapporto uomo-animale può dare

specifici

1. Facilitare esperienze positive nell’approccio con gli animali

2. Coinvolgere i bambini in un momento di maggiore aggregazione e integrazione

attraverso esperienze dirette con gli animali

3. Comunicare il ruolo dei mass media nel mediare l’informazione

4. Informare sulla sterilizzazione chirurgica degli animali

5. Informare su anagrafe canina e microchip

6. Stimolare una vita di relazione anche mediata dagli animali

7. Informare su utilità, impiego e gestione, anche in relazione alla prevenzione delle

malattie infettive, degli animali d’affezione

8. Trasmettere modelli comportamentali nella gestione dei cuccioli (educazione)

operativi

Istituzione di un servizio d’informazione telefonico presso la sede della UOV (Unità

Operativa Veterinaria) del Distretto 12 ASL Caserta.

DDeessttiinnaattaarrii

Alunni della quarta e quinta ciclo elementari. In ogni scuola gli alunni vengono

suddivisi in due gruppiassociando a questi almeno due insegnanti referenti,

nominati dal direttore/direttrice didattico.

La fascia di età dei bambini è stata selezionata riconoscendo la curiosità,

l’elevata capacità di apprendimento e di propensione ai rapporti interpersonali

di questi soggetti.

Il supporto degli insegnanti referenti trova utilità nel rimarcare e mediare le

informazioni, anche con associazioni e riferimenti ad altri argomenti d’interesse

didattico.

MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

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Il progetto prevede, per ogni gruppo, 3 incontri al mese della durata di almeno

60 minuti e per la durata di 3 mesi.

Le risorse strumentali sono rappresentate dalle apparecchiature e attrezzature

didattiche disponibili presso l’ASL e le scuole.

La metodologia didattica comprende l’uso di audiovisivi e materiale divulgativo

cartaceo, utilizzando, dove possibile, immagini da fumetto; prevede, inoltre, una

didattica interattiva con esercitazioni ed esperienze dirette con animali.

Nella fase conclusiva è previsto lo sviluppo di poster, locandine e altro con

disegni dei bambini dai temi: pubblicizza l’anagrafe canina e l’applicazione dei

microchip; incentiva la sterilizzazione degli animali; promuovi uno stile di vita nel

rispetto di adeguate condizioni igienico-sanitarie; sensibilizza a un corretto

rapporto uomo-animale-ambiente, e altri argomenti attinenti su iniziativa degli

alunni. L’affissione, nella scuola, dei lavori prodotti è prevista con la chiusura del

progetto e l’invito dei genitori a prenderne visione.

La verifica del progetto, oltre al riscontro per i lavori prodotti, avviene attraverso

l’impiego di questionari d’ingresso e di uscita, mentre il monitoraggio avviene con

valutazioni dirette in aula a ogni fase successiva.

SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii

Un Medico referente per l’Educazione alla Salute, due Medici Veterinari e un

Tecnico della Prevenzione della UOV Distretto 12 e uno Psicologo, tutti dipendenti

della ASL Caserta, oltre agli insegnanti indicati quali referenti.

AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee

Le scuole da coinvolgere nel progetto sono 2 nel Comune di Caserta, 1 nel

Comune di San Nicola la Strada e 1 nel comune di Casagiove. Tutti i Comuni

rientrano nell’ambito del Distretto Sanitario 12, con elevata densità abitativa e

notevoli problematiche connesse all’obiettivo del progetto.

VVeetteerriinnaarrii aa ssccuuoollaa

IIGGIIEENNEE DDEEGGLLII AALLLLEEVVAAMMEENNTTII EE DDEELLLLEE PPRROODDUUZZIIOONNII ZZOOOOTTEECCNNIICCHHEE

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA EELLEENNAA MMOOSSCCHHEETTTTII

CCOONNTTAATTTTOO EE--MMAAIILL:: EELLEENNAA..MMOOSSCCHHEETTTTII@@AASSLLCCAASSEERRTTAA11..IITT

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[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE

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CCOONNTTAATTTTOO EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

Descrizione del progetto

“L’amore per gli animali è bello e nobilitante soltanto quando nasce dal più vasto

e generico amore per tutto il mondo vivente, il cui nucleo centrale e più

importante deve rimanere l’amore per gli uomini.” (Konrad Lorenz)

Nell’Alto Casertano, territorio con panorami incantevoli e una flora e una fauna

di rara bellezza,la convivenza con gli animali è un fatto naturale. Tuttavia lo

stretto rapporto che c’è tra la popolazione prevalentemente agricola di questa

zona e gli animali domestici e selvatici, non sempre è improntato in modo giusto

e rispettoso del benessere della bestia. Il presente progetto, inserito nel più vasto

piano regionale di prevenzione fortemente voluto dall’ASL Caserta, si pone come

mission la promozione della conoscenza di quelle regole che siano rispettose

delle esigenze degli uomini, ma anche di quelle degli animali, in modo da creare

un giusto equilibrio. È importante conoscere i bisogni degli animali, così da non

superare mai i limiti nel rapporto con loro sia che ci si accinga ad accoglierli in

famiglia, in una fattoria, sia se si intenda allevarli in modo “intensivo” per la

produzione degli alimenti o si entri in contatto con la fauna selvatica. Il distretto

15, in linea con tale filosofia, ritiene importante la possibilità di entrare nelle

scuole, in quanto è sicuramente la strada giusta investire sui bambini e gli

adolescenti, per creare, un domani, adulti consapevoli in grado di vivere in modo

equilibrato il delicato rapporto uomo-animale-ambiente.

OObbiieettttiivvii

Obiettivi e finalità verranno calibrati e potenziati sulla platea.

1. Produrre/rafforzare la conoscenza morfologica e fisiologica degli animali

domestici e dei più comuni animali selvatici del territorio, nonché i loro

comportamenti, le loro peculiarità e la loro eventuale funzione socio-economica

2. Fornire agli studenti gli strumenti necessari a garantire una serena convivenza con

gli animali domestici e non, in condizione di sicurezza e igiene in ambiente

urbano, extraurbano e domestico

3. Fornire agli studenti le nozioni necessarie per affrontare eventuali situazioni di

emergenza dovute all’incontro con animali selvatici della fauna locale

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

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4. Sensibilizzare gli studenti sul problema sociale del randagismo e sulle tematiche

sanitarie ad esso connesso

5. Limitare infondati allarmismi o ingiustificati timori correlati a zoonosi, rafforzando la

consapevolezza che una tempestiva prevenzione e il rispetto di semplici regole

possono salvaguardare la nostra salute e quella dell’animale

6. Sviluppare capacità critiche e riflessive

DDeessttiinnaattaarrii

Alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria, studenti delle classi terze

della secondaria di I grado e quelli del triennio della secondaria di II grado.

MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa

La durata del progetto è prevista per tutto l’anno scolastico 2017/2018.

Per gli alunni della scuola primaria e della secondaria di primo grado è previsto

un percorso organizzato su 3 moduli di 2 ore ciascuno:

I. “Ciao, mi presento”: in questa fase saranno prese in esame dal punto di vista

morfologico e fisiologico le specie animali del cane e del gatto come

rappresentanti degli animali da compagnia; la mucca, il maiale, il coniglio e la

gallina come rappresentanti degli animali da fattoria; i rapaci, la volpe e il

cinghiale come rappresentativi della fauna selvatica locale

II. “Viviamo insieme”: in questa fase saranno esaminate le principali esigenze degli

animali da compagnia (norme sulla corretta detenzione domestica) e degli

animali da fattoria (benessere e sicurezza)

III. “Giusto o sbagliato?”: in questa fase verranno affrontate le problematiche

igienico-sanitarie personali e ambientali fondamentali per la salute e la

prevenzione.

Per i ragazzi della secondaria di secondo grado è previsto un percorso formato

da 3 moduli di approfondimento di 2 ore ciascuno:

I. “Giusto o sbagliato?”: in questa fase verranno affrontate le problematiche

igienico sanitarie personali e ambientali e le patologie trasmissibili dall’animale

all’uomo e viceversa, ponendo particolare attenzione a come evitare i problemi

e salvaguardare la nostra salute e quella dell’animale, rispettando alcune regole

fondamentali e adottando i necessari comportamenti di prevenzione

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II. “Il diritto a (ben)essere”: in questa fase verranno affrontate le problematiche

connesse al randagismo (l’abbandono, il canile/gattile, l’anagrafe, i

comportamenti a rischio morsicatura). Attraverso un excursus su come la

legislazione italiana in materia di tutela e benessere sia cambiata, arrivando a

collocare giuridicamente l’animale non più come oggetto, ma come soggetto

avente propri diritti definiti, si punterà a sensibilizzare gli alunni sul problema

sociale del randagismo e sulle tematiche sanitarie a esso connesse.

III. “Attenti al lupo”: in questa fase si cercherà di fornire agli studenti le conoscenze

necessarie per imparare a convivere con un nuovo tipo di pericolo sulle strade,

che non deve assolutamente essere sottovalutato. È opportuno, infatti,

approfondire la tematica degli incidenti stradali causati da fauna selvatica,

fornendo indicazioni precise per evitare o quanto meno ridurre gli effetti di tali

incidenti. L’elevato grado di antropizzazione che caratterizza la zona, le

modificazioni dell’ambiente rurale e agroforestale, in concomitanza con lo

sviluppo di numerose comunità faunistiche, creano infatti una situazione di

pericolo concentrato in determinati tratti stradali del nostro territorio. Inoltre

saranno fornite istruzioni su come effettuare un soccorso in caso di ritrovamento di

animali domestici o selvatici feriti (esatta manipolazione, prime cure, ricerca di un

centro accoglienza, procedura dell’ASL, ecc.)

Per l’attuazione dei percorsi saranno utilizzate riproduzioni video, presentazioni di

slide e immagini. È previsto l’uso della LIM (lì dove possibile).

La metodologia sarà calibrata sugli studenti e sulle necessità della platea. In ogni

caso si adotteranno tecniche interattive, facendo sì che gli studenti siano attori e

non semplici spettatori. A tal scopo si incoraggerà il dialogo, stimolando la

curiosità degli studenti e rendendoli più attivi e coinvolti. I più piccoli saranno

invitati a creare cartelloni, a compilare schede operative e a partecipare ad

attività ludiche preparate appositamente.

Il monitoraggio sarà effettuato attraverso la somministrazione di questionari del

grado di soddisfazione, appositamente redatti e tramite la rilevazione dei dati

relative all’ adesione da parte delle scuole e alla partecipazione degli studenti.

La verifica del grado di successo deriverà dall’elaborazione delle informazioni

provenienti dal monitoraggio, attraverso una relazione finale, corredata da

grafici.

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

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SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii

Servizio igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche e sanità animale

con operatori afferenti ai due servizi (dott.ssa Maria Elena Moschetti).

AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee

Scuole del Distretto Scolastico 21 e dei comuni di Caiazzo, Piana di Monte Verna,

Baia e Latina, Pietramelara, Riardo e Roccaromana.

II ppuunnttii cchhiiaavvee ddeellllaa ssiiccuurreezzzzaa aalliimmeennttaarree

IIGGIIEENNEE DDEEGGLLII AALLIIMMEENNTTII DDII OORRIIGGIINNEE AANNIIMMAALLEE

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA AANNGGEELLAA MMAARRIINNOO

CCOONNTTAATTTTOO EE--MMAAIILL:: AANNGGEELLAA..MMAARRIINNOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA11..IITT

CCOONNTTAATTTTOO EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

Descrizione del progetto

La sicurezza e la salubrità degli alimenti. I principi chiave per garantire la sicurezza

alimentare come stabiliti dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).

OObbiieettttiivvii

Spiegare come si raggiunte un’elevata sicurezza di quello che manipoliamo,

cuciniamo e mangiamo al fine di evitare possibili malattie trasmesse dagli

alimenti tramite gli stessi o tramite la contaminazione crociata con oggetti, mani,

attrezzature ad alimenti stessi di diversa categoria.

DDeessttiinnaattaarrii

Alunni degli Istituti Superiori Alberghieri, classi 3a, 4a e 5a.

MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa

Corso di formazione per docenti di 6 ore (2 incontri).

Esercitazione con i ragazzi in classe e nelle cucine (1 incontro ogni 2 classi

partecipanti).

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SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii

Servizio veterinario igiene degli alimenti di origine animale (dott.ssa Angela

Marino), in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del

Mezzogiorno, sezione di Caserta.

AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee

Caserta, Teano, Aversa, Piedimonte Matese

UUnn ddoottttoorree aa qquuaattttrroo zzaammppee

IIGGIIEENNEE DDEEGGLLII AALLLLEEVVAAMMEENNTTII EE DDEELLLLEE PPRROODDUUZZIIOONNII ZZOOOOTTEECCNNIICCHHEE

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA MMAARRIIAATTEERREESSAA CCAAPPPPAABBIIAANNCCAA

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: TTEERREESSAA..CCAAPPPPAABBIIAANNCCAA@@AASSLLCCAASSRRTTAA11..IITT

CCOONNTTAATTTTOO EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

Descrizione del progetto

Gli Interventi Assistiti con gli Animali (IAA) hanno valenza terapeutica, riabilitativa,

educativa e ludico-ricreativa e comprendono tre ambiti d’intervento: Terapie

Assistite con gli Animali (TAA), Educazione Assistita con gli Animali (EAA) e Attività

Assistite con gli Animali (AAA). Gli interventi possono essere effettuati presso Centri

Specializzati e strutture pubbliche o private e condotti da un gruppo di lavoro

multidisciplinare composto da diverse figure sanitarie e non, in base ai criteri

stabiliti dalle Linee Guida del Ministero della Salute “Linee Guida Nazionali per gli

Interventi Assistiti con Animali (IAA)” recepite dalla Regione Campania con

Delibera n. 825 del 21 febbraio 2017.

OObbiieettttiivvii

La relazione uomo-animale può apportare notevoli benefici ad alcune categorie

di persone, in particolare bambini, anziani e persone con disagi fisici o psichici. La

corretta impostazione della convivenza con animali d’affezione può

rappresentare già di per sé fonte di beneficio per la società; i cosiddetti “pets”

(animali domestici) possono inoltre svolgere un importante ruolo di mediazione

nei processi educativi e terapeutico-riabilitativi.

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

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Obiettivo principale sarà quindi quello di diffondere le buone norme di

convivenza con un pet e mostrare agli alunni i potenziali effetti benefici psicofisici

derivanti da un sano rapporto uomo-animale.

DDeessttiinnaattaarrii

Studenti delle scuole primarie, classe 5a.

MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa

Il progetto sarà suddiviso in due moduli:

- Modulo 1 (1 incontro di 90 minuti): introduzione al mondo dei pets, conoscenza

degli animali d’affezione utilizzati per gli IAA e loro caratteristiche

comportamentali; visualizzazione di foto e filmati di animali domestici

rappresentati nelle diverse situazioni comportamentali.

- Modulo 2 (1 incontro di 90 minuti): esempi di IAA mediante visualizzazione di foto

e filmati in cui sono coinvolti bambini e pets.

Somministrazione di un test finale collettivo che la classe dovrà risolvere in tempo

reale.

SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii

Area di Sanità Pubblica Veterinaria - Dipartimento di Prevenzione; Medici

Veterinari Dirigenti e Liberi professionisti.

AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee

Santa Maria Capua Vetere, Pignataro Maggiore, Piedimonte Matese, Caiazzo.

VViittaa ddaa AAppee:: mmoollttoo ppiiùù ddeell mmiieellee

IIGGIIEENNEE DDEEGGLLII AALLLLEEVVAAMMEENNTTII EE DDEELLLLEE PPRROODDUUZZIIOONNII ZZOOOOTTEECCNNIICCHHEE

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA LLAAUURRAA MMEEZZZZIINNOO

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: LLAAUURRAA..MMEEZZZZIINNOO@@AASSLLCCAASSRRTTAA11..IITT

CCOONNTTAATTTTOO EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

Descrizione del progetto

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Le api sono un indicatore straordinario dello stato di salute dell'ambiente che ci

circonda. Instancabili e provvidenziali lavoratrici, col frutto del loro industrioso

ronzìo, nutrono sé stesse, uomini e animali, e permettono, favorendo

l'impollinazione, il ciclo naturale delle piante.

Le api sono elementi fondamentali per la conservazione di tanta della

biodiversità vegetale che ci circonda: appena i fragili equilibri della natura si

rompono sono le api, tra le prime, a subirne gli effetti e a mostrare, che qualcosa

nell'ecosistema e nell'ambiente non funziona

Obiettivi

Educare al rispetto dell’ecosistema ed alla conservazione della biodiversità;

Mostrare un esempio di società efficiente dove ogni soggetto rispetta il proprio

ruolo per perseguire il bene della collettività;

Approfondire la conoscenza di tutti i prodotti dell’alveare: miele, propoli, polline,

pappa reale e cera.

Destinatari

Il progetto è rivolto agli studenti delle scuole primarie e scuole secondarie di

primo grado.

Metodologie, strumenti e verifica

Il progetto si sviluppa in un’unica lezione frontale suddivisa in due parti: teorica

con proiezione di slide e discussione delle argomentazioni e pratica con

manipolazione della cera visione dei telaini per arnie e video smielatura.

La verifica avverrà mediante questionario.

Servizi e operatori coinvolti

Servizio Veterinario Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche –

Direzione.

Dott.ssa Laura Mezzino

Area territoriale di attuazione

Distretti di Caserta, Maddaloni, Marcianise, Aversa, Cancello ed Arnone, Santa

Maria Capua Vetere, Pignataro Maggiore e Caiazzo

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OOFFFFEERRTTAA DDEELL DDIIPPAARRTTIIMMEENNTTOO DDEELLLLEE DDIIPPEENNDDEENNZZEE

DDIIRREETTTTOORREE DDOOTTTT..SSSSAA LLIILLIIAA NNUUZZZZOOLLOO

“Proteggersi dalle dipendenze: dallo studio del fenomeno agli

interventi di prevenzione specifica primaria e secondaria”

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT.. GGIIOOVVAANNNNII DDII MMAARRTTIINNOO

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL :: GGIIOOVVAANNNNII..DDIIMMAARRTTIINNOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

CCOONNTTAATTTTOO EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

Ricerca- Intervento di informazione e sensibilizzazione sul fenomeno delle

dipendenze

Descrizione del progetto

L’ampia diffusione fra gli adolescenti del consumo di sostanze psicoattive come

pure della pratica del gioco d’azzardo o dell’uso eccessivo di internet porta a

ritenere che tali fenomeni siano diventati, negli ultimi anni, un aspetto, fra gli altri,

della costruzione dell’identità. È molto probabile, infatti, che un adolescente

d’oggi, di più o meno sedici anni, entri in contatto con coetanei che utilizzano

sostanze psicoattive o che sono molto coinvolti in comportamenti di dipendenza

senza sostanze (gioco d’azzardo e internet) e debba perciò decidere se

avvicinarsi a tali condotte a sua volta oppure no. Lo studio della relazione fra gli

adolescenti e le sostanze o altri “oggetti di dipendenza” - tra cui, gioco

d’azzardo e internet – è, pertanto, di cruciale importanza in quanto, a quest’età,

avviene il primo contatto e i comportamenti di dipendenza possono stabilizzarsi

con effetti significativi nella vita successiva. In altre parole, la costruzione

dell’identità, tema centrale dell’adolescenza, richiede anche di assumere una

posizione sulle sostanze psicoattive (tabacco, alcol e droghe) e sulle condotte di

addiction che non prevedono l’uso di sostanze (gioco d’azzardo e internet).

Di qui, il fermo proposito, in ossequio anche ai compiti istituzionali propri di un

Dipartimento Dipendenze attraverso le proprie articolazioni territoriali, di

predisporre e attuare una ricerca-intervento finalizzata a effettuare una

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ricognizione attuale, tra gli studenti-adolescenti nella fascia d’età 16-17 anni

frequentanti le classi terze degli Istituti Scolastici Superiori (si prevede il

coinvolgimento di nr. 20 Scuole per l’anno scolastico 2016-2017, con un

interessamento di oltre 1.500 adolescenti) esistenti nel territorio della provincia di

Caserta, della diffusione del fenomeno delle dipendenze, al fine di programmare

e porre in essere interventi specifici e mirati - basati cioè sui dati emersi

dall’indagine e non calati dall’alto – di prevenzione primaria (che sfumano nella

più generale prevenzione di comportamenti di disagio evolutivo) e secondaria

(volti, in questo caso, a individuare quegli adolescenti che già sperimentano

sostanze psicoattive o che già sono coinvolti in comportamenti problematici di

dipendenza senza sostanze, quali gambling e uso eccessivo di internet, per

evitare che questi ragazzi stabilizzino tali condotte di dipendenza), ponendo al

centro dell’azione preventiva sia i fattori-rischio individuali, familiari, scolastici e

socio-culturali che, come indica la letteratura sull’iniziazione e l’esperienza clinica

nei servizi per le dipendenze, giocano un ruolo fondamentale nella

sperimentazione e successiva stabilizzazione dei comportamenti di dipendenza

da e senza sostanze, sia i significati e le funzioni da loro assolte.

Obiettivi

- Conoscere, attraverso la somministrazione di un questionario appositamente

predisposto dal Dipartimento Dipendenze dell’ASL Caserta, la prevalenza delle

principali forme di dipendenza (da sostanze e comportamentali) nella

popolazione rappresentata dagli studenti-adolescenti nella fascia d’età 16-17

anni frequentanti le classi terze degli Istituti Scolastici Superiori esistenti nel

territorio della provincia di Caserta, ma anche i fattori di rischio più rilevanti nella

spiegazione dei comportamenti di dipendenza in adolescenza;

- realizzare un intervento di informazione e sensibilizzazione rivolto agli studenti,

agli insegnanti e ai genitori, per stimolare una riflessione più critica sul fenomeno

delle dipendenze e su come fronteggiarlo in modo adeguato;

- progettare e attuare interventi specifici – basati cioè sui risultati emersi dalla

ricerca svolta - in tema di prevenzione primaria e secondaria delle dipendenze

da sostanze e comportamentali in adolescenza

- contrastare la diffusione, nella popolazione adolescenziale destinataria della

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ricerca-intervento, della sperimentazione di sostanze psicoattive o dei

comportamenti problematici legati al gambling o all’uso eccessivo di Internet

e/o impedire la stabilizzazione delle condotte di dipendenza;

- favorire la diffusione culturale e la promozione di orientamenti che contrastino i

fattori-rischio (potenziamento dei fattori protettivi).

Il progetto mira a raggiungere i seguenti obiettivi:

- Prevenire l’iniziazione all’uso di sostanze psicoattive (tabacco, alcol e droghe) e

l’avvicinamento agli altri comportamenti di dipendenza (gioco d’azzardo e

internet) o contrastare i fattori-rischio che possono favorire il passaggio dall’uso

sperimentale a quello regolare;

- correggere le errate convinzioni dei ragazzi/e sulla diffusione e l’accettazione

dell’uso di sostanze psicoattive e delle altre condotte di addiction senza

sostanze, e modificare le attitudini positive nei loro confronti, al fine di sviluppare

un atteggiamento non favorevole alla messa in atto dei comportamenti di

dipendenza;

- fornire informazioni e conoscenze correte sulle sostanze e sulle dipendenze

comportamentali così come sui loro effetti sulla salute;

- stimolare fra gli adolescenti destinatari della ricerca-intervento discussioni e

confronti guidati, all’interno del gruppo classe e applicando metodologie

interattive (circle time, roleplaying, brainstorming),al fine di attivare spazi di

riflessione critica volti a far emergere i costrutti cognitivi personali e gli

atteggiamenti circa le condotte di dipendenza e i comportamenti a rischio in

genere in adolescenza, ma anche a promuovere la mentalizzazione dei

significati e delle funzioni di tali comportamenti per sostenere la dimensione

simbolica come modalità per affrontare i problemi legati ai compiti evolutivi tipici

dell’età e per favorire l’assunzione di condotte e scelte di vita più consapevoli e

responsabili.

Destinatari

Studenti-adolescenti – e loro genitori e docenti - delle classi terze degli Istituti

Scolastici Superiori esistenti nel territorio della provincia di Caserta.

Metodologie, strumenti e verifica

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La ricerca-intervento prevede diverse fasi così articolate:

- Presentazione della ricerca-intervento sulle diverse forme di dipendenza in

adolescenza al dirigente scolastico, ai docenti coordinatori, ai rappresentanti dei

genitori e degli studenti delle classi terze superiori;

- somministrazione a scuola di un questionario anonimo, attraverso le nuove

tecnologie di comunicazione, per rilevare la prevalenza del fenomeno delle

dipendenza e in età adolescenziale e, altresì, per analizzare le variabili (personali,

familiari, scolastiche e contestuali) correlate allo sviluppo delle diverse forme di

dipendenza;

- restituzione dei risultati emersi dall’elaborazione dei dati raccolti attraverso il

questionario, al fine di stimolare una riflessione più approfondita e critica nei

gruppi-classe sui principali fattori di rischio e di protezione in tema di dipendenze in

età adolescenziale.

DURATA DEL PROGETTO

Il progetto si snoderà lungo una dimensione temporale che abbraccia due-tre

anni scolastici consecutivi, a partire dell’a.s. 2016/2017.

STRUMENTI UTILIZZATI

- Questionario predisposto dal Dipartimento Dipendenze dell’ASL Caserta e

finalizzato allo studio non solo del grado di coinvolgimento dell’adolescente nel

consumo di sostanze psicoattive e nei comportamenti di dipendenza senza

sostanze, ma altresì delle variabili (individuali, familiari, scolastiche e socio-

relazionali) che la letteratura nel campo delle dipendenze e l’esperienza clinica

con soggetti in carico presso i servizi per le Dipendenze hanno evidenziato essere

strettamente correlate in termini causali alle dipendenze con e senza sostanze;

-metodologie attive e non direttive - attuate dagli operatori esperti in servizio

presso il Dipartimento Dipendenze dell’ASL Caserta unitamente al docente

referente del gruppo classe interessato - quali il “circle time” il “ brainstorming” e il

“focus group”, al fine di attivare spazi di discussione all’interno del gruppo classe

volti a far emergere i costrutti cognitivi personali e gli atteggiamenti circa le

condotte di dipendenza e i comportamenti a rischio in genere, ma anche a

promuovere la mentalizzazione dei significati e delle funzioni di tali comportamenti

per sostenere la dimensione simbolica come modalità per affrontare i problemi e

per favorire l’assunzione di condotte e scelte più consapevoli e responsabili.

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Monitoraggio E Verifica.

Sarà svolta una costante attività di monitoraggio durante tutte le fasi di attuazione

del progetto, al fine di individuare tempestivamente tutte le criticità che

eventualmente possono presentarsi, apportando immediatamente tutte le

modifiche necessarie per il buon andamento del progetto stesso e per il

raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Riguardo all’attività di verifica, è prevista una valutazione al termine della fase di

restituzione - nelle singole classi scolastiche coinvolte - dei risultati derivanti

dall’elaborazione dei dati raccolti, ma anche a distanza di 6-12 mesi dalla

conclusione del progetto, attraverso la somministrazione degli items del

questionario utilizzato per la ricerca riferiti alla rilevazione del grado di implicazione

nei comportamenti di dipendenza oggetto dell’indagine (droghe, alcol,

tabacco, gambling e internet) e alla individuazione dei principali fattori di rischio

che risultano essere stati, a seguito dell’indagine svolta, maggiormente correlati

all’implicazione in tali comportamenti.

Servizi e operatori coinvolti

Il progetto prevede il coinvolgimento dei seguenti servizi:

Dipartimento Dipendenze-Direttore Dott. Lilia Nuzzolo

- Servizio “Prevenzione Dipendenze e Promozione della Salute” del Dipartimento

Dipendenze dell’ASL Caserta, con referente il dirigente psicologo dott. Giovanni

Di Martino – assegnato all’U.O.C. Ser.D. di Capua - che coordina la realizzazione

di tutte le fasi della ricerca-intervento;

- U.O.C. Ser.D . Caserta

- U.O.C. Ser.D. Marcianise

- U.O.C. Ser.D. Aversa

- U.O.C. Ser.D. Piedimonte Matese-Sessa Aurunca-Teano

- U.O.C. Ser.D. Capua

- UOSD Dipendenze Comportamentali e Sert Mobile

Oltre al predetto dirigente psicologo, dott. Giovanni Di Martino, concorreranno

ad attuare il progetto de quo gli operatori di seguito indicati:

Dott. Roberto Malinconico, dirigente psicologo responsabile dell’UOSD

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“Dipendenze Comportamentali e Sert Mobile”;

Dott. Oscar Luigi Piccirillo, dirigente psicologo, assegnato all’U.O.C. Ser.D.

di Marcianise;

Dott.ssa Pasquina Riccardi, dirigente psicologa, assegnata all’U.O.C.

Ser.D. di Caserta;

Dott. Franco Napolano, dirigente psicologo, assegnato all’U.O.C. Ser.D.di

Piedimonte Matese-Sessa Aurunca-Teano

Dott.ssa Angela Ruggiero e dott.ssa Emma Cecere, psicologhe-

psicoterapeute contrattiste assegnate all’U.O.C. Ser.D. di Aversa.

Area territoriale di attuazione

Il progetto sarà attuato nei 20 Istituti Scolastici Superiori di seguito elencati:

- Liceo Statale “Don Gnocchi” e Liceo Scientifico “Nino Cortese” ubicati nel

Comune di Maddaloni;

- ISISS “Padre Salvatore Lener” e Liceo Statale “Federico Quercia” ubicati nel

Comune di Marcianise;

- Liceo Classico “Domenico Cirillo” e Istituto Professionale “RainulfoDrengot”

ubicati nel Comune di Aversa;

- Liceo Statale “Alessandro Manzoni”, ISISS “Galileo Ferraris”, Liceo Scientifico

“Armando Diaz”, Istituto Tecnico “Michelangelo Buonarroti” e Liceo Artistico

Statale “San Leucio” ubicati nel Comune di Caserta e sede succursale del Liceo

Scientifico “Armando Diaz” sita nel Comune di San Nicola la Strada;

- Istituto Tecnico “Giulio Cesare Falco” ubicato nel Comune di Capua;

- ISISS “Vincenzo Corrado” comprendente due plessi siti nel Comune di Castel

Volturno e nella località di Pinetamare;

- ISISS “Nicola Stefanelli” sito nel Comune di Mondragone;

- Liceo “Amaldi-Nevio” e ISISS “Righi-Nervi” siti nel Comune di S.Maria C.V.;

- ISISS “Guglielmo Marconi” ubicato nel Comune di Vairano Scalo;

-ISISS “Ugo Foscolo” comprendente due plessi ubicati nel Comune di Teano e nel

Comune di Sparanise;

- Liceo Statale “Galileo Galilei” ubicato nel Comune di Piedimonte Matese;

- ISISS “Agostino Nifo” sito nel Comune di Sessa Aurunca.

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

68

PPrrooggeettttoo UUnnpplluuggggeedd

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT.. GGIIOOVVAANNNNII DDII MMAARRTTIINNOO

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL :: GGIIOOVVAANNNNII..DDIIMMAARRTTIINNOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

Descrizione del progetto

Il progetto unplugged è un programma di prevenzione scolastica dell’uso di

sostanze basate sul modello dell’influenza sociale e delle life skill.

Affinchè le attività di prevenzione abbiano un effetto sul comportamento degli

adolescenti, è opportuno intervenire il più precocemente possibile, prima che i

comportamenti a rischio si stabilizzino. Ad esempi, nel caso delle sostanze

psicoattive, inclusi alcol e tabacco, l’età adolescenziale è quella in cui inizia l’uso

sperimentale.

Obiettivi

Prevenire il fumo di tabacco e le altre dipendenze;

Favorire lo sviluppo ed il consolidamento di competenze quali la comunicazione

interpersonale efficace e l’assertività, la gestione della frustrazione, lo spirito

critico, la gestione delle proprie emozioni, la capacità di risolvere problemi e di

prendere decisioni ecc.;

Correggere le errate convinzioni dei ragazzi sulla diffusione dell’uso di sostanze

psicoattive;

Migliorare le conoscenze sui rischi dell’uso di tabacco, alcol e sostanze

psicoattive e sviluppare un atteggiamento non favorevole alle sostanze.

Destinatari

Studenti di 1° classe degli istituti secondari di 2° grado e della III° classe degli

istituti secondari di 1° grado, fascia di età 12-14.

MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa

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[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE

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Il progetto si articola in 12 unità didattiche di circa 1 ora ciascuna che gli

insegnanti devono svolgere durante l’anno . Le unità didattiche coinvolgono

molto i ragazzi perché basate su discussioni, giochi di ruolo, brainstorming ecc.

Le scuole – preside e docenti –sono gli attori principali di Unplugged, ma essi non

sono lasciati soli nel loro difficile e importante compito. Infatti, partecipando ad

Unplugged ricevono:

- una copia del testo “Unplugged: manuale per l’insegnante” per ciascun

insegnante impegnato nel progetto con suggerimenti e materiali perrendere il

contesto scolastico promotore di salute ed ecosostenibile e, quindi, rafforzante i

messaggi educativi di Unplugged;;

- una copia del “Quaderno dello studente” per ogni studente coinvolto;

- corso di formazione per gli insegnanti.

Le scuole e gli insegnanti che aderiscono al progetto si impegnano a realizzare

l’attività educativa proposta nella “Manuale per l’insegnante” e a partecipare al

corso d’aggiornamento.

Gli insegnanti individuati ( in numero di 25-30) sono formati con un corso di 4

giorni (ore 14:30-18:30), in cui praticamente ci si esercita a realizzare le unità

didattiche del progetto; a fine corso riceveranno attestato di partecipazione.

SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii

Personale asl che ha ricevuto la formazione specifica con le formatrici dell’asl di

Torino (DORS) ed è inserito sulla piattaforma internazionale

AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee

2-3 scuole della Provincia di Caserta.

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

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OOFFFFEERRTTAA DDEELL DDIIPPAARRTTIIMMEENNTTOO DDII SSAALLUUTTEE MMEENNTTAALLEE

DDIIRREETTTTOORREE DDOOTTTT.. LLUUIIGGII CCAARRIIZZZZOONNEE

RREEFFEERREENNTTEE TTEERRRRIITTOORRIIAALLEE:: DDOOTTTT..SSSSAA RREENNAATTAA DDII SSAANNOO

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT.. BBRRUUNNOO CCOOPPPPOO

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL PPSSIICCOOEEVVOOLLUUTTIIVVOO@@GGMMAAIILL..CCOOMM

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: GGAAEETTAANNOO..RROOSSSSII@@AASSLLCCAASSEERRTTAA11..IITT

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

PPrrooggeettttoo PPiinnoocccchhiioo

Descrizione del progetto

Il disagio in infanzia e adolescenza,ove non tempestivamente diagnosticato,

supportato e curato, porta inevitabilmente ad un aumento qualitativo, e spesso

anche quantitativo, della sintomatologia e della sofferenza in età adulta. La

formazione e informazione adeguata di insegnanti e caregivers consente di

intercettare il bisogno, fare invii ai servizi, potenziare le risorse dei ragazzi.

Obiettivi

Il progetto ha come obiettivo la prevenzione e la cura del disagio psichico in età

infantile e adolescenziale attraverso interventi psico-educativi e sportelli d’ascolto

con insegnanti e caregivers. L’azione preventiva, insita nell’intervento secondo la

logica di rete, si coniuga con l’azione facilitante, in grado di attivare la creatività

educativa, incidendo sulla dimensione relazionale e sulla capacità di

apprendimento.

Il miglioramento delle relazioni e delle modalità comunicative, il potenziamento

delle life skills, il ridimensionamento dell’uso di etichette riduzionistiche, la

facilitazione all’accesso a percorsi adeguati di cura, ecc,,, consentiranno di

migliorare la qualità di vita nella scuola con ricaduta ampia in ambito sociale.

Destinatari

Insegnanti e genitori/caregivers

Metodologie, strumenti e verifica

Il progetto sarà strutturato in unità parallele:

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-Unità A: corso di in-formazione per insegnanti e caregivers sulle tematiche del

disagio psichico e la salute in adolescenza, sulle strategie di fronteggia mento e le

modalità di relazione (durata 10+2 incontri di tre ore);

-Unità B: sportello psicologico di counseling nelle scuole per insegnanti e genitori

(quindicinale)

-Unità Sperimentale: “Pronto soccorso scolastico”.

Nelle varie fasi, sarà compilato un questionario di valutazione dell’intervento e di

gradimento.

Servizi e operatori coinvolti

Ambulatorio di Psicopatologia dell’età evolutiva e Centro diurno per

l’Adolescenza; Dipartimento di Salute Mentale ASL CE; UOSM di Caserta;

Operatori indispensabili per attivare il progetto: n.4 psicologhe borsiste

attualmente in servizio e formate allo scopo.

Area territoriale di attuazione

Istituti scolastici di ogni ordine e grado dei comuni di Caserta, Marcianise e

Maddaloni.

PPrrooggeettttoo PPrroommoozziioonnee ddeell BBeenneesssseerree PPssiiccoollooggiiccoo

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT.. NNIICCOOLLAA CCUUNNTTOO

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: RREENNAATTAA..DDIISSAANNOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA11..IITT

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: NNIICCOOLLAA..CCUUNNTTOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

Descrizione del progetto

Il progetto prevede l’intervento all’interno di gruppi di adolescenti, utilizzando

come modello l'educazione tra pari, attualmente considerata una delle

metodologie più efficaci all’interno di strategie di promozione e prevenzione

rivolte agli adolescenti. La proposta si colloca all'interno di un orizzonte di pensiero

che riconosce gli adolescenti quali soggetti primari nella promozione del proprio

benessere.

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

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Tra i vari modelli che rientrano nel panorama dell’educazione tra pari, il presente

progetto si ispira al modello elaborato e sperimentato nel territorio di Varese, e

definito, nel testo del 2002 di A. Pellai, empowered peer education. Questa

metodologia è sembrata essere la più idonea a favorire lo sviluppo delle

potenzialità e delle competenze personali e sociali dei ragazzi, e si differenzia dalla

maggior parte degli interventi in particolare per le modalità e i criteri di scelta dei

ragazzi peer e dei temi su cui lavorare.

Obiettivi

il progetto non è nato con l’obiettivo di incidere su specifici comportamenti a

rischio sotto l’aspetto sanitario o sociale, ma vuole promuovere il protagonismo

dei ragazzi per sviluppare la loro consapevolezza e competenza, per essere

promotori del loro benessere all’interno della scuola e del territorio

Destinatari

Promozione della salute e sviluppo di empowerment negli adolescenti

Adolescenti fascia di età 14-20 anni

Scuola Media Superiore

MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa

Fasi Del Progetto:

Le fasi del progetto si sviluppano nel corso dei 2 anni:

Fasi 1° Anno

- lancio della proposta a tutti i ragazzi

delle classi terze

- auto selezione degli educatori tra pari

- costituzione e formazione del gruppo

degli educatori tra pari

- progettazione autonoma, da parte

dei ragazzi, delle azioni che

desiderano attivare nella scuola

durante il secondo anno di lavoro

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2° Anno

- sviluppo, da parte degli educatori tra

pari, delle azioni di cambiamento da

loro ideate e progettate

1° Anno/ 1° Fase Due incontri in tutte le classi terze di 4 ore

ciascuno

1° incontro:

- conoscenza

- esposizione del progetto

- motivazione

2° incontro:

- proposta dei candidati e loro

motivazioni

- scelta dei Peer Educators

1° Anno/ 2° Fase Due incontri di 8 ore. Entrambi gli incontri

devono essere utili a una conoscenza

più approfondita tra operatori e Peer e

devono favorire la socializzazione degli

stessi Peer attraverso il gioco e tecniche

di gestione di gruppo

1° Anno/ 3° Fase Quattro incontri di 4 ore.

Sono incontri di dibattito, di confronto, di

ricerca atti ad individuare la mission del

gruppo e a mettere in opera strategie di

ricerca, metodologie operative con l’ausilio

degli adulti presenti che funzionano da

esperti con capacità di orientare la ricerca.

Già in questa fase si cercano gli strumenti e

le metodologie da implementare nel

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secondo anno quando il progetto si

allargherà a tutta la scolaresca.

1° Anno/ 4° Fase Due giornate consecutive di 8 ore,

possibilmente residenziali (ideale è nei giorni

immediatamente vicini alla chiusura e/o

apertura dell’ anno scolastico).

Valutazione dei lavori prodotti e loro

integrazione in una progettualità organica

da proporre all’ intera scolaresca. Si

metteranno a punto modelli operativi,

strategie di intervento, tecniche di

coinvolgimento e si sperimenterà nel

contesto l’ abilità dei ragazzi a professarsi dei

veri Peer Educators.

2° Anno Progettazione flessibile e dinamica

realizzabile in progress con la partecipazione

diretta di tutti i soggetti coinvolti.

NB. Non è possibile definire con precisione le

fasi operative di questo secondo anno in

quanto dipendono dal lavoro e dai risultati

ottenuti dai Peer Educators nel primo anno.

SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii

Il progetto propone un’ integrazione con i Comuni dove insistono le scuole e con

le Associazioni di Volontariato ed il Terzo Settore.

Cabina di regia: un rappresentante per ente partner; con funzioni di direzione

strategica.

Equipe operativa: due psicologi scolastici ed uno Psichiatra, esperti in

Promozione del Benessere Psicologico.

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[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE

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Coordinatore psichiatra: supervisiona, indirizza metodologicamente e organizza le

équipe operative, garantendo l’uniformità del progetto, raccorda i livelli strategico

e operativo.

AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee::

IIssttiittuuttii ddeell DDiissttrreettttoo ddii AAvveerrssaa

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OOFFFFEERRTTAA DDEELLLL’’UU..OO..CC.. CCOOOORRDDIINNAAMMEENNTTOO MM..II.. ––

UUOOMMII DDSS 1122--1133--1166

DDIIRREETTTTOORREE DDOOTTTT..SSSSAA GGIIOOVVAANNNNAA CCAAPPOONNEE

EEdduuccaazziioonnee sseessssuuaallee--sseennttiimmeennttaallee aaggllii aaddoolleesscceennttii

UUOOCC CCOOOORRDDIINNAAMMEENNTTOO MM..II..UUOOMMII DDSS 1122--1133--1166

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO::DDOOTTTT..SSSSAA GGIIOOVVAANNNNAA CCAAPPOONNEE

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA AANNNNAAMMAARRIIAA LLOOMMBBAARRDDII

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL::GGIIOOVVAANNNNAA..CCAAPPOONNEE@@AASSLLCCAASSEERRTTAA11..IITT

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL::AANNNNAAMMAARRIIAA..LLOOMMBBAARRDDII@@AASSLLCCAASSEERRTTAA11..IITT

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

Descrizione del progetto

Affrontare la tematica dell’educazione sessuale in adolescenza risulta di

fondamentale importanza poiché si tratta di una fase della vita in cui si

manifestano importanti cambiamenti sia a livello fisico che psichico che

permettono all’adolescente di entrare in contatto con la propria sessualità.

La sessualità coinvolge l’identità psicologica e sociale dell’individuo, per

questo motivo è importante attuare per gli adolescenti interventi di

prevenzione primaria su tematiche rilevanti quali la contraccezione,

l’interruzione volontaria di gravidanza, le malattie a trasmissione sessuale.

Obiettivi

Gli obiettivi mirano a:

Acquisire informazioni precise in materia di sessualità;

Favorire un approccio significativo e responsabile alla dimensione

sessuale;

Acquisire informazioni corrette in merito all’uso dei contraccettivi;

Riconoscere i fattori di rischio connessi alla sessualità;

Stimolare capacità critica e autonomia di giudizio del singolo,

contrastando gli stereotipi sociali e dei mass-media;

Favorire la conoscenza e l’utilizzo del Consultorio Familiare e dello

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[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE

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Spazio Adolescenti

Destinatari

Il progetto è rivolto agli alunni delle Seconde Classi degli Istituti Superiori ovvero

ai ragazzi tra i 14 e i 16 anni, età in cui appare più efficace un intervento di tipo

preventivo

Metodologie, strumenti e verifica

Sono previsti due incontri di due ore ciascuno per singolo gruppo di classe.

Il primo incontro prevede la somministrazione ai ragazzi di un questionario

anonimo volto a rilevare le caratteristiche del gruppo classe e ad effettuare

un’analisi dei bisogni e nello stesso tempo si lavora sulla

sensibilizzazione/informazione. Il secondo incontro riguarda l’approfondimento

educativo/formativo. Ogni incontro con il singolo gruppo classe sarà effettuato

all’interno dell’aula stessa e senza la presenza dei docenti, sia nel rispetto della

privacy degli alunni, sia per consentire una migliore interazione con gli alunni

stessi.

A conclusione degli incontri, verrà somministrato un questionario di gradimento al

fine di valutare l’efficacia dell’intervento e contemporaneamente il

cambiamento rispetto ad un approccio significativo e responsabile della

sessualità.

Servizi e operatori coinvolti

I Servizi coinvolti sono le UOMI e gli operatori sono, il ginecologo, , lo psicologo

l’ostetrica, l’assistente sociale.

Area territoriale di attuazione

Distretto 16 – Distretto 12 – Distretto 13

PPrreevveennzziioonnee ddeellllee MMaallaattttiiee SSeessssuuaallmmeennttee TTrraassmmiissssiibbiillii

UUOOCC CCOOOORRDDIINNAAMMEENNTTOO UUOOMMII

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

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RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA AANNTTOONNIIEETTTTAA SSAALLVVII

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: OOSSTT.. AANNNNAA SSTTEELLLLAATTOO

CCOONNTTAATTTTII:: EE--MMAAIILL GGIIOOVVAANNNNAA..CCAAPPOONNEE@@AASSLLCCAASSEERRTTAA11..IITT

CCOONNTTAATTTTII:: EE--MMAAIILL EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

Descrizione del progetto

Le Infezioni sessualmente trasmesse costituiscono un vasto gruppo di malattie

infettive molto diffuso in tutto il mondo, che può essere causa di sintomi acuti,

infezioni croniche e gravi complicanze a lungo termine per milioni di persone ogni

anno. Gli agenti responsabili delle malattie sessualmente trasmissibili contagiano

attraverso qualsiasi tipo di rapporto sessuale, per contatto con i liquidi organici e

si possono trasmettere anche attraverso il sangue.

E’ importante perciò informare i giovani che si avvicinano alla maturità sessuale

sui rischi che si possono correre nei primi approcci sessuali se non debitamente

informati sulle metodiche di prevenzione.

Obiettivi

Educativi

1. Promuovere la salute e sensibilizzare alla prevenzione delle malattie

sessualmente trasmesse.

2. Concorrere a modificare i comportamenti sessuali a rischio, attraverso

un’adeguata conoscenza degli stessi ed una maggiore consapevolezza del

“rischio”; stimolando una riflessione sugli atteggiamenti ed i comportamenti di

ciascuno e sui loro correlati emozionali.

3. Favorire la conoscenza delle modalità di trasmissione e la prevenzione delle MST.

Formativi

1. Ampliare nei ragazzi le conoscenze rispetto al proprio corpo, alla fisiologia della

funzione sessuale, alla terminologia scientifica, ai mezzi contraccettivi ed al loro

corretto uso, alle malattie a trasmissione sessuale e alle modalità di protezione da

quest’ultime.

2. Concorrere a modificare i comportamenti stimolando una riflessione sugli

atteggiamenti ed i comportamenti di ciascuno e sui loro correlati emozionali.

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[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

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3. Favorire scelte consapevoli rispetto ai comportamenti sessuali.

4. Promuovere la conoscenza delle attività dedicate agli adolescenti presso il

consultorio e le modalità di accesso.

Destinatari

• Studenti della scuola secondaria di II grado afferenti alle III classi

• Insegnanti della scuola secondaria di II grado

• Personale ASL formato al corso Regionale

• Altro personale ASL : del Coordinamento Materno-Infantile, del Dipartimento di

Prevenzione, ecc.

• Giovani formati come peer educator (se presenti)

Fase Di Avvio

• un incontro con il Dirigente Scolastico per

1) presentare il progetto:

2) definire il piano operativo adattandolo ai bisogni della Scuola;

3) facilitare l’adesione degli insegnanti al percorso informativo/formativo;

Formazione

• E’ prevista un’attività formativa rivolta a circa 7-8 insegnanti ( max 10)

• Una giornata di formazione che si prefigge di trasmettere ai partecipanti le

conoscenze per una adeguata collaborazione agli obiettivi progettuali. A tale

scopo il corso tratterà i contenuti, la metodologia e gli strumenti della Peer

education secondo il modello proposto.

Individuazione Dei Peer Educator

• Completata la formazione degli insegnanti, si passerà alla fase di individuazione

dei potenziali peer educator da formare con riconoscimento di crediti formativi

Reclutamento

• Gli operatori ASL informeranno, gli studenti di 2-3 classi terze (ragazze e ragazzi

di età tra i 16 e 17 anni) del progetto in corso, degli obiettivi e soprattutto

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

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dell’impegno richiesto ai futuri peer, sollecitando l’adesione degli interessati (10-

15 minuti).

• saranno reclutati 10 - 30 adolescenti

Formazione Dei Peer Educator

• Il percorso di formazione dei ragazzi reclutati prevede un totale di quattro

incontri, ognuno della durata di due ore. Gli incontri si terranno nella scuola,

nell’orario scolastico (preferibilmente le ultime ore) e saranno tenuti dal gruppo

di lavoro costituito da Operatori ASL formati per il progetto.

Due Incontri Con I Formatori

• I primi 2 incontri saranno dedicati alla socializzazione tra i partecipanti, quindi

alla creazione di un clima accogliente e teso alla cooperazione tra pari:

1. far emergere opinioni, valori, pregiudizi, conoscenze di ognuno (brainstorming,

roleplaying, ecc. )

2. Il divario di età tra i formatori e i ragazzi dovrebbe essere limitato.

Un Incontro Eventualmente Con Gli Esperti

• Il successivo incontro sarà dedicato alla formazione-autoformazione sui temi del

progetto.

• lo sviluppo sessuale e le infezioni sessualmente trasmissibili; (effetti, rischi,

conseguenze, ecc.)

• individuazione degli argomenti da approfondire

• consultazione del materiale multimediale (cd rom, filmati, pubblicità ecc.)

Un Incontro Con I Formatori Asl

• Infine un incontro ( se necessario possono essere 2) sarà dedicato alla

progettazione dell’intervento con i pari con il supporto dei formatori ASL:

definizione dei contenuti, dei messaggi, degli strumenti didattici di supporto

(video, pieghevoli, cartelloni, fumetti, giochi di ruolo, ec…); realizzazione dei

materiali informativi; simulazione degli interventi con i pari (prova generale).

Ricaduta

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[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE

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• Completata la formazione dei peer educator, si passerà alla fase di “ricaduta” .

Cioè l’intervento dei peer in alcune classi delle 2° e 3° del ciclo di scuola

secondaria di secondo grado che l’ Istituto avrà individuato per questa attività.

• In ognuna di esse si terrà almeno un incontro tra pari, della durata di uno-due

ore.

Interventi Di Rinforzo (Durante L’anno Scolastico)

• Dopo l’attività dei peer nelle classi, a cura dei docenti con il supporto, a

richiesta, dell’equipe di progetto

Valutazione

• Somministrazione di un test di rilevazione delle conoscenze sulle MST (prima e

dopo l’intervento dei peer) per valutare l’efficacia della trasmissione delle

informazioni.

Presentazione Del Prodotto Finale

• video/comunication, a cura dei Peer, in un evento

AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee::

• SSccuuoollee ddeell DDiissttrreettttoo ddii MMaaddddaalloonnii-- MMaarrcciiaanniissee-- CCaasseerrttaa

PPrrooggeettttoo PPrroommoozziioonnee ddeell BBeenneesssseerree PPssiiccoollooggiiccoo

UUOOCC CCOOOORRDDIINNAAMMEENNTTOO UUOOMMII

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA MMAARRIIAA FFIILLOOMMEENNAA RROOBBEERRTTII

CCOONNTTAATTTTII:: EE--MMAAIILL GGIIOOVVAANNNNAA..CCAAPPOONNEE@@AASSLLCCAASSEERRTTAA11..IITT

CCOONNTTAATTTTII:: EE--MMAAIILL AANNNNAAMMAARRIIAA..LLOOMMBBAARRDDII@@AASSLLCCAASSEERRTTAA11..IITT

CCOONNTTAATTTTII:: EE--MMAAIILL EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

Descrizione del progetto

Il progetto si colloca all’interno di un orizzonte di pensiero che riconosce gli

adolescenti quali soggetti primari nella promozione del proprio benessere e non si

propone di incidere su specifici comportamenti a rischio bensì di raggiungere i

seguenti obiettivi :

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

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Obiettivi

Educativi

Promozione della salute e sviluppo di empowerment negli adolescenti

Intervento all’interno di gruppi di adolescenti utilizzando come modello

l’educazione tra pari, attualmente considerata, anche in riferimento

all’educazione alla salute, una delle metodologie più efficaci per lo sviluppo

di strategie di promozione e prevenzione di comportamenti a rischio rivolte

agli adolescenti.

Formativi

favorire lo sviluppo delle potenzialità e delle competenze personali e sociali

dei ragazzi, sollecitandone la partecipazione attiva e il protagonismo

nell’ideazione, progettazione, realizzazione e valutazione

favorire iniziative volte alla promozione del proprio benessere psicofisico,

relazionale, ambientale, a scuola e nel territorio.

Destinatari

• Studenti della scuola secondaria di II grado afferenti alle classi III

• Insegnanti della scuola secondaria di II grado minimo 8

• Personale ASL formato al corso Regionale

• Insegnanti delle scuole secondarie di II grado

• Giovani formati come peer educator

• Comune – Assessorato alle politiche giovanile/Assessorato all’Istruzione

Gli adulti collaborano con i ragazzi e, durante il primo anno assumono

principalmente la funzione di facilitatori di processi, quali ad esempio le

competenze sociali, le dinamiche di gruppo, le metodologie di ricerca; nel

secondo anno invece accompagnano cioè i ragazzi dall’autonomia progettuale

all’autonomia operativa.

Ruolo Della Scuola

La scuola riveste un ruolo decisamente importante in quanto non è solo

chiamata ad “ospitare” un progetto di prevenzione, ma è essa stessa reale

coprotagonista del progetto e non semplice destinataria.

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Nel contesto scolastico pertanto, oltre all’accordo formale di adesione da parte

della Dirigenza e del Collegio docenti, viene richiesta la nomina di un gruppo di

docenti referenti all’interno degli Istituti in cui il progetto è attivato quali garanti

del progetto stesso.

Vengono costantemente aggiornati sulle attività svolte dai ragazzi e dal secondo

anno di intervento in poi diventano, con gli educatori tra pari, i responsabili diretti

del proseguimento del progetto.

MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii ee VVeerriiffiiccaa

Fasi Del Progetto:

Le fasi del progetto si sviluppano nel corso dei 2/3 anni:

1° ANNO -Lancio della proposta a tutti i ragazzi delle classi terze (4)

-Auto-selezione degli educatori tra pari 6-7 per ogni classe

-Costituzione e formazione del gruppo degli educatori tra pari

-Progettazione autonoma, da parte dei ragazzi, delle azioni che

desiderano attivare nella scuola durante il secondo anno di lavoro

2° ANNO -Realizzazione, da parte degli educatori tra pari, delle iniziative di

cambiamento da loro ideate e progettate

-Valutazione del risultato

3° ANNO - Continuazione del lavoro iniziato dai peer formazione di un nuovo

gruppo di peer educators

-Presentazione del progetto e raccolta delle adesioni dei nuovi

ragazzi della scuola ad entrare a farne parte

-Formazione, costituzione e conduzione del gruppo dei NEW peer

educator da parte degli OLD peer sulla base delle competenze da

essi acquisite durante il biennio progettuale

- Presenza degli OLD peer insieme agli operatori e supportati dal

corpo docente, nelle fasi iniziali della costituzione del nuovo gruppo

peer al fine del raggiungimento della completa autonomia del

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progetto,s all’interno del contesto scolastico

1° ANNO/ 1ª FASE

(entro dicembre)

SELEZIONE DEGLI EDUCATORI TRA PARI

OBIETTIVI -Favorire la conoscenza tra operatori e ragazzi

-Far conoscere il progetto presentandone i contenuti

e favorendo la raccolta di aspettative e livello di

interesse

-Promuovere interesse e motivazione

-Proporre a tutti i ragazzi di diventare educatore tra

pari

-Individuare n* ragazzi/e per classe *n peer da

selezionare per classe = 25-30 circa

AZIONI -1 incontri di 2 ore in tutte le classi III realizzati nelle

aule di ciascuna classe

- Tra un incontro e l’altro possono intercorrere da 5 a

10 giorni

- Eventuale Stand informativo di promozione del

progetto: gli operatori sono presenti nella scuola per

una mattinata a disposizione degli studenti delle

classi target allo scopo di fornire chiarimenti e ulteriori

informazioni sul progetto

INCONTRI 1° INCONTRO:

-Presentazione sintetica della prima fase del progetto

2° INCONTRO:

- Proposta dei candidati e loro motivazioni

- Questionario individuale di autovalutazione

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1° ANNO/ 2ª FASE

(gennaio-febbraio)

COSTITUZIONE DEL GRUPPO DEGLI EDUCATORI TRA PARI

- Facilitare e promuovere la conoscenza del gruppo

- Presentare e condividere i presupposti metodologici

del progetto

- Accrescere il livello d’interazione

- Chiarire la mission del progetto

- Promuovere la progressiva assunzione di responsabilità

individuale e collettiva rispetto alla mission

- Aumentare la capacità di lavorare in gruppo e

sottogruppo

- Favorire l’esplicitazione e il confronto di aspettative

rispetto al percorso formativo

AZIONI - 2 incontri di 4 ore entrambi finalizzati ad una

conoscenza più approfondita tra operatori e Peer e

alla socializzazione degli stessi Peer attraverso

tecniche di gestione di gruppo.

+ 1 incontro eventuale

I 2 incontri devono essere possibilmente nella stessa

settimana

INCONTRI 1° INCONTRO:

- Presentazione delle giornate di lavoro

-Condivisione delle regole di gruppo

- Rielaborazione del lavoro della giornata ed

esplicitazione degli apprendimenti

2° INCONTRO:

-Verifica e presentazione della giornata

-Roleplaying

-Rielaborazione e verifica delle due giornate di lavoro

-Chiusura dei lavori

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1° ANNO/ 3ª FASE

(febbraio-aprile)

INDIVIDUAZIONE DEL TEMA E RICERCA

-Individuazione di un tema generatore

-Impostazione degli strumenti di ricerca

-Supporto alla prima sperimentazione sul campo

AZIONI - 4 incontri di2 ore: incontri di dibattito, di confronto, di

ricerca, atti ad individuare la mission del gruppo e a

mettere in opera strategie di ricerca, metodologie

operative con l’ausilio degli adulti presenti che

funzionano da esperti con capacità di orientare la

ricerca.

Già in questa fase si cercano gli strumenti e le

metodologie da implementare nel secondo anno

quando il progetto si allargherà a tutta la scolaresca.

INCONTRI 1° INCONTRO:

-Presentazione della Terza Fase e proposta di lavoro

per la prima giornata – visione di un film

2° INCONTRO:

-Restituzione delle attività da parte dei sottogruppi

-Confronto sui temi emersi

-Scelta dell’oggetto di lavoro, ossia del tema da

sviluppare nel progetto

3° INCONTRO:

-Pianificazione del lavoro (gruppi di lavoro, tempi,

compiti, etc.)

-Auto-valutazione sul lavoro svolto e sulla motivazione

4° INCONTRO:

- Valutazione finale della fase

1° ANNO/ 4ª FASE PROGETTAZIONE DELLE AZIONI

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(maggio-giugno)

-Facilitare l’emersione delle competenze presenti nei

gruppi

-Avviare l’elaborazione di un’ipotesi progettuale

funzionale ai propri desideri/bisogni di azione

-Promuovere competenze per la pianificazione

operativa

-Aumentare le competenze organizzative

-Stimolare la progettazione di microazioni

AZIONI 2 incontri consecutivi di 4 ore(possibilmente residenziali

(ideale è nei giorni immediatamente vicini alla

chiusura e/o apertura dell’anno scolastico).

INCONTRI 1° INCONTRO:

-Condivisione con gli insegnanti dei risultati della

ricerca e della progettazione delle azioni

-Lavori in sottogruppo per seminari tematici

2° INCONTRO:

-Stesura in sottogruppi di bozze di progetto

2° ANNO/ 5ª FASE

(da definire)

-INTERVENTO DEI PEER: DALLA MACRO ALLA MICRO

PROGETTAZIONE

-Realizzazione delle azioni progettate dai peer.

-il gruppo dei pari si fa promotore di una serie di azioni

integrate all’interno del contesto scolastico, con il

coinvolgimento trasversale di tutta la popolazione

studentesca.

AZIONI Non è possibile definire con precisione le fasi

operative di questo secondo anno in quanto

dipendono dal lavoro e dai risultati ottenuti dai Peer

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nel primo anno.

3° ANNO -RICONOSCIMENTO DEI PEER EDUCATORS NEL

CONTESTO SCOLASTICO

Promuovere la continuità del progetto integrando

nuove risorse umane che ne condividano le finalità e i

metodi

Instaurare nella scuola un nucleo stabile di soggetti

competenti capace di autorigenerarsi nel tempo.

AZIONI Non è possibile definire le fasi operative di questo

terzo anno

SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii

Cabina di regia: un rappresentante per ente partner: (docente coordinatore +

capogruppo ASL, ecc.); con funzioni di direzione strategica.

La cabina di regia analizza le linee di sviluppo degli interventi durante la loro

realizzazione,verifica il collegamento tra progettazione e realizzazione e,

progressivamente, valuta e dà visibilità ai risultati raggiunti.

Equipe operativa: operatori formati ASL + gruppo di insegnanti referenti e garanti

del progetto stesso

Coordinatore: capogruppo ASL che supervisiona, indirizza metodologicamente e

organizza le équipe operative, garantendo l’uniformità del progetto, raccorda i

livelli strategico e operativo.

AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee::

SSccuuoollee ddeell DDiissttrreettttoo ddii MMaaddddaalloonnii-- MMaarrcciiaanniissee-- CCaasseerrttaa

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OOFFFFEERRTTAA DDEELL DDIISSTTRREETTTTOO SSAANNIITTAARRIIOO 1144

DDIIRREETTTTOORREE MMAARRIIAA LLUUIISSAA GGOOLLIIAA

EEdduuccaazziioonnee aallll’’aaffffeettttiivviittàà ee aallllaa sseessssuuaalliittàà

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA FFRRAANNCCAA SSEERRIINNOO

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: FFRRAANNCCAA..SSEERRIINNOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA11..IITT

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

Descrizione del progetto

L’educazione sessuale è inscindibile dall’educazione generale della persona, in

quanto parte integrante dell’essere umano e della sua identità. In modo

particolare nel periodo adolescenziale una mancata educazione può portare a

conseguenze importanti: le malattie sessualmente trasmesse e le gravidanze

indesiderate nelle minorenni.

OObbiieettttiivvii

1. Educare gli adolescenti a una sessualità responsabile che comprende sia

un’educazione alle emozioni sia l’acquisizione di informazioni rispetto alle

trasformazioni del corpo (anatomia e fisiologia dell’apparato sessuale maschile e

femminile).

2. Aumentare le conoscenze sulla contraccezione e le MST.

3. Promuovere la conoscenza e l’utilizzo del Consultorio Familiare.

DDeessttiinnaattaarrii

Studenti delle classi seconde della Scuola Secondaria di II grado.

MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa

Incontro informativo di 1 ora con gli insegnanti delle classi coinvolte per informarli

sul contenuto degli interventi con i ragazzi in modo da potersi interfacciare

durante le lezioni in classe.

Due incontri di 1 ora per ogni gruppo di massimo 2 classi.

Questionario d’ingresso per analizzare le conoscenze ed esprimere eventuali

bisogni.

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

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SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii

Dott.ssa Franca Serino - Referente Educazione alla Salute D.S.14

Ginecologi Specialisti ambulatoriali del D.S.14

Neuropsichiatra Infantile U.O.M.I. D.S.14 - Dott.ssa Ida Distinto

Ostetriche dei Consultori del D.S.14 - Dott.ssa R. Tammelleo, Dott.ssa R. De Sisto

AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee

Distretto Sanitario 14 di Teano - Comuni di Teano, Sessa Aurunca.

LLaa ssaalluuttee ssii sseerrvvee aa ttaavvoollaa:: pprreevveennzziioonnee ddeellllee ppaattoollooggiiee

mmeettaabboolliicchhee

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA SSEERRIINNOO FFRRAANNCCAA SSEERRIINNOO

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: FFRRAANNCCAA..SSEERRIINNOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL ::EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

Descrizione del Progetto

Progetto di educazione alimentare e motoria per la prevenzione dell’obesità e

del diabete tipo2, patologie strettamente collegate a scorretti stili di vita. Con la

collaborazione del Centro per la cura del diabete del Distretto Sanitario 14 si è

evidenziato come sempre più spesso si riscontra l’insorgenza del diabete 2 in età

giovanile. Inoltre il Sistema di sorveglianza Occhio alla Salute ha calcolato una

percentuale allarmante per il sovrappeso e l’obesità in età scolare del 49% in

Campania.

OObbiieettttiivvii

Sensibilizzare i genitori sui rischi delle patologie strettamente collegate a stili di vita

scorretti. Educare ai principi di una sana alimentazione con la riscoperta della

dieta mediterranea. Promuovere e incentivare l’attività fisica.

DDeessttiinnaattaarrii

Insegnanti e genitori della scuola primaria e secondaria di I grado.

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Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

91

MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa

Sono previsti 2 incontri formativi pomeridiani con gli insegnanti di 1 ora per

supportarli nel lavoro che essi svolgeranno in classe con gli alunni per educarli a

una sana alimentazione, migliorando in modo particolare la merenda a scuola

con il suggerimento di uno strumento operativo (il Merendometro per una sana

merenda).

I genitori saranno coinvolti con un questionario preliminare sulle abitudini

alimentari della famiglia a cui seguiranno 2 o più incontri pomeridiani per motivarli

al cambiamento e investire così sulla salute della famiglia.

SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii

Dott.ssa Franca Serino - Referente Educazione alla Salute D.S.14, Biologa

Nutrizionista del Centro per la Cura del Diabete D.S.14 di Teano

Dott. Andrea Del Buono - Medico diabetologo del Centro per la Cura del

Diabete del D.S.14 di Teano

AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee

Distretto Sanitario 14 di Teano - Comuni di Teano, Sessa Aurunca, Cellole, Vairano

Patenora.

PPaassssoo ddooppoo ppaassssoo vveerrssoo iill bbeenn……eesssseerree!!

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA FFRRAANNCCAA SSEERRIINNOO

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: FFRRAANNCCAA..SSEERRIINNOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL ::EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

Descrizione del progetto

L’adolescenza è un periodo in cui i cambiamenti del corpo e l’influenza dei mass

media sull’aspetto fisico possono orientare a fare scelte non adeguate sia in

campo alimentare sia sportivo. E’ importante, quindi, educare alla

consapevolezza e al senso critico delle scelte alimentari che possono influenzare

la salute futura.

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

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OObbiieettttiivvii

1. Educare i ragazzi all’accettazione del corpo che cambia per evitare rischi di

obesità e di anoressia

2. Educare alla conoscenza dei nutrienti e del fabbisogno energetico, alle scelte

corrette degli alimenti e alla dieta mediterranea oltre che alle scelte consapevoli

per proteggere la propria salute con la lettura delle etichette nutrizionali e allo

sviluppo di senso critico nei confronti della pubblicità.

3. Educare all’importanza dell’attività fisica e dello sport.

DDeessttiinnaattaarrii

Studenti delle classi prime e seconde della Scuola Secondaria di II grado.

MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa

Incontro informativo pomeridiano di 1 ora con gli insegnanti di Scienze, Scienza

dell’alimentazione ed Educazione Fisica per coinvolgerli nel progetto con attività

didattiche mirate.

Tre incontri di 1 ora con gruppi omogenei formati da 2 classi.

Si somministra un questionario per fare emergere le conoscenze rispetto al tema

del progetto.

Durante gli incontri con l’aiuto di slide si sviluppano i vari argomenti sulla sana

alimentazione.

Nel terzo incontro lavori di gruppo (compilazione del diario alimentare,

individuare gli errori, ecc.).

SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii

Dott.ssa Franca Serino - Biologa Nutrizionista, Referente distrettuale di Educazione

alla Salute.

AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee

Distretto Sanitario 14 di Teano - Comuni di Teano, Vairano Patenora.

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PPrroommoozziioonnee ddeell bbeenneesssseerree ppssiiccoollooggiiccoo:: rriiccoonnoosscciimmeennttoo ddeellllee

eemmoozziioonnii,, ggeessttiioonnee ddeellllaa rraabbbbiiaa ee ddeellll’’aaggggrreessssiivviittàà

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA FFRRAANNCCAA SSEERRIINNOO

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: FFRRAANNCCAA..SSEERRIINNOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL ::EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

DDeessccrriizziioonnee ddeell pprrooggeettttoo

L’adolescenza è un periodo di trasformazione rapido che investe il corpo, la

personalità, il rapporto con le figure di riferimento, la sessualità. Cambia, in

generale, l’immagine di sé e il modo di rapportarsi al mondo esterno. A volte tali

mutamenti procedono in maniera armonica, altre volte producono disagi e

smarrimenti che troppo spesso non sono esternalizzati, con il rischio di canalizzarsi

verso atteggiamenti e comportamenti disfunzionali. Attraverso il confronto con i

docenti degli istituti superiori, sempre più spesso emergono le marcate difficoltà

dei ragazzi della fascia adolescenziale a gestire le relazioni tra pari con modalità

adeguate e gratificanti lasciando spazio a comportamenti impulsivi e aggressivi.

OObbiieettttiivvii

Il programma prevede i seguenti temi:

- Riconoscere le emozioni - Distinguere tra bisogni e desideri - Imparare a esprimere

giudizi sui comportamenti e non sulla persona

- Controllare la rabbia e l’aggressività

DDeessttiinnaattaarrii

Studenti delle scuole secondarie di II grado.

MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa

Il progetto si attua attraverso incontri con un numero non superiore ai 40 soggetti,

con esposizioni frontali dei temi anche con l’ausilio di slide ed esercizi esperienziali

in piccoli gruppi. I temi del progetto sono trattati in 2 ore circa.

Alla fine degli incontri i ragazzi compilano un questionario di gradimento.

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SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii

Dott.ssa Franca Serino - Referente Educazione alla Salute D.S.14

Dott. Domenico Riccio - Psicologo dell'Unità Operativa Salute Mentale del D.S.14.

AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee

Comuni del Distretto Sanitario 14.

RRaaggaazzzzii……iinn ffoorrmmaa!! PPrreevveennzziioonnee ddeellllee ppaattoollooggiiee mmeettaabboolliicchhee

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA FFRRAANNCCAA SSEERRIINNOO

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: FFRRAANNCCAA..SSEERRIINNOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL ::EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

DDeessccrriizziioonnee ddeell pprrooggeettttoo

Nel periodo della pre-adolescenza e adolescenza i comportamenti alimentari

sono fortemente influenzati dal gruppo dei pari, e le abitudini alimentari acquisite

in famiglia possono essere relativamente condizionanti se corrette. Pertanto, a

quest’età, è importante agire con informazioni chiare per poter svolgere un ruolo

di prevenzione per le patologie strettamente correlate a stili di vita non adeguati.

OObbiieettttiivvii

Educare i ragazzi alla scelta di una sana alimentazione attraverso la conoscenza

dei nutrienti e della piramide alimentare, alle scelte consapevoli per proteggere

la propria salute con la lettura delle etichette nutrizionali e allo sviluppo di senso

critico nei confronti della pubblicità. Importanza dell’attività fisica. Conoscenza

dei rischi dell’obesità e del diabete tipo 2.

DDeessttiinnaattaarrii

Studenti delle classi prime, seconde e terze della Scuola Secondaria di I grado.

MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa

Incontro informativo pomeridiano di 1 ora con gli insegnanti di Scienze e di

Educazione fisica per coinvolgerli nel progetto con attività didattiche mirate.

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[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE

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Tre incontri di 1 ora con gruppi omogenei formati da 2 classi. Gli incontri saranno

preceduti da una scheda su cui scegliere l’argomento di maggiore interesse di

quelli in elenco, da sviluppare nell’incontro con l’esperto.

Nel terzo incontro, lavori di gruppo con l’aiuto degli insegnanti per suggerire

strategie al cambiamento delle abitudini sbagliate.

SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii

Dott.ssa Franca Serino - Referente distrettuale di Educazione alla Salute, Biologa

Nutrizionista del Centro per la Cura del Diabete D.S.14 di Teano

Dott. Andrea Del Buono - Medico diabetologo del Centro per la Cura del

Diabete del D.S.14 di Teano

AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee

Distretto Sanitario 14 di Teano - Comuni di Teano, Sessa Aurunca, Cellole, Vairano

Patenora.

SSaalluuttee ee iiggiieennee ddeellllaa bbooccccaa ee ddeeii ddeennttii ee ccoorrrreettttaa ppoossttuurraa

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA FFRRAANNCCAA SSAARRIINNOO

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL :: FFRRAANNCCAA..SSEERRIINNOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL ::EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

DDeessccrriizziioonnee ddeell pprrooggeettttoo

Le malattie del cavo orale sono strettamente correlate agli stili di vita (igiene e

alimentazione); la placca batterica è il fattore responsabile della carie e della

malattia parodontale. È stato ampiamente dimostrato come è strettamente

correlata la salute dentale con la postura.

OObbiieettttiivvii

Educare a prendersi cura della propria persona attraverso la pulizia corretta dei

denti e della corretta postura nei banchi della scuola.

DDeessttiinnaattaarrii

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

96

Alunni della scuola primaria e secondaria di I grado.

MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa

Incontro in ogni classe sulle tecniche di igiene orale con il supporto di slide e

filmati. Esercizi di postura in classe. Questionario per valutare le conoscenze

apprese.

SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii

Dott.ssa Franca Serino - Referente Educazione alla Salute del D.S.14 di Teano

Odontoiatri Specialisti ambulatoriali del D.S.14

Dott.ssa A. Carelli - Fisioterapista della Riabilitazione dell’UOMI di Mignano Monte

Lungo.

AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee

Distretto Sanitario 14 di Teano - Comuni di Teano, Mignano Monte Lungo, Sessa

Aurunca.

EEqquuiittàà iinn SSaalluuttee.. AAddoozziioonnee ddii ssttiillii ddii vviittaa ssaalluuttaarrii

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA FFRRAANNCCAA SSEERRIINNOO SSEERRIINNOO

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL :: FFRRAANNCCAA..SSEERRIINNOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL ::EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

Descrizione del progetto

Promuovere azioni a favore delle persone e comunità più fragili in modo da

rendere l’offerta di salute sempre più orientata all’Equità. L’educazione alla

salute rappresenta un percorso di crescita cognitiva ed emotiva che promuove

la consapevolezza di essere in grado di poter prendersi cura di sé. Per ottenere

questo risultato occorre sviluppare abilità e competenze che servono per tutelare

la salute. Il progetto orienta verso l’adozione di stili di vita salutari attraverso una

corretta alimentazione e la promozione dell’attività fisica.

OObbiieettttiivvii

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[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

97

Riduzione delle patologie conseguenti a una cattiva alimentazione e scarsa

attività fisica attraverso il miglioramento dei comportamenti alimentari e

incremento dell’attività fisica.

Promuovere queste competenze attraverso gli insegnanti opportunamente

formati.

Coinvolgere le famiglie a migliorare l’alimentazione e a favorire l’attività fisica dei

propri figli attraverso la distribuzione di materiale cartaceo.

DDeessttiinnaattaarrii

Docenti delle scuole primarie (V elementare), delle scuole secondarie di I grado e

del biennio delle scuole secondarie di II grado.

Gli alunni attraverso i lavori in classe.

MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa

Presentazione del progetto alle scuole con la partecipazione del Comune

(promotore di iniziative locali per rendere più facili scelte salutari), le associazioni

sportive del territorio e associazioni di volontariato. Corso di formazione per i

docenti di 12 ore sui principi di una sana alimentazione e attività fisica con

consegna del materiale didattico da utilizzare in classe con gli alunni.

Manifestazione finale di fine anno scolastico in cui gli alunni presenteranno i lavori

svolti.

SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii

Servizio di Educazione alla Salute dell’ASL Caserta

Dott.ssa Franca Serino - Biologa nutrizionista, Referente Educazione alla Salute

D.S.14

Operatori Sanitari del Distretto 14

AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee

Distretto Sanitario 14 di Teano - Comuni di Sessa Aurunca.

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

98

ÈÈ tteemmppoo ddii ssoorrrriiddeerree!! SSccrreeeenniinngg ppeerr llaa pprreevveennzziioonnee ddeellllaa

mmaalloocccclluussiioonnee ddeennttaallee

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA FFRRAANNCCAA SSEERRIINNOO

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL :: FFRRAANNCCAA..SSEERRIINNOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL ::EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

Descrizione del progetto

La mancanza di interventi di prevenzione in campo odontoiatrico porta

all’incremento di carie, malocclusione e altre patologie della bocca, causando

disagi funzionali,posturali ed estetici.

OObbiieettttiivvii

Individuare precocemente problemi di malocclusione per consentire ai genitori di

intraprendere le opportune cure.

DDeessttiinnaattaarrii

Alunni della scuola primaria.

MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa

Breve lezione teorica in ogni classe sull’igiene dentale. Previa autorizzazione dei

genitori si eseguono visite obiettive finalizzate alla diagnosi di carie e

malocclusione con strumentazione autoclavata e imbustata messa a disposizione

dallo specialista. Valutazione del feed-back attraverso un disegno a fine

giornata.

SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii

Dott.ssa Franca Serino - Referente Educazione alla Salute D.S.14

Odontoiatri Specialisti ambulatoriali del D.S.14

Infermiere U.O.A.S.B. del D.S.14

AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee

Distretto Sanitario 14 di Teano - Comuni di Teano, Mignano Monte Lungo, Sessa

Aurunca

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[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

99

OOFFFFEERRTTAA DDEELL DDIISSTTRREETTTTOO SSAANNIITTAARRIIOO 1155

DDIIRREETTTTOORREE DDOOTTTT EEMMIILLIIOO FFIILLEETTTTII

IIll BBuulllliissmmoo:: llee pprroobblleemmaattiicchhee ddii aauuttoossttiimmaa

REFERENTE TERRITORIALE DOTT.SSA RAFFAELLA FERRUCCI (SOCIOLOGA)

REFERENTE TERRITORIALE LANDINO FIORENZA(CPSI)

REFERENTE TERRITORIALE DOTT. SEVERINO FERDINANDO PERROTTA (MEDICO PEDIATRA)

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA CCRRIISSTTIIAANNAA FFEERRRRUUCCCCII ((MMEEDDIICCOO))

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: CCRRIISSTTIIAANNAA..FFEERRRRUUCCCCII@@AASSLLCCAASSEERRTTAA11..IITT

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL ::EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

Descrizione del progetto

Secondo varie ricerche, l’essere vittima di bullismo si correla con la bassa

autostima; meno chiaro è il ruolo che gioca la stessa nel comportamento del

bullo.

OObbiieettttiivvii

Gli obiettivi e le finalità di tale progettazione sono rivolte allo screening precoce

di vittime e fautori di bullismo, mediante valutazione attraverso test, filmografia e

percorsi psicoeducativi volti alla diminuzione degli episodi ed all’induzione di

condotte appropriate nei vari contesti sociali.

DDeessttiinnaattaarrii

Alunni delle Scuole Secondarie di I grado appartenenti al comune capofila

(Piedimonte Matese) del D.S.15.

MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa

Per la valutazione verranno adoperati strumenti standardizzati e riconosciuti dalla

comunità accademica.

SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

100

Dott.ssa Cristiana Ferrucci, Dott.ssa Maria Antonietta Raviele, Dott. Diego Aceto -

Professionisti della UOMI del D.S.15

AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee

Comune di Piedimonte Matese - Distretto Sanitario 15

UUnnoo ddii nnooii……ccoonn nnooii

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA CCRRIISSTTIIAANNAA FFEERRRRUUCCCCII

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: CCRRIISSTTIIAANNAA..FFEERRRRUUCCCCII@@AASSLLCCAASSEERRTTAA11..IITT

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL ::EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

Descrizione del progetto

“La salute è una condizione di armonico equilibrio funzionale, fisico e psichico,

dell’individuo dinamicamente integrato nel suo ambiente naturale e sociale” A.

Seppilli 1966

Un diritto fondamentale di ogni essere umano è rappresentato dal possesso del

migliore stato di salute, che ciascuno è capace di raggiungere, intendendosi

per salute non solo l’assenza di malattia o di infermità, ma solo lo stato di

benessere fisico e mentale e sociale.

L’evoluzione culturale e scientifica che la nostra civiltà ha raggiunto definisce che

oggi la disabilità deve rappresentare un punto di forza tra gli standard della

normalità.

La solitudine della persona nell’affrontare la sua diversità porta spesso a

sofferenze indicibili. Tanti sono i percorsi per affrontare il “disagio” a fronte di

arginare una marcata esclusione sociale che porta ad una deriva delle relazioni.

Il fenomeno assume la dominanza di una logica dicotomizzante in inclusi ed

esclusi e chi resta indietro ha difficoltà a recuperare, ciò genera che una società

che se non massifica – estromette. “

La democraticità della nostra società , liberata da valori falsi o superati , deve

concentrarsi sulla dignità della persona , oltre ogni limite, ogni’ uno è attore del

proprio destino .

Nel 1978 con la dichiarazione” d’Alma ATA OMS “si raccomanda ai paesi membri

di ridurre gli Ospedali a favore dei servizi di base per migliorare gli stili di vita e

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[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

101

l’inclusione sociale. Il progetto nasce e si sviluppa proprio sul concetto

dell’inclusione in tutto il suo genere e nello specifico sulla sfera scolastica.

Gli strumenti utili da cui partire , oltre al sostegno della famiglia con disabile , le

Istituzioni devono favorire e sostenere la scolarizzazione del disabile , e

l’inclusione del disabile nel gruppo classe . Percorso non assolutamente scontato

… anzi tali azioni procurano un grosso carico “ emotivo – etico – organizzativo –

funzionale per il dirigente scolastico ed il suo staff .

L’inclusione non si concentra solo sul “ disabile “ ma sulla sua stessa famiglia e sul

gruppo scolastico e relativi nuclei familiari . Il progetto raccoglie i vissuti ( dei

disabili / delle famiglie / dei dirigenti , di anni di esperienze” fatte sul campo,

dove le diverse figure professionali coinvolte , il più delle volte si sono dovute

inventare e reinventare, vista la scarsità di strumenti e risorse, nell’accogliere

istanze e/o vere e proprie richieste di aiuto, sia dalle famiglie in difficoltà ,sia dalla

scuola e i suoi organismi. È possibile, oggi, codificare tali azioni,e gli interventi

intrapresi, tanto da definire linee guida ( pedagogiche / assistenziali ) condivisibili,

e assolutamente da condividere, con la rete territoriale dei servizi, in sostegno

alle Istituzioni del territorio.

OObbiieettttiivvii

Introdurre nella grande istituzione scolastica “ chi ha parametri di lettura… e di

opera … e di applicazione diversa . Chi per comunicare non osserva i dettami

della classica convivenza e comunicazione .

Le Istituzioni devono permettere una reale e non fittizia partecipazione alla vita

scolastica/sociale e alla gestione del proprio sapere, tenendo conto della paura

“del non normale e del diverso”. Un Istituzione scolastica che elude questa

esigenza fondamentale non può che mancare al suo scopo; spesso è necessario

chiedere aiuto alle Istituzioni limitrofe, quali il Distretto Sanitario e i Servizi Sociali

Territoriali.

La disabilità deve essere percepita come una scommessa di rivalsa e deve

rappresentare uno l’elemento di “ differenza rivoluzionario “ , nel contesto di

una classe sociale votata alla perfezione …

L’individuo deve farsi soggetto promotore di politiche sociali di tutela e di

sostegno , escludendo ogni tentativo di sopraffazione e/o di burocratizzazione.

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

102

L’inclusione rappresenta un intervento sociale che tende a modificare

consapevolmente il comportamento nei confronti del disabile, di essa, si

presuppone che il gruppo multidisciplinare discente, focalizzi azioni di interesse

soggettivo e oggettivo , in cui si richiede la rimozione “ della resistenza “

proposte e/o operata dai gruppi accoglienti.

DDeessttiinnaattaarrii

Glii insegnanti e il personale ATA, agli operatori socio-assistenziali,le famiglie degli

studenti di classi che ospitano scolari diversamente abili, le famiglie che hanno al

loro interno figli con disabilità, le Istituzioni locali.

Il progetto si rivolge principalmente all’ingresso del minore disabile nella 1° fase

della vita - scuola dell’ infanzia, di accompagnamento nel percorso scolastico,

concentrandosi poi nella fase adolescenziale dove le esigenze sia del disabile

che il suo contesto si ampliano

MMeettooddoollooggiiee,, SSttrruummeennttii EE VVeerriiffiiccaa

La durata del progetto copre l’intero anno scolastico individuato, in cui si

prevede:

- la presentazione del progetto;

- la scelta di metodologie di lettura del bisogno semplice e complesso;

- un calendario d’incontri con le varie figure individuate per la realizzazione del

progetto;

- quattro incontri mensili sui plessi individuati - orari compatibili;

- la somministrazione di strumenti utili all’inclusione- schede di valutazione- video

proiezioni- costruzione di un gruppo;

- realizzazione di un villaggio virtuale per la collocazione degli attori coinvolti, per

sviluppare modalità inclusive e relazionali tra le parti;

- le informazioni utili di contenitori che raccolgono i “rifiuti” delle relazioni difficili;

La metodologia di erogazione include un processo di comunicazione

dinamico/interpersonale, diretto a fornire le informazioni necessarie per un esame

critico dei problemi della salute ed a responsabilizzare gli individui ed i gruppi

sociali nelle scelte comportamentali,che producono effetti diretti o indiretti sulla

salute fisica e psichica dei singoli e della collettività.

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103

Somministrazione di test finali, atti a dimostrare, il raggiungimento degli obiettivi

prefissati e per il gradimento del lavoro.

SSeerrvviizzii EE OOppeerraattoorrii CCooiinnvvoollttii

Sociologo, pediatra, neuropsichiatra infantile, psicologo, infermiere,assistente

sociale territoriale; counseling specialistico, tecnico della riabilitazione; operatori

scolastici.

AArreeaa TTeerrrriittoorriiaallee DDii AAttttuuaazziioonnee

Distretto Sanitario 15, e nello specifico i Plessi Scolastici collocati nei Comuni di

Piedimonte Matese, Alife, Caiazzo o presso altri plessi che registrano casi ad alta

complessità.

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

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104

OOFFFFEERRTTAA DDEELL DDIISSTTRREETTTTOO SSAANNIITTAARRIIOO 1177

DDIIRREETTTTOORREE DDOOTTTT.. AANNIIEELLLLOO CCAANNNNAAVVAALLEE

SSoommmmiinniissttrraazziioonnee ddii ffaarrmmaaccii aa SSccuuoollaa

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA SSAATTUURRNNIINNAA VVEENNEERROOSSOO

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: SSAATTUURRNNIINNAA..VVEENNEERROOSSOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL ::EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

Descrizione del progetto

Corso di “Somministrazione dei farmaci a scuola” per gli alunni che ne

necessitano durante l’orario scolastico, a seguito della stipula di un protocollo

d’Intesa tra ASL CE DS.17 di Aversa e l’USR – Ambito territoriale di Caserta in linea

con l’Atto di Raccomandazione Interministeriale (Ministero della Salute e Ministero

Dell’Istruzione) del 25/11/2005 che in cinque brevi articoli legifera tale tematica

Obiettivi

Sviluppo delle attività di Educazione Sanitaria Distrettuale

La diffusione del Corso è stata realizzata con contatto diretto ed empatico, on-

line, con manifesti pubblicitari, materiale cartaceo in collaborazione con l’URP

Aziendale e, supporto giornalistico.

Il Corso è informativo/formativo, teorico/pratico, con filmati a tema ed ampio

spazio per la discussione con l’utenza.

Sono somministrate schede di gradimento e rilasciati Attestati di partecipazione.

Il programma comprende il monitoraggio annuale sulla base di una costante ed

aperta disponibilità a problematiche esposte dalle scuole sulla tematica trattata.

Destinatari

Personale scolastico : docenti e non docenti

Metodologie, strumenti e verifica

incontri a gruppi (max 30 discenti) con relazioni da parte di personale

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[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

105

qualificato ed eventuali dimostrazioni pratiche sempre a piccoli gruppi

circa modalita’ di somministrazione dei piu’ comuni farmaci e

comportamenti da tenere in caso di reazioni avverse

somministrazione di test e schede valutative in rapporto alle attivita’

espletate

Servizi e operatori coinvolti

personale dipendente asl della UOMI e distrettuale

Area territoriale di attuazione

Aversa

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

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OOFFFFEERRTTAA DDEELL DDIISSTTRREETTTTOO SSAANNIITTAARRIIOO 1188

DDIIRREETTTTOORREE DDOOTTTT.. LLUUIIGGII DDII MMOONNTTEE

SSoommmmiinniissttrraazziioonnee ddii ffaarrmmaaccii aa SSccuuoollaa

RREEFFEERREENNTTEE TTEERRRRIITTOORRIIAALLEE PPEERR LL’’EEDDUUCCAAZZIIOONNEE AALLLLAA SSAALLUUTTEE DDOOTTTT..SSSSAA CCOONNCCEETTTTAA MMAASSSSIIMMOO

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA VVEENNEERROOSSOO SSAATTUURRNNIINNAA VVEENNEERROOSSOO

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: SSAATTUURRNNIINNAA..VVEENNEERROOSSOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

Descrizione del progetto

Normative circa somministrazione farmaci a scuola.

Il Corso è informativo/formativo, teorico/pratico, con filmati a tema ed ampio

spazio per la discussione con l’utenza.

Sono somministrate schede di gradimento e rilasciati Attestati di partecipazione.

La diffusione del Corso è stata realizzata con contatto diretto ed empatico, on-

line, con manifesti pubblicitari, materiale cartaceo in collaborazione con l’URP

Aziendale e, supporto giornalistico

Il programma comprende il monitoraggio annuale sulla base di una costante ed

aperta disponibilità a problematiche esposte dalle scuole sulla tematica trattata.

Obiettivi

Destinatari

tutto il personale scolastico delle scuole d’infanzia, primarie e secondarie

di primo grado (docenti e non)

Metodologie, strumenti e verifica

incontri a gruppi (max 30 discenti) con relazioni da parte di personale

informazione a tutto il personale della scuola in merito sia alle normative che alle

azioni da mettere in atto in caso siano presenti a scuola alunni che necessitano di

somministrazione di farmaci durante l’orario scolastico

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[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

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qualificato ed eventuali dimostrazioni pratiche sempre a piccoli gruppi circa

modalita’ di somministrazione dei piu’ comuni farmaci e comportamenti da

tenere in caso di reazioni avverse

somministrazione di test e schede valutative in rapporto alle attivita’ espletate

Servizi e operatori coinvolti

personale dipendente asl della UOMI

Area territoriale di attuazione

comuni del distretto 18: Carinaro-Casaluce-Cesa-Gricignano-Orta di

Atella -Sant’Arpino-Succivo-Teverola

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

108

OOFFFFEERRTTAA DDEELL DDIISSTTRREETTTTOO SSAANNIITTAARRIIOO 1199

DDIIRREETTTTOORREE DDOOTTTT.. VVIINNCCEENNZZOO IIOODDIICCEE

SSoommmmiinniissttrraazziioonnee ddii ffaarrmmaaccii aa SSccuuoollaa

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: DDOOTTTT..SSSSAA SSAATTUURRNNIINNAA VVEENNEERROOSSOO

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: SSAATTUURRNNIINNAA..VVEENNEERROOSSOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

Descrizione del progetto

Normative circa somministrazione farmaci a scuola.

Il Corso è informativo/formativo, teorico/pratico, con filmati a tema ed ampio

spazio per la discussione con l’utenza.

Sono somministrate schede di gradimento e rilasciati Attestati di

partecipazione. La diffusione del Corso è stata realizzata con contatto diretto ed

empatico, on-line, con manifesti pubblicitari, materiale cartaceo in

collaborazione con l’URP Aziendale e, supporto giornalistico

Il programma comprende il monitoraggio annuale sulla base di una costante

ed aperta disponibilità a problematiche esposte dalle scuole sulla tematica

trattata.

Obiettivi

Destinatari

tutto il personale scolastico delle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di

primo grado (docenti e non)

Metodologie, strumenti e verifica

incontri a gruppi (max 30 discenti) con relazioni da parte di personale

informazione a tutto il personale della scuola in merito sia alle normative che

alle azioni da mettere in atto in caso siano presenti a scuola alunni che

necessitano di somministrazione di farmaci durante l’orario scolastico

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[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

109

qualificato ed eventuali dimostrazioni pratiche sempre a piccoli gruppi circa

modalita’ di somministrazione dei piu’ comuni farmaci e comportamenti da

tenere in caso di reazioni avverse

somministrazione di test e schede valutative in rapporto alle attivita’ espletate

Servizi e operatori coinvolti

personale dipendente asl della UOMI

Area territoriale di attuazione

Scuole dei comuni del distretto 19: Frignano-Lusciano-Parete-

S.Marcellino-Trentola Dugenta-Villa Di Briano

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

110

OOFFFFEERRTTAA DDEELL DDIISSTTRREETTTTOO SSAANNIITTAARRIIOO 2200

DDIIRREETTTTOORREE DDOOTTTT.. NNIICCOOLLAA AANNDDRRIIEELLLLAA

““ LLeetttteerraaAAii NNoonnnnii”” SSccrreeeenniinngg CCoolloonn RReettttoo

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO:: CCIIPPRRIIAANNOO DD’’AALLEESSSSAANNDDRROO CCPPSSII

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: CCIIPPRRIIAANNOO..DDAALLEESSSSAANNDDRROO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

Descrizione del progetto

Nell’ambito del progetto aziendale, sono state trattate le patologie e le

conseguenze dei tumori del Colon e Retto , nonché l’importanza della

prevenzione in ambito di queste patologie.

Obiettivi

L’obiettivo è stato quello di accostare alla prevenzione il maggior numero

possibile della popolazione, nella fascia di età di riferimento.

Destinatari

Il progetto è rivolto alla fascia di età dai 45 ai 75 anni di età.

Metodologie, strumenti e verifica

Nell’ambito del programma sono attuati una serie di incontri con i docenti di

tutte le scuole primarie del Distretto 20 e di alcune scuole del Distretto 18. Negli

incontri si è dà informazione sul tipo di patologie e dell’importanza della

prevenzione, qui si è poi lasciato una lettera “Lettera ai nonni”, con tutte le

informazioni riguardanti il modo di come si poteva effettuare l’esame per lo

screening, giorni di apertura per il ritiro e quant’atro di interesse. Gli strumenti

utilizzati sono: una lettera per ogni nonno e nonna da far giungere in tutte le

famiglie e gli incontri nelle sedi scolastiche. Il monitoraggio è fatto mediante il

controllo del numero di campioni di esami da effettuare pervenuti nella sede del

distretto

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[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

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Servizi e operatori coinvolti

Gli operatori coinvolti: il referente di Educazione alla salute del Distretto 20, il

Direttore del Distretto, il Referente di Educazione alla Salute dell’ASL CE. Alcuni

Assistenti sociali volontari.

Area territoriale di attuazione

Distretto 20 di Casal di Principe: IC Scuola statale DD2- DD1- Casal di P. IC –

Casapesenna, Villa Literno, San Cipriano d’Aversa- Distretto 18 Succivo: IC.

Casaluce.

““ SSiiccuurrVViiaa”” LLaa ssiiccuurreezzzzaa ssuullllaa ssttrraaddaa

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Descrizione del progetto

diffondere nei giovani la cultura della Sicurezza Stradale; promuovere

comportamenti corretti, sicuri e responsabili sulle strade con particolare

riferimento all’uso dei sistemi di protezione individuale come la cintura di

sicurezza e il casco; sviluppare negli adolescenti il senso di responsabilità, rispetto

per sé e per gli altri, rispetto per l’ambiente circostante; informare sui

comportamenti a rischio inerenti gli incidenti stradali (assunzione di

alcool/farmaci psicotropi/droghe, eccesso di velocità, mancato uso di dispositivi

di sicurezza, stanchezza, etc.); diffondere la conoscenza delle Regole del Nuovo

Codice della Strada con indicazioni su norme di comportamento; informare gli

adolescenti sui rischi degli effetti dell’alcool, dei farmaci psicotropi e delle

droghe sulla guida; rendere consapevoli i ragazzi dei comportamenti a rischio

attivati e su come modificarli.

Obiettivi

per gli insegnanti delle scuole secondarie di II grado e delle autoscuole, per

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

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operatori di altre agenzie: favorire processi di partecipazione, creando le

condizioni affinchè fra adulti e adolescenti si apra la comunicazione sui temi

dell’identità, del rischio, della salute, delle relazioni; sensibilizzare e informare i

“moltiplicatori di salute” sull’importanza di affrontare con i giovani i rischi connessi

alla guida; rendere consapevoli i partecipanti dell’importanza del loro ruolo di

educatori su questi temi; stimolare la motivazione a diventare moltiplicatori

dell’azione preventiva, attraverso la valorizzazione delle loro risorse e

competenze specifiche; favorire l’individuazione di strategie comunicative

adeguate ad affrontare i temi con i giovani.

Destinatari

Sono coinvolti nelle azioni di formazione e nella prevenzione a cascata

Personale ASL formato al corso Regionale

Altro personale ASL :del Dipartimento delle Dipendenze, del Dipartimento di

Prevenzione, del Servizio Emergenza Territoriale 118 ecc,

Insegnanti delle scuole secondarie di II grado in particolare Docenti per il

patentino, Istruttori autoscuole

Giovani formati come peer educator,

associazioni di volontariato, etc

Polizia Municipale per sostenere i momenti formativi sulla sicurezza stradale

nelle Scuole;

Polizia stradale, Carabinieri, ACI.

Gestori delle discoteche dove si intende intervenire per sensibilizzarli, così da

facilitare le azioni di prevenzione previste presso i loro locali,

Studenti della scuola secondaria di II grado e giovani che frequentano luoghi

del divertimento.

Considerata la complessità delle azioni da proporre sarà propedeutico a tutta la

programmazione la costruzione di alleanze con Istituzioni come i Comuni di

riferimento, Enti Pubblici e privati, Associazioni di Volontariato. Un’ apporto

sinergico tra diversi attori sociali che dovranno conoscere e condividere le

diverse fasi del progetto, per rendere più agile gli interventi previsti nei contesti

educativi e del divertimento.

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[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

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Sarà utile l’incontro con Enti ed Istituzioni locali in particolare:

Le Amministrazione Comunali e Provinciale, così da promuovere l’iniziativa con

le vari fasi della sua realizzazione attraverso conferenze e comunicati stampa,

per informare e sensibilizzare la popolazione e renderla più disponibile al

contatto e alla partecipazione;

Gli operatori del progetto collaboreranno, per quanto riguarda i luoghi del

divertimento anche all’attuazione del progetto safenight , considerata la

sovrapposizione degli obiettivi.

Metodologie, strumenti e verifica

Area Educativa Formativa

è previsto un corso di formazione ai docenti delle scuole individuate e

aderenti al progetto, che a cascata sarà riportato agli studenti

nella formazione sono coinvolti operatori del soccorso 118, operatori sert,

volontari, , gestori di autoscuole, agenti di polizia municipale, polizia stradale ,

carabinieri.

Luoghi Del Divertimento

questionario pre-post intervento, per verificare il miglioramento delle conoscenze

appropriate attinenti alla tematica educativa, da parte da parte dei fruitori

degli interventi;

scheda per valutare il gradimento delle attività (in termini di qualità percepita)

da parte dei fruitori degli interventi

Servizi e operatori coinvolti

Gli operatori coinvolti: Referente di Educazione alla salute del Distretto 20,

Direttore del Distretto, Referente di Educazione alla Salute dell’ASL CE, operatori

del 118, ACI, Forze dell’ordine locali

Area territoriale di attuazione

Distretto 20 di Casal di Principe: Istituto Liceo Scientifico “ Segrè” San Cipriano

ITC “ Ragioneria “G. Gallo” Casal di Principe

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

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““CCuurraarrssii aa SSccuuoollaa …… ssii ppuuòò””

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Descrizione del progetto

Il progetto prevede la possibilità di agevolare l’ingresso nelle scuole dell’obbligo

dei bambini e ragazzi con patologie che richiedono cura anche in orari di

scuola. Le tematiche riguardano le normative vigenti e le patologie che si

possono incontrare in ambito scolastico.

Obiettivi

Il tema è fornire le opportune conoscenze, ai docenti e al personale di

supporto, riguardati la normativa e la possibilità di poter o dover somministrare i

farmaci in orario di lezione, come operare e come rapportarsi con la sanità

territoriale

Destinatari

Il progetto è rivolto ai docenti delle scuole primarie e secondarie, sia statale che

parificate o private.

Metodologie, strumenti e verifica

Nell’ambito del programma sono attuati 3 incontri con i docenti di tutte le

scuole primarie e secondarie del Distretto 20 .Negli incontri viene data

informazione delle normative vigenti e gli accordi sottoscritti tra la pubblica

istruzione e ASL. Breve nozione sulle più comune patologie dell’età scolare,

istruzione su come porsi rispetto alle cure e come effettuare il trattamento.

Servizi e operatori coinvolti

Gli operatori coinvolti: Referente di Educazione alla salute del Distretto 20,

Direttore del Distretto, Referente di Educazione alla Salute dell’ASL CE, Referente

Educazione alla salute del Distretto 17, Pediatri di Libera Scelta, Pediatri del PO.

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[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE

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Moscati di Aversa, Neuropisichiatra infantile del Distretto 20 , Infermieri del

distretto.

Area territoriale di attuazione

Distretto 20 di Casal di Principe: IC Scuola statale DD2- DD1- Casal di P. IC –

Casapesenna, Villa Literno, San Cipriano d’Aversa- Scuole private e o parificate

dei quattro comuni

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

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OOFFFFEERRTTAA DDEELL DDIISSTTRREETTTTOO SSAANNIITTAARRIIOO 2211

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Descrizione del progetto

Gli errori nutrizionali nell’infanzia sono alla base di patologie cardiovascolari e

neoplastiche nell’età adulta. La Campania è al primo posto in Italia per la

percentuale di sovrappeso e di obesità in età pediatrica. Pertanto, è

fondamentale promuovere e consolidare stili di vita e di alimentazione salutari, in

particolare recuperando le abitudini alimentari mediterranee nei bambini e negli

adolescenti e favorendo fin dai primi anni di vita l’acquisizione di una corretta

igiene orale.

Obiettivi

Promuovere e consolidare adeguati stili di vita e una corretta alimentazione;

- aiutare i bambini a individuare eventuali errori alimentari e metterli in grado di

correggerli;

- valorizzare l’attività fisica;

- favorire una corretta igiene orale.

Destinatari

Bambini assistiti dai Pediatri di Libera Scelta del Distretto Sanitario n. 21 di S. Maria

C.V.(CE), di età compresa fra i 15 mesi e i 9 anni;

- Alunni – e loro genitori e insegnanti- delle Scuole dell’Infanzia e delle classi terze

e quinte delle Scuole Primarie insistenti nel territorio del Distretto Sanitario n. 21 di

S.Maria C.V.(CE).

Metodologie, strumenti e verifica

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[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE

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Le fasi del progetto prevedono:

- Incontri informativi e di sensibilizzazione rivolti ai bambini, agli adolescenti e ai loro

familiari e insegnanti in tema di educazione alimentare e corretta igiene orale;

- sensibilizzazione alla conoscenza della “DIETA MEDITERRANEA”, efficace nella

prevenzione delle patologie cronico-degenerative;

- creazione dell’alleanza educativa scuola-famiglia;

- incontri educativo-formativi con i bambini per la presentazione della piramide

alimentare, dell’attività motoria e comportamentale;

- compilazione Bilancio di Salute, integrato con l’esame del BMI nelle età critiche

dai 15 mesi ai 9anni.

DURATA DEL PROGETTO

Il progetto si estende su due anni consecutivi, a partire dal corrente anno 2017.

STRUMENTI UTILIZZATI

- somministrazione ai genitori di una scheda di adesione alla dieta mediterranea,

con successivo gruppo di discussione sugli errori alimentari;

- somministrazione agli alunni di un questionario sulle abitudini alimentari e di igiene

orale al tempo zero e a conclusione degli interventi di informazione-

sensibilizzazione;

- gruppi di discussione, in ogni classe scolastica coinvolta, sugli errori alimentari

rilevati attraverso l’esame dei dati raccolti con i predetti questionari;

- compilazione Bilanci di Salute da parte dei Pediatri di Libera Scelta.

MONITORAGGIO E VERIFICA.

Sarà svolta una costante attività di monitoraggio per l’individuazione di tutte le

eventuali criticità, al fine di apportare tutte le modifiche necessarie. Riguardo

all’attività di verifica, è prevista una successiva valutazione al termine degli

interventi svolti, con segnalazione dei casi a rischio all’UOMI competente per

territorio e al Day Hospital pediatrico del Presidio Ospedaliero “Melorio” di S. Maria

C.V., prevedendo l’invio dei casi con obesità grave al Dipartimento di Pediatria

dell’Università “Federico II” di Napoli.

Servizi e Operatori coinvolti

Il progetto prevede il coinvolgimento dei seguenti servizi:

- UOMI Distretto Sanitario n. 21 di S.Maria C.V.;

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

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- PEDIATRI DI LIBERA SCELTA del Distretto Sanitario n. 21 di S.Maria C.V.(CE);

- DAY HOSPITAL PEDIATRICO del Presidio Ospedaliero “Melorio” di S.Maria C.V.;

- DIPARTIMENTO DI PEDIATRIA DELL’UNIVERSITA’ “FEDERICO II” di Napoli.

Operatori coinvolti:

- Dott. Stefania Fornasier - Direttore Responsabile Distretto Sanitario n. 21 di S.Maria

C.V.(CE);

- Dott.ssa Clementina Di Matteo (Pediatra UOMI DS 21 e Referente Educazione alla

Salute);

- Dott.ssa Mauro Sticco (Referente regionale rete Nutrizione FIMP);

- Pediatri di Libera Scelta del Distretto Sanitario n. 21 di S.Maria C.V.: A. Caianiello,

M. Castiello, A. D’Angelo, V. Guido, G. Longobardi, C. Palumbo, G. Rossi, A.M.C.

Russo;

- Dott.ssa A. Montano – Referente Day Hospital Pediatrico c/o Presidio ospedaliero

“Melorio” di S.Maria C.V.;

-dott. P. Brambilla, responsabile Gruppo Lavoro “Obesità e stili di vita”

- prof.ssa A. Franzese – Dipartimento di Pediatria dell’Università di Napoli “Federico

II”.

-Dott. G. Di Mauro, Presidente SIPPS

Area territoriale di attuazione

Il progetto sarà attuato in tutti e sette i Comuni afferenti al Distretto Sanitario n. 21

di S.Maria C.V.(CE).

““ HHPPVV:: iinnffoorrmmaazziioonnee,, vvaacccciinnaazziioonnee ee ccoonnttrraacccceezziioonnee ppeerr

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Descrizione del progetto

La prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili è uno degli obiettivi

prioritari dell’OMS, in particolare nei confronti della popolazione adolescente, per

la quale la vita sessuale assume una notevole rilevanza, non soltanto in un’ottica

evolutiva e sociale, ma anche per l’impatto che può determinare sulla salute.

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Il Papillomavirus (HPV) è un virus sessualmente trasmesso, correlato da anni a

patologie benigne e/o maligne del collo dell’ utero. Le patologie cosiddette HPV-

correlate, determinano ancora oggi un rilevante impatto sanitario anche nei paesi

sviluppati, malgrado si disponga di efficaci strumenti di prevenzione primaria e

secondaria. Inoltre, è ormai scientificamente accertato che questo virus non

determina soltanto il cancro dell’utero ma anche quello del cavo orale, del tratto

ano-genitale, alcuni tipi di cancro del polmone. Non solo. La trasmissione per via

sessuale è preponderante anche nei soggetti di sesso maschile e potrebbe,

dunque, essere coinvolto anche nel cancro della prostata. Efficaci campagne di

screening virologico (ricerca del DNA del virus), insieme alla vaccinazione contro

l’HPV, dovrebbero portare, in tempi brevi, alla scomparsa o quanto meno al

controllo di queste patologie sia nella loro espressione benigna (condilomi) sia in

quella neoplastica e pre-neoplastica.

Il nostro Paese nel 2007, primo in Europa, ha intrapreso la strada della

vaccinazione contro l’HPV prevedendo l’offerta in maniera attiva e gratuita su

tutto il territorio nazionale alle ragazzine che si trovano nel corso del 12° anno di

età. Conseguentemente a questa decisione anche la Regione Campania ha

avviato l’offerta gratuita della vaccinazione anti Papillomavirus nelle 12enni a

partire delle nate nel 1996 con l’obiettivo di raggiungere i livelli di copertura

vaccinale a mano a mano indicati dal Ministero della Salute (95% di copertura).

Nonostante i numerosi sforzi messi in campo sia a livello nazionale che regionale

che di singola ASL, ad oggi purtroppo si resta ancora lontani da tale obiettivo, sia

su base nazionale che, ancora di più, su base regionale e di ASL territoriale.

L’infezione da HPV è la più comune delle infezioni a trasmissione sessuale. Si stima

che oltre l’80% delle donne sessualmente attive si infetti nel corso della vita. Il

rischio di contrarre l’infezione comincia col primo contatto sessuale e può

perdurare per tutta la vita.

Il carcinoma della cervice uterina è stata la prima neoplasia ad essere

riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come totalmente

riconducibile ad una infezione: essa è infatti causata nel 95% dei casi da una

infezione genitale da HPV.

Gli adolescenti spesso non sono informati sui metodi contraccettivi, sulla loro

importanza nella prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale e dalle

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

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gravidanze indesiderate, in particolare quelli più innovativi che garantirebbero loro

una maggiore compliance, dunque una maggiore efficacia contraccettiva. Non

stupisce quindi se l'Italia si trova tra agli ultimi posti per quanto riguarda l'utilizzo di

metodi contraccettivi: il 46,4 per cento dei giovani non utilizza alcun metodo,

mentre l'8,5 per cento si affida al coito interrotto.

Tutto quanto sopra evidenziato fa ritenere che l'educazione sessuale e alla

contraccezione, l'acquisizione di alcune informazioni legate alla sessualità e

malattie sessualmente trasmissibili e la sensibilizzazione alla vaccinazione anti-HPV

non dovrebbero essere una sorta di caccia al tesoro, quanto piuttosto un percorso

informativo-formativo naturale da attuare di pari passo con la crescita personale

ed emotiva dell'adolescente.

La scuola resta il luogo privilegiato per attuare tale percorso, in quanto, per

l’elevato numero di alunni che la frequenta, è possibile realizzare un intervento

preventivo di carattere universale.

Di qui il progetto denominato: “HPV: informazione, vaccinazione e

contraccezione per prevenirne la diffusione”, che si pone come obiettivo quello di

sensibilizzare alla vaccinazione anti-HPV gli alunni frequentanti la classi quinte della

Scuola Primaria e promuovere la contraccezione negli studenti frequentanti le

classi prime degli Istituti Scolastici Superiori.

Obiettivi

GENERALI

- Accrescere la consapevolezza della malattia da HPV e diffondere informazioni

sulle possibilità di prevenzione della stessa e quindi sull’importanza della

vaccinazione, dello screening e della contraccezione;

- Aiutare i ragazzi ad attuare comportamenti sessuali responsabili, a proteggersi da

gravidanze indesiderate e da malattie sessualmente trasmissibili, ma allo stesso

tempo a vivere la propria sessualità serenamente e nel modo migliore possibile

SPECIFICI

- Aumentare le conoscenze degli studenti delle scuole medie superiori sui temi

della contraccezione e delle malattie sessualmente trasmissibili per promuovere

adeguati comportamenti preventivi;

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[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE

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- Accrescere la percezione del rischio, nella popolazione giovanile, e la capacità

di far fronte adeguatamente a tali situazioni;

- Fornire agli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria informazioni corrette

sulla vaccinazione da HPV;

- Sensibilizzare gli stessi alunni all’effettuazione della vaccinazione anti-HPV.

Destinatari

- Alunni delle classi quinte delle Scuole Primarie ricadenti nel Distretto Sanitario n.

21 di Santa Maria Capua Vetere (CE);

- Studenti frequentanti le classi prime degli Istituti Scolastici Superiori esistenti nel

territorio di competenza del Distretto Sanitario n. 21 di Santa Maria Capua Vetere

(CE)

Metodologie, strumenti e verifica

La metodologia utilizzata è volta a favorire il dialogo ed il confronto dialettico sia

tra i ragazzi ed il conduttore sia tra gli stessi ragazzi. L’obiettivo perseguito con

questa metodologia è quello di rendere gli incontri interattivi ma anche calibrati

sugli effettivi bisogni dei ragazzi: di informazione, di rassicurazione, di confronto nel

gruppo e di contenimento emotivo.

Per gli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria è previsto 1 incontro della

durata di 1h, svolto dalla pediatra in servizio presso l’UOMI DS 21 e per gli studenti

delle classi prime delle Scuole Medie Superiori si prevede di effettuare 2 incontri,

della durata di 1h ciascuno, svolti dall’ostetrica e/o dal ginecologo operanti

presso lo stesso servizio.

DURATA DEL PROGETTO

Il progetto si estende su due anni consecutivi, a partire dal corrente anno 2017.

STRUMENTI UTILIZZATI

Per gli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria, è previsto un incontro

informativo e di sensibilizzazione, rivolto ai ragazzi e ai loro familiari e insegnanti, in

tema di vaccinazione anti-HPV.

Per gli studenti delle classi prime delle Scuole Medie Superiori, si prevede quanto

segue:

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

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- somministrazione, al tempo zero e a conclusione degli interventi di informazione-

sensibilizzazione, agli alunni di un questionario, appositamente predisposto dagli

operatori che attueranno il progetto, per conoscere il livello e la qualità delle

informazioni possedute in tema di malattie sessualmente trasmissibili e di misure per

prevenirne la diffusione;

- gruppo di discussione, in ogni classe scolastica coinvolta, sulle conoscenze

necessarie e utili per proteggersi dalla contrazione di MTS e per attuare un

comportamento sessuale consapevole e responsabile, mirando anche a

correggere informazioni scorrette o distorte.

MONITORAGGIO E VERIFICA

La valutazione del progetto avviene in itinere durante lo svolgimento degli

incontri con il gruppo classe, in particolare attraverso la raccolta delle loro

opinioni. A partire da questi elementi potranno, se ciò dovesse rivelarsi necessario,

essere apportate modificazioni e aggiustamenti sia per quanto riguarda la

metodologia applicata sia per quanto riguarda i contenuti.

Per valutare l’impatto dell’intervento attuato sugli alunni delle classi quinte della

Scuola Primaria, si terrà conto del tasso di copertura vaccinale per l’HPV

raggiunto.

Gli studenti frequentanti le prime classi degli Istituti Scolastici Superiori verranno

anche sottoposti ad un pre- e post-test al fine di valutare l’impatto dell’attività

sulle loro conoscenze e, in parte, sui loro atteggiamenti.

Servizi e Operatori coinvolti

Il progetto prevede il coinvolgimento dell’Unità Operativa Materno Infantile

(UOMI) del Distretto Sanitario n. 21 di Santa Maria Capua Vetere.

OPERATORI COINVOLTI:

- Dott. Stefania Fornasier - Direttore Responsabile Distretto Sanitario n. 21 di S.Maria

C.V.(CE);

- Dott. Francesco Viggiano (Dirigente Medico Ginecologo- Referente UOMI DS 21);

- Dott.ssa Clementina Di Matteo (Pediatra UOMI DS 21 e Referente Educazione alla

Salute);

-dott. Michele de Fatico (Ginecologo UOMI DS21)

-Dott. Cladio Rossi (Ginecologo UOMI DS21)

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[ASL CASERTA] LA SCUOLA IN SALUTE

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- Rosaria Puca (Ostetrica UOMI DS 21).

Area territoriale di attuazione

Il progetto sarà attuato nelle Scuole Primarie e negli Istituti Scolastici Superiori

ricadenti nel territorio di competenza del Distretto Sanitario n. 21 di S.Maria

C.V.(CE).

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

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OOFFFFEERRTTAA DDEELL DDIISSTTRREETTTTOO SSAANNIITTAARRIIOO 2222

DDIIRREETTTTOORREE DDOOTTTT.. SSSSAA NNIICCOOLLEETTTTAA TTEESSSSIITTOORREE

““ BBuulllliissmmoo--pprreevveennzziioonnee””

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CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

Descrizione Del Progetto

Prevenzione Del Bullismo Nelle Scuola Primaria e Secondaria .

Con il termine bullismo s’intende un comportamento aggressivo ripetuto nei

confronti di chi non è in grado di difendersi, frequente in età adolescenziale e

in ambito scolastico. Nel bullismo i ruoli sono ben definiti: da una parte c’è

il bullo, che mette in essere comportamenti violenti fisicamente o anche solo

psicologicamente e dall’altra parte la vittima, che invece subisce tali

vessazioni. In genere il bullo non agisce da solo ma in gruppo contro una

vittima che si sente emarginata, provocando in essa seri problemi che vanno

dalla sofferenza psicologica all’esclusione sociale.

Obiettivi

Costruzione di una rete che vede coinvolti la UOMI - gli insegnanti -i servizi sociali

comunali

Destinatari

Le Scuole , personale docente e alunni

Metodologie, strumenti e verifica

istituzione di una commissione interdisciplinare che analizza i casi e faccia

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interventi preventivi

Servizi e operatori coinvolti

Le UOMI gli Insegnanti i Servizi Sociali e L’arma Dei Carabinieri

Area territoriale di attuazione

Istituti scolastici del della città di CAPUA

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OOFFFFEERRTTAA DDEELL DDIISSTTRREETTTTOO SSAANNIITTAARRIIOO 2233

DDIIRREETTTTOORREE DDOOTTTT.. SSEEVVEERROO SSTTEEFFAANNEELLLLII

CCrreesscceerree ffeelliixx

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CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

Descrizione del progetto

Progetto regionale per la prevenzione dell’obesità infantile attraverso la

promozione di azioni educative per consolidare stili di vita sani.

Obiettivi

Migliorare le conoscenze in nutrizione attraverso scelte consapevoli.

Incentivare uno stile di vita attivo, promuovendo l’attività fisica a scuola e nel

tempo libero

Destinatari

Bambini di terza elementare

Insegnanti e genitori

Metodologie, strumenti e verifica

Due incontri di formazione per gli insegnanti su alimentazione e salute con

definizione del piano operativo delle attività con il gruppo classe. Un incontro

con i genitori per sensibilizzarli e motivarli al cambiamento verso stili di vita salutari.

In classe i ragazzi produrranno lavori che presenteranno ai genitori in un evento

finale

Servizi e operatori coinvolti

Dott.ssa Franca Serino biologa nutrizionista - Referente di Educazione alla Salute

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del Distretto sanitario 23 di Mondragone

In collaborazione con S.I.A.N. dell’ASL Caserta

Area territoriale di attuazione

Distretto Sanitario 23 di Mondragone

EEqquuiittàà iinn ssaalluuttee-- AAddoozziioonnee ddii ssttiillii ddii vviittaa ssaalluuttaarrii

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO::DDOOTTTT..SSSSAA FFRRAANNCCAA SSEERRIINNOO

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Descrizione del progetto

Promuovere azioni a favore delle persone e comunità più fragili in modo da

rendere l’offerta di salute sempre più orientata all’Equità. L’educazione alla

salute rappresenta un percorso di crescita cognitiva ed emotiva che promuove

la consapevolezza di essere in grado di poter prendersi cura di sé. Per ottenere

questo risultato occorre sviluppare abilità e competenze che servono per

tutelare la salute. Il progetto orienta verso l’adozione di stili di vita salutari

attraverso una corretta alimentazione e la promozione dell’attività fisica.

Obiettivi

Riduzione delle patologie conseguenti ad una cattiva alimentazione e scarsa

attività fisica attraverso il miglioramento dei comportamenti alimentari e

incremento dell’attività fisica.

Promuovere queste competenze attraverso gli insegnanti opportunamente

formati.

Coinvolgere le famiglie a migliorare l’alimentazione e a favorire l’attività fisica

dei propri figli attraverso la distribuzione di materiale cartaceo.

Destinatari

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Docenti delle scuole primarie (V elementare ), delle scuole secondarie di I°e del

biennio delle scuole secondarie di II°

Gli alunni attraverso i lavori in classe

Metodologie, strumenti e verifica

Presentazione del progetto alle scuole con la partecipazione del Comune

(promotore di iniziative locali per rendere più facili scelte salutari),le associazioni

sportive del territorio e associazioni di volontariato. Corso di formazione per i

docenti di 12 ore sui principi di una sana alimentazione e attività fisica con

consegna del materiale didattico da utilizzare in classe con gli alunni.

Manifestazione finale di fine a.s.in cui gli alunni presenteranno i lavori svolti

Servizi e operatori coinvolti

Servizio di Educazione alla Salute dell’ASL CE

Dott.ssa Franca Serino biologa nutrizionista -Referente Educazione alla Salute

D.S.23

Operatori Sanitari del Distretto 23

Area territoriale di attuazione

Distretto Sanitario 23 di Mondragone – Comuni di Mondragone e CastelVolturno.

PPrrooggeettttoo iinnffaannzziiaa-- PPeerrccoorrssoo ddii pprreevveennzziioonnee ddeellll’’oobbeessiittàà

iinnffaannttiillee

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Descrizione del progetto

L’obesità infantile dagli anni ’90 sempre più sta abbassando la sua epoca di

esordio. Si avvia un progetto per rilevare presenza di sovrappeso e obesità nella

scuola dell’infanzia e migliorare le abitudini alimentari nella fascia d’età 3-5 anni

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Obiettivi

Individuare precocemente bambini in sovrappeso /obesi.

Percorsi di educazione alimentare e incentivazione del gioco libero

Destinatari

Insegnanti della scuola dell’infanzia- genitori

Bambini 3-5 anni

Metodologie, strumenti e verifica

Misurazione dell’IMC e circonferenza vita dei bambini previa autorizzazione dei

genitori.. Questionario da distribuire ai genitori per rilevare le abitudini alimentari.

Formazione pomeridiana di due ore dei docenti sul tema dell’alimentazione e

supporto didattico sulla merenda con l’uso del Merendometro-la sana merenda

a scuola.

Incontro con i genitori e consegna del merendometro. Lavori in classe dei

docenti con i bambini che li presenteranno in una festa a fine anno.

Servizi e operatori coinvolti

Dott.ssa Franca Serino biologa nutrizionista - Referente di Educazione alla Salute

del Distretto Sanitario 23 di Mondragone

Dott. Virgilio Pagliaro pediatra Responsabile U.O.M.I. D.S.23

Infermiera Anna Maria Capezzuto U.O.M.I. D.S.23

Area territoriale di attuazione

Distretto Sanitario 23 di Mondragone

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OOFFFFEERRTTAA DDEELL PPRREESSIIDDIIOO OOSSPPEEDDAALLIIEERROO DDII SS.. MMAARRIIAA CCAAPPUUAA VVEETTEERREE

DDIIRREETTTTOORREE DDOOTTTT.. DDIIEEGGOO CCOOLLAACCCCIIOO

AA SSccuuoollaa ppeerr nnuuttrriirrccii mmeegglliioo –– PPrrooggeettttoo ssuullllaa ccoorrrreettttaa

aalliimmeennttaazziioonnee ee pprroommoozziioonnee ddeellll’’aattttiivviittàà mmoottoorriiaa

RREEFFEERREENNTTEE TTEERRRRIITTOORRIIAALLEE PPEERR LL’’EEDDUUCCAAZZIIOONNEE AALLLLAA SSAALLUUTTEE:: AANNNNAABBEELLLLAA NNAADDDDEEOO CCPPSSII

RREEFFEERREENNTTEE DDEELL PPRROOGGEETTTTOO::DDOOTTTT..SSSSAA AADDRRIIAANNAA MMOONNTTAANNOO

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: AADDRRIIAANNAA..MMOONNTTAANNOO@@AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

CCOONNTTAATTTTII EE--MMAAIILL:: EEDDUUCCAAZZIIOONNEESSAALLUUTTEE@@PPEECC..AASSLLCCAASSEERRTTAA..IITT

Descrizione del progetto

Promuovere nel contesto "scuola" conoscenze e competenze sulla corretta

alimentazione e sull'attività fisica al fine di favorire una crescita sana del

bambino

Obiettivi

Aumentare il livello di conoscenze e consapevolezza degli insegnanti e dei

ragazzi sulle evidenze riguardanti I'obesità e sui benefici di una sana e corretta

alimentazione e attività motoria per la prevenzione dell'obesità e delle malattie

correlate.

Promuovere nei ragazzi la capacità di gestire e controllare il proprio

comportamento alimentare

Imparare a leggere correttamente le informazioni contenute nelle etichette dei

prodotti alimentari e delle bevande

Destinatari

Insegnanti. genitori, e alunni delle Scuole Secondarie di l" grado

Metodologie, strumenti e verifica

Incontro propedeutico con i docenti sulle tematiche riguardanti la corretta

alimentazione e l'attività fisica in età scolare e sulle metodologie e gli strumenti

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da utilizzare durante I' intero percorso didattico/educativo.

1. Condivisione degli obiettivi con insegnanti di scienze e attività motoria.

2. Lezioni frontali e lavori di gruppo con gli studenti.

3. Visione guidata di audiovisivi, filmati, etc. a tema

Verifica

1. . efficacia degli interventi rispetto agli obiettivi;

2. adesione agli incontri;

3. modifica delle abitudini alimentari dei bambini;

4. adesione degli alunni alle attività motorie

Servizi e operatori coinvolti

Dott.ssa Adriana Montano - spec. in Pediatria ed Endocrinologia UOSD Pediatria

Melorio

Area territoriale di attuazione

Circoli Didattici del Comune di S. Maria Capua Vetere e Distretto 21

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

Istruzioni per l’uso

1. Dopo aver deciso a quale progetto aderire, il Dirigente Scolastico trasmette le

adesioni utilizzando l’apposita scheda (inserita nella sezione “Allegati”, che si trova

in appendice a questo documento.

2. Le schede devono essere inviate, entro il giorno 15 gennaio 2018, tramite l’e-mail

della struttura proponente, alla attenzione del,

a. Referente territoriale per l’Educazione alla Salute (indicato per ciascun

progetto),

b. Referente del progetto (se diverso dal referente territoriale),

c. per conoscenza , al Responsabile Aziendale per l’Educazione alla Salute

(tramite e-mail [email protected].)

3. Le richieste saranno accolte secondo l’ordine di arrivo, fino ad esaurimento delle

disponibilità previste dai gruppi di lavoro.

4. Il gruppo di lavoro, di ogni specifico progetto, individua il numero massimo di

richieste che può gestire.

5. Il referente del gruppo di lavoro di ogni progetto, concorderà con il Dirigente

scolastico e/oil docente referente di educazione alla salute una data per un

incontro di presentazione del progetto in cui verranno programmate le attività

necessarie per la sua alla realizzazione.

6. Nessuna responsabilità in ordine alla custodia e alla sicurezza degli allievi può

essere delegata al personale dell’A.S.L. Qualora l’attività venga svolta presso una

sede dell’A.S.L. Caserta, o altra sede diversa dalla Scuola di appartenenza,

l’organizzazione delle uscite è a carico delle Scuole e le modalità debbono essere

conformi ai regolamenti di Istituto.

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7. Per i progetti che prevedono come azione preliminare un corso di formazione

rivolto agli insegnanti si fa presente che:

i dati personali dei partecipanti ai corsi di formazione, forniti durante le

attività, verranno utilizzati esclusivamente per l’organizzazione delle

iniziative a cui si riferiscono (D.Lgs.196/03 - Privacy).

È obbligatoria, durante i corsi, la firma dei registri di presenza;è

previsto il rilascio, dell’attestato di presenza giornaliera (se il corso si

articola in più giorni), e dell’attestato finale di partecipazione con le

ore di formazione effettuate.

8. L’A.S.L. Caserta si riserva il diritto di utilizzare i lavori prodotti dagli studenti,

nell’ambito dei progetti, per eventuali impieghi futuri (es. inserimento nei propri

prodotti editoriali, a mezzo stampa-televisivi o sito aziendale) nelle attività di

comunicazione finalizzate alla promozione della salute: elaborati, immagini (es.

fotografie, spot, poster, etc.)

9. A tal proposito è prevista una dichiarazione da parte del Dirigente Scolastico

attinente l’acquisizione della liberatoria da parte degli interessati valida anche ai

fini della legislazione sulla privacy (D.Lgs.196/2003) e del diritto d’autore

(L.633/1941). L scheda per il trattamento dei dati personale è inserita nella sezione

“Allegati”, che si trova in appendice a questo documento.

10. Chiarimenti Eventuali richieste di chiarimenti su quanto esposto nel presente

catalogo, possono essere inoltrate a:

UOSD Educazione alla Salute-Dipartimento di Prevenzione

Responsabile Dott.ssa Flavia Bergamasco - Via Feudo di S. Martino,10- 81055

Caserta Tel. 0823-350951 e-mail:[email protected]

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ALLEGATI

1. Scheda di adesione ai progetti di educazione e promozione della salute

2. Scheda per il trattamento dei dati personali

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SCHEDA DI ADESIONE ai progetti di educazione e promozione della

saluteper il personale scolastico

Al Referente territoriale per l’Educazione alla Salute del

DS/DIP/PO_________________ ASL Caserta

Dott.______________________________________________

e-mail_________________________________________________________

Al Referente del progetto (se diverso dal Referente territoriale)

Dott.______________________________________________________

e per conoscenza , al Responsabile Aziendale per l’Educazione alla Salute

Dott.ssa Flavia Bergamasco

e-mail educazione [email protected].

Scuola/Istituto________________________________________________________________________

Via___________________________________.Comune________________________Tel_____________

e mail._________________________________________________________________________

Docente Referente per Educazione alla Salute

Prof.___________________________________________________________________________________

Con la presente si chiede di aderire al seguente progetto relativo al Piano di Educazione

e Promozione della Salute – Anno scolastico 2017 – 2018, promosso dalla ASL di Caserta

Nome per esteso (indicare un solo progetto, compilare una scheda per ogni singolo

progetto scelto)

______________________________________________________________________________________

Struttura proponente

______________________________________________________________________________________

Data ____________________

Il Dirigente Scolastico (timbro e firma) ______________________________________________________

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SCHEDA per il trattamento dei dati personali(D.Lgs. 196/03 e L.633/41)

Scuola /Istituto _____________________________________________________________

Via__________________________________ Comune ___________________________

Tel_____________________ e-mail__________________________________________

Al Referente Territoriale per la l’ Educazione alla Salute del Distretto Sanitario

di___________________________________________________ A.S.L. Caserta

Il sottoscritto/a ______________________________________________________________

nato/a a ____________________________________________ il _____________________

e residente a _______________________________________________________________

in via _______________________________________________________________________

in qualità di Dirigente scolastico della Scuola/Istituto

________________________________________ ___________________________________

di __________________________dichiara

di aver preso atto dell’informativa sulla tutela dei dati personali predisposta dall’A.S.L.

Caserta (informativa scaricabile dal sito www.aslcaserta.it);

1) di aver acquisito, ai sensi della normativa in materia di protezione dei dati personali

(D.Lgs. 196/03) e della legge sulla protezione del diritto d’autore (L. 633/41), il

consenso degli interessati (studenti e/o insegnanti e/o genitori) al trattamento dei

dati personali, ed all’utilizzo delle immagini (es. fotografie, videoregistrazioni) e degli

elaborati trasmessi all’A.S.L. Caserta per le finalità connesse all’attività cui si

aderisce nell’anno scolastico 2017-2018;

2) di autorizzare pertanto l’ A.S.L. Caserta e gli altri soggetti coinvolti nelle attività

(Comuni, Regione, ecc..) all’utilizzo delle immagini (es. fotografie,

videoregistrazioni, spot, filmati, poster) e degli elaborati pervenuti ed alla loro

conservazione per eventuali impieghi futuri (es. inserimento nei propri prodotti

editoriali, a mezzo stampa-televisivi o sito aziendale) nelle attività di comunicazione

finalizzate alla promozione della salute.

Data __________ Il Dirigente Scolastico (timbro e firma)

Allegare copia del documento di riconoscimento del Dirigente Scolastico

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LA SCUOLA IN SALUTE [ASL CASERTA]

Piano di Educazione e Promozione della Salute – Anno Scolastico 2017-2018(Progetti educativi/formativi per la Scuola)

Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno già partecipato negli anni precedenti e/o che

sosterranno/parteciperanno ai progetti di promozione ed educazione alla salute offerti

per l’anno scolastico in corso.

In particolare si ringraziano: l’Ufficio Scolastico Provinciale e le Istituzioni Locali; i Dirigenti

Scolastici, i Docenti e tutti gli studenti, Il Direttore Generale dell’ASL Caserta, il Direttore

Sanitario, il Coordinatore sociosanitario e il Direttore del Dipartimento di Prevenzione; i

Direttori dei Distretti Sanitari, dei Presidi Ospedalieri, dei Dipartimenti delle Dipendenze e

Salute mentale e il Direttore del Coordinamento Materno-Infantile; nonché tutti i Referenti

Territoriali, i Referenti dei progetti e gli operatori sanitari che hanno contribuito e

contribuiscono alla realizzazione degli obiettivi credendo nella reale possibilità di

cambiamento e miglioramento degli stili di vita nelle nuove generazioni.

Flavia Bergamasco