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Logistica Economica, modelli di analisi e Logistica Economica, modelli di analisi e Centri Servizi Centri Servizi 4PL 4PL Fedele Iannone Lezione dell’11 Dicembre 2007 presso il Gruppo Editoriale Esselibri Simone, Napoli CORSO DI FORMAZIONE CORSO DI FORMAZIONE PROGETTO MIUR / FAR PROGETTO MIUR / FAR - - ICT DI ICT DI RICERCA INDUSTRIALE E SVILUPPO PRECOMPETITIVO RICERCA INDUSTRIALE E SVILUPPO PRECOMPETITIVO Realizzazione di una piattaforma software per l Realizzazione di una piattaforma software per l implementazione implementazione di Sistemi logistici intelligenti (basata sull di Sistemi logistici intelligenti (basata sull integrazione di sistemi di integrazione di sistemi di Supply Chain Management con sistemi di e Supply Chain Management con sistemi di e - - marketplace) al servizio marketplace) al servizio delle PMI delle PMI

Logistica Economica, modelli di analisi e Centri Servizi “4PL · 2021. 2. 8. · Logistica Economica, modelli di analisi e Centri Servizi “4PL ” Fedele Iannone Lezione dell’11

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  • Logistica Economica, modelli di analisi e Logistica Economica, modelli di analisi e

    Centri Servizi Centri Servizi ““4PL4PL””

    Fedele Iannone

    Lezione dell’11 Dicembre 2007 presso il Gruppo Editoriale Esselibri Simone, Napoli

    CORSO DI FORMAZIONE CORSO DI FORMAZIONE –– PROGETTO MIUR / FARPROGETTO MIUR / FAR--ICT DI ICT DI

    RICERCA INDUSTRIALE E SVILUPPO PRECOMPETITIVO RICERCA INDUSTRIALE E SVILUPPO PRECOMPETITIVO

    ““Realizzazione di una piattaforma software per lRealizzazione di una piattaforma software per l’’implementazione implementazione

    di Sistemi logistici intelligenti (basata sulldi Sistemi logistici intelligenti (basata sull’’integrazione di sistemi di integrazione di sistemi di

    Supply Chain Management con sistemi di eSupply Chain Management con sistemi di e--marketplace) al servizio marketplace) al servizio

    delle PMIdelle PMI””

  • SommarioSommarioSommario

    - Introduzione alla Logistica Economica

    - Le 3 dimensioni di un sistema logistico

    - Le principali fasi di analisi, pianificazione e promozione di un sistema logistico

    - Nodi ed archi di una supply chain produttivo-distributiva

    - Tipologie di problemi di una supply chain produttivo-distributiva

    - Aree di applicazione dei modelli strategici, tattici ed operativi

    - Un esempio: la pianificazione di un sistema logistico multilivello di minimo costo

    - Il trade-off “scorte-trasporti”

    - L’industria dei servizi logistici

    - I Fourth Party Logistics Provider (4PL)

    - I Centri Servizi “4PL”

    - I marketplace elettronici: tipologie e regole di funzionamento generali

  • Introduzione alla Logistica Economica (1)Introduzione alla Logistica Economica (1)Introduzione alla Logistica Economica (1)

    La Logistica Economica rappresenta un ambito di indagine interdisciplinare di

    recente affermazione che si occupa dell’analisi quantitativa di fenomeni

    riguardanti il settore del trasporto merci e della logistica considerato come un

    insieme complesso di agenti, processi, equazioni e disequazioni

    riguardanti il sistema economico nelle sue diverse caratterizzazioni, il sistema

    delle reti (materiali ed immateriali), l’ottimizzazione degli spazi e quindi anche

    del territorio, attribuendo ai fattori di qualità, efficienza e coordinamento di

    vari sistemi modali e produttivi un ruolo strategico sia per la formazione del

    valore che per le politiche di sviluppo.

  • Il trasporto merci e la logistica rivestono un ruolo fondamentale per due

    principali motivi:

    1) contribuiscono a determinare il livello di efficienza ed efficacia delle

    attività manifatturiere e commerciali;

    2) interagiscono con il territorio, l’ambiente e la qualità della vita.

    Introduzione alla Logistica Economica (2)Introduzione alla Logistica Economica (2)Introduzione alla Logistica Economica (2)

  • La Logistica Economica include la valutazione dei mercati logistici e dei

    trasporti, la valutazione e pianificazione di infrastrutture e servizi

    dedicati, l’ottimizzazione spaziale dei flussi e alcuni aspetti della

    pianificazione e delle politiche di sviluppo del territorio, da studiare

    con gli strumenti dell’analisi economica, computazionale e simulativa, nonché

    mediante i sistemi informativi geografici per i trasporti (GIS-T).

    I primi sviluppi della Logistica Economica si ebbero negli Stati Uniti durante gli

    anni ’50-’60 e nella seconda metà degli anni ’80 per quanto riguarda

    principalmente le applicazioni di modelli di programmazione matematica per

    la soluzione di problemi di logistica produttiva e distributiva.

    Introduzione alla Logistica Economica (3)Introduzione alla Logistica Economica (3)Introduzione alla Logistica Economica (3)

  • Thore (1991) ha definito la Logistica Economica come un nuovo campo delle Scienze

    Economiche avente ad oggetto l’analisi dell’allocazione ottima delle risorse nell’ambito

    dei sistemi di produzione e distribuzione delle merci.

    Ne viene che l’interesse principale di indagine non è soltanto il flusso fisico

    di merci lungo la filiera che si estende dall’iniziale impiego di merci e servizi

    primari fino alla vendita e consumo di un bene, bensì anche la formazione e

    l’equilibrio dei mercati e dei prezzi lungo la stessa filiera.

    Considerando che un qualunque sistema di offerta può essere visto come un sistema

    logistico che converte risorse in prodotti per distribuirli ai consumatori in diversi

    territori e a prezzi differenti, il problema economico da risolvere è determinare

    l’uso delle risorse, il prezzo delle risorse, il flusso delle merci dal produttore

    al consumatore e il prezzo dei prodotti nelle diverse regioni.

    Introduzione alla Logistica Economica (4)Introduzione alla Logistica Economica (4)Introduzione alla Logistica Economica (4)

    Fonte: Thore S., Economic Logistics: The Optimization of Spatial and Sectoral Resource, Production and

    Distribution Systems, Quorum Books, Westport, Connecticut, 1991.

  • Le 3 dimensioni di un sistema logistico (1) Le 3 dimensioni di un sistema logistico (1Le 3 dimensioni di un sistema logistico (1) )

    Secondo Thore (1991), le 3 dimensioni essenziali di un sistema

    logistico sono:

    � la dimensione spaziale (scelte relative ai trasporti e alla localizzazione);

    � la dimensione verticale (ovvero l’insieme delle unità organizzative che

    intervengono nella produzione e distribuzione di un bene);

    � la dimensione temporale (distribuzione temporale dei flussi di beni e

    conseguenti variazioni dei livelli di scorte).

    Fonte: Thore S., Economic Logistics: The Optimization of Spatial and Sectoral Resource, Production and

    Distribution Systems, Quorum Books, Westport, Connecticut, 1991.

  • Le 3 dimensioni di un sistema logistico (2) Le 3 dimensioni di un sistema logistico (2Le 3 dimensioni di un sistema logistico (2) )

    Sistema logisticoSistema logistico �

    dimensione spaziale (trasporti e localizzazione) �

    dimensione verticale (filiera)

    � dimensione temporale (scorte)

    Per risolvere problemi riguardanti ciascuna di queste dimensioni, è possibile

    utilizzare tre metodologie di analisi economico-matematica applicata.

    La prima è l’analisi di rete, la seconda è l’analisi delle attività, mentre la

    terza è la programmazione multi-obiettivo o gerarchica.

    Tali tecniche hanno come presupposto quello di rappresentare un fenomeno

    economico con una funzione matematica che abbia caratteristiche di

    continuità, derivabilità, convessità o concavità, ecc.

    Fonte: Thore S., Economic Logistics: The Optimization of Spatial and Sectoral Resource, Production and

    Distribution Systems, Quorum Books, Westport, Connecticut, 1991.

  • �� Analisi dei flussi di traffico origineAnalisi dei flussi di traffico origine--destinazionedestinazione

    �� Analisi della domanda e dellAnalisi della domanda e dell’’offerta di servizi logistici lungo gli itinerari di filieraofferta di servizi logistici lungo gli itinerari di filiera

    �� Analisi della dimensione, della capacitAnalisi della dimensione, della capacitàà e delle performance produttive e distributive e delle performance produttive e distributive del sistema logisticodel sistema logistico

    �� Individuazione delle opportunitIndividuazione delle opportunitàà di connessione/integrazione tra caricatoridi connessione/integrazione tra caricatori

    �� Individuazione delle opportunitIndividuazione delle opportunitàà di connessione/integrazione tra caricatori e operatori di connessione/integrazione tra caricatori e operatori logisticilogistici

    �� Definizione di protocolli logistici ed economici multilateraliDefinizione di protocolli logistici ed economici multilaterali

    �� Valutazione finanziaria di progetto (redditivitValutazione finanziaria di progetto (redditivitàà di esercizio della filiera integrata) e di esercizio della filiera integrata) e limite di sostenibilitlimite di sostenibilitàà di investimento per ciascuna parte coinvoltadi investimento per ciascuna parte coinvolta

    �� Valutazioni comparative di soluzioni distributive alternativeValutazioni comparative di soluzioni distributive alternative

    �� Valutazione economica di progetto (effetti sulle esternalitValutazione economica di progetto (effetti sulle esternalitàà) e limite di sostenibilit) e limite di sostenibilitààdelldell’’intervento pubblico (infrastrutture ed incentivi) per soluzioni intervento pubblico (infrastrutture ed incentivi) per soluzioni intermodaliintermodali

    �� Individuazione delle opportunitIndividuazione delle opportunitàà di connessione/integrazione tra operatori logisticidi connessione/integrazione tra operatori logistici

    Le principali fasi di analisi, pianificazione e promozione di un sistema logisticoLe principali fasi di analisi, pianificazione e promozione di unLe principali fasi di analisi, pianificazione e promozione di un sistema logisticosistema logistico

    Fonte: Forte E., Trasporti Logistica Economia, Cedam, Padova, in corso di pubblicazione.

  • Nodi ed archi di una supply chain produttivo-distributivaNodi ed archi di una Nodi ed archi di una supply chainsupply chain produttivoproduttivo--distributivadistributiva

    Fonte: Ratliff D. H., Nulty W. G., “Logistics Composite Modeling”, The Logistics Institute - Georgia

    Institute of Technology, Atlanta, 1996.

  • Tipologie di problemi di una supply chain produttivo-distributivaTipologie di problemi di una Tipologie di problemi di una supply chainsupply chain produttivoproduttivo--distributivadistributiva

    Fonte: Ratliff D. H., Nulty W. G., “Logistics Composite Modeling”, The Logistics Institute - Georgia

    Institute of Technology, Atlanta, 1996.

  • Aree di applicazione dei modelli strategici, tattici ed operativi (1)Aree di applicazione dei modelli strategici, tattici ed operativAree di applicazione dei modelli strategici, tattici ed operativi (1)i (1)

    Fonte: Ratliff D. H., Nulty W. G., “Logistics Composite Modeling”, The Logistics Institute - Georgia

    Institute of Technology, Atlanta, 1996.

  • Aree di applicazione dei modelli strategici, tattici ed operativi (2)Aree di applicazione dei modelli strategici, tattici ed operativAree di applicazione dei modelli strategici, tattici ed operativi (2)i (2)

    Fonte: Ratliff D. H., Nulty W. G., “Logistics Composite Modeling”, The Logistics Institute - Georgia

    Institute of Technology, Atlanta, 1996.

  • Un esempio: la pianificazione di un sistema logistico multilivello di minimo costoUn esempio: la pianificazione di un sistema logistico multilivelUn esempio: la pianificazione di un sistema logistico multilivello di minimo costolo di minimo costo

    Si considerano come giSi considerano come giàà esistenti e dati il numero e la localizzazione di fornitori e desistenti e dati il numero e la localizzazione di fornitori e dei ei

    clienti, valutando la possibilitclienti, valutando la possibilitàà di avviare/utilizzare nuovi centri di produzione e/o di avviare/utilizzare nuovi centri di produzione e/o

    distribuzione. Si considerano, inoltre, le quantitdistribuzione. Si considerano, inoltre, le quantitàà offerte e domandate da ciascun nodo, offerte e domandate da ciascun nodo,

    i vincoli di capaciti vincoli di capacitàà e di domanda sulla rete, i costi di produzione, logistici e di e di domanda sulla rete, i costi di produzione, logistici e di trasporto trasporto

    e i costi di avviamento dei nuovi nodi.e i costi di avviamento dei nuovi nodi.

    Il modello, che può essere risolto tramite un software di ottimiIl modello, che può essere risolto tramite un software di ottimizzazione (ad es. tramite zzazione (ad es. tramite

    GAMSGAMS o tramite il Risolutore di o tramite il Risolutore di MS ExcelMS Excel) o tramite un ) o tramite un GISGIS (ad es. (ad es. TranscadTranscad), può ), può

    inoltre essere ulteriormente esteso, ad esempio per trovare anchinoltre essere ulteriormente esteso, ad esempio per trovare anche la soluzione a e la soluzione a

    problemi di programmazione ottima degli approvvigionamenti (ad eproblemi di programmazione ottima degli approvvigionamenti (ad es. s. single sourcingsingle sourcing

    vs. vs. multiple sourcingmultiple sourcing) o di scelta ottima tra modalit) o di scelta ottima tra modalitàà di trasporto alternative lungo gli di trasporto alternative lungo gli

    archi della rete.archi della rete.

    S1

    S2

    S3

    P1

    P2

    W1

    W2

    W3

    C1

    C2

    FornitoriImpianti di produzione Centri di distribuzione

    Clienti

  • Il trade-off “scorte-trasporti” (1)Il Il tradetrade--offoff ““scortescorte--trasportitrasporti”” (1)(1)

    Fonte: Tavasszy L., Emerging Global Logistics Networks: some consequences for transport system

    analysis and design, 17th ECMT/OECD Conference, 25-27 October 2006.

  • level of

    centralisation

    total costs

    service orientation cost orientation

    transport costs depot costs

    Il trade-off “scorte-trasporti” (2)Il Il tradetrade--offoff ““scortescorte--trasportitrasporti”” (2)(2)

    Fonte: Ruijgrok C., Tavasszy L., Thissen M., “World logistics, quo vadis?”, STELLA Focus Group 1

    Meeting “Globalisation, e-economy and trade”, Siena, 9-10 June, 2002.

  • Equilibrio scorteEquilibrio scorte--trasporti nelle diverse modalittrasporti nelle diverse modalitàà

    Maritime

    transport

    Total logistic costs

    Road

    haulage

    Air

    transport

    Rail

    transport

    Transportation costs

    Inventory costs

    Fonte: Ballou R., varie pubblicazioni.

    Il trade-off “scorte-trasporti” (3)Il Il tradetrade--offoff ““scortescorte--trasportitrasporti”” (3)(3)

  • Mutamento delle condizioni dellMutamento delle condizioni dell’’equilibrio scorteequilibrio scorte--trasportitrasporti

    I T+H

    c

    d

    a

    b

    Total

    Logistics

    Costs

    GLOBALLOCAL

    I = inventory costsT = transport costsH = handling costs

    Il trade-off “scorte-trasporti” (4)Il Il tradetrade--offoff ““scortescorte--trasportitrasporti”” (4)(4)

    Fonte: Ruijgrok C., Tavasszy L., Thissen M., “World logistics, quo vadis?”, STELLA Focus Group 1

    Meeting “Globalisation, e-economy and trade”, Siena, 9-10 June, 2002.

  • a) aumento dei costi di trasporto e di movimentazione a) aumento dei costi di trasporto e di movimentazione

    -- internalizzazione dei costi esterni internalizzazione dei costi esterni

    -- congestione congestione

    -- inaffidabilitinaffidabilitàà dei sistemi di trasporto e lunghi tempi di attesa dei sistemi di trasporto e lunghi tempi di attesa

    -- riduzione dei riduzione dei lead timelead time richiesti dai clienti richiesti dai clienti

    b) riduzione dei costi di trasporto e di movimentazione b) riduzione dei costi di trasporto e di movimentazione

    -- consolidamento delle spedizioni consolidamento delle spedizioni

    -- progettazione ed implementazione di reti integrate progettazione ed implementazione di reti integrate

    -- miglioramento degli standard professionali e di qualitmiglioramento degli standard professionali e di qualitàà degli operatori logistici degli operatori logistici

    -- adozione di avanzati sistemi di adozione di avanzati sistemi di information technologyinformation technology

    Mutamento delle condizioni dellMutamento delle condizioni dell’’equilibrio scorteequilibrio scorte--trasporti: trasporti: alcuni fattori determinantialcuni fattori determinanti

    Il trade-off “scorte-trasporti” (5)Il Il tradetrade--offoff ““scortescorte--trasportitrasporti”” (5)(5)

    Fonte: Ruijgrok C., Tavasszy L., Thissen M., “World logistics, quo vadis?”, STELLA Focus Group 1

    Meeting “Globalisation, e-economy and trade”, Siena, 9-10 June, 2002.

  • Il trade-off “scorte-trasporti” (6)Il Il tradetrade--offoff ““scortescorte--trasportitrasporti”” (6)(6)

    c) aumento dei costi di gestione delle scorte c) aumento dei costi di gestione delle scorte

    -- densitdensitàà di valore dei prodotti di valore dei prodotti

    -- tassi di interesse e obsolescenzatassi di interesse e obsolescenza

    d) riduzione dei costi di gestione delle scorte d) riduzione dei costi di gestione delle scorte

    -- riduzione della lunghezza della riduzione della lunghezza della supply chainsupply chain

    -- riduzione delle scorte mediante la riduzione del numero di struriduzione delle scorte mediante la riduzione del numero di strutture ad essa tture ad essa

    dedicate e della quantitdedicate e della quantitàà delle scorte di sicurezza delle scorte di sicurezza

    -- tecniche avanzate di tecniche avanzate di supply chain management supply chain management collaborativocollaborativo

    Mutamento delle condizioni dellMutamento delle condizioni dell’’equilibrio scorteequilibrio scorte--trasporti: trasporti: alcuni fattori determinantialcuni fattori determinanti

    Fonte: Ruijgrok C., Tavasszy L., Thissen M., “World logistics, quo vadis?”, STELLA Focus Group 1

    Meeting “Globalisation, e-economy and trade”, Siena, 9-10 June, 2002.

  • L’industria dei servizi logistici (1)LL’’industria dei servizi logistici industria dei servizi logistici (1)(1)

    Perimetro del settore degli operatori logisticiPerimetro del settore degli operatori logistici

    4PL

    3PL

    SUB-FORNITORI

    SERVIZI LOGISTICI

    Information brokersInformation brokers

    Gestori di infrastrutture Gestori di infrastrutture

    Destinatario

    finale

    Cliente

    (Caricatore)

    Fonte: Boscacci F., La nuova logistica: un’industria in formazione tra territorio, ambiente e sistema

    economico, Egea, Milano, 2003.

  • Modello di posizionamento degli operatori logisticiModello di posizionamento degli operatori logistici

    L’industria dei servizi logistici (2)LL’’industria dei servizi logistici industria dei servizi logistici (2)(2)

    Monofunzione

    Operatore

    tradizionale

    Operatore

    tradizionale

    di filiera

    Integratore

    logistico

    Integratore

    logistico

    di filiera

    Multifunzione

    Monoprodotto

    Multiprodotto Operatore

    tradizionale

    Operatore

    tradizionale

    di filiera

    Integratore

    logistico

    Integratore

    logistico

    di filiera

    Fonte: Boscacci F., La nuova logistica: un’industria in formazione tra territorio, ambiente e sistema

    economico, Egea, Milano, 2003.

  • La struttura dell’industria della logistica è in continuo sviluppo, ovvero è caratterizzata

    sia da frequenti operazioni di integrazione orizzontale e verticale degli operatori di

    ciascuna classe, sia dall’entrata di nuovi soggetti che prima operavano in altri settori.

    Un esempio può essere il trasportatore stradale che amplia la propria attività

    diventando operatore intermodale, oppure il terminalista che comincia ad effettuare

    anche il trasporto terrestre, offrendo ai propri clienti un trasporto door-to-door.

    Oppure, è possibile che un trasportatore includa nella propria offerta anche altri servizi

    (magazzinaggio, etichettatura, imballaggio, ecc.) divenendo un integratore logistico in

    grado di offrire servizi strategici a valore aggiunto.

    E ancora, imprese manifatturiere e commerciali che mutano il proprio modello di

    business focalizzandosi esclusivamente o quasi sul coordinamento delle attività

    logistiche di filiera (supply chain logistic management).

    L’industria dei servizi logistici (3)LL’’industria dei servizi logistici industria dei servizi logistici (3)(3)

  • L’industria dei servizi logistici (4)LL’’industria dei servizi logistici industria dei servizi logistici (4)(4)

    Il mercato globale della Il mercato globale della ““Contract LogisticsContract Logistics””

    Mercato

    Valore di mercato

    2004 (milioni di

    euro)

    Valore di mercato

    2005 (milioni di

    euro)

    Tasso di

    crescita

    2004-2005

    Primi 5 in Europa * 35.336 38.336 8,5%

    Resto d’Europa 7.038 7.644 8,6%

    Asia-Pacifico 27.271 30.574 12,1%

    Stati Uniti 27.841 30.833 10,7%

    Altri 8.475 9.526 12,4%

    Totale 105.961 116.913 10,3%

    Nota: * = primi cinque mercati europei: Regno Unito, Germania, Francia,

    Italia, Paesi Bassi

    Fonte: Transport Intelligence, Global Contract Logistics 2006.

  • I maggiori operatori logistici in conto terzi a livello

    mondiale (anno 2005, milioni di euro)

    0

    2.000

    4.000

    6.000

    8.000

    10.000

    12.000

    DH

    L Ex

    el S

    uppl

    y C

    hain

    *Ex

    el

    TNT

    Logi

    stic

    sSc

    hnei

    der

    Cat

    Log

    istic

    s

    DH

    L So

    lutio

    nsW

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    nton

    UPS

    SC

    S

    Kueh

    ne &

    Nag

    el**

    Ryd

    erFi

    ege

    Thie

    l

    L’industria dei servizi logistici (5)LL’’industria dei servizi logistici industria dei servizi logistici (5)(5)

    Fonte: Transport Intelligence, Global Contract Logistics 2006.

  • 2005 %

    9.914 8

    3.541 3

    Schneider 2.639 2

    2.273 2

    2.119 2

    UPS SCS 2.112 2

    2.104 2

    Ryder 1.774 2

    Fiege 1.550 1

    Thiel 1.485 1

    Other 87.392 75

    Quota di mercato della Contract Logistics a livello mondiale (m€)

    DHL Exel Supply Chain

    TNT Logistics

    CAT Logistics

    Wincanton

    Kuehne & Nagel

    L’industria dei servizi logistici (6)LL’’industria dei servizi logistici industria dei servizi logistici (6)(6)

    Fonte: Transport Intelligence, Global Contract Logistics 2006.

  • I maggiori operatori logistici in conto terzi a

    livello europeo (anno 2005, milioni di euro)

    01.0002.0003.0004.0005.0006.0007.000

    DHL

    Exel S

    uppl

    y Cha

    in

    Exel

    TNT

    Logist

    ics

    DHL

    Solutio

    ns

    Win

    cant

    on

    Kueh

    ne +

    Nag

    el*

    Fieg

    eTh

    iel

    Chr

    istia

    n Sa

    lves

    en

    Sche

    nker

    Geo

    dis

    TDG

    L’industria dei servizi logistici (7)LL’’industria dei servizi logistici industria dei servizi logistici (7)(7)

    Fonte: Transport Intelligence, Global Contract Logistics 2006.

  • 2005 %

    6.647 14%

    2.469 5%

    2.119 5%

    1.624 4%

    Fiege 1.550 3%

    Thiel 1.485 3%

    1.161 3%

    Schenker 1.098 2%

    Geodis 899 2%

    TDG 730 2%

    Other 26.188 57%

    Quota di mercato della Contract Logistics a livello europeo (m€)

    Operatore logistico

    DHL Exel Supply Chain

    TNT Logistics

    Wincanton

    Kuehne + Nagel

    Christian Salvesen

    L’industria dei servizi logistici (8)LL’’industria dei servizi logistici industria dei servizi logistici (8)(8)

    Fonte: Transport Intelligence, Global Contract Logistics 2006.

  • L’Italia rappresenta ancora un paese a scarsa intensità logistica, soprattutto

    perché il grado di terziarizzazione delle attività logistiche e il relativo tasso di

    crescita risulta tra i più bassi in Europa. Il divario risulta inoltre maggiormente

    accentuato nelle regioni del Mezzogiorno, dove si registrano ancora notevoli

    problematiche di tipo culturale legate alla domanda e risulta ancora basso il livello di

    integrazione e collaborazione logistica tra piccole e medie imprese industriali e

    commerciali; di conseguenza, non esiste ancora un settore maturo di servizi logistici

    in conto terzi.

    Per far fronte a tale situazione, occorre, da un lato, incentivare l’aggregazione

    logistica “intelligente” tra imprese della domanda; dall’altro, promuovere

    una maggiore crescita del settore della “Contract logistics” che, per

    definizione, ha nell’outsourcing, o esternalizzazione di funzioni “non core” delle

    aziende manifatturiere e commerciali, la propria ragion d’essere.

    L’industria dei servizi logistici (9)LL’’industria dei servizi logistici industria dei servizi logistici (9)(9)

  • La La ““Fattura ItaliaFattura Italia”” dei servizi logistici e di trasporto merci (anno 2000)dei servizi logistici e di trasporto merci (anno 2000)

    Fonte: elaborazione CERTeT Bocconi su dati Confetra 2002, in CERTeT – Bocconi, Evoluzione e prospettive di

    sviluppo dei servizi di logistica: implicazioni per il real estate, Osservatorio sul mercato immobiliare, Milano,

    2004.

    L’industria dei servizi logistici (10)LL’’industria dei servizi logistici industria dei servizi logistici (10)(10)

  • L’industria dei servizi logistici (11)LL’’industria dei servizi logistici industria dei servizi logistici (11)(11)

    Mercati emergenti per la localizzazione di impianti logistici inMercati emergenti per la localizzazione di impianti logistici in Nord ItaliaNord Italia

    Fonte: Jones Lang LaSalle, Il mercato della logistica in Italia, Piacenza, 19 Giugno 2007.

  • L’industria dei servizi logistici (12)LL’’industria dei servizi logistici industria dei servizi logistici (12)(12)

    Mercati emergenti per la localizzazione di impianti logisticiMercati emergenti per la localizzazione di impianti logistici in Sud Italiain Sud Italia

    Fonte: Jones Lang LaSalle, Il mercato della logistica in Italia, Piacenza, 19 Giugno 2007.

  • L’industria dei servizi logistici (13)LL’’industria dei servizi logistici industria dei servizi logistici (13)(13)

    Principali realtPrincipali realtàà aziendali presenti sul mercato degli immobili aziendali presenti sul mercato degli immobili logistici in Italialogistici in Italia

    Fonte: Creazza A., Dallari F., Il settore immobiliare per la logistica: panoramica europea, analisi del mercato italiano e studio delle strategie localizzative, Liuc Papers n. 195, Serie Tecnologia 10, Ottobre 2006.

  • L’industria dei servizi logistici (14)LL’’industria dei servizi logistici industria dei servizi logistici (14)(14)

    Localizzazioni privilegiate per attivitLocalizzazioni privilegiate per attivitàà di distribuzione a scala pandi distribuzione a scala pan--europeaeuropea

    Fonte: CB Richard Ellis, Industrial & Logistics Property in the Future - a Pan European Perspective, 2007.

  • L’industria dei servizi logistici (15)LL’’industria dei servizi logistici industria dei servizi logistici (15)(15)

    Evoluzione delle reti distributive in EuropaEvoluzione delle reti distributive in Europa

    Fonte: Prologis, France’s Logistics Property Markets – Distribution Gateways to Southern Europe, 2007.

  • L’industria dei servizi logistici (16)LL’’industria dei servizi logistici industria dei servizi logistici (16)(16)

    Le condizioni che favoriscono la concentrazione e il decentramenLe condizioni che favoriscono la concentrazione e il decentramento to localizzativolocalizzativo

    Prevedibilità della domandaIrregolarità della domanda

    Alti volumi di produzione/distribuzione

    Bassi volumi di produzione/distribuzione

    Consegne molto frequentiConsegne poco frequenti

    Basso valore del prodottoAlto valore del prodotto

    DecentramentoConcentrazione

    Fonte: Dallari F., Marchet G., Rinnovare la supply chain, Edizioni il Sole 24Ore, Milano, 2003.

  • I “Fourth Party Logistics Provider (4PL)” sono operatori logistici che offrono

    servizi di consulenza direzionale e interventi di tipo tecnologico per gestire la

    supply chain.

    Possono essere definiti “logistici virtuali”, in quanto il loro valore aggiunto

    consiste nel coordinare la rete di operatori logistici e di Information

    technology volti a gestire in conto terzi i flussi dei beni e di informazioni lungo

    le supply chain delle imprese clienti.

    I 4PL agiscono soprattutto a livello strategico. Possono anche operare a livello

    tattico/operativo, ma solo attraverso accordi con sub-fornitori e 3PL.

    Possono in pratica essere considerati come dei “facilitatori” di scelte

    logistiche.

    I Fourth Party Logistics Provider (4PL) (1)I I Fourth Party Logistics ProviderFourth Party Logistics Provider ((4PL4PL) (1)) (1)

  • I 4PL sono solitamente utilizzati da imprese operanti su scala internazionale e

    che, avendo bisogno di ristrutturare la propria catena logistica, possono

    arrivare ad esternalizzare anche l’intelligence dell’intero sistema logistico ad

    una unica organizzazione.

    Possibili sedi di localizzazione di 4PL sono i poli logistici (ad es. nel futuro

    interporto di Salerno-Battipaglia).

    I Fourth Party Logistics Provider (4PL) (2)I I Fourth Party Logistics ProviderFourth Party Logistics Provider ((4PL4PL) (2)) (2)

  • I 4PL possono svolgere anche o esclusivamente la funzione di “information

    broker”, ovvero intermediari Web-based che gestiscono portali dedicati alla

    logistica tramite cui mettono in contatto acquirenti e fornitori di tali servizi,

    fornendo informazioni ad alto valore aggiunto e rendendo più veloce e diretto

    lo scambio di flussi informativi lungo le filiere coinvolte.

    I mercati digitali ove operano gli infomediari sono detti “e-marketplace”.

    Secondo uno studio della Secondo uno studio della Frost & SullivanFrost & Sullivan, il mercato europeo dei , il mercato europeo dei 4PL4PL

    dovrebbe registrare nei prossimi anni una significativa crescitadovrebbe registrare nei prossimi anni una significativa crescita, ,

    raggiungendo un totale di 13 miliardi di euro nel 2010.raggiungendo un totale di 13 miliardi di euro nel 2010.

    I Fourth Party Logistics Provider (4PL) (3)I I Fourth Party Logistics ProviderFourth Party Logistics Provider ((4PL4PL) (3)) (3)

  • Un “Centro Servizi Specialistici (CSS)” può essere definito come una

    struttura pubblica o privata dotata di strumenti e tecnologie informatiche

    e telematiche di rete, che nasce per rispondere ad esigenze specifiche di

    un’impresa, una filiera, un distretto, un’area geografica, una comunità, e

    così via.

    A livello più strettamente economico ed industriale, la caratteristica di

    gran parte delle imprese italiane di essersi sviluppate sulla base di un

    modello basato sulla piccola e media dimensione ha prodotto attenzione

    verso la necessità di garantire un sostegno al loro sviluppo attraverso

    strutture capaci di migliorare la performance economica e di sostenere la

    crescita delle imprese mediante l’esternalizzazione intelligente di funzioni

    ed attività.

    Definizione di Centro Servizi Specialistici e sue caratteristichDefinizione di Centro Servizi Specialistici e sue caratteristiche di base (1)e di base (1)

    I Centri Servizi “4PL” (1)I Centri Servizi I Centri Servizi ““4PL4PL”” (1)(1)

  • Un CSS rappresenta quindi un’organizzazione che attraverso l’offerta di

    servizi particolari (a partire dalla formazione e dalla consulenza) mira a

    rispondere a bisogni concreti delle imprese; bisogni che possono interessare

    la pianificazione, l’organizzazione e la gestione di attività riguardanti l’area

    produttiva, logistica e commerciale.

    Tecnicamente, un CSS si configura come un POP Internet (Punto di

    Presenza) raggiungibile direttamente tramite linea telefonica e tramite

    Internet. Tale polo ICT o “nodo di rete” è collegato alle imprese coinvolte

    attraverso quella che in gergo si chiama una Intranet delle PMI (rete

    privilegiata con password per accesso ai server). Attraverso questa rete è

    possibile erogare, gestire, controllare processi di formazione, informazione,

    gestione e consulenza strategica ed operativa per le imprese.

    Definizione di Centro Servizi Specialistici e sue caratteristichDefinizione di Centro Servizi Specialistici e sue caratteristiche di base (2)e di base (2)

    I Centri Servizi “4PL” (2)I Centri Servizi I Centri Servizi ““4PL4PL”” (2)(2)

  • Possibili attivitPossibili attivitàà svolte da un Centro Servizi svolte da un Centro Servizi ““4PL4PL””::

    Help-desk informativo e realizzazione di bollettini d’informazione logistica

    Ecc.

    Progetti di ricerca industriale, sviluppo pre-competitivo e innovazione tecnologica

    Marketing, comunicazione e promozione (es. organizzazione e partecipazione a fiere)

    Formazione specialistica

    Ricerche di mercato e studi di fattibilità

    Consulenza tecnica, commerciale e doganale

    Rintracciabilità delle merci (RFID, tracking and tracing)

    Gestione delle flotte (tracciabilità delle rotte, posizionamento dei mezzi, ecc.)

    Gestione delle spedizioni, dei pagamenti e dei resi

    Gestione di scorte e magazzini

    Gestione degli approvvigionamenti

    Gestione degli ordini

    Servizi di info-mobilità, GIS-T, informatica specialistica

    Analisi e pianificazione dei sistemi logistici

    E-marketplace / Borsa merci elettronica / Web hosting

    I Centri Servizi “4PL” (3)I Centri Servizi I Centri Servizi ““4PL4PL”” (3)(3)

  • Possibili utenti di un Centro Servizi Possibili utenti di un Centro Servizi ““4PL4PL””::

    � Operatori manifatturieri

    � Operatori commerciali

    � Operatori ICT

    � Operatori logistici

    che si rivolgono al Centro per:

    - trovare fornitori o acquirenti di servizi logistici fisici e/o

    informativi;

    - chiedere valutazioni tecniche ed economiche in merito a particolari

    problemi e progetti logistici.

    I Centri Servizi “4PL” (4)I Centri Servizi I Centri Servizi ““4PL4PL”” (4)(4)

  • Un marketplace elettronico è:

    - una piazza (piattaforma) virtuale in cui le imprese interagiscono per

    sviluppare e gestire le relazioni negoziali.

    - un punto di incontro tra aziende di tipo sell-side (venditrici) ed aziende

    di tipo buy-side (acquirenti).

    - un intermediario virtuale che si fa carico di fare incontrare domanda ed

    offerta di beni e servizi senza distorsione di informazioni

    Si distinguono marketplace verticali e marketplace orizzontali.

    Un marketplace verticale è dedicato ad un settore specifico (es. l’acciaio

    oppure l’autotrasporto). Al contrario, in un marketplace orizzontale beni e/o

    servizi vengono acquistati/venduti da soggetti appartenenti a tutti i settori

    merceologici.

    I marketplace elettronici: tipologie e regole di funzionamento generali (1)I I marketplace marketplace elettronici: tipologie e regole di funzionamento generali (1)elettronici: tipologie e regole di funzionamento generali (1)

  • I marketplace elettronici: tipologie e regole di funzionamento generali (2)I I marketplace marketplace elettronici: tipologie e regole di funzionamento generali (2)elettronici: tipologie e regole di funzionamento generali (2)

    In base all’assetto proprietario si distinguono inoltre:

    � i marketplace privati,

    � i marketplace consortili,

    � i marketplace neutrali.

    I marketplace privati sono realizzati dalla singola impresa per gestire le relazioni

    contrattuali e collaborative con i propri interlocutori.

    I marketplace consortili nascono su iniziativa di alcune imprese operanti nel medesimo

    settore che si associano per condividere i benefici derivanti dal trasferimento in rete di

    una parte più o meno consistente dei rapporti di filiera.

    I marketplace neutrali (Third Party Marketplace) sono gestiti da imprese che non sono

    partner commerciali, come ad esempio gli investitori istituzionali, i fornitori di

    applicazioni informatiche, le società di e-procurement, ecc., che fungono da intermediari

    (infomediari) con il compito di mettere in contatto buyer e seller.

  • I marketplace privati e consortili sono in genere “a trattative riservate”:

    nascono solitamente da grandi realtà e sono per l’appunto riservati ad una

    cerchia ristretta di imprese (partnership a numero chiuso).

    MARKETPLACE

    Esempio riferito al settore manifatturiero

    I marketplace elettronici: tipologie e regole di funzionamento generali (3)I I marketplace marketplace elettronici: tipologie e regole di funzionamento generali (3)elettronici: tipologie e regole di funzionamento generali (3)

  • BUYER MARKETPLACE

    Invio richiestaInvio “richiesta

    ideale”

    Invio “offerta

    ideale”

    BUYER

    Invio dati raccolti

    BUYER

    Trasmissione ordine

    MARKETPLACE

    MARKETPLACE

    MARKETPLACEMARKETPLACE

    12

    34

    5

    Marketplace neutraleMarketplace neutrale

    Esempio riferito al settore manifatturiero

    I marketplace elettronici: tipologie e regole di funzionamento generali (4)I I marketplace marketplace elettronici: tipologie e regole di funzionamento generali (4)elettronici: tipologie e regole di funzionamento generali (4)

  • A seconda del numero di soggetti presenti in qualità di venditori ed acquirenti,

    il modello organizzativo che regola il funzionamento dei marketplace si

    configura (Luceri, 2002):

    • “a farfalla”, quando molti venditori interfacciano molti compratori;

    • “a piramide”, quando uno o pochi venditori interfacciano molti acquirenti

    ed uno o pochi acquirenti interfacciano molti venditori.

    Il modello organizzativo dei marketplace (1)Il modello organizzativo dei marketplace (1)

    I marketplace elettronici: tipologie e regole di funzionamento generali (5)I I marketplace marketplace elettronici: tipologie e regole di funzionamento generali (5)elettronici: tipologie e regole di funzionamento generali (5)

  • Il modello organizzativo dei marketplace (1)Il modello organizzativo dei marketplace (1)

    Molti

    venditoriMolti

    compratori

    FarfallaPiramide

    Un venditore

    Pochi venditori

    Molti

    compratori

    Molti

    venditori

    Un compratore

    Pochi compratori

    I marketplace neutrali

    presentano tipicamente una

    struttura organizzativa a farfalla

    mentre quelli consortili e privati

    a piramide.

    Fonte: Luceri B., Network marketing, Egea, Milano, 2002.

    I marketplace elettronici: tipologie e regole di funzionamento generali (6)I I marketplace marketplace elettronici: tipologie e regole di funzionamento generali (6)elettronici: tipologie e regole di funzionamento generali (6)